Pompei save the history

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POMPEI

forTALENTS

SAVE THE HISTORY

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Š 2014 STaRT

Pubblicazione #5 www.startfortalents.net Cordinamento editoriale Stefano Lento Sistema grafico editoriale Grafica e impaginazione: Maria Chiara Paccamiccio Copertina: Rielaborazione di foto di repertorio

Tutti i diritti sono riservati; è vietata la riproduzione, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, la memorizzazione elettronica o altro sistema di registrazione.


forTALENTS

ST’aRT organizzazione culturale che propone concorsi per giovani talenti. Il nostro obiettivo è quello di offrire a giovani professionisti: architetti, ingegneri, designer, fotografi, studenti o laureati, iscritti o meno ai rispettivi albi, il modo per mettersi in mostra e confrontarsi in una competizione di settore. Vuole essere un luogo di incontro multidisciplinare, per condividere idee, progetti, visioni e analisi che non conoscano limiti di cittĂ o paesi. Inoltre, tante news dal mondo che riguardano il panorama architettonico contemporaneo.

Start cultural organization that offers competitions for young talents. Our goal is to offer young professionals: architects, engineers, designers, photographers, students or graduates, members or not of their respective books, the way to show off and compete in a competition in the sector. He wants to be a meeting place multidisciplinary, to share ideas, projects, visions and analysis they know the limits of the city or country. In addition, many news from the world regarding the contemporary architectural scene.


POMPE SAVE THE HISTORY Pompei è realtà a ridosso del Vesuvio che deve parte della propria notorietà alla vicina area archeologica. L’antica provincia romana, prima sommersa dai lapilli vulcanici, è adesso esposta alle intemperie ed al continuo abbattersi di acqua piovana che, durante i periodi invernali, mettono a dura prova la rispondenza statica delle murature. Nonostante la comunità europea metta a disposizione delle nostre amministrazioni ingenti fondi da investire in opere di manutenzione le frane che di continuo si verificano sembrano non conoscere fine. C’è quindi da intervenire in maniera programmatica, provare a salvaguardare quanto di amovibile sussiste sul sito e poi operare alla rimessa in pristino delle antiche strutture. Un museo, a ridosso dell’antico impianto urbano, potrebbe rappresentare il modo migliore per intervenire, l’occasione per offrire alla gente un importante polo di valorizzazione del patrimonio locale e mettere a disposizione del Comune fondi per l’apertura urgente di nuovi cantieri. E’ questa un’occasione di dibattito per dare forma al nuovo museo per Pompei, il MUPP. E’ solo rispettando la memoria che si può salvare la storia! Pompei, a city near the Vesuvius, owes part of its fame to the nearby archaeological site. The ancient Roman province, before submerged by volcanic lapilli, is now exposed to the elements and the continuous fall of rainwater, which, during the winter, put a strain on the static compliance of the walls. Despite the European Community makes available to our government to invest huge funds in maintenance works landslides know no end. There is need for interventions planned to put away the mobile structures. A museum, near the ancient city system, might be the best way to intervene, the opportunity to offer people an important meeting place and to the administration new funds. This is an opportunity for debate to shape new museum for Pompei, MUPP. It ‘s just respecting the memory that we can save the history!


EI


1.

Chaveneau Harold - Ohashi Yuko (FRANCIA)

“Nella continuità del impianto urbano di Pompei e nel prolungamento del cardo decumano, il progetto riprende il linguaggio dell’architettura romano per tradurlo in forma contemporanea. Si sviluppa verticalmente su due piani per mantenere la sagoma delle costruzione esistente e non entrare in conflitto con la monumentalità dell’anfiteatro vicino. Il primo piano è pensato come un quartiere di città. Due strade principale nel prolungamento del cardo decumano organizzano lo spazio e il programma del museo. Queste due strade prima collegano per poi incrociarsi in una piazza pubblica, il Foro. La pelle esterna del museo è un’ interpretazione del sistema di costruzione in muratura tradizionale romana: l’Opus Incertum, con cui si crea un reticolo in calcestruzzo ad alta resistenza che controlla la luce naturale.” “In the continuity of the urban plan of Pompeii and the extension of the thistle decumano, the project incorporates the language of architecture Roman to translate it into contemporary form. It is spread over two floors vertically to maintain the shape of the existing building and do not conflict with monumentality of the amphitheater near. the first floor is designed as a district of the city. Two main roads in the extension of the thistle decumano organize space and the program of the museum. These two roads before connecting and then cross in a public square, the Forum . the outer skin of the museum is a ‘interpretation of the system of traditional Roman masonry construction: Opus Incertum, with which you create a lattice in high strength concrete that controls the natural light”.



2.

BONFIO MARCO - LAZZARINO NICOLO’ - M (ITALIA)

“La soluzione architettonica intende svilupparsi attraverso una promenade, intensa ed unidirezionale, che accompagna il visitatore in un costante cambio di punto di vista. Lo spazio aperto predomina su quello coperto, nel rispetto del sito in cui l’area d’intervento sorge, essendo direttamente relazionata con quella degli scavi. Il carattere di questo percorso vuole essere tanto didattico quanto scenografico, coinvolgendo colui che partecipa all’esperienza a vestire i panni di spettatore ed attore contemporaneo.” “The architectural solution intends to develop through a promenade, intense and unidirectional, which accompanies the visitor on a constant change of perspective. The open space predominates over the covered, in respect of the site where the project area is located, being directly related to that of the excavations. the character of this path meant less didactic than dramatic, involving the one who participates in the experience to assume the role of spectator and actor contemporary. “


MORO SILVANO - ZANON GIACOMO


3.

MAMMOLITI MICHELE (GERMANIA)

“Il museo si forma di due quadrati accostati e traslati, un tetto dalle forme organiche e gli ambienti interni che ruotano attorno a due esterni: i patii centri della nuova architettura. I muri perimetrali sono apparentemente un non finito che riprende l’immagine delle antiche rovine. E’ fatto di pochi materiali: mattoni, cementi, ferro, cristalli e soprattutto luce, che accostati semplicemente creano armonia senza disturbare.” “The museum is formed of two squares pushed together and translated, a roof with organic shapes and internal environments that revolve around two external: patios centers of the new architecture. The walls are apparently not finished that takes the image of the ancient ruins. it ‘made of few materials: bricks, cement, iron, crystals and especially light, which combined simply create harmony without disturbing. “



Š foto di repertorio


rehC iS eD eT iD M ibaF itnaS psaG aìcuL raciR ilgaT anoD

menzioni

PROGETTI MERITEVOLI

Cherpovitskaya Polina, Gatsolaeva Evgenya (RUSSIA) De Simone Giovanna; Amicarella Matteo (ITALIA) Di Tella Dario, Errico Carmine, Maisto Luigi (ITALIA) Fabi Marco (ITALIA) Santiago Jesùs Gallardo Alarcon (SPAGNA) Gaspari Gaetano, Bertoli Gianluca (ITALIA) Lucìa Gutiérrez Sierra, Marìa Belén Lòpez Salido (SPAGNA) Ricardo Goncalves (PORTOGALLO) Tagliarini Martina, Naso Monica, Vigo Edoardo (ITALIA) Donantoni Camilla, Grompone Ludovica, Orlando Anna, Zabeo Marco (ITALIA)


Cherpovitskaya Polina - Gatsolaeva (RUSSIA)

“L’idea principale di questo progetto si basa sulla capacità di far interagire la storia di Pompei con il design moderno. Per realizzare questo connubio fondamentale si è pensato alla forma dell’anfiteatro romano, sito nelle immediate vicinanze del museo. Da qui nascono le quatto torri circolari ai lati del complesso. Dal centro degli spazi la luce penetra e dilata gli ambienti”. “The main idea of this project is based on the ability to bring the story of Pompeii with modern design. To achieve this union was thought essential to the shape of the Roman amphitheater, located in the immediate vicinity of the museum. This gives rise to the four circular towers on either side of the complex. From the center of the space, the light penetrates and expands environments”.


Evgenya


DE SIMONE GIOVANNa - AMICaRELLA MA (ITALIA)

“Il concept prende vita dallo studio delle rovine e del sito già presente nell’area. Di particolare interesse sono stare le insulae, spesso sviluppate su vari piani che danno alla sezione un andamento vario e originano, un gioco di effetti cromatici, trasportando il visitatore in una realtà fatta di luci e ombre. Un edificio fatto di grandi blocchi a corte attorno ai quali far ruotare la vita del museo. Abbiamo giocato con le coperture ispirandoci proprio al modello dell’insula immaginando spazi in cui forte è la sensazione emozionale e sensoriale”. “The concept comes to life from the study of the ruins and the site is already present in the area. Of particular interest are staying islets, often developed on various floors that give the section a trend varied and originate, a play of color effects, transporting the visitor in a world made of light and shadow. a building made of large blocks at court around which turn the life of the museum. We played with shells inspiring just to model the insula imagining spaces where there is a strong feeling emotional and sensory “.


ATTEO


DI TELLA DARIO - ERRICO CARMINE - MA (ITALIA)

“Il progetto sfrutta tratti tipici della città antica e gli interessanti rapporti tra pieni e vuoti per diventare fulcro della progettazione. Il museo è pensato per essere non solo un polo turistico ma parte integrante della quotidianità dei cittadini. L’edificio si innesta nel contesto preesistente in maniera neutra ma decisiva, con l’utilizzo di materiali traslucidi come il policarbonato che all’imbrunire lascia trapelare all’esterno luce artificiale.” “The concept comes to life from the study of the ruins and the site is already present in the area. Of particular interest are staying islets, often developed on various floors that give the section a trend varied and originate, a play of color effects, transporting the visitor in a world made of light and shadow. a building made of large blocks at court around which turn the life of the museum. We played with shells inspiring just to model the insula imagining spaces where there is a strong feeling emotional and sensory “.


AISTO LUIGI


FABI MARCO (ITALIA)

“Il tema principale è la narrazione del luogo. Il progetto si articola su tre piani ben distinti: il livello del foro, il livello ipogeo e il livello della didattica. L’ ingresso all area archeologica avviene tramite un percorso laterale al museo rivestito in legno. I materiali sono stati scelti per evocare in maniera simbolica quelli antichi come acciaio cor-ten che riprende la colorazione del mattone e il cemento che veniva utilizzato nelle opere murarie.” “The main theme is the story of the place. The project has three distinct levels: the level of the hole, the underground level and the level of teaching. L ‘entrance to the archaeological site is via a side path to the museum covered with wood . the materials were chosen to evoke a symbolic ancient ones as Cor-ten steel, which incorporates the color of the brick and cement that was used in the building works. “



santiago jesus gallardo ALARCON (spagna)

“L’edificio si articola intorno un ampio cortile quale chiaro riferimento all’architettura romana. Alla stregua delle ville pompeiane vanta un’illuminazione interna che sfrutta l’impluvium e i due cortili. Alla piazza pubblica si contrappongono gli spazi ipogei che proiettano il visitatore come all’interno degli scavi archeologici.” “The building is built around a large courtyard as a clear reference to the Roman architecture. As with the villas of Pompeii boasts interior lighting that exploits the impluvium and two courtyards. In the public square was offset by the underground spaces that project as the visitor inside the archaeological excavations. “



GASPARI GAETANO - BERTOLI GIANLUCA (ITALIA)

“II Museo Per Pompei viene immaginato in un difficile equilibrio tra nuovo ed esistente. Da qui l’idea di creare un complesso che sembrasse occupare quello che rimane di una grande ed imponente domus, con tanto di atrium interno e cortile. I grandi setti sono in mattone romano e la copertura in vetro, hanno la volontà duplice di garantire la massima luminosità possibile all’interno e creare l’idea di “provvisorietà” all’intera struttura.” “The Museum To Pompei is imagined in a difficult balance between new and existing. Hence the idea of creating a complex that seemed to occupy what remains of a large and impressive domus, with a lot of internal atrium and courtyard. The great septa are in Roman brick and the glass cover, have the will duplicate to ensure the maximum possible brightness inside and create the idea of “temporary” to the entire structure. “



GUTIERREZ SIERRA LUCIA - MARIA BELEN L (SPAGNA)

“E’ un rudere moderno dove cercare nuovi reperti. Grazie alla sua posizione strategica, vicino all’ingresso, il museo è previsto come primo contatto con la città in rovina. È pensato come tappa essenziale di un tour all’interno dell’antica Pompei ed è concepito alla stregua di una passeggiata sotterranea. Con l’utilizzo di materiali quali: pietra, vetro e gesso si propone di incidere il meno possibile sull’area archeologica preesistente”. “It ‘a modern ruin where to look for new finds. Thanks to its strategic location, near the entrance, the museum is planned as the first contact with the city in ruins. It is meant as an essential stage of a tour in the ancient Pompeii and is designed the same way as a walk underground. With the use of materials such as stone, glass and plaster is proposed to affect as little as possible of the archaeological existing”.


LOPEZ SALIDO


GONCALVES RICARDO (PORTOGALLO)

“L’immagine generale trasmette un senso contemporaneo visto l’utilizzo di materiali quali cemento, vetro e acciaio. Allo stesso tempo, l’edificio tenta di comunicare e stabilire alcuni punti di collegamento con il sito archeologico. Diversi sono i riferimenti alla storia come il fregio riprodotto sulla facciata centrale, le grandi colonne di cemento all’interno della struttura e quelle di acciaio del porticato. La struttura si propone di diventare un vero e proprio punto d’incontro.” “The overall picture conveys a sense contemporary seen the use of materials such as concrete, glass and steel. At the same time, the building attempts to communicate and establish some connection points with the archaeological site. There are several references to history as the frieze reproduced on the central façade, large concrete columns inside the structure and the steel of the porch. it aims to become a true meeting point. “



TAGLIARINI MARTINA - NASO MONICA - V (ITALIA)

“La presenza volumetrica del MUPP è volutamente negata per bilanciare i rapporti visivi con l’anfiteatro e per rispettare il ruolo e il valore del sito. L’edificio è trattato come un reperto ed è un invito ad immergersi nella dimensione dello scavo e della “scoperta archeologica”. L’accesso al museo avviene attraverso rampe che creano delle fratture nel terreno e delimitano su due lati la nuova piazza urbana. Il disegno del piano museale ipogeo trae ispirazione dall’organizzazione planimetrica della domus romana. Un’assoluta libertà di movimento, che nega corridoi e percorsi obbligati, caratterizza gli spazi.” “The presence of volumetric MUPP is deliberately denied to balance the visual relationship with the amphitheater and to respect the role and value of the site. The building is treated as a relic and is an invitation to immerse yourself in the size of the excavation and the” archaeological discovery. “access to the museum is via ramps that create fractures in the ground and border on both sides the new urban square. the design of the museum plan underground inspired planimetric organization of the Roman domus. An absolute freedom of movement which denies corridors and paths required, characterizes the spaces. “


VIGO EDOARDO


DONANTONI CAMILLA - GROMPONE LUDO (ITALIA)

“E’ una architettura che enfatizza il momento della catastrofe, ricordando la massa di magma che ha ricoperto la città, e si relaziona a due diversi contesti urbani e simbolici: l’antica area tutelata dall’Unesco ed il paesaggio contemporaneo naturale. I volumi dei differenti ambienti sono connessi attraverso stretti percorsi all’aria aperta, il cui spazio viene compresso in un vicolo, oppure esteso in una piazza. Sono frammenti messi a ricomporre l’attimo della fine”. “It ‘an architecture that emphasizes the time of the disaster, recalling the mass of magma that has covered the city, and relates to two different urban contexts and symbolic: the ancient area protected by UNESCO and the contemporary landscape natural. Volumes the different environments are connected through narrow paths in the open, where the space is compressed in an alley, or extended in a square. They are fragments made redial the moment of the end “.


OVICA - ORLANDO ANNA - ZABEO MARCO


L

A giuria



[A+M]2 ARCHITECTS A+M Architects è una realtà giovane e dinamica con sede a Venezia. Lo studio è stato fondato nel 2012 svolgendo contemporaneamente ricerca e pratica professionale e riscuotendo importanti riconoscimenti in ambito internazionale tra cui l’ Europan Europe 11, per la riqualificazione dell’Ex Tabacchificio dell’architetto Peter Behrens a Linz (Austria). Questo senza tralasciare l’aspetto cantiere, momento essenziale della professione, che i due principali architect Galiotto e Rampazzo cercano di condurre con attenta e scrupolosa dedizione. Sito studio: www.apium2a.it A + M Architects is a young and dynamic company based in Venice. The studio was founded in 2012 at the same time doing research and professional practice and gaining important recognition in the international arena including the ‘Europan Europe 11, for the redevelopment of the former Tabacchificio architect Peter Behrens in Linz (Austria). This not to mention the appearance yard, essential moment of the profession, that the two main architect Galiotto Rampazzo and trying to lead with careful and scrupulous.


BCQ ARQUITECTURA In venti anni di esperienza professionale, David Baena e Toni Casamor hanno prodotto progetti, sia sulla macro che sulla piccola scala, nell’ambito di un atelier, il BCQ STUDIO, sempre incline ad aspetti come la qualità del design, la funzionalità e la fattibilità tecnica globale. Sono sempre alla ricerca di soluzioni per migliorare l’ambiente naturale e sociale.Tra gli anni 2006 e il 2008 al BCQ studio si sono aggiunti partners quali Peribáñez Manel e Maria Taltavull che hanno collaborato in progetti come la la scuola di architettura in Catalogna, a Zurigo e ad Alghero. In ogni lavoro vengono integrati sistemi finalizzati alla salvaguardia ambientale, tra i cardini alla base del loro credo progettuale. Sito studio: www.bcq.es In twenty years of professional experience, David Baena and Toni Casamor have produced projects, both on the macro and on a small scale, in a workshop, the BCQ STUDIO, always prone to issues such as the quality of design, functionality and feasibility global technical. I’m always looking for ways to improve the natural environment and sociale.Tra the years 2006 and 2008 to study BCQ were added partners such Peribáñez Manel and Maria Taltavull who collaborated in projects such as the school of architecture in Catalonia, in Zurich and Alghero. In each work are integrated systems aimed at safeguarding the environment, including the hinges at the base of their beliefs design.


COSTA FIERROS ARQUITECTOS Dopo aver collaborato per anni nello studio di Guillermo Vázquez Consuegra, Pablo e Sara fondano a Siviglia lo studio Costa Fierros nel 2003. Sin dalla loro nascita hanno lavorato su una varietà di progetti che spaziano dalla nuova costruzione al restauro. Nel 2011 ottengono il “Málaga Architectural Award” nella categoria edilizia storica e nel 2009 vengono selezionati da ‘Fundación de Arquitectura Contemporánea’ come uno degli studi di architettura che megli0 hanno saputo esprimere il concetto di alloggi contemporanei per le città del XX secolo. Sito studio: www.costafierros.com After working for years in the study of Guillermo Vázquez Consuegra, Pablo and Sara founded in Seville studying Costa Fierros in 2003. Since their birth have worked on a variety of projects ranging from new construction to renovation. In 2011 obtained the “Málaga Architectural Award” in the category of historical buildings and 2009 are selected from ‘Fundación de Arquitectura Contemporánea’ as one of the architectural firms that megli0 have been able to express the concept of contemporary accommodation for the cities of the twentieth century.


DOW JONES ARCHITECTS Dow Jones Architects è un studi premiato nell’ambito del RIBA Chartered; con sede a Londra produce una architettura di chiara impronta razionale. I clienti provengono sia dal pubblico che dal privato ed hanno condotto lavori in aree sensibili della città quali aree protette nel patrimonio UNESCO. Il loro lavoro è presente in molte pubblicazioni ed è stato esposto nell’ambito di mostre internazionali. Sito studio: www.dowjonesarchitects.com Dow Jones Architects is an award-winning studies as part of the RIBA Chartered; London-based architecture produces a clear imprint rational. Customers come from both the public and the private and conducted work in sensitive areas of the city such as protected areas in the UNESCO heritage. Their work is present in many publications and has been exhibited in international exhibitions.


ELIPS DESIGN Elips Design è una RIBA Chartered Practice, uno studio di architettura e design con sede a Londra. Il loro credo si fonda sull’idea che l’ambiente abbia una diretta influenza sul modo di vivere della gente motivo per cui tutto diviene parte integrante di un progetto, dalla struttura alle connessioni con il sito, tali da condizionare la maniera in cui le persone abitano un edificio. La salvaguardia dei luoghi, intesa come sfruttamento delle risorse e responsabilità civica, sono i valori che quotidianamente pongono alla base del loro lavoro. Sito studio: www.elipsdesign.com Elips Design is a RIBA Chartered Practice, an architectural firm and design company based in London. Their belief is based on the idea that the environment has a direct influence on the way of life of the people why everything becomes an integral part of a project, from the structure to the connections with the site, such as to influence the way in which people inhabit a building. The preservation of places, seen as exploitation of resources and civic responsibility, are the values that daily put at the base of their work.


LOPES BRENNA ARCHITETTI Lopes Brenna Architetti è uno studio fondato da Cristiana Lopes e Giacomo Brenna nel 2009 a Como, in seguito alla collaborazione con Francisco e Manuel Aires Mateus a Lisbona. In un’epoca in cui l’architettura sembra essere sempre più definita dai bisogni specifici della società e dell’ambiente – economia, ecologia, sostenibilità, fattibilità – la ricerca dello studio intende rispondere a queste tematiche, partendo però da quelli che sono gli elementi fondativi dell’architettura. Spazialità, materialità, luce e rapporto con il paesaggio sono al tempo stesso punto di partenza e risultato del processo di progettazione: sia che si tratti di una piccola ristrutturazione, di un grande edificio pubblico o del ridisegno di un tracciato urbano. Sito studio: www.lopesbrenna.com Lopes Brenna Architects is a firm founded by Christian Lopes and James Brenna in 2009 in Como, following the collaboration with Francisco and Manuel Aires Mateus in Lisbon. At a time when the architecture seems to be increasingly defined by the specific needs of society and the environment - economy, ecology, sustainability, feasibility - research study intends to respond to these issues, but starting from the ones that are the elements foundational architecture. Spatiality, materiality, light and relationship with the landscape are both the starting point and the result of the design process: whether it be a small renovation of a large public building or the redesign of an urban layout.


MOHN+BOUMAN ARCHITECTS Mohn+Bouman Architects è uno studio di architettura internazionale situato a Rotterdam, con oltre 15 anni di esperienza nel settore. Sono spesso impegnati nell’ambito di progetti su differenti scale tra cui case private, sviluppi residenziali, abitazioni a basso costo, alloggi per studenti, immobili commerciali e centri sanitari. L’azienda adotta un approccio di design unico per ogni singolo lavoro così da garantire un risultato finale unico e adatto alle esigenze sia del cliente che del contesto nel quale è inserito. Sito studio: www.mbarch.nl Mohn + Bouman Architects is an international architectural firm located in Rotterdam, with over 15 years of industry experience. Are often involved in projects of different scales including private homes, residential developments, low-cost housing, student housing, commercial real estate and health centers. The company’s approach is to design unique for each job so as to ensure an end result unique and suited to the needs of both the customer and the context in which it is inserted.


PINONI+LAZZARINI ARCHITETTI Lo studio Pinoni+Lazzarini Architects nasce nel gennaio 2010 dopo che i due fondatori, l’Arch. Umberto Jacopo Maria Pinoni e l’Arch. Paolo Lazzarini, rientrano da esperienze formative post-laurea. Si laureano entrambi presso l’Università di Architettura di Bologna in Composizione Architettonica. Il primo con la tesi di laurea “Urban paradigm, city as acheology of Architecture” sviluppata all’interno dello studio Eisenman Architects di New York; il secondo con la tesi di laurea “Nuovo complesso integrativo nella Stazione Centrale di Bologna” partecipando al concorso per la nuova stazione dell’alta velocità di Bologna con lo studio Boeri e Metrogramma di Milano. Ogni loro lavoro nasce dalla volontà di creare un architettura totale, che sia frutto della progettazione dalla grande scala all’oggetto di design. Sito studio: www.pinonilazzarini.com The study Pinoni + Lazzarini Architects was founded in January 2010 after the two founders, the Arch. Umberto Jacopo Maria Pinoni and Arch. Paolo Lazzarini, fall from educational experiences after graduation. Both graduate from the University of Architecture of Bologna in Architectural Design. The first with the thesis “Urban paradigm, as acheology city of Architecture” developed within the studio Eisenman Architects in New York; the second with the thesis “New complex integrative in Bologna Central Station” by participating in the competition for the new high-speed station of Bologna with the study Boeri and Metrogramma Milan. Each of their work comes from the desire to create a total architecture, which is the result of planning by the largescale object design.


RO&AD STUDIO RO&AD hanno iniziato a collaborare nel 2002 ponendo la sostenibilità alla base del loro credo architettonico intendendo questo come un concetto di impatto minimo sulla natura dei luoghi. Non prescindono mai da questo credo progettuale perché pensano che il minimo segno sia un modo per non imprimere ferite all’ambiente. Hanno avuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui va ricordato il ponte Mosè, uno dei lavori che meglio rispecchia il loro modo di lavorare sui luoghi. Sito studio: www.ro-ad.org RO & AD began working together in 2002 by putting sustainability at the base of their beliefs architectural intending this as a concept of minimal impact on the nature of the places. Never separated from this project because I think that the least sign is a way to not give wounds environment. They have had numerous international awards including the bridge must be remembered Moses, one of the jobs that best reflects the way they work on sites.


OCTOPI STUDIO Fondata nel 2003 da Chris Romer-Lee e James Lowe, lo studio Octopi con sede a Londra lavora su su diversi settori tra cui il commerciale, il pubblico e il privato. Essendo cresciuto attraverso una serie di piccole commissioni residenziali su misura, ha recentemente intrapreso progetti di alto profilo tra cui il progetto per un centro sul Tamigi, la Delfina Foundation e il Bradfield College. Sito studio: www.octopi.co.uk

Founded in 2003 by Chris Romer-Lee and James Lowe, the study Octopi based in London working on several sectors including commercial, public and private. Having grown through a series of small residential commissions tailor, has recently embarked on high-profile projects including the project for a center on the Thames, the Delfina Foundation and Bradfield College.


WOK STUDIO Lo studio focalizza la propria ricerca sull’architettura, il design e il paesaggio ponendo attenzione alla sostenibilità, alla residenza e alla qualità dello spazio pubblico. Tutti i partners sono coinvolti nella didattica al Politecnico di Milano e sono stati invitati a tenere lezioni e workshop in altre università in Italia e all’estero. Lo studio partecipa a numerosi concorsi e ha ricevuto molti riconoscimenti nazionali e internazionali come il premio FBM 2009, Young Blood 2010, AAAarchitetticercasi 2010 e Europan 11. Nel 2012 è finalista al premio Young Italian Architects durante la Biennale di Venezia. Ha esposto i suoi lavori al Form/ Design center a Malmö in Svezia e al Fuorisalone durante diverse edizioni del Salone del Mobile di Milano. Sito studio: www.studiowok.com The study focuses its research on architecture, design and landscape paying attention to sustainability, to residence and quality of public space. All partners are involved in teaching at the Politecnico di Milano and were invited to give lectures and workshops in other universities in Italy and abroad. The study takes part in many competitions and has received many national and international awards as the prize FBM 2009 Young Blood 2010, 2010 and AAAarchitetticercasi Europan 11. In 2012 he was a finalist in the Young Italian Architects award at the Venice Biennale. He has exhibited his work at Form / Design Center in Malmö in Sweden and at Fuorisalone during different editions of the Salone del Mobile in Milan.


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