Marco Martini
Zadig: saggezza e felicitĂ
Edizioni ISSUU.COM
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Vol taire, Zadig, s nt.e s del, testo, commento, tematiche fondamentali. ·v td ed 0(>6,. 6{A Vt1i r-a. .~ François-Marie Arouet,detto Voltaire,figlio di un notaio di Parigi,nacque in questa città il 29 novembre 1694.Filosofo e scrittore,fece i primi studi in un collegio di Gesuiti e presto s'impose per il suo vivissimo ingegno, tanto da essere introdotto nella migliore società della capitale.Ben presto rivelò infatti il suo spirito di brillante polemista,scrivendo una satira politica sul regno di Luigi XIV,che gli costò alcuni mesi di carcere nella Bastiglia(1718).Con la rappresentazione della sua prima tragedia,1'Edipo,(1718),e la pubblicazione del poema La lega (1723),raggiunse una certa notorietà.Da quel momento la sua vita sarà caratterizzata da esili e ritorni,gli uni per la costante ostilità degli ambienti conservatori e delle autorità, gli altri per la benevola protezione di amicizie potenti.Così cominciarono i suoi pellegrinaggi attraverso l'Europa,il primo in Inghilterra; in seguito tornò a Parigi,dove pubblicò,nel 1729,il suo poema epico La Henriade;quindi fece rappresentare altre tragedie, fra le quali Zaire(1732)segnò il suo maggior successo teatrale.lmportanti furono anche le Lettere filosofiche o 'inglesi ',composte in Inghilterra tra il 1726 ed il 1729 e pubblicate in Francia nel 1734;pubblicò inoltre La storia di Carlo XII(1732),la tragedia Bruto(1732)ed il poema Il tempo del gusto(1735).Dal 1734,in seguito ad un nuovo esilio impostogli a causa del contenuto delle Lettere filosofiche,fu ospite presso Madame de Chatelet nel castello di Cirey,nella Champagne in Lorena,e fu questo un periodo di intensa produzione,caratterizzata da un nuovo interesse per le scienze,la metafisica e le indagini storiche: Il Mondano(1736), Alzira(1736),Discorsi in versi sull 'uomo(1738),Maometto o il fanatismo(1741),Zulima(1741),Elementi della filosofia di Newton (1738).A Cirey rimane circa quindici anni,ma nel frattempo riuscì a diventare storiografo e gentiluomo di camera del re.Nel 1746 fu accolto nell'Academie Française e nell'ambito della vita a corte scrisse tragedie,commedie,libretti d'opera e come storiografo del re le opere storiche Il poema di Fontenoy e la Storia del secolo di Luigi X~1745).Caduto di nuovo in disgrazia, trascorse un secondo soggiorno a Cirey,dove scoprì un nuovo efficace canale di diffusione della critica sociale e religiosa nel 'Conte philosophique',il primo dei quali(Zadig o il destino,1747)rappresenta un momento di riflessione che culminerà nel pessimismo di Candid (1759)attraverso la fase intermedia di Micromégas(1752).Tre anni dopo il riconoscimento di 'Accademico di Francia' ,morta Madame du Chatelet,accettò l'ospitalità offertagli da Berlino da Federico II di Prussia. Poco dopo ebbe con lui una rottura e rientrò in Francia dopo aver pubblicato a Berlino,nel 1751,11 secolo di Luigi XIV.L'ultimo periodo della sua vita lo trascorse a Fernay, presso Ginevra,dove continuò la sua opera di polemica contro la religione,la tortura e gli abusi della giustizia.Nel castello di Fernay rimase fino al febbraio 1778,cioè fino a pochi mesi dalla sua morte.ln questo ultimo periodo,oltre alla collaborazione con l'Encyclopèdie,si dedicò alla stesura di varie opere,fra le quali Saggio sui costumi(1756),Poema sul disastro di Lisbona(1756), Trattato sulla tolleranza(1763),Dizionario filosofico(1764), L'ingenuo(1767).Morì il 30 maggio 1778 nel palazzo de Villette,a Parigi,in rue de Beaune. ì
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-2Zadig o il destino(1747). Zadig è un giovane di bell'aspetto,istruito,retto e ricco,che non voleva sempre aver ragione.Egli gode di un certo prestigio a Babilonia,dove la storia è originariamente ambientata.Si fidanza prima con una principessa ed in seguito con una donna di rango inferiore,ma in entrambi i casi scopre in tempo di non essere amato.Guadagna la stima del re e della regina con una strabiliante dimostrazione di capacità investigativa:dalle tracce lasciate sulla strada davanti a casa sua riesce a capire che esse appartengono alla cagna della regina.Dopo aver dato prova del proprio coraggio morale,Zadig è nominato primo ministro.La sua amministrazione è saggia e'popolare,ma un nemico di Zadig,l'invidioso, persuade il re che sua moglie,Astarte,lo tradisce con Zadig.La cosa non è vera,anche se i due sono innamorati l'uno dell'altra. Il re progetta di ucciderli entrambi,ma un nano muto li avvisa in tempo.Astarte si rifugia in un monastero e Zadig fugge in Egitto. Egli s'imbatte subito in un uomo che sta massacrando di botte una donna,lo sfida a duello e lo uccide,solo per essere poi aspramente rimproverato dalla donna,Missuf,per averla privata dell'amante.Una squadra di uomini provenienti da Babilonia scambiano Missuf per Astarte e la rapiscono per portarla dal re,il quale si innamora di lei e la fa regina.I suoi capricci gettano il regno nel caos;si verificano una guerra civile ed un'invasione da parte di un principe vicino,che uccide il re e fa prigioniere sia Astarte che Missuf.Astarte fugge con la complicità di Missuf solo per essere catturata da un brigante e venduta da lui ad un uomo in preda ai vizi.Nel frattempo Zadig,secondo le leggi egiziane,è stato condannato alla schiavitù per assassinio.La sua intelligenza gli procura comunque presto la fiducia del suo padrone,Setoc. Essi fanno un viaggio in Arabia;qui Zadig impedisce ad una giova.ne vedova di sacrificarsi sull'altare del marito,stabilendo così un precedente che mette fine a questa tradizione.Dopo varie avventure,precedenti l'incontro con il pescatore,Zadig ha la fortuna di capitare nelle terre di Ogne,l'uomo chge tiene Astarte prigioniera.Il depravato si immagina di essere malato e Zadig ottiene la libertà di Astarte,promettendo in cambio di curarlo.Adempie alla promessa ordinandogli di fare movimento.Astarte ritorna a Babilonia per scoprire che i suoi partigiani hanno ora la possibilità di rimetterla sul trono. Vengono tenute una serie di prove fisiche ed intellettuali per la scelta del consorte.Zadig supera sia le une che le altre;tuttavia deve impegnarsi in un'altra battaglia,quando l'armatura con la quale ha vinto gli viene rubata. A Zadig,ormai scoraggiato dal suo triste destino, appare, nelle vesti di un'eremita,un angelo,che compie una serie di azioni apparentemente crudeli e addirittura infami, come affogare un ragazzo di soli quattordici anni,la cui zia aveva offerto ospitalità a Zadig ed all'eremita.ln una simile circostanza,quando Zadig protesta con l'eremita,questi gli risponde che il fanciullo avrebbe assassinato la zia nel giro di un anno,e Zadig stesso l'anno dopo.Zadig chiede allara perché il ragazzo debba avere un carattere così malvagio e l'angelo replica che se il ragazzo avesse avuto un animo virtuoso ed avesse continuato a vivere,il suo destino sarebbe stato quello di essere assassinato insieme alla moglie, che avrebbe dovuto sposare,ed al figlio, che avrebbe dovuto nascere.Qualche tempo prima,Zadig riuscì a persuadere un pescatore a
-3non suicidarsi ed ora viene a sapere dall'angelo che l'essere supremo,Orasmade,lo aveva mandato in quell'occasione a mutare il destino del pescatore.La prova intellettuale consiste in parte in alcuni indovinelli.Ne sono dati due esempi.Il primo dice:"Tra tutte le cose del mondo, qual è quella più lunga e quella più corta,più veloce e più lenta,più divisibile e più estesa,più trascurata e più rimpianta,quella senza la quale nulla può essere fattO,che divora tutto ciò che è piccolo e dà vita a tutto ciò che è grande?"La risposta di Zadig è:"Il tempo".La seconda domanda chiede:"Qual è la cosa che uno riceve senza ringraziare,utilizza senza sapere come e perde senza accorgersene?".Zadig risponde: "La vita".Queste risposte,insieme ad altre,contribuirono al trionfo di Zadig;egli ed Astarte,come in una fiaba,vengono descritti come dei sovrani felici,che regnarono per tutto il resto del tempo. Questo saggio di Voltaire,scritto con un linguaggio chiaro e discorsivo,ribadisce il senso morale della filosofia volterriana ed illuministica:la ricerca della felicità,della saggezza,è una ricerca costante,che sempre si cerca di raggiungere e mai si trova, o meglio,si raggiunge nel momento stesso in cui si ricerca.