Marco Martini
Fondamenti di antropologia teologica
Edizioni ISSUU.COM
l! l.:\ìr·,(' mtende presentare
il mistero dell 'IF'!~1"1 nel piJnl.~d! ~J!\. ezza cl! DIo attraverso lanalisi di Antico c dc! Nuovo l c-tarncnro. ! llF,egl]).:l1:.:ntcl ,ki Padri e i documenti conciliari. 1.:1 !"i~r'",:,td alle domande tOIllL.Ji11·;nl.:.1!i dcii J.:-dl.'I'\,j'!:':I'\ l,"i"~!'_,l. r.ht c !·UoI!TI,-,. il motivo e il fine I..t-;I!.: J'iJ .rc.i, i~·n·.;''_1t.) l·;·:t.:~".:Jl) :.I:;.:!!"n.I..·! ·~·t'!·l J 1·~!:"·rl~1;·111; :!!!I_:'- çl)n1-~ '.:alj~:;:l·)ria biblica, l;.?I,)I~);;i' ...d L" culturale p: .... ; ~!;;~1iti ..... Jl! " J. r j·'_~r\.r·:~,_L..:':!J r ;Ji~:.1'Jntll1J.
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,\ cura dI '-.1, 13L)f_ :\t1tCQ12..Q1_llgiù culturale e antlorl1k'~na G, Culzani. ,-\ntroQulo!:!:ia Cnsuana. ed.Piemme. Casale C'. Colzani .. \ntrorolol.!ia (J.
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NÙTE !NTRODUTTI\'E .\- Perché usare la categoria di "immagine" •
Perché viviamo nell'epoca dell'immaginè. è una categoria piu immediata per luomo di oggi Perché fa parte della tradizione cristiana sia cattuhva che ortodossa Perché in teologia l'immagine 0 una forma di partecipazione ad una realtà trascendente Ce epifania dellinv isibile)
•
•
speci fica dell uomo rispetto al resto del creato ~L Sanna) Perché si presta ad indicare il processo di progressiva conformazione a Dio attraver o Cristo
•
Perché è la caratteristica
•
B·- ll metodo di stu ilo .ara q U'.::I1'.1 d! rispondere .l~11 inte!"r':gJ.li\ ,1IUT,ery.) il iè!1L1 d.:ll"imnu.)nc: p.inendo .j,}i contenuti biblici
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(_KL·\!!U
rl'!~re straniero (Babilonia}. Per mantenere ..iv <.I lede. alleanza c idenutà del r0f'ulo lsi aele do\ ette costruire una cosmogonia (r,ICLlmto delle origrni j più forte. in qualche mode superiore a quello dei SUOI dominatori e lo fa: !_ehrnin.indo elementi m!tt~ll~!;;il'i > JH \\"11 non e un demiurgo ,-hl' plasma un materiale preesistente. ma crea dal mdi..! e in Cl,' marufcstu la sua ~rande~7.<.l perche <1\ :-olu chi C1"'= <1 .111 nulla pU'J 'Lonf!g~~rt' t: J('I11!l1-:lI'; Icl J11(-rtt;_' ,~k' 1.1 ricadere nel nulla l~l Ignitica che crea anche la m.ucria id qULlle v cnendo ,tI Di·, nun puo che essere buona :::_ .111\\'1111('11 e il CfèJWrC di un !'Or~.[o md t.' ti Ui':' l\l~!" crs.ilc r: ,jll diventerà il presupp sto dell' Alleanza reot:=:;tJ!l1 nt.ina (come DIO h.i cre.uo tutto t! ~en·..:r:.:u.u.m.. C'.!:.t Gesu .•iene cl salvare tuuu lumanità). (}L'FSll{Y";l !~FL.\l[\T ·\1 P'.\<_Cf) .rt DI CRL \Zln~:E • LI \:Ici.l.'i('lne .lev c essere intesa corne o riginc !\..lC"~ dipcn •.lenza del creato da Dio) ne'n come inizio
crun •.'lngicp. in que to modo si supera IJ contrapposizione tra fede c: scienza. • I a creazione un atto libero e gratuito di Dio quindi un gesto che rende: libera la creatura. è
E' un atto
damore
Dio cr'~;1 tramite ID.Parola ciò indica una duncu-ionc
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Dio d!.~·.'_: F nccin ruo luom« J,;';,'llL1,. Id I1I':.tl a unruagine. COIl1t: nostra somiglianza. affinché donun.n c ~.Ul peo."':' lkì mare c :-Ul ·.l'll~!l: ,J..;' LI,I'.' . .;.U! b.:;·,ti:lI11'; t: sulle fiere della terra e su tutti i rettili che
!.,ci<!!'t1 sullu terra1.:7 Dio creò gli uomini secondo la sua illlmJ~lI1e:,j immagine di Dio li creò: maschio 1.31 E Dio \ ide che tutto quello che a \-e\ a fatto ad cosa molto buona.
•.I!
e femmina
li creò.
li v. 26 apre con un "finalmente" che indica il momento finale della creazione, il culmine e l'apice dell'opera di Dio, questo momento culminante è assegnato all'uomo. La particolarità del momento è contrassegnata anche dal plurale "faccial11' ., che. a differenza dell'imperativo impersonale delle precedenti opere. indica una deliberazione forte (come se Dio parlasse a se stesso per decidere una cosa importante. La parola "selern' indica la copia. la statua. la rappi esentazinne materiale di un modello, sembra significare una sonughanza quasi sornatica con Dio. Ma il testo non dice che l'uomo è immagine-di Dio ma a immagine di Dio. e iò sigrufica che Dio trascende sempre 1,,1 sua creatura. gli uomini non potranno mai essere discendenti immediati dellu d!\ inità l\. t'L Egitto l. non cambieranno m ..1i lo loro naiura. Per quanto l'uomo sia interlocutore di Dio Costui mentre lo crea io pone dinanzi cl sé. separato da LUI. 11 t 'l'mine "dernut"> somiglianza indica !J. differenza (cio che 'iùmiglta nun è uguale) e nel rapporto Dio-uomo <.1l"'i1I:;('~la diversa natura dei due. Dicendo che I"ll0l110 e "immagine d! Dio b. Bibbia !h'H1 .-iip,'n'.: l'cTÙ U!Iproblema ontologico cioè non •.uni parlare della natura delluorno bcnsi \ uo!e solo descrivere lopera che è chiamato a svolgere all'interno della creazione. ossia quella di luogotenente. di rappresentante d! Dio L'uomo è apice della creazione perché Dio lo costituisce signore sulla creazione che può "dominare" in virtù del suo essere a immagine dd Creatore. [] \.. ~7 sottolinea che que llumanità t luorno del \.26 e un singolare colleuiv o j che Dio crea la crea se suata, distinta in m.ischi» ',~femmina "zakar e neqebah" (,\ (,-·nf~lrn<lrnt' IJ ~,ICS:,J natura. dignità e origine. Il capitolo termina col \. :; I dove. il differenza delle altre opere che ncev ettero d.i Dio la conferma di cose "buone". .'1 cspnrne un gluJinC' -·In,'dl.o buono".
l.·I·"q RI . \!
1\!.\ld:<L Dl D!U" __ l RL~i 1//.\· ncll.i !l<1!U!J uman.i pcn.hc I uomo re.ili,'. .i sc <te.
\·:r·,) Di« l.r,'cll'\IC . .., ncll.i« cialirà che si esprime
nella coppia
l'
ne l LI
s ,"_,
nella misura in cui ~i riconosce
'_umup;t:1 IIPUiU.
nè!I..l vocazione
creatura indirizzata alla socialità
si realizza
la :ìnll1l~!ianzJ ';illa Trinita comunione damore. :; nella :"':i!;nl~riJsul creato. t 'Ul'nll~ e ~lgnur:: sul crcut« l.'~\rnc dominatore m.i come luogo-tenente dunque esercita la Uc! signoria ··a irnrnagine" del creatore ossi.i conunu.mdo la creazione. tutclandola e conducendola alla pienezza. I.lì!.
di Dio
II. R\CCn:--.:ro DI GEì\ 2.-+-25 -:'./' cdi ....ra il Signore Dio modellò l'uomo con la poh ere del te! reno ': <offin nelle sue narici un alito di vita; così 1\1(1!n'·' Ji\ <::'1111': '.111 e ....sr.r': " i\ >:ntc Pui ti ~;!:::!l,'r~ DJ(' r'i.l!ll:' un ;i.trJinl' in l.d-:n. Ll un-.ntc. c:., I (;'.'!!.'(') !Ul'!1lU che aveva modellato.
=.~
i..d\' i-Iu ii Dit·' \,.l",_[i~' m"Jelit.! \,J.I!!1 J l!!J JdlI11.\ - u rra e pui gli dona la sua stessa vita attraver o II ",~li,,)x. rlicl.._h dc I ~;,,,. ::o!'int" ~! P'\..,.,ul1l' l!LlI ru onosccrc I due 10::;; •. \1111 t,,'ndJn!l!~i.di ,l~'!! Ut'l~li.' L"1l [,l!,) (di \.~II h,ll,) -pu uo e con il mondo (con cui C'\l1di\ 10.1..: 1.1 natura materiale l . ;·z l 'uomo in LlUç~!~Jracconto è la prima creuturu e tua .• il r'.~'~l":: ere.no in sua ìunzi, ne
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'"..:II·xl.',ll1t)
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::::.1ò PCI!il Si~n()rc DllI disse: .on io bene che l'uomo via solo ~!I ·,()gltu fare un aiuto cl lui corrispondente». ':.1 ,-)Allora " ~tgnt)re DiO modelle LIdi terreno tutte le fiere d·_:!I.lstcppa e tutti i \ olatili del cielo e li condusse dI! lJ'~!]I'..'.per \,:d'~r-.; CU!11è li ,I.' rcbbe chiamati. in qualunque mo-Io l'uomo avesse chiamato gli e seri \ iv enti. ùi.• ello d\~I.C\ J es-ere il loro 11()Il1t.:. :.~, I [ lO:;! luomo impose dei nomi a tutto il bestiume. a tutti i •.c-latili dci Ciclo c c1 tutte !e fiere della steppa: IIlJ r',;1 1\1,'1110.11l'11fu tr0\ :lt\' un aiuto cl lui LOII i:-pc'I1.:Lnl'_ ::::.:l .xllora ti ~'i);.nore Du: Ie..e cadere un sonno prl,dcnd,_' ::::_:1111'_'111\'. ::b': :-1 addormento. !''':H gli tol e una delle ,(o
"".;1(11,·'
:.::::: l!
". I·il hlll:::~' Id Cl
Si::O:!"!\'!è
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Di« costruì
;11 .,!IC!
!'ll,ll'
la cuvtnla. che
av cv
a tultn all'uumo.
formandone
una donna.
Poi la condusse
:;
all'uomo.
2.:3 Allora l'uomo disse: «Questa volta è osso delle mie ossa e carne della mia carne! Costei si chiamerà donna perché dall'uomo fu tratta». come essere sociale chiamato alla comunione per questo ha bisogno di un corrispondente \)~:'iJ di un pari con cui potcrsi confrontare. v. : )! el primo tentativo di compagnia Dio crea ad Adamo gli animali. gliel! consegna (Ii conduce) e gli dice di prenderne possesso (dar loro un nome). \'.22 Ciononostante l'uomo ha bisogno di un compagno della sua 5h.S5a natura che condiv ida la sua vita (costola) quella ila secondo lo spirito che Adamo aveva ricevuto co! soffio div ino. \.2J l.a donna rappresenta dunque l'altra metà dell'unica umanità. " .18 Dio crea l'uomo
! t't...):'I1l PER I~DIC.\RE L·UOÌ\.!O .\D,\i\!O t: certamente il più usato c il più importante. iene dal termine ebraico 'adamà che significa .. terra" e indica la relazione dclluorno cnn la materia. !llJ:'_<t l'gni 1J'.'m" c tuui ~Ii uomini. non solo gli i raeliti. [SII è luorn» sessuato che tro , a il SUl' corupletamcnt« nelll S] ll.)ll. \11. ::,"110 i terrruni usati in Gen 2.23 e potrebbero essere tr.uk-tn con "uomo c "uorni rl'ich.~ il :',èu1nJe' \; il femminile del primo. t ''':0'1 I ;" 1',Jl'I11'):::tl'rll.ll. cf)n·:r,.:tl.~
uss r:r~\'.-\.r.::IÙ'~I (1U6tO racconto. più antico e plastico de! precedente. non intende .)pi~gare come l'uomo è stato creato ma scmplic cmcnte dire che è stato creato. Con tale chieve cii lettura la Sacra Scrittura non entra in confliuo con le diverse teorie scientifiche sull'erigine dell Uùl11U ponendo !..l Ljuestione su piani separati. Un altro problema posto dal testo potrebbe essere quello dcl monogenismo cioe di tar discendere lutto il genere umano eia una soia cor-pia. in realtà il termine Ad.un c un singolare culleuiv o usato per intendere l'unità
del!' umanira.
IL. pr:CC.\TU
uri
u: ORi(i["
G''':11 .~. \,'"
era Id più a-tuta di tutti'! le fiere dello :~tL'rr'dche il ~i~llurc:; Dio [)\ è\ il fatto. e disse alla donna: «E' \ ero che Dio ha detto: "Non dovete 111JI1..:iJ1"\; di ne ,:,U!1 albero del :..:urdill(~" _ :.:: La dc-nn i rispose ..11 serpente: ( De i frutti ,-j'.:gl! Jil""\(! I 'J_:I ~i,l!"i,n'l 11L'i l'L":".;tnnw mangiare: :.3 md del lrut!o dell'albero chc st; nella p..:trl\.. intc.nu del ~!c!I"dlìlll [tll' h.; detto: "Xrm ne dovete mangiare e non ~. l Il serpente
>.
lo du, t'te tuccarc. per non murir nc"» ~.-l la il serpente dis se al!J donna "\·'.'i nuu I11C'r!!(!C ,dT.lltL,1 .::;.:;.\n~i' Di", C,J. che nel giorno in CUI \"UI n': nianget ete. 'li up r irun no i, usrri occhi e div entercte cuno citori del bene e del male». ~.6 Allora la JI)!1na \ ide che l'albero era buono da mangiare.
pcrcic prese del suo frutto e ne mangiò. poi ne diede anche
seducente J
suv marito.
come Dio.
rer gli occhi e attraente per :1\ ere successo: che era con lei. ed egli ne mangi'.
ì."7 ~i aprirono allora gli occhi dr ambedue t: conobbero che er ano nudi :, S !Jl,! u.Iiron» r! rLlI11l're '.ki pJ::-;1 dd Sii:'Il\'rc Dit, ;_1!!' 'rdl~' rJ:l',Y.:g~U\ 8. ne! giardino alla brezza del giorno. e l'uomo fuç:gì con !J. llw)ic dalla prvscnz a del Siznui c Dio. I!I !11~'~~i1.' J.g!i alhcr i del uiardmo. _~.l) ~\!i!)u 11 ':,ign'.'1"'_:- I..I!l' chi.ime l'uom» c f.!i d, '111 !!l,j., D,,' _':.·_;i. ,. ~.ll) F,i:--Pl'-"C' ., l Io I.[dill· il tuo [",),,1:; ne! giJidl!1\'. c h,! d'· .no paur.i, !",~n.:hc !l~' suno nudo. e mi ono nasco. to» . .~'.11 Ril~r(,,.~·. l1'lIl
~.·hl ti
1~,l111JlC<lt'.J..:h,;
cn nud«.' !Lll dunque
mln;:;!Jt'.~
dell'albero
de! quale ti avevo comandato
di
11)'111::;1.11"-';" .
3.12 Rispoxc l'uomo: «La donna che tu !ui !!1I.:~Sfl \ !~!I1(' J mc [11: ln dlt<.:' dcii albero. c io ho mangiato». Il ~i~nt")r,,: DlO drs-.c alla dU[1I13.: CU!11': ha! L\ll" qU\:--!"':' '. Hi5-W1St' la donna: (fII serpente mi ha ingannata
_~.1:
it' h,
!11,1!1gi,11('
\ 1 Il <crp=nte t' e,,!~rt'5q) in ebraico cr-I ~ t'd'n ··l1aI1J:-'·· che si§!l1itìcù indurre in errore o praticare rappresenta linganru ....che rana alla separazione. lntroIuce il suo colloquio con una menzogna.
la magia.
e
v. J Gli uomini nellEden potevano mangiare dellalbero della vita ma non di quello della conoscenza perché i suoi frutti ne avrebbero causato la morte. Perché? \,5 Il serpente ingannatore dice che tali frutti avrebbero permesso di conoscere il bene e il male e dunque di come Dio, osservare due aspetti di questo atto che conducono alla stessa conseguenza: r\,- L'uomo cercando di di ventare come Dio tradisce la sua vera natura di creatura e invece di avvicinarsi alla sua origine c alla fonte della sua \ ita se ne allontana filln;enJo peri.tu alla morte, B- Conoscere. giudicare. stabilire il bene e il male significa conoscerli profondamente ma la creatura umana non può conoscere profondamente Lj_UÙkOS,.l se non lacendonc espertenz.; .. md nel suo caso fare esperienza del male igllift\..J . epurasi JJ Div c dull.i fonte J! \ ita. \.7 lì ri~,ultatu della cnnOSLCIEa non tarda cl mamÙ:sLJ,rj. luorno scoprendosi nudo scopre la sua indegnità di fronte a Dio perde quella dignità che il Creatore ~Ii J\Tì il con amore donato. \,g L'l_!l)!TIOlegge la sua creaturalità come fonte dmferiorita è dunque Ji vergogna così fugge allontanandosi da Dio. nascondendosi a LUl, \',1 ~ Accusati da Dio inizia il rirnpallo delle responsabilita .. -vd.imo L\(.l,;L!:>,l la donna e eh con eguenza Dio per ,1'.erg!iela posta accanto. la donna accusa il serpen t t:: , Iruzia i:.l sepur.izrune tra DIO e I·umanità. tra l'uomo e la donna e tra gli uomini e le creature,
diventare
Si possono
u. CAS
['IGO
~.! b .vlla
disse' ":'-!\Jltiplicherò le tue sofferenze I; le tue gr.l\ idan/c. con doglie dov mi partorire figlioli, \'çrso tu'.! marito ti spingerà la tua passione. ma ,.:;I! \ orra dornirure su te', ,).17 l: all'u: mc disse: -Perche hai ,1SC('[tJf_p !:J \ ou' di l,lIJ !11"gli'; '.: hJI mdn;;i:)t~' .lell'ulbero. per il quale t'avevo C omandato "~"t"n ne Jç\ i mangiare" , l il.xìcno :>1<1 il ."ll):(1 r":! \...lU-"l ,lILì: l'U!1 ;:11"'11111) Ile trarrai il nutrimento. per Jl)J1!H
tutti i giorni del:a tu.i \ ira. ~. l 8 Spine c cardi farà spuntare per te. 111en!r:? tu dr-vrui mangiare Il: erbe della carnpagnu. .3.I'..J (l'Il il sudore delia tua tf.JLCI1 11l.J.!'I!;t:WI pJtl::, tinche u-merai aH:1 WTJ. perche da e sa sei stato tratto, perché po ho ere "ci c in Pl"l lvere devi tornare ~ , 3.'::0 l.'UOIllU diede J. SU;} moglie il nume di L\ J.. r::;'ck e~:;J fu la madre di tutti 1\ iventi. L'umanità è colpita nel rapporto tra i sessi \',16 e nel rapporto COI1 la natura \ ì 17 e 18 ma soprattutto perde quella parte divina che le era tata data con lo spmto vitale t nefesh red 0 dcsunata <.l tornare alla materia con cui era stata p lasma I cl, Nel v. :::0 .vdarno non chiamo. più 1.1!11o~li~ "uoma" come parte di sé bensi E\·.\ cioè madre connotandola con un ruolo che adesso è destinato ::3. trasmettere ai poster: le conseguenze J! separazione e cii morte causate dal loro
L..\ LÌ R.-\l L·\
Quando i •.ungcl: sinortici parlano Jc:lL..l\ ita
rO!1dU J,ll_'[
b[l.'
11":1 ~J:-Ll:1l'
J'.:ll,l \ ua materiale (bios o zoe ma della ì
',iL..! eterna (n,Jè~hì,
l.a r'_:'urrc;-il:'!1,' jj',)r\J.l,<[ ,j,l t.', hl.u !l"n '.:.un.i rjd!!inIJ"-I~'!!l,;' '-' ';r;'..: ,.\,),_:l\:) J, l.uzzaro cornunque temporaneu r\"'staurcl/II, ne {,kl rd:..:!-Ìl Ji " ino d-;:!!'Jr~if'11,l '. !\;,[k \..11:: '_i \':n'.1-.: plo-.:;.:iri J'.:Iì:l '. :tLl eterna di Dio,
bensì la
P il, ,I,,) 1l<.,:l!a h:'tt..:r:].li Romani csr-rirn, Il p.J.rc1!kli,IPl ,,-d,!:11,'-L 1'[.,1,' I F.m 5) ~,l- .:: dunque per la trasgressione di une' sole l.i ruorte r,:~nL' a ciu-.« d! qu~11L1solo. quanto piu coloro che ricevono l'abbondanzu dell'l bencvolvnru e il dono tlcì!J i:'-ill.::1i..:iJregneranno nella ì ita a causa del solo Ge ù Cri':;t'J~ 5.18 Dunque. come J causa della colpa di uno solo <i ebbe in I.UW glI uomini una condanna. così anche attrax erse ['MIO di ~iu..,tizia di uno solo si J,ì rà in tutti ~Ii uonuni 1..1~iu"tttÌLazione di .. ita. 5.1'-1 L'ome infatu ~ìcausa della disobbedienza di un solo U'.'1l1'J.i 11101tilurono costituiti peccatori. così anche per !'ul'beJieI17ol d! U!l.U solo i multi saranno costituiti :;iu..;ti era nece <ar io il peccato di, \dLlIl10. che '2 ~L.J.t'_} distrutto con la morte del (riq( •. "!)<l\ \
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22. Cristo. l'uomo
nuovo.
In realtà solamente nel mistero del \";:1'[-..,' !11CJrn.)t(1 1!'~".;, '\,'1 J luc e il mistero dell'uomo. Adamo. infatti. il primo uomo. era fì~ura di que llo !U1Ult: (R!n:;. J -Il l eroe di Cristo Signore. Cristo. che è il nUO\"0 Adamo. proprio riv clando li I11h1Cro d::,1 Padre t' del suo amore svela anche pienamente !'lICì!110 a se stesso ç t;li mani festa la SUd altissima ',·u:j·:)!1t' Nessuna mcrax 19lid. quindi. che tutte le veriia su (:;"1,(·,1::: in lui tro ino la loro sorgente e tocchino il loro vertice. [gli è « l'immagine dell'in, isibile lddir ., (C o l l. J 5 I è 1\1(1111(' perfetto che ha restituito ai figli di Adamo la somiglianza con Dio. resa Jef0l111è già subito agli inizi il causa JeI peccato. Poiché in lui la natura umana è stata assunta. senza per questo", ernre annientata per ciò stesso essa è stata anche in noi innalzata a una dignità sublime. Con l'incarnazione il Figlio di Dio si unito in certo modo ad ogni uomo. è
6
I la 1.;1\ orato
ha pensato con int~lligtn2J d 1I~'I1l':·.ha agi\C' con volontà d'uomo ha amato con cucre ~!;;ii :-,j ç fitlt' \ cramcnie uno ~li noi. in tutte' simile a noi fuorché il peccato. Agnello innocente. co] suo sangue sparso liberamente Li bd 111t:riU!~' Li \ ita: in lui Dio ci ha riconciliati con se stesso Lo: tra noi e ci ha vtrappan dalla schi.r, uu J:.'I Jld\ olo L' Jll r-ccc.ito: cC':-.ìche ognuno di noi può dire con l' vpostolo: il !- igho di Dic' mi ho. .nn.uo ç h.i s.icrificaro :-.C . te.::,>\' r!C!' !1lC'. f C!JI~.21) I. Soffrendo per noi non ci ha dJtu semplicemente l'esempio perché ~è:;di,m!u le oT": • t] mc !T!J '..! h.: .uu.hc .ipcrt., lu .:.ll,ldJ: .)C L1 seguiamo. la \ ila ': la n1t'I1.C ',"ent;0110 <aruificate e 1Cq ui. lan':' n uov o ~j::J1! lì UTC' Il cristiano poi. reso conforme allimm.ig in., .Jcl Fi:;!j,_, , IL'':_' :! P! imc'~:':!1i'~')tra !1WII! lratelli ricev e «le primizie dello ~!'!ril(')1 (F'_!1l8.:_~j per cui di ..enta (JFJu: d! Jd~ 111l"il'!'l' lJ lcgi;\..' nunx CI dell'amore. In virtù di que-ro Spirito. che e il «pccno de ll.i '::ielliu,· . l n .1·11. tu!tu l'uomo "iene interiormente rinnovato. l'L"!I'att(:-.a clelia < redenzione del corpo .' (RmlS.=:J I. ,. \e !11\ ili dimora lo Spirito di colui che risuscitò Gesù da morte. cgh che ha nsuscitaio (Jt:Su Cri-t« da morte d;lrJ. \ iL..! .mche ,li \ o"lri COIVi mortali, mediante il suo Spirito che abita in \ oi» I Rm8.! l ). Il cristiano certamente e assillato dalla necessita e dal dov ere Ji combattere contro il male attraverso molle l! ibolnzioni. e di subire la morte. ma. associato al mister« pasquale di\ eruand conforme al C! isto nella morte. così anche andrà incontro alla risurrezione foru ficato d.ill.: !,'eunn. F cio l'elle non solamente per i cristiani. md anche 1":':1t'!!\! uli lI .:!1lini .li l'~ll'nJ. \ olonta. nel cui cuore lavora im isibilmemc in gLviz C:riqo. i!1Cl!!i.'..: m'.'nu 1"(1: iutu l'u;i')ll'.:: ultima dell'uomo è effettivamente una sola. quella J!\ iua. pcrc «- j'.IH"'i,mw ntener, c.!'l: ì" '.'1"1I!:" l'..lntc d." cl nuu 1...1 J"u~)ihl!tà di venire associali. nel modo l 11::Dio Ll'no~.Ce. al !~1I::011''r ' pasquale. IJk e C~':--!!:=!dnde è il rmster« dcll'uom«. q'-!eq(, 111!:--[':!('t..:lw LJ Riv elazionc cristiana fa brillare agli occhi dei credenti. Per l risio e in Cristo file', e luce qUt.·I!'ul!!;!1l-l dci JI.'k'! l' c della rnoue. che al di tuon del suo Vangelo ci opprime. Con la sua morte egli ha distrutto 1:1!lWl'11.'. c"ln la ~U<\ ri:,tJ]T\~..'it.\!lcci ha fatto dono della "ila. perché .inche noi. Ji\ ernando 1ìgli col Figlio. pos-iamo plL'~,lrè l.~'-'JI11.1!1J'.·1 11(110 Spirito: Abba. Padre! . d'uomo.
Cl1J1
mani d'uomo.
Nascendo
da \ laria \ ergine.
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._L TESI Cosa dicono le fO~TI
l-AI
l'uomo
è e deve diventare immagine di Dio vivendo un rapporto d: comunione con> DIO > gli alti i uomini > la natura
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Ge ...ù è L1 '. L'!:.!iml!u.'.iJ1L" di Di,.' luomo
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izione «luc tendenze
'_untl'flll,U',_isl pienamente ! J) Adam« :.:immagine bI .Adamo gia imrnagi I~
Tra Adamo e Cristo
c'e
un rapporto di illuminazione
reciproca
- Adamo trov J la piena e vera dimensione IJmal1J in Gesù - Gesù si incarna nell'umanità di Adamo cioè nelluomo-creatura nella sua natura profonda) Allora per cono: cere l'uomo
l antropologia
attrav crso Gesù
solo al la luce di Gesù Gesù lo restaura
Ile t'
infaui:
rpartecipando
così pienamente
della creazione
reol zica dc\ e ricav arco
-Da Adamo
le direzioni di sviluppo (le potenzialità che il creatore av ev a dato alla creatura) -Da Gesù i contenuti e i modi con cui realizzare le potenzialita originarie
7
LE PO IT\:ZL\L
!TX \!l'SSE
D,\ DIO !~J ,\0.-\\10
Il /\PFRTt IR \ ,\ DIO DJi testi della Genesi emerge come !"ue'I11CJsia destinato d ',i\ çr~ in comunione con Dio e a lasciarsi guidare da Lui: )"ULì!110 è partner di Dio chiamato al dialogo col C rcatore: dio ruppreserna anche la mela finale delluomo. :::I
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~) APERTL'RA AL \ [0)\:00 L'uomo è parte del mondo c ciò che hl kgLi. al mondo è l J carne (b~.bJn. qucro In rende "solidale" '..'lI mondo (il termine solidale indica ubbhgato da un \ mculo i: 111a l'U()!110 ha un ruolo speciale nella creazione n~ l: > (;t'l!tr\) I Cìl:11 ::: I ::- \ eruce (Gen 1)
Dunque luorno t> parte della cre.iz ionc ma ne t: anche !csp. '!lSd b ile ç
"signore"
perchc la c reazione e finali/vata
,1 lUI .
.lI L1BERL\
li tatto di e~scre "uurnag ine di Dio" L: Lilla meta J LU! 1'1lC'!l1U c!t:\t tendere. dunque è un divenire che implica la risposta dell'uomo a Dio, agli altri, al mondo. Tale risposta puo es~ere seconda o contraria ai disegni di Dio, lù risposta contraria di Adamo ha causato il Peccato l)riginaJc, C iò che rende l'uomo di poco inferiore J Dio & proprio Il "rischio merax iglioso' della libertà,
volendo fare l o L'apertura mondo e agli =:' La hberia.
una gerarchia di tali strutture l'autore I~ ipciizza come segue, a Dio. perché è ciò che lo realizza pienamente come creatura e lo rende \ era immagine, uomini sono ;:,0]'.1 mezzi per realizzare il rapporto con Dio. perché indirizza tutte le altre l",'t·..'ll.'ic,Lu
le aperture al
Rax asi introduce un ';.11tra dirnen- ionc dciI'Ul'I11\' '::.h',;I~ qL!t'1!J "klicl \t]'~E-,P_IA, questa non faceva parte della creatura onginana ma e entrata nella natura stonca dell' uomo a seguito del Peccato Originale e ne ha condizionato l'essere e l'agire tanto che dopo il P,O, i'U01l10 tenia di realizzarsi ma in modo alienato (cioè "estraneo". "contrario" alla sua vera natura) I._jESl"
1
:t_'OYO ,\D"VdO
Gesù venendo da Dio e assumendo natura umana rivela il vero volto del Padre ma anche delluorno. Il fatto di essere vero Dio e vero uomo è la specificità propria dci cristianesimo,
Gesù è la manifestazione
di Dio (epifania) 8
nel momento
ma in cui Dio si svela si ri-v cb cos'
Gcsu n .m annulla la sua irasccndenza anzi
Gesù rimanda alla sua dimensione divina (il suo essere Figlio) aprendo l'uomo al mistero trinitario 3 \ on Balthasar afferma: "in Gesù Cristo. Figlio di Dio fatto uomo> Dio fa esperienza dell'uomo > l'uomo fa esperienza di Dio perché Gesù rivela Dio che rivela anche luorno sua creatura in due: modi> rivelando la giusta direzione verso Di\) delle ~,U': potenzialità :> correggendo I ritmi di reahzzazicnc dclluorno
I" proprio
Ge~LI\ issc 111 piena sohdarict.i con t:!i U"!lWI! ma 11..' fece in modo "~lustO" L ic,t: '_lJ!l!"i'rme
pereto Di) in Lui confisse
p,;i nw!1<..\-..'
J.llcl 'OI"111,l.Jd [!~lt.lrl:.' il peccato ~ L: rcs.: . ULl!l1U nuovo" ~1(lr!tìL.ltu per mezzo dello Spirito
Perciò > Gesù c !I Secondo Adamo e lo è ncllinterczza •.. ìel suo I11L,tt'n' che comprende . . mcamazrone e\ enti storici glorificazione
\1001 cox
c~')m'[tt' dd! peccato
CL! CRISTO RI\:r\O\".-\
tre
!11'-.'!11~·!lti·
LE POT EI"\LT\! l T_\" Dr ,-\D L\!\ io
l) L!l3ERT.\
Dando alla libertà uman.i loricntaruento riparando lautoreferenzt.ilita d! -vd.un-
verso
1·,lI11'')!c.
P'~l,-,!t~'!:..:l, Il'
il dl.'n', J! :'-2. i! servivio. aprendosi l .' :2,t,--,.
cl Dio e ai fratelli.
:::1 rTDL u,:~u ha -cinpre
c' ':·,ld'1t·_, '': lP1!L" ":'.JI P,lJ!C: di k ..J-: Ji (J'_'"I.( G611 s! consegna alle suuazioni storiche imprcx edibili. in tJI modo t,l .sua la condizione di abbandonarsi al la '. olontà del Padre. n1J
Lui
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il Verbo
un rapportr
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scegliendo
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CC'111L!!lI'.'I1::- '
~::I!1)lli!lli rc-tituend iene L'_'ntll1lJjl,i l'I.:!L,
I~)r'.' la dignità di l\;li e creature. ::t'.)rll dallo Spmto d: unita e d-arnore.
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servendosi
»rierunndolc ct! p .IJr'.! I_H:-'ULlll!1:': ~':;i\ll1l'rc: t
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..,en::":Jm.ii diventarne LÌ·: I m.
._kl I"Il''I!1':' ,\ l !i,tl''__' dn.imico. '.: 11ll'.,;--U dJiiu Spirito storica è il "Ul' L1Lm l'l\>!!')';ll. Ouesto processo di ac. imilazione dev t:' es-ere critico> 111n sterile ripetizione dei gesti di Ge-.u rnKC;-,5L1
!'L'lSèrC
di a-sunilaionc
delle ':0,..::: (1-:1 111"[1'j.-,
dclluomo.
schiavo ma
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riguarda
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9
intelligente> in grado di capirne le intenzioni di fondo con l'aiuto dello Spirito integrale> tutte le dimensioni dell'uomo devono conformarsi a Cristo
COME PUÒ FARE l'UOMO DI OGGI AD ESSERE I~IMAGr~E DI DIO
L'uomo è chiamato
a > ricostruire se stesso > ricostruire lirnmaginc d! Dio in ~,l' 5t';.)50 rivestendosi della libertà di Cristo che è pCI"~ nellarnore. cnn .ur Cristo si apre allaltro comunione ribaltando COSI la prospettiva egocentrica dell'uomo peccatore.
nel dono di sé creando
Essere immagine di Dio. persona responsabile m dinlne;',' C')!1 la trinit.. ~ il senso più profondo ciò che evita di ridurre l'uomo a particella c!l1l'ni;1iJ nel c' -srno I :~i[\.m,i). Oggi i cristiani sono chiamati cl tar riscoprire allurnaruta lÌ sen-o della sua trascendcnza.
della dignità umana,
."' L'uomo deve realizzare il suo essere "immagine" nei rapporti di comunione: > nella coppia Icfr. Osea. Cantico dei Cantici. Ezechiele .. , , ) > nella società. perché una comunità UI11.:lI1J di ...isa è diabolica mentre una societ.i solidale simbolica (unita) è riflette l'unità trinitaria L' dunque :;UJ immagine
è
4
Essere immagine di Diu nei rapporti L'o! ere ..H0 L'uomo deve essere consape. ole che tutto e per lui I11J di cil' egli de\ e rendere conte: J. Dio. a se ,~r'.::,':.~', allurnnrutn (:II1C'h·::- futurJ " Brevissimo excursus storie n La riflessione cristiana sui rapporti delluomo col resto della creazione Si snoda auraverso alcuni momenti particolari.
Padri della Chiesa > hanno gradualmente abbandonato qucstu ar;f. ll1enro concentrandosi sul rapporto tra luorno e Dio, r f\lcdil:'e\o> lidea dominante sembrerebbe ~IJ~!IJ della "fuga del! 1110ndo" in realtà vi regnava un profondo rispetto per il mondo concepito dono di Dio. Epoca Moderna > il cristianesimo prende le distanze da una cultura utilitaristica di dominio sul mondo sia nella torma capitalistica che marxi: ta. " ì\ù\ecento > T dc Chardin rivalorizza luorno nella creaz ion ~ come immagine di Dio in quanto signore sul »:
l
verticale
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creato, r
Anni '50-'60>
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.vnni '7U '> 1..1 limitazione
t'Ii studi biblici valortzzuru- l'J!Tid,;,tncf1i,_' d\.'I mondo alluomo da parte di Dio (cfr. GS) delle nsorse. L.:.cri.;: cn:::r_;..:t!cl .: I i:1QuI!1Jn1Cntu alimentano tre posizioni: a) condanna Li! l'f,Il1 inrcrv ~!W~ Un1 m" -l_liIJ q,..t[llf_l ''; 'd'i"r" d,.'iLl <.. i ,i' '11'_' bib!l·::..l •.mtropocenuica. b) riflessione sui 11101:[ '-t!l] cui l'lIC';1!tì in.cr: i·..-111: =,ull"llllr'icnk i!1 i(l'llL' Lh._ nul1 ~li ;,i nturc.ino contro, c) collocare l'uomo nella natura Llu.:nd·,l,_, ~,i':f1[ir('1'..l"L: di ('""d l'Cll,J';'1dl,i._, lìi lcil nw.Jp CU:-[tlll-' rispettoso e responsabile (filosofie orientali),
)
i111m, gin\.:' eh Dio sulo se:,; Ier ruu J. ~uJrJJ.rlt) !lè!;ii l, •... chi I rapporto mistico) pertanto se e vero elle !"Ul)!110 realizza ii suo "::::.,cre illl'1!"l~lne L'.'::: ruendo Il fraternita e custodendo anche ero che tutto cio subordinato al rar-porto personulc \...\'11Dio I contemplazione). '-'1)('1110
!"'~!I)l':-serè
il
mondo è
è
lO
- Cristo. pensoso palpito. Astro incarnato nell'umane tenebre. Fratello che (immoli Perennemente per riedificare IImanarnente l'uomo. Santo. Santo che soffri, Maestro e fratello c Dio che ci sai deboli, Santo. Santo che soffri per liberare dalla morte i morti e sorreggere noi infelici vivi. D'un pianto solo mio non pingo più. Ecco. Ti chiamo Santo. Santo. Santo che soffri,r Giuseppe
Ungarerti da ":\Iio
fiume anche tu")
- v'iandante che' ~n"'\ asr: ChiUSJ lu porta della ciu.t straniera. ch'era fiorita nella tua pupilla come una serra di 5tC1 le. torna a la piccola terra tagliata dal mare. lontana: ma tanto \ icina al tuo cuore. Chiudi nei sepolcri d'ombra della tua CJ~,a i sogni delle azzurre lontananze: ma. statuario. Re nel tuo rifugio, scaccia dalla soglia imrnaculata la porpora no , cl che \ este l' antico cencioso che barattò l'anima al primo crocicchio e, apri la r'~rtJ., Si,'!') re!" t1.l,1 madrc.>c'La rOt1J chiusa"
- L'uomo r Iehilard
nU1
di Silh atore ('u<bifTlodu
e un
centro delluniv
I
erso. ma una
~·r,..;ù'icl ._Ih: ,J!t..,
\'LI,ll
lult«. " luomo
e- Ll chiave dell'universo,-
de Chardrn)
l' aura. er-o lur n10 che risplende lidc.; di Dio L'uomo l' LI!! !T!'~\ imcnto \ erso Il cielo, è ciò che tende \ erso è l'essere corporale che si dirige \CL~O UiL1,-
l'assoluto, ( [-,,1<1\ ,
chele!')
lmtinita POt-=I1/i.1.11': linfiruta ::Jl'll:n'[l ru:,c' ,l ':"1: ,,,,'l'.;:-';! "h' Perché sarebbe SLltll t!<:'Le::>Jdri~) anche [',pfii1!l\' di1,'_JO;;,-
->.,:,
(D1 lln cantico
I
per l.cibc
lt!'lc!
agli uomini
\ !t'O: di \\ !! \1111::1)
-Il mer.iv i~lil'Y~ scarnt-io tra Dlt, t' 1'I.l'.'li'l' "Dio. In un certo senso. assumendo l' Ul11J!l ita. Ll 1..l'!1l r 1::'('.1 LìLund~) rW!1i nel Id sua persona due- realtà dl::1.'lIltl tu IO!"l}, cioe la n,HL!!..! llll',l!~,\ \,' i.,! 11~11~!.U oli'. iiU Questa confcn lo. divinità e quella lJ riL''':', ctk, Colui che dà ad altri 18 ricchezza :,i l'a (l{'" ero. (_hiede in elemosma la mia natura umana !Xtl..h,~ io di', CI!~1 ! !(..Ll) lki!d. sua natura JI\ Il1J, I: colui che 01a totalita. si <poglia di se lino allaunull.uncnto. Il
Si priva. infatti. anche se per breve tempo. della sua gloria. perché io partecipidella
sua pienezza ... (Gregorio
QUESTIONI
Nazanzieno)
APERTE
I Il problema dd male: 1rigine e rapporto con lonmpotenza del Sommo Bene ,.. Dio non genera né vuole il male. rispeua luomc e la sua libertà. accetta di soffrire con noi e ci salva :2 Libertà dell'uomo
è autarchia ,. La libertà assoluta dell'uomo vede Di. di potere e rendere schiavo l'uomo stesso
(~)!11":
un o stacolo
LIJ
rimuovere
ma rischia di degenerare
3 Rapporto
,..
tra fede e scienza !n realtà f: un problema ine:,islente in quanto operano su campi diversi (ad es. su una penna possiamo porci domande diverse: come è fatta. come devo utilizzarla. giu:',to o meno il suo utilizzo. è o meno indispensabile ,::":C ogni risposta implica ragionamenti non possono essere confusi l
in ricerca
è
-+ L:indifferenza religios.; ,.. Da non confondere con la pi;ri;"i_l ·.Ci~.'-· k ,'1 Jt.I\.!tc': di l.ul:.,·. lindiflcrcnzu avere motix azioni di, er-e ;,;pè~·,.r'111 ,1\( 1·.:~.lte,,11 \ i:,~òJlL\ d~IL\ persona
diversi che
religiosa puo
1
~ Rcsponsabi htà del credente neliorfnre un'immagine cenetta ,.. Spe so i sedicenti atei non negano Dio m.i unirnrnuçinc testirm niarIo 6 Il problema della morte ,. Oggi rimo. so, naturalizzato, <tessa esistenza umana
coinvolge
Ji Dio distorta di Dio offerta da coloro che dovevano
nella sua crisi anche aspetti legati alla. Fede, alla
peranza e alla
12