SIAMO UN ESERCITO DI SOGNATORI: E' PER QUESTO CHE SIAMO INVINCIBILI!

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VI Congresso Unione degli Studenti Campania. "Siamo un esercito di sognatori: per questo che siamo invincibili"

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Introduzione Viviamo in una fase di crisi generalizzata, che è politica e sociale oltre che economica. Una fase in cui dietro lo specchio della recessione e della competitività si nasconde il più grande attacco ai diritti degli ultimi anni. La crisi della grande fabbrica fordista e le trasformazioni di ordine economico hanno determinato il passaggio ad un sistema definibile come neo-liberismo: un sistema in cui l'economia si appropria, creando accumulazione, dei processi sociali e individuali. Un sistema in cui si genera profitto attraverso il semplice scambio di denaro da una borsa all'altra e in cui le ricchezze nominali sono incommensurabilmente maggiori a quelle prodotte. In questo contesto assistiamo ad un violento attacco alla partecipazione per colpire i diritti; all'ascesa del mito della competizione a discapito di quello della cooperazione, ad una demonizzazione del Politico che nel senso comune è passato dall'essere “una soluzione collettiva ai problemi” ad un sinonimo di casta e inefficienza. Competizione che, in quanto dogma produttivo, punta all'abbassamento dei diritti e delle tutele per stare al passo con l'economia “globale” e che nella sua incapacità di costruire uno sviluppo qualitativamente diverso e, quindi, slegato da un’accumulazione fondata sullo sfruttamento del lavoro vivo oltre che cognitivo, genera la precarietà. Precarietà che diviene esistenziale nell'impossibilità di intere generazioni non solo nel costruirsi un futuro ma anche nell'immaginarselo e ricatto materiale determinato da un impoverimento talmente acuto da cancellare nella coscienza di molti il concetto di “dignità del lavoro”: da un lato il peggioramento delle condizioni materiali e l'impossibilità di emanciparsi dal "bisogno", dall'altro un’occlusione delle coscienze ormai incapaci di costruirsi e immaginarsi una prospettiva in cui credere. La finanziarizzazione dei diritti è divenuta una realtà fino a qualche decennio fa impensabile, nel corso degli ultimi due anni abbiamo lottato affinchè si affermasse il principio che la spesa sociale non è uno spreco; affinché si rifiutasse con forza la lettura dei diritti in termini di pareggio di bilancio, affermando che la ricchezza non è solo economica o finanziaria ma soprattutto sociale, che la spesa in diritti non è clientelismo ma civiltà, che ad esempio un paese in cui si muore andando a scuola non è un paese che si può considerare civile. Abbiamo rivendicato con forza il reddito come uno strumento che in primo luogo aggregasse sui bisogni, costruendo una svolta antropologica e culturale in cui si riaffermasse il concetto de “la dignità prima di tutto”, del diritto ad una vita dignitosa. Un mandato caratterizzato da una crescita costante del movimento e della consapevolezza dei temi sociali: iniziato con la giornata per le vittime innocenti di camorra a Potenza e proseguita Unione Degli Studenti Campania – www.udscampania.it – sos@udscamapania.it

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