VELOCITA', per fare fotografie in movimento...non correre!

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testi e impaginazione di Marco Savio fotografie in movimento di Giorgio Savio

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VELOCITA’ per scattare fotografie in movimento

non correre!


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GUATEMALA

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PREFAZIONE

"Si viaggiare, evitando le buche piĂš dure, senza per questo cadere nelle paure, gentilmente senza fumo con amore, dolcemente viaggiare..."

L.Battisti


PRESENTAZIONE

Si viaggiare Evitando le buche più dure, Senza per questo cadere nelle tue paure Gentilmente senza fumo con amore Dolcemente viaggiare Rallentare per poi accelerare Con un ritmo fluente di vita nel cuore

Gentilmente senza strappi al motore. E tornare a viaggiare E di notte con i fari illuminare Chiaramente la strada per saper dove andare Con coraggio gentilmente, gentilmente Dolcemente viaggiare. Mogol - Lucio Battisti

“Viaggiare, si viaggiare, gentilmente, dolcemente

anche la nostra capacità di percepire il contesto che ci

viaggiare...”, così Battisti cantava nel 1977 e l’illuminante testo

circonda.

di Mogol diventò presto la canzone più cantata negli abitacoli delle auto in viaggio per mete vicine e lontane. Gli italiani scoprirono il fascino della libertà. Strade e autostrade ormai solcavano l’Italia intera, le distanze diventavano sempre più brevi e iniziava a sentirsi l’emozione del viaggio che va ben oltre al semplice spostamento da un luogo ad un altro. Il viaggiatore vero, infatti, assapora ogni momento del viaggio ogni piccola sfumatura di colore e di odori che si può cogliere durante il tragitto. Proprio questo è il grande segreto del viaggio. Non una partenza ed un arrivo, ma il durante, che sia

I n q u e s t e p a g i n e i n t r a p re n d e re t e u n v i a g g i o c h e v i accompagnerà alla scoperta dei mezzi di trasporto che attraversano le infinite strade della Terra. Trenta splendide immagini di movimento di Giorgio Savio vi aiuteranno a comprendere come sia possibile trasmettere l’emozione della velocità anche in fotografia, di per sé statica. Se volete proseguire il viaggio con altre scoperte fotografiche ed editoriali raggiungeteci sul web:

breve o lungo. Ecco allora che il mezzo di trasporto scelto diventa

.it

fondamentale per determinare la velocità del viaggio e quindi 2


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MESSICO

“L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi.” Marcel Proust

L’UOMO VIAGGIANTE Fin da quando i primi uomini colonizzarono la Terra partendo

nomade come le oche selvatiche o le cicogne, ma solo l'uomo è

dall'Africa, l'Uomo si è distinto per il suo forte istinto

riuscito ad adattarsi a tutti i climi e ad esplorare ogni angolo del

all'esplorazione. Questo istinto l'ha portato per terra, per mare e poi

pianeta.

anche per aria a scoprire nuovi mondi e a comprendere l'universo.

Durante, il Neolitico la scoperta della coltivazione e dell'allevamento

Nessun altro animale ha dimostrato un tale istinto innato. La

ha permesso all'uomo di distaccarsi dalla vita nomade e diventare

maggior parte dei mammiferi sono di tipo territoriale,

stazionario, ma l'istinto per l'avventura non poté rimanere nascosto a

probabilmente alcuni pesci sono alquanto impegnati nella

lungo e così alcuni uomini si specializzarono nel ruolo del

navigazione dei mari, tra gli uccelli, molti sono specialisti nella vita

viaggiatore. Alcuni sono diventati famosi iscrivendo il proprio nome 3


U.S.A. - New York

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per il proprio primato nel raggiungere una certa meta lontana, altri sono rimasti nell'anonimato. Oggi, in tutto il mondo, milioni di persone viaggiano per il solo desiderio di viaggiare, si spostano per vivere nuove esperienze e sentire, con tutti i sensi, terre a loro lontane. Nel futuro prossimo le distanze potranno essere azzerate da nuove tecnologie virtuali, già ora è possibile “vedere” luoghi lontani stando comodamente seduti alla scrivania o sul divano ma l'immersione totale in una nuova terra, tra la gente o anche soli in mezzo alla natura è un'esperienza completa e talmente ricca di emozioni che qualunque tecnologia non potrà mai rievocare appieno. Per questo la vita stessa è movimento. Le fotografie che trovate in questo libro sono un tentativo di andare oltre il mezzo fotografico. Non solo bloccare un’istantanea di vita, ma cogliere un’emozione in movimento, donare la sensazione della velocità ad un’immagine statica, per dare la possibilità di riflettere sul senso del viaggio ovvero il viaggio stesso: il

movimento!

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ITALIA - Torino

MEZZI IN EVOLUZIONE "Se mi fermo mi arrugginisco." Placido Domingo


EVOLUZIONE DEL MOVIMENTO “C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.” Henry Ford Il turismo di massa è stato possibile solo dalla metà del XIX

Per quanto riguarda gli spostamenti via terra, solo dalla fine

secolo grazie all'incredibile evoluzione dei mezzi di trasporto

dell‘XIX secolo con l'invenzione della bicicletta l'uomo potè

avvenuta lungo tutto il XX secolo.

distaccarsi dalla dipendenza dalla forza animale, almeno per i

Prima chi voleva viaggiare doveva procedere a piedi o con

piccoli spostamenti, finalmente era libero.

l'ausilio di muli o cavalli. Erodoto probabilmente fu il primo

Le prime biciclette però erano talmente instabili che furono

viaggiatore "turista" della storia, con l’obiettivo di raccontare

soprannominate “scassaossa” e la prima bicicletta in cui

la storia dei Greci e dei popoli “barbari” del vicino oriente nel

finalmente il ciclista poteva appoggiare entrambi i piedi a terra

suo famoso “Storie”

prese il nome di “Safety Bike” ovvero bicicletta sicura. Quella

Marco Polo compì un viaggio di esplorazione che diventò quasi mitologico per l'aurea orientalista che emanava nel suo "il Milione".

fu la prima bicicletta di aspetto moderno con le due ruote di pari dimensioni e una catena dentata che collegava quella posteriore ai pedali. Le due ruote diventarono il mezzo di trasporto più popolare tanto da influenzare anche la moda

Tutti conoscono il grande viaggio di Cristoforo Colombo, e poi

femminile spingendo le donne ad indossare comodi pantaloni

di tanti altri navigatori che vollero contribuire alla realizzazione

legati alle caviglie anziché le scomode gonne del tempo che

delle mappe geografiche attuali.

avrebbero reso impossibile la pedalata mantenendo il decoro degno di una signora. 6


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INDIA


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POLONIA - Cracovia


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ITALIA


Prima di allora l’unico mezzo a ruote era stato il carro che,

irritazione che le ruote in caucciù solido del triciclo di suo

trainato da cavalli o muli, aveva velocità ridotta e costi

figlio rovinavano il prato e pensò di sostituirle con tubi

notevoli per il mantenimento dell’animale.

flessibili pieni d’acqua. Un amico gli suggerì di sostituire

Il problema principale però rimanevano le ruote. Anche se inventate nel lontanissimo V millennio a.C. in Mesopotamia, rimasero estremamente rigide fino all’inizio del XX secolo

l’acqua con l’aria e così Dunlop brevettò la camera d’aria gonfiabile, protetta da un copertone in caucciù per attenuare le vibrazioni e rendere più comodo il viaggio.

quando lo scozzese John Dunlop nel 1888 si accorse con

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ITALIA - Caserta


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SPAGNA


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I primi viaggiatori pensavano che superare i 32 km/h avrebbe risucchiato tutta l’aria dai polmoni e fatto impazzire.

ITALIA

La forza motrice però erano sempre animali

vapore ad alta pressione su un telaio dotato

o uomini, fu solo con l’invenzione della

di ruote, vi agganciò cinque vagoni con

m a c c h i n a a v a p o re c h e l ’ u o m o p o t é

dieci tonnellate di ferro e settanta

immaginare di spostarsi senza fatica. James

passeggeri e, alla velocità di 8 km/h riuscì a

Watt aveva, infatti, brevettato un sistema

percorrere ben 16km su una via formata da

per convertire il moto verticale di un pistone

barre di ferro parallele posate su traversine

nel moto rotatorio di una ruota. Nel 1804

di legno...era nata la FERROVIA.

Richard Trevithick sistemò una macchina a 12


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ITALIA


La ferrovia comportò grandi trasformazioni del paesaggio ma modificò per sempre anche i concetti di tempo e di spazio: ciò che prima era lento diventò veloce e ciò che era lontano divenne vicino. Gli impressionisti fruttarono la ferrovia per uscire dalla città, allontanarsi da Parigi per cogliere l’impressione fugace della luce sui campi della campagna, le persone iniziarono a conoscere luoghi che improvvisamente diventarono accessibili e nacque la gita di giornata. Le rotaie vennero posizionate a 1,44m di distanza in modo tale da consentire ad un singolo cavallo di trainare un carro. Solo con l’alta velocità del XXI secolo si superà quest’impostazione.

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SVIZZERA


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GUATEMALA

CONCLUSIONE

"Io non ho viaggiato per andare da qualche parte, ma per il gusto di viaggiare. La questione è muoversi" R.L.Stevenson


ALWAYS ON THE MOVIE

“L'uomo fa dei movimenti inutili. Per questo è superiore alla macchina.” Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971 Fotografia deriva dal greco “photo” cioè luce e “graphie”

Perché, quindi, non soffermarci a riflettere un po’ sul mondo in

ovvero disegno-scrittura. Compito del fotografo, appunto, è di

costante movimento e in continua trasformazione che ci

fissare un’immagine registrando la luce del momento su un

circonda lasciandoci trascinare dall’emozione dinamica anche

qualche supporto sensibile.

in fotografia?

Per scrivere con la luce il fotografo ha bisogno di alcuni

D’altronde se la fotografia è ormai da tutti considerata

strumenti tecnici imprenscindibili, ma il risultato sarà sempre

un’espressione artistica a tutti gli effetti, il movimento e quella

frutto della sua personale sensibilità al contesto reale.

dose di fortuna irrazionale che si può trovare in un mosso

Per questo in un mondo che è “always on the movie”, sempre in movimento, si deve, perlomeno, tentare di riprodurre un poco questa frenesia collettiva. Certo, per antonomasia qualunque immagine fotografica è di per sé statica e non potrebbe che essere così. Questo è il limite della fotografia, ma anche il suo pregio. Permette la

fotografico sono sicuramente un punto di partenza per scoprire nuovi percorsi emozionali. Chiudo con questo leggero mosso di una Ford che sembra prendere il volo per nuovi ed entusiasmanti viaggi. Veloce e indisturbata vola verso il prossimo libro... ARRIVEDERCI A TUTTI.

sosta, la riflessione senza la frettolosa dinamica del video. 17


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ITALIA


PROPRIETÀ LETTERARIA E FOTOGRAFICA RISERVATA www.saviobooks.it

Prima edizione Agosto 2015

Copyright © 2015 by Marco SAVIO Tutti i diritti sono riservati, compresa la riproduzione completa o parziale in ogni sua forma. Questa edizione è pubblicata esclusivamente in formato ebook. Chiunque dovesse ritenere che, un’immagine qui pubblicata leda la propria privacy, è pregato di contattare l’autore all’indirizzo marcosavioart011@gmail.com. Dopo opportune verifiche l’immagine verrà rimossa e sostituita comportando il conseguente aggiornamento della presente pubblicazione digitale.

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RINGRAZIAMENTI

Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito nella realizzazione di questo compendio fotografico e in particolare Giorgio Savio, senza il cui talento visivo tutto il progetto non sarebbe stato possibile. Un ringraziamento speciale va anche a mio fratello Paolo Savio coautore e preciso traduttore di ogni mia stramberia in inglese.

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Ai miei figli Fabrizio e Nicolò con la speranza che possano trarre insegnamento dal contenuto del libro, ma soprattutto, rubare, almeno in minima parte, un po’ della passione del nonno verso l’arte fotografica. Marco Savio


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Nell’era digitale che senso hanno ancora i fotografi? … “Tutti possono avere una matita e un pezzo di carta, ma pochi sono i poeti.” Elliot Erwitt (tratto da “a occhi aperti” di Mario Calabresi)

Giorgio SAVIO


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