Marco Martini
Stato e Chiesa: un conflitto mai risolto
Edizioni ISSUU.COM
LE ORIGINI DEL CONFLITTO Lo Stato e la Chiesa sono due istituzioni che nel corso della storia si sono caratterizzate per reciproci conflitti, anche in Italia, influenzando la vita degli individui sul piano politico, storico, diplomatico, giuridico, economico. La loro opposizione è stata determinata in passato dal fatto che il Pontefice aveva un'autorità anche in campo civile, mentre oggi, come si può notare negli articoli 7 e 8 della Costituzione italiana, si sancisce che "lo Stato e Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani", che "i loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi" e che tutte le confessioni religiose sono uguali di fronte alla legge. TI confronto attualmente non è più circoscritto a un'opposizione ChiesaStato, quanto Chiesa-Società, assumendo prospettive più ampie. Una limitazione del confronto fra Stato e Chiesa a una semplice opposizione fra laicità e cristianità appare riduttiva, anche in virtù delle storie. passate, considerato anche che ci sono laici credenti e non credenti: la laicità non è quindi un concetto preciso dal punto di vista giuridico. I rapporti sono stati spesso regolati con i concordati, ossia i trattati che la Santa Sede redige con gli altri Stati, e tale sistema continua a essere ancora solido, specialmente nei Paesi dell'Europa dell'est. Il primo concordato con la Chiesa cattolica risale al tempo di Costantino, che lo stipulò per assumere il controllo dell'impero, con cui il cattolicesimo diveniva religione privilegiata. La storia dei rapporti Stato-Chiesa ha conosciuto varie tappe concordatarie nei secoli corsi, anche oltre i confini italiani; in Italia, ricordiamo la "Legge delle guarentigie" del 1871, che lo storico Francesco Margiotta Broglio ha definito in un suo noto studio la Magna Carta della separazione", con cui lo Stato riconosceva l'autorità religiosa del pontefice, concedendo a lui un assegno mensile e l'uso, ma non la proprietà, del \ aticano. TI potere temporale che il papa ha esercitato in passato servì comunque a conservare l'unità e l'indipendenza della Chiesa cattolica: quella ortodossa, che non ha mai avuto un territorio, si è invece frammentata nel corso dei secoli in chiese nazionali subordinate all'autorità civile. TI problema della convivenza fra autorità statale e religiosa è stato problematico nel corso della storia: Dante ne offre una interpretazione con la teoria dei due soli" esposta nel terzo libro del De Monarchia", secondo cui l'autorità del papa e quella dell'imperatore si dovevano occupare di due ambiti diversi, quello spirituale e quello politico. LA STORIA DEI RAPPORTI STATO"CHIESA
TI 17 marzo 1861, fu proclamata l'unità d'Italia, che si verificò sotto il pontificato di Pio IX, il più lungo nella storia dopo quello di san Pietro. Il primo presidente del consiglio del Regno d'Italia fu Camillo Cavour, che sosteneva la tesi "libera Chiesa in libero Stato", al contrario Pio IX manifestò una forte intransigenza nei confronti dello Stato italiano. L'esponente principale dell'anticlericalismo accademico fu Giosuè Carducci, autore dell"'Inno a Satana", vissuto negli anni in cui prendeva corpo la teoria dell'evoluzionismo di Charles Darwin, molto contrastata dall'ambiente cattolico. Carducci celebra in questo testo la figura di Satana, la quale trionfava nel mondo pagano, per poi essere cacciato dal cristianesimo, che per Carducci nega i beni del
ondo, la bellezza artistica, il progresso. L'oppressione religiosa è stata quindi celiata grazie ai liberi pensatori, alla forza della ragione e al progresso. ~ne XIII, che viene ricordato come primo papa delle encicliche, fondò la moderna rtrina sociale cristiana: egli ritenne che fra i compiti della Chiesa rientrasse anche _attività pastorale in campo socio-politico. La Chiesa dopo l'unità nazionale aveva ~ r o il potere temporale, e a lui spettava il compito di superare l'isolamento in cui si ra ritrovata. Nel 1891 promulgò l'enciclica "Rerum Novarum", nella quale dichiarava e gli imprenditori dovevano prendersi cura dei loro operai, e auspicava una - luzione pacifica dei conflitti sociali. Luigi Sturzo e Romolo Murri furono due importanti figure nel panorama politico del zempo. TI primo, fondatore del Partito popolare, riteneva che i cattolici si dovessero - pegnare in politica, tuttavia tra politica e Chiesa doveva esserci assoluta a onomia. Murri si propose di fondare un partito cattolico, che venne chiamato emocrazia Cristiana. La Chiesa inizialmente prese le distanze da esso, infatti nel 1 Leone XIII promulgò l'enciclica "Graves de communi" in cui vietava di attribuire ualsiasi carattere politico alla democrazia cristiana. uiovanni Giolitti, il quale sosteneva che Stato e Chiesa fossero due entità parallele che conseguenza non si incontravano, pensò di utilizzare i cattolici per fare fronte al ricolo che i comunisti rappresentavano: preso atto del rischio che per la sua adership avrebbero comportato nuove elezioni, firmò il cosiddetto patto Gentiloninome del leader dei cattolici Vincenzo Gentiloni-, un accordo elettorale in base al cuale i cattolici avrebbero votato per i candidati giolittiani, in cambio dell'emanazione - leggi favorevoli alle loro posizioni in merito all'istruzione, alla famiglia e alla .esa. Con questo patto, i cattolici italiani tornarono all'impegno politico da cui li a---ea esclusi nel 1874 il non expedit di Pio IX- anche se nei primi anni del '900 si - ano presentati, a titolo personale, dei cattolici come candidati alla Camera. I cattolici _uindi, secondo alcuni storici, non sarebbero mai usciti dalla scena politica. 1922 vide l'ascesa al potere di Benito Mussolini, che, in seguito alla marcia su Roma 28 ottobre, venne incaricato dal re Vittorio Emanuele III di formare un nuovo !! -erno, che aveva l'appoggio di liberali, popolari e di ampi settori della Chiesa. solini era stato profondamente anticlericale, come si può vedere dal suo passato socialista e dal programma di San Sepolcro, ma aveva progressivamente saputo - staurare rapporti con il Vaticano, l'esercito e la monarchia, convinto che senza appoggio di queste forze sarebbe stato impossibile assumere il controllo del Paese. pontefice del periodo fascista fu Pio XI: sul suo comportamento verso il fascismo gli :: diosi continuano tuttora, con l'apertura degli archivi segreti del Vaticano, a errogarsi. tesi più seguita resta comunque quella secondo cui Pio XI assunse un rteggiamento favorevole verso il Duce, almeno nei primi anni, limitando le proteste rso gli attentati e la violenza fascista solo agli episodi che coinvolgevano i cattolici, cendo dimettere Sturzo dal Partito popolare e costringendolo all'esilio, condannando attentato del giovane Anteo Zamboni e cercando di trovare un accordo che gli desse i assimi privilegi possibili. Il papa non vedeva di buon occhio i comunisti, e credette e il partito di Mussolini, anticomunista, fosse l'unico in grado di dare ordine e stabilità al problematico panorama sociale italiano. Patti Lateranensi dell'Il febbraio 1929, firmati dal cardinale Gasparri e da _ ussolini, erano costituiti da tre atti distinti: un Trattato, una Convenzione finanziarìa, un Concordato. Con il Trattato, alla Santa Sede veniva garantita - indipendenza politica come Stato della Città del Vaticano. La Santa Sede dal canto
, o riconosceva finalmente lo Stato italiano. La Convenzione stabiliva un risarcimento - parte dello Stato dei danni conseguenti all'occupazione del 1870. Il Concordato bligava i vescovi a giurare fedeltà allo Stato italiano e concedeva notevoli privilegi Chiesa. li matrimonio cattolico aveva valore civile e veniva reso obbligatorio gnamento della religione cattolica nelle scuole, secondo l'articolo 1 del flessibile tatuto albertino che sanciva essa come religione di Stato, anche se definiva tollerati _ altri culti. Croce, che rispose a Gentile, diventato il filosofo ufficiale del fascismo, el "Manifesto degli intellettuali antifascisti", considerava i Patti Lateranensi un -_ rvimento dello Stato alla Chiesa, concordando sotto questo punto di vista con Gentile. Montale fu tra i firmatari del testo. Il Papa si trovò in contrasto con il governo a proposito dell'Azione cattolica, il cui ruolo venne ridimensionato dal fascismo, che eva gestire da solo l'istruzione e concepiva la religione come "instrumentum regni". n il tragico sviluppo delle ideologie fasciste e naziste e dell' emanazione delle leggi razziali, il Papa cambiò opinione ed emise un'enciclica scritta eccezionalmente in esco con la quale condannava fermamente alcuni aspetti dell'ideologia nazista e [uando Hitler visitò Roma non si dimostrò disponibile a incontrarlo. Pio XII in virtù del suo anticomunismo, nelle elezioni politiche del 1948 appoggiò emente la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi, favorendone la schiacciante " oria" tale partito avrebbe continuato a lungo a tenere saldamente il potere. iovanni Paolo II affrontò la fine della guerra fredda tra USA e URSS con la guente caduta del muro di Berlino e, in politica italiana, della Democrazia . tiana e, in parte, del Partito Comunista. Con Karol Wojtyla, primo Papa non •.•.••• ..-....a.L10 dopo 455 anni, si è inaugurata una sequenza di papi stranieri che continua ora con Benedetto XV1. La stretta correlazione tra Papa e politica italiana si è evolita o, comunque, ha cambiato aspetti, visto che a un pontefice straniero non teressano le sottigliezze del nostro sistema politico, ma prevalentemente le questioni ali. "o "anni Paolo II ha caratterizzato il suo pontificato con molteplici viaggi, che hanno iaramente manifestato l'intenzione di separare l'aspetto politico da quello religioso, e egli stesso tenne a sottolineare, per diffondere l'idea di una Chiesa presente e cipe dei problemi dell'umanità intera. pa Wojtyla ha restituito alla Chiesa un ruolo universale, dialogando con le diverse igieni, sfruttando al meglio le tecnologie della comunicazione e ammettendo gli ri passati della Chiesa, come l'ingiusta condanna di Galileo. ojtyla era contrario all'aborto, per questo entrò in contrasto con lo Stato nel 1978 in erito alla legge sulla sua introduzione. Il referendum abrogativo chiesto dagli organi esiastici contro le leggi sul divorzio nel 1970 e sull'aborto successivamente non ~e a nulla. 1 febbraio del 1984 fu firmato il nuovo Concordato" noto anche come accordo di -Wa Madama" fra lo Stato italiano e la Chiesa di Roma, dal cardinale Casaroli e rari che riformava in parte gli accordi del 1929. Concordato stabiliva una maggiore autonomia e laicità dello Stato, ma nel contempo ervava alcuni privilegi per la Chiesa, come l'insegnamento della religione nelle ole da parte di insegnanti di nomina ecclesiastica, si teneva quindi conto del fatto e "i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano" . concetto di religione di Stato cessava però di esistere. insegnamento di essa era facoltativo: se i genitori dichiaravano che avrebbero rovveduto personalmente all'educazione religiosa si poteva esserne esentati. Le
statistiche mostrano che oggi circa il 90% degli studenti si avvale dell'insegnamento ella religione cattolica. Benedetto XVI ha recentemente affermato che l'ora di religione nelle scuole non è _ zno di interferenza, ma di laicità, in quanto arricchisce non solo la scuola, ma anche .a ocietà di "veri laboratori di cultura e di umanità", e aiuta a comprendere meglio il assato per proiettar si verso il futuro. LA SITUAZIOl ~'EATTUALE :: sacerdoti sono attualmente poco impegnati dal punto di vista politico, non esiste più a figura o un soggetto politico che negozia le richieste cattoliche con il Parlamento: _ esto dimostra come dal punto di vista elettorale il peso della Chiesa sia alquanto arginale, anche se c'è pur sempre un partito di centro, che si ispira ai valori cristiani. cattolici sono oggi organizzati in numerose associazioni, volte a favorire importanti iniziative di solidarietà. ggi è contestato, da taluni, l'intervento della Chiesa cattolica, mediante indicazioni di mportamento ai fedeli e di voto ai parlamentari cattolici: per esempio, la Chiesa si è _ mpre dimostrata conservatrice nei confronti del progresso scientifico, e dal canto suo : endica il diritto di guidare i cristiani su questioni etiche. ecenti sviluppi della ricerca scientifica hanno creato forti tensioni fra gli scienziati e ppi di osservazione etico-religiosi: per esempio, è di attualità il tema della ricerca e cellule staminali, sul quale aveva già espresso opinioni negative Wojtyla, o eutanasia. Chiesa, che in una democrazia ha il diritto di esprimersi, sostiene che la ricerca ,- progressivamente invadendo campi che sono considerati essenziali sul piano etico religioso, e in contrasto con la concezione cristiana della vita; la comunità scientifica, parte sua, rivendica la libertà della ricerca e la sua utilità per la guarigione di ~ attie fino ad ora incurabili, quindi il ruolo della scienza a sostegno della vita. ibertà della ricerca scientifica dovrebbe, a mio parere, essere inattaccabile, perché apportare notevoli benefici a ognuno di noi: laici e cattolici dovranno trovare un rdo che soddisfi entrambe le parti. istema politico si è rapportato diversamente con il problema religioso. L'Italia, o tante nel suo territorio abbia sede il Vaticano, ha visto la formazione di una erenza Episcopale Nazionale solo nel 1954, mentre Francia e Germania a fine . a testimonianza del difficile rapporto fra governo e istituzione ecclesiastica. LA CHIES \ ~ EOLI
LTRI J> \ESI
co tituzioni delle altre nazioni affrontano la questione religiosa con alcune --erenze rispetto al modello italiano. La costituzione francese prevede espressamente .cità dello Stato- non si possono per esempio esporre oggetti di culto in luoghi blici-; Zapatero, in Spagna, storicamente cattolica, ha preannunciato numerosi . erventi di laicizzazione delle istituzioni statali; in Inghilterra, l'insegnamento nelle ole della religione è facoltativo, come in Italia; più restrittive le norme in Russia, ve la Chiesa ortodossa continua a mantenere un certo peso politico. Negli Stati -niti, in cui il sentimento religioso è alquanto forte, è sorta una polemica riguardo insegnamento del darwinismo, in contrasto con il creazionismo religioso. Nel mondo . lamico la religione governa la vita sociale, è un elemento di lotta e scontro tra pposte fazioni, o di controllo dei cittadini.
UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO ripresa del problema religioso è sorta in questi ultimi anni, in rapporto agli errogativi sulla nostra civiltà, che si trova a dover far fronte alle relazioni con altre umerose religioni, fra cui le due principali, ebraismo e islamismo, e questo si nota ella vita quotidiana, nei problemi di ogni giorno, nei rapporti con gli altri. punto è che non esiste ancora una regolamentazione europea precisa e uguale per tti in materia di rapporti fra Stato e Chiesa, anche se ci sono proposte di modifiche tuzionali per dare una svolta laica a vari Paesi: questo è quello che ha fatto rendere di volere fare il presidente francese Nicolas Sarkozy. atti, ha scritto una serie di saggi, compresi nel libro "La repubblica, le religioni, la ranza", in cui discute il posto delle religioni nella vita del Paese, sostenendo che si s a arrivare a una Iaicità aperta, in cui ognuno abbia la sua libertà e il suo ruolo Ila formazione di una società democratica. secolarizzazione è di fatto un tratto tipico dei moderni Paesi occidentali, perché iamo portati a pensare sempre più in modo utilitaristico e sperimentale. - tale proposito, Pier Paolo Pasolini scrisse in un articolo apparso sul Corriere della a nel 1974 come la Chiesa, al tempo di Paolo VI, avesse secondo lui perso gran e della sua storica importanza. Lo stesso papa secondo lo scrittore denunciò in un sincero discorso "il pericolo della fine della Chiesa", perché il potere non avrebbe ~_ ssitato più dell'appoggio dell'ideologia religiosa e, soprattutto, perché molti fedeli rrebbero ascoltato il richiamo del consumismo, contro cui la Chiesa doveva far sentire ropria voce, all'insegna di un ritorno ai valori tradizionali. icità e religiosità dovranno comunque convivere in una condizione di serenità e tto reciproco, perché l'Europa ha pur sempre radici cristiane che non vanno enticate dato che fanno parte della nostra identità culturale, anche se bisogna re aperti al dialogo con coloro che hanno opinioni e culture diverse dalle nostre.
CITAZIONI - gione non arriverà mai dove la fede può arrivare, come la fede non potrà - e ciò che la ragione può spiegare. Il contrasto fra Chiesa e Stato si può ~'~TI,nere a un'opposizione fra fede e ragione: ecco come i più celebri pensatori si sono si u questo argomento e come considerano il progresso: . -er o è immenso, e gli uomini non sono altro che piccoli granelli di polvere su un cante pianeta. Ma quando più prendiamo coscienza della nostra piccolezza e o tra impotenza dinanzi alle forze cosmiche, tanto più risulta sorprendente ciò e seri umani hanno realizzato". (Bertrand Russell)
do non ha bisogno di dogmi; ha bisogno di libera ricerca". (Bertrand Russell)
ragionevole si adatta al mondo. L'uomo irragionevole pretende che il mondo si _ •....•..•.. a lui. Perciò il progresso è opera di uomini irragionevoli". (George Bernard
··ereliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere . (Sherlock Holmes)
e è il faccia a faccia nelle tenebre". (Elisabetta della Trinità)
-""'''~:l''anza»,di fatto, è una parola centrale della fede biblica - al punto che in diversi e parole «fede» e «speranza» sembrano interscambiabili". (Benedetto XVI)
e che non dubita non è fede". (Miguel de Unamuno)
enza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa". (Karl Popper)
sempre ciò che viene dopo è progresso". (Alessandro Manzoni)
società di atei inventerebbe subito una religione". (Honoré de Balzac)
ede non teme il progresso della scienza quando le sue conquiste sono finalizzate mo, al suo benessere e al progresso di tutta l'umanità". (Benedetto XVI)