MARIALETIZIA
Internet Day MANGIAVINI
INTERNET DAY
30/04/2016
30 aprile 1986, 30 aprile 2016 Una storia lunga ( almeno) trent’anni…
MARIALETIZIA
[INTERNET DAY] MANGIAVINI
INTERNET DAY 30 aprile 1986, 30 aprile 2016 Una storia lunga ( almeno) trent’anni… Se dico 1986, che cosa vi ricordate? Proviamo a rinfrescarci la memoria?
Quelli che sono abbastanza “grandi” ricorderanno su tutto una catastrofe: quella di Chernobil. Il 26 aprile, (ma si verrà a sapere solo 10 giorni dopo), esplode il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina. È più terribile disastro nucleare e ambientale della storia: una nube radioattiva raggiunge l’ intera Europa. Anche in Italia per molti giorni scatta l’allarme. Ricordate , per esempio, che non si doveva mangiare verdura perché contaminata?
Pagina
1
MARIALETIZIA
[INTERNET DAY] MANGIAVINI
Ma il 1986 è anche l’anno di un’altra sciagura: lo Space Shuttle esplode 73 secondi dopo il decollo . Muoiono i 7 membri dell’equipaggio, tra cui il primo civile, la maestra elementare Christa McAuliffe. E’ una forte battuta d’arresto per le missioni spaziali statunitensi.
Non mancano però eventi positivi: dal premio Nobel per la medicina a Rita levi Montalcini, ai segnali di disgelo tra le due superpotenze. Sono presidenti di URSS e Usa rispettivamente Gorbaciov e Reagan, che si incontrano a Reykiavik per discutere di riduzione degli armamenti. Ma il muro di Berlino non è ancora caduto… E , parlando di sport, la “mano de Dios” aiuta Maradona e l’Argentina a vincere la coppa del mondo di calcio in Messico.
Pagina
2
MARIALETIZIA
[INTERNET DAY] MANGIAVINI
C’ è un altro fatto che allora passò quasi del tutto inosservato. E di cui si festeggiano in questi giorni i trent’anni.
Il 30 aprile, dal centro universitario per il calcolo elettronico (CNUCE) di Pisa partiva il segnale che, attraverso la rete satellitare atlantica Satnet arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania, nel tempo di un secondo. Era il primo collegamento Internet italiano. Per collegarsi a un altro nodo, si potevano usare solo gli indirizzi Ip . Bisognava conoscere i quattro blocchi di numeri che identificano un dispositivo e conservarli in una sorta di rubrica telefonica. Insomma, un club per pochi intimi … Ma questa storia ha una origine singolare, che , nei giorni che celebrano i trent’anni di Internet , vi voglio raccontare … tornando indietro ancora un po’…
1957. tempo di guerra fredda. Sulla testa degli Americani orbitava una potenziale spia: il satellite sovietico Sputnik. L’allora presidente Eisenhower , per colmare il divario con l’evidente supremazia tecnologica russa , pensò di mettere in moto gli scienziati per favorire la comunicazione tra i vari reparti dell’esercito, marina e aviazione. Fu così che nacque l’ARPA(Advanced Research Project Agency). I risultati non si fecero attendere … non solo l’America mise in orbita il suo primo satellite, ma le straordinarie menti degli scienziati cominciarono a pensare ad un sistema per garantire uno scambio di informazioni veloce ed efficiente tra di loro.
Pagina
3
MARIALETIZIA
[INTERNET DAY] MANGIAVINI
Si trattava di collegare grandi elaboratori di dati che gli scienziati stessi avevano già a disposizione. Il primo obiettivo della rete ARPANET fu quello di collegare tra loro quattro università americane. Costruirono l’hardware e stesero il codice degli IMP IMP (Interface Message Processors) che dovevano di instradare i dati tra i nodi della rete e verificare che l'informazione arrivasse a destinazione. Il primo nodo fu raggiunto nel 1968. Nel 1970 altri paesi chiesero di giungersi alla rete. Nel ‘71 i nodi erano 12, nel 1980 più di 200. l 26 marzo del 1976 la regina Elisabetta II spedì un'email alla sede del Royal Signals and Radar Establishment. Kevin MacKenzie suggerì di inserire un simbolo nelle mail per indicare gli stati d'animo nascevano così, il 12 aprile 1979, gli emoticon. Nel 1986 anche l’Italia chiese di unirsi alla rete.. Prima del ‘ 95 Internet era una rete dedicata soltanto a comunicazioni tra comunità scientifiche e governi. Nel 1991, presso il CERN di Ginevra il ricercatore Tim Berners-Lee definì il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol), un sistema che consentiva una lettura non sequenziale dei documenti, saltando da un punto all'altro attraverso rimandi (link) e pubblicò il primo sito web al mondo. Il primo browser simile agli attuali, il Mosaic , vide la luce nel 1993 . Nasceva così il world wide web, così come lo conosciamo ora. Ma è solo dal 2000 che la rete esplode, con centinaia di milioni di computer privati connessi in rete. Il resto… sono fatti dei nostri giorni. La rete è diventata pervasiva , non se ne può più fare a meno.. Pc, tablet, telefonini, fibra ottica sono nelle nostre case e nelle nostre tasche. Always on, sempre connessi. Un mondo che affascina, che ha cambiato abitudini, modi di comunicare e di apprendere. Per questo si ricorda quell’ ormai lontano giorno del 1986 : per riflettere , ma anche per uno slancio verso il futuro. Buon anniversario, Internet!
http://italianinternetday.it/
Pagina
4