INAIL PIÙ SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: È SINERGIA TRA INAIL E CONFINDUSTRIA I2 marzo 2009. In collaborazione con Fondirigenti, al via ilprogetto "Sviluppo imprese in sicurezza ". Rivolto ai manager e agli imprenditori delle aziende associate, si articolerà in un ciclo innovativo di inconfii seminariali sulla cultura della prevenzione lungo tutto il territorio nazionale. L'INAIL investirà nelprogetto 500mila euro
ROMA - Sinergia tra INAIL, Fondirigenti e Confindustria per la promozione della cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro. Si chiama Progetto Sis - acronimo di Sviluppo imprese in sicurezza - i1 ciclo di appuntamenti seminariali di alta fmalità informativa e formativa rivolto agli imprenditori e ai manager delle aziende dell'associazione, in paJticolare quelle di piccole e medie dimensioni. L'INAIL - oltre a mettere a disposizione il proprio know-how e l'alto livello qualitativo delle sue professionalità inteme - investirà nel progetto fmanziamenti per 500mila euro, p c alla metà della spesa complessiva. Al centro degli incontri i temi della salute e della sicurezza, intesi nella loro primaria accezione di "elementi di valore" sul fronte delle relazioni e dei compodamenti: un approccio "etico" alla materia, dunque - prima ancora che giuridico - ispirato al principio della responsabilità sociale come fattore primario di rispetto dell'individuo e di qualità del lavoro. Organizzati sul territorio nazionale in coordinamento con le associazioni del sistema Confindustria, i venti incontri avranno inizio a p a h e dal prossimo mese di aprile. A coronamento dell'iniziativa anche la realizzazione di un podale informativo all'intemo del sito dell'INAIL - con approfondimenti e documentazione appositamente realizzati - e un convegno fmale, di carattere nazionale, previsto per il novembre 2010. Missione di Progetto Sis sarà, così, la promozione sui luoghi di lavoro di un nuovo approccio culturale, conoscitivo e coerente e innovativa. Concreta operativo sul tema della prevenzione, che comprenda la lotta agli infoduni in una -prospettiva abitudine quotidiana di vita - e non retorico imperativo etico - la sicurezza in azienda verrà illustrata nella totalità dei suoi aspetti "viItuosi": dal suo essere fattore di impulso organizzativo e di investimento produttivo alle sue potenzialità e vantaggi anche da un punto di vista competitivo, strategico e di mercato.
Cresce il numero di infortuni a scuola
di A.G. Secondo Ilnall nel 2008 tra gll studentl sono aumentatl de11'1,6 per cento rlspetto all'anno precedente. Addlrlttura del 13% tra quel11stranlerl. 11 23% degll studentl lnfortunatl è vlttlma dl una caduta, l1 19% ha ~rtatoostacoli, l1 17% è stato colpito. Tra ldocentl 13.900denunce: molte sono denvantl da lncldentl durante l1 vlagglo per andare-tornare da scuola. Crescono gli infortuni tra gli studenti: nel 2008 sono aumentati de11'1,6 per cento rispetto all'anno precedente. A determinare la tendenza è stato IUlstitutonazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro' che, come ogni anno, alla riapertura delle scuole, ha realizzato un'accurata mappa degli incidenti fisici registrati che hanno coinvolto nello scorso anno insegnanti e studenti iscritti alla scuola pubblica. Tra i circa 8 milioni di alunni e studenti sono state oltre 90 mila le denunce di infortunio: più di 6 mila hanno riguardato studenti stranieri, i quali hanno fatto anche registrare anche un sensibile incremento, (del 13%). L'Inali ha anche fatto sapere che rispetto al computo totale delle denunce 250 sono state indennizzate attraverso un'inabilità permanente. Ma anche che 6 infortuni su 10 riguardano i maschi; un caso su due avviene al Nord, l'altro al CentrolSud. Indicazioni interessanti arrivano a che sulle cause degli incidenti fisici occorsi ad alunni e studenti: il 23% degli studenti infortunati è vittima di una caduta, il 19% ha urtato ostacoli, il 17% è stato colpito. 'er quanta riguarda i docenti - in tutto 978 mila, metà dei quali ha un'età compresa tra 50 e 60 anni, mentre poco più del 10% ha un'età tra i 25 ed i 40 anni - I'lnail ha confermato che "la tutela asslcuratlva scatta per tuttl ldocentl che, per lo svolglmento della proprla attività dldatilca, fanno uso dl macchlne elettriche o frequentano un amblente dove queste sono presentl; svolgono esperlenze tecnlco-sclentlfiche o esercltazlonlpratlche ed esercltazlonl dl lavoro (comprese I'educazlone fislca e I'attlvltà ludlco-motorla). L 'asslcurazlone si estende anche agll lnfortunl ln ltlnere (percorso casa-scuola-casa)". Anche tra gli insegnanti, sempre rispetto al 2007, si è registrato un incremento del numero di infortuni sul lavoro: le denunce sono state 13.900 le denunce di infortunio. Di queste 1'85% hanno riguarda le donne; i docenti più colpiti hanno mediamente tra i 40 ed i 60 anni di età, con la particolarità di punte tra i 50 ed i 60 al Sud. Ma a caratterizzare gli incidenti degli insegnanti è soprattutto l'alta percentuale di quelli occorsi in itinere: il 20% contro la media tra i lavoratori dell'l l%. Insegnanti poco disciplinati alla guida o solo poco fortunati? 14/09/2009
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Comunicazione 'Unica:&Impièsa,:tra'. . -,.. . innovazione e semplificazione Pagina 3.
Al via l'obbligo della Comunicazione Unica per l'awio dell'atfivifà d'impresa .
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nica', e ricevere, Senza spostarsi dal proprio elettronica certificata, formati standard come computer, il via libera per creare, moiiificare XBRL ePDFIA da parte di InfoCamere, il cui i siamo. Dal lo aprile 2010 scatta l'ob- o chiudere un'impresa, evitando in tal modo presidente, Alessandro Barberis, spiega iiifatbligatorietà relativa alla Comunicazio- perdite di tempo e sprechi di carta, e quindi ti come "i tecnici abbiano seguito la nuova ne Unica per l'avvio, la modifica o la un~notevolerisparmio anche in.termini di ri- procedura fin dai primi passi, supportando la cessazione di un'attività imprenditoriale.Que- sorse umane". definizione degli standard del sistema (puhsta procedura, disponibile sul sito www.regi- 11 software 'ComUnica', che guida l'utente hlicati con apposito Decreto del Presidente stroimprese.it consente alle aziende di essere nella compilazione del modello, è messo a di- del Consiglio il 4 luglio 2009) e collaborando operative in un giorno e di assolvere, nell'arco sposizione gratuitamente dalle Camere che, con le strutture informatiche delle animini!n~<<in:.).li uni 'itttiiimn, gli ;idcrnpitniiiii di concerto con le altre Amministrazioni, shazioni di Inps, Inail e Agenziadelle Entrate J ~ ~ I i i : ~ . ~wrsu ~ : i v it1 I<cei~ic,~ tl:ll: Inin::<: hanno sperimentato con successo la nuova per mettere in opera~icollegamenti telematici delle Camere di Commercio, l'Inps, l'lnail e procedura nei mesi scorsi e, ad oggi, hanno che oggi permettono la Comunicazione Unil'Agenzia delle Entrate mediante la presenta- già ricevuto oltre 78.000 pratiche. Lo svilup- ca". Cosciente del proprio know-hou: Infozione di un modello informatico unificato. po di Comunica nasce dalla padronanza di Camere anticipa di avere in cantiere un altro L'introduzione della Comunicazione Unica strumenti quali Internet, firina digitale, posta progetto: "Grazie all'esperienza acquisita con rappresenta una vera e propria svolta nell'otComunica, e alla capacità infortica della semplificazione burocratica, poiché ": ' . ,-~s,:Sjp ,;* ~,.+.,. .,.: l.#:sT#,:p. ".."-,"'"**w~:.'". ,. , )e-. ,. matica dimostrata nell'assicurare individua le Camere di Commercio quale uniil completo svolgimento delle prawww.registri3tmpre~e:it co interlocutore per le imprese, anche quelle tiche per via telematica - dichiara www.ragistraimprese.it è il portale reaiiuato da individuali; cosi, dopo un periodo di speriBarheris - un'altraimportante sfida InfoCamere con i'obienivo di menere a disposirione mentazione avviato nel 2008, accompagnato di tuni i'intsro patrimonio informativo deile Camere per lo svilu~vo .. dell'e-eovernnient dall'iter normativo relativo alla procedura, di Commercio sul mondo imprenditoriaie italiaiio e attende oggi il sistema cameranon solo: oltre al Registro Imprese. (9 niilioni di perdal lo aprile 2010 le comunicazioni dovranno le: Infocamere svilupperà infatti sone fisiche presenti - imprenditori, soci. ammiri. essere presentate unicamente per via telemail portale per lo Sportello Unico stratori, sindaci e dirigenti -oltre 6 milioni di impretica o su supporto informatico e le Camere delle Attività Produttive, www. se registrate; 900.000 bilanci depositati ogni anno), di Commercio, attraverso l'infrastruttura teimpresainungiorno.gov.it, che peranche queilo dei Protesii. dei Marchi e Brevetti. lematica realizzata e gestita da InfoCamere, metterà di svolgere adempimenti YEBR - Euiopean Business Register, ed altri ancora. diventano l'unico front office per tutte le regitelematici indirizzati ai Coinuni Sono 180.000 gli utenti che utiiizano regolarinente strazioni nel Registro delle Imprese. "Questo wwwregistroimprese.itper consuitaie il patrimonio e altre amministrazioni locali, in Informativo delle Camere inviare le pratiche ed ac servizio, offerto dalle Camere di Commercio piena integrazione con il Registro cedere alle informazioni sul iora stato di avanzamenai propri utenti - precisa Valerio Zappalà, didelle Imprese''. to Nel 2009 sono state trasmesse oltre 3 600 000 rettore generale di IufoCaniere - consenti agli prat~chetelematiche al Registro Iniprese imprenditori o ai loro intermediari di operare online, compilando l'unico modulo 'ComU-
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L'impegno delle Camere I1 ruolo delle Camere di Commercio diventa quindi cruciale nel contesto della nuova procedura di Comunicazione Unica. Le Camere, in collaborazione con InfoCamere, hanno disposto importanti iniziative per la formazione e assistenza agli utenti nel corso del periodo sperimentale e inoltre, sempre sul sito wwwregistroimprese.it, l'utente usufruisce anchedi una Guida operativa a CoinUnica, un filinato iiitroduttivo, il corso pratico, il link ai siti degli Enti (Inps, Inai1 e Agenzia delle Elitrate) e i contatti per avere assistenza. Un grande impegno, dunque, per tutti gli attori attivi nel progetto.
La sperimentaione Il liiiigo periodo di sperinientazioiie precedente l'avvio, quale procedura obbligatoria, di ComUiiica 6 stato fondaiiientale per testare il sistema e apportare iri itiitera gli opportuni adeguamenti finalizzati alla sua iiiassima efficienza. Come illustra Antonio Toniiii, responsabile della direzioiie Registro Imprese di Infocainere, ..la sperimentazione nasce gii 2008, agli albori di questa nuova procedura, e questo lungo passaggio ha consentito di conipiere taliti progressi grazie all'immediato coinvolgimento di tutti gli attori di questa operazione: le Aiiiministrazioni (Inps, Iiiail e Agenzie delle Entrate), le Camere di Comniercio e le varie categorie di utenti che hanno interagito'e coiivibuito con i loro questo è stato possibile collaudare il cuore degli adellll,idelle f,iiizioili e osservare, a conti fatti, clie la speriineiitazione ha avuto esito molto positi\,o, con oltre 78.000 pratiche emesse, dati che ci confortano s ~ i lFatto che il priino aprile ComUnica possa partire bene". Disporre dali'estate scorsa del necessario quadro norniativo di supporto ha consentito, poi, una ulteriore collaborazione da parte degli Enti a partire dal mese di -
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"Per gli Eiiti coinvolti si tratra di una sfida che spingerà tutti alla ricerca di più elevati livelli di efficienza organizzativa, per ridurre ancora di più il peso degli oneri amministrativi, in inedia 1.000 euro al mese, che continua a gravare sulle imprese - afferiiia Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncaiiiere - Grazie a ConiUnica, soiio stime della Banca d'Italia, già nella fase di speriinentazione i tempi sono stati ridotti del 35%. Un iniglioramento che per le iniprese potrà significare, a regiiiie, uii risparmio di oltre 300 iiiilioiii di eiiro per iniiiori spese amniiiiistrative". Responsabiliti, quindi, ma anche valorizzazione dell'attività delle Camere di Coniinercio. "In questi anni, grazie al successo del Registro delle iinprese e ad iniziative coine la firina digitale, si è consolidata I'iminagiiie del Sisteina cainerale quale agente privilegiato della seiiiplificazione -sottolinea Dardanello - Insieiiie all'imminente avvio della riforma dello sportello unico delle attività produttive, la Comunicazione Unica valorizza il ruolo delle Camerc anche in vista dell'applicazione della Direttiva servizi che prevede I'individuazione, a beneficio delle imprese, di un punto tendenzialmeiite unificato di accesso alla pubblica aniministrazione".
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Valerio Zappala, direttore generale di InfoCaiiicre Alessandro Barberis, presidente di Infocamere Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere
do iii transitorietà che terininera il I" aprile. "Coiitare su un quadro normativa ufficiale - aggiunge Toniiii - ha fatto si che anche gli Enti, con rinnovato impegno e grande disponibilità, rivedessero tutti i passaggi iiella procedura in un'ottica di ulteriore semplificazione. Ecco infatti che, dal punto di vista della modulistica abbiamo ad esempio messo a , .
Regione,
viovincia, comune, CRP
soluzioni di semplificazione: in particolare, la procedura "Starweb" ha risiontrato malta soddisfazione da parte degli utenti. Certo, restano ancora delle aree sulle quali occorre lavorare ovvero alcuni problemi relativi a criticità spesso legate a quegli strati iiormativi che intervengono sulla stessa materia. In uii panorama di diversi inilioni di adeinpiineiiti, noi stimiamo che un 5% di casi possa presentare delle tipoiogie di operazioni che bisognerà mettere a punto in corso d'opera, quindi
zione del giugno scorso e molti casi sono già stati risolti". Nel camplesso, dunque, lasperimentazione è andata nella direzione pronosticata da Infocainere e auspicata da Enti ed uteiiza.
generale approccio all'iniiovazione che presuppone nna necessaria predisposizione al cambiainento e allaflessibilità. "L'entrata aregiine di Comunica segna un momento di cambiamento importante nei
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INAIL. INPS e Agenzie deile Entrate. li Call Cemer ComUnica risponde al numero 199.50.20.10, ed è attivo dalle 8.00 alle 20.00 iiei giorni feriali e daiie 9.00 alle 13.00 il sabato.
Il servizio di invio delle pratiche per ComUnica è
ti di vista: non solo di stretto carattere rLa.LLu, ina anche squisitamente culturale - afferma Ester Rotoli, direttore centrale Rischi di Inail - La possibilità, infatti, di disporre di uii solo canale di contatto con più Amministrazioni (e, dunque, di provvedere a un semplice adempimento a fronte dei quattro precedenti per avviare da subito un'attività) si qualifica iinmediatamente come un grande strumento di semplificazione. Ma al di là della sua portata in termini di qualità nelle relazioni tra aziende e PA e di conteniinento dei costi della burocrazia, Comunica traccia, in modo definitivo, una strada a sensounico nell'uso della rete e delle tecnologie informatiche, in particolare per quanto riguarda gli enti incaricati nella gestione della cosa pubblica. Una strada che Inail percorre da teinpo nella convinzione che le opportunith telematiche, se integrate in un processo ad ampio raggio e condiviso da tutti, siano il volano più potente per innescare iiprocessqdivelocizzazione amministrativa". Verificare nella pratica quotidiana le fnnzionalità di Comunica è stato un aspetto altresì importante, poiché l'implementazione del nuovo sistema ha richiesto necessariamente un percorso a fasi progressive:
Estsr Rotali. direttore centrale Rischi Inail
Aiitonello Crudo, diretlore centrale Entrate di Inps - È stata avviata, in data 19 febbraio 2008,congliutentiappartenentiadunnumero ristretto di province limitatamente all'adeinpimento della sola iscrizione di una nuova azienda con dipendenti; successivamente, il 1" luglio 2008 tale limite geografico è stato eliminato, estendendo lapossihilitàdipresentare le pratiche di ComUnica a tuttoil territorio nazionale. Per le aziende iscritte nella' gestione agricola, la sperimentazione è stata avviata ii i" ottobre 2009, con la possibilità di effettuare soltanto l'iscrizione di nuove aziende con dipendenti. Infine, in data 10 dicembre 2009, sono stati implementati i servizi tele-
cessazione-riattivazione della posizione Inps, modifica dell'attività economica, ecc.)': Tra i vantaggi apportati dalla nuova tecnologia come appunto l'unificazione delle modalità di comunicazione, anche "quello di aver fornito una certezza nelle tempistiche di svolgiiiiento e di gestione delle pratiche - precisa Crudo consentendo di rispettare sempre i previsti 7 giorni fissati dalla disposizione legislativa di riferimento': Sempre a tal proposito, come sottolinea infine Aldo Polito, direttore centrale Servizi ai Colitribuenti dell'Agenzia delle Entrate, "i vantaggi per i cittadini viaggiano di pari passo ai benefici per le amministrazioni coinvolte informazioni, avranno un ritorno soprattutto in termini gestionalil',
febbraio 2008 -febbraio 2010 ripartiti per forma giuridica rimentazione, sulla base delle regole tecniche condivise tra le varie Amministrazioni ha consolidato le esperienze e rimosso le criti'tà, consentendo il trasferimento telematica dati tra tutti gli attori del processo -conma Polito - Già dal 2004, i contribuenti hanno avuto la possibilità di presentare la dichiarazione di inizio attività Iva all'iifficio del Registro Impreie. Un primo passaggio nel processo di semplificazione, che si è poi ulteriormente sviluppato negli ultimi anni con l'introduzione. della Comunicazione Unica.
dovuti anche alle esigenze di adeguamento
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tariata e sport
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a superando .n Alla 24 Ore di Le Mans grazie al Centro Protesi INAIL E Jean de Pourtales - quarantacinquenne pilota francese che gareggia grazie a un arto artificiale allestito presso la struttura emiliana - non mancherà di ricordarlo, apponendo proprio il logo del Centro sulla sua vettura Lola Mazda, durante l'importante competizione internazionale del 12 e 13 giugno, alla quale parteciperà, unico pilota con protesi, confrontandosi anche con chi proviene dalla Formula Uno
L'arto artificiale agganciato al volante della monoposto di Jean de Pourtales, presso il centro Protesi INAIL
Pilota francese quarantacinquenne che corre per il Team Kruse Schiller Motorsport nella categoria "Le Mans Series", Jean de Pourtales era una promessa dello sci alpino - aveva partecipato anche ai Mondiali Juniores di Discesa Libera - prima di un incidente stradale nelle Alpi francesi, a causa del quale, nel 1985, ha perso il braccio sinistro. La passione per lo sport e per la velocità lo ha portato comunque a decidere di correre in auto e dopo l'incontro con il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), awenuto alcuni anni fa, con l'attuazione di numerosi prototipi sempre più personalizzati e petformanti, ha potuto realizzare il suo sogno, ottenendo anche buoni risultati. Oltre poi alla protesi mioelettrica con cui svolge la sua attività quotidiana di responsabile finanziario per il mercato asiatico di una banca inglese, i tecnici del Centro INAIL hanno realizzato per lui gli adattamenti auto e una particolare protesi per la guida sportiva. 11 12 e 13 giugno prossimi, quindi, l'arto artificiale agganciato al volante della sua monoposto consentirà a Pourtales di partecipare, unico pilota con protesi, a una competizione internazionale tanto importante come la 24 Ore di Le Mans, confrontandosi anche con piloti provenienti dalla Formula Uno.
La protesi speciale ad uso sportivo gli consente infatti di tenere il volante in sicurezza, offrendogli l'opportunità non solo di guidare, ma di farlo esprimendo tutta la sua abilità e il suo talento di pilota. Come riconoscimento per il lavoro svolto dal Centro Protesi INAIL, Jean ha deciso di apporre il logo del Centro stesso sulla sua vettura di gara, una Lola Mazda. (Simona Amadesi)
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Atietita leggeri Da venerdi Le gare con ricca partecipazione internazionale
lmala CEMTOQtlAUN"rA atleti itali-ni in gaatt e altri sessanta provenienti da undici Paesi a1 moxrcla. Suno quati i numeri dd Campit-rnato italiano pamlinipia, di atletica legger".e si disguterg a Im& nel fine sgrrimnlfi e che vedrà in pista anche la stelfa sudafricana Oscar Pistorius (nella foto Nevress). stadio comunale Rame0 Galli, l'uomo simbolo dello spon per disabili -senza gambe, corre con panicolari protesi in fibra di farboaio si cimeaterh ancord una volta nella corsa dei 11W, 200 e 413.0metri che la h=no -18 incoronato campione: parallimpiccis a Pechino nel 2008- Salito alla ribalta mondiale per aver chiiirstoi di gmqgiare con i ncrmodorati, BIstoHus s~tennequesta possibiliti alle ultime Olimpiadi cinesi sernz"d per(] riuscire a reaSizftare il tempo necessjario per la q-taJifica. Cappurrraments irnoLescll>organfzaro d d Cornirata italiano paralimpicu in coflaborazio~e mn i?~n--Fle 1- isrituzisni, si apre venera alle 1i8 con il, PenrathZorr, n2entre sabata (ceRms>nàadi apertura alle 8.45) e cls-stlunicia saranno interamente dedicati all'atlctica leggera* W
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Ima-fiasi passa vivere un grande spe~tsrcofo di sport>), 11tricolore sarh invece rappraenlaro dai miglion arlai pamlimpici che hanno prego p=a Pechino 2008 e per loro il fine settimana è' una prova ancor piin imporrante: sark l"ulrima possibilità per stabilire i risultati utili alla qualificazione ai Campionari del mondo che si terranno ad Auckland in Nuova Zelanda a gennaio 201 1-L'a~~untamento sucC ~ S S ~ O C O le ~ Paralimpiadi di Londra 2012, Gli azzurri piL1 attesi in pista sono Roberto La Bal;bera, medaglia d"zrgtrnro nel sallo in lungo ai Giochi cinesi, Stefano LtppX, amputato e argento paralim~ELGU, Fabrizio Cocchi, mezzafondiipovedenre campione mondiale, Mt1~ri"i~) Nalin, campione parafimpico Pentaxhlon, @exmano Beripiardf, pesisra paraplegico, Francesca Porcellata, p h campisaes-t rzell'atfsrica e oro nello sci di fc11ido a YgSancouver, Walter Eadrizzi, bronzo nella &aratona, Andrea Cionna, mezzofondisra impovedente rnedagl-fiato moztdide e I"esordienteGitlsy Ve-saprima amputata bflater2le ita-
TANTE fe speciaiira in calendario: corsa 10.0 metri, 200, 400, 800, 1-504 5.0W e P0,W03 *affetta 4x100 e 4 ~ 4 0 sa! 0 ~sa in alta, in lunansriis del peso, disco, giaveUotta e: clava. L5ingresso aiXu stadio in \.la Ronreo Galli 3 s a i gatuito, Venerdi alle l0 Pistarius visire& iII centro protesi Snialf di Vigorso di Budrrto, Cristina Q%~igtl~spasiti
c4kTF"ORSllla pnrna. volta in assoluta che risco~triamnun taso di adesione cosl Aro da paae delle altse Nazioni commenta Gfanni Scotti, -readente del Cip Emflla-Romagrnrt-. Ci sarmrriz arleti in gara daitl%azerbaijan, Cipm, Romania, Finlandia, Ungheria, Iraq, C r ~ a z i a ~ Bulgaha; Slovenia, Repubblica ceca e W viamente Sxldafrica. Ci aupriamo che a
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Vittorie e anche qualche primato per Martina Caironi, Samuele Gobbi, Roberto La Barbera, Stefano Lippi, Giovanni Mazzette e Salvatore Nitto, tutti atleti seguiti dal Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), durante i recenti Campionati Italiani Paralimpici di Atletica Leggera, che svoltisi a Imola, con un "ospite d'onore" come il sudafricano Oscar Pistorius
Martina Caironi
Soddisfazione è stata espressa dal Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), per il comportamento degli atleti seguiti dal Centro stesso, nel corso dei Campionati Italiani Paralimpici di Atletica Leggera [se ne legga la presentazione cliccando qui, N.d.R.], svoltisi a Imola dal 18 al 20 giugno
Martina Caironi, ad esempio, al debutto dopo un brevissimo periodo di allenamento, si è classificata prima con il record italiano nella categoria T42 F*, correndo i 100 metri in 19"98. Ha inoltre vinto anche la gara del lancio del disco (m 14,85)e quella del lancio del peso (m 7,16). Nei 400 metri, poi, Samuele Gobbi ha ottenuto un primo posto nella sua categoria (T46M), con 53"51 e nei 100 metri con il tempo di 1l"63. E ancora, tradito dalla partenza, ha comunque corso velocissimo i 100 Roberto La Barbera (categoria T44M), al primo posto con 12"Ol. metri Per quanto poi riguarda il salto in lungo, ottime le prove di Stefano Lippi (m 5,Ol) e ancora Roberto La Barbera (m 5,12), mentre Giovanni Mazzette (categoria T46) ha corso i 100 e i 200 rispettivamente in 12"50 e 26"84 e Salvatore Nitto si è classificato terzo nel lancio del disco (categoria F57), con 24,90 metri. Da segnalare infine il grande entusiasmo da parte di tutti i presenti per la partecipazione dell"'ospite d'onore" dei Campionati di Imola, vale a dire il sudafricano Oscar Pistorius, che ha corso i 400 e i 200 metri. (S.A.)
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Il linguaggio delle pubbliche amministrazioni: chiaro, semplice e mediato dalle tecnologie
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ni facilmente comprensibili da parte di tutti i destinatari. Le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni e cittadini ed imprese sono, inoltre, sempre più mediate dalle tecnologie: occorre conoscere le caratteristiche e le regole comunicative mediate dal computer, diverse dalla comunicazionevis-a-vis o su materiale cartaceo. Il processo di se~nplificzioi~e del lingia@o arnminiswativo è cliacile. Si scontra con resistenze culturali delle persone (seqlificare = senlplicisn~o) e resistenze di linguaggio settoriale. Ii linguaggio delle pubbliche amministrazioni, il "burocratese': nasce dall'incrocio tra il linguaggio del diritto (che ha aspetti molto diversi dagli altri linguaggi tecnici, perché non è soltanto un linguaggio descrittivo della realtà, bensì un linguaggio in grado
COMUNICAZIONE PUBBLICA SAPERE 6 FARE Autore: Rovinetti Alessandro Editore: IL SOLE 24 ORE PIROLA
che l'amministrazione debba scrivere utilizzando uno stile basso, povero o limitato. Le amministrazioni devono sì avere un loro stile - senza quindi involgarire il loro linguaggio -, ma questo stile deve essere improntato a chiarezza, semplicità, precisione e, soprattutto, ad eacacia corniu~icati.;a. Per semplificare occorre conoscere ed utilizzare la struttura giuridica, le regole di comunicazione, il senso visivo e la swutaira grafica adeguata d testo/ contenuto comunicativo. La se~nl>lificazioriedel linguaggio amministrativo non è tuttavia una questione di sole regole, bensì di scelta ciiltiirale deila sernplificazioi~e,per essere sempre più vicina ai cittadini. Ci sono vantaggi non trascurabili per le amministrazioni che scelgono di scn~plificareil linguaggio chc usalo
e6cieriza orgmizzativa (rneno ternpo per le spietgazioni trailaci, rnerto chiarimenti ai cittadini, alle imprese, agli studenti, alle famiglie, che chiedono ulteriori informazioni rispetto a ciò che è scritto, meno contenzioso, ...).
E per le aziende che operano nel mercato, quali vantaggi? I1 tema deila semplificazione del linpaggio, nato nel contesto delle amministrazioni pubbliche per combattere "il burocratese': è fortemente sentito anche dalle aziende del settore privato. Ii principale vantaggio si ha sul fronte del miglioramento dei rapporti con la clientela, in particolare per le aziende che appartengono al settore bancario e assicurativo, per via delle numerose relazioni comunicative (comunicazioni e format cartacei e comunicazioni sul
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web) con i cittadinilclienti.
Sul tema deila seml~lificazionedel linpaggio e della scrittura professionale efficace, Butera e Partile- ha sviliippato una siglificatin esperiei~zai-iell'effettiva semplificazione di rnodiili, format, strumenti e stili comunicativi. Gli interventi formativi di Butera e Partners affrontano aspetti giuridici, ling~iisticie grafici di scrittura su carta e via web. Sviluppano nei destinatari sia capacità realizzative (strutturazione e redazione di documenti amministrativi, acquisizione tecniche di editing e di gafica), sia cqaciti cognitive (consapevolezza di un linpaggio chiaro e semplice, e capacità di lettura interhzionale di situazioni
e contenuti s17ecifici). I'ossorio essere realizzati con modalità formative blended (in presenza e on line) nelle quali la rnodalità on line si qiialifica come apprendimento collaborativo dove l'interazione ed il lavoro comune tra i soggetti coinvolti - assistiti da trainer esperti - genera testi reali riutilizzabili dalle pubbliche amministrazioni.
dari, forum, unità didattiche, mailinglist, ...). I laboratori di scrittura on line sono realizzati con il supporto di un trainer che presidia le motivazioni e le dinamiche relazionali tra i partecipanti, li supporta nell'utilizzo dell'ambiente dilavoro on line e anima la comunità di apprendimento.
Gli interventi consulenziali accompaPercorso formativo: un esempio gnalo, con figure di esperti e di faciliI percorsi formativi, che prevedono tatori, tavoli tecnici di seqlificazione modalità di apprendimento anche del linguaggio (su carta e via web) on line, sono ospitati (in un'area priinterni alle pubbliche amministravata) nell'ambiente di lavoro on line zioni clienti; redigono codici di stile wwvv.sernplificare.i~et,persoi~alizzato contenenti regole e tecniche di semplirispetto alle esigenze formative, al ficazione illustrate e discusse con casi contesto organizzativo del cliente, agli pratici, e affimca~oI'armninistraziorie strumenti formativi più idonei (calencliente neila diffusione delle regole di
Ii caso
Branca di riferimento delle cosiddett e Il ""brocratese", nasce dall'incrocio tra il linguaggio del diritto e le abitudini linguistiche particolari di ciascuna amministrazione o settore amministrativo. Il risultato? Un linguaggio a forte rischio di comprensibilita per i cittadini.
@ Link www.sempliflcare.net www.urp.it
L'Inail ha realizzato, con il supporto dei professionisti di Butera e Partners, iin co~nl>lessoprogetto di senlplificazione del linguaggio - su carta e via web - che ha coinvolto gran parte dei dipendenti Inail ed ha ottenuto significativi risultau dl'interno e allesterno dell'Istituto. Nel 200712008 è stato realizzato, con 1aDirezioneCentrale Comunicazione e il Servizio Formazione, il percorso formativo sulla senlplificzione del linguaggio amministrativo "Perché, cosa, come, a chi scrivere" con l'obiettivo di garailtire lefficacia comicativa, conservarela legittimità giuridica e parlare chiaro con i propri assistiti. Il percorso, rivolto a circa 630 funzionari responsabili di processo e sub-processo,e a circa 250 dirigenti delle strutture centrali e territoriali,ha avuto la duplice finalità di uniformare i criteri e le modalità di scrittura di tutti i documenti rivolti ai clientilutenti, interni e esterni, e di accrescere la consapevolezza dell'importanza di questa azione dal punto di vista della efficacia coniunicativa e del suo impatto s d a qualità del servizio e sulkfficienzagestionale.Uno deiprincipali risultati del progetto è la stesura condivisa di un manuale di scrittura amministrativa, "Inail parla chiaro': in cui sono confliiite sia i1 corpo delle regole e delle tecnicl~edi se~nl~lificazione illustrate e discusse in aula, sia i materiali (esempi di atti, documenti, moduli..) elaborati durante il percorso dai partecipanti. Nel 2008, con la Direzione Centrale Rischi e il Servizio Formazione, è stato realizzato un Laboratorio di scrittura "Prowedimenti sempre più chiari e improntati alla trasparenza amministrativa': Si è costituito un gruppo di lavoro, di esperti territoriali e centrali, in collaborazione con la Direzione Centrale Comunicazione, il Servizio Formazione elaDirezione Centrale per i Sistemi Informativi e le Telecomunicazioni, che ha lavorato per rendere i propri prowedimenti sempre più chiari e improntati alla chiarezza e trasparen-
assicurazione e una nuova versione del certificato cessazione cliente, dopo una sperimentazione positiva, awiata presso le Sedi INAIL di Ferrara, Modena, Busto Arsizio e Terni. I nuovi certificati risl>ondoi~oad una precisa richiesta non solo da parte dellaperiferia, emersa nell'ambito dei corsi tenuti siilla semplificazione clel linggiiaggio amministrativo, ma anche da parte dello stesso cliente esterno che spesso e, non solo in sede contenziosa, ha lamentato la scarsa chiarezza e la scarsa trasparenza della modulistica. Nel 200812003, con la Direzione Centrale Comunicazione e il Servizio Formazione, è stato realizzato il percorso formativo "Scrivere sul web" centrato sulle caratteristiche della scrittura sul web: dalla grammatica del web (formati, formattazione, micro contenuti,...), all'uso dello strumento internetlintranet per la gestione delle relazioni con il cittadinolutente interno (i dipendenti) ed esterno (assistiti, istituzioni, media,...). Il progetto ha coinvolto circa 130 redattori dell'hail ed è stato articolato con moduli in presenza e on line, e la realizzazione di Laboratori di Scrittura firializzati a rafiorzare il profilo di redattore, anche in risposta all'utilizzo e alla gestione del nuovo portale internet dell'Istitiito (niiova soliizione gatica, maggior livello di accessibilità e nuove funzionalità).
FEDERICA BALLON E Senior Consultant, Butera e Partners
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Servizio di informazione e orientamento allo sport: pausa estiva Nel prossimo mese di agosto il Servizio di informazione e orientamento all'attività sportiva osserverà un periodo di chiusura, per riprendere la propria attività mercoledì lo settembre. Dopo l'estate infatti, il tecnico CIP incaricato sarà presente non più il martedì, ma il mercoledì ed il giovedì dalle ore 14,30 Frutto della collaborazione tra il Centro Protesi INAIL ed il CIP il servizio è stato attivato nel maggio 2009 allo scopo di informare tutti i pazienti che accedono al Centro, sulla possibilità di praticare una disciplina sportiva. Durante la degenza, in collaborazione con il Servizio Sociale, vengono organizzate alcune uscite esterne per partecipare ad eventi sportivi in cui vedere e provare una specifica disciplina. Dopo il rientro a casa, agli interessati, viene offerta l'opportunità di effettuare 5 lezioni di avviamento allo sport nella regione di appartenenza. Nei quattordici mesi di attività, sono state organizzate due uscite di tiro a segno, due di scherma, una di basket, una di nuoto, una di tiro con l'arco, una di tennis tavolo, una di canoa e tre partecipazioni ad eventi quali, la giornata paralimpica 2009, Exposanità 2010, i Campionati assoluti di atletica open 2010. Sono inoltre state raccolte le iscrizioni di 204 pazienti provenienti da tutta Italia (4 Abruzzo, 1 Basilicata, 22 Campania, 6 Calabria, 5 Friuli Venezia Giulia, 18 Emilia Romagna, 11 Lazio, 5 Liguria, 22 Lombardia, 8 Marche, 1 Molise, 11 Piemonte, 19 Puglia, 9 Sardegna, 20 Sicilia, 12 Toscana, 4 Trentino Alto Adige, 3 Umbria, 23 Veneto). Il Servizio opera inoltre in sinergia con i ricercatori del progetto atletica del Centro Protesi al fine di individuare nuovi potenziali atleti.
Quotidiano
CORRIERE DELLA S E R A
Sicurezza sul lavoro: regole diverse per i «piccoli»
1II
Data a g i Foglio
10-09-2010 1 1
I grandi, i piccoli e la ((fabbricadel17assurdo»della legge 626
di GIULIO TREMONTI
aro Direttore, ho letto la lettera del C lettore Stefano Banda pubblicata ieri sul Corriere. Posso rispondere? Posso espone il mio pensiero con qualche parola in più delle cinque che ho detto nel corso di un dibattito? Un conto è Pomigliano, un conto un artigiano. La sicurezza sul lavoro è un'irrinunciabile conquista della civiltà occidentale. L'eccesso occhiuto di burocrazia è invece un derivato della stupidità. In Europa è sempre più evidente il problema deli'eccesso di burocrazia imposto in questi anni alle imprese. CONTINUAA PAGINA 35
La legge 626 non fa eccezione. Nel caso della 626, che peraltro è stata assorbita in un nuovo Testo Unico, si deve distinguere tra effettiva tutela della sicurezza sul lavoro, che èfondamentale, ed eccessiva burocrazia che è quasi demenziale. Le regole pensate in Europa per la grande industria sonofondamentali ed inviolabili. Ma un conto è la grande industria, un conto è la piccola, minima, individuale impresa, caratteristica dell'economia italiana. E' qui che l'applicazione italiana della direttiva europea si presenta come la fabbrica dell'assurdo: di costi artificiali, di corsi di formazione fantasma, di sanzioni erratiche. Ciò che è paradossale, in Italia, è appunto i'estensione indrnerenziata e parossistica alla minima impresa di regole che poco o niente hanno a che vedere con la sicurezza sul lavoro. Di questo tipo di regole e di costi si puòfare a meno, senza mettere in discussione la vita e la sicurezza dei lavoratori. Anzi tutelandoli ancora meglio, separando ciò che è serio da ciò che è assurdo. Perché, ripeto, un conto è la grande industria dove avvengono i grandi, tragici incidenti, un conto è i1 laboratorio di un artigiano, che magari lavora da solo senza neanche un apprendista, costretto per legge a diventare matto con la burocrazia. Tutto qui. Giulio Tremonti
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Sicurezza sul lavoro
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CORRIERE DELLA SERA SICUREZZA SUL LAVORO
Gli spot in tv Il ministro Tremonti ha dett o che in Italia la legge 626 è u n lusso che non ci si può permettere. Tralasciando l'inopportunità di fare una simile dichiarazione da parte di u n ministro, non m i spiego perché da diversi giorni lq televisioni di8ondono uno spot afavore della sicurezza sul lavoro sponsorizzato dalla presidenza del Consiglio. Stefano Banda stefanobanda8libero.it
09-SET-2010 pagina 47
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ATTUALITÀ 1NCHIESTA
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08-09-201 0
L'Unione Sarda - mercoledì 15/09/20 10 - Lavoro, tre infortuni ogni giorno
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L'UNIONE SARDA.it L'INDAGINE. In provincia incidenti in calo a causa della riduzione dell'occupazione
Lavoro, tre infortuni ogni giorno Agricoltura, in crescita i casi di malattie professionali Mercoledi 15 settembre 2010
Nel 2009 in agricoltura denunciati 408 incidenti e io1 casi di malattie professionali. icurezza in agricoltura, gli infortuni continuano a crescere: lo scorso anno sono stati denunciati 408 casi, sette in più rispetto al 2008. E, contemporaneamente, schizzano i casi di malattie professionali: io1 nel 2009, contro i 30 denunciati nel 2008. Un dato che va in controtendenza rispetto a quello nazionale ma anche rispetto ai numeri registrati negli altri settori produttivi: basta scorrere il totale dei casi dal 2005 al 2009. Lo scorso anno sono stati denunciati 1004 infortuni, 1022 nel 2008; l'anno precedente 1086, nel 2006 erano stati denunciati 1089 infortuni e nel 2005 1150. Diminuzione che va letta tenendo conto della crisi economica della provincia: in altre parole, gli infortuni sono diminuiti perché si è registrato un pesante calo dei posti di lavoro. NEI CAMPI In controtendenza la situazione fotografata nel settore agricolo che preoccupa in particolare associazioni di categoria e Inail. «Sono ancora troppo alti i costi economici e sociali della mancata sicurezza» spiega Gian Franco Spanu, direttore delltInail di Oristano. «Ecco perché l'Istituto ha pensato di mettere a fuoco la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, che mira alla sensibilizzazione dei cittadini e dell'opinione pubblica». Partendo da un settore, quello agricolo, che esprime la vocazione del territorio oristanese; verranno coinvolti gli agricoltori in seminari organizzati in diversi centri della provincia. L'INIZIATIVASi comincia venerdì alle 9 nell'aula consiliare del Comune di Oristano: verrà presentata l'iniziativa "Agricoltura sicura" . Nel corso dei seminari i professionisti delle amministrazioni coinvolte, esperti in materia di tutela della sicurezza e dell'igiene sui luoghi di lavoro esamineranno le cause più frequenti di infortuni e malattie professionali. «L'aumento delle malattie professionali è dovuto all'uso dei prodotti chimici per i trattamenti» afferma Giancarlo Ferrari, presidente Uci. «Le patologie sono nate in passato, ma magari vengono riconosciute a distanza di anni. Gli infortuni sono in crescita perché l'agricoltura è notevolmente meccanizzata e spesso si usano i mezzi con troppa disinvoltura e sicurezza». I DISAGI Un aspetto importante è legato ai costi. «Non possiamo certo pretendere di scaricare le spese sul prodotto finale» lamenta Tonino Sanna, presidente di Confagricoltura. «Se le aziende agricole dovessero aggiornare all'improwiso gli strumenti di lavoro alle norme di sicurezza sarebbero costrette a chiudere perché non avrebbero la possibilità di far fronte alle spese. Lo faremo col tempo se la Regione ci viene incontro». PATRIZIA MOCCI
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L'Unione Sarda - mercoledì 15/09/2010 - ((Occorre prevenire))
L'UNIONE SARDA.it
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Inail
((Occorre prevenire)) Mercoledi 15 settembre 2010
Gian Franco Spanu, direttore della sede oristanese Inail, come si spiega l'aumento dei casi di malattie professionali in agricultura? «Per tre motivi: il fatto che nelle malattie professionali il danno alla persona si manifesta a distanza di tempo. La maggiore consapevolezza di lavoratori, datori di lavoro, medici. Infine, l'entrata a regime delle nuove tabelle che comprendono anche le patologie da sovraccarico biodinamico e da vibrazioni meccaniche (cioè quei lavori svolti con il martello pneumatico e attraverso sforzi fisici) esonerate dall'onere della prova del nesso causale con l'attività svolta».
Cosa si può fare per ridurre gli infortuni sul lavoro? «Occorre puntare sulla prevenzione e ricordare che un'efficace azione si realizza attraverso un'adeguata informazione e formazione».
L'iniziativa formativa dell'Inai1 si fermerà all'agricoltura? «Con il tempo prevediamo di coinvolgere anche gli altri settori». (p. m. )
Ufficio Stampa Inail
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il manifesto
28-SET-2010 pagina 4 foglio 1
LAVORO MORTALE Due operai cinesi carbonizzati nell'azienda in cui erano costretti a dormirc
1 Nessuna via di fuga per gli schiavi del XXI secolo D
ue operai cinesi sono morti carbonizzati, ieri mattina, in una palazzina di Muggiò, nei pressi di Monza, in Brianza. L'incendio, presurnibilmente, si è sviluppato per un corto circuito che ha mandato in fiamme la palazzina-fabbrica dove erano costretti a dormire i due lavoratori. Che non hanno avuto scampo. La morte li ha colpiti mentre dormivano - come al solito - in uno dei piani deiia costruzione che fungeva anche da fabbrica «aconduzione famiìiare)).Al momento di scrivere è ancora ignota la loro identità. Si trovavano lì - non si sa se fossero presenti altri connazionali o le loro farnighe - per risparmiare sull'affitto di un posto letto o una casa. Non per scelta, insomma, ma, come tanti altri lavoratori nelle stesse condizioni, per obbligo. E' noto che in situazioni di questo tipo, tutto quello che si riesce a risparmiare serve a pagare i debiti contratti per arrivare in Italia o per inviare i risparmi nel paese di origine. Adeguarsi ai nostri standard di vita, per chi guadagna stipendi da fame, non è davvero semplice. L'azienda, diretta da due coniugi cinesi, è nota nella zona per la produzione di capi d'abbigliamento e salotti. E' regolarmente registrata alla Camera di Commercio e fa parte del cospicuo numero di aziende cinesi presenti nella zona. Circa 6 mila tra Milano (il 52%), Brescia (14,7%),Mamtova (10,7%).In soli due anni è stato registrato un aumento delle presenze del 21%. I cinesi al lavoro sono circa 10 mila, molti dei quali accettano condizioni di lavoro,uguali a quelle dei due deceduti. Se l'incendio è stato forse provocato da una casualità, non è invece del tutto accidentaleche abbiano pagato con la loro vita due lavoratori obbligati a «vivere»in azienda «come toni». Nelle loro condizioni. non c'era
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29-SET-2010 pagina 7 foglio 1
Ia~epilbMieaNAPOId
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PIERLUIGI MELILLO L)Uh vittime Sul lavoro in p0che ore, sono gli ultilni due anelli della tragica e infinita catena delle morti bianche in CamPania.Eunsettembrenero, il bilancio è di sette operai che non sono tornati a casa dall'inizio del rnese. Nel salernitano una morte orribilc per un txentenne di Santa Maria (-apiravetele, S i l ~ r i cDi ) Zoio, straziato dalle fiamme dopo uninddentelungo lastatale 517 Eussenlina, sotto lagalIeria "Carmine" nel territorio del cclmtirie di Sariza. L'operaio, dipendente di una ditta
@peraioLivestao da msa=eo scr~accia~o dd c d c o emG s u b a ~ ~ a k a l r i cdell'im~resa e Tecno Cdil, erairnpegnato, ieripomcriggio,ncilavoridirealizzazione della segnaletica stradale. Secondci una prima iicostiuzione, uil'auto, una Fiat Stilo,guidatadaun anziano originario di ICorraca,dopo essersi scontrata con un'altia autovettrira rhe prc->venivain senso contrario, èiinitacontro il compressore utilizzato daled ha preso fuooO. trentennecasertanoèstatoinvestito dalle fiamme ed@morto quasi d'istante. dopo le Ieri mattina,
metallica, dove il camionista napoletano avrebbc dovuto conseg,,are il cariro del tir. No11 apperia serio iniziate le operaioni per prelevare i iotali di ferro con l'aiuto di un c~peraiotrentasettenrie della dittadi~ontemiletto, dlaguidadi un muletto, si +verificato l'incidente. E~~~~~ umano o imprudenza: fatto stah.e, dovio0 sirio è in pieno dal nastro di travi. ~~~d~ l'hanno soccorso aveva il baoincJ e le gambe spappolate, è morto mentre ~ ~ ~ , ~ lo stava , b tlaspol ~ l -~ , ~ ~ ~ taldo dljOspedale ~ ~ di ) ~ ~ ~continua ~ i ~ i un aniattanzaintollerabile sul lavoro)),accu5a Vinc-enslo Pctruzziello, segretario Cgil. 11 tragico bilarioio è di sette vittime nel 2010 in provincia. «Ma il prefetto- denuix-iaPetruzziello -è da un anno che non convoca l'osservatorio sulla sicurezzaneiluoghidilavoro». LaprovinciadiNapolinon è pur&oppo esclusa dalla lista dei luoghi più colpiti dagli incidcnti sul lavoro. Appena venerdì scorso a Marigliano un opcraio è precipitato daltcrzo piano di uno stabile in costruzione. L'uomo lavorava per la ditta di costruzione Ap di Marigliano: dai primi accertameriti dei carabinieri 11011 in-
dossavalacinghiadisicurezza e il casco diprotezione. 1,'operaio è morto sul colpo. E due giorni~rimaundtroo~eraioè caduto da uriaimpalcaturaed èmortoaGrumoNcvano.i\nd'e lui non indossava l'abbi7.30,iin'altratragediasullavc)ro in provincia di Aveuino, a gliamerito previsto dalle norT~~~~I,? Nocel]e: un autotra- me per lasicurezzasullavoro, spc)rtatorpdi 43 anni, Llidovi- e la Fillea ha denunciato che co Siria di pomigliano djArco, l'operaio risultava irregolare è morto srhiacdato da una come pure l'impalcatura. Stoballaditravidiferrodelpesodi rie Lunare che seguorio tulle di dieci quintali. Una ,,hiaza di pochi giorni la tragedia di Capua, morti nello stabilimento @ rimasta sull)asfalto del pizzalc della al^^^^^ DSII~ di Capila. srl, irripresa di caperiterid OHPHU' L
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l 29-SET-2010 pagina 41 foglio 1 / 2
IL~MATTINO NAPOLI Il lavoro
Morti bianche ancora due vittime in Campania Ancora due vittime del lavoro, in poche ore, in Campania. La prima a Torre le Noceiie, in provincia di Avellino: Ludovico Sino, di 43 anni, originario di Pomigliano d'Ai-col è rimasto schiacciato da un nastro di alluminio che stava scaricando dal proprio camion durante
la consegna ad una ditta del posto. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri,il nastro sarebbe scivolato dal cassone investendo in pieno S i o che è morto d'istante. Tragedia anche aSanza, dove un operaio di circa 30 anni, impegnato nei lavori di realizzazione della segnaletica stradale, è morto carbonizzato dopo uno scontro fra due autoveme. >Ciarcia a pag. 41
Le morti bianche
Lavoro killer due vittime in poche ore In Irpinia camionista schiacciato dai carico A Sanza operaio carbonizzato in galleria BarbaraConcia , Antonietta Nicodemo
Due morti bianche a distanza di poche ore. Un bollettino di guerra, ormai, che fa contare più di cento vittime daii'inizio deii'anno, quattordicinellasolaprovincia di Napoli, cinque neii'Avellinese. Due croci ancora, quella di un autostrasportatore di Pomigliano d'Arco rimasto schiacciato dal carico di profilati di alluminio che un addetto stava tirando giù dal suo tir, in un depositodi Torre le Nocelle, in Irpinia. E quella di un operaiotrentennedi SantaMariaCapuaVetere che ha perso lavita in una gaiieria sulla Bussentina,all'altezza del comune di Sanza, provincia di Salerno, investito daile fiamme di un'auto coinvolta in un incidente. Ludovico Sirio, 43 anni, sposato, di
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Pomigliano d'Arco, è stato schiacciato da unatrave di alluminio di sedici quintali che gli è rovinata addosso mentre stavaaprendoil porteiione del suo autoarticolato,nel cortile di una ditta aTorre le Nocelle, in Irpinia. Le enormi lastre (un carico amva a portarne circa45tonnellate) erano state già sganciate per la fase di scarico.Un operaio a bordo di un muletto, dailato guidadell'autoarticolato parcheggiato con la cabina di guida orientata verso l'uscita, stava prowedendo a portarle giù quando, per una sinistra e ancora inspiegabilecoincidenza, Ludovico Sirio, dali'altro lato, è stato investito da una trave che non gli ha dato scampo. Imprudenza o distrazione? Allertato immediatamente il 118 per lo sfortunatoautotrasportatorenon c'è stato nuila da fare.
La sdma è stata posta sotto sequestro, e così l'autoarticolato deliavittima. La procura ha aperto un'inchiesta. I carabinieri hanno ascoltato a lungo i testimoni della tragedia, operai e impiegati dell'azienda Metd Torre» di Lorenzo Martignetti dove in tanti anni di attivita nonsi sonomaiverificatisinistri.Sulposto anchegli ispettoridella Asl perverificare se tutte le norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro siano state os-
servate con rigore. Suila Bussentina invece, nella galleria «Carrnine»,SiivenoDi Zoro, trent'anni, era impegnato nei lavori di realizzazione della segnaleticastradale quando è stato coinvoltoin un incidente che ha riguardato due auto che gli passavano vicino. Secondo una prima ricostnizione, una Fiat «Stilo»,guidata da un anziano originario di Torraca, dopo essersi scontrata con un'altra autovettura che provenivainsenso conlrarioè finita contro il compressore utilizzato dall'operaio per la realizzazione delia segnaletica ed è andata in fiamme. Queste hanno immediatamenteawolto l'operaio, che è morto in pochi attimi. Le altre persone coinvolte neil'incidentesono rimaste illese.ASanta Maria CapuaVeterela morte di Di Zoro ha lasciato sconvolti i familiari e gli amici. Da poco tempo il giovane si era sposato e aveva voluta subito diventarepadre. Era buono evolenteroso, viveva per il lavoro e la famiglia, desideroso di costruireun futuroserenocon i propri cari. I1 destino ha stroncato i suoi sogni. Ora gli inquirenti dovranno accertare l'esatta dinamica e stabilirese esistono responsabilità. O RIPRODUZIONERISERVATA
I preeedettti Capua, 11 settembre Tre operai muoiono per le esalazioni di gas all'interno di un silos Grumo Nevano, 22 settembre Angelo Ciaramella, operaio di 58 anni, cade da un'impalcatura e muore. Lavorava in nero Marigliano, 24 settembre Domenico Vecchione, 62 anni, muore cadendo da un balcone senza protezione, in una palazzina in rifacimento. Era senza casco n6 imbracature
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l 29-SET-2010 pagina 41 foglio 2 1 2
IL~MATTINO NAPOLI
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LA G A z E n ; s D E L ~ U O R N O IAGAZEITADI BARI LA VìillMA E LA DITTA PER CUI LAVORAVA SONO D I ANDRIA
Monta i pannelli fotovoltaici e muore folgorato Vittima un operaio rumeno Marian Neagoe stava posizionando Un asse ch e avrebbetoccato - -- un cavo elettrico p
MORTE SUL LAVORO SUL CASQ---Il\(3A5,4 LA PROCUR4 -----------
Q morto sul colpo folgorato da una scarica elettrica Marian Neagoe operaio romeno di 45 anni e dipendente di unazienda di Andria la "Didaco)) era 1rnp"gnato in un mntiere per la costruzione di un impianto fotovottaim, neUe "Pme d" C " n ~ ~ " n 0 GALiiiA IN t x,
IMPIANTO FOTOVOLTAICO 11 tragico incidente è avvenuto maitedi
DA OTTO ANNI IN iTALIA Sposato. padredi duefigli 19e 19 anni)
mazina !r! un teiieno agricolo di Conversano, in ccntrada San Donato
si era tr2sferitu ir ilalia otto an:il fa I soccorsi e la corsa in ospedale sono stati vani
Colpito da una scarica elettrica folgorato un operaio romeno
La zona è stata sequestrata dai cambinien. Celebrati i funerali ad Andria ASBfONIO GAUZiA
posizionando queste asse, lun- ha aperto un'inchiesta Sulla go C E l x 10 metri, oruzontA esatta dihamica stanno in&CONVERSANO. fi ~ , ^ > r t o m a t e Con !'a1=fli0 di Una plc- gando i Carabinieri di Consul colpo, folgorato da m- cola gni guidata da un suo versano Marian era ritenuto, Uai S U G ~ r i a elettrica mentre lavorava collega, quando, per m i s e in di accer kinento, il palo compagni di lavom, tra i tecVittima un operaio romeno di 45 anni, Marian Neagoe, di. si sarebbe inclinato andando nici più esperti nel:; realizpendentedi un'azienda specia. f0-e a foccare m ' elet- zazione della carpenteria melkmbnel mcnbggio di trico. Probabihnente I ' U O ~ Otallica a sostegno dei pannelli neiii fotovoltaici, la «Didaco» Stava toccando con le mani il solari. Qualcosa, però, martedl An&-ia L'incidente sul la. palo. E stat0Un attimo Marian dì, non è andata per il verso varo è amenuto alle 9.45 di e rimasto folgorato da una sta- gicyto L'operaio era originario r l a elettrica che non gli ha di Sibiu, in Romania Sposato maie& sorso (ma la notizia con Adriana, sua connazionaè appresa solo ieri) in un ter- lasciato scampo, sam*ntm di Xeb-1 di le, e padre di due figli, uno di 9 reno agricolo ubiaio incon- dolo a Uri trada San Donato, nelle vici. distanza dai luogo in c ~ i s t a v a aI'lni frequenta la terza elenanze della zona ahnonaria, operando I colleghi di :ami-0 mentare ad Andria, l'altro di dove sta per nascere un piccolo ~~o provato a lirnÉXJ a aia- 19, risiede e lavora attualmente impianto da 20 kw di produ- "n"r10. seilza SUCCp-SO, W h . in Romania, Si era trasferito in d:b h a i i o traSpOI'ht0 al mil- Italia otto anni fa La famiglia zione di eiieì gia solare. Secando .ma prLìa ricosUu- t0 SWCOrSO dell'ospedaie d'lo- Neagoe risiede ad Andria zione dei car2hbiien deiia sta- WIlZO Jaia)).Ma ai meàici non è contrada Lamafolla Da qui, zione, l'uomo stava montando rimasto che constatai-ne la ieri pomeriggio alle 16,30,si è corteo funebre. ~e ~mr,irave in acciaio Questa è morte Sul posto sono mter- mosso per i rilievi i Carabi- esequie sonv state celebrate la s m w a portante a basm nieri della iocale stazione e il pamchia della ss ~ ~ che non Impatto Prevenilone e ~ i m prevede cioè interventi inva- rezza h,bientl Lavoro dell.Asl nita da padre Michele, anch'egii romeno. Quello capitato a Marian è il quarto incidente sul lavoro verificatosi a C h i versano nel 2010 ii seconiio mortale L'altra morte Ùimca
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sempre su un cantiere, fu un imprenditore edile di 55 anni, Giovanni Conenna, travolto da un miniscavatore Bobcat
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Nuova Tac d'avanguardia al de Lellis Drii 17 scitcnlliire 6 in iun~ioilcal ile tcllis i a ituiivli Tac iniiltlslice. L'acquisizioile ciella Iiuiiva tecnologia, "h4 slice CT I.,igI-irSpcedVCT", da partc deli'.:ZsI, nlrre a colirenere 11: ciisiiiii~ionicausate dai freiluenii guasti iccnici. chc Jiailncr iritesessnto la vecciii;i l'nc in usopresso la Radiologia del de tellis, colisei~tii-idi otlcncrc ui?i'otrimalcgcstioric iiclpa~ientc. Lriiarmiriggitrrc i3ciiitàriell'iii1posta~i«nc dell'eanrne da parte del radiologo e veiricirà di i-icnslru~innedelI'imin;\girie coi] ilrisultato pi-iiicipalc di ve1e~cia~a1-e e pcrli.zioiiarqc la q ~ i a l i t ic la prcclsioiie delle iiiagiicrsi eiita~idtin1 pn~iciiteiii ririttciporsi lid ulteriori esami diapnnstici.
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ixittiraimei~le.ii siivpcirto sgiccialistico Obicttivii, I'ili~plemeiitar,ioi~c ileli'oflkrrio e tecnico tailiaali-cluanlitativa ilclle prestiizinni di di pcrsoitiilc s ~ i ~ ~ l t amciiico cìi:ignnctic;i con conseguente ricitrzioile di alio livello. 14rngiriir per questo gli delle liste di attesa. Caralreristica princi- operatori ciesiinnti oll'impiegci delia~luopale della niaova TC, i'acqiiisi~ioi~e e la vaThC sono stali appnsitanienre iòfiuarapida i*iccisti*irzioitc di grandi volumi di ii.a~ichccoi?pei*iodidi1Fequcrira,g~resso dati sii tutti i piani cielio spazio, anche in striiti use di ecceHeiiza ove la tectiolopi;~S -3 diniensiolii. ira gioco pii5 di lli secondi. ira uso da teiilpo. L-;i~iel?dalia già ricliiela iluova rniicc11in;i ciinscntc di eiTcti~ra- sto alla Rcgionc I,azio, in iici.ogi al re tali csnmc iiccunitir ciiii cervello alle blocctrde1 t urn-c~vcr.speciiica nutiiriz~siginoccl-iia. La nuriva 'FC' 13-i~ItIst1-ato zioneperl'adegitaiiiento ilella dotazione aprel d~ri-icltre,pi-ospetfive molto interes- organica iiie~liarale~issurazionedei sesiiriti i, tli~crsisettori: cardioliigicti. tal-a- giicriti prt~l'iiipriilèscioiiuli: 2 uniti di clcoc pci1inorxcii.c. adduruiliaic, ccliclceri- pc~-coriaicrncdicti, 4 lini13 di gcrsoliolc co. i~eiirtil«gicric onccricigictr. L'iittiniiile tecnictl. 7 uliiti~di pessoi?rile iiilèrmieri~itilizz«della ntrovii tecnologia richiede. sticii, 2 u n i t j di percoriaie atisiliari».
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Politiche della salute
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MILANO
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TRAGEDIA SUL U%VQR@ LA VITTIMA AVWA 73 ANNI
o senza casco e corde precipita dal tetto di una chiesa accendendosi l'ennesima con le mani tremanti -. Hci sentiro un urlo, non forte. Mi - MILANO - sono girato e l'ho visro cadere.,.Pcr fortuna UN OPERBIQ di 73 anni è morto ieri mat- che c'era iI furgone!!. «Perfortuna che c'era tina precipitando dal tetro di Santa Maria il furgone)},ripete N~lcoladie~roil suo bandel Suffragio. Giovanni Righini, di Mode- cone. Un Fiat Scudo grigio rnetalizzato na, stava lavorando insieme a un suo dipen- parcheggiato proprio li sotto, a risparmiare almeno il primo Impatto. I carabinieri handente, un quaranicnne egiziano teso un nastro rosso e bianco ad angolo, no, sul sisrcina elettrico scaclegandolo alLa maniglia. I1 proprietario fa ciapiccioni installato sulla coavanti e indieu-o in piazza, aspctrando che pertura della chiesa di corso arrivino gli uomini dclI'Amsa per passare 22 Marzo. Un intervento di segatura sull'asfdto e poi acqua anche sul manutenzione ordinaria, che r a r o del furgone, dove sono rimaste isacce si ripete due volte l'anno, e da di sangue e materiale organico. «Ma ancoalmeno 30 anni ci pensava ra lì?», domanda una donna ossen7anto il sempre fa Giovanni Righini, punto dcll'irnpatto, che è srato coperta da ditta individuale. Intorno alle un telone doraio tenuto fermo da alcuni sas3 1.30, il signor Giovanni è si. II corpo è stato port-atovia ddla mortuaprecipitato da un'altcna di ria, l'operaio egiziano P andato ad aiutare i circa quindici metri, spaccancarabinieri. Ma "l'odore dè11a' dcrsl h resra sul marciapiede. Le amhulanzc, avvertite da chi ha assistito morte ii ancora li, i passanti alla caduta, non hanno potuto che constata- continuano a fermarsi, a far domande, a mimare a gesti il re il decesso. I carabinieri deila cornnarznia u Monforte indagano per ricostruire Ia dina- brevc volo dell'operaio. C'k mica dell'incidente. Di sicuro clè che Eio- chi si stupisce della poca penvanni non indossava un'imbragaiura, n& denza di quel pezzo di tetto, un casco. E che, su quel tetto, camminava chi ipotizza che l'operaio abbia perso l'equilibrio per at7er con le scarpe da ginnastica. nreso la scossa dai fili eictrrici che dovrebbcro tener Ionrani i IL FiORAIO del chiosco accanto alla chie- piccioni, chi d i la colpa alla sa ha sentiro «un tonfo». I receprionisr di pioggia che per alcuni minuti due piccoli hotel l'hanno anche visro cade- ha bagnato Ie tegole. re, e così un papa che aveva portato il figlio «E CADUTO aIi'indietm~,{(NO,era a faca giocare aj giardinctti di piazza Santa Ma- cia in g i h . Le testimoilianze, come sempre ria del Suffragio. Sono tutti sorto choc, con in questi casi, non concordano su rutto. Ma l'immagine di quel corpo «con la testa aper- tutti, testimoni e curiosi, hanno notato ta, il cervdlo sui marciapiede)) inchiodata quelle scarpe da ginnastica di cui una ragazagli occhi. M. G. era sul marciapiede davan- za ricorda persino la marca. ((Noisi lavora ri a1l'dbergo 22 Marzo, alf'inizio di via Bon- col C+..)>, s'arrabbia D. E., che si tiene a divesin de la Riva, col collega Nicola Puglie- stanza, parlando col fioraio ancora scosso. si, che lavora dietro l'angolo, ali'Arco, affac- Ex operaio anche lui, ha lavorato una vita ciato sulla piazza. Sono stati Ioso, i receptionist, a chiamare il 11.3 e i carabinieri. «Sta- montando staunurc nelle fiere. «Si saliva a vo fumando una sigaretta - racconta M. G., 5 , 6 , 7 rneiri senza casco né niente. A me & andata bene, sono arrivato alla pensione)}. di GfCIUA BQNEUI
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MILANO
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02-10-2010
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Muore per lavoro a 73 anni /:i m
Tragedia in Canta Maria del Suffragio. L'uomo è caduto dai tetto della chiesa :E
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IA GAZZETI4 DI BARI
-A Incidente sul lavoro sta meglio l'operaio ferito k
tuttora ricoverato nella clinica universitaria dÏ Chirurgia plastica e ricoctiuttiva del Policlinico di Bari Vito Minoia, 31 anni, operaio tecnico spe- cializzato delle Vetrerie Meridionali di Castetlana Grotte. I! giovane manutentorecestellanese, di origini putignanesi, era stato vittima, nella mattinata di venerdÏ scorso, di un incidente sul lavoro. In seguito ad una manovra probabilmenteincauta, ilbraccio sinistro di Minoia era rimasto intrappotato in un nastro deli'apparecchiatura con cui . stava operando. La prontezza neli'arrestare il meno meccenico e neilfattivarei soccorsi hafatto si che venisse immediatamentetrasportata ai nosocomio del capoluogo, dove, per via della frattura esposta dell'arto, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di urgenza per la riduzione della frattura e la ricostrlizione dei tessuti molii !dai medici della 11 clinica ortopedica universitaria diretta dal prof. Vittorio Patella e dai chirurghi deli a chirurgia lactica universitaria (responsabile il rofessor dchele Pascone). f e condizionicliniche del giovane sono stabili e il decorso postoperatorioprocede senza grandi complicazioni. Dopo l'incidente, sul posto dell'acCaduto, si erano recati anche il vigili del fuoco di Putignano che, guidati dal caposquadra delle operazioni di soccorso Michele Avella, avrebbero yrificato il rispetto delle norme di sicurezza. Fn~anueleCaputo]
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TG2 PUNTO.IT (ORA: 10:34 NOTIZIA: 22.1) VARIE: GLI INFORTUNI SUL LAVORO. GLI INCIDENTI SONO IN LIEVE CALO, MA CONTINUANO A MIETERE VITTIME. INTERVISTA A: MARCO FABIO SARTORI (PRESIDENTE OSPITE IN STUDIO. CITAZIONI: MINISTERO DEL LAVORO, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE VA IN ONDA: - UN SERVIZIO DI GABRIELE LO BELLO SULL'ARGOMENTO. SECONDO I DATI DELL'OSSERVATORIO SULLA SICUREZZA, NUMERI SOTTODIMENSIONATI RISPETTO A QUELLI UFFICIALI PERCHE' NON TENGONO CONTO DEGLI SVILUPPIDEGLI INCIDENTI, DALL'INIZIO DELL'AIYIYUWIYU 358 I MORTI SUL LAVORO. SEMPRE SECONDO L'OSSERVATORIO, BOLZANO (ALTO ADIGE) E' LA PROVINCIA DOVE SI E' VERIFICATO IL MAGGIOR NUMERO DI INCIDENTI MORTALI. GRAFICO: INFORTUNI SUL LAVORO ANNO 2009 - FONTE GRAFICO: INFORTUNI SUL LAVORO ANNO 2010 - FONTE uaandVATORI0 SULLA SICUREZZA. CITAZIONI: BRESCIA, ROMA, FOGGIA, PADOVA, MILANO, VARESE, VICENZA. AUTORE: LUCA SALERNO E ELENA MALIZIA SPEAKER + IMMAGINI. (1) DURATA: 0: 09:25
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ia IdcpibblicaFERENZE
MORIRE, farsi male di lavoro? «Inammissibile, iris(lpportabile»,reagisce il procuratore generale della Toscana Reniamino Deiddachedaunavitalottacon@o d i incidenti sul lavoro. Gli sembra non ci si scandalizzi abbastanza. Guai a assuefarsi, guaiago\rerniepolitichechenon si speridono. Le cause di questa barbarie? «Ce ne fosse una sola, potremmo sconfiggerla. Invece sono tantissime. L'unica cosa che più o meno funzionain questo paese è ima legislaziorie in materia di sicurezza sui posii di lavoro abbondante e avanzata. Mora, bene. «Mairi Italiale leggi si scrivono e poi non si osservan(]», toglie a m a r a e r i t e le illusioniilprocuratore. Scritlalalegge e tacitatala coscienza, «mancano politiche generali e investimenti perla sicurezza. A Deidda preme sfatare alcune leggende. Prima, quella, consolatoria, chegliincidentitendario a dimiriuire negliultirrii anni. «Continuano a dirlo ma è solo perché sollo diminuite moltissimo ariche le ore di lavoro, i dati vanno messi in rapporto con la realtà». Forse siscoprirebbe perfino che il rischio è aumentato per chi non è stato licenziato, niesso incassairitegraziorie o lasciato a cercare inutilmente impiego. 11miglioramento, incalza Deidda, è illusorio anche perché un qualche miglioramento, almeno perquanto riguardagliincidenti causati daimacchinari, dovuto a «macchine intrinsecamente più sicure pervia del progesso tecnico. Non dall'organizzazione del lavoro o dal mi-
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ma sempre in causa. Ma novecentomila incidenti l'anno in Italia di cui 300 miiamolto gravi, perché comunque le statistiche restano impressionanti, esciudono qudsiasifatditb. Il terzo è la colpa del lavoratore. «Non si eram~s~~il~a~c~?C~me~elav~rando si debba cadere e ti protegga il casco. E' urla follia. 11iavoratorenondevecadere,punto e basta. Deiddapassaalleresporisabiiita ((Sonoenormi e in prima fida c'è quella dei datori di lavoro. L'orgaiizzaziorie deiia sede di lavoro èloro, esclusivamenteloio: hanno la proprietà, la possibilità di acq~ustarenuove macchine, di fare investimenti e di impiegaresoldiperlasicurezza». Poi viene la vigilanza: «E' ridicola, ai reparti prevenzione delle Asl riori verigorio dati soldi e mezzi, la prevenzione non fa effetto, non è destinata a portare coriserisi, si preferisce spendere per luoghi di diagnosi e cura che assicurano maggior ritorno di immagine. Così accade che lavigilanza tocchi solo il 2 o 3% delle aziende: 97 su 100sorio sicure di farla franca. La Asl di Prato, per esempio, ha l 7addettiper35 mila aziende: quante mai ne potrannovisitarel'anno?». Si passa alla responsabilità giudiziaria: «La repressione giudiziaria non funziona. Pochi sono i processi per iriforturiio malattie sul lavoro. Mancaunamagistraturaspecialiizata. In questomodosi perde la fumione pedagogica del processo)). Infine, la piaga mai scorgitta: illavoronero. «Trai125 e il 30%del lavoro italiano è irregolare, figuriamoci se si occupa deiia sicurezza)).ii.c.) DilPRODLlZ ONEPIS!R?IA-A
I Sole 24 Ore Edilizia e Territorio
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La Corte di giustizia europea bacchetta l'Italia sulla disciplina che prevede deroghe ai piani
Cantieri sempre in sicurezza
1 Prevale la peiicolosità degli inteiventi e non il niinzero delle imprese iiicaiicate
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er qualsiasi cantiere i cui lavori comportino rischi particolari deve essere redatto un piano di sicurezza e di salute, a prescindere dal numero di imprese d'opera. Lo ha chiarito la Corte di giustizia europea in una sentenza depositata il 7 ottobre (procedimento C-224109) interpellata dal Tribunale di Bolzano per chiarire il dettame della legislazione comunitaria e in particolare della direttiva 92157 riguardante le prescrizioni di sicurezza nei cantieri (Cuce L 245 del 26 agosto 1992). L'ANTEFATTO
Il procedimento di fronte al giudice italiano era stato sollevato a seguito di un'ispezione dei tecnici della Provincia autonoma di Bolzano in un cantiere edile aperto per il rifacimento della copertura del tetto di un'abitazione privata: manodopera e slniinenti di lavoro erano stati forniti da tre imprese edili differenti presenti contemporaneamente nel cantiere. I lavon in questione inoltre non erano soggetti a permesso di
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l'ambito di tale ispezione - spiega il dispositivo della sentenza si è posta la questione se, nel caso di specie, avrebbe dovuto essere nominato un coordinatore della sicurezza tanto per la fase progettuale che per quella esecutiva, così come previsto non soltanto dall'articolo 3, n. 1, della direttiva 92/57, ina anche dall'articolo 3 del decreto legislativo 49411996, e ciò a prescindene dal fatto che l'articolo 90, undicesimo comma, del decreto legislativo 8111980 non esige tale designazione,. LA PRONUNCIA
I giudici di Lussemburgo, raccogliendo il rinvio pregiudiziale da parte del "collega" italiano, hanno innanzitutto richiamato la normativa italiana vigente d momento della richiesta awiata nel 2008 e però "riformata" dall'Italia l'anno successivo con la legge 7 luglio 2009, n. 88. Si itratta deli'articolo 90, decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, che al comma l l nella vecchia formulazione prevedeva un esonero. «In caso di lavon privati -recitava il vecchio co&a 11 - la disposizione di cui al comma 3 (l'obbli-
non si applica ai lavori non soggetti a permesso di costruire». Esaminando la disciplina europea i giudici di Lussemburgo hanno osservato innanzitutto che «l'articolo 3, n. 1, della direttiva 92157 esige che, nel caso di un cantiere in cui sono presenti più imprese,venga sempre nominato un coordinatore in materia di sicurezza e di salute al momento della progettazione dell'opera o comunque prima deil'esecuzione dei lavori». Proseguendo nella disamina della normativa comunitariai giudici hanno anche osservato che l'obbligo contenuto nella direitiva «deve essere intesu nel senso che esso vale per tutti i cantieri i cui lavori comportano rischi particolari, quali quelli elencati neli'allegato II di questa direttiva, o per i quali è richiesta una notifica preliminare, essendo irrilevante a tale riguardo il numero di imprese presenti nel cantiere». Un principio quindi che parrebbe valere anche per la nuova formulazione del comrna 11 articolo 90 che confermando l'esonero ha inserito il tetto dei 100mila euro di
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valore dei lavori trasferendo però le funzioni del coordinatore per la progettazione a quello per la esecuzione dei lavori. IL DISPOSITIVO
Di qui la censura nei confronti della norma italiana che apre le porte a eccezioni sulla base per altro del numero di imprese presenti nel cantiere. La direttiva spiegano ai giudici non consente a una norma nazionale di «derogare all'obbligo incombente al committente o al responsabile dei lavori di nominare un coordinatore per la sicurezza e la salute al momento della progettazione dell'opera o comunque prima dell'esecuzione dei lavori».In secondo luogo la direttiva non permette a una norma nazionale di limitare la stesura di un piano di sicurezza ai soli casi in cui in un cantiere di lavori privati non soggetti a permesso di costruireintervengono più imprese: il principio ispiratore è invece quello del profilarsi di rischi particolare per la sicurezza del cantiere.
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CONQUISTE DEL LAVORO
L a sicurezza sul lavoro (protegge) il tuo mondo. E' il tit010 della campagna di sensibilizzazione alla sicurezza sul lavoro promossa da Cgil Cisl Uil e Confindustria dell' Emilia-Romagna e finanziata da Fondimpresa. L'immagine di un pulcino è l'emblema con cui il progetto è pubblicizzato sulle emittenti televisive e sui social network Facebook, Y outube, Myspace e Vimeo, oltre che direttamente sui posti di lavoro. Obiettivo dell'iniziativa è diffondere la cultura della prevenzione e sicurezza sul lavoro e promuovere un cambiamento di at-
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teggiamenti e comportamenti dei lavoratori e delle imprese, in particolare Piccola e media impresa, così da realizzare anche programmi condivisi di formazione. Ad oggi gli interventi formativi, promossi dai centri formativi di sindacati e Confindustria, hanno coinvolto 2.500 lavoratori di oltre 300 imprese manifatturiere della regione, nell'ottica dimigliorare i comportamenti in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Tra le imprese coinvolte possono essere annoverate esperienze aziendali efficaci, che hanno contribuito ad innalzare la cultura della
sicurezza sul lavoro. Seminari aziendali (con il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) sulla cultura della sicurezza sono stati realizzati alla Technogym di Farlì-cesena (azienda metalmeccanica di attrezzi sportivi). Gruppi di lavoro sono stati costituiti alla Culligan di Bologna (azienda chimica per il trattamento delle acque), per analizzare i comportamenti e condividere le procedure di sicurezza e analisi degli infortuni avvenuti e mancati, onde evitare il rischio di ripetizione, e sono stati redatti manuali aziendali. In-
terventi formativi pianificati sono stati predisposti anche sulla base di esigenze segnalate dai lavoratori e dai loro rappresentanti alla Elantas Camattini di h r m a (azienda chimica di trasformazione), la funzione sicurezza è stata inserita in un unico comparto ,, qualità, ,sicurezza, ambiente . Dopo la sperimentacon oltre 500 lavoratori e manager, ora anche un nuovo strumento, 1, c-,eck list, è a disposizione di tutte le imprese dell'Emilia-Romagna per valutare i fabbisogni di formazione e informazione dei lavoratori in tema di sicurezza sul lavoro.
Avvenire Roma Sette
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infortuni. L'appello: cantieri più sicuri. Chiesta una ((patentea punti»per le imprese
La crisi aggrava il pericolo ((mortibianche)) »I MASSIMO ANGELI 1 13 settembreun'addetta alle pulizie di un condominio
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sulla via Nomentana muore incastrata tra la ringhiera delle scale e l'ascensore I1 15 settembre un operaio romeno di 35 anni muore in una cava di Civitella San Paolo, colpito al ventre da una pala meccanica. I1 17 settembre ancora un giovane operaio romeno muore a Viterbo cadendo da un ponteggio durante i lavori di risttutturazionedi un appartamento. In Italia oltre mille persone hanno perso la vita nel 2009 per incidenti sul lavoro, circa 300 sono morte a seguito di una malattia professionale, mentre 790mila sono stati gli infortunati. Per ricordare le «morti bianche))e sensibilizzare sul tema della sicurezza'sul posto di lavoro, l'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) celebra oggi la GOa Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Le cifre dimostrano infatti che
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l'impegno finora profuso non è sufficiente a tutelare la salute e la vita dei lavoratori. Nel Centro Italia, nei 2009, gli infortuni SUI lavoro sono diminuiti dell'8,2%, in linea con il dato nazionale che registra una diminuzione del 9,7%. «Ma è allarmante il dato relativo al Centro Italia sulle morti bianche - ha denunciato in una nota Antonio Napolitano, direttore dell'inail iazio -. Le vittime del lavoro infatti sono aumentate l'anno scorso del 73%. in controtendenza rispetto al dato nazionale (-6,3%),con un incremento dovuto principalmente al trend dei decessi nel Lazio)). Nella zona della Capitale si sono registrate, in base ai dati Inail, 99 morti bianche: 31 i decessi nell'industna, 5 in agricoltura, 10 per incidenti stradali, 45 durante gli spostamenti da casa al luogo di lavoro e 8 infortuni che potrebbero non essere riconduabili a situazioni lavorative. In particolare, nel settore delle costruzioni, nel 2009 il iazio ha registrato 26 morti, di cui 14 nella sola provincia di Roma. «La uisi economica ha certamente peggiorato la situazione rispetto a un paio di anni fa - spiega Andrea. Cuccello, segretario romano della Federazione italiana lavoratori costruzioni e a n i della Cisl -,e anche imprese che avevano comportamentivirtuosi in alcuni casi hanno fatto passi indietrd)).Secondo dati della Filca, a fronte di GOmila operai contrattualiiti nelle circa llmila aziende
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Avvenire Roma Sette
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della provincia di Roma, ce ne sarebbero altrettanti che lavorano in nero, senza diritti e garanzie in rema di sicurezza. Tre le proposte della Filca-Cisl per rendere più sicuri i cantieri. «La creazione di una "Borsa del lavoro"per mettere in relazione le esigenze delle imprese con quelle dei lavoratori. I1 varo di un tavolo tecnico permanente con tutti i soggetti interemati, Asl, Inps, Inail e forze dell'ordinie, che parliun - ìia$uaggio comune in matena d i a <,. sicurezza e prevenzione. L'istituziond di una patente a punti per le imprese, che permetta di espelllere dal cido produttivo quelle noni in regola verso i lavoratori o che non si impegnano a sufficienza in tema di sicurezza)). «Negliultimi 20 anni si sono fatti grandi passi avanti su questi temi interviene Carlo Nicolini, presidente del Comitato paritetico territoriale (Ctp) di Roma -. Basti dire che da gennaio a settembre, in tutto il Lazio non c'è stato un solo incidente mortale nei cantieri. Di sicuro vanno potenziati formazione e controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine. Oggi un'azienda può andare in tribunale per il fallimento, ma uguale severità servirebbe anche nei confronti dei "caporali",che dovrebbero vedersi revocati appalti e concessioni)).Per aumentare la sicurezza il Cpt propone incentivi alle aziende che tengono comportamenti virtuosi, come la concessione di punti nelle gare di appalto, e il divieto di detrazioni fiscali per i lavori fatti con imprese non in regola. «Roma è tra le stazioni appaltanti più grandi d'Europa e la sicurezza sui luoghi di lavoro è una delle direttrici sulle quali l'amministrazione sta investendo - dichiara Davide Bordoni, assessore capitolino alle Attività produttive -. A tal proposito abbiamo firmato un protocollo con l'hai1 grazie al quale abbiamo formato 80 funzionari e dirigenti, mentre a novembre partiranno i corsi per 60 agenti di Polizia municipale. 11 potenziamento deii'Ossewatorio sul lavoro è un'altra misura sulla quale stiamo puntando per fronteggiare l'illegalità nei cantieri)). Da gennaio a settembre 2010, funzionari del Comune hanno effettuato 126 sopralluoghi, controllato 157 ditte e 288 operai. Dodici quelli trovati privi di contratto di lavoro; 65 le situazioni di irregolarità dovute a inadempienze sulle norme di sicurezza e sulla documentazione obbligatoria; 9 i cantieri sospesi perché le violazioni costituivano grave pericolo per l'incolumità fisica.
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Ctp, impegno di formazione edicimila sopralluoghi tecnici, 4.500 cantieri monitorati, 3.500 aziende a cui sono state fornite indicazioni, 150mila ore di formazione ad oltre lomila operai: questi i numeri del Comitato paritetico temtonale di Roma (Ctp), l'ente creato alla vigilia dei Mondiali '90 da costruttori e sindacati (Acer, Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil) per promuovere la sicurezza dei lavoratori edili. I1 Ctp organizza infatti sopralluoghitecnici in cantiere, collaborando con i responsabili della sicurezza delle imprese per l'applicazione della normativa di settore. Effettuadirettamente nei cantieri edili informazione e formazione dei lavoratori nel quadro degli obblighi imposti ai datori di lavoro Predispone controlli periodici sulla salute dei lavoratori. Mette i propri esperti al servizio delle imprese, per rispondere a quesiti in materia di sicurezza sul lavoro. Im ortante anche la prevenzione effettuatain scuole e università per gvorire l'incontro tra il mondo dell'istnizione e quello del lavoro sul tema della sicurezza, e che è valsa al Ctp di Roma la Medaglia del Presidente della Repubblica. Considerata la presenza nel settore edile di operai in amvo da circa 100 Paesi diversi - soprattutto da Romania, Albania e Polonia -,da alcuni anni effettua anche una formazione mirata alle esigenze degli operai immigrati, che nel 2009 erano il 49% di tutti gli addetti all'edilizia della provincia di Roma. (M. A.)
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Oltre 55mila icasi denunciati nel Lazio el corso del 2009, nel Lazio N sono stati denunciati all'lnail 55.585 infortuni sul lavoro (-4 per cento rispetto al 2008), di cui 41.918 solo nella provincia di Roma. La grande maggioranza si è verificata nel settore dell'industria e dei servizi (50.362), a seguire quello dei dipendenti conto Stato (3340), e agricoltura (1883). 1 casi mortali sono stati 99 (14 in più rispetto all'anno precedente). Di questi, 31 sono stati i decessi nell'industria, 5 nell'agricoltura, 10 per incidenti stradali, 45 durante gli spostamenti da casa al luogo di lavoro. (M. A.)
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ia IdcpibblicaFERENZE
.Scaramuccia:"Le cifrenon ci consolrno"
NCIDENTI sul lavoro, un dramma chc in Tosc-aria si ripece con frecluensa impresnante e lasciasul terreno molin PalazzoVecchiol'assessore regionale alla Salute Daniela Scaramuccia parlando in occasione Giornatariazionaleperlevittime degli incidenti sul lavoro, promossadall'associazione Anmildi rirenze. «Gli incidenti mortali sono passati dai 96 del 2004 ai 62 del 2009, e il trend decrescente viene confermato anche peri120 10»,ha
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detto Scaramuccia. «Da12004 ad oggi, inToscanasiC assistito aun calo degli eventi infortunistici paria(-ircail15percento.Mafintranquilli. Se dilavoro si continua amorire, questo significachenon sono ancora state messe in atto tutte le strategie necessarie per preveniregliinfortunieimpedire le morti».Risultano invece in alimento le denunce per problemi disa1ute.Allacerimonial~apartecipatoanclieilvicepresideritedel SenatoVannino Chiti. (s p.) L
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MODENA. Tre persone al giorno, durante l'anno scorso,hanno persolavita siil lavoro. A den~iilciarlo è l'An1ni1, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi dellavoro,ieri a Modena, in occasione della sessantesima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. ((1n~inleri - ha affermato il presidente Anmil, Franco Bettoni - pur se con una tendenza alla diminuzione la cui rilevanza è co- Modena, ribadisce che munque tutta da verifica- ((continuanopurtroppo a
tervenendo sul piano del- genze)).
790 mila sono stati gli in-
neÂť. Napolitano,inun~nessag- assoluta per il Paese)). gio inviato al convegno di O METRO
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malattia professionale nel settore deli'industria.
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La lezione cilena sul tema della sicurezza T r a un giorno la macchina mediatica entrerà in azione e saremo sommersi di notizie, finalmente di belle notizie si spera, con le prime risalite in superficie dei 33 minatori imprigionati sottoterra da oltre due mesi nella miniera di San Jose' in Cile. In questo giorno di attesa vogliamo ancora una volta ritornare su una riflessione che forse domani sarebbe soffocata, dispersa, marginalizzata e che invece vorremmo rappresentasseunmonito, se unmonito può venirci da questa terribile esperienza. Particolarmente per noi della Cisl il Cile rappresenta una forte emozione, ci appassiona la sua storia, le sue sofferenze, gli anni della dittatura di Pinochet, nei nostri ricordi lo sguardo mite e determinato dei tanti esuli che si rifugiarono in Italia: fu straordinario il coinvolgimento di tanti nostri quadri, militanti, negli anni della dura lotta per recuperare la democrazia. La presenza a Roma, negli uffici del Dipartimento internazionale della Cisl, del leader del sindacato cileno Manuel Bustos, impegnato permesi a coordinare dal suo esilio forzato le lotte dei lavoratori, lasciò una traccia indelebile in una generazione di dirigenti e semplici iscritti della nostra organizzazione, che provarono l'emozione della condivisione e della solidarietà concreta a fianco di un leader straniero che ci insegnò la speranza contro la disperazione, ci mostrò la serenità e la forza dei giusti contro la spietata fi-eddezzadelle ragioni militari e di un establishment economico internazionale che premiava in quegli anni l'arroganza delle dittature in America latina, mentre il mondo era nella morsa dei due "blocchi" della guerra fi-edda. Ed è per questo che la notizia dei minatori cileni intrappolati nella miniera ha riacceso i sentimenti di antica fi-atellanza,ha scaldato il cuore di tanti cislini. da settimane in
trepida attesa'di quelle buone notizie che probabilmente domani saranno confermate dall'apparizione del primo minatore dalla speciale gabbia nella trivella realizzata a tempo di record, per riuscire in quella che è stata anche una lotta contro il tempo, e soprattutto sarà ricordata come una delle più belle pagine di intervento di soccorso di fi-onteaduna possibile tragedia del lavoro. In contatto con Diego Olivares, il Presidente della Unt, la Confederazione sindacale cilena, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha fatto arrivare ai minatori cileni negli scorsi giorni una lettera di incoraggiamento e di affetto a nome di tutti gli iscritti della Cisl. Bonanni haricordato le ragioni della grande amicizia che lega i lavoratori italiani ed i lavoratori cileni ed ha sottolineato l'importanza dell'impegno teso a tutelare la vita umana, la vita di ogni persona che lavora, che la dolorosa esperienza che stanno vivendo i minatori cileni fa oggi risaltare. Speriamo che qualcuno ricorderà domani come a fi-onte di 33 vite salvate, ancora tantissimi, troppi incidenti sul lavoro provocano ogni anno una strage silenziosain tutto ilmondo. Non ci stanchiamo di denunciare, e speriamo che i grandi mezzi di comunicazione colgano l'occasione per sollevare il velo su questa tremenda realtà, come ad esempio nell'anno scorso più di tremila persone hanno perso la vita soltanto in Italia a causa di incidenti sul lavoro. E sono lo stesso numero di vittime del terremoto che cancellò tanti paesi dell'lrpinia nel 1980, con una differenza agghiacciante: mentre nella tragedia naturale che si determinò nel mezzogiorno d'Italia intere famiglievennero annientate, gli incidenti sul lavoro colpiscono ogni anno singoli lavoratori, spesso capifamiglia, che muoiono alla spicciolata, in silenzio, talvolta senza che i
grandi mezzi di comunicazione ne rendano conto, e lasciano una scia di dolore che coinvolge tante altre persone, vedove, orfani, con conseguenze che si moltiplicano in maniera esponenziale. Questo ha sottolineato il segretario Bonanni in un forte passaggio della sua lettera ai minatori: "...Siamo testimoni dello straordinario sforzo che state realizzando per mantenere la calma, la pazienza e la speranza: ammiriamo il vostro coraggio e la vostra forza d'animo. State offrendo a tutto il mondo un grande esempio di lotta contro le avversità ed un forte richiamo a tutti i soggetti coinvolti sull'importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro. "E questo il monito che speriamo si coglierà domani nel momento della grande allegria e soprattutto nei prossimi giorni, quando pian piano si spegneranno i riflettori sulla gioia delle famiglie dei lavoratori salvati, perchè ogni attore coinvolto, imprenditori, istituzioni, governi, assuma fino in fondo e con serietà le proprie responsabilità. Giuseppe Iuliano Dipartimento Politiche Internazionali Cisl
rivestito da una pompa di ckmento
Operaio muore in cantiere a Tor Vergata . . IIncidente sul lavoro con un operaio morto in un cantiere edile di via della Lite a Tor Vergata. E accaduto ieri intorno alle 14.30, quando un operaio italiano di 39 anni è stato investito da una pompa di cemento in manovra. Inutili i soccorsi, l'uomo é morto sul colpo. ((Esprimoil mio più profondo cordoglio alla famiglia dell'operaio che ha perso la vita, non si tratta della prima tragedia che si è verificata nel corso di questo anno, piuttosto di un ulteriore lutto che va a incrementare le statistiche riguardanti le morti bianche. È fondamentale, dunque, intensificare i controlli necessari al fine di evitare il ripetersi di eventi drammatici come questo e il diffondere sempre di più la cultura della prevenzione e della sicurezza su ogni luoghi di lavoro)),sono le dichiarazioni di Giorgio Stefano Masino, presidente delia com-
Sicurezza sul lavoro
missione speciale Qualità e Sicurezza del Lavoro di Roma Capitale. «Sono profondamente addolorato per la morte del giovane operaio. Non ci sono giustificazioni che tengano di fronte a simili tragedie: lavorare non può si@care mettere a repentaglio la propria vita, è il cordoglio di Mario Abbnizzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio. «Le morti bianche non devono diventare una tragedia quotidiana e silenziosa. Esistono leggi che tutelano la sicurezzanei luoghi di lavoro e che i datori di lavoro hanno l'obbligo di rispettare e far rispettare. Nostro compito è evidentemente quello di continuare a lavorare perché vengano intensificate forme di controllo e che vengano inasprite le pene per chi consente un sistema di iilegalità diffusa, ha concluso Abbnizzese.
la Repubblica
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NA scintilla o rrn rrrto. Non i.chiaro cosa abbia iriiiarmilaio i I'esplosionc chc ha investito drrc cavatori di Carrara. SEGUEAPAGINAIX
- \ \ \ \ \ \ - \ \ * P h \ \ \ \ \ \ \ \ \ , \
due ustionati (segue d(a1laprima di crorzracrn) M R I O #ERI
DUE, operaidellacooperaci\ra Gioia, solio stati ilivestiti da rrri'oridata dr firoco sclirz~ata
eritrarnbi sorio ricoveraci i r i gravi coridizioriialceritro gralidiustioriati di Cisariello a Pisa. Succede tutto irrtoriio alle 8. Arrgnsto Rrcci, 48 aririi, rcsidrrrtc a Casette, piccolo borgo abbarbicato sulle Apuariernassesi, èirisielrieadkigelo Morelli, 52erilie residente a Hcrgrola, urla frazioiir di Carrara. Sorro (<f~iociirrii» cspcrti, addetti alla preparasiorie delle rriirie utilimate sui riuovi froriti di scavo della Crina Gioia, urlo degli arrfitratrr~>iirgraridirsccriograficidt~l rriarmo a Colorrrrata. l uori piovr eidue sisposiario inun colitairier vicirio al piazzale priricipale. 1)crrtro ci sorio 120 chili dipolvt7rrricra.Qiralcosavastortocdaa1crrrii sacchctti~>artcrrriafiaminata che li ili\reste. Sul posto arrivario vigli del fuoco, rnedici del 118 t- carabiriicri. Ricci ì.il più gravr c wcric trasportato sirbito irr clicottcro a Cisaricllo. Morclli ci firrrrà poche ore dopo. IIan~ioustiolii su tutto il corpo. «Noli po tevaiio prcpararrl'rsplosivoirrquclcoritarricr, riorr c'rraiio i rcquisitimiliirrii di sicurezza)),spiegario dal1',4sI. Sull'i~iciderite Iia aperto uri'irichiestail sostituto procuratorcAlbcrto I)cllo Iacorio.
Ufficio Stampa Inail
Corriere del Veneto Edizione di Venezia e Mestre
l 15-OTT-2010
pagina 8 foglio 1
Nel Bresciigiano Testimoni sotto choc: ((Per~i di 1;iiiiierii cacter aiio dal cielo)).1 resti trobati a 300 iiietri di dist;tii~it
ode una cis erna, muore operaio Eia pielia di acql/rr e clero, [rr iitti~wa1r1 strrilrr sriiriril~rio:il rioipo p!*oiettato m1itr.o 2/17 111211~) MOTI'A DI LTVENZA meviso) -Un grosso cilindro giace squarciato e vuoto, in mezzo ad una delle tante zone industriali trevigiane, inerte come uno scheletro d'acciaio. Potrebbe sembrare questa l'immagine più desolante, nella tragica gailena di scatti che documentano l'ennesima tragedia sul lavoro, in una Marca trevigiana devastata dalla piaga degli infortuni sul lavoro. Invece ce n'è un'altra ancor più terrificante ed è quella di un uomo, volato via come un pezzo di lamiera ed ora riverso a terra senza vita, in questo Veneto in cui si muore per guadagnarsi il pane. Gianfranco Pezzutto aveva 59 anni, una moglie, due figli ed un traguardo: «Lapensione che contava di raggiungere a breve», ricordano commossi gli amici. Dipendente della ditta Narder di Salgareda,il paese in cui abitava e dove il fratello Maurizio è assessore allo sport, ieri verso le 14l'operaio era intento ad effettuare un intervento di saldatura ad una cisterna del caseificio Moro di Motta di Livenza Un grande contenitore metallico, del diametrodi circa tre metri, contenente acqua mista a cloro. Una miscela micidiale, nel momento in cui è entrata in contatto con una scintilla della fiamma ossidrica maneggiata dal 59enne, ritenuto dai colle-
ghi un saldatore esperto. Do- l'area. - Stavo lavorandq e ho vranno ora essere i tecnici dello sentito un grande boato. E sucSpisal dell'Usl 9, intervenuti in- cesso tutto in un momento. Sosieme ai carabinieri della com- no andato fuori e ho visto cadepagnia di Conegliano e ai sanita- re dei pezzi del silo. Prima una ri del Suem di Treviso, a rico- lamiera, poi un'altra Un vero castruire l'esatta dinamica e le 0s. Ci ho messo un po' di temeventuali responsabilità del po a capire cosa fosse successo, dramma «L'unicofattoaccerta- solo in seguito sono riuscito a to - ha dichiaratoAgatino Carro- comprendere che era esplosa lo, comandante provinciale dei una cisterna. Sotto choc pure vigili del fuoco - è che c'è stata il giovane meccanico di una viunaviolentaesplosione. Abbia- cina carrozzeria: «Stavo c m mo in corso un'attività di poli- biando il parabrezza di un'auto, zia giudiziaria che per il mo- quando ho sentito prima un mento rimane coperta dal se- boato e poi un altro colpo, cogreto istruttorio.Posso solo ag- me il rumore di qualcosa che giungere che sicuramente, se ci era caduto. Pensavo fossevenufossero state altre persone, to giù il silo di una fabbrica, inavremmo avuto conseguenze vece era quel fusto. Ho intuito ben peggiori di quella che pur- subito che si trattava di un incitroppo abbiamo dovuto regi- dente sul lavoro, ma non capivo da dove fosse arrivata quella strare>>. Innescato dalle alte tempera- cisterna Pareva piovuta dal cieture e dalla reazione chimica, lo lo, c'era gente che diceva di scoppio è stato tremendo. Terri- averla vista volare. ~ r i m di a asbili le conseguenze dell'onda sistere allo schianto a terra. Sod'urto che ne è conseguita: la ci- lo dopo ho saputo che era morsterna è stata scaraventato a to un uomo». Una vicenda dolopressoché duecento metri di di- rosa che secondo la deputata stanza, finendo sulla strada, trevigiana Simonetta Rubinato mentre il corpo del lavoratore è deve richiamare ad un'assunstato sbalzato oltre la recinzio- zione di responsabilità. «Quene, contro il muro di un capan- sto fenomeno sociale - ha dinone situato ad una quarantina chiarato l'esponente del Pd di metri. Pezmo è morto sul continua ad essere grave ed colpo. La procura ha aperto inaccettabile e richiede una conun'inchiesta per verificare le divisa volontà di cambiare le COcondizioni di sicurezza in cui se, di adottare misure preventistava operando il 5genne. Sul Ve e soprattutto di raff01zare il luogo della d i s m i a sono ac- sistema di controlli, al fine di corsi i familiari, tra cui il figlio aumentare significativamente ingegnere e la figlia neolaurea- la sicurezza sul lavoro. Le norta, nonché il sindaco&olo Spe- me esistono, ma fanno fatte rispettare». ranzon. Angela Pederiva Sconvolti i testimoni del tragico fatto. «Una scena pazzesca, Sebastiano Pozzobon pazzesca, pazzesca - ha ripetuto Achille Bugna, che lavora nelC, RIPPVDLJ7IONF RIIFRV/\T/'
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1 18-OTT-2010 pagina so foglio 1
Italiaoggi sette I;ĂŹ dipaltd;$mentod( rnedtcinat'2el f&'yorodelIir?x{spesl ( h # t ~ t asuperdore pr?Phprevbraalqrze e Iq. si$curezza,del lauqxruil ha riattiuato il p?+b,pamma dit, Corafg d~jorma2ione 2010-Bqll. I c o e t disphpbili sona S~e:*&enti cqwerogen1 nei bihcrghz dr lavtlro ed e p i d e r n i ~ l o ~ ~ u ' dei tumon*professiart&dttStrudd&il;per dai ,m-vegEiricwae la pnqwscone*; td&+ h#wwgiob1;'hdogzco d e ~ ! ' m m ~ ool* sti gartidf ?i laooratari. Basi &&?t~fich&, norma#ua e applCgaztoni pwtiche.;
Semtnari>r,&#&&re contattare la segret e M ~ r g a n ~ a m a all'indiri#zc, up e-mazl cor8~~mlizotsp~$$Z&qtelefnni;c~rnnte ai ntimclpi,06 97896&18/6035.
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ia Repubblica
Quotidiano Ed. Firenze
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Data Pagina Foglio
21-10-201 0 11 1
Operaio schiacciatonella cava e polemica sulla sicurezza I
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Ancora z~navittimasul lavoro.L'incidente a Grosseto ILARIA CIUTI
LEONARDO Fracassi, 47 anni, morto ieri alle 14 a Roccastrada, provincia di Grosseto. E' il nome dell'ennesima vittima del lavoro del 2010 in Toscana. E' finito con la testa e il torace schiacciati dal muletto su cui stava trasportando caolino nella Cava Gessi dove lavoravadaventianniperl'azien-
da Gessi Roccastrada. I1 dipartimento di medicina del lavoro di Grosseto verificherà la meccanicadell'incidente, spiegano i carabinieri di Massa Marittima. Ma si sa che Fracassi stava trasportando il suo carico dal piazzale verso la salita che porta alla cava quando ilmuletto hainciampato inun dosso del terreno, si è rovesciato e lo ha schiacciato. L'operaio è morto sul colpo. Lasciala moglie
che ha dovuto riconoscerlo all'obitorio e un figlio di 13anni. Nella stessa cava un paio di mesi fasi era ribaltato un camion lasciando infermo ilguidatore,ricorda il segretario della Cgil di Grosseto, Centenari mentre i compagni diFracassi,esasperati, impediscono ai fotografi di entrare. «Chequalcosa non vada in questo posto?)),si chiede Centenari. Stamani. l'assemblea dei la-
voratori.~Nonèsopportabileche le persone continuino a uscire di casa per andare a lavorare e non ci tornino la sera)),scatta Dalida Angelini, della segretaria Cgil toscana. «Né si può approfittare della crisi per risparmiare sulle misuredisicurezza. Nonsifaeconomia sulla vita. Le regole devono essere rispettate. E' un impegno che ciriguardatutti: sindacati, istituzioni, imprenditori e chi fa i controlli che sono la cosa decisiva)).
IL MULETTO Un altro morto in un incidente col muletto. Sotto, l'omicidio
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l 25-OTT-2010 pagina 38 foglio 1
l'Unità e
Minatori:inprimopianolasicurezza aziende più qualificate nel stato rinnovato il ccnl2010- giare le delle nome sulla simezza, 13 deli'industria mineraria, così negli non si po-
che interessa circa 7.000 ad- W0escernalizzare le attività fadetti e una settantina d'imprese, centi capo al mineprevalentemente ubicate in Sarde- ra077, ossewa~aleia gna e Piemonte. Altro cambiamento sul mercato del Partiti con tre piattaforme separate, Filctem, Femca e Uilcem hanno lavoro: isindacati hanno ottenuto un raggiunto unitariamente i'intesa significativo miglioramento rispetto con la controparte datoriale A ~ alle ~ nome ~ - precedenti, abbassando al + 30%il ricorso ai contratti a tempo demineraria. per quanto iguarda la parte econo- terminatoe a somminisrrazione lavomica, raumentomedio (alquinto li- ro, con la loro conseguente trasforvello) sui minimi6 di 125 curo, ero- mazione a tempo indeterminato, una gatiin tre tranhes e accompagnati volta trascorsi i 44 mesi dovuti alla da unluna tannim di 287 (o 328,a Somma deidue periodi. s e c o n ~ a ~ e ~ e ~ C o ~ a z ~ o n ~Per a zla~previdenza e n ~ a - integrativa, invece, è previsto un incm'nent0 della quota li), a copemra della tacanza condal 10aprile al 30 ottobre (fino a11'1,7%) interamente a carico imprese. scorsi (il precedente ccnl era scaduSale anche-da 12 a 16curo mensito il 31 marzo). In totale, in busta paga enmeranno 3.500 euro in più li - il contributo delle imprese a Fanel triennio, "che rappresentano schim (il fondosanitariointegrativo una concreta risposta in difesa del del settore) e analogamente dimireddito dei lavoratoridel settore, CO- nuisce - da 12 a 8curo - l'importo a sì duramente colpito dalla crisi", ri- ,-anca dei lavoratori. leva Gabriele Valeri, segretario na- Infine, una vittoria per gli operai: zionale Filctem. anche loro (era riservato finora solo In primo piano anche una serie di agli impiegati) potranno del novità norlllative, a cominciare dal di ferie (il 4 dicembre) per la tema dell'ambiente di lavoro e sicu- festa del pamono (Santa Barbara) rezza, "dove abbiamo realizzatoche L'ipotesi di accordosarà ora sottopolesocietà committenti-&il caso del- sta alla consultazione di tutti i lavole manutenzioni- debbano privde- ratori nelle assemblee.
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la Rejybblica
l 25-OTT-2010 pagina 6 foglio 1
NAPOLI - Non aveva mai lavorato di domenica, ma era stato richiamato in servizio per l'emergenza rifiuti diTerzigno. L'operaioSilvanoDi Bonito,49anni, èmorto sul lavoro all'interno del sito di stoccaggio dei rifiuti in località Ponte Riccio a Giugliano (Napoli). E stato investito da un collega alla guida di una pala meccanica ed è morto sul colpo con il cranio fracassato. L'impianto, in seguito all'incidente, è rimasto fermo tutto il pomeriggio in attesa dei sopralluoghi, mentre la polizia indagasulla dinamicadell'incidente. Lavittima, sindacalista della Cisl e responsabile per la sicurezza all'interno dell'impianto Stir, non avrebbe infatti dovuto trovarsi dentro il capannone durante il movimento della pala meccanica che riduce lavisibilità del guidatore. Secondo alcuni colleghi era inveceentrato mentre parlava al telefonino. Il magistrato di turno ha interrogato tutti isuoi colleghi esequestrato la pala meccanica, ma non ha messo i sigilli al sito di Giugliano proprio per il grave momento di emergenza rifiuti. La notizia dell'incidente è rimbalzata in prefettura durante il vertice sulIacavadiTerzigno. Allafamiglia lecondoglianzedi Guiertolaso e del governatore Stefano Caldoro.
Ufficio Stampa Inail
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III
Data
26-10-201 0
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Foglio
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Feriti quattro operai, uno è infin di vita Massa Mam&na: lavoravm dl'ospedae su un montacarichi che si è sgmlato QUATTRO OPERAI feriti in maniera rnoldi t0 grave e uno di loro è in vita. E' questo il drammatico bilancio di un infortunio su lavoro accaduto intorno alle 10 di ieri in un cantiere edile aperto per la ristrutturazione dell'ospedale di Massa Marittima dove stanno lavorando due ditte, una della provincia di Reggio Emilia, l'altra di quella grossetana. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri e dai tecnici della Medicina del lavoro della Asl9, i quattro operai stavano trasportando degli infissi al quinto piano dell'ospedale utilizzando la piattaforma di un montacarichi munito di cestello in alluminio quando, per cause che dovranno essere definite, lo stesso cestello con i lavoratori si è sganciato dal telaio precipitando per circa 18 prima di schiantarsi a] suolo. Gli operai sono rimasti incastrati e schiacciati dal carico e le loro condizioni sono apparse subito molto gravi. In particolar modo quelle di Laurentiu Jorgu, 46 anni, di nazionalità romena, trasferito all'ospedale di Siena con «Pegaso»: una frattura alla base del cranio fa sì che le sue condizioni siano disperate. Gravissime
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anche le condizioni di Adrian Stanciu Spatarescu (36, romeno, ricoverato a Pisa) e di Antonio Rivera (23, colombiano, in ospedale a Sjena). Preoccupa anche la situazione di Mariano Nova Reinoso (28, dominicano) in u? primo momento trasportato all'ospedale di Grosseto ma poi trasferito al Cto di Firenze. Tutti quattro sono in prognosi riservata. Apocalittica la scena che si e presentata ai soccorritori richiamati dal forte boato provocato dall'impatto con il suolo. Alcune zone del cantiere (il montacarichi, l'area dove era stato allestita la struttura e anche i piani interni dell'ospedale dove erano in corso i lavori di ristrutturazione) sono stati posti sequestro dal sostituto procuratore Alessandro Leopizzi che ha aperto un'inchiesta alla quale si affianca quella interna disposta dalla Asl 9.La piattaforma che ha ceduto.era collaudata per trasportare un peso mass;mo di 800 chilogrammi e aveva superato 1ultima verifica periodica effettuata alla fine dello scorso mese di settembre. I sindacati hanno proclamato per domani 4 ore di sciopero e un sit-in di fronte alla Prefettura. Gianfranco Beni
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destinatario, non
riproducibile.
deve essere stato molto violento». L'indagine sdi'incidente è ANCORAuna tragedia sul lavoro. Stavolta 5 accaduta liella z(1- stata affidata al sostituto procuratore delia Repubblica di Santa naASIdih4arcianise.Unoperaio ha perso lavita e un ingegnere è MariaCa~uaVetere,Donato Cerimasio gravementeferiio.Sono glie, 10 stesso che indaga sull'in, caduti dal tetto di un capannone cidenteda Dsmdi C a ~ u adove industriale per il cedimerito di persero la vita ire operai 1'11 diun lucernaio in plastica mentre cembre scorso e che ha subito asequestrarel'intestavano eseguendo u ii sopra1- ~ r o w e d u t o luogo per destire irrl impianto raazienda.«Abhiarnodovutosefotovolt~co. Un volo di circa 15 questrlrare tutto - spiega il magiI,'incidente sul lavoro è strato - perché ail'interno di avvenuto ieripoco dopo meno- questafabbricasiè scoperto che giorno nello "BUI- CC n'è anche un'dtra, con palcsi loneria e Dadi S.R.L." deU1indu- rischi di i n t e r f e r e ~ asull'dtra. strialenqoletano, MarioPalio~- Quisiriproponeildrammadelia ~~~~ndadicapuadiqualchemeto, nell'areaAsi di Marcianise. Sulposto dopo pocliirninutiè sefa.Aii0stato, in queslaennesiarrivata un'ambulanza del l l 8 e ma tragedia sul lavoro, sono una gazella dei carabinieri di coinvolte sei aziende e, come al Marcianise. Le condkioni dei solito, la mano destra non sa due sono apparse subito gravi. quello che fa la sinistra. Sull'inSono stati trasportati himedia- cidente di Marcianise, c'è stato lamente d'ospedale civile di anche il commento del presiCaserta. Ma per Renato Uccella, dente della provincia, Llomenipoca distanza dalla 59 airli di Capodrise e dipen- C 0 Zinzi: <<A dente della "C.T. S.r.l." di Som- tragedia di Capua, ancora ima nam~~re ma Vesuviana, non C'$stato pii1 ~ ~ l t a ~ n a p e r ~ ~durannulladasare. E' spiratopochimi- te 10 svolgimento del proprio laO. dilavoro -ha detto nuti dopo il rjco\rero. Per Salva- V O ~Morire tare Tranctiese, 3'1 imn i, irige- Zimi - è qualcosa diinaccettabignere delilHagitrondi Napoli.la le in ogni societàche vogliadefiprognosiè ancorariservataelot- nirsidawero civile)).Enelpometa tra la vita e la morte. «illucer- riggio di ieri il Consiglio Provinnaio era per metà in cemento e ciale ha osservato un minuto di per metà iri plexiglass - spiega silenzio per la morte di Renato Vincenzo Carpino, capitano dei Uccella. carabinieri delia compagnia di O RlPRODlJZlO\ERlSEP~IAT~ Santa Maria Capua L'etere - La parte che ha ceduto, quella in plexiglass, si trovava più iri alto. L'operaio è caduto a testa in giù, facendo un volo di diversi metri. I.'ingegnere,invecc,&cadutocoi piedi ein qualchemodo haattutito la caduta. Sotto c'erano dei tubi di Serro, per cui l'impatto
FIAFFAELE SMDO
Ufficio Stampa Inail
IL~MATTINO NAPOLI
l 26-OTT-2010 pagina 39 foglio 1
Aiiarme sicurezza, record a Caserta Pona. Non funzionano certo i Quindiciincidenti morta- controlli, come ha dirnoli sullavoro dall'inizio del- strato la recente indagine l'anno, 6 solo in agicoltu- dellaProcuradiSantaMara. Una triste impennata ria Capua Vetere che ha se si considera che nei 12 condono all'arresto di lre mesi del 2009 le morti ispettori e tre consulenti bianche in provincia di del lavoro infedeli. Ma Casertafurono 13.Ognivi- non funziona a dovere, ta umana ha un valore as- evidentemente,il sistema soluto, quindi anche un degli appalti esterni nelle morto sullavoroè unatra- grandi aziende e dei sugedia e una sconfitta pe bappalti. AMarcianise lechi dovrebbe assicurare ri, come a Capua per la la sicurezza. Ma quando Dsm, proprio gli appalti la casistica è così alta in esterni infatti avrebbero un territorio tutto somma- provocato la morte dei lato limitato, vuol dire che voratori. c'è qualcosa che non funA condurre l'inchiesta
Ufficio Stampa Inail
suli'incidente di ieri a Marcianise il sostituto procuratore Donato Ceglie, lo stesso che con la coliega Alessandra Converso e il procuratore aggiuntoRaffaella Capasso, coordinano l'indagine sui tre operai morti per lavoro d'intemo dello stabilimento Dsm di Capua. E proprio per la Dsm si sbgerebbero i tempi per le indagini prelimiari. Per dicembre infatti i pm contano di notificare agli indagati gli avvisi die. inchiesta. C.CO~. O RIPRODUZIONERISERVATA
l 26-OTT-2010 pagina 26 foglio 1
TORINO i Sentenza choc ciguardo un rismcimento
nacceRab banem va ~ R I N -
Lascia st~ipiti
una sentenza del ti-ibunale di Torino, secondo cui la vita di un operaio albanese vale economicamente molto meno dellavitadi un operaio di nazionalità italiana. Owiamente sono divampate le polemiche. 11 giudice civile, secondo cui lavita di u n italiano vale dieci volte di più, si chiama
Ombretta Salvetti. I commenti parlano di "sentenza choc". Eppure è stata emessa da u n giudice civile che richiamandosi a u n a s e n t e m a della Cassarione di dieri anni fa, h a deciso di "equilibrare il risarcimerito al reale valore del denaro nell'economia del Paese ove risiedono i danneggiati". Poiché l'Albania e un'area a economia depressa, ai familiari dell'uomo morto sul lavoro va un risarcimerito di dieci volte inferiore rispetto a quello che toccherebbe ai congiunti di u n lavoratore in Italia. Il giudice ha fatto di più: ha ancheaddebitatoall'operaio deceduto il 20% di concorso di colpa nella propria morte. A ciascun genitore residente in Albania van-
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"O
32mila euro, 64mi-
1" in totale, Somma risibile per un italiano. Se l'operai0 fosse stato italiano alla famiglia sarebbero stati riconosciuti fino a 300mila euro, in base alle nuove tabelle, in uso al Tribunale già dall'estate del 2009. È chiaro in base a q,,esto criterio agli imprenditori di aziende ,he comportano ,-ischi per i lavoratori, conviene decisamente assumere lavoratori provenienti d a Paesi poveri, perché in caso di ferimento o purtroppo di morte iri cantiere, costerebbe di meno risarcire i congiunti. Se poi il dipendente è originario della SvizLera, o del Principato di Monaco o gli Emirati Arabi, il risarcimento potrebbe essere doppio rispetto a un italiano infortunato. Qualcuno ricorda che nel 2006 Lina sentenza della Cassazione stabili che "conta la morte in sé, e una valutazione e q u a del danno morale che non discrimina la persona e le vittime n+ per lo stato sociale, né per il luogo occasionale della morte".