ARO L I R A B E P P GIUSE HAN O O W G N A KW I I SANTISSIM
ILARO R A B E P P E GIUS HAN O O W G N A W K I I SANTISSIM
5.10.2017 25.11.2017
A rt in g a ll e ry / It a ly 0 1 4 5 M il a n o 2 3 2 , io s 12083 v ia Te le | +39 339 49 t .i ry e ll a g in e ry @ a rt A R T IN G a ll ll e ry.i t | in fo | l ia ic ff o _ w w w.a rt in g a ry a rt in g a ll e
corpi di Maria Chiara Wang
ART IN Gallery presenta Corpi, la mostra che raccoglie una selezione di opere - tra pittura, scultura e installazione - di tre artisti contemporanei: Giuseppe Barilaro, Kwangwoo Han e I Santissimi. Il percorso espositivo propone tre poetiche differenti accomunate da un unico filo conduttore, quello della narrazione della condizione del corpo umano e del suo rapporto con la società. Giuseppe Barilaro (Catanzaro, 1988) realizza opere pittoriche attraverso la combustione su compensato: la fiamma distrugge la superficie del dipinto - costituita da pigmenti, olio e acrilico - facendone riaffiorare l’interno. La lacerazione della materia, come una cicatrice, vuole essere il segno della presenza dell’Uomo. La linea diviene ‘graffio violento’, ruvido, e carica la rappresentazione di drammaticità. La pittura di Barilaro è narrativa, ogni forma genera la successiva - in un continuum - come se fossero capitoli di un trattato volto allo studio dell’ignoto e al recupero del passato. Forte, infatti, nell’artista, è la tendenza misoneistica. In tale ottica queste opere si allontanano dall’oggetto e dalla tecnologia per riappropriarsi della figura dell’uomo. Il corpo diventa l’elemento ritrovato, lo specchio del mondo contemporaneo e il mezzo per la riflessione sull’io interiore. Kwangwoo Han (Seoul, 1980) attento osservatore dei fenomeni della società, dell’attualità e della metropoli, è uno studioso dei rapporti umani e urbani. Le sue installazioni costituite da candide sculture di gesso offrono un momento di riflessione: forme simili, modulari, si sostengono a vicenda in una tacita collaborazione, a testimonianza che per essere inclusa nella società ogni persona deve sacrificare la propria personalità a favore del gruppo, in un equilibrio precario. La produzione artistica di Kwangwoo Han si concentra, infatti, sull’interrogativo se il sistema sociale sia funzionale e utile all’uomo contemporaneo o, se al contrario, lo sfrutti. Le sagome astratte diventano autoritratti sia dell’artista che dello spettatore, anche in virtù dell’unicità e dell’irripetibilità con cui vengono modellate.
La ricerca artistica de I Santissimi, al secolo Sara Renzetti (Cagliari, 1978) e Antonello Serra (Cagliari, 1977), è il frutto di visioni e riflessioni sulla caducità dell’esistenza, sull’abbandono e sul vuoto. I corpi delle loro sculture sono fermi, immobili e indifesi. Horror Vacui, in particolare, ‘racconta l’incapacità dell’uomo contemporaneo di relazionarsi con le pause del tempo e i silenzi dello spazio’, il suo rincorrere la pienezza come parametro della felicità, a discapito del vuoto. La scultura in silicone riproduce il corpo umano in posizione fetale sezionandolo all’interno di quattro blocchi di resina distanziati tra loro. Lo sguardo dello spettatore è catturato da ciò che è stato sottratto e ricostruisce le parti mancanti, leggendo la figura nella sua interezza. La raffigurazione del corpo è presente nella storia dell’arte sin dal paleolitico, con modalità, scopi e significati differenti. Ogni epoca ha influenzato la rappresentazione della figura umana in relazione ai propri modelli culturali e sociali. Al corpo, come a una mappa, sono state assegnate varie funzioni: illustrare e documentare, celebrare e promuovere, convincere e indurre, attraverso un’iconografia che ha alternato tendenze realistiche, ad altre idealizzate, più schematiche e geometriche, ad altre ancora più espressive, deformanti e soggettive. CORPI intende attualizzare il tema della figura umana divenuta strumento d’indagine e mezzo di denuncia nelle mani degli artisti per descrivere aspetti del nostro vivere quotidiano.
RILARO A B E P P E S GIU
Diegesi n. 3, 2017, acrilico, olio, resina, cm 14x45
Incontro Con Dante, 2017, combustione su compensato, cm 252x187
Maria, 2017, combustione su compensato e acrilico bianco e rosso, cm 50x60
Birds In Cage, 2017, combustione su compensato, cm 181x124
Senza titolo, 2017, olio e combustione su compensato, cm 252x187
Mania, 2017, combustione su compensato, cm 126x100
Partita a Scacchi, 2017, carboncino e acrilico su tela, cm 120x150
HAN KWANGWOO
Movement Atom #5, 2014, plaster, cm 60x60x190
Column#1, 2016, plaster, cm 12x12x50
Movement Atom #20, 2015, plaster, cm 26x26 h35 each
Movement Atom #15 - Anti-Equilibrium, 2015, plaster, cm 65x65x65
Movement Atom #21 - Anti-Equilibrium, 2016, plaster, cm 30x30x64
Social Human Atom #2, 2013, plaster, cm 90x90x110
I I SANTISSIM
Horror Vacui, 2012, silicone, 4 blocchi di resina, cm 86x47 h35
Horror Vacui, 2012, silicone, 4 blocchi di resina, cm 86x47 h35
ARILARO GIUSEPPE B 988) (Catanzaro 1 e pittoriche Realizza oper mbustione attraverso la co o; la fiamma su compensat nto perficie del dipi distrugge la su e io ol ti, pigmen - costituita da ne riaffiorare do en acrilico -fac cerazione della l’interno. La la una cicatrice, materia, come segno della vuole essere il omo. La linea presenza del U , violento’, ruvido diviene ‘graffio resentazione di e carica la rapp e mistero. drammaticità iva, arilaro è narrat La pittura di B siva nera la succes ogni forma ge m - come se - in un continuu li di un trattato fossero capito io dell’ignoto e volto allo stud e, l passato. Fort al recupero de za en ta- è la tend infatti, nell’artis misoneistica. este opere si In tale ottica qu lla ll’oggetto e da allontanano da i rs ia r riappropr tecnologia pe o ll’uomo. Il corp della figura de , to ento ritrova diventa l’elem l mondo de lo specchio r la o e il mezzo pe ne contempora . re io interio riflessione sull’
HAN KWANGWOO SANTISSIMI i (1978) ) Sara Renzett ) (Seoul 1980 i Serra (1977 men e Antonello atore dei feno mi tis Attento osserv della a de I San si dell’attualità e ricerca artistic La ni io della società, i oni e rifless o studioso de è il frutto di visi metropoli, è un . ni dell’esistenza, i e urba sulla caducità rapporti uman l vuoto. bandono e su costituite ab i ll’ on su zi la al st in ture sono Le sue di gesso i delle loro scul rp re tu co I ul sc e id da cand e indifesi. ento di fermi, immobili offrono un mom i, ar in particolare, e simili, modul Horror Vacui, o riflessione:form acità dell’uom a vicenda in cconta l’incap ‘ra si ar si sostengono on zi la o di re borazione, a contemporane nzi una tacita colla re se l tempo e i sile es r de pe e e us ch pa a le nz n ia co e la testimon il suo rincorrer cietà ogni dello spazio’, lla de inclusa nella so ro et e param sacrificare la pienezza com o. ot persona deve vu l apito de alità a favore felicità, a disc propria person one riproduce rio lib ui in eq un scultura silic La del gruppo, in a tic in posizione oduzione artis corpo umano il precario. La pr a, tr ato piegato?? Han si concen tale inginocchi fe quattro di Kwangwoo ivo se il lo all’interno di at do og rr an te on in zi ll’ se su infatti, le e distanziati tra e sia funziona occhi di resina bl tatore sistema social o, o rdo dello spet emporane ua nt sg co Lo o . ro om lo l’u utile al ciò che è stato , lo sfrutti. è catturato da i se al contrario truisce le part o sottratto e ricos tratte diventan lla as ne e a m ur go fig sa la Le e ggendo le ch i, ta nt tis ca ar ll’ an m de autoritratti sia rtù sua interezza. re, anche in vi dello spettato n co tà ili ll’irripetib dell’unicità e de ellate. od m cui vengono
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