L' Aratro N.03/2018

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

COLDIRETTI FERRARA

UNA COLDIRETTI RINNOVATA PER LE SFIDE DEL FUTURO

Buone Feste Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Novembre Dicembre 2018


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L’Aratro

#stocoicontadini: la tre giorni al Circo Massimo rilancia il patto con il paese pag. 8

Stampa: Origraf s.rl.

Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Claudio Bressanutti Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Andrea Bolzonaro, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Enrico Neri, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 30/11/2018

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50

Stop cibo anonimo: Coldiretti raccoglie firme per una nuova legge europea pag. 9 È nata Apinforma, la rete di apicoltori ferraresi pag. 10 Tari: modifiche per gli agriturismi regionali pag. 11 Successo per il "Ringraziamento 2018"

pag. 12

Giorgio Legnaro nuovo segretario di zona di Bondeno pag. 13 La giunta di Coldiretti ha incontrato l'Arcivescovo di pag. 14 Ferrara In ricordo di Federico Franchella

pag. 14

Obiettivo salvataggio zucchero

pag. 15

Nuovo presidente per gli agriturismi

pag. 15

Nuovi servizi alle imprese con il portale del socio pag. 16 Salute: virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus) Dott. Florio Ghinelli pag. 17 Fattura elettronica, un passo avanti nel digitale Ida Dalla Libera pag. 18 I requisiti dell'agricolture in attività

pag. 20

Autorizzati gli anticipi dei pagamenti PAC anche per il pag. 21 2018 Regione: nuovo bando per misure di prevenzione dei danni da cimice pag. 22

Numero 4 - Novembre - Dicembre 2018

Grano duro: in via di liquidazione gli aiuti de minimis 2017 pag. 22

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Produzione integrata volontaria: facciamo un po di chiarezza Simone Colombani - Eleonora Bigoni pag. 23

Sommario

Gulinelli: grazie per gli anni insieme Sergio Gulinelli

Coldiretti, rinnovati tutti gli organi: pronti alle nuove sfide per il futuro Floriano Tassinari pag. 3

Ettore Prandini eletto presidente nazionale

pag. 4

I Villaggi Coldiretti, modello di agricoltura e visione di futuro per il nostro paese Claudio Bressanutti pag. 5 Coldiretti Ferrara: il consiglio provinciale

pag. 6

Coldiretti Emilia-Romagna: storico cambio presidenza pag. 7

Le misure Ismea per il ricambio generazionale in agricoltura e l'autoimprenditorialità Marco Baldon pag. 25 Notizie Impresa Pesca Coldiretti Ferrara

pag. 26

Epaca: il patronato al servizio anche degli operatori della pag. 27 pesca Informazioni Epaca. Beatrice Tagliaferri

pag. 28

Mercatino

pag. 30

Il modenese Grenzi Presidente Nazionale Federpensionati pag. 31

GULINELLI: GRAZIE PER GLI ANNI INSIEME

Desidero esprimere tramite le pagine dell'Aratro un grazie a Coldiretti Ferrara per aver potuto avere l'onore di rappresentarla per 6 anni. Dal 2012 a poche settimane fa è stato un percorso non facile, sono stati anni impegnativi, di cambiamento, ma soprattutto di crescita, anche per l'organizzazione, per Coldiretti Ferrara. Ho potuto vivere da vicino, fatti ed eventi che hanno segnato un cambiamento di scenario epocale: per certi punti di vista più povero (non c’è più la banca di riferimento del territorio, non c’è più un consorzio agrario provinciale, non c’è più l’Ente Provincia a giocare un ruolo nel settore agricolo locale…), ma per certi versi più stimolante, più chiaro, con maggiori prospettive, se non altro di ricostruzione dopo le macerie che hanno colpito anche nostre aziende, nostri soci e reso palese la fragilità ed insostenibilità di un certo “sistema ferrarese”. Come Coldiretti abbiamo potuto esprimerci liberamente su diversi fronti, abbiamo potuto fare proposte credibili guardare

al futuro piuttosto che ripiegare sul passato e piangerci addosso. Ferrara ha giocato alla pari il suo ruolo con gli altri territori, consapevoli che c’è ancora tanto da fare, che le incrostazioni ed i limiti non sono solo nostri ma di tanta parte del nostro mondo che a volte non vuole girare del tutto pagina. Ma quella pagina invece sono convinto debba essere del tutto girata ed una storia nuova debba essere scritta. Di questi sei anni potrei ricordare molti episodi, preferisco però garantire che ognuno di questi li ho vissuti tutti con impegno e nella condivisione con la Giunta, i Vice presidenti, i consiglieri, la direzione e tutto il personale. Ancora grazie di questa esperienza che ho potuto fare e che mi sarà utile ricordo per continuare a dare il mio contributo alla Federazione di Ferrara, una grande squadra, una vera forza che tanto può fare per tutti i soci. Buon lavoro a Floriano ed ai nuovi dirigenti. Sergio Gulinelli


COLDIRETTI, RINNOVATI TUTTI GLI ORGANI: PRONTI ALLE NUOVE SFIDE PER IL FUTURO

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È questa la prima occasione per rivolgermi a tutti i nostri soci e ringraziarli per aver partecipato al rinnovo delle cariche della nostra Federazione, facendosi parte attiva nelle assemblee di qualche mese fa, assumendosi la responsabilità e l'impegno di entrare nei consigli di sezione e poi nell'assemblea provinciale. Il percorso fatto ha portato ad un sostaziale rinnovo delle rappresentanze, sia nelle sezioni e sia nell'ambito provinciale, con l'elezione di un nuovo consiglio e di un nuovo presidente che hanno un mandato di cinque anni per lavorare proficuamente. Ringrazio quindi, nella mia veste di rappresentante provinciale di tutti voi Soci, chi mi dato non solo fiducia, ma soprattutto impegno di collaborazione e volontà di fare un lavoro di squadra, condiviso e concreto. Una concretezza che dovrà caratterizzare il nostro mandato e che è imprescindibile dal progetto della Confederazione, il quale, sta maturando positivamente anche nel no-

stro territorio. La nuova Coldiretti che stiamo costruendo, con un occhio di riguardo al futuro, alle opportunità, all’innovazione, dovrà avere una dirigenza preparata e competente, all’altezza delle aspettative delle imprese nostre associate, che sarà nostro compito, far crescere, mettendole al centro, portando loro gli strumenti per ridare redditività e visione verso il domani. La peculiarità di Coldiretti, lo ricordo a me stesso ed a noi tutti, è quella di una organizzazione, unica, capace negli ultimi vent’anni di disegnare prospettive, di costruire progetti, di cambiare con i fatti le situazioni. Di fare un percorso che ci vede a fianco dei cittadini e dei consumatori e che ha consentito di modificare il sentimento della società nei confronti del settore agricolo e di darci una “reputazione” che nessun’altra organizzazione, non solo agricola, può vantare. Un patrimonio di credibilità di cui dobbiamo rendere partecipi e protagonisti tutti i nostri soci, per metterli in condizione di capitalizzare nelle proprie imprese, per le loro famiglie, tutto quello che ogni giorno Coldiretti costruisce. Abbiamo dunque un compito impegnativo: essere il punto di trasmissione tra le politiche nazionali e regionali e le nostre aziende, e d’altro canto di portare verso l’alto le nostre peculiarità, i nostri progetti, le nostre aspettative per crescere. Una trasmissione che sarà tanto più efficace e produttiva, tanto più sapremo essere squadra e lavorare unitariamente. Ci stiamo quindi organizzando con gruppi di lavoro per i princi-

pali settori produttivi e di interesse della nostra provincia. Dobbiamo affrontare le situazioni evitando recriminazioni e rimpianti, con forte slancio, con proposte e progetti per non perdere ancora ricchezza nelle nostre campagne. Dovremo continuare con il prezioso lavoro dei giovani e delle donne, con le attività dei movimenti, per ragionare su elementi nuovi e con prospettive diverse. Dovremo darci obiettivi misurabili sul breve e medio periodo, sviluppare progetti in coerenza con i territori vicini, avere come linea guida il progetto nazionale e la capacità di applicarlo, con le alleanze giuste che possano dare risultati ai nostri soci. Filiera Italia, i nuovi contratti per la vendita dei nostri prodotti, le nuove strutture di servizio sono esempi che stiamo osservando da vicino e che diversi nostri soci stanno vivendo in prima persona con obiettivi e concreti vantaggi. Noi stessi come Federazione, dovremo essere capaci di offrire servizi altamente qualificati e tagliati su misura, anche attraverso le sinergie con la federazione Regionale: più sapremo essere uniti e convinti di lavorare per obiettivi che appartengono a tutti, più raggiungeremo i traguardi che ci daremo e che sarà necessario fissare. Solo così costruiremo quel nuovo modo di essere, quel nuovo stile necessario a Coldiretti Ferrara per fare un ulteriore salto verso il futuro e dare continuità ed opportunità ai nostri soci. Buon lavoro a tutti noi! Forza Coldiretti! Floriano Tassinari Presidente Coldiretti Ferrara.

EDITORIALE

Nuovi Consigli, a partire dalle Sezioni, fino alla Confederazione e nuovi presidenti in campo per raccogliere il testimone delle precedenti gestioni e fare nuovi passi avanti nel segno dei progetti per le imprese e per il nostro Paese. Con entusiasmo e volontà.


SINDACATO

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ETTORE PRANDINI ELETTO PRESIDENTE NAZIONALE

Ettore Prandini, 46 anni, lombardo con tre figli, è il nuovo Presidente nazionale di Coldiretti. E’ stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei delegati di tutte le regioni riunita presso Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati. Laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano “L. Spallanzani”. E’ stato eletto Presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice Presidente nazionale. Agroalimentare protagonista della ripresa “In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l’agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini” spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e aggiunge “Gli

agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori.”. Una realtà da 1,6 mln di imprese Prandini prende il timone di una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradi-

zionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70 per cento degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza. La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 Uffici di Zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.

Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte).


Tre giorni intensi che hanno visto la presenza di oltre 1 milione di persone nell’area del Circo Massimo a Roma, ad inizio ottobre, con convegni, incontri, laboratori, esposizioni, mostre, concerti, degustazioni ed oltre 300 aziende per il più grande mercato di vendita diretta mai realizzato. Questa è stata l’esperienza del Villaggio Coldiretti che ha visto protagonista l’associazione nelle giornate del 5-6 e 7 ottobre. Un’iniziativa segnata da grande successo di pubblico e di attenzione da parte delle istituzioni, delle forze politiche e del mondo dell’informazione. Un evento che ha saputo parlare a tutti con il linguaggio di Coldiretti: un progetto chiaro, proposte concrete, persone impegnate direttamente a fare oltre che saper raccontare l’agricoltura italiana e la multifunzionalità in coerenza con il patto con il consumatore, lo sviluppo delle filiere agricole, gli accordi di filiera e le regole chiare per dare valore, dignità ed etica alla produzione del vero cibo made in Italy.

L’esperienza dei Villaggi è servita per rompere la cortina di silenzio che aleggiava intorno al mondo dell’agricoltura, ai suoi temi e ai suoi destini e a lanciare Coldiretti come grande forza sociale che va al di là e al di sopra dei semplici processi produttivi. È questo l’obiettivo che siamo riusciti a cogliere e a realizzare. Abbiamo saputo mettere in campo tanta intelligenza, tante risorse umane, dirigenziali ed una capacità singolare di dettare i temi dell’agenda mediatica, della vita politica e dell’opinione pubblica. Tutto ciò non è casuale, è frutto dell’azione di Coldiretti volta a tutelare gli interessi dei nostri associati. È questa la forza di Coldiretti: poter influenzare la società tutta tramite la presenza costante e capillare sul territorio e nei mercati e poter così, grazie a questo, cambiare il volto del Paese. Da oggi c’è una via diversa per l’agricoltura, basti pensare alle conquiste raggiunte: il primato dei giovani agricoltori in Europa, il primato della qualità e della sicurezza alimentare delle produzioni, il mantenimento del patrimonio della biodiversità e tanto altro ancora. Con i Villaggi è stato dato un messaggio molto grande al Paese e a livello internazionale: non esiste una sola via per la modernità, non vince sempre chi costa meno ed inquina di più. Coldiretti ha lanciato la sua sfida, fatta di progetti concreti per l’agricol-

tura e per l’Italia intera, in tema di infrastrutture e di traiettorie di futuro che noi proponiamo e che puntano su due elementi: la sostenibilità paga (anche in termini economici-occupazionali) ed investire nel verde paga, in parametri di rispetto dei lavoratori e di garanzie per i cittadini. Questo è uno dei motivi per cui il Made in Italy è ricercato ed è proprio questo il grande spazio che abbiamo davanti a noi. C’è quindi una diversa via e migliore per la modernità e parte proprio da Coldiretti, forza amica del Paese, e non si ferma solo ai confini nazionali. Pensiamo all’alleanza con altri 7 Paesi per l’iniziativa dei cittadini europei in tema di etichettatura obbligatoria che abbiamo creato e fortemente voluto e per cui raccoglieremo 1 milione di firme in un anno per obbligare così Commissione e Parlamento europei finalmente a prendere una decisione su ciò che interessa agli agricoltori italiani e ai cittadini di tutta Europa. Questa è la missione di Coldiretti e per questo continueremo a lavorare nei prossimi anni, convinti che ciò che è buono per i nostri agricoltori sia buono per l’Italia intera. Claudio Bressanutti Direttore Coldiretti Ferrara

SINDACATO

I VILLAGGI COLDIRETTI, MODELLO DI AGRICOLTURA E VISIONE DI FUTURO PER IL NOSTRO PAESE

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COLDIRETTI FERRARA: IL CONSIGLIO PROVINCIALE

SINDACATO

In larga parte rinnovato il consiglio provinciale che governerà la nostra federazione per il prossimo quinquennio. Chi sono i rappresentanti eletti Oltre a Floriano Tassinari, centese di nascita, con residenza a Corporeno, classe 1958, che conduce con il fratello Frediano un’azienda agricola con terreni distribuiti all’intersezione delle provincie di Ferrara, Bologna e Modena, su una superficie di circa 150 ettari, oggi prevalentemente a seminativi ed in parte a ortofrutticoli, in particolare pere Abate, eletto lo scorso 20 settembre nuovo presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, l'assemblea provinciale, composta dai presidedenti e vice presidenti delle sezioni locali, ha eletto anche il Consiglio, il vero organo di governo stabilito dallo Statuto. I 19 componenti del consiglio eletti nel corso dell’assemblea sono: Bellini Luca (Mesola-Goro); Benini Alessandro (Voghiera); Crovetti Rino (Argenta); Di Domenico Vito (Masi Torello-Portomaggiore); Fanton Leonardo (Comacchio); Frigati Moreno (Poggio Renatico); Gambarin Francesco (Berra);

Guglielmo Luciano (Formignana-Tresigallo);Maestri Stefano (Copparo); Magri Giulio (Ferrara 2); Menghini Filippo (Bondeno); Paganini Gianni (Ferrara 3); Pappi Moreno (Codigoro-Lagosanto); Piazzi Marcello (Ferrara 1); Ricci Antonio (Ostellato); Sandali Alessandro (Ro); Signorini Alberto (Vigarano Mainarda); Tartari Mirco (Terre del Reno); Zaghi Edoardo (Fiscaglia-Jolanda). A questi si aggiungono i componenti di diritto, ovvero il delegato di Giovani Impresa Filippo Pallara; la rappresentante di Donne Impresa Monia Dalla Libera ed il presidente dei Pensionati Marco Bianconi, eletti nei mesi scorsi dalle rispettive assemblee. Successivamente il Consiglio ha eletto i membri della Giunta esecutiva, ai quali spetta operare per il raggiungimento degli obiettivi e nel rispetto delle indicazioni del consiglio direttivo, supportando il presidente nelle sue funzioni.

La Giunta per i prossimi cinque anni è dunque composta da: Alessandro Benini, Leonardo Fanton, Stefano Maestri, Filippo Menghini, Gianni Paganini, e Moreno Frigati, oltre ai rappresentanti di Giovani Impresa, Filippo Pallara, di Donne Impresa Monia Dalla Libera e dei Pensionati Marco Bianconi. Successivamente sono stati eletti i due Vice Presidenti provinciali nelle persone di Stefano Maestri e Gianni Paganini. “Nell’augurare buon lavoro a tutti – evidenzia il presidente Tassinari – prendiamo sin d’ora impegno per costruire in modo coerente quegli strumenti di ascolto dei soci e di elaborazione delle risposte necessarie per le nostre imprese, con un forte spirito di collaborazione e di rappresentanza del modello di agricoltura che il progetto Coldiretti ha disegnato in questi anni, dando prospettive di opportunità per il futuro al nostro settore, ricordando l’importanza che ha Ferrara in ambito agricolo”.


COLDIRETTI EMILIA-ROMAGNA: STORICO CAMBIO PRESIDENZA

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Storico cambio della guardia alla presidenza di Coldiretti Emilia Romagna. Dopo vent’anni, Mauro Tonello lascia la guida della maggiore organizzazione agricola regionale e al suo posto subentra Nicola Bertinelli, 45 anni, imprenditore agricolo di Medesano (PR). Lo hanno eletto i delegati all’assemblea regionale di Coldiretti in rappresentanza delle 48 mila aziende associate. Bertinelli, dopo due lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, conseguite in Italia, alla Cattolica di Milano, e un master in Business Administration all’Università di Guelph, in Canada, ha preso in mano le redini dell'azienda agricola di famiglia a Medesano, con allevamento di bovine da latte e produzione di Parmigiano-Reggiano, che ha trasformato innovandola profondamente in pochi anni grazie alle opportunità offerte dalla legge 228 del 2001, la cosiddetta legge d'Orientamento fortemente voluta da Coldiretti per il rinnovamento dell’agricoltura italiana. Dall'aprile del 2017 Bertinelli è anche presidente del Consorzio di

Tutela del Parmigiano Reggiano. Dopo l’elezione, il neo-presidente ha ringraziato l'assemblea per la fiducia accordatagli e si è detto "onorato di esser stato eletto nel nuovo incarico e di sentirsi profondamente impegnato a rispondere alle aspettative riposte in lui per valorizzare le nostre produzioni agricole al fine di incrementare il reddito delle imprese". Al momento del passaggio di consegne con il predecessore Mauro Tonello, Bertinelli ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto. “Nei vent’anni della sua presidenza – ha detto – ha guidato l’organizzazione in un momento di cambiamento epocale, in cui l’agricoltura regionale e nazionale è diventata protagonista dell’economia italiana avviando un nuovo rapporto con il mercato, aprendosi alla multifunzionalità e alla valorizzazione della sua distintività, portando le eccellenze alimentari al centro dell’attenzione del consumatore e rivalutando il grande ruolo di tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare”. “Il territorio – ha concluso il neopresidente – deve diventare la no-

stra casa e la nostra impresa, in una visione a tutto tondo, con sinergie tra tutti i settori produttivi e commerciali per cui le eccellenze che ci caratterizzano, dalla food valley alla motor valley, fino alle città d’arte diventino non solo un luogo da visitare, ma un territorio in cui investire attirando anche capitali esteri. Così si creerà valore aggiunto e quindi reddito e posti di lavoro, realizzando un modello sostenibile basato sulla qualità dell’ambiente e qualità della vita”. Nella sua attività il nuovo presidente sarà affiancato dal nuovo consiglio direttivo che sarà composto dai presidenti provinciali di Coldiretti: Valentina Borghi (Bologna - vicepresidente), Nicola Dalmonte (Ravenna - vicepresidente), Floriano Tassinari (Ferrara), Massimiliano Bernabini (Forlì-Cesena), Luca Borsari (Modena), Nicola Bertinelli (Parma), Marco Crotti (Piacenza), Guido Cardelli Masini Palazzi (Rimini); dai consiglieri Marco Bianchi, Paolo Cavazzuti, Luca Cotti, Andrea Ferrini, Marco Gambi, Luigi Maccaferri, Andrea Minardi; Gianni Paganini. Del consiglio direttivo fanno parte di diritto i responsabili dei movimenti: Luciana Pedroni (Donne Impresa), Paolo Monari (pensionati) e Andrea Degli Esposti (Giovani Impresa). In Emilia Romagna Coldiretti rappresenta 48.000 imprese agricole per un totale di oltre 100 mila associati ed è capillarmente presente sul territorio attraverso 9 Federazioni provinciali, oltre 60 uffici zona, 340 sezioni comunali, 200 recapiti.

SINDACATO

Mauro Tonello lascia il testimone a Nicola Bertinelli dopo vent'anni di intenso e proficuo impegno al timone della federazione regionale


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#STOCOICONTADINI: LA TRE GIORNI AL CIRCO MASSIMO RILANCIA IL PATTO CON IL PAESE

SINDACALE

Il meglio del made in Italy ed il racconto della nostra agricoltura ha catturato un milione di cittadini che hanno affollato il Villaggio di Coldiretti ad ottobre

Con oltre 6.050 specie del mondo animale e 3.250 specie vegetali, l’Emilia Romagna è una delle regioni italiane con la più alta biodiversità, una biodiversità che però rischia di sparire visto che in Italia nell’ultimo secolo sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna in occasione dell’inaugurazione del Villaggio contadino nella Capitale dove è stata aperta per tutto il week end una vera e propria Arca di Noè dove scoprire i cibi, le piante e gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica. I “Sigilli” di Campagna Amica – spiega Coldiretti – sono i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali a livello nazionale raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. “ Difendere la diversità delle specie e delle razze ha un valore aggiunto anche per le imprese agricole italiane e del nostro territorio – sottolinea Floriano Tassinari, neo presidente di Coldiretti Ferrara, presente a Roma insieme a centinaia di soci – in

quanto rappresentano la distintività che si oppone alla omologazione, portando sul mercato sistemi economici e filiere più sostenibili e di maggiore valore, sia economico che qualitativo. Ne è un esempio la riscoperta del grano Cappelli, che in pochi anni ha visto aumentare di cinque volte le superfici coltivate, attivando nuovo interesse per la farina e la pasta con riconosciute qualità salutistiche e gustative, ma potrebbero essere anche tanti altri prodotti che ci differenziano dalla massa del mercato e sposta l’attenzione dalla quantità e dal basso prezzo alla qualità intrinseca e sostenibile ed ad un prezzo equo.” Anche la presenza delle due aziende ferraresi all’iniziativa romana è nel segno della distintività e qualità dei prodotti: L’Aglio del Nonno di Voghiera, con il pregiato aglio DOP e La Corte dei Sapori dei fratelli Bassi di Volania di Comacchio con i salami ferraresi all’aglio e la salamina da sugo.


In corso anche a Ferrara la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa dei cittadini europei per estendere a tutti i cibi ed in tutta Europa l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta. “Eat original”, mangia originale, è lo slogan dell’iniziativa dei cittadini europei, promossa da Coldiretti e da altre associazioni di produttori agricoli europei (in primis la FSNEA francese) e dei consumatori per dare un volto a tutto il nostro cibo, con le stesse regole in tutti i Paesi della Comunità Europea. Una informazione trasparente, che dica chiaramente a tutti i cittadini europei la provenienza di ciò che mettono in tavola ogni giorno.

Infatti da un lato i sondaggi indicano la propensione della maggioranza dei consumatori a pagare anche di più per avere la certezza di un prodotto realmente made in Italy e dall’altro la legislazione comunitaria si caratterizza per incertezza e contraddittorietà, con applicazioni disomogenee delle informazioni a seconda dei Paesi membri e dei prodotti commercializzati e consumati. “Ad esempio – evidenzia Floriano Tassinari, presidente di Coldiretti Ferrara – è obbligatoria l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero e così per altri diversi alimenti”. L’obiettivo è di raccogliere – spiega Coldiretti Ferrara- in almeno 7 Paesi dell’Unione, un milione di firme dei cittadini per

estendere l’indicazione obbligatoria in etichetta per tutti gli alimenti, non solo per alcuni ed in tutti i Paesi membri. Una scelta che – evidenzia la Coldiretti – rafforza la richiesta dei cittadini alla Commissione Europea perché imponga “dichiarazioni di origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari al fine di prevenire le frodi, proteggere la salute pubblica e garantire il diritto all'informazione dei consumatori”. La proposta mira anche a migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare. Un obiettivo condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che ritiene necessario superare l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea sull’origine del cibo per contrastare un fenomeno, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo all’Italia costa oltre 100 miliardi di euro all’anno nel mondo.

SINDACALE

STOP CIBO ANONIMO: COLDIRETTI RACCOGLIE FIRME PER UNA NUOVA LEGGE EUROPEA

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È NATA APINFORMA, LA RETE DI APICOLTORI FERRARESI

SINDACALE

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Lunedì 5 novembre si è svolta presso la Federazione Provinciale Coldiretti Ferrara la prima riunione della rete di apicoltori ferraresi API InFORMA. Numerosa è stata la partecipazione di apicoltori, hobbisti e di tutti gli interessati al mondo apistico. Il Direttore di Coldiretti Ferrara, Claudio Bressanutti, nel constatare con piacere la nutrita partecipazione, a conferma del forte interesse per questo settore, ha aperto l’incontro illustrando gli scopi e gli intenti della neo costituita rete. “API InFORMA nasce dall’esigenza di favorire azioni di tipo organizzativo, progettuale, consultivo e assistenziale in materia di apicoltura nella Provincia di Ferrara, territorio ove da tempo si lamenta l’assenza di punti di riferimento in tale settore.” Si tratta di una rete di comunicazione volta a raccogliere le esigenze degli apicoltori in tema di formazione e di consulenza burocratica e veterinaria. Ma sarà anche lo strumento tramite il quale poter mettere in contatto due mondi sinergici che per troppo tempo sono stati trattati separatamente: agricoltura ed apicoltura. Permettere un contatto tra i due settori significa poter dare maggiori chance di trovare fiori e polline per gli apicoltori e allo stesso tempo consentire agli agricoltori, che volessero usufruire

dell’aiuto dato dalle api, di mettere a disposizione i propri terreni coltivati con piante mellifere. Per fare questo è sicuramente necessaria una campagna informativa e divulgativa in tema di coretto uso dei trattamenti fitosanitari in campo, in modo da evitare, per banali errori nell’utilizzo di tali prodotti, la moria delle api e, allo stesso tempo, è necessaria anche una costante assistenza veterinaria agli apicoltori. Ma API InFORMA vuole essere anche punto di incontro con la cittadinanza, l’adesione alla rete infatti è aperta a tutti coloro che fossero interessati per i più svariati motivi (culturali, amministrativi, scolastici …) al mondo delle api e della produzione del miele e dei suoi derivati. Favorire la crescita di questo settore significa infatti anche sostenere la biodiversità, la salvaguardia del territorio, della salubrità dell’aria e la difesa del Made in Italy. L’auspicio quindi è quello di veder aderire alla rete anche le amministrazioni comunali della Provincia e le scuole. Diverse sono le progettualità già in corso, prima fra tutte la collaborazione con SIS Società Italiana Sementi per la distribuzione di semi di facelia e di altre piante altamente mellifere (in particolare a quanti tra gli agricoltori debbano attenersi al rispetto delle regole del greening) per favorire così il più possibile sul territorio ferrarese l’aumento di ettari coltivati con colture utili alle api per la produzione di miele. Grazie poi alla collaborazione tra Coldiretti Ferrara e Dinamica, ente di formazione accreditato da Regione Emilia Romagna, verranno organizzati corsi di apicoltura livello base e livello avanzato volti a fornire le basi tecnico scientifiche per la gestione dell'apiario e dell'attività apistica. Presente all’incontro anche una rappresentanza di ARA associazione romagnola apicoltori, la quale si è detta disponibile ad inserirsi all’interno del percorso di progettualità di API InFORMA, divulgando tra i propri associati le buone pratiche della rete. La campagna di adesione ad API InFORMA è ufficialmente aperta, per quanti fossero interessati, Coldiretti Ferrara invita a rivolgersi ai propri uffici.


TARI: MODIFICHE PER GLI AGRITURISMI REGIONALI

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Sostenere la multifunzionalità delle imprese e incentivare l’agriturismo in un momento di crescita della domanda turistica in Emilia Romagna (+5,1% gli arrivi totali nei primi otto mesi del 2018). È l’obiettivo di un provvedimento della Regione Emilia Romagna pubblicato sul Bollettino ufficiale di oggi, che ha accolto la richiesta di Coldiretti Emilia Romagna di modificare e ridurre la tassa dei rifiuti per gli agriturismi tenendo conto delle peculiarità di questa attività che non si svolge tutti i giorni per tutto l’anno e non produce rifiuti in tutti i locali aziendali, ma ha una minor produzione di scarti grazie alla filiera corta in quanto gli alimenti sono prodotti direttamente in azienda, senza confezioni da smaltire. Il provvedimento accoglie le richieste di Coldiretti sia per quanto riguarda le aziende agricole in generale, esonerando le serre non aperte al pubblico, sia sul piano degli agriturismi, parificando questi ultimi ai chioschi

stagionali. In pratica agli agriturismi verranno applicate le stesse riduzioni previste per locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale e non continuativo, ma ricorrente. Pertanto l’attività agrituristica potrà beneficiare di un tassazione ridotta. Si tratta di un intervento – commenta Coldiretti Emilia Romagna – che per le imprese agrituristiche significa risparmiare migliaia di euro di tasse ogni anno (le tasse sui rifiuti secondo stime Coldiretti incidono dal 2 al 5 per cento dei costi dell’agriturismo), liberando risorse per gli investimenti e l’occupazione, favorendo l’ampliamento delle offerte aziendali e migliorando i servizi a disposizione degli utenti. In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – operano 1.167 agriturismi con quasi 10 mila posti letto e 30 mila coperti per la ristorazione e oltre 500 piazzole di sosta per camper e roulottes.

FESTE NATALIZIE: CHIUSURA UFFICI Si avvisa che gli uffici di Zona e della Sede Provinciale rimarranno chiusi nel periodo delle festività natalizie dal 22 dicembre al 1 gennaio 2019 compresi, con riapertura al pubblico mercoledì 2 gennaio 2019. La redazione dell'Aratro formula a tutti i soci e lettori i migliori auguri di Buon Natale e liete festività, con l'auspicio di un prospero nuovo anno.

SINDACALE

Accolte le richieste di modifica presentate da Coldiretti Emilia-Romagna per i criteri di tassazione dei rifiuti. Un segnale concreto per sostenere il settore.


SINDACALE

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SUCCESSO PER IL "RINGRAZIAMENTO 2018" Sabato 10 e domenica 11 novembre è stata la Piazza Trento Trieste di Ferrara ad accogliere gli agricoltori di Coldiretti e Campagna Amica con ospiti da diversi territori italiani, associazioni di promozione territoriale e di utilità pubblica, segnando ancora una volta una grande condivisione dei cittadini ai temi dell’agricoltura made in Italy, della filiera corta, della biodiversità, dei sapori autentici che arrivano direttamente dal campo alla tavola, con migliaia di persone che nei due giorni hanno visitato la grande tensostruttura sul “Listone”, acquistando prelibatezze dalle aziende di Campagna Amica e partecipando ai laboratori e cooking show organizzati da Coldiretti. Curiosità ed interesse anche per la celebrazione liturgica in Duomo con il rito dell’offerta dei prodotti della terra e la benedizione finale dei trattori schierati sul sagrato. “E’ stata la conferma della validità del nostro percorso – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Floriano Tassinari – che ci ha visto proprio in questa piazza quasi vent’anni fa, raccogliere le firme per il patto con il consumatore, segnando l’alleanza imprescindibile tra agricoltori e cittadini, facendo uscire il mondo agricolo dal proprio steccato e diventare protagonisti nella società, offrendo non più materia prima, ma cibo, cibo buono e salubre, lavorando per un ambiente più sano, un territorio più ricco di biodiversità ed opportunità per le imprese. Un grande ringraziamento a tutti i ferraresi ed ai tanti turisti che sono venuti a trovarci in queste due giornate e che hanno apprezzato il nostro impegno e la concretezza del nostro progetto. Grazie anche alle pro loco che abbiamo ospitato in segno della promozione condivisa dei territori e delle produzioni tradizionali, e naturalmente ad AVIS e LILT, che con noi condividono l’interesse per la sana alimentazione, per le produzioni di qualità a km zero e di uno stile di vita corretto. Grazie infine all’amministrazione comunale ed alla camera di commercio, a nostro fianco per consentire lo svolgimento di questo nostro evento, ed ai nostri partner, CAE e SIS, che ci hanno affiancato anche quest’anno”. L’evento del Ringraziamento è stato anche l’occasione per raccogliere firme di cittadini a sostegno della iniziativa di legge europea per l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta per tutti gli alimenti, che ha preso il via nelle scorse settimane e che continuerà anche per i prossimi mesi presso i nostri uffici, nei mercati, negli eventi che Coldiretti organizzerà in tutto il territorio.


GIORGIO LEGNARO NUOVO SEGRETARIO DI ZONA DI BONDENO

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È Giorgio Legnaro, laureato in agraria, classe 1969, il nuovo segretario per Coldiretti nella Zona di Bondeno. “È una delle aree più rilevanti dal punto di vista del numero degli associati – evidenzia il neo segretario – delle superfici coltivate e delle problematiche territoriali ed ambientali, per cui ogni giorno siamo impegnati a supportare i soci tenendo conto di rilevanti differenziazioni tra i diversi comuni della Zona, che comprende Bondeno, Cento, Terre del Reno e Vigarano Mainarda. Passiamo dai terreni della partecipanza agraria di Cento, agli allevamenti del bondenese, alle colture frutticole, ai cereali, ai pomodori, alle orticole di pregio come melone e cocomero”. Legnaro, in precedenza componente dello staff tecnico di Coldiretti-Impresa Verde presso lo stesso ufficio di Bondeno, subentra a Thomas Serafini che ha retto negli ultimi anni l’incarico di segretario di zona di Bondeno oltre a quello di Ferrara. “Ringrazio della fiducia che Coldiretti ha espresso nei miei confronti – conclude Legnaro – consapevole della responsabilità affidatami e nello stesso tempo motivato ed impegnato a lavorare per i soci come ho sempre fatto pur se in altro ruolo. Sono certo che il nostro modo di affrontare tutte le questioni con un forte spirito di squadra, sia tra i dirigenti che tra i colleghi dipendenti, sia garanzia di ben operare e supportare le nostre imprese in questi momenti così complessi, in un territorio dove

abbiamo ancora i postumi del sisma del 2012 e più in generale le ricadute di una crisi alla quale dobbiamo saper rispondere con progetti ed opportunità secondo le linee della nostra organizzazione”. “Saluto i soci della Zona – evidenzia Thomas Serafini – come ex segretario di questo territorio, saluto i dirigenti ed il personale con il quale ho condiviso diversi anni di lavoro, certo che il dialogo, la competenza ed il confronto saranno la cifra con la quale Giorgio saprà mettere in campo tutto quanto Coldiretti ogni giorno fa per le proprie imprese”.

Giorgio Legnaro, da dicembre nuovo Segretario della Zona di Bondeno

SINDACALE

Dal primo dicembre Giorgio Legnaro ha assunto il ruolo di Segretario dell’Ufficio Zona di Coldiretti di Bondeno e dei comuni limitrofi.


SINDACALE

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LA GIUNTA DI COLDIRETTI HA INCONTRATO L'ARCIVESCOVO DI FERRARA

Il presidente di Coldiretti Ferrara, Floriano Tassinari, insieme ai vice presidenti Gianni Paganini e Stefano Maestri, al membro di giunta provinciale Filippo Menghini, al delegato provinciale di Giovani Impresa Filippo Pallara, il consigliere ecclesiastico Mons. Gino Boattin, oltre che il vice direttore Riccardo Casotti e la segretaria di Donne Impresa Melissa Ghirardelli, ha incontrato lunedì 22 ottobre, l’Arcivescovo della diocesi di Ferrara-Comacchio, Mons. Giancarlo Perego. Nel corso del colloquio è stato posto l’accento alla situazione del settore agricolo, alla sua necessità di essere valorizzato per la produzione di cibo, per la manutenzione del territorio e dell’ambiente, per la ricchezza della biodiversità che è anche il risultato del modello di sviluppo proposto e perseguito da Coldiretti. Monsignor Perego ha ricordato l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si”, sulla cura della “casa comune”, quindi sul nostro stesso pianeta, proponendo di farne oggetto di un incontro di riflessione proprio con Coldiretti, che rappresenta chi ogni giorno si confronta con la terra, con il mare, con l’ambiente e ne fa oggetto di lavoro, di vita, e anche di conservazione e miglioramento, non solo per se stessi ma per il proprio contesto

sociale. Altro tema toccato nel corso dell’incontro è quello delle attività fatte per far conoscere il mondo dell’agricoltura attraverso i suoi protagonisti, nei mercati, nelle scuole, negli eventi in piazza con i cittadini. Non sono mancati accenni alle questioni economiche, della scarsa remunerazione degli agricoltori nei confronti del resto delle filiere, e sulla necessità condivisa di dire no con forza allo sfruttamento, al lavoro nero, al dumping economico e sociale che la globalizzazione senza regole purtroppo sta facendo emergere.

Coldiretti Ferrara ricorda con cordoglio e vicinanza ai famigliari Federico Franchella, stimato professionista, che per diversi anni ha collaborato con l’organizzazione agricola ferrarese, ricoprendo ruoli delicati e di fiducia, operando al meglio per la tutela dei produttori della nostra provincia e che è mancato lo scorso mese di agosto. Quella con Franchella è stata una collaborazione che lo ha portato ad interessarsi di strutture ed associazioni di servizio spesso nel ruolo di revisore e sindaco revisore, dall’Associazione Provinciale Allevatori, al Consorzio di Garanzia Fidi in agricoltura di

Ferrara, alla Associazione Bieticoltori Ferraresi, ed in Coldiretti stessa, della quale è stato ed era ancora in carica, nel ruolo di revisore dei conti. La sua lunga esperienza nel mondo bancario non solo ferrarese, la cordialità e la lucida capacità di analisi, scevra da fronzoli, unita ad una acquisita conoscenza del mondo agricolo, ne hanno fatto nel corso di molti anni un prezioso collaboratore e persona di fiducia, lasciando ora un vuoto professionale ed umano in tutti coloro i quali lo hanno potuto conoscere ed apprezzare.

IN RICORDO DI FEDERICO FRANCHELLA


OBIETTIVO SALVATAGGIO ZUCCHERO

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Oltre 4 bibite su 5 vendute in Italia contengono zucchero straniero con la produzione Made in Italy che rischia di essere azzerata dalla concorrenza sottoco-

sto di multinazionali francesi e tedesche che hanno colonizzato le industrie del Belpaese. E’ quanto afferma la Coldiretti Emilia Romagna in riferimento alla possibile introduzione nella manovra di una tassa sulle bevande zuccherate. A fronte di un consumo di oltre 1,7milioni di tonnellate, in Italia – spiega la Coldiretti – resiste in Italia una produzione di 300mila tonnellate, ma negli ultimi anni sono stati chiusi ben 16 zuccherifici su 19 azzerando l’84% del potenziale industriale nazionale ed entro il 2018 un altro stabilimento dovrebbe cessare l’attività. Si è creata una situazione – sottolinea Coldiretti – dove il mercato è in mano a 5 grandi realtà del Nord Europa che già oggi detengono il 75% del comparto nel Vecchio Continente con zucchero venduto a prezzi molto bassi da Francia e Germania che hanno aumentato del 20% la loro produzione nel 2017, cau-

sando 3,5 milioni di tonnellate di eccedenze a livello europeo. Alla luce di quanto sta avvenendo – sottolinea la Coldiretti – l’Italia rischia di perdere del tutto la propria sovranità sul fronte dello zucchero, con l’ultimo bastione di difesa la cooperativa tricolore Coprob-ItaliaZuccheri con sede a Minerbio nel bolognese, che rappresenta circa 25mila persone impegnate nella filiera, ha due stabilimenti di trasformazione sul territorio nazionale e riunisce 7mila aziende con trentaduemila ettari coltivati a barbabietola fra Veneto ed Emilia Romagna, in particolare in provincia di Ferrara e Bologna. Senza di loro – spiega Coldiretti – l’Italia, che è il terzo mercato dell’Unione Europea, diventerebbe uno dei pochissimi casi al mondo senza alcun produttore locale di zucchero come Nigeria, Malesia, Corea del Sud e Arabia Saudita considerando un consumo medio annuo sopra il milione e mezzo di tonnellate. Le misure contenute in manovra devono salvare la produzione nazionale che – continua Coldiretti – va difesa anche con una chiara etichettatura di origine obbligatoria dello zucchero in modo da offrire ai consumatori la libertà di scegliere cosa mettere nel carrello della spesa. Ma soprattutto – conclude la Coldiretti - occorre premiare le aziende italiane che utilizzano zucchero italiano e favorire contratti di filiera basati su una maggiore equità e sostenibilità sociale da parte dei grandi utilizzatori ai quali si chiede una responsabilizzazione per sostenere l’italianità delle produzioni e ridurre la dipendenza dall’estero in una situazione in cui primarie industrie del finto Made in Italy utilizzano produzioni straniere.

NUOVO PRESIDENTE PER GLI AGRITURISMI Roberta Gualtieri eletta presidente di Terranostra Emilia-Romagna

Roberta Gualtieri, titolare dell’Agriturismo “Il Biancospino” di Stuffione (Modena) è la nuova presidente di Terranostra Emilia Romagna, l’associazione di Coldiretti per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio. Dal 2017 la Gualtieri fa parte anche del consiglio di Coldidattica, l’associazione della fattorie didattiche e aziende agricole di Coldiretti Emilia Romagna. Eletta all’unanimità dall’assemblea alla presenza del presidente e del segretario nazionali di Terra-

nostra, Diego Scaramuzza e Toni De Amicis, e del direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri. Nella sua attività il neopresidente sarà affiancato dal nuovo consiglio, composto da: Fabio Della Chiesa (Forlì-Cesena-Rimini, vicepresidente), Federico Moschini (Piacenza), Luca Demartin (Parma), Raffaele Landini (Reggio Emilia), Elisa Tagliavini (Bologna), Paolo Magagna (Ferrara), Stefano Gardi (Ravenna), Alessandro Ghetti (socio fondatore).

SINDACALE

Coldiretti impegnata per dare un futuro allo zucchero made in Italy


SINDACALE

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NUOVI SERVIZI ALLE IMPRESE CON IL PORTALE DEL SOCIO

È on line il Portale del Socio Coldiretti che rivoluziona il lavoro nelle aziende agricole, elimina le carte e facilita la vita d’impresa, in modo semplice e accessibile a tutti. Dal Quaderno di Campagna digitale alla fatturazione elettronica, il Portale del Socio mette a disposizione degli agricoltori uno strumento digitale innovativo che anticipa i nuovi orientamenti in materia di gestione aziendale con il vantaggio di essere perfettamente integrato con il sistema Coldiretti. Come registrarsi Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale. Cosa trovi sul Portale del Socio Con il Portale del Socio potrai avere il Quaderno di Campagna digitale che ti permette di registrare i trattamenti direttamente in campo da smartphone e tablet oppure da pc. Grazie alla perfet-

ta integrazione con il fascicolo aziendale, il programma diventa un prezioso strumento di lavoro consentendo di gestire il piano colturale, il magazzino degli agrofarmaci, i trattamenti, i diserbi, le fertilizzazioni (con controlli automatici e completi in tempo reale rispetto alle etichette e ai disciplinari) e tutte le lavorazioni, l’irrigazione, le macchine e molto altro. Ma il Quaderno di Campagna digitale rende più semplice anche la domanda Pac e riduce il rischio di sanzioni e tagli ai premi comunitari. Inoltre mette a disposizione strumenti in grado di gestire la produzione bio, i piani di fertilizzazione, la cartografia, le etichette e tutto ciò che è legato, in generale, alla produzione e alla normativa vigente. Sul Portale trovi anche il Digit – Fatturazione digitale che ti offre la gestione digitalizzata delle fatture e dell’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa grazie a un programma avanzato che consente di monitorare prodotti, listini, clienti e fornitori, direttamente da pc, tablet o smartphone. Inoltre, avrai a disposizione fino a 200 fatture elettroniche (B2B). Grazie al collegamento integrato con Impresa Verde le tue fatture giungeranno automaticamente agli uffici Coldiretti, evitando file

e facendoti guadagnare tempo per la tua attività. Il Portale è e sarà un “contenitore di innovazioni” in continua evoluzione in merito alle opportunità che verranno man mano fornite e ad oggi attraverso lo stesso, i nostri associati potranno gratuitamente: 1 Ricevere informazioni/approfondimenti in anteprima di varia natura; 2 Consultare i bandi del PSR, nonché i prezzi dei vari prodotti agricoli così come pubblicati da ISMEA; 3.Utilizzare un’agenda digitale sincronizzabile con quella presente sui propri device; 4.Consultare previsioni meteo; 5 Consultare le informazioni dello stato delle proprie domande PAC con collegamento diretto ad AGEA (in questo momento solo per le regioni in cui opera AGEA Pagatore; sono in coso le integrazioni con gli altri Organismi Pagatori); 6.Consultare ed aderire a specifiche convenzioni con primarie società di fornitura di beni e servizi (per esempio convenzione con FCA); 7.Poter fruire di servizi specialistici quali, ad esempio, la compilazione della giornaliera per i datori di lavoro, integrata direttamente con INAZ paghe.


SALUTE: VIRUS DEL NILO OCCIDENTALE (WEST NILE VIRUS) Il virus WEST NILE è stato isolato per la prima volta in Uganda nel distretto West Nile (da cui prende il nome). In seguito il virus si è diffuso in Africa, Asia, occidentale, Europa, Australia e America. Gli uccelli selvatici e le zanzare (quasi sempre il tipo CULEX) sono i serbatoi del virus. Molto più raramente il virus può essere trasmesso con i trapianti di organo, trasfusioni di sangue, trasmissione maternofetale. Il virus non si trasmette da persona a persona con il contatto con le persone infette. Nella provincia di Ferrara il virus West Nile è comparso per la prima volta nell’estate del 2008. Negli anni successivi si sono verificati pochi casi di infezione o nessuno come nel 2011 e nel 2012. Quest’anno, dopo un inverno mite, i casi di infezione sono aumentati in un modo impressionante. Oltre all’incremento numerico, si è verificata una distribuzione della malattia praticamente in tutto il nord Italia, anche in alcune regioni del sud e nelle due isole maggiori. Il Bollettino di sorveglianza del 11 ottobre 2018 riporta che dal giugno sono stati segnalati in Italia 544 casi umani. Di questi 216 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (98 in Emilia Romagna). 39 sono i decessi segnalati (21 in Emilia Romagna, 8 a Ferrara). L’esame dell’impressionante aumento dei casi di malattia e dei decessi e l’importante espansione, nel territorio nazionale, impone un rafforzamento della prevenzione: • Protezione dalle punture delle zanzare • Limitare la riproduzione delle zanzare La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi simili influen-

zali. Meno dell’uno per cento (persone anziane con gravi patologie) presenta la forma neuro-invasiva, gravata da alta mortalità. Purtroppo per l’uomo nella infezione da West Nile virus non esiste nè vaccino nè terapia. Durante questo periodo si è causato un allarme, a volte ingigantito da

giornali e televisioni. E’ sicuramente un evento grave e purtroppo per questa infezione non esistono farmaci. INFLUENZA Dal momento però che ci stiamo avvicinando al periodo invernale, viene spontaneo pensare a una patologia che arriva puntuale tutti gli anni: la influenza. I virus influenzali sono estremamente contagiosi, colpiscono milioni di persone con migliaia di decessi dovuti alle complicanze, generalmente polmonari, dell’infezione. Per la infezione da virus influenzali esiste un vaccino. Ogni anno il vaccino cambia nella sua composizione, perché i virus influenzali presentano mutazioni più o meno importanti. Il vaccino per questa stagione 2018 – 2019 prevede nella sua composizione: • Antigene H1N1 • Antigene H2N2 • Antigene B Colorado • Antigene B yamagata. La vaccinazione è raccomandata: • Per i soggetti dai 6 mesi ai 65 anni

ad alto rischio di complicanze perché affetti da gravi patologie croniche • Per i soggetti di età superiore ai 65 anni • Per il personale sanitario • Per i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo • Per i donatori di sangue I donatori di sangue che si recheranno a donare nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale per scongiurare una grave carenza di sangue nel periodo invernale. L’Avis provinciale di Ferrara, oltre ad una intensa campagna attraverso TV e giornali locali, ha previsto sedute di vaccinazioni nei punti di raccolta, programmati indipendentemente dalle giornate di donazione e nelle ore serali. Negli ultimi anni, in particolare modo nella stagione invernale, si è verificata una significativa diminuzione della copertura vaccinale, con un incremento dei casi di malattia e di decessi. Le cause di questa diminuzione sono da imputarsi alla successione ossessiva degli allarmi sulle complicanze dopo la somministrazione del vaccino. Purtroppo siamo istintivamente propensi ad ascoltare questi allarmi generalmente espressi da persone non scientificamente preparate e non prestiamo fiducia nella scienza. E’ importante non dimenticare che è molto più facile somministrare un farmaco a chi è ammalato che consigliare un vaccino a chi è in perfetta salute. E’ bene però ricordare i risultati delle vaccinazioni per il vaiolo, la difterite, la poliomelite e il tetano: questi vaccini hanno contribuito a migliorare la qualità della vita e a salvare milioni di persone. Dott. Florio Ghinelli Direttore Sanitario AVIS Provinciale Ferrara

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FATTURA ELETTRONICA, UN PASSO AVANTI NEL DIGITALE

FISCALE

FATTURAZIONE ELETTRONICA Introdotta ormai da 4 anni nell’ambito delle operazioni nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, tra pochi mesi la fattura elettronica diverrà obbligatoria per la generalità delle cessioni di beni e prestazioni di servizi poste in essere nel settore privato, tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. A partire dal 1° gennaio 2019 infatti tutti i contribuenti saranno tenuti all’emissione della fattura in formato elettronico. Si tratta di un momento storico dove si pongono le basi per una profonda trasformazione, in chiave digitale, della professione e del sistema fiscale italiano nel suo complesso, andando a sollecitare profonde rivisitazioni, non solo organizzative e operative ma anche dei sistemi di controllo e verifica da parte del Fisco. Diverse le finalità della misura, prima fra tutte l’incremento del gettito, che a regime è stato stimatocome risulta dalla nota al Bilancio di previsione dello Stato 2018 – in 2.05 miliardi, di cui 1.6 miliardi per Iva. VADEMECUM DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA Nozione e formato della fattura elettronica Si definisce “elettronica” la fattura che sia stata emessa o ricevuta in qualsiasi formato elettronico, che renda il documento inalterabile. Le fatture elettroniche emesse nei confronti della Pubblica amministrazione (D.M. 3.4.2013 n. 55) e quelle emesse fra privati dovranno essere necessariamente generate nel formato XML

Una delle numerose e partecipate riunioni dei soci organizzate in tutta la provincia

Decorrenza L’obbligo generalizzato è introdotto per le fatture emesse a partire dall’1.1.2019. Ambito applicativo Si prevede l’obbligo di adozione della fatturazione elettronica con riferimento alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. Soggetti esonerati Soggetti minimi e forfettari e produttori agricoli esonerati dalla contabilità L’obbligo di emissione della fattura elettronica non riguarda: I soggetti che hanno aderito al regime di vantaggio di cui all’art. 27, co1 e 2 del D.L. 98/2011; I soggetti che hanno aderito al regime forfettario di cui all’art. 1, co. 54 - 89 della L. 190/2014; I produttori agricoli esonerati di cui all’art. 34, co. 6 del D.P.R. 633/1972. Soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato. L’obbligo di fatturazione elettronica non è esteso alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate e ricevute da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato. Sistema di interscambio Il sistema di Intercambio è un sistema informatico, gestito dall’Agenzia delle Entrate, in grado di ricevere le fatture elettroniche, effettuare controlli sui file ricevuti e, ove i controlli siano stati superati, trasmettere le fatture. Processo di fatturazione elettronica Il processo di fatturazione elettronica si articola sostanzialmente nelle seguenti fasi: Creazione del documento in formato XML; Trasmissione al cd. “Sistema di Interscambio” (Sdl), canale telematico gestito dall’Agenzia delle Entrate; Controllo del file da parte del Sistema di Interscambio; In caso di esito negativo dei controlli, invio, da parte del Sdl, della ricevuta di scarto al trasmittente; In caso di esito positivo dei controlli, recapito, da parte del Sdl, del documento al destinatario; Conservazione del documento.


Data di emissione della fattura elettronica e di trasmissione Sono state introdotte modifiche all’art. 21 del DPR n. 633/1972: La fattura dovrà indicare la data in cui è effettuata la cessione dei beni o la prestazione di servizi ovvero la data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo, semprechè tale data sia diversa dalla data di emissione della fattura. A partire dal 1° luglio 2019, la fattura è emessa entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione determinata ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. n. 633/1972. Recapito e ricezione A seguito del buon esito dei controlli, il Sdl recapita la fattura al soggetto cessionario/committente o a un suo intermediario incaricato. I canali che possono essere utilizzati per la ricezione sono i seguenti: Posta elettronica certificata (PEC); Sistemi di cooperazione applicativa (web service); Sistemi che consentono la trasmissione dei dati tra terminali remoti (protocollo FTP –File Transfer Protocol) Data di ricezione e detrazione dell’Iva Ai sensi dell’art. 1 del DPR n. 100/1998 (modificato), entro il giorno 16 di ciascun mese può essere esercitato il diritto alla detrazione dell’imposta relativa ai documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a quello i effettuazione dell’operazione, fatta eccezione per i documenti di acquisto relativi ad operazioni effettuate nell’anno precedente. Modalità di trasmissione allo Sdi Il soggetto emittente può trasmettere la fattura elettronica al Sistema di Interscambio attraverso quattro differenti modalità: Avvalendosi della posta elettronica certificata (PEC); Utilizzando i servizi informatici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate; Utilizzando sistemi di cooperazione applicativa (web service); Utilizzando sistemi che consentono la trasmissione dei dati tra terminali remoti (protocollo FTP – File Transfer Protocol).

Modalità di conservazione delle fatture elettroniche La formazione, l’emissione, la trasmissione, la conservazione, la copia, la duplicazione, la riproduzione, l’esibizione, la validazione temporale e la sottoscrizione dei documenti informatici devono avvenire, ai fini tributari, nel rispetto delle regole tecniche contenute nel Codice dell’amministrazione digitale – CAD (art. 71 del D. Lgs. 82/2005) e dell’art. 21, co. 3 del D.P.R. 633/1972, in materia di fatturazione elettronica. La procedura di conservazione sostitutiva dei documenti informatici rilevanti ai fini tributari deve conformarsi ai principi dettati dall’art. 3 del D.M. 17.6.2014. Regime sanzionatorio Per il primo semestre del 2019, le sanzioni (art. 6 del d.lgs. n. 471/1997) non si applicano se la fattura elettronica è emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica IVA di cui all’art. 1 comma 1 del DPR n. 100/1998 (entro il giorno 16 di ciascun mese). N.B. il riferimento è solo alla liquidazione mensile. Le sanzioni si applicano con riduzione dell’80% a condizione che la fattura elettronica sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione IVA del periodo successivo. Controlli del sistema di Interscambio e scarto Il sistema di Interscambio effettua alcuni controlli sulla fattura elettronica che gli è stata trasmessa dal cedente/prestatore o dall’intermediario incaricato, in esito ai quali accetta il file recapitandolo al cessionario/committente o lo scarta rilasciando, entro 5 giorni dall’invio, ricevuta al cedente/prestatore. I controlli sono di varia natura e possono riguardare sia le caratteristiche tecniche del file fattura, che la presenza degli elementi sostanziali, che devono obbligatoriamente costituire il documento ai sensi dell’art. 21 del D.P.R. 633/1972. Il sistema di Interscambio ha 5 giorni a disposizione per effettuare i controlli e comunicare l’eventuale scarto al cedente/prestatore. L’amministrazione finanziaria ha sottolineato come la fattura elettronica o le fatture del lotto contenute nel file scartato dal Sdl “si considerano non emesse”. Ida Dalla Libera Capo Area Fiscale

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FISCALE

Contenuto della fattura elettronica Così come la fattura “cartacea”, anche quella elettronica deve contenere le informazioni stabilite dall’art. 21 del D.P.R. 633/1972 o, in caso di fattura semplificata, dall’art, 21-bis del D.P.R. 633/1972.


C.A.A.

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I REQUISITI DELL'AGRICOLTORE IN ATTIVITÀ

Il requisito di “agricoltore attivo” costituisce una condizione necessaria ed imprescindibile per l’ottenimento dei contributi della PAC , sia per quanto riguarda i contributi relativi alla Domanda Unica che i contributi del piano di sviluppo rurale Il requisito di agricoltore attivo è controllato ogni anno e deve essere posseduto al momento della presentazione della domanda. Il Regolamento Omnibus 2018 introduce nuove regola che semplificano sostanzialmente i controlli che devono essere effettuati dagli Stati membri che per tramite degli OPR ed i CAA eseguono tale verifica . L’agricoltore attivo è un concetto nato con la Pac 2015-2020 e persegue lo scopo di selezionare i beneficiari dei pagamenti diretti ai soli agricoltori in attività (active farmers), escludendo gli agricoltori “non attivi”, ossia i soggetti per i quali l’agricoltura non è una parte significativa della propria attività economica. L’agricoltore attivo è uno dei temi della Pac 20152020 su cui sono sorte molte difficoltà e incertezze, a causa della complessa normativa comunitaria e nazionale. L’obiettivo primario è semplificare i controlli Nelle premesse dell’Omnibus, il legislatore ha riconosciuto che la verifica dell’agricoltore attivo ha comportato un eccessivo onere burocratico. In particolare, viene ricordato lo squilibrio tra i costi amministrativi necessari per i controlli rispetto ai benefici ricavati dall’individuazione e dall’esclusione di un ristretto numero di beneficiari non attivi. Il Ministero ha colto l’opportunità di semplificare i requisiti dell’agricoltore attivo, attraverso: • semplificazione dei controlli per i requisiti dell’agricoltore attivo relativi alla black list;

• accesso ai pagamenti ai soli agricoltori che siano iscritti, per le loro attività agricole, in un registro fiscale o previdenziale nazionale. La soppressione della black list Una novità importante delle scelte nazionali è la soppressione della lista nera (black list). Ricordiamo che, dal 2015 al 2017, esisteva una black list europea e una nazionale. Il Reg. 1307/2013 (art. 9, par. 2) prevedeva l’esclusione dai pagamenti diretti dei soggetti che

appartengono alla cosiddetta black list: aeroporti, servizi ferroviari, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti. Gli Stati membri potevano ampliare la black list in base a criteri oggettivi e non discriminatori, ma non possono, in nessun caso, ridurre la lista fissata dal regolamento. L’Italia aveva previsto l’allargamento della lista nera a quattro categorie di soggetti: • banche e finanziarie; • società immobiliari; • società di assicurazione; • Pubblica Amministrazione, eccetto gli enti che effettuano formazione e sperimentazione in campo agricolo e degli enti che gestiscono usi civici. Dopo le scelte nazionali sull’Omnibus, dal 1° gennaio 2018, la black list europea e nazionale è stata cancellata. Pertanto i suddetti soggetti potranno beneficiare dei pagamenti diretti. Da tale data in poi per detta verifica sarà sufficiente rispettare i seguenti requisiti di seguito sintetizzati in questa tabella:


Titolari di partita Iva attiva in campo agricolo

pagamenti diretti percepiti nell’anno precedente sotto la soglia 5.000 euro per le aziende montane e in aree svantaggiate e 1.250 euro in tutte le altre zone

Iscrizione all’INPS

con qualsiasi importo

Titolari di partita Iva attiva in campo agricolo con dichia- pagamenti diretti percepiti nell’anno precedente surazione IVA presentata per il codice ATECO 01 Agricolo periori a 5.000 euro per le aziende montane e in per l’anno precedente a quello di presentazione della aree svantaggiate e 1.250 euro in tutte le altre zone domanda Titolari di partita Iva attiva in campo agricolo co codice pagamenti diretti percepiti nell’anno precedente suATECO 01 Agricolo esonerato con dichiarazione poliva- periori a 5.000 euro per le aziende montane e in lente /spesometro per l’anno precedente a quello di pre- aree svantaggiate e 1.250 euro in tutte le altre zone sentazione della domanda

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Titolari di partita Iva attiva in campo agricolo senza nes- pagamenti diretti percepiti nell’anno precedente susun registro fiscale periori a 5.000 euro per le aziende montane e in aree svantaggiate e 1.250 euro in tutte le altre zone

Il Comitato Pagamenti diretti e sviluppo rurale della Commissione europea ha approvato l'incremento degli anticipi dei fondi UE della Politica Agricola Comune (PAC) a favore degli agricoltori colpiti dalla siccità nel secondo semestre 2017 e nei primi sei mesi del 2018. Gli agricoltori europei potranno ricevere in anticipo fino al 70% dei pagamenti diretti della Politica Agricola Comune (PAC) e all'85% dei contributi dei bandi PSR per le misure a superficie e potranno contare su una maggiore flessibilità

nell'utilizzo dei terreni che normalmente non sarebbero destinati alla produzione per via dei vincoli del greening. E' la risposta della Commissione europea alla prolungata situazione di siccità che in diversi Paesi dell'UE ha compromesso la produzione di seminativi e di mangimi, con danni per il reddito di agricoltori e allevatori e per il benessere degli animali. Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centina-

io: "Bruxelles ha tenuto conto delle nostre richieste avanzate lo scorso agosto per sostenere i proprietari delle piccole e medie aziende agricole che hanno sofferto per la siccità che ha colpito il nostro Paese", ha dichiarato. Agea con la circolare dell’area coordinamento nazionale n. 80665 del 16/10/2018 prevede la possibilità agli Organismi Pagatori Nazionali e Regionali di anticipare i pagamenti PAC e PSR per tutte le domande presentate nell’anno 2018 I suddetti pagamenti anticipati saranno della misura del 70% per quanto riguarda la PAC calcolato sul valore dei titoli + greening e nella misura dell’85% dei contributi nell'ambito dei bandi PSR I pagamenti sono previsti nei prossimi giorni, dapprima verranno erogati i pagamenti inferiori a 25.000 €, poi tutti gli altri che sono in attesa della verifica della dichiarazione antimafia da parte delle prefetture .

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AUTORIZZATI GLI ANTICIPI DEI PAGAMENTI PAC ANCHE PER IL 2018


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REGIONE: NUOVO BANDO PER MISURE DI PREVENZIONE DEI DANNI DA CIMICE

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È prevista l’uscita di un secondo bando per la prevenzione dai danni da cimice molto probabilmente entro la fine dell’anno con una spesa messa a disposizione alla regione di circa 2.500.000 € finanziate attraverso l’ operazione 5.1.03; attendiamo di leggere le regole dettate dal nuovo bando che dovrebbe cambiare rispetto il precedente la demarcazione rispetto alle medesime misure finanziate dall’OCM attraverso le OP L'obiettivo di tale operazione è di favorire l'attuazione di interventi di

prevenzione rispetto al diffondersi del fitofago Halyomorpha halys (c.d. “cimice asiatica”)che sta causando enormi danni al potenziale produttivo delle aziende frutticole, in particolare favorendo la chiusura laterale con reti antinsetto di impianti di copertura antigrandine già esistenti sugli impianti frutticoli. Tale operazione contribuirà a dare riscontrare il fabbisogno F12 “Ripristinare il potenziale produttivo agricolo e forestale danneggiato ed introdurre adeguate misure di prevenzione” e contribuirà agli obiet-

tivi della focus area P3B “Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali” volute dalla nuova programmazione del Piano di Sviluppo Rurale 2013-2020 per qualsiasi informazione rivolgetevi al proprio ufficio di zona .

GRANO DURO: IN VIA DI LIQUIDAZIONE GLI AIUTI DE MINIMIS 2017

Ormai in via di liquidazione i premi relativi agli aiuti in regime di de minimis del grano duro 2017, richiesti in sede di domanda PAC 2017 possibilità data con il decreto ministeriale 11000 del 02/11/2016 che vedeva di poter inserire a premio superfici di grano duro oggetto di progetti di filiera , la prima tanche di finanziamenti ammontava a 10.000.000 € che riconoscerà 100 € ad ettaro per le aziende beneficiarie che verranno liquidati da AGEA nel nel prossimo periodo .


PRODUZIONE INTEGRATA VOLONTARIA: FACCIAMO UN PO DI CHIAREZZA Fertilizzazione La fertilizzazione è condotta secondo criteri conservativi della fertilità chimica, perciò il ricorso alla concimazione minerale è ammesso per mantenere alti i livelli di fertilità e di produttività delle colture. CONFERISCO A Pertanto è importante ricordare che COOPERATIVE O ADERISCO AD ENTI CHE vi possono essere delle limitazioADERISCONO A UN SISTEMA DI PRODUZIONE OCM O CHE ni nella distribuzione delle unità di CERTIFICAZIONE ADERISCONO A INTEGRATA VOLONTARIA SISTEMI DI azoto per ogni intervento e delle VOLONTARIA COME QC O CERTIFICAZIONE GLOBAL GAP? VOLONTARIA limitazioni delle epoche di distriQUALI QC E GLOBAL GAP? buzione dei fertilizzanti. Ulteriore incombenza a carico delle aziende agricole, in regime di produzione integrata volontaria, è quella relativa N.B. all’obbligo di predisporre il piano di Se produci un prodotto DOP o RISPETTO DEL IGP, attento a seguire il relativo DISCIPLINARE concimazione per ogni coltura. I piadisciplinare e verifica che non DI PRODUZIONE comporti anche il rispetto del ni di fertilizzazione (schede a dose INTEGRATA disciplinare di produzione integrata! standard o bilancio) per ciascuna annualità devono essere redatti, conservati e consultabili: FOCUS: COSA COMPORTA ADERIRE AL entro il 28 febbraio per le colture erbacee e foDISCIPLINARE DI PRODUZIONE raggere; INTEGRATA VOLONTARIA L'agricoltura integrata volontaria o produzione in- - entro il 15 aprile per le colture orticole, arboree tegrata volontaria è un sistema agricolo di produ- e sementiere. zione a basso impatto ambientale, in quanto pre- Se si utilizza il software regionale devono essere vede l'uso coordinato e razionale di tutti i fattori conservati e consultabili almeno i seguenti fogli elettronici: inserimento, bilancio/schede e registra della produzione allo scopo di ridurre al minimo piano. il ricorso a mezzi tecnici che hanno un impatto Controllo delle infestanti sull'ambiente o sulla salute dei consumatori. Il controllo delle piante infestanti va naturalmenIn particolare, il concetto di agricoltura integrata te fatto sfruttando tecniche che limitano il ricorso volontaria prevede lo sfruttamento delle risorse al diserbo chimico. Sono compatibili con questo naturali finché sono in grado di surrogare adeobiettivo, ad esempio, le false semine, le rotazioni guatamente i mezzi tecnici adottati nell'agricoltu- colturali, il diserbo meccanico, ecc. ra convenzionale e solo il ricorso a questi ultimi Il diserbo chimico si adotta impiegando princiquando si reputano necessari per ottimizzare il pi attivi a basso impatto, poco persistenti o con compromesso fra le esigenze ambientali e sanita- un'azione residuale limitata, soprattutto per evitare rie e le esigenze economiche. In merito alle tecni- possibili effetti residui nel terreno e l'inquinamenche disponibili, a parità di condizioni, la scelta ri- to delle falde. Tali limitazioni sono espressamente cade prioritariamente su quelle di minore impatto indicate nel disciplinare di produzione integrata e, in ogni modo, esclude quelle di elevato impatto. volontaria di ogni coltura. Gli ambiti di applicazione dei principi dell'agricoltura integrata sono: Difesa dei vegetali • Fertilizzazione La difesa dei vegetali è l'ambito in cui la produ• Controllo delle infestanti zione integrata volontaria ha trovato una più larga • Difesa dei vegetali applicazione. La strategia di difesa si basa esclu-

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C.A.A.

SEGUO UNA MISURA AGROAMBIENTALE (214 / 10.1.01)?


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sivamente sulla lotta integrata, ossia sull'impiego razionale di mezzi di difesa biologici, chimici, biotecnici, agronomici. La lotta integrata sfrutta nei limiti del possibile la lotta biologica e richiede il monitoraggio della dinamica delle popolazioni dei fitofagi e dell'andamento delle infestazioni al fine di intervenire solo al superamento della soglia di intervento, secondo i criteri della lotta guidata e, infine, ricorre alle biotecnologie (es. tecnica del maschio sterile, confusione sessuale, ecc.) e ai mezzi biotecnici (uso delle trappole per monitoraggio e cattura massale, con impiego dei feromoni e altri attrattivi, reti antinsetto, ecc.). L'uso dei fitofarmaci è improntato sull'obiettivo di ridurre complessivamente il quantitativo di prodotti chimici liberati nell'ambiente, ridurre al minimo il rischio di salute dei consumatori e ridurre al minimo l'impatto sugli organismi ausiliari (predatori, parassitoidi, pronubi, ecc.). La scelta dei principi attivi ricade necessariamente su prodotti a basso spettro d'azione o ad alta selettività, a bassa persistenza e a basso rischio di induzione di fenomeni di resistenza, a prescindere dalla loro natura. È importante quindi ricordare che chi segue il regime di produzione integrata volontaria dovrà effettuare una valutazione delle soglie di intervento prima di procedere a qualsiasi trattamento antiparassitario o erbicida e dovrà inoltre rispettare le indicazioni dei bollettini provinciali periodici (consultabili all’indirizzo http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/doc/bollettini/ bolletini-regionali-2018/ferrara). In sintesi possiamo affermare che il regime integrato volontario può comportare una serie di limitazioni che qui di seguito andiamo ad indicare: - Limitazione della dose di principio attivo distribuibile e di conseguenza limitazione nella dose di alcuni prodotti, che può andare incontro ad ulteriori limitazioni se nell’uso combinato di più prodotti si vanno a miscelare principi attivi già di per sé limitati da disciplinare;

- Riduzione del numero di interventi che si possono effettuare rispetto a quanto indicato nelle etichette dei prodotti; - Limitazione delle avversità per le quali è ammesso impiegare un determinato prodotto; - Limitazione delle epoche o fasi fenologiche di applicazione di un dato prodotto (sostanze attive). Per quanto attiene al Registro dei Trattamenti, chi segue il regime integrato volontario dovrà indicarvi le piogge e la precessione colturale, le note giustificative dell’intervento effettuato (es. “superamento della soglia di intervento” o “come da indicazione dei bollettini provinciali”). È bene poi ricordare che, dal punto di vista formale, chi segue il regime di produzione integrato volontario dovrà redigere un registro dei trattamenti per ogni coltura. L’azienda deve documentare i trattamenti fitosanitari registrando sulle apposite schede entro 7 giorni dall’utilizzo. Con la stessa tempistica deve obbligatoriamente essere aggiornato il registro di magazzino (carico e scarico). Infine pare opportuno fare chiarezza su una situazione particolare. Nel caso in cui il vincolo della misura agroambientale sia solo su parte dell’azienda e quest’ultima non abbia corpi separati oppure, pur avendoli separati, abbia una superficie inferiore a 10 Ha di frutteto o inferiore a 50 Ha di estensivo, tutta l’azienda, anche la porzione che di fatto seguirebbe il regime convenzionale, dovrà rispettare i disciplinari di produzione integrata volontaria. Al contrario, invece, se l’azienda ha corpi separati (convenzionale diviso da integrato volontario) e superfici rispettivamente superiori a 10 Ha di frutteto o a 50 Ha di estensivo, potrà seguire i due diversi regimi (convenzionale ed integrato volontario), avendo però cura di tenere separati in fase di stoccaggio (es. due magazzini o due armadietti) anche i diversi prodotti impiegati. Per ulteriori chiarimenti potete rivolgervi all’Ufficio Registro dei Trattamenti di Coldiretti Ferrara. Simone Colombani Eleonora Bigoni


LE MISURE ISMEA PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE IN AGRICOLTURA E L'AUTOIMPRENDITORIALITÀ

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Obiettivo della misura pubblica, gestita da ISMEA, è duplice: • favorire il ricambio generazionale in agricoltura e l'ampliamento di aziende agricole esistenti attraverso la concessione di mutui agevolati • realizzazione di progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo E' possibile presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni esclusivamente attraverso il portale dedicato https://strumenti.ismea.it/ Lo sportello rimarrà aperto fino ad esaurimento delle risorse. L’istruttoria delle domande verrà effettuata in base all’ordine cronologico di presentazione RISORSE DISPONIBILI: 70 MILIONI DI EURO A chi si rivolge Micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, con i seguenti requisiti: • subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana; • ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane Cosa finanzia Progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare: • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del

2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell'investimento da realizzare; • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria; • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell'ammissibilità non deve superare il 40% dell'investimento da realizzare; • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l'acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell'intervento; • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento. Caratteristiche dell’intervento • Investimenti fino a 1.500.000 € • Durata da 5 a 15 anni con la concessione di un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 75 per cento delle spese ammissibili Cosa non può essere finanziato Diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante. Il Capo Area Tecnica Marco Baldon

GIOVANI

Le imprese agricole giovanili possono accedere ad aiuti per il subentro ad aziende esistenti e per investimenti di sviluppo e consolidamento.


IMPRESA PESCA

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NOTIZIE IMPRESA PESCA COLDIRETTI FERRARA CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEL SETTORE PESCA: POSSIBILITÀ DI INVESTIRE NELLA RIQUALIFICAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO E IN INTERVENTI STRUTTURALI ALLE IMBARCAZIONI. FLAG COSTA EMILIA ROMAGNA HA PUBBLICATO UN BANDO PER IL SOSTEGNO ALLA QUALIFICAZIONE DELLE PRODUZIONI E DEI LUOGHI DOVE SI SVOLGE L’ATTIVITÀ DELL’OPERATORE ITTICO. Con Delibera del Consiglio Direttivo del FLAG Costa dell’Emilia-Romagna del 30 ottobre 2018, è stato emanato il Bando Azione 1.C.a) “Qualificazione delle produzioni e dei luoghi dove si svolge l'attività dell'operatore ittico” Intervento B - Attività acquicole: investimenti (acquisto/ammodernamento) relativi ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria. Il bando e la relativa modulistica sono scaricabili dal sito web del FLAG a questo link: http://www.flag-costaemiliaromagna.it/ bandi/az1c_interventi_qualificazione_luoghi_intb_acquicole/ Data di pubblicazione: mercoledì 31 ottobre 2018 Data di scadenza: giovedì 31 gennaio 2019 ore 17.00 L’azione è finalizzata a perseguire l’Obiettivo1 “Qualificare tutte le fasi della filiera per aumentare la competitività e migliorare la qualità e sostenibilità delle produzioni itti che” della Strategia del FLAG Costa dell’Emilia-Romagna, ed in particolare a dare attuazione all’obiettivo specifico 1.C a “Qualificazione dei luoghi di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici”. L’Azione 1.C.a)“Qualificazione delle produzioni e dei luoghi dove si svolge l'attività dell'operatore ittico” viene attuata attraverso n. 3 tipologie di intervento: a) Attività di pesca: Interventi strutturali sulle imbarcazioni finalizzate ad introdurre sistemi eco-compatibili;

b) Attività acquicole: investimenti (acquisto/ammodernamento) relativi ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca esclusivamente di V categoria; c) Interventi del pescatore finalizzati a migliorare la raccolta dei rifiuti del mare e prodotti dall'attività ittica e ridurre i rigetti in mare. Il presente bando è a sostegno della seguente tipologia di intervento: B. Attività acquicole: investimenti (acquisto/ammodernamento) relativi esclusivamente ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria. Soggetti ammissibili a finanziamento. I soggetti ammissibili al finanziamento sono le imprese acquicole, ossia che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente. L’attività deve risultare dalla visura camerale. Spese ammissibili. Le principali categorie di spese ammissibili riguardano: - costi per investimenti (acquisto/ammodernamento) relativi esclusivamente ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria; - spese generali: fino al 12% dell’importo totale delle altre spese ammesse. Qualora riferite a più attività devono essere calcolate secondo un metodo pro - quota, equo, corretto e debitamente giustificato. Tra le spese generali relative rientrano, a titolo esaustivo: - le spese per consulenze, le parcelle notarili e gli studi di fattibilità, purché direttamente connessi all’operazione, per la sua preparazione o realizzazione; - le spese tecniche, di progettazione, di direzione lavori realizzati da consulenti esterni non dipendenti; - le spese per la pubblicizzazione dell’investimento ai sensi dell’art. 115 del Reg. (UE) n.1303/2013 (targhe esplicative e cartellonistica); Tutte le voci di spesa devono essere debitamente giustificate da fatture quietanzate o altro documento avente forza probante equivalente.


Per maggiori informazioni si invitano quanti interessati a rivolgersi agli uffici Coldiretti di Mesola, Codigoro e Comacchio. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LEGATI ALLE ATTIVITÀ DI MOLLUSCHICOLTURA. AL VIA NEI PROSSIMI MESI I CONTROLLI DELL’U.S.L. DI FERRARA ANCHE SU IMBARCAZIONI, BANCHINE DEI PORTI E STABULARI. Il 24 ottobre scorso si è tenuto l’incontro con l’U.S.L di Ferrara relativamente alla presentazione del programma sulla “sicurezza nei luoghi di lavoro legati alle attività di molluschicoltura”. Analogamente ai controlli messi in atto ormai da anni nel settore agricolo e dei quali abbiamo ben note le modalità e le caratteristiche, l’ U.S.L. inizierà un’operazione di verifica anche per quello che concerne le imprese di pesca, al fine di aumentarne lo standard di sicurezza e diminuirne gli infortuni e le malattie professionali. Il progetto si compone essenzialmente di quattro fasi: 1) FASE CONOSCITIVA: i tecnici preposti ai controlli chiederanno alle cooperative di pescatori di poter visionare le imbarcazioni, le attrezzature ed i mezzi utilizzati a bordo per compiere l’attività di pesca, che per noi sono essenzialmente le barche da vongole e quelle da cozze, al fine di capire e fare

esperienza su quali sono i punti di criticità del lavoro a bordo. 2) CREAZIONE DELLA LISTA DI CONTROLLO: una volta fatto bagaglio delle esperienze maturate conoscendo le barche e il lavoro della pesca dei molluschi, verrà redatta una check-lists con i parametri richiesti dagli ispettori in fase di controllo vero e proprio. 3) CONTROLLO ALLE BARCHE: l’80% dell’ispezione si svolgerà sulla barca e sulla sua attrezzatura, con particolare interesse verso le parti mobili (tipo verricelli), rumore e vibrazioni. In questa fase gli ispettori saranno accompagnati dagli agenti della Capitaneria di Porto di Portogaribaldi. 4) CONTROLLO SULLA FILIERA DEL PRODOTTO: insieme ai funzionari del Servizio Veterinario i controlli si sposteranno infine sul prodotto e sulla sua lavorazione sia sulla banchina del porto che nello stabulario. Così come abbiamo già potuto verificare dai controlli compiuti dall’U.S.L. sulle nostre aziende agricole, in fase di controllo, nel caso in cui vengano rilevate non conformità o violazioni di legge, verranno dapprima emanate prescrizioni da ottemperare, con tempistiche che verranno concordate con gli stessi pescatori e, successivamente, qualora tali prescrizioni non dovessero essere rispettate nei tempi prescritti e non ci si adegui a quanto previsto dalla normativa in materia di sicurezza, verranno erogate pesanti sanzioni. Gli uffici Coldiretti di Mesola, Codigoro e Comacchio sono a disposizione per ulteriori approfondimenti ed assistenza in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro.

EPACA: IL PATRONATO AL SERVIZIO ANCHE DEGLI OPERATORI DELLA PESCA Patronato EPACA di Coldiretti è un Ente riconoIl sciuto dallo Stato che ha il compito di assistere i cittadini per il conseguimento delle prestazioni previste da leggi o regolamenti. Svolge tutela gratuita per la difesa dei diritti delle persone e contribuisce al miglioramento della legislazione sociale. In particolare potete rivolgervi al nostro patronato negli uffici Coldiretti di Mesola, Codigoro e Comacchio per: • Assistenza per le pratiche di infortunio sul lavoro

e malattie professionali anche in materia di contenzioso amministrativo, medico e legale, mediante avvocati e medici di provata esperienza e capacità. • Infortuni sul lavoro e malattie professionali. • Infortuni in itinere. • Riconoscimento danno biologico. • Revisioni rendite. • Rendite ai superstiti. • Cure termali. • Riabilitazione. • Patrocinio gratuito per il contenzioso amministrativo, medico legale.

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IMPRESA PESCA

In sede di accertamento dello stato finale dei lavori, l’importo massimo delle spese generali sostenute è ricondotto alla percentuale indicata in base alla spesa sostenuta ritenuta ammissibile.


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INFORMAZIONI EPACA

CONVENZIONI PER GLI ISCRITTI ALL’ ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI Nuove convenzioni per pensionati Coldiretti con le strutture: - Udiamo Centro acustico, con sede a Ferrara in Piazza Travaglio, 13 che praticherà lo sconto del 20% sul prezzo di listino ufficiale su ogni servizio utilizzato, esibendo la “Carta Vantaggi” in corso di validità. - Zucchi Abdenego, Via Reno, 32 Bondeno (FE), che praticherà lo sconto del 10% sui servizi offerti, radiografie a domicilio.

EPACA

VARIAZIONI SU POSIZIONI PREVIDENZIALI AGRICOLE

Si ricorda agli associati che devono presentare all’INPS variazioni riguardanti le proprie posizioni previdenziali CD/CM e IATP, che il termine ultimo per la presentazione delle relative domande è fissato a 90 giorni dalla decorrenza della variazione stessa, così come stabilito dalla L. 233/90. Per variazioni si intendono quelle relative all’estensione del terreno, alle colture praticate, alle unità attive da iscrivere o da cancellare. Le domande dovranno essere corredate di tutta la documentazione necessaria: copie dei rogiti di acquisto o vendita del terreno o dei relativi contratti di affitto, denuncia UTE di variazione colturale, attestazioni provanti l’inizio o la cessazione di attività lavorativa delle unità attive. Sottolineiamo l’importanza di questi adempimenti, dai quali possono derivare variazioni che incidono sul reddito agrario dei terreni condotti e pertanto sulla fascia contributiva di appartenenza delle azien-

de, oltre che sul numero delle unità attive iscritte ai fini del versamento dei contributi: una segnalazione mancata o anche solo tardiva può determinare inadempienza contributiva, con maggiorazione di interessi ed eventuali somme aggiuntive su carichi pregressi.

MALATTIE PROFESSIONALI AGRICOLE

Il riconoscimento di malattia professionale può dare origine, come per gli infortuni, ad una indennità giornaliera per astensione temporanea assoluta dal lavoro, e al riconoscimento di postumi permanenti indennizzabili in capitale o, se superiori ad un grado percentuale del 15%, alla costituzione di una rendita mensile. Ci sembra opportuno evidenziare di seguito alcune malattie professionali piuttosto frequenti in agricoltura (ma anche in altri ambiti lavorativi) per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo; coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il beneficio potranno rivolgersi all’ufficio zona Coldiretti più vicino per la valutazione, anche attraverso una consulenza specializzata col medico legale. TUNNEL CARPALE La sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici.

INFORTUNI SUL LAVORO IN AGRICOLTURA, OBBLIGO DI DENUNCIA Si ricorda che in caso di infortunio sul lavoro subito da lavoratore dipendente, unità attiva o titolare stesso dell’azienda agricola , quest’ultimo ha l’obbligo di inoltrare la denuncia all’INAIL e alla Pubblica Sicurezza del Comune dove si è verificato, entro 48 ore dall’evento o da quando ne è stato informato, con la consegna del certificato medico di denuncia. Il mancato rispetto di tali termini comporta l’applicazione di sanzioni amministrativa da un minimo di € 1.291,15, ad un massimo di € 7.746,85. In caso di infortunio grave, che ha causato o potrebbe causare la morte dell’infortunato, la comunicazione all’INAIL deve essere fatta entro 24 ore, anche con telegramma. Si ricorda inoltre che dal 12 ottobre 2017 anche per gli infortuni della durata di un solo giorno, oltre a quello dell’evento, c’è l’obbligo di inoltro all’INAIL di una denuncia entro le 48 ore, ai soli fini statistici. In caso di mancata comunicazione, è prevista una sanzione amministrativa da € 548 a € 1.972,80.


sacrale, per avere svolto lavorazioni quali conduzione abituale di trattori agricoli, movimentazioni manuali di carichi svolte in modo non occasionale ed in assenza di ausilii efficaci, posture incongrue. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono delle lavorazioni che hanno causato la malattia. TENDINITI Sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pollame. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. PATOLOGIE DEL QUESTIONARIO “FIGURATO” MALATTIE PROFESSIONALI GINOCCHIO Le borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono costretti all’utilizzo prolungato della gamba come punto di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove personale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del Gli associati che sono interessati da dolore o patologie nelle parti evidenziate, già diagnocaso. sticati e non, possono indicarle con una crocetta, compilare il modello con i propri dati, Beatrice Tagliaferri ritagliarlo e consegnarlo all’ufficio del patronato EPACA di riferimento, per successiva visita Responsabile Provinciale Epaca medico-legale ed eventuale riconoscimento INAIL.

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EPACA

Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ UDITIVA I lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo esemplificativo, in ambito agricolo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi. Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. ERNIE E PROTUSIONI DISCALI DELLA COLONNA LOMBO SACRALE I lavoratori affetti da patologie della colonna lombo


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N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

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cell. 333/9780828 (Alessandra). L/3 Vendo barra falciante Gaspardo da 1,80 m, con doppia lama funzionante. Prezzo euro 1.000 (trattabile). Telefonare ore dodici 0532/863670 (Giancarlo). L/4 Attrezzi in vendita: trapinatatrice a 1 fila Checchi e Magli; Fresa multipla a tre gruppi fresanti con assolcatori (Nuova Comas); Motocoltivatore Pasquali 18 cv con avantremo semplice (carrellino anteriore); seminatrice manuale (biciclettina) per semina orto con diversi dischi, con diametri diversi per semi; torchio manuale per vendemmia; Bascula a orologio portata 300 kg, con ruote per movimento; pompa Tinti 656 doppio girante; 8 gettini Ibis a settore, con piedistallo e T di attacco sul tubo; 2 bilance elettroniche da 15 e 25 kg; 2 motoseghe con lama da 40 e 60 cm, per taglio legna; decespugliatore per erba; mastellone in plastica per vendemmia da 8 hl; 2 biciclette da uomo con contachilometri digitale; 1 bicicletta a tre ruote storica con cassone anteriore per trasporto merci (furgoncino); cucina a legna economica con forno più mini stufetta; mini castello da interno per imbiancare; 30 damigiane da 54 litri; 1 sgranapannocchie che funziona sia manuale che a cardano con il trattore; 1 mulino elettrico per farina e spezzato. Tel. Michele 335/5456977. N/1 Cercasi terreno a frutteto in affitto, zona Cona o limitrofe. Tel.

391/1408528 N/2 Cerco trattore Fiat 70/80 cv, trinciastocchi m 2,5, rimorchio omologato q 40 circa.Tel. 347/9761892 N/3 Vendo rotolone marca irrimec lunghezza mt. 270 tubo diametro 110 in ottimo stato di manutenzione.Tel 3382883533 N/4 Vendo muletto x trattore marca Sicma, tutto in regola, con libretto portata q10 come nuovo usato poco euro 150,00 vendo x cessata attività Tel.3385200528 N/5 Vendo: trattore Lamborghini 874/90, doppia trazione; trattore Fiat 211; rotolone Carnevali 90x300 piu’ pompa. Tel. 339/4039296 N/6 Vendesi automarket (autonegozio) adibito a vendita formaggi-carne. Banco frigo m 2,90, temperatura 0/+4, generatore corrente Hatz kw 3, Telaio e motore Renault Master, anno 2010, km 160.000, allestimento 2010 ditta Resti.Zona vendita con climatizzatore a pompa di calore, condizioni perfette. Visibile a Ferrara. Trattative riservate dopo visione. Tel. Mario 347/4862510. N/7 Vendesi automarket (autonegozio) adibito a vendita formaggi-carne. Banco frigo m 2,90, temperatura 0/+4, generatore corrente Hatz kw 3, Telaio e motore Mercedes 412, anno 2001, km 380.000, allestimento anno 2009 Royal Plast, condizioni perfette. Visibile a Ferrara. Trattative riservate dopo visione. Tel. Mario 347/4862510.


Guiderà la più importante associazione dei pensionati del lavoro autonomo, con oltre 800.000 iscritti, dopo aver ricoperto incarichi di rilievo in Coldiretti, nella cooperazione, nei consorzi agrari e nelle bonifiche. Giorgio Grenzi, 69 anni, modenese di Nonantola, è stato eletto presidente di Federpensionati Coldiretti, la più importante associazione pensionati del lavoro autonomo di tutta Europa con oltre 800 mila iscritti. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna esprimendo soddisfazione per l’elezione e ricordando che in passato Grenzi ha ricoperto incarichi dirigenziali proprio nella Coldiretti della nostra regione, dove ha maturato esperienze anche nell’Unione europea delle cooperative Uecoop, nei Consorzi Agrari, nelle Bonifiche e in diverse associazioni di produttori. Il nuovo presidente – informa Coldiretti Emilia Romagna – è stato eletto dalla XII Assemblea Generale della Federpensionati, riunita a Palazzo Rospigliosi, a Roma, alla presenza del Presidente Confederale di Coldiretti Roberto Moncalvo, del Segretario Generale Coldiretti Enzo Gesmundo e con la partecipazione del capo della polizia Franco Gabrielli. Insieme al presidente è stata eletta anche la nuova giunta nazionale di Federpensionati Coldiretti composta da tre vice presidenti: Franca

Sertore per la Lombardia, Johann Karl Berger della Sudtiroler Bauerbund di Bolzano e Pietro Fidone della Sicilia insieme ai membri Marino Bianchi del Veneto, Angelo Marseglia della Puglia ed Elvira Leuzzi della Calabria. All’Assemblea è stata diffusa anche una analisi di Coldiretti su dati Istat da cui risulta che sono oltre 3 milioni le famiglie in cui la pensione di un nonno o di un parente è l’unica fonte di entrate, mentre in più di 7,5 milioni di case i pensionati contribuiscono ai tre quarti del reddito domestico. La presenza di un pensionato in casa – spiega una rilevazione on line di Coldiretti - viene considerata dal 37 per cento degli italiani un fattore determinante per contribuire al reddito domestico, nonostante oltre 7,5 milioni di pensionati italiani prendano meno di 750 euro al mese secondo dati Inps. Anche se poi fra aiuto domestico e sostegno economico diretto il valore del contributo dei nonni si aggira in media sui mille euro al mese, stima la Coldiretti. “Dobbiamo far emergere con forza il ruolo che come pensionati abbiamo ancora nella società non solo dal punto di vista del welfare economico nei confronti di figli e nipoti ma anche – spiega Grenzi - rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani a scuola e in casa verso abitudini più salutari basate sui prodotti e sui tempi di quella dieta mediterranea che ha fatto dell’Italia uno dei Paesi con il record di longevità. La nuova agricoltura, che ha saputo conciliare innovazione con la tradizione, non può fare a meno del patrimonio di esperienza degli anziani ma – aggiunge Grenzi - è l’intera società ad avere fame di conoscenza del nostro mondo come conferma il crescente coinvolgimento dei pensionati agricoli nella società civile, dalle scuole agli orti urbani fino ai progetti di agricoltura sociale”.

PENSIONATI

IL MODENESE GRENZI PRESIDENTE NAZIONALE FEDERPENSIONATI

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