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Marco Scataglini
ANAMNESIA
Queste foto sono state realizzate ricorrendo a una fotocamera per bambini (un richiamo all’infanzia!) a bassissima risoluzione e dunque sono piene di artefa� jpeg, evidenzia� poi in modo parossis�co con diversi passaggi di Maschera di Contrasto e con un'esasperazione dei croma�smi grazie al comando Saturazione. Il tu�o senza ricorrere a Photoshop o altri so�ware evolu�, ma grazie a un so�ware molto semplice e gratuito, FastStone. Si tra�a, da un certo punto di vista, di un richiamo agli inizi del digitale, specialmente ai primi fotofonini, quando la scarsa qualità delle foto spingeva gli uten� ad aggiungere ni�dezza e saturazione, il più delle volte esagerando. Ma è anche un modo per so�olineare come i ricordi siano scarsamente defini�, imprecisi e poco aderen� alla realtà, perciò si può dire che l’aggiungere la maschera di contrasto a questo �po di foto è un’operazione simile a quella che si fa mentalmente per cercare di recuperare appunto i de�agli del ricordo, spesso o�enendo comunque dei ricordi degrada� e imprecisi. Infa� non si aggiungono davvero de�agli, semplicemente si esaltano quelli già comunque presen�. Insomma possiamo dire che l’operazione fotografica mima quella mentale.
Guardando le foto da vicino sono solo quadra�ni colora� e occorre allontanarsi un po’ per capire cosa si s�a davvero guardando, e questa è la condizione di ognuno rispe�o alle cose che ci sono capitate, alle giornate trascorse piacevolmente o nel dolore, agli incontri fa�. La nostra vita è sempre “pixellata”, non riconoscibile se non per sommi capi. Il gesto di allontanarsi per rendere più comprensibile l’immagine ricorda quello di “me�ere le cose in prospe�va” e acce�are che quel che ricordiamo è solo una minima parte di quanto realmente vissuto. Il mio passato non è par�colarmente “eroico” o diverso da quello di milioni di altre persone, ma è in questo che credo sia interessante: è come la vita di ciascuno, fa�a di cose semplici, in cui gli even� eccezionali – che pure sono quelli che “focalizziamo” meglio anche perché spesso ne abbiamo delle fotografie o dei video – in verità non sono davvero i più importan�, o quelli più significa�vi dal punto di vista temporale. Di fronte ad anni interi di vita normale, una se�mana in vacanza o un matrimonio, che cosa sono? Nulla, o poco più. Il racconto fotografico sparso su queste pagine cerca di diventare anche una rappresentazione di come non sappiamo approfi�are delle
occasioni per crescere ed imparare, di come non vediamo quanto la vita faccia per indicarci una strada che possa portarci lontano mentre noi scru�amo l'orizzonte, senza deciderci a seguirla. Per questo le foto indagano il tema dal mio personale punto di vista (inevitabilmente). I sogge� sono quasi banali: i miei genitori, la mia gioventù, i piccoli inciden�, gli amici, gli amori, le strade e i vicoli dove sono passato e quelli dove passo di solito, gli ogge� del quo�diano, la mia casa, il mio lavoro, le persone che mi sono vicino, le cose che faccio. Come l’Amnesia è il fenomeno per cui si perde la memoria, così l’Anamnesia è il processo con cui la si ricostruisce. E’ un termine molto usato in campo medico, ma nasce in ambito filosofico, ed è sopra�u�o Platone a porne le basi. Per il filosofo greco si tra�a di recuperare dei ricordi ancestrali, che sono dentro di noi “a priori” e che tes�moniano la presenza di un’anima immortale. Più recentemente, tali conce� sono sta� ripresi dalla scienza dell’Epigene�ca, che studia la trasmissione non gene�ca tra le generazioni di idee, paure (e fobie), conoscenze. In tal modo anche scien�ficamente si tes�monia la possibilità di una memoria che passa tra le generazioni, da millenni se non da milioni di anni.
Perciò il proge�o, pur partendo dall’esperienza personale, cerca anche di indagare quello che siamo, e come il passato, transpersonale, influenzi le nostre vite anche se non possiamo ricordarlo in senso conscio, né il nostro individuale né quello colle�vo, se non negli episodi che ci rivelano a sprazzi la sua esistenza. Dunque si tra�a del tenta�vo di rimuovere questa amnesia, un processo che comunque porta a “immagini” sfocate e poco ni�de, e tu�avia ci res�tuisce almeno delle tracce di quel che è stato e di quel che siamo sta�, e dunque ci fa capire perché siamo quel che siamo…