Ponte di Rialto Venezia

Page 1

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura a.a. 2013-2014

Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureanda: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale costruttivo strutturale del Ponte di Rialto.



Arco non è altro che una fortezza causata da due debolezze, imperò che l’arco negli edifizi è composto di 2 parti di circulo, i quali quarti circuli, ciascuno debolissimo per sé, desidera cadere, e opponendosi alla ruina l’uno dell’altro, le due debolezze si convertano in unica fortezza. (da Frammenti sull’architettura, in Scritti rinascimentali di architettura, a cura di A. Bruschi, Il Polifilo, Milano, 1978) Leonardo da Vinci

La tesi di laurea da me sviluppata, intende illustrare i risultati di una ricerca che mira ad approfondire la conoscenza costruttiva del più antico e famoso ponte che attraversa il Canal Grande di Venezia, ovvero il Ponte di Rialto. In generale il ponte, come enuncia Leonardo, resiste al proprio peso e al carico che grava su di esso, vincendo in ogni momento la gravità, e come struttura architettonica è forse la tipologia che manifesta una maggiore continuità di concezione e di edificazione tra l’antico costruire e la moderna ingegneria strutturale. Non è un caso che nonostante la sua lunga storia il linguaggio tecnico che ne distingue le parti, piloni, spalle, volte, rinfianchi, impalcato, sia rimasto immutato nel tempo. L’arcata del ponte, nella sua semplicità evidenzia in modo diretto le azioni e le reazioni che agiscono sulla struttura. Attraverso un excursus che a cominciare da ricerche di carattere storiografico, documentaristico e di archivio, fino ad arrivare alla più recente campagna di indagini svoltasi utilizzando metodologie di diagnostica non distruttive e distruttive per la conoscenza di elementi costruttivi della struttura, l’obiettivo da raggiungere è stato quello di identificare il maggior numero di elementi che consentissero di ricostruire un quadro limitato di ipotesi costruttive strutturali, la vera incognita storiografica che si cela tra l’impalcato del ponte e l’intradosso della volta. Le indagini hanno inoltre consentito di valutare in modo qualitativo e quantitativo gli elementi costruttivi dell’impalcato e il comportamento della struttura alle vibrazioni ambientali a cui è soggetta in modo da consentire in futuro l’elaborazione di adeguate linee strategiche per la conservazione di questo manufatto.



Ringraziamenti Ringrazio anzitutto il mio relatore, il Prof. Salvatore Russo e il mio correlatore Giosuè Boscato per gli insegnamenti, il supporto, la pazienza e la conoscenza con la quale hanno saputo guidarmi durante lo svolgimento della tesi e senza la quale questa tesi non esisterebbe. Un ringraziamento particolare vĂ poi alla mia famiglia, ai miei nonni e ai miei familiari che mi hanno sostenuta in ogni modo nell’arco di questi anni di studi, incoraggiandomi a dare il meglio. E infine vorrei ringraziare il mio compagno e gli amici che mi sono stati accanto nell’ultimo anno di studi, sopportandomi e confortandomi ogniqualvolta ne avessi avuto bisogno.



Riferimento planimetrico. SCALA 1:500

RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

Ingrandimento lesioni. SCALA1:50

ABACO MATERIALI Tipologia

Simbolo

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

Prospetto nord esterno

Codice

ABACO DEGRADI Codice

Rilievo dei quadri fessurativi e delle incoerenze. SCALA1:100

Tipologia

Simbolo

D01

Integrazione con materiale incongruo.

D02

Mancanza.

D03

Tasselli.

ABACO QUADRO FESSURATIVO

Elem. Non Strutt.

Elem. Strutt.

D04

Cavillature, ampiezza inferiore a 0,5 mm.

D05

Fessure, ampiezza compresa tra 0,5 e 1 mm.

D06

Lesioni , ampiezza superiore a 1 mm.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

+8.12

+3.03

6

+3.04

1

2

4 3

5

7 8 9

Rilievo fotografico.

Riferimenti.

Rilievo tramite laser-scanner e fotoraddrizzamento. SCALA 1:100

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Fotoraddrizzamento e rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Rainer P. Movement control in the fabric of buildings. New York, Nichols Publishing Co, 1983. CODICE DI PRATICA per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Francesco Doglioni e Paola Mazzotti, Regione Marche, Ancona, 2007.

T01


Ingrandimento lesioni. SCALA1:50

RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

Riferimento planimetrico. SCALA 1:500

ABACO MATERIALI Tipologia

Simbolo

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

Prospetto nord centrale

Codice

ABACO DEGRADI Codice

Rilievo dei quadri fessurativi e delle incoerenze. SCALA1:100

Tipologia

Simbolo

D01

Integrazione con materiale incongruo.

D02

Mancanza.

D03

Tasselli.

ABACO QUADRO FESSURATIVO

Elem. Non Strutt.

Elem. Strutt.

D04

Cavillature, ampiezza inferiore a 0,5 mm.

D05

Fessure, ampieza compresa tra 0,5 e 1 mm.

D06

Lesioni , ampiezza superiore a 1 mm.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

+8.20

+3.06

+3.06

3 1

4

5

6

7 8

2

9

Rilievo fotografico.

Riferimenti.

Rilievo tramite laser-scanner e fotoraddrizzamento. SCALA 1:100

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Fotoraddrizzamento e rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Rainer P. Movement control in the fabric of buildings. New York, Nichols Publishing Co, 1983. CODICE DI PRATICA per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Francesco Doglioni e Paola Mazzotti, Regione Marche, Ancona, 2007.

T02


Ingrandimento lesioni. SCALA1:50

RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

Riferimento planimetrico. SCALA 1:500

ABACO MATERIALI Tipologia

Simbolo

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

Prospetto sud esterno

Codice

ABACO DEGRADI Codice

Rilievo dei quadri fessurativi e delle incoerenze. SCALA1:100

Tipologia

Simbolo

D01

Integrazione con materiale incongruo.

D02

Mancanza.

D03

Tasselli.

ABACO QUADRO FESSURATIVO

Elem. Strutt.

D04

Cavillature, ampiezza inferiore a 0,5 mm.

D05

Fessure, ampiezza compresa tra 0,5 e 1 mm.

D06

Lesioni , ampiezza superiora a 1 mm.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

Elem. Non Strutt.

+8.20

5

+3.02

+2.94

3 1

4

6 7

2 Rilievo fotografico. Rilievo tramite laser-scanner e fotoraddrizzamento. SCALA 1:100

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

8

9

Riferimenti.

Fotoraddrizzamento e rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Rainer P. Movement control in the fabric of buildings. New York, Nichols Publishing Co, 1983. CODICE DI PRATICA per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Francesco Doglioni e Paola Mazzotti, Regione Marche, Ancona, 2007.

T03


Ingrandimento lesioni. SCALA1:50

RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

Riferimento planimetrico. SCALA 1:500

ABACO MATERIALI Tipologia

Simbolo

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

Prospetto sud centrale

Codice

ABACO DEGRADI Codice

Rilievo dei quadri fessurativi e delle incoerenze. SCALA1:100

Tipologia

Simbolo

D01

Integrazione con materiale incongruo.

D02

Mancanza.

D03

Tasselli.

ABACO QUADRO FESSURATIVO

Elem. Strutt.

D04

Cavillature, ampiezza inferiore a 0,5 mm.

D05

Fessure, ampiezza compresa tra 0,5 e 1 mm.

D06

Lesioni , ampiezza superiore a 1 mm.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

Elem. Non Strutt.

+8.20

+3.06

+3.06

6 2

4

5

7 8

3

9

1 Rilievo fotografico.

Riferimenti.

Rilievo tramite laser-scanner e fotoraddrizzamento. SCALA 1:100

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Fotoraddrizzamento e rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Rainer P. Movement control in the fabric of buildings. New York, Nichols Publishing Co, 1983. CODICE DI PRATICA per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Francesco Doglioni e Paola Mazzotti, Regione Marche, Ancona, 2007.

T04


Riferimento planimetrico. SCALA 1:500

RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

ES TE RN O

IN TE RN O

Ingrandimento lesioni. SCALA1:50

ABACO MATERIALI Codice

Tipologia

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

Simbolo

ABACO DEGRADI Tipologia

D01

Integrazione con materiale incongruo.

D02

Mancanza.

D03

Tasselli.

Simbolo

Rilievo dei quadri fessurativi e delle incoerenze. SCALA1:100

ESTERNO

ABACO QUADRO FESSURATIVO

INTERNO

+8.19

+8.19

D04

Cavillature, ampiezza inferiore a 0,5 mm.

D05

Fessure, ampiezza compresa tra 0,5 e 1 mm.

D06

Lesioni , ampiezza superiore a 1 mm.

Elem. Strutt.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

+3.05

Elem. Non Strutt.

+8.11

5 +3.02

Prospetto sud-est

Codice

+3.03

2 1

7

8

9

4 3

+1.22 +0.87

Rilievo fotografico.

Riferimenti.

Rilievo tramite laser-scanner e fotoraddrizzamento. SCALA 1:100

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Fotoraddrizzamento e rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Rainer P. Movement control in the fabric of buildings. New York, Nichols Publishing Co, 1983. CODICE DI PRATICA per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Francesco Doglioni e Paola Mazzotti, Regione Marche, Ancona, 2007.

T05


Riferimento planimetrico. SCALA 1:500

RILIEVO DEI QUADRI FESSURATIVI

IN TE RN O

ES TE RN O

Ingrandimento lesioni. SCALA1:50

ABACO MATERIALI Tipologia

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

Simbolo

Prospetto nord-ovest

Codice

ABACO DEGRADI Codice

Tipologia

D01

Integrazione con materiale incongruo.

D02

Mancanza.

D03

Tasselli.

Simbolo

Rilievo dei quadri fessurativi e delle incoerenze. SCALA1:100

ESTERNO

INTERNO

+8.11

+3.04

+3.06

ABACO QUADRO FESSURATIVO

+8.19

D04

Cavillature, ampiezza inferiore a 0,5 mm.

D05

Fessure, ampiezza compresa tra 0,5 e 1 mm.

D06

Lesioni , ampiezza superiore a 1 mm.

Elem. Strutt.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

Elem. Non Strutt.

+8.19

+2.91

5 2 +0.88

1

3

7

9

4

+0.4

Rilievo fotografico.

Riferimenti. Rilievo tramite laser-scanner e fotoraddrizzamento. SCALA 1:100

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Fotoraddrizzamento e rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Rainer P. Movement control in the fabric of buildings. New York, Nichols Publishing Co, 1983. CODICE DI PRATICA per gli interventi di miglioramento sismico nel restauro del patrimonio architettonico, Francesco Doglioni e Paola Mazzotti, Regione Marche, Ancona, 2007.

T06



Restauri e lavori significativi del XIX e XX secolo

Indagini e studi attuali

BIBLIOGRAFIA

ARCHIVI

INDAGINI EFFETTUATE IN FASE DI RILIEVO DIRETTO

- Vite dei più celebri archiitettti e scu ulttori ve eneziani che fiorirono nel secolo decimosesto o, scrrittte da Tom mmas so Tem manza, Libro o primo (V Vitta di

- AMV Archivio storico municipale di Venezzia, Celestia. - ASV Archivio di stato di Venezia, Geniio Civile, b. 776-777-802. - SBAAV Archivio storico della Soprintendenza per i Beni Artistici ed Architettonici di Venezzia e Laguna.

An ntoniio da a Ponte)), 1778 8, Ve enezzia - Le fabbriche più ù cospicu ue di Ven nezia, Leop pold do Co. Cico ognara a, 181 15, Accademia a dii Belle e Artti, Ven nezzia a - Saggio storic co sul po onte di Rialtto in Venezzia a, Antoniio Rondelet, 1841, Edittori Fratellli Neg gretti, Mantova - Rialto: le fabb brich he e il pon nte e 15 514 - 15 591, Don nate ella Callabi,, Paolo o Mo ora achiello, 19 987 7, Einaudi, To orino - Il ponte di Rialto, un resttauro a Venezia, Marc co Bisà, Re emig gio o Mas sobello, 1991, Neri Pozza Ed ditore, Vice enza - Venezia ponte e per ponte, Giaanpiiero Zuccche etta a, 1992 2, Stam mpe eria di Venezia, Ven nezzia - Venezia i ponti, Danielle Re esin ni, 2011, Vianello Libri, Treviso - La piazza di Rialto: di tutto il mondo la più ricc chissima parte e, Donatella Calabi, 2011, Corte dell Fontego, Ven nezia - ASV Archivio di stato o di Venezia, Prrov vveditori sopra la fabbrica del ponte di Ria alto, b. 4, co ontratti

- LabSCo Laboratorio di Sc cienzza delle Costruzio onii, Università IUAV di Venezia.

FASE 01 ANA ALIS SI NON-DISTRUTTIVE E IN SITU

Indagine conoscitiva tramite utilizzo di endoscopio e georadar. Ricostruzione fasi di cantiere

Contratto con i cavaca analli.

Restauro e sistemazione rampe.

Verifica delllo sta ato tensionale dei tirantii in acciaio.

Contratto per la fornitu ura a di pali e legname, pie etre e co ottte da Padova, pietra viva da Rovigno.

Restauro o e sistemazione coperture.

Prove micro- sismiche per l’analisi dell’impalcato in chiav ve.

INDAGINI CONOSCITIVE COSTRUTTIVE

Inquadramento storico archivistica e documentale

FASE 02 ANA ALISI DISTRU UTTIV VE IN LABORATORIO Acquedotto per le acque piovane.

Disegno del progetto definitivo.

Prove distruttive su campioni di carote di muratura e di pietra d’Istria.

Elementi di rinforzo in cls armato.

Esecuzione dei lav vori.

FASE 03 MONITORAGGIO O Monitoraggio dinamico attraverso il posizionamento di 32 accelerometri per conoscere la risposta dinamica del ponte alle vibrazioni ambientali.

Elementi di rinforzo in tiranti di acciaio. F an Fr ance ce esc sco Gu Guar Guar a di ,Ve Ved duta dut du ta dell Can a al a Gra and de co on il Ponte on nte e di Ri R al a to to,, 17 758. 58. 58

Cron Cr Cron o ac aca ca de ei la avo vori ri ese segu guit gu itti ne n l 19 1976 76 6.

IPOTESI 01 Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Cronac Cron a a de deii so sond ndag ag ggi e del e mon onit itor it orag or aggi ag gio gi o di dina n mi na m co esegu uit ito ne nell fe ebb bbra raio ra aio o 201 0 4. 4

IPOTESI 02

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

IPOTESI 03

T07


1503

1540

01/02/1587 = Contratti per demolire l’intero ponte. 28/01/1588 = Cavacanali, primo contratto per la costruzione delle palificate, una per riva, a doppia parete per cingere e prosciugare le zone del canale entro cui fondare le spalle.

15/02/1587 = Disegno di Antonio da Ponte della planimetria da lui proposta. 16/02/1587 = Contratto per fare il battuto dei pali sotto i piloni (16/02/1587: Provv.Ponte di Rialto, b.4, pag. 4.). 23/07/1588= Completati i denti del secondo e terzo battuto, sono poste le traverse di collegamento delle teste del battuto e si assestano le prime pietre e i primi mattoni (10/09/1588: Provv.Ponte di Rialto, b.4, pag. 11.).

20/09/1589: Provv.Ponte di Rialto, b.4, pag. 24. ASV, Provv.Ponte di Rialto, b. 7 doc.

09/1588: Provv.Ponte di Rialto, b.4, pag. 11. Mercato con Giacomo Bozzetto, Stefano de Filippo e Moreschi Tagliapietra per 66 pezzi “ per far la imposta del volto, lunghi 2.35 m, larghi 1.13 m, grossi 0.7 m. “Il più metter drio a questa fassa pezzi, quali va longhi l’uno da piè 4 (1.34m) in suso grossi da piedi 1,5, fino a piè 2 (0.52-0.7m)e larghi da piè doi fino a piè 2,5 (0.7-0.87m), in tutto 1.200 circa“. Sistemazione delle pietre d’istria dai bordonali fino alla superficie dell’acqua 4,7 m. Da questo punto la spalla fu lavorata con pietre cotte a Valeghin, cioè che andavano al centro. 04/09/1589 = Viene messa in opera l’ingegnosa armatura costituita da capriate in combinazione senz’altro sostegno che i punti d’appoggio nei due piloni studiata da Vincenzo Scamozzi per voltare il ponte di Rialto.

1580

RIFERIMENTI COSTRUTTIVI VENEZIANI

01/02/1587: Provv.Ponte di Rialto, b.4, pag. 2. Contratto con Giacomo Bozzetto per 5.000 pietre vive da Rovigno,per il primo pilone, “bone, salde, senza pelli e senza busi, ..., le quali siano longhe piedi 4 e larghe piedi doi et alte piedi uno et un quarto in suso, fino piedi doi”(1.34-0.70.43/0.7).

01/09/1588 doc. 20/12/1588 ASV, Provv.Ponte di Rialto, dis. 11; Francesco Zamberlan, Piloni del ponte di Rialto. 20/09/1589: Provv.Ponte di Rialto, b.4, pag. 24. 1,3 m erano misurati allo spessore dell’arco in chiave, 4,5 m al filo dell’imposta. Per l’arcata si usarono pietre vive le cui dimensioni erano piedi 4 (m. 1,40) di lunghezza e piedi 1 ½ (m.0,51) di grossezza. Queste pietre, sagomate fuori opera con dente ed incavo per l’incastratura sulle facce opposte interne, vennero disposte in modo alternato, in senso verticale e in senso orizzontale, legandole fra di loro con delle catene di lunghezza di piedi 4 (m.1,40), sistemando entrambe in modo che andassero “a valenghin”. Sopra ad esse collocarono i mattoni di taglio convergenti al centro dell’arco, coronato, all’esterno, verso il canale, da una cornice alta 0,7 m. I maestri s’impegnano altresì a riempire di mattoni i raccordi tra le spalle e le due rughe e a rivestire di lastroni le maestà del ponte.

09/1590 = Si comincia a lavorare alle botteghe sul ponte. 12/1590 = Si iniziarono nella via centrale , rampe lievemente inclinate tra pilastro e pilastro d’ogni bottega, rivestite di mattoni a spinadipesce e chiuse da fasce di pietra d’Istria, nelle vie laterali veri e propri gradini, dopo aver disposto bocche e condotte sotterranee per lo scolo delle acque.

1587

1590

PONTE DELLE GUGLIE 1580

PONTE DI SAN GIOBBE 1503

Localizzazione: Sestiere Cannaregio, Rio di Cannaregio, Venezia. Tipologia: Ponte a più arcate ribassate Materiale: Pietra, Muratura Lunghezza: Larghezza: Altezza: Ingegnere: ignoto il primo; Andrea Tirali Descrizione: Alla fine del XV secolo, come mostra il Dè Barbari, esisteva già un ponte in legno, probabilmente apribile, come quell’altro allora detto di Cannaregio all’estremità opposta di questo importante canale. Nel 1503, veniva costruito un ponte in pietra fatto di tre archi, che nel 1688 risultava già in uno stato di precaria conservazione, per cui una volta iniziati i lavori di restauro, si stimava più conveniente abbatterlo e ricostruirlo ex-novo, riutilizzando le fondazioni dei piloni centrali del vecchio ponte.

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

INQUADRAMENTO STORICO

Localizzazione: Sestiere S. Marco, Rio della Zecca,VE Tipologia: Ponte ad arco ribassato Materiale: Pietra d’Istria Lunghezza: Larghezza: 3 m Altezza: Ingegnere: Jacopo Sansovino Descrizione: Fin dai tempi più lontani su questa estremità del Rio della Zecca esisteva un unico largo ponte denominato “Ponte della Pescaria“ privo di gradini che nella parte rivolta verso l’interno del rio, era sormontato da cinque botteghe. In seguito alla fabbrica del Palazzo della Zecca, ad opera del famoso Sansovino, tali botteghe vennero ricostruite e ridotte a tre. Varie stampe dell’epoca e del secolo successivo ce lo mostrano come una struttura estesa all’intera larghezza della riva, con solo pochi larghi gradoni d’accesso.

da fonti archivistiche e bibliografiche

RICOSTRUZIONE FASI COSTRUTTIVE

PONTE DELLA ZECCA 1537 e precedente

Localizzazione: Sestiere Cannaregio, Rio di Cannaregio, Venezia. Tipologia: Ponte ad arco ribassato Materiale: Pietra Lunghezza: Larghezza: Altezza: Ingegnere: Proto Marchesin Marchesini Descrizione: Nel 1285, il Doge Giovanni Dandolo faceva comunque costruire un ponte in legno che andava a prendere il posto della zattera per traghettare fino a quel tempo in uso. Alla fine del ‘400 il ponte in legno era costituito da due grandi rampe poggianti su quattro file di pali e probabilmente era una struttura apribile al centro per consentire il transito delle grosse barche munite di alberatura. La costruzione del ponte in pietra risale invece all’anno 1580 e come ricorda il Temanza venne curata dal Proto Marchesin Marchesini.

- Jacopo de Barbari, veduta prospettica della città di Venezia, 1500, Venezia, Museo Correr. - Vittore Carpaccio, Miracolo della Croce a Rialto, 1494, Venezia, Gallerie dell’Accademia di Venezia.

- Francesco Zamberlan , i piloni del ponte di Rialto, 1588. Venezia, Archivio di Stato , Provvedi tori sopra la fabbrica del Ponte di Rialto, b. 3, di s. 11. - Ingnoto XVII sec, incisione del progetto scamozziano per il ponte di Rialto.

- Felice Brunello, progetto in legno per il ponte di Rialto. Venezia, Provveditori sopra la fabbrica del Ponte di Rialto, b. 3, di s. 9. - Antonio Rondelet, armamento a cinque catene di legnami di larici grossi ideato dallo scamozzi per il ponte di Rialto.

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

- Antonio da Ponte schizzo per il pilone, imposta e archivolto del ponte di Rialto ASDV, Provveditori sopra la fabbrica del Ponte di Rialto, b. 4.

- Michele Michiel Marieschi, Il Ponte di Rialto dalla Riva del Vin 1740. - Canaletto (Giovanni Antonio Canal), Ponte di Rialto 1727.

T08


- 1920-1924:

04/03/1853:

- 16/06/1823:

La provincia di Venezia autorizza Giuseppe Aseo a ricostruire le gradinate e a rimuovere, restaurare e riposizionare le colonnelle danneggiate. AMV, 1823 Strade, Fasc. Lavori Stradali, Fasc. Sezione III prot. 10299/2716, 20 ottobre 1823.

Venti anni più tardi dopo tutte le gradinate, sia quelle centrali che quelle laterali, si trovano in condizione tale da comportare un rischio per la sicurezza sia in caso di pioggia sia in condizioni di ghiaccio. Viene proposta quindi la ricostruzione delle gradinate con sottoposti acquedotti e sfogo delle acque pluviali.

- 1910-1914:

-1851-1855:

Ricostruzione delle tre gradinate che portano verso Riva del Vin, verso il traghetto del Buso, verso Pescaria della Cerva.

AMV,Busta I X 4 10 1850- 54 Ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 4 febbraio 1853, nr. 2 211- 775 nr. 8283- 3777 del 1847, tavola D Nuove Costruzioni.

1823

AMV, 1850-54 IX 4 10.

Restauro di tutte le soprastrutture del ponte che presentano lesioni e strapiombi. AMV, 1910-14 IX 2 11, Proposte relative all’esecuzione dei lavori di restauro alle soprastrutture del Ponte di Rialto e per concorrere alla relativa spesa 1903.

1845-1855

Restauro del piano camminabile del ponte e creazione di uno strato impermeabile di intonaco per evitare infiltrazioni, e restauro della balaustra a nord a lato dell’Erberia. Inoltre i tecnici rilevano la necessità di eseguire degli interventi strutturali all’imposta dell’arco centrale e delle vicine coperture in piombo che risultano sfalsate. SBAAV, Archivio Storico, busta A Città 10, fasc. Ponte di Rialto anni 1903-1952, 17 luglio 1922; 14 gennaio 1924. SBAAV, Archivio Storico, busta A Città 10, fasc. Ponte di Rialto anni 1903-1952, 10 dicembre 1921.

1910-1914

1850

- 05/02/1930:

Viene autorizzata la posa di una conduttura del gas attraverso il ponte, attraverso la rampa esterna sud. SBAAV, Archivio Storico, busta A Città 10, fasc. Ponte di Rialto anni 1903-1952, 30 gennaio 1930; 5 febbraio 1930; 14 marzo 1930.

1973-1976

1920-1924 1930

1900

Il ponte di Rialto, un restauro a Venezia, Marco Bisà, Remigio Masobello, 1991, Neri Pozza Editore, Vicenza.

1950

2000

RESTAURI ESEGUITI NEL XIX E XXSECOLO

- 1973-1976:

Nuova sessione di restauri e manutenzione. Lavori eseguiti: smontaggio della balaustra e consolidamento delle colonnine, sostituento il materiale deteriorato; rifacimento della carpenteria in legno e della copertura in piombo; consolidamento della pietra sfaldata e sostituzione delle parti irrecuperabili; restauro della struttura interna in mattoni e delle lastre di pietra delle fondazioni; rifacimento della pavimentazione e delle gradinate; consolidamento della struttura in pietra dei negozi; pulizia della volta; restauro delle sculture.

Il Ponte di Rialto, un restauro a Venezia, Marco Bisà, Remigio Masobello, 1991, Neri Pozza Editore, Vicenza. - Intervento sui corpi negozio. - Intervento statico ideato per la balaustra: il fissaggio delle mensole. - Disposizione globale del cordolo in calcestruzzo.

ASDV Busta IX 4 10 1850- 54 Ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 4 febbraio 1853, nr. 2 211775 nr. 8283- 3777 del 1847.

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Archivio della Soprintendenza per i Beni Artistici ed Architettonici di Venezia - Venezia, 1 luglio 1850, riassunto pezzi occorrenti, soprintendenza per i beni ambientali e architettonici Venezia nr.6. - II Ponte di Rialto Rampa, V. 28 giugno 1848. Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici Venezia nr. 4.

Archivio del genio civile di Venezia - Busta IX 2 11 1910- 14 Tavola con danni all’ arco ,anno 1905. - Busta IX 2 11 1910- 14 Tav. II Arcate delle botteghe sopra il Ponte di Rialto.

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Riferimenti. AMV Archivio storico municipale di Venezia, Celestia. ASV Archivio di stato di Venezia, Genio Civile, b. 776-777-802.SBAAV Archivio storico della Soprintendenza per i Beni Artistici ed Architettonici di Venezia e Laguna.

T09


F01

B

A

C

D

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

Endoscopio, modello RIDGID SeeSnake Micro CA-100 Inspection Camera.

Antenna - frequenza: 2000MHz - intervallo di profondità: 25-35cm - peso dell’antenna: 0.49kg - peso del cavo: 0.95kg

A

B

I Rilievo fotografico coperture attività commerciali II Rilievo fotografico intradosso

Acquisizione dati - formato dei dati = RADAN (.dzt) - velocità di scansione = 220 scans/sec; 120 scans/sec - intervallo di scansione = selezionabile

Ispezione tramite g georadar.

arcata in pietra

a

Unità di controllo Sistema - numero di canali = 1 - visualizzazione = scansione lineare, oscilloscopio, 3D

CONCLUSIONI

b c

L’attrezzatura ha consentito di eseguire, attraverso prove non distruttive che si basano sulle modalità di propagazione delle onde elettromagnetiche attraverso un materiale, una mappatura dell’intera superficie calpestabile del Ponte di Rialto, al fine di individuare le anomalie presenti nei primi 50 cm di profondità.

Riferimento planimetrico.

CONCLUSIONI

Esempio di radargramma delle letture effettuate in chiave. Le letture orizzontali sono state eseguite con andamento N-S (Y 0) mentre le letture verticali con andamento O-E (X 0).

Rilievo imposta ovest.

I

Documentazione fotografica.

1- Verifica costruttiva della copertura e dello stato di conservazione della stessa. 2 - VERIFICA DIMENSIONALE DELLE TRAVATURE che sostengono il manto di copertura. 3 - Verifica dello spessore delle tramezze che suddividono i corpi dei negozi. 4 - Verifica dimensionale del CORDOLO IN C.A. 5 - Verifica delle travi in c.a. e in legno di APPOGGIO DELLA VOLTA DELL’EDICOLA centrale. 6 - Verifica dello costituzione materica del pilatro centrale su cui appoggia la volta dell’edicola.

a

1- Dalle analisi dei rilevamenti effettuati sulle quattro spalle del ponte risulta evidente che nei PRIMI 50 CM la stratificazione risulta costituita prevalentemente da due materiali: la PIETRA D’ISTRIA superficiale, circa 25 CM, e un MATERIALE DI SUPPORTO di natura eterogenea. I radargrammi evidenziano anche la presenza di materiale estraneo in corrispondenza dei limiti perimetrali dei conci di pietra; tali materiali sono presumibilmente delle ZANCHE METALLICHE DI ANCORAGGIO TRA LA PIETRA D’ISTRIA E LO STRATO DI SUPPORTO.

b

II c

III Ispezione visiva per mezzo di endoscopia.

1- Verifica della differenza dimensionale dei CONCI IN PIETRA D’ISTRIA che costituiscono l’arcata strutturale del ponte. 2- Verifica dimensionale delle IMPOSTE DEL PONTE.

b

2 - L’analisi dei radargrammi eseguiti sui 660 mq di superficie calpestabile del ponte confermano la stratigrafia rilevata tramite endoscopio e ispezione visiva.

a Riferimento planimetrico.

3 - Il radargramma dell’impalcato

Riferimento planimetrico. Rilievo imposta est.

LETTURE VERTICALI

LETTURE ORIZZONTALI

Esempio di radargramma delle letture effettuate sulle spalle del ponte. Lettura verticale n. 368 spalla sud lato est. Discontinuità rilevate.

a

b

A Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

b

III 1-

La stratificazione rilevata evidenzia che l’impalcato è costituito dai masegni in molassa prealpina e dalle lastre in pietra d’Istria che poggiano su un riempimento di sabbia prima della struttura in muratura. 2- SPESSORE IMPALCATO: masegno (circa 10cm) che sommato al riempimento in sabbia di allettamento (circa 10 cm) porta ad uno spessore dell’impalcato in chiave di 20 CM. 3 - Verifica dimensionale del LATERIZIO disposto a taglio sono: 26 X 12 X 6 CM.

IN CHIAVE evidenzia delle ANOMALIE DI CIRCA 50 CM DI LARGHEZZA FINO ALLA PROFONDITÀ DI 40-45 CM. Alcune di queste anomalie sono riconducibili alla presenza di SOTTOSERVIZI, mentre altre evidenziano probabilmente delle VARIAZIONI DELLO SPESSORE DELLA PARTE STRUTTURALE.

FASE DIAGNOSTICA 01

Riferimento planimetrico.

4 - I radargrammi confermano la presenza di SOTTOSERVIZI NELLE RAMPE LATERALI a Nord e a Sud IN PROSSIMITÀ DEGLI EDIFICI dei negozi per una larghezza di circa 1m.

B

Riferimento planimetrico.

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Riferimenti. Diagnostica fornita dal LabSCo, Laboratorio di Scienza delle Costruzioni, Università IUAV di Venezia.

T10


F01

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA a. b. –

A

B

C

Indagini micro-sismiche

n. 7 accelerometri PCB 353B33 n. 1 unità di acquisizione HBM MX840A numero di canali:8 single ended

D

– – c. d.

risoluzione: 24 bit max. frequenza campionamento: 9.2KHz martello strumentato PCB Piezotronics, modello 086C20; n. 1 personal computer Toshiba Tetra A10-1HL.

ESEMPIO DEGLI STUDI EFFETTUATI ACCELEROMETRI B26CH1, B27CH2, B28CH3 Battute B26, B27, B28

ACCELEROMETRI B26CH1, B27CH2, B28CH3 Battute B26, B27, B28

BS1

B

velocità à tra r smissi s one

punti di ricezione

CH1

CH H

CH2 CH3 CH4

CH1

CH5

B26CH1

B26

B27CH2

B27

B28CH3

B28

CH2 CH3 CH4

CH5

B26CH1

B22 B23 B24

CH2 CH3 CH4

B27CH2

B27

B27

B28CH3 B21

m/s

B25

B22 B23 B24

B28

m/s

10

Schematizzazione del processo di acquisizione dei dati. Riferimento planimetrico.

Documentazione fotografica.

BN5

BNCH5

BN4

BNCH4

BN3

BNCH3

BNCH5

BN4

BNCH4

BN3

BNCH3

BN2

BNCH2

BN2

BN1

BNCH1

BN1

B1

B2

B3

B4

B22 B23 B24

BN5

BNCH5

BCN7

BCNCH2.1

CH2 CH3 CH4

CH5

BCN6

BNCH1 B2

B3

B4

B26CH1 BCNCH1.1

BCNCH3.1

BCN7

BCNCH2.1

BCN6

BCNCH4

BCN4

BCNCH3

BCN3

B26

B27CH2

BCNCH2

B7

B8

B9

B10

BCN5

BCNCH4

BCN4

BCNCH3

BCN3

11

B22 B23 B24

BNCH5

B7

B8

B9

B10

BS5

BSCH5

BSCH4

BS4

BSCH4

BS3

BSCH3

BS3

BSCH3

BS2

BSCH2

BS2

BSCH2

BS1

BSCH1

CH2 CH3 CH4

10 B26CH1

B15

B17 B18 B19

9

1337m/s B21

B22 B23 B24

BN5

B15 12

BSACH2

BSA3

8 BSA2

1047m/s

BSA2

BSACH3

m/s

8

1047m/s

BSACH3

BSA3

B28 B16

B25

B17 B18 B19

B20

B16

B17 B18 B19

B20

BNCH5

B26CH1

B27CH2

B28CH3

BCNCH3.1

BCNCH2.1

BCNCH1.1

BCNCH4

BCNCH3

BCNCH2

BCNCH1

BSACH1

BSACH2

BSACH3

Schema delle triettorie.

Localizzazione del rilevamento.

Schema delle triettorie.

Riferimento planimetrico.

Lo schema delle triettorie considera il punto di eccitazione ed il punto di ricezione dell’accelerometro, il numero di discontinuità incontrate segnalate con il numero rosso in corrispondenza della rispettiva battuta e riporta la velocità di trasmissione rilevata.

Riferimento planimetrico.

Lo schema delle triettorie considera il punto di eccitazione ed il punto di ricezione dell’accelerometro, il numero di discontinuità incontrate segnalate con il numero rosso in corrispondenza della rispettiva battuta e riporta la velocità di trasmissione rilevata.

BN5

BN4

BN3

BN2

BS5

BS4

BS3

BS2

BS1

BN1

Localizzazione del rilevamento.

2 - La direttrice IN CHIAVE in direzione trasversale Nord-Sud e quella centrale in direzione longitudinale Est-Ovest, presentano una velocità dell’onda acustica >1500 m/sec, tale da indicare la PRESENZA DI UN MATERIALE PARTICOLARMENTE COMPATTO. Velocità media delle onde acustiche nella rampa centrale sono >1500m/sec = buona qualità dello strato superficiale dell’impalcato.

CH1

B22 B23 B24

CH2 CH3 CH4

B25

CH5

B3

B10

SCALA 1:1000

BNCH5

BNCH4

BNCH3

BNCH2

BNCH1

BSCH5

BSCH4

BSCH3

BSCH2

BSCH1

B26

B27

B28

BCN7

BCN6

BCN5

BCN4

BCN3

BCN2

BCN1

BSA1

BSA2

BSA3

3 - Rampa Sud = velocità media > 1300m/sec Rampa Nord = velocità media <1100m/sec. L’AREA A NORD e causa della sua esposizione, risulta essere quella MAGGIORMENTE SOGGETTA A fenomeni di DEGRADO causati dagli agenti atmosferici.

NORD

B21

B5

B2

B9

B20

B15

B4

B1

B7 B8

B6

B12 B13 B14

SUD

B17 B18 B19

B11

B16

SCALA 1:1000

1- Velocità media di propagazione delle onde acustiche rilevata , considerando le traiettorie ed il numero di giunti attraversati = 1000-1500m/sec. Velocità di propgazione delle onde acustiche <1000 m/sec è indice di una perdita di compattezza degli strati superficiali dell’impalcato.

BSA1

1268

BSA1

BSACH2 B27

B20

B12 B13 B14

B15

1505m/s B28CH3

B16

BSCH1 B11

BSACH1

10

B27CH2

BSA3

BSACH3

B12 B13 B14

BSACH1

s

BSA2

B11

B26

BSA1

507m/

SCALA 1:1000

BSA3

B20

CH5

BSCH1

BSACH2

B17 B18 B19

BS1

CH1 B12 B13 B14

B16

BCN1

BSCH5

B11

BSA2

9

1397m/s

BSACH3

BCN2

B6

BCNCH1

BS4

BSACH1

BSA1 8

1417m/s

B25

BCN1

BS5

BS1

10

1651m/s

B28

BN5

SCHEMA DEI PUNTI DI BATTUTA E DI RICEZIONE PER LE PROVE MICRO-SISMICHE

BCNCH1.1

BCNCH2

B21

B15

B27

1491m/s

BCN2

B6

BCNCH1

B12 B13 B14

BSACH2

9

1299m/s

B28CH3

BSCH1 B11

BSACH1

BCN5

903m/s

B20

BS1

B5

10

Riferimento fotografico.

B17 B18 B19

BNCH2

B1

CH1

BSA3

B16

B25

B5

BCNCH3.1

BSA2

1172 BSACH3

BN5

B21

10

1542m/s

BSACH2

B25

9 B28CH3

BSA1

1964m/s

B28

1370

B15 10

BSACH1 B26

9

B27CH2

B12 B13 B14

CH5

B26CH1

B26

842m/s

777m/s B21

CH1

9

CONCLUSIONI

BSCH1 B11

punti di battuta

FASE DIAGNOSTICA 01

Il test di tipo non-distruttivo si basa sulla propagazione delle onde elastiche attraverso il materiale.

L’IMPATTO PRODOTTO sulla superficie da un martello strumentato, GENERA UNA VIBRAZIONE/SEGNALE che si propaga all’interno dell’elemento stesso sotto forma di onde elastiche longitudinali (di compressione) e trasversali (di taglio). LE CARATTERISTICHE DEL SEGNALE in uscita VARIANO al variare dello strato di materiale attraversato e subisce delle alterzioni A SECONDA DELLE DISCONTINUITÀ attraversate. DALLA VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE E DALLA FORMA DELL’ONDA VIENE RICAVATA UNA VALUTAZIONE QUALITATIVA DELLA CONDIZIONE DEL MATERIALE.

C Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

In questo caso le letture riferite alla battuta B26 e alle rispettive traiettorie delle onde elastiche evidenziano una riduzione della velocità di attraversamento. Tale abbattimento è dovuto ad una lastra della pavimentazione disconnessa nel punto in prossimità di B25. Con questa configurazione le velocità sono comprese nell’intervallo 1000-1500m/sec.

Anche con questa configurazione le velocità sono comprese nell’intervallo 1000-1500m/sec.

GRAFICO

GRAFICO

Riferimenti. Diagnostica fornita dal LabSCo, Laboratorio di Scienza delle Costruzioni, Università IUAV di Venezia.

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

T11


F01

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

A

B

C

D

a. b. – –

n. 7 accelerometri PCB 353B33 n. 1 unità di acquisizione HBM MX840A numero di canali:8 single ended 8 risoluzione: 24 bit

– c. d.

max. frequenza campionamento: 9.2KHz martello strumentato PCB Piezotronics, modello 086C20; n. 1 personal computer Toshiba Tetra A10-1HL.

Determinazione della tensione delle catene metalliche Il test di tipo non-distruttivo si basa sulla propagazione delle onde elastiche attraverso il materiale.

CONCLUSIONI Caratteristiche geometriche dei tiranti.

f 0 incastrato

kl L2

EQ. 2

f 0 appoggiato

n2

Schematizzazione del processo di acquisizione dei dati. Riferimento planimetrico.

§ Ez g J x · ¨¨ J A ¸¸ © ¹

S 1 2 L2

E Z Jag AJ

Errore del valore della tensione = ± 10%

Variazione della tensione causata da effetti termici = ± 10/15 kgf/cm2 per °C

Documentazione fotografica.

I GRAFICI riportati mostrano per ogni tirante i primi due modi di vibrare. Spettri di dominio della frequenza.

Tirante 1

Tirante 3

1- I quattro tiranti sono TUTTI SCALA 1:1000

ATTIVI.

2 - I TIRANTI 3 e 4, esposti a Nord, HANNO UN’AZIONE assiale RIDOTTA DEL 45% rispetto ai

SCHEMA DI RIFERIMENTO DELLA NOMENCLATURA DEI TIRANTI ANALIZZATI.

Tirante 2

T2

T4

T3

ACQUISIZIONE DATI A 1/2 E 1/3 DELLA LUNGHEZZA DEL TIRANTE. L’approccio adottato tiene conto di DUE IPOTESI DI VINCOLO: INCASTRO – INCASTRO (Equazione 1, f incastrato) e APPOGGIO – APPOGGIO (Equazione 2, f appoggiato). Attraverso la frequenza fondamentale determinata per entrambe le configurazioni, si calcola lo sforzo longitudinale e tale risultato permette di determinare le frequenze teoriche di ordine superiore. Il valore delle sperimentazioni più vicino al valore che deriva dalle equazioni fondamentali 1 e 2, determinerà la condizione di vincolo CHE MEGLIO APPROSSIMA LA SITUAZIONE REALE. I tiranti sono stati eccitati per mezzo di azione manuale.

tiranti 1 e 2.

NORD

SUD

T1

Tirante 4

La Tabella riporta in dettaglio le frequenze sperimentali f0 EXP determinate per mezzo della FFT (Fast Fourier Transform) e quelle calcolate per mezzo dell’approccio numerico f0 incastrato Eq 1 e f0 appoggiato Eq 2.

f0 EXP (HZ)

% di vicinanza all’approccio numerico

Tirante 1

12.05

88%

Tirante 2

11.02

78%

Tirante 3

8.75

61%

Tirante 4

9.97

70%

% di vicinanza all’approccio numerico

f0 APPOGGIATO Eq 2 (HZ)

13.71

200%

6.04

14.07

178%

6.20

14.35

138%

6.33

14.30

158%

6.30

f0 INCASTRATO Eq 1 (HZ)

D Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

FASE DIAGNOSTICA 01

EQ. 1

Riferimenti. Diagnostica fornita dal LabSCo, Laboratorio di Scienza delle Costruzioni, Università IUAV di Venezia.

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

T12


STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

F02

- Macchina universale Gadalbini Sun 20 (carico massimo 200kN) - Pressa Gadalbini 5000 kN (carico massimo 5000 kN).

N

Prove distruttive: prove di caratterizzazione meccanica

CONCLUSIONI

I campioni di pietra d’Istria e di muratura sono stati estratti dalle carote delle prove geognostiche (vedi punti di estrazione C6 e C7 della relazione delle indagini geognostiche) consegnate dal Comune di Venezia. I campioni si presentano in buono stato di conservazione e non presentano anomalie o difetti rilevanti. Le dimensioni dei campioni tuttavia non rispondono a quanto prescritto dalla normativa vigente e che i risultati ottenuti possono, quindi, essere condizionati dalla stessa.

MPa Schematizzazione del processo di acquisizione dei dati.

Campione Tipologia

C6

1 2 3

Muratura Muratura Muratura

Profondità Lunghezza Diametro Carico di Peso (kg) (m) (cm) (cm) rottura (N) 0.8 1.8 2

18 19 17.5

7.8 7.8 7.8

1.462 1.5875 1.276

25000 26500 23000

Tensione a Modulo rottura elastico (MPa) (Kg/cmq) Campioni 5.23 44.358 delle carote C6. 5.55 46.907 4.82 39.769

Resistenza a compressione pietra = 849 Kg/cm2 Resistenza a compressione muratura = 68 Kg/cm2

Campione Tipologia

C7 1 2 3 4 Foto dei campioni estratti.

Riferimento planimetrico dei punti di estrazione delle carote.

Documentazione fotografica dei campioni dopo la prova di compressione monoassiale.

Pietra Pietra Muratura Pietra

Tensione a Modulo rottura elastico (MPa) (Kg/cmq) 425000 88.99 353.331 Campioni 365000 76.42 318.351 delle carote C7. 32000 6.70 48.436 405000 84.80 344.664

Carico di Profondità Lunghezza Diametro Peso (kg) rottura (N) (m) (cm) (cm) 2 2.8 3.8 2.3

18.8 17 18.8 17.3

7.8 7.8 7.8 7.8

2.394 2.179 1.662 2.1685

La tabella elenca i dati fisico-meccanici delle prove di compressione monoassiale condotte sui campioni con diametro 8 cm e altezza con rapporto di circa 1:2.

Confronto con analisi simili svolte in precedenza INDAGINE SULLA RESISTENZA DIBASE DELLA MURATURA DI MATTONI A VENEZIA. Franco Laner, Gianna Riva, Federico Zago Atti dell’Istituto di Scienza delle Costruzioni, IUAV, Editrice tipografica commerciale, Venezia, 1979.

Localizzazione del prelievo L’edificio, che presenta caratteristiche costruttive tipiche dell’edilizia veneziana del ‘600, costituisce un esempio sufficientemente significativo della composizione strutturale delle murature ascrivibili a tale periodo storico.

Resistenza alla compressione del laterizio di provenienza storica. R1 (Kg/cmq)

Resistenza media di prelievo R1 (Kg/cmq)

RM = 0,2 R1 log (R2 + 3)

RM = resistenza media alla compressione della muratura; R1 = resistenza media del laterizio; R2 = resistenza media della malta. 0,2 e 3 indicano i coefficienti per i mattoni pieni e la malta.

C1

C2

169

246

210

164

199

177

254

218

172

207

173

161

223

170

217

181

169

231

178

225

152

196

215

174

196

160

204

223

182

204

169

205

220

173

208

Roccia sedimentaria

Resistenza a rottura per compressione Kg/mm2

Resistenza a rottura per flessione Kg/mm2

Modulo di elasticità Kg/cm2

8 -18

0,6 -1,5

400.000 700.000

Pietra d’Istria, calcare compatto

2 - Considerando il condizionamento dei rapporti dimensionali e della perturbazione dei provini, dovuta alle attività di estrazione delle carote, le quanlità fisico-meccaniche ricavate sono comunque attendibili rispetto alla normativa di riferimento (Circolare 2 febbraio 2009, n. 617, Tabella C8A.2.1) e a quanto presente in letteratura.

3 - Resistenza media a compressione campioni muratura = 60 Kg/cm2 Resistenza media a compressione campioni pietra d’Istria = 849 Kg/ cm2 DATI DI CONFRONTO Resistenza media a compressione muratura = 25 Kg/cm2 Resistenza media a compressione laterizio = 50-815 Kg/cm2 Resistenza media a compressione pietra d’Istria = 800-1.800 Kg/cm2

1 Fase di taglio della muratura per l’estrazione del campione.

Localizzazione del prelievo

A1

B1

B2

C1

C2

Resistenza media alla compressione del laterizio. R1

169

205

221

174

208

Proprietà meccaniche della pietra d’Istria.

29

23

27

22

24

205

221

174

208

(Kg/cmq) Resistenza media alla compressione della muratura. RM

(Kg/cmq) Resistenza media alla compressione del laterizio. R1

169

“Lo studio del comportamento deformativo di murature storiche ha altresì messo in evidenza come i valori del modulo elastico, assai bassi per le vecchie murature, subiscano degli incrementi proporzionali alla qualità delle malte sostituite, pur mantenendosi comunque assai lontani dai valori normalmente accettati per le nuove murature.”

Resistenza alla compressione Kg/cmq

E = 360.000 RM / 400 + RM

Modulo elastico Kg/cmq

(Kg/cmq) Resistenza media alla compressione della malta. R2

(Kg/cmq) Resistenza media alla compressione della muratura. RM

38,6 (1)

59

149,5 173,1 133,6 102,3 (2) (2) (2) (2)

104

50

82

2

Risultati delle prove di resistenza alla compressione su campioni di muratura originaria e su campioni confezionati con laterizi di provenienza storica e malte nuove. (1) = Malta di calce viva e cemento, rapporti in volume: calce in sassi 2, cemento 1, sabbia 12 (2) = Malta di cemento allungata (bastarda), rapporti in volume: calce idraulica 1, cemento 2, sabbia 10.

Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014

Resistenza a trazione Kg/cmq

Malta

Laterizio

20 - 255

50 - 815

1-8

20 - 80

80 -160 x 103

150 - 200 x 103

55

(Kg/cmq)

Università IUAV di Venezia Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

B2

RESTAURO E RECUPERO DEGLI EDIFICI A STRUTTURA MURARIA. Analisi e interventi sul costruito Rodolfo Antonucci, Maggioli Editore 2001.

DEI CAMPIONI ANALIZZATI.

Rapporto tra modulo elastico e resistenza alla compressione di murature confezionate con mattoni storici e malte diverse.

MURATURE ORIGINARIE

“La riscontrata assimilabilità interpretativa del comportamento resistente di murature nuove e storiche con la curva logaritmica proposta a suo tempo da Guidi consente di determinare la resistenza di base delle murature antiche in funzione delle resistenze dei soli componenti, malte e mattoni; senza l’onere e la necessità di prelevare campioni di muratura indisturbata.”

B1

Resistenza alla compressione di laterizi di provenienza storica.

MURATURE DI CONFRONTO

Pianta del piano terra di Palazzo Badoer e localizzazione dei prelievi di campioni di muratura dalle strutture dell’edificio.

A1

Modulo elastico muratura originaria 10.000 Kg/ cmq. Resistenza a compressione muratura originaria 25 Kg/cmq.

1- Le modalità di rottura evidenziano una BUONA QUALITÀ

FASE DIAGNOSTICA 02

Resistenza a compressione muratura = 53 Kg/cm2

Prova di resistenza alla compressione di un campione di muratura originaria (1-2-3) .

3

Tale relazione è riportata nelle norme svizzere S.I.A. 113. Curva rappresentativa della relazione tra resistenza a compressione e modulo elastico. G.Guidi “Confronto di resistenze fra murature in mattoni pieni e semipieni con vari tipi di malta“, L’industria italiana dei Laterizi n.1 /1954

“Le proprietà di questi due materiali sono difficilmente quantificabili poichè le caratteristiche sia della malta che del mattone variano entro limiti molto ampi, in dipendenza dalla larga variabilità sia dei materiali naturali di cui sono composti, sia delle procedure di confezione.” Proprietà meccaniche, valori di riferimento per murature con mattoni in laterizio.

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Riferimenti. Diagnostica fornita dal LabSCo, Laboratorio di Scienza delle Costruzioni, Università IUAV di Venezia.

T13


F03

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA n. 7 accelerometri PCB 353B33 n. 1 unità di acquisizione HBM MX840A numero di canali:8 single ended 8 risoluzione: 24 bit

Who

– c. d.

max. frequenza campionamento: 9.2KHz martello strumentato PCB Piezotronics, modello 086C20; n. 1 personal computer Toshiba Tetra A10-1HL.

What

When Sessioni di registrazione parziale da 30Ê ciascuna.

Rileva le vibrazioni provocate da cantieri limitrofi, transito di persone e cose, moto ondoso, che si riercuotono sulle strutture dei negozi, del ponte e delle imposte.

N. 20 accelerometri PCB 393C – sensibilità nominale 1 V/g – fondo scala 2.5 g peak – banda passante (± 5%) 0.025 ÷ 800 Hz – risoluzione: 100 µg rms N. 2 unità di acquisizione HBM MX840A – numero di canali: 24 single ended8 – risoluzione: 24 bit – max. frequenza campionamento: 19.2 KHz

Where

Durata complessiva del montoraggio.

Durata totale delle registrazioni: 8488 secondi = 141 ‘ 30 ‘‘, 2 h 21Ê 30

ÂÂ

Data : 1-14 febbraio 2014

Identificazione dinamica L’identificazione strutturale per mezzo di monitoraggio dinamico è stata effettuata utilizzando le vibrazioni ambientali (passaggio di persone e carichi sul ponte, transito imbarcazioni, moto ondoso, ...), forzate inoltre ad impulso tramite l’utilizzo di un martello strumentato, attraverso rispettivamente l’analisi modale operativa e l’analisi modale classica. Utilizzare le vibrazioni ambientali per l’identificazione dinamica è un metodo non invasivo ed efficace per l’analisi strutturale di edifici storici monumentali. I rilievi sono stati effettuati utilizzando molteplici sensori accelerometrici collocati nei punti più significativi della struttura sfruttando la metodologia multi-run.

Why X Z

Normative di riferimento

Analisi Modale Operazionale OMA tiene conto della sola vibrazione ambientale.

Gli accelerometri sono stati calibrati seguendo le seguenti normative di riferimento: - UNI ISO 5347:1993 - Metodi per la taratura di trasduttori di urti e vibrazioni – Concetti di base - UNI 9916:2004 - Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici; - UNI 10985:2002 – Vibrazioni su ponti e viadotti - Linee guida per l’esecuzione di prove e rilievi dinamici.

ELABORAZIONE GRAFICA ESEGUITA CON UN PROGRAMMA DI IDENTIFICAZIONE MODALE SU UN MODELLO TRIDIMENSIONALE SCHEMATIZZANTE LA STRUTTURA IN ESAME. Frequenza 5.27 Hz. Prima deformata modale alla frequenza 5.27 Hz, Negozi Lato Nord si riportano le accelerazioni e i massimi valori della velocità di vibrazione rilevati dai sensori nelle bande di frequenza prese in considerazione dalla norma UNI 9916:2004.

Frequenza

punti di battuta

velocità à tra r smissione

Posizione

ovest

punti di ricezione

Negozi lato nord est 5.27 Hz ovest Negozi lato sud

Schematizzazione del processo di acquisizione dei dati.

est Discontinuità riscontrata in corrispondenza dell’angolo sud-ovest del negozio. VERIFICA DEI LIVELLI DI VIBRAZIONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 9916: 2004

SC S SCALA 1:1000 Vista prospettica del modello tridimensionale, pianta e riferimento planimetrico. Il rilevamento è stato eseguito ha considerato la struttura del ponte e i corpi dei negozi soprastanti per coinvolgere al meglio l’intera distribuzione delle masse e delle rigidezze della struttura.

Frequenza [Hz] 5.27 5.45 7.08 7.76 19.75 48.20

Smorzamento % 2.23 2.70 2.64 0.91 2.23 0.02

Localizzazione Negozi, lato nord Negozi, lato sud Negozi, lato nord Negozi, lato sud Ponte Imposte del ponte

n° Accelerometro 12 14 15 25 20 21 22 23 9 10 11 13 16 17 18 19

Spostamento [mm] x y +9.65E-10 -9.44E-10 -2.08E-08 +2.88E-08 +1.64E-09 -7.46E-08 -2.79E-09 +6.97E-08 +9.55E-08 +5.39E-07 -6.74E-08 -4.28E-08 +3.50E-08 +1.06E-08 -5.45E-09 +5.57E-08 -1.47E-07 -3.08E-08 +2.12E-08 -7.31E-10 -1.93E-07 +1.16E-08 +2.76E-08 +1.61E-09 -3.54E-08 -1.07E-08 4.51E-09 -1.50E-07 -7.67E-09 +1.95E-09 -2.49E-08 -5.67E-09

Proprietà dinamiche dei negozi alla frequenza 5.27 Hz, Negozi Lato Nord.

Prima deformata modale alla frequenza 5.27 Hz, Negozi Lato Nord.

Frequenza 19.75 Hz.

Frequenza 24.95 Hz.

durata

1-10 Hz 10-50 Hz Edifici commerciali e industriali

CENTRALE

piani 50-100 Hz

1-100 Hz

1-100 Hz 10

20

20-40

40-50

40

Edifici residenziali

5

5-15

15-20

15

5

Strutture sensibili alle vibrazioni

3

3-8

8-10

8

2.5

DIN 4150/3 - Valori ammissibili in mm/s per la velocità particellare di vibrazione

Deformate modali alla frequenze 19.75 Hz e 24.95Hz, Ponte.

FRONTE NORD

Frequenze indotte dalla folla. ti bibiografici BSI 5400 (1978) ISO 10137 (2005) CEB 209 (1991) Bachmann et al.(1995) Dallard et al.(2001)

N

Localizzazione e indicazione della direzione accelerometrica degli accelerometri posizionati all’estradosso della struttura del ponte.

Camminata <5 1.7-2.3 2.0-2.4 1.6-2.4 1.2-2.2

Corsa / / 2.0-3.0 2.0-3.5 /

Frequenza li (Hz) Salto / / 2.0-3.0 1.8-3.4 /

Posizione ovest Ponte mezzeria lato nord est

I sensori accelerometrici sono stati avvitati per mezzo di apposite basette fissate direttamente sulla muratura. FRONTE SUD

FRONTE NORD

Localizzazione e indicazione della direzione accelerometrica degli accelerometri posizionati sulla struttura dei negozi.

-BSI 1978. “British standard specification for loads; steel, concrete and composite bridges, Part.2.” BS 5400, London 1978. -ISO 2005. “Bases for design of structure serviceability of building and pedestrian walkways against vibration.” ISO/CD 10137, Geneva 2005. -CEB 209 (1991), “Vibration Problems in Structures, Pratical Guidelines”. CEB, Bull. d’ Information n. 209, Lausanne. -Bachmann, H., Pretlove, A.J., Rainer, H., (1995). “Dynamic forces from rhythmical human body motions”. Vibration Problems in Structures: Practical Guidelines, Birkhäuser, Basel, Appendix G. -Dallard, P., Fitzpatrick, K., Flint, A., Low, A., Smith, R.R-, Wilford, M., Roche, M., 2001. “London millennium bridge: pedestrian-induced lateral vibration.” J. Bridge Eng., ASCE, 6(6), 412-417, 2001.

ro

Base del ponte lato nord

ovest

Base del ponte lato sud

ovest est

33

Ponte centrale

mezzeria

Ponte lato sud

mezzeria

est 19.75 Hz

Riferimenti.

° Acce 2 26 3 4 29 28 27 30 31 5 6 24 7 8 36 37 34 35 32

ovest

La Tabella riporta i valori delle frequenze indotte dall’azione della folla ricavate dalle principali normative europee e ricerche scientifiche.

Documentazione fotografica.

1- Le prime frequenze proprie dei corpi dei negozi rientrano nell’intervallo 5 - 8 Hz. La frequenza fondamentale del ponte e pari a 19.75Hz. NON ESISTE QUINDI INTERAZIONE STRUTTURALE TRA LA STRUTTURA DEL PONTE E GLI EDIFICI DEI NEGOZI. 2 - I MODI DI VIBRARE del ponte sono prevalentemente DI TIPO FLESSIONALE. 3 - Il primo e secondo modo di vibrare della struttura dei negozi evidenzia la MINORE RIGIDEZZA DEL LATO NORD.

ente

e

F Tipi strutturali

Velocità (mm/sec) x y 5.1E-09 -5.0E-09 -1.1E-07 1.5E-07 8.6E-09 -3.9E-07 -1.5E-08 3.7E-07 5.0E-07 2.8E-06 -3.6E-07 -2.3E-07 1.8E-07 5.6E-08 -2.9E-08 2.9E-07 -7.7E-07 -1.6E-07 1.1E-07 -3.9E-09 -1.0E-06 6.1E-08 1.5E-07 8.5E-09 -1.9E-07 -5.6E-08 2.4E-08 -7.9E-07 -4.0E-08 1.0E-08 -1.3E-07 -3.0E-08

4 - LE STRUTTURE PRESENTANO UNA CAPACITÀ DISSIPATIVA espressa dal coefficiente di smorzamento compresa TRA 2.20% e 2.70% sia per il ponte che per i negozi.

CONFRONTO

Per confronto, nella tabella vengono forniti i valori ammissibili di velocità forniti dalla norma tedesca DIN 4150/3:1999 e riportati nell’appendice D della norma UNI 9916:2004.

FRONTE SUD

CONCLUSIONI

Controllare la risposta alle vibrazioni ambientali dellÊintera struttura o delle sub-parti, ed eseguire una valutazione dello stato di conservazione del manufatto.

Y

25 direzioni accelerometriche sono state posizionate all’estradosso e all’imposta del ponte. Sulle strutture dei negozi sono state collocate 32 direzioni accelerometriche posizionate in sommità negli angoli dei principali quattro volumi, direzione x e y.

ovest

est

est

Spostamento [mm] y z +2.62E-10 -3.85E-09 -3.23E-08 -6.03E-09 +9.10E-10 -1.94E-11 +1.29E-09 +1.35E-10 -1.40E-10 +1.73E-08 +6.66E-09 +2.55E-09 +9.24E-09 -9.09E-09 +1.16E-09 -3.17E-09 -3.00E-08 -9.97E-09 -7.52E-09 -1.09E-10 -1.42E-09 +5.68E-10 +1.46E-10 -2.56E-09

Velocità (mm/sec) y z 5.2E-09 -7.6E-08 -6.4E-07 -1.2E-07 1.8E-08 -3.8E-10 2.5E-08 2.7E-09 -2.8E-09 3.4E-07 1.3E-07 5.0E-08 1.8E-07 -1.8E-07 2.3E-08 -6.3E-08 -5.9E-07 -2.0E-07 -1.5E-07 -2.2E-09 -2.8E-08 1.1E-08 2.9E-09 -5.1E-08

+3.90E-10

7.7E-09

x

x

5 - I valori delle massime velocità di vibrazione - nelle condizioni di esercizio rispetto, quindi, alla sola vibrazione ambientale - rilevati nel corso dei rilievi dinamici sono risultati assai inferiori al valori limite previsti dalla norma UNI 9916:2004 per le strutture sensibili alle vibrazioni (rispettivamente 8 mm/s per azioni impulsive e 2.5 mm/s per vibrazioni permanenti).

Proprietà dinamiche del ponte alla frequenza fondamentale 19.75 Hz. Riferimenti. Diagnostica fornita dal LabSCo, Laboratorio di Scienza delle Costruzioni, Università IUAV di Venezia.

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

FASE DIAGNOSTICA 03

a. b. – –

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

T14


RIFERIMENTI STORIOGRAFICI

SCALA METRICA 0

50

10 00

RIFERIMENTI STORIOGRAFICI

SEZIONE c c’ 250 0

ASDV DV Bus usta t IX ta X 4 10 0 185 50- 54 Orra co cons n er ns erv va e inc vate va ncas as tt assett ttie iera ie raa, Di Dise segn se g o gn V ne Ve nezia, 4 feb nezi bbr b aiio 1 18 853 53,, nrr. 22 2211 11- 77 11 7 5 nr nr. 8283 828382 83- 3777 83 37 777 7 dell 184 847. 847.

SEZIONE b b’

Francesco Zamberlan , i piloni del ponte di Rialto, 1588. ASV, Provveditori sopra la fabbrica del Ponte di Rialto, b. 3, di s. 11.

Ingnoto XVII s ponte di Rialt

01/0 01 /0 /09/ 09 9//15 589 8 : AS A V, V Pro rovv vved vv ed dit itor orii al or alla la fab abbr brric ica a de el Po ont n e di Ria ialt ltto, b.4, .4 4, pa pag. g. 24. g. 4. , b.7 7 doc oc oc.

d

e

f

d

e’

f’

Riferimento planimetrico sezioni trasversali scala 1:500

Riferimento planimetrico sezioni longitudinali scala 1:500

SEZIONE a a’

c b a

c’ b’ a’

IP-01 Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Incoerenze costruttive riscontrate scala 1:25

SEZIONE d d’

Stato di conservazione e ipotesi sul funzioname


ASV Busta IX 4 10 1850- 54 Ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 4 febbraio 1853, nr. 2211- 775 nr. 82833777 del 1847. Dettaglio sezione rampa laterale con la predisposizione per il nuovo impianto di smaltimento dell’acqua piovana.

ASV Busta IX 4 10 1850- 54 Ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 4 febbraio 1853, nr. 2211- 775 nr. 8283- 3777 del 1847.

ASV Busta IX 4 10 1850- 54 Ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 4 febbraio 1853, nr. 2211- 775 nr. 8283- 3777 del 1847.

SEZIONI STRUTTURALI ipotesi 01

sec, incisione del progetto scamozziano per il to.

Racconto fotografico del restauro delle coperture del ponte di Rialto. Il ponte di Rialto; Un restauro a Venezia; Marco Bisà, Remigio Masobello;Neri Pozza Editore; Vicenza; 1991.

Archivio del genio civile di Venezia Busta IX 2 11 1910- 14 Tav. II Arcate delle botteghe sopra il Ponte di Rialto.

ABACO MATERIALI Codice

Tipologia

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio 26x12x6 cm.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

M07

Vetrata.

Simbolo

SCALA METRICA 0

50

100

250

Riferimenti.

SEZIONE e e’

ento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

SEZIONE f f’

Rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Il ponte di Rialto; Un restauro a Venezia; Marco Bisà, Remigio Masobello;Neri Pozza Editore; Vicenza; 1991. Busta IX 4 10 1850-54; ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 04/02/1853, nr. 2211-775 nr. 8283-3777 del 1847, tavola D Nuove Costruzioni, Archivio di Stato di Venezia.

T15


SCALA METRICA 0

50

10 00

SEZIONE c c’ 250 0

ABACO MATERIALI Codice

Tipologia

Simbolo

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio 26x12x6 cm.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

M07

Vetrata.

SEZIONE b b’ Riduzione dello spessore dell’arco portante in pietra, mantenedo la dentatura.

d

e

f

d

e’

f’

Riferimento planimetrico sezioni trasversali scala 1:500

Riferimento planimetrico sezioni longitudinali scala 1:500

SEZIONE a a’

c b a

c’ b’ a’

IP-02 Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

SEZIONE d d’

Stato di conservazione e ipotesi sul funzioname


Con questa conformazione vengono meno i casi di interferenze tra la struttura dell’impalcato e la struttura portante.

SEZIONI STRUTTURALI ipotesi 02

?

Schematizzazione delle differenze costruttive tra lÊipotesi 01 e lÊipotesi 02.

Lo spessore della pietra d’Istria portante potrebbe ancora comportare delle interferenze con la canalizzazione dell’acqua piovana che risulta ancora compressa e incastrata tra l’impalcato e la struttura portante.

SCALA METRICA 0

50

100

250

Spaccato assonometrico.

Riferimenti.

SEZIONE e e’

SEZIONE f f’

ento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Il ponte di Rialto; Un restauro a Venezia; Marco Bisà, Remigio Masobello;Neri Pozza Editore; Vicenza; 1991. Busta IX 4 10 1850-54; ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 04/02/1853, nr. 2211-775 nr. 8283-3777 del 1847, tavola D Nuove Costruzioni, Archivio di Stato di Venezia.

T16


SCALA METRICA 0

50

10 00

SEZIONE c c’ 250 0

ABACO MATERIALI Codice

Tipologia

Simbolo

M01

Pietra d’Istria.

M02

Legno.

M03

Laterizio 26x12x6 cm.

M04

Calcestruzzo armato.

M05

Intonaco.

M06

Copertura in piombo.

M07

Vetrata.

SEZIONE b b’ Riduzione dello spessore dell’arco portante in pietra, che diventa a sezione costante.

Con q

d

e

f

d

e’

f’

Riferimento planimetrico sezioni trasversali scala 1:500

Riferimento planimetrico sezioni longitudinali scala 1:500

SEZIONE a a’

c b a

c’ b’ a’

IP-03 Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

SEZIONE d d’

Stato di conservazione e ipotesi sul funzioname


SEZIONI STRUTTURALI ipotesi 03

Schematizzazione delle differenze costruttive tra lÊipotesi 01 e lÊipotesi 03.

questa conformazione vengono meno i casi di interferenze tra la struttura dell’impalcato e la struttura portante.

Con questa conformazione non esistono più casi di interferenze con la canalizzazione dell’acqua piovana.

SCALA METRICA 0

50

100

250

Spaccato assonometrico.

Riferimenti.

SEZIONE e e’

SEZIONE f f’

ento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Rilievo con laser scanner fornito dall’Università degli studi di Padova LRG Laboratorio di rilevamento e geomatica. Il ponte di Rialto; Un restauro a Venezia; Marco Bisà, Remigio Masobello;Neri Pozza Editore; Vicenza; 1991. Busta IX 4 10 1850-54; ora conservate in cassettiera, Disegno Venezia, 04/02/1853, nr. 2211-775 nr. 8283-3777 del 1847, tavola D Nuove Costruzioni, Archivio di Stato di Venezia.

T17


Spaccato assonometrico e analisi dei carichi dei materiali scomposti. Coefficiente di sicurezza c.s. = 1.5 Peso = Volume x densità specifica x c.s.

C.A. Volume = 5,8 mc Peso = 19.140 Kg = 187,7 kN Gronda in pietra d’Istria Volume = 0,71 mc Peso = 2.769 Kg = 27 kN Tiranti in acciaio Volume = 0,01 mc Peso = 112,5 Kg = 1 kN Travi in legno Volume = 7,3 mc Peso = 10.950 Kg = 107,4 kN

FIAT 500 Peso a vuoto = 900 Kg

Pietra d’Istria Volume = 20,3 mc Peso = 79.160 Kg = 776 kN

Copertura in larice compensato + travi di larice Volume = 1,95 mc Peso = 2.340 Kg = 23 kN

Pavimentazione interna Volume = 1,2 mc Peso = 4.500 Kg = 44 kN Intonaco Volume = 3,8 mc Peso = 9.120 Kg = 90 kN

Arcate in pietra d’Istria Volume = 14 mc Peso = 54.600 Kg = 535,4 kN

Vetrate Volume = 0,8 mc Peso = 3.000 Kg = 29,4 kN Pavimento in legno Volume = 1.21 mc Peso = 1.815 Kg = 17,8 kN

Masegni di molassa prealpina Volume = 9,3 mc Peso = 30.690 Kg = 301 kN

Serramenti in legno Volume = 0,8 mc Peso = 1.200 Kg = 11,7 kN

Impianto scarico acqua piovana Volume = 1,4 mc Peso = 5.460 Kg = 53,5 kN

Peso complessivo del ponte da imposta a imposta. PESO IPOTESI 02 = 466.735 + 470.151 + 594.360 = 1.531.246 Kg = 1.531 t TOTALE 1.531 x 4 =

Alzata in pietra Volume = 5,9 mc Peso = 23.010 Kg = 225,6 kN

IPOTESI 02

Sottofondo Volume = 24,3 mc Peso = 58.320 Kg = 572 kN

Balaustra in pietra Volume = 7,7 mc Peso = 30.030 Kg = 294,5 kN

6.124 t

PESO IPOTESI 03 = 466.735 + 501.579 + 535.587 = 1.503.901 Kg = 1.504 t TOTALE 1.504 x 4 =

6.016 t

ANALISI DEI CARICHI

Muratura Volume = 43,3 mc Peso = 116.910 Kg = 1.146,5 kN

Copertura in piombo Volume = 0,8 mc Peso = 13.608 Kg = 133,4 kN

IPOTESI 03 557

522

Laterizio Volume = 174,13 mc Peso = 470.151 Kg = 4.610,6 kN

Laterizio Volume = 185,77 mc Peso = 501.579 Kg = 4.919 kN

660 595 Arco in pietra d’Istria Volume = 152,4 mc Peso = 594.360 Kg = 5.829 kN

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Arco in pietra d’Istria Volume = 137,3 mc Peso = 535.587 Kg = 5.252,3 kN

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

T18


Analisi dei carichi. CARICHI PERMANENTI Corpo negozi

Suddivisione dei carichi per macro elementi.

Schema statico ipotizzato 01 per la struttura in esame: arco a tre cerniere.

Schema statico ipotizzato 02 per la struttura in esame: arco a due cerniere.

A: q

copertura in piombo (11.340 Kg/mc) tavolato in larice compensato (800 Kg/mc ) travature in larice compensato (800 Kg/mc ) travature in legno (1000 Kg/mc ) elementi in laterizio (1.800 Kg/mc ) elementi in pietra d’Istria (2.600 Kg/mc ) intonaco (1.600 Kg/mc ) elementi in c.a. (2.200 Kg/mc ) rivestimento lapideo (2.600 Kg/mc ) rifiniture in legno (1.000 Kg/mc ) elementi in vetro (2.500 Kg/mc ) pavimentazione in pietra (2.500 Kg/mc ) -

q

y

y M=0 C

B

A

x A { O

B

H

A

B

A

O

C E

D

YB L/2

HA

B

A

B

x

YA

C

f

y

XA

H

x

A

qL/2

qL/2

YA

L/2

YB L/2

qL/4

qL/4

L/2

E H = qL2 / 8f = 595,2 x 873 / 51,2 = 10.149 kN YA = q L/2 = 595,2 x 29,6 /2 = 8.809 kN

D

Corpo edicola centrale B: copertura in piombo (11.340 Kg/mc) tavolato in larice compensato (800 Kg/mc ) travature in legno (1000 Kg/mc ) elementi in laterizio (1.800 Kg/mc ) elementi in pietra d’Istria (2.600 Kg/mc ) intonaco (1.600 Kg/mc ) elementi in c.a. (2.200 Kg/mc ) elementi in vetro (2.500 Kg/mc ) -

XB

C

S

x f

y

XA

C

C

S

HA = 0 YA = 595,2 x 29,6 / 4 = 4.404 kN

La struttura si comporta come una trave appoggiata con carico uniforme triangolare con massimi agli appoggi.

Costruzione del poligono funicolare. La soluzione del problema è facilitata dalla simmetria geometrica, di vincolo e di carico rispetto alla verticale passante per la cerniera interna.

Curva delle pressioni. Gli infiniti al cubo poligoni funicolari sono ridotti per l’equilibrio all’unico poligono nel quale la retta d’azione dei carichi, l’azione H in chiave e la RA alle reni passano per un unico punto.

Calcolo del carico relativo ad ogni fascia (1,5 m) e riportato graficamente ad un’opportuna scala. 10 9 8

Sottofondo in conclomerato cementizio C:

7 6 5 4

sottofondo (1.600 Kg/mc ) -

3 2 A

1

Riempimento in laterizio D: elementi in laterizio (1.800 Kg/mc ) -

Struttura portante in pietra d’Istria E: elementi in pietra d’Istria (2.600 Kg/mc ) -

B r

R La lunghezza di r è pari alla lunghezza della risultante delle forze applicate e rappresenta la spinta orizzontale esercitata dalla struttura opposta a quella analizzata.

Costruzione del poligono delle forze e della retta di applicazione della risultante delle stesse.

R CARICHI ACCIDENTALI NEGOZI Testo unico per le costruzioni , d.m. 14/01/2008

Soluzione strutturale grafica LA CURVA DELLE PRESSIONI

IPOTESTI 02

neve, zona II (1 kN/mq ) = 12,5 kN/sezione merce negozi (4 kN/mq) = 32 kN/sezione affollamento persone (4 kN/mq) = 32 kN/sezione Schema di distribuzione dei carichi ripartiti. A’ B9 coeff.sicurezza 1,5

2

3

4

5

6

7

8

9

10

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Volume mc Peso Kg

Carico Negozi 20.772 - Edicola centrale

24.419

24.419

24.419

24.419

24.419

24.419

43.423

91.546

1.328

239

239

239

239

239

239

425

896

13

Peso kN

204

CARICHI ACCIDENTALI EDICOLA

Riempimento

Testo unico per le costruzioni , d.m. 14/01/2008

Densità Kg/mc = 1.600

neve, zona II (1 kN/mq ) = 11,8 kN/sezione affollamento persone (4 kN/mq) = 32 kN/sezione -

0,82

0,73

0,97

0,61

0,97

0,74

0,97

0,96

0,34

0,75

Volume mc

1.968

1.752

2.328

1.464

2.328

1.776

2.328

2.304

816

1.800

Peso Kg

19,3

17.2

22,8

14,3

22,8

17,4

22,8

22,6

8

17,6

Peso kN

17,66

18,38

11

9,93

5,49

6,09

6,45

4,75

3,26

3,21

Volume mc

8.667

Peso Kg

Laterizio Densità Kg/mc = 1.800

47.682

49.626

29.700

26.811

14.823

16.443

17.415

12.825

8.802

467,6

486,6

291,2

262,9

145,3

161,2

170,8

125,8

86,3

85

Peso kN

8,54

8.13

7,72

6,76

6,93

6,12

6,48

5,7

6,09

5,74

Volume mc

33.306

31.707

30.108

26.364

27.027

23.868

25.272

22.230

23.751

22.386

Peso Kg

326,6

310,9

295,2

258,5

265

234

247,8

218

232,9

219,5

Peso kN

Pietra d’Istria Densità Kg/mc = 2.600

Grafico della curva delle pressioni.

1

Tabella relativa ai carichi permanenti distribuiti su ogni ripartizione dello schema di analisi.

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

B7

B8

B6 B4

B10

CONCLUSIONI

B5

B3 B2 B1

La curva delle pressioni RIENTRA AMPIAMENTE ENTRO I MARGINI DELLA SEZIONE STRUTTURALE costituita dall’arco dentato e non entrano in atto meccanismi di rottura flessionale. Questo indica la VALIDITÀ DI QUESTA IPOTESI STRUTTURALE.

P1

P2

P3

P4

P5

P6

P7

P8

P9

P10

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

T19


Analisi dei carichi. CARICHI PERMANENTI Corpo negozi

Suddivisione dei carichi per macro elementi.

Schema statico ipotizzato 01 per la struttura in esame: arco a tre cerniere.

Schema statico ipotizzato 02 per la struttura in esame: arco a due cerniere.

A: q

copertura in piombo (11.340 Kg/mc) tavolato in larice compensato (800 Kg/mc ) travature in larice compensato (800 Kg/mc ) travature in legno (1000 Kg/mc ) elementi in laterizio (1.800 Kg/mc ) elementi in pietra d’Istria (2.600 Kg/mc ) intonaco (1.600 Kg/mc ) elementi in c.a. (2.200 Kg/mc ) rivestimento lapideo (2.600 Kg/mc ) rifiniture in legno (1.000 Kg/mc ) elementi in vetro (2.500 Kg/mc ) pavimentazione in pietra (2.500 Kg/mc ) -

q

y

y M=0 C

B

A

x A { O

B

H

A

B

A

O

C E

D

YB L/2

HA

B

A

B

x

YA

C

f

y

XA

H

x

A

qL/2

qL/2

YA

L/2

YB L/2

qL/4

qL/4

L/2

E 2 / 8f = 587,3 x 873 / 51,2 = 10.014 kN YA = q L/2 = 587,3 x 29,6 /2 = 8.692 kN

D

Corpo edicola centrale B: copertura in piombo (11.340 Kg/mc) travature in larice compensato (800 Kg/mc ) travature in legno (1000 Kg/mc ) elementi in laterizio (1.800 Kg/mc ) elementi in pietra d’Istria (2.600 Kg/mc ) intonaco (1.600 Kg/mc ) elementi in c.a. (2.200 Kg/mc ) elementi in vetro (2.500 Kg/mc ) -

XB

C

S

x f

y

XA

C

C

S

HA = 0 YA = 587,3 x 29,6 / 4 = 4.346 kN

La struttura si comporta come una trave appoggiata con carico uniforme triangolare con massimi agli appoggi.

Costruzione del poligono funicolare. La soluzione del problema è facilitata dalla simmetria geometrica, di vincolo e di carico rispetto alla verticale passante per la cerniera interna.

Curva delle pressioni. Gli infiniti al cubo poligoni funicolari sono ridotti per l’equilibrio all’unico poligono nel quale la retta d’azione dei carichi, l’azione H in chiave e la RA alle reni passano per un unico punto.

Calcolo del carico relativo ad ogni fascia (1,5 m) e riportato graficamente ad un’opportuna scala. 10 9 8 7

Sottofondo in conclomerato cementizio C:

6 5 4

sottofondo (1.600 Kg/mc ) -

3 2 1

A

Riempimento in laterizio D: elementi in laterizio (1.800 Kg/mc ) -

Struttura portante in pietra d’Istria E: elementi in pietra d’Istria (2.600 Kg/mc ) -

B r

R

La lunghezza di r è pari alla lunghezza della risultante delle forze applicate e rappresenta la spinta orizzontale esercitata dalla struttura opposta a quella analizzata.

Costruzione del poligono delle forze e della retta di applicazione della risultante delle stesse.

R CARICHI ACCIDENTALI NEGOZI Testo unico per le costruzioni , d.m. 14/01/2008

Soluzione strutturale grafica LA CURVA DELLE PRESSIONI

IPOTESTI 03

neve, zona II (1 kN/mq ) = 12,5 kN/sezione merce negozi (4 kN/mq) = 32 kN/sezione affollamento persone (4 kN/mq) = 32 kN/sezione Schema di distribuzione dei carichi ripartiti. A’ B9 coeff.sicurezza 1,5

2

3

4

5

6

7

8

9

10

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Volume mc

Carico Negozi - Carico 20.772 Edicola centrale

CARICHI ACCIDENTALI EDICOLA Testo unico per le costruzioni , d.m. 14/01/2008

neve, zona II (1 kN/mq ) = 11,8 kN/sezione affollamento persone (4 kN/mq) = 32 kN/sezione -

Riempimento Densità Kg/ mc = 1.600

Laterizio Densità Kg/ mc = 1.800

Pietra d’Istria Densità Kg/ mc = 2.600

Grafico della curva delle pressioni.

1

24.419

24.419

24.419

24.419

24.419

24.419

43.423

91.546

1.328

Peso Kg

204

239

239

239

239

239

239

425

896

13

Peso kN

0,82

0,73

0,97

0,61

0,97

0,74

0,97

0,96

0,34

0,75

Volume mc

1.968

1.752

2.328

1.464

2.328

1.776

2.328

2.304

816

1.800

Peso Kg

19,3

17.2

22,8

14,3

22,8

17,4

22,8

22,6

8

17,6

Peso kN

19,35

19,1

11,8

10,04

6

6,01

6,94

4,67

3,67

3,29

Volume mc

52.245

51.570

31.860

27.108

16.200

16.227

18.738

12.609

9.909

8.883

Peso Kg

512,3

505,7

312,4

265,8

158,8

159,1

183,7

123,6

97,1

87,1

Peso kN

6,56

7,16

6,72

6,4

6,16

5,98

5,83

5,73

5,67

5,65

Volume mc

25.584

27.942

26.208

24.960

24.024

23.322

22.737

22.347

22.113

22.035

Peso Kg

250,9

273,8

257

244,8

235,6

228,7

223

219,1

216,8

216,1

Peso kN

Tabella relativa ai carichi permanenti distribuiti su ogni ripartizione dello schema di analisi.

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

B7

B8

B6 B4

B10

CONCLUSIONI

B5

B3 B2

La curva delle pressioni RIENTRA ENTRO I MARGINI DELLA SEZIONE STRUTTURALE costituita dall’arco a sezione costante, e nonostante si presenti MOLTO IN PROSSIMITÀ DI QUESTI non entrano in atto meccanismi di rottura flessionale. Questo indica la VALIDITÀ DI QUESTA IPOTESI STRUTTURALE.

B1

P1

P2

P3

P4

P5

P6

P7

P8

P9

P10

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

T20


Localizzazzione in pianta di fessure concentrate nei prospetti rilevati. La LOCALIZZAZIONE dei quadri fessurativi significativi si presenta abbastanza ETEROGENEA, tuttavia PERCENTUALMENTE I PROSPETTI INTERNI SI PRESENTANO MAGGIORMENTE DANNEGGIATI.

X

X

X

X

I corpi dei negozi presentano ancora numerose incognite ma a partire da quaste indagini preliminari si possono trarre alcune conclusioni e ipotizzare alcune tipologie di intervento conservativo: Intervento sui corpi negozio: realizzazione del cordolo in c.a.

INSTALLAZIONE DEI TIRANTI IN ACCIAIO. Archivio del genio civile di Venezia - Busta IX 2 11 1910- 14 Tavola con danni all’arco, anno 1905.

Il Ponte di Rialto, un restauro a Venezia, Marco Bisà, Remigio Masobello, 1991, Neri Pozza Editore, Vicenza.

STATO TENSIONALE DEI TIRANTI I tiranti esposti a Nord, presentano un’azione assiale ridotta del 45% rispetto ai tiranti esposti a sud.

X

Non sono rilevabili cedimenti fondazionali, ma non si possono nemmeno escludere in quanto il cordolo in c.a. ancora le varie arcate. Estesa presenza di ELEMENTI MANCANTI O DISTACCATI, MATERIALE INCONGRUO E TASSELLI.

- miglioramento della interazione strutturale tra tamponamenti e i pilastri. - valutazione dellÊinfluenza del cordolo in c.a. - miglioramento della condizione di vincolo alla base dei pilastri.

Verifica dimensionamento elementi in c.a.

IPOTESI 01 IDENTIFICAZIONE DINAMICA Elementi che, nel quadro globale della struttura, presentano un maggior grado di labilità e di sollecitazione rispetto alle vibrazioni ambientali.

Riflessioni

RIFERIMENTO STORICO

INCONGRUENZE con altri elementi costruttivi

IPOTESI 02

Riflessioni

RIFERIMENTO STORICO

INCONGRUENZE con altri elementi costruttivi

CONCLUSIONI DERIVANTI DAL PROCESSO RICERCA

CONCLUSIONI

Studio della relativa CURVA DELLE PRESSIONI

DEGRADO PIÙ PRONUNCIATO DELL’IMPALCATO A NORD, che a causa della sua esposizione risulta maggiormente soggetta a fenomeni di degrado causati dagli agenti atmosferici.

PROBLEMATICHE riscontrate nello spessore dei vari elementi costruttivi.

IPOTESI 03

Riflessioni Rampa esterna, RICOSTRUZIONE dell’impalcato e dei sottoservizi ricostruiti nel 1850.

RIFERIMENTO STORICO Rilievo e composizione dello spessore dell’impalcato.

DIMESIONAMENTO dell’arco in pietra da ricostruzione storica.

POSA A SECCO DEGLI ELEMENTI LAPIDEI che costituiscono l’arcata portante del ponte.

RESISTENZA A COMPRESSIONE Riscontro della PRESENZA DI SOTTOSERVIZI E DI POSSIBILI ELEMENTI STRUTTURALI di diverso spessore. RILIEVO DELLO SPESSORE DEL RIVESTIMENTO LAPIDEO DELLA STRUTTURA in corrispondenza delle spalle.

IDENTIFICAZIONE DINAMICA Elementi che, nel quadro globale della struttura, presentano un maggior grado di labilità e di sollecitazione rispetto alle vibrazioni ambientali.

La MURATURA RISULTA SUPERIORE ALLA MEDIA di una muratura dello stesso periodo storico. Mentre LA PIETRA D’ISTRIA RIENTRA NELLA MEDIA di resistenza per questa tipologia di materiale.

INCONGRUENZE con altri elementi costruttivi Studio della relativa CURVA DELLE PRESSIONI

IPOTESI 02

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Configurazione dellÊarco portante con sezione vaiabile da 1 a 1,2 m , con denti di circa 50 cm di larghezza e 45 cm di altezza per quelli minori.

T21


Miglioramento della condizione di vincolo alla base dei pilastri dei negozi.

Al fine di evitare che a causa del peso che grava sui pilastri e per la loro conformazione si inneschino meccanismi di rotazione, è possibile MIGLIORARE IL COLLEGAMENTO TRA I SETTI MURARI E I PILASTRI IN PIETRA, realizzando un irrigidimento che migliori la funzione di controvento dei setti murari.

L’impalcato e gli elementi in laterizio immediatamente sottostanti vengono frequentemente a contatto con gli agenti atmosferici che possono determinare dei fenomeni di degrado. È necessario operare una verifica dello stato di conservazione delle sottofondazioni dei corpi-negozi.

Valutazione dellÊinfluenza del cordolo in c.a. che irrigidisce la copertura. Il maggior intervento conservativo-strutturale eseguito sul Ponte di Rialto negli ultimi secoli è costituito dalla realizzazione del cordolo in calcestruzzo armato. Ma QUANTO INCIDE IL PESO DI QUESTO ELEMENTO sulla struttura storica, soprattutto in corrispondenza dei pilastri esterni maggiormente sollecitati?

Considerazioni sullo stato tensionale dei tiranti applicati allÊedicola centrale. I tiranti installati sul Ponte di Rialto soffrono l’azione di un carico stagionale agente sulle strutture che ne diversifica il funzionamento. In questo modo il fronte nord che presenta un maggior danno dovuto a un’esposizione sfavorevole porta la struttura a essere più labile e a ridurre il carico tensionale dei relativi tiranti.

NORD

SUD

Schematizzazione del sistema di ammorsamento tra i pilastri in pietra dÊIstria e il tamponamento murario.

Tecnica dellÊintonaco armato. Fibre Net S.r.l. composite engineering

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura,Corso di Laurea Magistrale in Architettura, a.a. 2013/2014 Relatore: Prof. Ing. Salvatore Russo Correlatore: PhD Arch. Giosuè Boscato Laureando: Margherita Zanet Matricola: 275044

Schematizzazione del vincolo tra i pilastri in pietra dÊIstria e la base di appoggio in laterizio.

Schematizzazione del carico applicato dal cordolo in c.a. sulla struttura storica originariamente costituito da una trave in legno.

Teatro La Fenice, Venezia. Rafforzamento delle murature con iniezioni controllate di miscele consolidanti.

Nuove capriate in profili pultrusi in FRP (Fiber Reinforced Polimer) della Basilica di San Domenico, Siena.

Resin Proget S.r.l.

Progetto Ing. Luca Venturi

Stato di conservazione e ipotesi sul funzionamento costruttivo-strutturale del Ponte di Rialto.

Schematizzazione del carico tensionale diversificato dei tiranti a nord e a sud.

RIFLESSIONI SUL FUTURO DEL PONTE

Miglioramento della interazione strutturale tra tamponamenti e i pilastri.

Determinazione della tensione dei tiranti. LabSCo Laboratorio di Scienza delle Costruzioni, IUAV, Venezia.

T22


Ringrazio per la cortese attenzione.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.