Maria Monna_Portfolio 2018_ITA

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PORTFOLIO 2018 MARIA MONNA

UNCONFIDENTIAL

PROGETTI CURRICULARI > > > > >

TUTTO TONDO BIBLIOSTAIR TANGRAM HOUSE PEDON* NUTRIMENTE

TEMPORARY SPACES > > > > > > >

SIS DOLCEGUSTO I FEEL FOOD, I FEEL GOOD MAN ABSOLUTE LINEARE LIQUORI MIIA ASTORIA COSTATO*

BRANDING & GRAPHIC DESIGN > > > > > > >

TREVISO FLOWING ENERGY* IMMERGITI NEL SOLE* GOLDEN FLORENCE* EL PASO BLOOD FACTS* A-M-M* PSI*

BOUND - FREE > FOTOMONTAGGI > RENDER

*i progetti contrassegnati dall’asterisco sono frutto di concorsi


PORTFOLIO 2018 MARIA MONNA

UNCONFIDENTIAL

PROGETTI CURRICULARI > > > > >

TUTTO TONDO BIBLIOSTAIR TANGRAM HOUSE PEDON* NUTRIMENTE

*i progetti contrassegnati dall’asterisco sono frutto di concorsi


TUTTO TONDO

> PoliMi - Laboratorio Landscape Design

Tutto Tondo è un progetto di landscape e interior design che ha mira a far interagire le persone ricorrendo al linguaggio universale dei sensi, del cibo e della musica. Il progetto opera su tre diverse scale in tre modi differenti. Su scala urbana, tramite le crumbles, o briciole, i bisogni delle persone vengono soddisfatti mentre aree abbandonate della città vengono rigenerate. Su scala locale la zona della ex casa dello Studente del Politecnico di Milano viene rigenerata tramite due diversi interventi: il primo, a carattere temporaneo, mira alla creazione di un percorso sensoriale che mira a far conoscere meglio le culture piÚ presenti nella zona Bovisa (araba, cinese e italiana). Il seondo intervento, a carattere fisso, si tratta di una piazza dove eventi e performance hanno luogo. Infine, su scala di interior design, gli spazi cambiano aspetto grazie a pattern che si riferiscono alle diverse culture.

PROGETTO

VISTA

TATTO

GUSTO

UDITO

TATTO

OLFATTO


BIBLIOSTAIR

> PoliMi - Tesi di Laurea Triennale

BiblioStair è una biblioteca che si sviluppa in verticale, ricavata nello spazio minimo della facciata cieca del vano scale della struttura destinata all‘abitare sociale. Si vuol dare un significato e un valore alle scale, considerate un non-luogo, un passaggio. Dall’analisi contestuale risulta che a Ponte Lambro, quartiere di Milano dove sorge la casa popolare, non vi sono biblioteche. Da qui la necessità di crearne una, con lo scopo di attivare un circuito che esca dai confini della struttura, che coinvolga la cittadinanza e attivi la cooperazione sociale. La biblioteca si snoda sui cinque piani dello stabile con diverse categorie bibliografiche, in riferimento al concept: più si sale, più il target di riferimento è specializzato. A completare la struttura vi è un infopoint in cui è possibile chiedere informazioni e prendere in prestito libri tramite il circuito elettronico della biblioteca.

CONTESTO

NOVEGRO

MILANO

milano s. felice san bovio

CONTESTO

PONTE LAMBRO

mezzate

TARGET

PROGETTO Il concept si basa sul concetto dell’alternanza di viaggio verticale e circolare della filosofia di Young: all’abitudine deve essere alternata l‘evoluzione. Si affiancano poi le teorie del colore di Le Corbusier e di Kandinskij: l’azzurro fa parte della scala cromatica maggiore, implicando un senso di calma e stabilità. Tale colore si depura del pigmento per diventare “più bianco del bianco”, nobilitando lo spazio che abbraccia.

ATTACCO AL SOFFITTO CAVO TESO ALLOGGIAMENTO LUCE APPENDINO SUPPORTO LIBRO

LIBRO


> PoliMi con ALER - Lab. di Sintesi Finale

TANGRAM HOUSE

Tangram House è un intervento di riqualificazione di spazi destinati all’abitare sociale. Dopo l‘analisi del contesto è stata individuata una fascia di target nelle categorie sociali che sono considerate tra le più fragili: le madri monogenitori, i figli di queste madri e gli anziani soli. Una volta prese in considerazione le problematiche e le esigenze di ogni target, si interviene sull’organizzazione della struttura presa in considerazione, inserendo, accanto a moduli residenziali ripensati, nuovi spazi dal forte valore sociale. Vengono così incoraggiati tutti quei meccanismi potenziali che non trovano, nello stato di fatto, occasione di nascere e svilupparsi. Si creano due circuiti di flussi: il primo, interno, che coinvolge gli abitanti dello stabile. Il secondo, esterno, interessa anche i cittadini del quartiere, con l’auspicio della nascita di iniziative a livello più esteso.

CONTESTO

fiume lambro

clinica privata

mercato coperto LABORATORIO DI QUARTIERE DI RENZO PIANO scuola elementare

posta centro cardiologico monzino

chiesa area verde

asilo nido

scuola materna

centro cucine

palestra

TARGET

MADRI MONOGENITORI

BAMBINI

ANZIANI SOLI

Dall’analisi dei target presi come riferimento è emerso quanto flebili e instabili siano le loro relazioni sociali: è possibile trovare come bisogno da soddisfare la presenza di una figura di riferimento a cui poter fare affidamento. Lo scopo di Tangram House è creare delle relazioni sociali basate sul reciproco scambio e sulla fiducia.

PROGETTO

RE IDE

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E

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STARE INSIEM E

RICORRDARE

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I

E

> MODULI ABITATIVI

RS I

AG GIO RN A

RS I O NA AZI R EL

36mq

54mq

54mq

54mq

72mq

72mq

72mq

18mq

54mq

54mq

CON OS

GARE DIALO

CER E

RIFLETTERE

RACCONTARE CURARSI

M UO V ERSI

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> SPAZI COMUNI

I

OV MU

RI I RS SA PO

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RE

EDUCARE

CREA RE

E

COLLABORARE

GIO CA R

36mq

54mq

54mq

36mq

ZONA GIOCO

ZONA CUCINA

ZONA RELAX

ZONA SCAMBIO

ORTO ZONA BIBLIOTECA [+180mq] CINESTUDIO

SI ER

SI


PEDON

> PoliMi con Ceramiche d’Imola *CONCORSO - PROGETTO MERITEVOLE

Pedon è il progetto di un intervento di riqualificazione urbana reso possibile grazie alla creazione di una nuova tecnologia lapidea. Il sito scelto è quello del ponte di Porta Genova a Milano, identificato come luogo usato e non vissuto, dal grande potenziale non sviluppato. Il ponte è stato rivestito con piastrelle forate con la tecnica dell’idrojet. Tali fori hanno sia la funzione di “oblò”, risolvendo così la problematica della sensazione violenta di strizione, sia quella di ocarina: le piastrelle sono infatti accoppiate così da creare un’intercapedine che permette, al passaggio d’aria, la riproduzione di suoni. E’ stata aggiunta una copertura di piastrelle dotate di pannelli fotovoltaici collegate a piastrelle luminose, così da aumentare la luminosita’ del sito in modo energicamente autosufficiente. In tal modo si offre all’utente un’esperienza del luogo di passaggio piu’ vivibile, coinvolgente e sicura.

CONTESTO

PROGETTO

La nuova copertura costituita da piastrelle fotovoltaiche montate su telai metallici modulari e collegate a piastrelle luminose permette a chi usufruisce del passaggio di non bagnarsi in caso di pioggia, e di essere in un luogo sicuro anche in assenza della luce diurna.


> PoliMi - Lab. di Interni

NUTRIMENTE

NutriMente è un progetto di riqualificazione che integra in un unico spazio - il mercato coperto di Viale Monza a Milano - due funzioni differenti: il mercato e una biblioteca multilinguistica. Dall’analisi del contesto è emerso che questa è la zona di Milano a più alto tasso di immigrazione, senza un vero punto di aggregazione e di integrazione con la popolazione originaria.Lo scopo di nutrimente è creare un punto dove gli immigrati possano riconoscersi - il cibo è infatti il primo legame con la madrepatria - e dove gli abitanti della città possano conoscere meglio le altre culture. “Mens sana in corpore sano”: è questa la filosofia del progetto. Lo spazio si articola su due piani, riportando visibile la volta a botte dell’edificio: il mercato nella parte inferiore e la biblioteca posta su una struttura sospesa, dotata di undici diverse scaffalature, una per ciascun ceppo linguistico.

CONTESTO

VIALE

VIAL

MONZA

E Z AR

A

BIBLIOTECA CRESCENZAGO

BIBLIOTECA VIALE ZARA

PARCO LAMBRO

PARCO TROTTER VIA

LE

LU

NIG

IAN

A

MERCATO COPERTO VIALE MONZA

TARGET

UTENTI BIBLIOTECA UTENTI BIBLIOTECA CHE SI SERVONO DEL MERCATO

BIBLIOTECA MULTILINGUISTICA

UTENTI MERCATO CHE SI SERVONO DELLA BIBLIOTECA

MERCATO

UTENTI MERCATO

PROGETTO

BIBLIOTECA MULTILINGUISTICA STRUTTURA SOSPESA MERCATO COPERTO

CIBO SANO

CULTURA

NUTRIMENTE


PORTFOLIO 2018 MARIA MONNA

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TEMPORARY SPACES > > > > > > >

SIS DOLCEGUSTO I FEEL FOOD, I FEEL GOOD MAN ABSOLUTE LINEARE LIQUORI MIIA ASTORIA COSTATO*

*i progetti contrassegnati dall’asterisco sono frutto di concorsi


> ABEAForm

SIS DOLCEGUSTO

Il punto di inizio per la progettazione di questo Shop in Shop è stato determinare un modulo grazie al quale declinare l’intero SIS: il package della cialda. Tutte le superfici dello stand vengono divise grazie a una griglia regolare in quadrati di 40cm di lato. Tale griglia viene sviluppata nello spazio estrudendo i quadrati che rivestono una funzione specifica. Questa azione è enfatizzata e sottolineata dall’uso del colore: tutto ciò che è rimasto superficie, e che ha dunque scopo “di sfondo” rimane bianco, mentre la griglia che si sviluppa plasticamente nello spazio si riveste del colore istituzionale richiesto dal cliente. In tal modo una delle richieste presenti nel brief di progetto viene soddisfatta: esporre il prodotto come se fosse un’opera d’arte. Infatti, i parallepedi che si formano grazie all’estrusione vengono letti dai clienti ultimi come piedistalli sui quali vengono esposti i prodotti.

PROGETTO CORRIDOIO CENTRO COMMERCIALE

4

5

6

3

2

5

INGRESSO CARREFOUR

CASSE CARREFOUR

1

1 - VETRINA: esposizione scenografica delle macchine da caffè 2 - GLORIFICATORI: le macchine da caffè possono essere viste dal cliente da più da vicino 3 - PARETE INFORMATIVA: le sei categorie di cialde sono qui presentate, assieme a tutte le singole referenze suddivise 4 - DEGUSTAZIONE: l’hostess servirà ai clienti degli assaggi delle cialde qui vendute nei fine settimana 5 - LIBERA VENDITA: il cliente può prendere da solo il prodotto in base alle referenze presenti 6 - STOCK: piccolo spazio tecnico a disposizione dell’hostess

1

2

3

4

5


> ABEAForm

I FEEL FOOD, I FEEL GOOD

“I feel food, I feel good” è una strategia di marketing che mira ad aumentare il percepito di AltroMercato senza cambiare il pensiero etico di fondo. Dall’analisi dell’azienda tramite il business model canvas, risulta chiaro che per aumentare gli incassi è necessario avvicinarsi alle persone in location diverse dai punti vendita. Si è dunque ricorso a una promozione tramite Vacant Store: due container di legno creano uno spazio costituito da scaffalature e altri elementi. Il materiale per l’allestimento è interamente riciclato, e dunque a costo zero. Il temporary store farà un tour che lo porterà in alcune città dove AltroMercato è poco conosciuto, per raggiungere Milano in occasione di EXPO 2015. In ogni città ci sono punti vendita che forniscono i prodotti out of stock, e per ciascuna sono selezionati volontari tramite i circuiti interni dell’azienda, per concerti etnici e cooking class.

PROGETTO

1

> TRANI

2

3

> NAPOLI

4

6

7

> ROMA

1

> SIENA

> RAVENNA

> MILANO

5

1

1 - DISPLAY LIBERA VENDITA le SKU scelte sono quelle più facilmente vendibili a un nuovo cliente che non conosce la realtà AltroMercato 2 - AREA COOKING CLASS Volontari collegati alle realtà AltroMercato preparano piatti tipici utilizzando i kit, che possono essere così facilmente vendibili 3 - SEDUTE I clienti possono sedersi durante le cooking sessions o i concerti etnici e folk organizzati per favorire la conoscenza di nuove culture 4 - ISOLA CROSS-SELLING Prodotti non strettamente legati al cibo o alla cosmesi, come l’utensileria o la biancheria per la casa, possono essere qui esposti 5 - VIDEOWALL Strumento indispensabile per la sponsorizzione dei prodotti non presenti nel Temporary Store, degli eventi e dei social network 6 - AVANCASSA Per stimolare l’acquisto d’impulso, sono qui esposti prodotti di piccole dimensioni e meno costosi 7 - CASSA


MAN ABSOLUTE

> ABEAForm

Progetto di Visual Merchandising volto all’esposizione della fragranza Man Absolute di Jil Sander, tramite una vetrina ad hoc in una delle principali profumerie della città di Parigi e 200 espositori da inserire negli altri punti vendita specializzati. Il packaging parla di un uomo dalle idee solide geometrie pure - ma al tempo stesso intrigante trasparenza - e capace di sorprendere - linea gialla. Concetti che sono stati estesi all’intera vetrina, che espone un solo prodotto, glorificato, e che si riveste di un tessuto lucido movimentato da un sottile panneggio illuminato da una luce al neon gialla. Anche nell’espositore finalizzato alla libera vendita, che può fungere da testata di gondola, sono declinati tali concetti, anche se in modo differente.

LINEARE LIQUORI

> ABEAForm

Progetto di un planogramma funzionale per l’esposizione e la vendita di liquori. Il lineare si trova in un contesto di alto livello: le SKU sono esposte in nicchie illuminate, che ne innalzano il percepito, anche grazie alla vendita assistita. Solo nella parte centrale dello scaffale il prodotto è massificato, e si ha un display shelf con libera vendita, in quanto non risulta necessaria l’assistenza per le specifiche referenze, esposte in modo cromaticamente scenografico. Attraverso l’abbinamento dei liquori con altri prodotti - nello specifico, cioccolato e sigari di importazione - si attiva il cross selling, così da allargare la varietà di gamma offerta dal punto vendita, facilitata anche dalla libera vendita degli stessi. Due breakpoint aiutano a creare un ritmo e a stuzzicare la curiosità del cliente.

1 > NICCHIA ESPOSITIVA DEL LIQUORE E DEL PRODOTTO ABBINATO IN CROSS SELLING 2 > LIBERA VENDITA PRODOTTO ABBINATO 3 > BREAKPOINT: GRAFICA COORDINATA 4 > ESPOSIZIONE PRODOTTO MASSIFICATO 5 > LIBERA VENDITA PRODOTTO MASSIFICATO 6 > ESPOSIZIONE GLORIFICATA DELLE SEI SKU


MIIA

> ABEAForm

Progetto di due stand per la vendita di prodotti Miia. A partire dall’analisi del catalogo aziendale sono stati dedotti i concetti alla base di questo progetto: leggerezza, trasparenza, dinamismo - è un brand giovane - e sottrazione logo ricavato da un quadrato. I due espositori sono costituiti da una serie di tubi trasparenti racchiusi da una cornice. Questa, oltre a essere una scelta stilistica, funge sia da supporto ai televisori appesi che da spazio tecnico per l’inserimento di un corpo illuminante, il quale retroillumina i tubi rendendo più evidenti le refenze esposte. I tubi, opportunamente tagliati, creano un effetto dinamico a onde. Laddove si renda necessaria la massificazione del prodotto, finalizzata alla libera vendita, i tubi divengono delle incisioni attraverso cui passa la luce, creando un pattern.

ASTORIA

> ABEAForm

Progetto di un espositore per far conoscere al pubblico la nuova bottiglia Astoria e il calice per due durante la settimana di San Valentino. Il perno dell’immagine coordinata del prodotto il cerchio del packaging della bottiglia - viene coniugato con l’occasione d’uso. Nello specifico, due spirali, una bianca e l’altra nera, simboli dei due amanti, si rincorrono incontrandosi laddove sono presenti i prodotti esposti, inseriti in una sfera rossa illuminata dall’interno, sospesa in un tubo trasparente, che funge anche da supporto. Il vino Astoria diventa metaforicamente occasione di incontro tra le due parti. La struttura poggia su un tappetino, dove è presente anche un glorificatore su cui sono posti i prodotti. Lo scopo è far incuriosire e attrarre l’attenzione tramite una struttura espositiva non convenzionale, scenografica.


> ARTVerona - Art Project Fair *CONCORSO - PROGETTO VINCITORE

COSTATO

COSTATO è un sistema di arredo urbano che accompagna i visitatori della Fiera di Verona dalla biglietteria all’ingresso dello spazio espositivo, creando un filtro dinamico tra i due spazi. La biglietteria si configura come “bocca” d’accesso a un percorso che conduce alla fiera vera e propria, il cui ingresso è immaginato come sbocco verso il luogo dove l’arte è ossigeno per la vita, dove il padiglione diviene polmone che permette a tale ossigeno di circolare. Lo spazio progettato si presenta come corridoio tra bocca e polmoni, una trachea i cui anelli cartilaginei creano un ritmo visivo dinamico. COSTATO è costituito da una serie di strutture in telaio d’acciaio rivestite da lastre in PVC, le cui basi fungono da seduta per i visitatori in arrivo. Esse sono facilmente recuperabili, riutilizzabili per la costruzione di altre configurazioni, modificandone sia forma che materiale di rivestimento.

PROGETTO

PADIGLIONE ESPOSITIVO INGRESSO

BIGLIETTERIA

3 1 - STRUTTURA METALLICA - TRALICCI IN ACCIAIO

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2 - LASTRE IN PCV ESPANSO AUTOESTINGUENTE 3 - FARETTO CON SENSORE CREPUSCOLARE 4 - GOMMAPIUMA

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PORTFOLIO 2018 MARIA MONNA

UNCONFIDENTIAL

BRANDING & GRAPHIC DESIGN > > > > > > >

TREVISO FLOWING ENERGY* IMMERGITI NEL SOLE* GOLDEN FLORENCE* EL PASO BLOOD FACTS* A-M-M* PSI*

*i progetti contrassegnati dall’asterisco sono frutto di concorsi


> Città di Treviso *CONCORSO

TREVISO FLOWING ENERGY

“TREVISO flowing energy” è una proposta di brand per il concorso Treviso City Branding, volto a darne un logo e un payoff. Il logo propone una sintesi degli elementi che caratterizzano la città tramite un segno grafico semplice e facilmente riconoscibile. L’architettura cittadina è caratterizzata da elementi verticali e dagli archi mentre quella naturale dai riflessi di fiumi, canali e risorgive. Punto di contatto tra ciò che è stato creato dall’uomo e dalla natura è Treviso, unione delle forze e delle sinergie umane e naturali, che dialogano e si incontrano nella città. Il marchio del logo può essere inteso come una stilizzazione semplificata del battito cardiaco: la sua presenza indica vita ed energia. E questo è espresso in modo più esplicito nel payoff: la città offre ai cittadini e ai visitatori un’energia multifome, che scorre entusiasta, così comel’acqua che abbraccia la città stessa.

CONCEPT

ARCHITETTURA

ARCHI

ACQUA

RIFLESSO

PROGETTO

Attorno al logo è stata sviluppata un’immagine coordinata in modo da rendere il logo flessibile e utilizzabile in ogni occasione. In tal senso sono stati ideati versioni declinate in base all’orientamento e alla cromia, pittogrammi e pattern da utilizzare sia nel merchandising che nella comunicazione cartacea e digitale.


IMMERGITI NEL SOLE

> Città di Grado *CONCORSO

Sole e mare: questi sono gli elementi che caratterizzano maggiormente la città di Grado. Per questo motivo fungono da ispirazione per il logo e il payoff sviluppati per promuovere il turismo nella città. Nello specifico, una font progettata ad hoc si coniuga con un elemento grafico che richiama sia la “O” che il sole. Il linguaggio utilizzato ha come riferimento il periodo d’oro della città quale luogo di villeggiatura: gli anni ‘50. Questa scelta si può riscontrare nella palette cromatica dal sapore vintage e nella font scelta per il payoff, che richiama le vecchie cartoline. “Immergiti nel sole” si rivolge direttamente al potenziale turista esortandolo a farsi abbracciare dallo splendore della città. Tale invito si rifà alla fama che identifica in modo univoco Grado come la “città del Sole”.

immergiti nel sole

GOLDEN FLORENCE

> Golden View Open Bar, Firenze *CONCORSO

Il logo proposto è una rivisitazione di quello esistente. Quest’ultimo aveva come punto focale un cerchio che fungeva da “O” e da cifra stilistica di tutta l’immagine coordinata. Nel nuovo logo questo elemento è stato mantenuto, rendendolo, però, più raffinato, grazie alla forma organica e alla texture dorata utilizzata, così da essere in linea con il livello del ristorante. Quest’ultimo diviene metaforicamente il gioiello dell’enogastronomia, prezioso e fatto a mano, con la più alta qualità. Il valore artigianale qui accostato nella grafica si riflette nella scelta di un carattere tipografico hand-drawn per la dicitura del nome del locale. Il payoff “Open bar” utilizza un linguaggio grafico simile a quello della precedente immagine coordinata, più geometrico, rendendolo immediatamente più riconoscibile da parte della clientela abituale.


EL PASO

> El Paso

L’immagine coordinata per il ristorante El Paso si basa sul logo identificativo del ristorante stesso, formato da elementi fortemente rappresentativi. La richiesta era creare un’immagine giovane e frizzante, ma al tempo stesso semplice da leggere e da gestire. La problematica principale di questo progetto è la presenza tra i competitor di immagini aziendali molto sedimentate, quasi scontate, ma molto forti nell’immaginario del target a cui si rivolgono, che esplicano il concetto di “western“ in modo molto simile. Il tentativo è creare dunque un’immagine coordinata che esprima il giusto contenuto senza dover per forza ricorrere a stereotipi che non avrebbero fatto distinguere il ristorante dai suoi competitors, ma senza nemmeno allontanarsi dall’idea che il target potrebbe avere: immagini troppo innovative potrebbero “spaventare“ il cliente.

BLOOD FACTS

> AVIS *CONCORSO - PROGETTO VINCITORE

BLOODFACTS è un album composto da 31 immagini da condividere sui socialnetwork. Si basa sulle nuove modalità di informazione dirette ai giovani e sul condividere contenuti nella propria piazza virtuale. Lo scopo è “somministrare a piccole dosi” informazioni sulla donazione di sangue, creando una serie di facts sotto forma di immagine. I giovani sono più attratti da un’immagine, ancor più se gradevole, che da una consistente serie di contenuti. BLOODFACTS informa e provoca immediata curiosità che fa scattare la condivisione e stimola la discussione sulla donazione. Per ampliare maggiormente la portata di condivisione, due hashtag permettono di aprire i confini oltre alla cerchia di contatti. Un fact al giorno per un mese per entrare nelle bacheche virtuali dei giovani. La creazione di Adamo di Michelangelo si collega al concetto di dono della vita.


A-M-M

> Sistema Turistico Alto Molise - Mainarde *CONCORSO

Il logo si ispira alla conformazione del territorio che esso deve esprimere e della sua ricchezza morfologica: si fa riferimento ai rilievi montuosi che caratterizzano questo sito e alle sorgenti del Volturno, a rappresentare l’abbondanza di acque qui presenti. Tali elementi presi in esame sono stati coniugati con le lettere A-M-M, acronimo per “Alto Molise e Mainarde”, in modo da formare un monogramma leggibile su un doppio livello: figurativo - le montagne e le valli, e letterale - l’acronimo. Il logo è costituito da due parti distinte: al centro il simbolo, intorno al quale si sviluppa la dicitura che identifica in maniera univoca l’associazione in modo da renderlo immediatamente riconoscibile in ambito istituzionale e amministrativo senza dover ricorrere a ulteriori esplicazioni.

PSI

> Ordine Psicologi Lombardia *CONCORSO

Il logo è frutto dell’analisi dei simboli identificativi dei due elementi da coniugare: la categoria degli psicologi e la regione Lombardia. E’ naturale accostare il primo elemento alla lettera greca psi, presente, d’altronde, anche nel logo nazionale dell’ordine; d’altra parte, tramite una ricerca per identificare un simbolo riconducibile al territorio, è stato scelto, tra i vari, il Duomo di Milano. L’integrazione di questi due simboli, oltre ad avere scopo identificativo, rende letterale l’importanza dell’ente e dei suoi servizi all’interno del territorio in cui opera: la psi è l’elemento che modifica il simbolo stilizzato del monumento, senza tuttavia stravolgerlo. Il logo si compone di due parti: il simbolo e la dicitura, ritenendo quest’ultima fondamentale per evitare ulteriori spiegazioni.


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BOUND - FREE > FOTOMONTAGGI > RENDER

*i progetti contrassegnati dall’asterisco sono frutto di concorsi


BOUND - FREE

> FOTOMONTAGGI

BOUND - FREE

> RENDER


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