Margherita Rago Architecture Portfolio

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architecture

p o r t f o l i o margherita rago

2019



curriculum vitae


Margherita Rago margherago93@gmail.com tel (+39) 340 489 4064 L.go Bartolomeo Perestrello 12, 00176 Roma Mi chiamo Margherita Rago e sono nata a Varese il 15 ottobre del 1993. Ho frequentato la Facoltà di Architettura dell’Università Sapienza di Roma. Il 25 ottobre 2018 ho conseguito la Laurea Magistrale in Architettura a ciclo unico con voto 110/110, con tesi finale dal titolo “Riqualificazione di Largo Bartolomeo Perestrello a Roma: mercato, biblioteca, spazi pubblici”. Grazie alla mia famiglia ho avuto sin da piccola la possibilità di vivere per lunghi periodi all’estero e in diverse parti d’Italia, sviluppando così una forte curiosità per il mondo esterno e il viaggiare, nonchè un’ottima conoscenza della lingua inglese. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, ho scelto l’unica carriera universitaria che potesse coniugare le mie più grandi passioni: il disegno, la storia dell’arte e la scoperta del mondo e delle sue culture. Dopo la laurea, a dicembre 2018 ho ottenuto la Certificazione di Revit Architecture Professional, e successivamente ho deciso di trascorrere un periodo di tre mesi negli Stati Uniti a scopo di arricchimento personale. Completato per ora il mio percorso di studi, vorrei iniziare un’esperienza nel mondo professionale. Cerco uno studio che possa accrescere le mie competenze e la mia passione verso l’architettura. Sono una persona altamente motivata e affidabile, perseverante, disponibile a trasferimenti all’estero, con ottime competenze linguistiche e buona esperienza nell’uso di software per la progettazione e la grafica.


INFORMAZIONI DI BASE

ESPERIENZA PROFESSIONALE

COMPETENZE LINGUISTICHE

Margherita Rago Nata il 15 ottobre 1993

SET.2015-GIU.2018 Insegnamento privato della lingua inglese, Roma

italiano

Laurea Magistrale in Architettura

Utente privato

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

MAG.2015-AGO.2016 Area per l’Internazionalizzazione, Università La Sapienza, Roma

GEN-MAR.2019 Viaggio d’istruzione Chicago, Stati Uniti

NOV-DIC.2018 Revit Architecture Autodesk Certified Professional Archibit Generation s.r.l., Roma

OTT.2012-OTT.2018 Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura Università La Sapienza, Roma, voto 110/110

B1 - Certificazione OLS

INTERESSI PERSONALI

Insegnamento della lingua inglese, storia e geografia presso la scuola “Mumo School and Education Centre”

NOV-DIC.2011 Tirocinio Progetto Leonardo, Tellus Group, Atene (Grecia)

SET.2008-GIU.2012 Diploma di Maturità

Revit Arch.

Liceo Classico Giosuè Carducci, Cassino

AutoCad

SET.2001-GIU.2004 Soggiorno all’estero

Photoshop

Mumbai, India

Rhinoceros

SET.1996-GIU.1999 Soggiorno all’estero

InDesign

Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Austria, Grecia, Slovenia, Russia, Egitto, Kenya, India, Sri Lanka, Singapore, Stati Uniti, Venezuela, Argentina

portoghese

LUG-AGO.2016 Volontariato, AIESEC, Nairobi (Kenya)

SOFTWARE

Paesi visitati:

C1 - Cambridge Certificate in Advanced English (CAE)

spagnolo

Universidade de Coimbra, Portogallo

Cordoba, Argentina

inglese

Attività di orientamento e accoglienza per studenti e docenti stranieri presso il settore Mobilità Internazionale

Attività di grafica editoriale

SET.2016-GIU.2017 Erasmus

Lingua madre

Illustrator

A2 - Utente base

Disegno Storia dell’arte Grafica editoriale Restauro e beni culturali Riqualificazione delle periferie Archeologia industriale Scenografia Interior Design Moda Fotografia Musica Cinema Viaggi

CONTATTI indirizzo L.go Bartolomeo Perestrello 12, 00176, Roma

e-mail margherago93@gmail.com

cellulare (+39) 340 489 4064


INDICE DEI LAVORI

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Riqualificazione di Largo Perestrello a Roma | mercato e food hall, co-working,

biblioteca, parking, spazi pubblici

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“Incubadora e centro de actividades da Murta” a Oliveria do Bairro, Portogallo | galleria commerciale, mercato, ristorante, biblioteca, sala concerti

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Hangar 23: Casa della Moda a Trastevere, Roma | spazio per eventi, museo,

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Riqualificazione del complesso residenziale “Casale Caletto” a Roma |

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Rilievo e restauro dell’Eremo di San Silvestro al Monte Soratte | rilievo

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teatro, atelier, spazi pubblici

riprogettazione alloggi, sostituzione dei sistemi energetici, riprogettazione spazi pubblici, verde e parcheggi

grafico, rilievo del degrado, restauro murature, pavimentazioni e affreschi, nuovi interventi


RIQUALIFICAZIONE DI LARGO PERESTRELLO

2018 Tesi di laurea Relatrice Alessandra De Cesaris Roma

Il progetto si inserisce nella borgata popolare della Marranella a Roma, al confine tra i quartieri Pigneto e Torpignattara. La piazza che ospita la riqualificazione è Largo Perestrello, simbolo della borgata per via del suo storico mercato rionale, e contemporaneamente teatro quotidiano dell’ambiguità sociale tra residenti vecchi e nuovi. Largo Perestrello è il simbolo più caratteristico di ciò che oggi il Pigneto rappresenta: un quartiere stratificato, dal contesto sociale complesso e diviso. Si fa riferimento in particolare al tema della multietnicità, poichè ci troviamo in un quartiere che registra un tasso di presenza di popolazione migrante tra i più alti di tutta la città. Questo contesto rende da subito chiaro che i temi dell’identità e dell’integrazione si pongono come criticità e obiettivi primari del lavoro. Il progetto integra la funzione storica del mercato rionale, in un format più moderno e variegato, con nuove funzioni utili per i residenti, come una nuova biblioteca di quartiere e un nuovo spazio di coworking per arricchire l’area di spazi culturali per giovani e creativi, un parcheggio multipiano per ovviare alla nota scarsità di aree di sosta nella zona, e infine nuovi spazi pubblici, per riconnettere tra di loro i vuoti urbani, e ricreare una dimensione equilibrata tra spazio pubblico, strada e costruito.

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Largo Perestrello: mercato, biblioteca, spazi pubblici

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Obiettivi ed evoluzione progettuale

Largo Perestrello è uno spazio composto da due piazze l’una adiacente all’altra: Alla piazza più piccola (piazza A), fervida e rumorosa la mattina e deserta la sera, si contrappone la seconda (piazza B) che, al contrario, è molto più grande, vuota di mattina e attiva di sera. La piazza A è la sede dello storico mercato rionale che, malgrado le difficoltà, ancora oggi rappresenta una solida certezza per gli abitanti. La B invece è una grande area rimasta vuota in seguito a trasformazioni urbane mai completate, ciononostante presenta un grande potenziale e si presta agli utilizzi più vari: attività sportive, comunità, assemblee, eventi culturali. Questa dualità non si esaurisce nella separazione fisica dei due spazi e nemmeno nella loro differenza di funzioni: ciò che più divide tra loro le piazze è la distinzione di chi le utilizza. I clienti fissi del mercato sono perlopiù residenti storici del quartiere, italiani, che difficilmente fanno uso della piazza B. Al contrario coloro che frequentano di più la seconda piazza sono i residenti stranieri, che raramente acquistano nel piccolo mercato.

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Inquadramento territoriale

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Il nuovo rapporto con la strada

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Esploso assonometrico

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L’interesse principale dei residenti era che il nuovo Largo Perestrello prevedesse molti spazi dedicati alla cultura e allo svago, totalmente assenti nel quartiere. E’ stato inserito quindi, oltre al mercato, ampliato e ripensato, un corredo di nuove funzioni quali biblioteca, spazi di coworking, campo da basket, ampi spazi pubblici e 3 livelli di parcheggi.

Pianta piano interrato: la biblioteca Pianta piano terra Scala 1:200

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Prospetto est Scala 1:200

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Sezione AA’ Scala 1:200

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Il mercato e la piazza sopraelevata Scala 1:50

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Nell’ottica dell’integrazione, si è ripensato il mercato in un format diverso, in cui lo slogan è appunto “integrare attraverso il cibo”. Oltre a possedere i banchi del mercato tradizionale, quali ortofrutta o macelleria, il nuovo format prevede anche l’inserimento di punti street food e ristorazione aperti durante tutto il giorno, e quattro banchi ristorante ognuno dedicato ad un continente. In conclusione il progetto vuole rilanciare l’identità non solo della piazza ma dell’intero quartiere, attraverso un’immagine moderna, in grado di generare attrattività e rilanciare l’economia locale. Ma soprattutto vuole lanciare un’immagine di integrazione tra culture, tra vecchi e nuovi residenti.

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INCUBADORA E CENTRO DE ACTIVIDADES DA MURTA

2017 Atelier de Projeto II Professore João Paulo Cardielos Oliveira do Bairro

La riqualificazione della Fabrica da Murta, ex stabilimento industriale di ceramiche, si inserisce in un grande progetto a scala urbana che coinvolge l’intero comune portoghese di Oliveira do Bairro e la Riserva naturale che da esso si estende. Il progetto prevede la riqualificazione di una serie di lotti in stato di abbandono, che collegati possano creare un percorso ciclopedonale unitario con accessi a molteplici nuove funzioni. Partendo dal centro cittadino di Oliveira, il percorso attraversa l’intera Riserva e prevede accesso a locali di ristoro, un centro benessere, nuovi punti di osservazione naturalistici, nuova stazione ferroviaria, nuove piazze e aree verdi. L’obiettivo del progetto è intensificare il flusso turistico, ma allo stesso tempo fornisce diversi tipi di servizi e intrattenimento per i residenti stessi. La pista ciclopedonale rialzata diventa così il fil rouge che connette l’intero progetto, lo scheletro che tiene insieme il concept della nuova fabbrica: da essa, tramite un sistema di ascensori e collegamenti trasversali, è possibile accedere al piano terra nonchè ad alcune funzioni sopraelevate quali il ristorante e gli atelier. L’accesso ai negozi, alla biblioteca e all’area espositiva invece è possibile solo dal piano terra.

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Esploso assonometrico

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A

Il progetto prevede il mantenimento della struttura originale in muratura portante di mattoni ma la sostituizione integrale dei solai di copertura e del suo sistema di travature reticolari. Il capannone d’ingresso che ospita la pista ciclopedonale possiede una nuova copertura trasparente, diventando una grande galleria vetrata, mentre la biblioteca prevede l’inserimento di quattro grandi camini di luce che percorrono l’ambiente per tutta la sua altezza.

B

Fabrica da Murta Stato attuale Pianta piano primo Scala 1:200

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A’

B’

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Sezione AA’: La biblioteca e la galleria Scala 1:50

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Sezione BB’: La biblioteca e lo spazio commerciale Scala 1:50

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La biblioteca

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La galleria

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CASA DELLA MODA A TRASTEVERE

2016 Laboratorio di Progettazione Architettonica IV Prof. Laura Valeria Ferretti | Partner Ottavia Risa Roma

Il laboratorio ha come finalità la progettazione di un vuoto urbano nel centro storico di Roma, per approfondire le tecniche di analisi ed intervento sul tessuto urbano. Il lotto è l’attuale Ex Caserma La Marmora a Trastevere, con un’estensione di 23.000 m2. Il progetto della Casa della Moda comprende l’inserimento di spazi plurifunzione come atelier, spazi espositivi permanenti e temporanei, auditorium, aule per la didattica, biblioteca specializzata, spazi per il co-working, e infine una grande area dedicata a sfilate e esibizioni. L’unione di queste funzioni eterogenee è garantita dalla progettazione dello spazio aperto, la piazza, che mantiene un rapporto aperto con il tessuto della città.

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Atelier

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Pianta piano terra Scala 1:500

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Pianta piano primo Scala 1:500

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Sezioni Scala 1:500

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Ingresso auditorium

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Sezioni Scala 1:500

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Ingresso porticato

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RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO RESIDENZIALE CASALE CALETTO

2016 Laboratorio di Costruzione dell’architettura Professoressa Tiziana Ferrante | Partner Alessandro Di Egidio Roma

Il complesso abitativo di Casale Caletto si trova in una zona delimitata dalla bretella urbana dell’A24, dal GRA e da un’ansa del fiume Aniene. E’ classificato come tessuto di espansione novecentesca a tipologia edilizia libera. Molti dei servizi fondamentali non si trovano nel complesso, ma solo nel vicini quartieri della Rustica e Settecamini. Gli spazi adibiti a verde non hanno buona manutenzione nè sono dotati di attrezzatura di alcun genere. Risulta di dimensioni eccessive l’area dei parcheggi, se si pone a confronto con i m2 effettivamente richiesti dagli standard urbanistici. Il complesso abtativo vero e proprio è costituito da due edifici di case in linea a forma di “L” di quattro piani ciascuno. Gli alloggi (26 per piano), sono sproporzionati rispetto al numero effettivo di abitanti, gli ambienti risultano poco luminosi e con scarsa ventilazione naturale, e le chiusure verticali (sia quelle opache che trasparenti) possiedono valori di trasmittanza troppo elevati. Parte fondamentale del progetto è la risistemazione dello spazio esterno e le sue diverse aree: la zona dei parcheggi verrà dimezzata, la zona di verde attrezzato sarà fornita di aree di sosta, aree ricreative destinate a utenze diverse, nuove piantumazioni e percorsi. Infine il verde di pertinenza che circonda l’edificio sarà dotato di nuovi orti urbani.

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Masterplan Scala 1:500 Casale Caletto oggi Google Earth

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Per quanto riguarda gli alloggi, il progetto prevede una ridistribuzione degli spazi più proporzionata al numero di persone che la abitano. L’obiettivo è consentire una fruizione più efficiente degli spazi, ma allo stesso tempo mantenere la flessibilità sociale in precedenza già garantita.

Abachi degli alloggi

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Pianta piano tipo Scala 1:200

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Per riportare a norma i valori di trasmittanza dei pacchetti parete, solaio e serramenti, l’intervento propone la sostituzione integrale di queste parti con elementi dalle elevate prestazioni energetiche. Le correnti d’aria che percorrono l’edificio sono perpendicolari alle bucature; si prestano quindi ad un ottimo sfruttamento per l’incentivazione della ventilazione naturale.

Schema di sostituzione delle unità tecnologiche

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Schemi costruttivi delle aggiunte volumetriche


Esploso assonometrico

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Il nuovo involucro esterno

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Progetto esecutivo scala 1:50

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RILIEVO E RESTAURO DELL’EREMO DI SAN SILVESTRO AL MONTE SORATTE

2016 Laboratorio di Restauro Architettonico Professor Tancredi Carunchio | Partner Lorenzo Pisano, Jonas Pierallini Sant’Oreste (RM)

Il paese di Sant’Oreste sorge su una delle cime del Monte Soratte e conta 3800 abitanti. Nel 543, alla morte di S. Benedetto, sul Soratte vi è la presenza di un monastero benedettino di grande rilevanza. Nei Dialoghi di Gregorio Magno infatti (593), vi è una prima menzione di una chiesa sul Soratte dedicata a San Silvestro. Avvenute le distruzioni longobarde del VII sec, seguirono le ricostruzioni e l’ampliamento del corpo di fabbrica: tali operazioni sono in parte attribuibili a Carlomanno, figlio di Carlo Martello, ritiratosi a vita monastica sull’eremo dal 747 al 750. Il 1493 è l’ultimo anno di presenza benedettina. Da questo momento in poi il convento passerà in mano a diversi ordini: ai Teatini, agli eremiti Camaldolesi, ai padri Girolamini di S. Onofrio, ai Francescani e infine ai Cistercensi. Nel 1924 Monsignor Angelo Sinibaldi acquista e restaura S. Silvestro e i santuari del Monte Soratte, affidandone la custodia ai Teatini. In seguito nel 1930 si colloca l’inizio dei restauri degli affreschi per opera del professor Lorenzo Cecconi Principe. Nel 1965, infine, avviene il terzo e ultimo restauro di navate e absidi. Oggi l’eremo è meta di pellegrinaggio e turismo, ed è una delle tappe principali all’interno della Riserva Naturale del Monte Soratte.

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Il completamento della torre est

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Il primo corpo di fabbrica della chiesa dedicata a S. Silvestro (VI secolo) era composto da: una struttura a tre navate con unico abside centrale, una cripta che ospitava le spoglie del santo (letto di San Silvestro) e da una copertura lignea con struttura a capriate. Dopo la ricostruzione successiva al saccheggio dei longobardi (VIII secolo) è noto il passaggio da una copertura lignea ad una in conglomerato cementizio, nonchè l’aggiunta delle absidi laterali e l’edificazione di un ampio nartece diviso in due ambienti da un grande arco a tutto sesto. A questa fase risale anche la costruzione di una seconda cripta, dalla quale si accede attraverso uno stretto corridoio dal letto di S. Silvestro. A partire dall’XI secolo inizia la costruzione dei bracci del convento (di cui oggi rimangono solo tracce a terra), del campanile in facciata e l’innalzamento di un torrione al posto dell’abside di destra.

L’eremo di San Silvestro Pianta piano terra e cripta Scala 1:100

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Mancanza di intonaco

Lacuna pittorica

Perdita di intonaco

Allo stato attuale, l’eremo di San Silvestro possiede una ricca serie di affreschi risalenti a diverse fasi storiche (la prima databile XII-XIII secolo, la seconda XIV, la terza XVI), i quali coprono non solo i quattro lati dei pilastri ma anche alcune parti di pareti in pietra calcarea delle navate laterali, nonchè la parte bassa dell’abside. Si tratta di affreschi non del tutto integrali, la maggior parte dei quali ha subito sovrapposizioni e rimaneggiamenti nel corso dei secoli. In alcuni punti si può parlare solo di frammenti di affreschi, al punto che spesso l’eccessivo deturpamento non ne consente una chiara lettura. Spicca fra le altre la tecnica pittorica dell’opus sectile, un finto paramento murario di intonaco bianco che copre in alcune parti le pareti, sul quale è inciso un reticolo di linee rosse corrispondenti alle effettive linee dei giunti.

Interni Stato attuale Sezioni CC’ e DD’ Scala 1:100

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Deposito superficiale

Integrazione impropria

Lacune murarie

Perdita strati di intonaco

Impoverimento delle malte

Fronti di risalita

Disgregazione

Presenza di vegetazione

La disgregazione della struttura muraria del nartece, l’impoverimento delle malte di allettamento e di intonaco, nonchè le lacune murarie delle torri sono degradi causati dagli effetti di più agenti atmosferici (vento, pioggia, gelo) uniti allo schiacciamento tra materiali discontinui (quali pietra calcarea e laterizio), che a lungo andare usurano le malte, polverizzandole e incentivandone la rottura. Sul fronte nord invece, il problema più grande è la presenza di colonie di microrganismi che aggrediscono la malta cementizia, a causa della costante umidità dell’aria. La presenza di fronti di risalita dell’acqua per capillarità, nonchè le evidenti efflorescenze, sono quindi degradazioni dovute alla presenza combinata di acqua allo stato liquido e gassoso.

Studio del Degrado Scala 1:100

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INTERVENTO 1 (volta navata centrale, volta abside centrale) - Preconsolidamento delle superfici di malta parzialmente distaccate - Rimozione dei depositi incoerenti tramite spazzolatura con spazzola a setole dure - Pulitura delle superfici murarie tramite spray a bassa pressione di acqua deionizzata. - Scialbatura ottenuta mediante la preparazione di una sospensione diluita in acqua pura di velatura a calce bianca (per ogni parte di acqua, 3-4 parti di velatura) da applicare utilizzando un pennello per calce. Si effettua l’applicazione di 2-3 mani di scialbo

INTERVENTO 3 (superfici murarie in pietra calcarea) - Rimozione dei depositi incoerenti tramite energica spazzolatura con spazzola a setole dure e e aspirazione delle polveri e dei residui tramite cannule collegate ad aspiratori - Pulitura delle superfici murarie tramite spray a bassa pressione di acqua deionizzata - Scialbatura (vedi intervento 1)

INTERVENTO 2 (affreschi) - Revisione tramite analisi chimiche - Asportazione di residui di vecchi scialbi e ridipinture tramite bisturi - Pulitura a secco delle superfici affrescate con spazzole morbide e pennelli e successivamente pulitura con acqua distillata (soluzione di carbonato di ammonio) - Consolidamento delle superfici affrescate tramite 1) fissatura del colore esistente 2) integrazione delle lacune murarie tramite stuccatura con finitura a sottosquadro 3) integrazione pittorica di graffi e abrasioni della pellicola affrescata

INTERVENTO 4 (pavimentazioni) - Rimozione dei depositi incoerenti tramite spazzolatura delle superfici con spazzola morbida. Aspirazione delle polveri e dei residui, rimozione dei depositi consistenti con scope di saggina, rimozione dei depositi interstiziali tramite cannule collegate ad aspiratori, eventuale spolvero finale con getti di aria compressa a bassa pressione - Pulitura delle superfici tramite ammonio carbonato (reagente chimico) - Applicazione di uno strato di cera in pasta neutra


Il progetto prevede interventi di tipo conservativo, finalizzati al miglioramento dell’immagine attuale che la chiesa restituisce senza deturparne i caratteri storico-artistici che ha accumulato nei secoli. Ad esso si aggiungono alcuni nuovi interventi di aggiunta: l’innalzamento della torre campanaria est, che diventa nuovo punto panoramico del sito, il nuovo parterre d’ingresso all’eremo, e infine il completamento della copertura della torre ovest.

Interventi sugli interni Sezione di progetto DD’ Scala 1:100

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Stilatura dei giunti

Risarcitura STATO STATOATTUALE ATTUALE

DD OPO OPOL’L’ INTERVENTO INTERVENTO

Consolidamento

Rimozione di integrazioni improprie STATO ATTUALE STATO ATTUALE

DOPO L’INTERVENTO DOPO L’INTERVENTO

Rimozione della vegetazione

Nuovo parterre d’ingresso

Interventi sugli esterni

Vista sud

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(+39) 3404894064

margherago93@gmail.com


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