viaggio di scoperta in
80fotografie
BELLEZZA È VARIETA’
1 GUATEMALA - mercato di Chichicastenango, 2000
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INTRODUZIONE
"La gente è il piÚ grande spettacolo del mondo e non si paga il biglietto" Charles Bukovski, Storie di ordinaria follia, 1972
INTRODUZIONE
Qual’è la cosa principale per colui che si allontana dalla
e fisiche. Una razza che è diventata dominatrice del mondo
propria terra?
grazie all’intelligenza e di cui, spesso, si dimentica.
Per i latini era il “viaticum” cioè la provvista necessaria per
Il libro, quindi, si pone come invito a conoscere l’altro in
mettersi in viaggio, per il turista moderno è certamente: la
quanto portatore di varietà che è elemento imprescindibile per
macchina fotografica, o meglio, qualunque mezzo tecnologico
il raggiungimento di quella bellezza che è allo stesso tempo
che oggigiorno permette di bloccare un’istantanea della
sorpresa e meraviglia, in una parola sola: sapere, che permette
propria vita.
di arricchirci e migliorarci.
Bene, portando con sé la giusta dose di fotografie, questo
Proprio per permettere al lettore di conoscere e analizzare
libro vi accompagnerà in un vero e proprio percorso di
meglio la bellezza nell’infinita varietà umana ho diviso il libro
scoperta per diventare un inno alla strabiliante varietà delle
in un percorso composto da tre parti: una prima di analisi
emozioni umane e al nostro straordinario potenziale di
generale, una seconda di viaggio orizzontale-geografico e,
bellezza.
infine, una terza ed ultima parte di viaggio verticale ovvero
Si, perché, la “meraviglia del mondo siamo noi stessi”, ovvero la razza umana o, come la chiama Desmond Morris, “la
lungo le età della vita umana. Buon viaggio.
scimmia nuda”, con tutte le sue infinite varietà sociali, culturali 2
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MESSICO - 2000
“L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi.” Marcel Proust
VIAGGIARE Pensare ad un luogo, volerlo raggiungere a tutti i costi, magari per
Prenotare gli alberghi e infine partire con l'ideale di riuscire a
averne sentito descrivere le magnificenze naturali e artistiche o per
vedere ma, soprattuto, a fotografare ogni cosa.
averne vista una fotografia.
Si, la fotografia turistica è una costante ricerca di un'estensione di
Preparare i bagagli, con le immancabili borse per macchina
memoria che ci aiuta a non dimenticare i luoghi che abbiamo così
fotografica e videocamera.
faticosamente raggiunto. Col passare degli anni, però, diventa come
Organizzare al meglio l'itinerario di viaggio con tutte le tappe
una immensa raccolta di figurine che, il collezionista appassionato,
scandite dai consigli delle guide turistiche, acquistate in gran
cura con estrema puntigliosità, sempre pronto ad estendere l'album
quantità (almeno una decina perché mai veramente complete).
con nuove immagini. 3
Quello che spinge a viaggiare è il forte desiderio di conservare
Mi ricordo che, piuttosto che farmi agire sulla sua borsa e sulle sue
tutto, potremmo quasi definirlo istinto di sopravvivenza: qui ci sono
macchine fotografiche fece che regalarmene una tutta per me...bè
stato, quindi sono. Se a questo sommiamo quell'ansia di
fu l'inizio di un amore che, anche se con meno passione maniacale,
raggiungere e vedere, quella ricerca dell'ignoto, tipica delle
mi accompagna ancora oggi.
avventure, capiamo come il viaggio, anche se pienamente
Dopo la follia del giorno della partenza in cui l'ansia dell'orologio
organizzato, si trasforma facilmente in adrenalina.
porta tutti ad incontrollate escandescenze, finalmente si parte.
Qui però è possibile fare una distinzione tra il turista fotografo e il
State calmi, il nostro viaggio parte nella vostra stanza o ovunque voi
fotografo turista: il primo porta con se una piccola anzi piccolissima
siate, è sufficiente girare pagina, le fotografie di Giorgio SAVIO vi
macchina fotografica talmente automatica che se scattasse da sola
accompagneranno in giro per il mondo in 80 immagini.
quando il turista esclama "bellooooo!" (o, se più giovane, "figooo") sarebbe meglio; il secondo che, invece, predispone con meticolosa
Se volete proseguire il viaggio raggiungeteci sul web:
cura tutte le attrezzature all'interno di borse capaci di raggiungere il
www.saviobooks.it
peso e le dimensioni della valigia che la moglie ha, nel mentre, preparato per tutta la famiglia. Ecco, Savio Giorgio, mio padre, appartiene proprio a questa seconda categoria. Il suo metodo di organizzazione non ammette variazioni men che meno intrusioni esterne. Le due macchine
Per completare la lettura BELLEZZA E’ VARIETA’ è disponibile su:
fotografiche devono essere posizionate ben accessibili, pronte all'uso. Gli obiettivi: un tele e un grandangolare spinto; devono essere intercambiabili sulle due reflex (macchine fotografiche con obiettivo intercambiabile), le pellicole, in quantità da container, devono essere di vario tipo ma rigorosamente divise tra bianco/nero e colore e per ASA (ovvero la sensibilità alla luce della pellicola chiamata anche ISO nelle moderne macchine digitali). 4
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BALI - risaie a terrazza
ANTHROPOS
"L’uomo nella sua arroganza si crede un’opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia giusto considerarlo discendente dagli animali..” Charles Darwin, L’origine dell’uomo 1871
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ITALIA - Piemonte
“Noi da un punto di vista antropologico siamo certamente disabili a vivere nel mondo e nella società in cui viviamo perché lo confermano medici e psicologi, il nostro corpo, la nostra psiche si è plasmata in un ambiente che è radicalmente diverso da quello in cui noi viviamo e l'evoluzione della società ha proceduto molto più rapidamente dell'evoluzione della specie.” Giuseppe Pontiggia, Disabili dal punto di vista antropologico, 2000 (intervista a italialibri.net)
L’UOMO CONQUISTA IL MONDO Anthropos tradizionalmente interpretato come suffisso di
davanti, visto che hanno gli occhi posti sui lati). - Rosario Vieni
molte parole come antropologia, antropomorfo…va ricondotto
(filologo), “La lingua dei micenei”.
alla sua vera radice. “Il termine ha subito una sostanziale modifica fonetica durante la sua millenaria storia per cui si può dire che la parola indica semplicemente quell'animale (l'uomo) che "cammina guardando frontalmente/di fronte a sé" (ovviamente rispetto agli altri animali che non guardano sul
Forse il concetto evoluzionistico di Darwin era già insito nel pensiero degli antichi greci, i quali, coscienti dell’origine divina dell’uomo facevano incontrare il mondo divino con quello terreno e intendevano già l’uomo come una particolare forma di animale, differente dagli altri per via della sua
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Planisfero interattivo - la conquista del mondo, 160.000 ANNI DI STORIA
Stretto di Bering
160,000 anni fa
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conformazione cranica che pone gli occhi di fronte e permette
Dal 1914 al 2014 il numero di Paesi sulla Terra è più che
di guardare sempre avanti e in particolar modo verso il futuro.
raddoppiato: da 57 Paesi si è passati ai circa 195 attuali con un
Se però, ci ruotiamo di 180° possiamo osservare il passato e qui scopriamo che: "Veniamo tutti dall'Africa, dove 100.000
aumento esponenziale delle frontiere destinate a tener lontani gli stranieri.
anni fa, nelle vicinanze di quello che oggi si chiama Lago
Dal latino hostis e prima ancora dal greco xenos, straniero è un
Turkana, in Kenya, visse una donna chiamata Eva (una
termine che porta con sé l’idea di ospite che con il tempo
genetista americana, Rebecca Cann, analizzando il DNA
diventa extraneus perché “con la sua presenza mette in
mitocondriale di 147 persone, appartenenti a vari gruppi
discussione gli ingredienti fondamentali della mia vita
etnici, é riuscita ad individuare un antenato comune: una
ordinaria, la logica e il linguaggio con i quali essa è
donna preistorica che ha chiamato Eva Mitocondriale). Da
organizzata.[....] Straniero però, appare sempre con una
allora, senza una metà precisa e a piedi nudi, i nostri antenati
doppia valenza: minaccia e dono. Non una o l’altra cosa, ma,
hanno attraversato il Medio Oriente per poi dividersi: alcuni
l’una cosa proprio in quanto è l’altra. “ (cit. U.Curi -
proseguirono verso ovest in Europa e altri verso est in l'Asia e
“Straniero”)
poi, attraversando lo stretto di Bering (quando i nostri antenati hanno cominciato ad esplorare il mondo, gli sterminati ghiacciai avevano assorbito abbastanza acqua da ridurre il livello del mare di 100 metri) fino in America." Fonte: COLORS N. 89 - Moving House
In questo senso Umberto Curi ci spiega bene come è possibile comprendere la “paura”, ma anche, il “valore” aggiunto dato dall’incontro tra culture differenti che migliora il sapere e la conoscenza di se stessi creando necessariamente varietà e, vedremo più avanti, bellezza.
Oggi per coprire la stessa distanza avremmo bisogno di 26 visti e superare svariati controlli frontalieri con tecniche biometriche tipo impronte digitali, controllo della retina ed esami del sangue. 8
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MESSICO - 2000
“L’uniforme dovrebbe renderci indistinguibili e invece, ottiene l’effetto contrario, fa spiccare ancora di più le differenze tra una faccia e l’altra. Ci resta solo il viso per esprimerci....” Tiziano Scarpa, Strabat Mater
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FRANCIA - strade di Parigi
BELLEZZA
"L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi.” K. Gibran
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POLONIA - Cracovia, 2007
“La bellezza salverà il mondo.” Fedor Dostoevskij, L’idiota
LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO? Raramente una frase ha avuto tanta fortuna come quella che
In effetti, l’analisi del bello è sempre stata oggetto di discorsi
Dostoevskj fa pronunciare al principe Miskin nell’idiotà, ma
e tesi mai esaustive, dall’antica Grecia al moderno dialogo
cosa intende per bellezza? E’ realmente quella bellezza
sull’estetica.
sensibile e fine a se stessa a cui facciamo normalmente riferimento?
Già nell’epitaffio di Pericle (Tucidide fine V sec. a.C.), come ci ricorda il filosofo Umberto Curi nel suo “l’apparire del bello”,
Simone Weil annotava: «Tutte le volte che si riflette sul bello,
per commemorare i soldati caduti durante la guerra del
si è arrestati da un muro. Tutto ciò che è stato scritto al
Peloponneso e, alla stesso tempo, nel tentativo di motivare le
riguardo è miserabilmente ed evidentemente insufficiente».
truppe per il proseguimento della guerra, fa riferimento a 11
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MAROCCO - 1996
ITALIA - Sardegna
9 strane argomentazioni: “Noi ateniesi amiamo il sapere senza mollezza e amiamo la bellezza con una buona finalità”. Non fa riferimento ad una superiorità militare, politica o economica ma indica che gli ateniesi sono migliori perché coltivano due amori: quello per la cultura e quello per la bellezza. Questa bellezza però non è la stessa di cui parliamo oggi. E’ una bellezza legata ad un buono scopo, cioè una bellezza che deriva da quella descritta da Omero quando racconta le vicissitudini di Ulisse che per 10 anni vaga alla ricerca dell’amata Itaca senza lasciarsi incantare dalla bellezza dei luoghi e delle cose che incontra perché nessuna donna è bella come Penelope e nessun luogo è bello come la sua cara patria Itaca. Chi, al ritorno da un lungo viaggio, non ha provato insieme piacere e dolore per il rientro nella “casa dolce casa”. Questa non si limita alle cosiddette 4 mura, ma anche a tutti gli affetti a cui siamo legati. Nella nostra casa ci sono i nostri ricordi, a cui fanno riferimento tutti gli oggetti in essa contenuti, compresi i nostri amici e i nostri parenti.
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INGHILTERRA - Londra
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Ecco, proprio questo sentimento allo stesso tempo triste, per la conclusione di un viaggio, di un’esperienza che ci ha donato emozioni, e felice per il ritorno alle proprie affettività, ai propri legami, alla propria vita ci fa capire che la convivenza degli opposti è la radice su cui cresce il muro davanti al quale ci troviamo quando si parla di bellezza. Del resto, anche nell’Idiota, Dostoevskj pone subito il problema quando, all’inizio della storia, descrive la natura della Svizzera: “Giungemmo a Lucerna e mi condussero sul lago in barca. Comprendevo la sua bellezza, ma, nello stesso tempo, mi sentivo molto oppresso... Provo sempre un senso di pena e d’inquietudine, quando contemplo per la prima volta un simile quadro della natura: ne sento la bellezza ma mi riempie di angoscia.” Plotino ricorda che l’apparire del bello suscita in noi emozioni tra loro apparentemente in contrasto ma profondamente complementari: sgomento, terrore piacevole, desiderio nostalgico, amore, turbamento accompagnato da piacere. In una sola parola greca: “zauma” ovvero la sorpresa accompagnata da timore, la
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GERMANIA - Berlino
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meraviglia accompagnata dalla paura, lo sgomento che arreca anche piacere. Riprendendo allora Simone Weill: “L’essenza del bello è contraddizione, scandalo e in nessun caso è mera convenienza, in nessun caso è pacifico accordo, non possiamo illuderci di contemplare il bello in pace, il bello ci sgomenta, il bello mobilita le nostre passioni.” Tornando alla domanda iniziale: la bellezza salverà il mondo? Potrei rispondere riprendendo proprio lo stesso Idiota di Dostoevskj che quando vede per la prima volta una fotografia della splendida Natasja Filippovna si esprime così: “Un viso straordinario! (...) È un viso altero, molto altero, ma non so se sia buona. Ah, se fosse anche buona! Sarebbe la salvezza!”
A voi la parola: quale dei due ritratti che seguono esprime più bellezza?
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RUSSIA - Mosca
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ITALIA - Torino
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MAROCCO - 1996
VARIETA’
"Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d'ombra e di luce." Lev Tolstoj, Anna Karenina 1877
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GUATEMALA - mercato di Chichicastenango, 2000
VARIETÀ DI COSA? Il pittore inglese William Hogarth nel suo trattato “analisi della
certa quantità di “identità” all’interno di un’esperienza
bellezza”, già nel 1753 indicava come uno dei principi
variabile. (cit. Wikipedia: l’analisi della bellezza).
fondamentali per il raggiungimento della bellezza il concetto di varietà inteso come contrario all’uguaglianza, cioè la mancanza di varietà che offende i sensi. Come l’orecchio è offeso da una nota continua, così avviene all’occhio quando è fisso su di un punto o su una parete vuota. Al contrario, i nostri sensi trovano sollievo nello scoprire le uguaglianze ed una
Anche se Hogarth è il riflesso della società ricco-borghese del neoclassicismo inglese dell’Impero settecentesco, si può concordare come la come la bellezza sia intrinsecamente legata alla varietà di ciò che osserviamo per poter compiere quel percorso di ricerca senza il quale si cadrebbe facilmente nella monotonia. 18
NEPAL - 1999
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Il desiderio di conoscenza guida l’uomo nel viaggio della vita e muove l’occhio del fotografo alla ricerca di elementi sempre nuovi, di contrasti, di somiglianze, di richiami...che sono la base di un’immagine ben riuscita. La ricchezza che si nasconde nella molteplicità di forma, di aspetto, di espressione visibile nei ritratti è solo una parte dell’infinita varietà del non visibile. Il viso diventa così ben più di uno specchio dell’anima, ma una vera e propria vetrina del nostro modo di essere a cui partecipa attivamente anche tutto il corpo. A questo si aggiunge tutto ciò che compone la cultura delle popolazioni partendo dalle abitudini, fino ai vestiti, alle costruzioni, alle religioni…ovvero tutti quegli argomenti citati come ragione di guerra per nascondere il vero significato di ogni azione soppressiva: il potere e il denaro. Ognuno di noi partecipa alla creazione di quella varietà che rende il mondo così piacevole di essere scoperto e rende così importante la ricerca di una soluzione ad uno degli interrogativi principali del futuro: come coniugare un mondo globale con le sue profonde diversità sociali e culturali? L’unica soluzione attualmente praticabile sembra essere quella della diffusione della conoscenza, quindi, andiamo 19
alla ricerca di questa varietà umana lasciandoci accompagnare intorno al mondo dalle fotografie di Giorgio Savio.
S e v o l e t e p ro s e g u i re i l v i a g g i o r a g g i u n g e t e c i s u l w e b: www.saviobooks.it
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