L'Arte della Costruzione in pietra

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L’arte della costruzione in pietra Tutela dell’ambiente, del patrimonio storico culturale della città Classe I E I.T.E. “V.Giordano”-Bitonto Anno scolastico 2016-17

Alberga G., Allegretti V., Bonasia C., Catalano S., Chiddo A., Colasuonno G., Frisone F., Fusaro A., Gentile U. V., Lafortezza G., Lamacchia L., Lapietra S., Mascia A., Menotti L., Percoco D., Proscia G., Sivo G., G., Terrevoli F., Turturro V., Vulpis D.

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Indice Premessa

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Cenni storici

pag. 4

Aspetti religiosi

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La legislazione

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Agenti Atmosferici

pag. 15

Atti vandalici

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Come raggiungere i luoghi

pag. 20

Riflessioni finali

pag. 20

Lavori in corso

pag. 22

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Premessa Quest'opera nasce con l'intento di sensibilizzare i cittadini alla tutela del patrimonio storico-culturale del nostro territorio e precisamente di Bitonto. I monumenti presi in considerazione dalla commissione di sperimentazione dell'Unità di Apprendimento sono l' Obelisco Carolino in Piazza 26 Maggio e la Guglia dell'Immacolata in Piazza Cattedrale, monumenti spesso dimenticati e poco considerati. Gli alunni sono chiamati a studiare le caratteristiche di questi monumenti e a produrre un e-book didattico al fine di sviluppare, oltre le loro capacità digitali, competenze di tipo trasversale: acquisire informazioni, interpretarle ed elaborarle; collocare i beni storico-artistici nel contesto storico e territoriale; riconoscere il valore del patrimonio artistico e le necessità di contribuire alla conservazione del Territorio. L’Italia che è dentro di noi è espressione della cultura umanistica, nell’arte figurativa, nella musica, nella letteratura di un popolo unico. L’identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale che non ha eguali nel mondo. Proprio per questo la cultura e il patrimonio devono essere gestiti bene affinché siano effettivamente a disposizione di tutti, oggi e domani per le future generazioni. Gli altri interessi, compresi quelli economici, devono essere subordinati agli interessi dell’arte e nella cultura del nostro Paese. Gli alunni sono chiamati a trattare questi monumenti e a produrre un e-book didattico al fine di sviluppare le loro capacità digitali. Il principale obiettivo didattico è la promozioni di alcune competenze come: acquisire ,interpretare e elaborare le informazioni; collocare i beni storico-artistici nel contesto storico del Territorio; riconoscere il loro valore e le necessità di contribuire alla conservazione del Territorio.

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Cenni storici Il 25 maggio 1734 a Bitonto, in Terra di Bari, fu combattuta la battaglia tra Spagnoli e Austriaci per il predominio del sud della penisola italica. La famosa Battaglia di Bitonto. A ricordo perenne di quella battaglia, che determinò la nascita del più famoso Regno dell'età moderna, il Re Carlo di Borbone decise di innalzare un Obelisco. Obelisco L'obelisco è un monumento celebrativo formato da un tronco di piramide alto e stretto, che culmina con una punta piramidale chiamata pyramidion. Gli obelischi antichi venivano ricavati da un unico blocco di pietra (un monolito) e la loro origine può essere fatta risalire agli antichi egizi. Il nome deriva dal greco 'obelos', ovvero spiedo e 'obelisco' è un diminutivo che vuol dire 'spiedino'. Obelisco più alto in Italia L'Obelisco Lateranense è uno dei tredici obelischi antichi di Roma ed è situato in piazza San Giovanni in Laterano. Con la sua altezza di 32,18 m (con il basamento e la croce raggiunge i 45,70 m) è l'obelisco monolitico più alto del mondo. Il miracolo di Bitonto All'alba del 26 maggio 1734 il generale Montemar, al comando dell'esercito spagnolo, meditava di saccheggiare Bitonto per punirla della sua fedeltà al nemico. L'esercito spagnolo stava per mettere a ferro e fuoco la città, quando al generale apparve l’Immacolata Concezione che gli intimò: «Non oltraggiare questa città, perché è la pupilla dei miei occhi e i cittadini sono figli miei!». In seguito all'evento miracoloso, che salva Bitonto dalla distruzione, alla Madonna Immacolata, già acclamata patrona nel 1703 per aver salvato Bitonto da un terremoto, fu affidato il patrocinio della città. Il nuovo re del Regno di Napoli, Carlo di Borbone, nominò Montemar duca di Bitonto e in memoria del miracolo fece erigere sul luogo del campo di battaglia, oggi piazza XXVI Maggio 1734, un obelisco alto 18 metri".

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Obelisco Carolino

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Aspetti Religiosi Al centro di piazza “26 Maggio 1734”, svetta l’Obelisco Carolino, monumentale testimonianza della battaglia che, in quel luogo ed in quella data, si svolse tra le truppe spagnole ed austriache, battaglia determinante per la guerra di successione, per la ricostruzione del regno meridionale e che riportò sul trono di Napoli Carlo di Borbone (VII di Napoli e III di Sicilia). E' un monumento intenzionale a carattere storico-commemorativo con implicito accento celebrativo in onore di Filippo V°, dell'Infante Carlo, del Generale Montemar e dell'Hispanica Virtus. Vuole ricordare la Battaglia del 1734, la quale, comunque giudicabile dal punto di vista militare, costituì un elemento risolutivo per la istituzione e il riconoscimento della Monarchia Borbonica nei Regni di Napoli e di Sicilia. La struttura dell'Obelisco si eleva dal piano naturale mediante tre gradini, quindi si sviluppa in verticale su tre corpi individuabili sommariamente in piedistallo, fusto, capitello. Il piedistallo presenta l'ampio dado arricchito da zoccolo e cimosa in eleganti modanature aggettanti dalla direttiva muraria; questo dado risulta importante per le quattro epigrafi, una per faccia, incise in ottimo latino, pare da Bernardo Tanucci.

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Testo originale presente sul mascherone dell’obelisco IOSEPHO CARRILLOCOMITI MONTEMAR QUO DEIUS OPERA DUCTU CONSILIOHISPANI GERMANORUM CUNCTA SUBEGERINTVIII KAL. JUNI A.S. MDCCXXXIV REGIS JUSSU HONOS HABITUSCAROLOHISPANIURUM INFANTINEAPOLITANORUM ET SICULORUM REGIPARMENSIUM PLACENTINORUM CASTRENSIUM DUCI MAGNO AETRUSCORUM PRINCIPI QUOD HISPANICI EXERCITUS IMPERATOR GERMANOS DELEVERITITALICAM LIBERTATEM FUNDAVERITAPPULI CALABRIQUE SIGNUMEXTULERUNTGERMANORUM MILITIUM HIC JUSTO NUMERO CERTANTIUM HISPANICA VIRTUS PARTEM MINIMAM TRUCIDAVIT RELIQUOS FORTITER APTOS SERVA VITREI GESTAE NUNTIUM EX CAPTIVISAD GERMANIAE REGEM HUMANITER ABLEGAVIT ANNO SALUTIS MDCCXXXIVPHILIPPO VHISPAN. INDIAR. SICILIAE UTRIUSQUEREGIPOTENTISSIMO PIO FELICI QUOD AFRIS DOMITISNEAPOLETANUM REGNUMDEVICTIS JUSTO BELLO GERMANISRECEPERIT ET CAROLO FILIO OPTIMOITALICIS PRIDEM DITIONIBUS AUCTOADSIGNAVERITMONUMENTUM VICTORIAEPONI LAETANTESPOPULI VOLUERUNT Traduzione Onore avuto per comando del Re a Carlo Infante di Spagna e dei Siciliani Re dei Parmensi dei Piacentini dei Castrensi, Duce degli Etruschi, Gran Principe perchè dell'esercito spagnuolo Capo Supremo i Tedeschi annientò e l'italica libertà fondò, i Pugliesi e i Calabresi la bandiera alzarono. Dei soldati tedeschi qui in numero adeguato combattenti il valore spagnuolo una parte minima uccise gli altri valorosamente fece prigionieri il messaggero dell'accaduto dai prigionieri al Re di Germania umanamente lasciò andare nell'anno della salute 1734 . A Filippo V° delle Spagne delle Indie dell'una e dell'altra Sicilia Re potentissimo pio felice perchè assoggettati gli Africani il Regno Napolitano ai Tedeschi vinti con giusta guerra ha ripreso ed a Carlo figlio ottimo da tempo più grande per gli aggiunti possedimenti italiani ha assegnato un monumento alla vittoria si ponesse i giubilanti popoli vollero. Figura 1 Mascherone Obelisco di Bitonto

Il piedistallo 7


Sul piedistallo si eleva il fusto, sottile e sobrio, nella forma tronco-piramidale. Alla base sono applicate vistose sculture, equilibrate composizioni, cioè, di elementi ispirati al repertorio militare in armonia con la motivazione del monumento. Sono figurati scudi, elmi, corazze, scuri consolari e bandiere, timpani, palle di cannone. Notazione particolare meritano gli scudi: sono modellati uno nel tipo "testa di cavallo" senza decorazione e tre nel tipo "ovale" detto "a cartoccio", ricco di arricciature e volute ornamentali liberamente ideate dallo scultore, e molto usato nei monumenti. Ognuno di questi ultimi è interamente decorato da un mascherone a bassorilievo. Il capitello

Il fusto trova aulico coronamento nel capitello sovrastante, che è modellato ad arme dei Borbone. I quattro scudi, resi a "testa di cavallo" e contornati da eleganti volute a mo' di padiglione, e la imponente corona reale con tocco conferiscono aria di fasto alla pur sobria compostezza del monumento. E bisogna riconoscere che tanto dalla plastica severità dei blocchi inferiori, quanto dalla vivace ricchezza del coronamento terminale, il monumento riceve un senso di armonia e di eleganza da rilievo esemplare. Lo stemma dei Borbone dei Regni di Napoli e di Sicilia è riprodotto sull'Obelisco partito su quattro linee.

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Guglia dell’Immacolata: Obelisco barocco La guglia o gloria dell'Immacolata è un piccolo obelisco barocco situato su piazza Cattedrale, cuore del centro antico di Bitonto, ove si affaccia il capolavoro del medioevo di Puglia: la cattedrale, la più completa completa ed evoluta espressione del Romanico. Il monumento barocco fu edificato in seguito a una scossa di terremoto avvenuta nel 1731. La scossa provocò diversi danni nei dintorni mentre Bitonto rimase intatta. Tale evento fu ritenuto miracoloso e accrebbe la de devozione per l'Immacolata, in memoria della quale fu realizzato questo obelisco. La guglia fu commissionata dalla famiglia Calamita. A base quadrangolare con gli angoli smussati, si eleva per quattro ordini, l'uno più piccolo dell'altro, in cui sono interposte interposte tre cornici. Su di essi insistono dei putti seduti o in piedi con cartagloria e lampade. In cima svetta la statua bronzea dell'Immacolata.

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La legislazione Art.9 della Costituzione Il patrimonio artistico e culturale è tutelato dalla costituzione. Tra i principi fondamentali della costituzione, l’articolo 9 riguarda lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica nonché la salvaguardia del patrimonio storico, artistico, ambientale. A noi interessa il 2° comma che mira a proteggere il patrimonio artistico-culturale quale prodotto delle attività pregresse e che me incorpora il valore. Si vuole difendere, in questo articolo, il prodotto delle attività culturali del passato come patrimonio della nazione stessa e si pongono i presupposti affinché l’attività culturale attraverso la sua promozione da parte della repubblica continui a produrre e ampliare questo patrimonio culturale. Nel corso degli anni si e passati da una visione storico-conservativa dalla tutela dei beni, ad una concezione dinamica intesa al pubblico godimento dei beni culturali, con fine della crescita culturale di tutta la società.

La tutela del patrimonio culturale spetta allo stato. ma anche alle regioni, alle provincie e ai comuni. Il termine repubblica è da intendersi in senso ampio attraverso l’opera di ciascun soggetto, ognuno nella misura dei limiti del proprio ambito di competenza. Il valore e il significato dell’articolo è stato identificato dal presidente della repubblica Ciampi in occasione della consegna delle medaglie d’oro ai benemeriti 12


della cultura dell’arte ecco uno stralcio: è nel nostro patrimonio artistico nella nostra lingua e nella nostra capacità creativa che risiede in cuore della nostra nazione. Nell’ articolo 117 si precisa la competenza dello Stato e delle Regioni in materia di tutela e legislazione dei “beni culturali”. L’utilizzo del termine “beni culturali” a partire dagli anni 50 in vari atti internazionali e nella legislazione italiana parlò all’ istituzione nel 1974 del “ministero per i beni culturali e ambientali” divenuto poi nel 1998 “ministero per i beni e le attività La legislazione italiana dei beni culturali è quella parte del diritto italiano che disciplina la valorizzazione, conversazione, tutela e fruizione dei beni culturali. L’ evoluzione normativa è risultata intensa in questo settore soprattutto negli ultimi anni con diversi interventi che hanno modificato la legislazione in precedenza vigente risalente alla fine degli anni 80 del ventesimo secolo, in particolare riguardo alla definizione di “bene culturale” e all’attribuzione alle regioni e agli enti locali di alcune competenze precedentemente riservate allo stato. Nella legge “1 giugno 1939” si parlava tuttavia di cose d’arte apprendendo quindi beni significativi dal punto di vista estetico e solo beni costitutivi da oggetti materiali parallelamente nella legge n.1497 dello stesso anno che riguardavano la tutela ambientale si parlava di “bellezze naturali”. Legislazione sulla tutela dei beni culturali architettonici in Puglia Descrivere la Puglia di oggi significa cogliere il cambio che negli ultimi anni ha caratterizzato l'approccio innovativo al recupero e alla tutela dei suoi beni culturali, artistici e architettonici. Il recupero dei beni culturali in Puglia oggi è una realtà. Grazie a fondi europei, nazionali e regionali, è stato possibile riportare allo splendore cattedrali, teatri, musei, aree archeologiche, complessi monumentali, ecc. Grazie a questi interventi i beni culturali sono stati messi a disposizione della popolazione e rappresentano al contempo un nuovo e potente fattore di attrattiva turistica e un occasione di sviluppo economico del territorio. Numerosi sono gli esempi che potremmo citare. La legge regionale più recente per la tutela dei beni culturali in Puglia è la L.R.28/06/2013 n.17 che disciplina gli interventi della regione e degli enti locali in materia di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale, nel rispetto del principio della sussidiarietà. Le disposizioni di legge sono finalizzate al potenziamento e al miglioramento della funzione dei beni culturali, per contribuire alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio culturale, allo sviluppo del territorio e alla promozione dell'inclusione sociale e culturale delle popolazioni. Per quanto riguarda la nostra città è da considerare l'importante inaugurazione della galleria nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” nel palazzo Sylos-Calò di Bitonto.

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Bonus Arte Si tratta di un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismi, cioè di effettuare organizzazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Il credito d’ imposta pari al 65% dell’erogazione liberale è detraibile in 3 anni.Il credito d’imposta è ripartito in 3 quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’ impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’ imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rivela ai fini delle imposte sui redditi e sull’ IRAP. Inoltre si prevedono interventi in materia di trasparenza sulle donazioni: di obbligo di comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo. Chi può ricevere l’art BONUS? Puoi riceverlo se sei un imprenditore, una società, un ente o un organizzazione che svolge un attività commerciale. Non puoi avvalertene se sei una persona o un ente con un attività d’ impresa. Il 2016 è stato l’anno in cui in Italia si è tornato a parlare di mecenatismo culturale. Anche grazie all’ introduzione di un credito d’ imposta tra i più favorevoli in Europa quale l’ART BONUS, si sta delineando un nuovo donatore 3.0 che usa il web come canale per effettuare donazioni, anche di piccole somme rendendosi sempre più partecipe alla vita culturale della comunità.

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Agenti atmosferici: piogge acide

Le piogge acide sono la conseguenza dell’inquinamento atmosferico. La caduta dall'atmosfera al suolo di particelle acide ad opera delle precipitazioni come pioggia, neve, grandine, nebbia, rugiada, ecc. si indica, in meteorologia, con il termine di “piogge acide”. Le attività umane, i termovalorizzatori, gli scarichi delle auto producono, come conseguenza della combustione dei combustibili fossili (gas, carbone, petrolio), milioni di tonnellate di anidride solforosa e di ossidi di azoto che vengono riversati e accumulati nell’atmosfera. Questi gas si rivelano molto dannosi per l’ambiente, reagiscono nell’atmosfera con il vapore acqueo e con le nuvole provocando la formazione di acido solforico, acido nitrico, acido carbonico, questo fenomeno contribuisce all'acidificazione delle precipitazioni. L’azione degli acidi è pericolosa e rischiosa, non solo per gli esseri viventi, ma anche per la loro azione sui materiali calcarei che sono i principali costituenti dei 15


monumenti in Italia e nel mondo. Gli acidi disintegrano il carbonato di calcio del materiale lapideo dei monumenti, la pietra si corrode e si sgretola, quindi è più facilmente attaccabile da parte degli altri agenti atmosferici. Una pioggia viene definita acida quando il suo pH è minore di 5; In condizioni normali il valore del pH della pioggia, costituita da acqua e pulviscolo atmosferico, può assumere valori compresi fra 5 e 6,5. L’obelisco Carolino, alto 18 metri, è di tufo rivestito da lastre di marmo bianco di Carrara, mentre gli scalini sono di roccia dolomia bitontina,come anche i quattro cantonali e gli dotto medaglioni incastonati sullo stelo.

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I Writers: Atti vandalici

Il termine writer, considerato nel suo significato letterale, indica coloro che scrivono; nel suo significato più ampio, invece, si riferisce ad una manifestazione sociale e culturale basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi pittorici realizzati su strutture urbane. Il fenomeno ha avuto origine fra gli anni sessanta - settanta in America, come azione di protesta contro la società. Negli ultimi anni è diventato un divertimento, uno scacciapensieri per superare la noia e vari tipi di disagio, generalmente praticato da ragazzi fra 15 e 27 anni. Nel gergo italiano, questo termine assume, in genere, accezione negativa, perché indica quelli che "imbrattano i muri”, identificando i writer sono coloro che si dilettano a fare segni e disegni sui muri pubblici , sulle facciate degli edifici, sui mezzi pubblici, monumenti di interesse storico-artistico, ecc. utilizzando vernice o bombolette spray. Interpretando come atto vandalico questa forma di creatività, esso è punibile secondo la vigente normativa. La rimozione dei graffiti comporta l’utilizzo di prodotti chimici il cui utilizzo incide notevolmente sulla spesa pubblica con conseguenze disastrose sull'ambiente. Anche l’Obelisco Carolino e la Guglia dell’Immacolata, patrimonio artistico di grande valore della città di Bitonto, sono oggetto di vandalismo da parte di ragazzini che non riuscendo a cogliere la differenza tra creatività e barbarie, passano il loro tempo ad imbrattare con frasi amorose, offese, frasi celebrative 17


della propria squadra di calcio e disegni volgari le testimonianze artistiche e culturali che dovrebbero renderci fieri e orgogliosi della nostra cittadina. Qualche anno fa alcuni operai, che erano al lavoro per la rimozione degli scarabocchi, furono presi a pallonate dai ragazzini presenti nella piazza. I responsabili non furono individuati probabilmente, e dispiace dirlo, perchÊ a noi cittadini manca quel minimo di senso civico che dovrebbe guidarci nella difesa e conservazione di ciò che ci appartiene; le opere d'arte infatti sono di tutti e, in quanto tali, dovrebbero essere protette da quanti, disprezzandole e offendendole, compiono atti di vero e proprio teppismo.

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Come raggiungere i luoghi interessati

Riflessioni finali L' attività che ci ha visti coinvolti è stata senza dubbio un' esperienza stimolante che ci ha consentito di sperimentare una nuova metodologia di apprendimento. Lasciare l'aula scolastica per verificare di persona ciò che è stato oggetto delle nostre ricerche ha reso il lavoro qualcosa di concreto, diverso dal solito, più vicino alla realtà che viviamo.

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Riflessioni finali Al termine del lavoro svolto è d'obbligo esprimere qualche considerazione su questa attività che ci ha visti coinvolti. Il lavoro di gruppo è stata un' occasione per condividere le nostre conoscenze e abilità; abbiamo messo concretamente in atto il “ famoso “ cooperative learning passando per ogni sua sfumatura, e comunque abbiamo avuto modo di confrontarci e aiutarci a vicenda. E' stato bello conoscere e studiare gli affascinanti obelischi che si trovano a Bitonto e dei quali non avevamo ancora compreso il valore artistico e culturale. Troppo spesso, infatti, non ci rendiamo conto che non la nostra ricchezza passa proprio attraverso la cura e la tutela di ciò che ci circonda.

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Lavori in corso

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Vi invitiamo a visitare la nostra bella cittĂ e ad assaggiare le nostre specialitĂ culinarie e il nostro olio extravergine di oliva.

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