SR1.1
MASTERPLAN_QUOTA + 4.30 m
V E N E Z I A
MARIANGELA IUAV B R E S S A N 2009 STRATEGIE DI RIUSO_BASTIA PICCOLA
PROGETTO
PORTFOLIO 2015
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UNIVERSITA’ Rinascita del Borgo Veneziano fuori le mura di Montagnana TESI
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Smart sustainable district: Berlin Klausenerplatz
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The Mask of Medusa
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Adip Surplus Transfer: the city within the building Sozialpalast Neukölln
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Progetto Porto Marghera: da prima zona industriale a quartiere urbano della cittá metropolitana
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Granai della conoscenza: un ampliamento della Biblioteca Marciana
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Il restauro di Palazzo Minotto
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WORKSHOP Oziocittà. Ospedale a mare del Lido di Venezia
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TIROCINIO Rilievo e catalogazione
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Casafutura: un prototipo di casa passiva
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RINASCITA DEL BORGO VENEZIANO FUORI LE MURA DI MONTAGNANA NUOVO POLO CULTURALE A PARTIRE DAL RESTAURO DELLA SCUDERIA E ANNESSI RURALI DI CA’ MOCENIGO, ASSIEME ALLA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO DI EDUCAZIONE AGRO-ALIMENTARE SULL’ANTICO BROLO
IUAV | Tesi di Laurea Magistrale Relatori | S. Maffioletti, E. Sorbo, T. Matteini, P. Foraboschi Gruppo | in collaborazione con Eleonora Fandella Area | Montagnana (PD) La tesi si propone di contribuire alla rivitalizzazione dell’area urbana situata vicino alla Porta di Castel San Zeno, fuori le mura di Montagnana, area un tempo denominata “Borgo veneziano”, più anticamente “Bastia piccola” ed oggi costituente l’inizio di Via Borgo Eniano. La zona di straordinario interesse storico per la vicinanza della cinta muraria medievale, ed artistico per la presenza del palladiano Palazzo Pisani che le è prospiciente, ha costituto motivo di interesse prima militare, in epoca medievale, poi commerciale, dal Rinascimento fino al secolo scorso. Oggi si presenta svuotata di contenuto, all’interno di un perimetro suburbano privo di una precisa identità. La proposta progettuale di riqualificazione prevede di intervenire su Ca’ Mocenigo e precisamente, sul complesso degli annessi rurali e sull’ampio brolo, al fine di favorire per il Borgo Eniano, l’avvio di una nuova funzione, non più di presidio o commerciale, ma socio-culturale, attraverso la creazione di un “polo attrattivo”, in grado di offrire spazi ad associazioni non lucrative, di ospitare un centro di educazione agroalimentare e di realizzare un parco urbano.
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Sopra: fotoraddrizzamento del prospetto sud
L’intervento si attua attraverso tre diverse azioni: la prima riguarda il restauro degli annessi rurali, la seconda è volta a riportare l’ampia area verde del brolo alla sua originaria vocazione rurale di orto e frutteto e la terza, si concretizza nella realizzazione di un nuovo edificio per le attività del Centro di educazione agroalimentare. Il complesso di Ca’ Mocenigo, con villa padronale, annessi rurali e brolo, risale al 1533 circa, epoca in cui è certa la presenza a
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Montagnana, della nobile famiglia veneziana dei Mocenigo. Negli annessi rurali l’ambiente di maggior pregio era la scuderia, ripartita da due file di quattro colonnine in pietra (oggi ve ne sono solo tre), sulle quali si impostavano eleganti volte a crociera. L’ambiente, abbastanza ampio, circa 8 metri per 16, era ingentilito da una fascia dipinta, di color grigio-azzurro, sull’imposta delle crociere. Al piano superiore, il fienile, illuminato e aerato da finestrelle ovali, ancora visibili in facciata e si ergeva un pregevole
C1.2 CONTESTO URBANO
STATO DI FATTO_PROFILI URBANI
SEZIONI scala 1:500
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OFILI URBANI
RBANO
arco, tuttora esistente. Accanto alla scuderia, vi è la cosiddetta “manica lunga”, una serie di ambienti, adibiti a magazzini, depositi e abitazione degli addetti. Gli ambienti della “manica”, attraverso due grandi portali ad arco, permettevano il passaggio tra la corte della scuderia ed il brolo. Oggi queste aperture, sono difficilmente riconoscibili, in quanto tamponate in epoche recenti. Dai rilievi e dalle analisi effettuate, gli annessi rurali, sebbene ospitassero funzioni di servizio, presentavano armoniose ritmicità
nella distribuzione delle aperture, che erano ingentilite da cornici in finto bugnato, visibili ormai soltanto in alcuni tratti. Il rilievo dei prospetti esterni che ha consentito l’ accurata lettura delle stratificazioni è stato ottenuto con l’utilizzo del software Photoscan. Quello planimetrico si è articolato in diverse fasi: elaborazione di eidotipi, individuazione della poligonale esterna, tracciamento della fondamentale orizzontale, trilaterazioni eseguite mediante utilizzo di distanziometro laser.
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Sopra: sezioni urbane A pag. seguente: fotoraddrizzamento del prospetto nord. Fotoraddrizzameto prospetto sud.
COSTRUZIONE NUVOLA DI PUNTI eseguita con software Photoscan
COSTRUZIONE MESH E TRIANGOLAZIONE eseguita con software Photoscan
COSTRUZIONE DELLA TEXTURE eseguita con software Photoscan
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RP1.1
SCUDERIA _VANO 00.17 Rilievo e analisi del nodo costruttivo
SCUDERIA _VANO 00.16 Rilievo e analisi del nodo costruttivo
CORTE_PAVIMENTAZIONE Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Pavimentazione marciapiede in lastre di trachite
Elemento lapideo in pietra grigia di origine calcarea
Soglia in pietra girigia di origine calcarea
Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Lettura incrociata delle fonti Gustav Adolf Breymann, Vol. I. Die Konstruktionen in Stein, (fa parte di) Allgemeine Baukonstruktionslehre: mit besonderer Beziehung auf das Hochbauwesen; ein Handbuch zu Vorlesungen und zum Selbstunterricht, 1885
Rilievo del nodo scala 1:25
Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Lettura incrociata delle fonti Daniele Donghi, Elementi complementari od accessori e finimenti interni. Sezione 1. Lavori da falegname, da fabbro, ecc., intonachi, rivestimenti, provvista e distribuzione dell'acqua, ghiacciaie, lavanderie, smaltimento dei rifiuti, freddo artificiale, (fa parte di) La costruzione architettonica, Torino, Unione tipografico-editrice,1920
Rilievo del nodo scala 1:25
SCUDERIA _Prospetto est Rilievo e analisi del nodo costruttivo
Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Mnauale delle fonti Lettura incrociata Gustav Adolf Breymann, Vol. I. Die Konstruktionen in Stein, (fa parte di) Allgemeine Baukonstruktionslehre: mit besonderer Beziehung auf das Hochbauwesen; ein Handbuch zu Vorlesungen und zum Selbstunterricht, 1885
Rilievo al tratto scala 1:25
MANICA LUNGA _VANO 00.04 Rilievo e analisi del nodo costruttivo Pavimentazione esterna in lastre di cemento
SCUDERIA _VANO 00.13 Stato di conservazione_Rilievo fotografico
SCUDERIA_VANO 00.16 Rilievo e analisi del nodo costruttivo
Soglia in trachite Pavimentazione interna in ammattonato
MANICA LUNGA_VANO 00.02 Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Mattoni pieni UNI Tirante Blocchi in calcestruzzo
Stato di conservazione_Rilievo fotografico
SCUDERIA _VANO 00.13 Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Lettura incrociata delle fonti Gustav Adolf Breymann, Vol. I. Die Konstruktionen in Stein, (fa parte di) Allgemeine Baukonstruktionslehre: mit besonderer Beziehung auf das Hochbauwesen; ein Handbuch zu Vorlesungen und zum Selbstunterricht, 1885
Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Lettura incrociata delle fonti Daniele Donghi, Elementi complementari od accessori e finimenti interni: Sezione 1 (fa parte di) La costruzione architettonica, Torino, Unione tipograficoeditrice,1920
Rilievo al tratto scala 1:25
Rilievo del nodo scala 1:50
MANICA LUNGA_Prospetto nord Stato di conservazione_Rilievo fotografico
MANICA LUNGA_VANO 00.09 Stato di conservazione _Rilievo fotografico
SCUDERIA _VANO 00.13 Rilievo e analisi del nodo costruttivo
RILIEVO E ANALISI DEI MATERIALI
CONOSCENZA DELLA FABBRICA
SCUDERIA _VANO 00.13 Stato di conservazione_Rilievo fotografico
MANICA LUNGA_VANO 00.07 Stato di conservazione _Rilievo fotografico
MANICA LUNGA_Prospetto sud Rilievo e analisi del nodo costruttivo
MANICA LUNGA_VANO 00.01 Rilievo e analisi del nodo costruttivo
Pavimentazione interna in ammattonato Paramento murario portante Paramento murario di tamponamento
Stato di conservazione_Rilievo fotografico Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Lettura incrociata delle fonti Gustav Adolf Breymann, Vol. I. Die Konstruktionen in Stein, (fa parte di) Allgemeine Baukonstruktionslehre: mit besonderer Beziehung auf das Hochbauwesen; ein Handbuch zu Vorlesungen und zum Selbstunterricht, 1885
Rilievo al tratto scala 1:25
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Lettura incrociata delle fonti Gustav Adolf Breymann, Vol. I. Die Konstruktionen in Stein, (fa parte di) Allgemeine Baukonstruktionslehre: mit besonderer Beziehung auf das Hochbauwesen; ein Handbuch zu Vorlesungen und zum Selbstunterricht, 1885
Rilievo al tratto scala 1:25 Stato di conservazione_Rilievo fotografico
Lettura incrociata delle fonti Gustav Adolf Breymann, Vol. I. Die Konstruktionen in Stein, (fa parte di) Allgemeine Baukonstruktionslehre: mit besonderer Beziehung auf das Hochbauwesen; ein Handbuch zu Vorlesungen und zum Selbstunterricht, 1885
Rilievo al tratto scala 1:25
LEGENDA
Ghiaia
Asfalto
STRATEGIE DI RIUSO_ANNESSI RURALI
PROGETTO
Marciapiede in lastre di trachite Pavimentazione in cocciopesto
Prato
Orto didattico
Pavimentazione in ammattonato Lamiera di acciaio brunito
Scala in marmo rosso Lastre di pietra bianca
A pag. precedente: pianta a quota +1.50 m rilievo e analisi dei materiali. Sopra: pianta del piano terra di progetto
Con il progetto di restauro, la scuderia riacquista l’originaria spazialità delle volte a crociera, ricostruite in laterizio e sostenute da pilastri in acciaio a sezione tubolare quadrata, e diventa spazio riservato a mostre temporanee e ad esposizioni d’arte. L’entrata, anticipata dalle due grandi arcate del portico, si trova all’interno della stanza lasciata a cielo aperto, ed è annunciata da una bussola in acciaio brunito. Una scala, sempre dello stesso metallo, collocata all’esterno della scuderia e inserita nel vano scale
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esistente, dà inizio ad una sorta di “passeggiata archeologica” a cielo aperto: il visitatore, percorrendo una passerella, configurata come un unico profilo, ancora in acciaio brunito, può godere di una nuova prospettiva di conoscenza dell’edificio, confrontarsi da vicino, con il grande arco rimasto ed osservare da un punto di vista inusuale, la complessa diposizione degli elementi che costituiscono le volte a crociera lasciate a vista. Accanto alla scuderia, negli ambienti restaurati della “manica
lunga”, trovano posto le Associazioni culturali, quali ad esempio, Italia Nostra e Murabilia, enti che da un’indagine svolta, risultano attualmente sprovvisti di sedi funzionali per svolgere appieno le loro attività. La “manica lunga”, che si sviluppa in senso longitudinale per 63 metri, nonostante la marcata frammentazione interna subita nel tempo, ha mantenuto una propria riconoscibilità. Il progetto, prevedendo la riorganizzazione degli ambienti con il mantenimento
pressoché invariato dei volumi, intende dare valore al carattere di flessibilità funzionale che l’edificio ha sempre avuto nelle varie epoche, quando ospitava attività agricole, sviluppava poi un uso pubblico (posta cavalli) e successivamente vedeva avviarsi un esercizio commerciale (locanda). La copertura della “manica”, laddove viene ripristinata, è realizzata in legno lamellare e verso il brolo, un lucernario a nastro la rende pregevole elemento illuminante.
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Sopra: annessi rurali, prospetto nord di progetto. Sezione longitudinale di progetto.
A destra: veduta assonometrica di progetto
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A sinistra: annessi rurali, manica lunga, sezione trasversale di progetto. A pag. seguente: annessi rurali, scuderia sezione trasversale di progetto. Vedute prospettiche della passerella e dell’ambiente voltato ricostruito.
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STRATEGIE DI RIUSO_BASTIA PICCOLA
Fue nonir post? Opionsum etrum probunte a non vitus remus, ditem tatic tatifer videpse at. Vil tus sul vidinam, sena, nostia? Ant. Ectaturo iae haelicae culvive sedinarimis cribus labem patuam obu 0
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Campanula rapunculus raperonzolo Hordeum murinum segale selvatica Iris pseudacorus giaggiolo acquatico Lythrum salicaria salcerella
ERBACEE S PECIE
Malva sylvestris malva selvatica Matricaria chamomilla camomilla Medicago sativa erba medica
Medicago sativa erba medica Ranunculus ficaria ranuncolo
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Malvales Ordine: Malvales Famiglia: Malvaceae Famiglia: Malvaceae Genere: Althaea Genere: Althaea Dimensioni Dimensioni Altezza: 1.5 metri Altezza: 1.5 metri Portamento: eretto Portamento: eretto Antesi: maggio-agosto Antesi: maggio-agosto Usi Usi Cresce in luoghi umidi, lungoCresce i fossi,ini canali, luoghi umidi, lungo i fossi, i canali, gli argini, attorno alle case di gli campagna. argini, attorno alle case di campagna.
Ranunculus ficaria ranuncolo
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine Rhamnales Ordine Rhamnales Famiglia: Vitaceae Famiglia: Vitaceae Genere: Vitis Genere: Vitis Dimensioni Dimensioni Altezza: fino a 3 metri Altezza: fino a 3 metri Ingombro: portamento rampicante Ingombro: portamento rampicante Antesi: aprile Antesi: aprile Usi Usi Ha una resistenza intrinseca alle Ha una basse resistenza intrinseca alle basse temperature in fase di dormienza, temperature particolarin fase di dormienza, particolarmente sensibile nel corso della mente fase vegetativa. sensibile nel corso della fase vegetativa. I sistemi di potatura si distinguono I sistemi in: di a potatura si distinguono in: a spalliera, a pergola, a tendone. spalliera, a pergola, a tendone.
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Famiglia: Asteraceae Genere: Heliantus Genere: Heliantus Dimensioni Dimensioni Altezza: il fusto può arrivare fino Altezza: a 3 metri il fusto di può arrivare fino a 3 metri di altezza altezza Portamento: portamento slanciato Portamento: e ramoso portamento slanciato e ramoso Antesi: settembre-ottobre Antesi: settembre-ottobre Usi Usi Il topinambur cresce spontaneamente Il topinambur lungocresce i spontaneamente lungo i corsi d’acqua,nei campi incolti,lungo corsi d’acqua,nei i sentieri campi incolti,lungo i sentieri e le strade di campagna. Viene e leusata strade in di cucina campagna. Viene usata in cucina per la sua radice commestibile. per la sua radice commestibile.
Trifolium repens trifoglio bianco
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Ordine: Rosales Famiglia Rosaceae Famiglia Rosaceae Genere: Rosa Genere: Rosa Dimensioni Dimensioni Altezza: fino a 3 metri Altezza: fino a 3 metri Chioma: 1.5-2 metri, portamento Chioma: irregolare 1.5-2 metri, portamento irregolare Antesi: maggio-luglio Antesi: maggio-luglio Usi Usi Diffusa nelle zone temperate.Diffusa Il suo habitat nelle zone temperate. Il suo habitat sono le boscaglie di faggio, abete, sono pino le boscaglie e di faggio, abete, pino e querce a foglie caduche, gli arbusteti querce aefoglie le siepi. caduche, gli arbusteti e le siepi. Preferisce suoli abbastanza profondi, Preferisce limosi suolieabbastanza profondi, limosi e moderatamente aridi. moderatamente aridi.
Matricaria chamomilla camomilla
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Urticali Ordine: Urticali Famiglia: Cannabaceae Famiglia: Cannabaceae Genere: Humulus Genere: Humulus Dimensioni Dimensioni Altezza: può raggiungere i 7 m. Altezza: può raggiungere i 7 m. Portamento: pianta rampicante Portamento: con fusto pianta rampicante con fusto legnoso e cavo, incapace di sorreggersi. legnoso e cavo, incapace di sorreggersi. Antesi: in estate Antesi: in estate Usi Usi Predilige ambienti freschi e terreni Predilige fertili. ambienti Cresce freschi e terreni fertili. Cresce spontaneamente sulle rive deispontaneamente corsi d'acqua, sulle rive dei corsi d'acqua, lungo le siepi, ai margini dei boschi. lungo le siepi, ai margini dei boschi.
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Campanulales Ordine: Campanulales Famiglia: Campanulaceae Famiglia: Campanulaceae Genere: Campanula Genere: Campanula Dimensioni Dimensioni Altezza: 0.2-1 metri Altezza: 0.2-1 metri Portamento: più o meno eretto Portamento: più o meno eretto Antesi:maggio-settembre Antesi:maggio-settembre Usi Usi L’ habitat tipico sono i campi,L’glihabitat incolti,tipico le sono i campi, gli incolti, le vigne e gli oliveti; ma anche ivigne tagli ee le gli oliveti; ma anche i tagli e le chiarite forestali (compresi i margini chiariteerbacei), forestali (compresi le i margini erbacei), le praterie e i prati del piano collinare-montano. praterie e i prati del piano collinare-montano.
Helianthus Tuberosus topinambur
Campanula rapunculus raperonzolo Helianthus Tuberosus topinambur Hordeum murinum segale selvatica Iris pseudacorus giaggiolo acquatico Lythrum salicaria salcerella
ERBACEE
Malus floribunda melo selvatico Forsythia viridissima forsizia
ARBUS T IV E
Prunus spinosa prugnolo selvatico
S PECIE
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Myrtales Ordine: Myrtales Famiglia: Punicaceae Famiglia: Punicaceae Genere: Punica Genere: Punica Dimensioni Dimensioni Altezza: 3-6 metri Altezza: 3-6 metri Chioma: chioma molto ramificata, Chioma: 2-5chioma metri molto ramificata, 2-5 metri Antesi: maggio-giugno Antesi: maggio-giugno Usi Usi È un pregevole arbusto ornamentale È un pregevole sia per iarbusto ornamentale sia per i grandi fiori sia per i frutti colorati grandi fiori sia per i frutti colorati
Humulus lupulus luppolo
Punica granatum melograno
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Famiglia: Rosaceae Genere: Prunus Genere: Prunus Dimensioni Dimensioni Altezza: 0.5 - 3 metri Altezza: 0.5 - 3 metri Chioma: fino a 4 metri, portamento Chioma: espanso fino a 4 metri, portamento espanso Antesi: febbraio-aprile Antesi: febbraio-aprile Usi Usi È un arbusto comune, adatto Èper unformare arbustosiepi comune, adatto per formare siepi Cresce ai margini dei boschi eCresce dei sentieri. ai margini dei boschi e dei sentieri. Forma macchie spinose impenetrabili Forma macchie che spinose impenetrabili che forniscono protezione agli uccelli forniscono e ad altri protezione agli uccelli e ad altri animali. animali.
Rosa canina rosa selvatica
RA MPIC ANTI
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Scrophulariales Ordine: Scrophulariales Famiglia: Oleaceae Famiglia: Oleaceae Genere: Forsytia Genere: Forsytia Dimensioni Dimensioni Altezza: non supera i 3 metri Altezza: di altezza non supera i 3 metri di altezza Portamento: portamento arbustivo. Portamento: A seconda portamento arbustivo. A seconda della varietà, può essere nanodella e tappezzante varietà, può essere nano e tappezzante (0.4-0.6 m), espanso e piangente (0.4-0.6 (1.5-2 m),m) espanso o e piangente (1.5-2 m) o molto vigoroso ed eretto (oltremolto i 2 metri). vigoroso ed eretto (oltre i 2 metri). Antesi: febbraio-aprile Antesi: febbraio-aprile Usi Usi Per i fitti rami, allungati e flessibili, Per i fitti forma rami, siepi allungati e flessibili, forma siepi che hanno la capacità di isolare chedai hanno rumori. la capacità di isolare dai rumori.
Trifolium repens trifoglio bianco
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine Malvales Ordine Malvales Famiglia: Tiliaceae Famiglia: Tiliaceae Genere: Tilia Genere: Tilia Dimensioni Dimensioni Altezza: 25-30 metri Altezza: 25-30 metri Chioma: 10-12 metri, regolare Chioma: fitta, portamento 10-12 metri, regolare fitta, portamento espanso espanso Antesi: giugno-luglio Antesi: giugno-luglio Usi Usi Albero per formazioni forestale, Albero adoperato per formazioni a forestale, adoperato a bosco ceduo o ad alto fusto, adoperato bosco ceduo anche o ad alto fusto, adoperato anche per ornamento. per ornamento.
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Urticales Ordine: Urticales Famiglia: Ulmaceae Famiglia: Ulmaceae Genere: Ulmus Genere: Ulmus Dimensioni Dimensioni Altezza: 30-35 metri Altezza: 30-35 metri Chioma: 6 -10 metri irregolare Chioma: fitta, portamento 6 -10 metri irregolare fitta, portamento eretto eretto Antesi: febbraio-marzo Antesi: febbraio-marzo Usi Usi E’ stato molto usato per alberature E’ statostradali molto usato e per alberature stradali e come tutore della vite e perciòcome si trova tutore della vite e perciò si trova facilmente nelle siepi ai bordifacilmente dei campi nelle siepi ai bordi dei campi coltivati. coltivati.
S PECIE
Prunus avium ciliegio selvatico
Prunus avium ciliegio selvatico Malus floribunda melo selvatico Forsythia viridissima forsizia
ARBUS T IV E
Prunus spinosa prugnolo selvatico
S PECIE
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Malpighiales Ordine: Malpighiales Famiglia: Salicaceae Famiglia: Salicaceae Genere: Salix Genere: Salix Dimensioni Dimensioni Altezza: 15-25 metri Altezza: 15-25 metri Chioma: 10 metri, portamento Chioma: eretto, chioma 10 metri, portamento eretto, chioma irregolare, poco fitta irregolare, poco fitta Antesi: marzo -aprile Antesi: marzo -aprile Usi Usi Tutti i salici sono molto ornamentali Tutti i salici graziesono al molto ornamentali grazie al fogliame e della disposizione fogliame dei rami. eE'della disposizione dei rami. E' utilizzato sia come albero cheutilizzato come arbusto. sia come albero che come arbusto.
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Rosales Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Famiglia: Rosaceae Fenere: Prunus Fenere: Prunus Dimensioni Dimensioni Altezza: 15 metri Altezza: 15 metri Chioma: 8-10 metri, portamento Chioma: piramidale 8-10 metri, portamento piramidale Antesi: aprile Antesi: aprile Usi Usi Non ama i ristagni d'acqua, ma Non preferisce ama i ristagni suoli d'acqua, ma preferisce suoli non troppo secchi. Sopporta solo non modeste troppo secchi. Sopporta solo modeste potature di formazione, ed ancora potature più di modeste formazione, ed ancora più modeste potature di conduzione. potature di conduzione.
Malva sylvestris malva selvatica
Ulmus minor olmo campestre
Ulmus minor olmo campestre
Acer saccharinum acero saccarino Fraxinus oxycarpa frassino meridionale Juglans regia noce
ARBOREE S PECIE
Morus alba gelso bianco Salix alba salice bianco Tilia cordata tiglio riccio
Tilia cordata tiglio riccio
Tilia cordata tiglio riccio
SPECIE IGROFILE
Iris pseudacorus (Giaggiolo) Iris pseudacorus (Giaggiolo) Lythrum salicaria (Salcerella) Lythrum salicaria (Salcerella) Ranunculus ficaria (Ranuncolo) Ranunculus ficaria (Ranuncolo)
Salix alba salice bianco
Frutteto a filari Frutteto a filari Malus Floribunda (Melo selvatico) Malus Floribunda (Melo selvatico)
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Fagales Ordine: Fagales Famiglia: Fagaceae Famiglia: Fagaceae Genere: Quercus Genere: Quercus Dimensioni Dimensioni Altezza: 30-40 metri Altezza: 30-40 metri Chioma: 12 metri portamentoChioma: espanso,12chioma metri portamento espanso, chioma irregolare rada irregolare rada Antesi: aprile-maggio Antesi: aprile-maggio Usi Usi Albero adatto a formazioni forestali, Albero adoperato adatto a formazioni a forestali, adoperato a fustaia o a bosco ceduo, legnofustaia di grande o a bosco ceduo, legno di grande importanza economica. importanza economica.
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Urticales Ordine: Urticales Famiglia: Ulmaceae Famiglia: Ulmaceae Genere: Ulmus Genere: Ulmus Dimensioni Dimensioni Altezza: 30-35 metri Altezza: 30-35 metri Chioma: 6 -10 metri irregolare Chioma: fitta, portamen6 -10 metri irregolare fitta, portamento eretto to eretto Antesi: febbraio-marzo Antesi: febbraio-marzo Usi Usi E’ stato molto usato per alberature E’ statostradali molto usato e per alberature stradali e come tutore della vite e perciòcome si trova tutore della vite e perciò si trova facilmente nelle siepi ai bordifacilmente dei campi nelle siepi ai bordi dei campi
Vitis vinifera vite da vino
Frutteto a quinconce Frutteto a quinconce Prunus Spinosa (Prugnolo Prunus selvatico Spinosa (Prugnolo selvatico Prunus Avium (Ciliegio selvatico) Prunus Avium (Ciliegio selvatico)
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Malpighiales Ordine: Malpighiales Famiglia: Salicaceae Famiglia: Salicaceae Genere: Populus Genere: Populus Dimensioni Dimensioni Altezza: 25-30 metri Altezza: 25-30 metri Chioma: 12 metri,portamentoChioma: eretto, chioma 12 metri,portamento eretto, chioma irregolare, rada irregolare, rada Antesi: marzo-aprile Antesi: marzo-aprile Usi Usi Presenta una crescita molto rapida, Presenta si può una crescita molto rapida, si può definire la specie capostipite dell'arboricoltura definire la specie capostipite dell'arboricoltura da legno. da legno.
Althaea officinalis altea comune
Trifolium repens Trifoglio bianco
Punica granatum melograno
Trifolium repens Trifoglio bianco
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Fagales Ordine: Fagales Famiglia: Betulaceae Famiglia: Betulaceae Genere: Ostrya Genere: Ostrya Dimensioni Dimensioni Altezza: 15-20 metri Altezza: 15-20 metri Chioma: fino a 8 metri, portamento Chioma: eretto fino a 8 metri, portamento eretto chioma irregolare piuttosto rada chioma irregolare piuttosto rada Antesi: marzo-maggio Antesi: marzo-maggio Usi Usi Albero usato per imboschimento Albero dei usato terreniper imboschimento dei terreni rocciosi, molto ornamentale all'epoca rocciosi, della molto ornamentale all'epoca della fruttificazione. fruttificazione.
Humulus lupulus luppolo
Medicago sativa Erba medica
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Urticales Ordine: Urticales Famiglia: Moraceae Famiglia: Moraceae Genere: Morus Genere: Morus Dimensioni Dimensioni Altezza: 8-15 metri Altezza: 8-15 metri Chioma: fino a 9 metri, portamento Chioma: espanso, fino a 9 metri, portamento espanso, chioma irregolare fitta. chioma irregolare fitta. Antesi: aprile-maggio Antesi: aprile-maggio Usi Usi Albero adoperato sempre meno Albero per l'allevamenadoperato sempre meno per l'allevamento del baco da seta, per ornamento to del baco o per da filari, seta, per ornamento o per filari, usato anche come tutore per usato le viti.anche come tutore per le viti.
Rosa canina rosa selvatica
Medicago sativa Erba medica
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Juglandales Ordine: Juglandales Famiglia: Juglandaceae Famiglia: Juglandaceae Genere: Juglans Genere: Juglans Dimensioni Dimensioni Altezza: 25-35 metri Altezza: 25-35 metri Chioma: 10-12 metri portamento Chioma: espanso 10-12 metri portamento espanso chioma regolare fitta chioma regolare fitta Antesi: aprile-maggio Antesi: aprile-maggio Usi Usi Albero fruttifero, diffuso soprattutto Alberonella fruttifero, zona diffuso soprattutto nella zona mediterranea, ad alto fusto. mediterranea, ad alto fusto.
RA MPIC ANTI
Solanum melongena Melanzana
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Scrophulariales Ordine: Scrophulariales Famiglia: Oleaceae Famiglia: Oleaceae Genere: Fraxinus Genere: Fraxinus Dimensioni Dimensioni Altezza: 15-20 metri. Altezza: 15-20 metri. Chioma: Chioma regolare ovoidale Chioma: slanciata Chioma regolare ovoidale slanciata Antesi: marzo-aprile Antesi: marzo-aprile Usi Usi Per parchi e giardini, filari alberati, Per parchi arginie giardini, filari alberati, argini fluviali e zone umide. fluviali e zone umide.
Vitis vinifera vite da vino
Solanum melongena Melanzana
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Fagaces Ordine: Fagaces Famiglia: Betulaceae Famiglia: Betulaceae Genere: Carpinus Genere: Carpinus Dimensioni Dimensioni Altezza: 15-20 Altezza: 15-20 Chioma: diametro 8 metri, portamento Chioma: diametro espanso,8 metri, portamento espanso, chioma regolare chioma regolare Antesi: aprile Antesi: aprile Usi Usi Specie adatta alla formazioneSpecie di foreste adatta e come alla formazione di foreste e come elemento fondamentale del bosco elemento ceduo. fondamentale del bosco ceduo.
Althaea officinalis altea comune
Capsicum Peperoni
Ostrya carpinifolia carpino nero
Capsicum Peperoni
Populus nigra pioppo nero
Brassica oleracea var. capitata Brassica oleracea var. capitata Cavolo cappuccio Cavolo cappuccio
Quercus robur farnia
Hordeum murinum Segale
Morus alba gelso bianco
Hordeum murinum Segale
ARBOREE
Cucurbita pepo Zucchine
S PECIE
Cucurbita pepo Zucchine
V E G E T A L E
Pisum Sativum Piselli
S T R U T T U R A
ORTIV E COLTIVAZ IONI
Pisum Sativum Piselli
V E G E T A L E
Solanum lycopersicum Pomodoro
S T R U T T U R A
Solanum lycopersicum Pomodoro
Ostrya carpinifolia carpino nero
Lactuca sativa Lattuga
Populus nigra pioppo nero
Lactuca sativa Lattuga
Juglans regia noce
Fraxinus oxycarpa frassino meridionale
Pavimentazione in gres porcellanaPavimentazione in gres porcellanato, dimensioni piastrelle 30x60 to, dimensioni cm piastrelle 30x60 cm
FRUTT ETI
L E G E N D A
ORTIV E
Carpinus betulus carpino bianco
Carpinus betulus carpino bianco
Pavimentazione in cemento Pavimentazione in cemento sbiancato sbiancato
Filari di Vitis vinifera (vite da Filari vino) di Vitis vinifera (vite da vino) maritato con Morus alba (gelso maritato con Morus alba (gelso bianco) bianco)
Tilia cordata tiglio riccio
L E G E N D A
COLTIVAZ IONI FRUTT ETI
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Sapindales Ordine: Sapindales Famiglia: Aceraceae Famiglia: Aceraceae Genere: Acer Genere: Acer Antesi: febbraio-marzo Antesi: febbraio-marzo Dimensioni Dimensioni Altezza: 20-30 m Altezza: 20-30 m Chioma: diametro 3-5 metri, Chioma: portamento diametro 3-5 metri, portamento espanso, chioma irregolare rada espanso, chioma irregolare rada Usi Usi Albero da ornamento o per filari, Albero molto da robusto. ornamento o per filari, molto robusto.
Sentieri in ghiaino lavato Sentieri in ghiaino lavato Spessore dello strato 4 cmSpessore dello strato 4 cm
Brassica oleracea var. rubra Brassica oleracea var. rubra Cavolo rosso Cavolo rosso
SPECIE IGROFILE
Acer saccharinum acero saccarino
Ponti e passerelle sull’acqua Ponti in e passerelle sull’acqua in acciaio spazzolato brunito acciaio spazzolato brunito strutturale strutturale Spessore 15 mm Spessore 15 mm
Quercus robur farnia
SUPERFICI E PAVIMENTAZIONI
SUPERFICI E PAVIMENTAZIONI
Pavimentazione esterna inPavimentazione lastre di esterna in lastre di trachite dei Colli Euganei, trachite posa a dei Colli Euganei, posa a correre, dimensioni 5x30x50 correre, cm dimensioni 5x30x50 cm
Divisione Magnoliophyta Divisione Magnoliophyta Classe Liliopsida Classe Liliopsida Ordine Poales Ordine Poales Famiglia Poaceae Famiglia Poaceae Genere Hoerdeum Genere Hoerdeum Dimensioni Dimensioni Altezza: 4 – 8 cm. Altezza: 4 – 8 cm. Portamento: aspetto scabro con Portamento: spighe aspetto scabro con spighe seghettate seghettate Antesi: aprile – ottobre Antesi: aprile – ottobre Usi Usi Cresce in vegetazioni ruderaliCresce lungo strade, in vegetazioni alla ruderali lungo strade, alla base di muri, in scarpate, su base suoli di spesso muri, in scarpate, su suoli spesso sabbiosi e aridi d’estate. sabbiosi e aridi d’estate. Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Classe: Liliopsida Ordine: Liliales Ordine: Liliales Famiglia: Iridaceae Famiglia: Iridaceae Genere: Iris Genere: Iris Dimensioni Dimensioni Altezza: 0.6-1 metri Altezza: 0.6-1 metri Portamento: eretto Portamento: eretto Antesi: aprile-giugno Antesi: aprile-giugno Usi Usi In Italia è comune in fossi, paludi, In Italia risaie, è comune nella in fossi, paludi, risaie, nella fascia planiziale. E’piantato nelle fascia regioni planiziale. E’piantato nelle regioni temperate come pianta ornamentale, temperate dove come pianta ornamentale, dove esistono diverse cultivar selezionate esistonoper diverse esserecultivar selezionate per essere piantate in giardini adatti. piantate in giardini adatti. Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine:Myrtales Ordine:Myrtales Famiglia: Lythraceae Famiglia: Lythraceae Genere: Lythrum Genere: Lythrum Dimensioni Dimensioni Altezza: può superare il metroAltezza: può superare il metro Portamento: eretto-pendente Portamento: eretto-pendente Antesi: giugno-settembre Antesi: giugno-settembre Usi Usi Fiorisce in luoghi particolarmente Fiorisce umidi. in luoghi particolarmente umidi. Pianta rustica cespitosa, adatta Pianta a giardini rustica cespitosa, adatta a giardini acquatici o in riva ai laghi, necessita acquaticidiopieno in riva ai laghi, necessita di pieno sole e terreno umido. Pianta sole non esoggetta terreno aumido. Pianta non soggetta a parassiti e malattie. parassiti e malattie. Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Malvales Ordine: Malvales Famiglia: Malvaceae Famiglia: Malvaceae Genere: Malva Genere: Malva Dimensioni Dimensioni Altezza: può raggiungere un metro Altezza: può raggiungere un metro Portamento: semi-prostrato Portamento: semi-prostrato Antesi: maggio-ottobre Antesi: maggio-ottobre Usi Usi E’ presente nei prati e nei luoghi E’ presente incolti dinei prati e nei luoghi incolti di pianura. pianura.
Divisione: Aagnoliophyta Divisione: Aagnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Famiglia: Asteraceae Genere: Matricaria Genere: Matricaria Dimensioni Dimensioni Altezza: non supera 0.5 metriAltezza: non supera 0.5 metri Portamento: cespitoso Portamento: cespitoso Antesi: maggio-agosto Antesi: maggio-agosto Usi Usi Cresce spontaneamente nei prati Cresce ed spontaneamente in aperta nei prati ed in aperta campagna:È una specie rustica campagna:È che si adatta una specie rustica che si adatta anche a terreni poveri, moderatamente anche a terreni salini,poveri, moderatamente salini, acidi. acidi. Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine:Fabales Ordine:Fabales Famiglia: Fabaceae Famiglia: Fabaceae Genere:Medicago Genere:Medicago Dimensioni Dimensioni Altezza: può raggiungere 1 m.Altezza: può raggiungere 1 m. Portamento: pianta erbacea con Portamento: steli erettipianta erbacea con steli eretti che partono dal cespo che partono dal cespo Antesi: fiorisce dopo tre mesi Antesi: dalla circa fiorisce dopo tre mesi dalla circa semina semina Usi Usi Coltivata come prato Coltivata come prato
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Ranunculales Ordine: Ranunculales Famiglia: Ranunculeae Famiglia: Ranunculeae Genere: Ranunculus Genere: Ranunculus Dimensioni Dimensioni Altezza: 0.3-0.6 metri Altezza: 0.3-0.6 metri Portamento: eretto o strisciante Portamento: eretto o strisciante Antesi: gennaio - maggio Antesi: gennaio - maggio Usi Usi Predilige le zone umide, ombrose Predilige e paludose. le zone umide, ombrose e paludose.
Divisione: Magnoliophyta Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Classe: Magnoliopsida Ordine: Fabales Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Famiglia: Fabaceae Genere: Trifolium Genere: Trifolium Dimensioni Dimensioni Altezza: difficilmente supera iAltezza: 30 cm. difficilmente di altezza supera i 30 cm. di altezza Portamento: infiorescenze composte Portamento: da infiorescenze composte da elementi all'apice di peduncolielementi eretti. all'apice di peduncoli eretti. Antesi: da aprile a ottobre Antesi: da aprile a ottobre Usi Usi Coltivato come prato Coltivato come prato
-2.95
Malus floribunda melo selvatico
Malus floribunda melo selvatico
Prunus avium ciliegio selvatico
Humulus lupulus luppolo
Morus alba gelso bianco
+21.30 +18.65
Vitis vinifera vite da vino
Acer saccharinum acero saccarino
Juglans regia noce
Salix alba salice bianco
+38.00
+15.80
+6.90
+0.80
Ostrya carpinifolia carpino nero
Tilia cordata tiglio riccio
Populus nigra pioppo nero
Carpinus betulus carpino bianco
Fraxinus oxycarpa frassino meridionale
Salix alba salice bianco
Prunus spinosa prugnolo selvatico
Morus alba gelso bianco Vitis vinifera vite da vino
Prunus avium ciliegio selvatico
Rosa canina rosa selvatica
STRATEGIE DI RIUSO_BASTIA PICCOLA
Malus floribunda melo selvatico
-1.00
+21.70
+16.75 +14.50
+10.20 +7.50 +4.80
-3.10
0
Il progetto mira inoltre a ripristinare l’antica permeabilità tra la corte ed il brolo: per questa ragione, i grandi attraversamenti ad arco vengono liberati dalle recenti occlusioni. In questo modo, consentono al visitatore di percepire immediatamente il parco, al di là dell’edificio. Il brolo di Ca’ Mocenigo si apre a sud degli annessi rurali, su una porzione di terreno ancor oggi lambita per due lati, dal Fiumicello. Coltivato inizialmente come frutteto per i proprietari della villa padronale, e quindi, rientrante appieno nella
concezione palladiana di “anima e diporto della villa” insieme al giardino, è diventato nello svolgersi delle varie epoche, terreno ad uso agricolo per i vari affittuari che abitarono il complesso. Comunque, ancor oggi sia pur lasciato a verde spontaneo, conserva la sua inequivocabile vocazione rurale e contribuisce a mantene l’originaria identità del luogo quasi immutata, anzi accentuata dalla presenza del Fiumicello, corso d’acqua che continua a scorrere inalterato nel suo alveo secolare.
| 16 |
5
10
20
A pag. precedente: masterplan di progetto, legenda e abaco della struttura vegetale. Sopra: sezioni di progetto. A pag. seguente: vedute prospettiche a volo d’uccello dell’intero progetto, veduta interna della biblioteca.
50
OMPLESSO DI CA’ MOCENIGO
| 17 | MANIFESTO_IL COMPLESSO DI CA’ MOCENIGO
PROGETTO
MANIFESTO_IL COMPLESSO DI CA’ MOCENIGO
PROGETTO
M1.0
Il carattere rurale del brolo viene esaltato dalla piantumazione di essenze vegetali, arboree ed anche da frutto, rispettose della specificità del luogo, andando a costituire degli orti urbani, utilizzabili anche a scopo didattico. Questo tipo di destinazione, in particolare, risponde all’ esigenza oggi insoddisfatta, ma fortemente avvertita dalle scuole cittadine del primo ciclo, di disporre di terreno da coltivare ad orto. Inoltre, vari progetti formativi sia in ambito nazionale che estero, hanno come tema la promozione
della corretta alimentazione e la conoscenza delle tradizioni e delle pratiche agricole legate al cibo. Queste finalità vengono pienamente realizzate prevedendo oltre agli orti anche delle cucine didattiche, progettate in nuovo edificio da erigere lungo uno dei lati del brolo. Il centro di educazione agroalimentare, in linea con la nuova funzione socio culturale, viene inoltre potenziato da laboratori, aule per lezioni frontali e da una biblioteca specializzata nel settore. Quest’ultima, a due piani, all’interno del nuovo
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Sopra: pianta piano terra del centro di educazione agroalimentare. Prospetto principale sul brolo del nuovo centro di educazione agroalimentare.
Sopra: Sezione longitudinale di progetto. Prospetto sud e sezione trasversale di progetto.
edifico, con le sue superfici vetrate che si affacciano sugli orti e sul verde, farà sentire il lettore, rapito dalla bellezza del luogo. I setti murari che la conformano, a seconda della distanza tra l’uno e l’altro, individueranno degli spazi più o meno riservati al piano terra, ed inviteranno lo sguardo di chi si trova all’interno, a proseguire verso l’esterno e a confrontarsi anche con l’altro elemento che connota questo luogo dal punto di vista naturalistico: l’acqua, raccolta in una vasca davanti alla biblioteca. Una scul-
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tura in bronzo, raffigurante una danzatrice con nastri, sistemata al centro di questo specchio d’acqua, come per Der Morgen, di Georg Kolbe, nel Padiglione di Barcellona di Mies van der Rohe renderà il luogo ancor più piacevole e soave. Da sottolineare che l’ampia superficie adibita a verde, con orti e vegetazione offrirà al centro urbano di Montagnana, attualmente privo di vicini spazi a verde pubblico, un parco facilmente accessibile.
SMART SUSTAINABLE DISTRICT BERLIN KLAUSENERPLATZ TUB di Berlino - Erasmus Program| Progettazione sostenibile del territorio Professori | N. Kuhla-von Bergmann Gruppo | + H. Bergsten, M. M. Hartikainen, D. Mera, M. Panagis Area | Berlino Sito | http://urban-gallery.net/klsnrpltz/ Berlino oggi è una delle città più green d’ Europa ed è costantemente impegnata nella campagna di sensibilizzazione cittadina per attuare una svolta energetica dal basso ed arrivare ad utilizzare completamente le fonti di energia pulite, le cosiddette “rinnovabili”. I cittadini sono messi nelle condizioni di concorrere a queste finalità partecipando attivamente alla progettazione del loro approvvigionamento energetico. Nel quartiere di Klausenerplatz Kiez, erano già stati rilevati dati e analisi statistiche su questi temi. Tuttavia, non erano ancora stati presentati alla popolazione; del resto il materiale documentario era troppo specialistico per poter essere divulgato ad utenti non “addetti”. La ricerca qui rappresentata è stata condotta con il metodo della Urban gallery, cioè una metodologia sviluppata da CHORA, Istituto di ricerca in architettura e urbanistica (www.chora. org), che si propone di analizzare uno specifico ambito territoriale e identificare importanti elementi tematici per comprenderne problemi e opportunità. La prima fase della ricerca consisteva nell’elaborare dei Mini Scenari [MS] partendo semplicemente da alcuni scatti fotografici su edifici, compiuti in un primo sopralluogo; ciò per familiarizzare con l’area e giungere a descrizioni schematiche sui diversi aspetti: spaziale, sociale, culturale, economico.
02
| 20 |
Sopra: diagrammi e grafici risultati dai sondaggi effettuati sul campo. A destra: keymap riassuntiva. Visualizzazione assonometrica delle proposte per lo Smart Meter Control e lo Smart Rainwater Management
Una volta individuati problemi e opportunità, attraverso i [MS], sono stati elaborati degli Operational Fields, che rappresentavano graficamente possibili proposte di soluzione concreta rispetto alle criticità rilevate. Nel nostro caso, vari livelli di lettura hanno portato ad identificare come oggetto di miglioramento sostenibile, vari ambiti quali, l’ utilizzo consapevole dell’ energia elettrica consumata quotidianamente: attraverso schermi installati sugli edifici, tutti gli abitanti del quartiere avrebbero potuto leggere la
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quantità di energia utilizzata dai vari palazzi anche per indurre ad una sorta di consapevole concorso nel contenere le quote ritenute di spreco. Oppure, si è potuto visualizzare il dato dell’ impiego dell’acqua meteorica per usi non alimentari o quello relativo alla funzione delle facciate verdi degli edifici in tema di isolamento termico, sempre con l’intento di incrementare la sensibilità ecologica per un sistema socialmente più giusto e democraticamente controllato.
able District Klausenerplatz Kiez MS [0102] Pedestrian priority
MINISCENARIOS
& OPERATIONAL FIELDS
URBAN GALLERY
3]
http://urban-gallery.net/klsnrpltz/ p // g y / p /
[ES N
TIO IZA
o2 iss Em n
ne
io
MS[0801]
CO
riv rP 9 (1 98 ar Sm
[NV
INV
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3]
zä m ro St
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SU
Co2 Emissionen (Tonnen) > 400 - 600 > 600 - 800
ME
rti Ve []
Noise at Kaiserdamm
EV ?[
hle
2]
MS[0803]
> 800 -1000 > 1000 - 2000
131 potenzielleGebäude Gebäude von GEOWBAG 131 potenziellen von GEWOBAG verwaltet (52% verwaltet (52% aller die Gebäude im Kiez), aller Gebäude im Kiez), smart meter installieren könnten die smart meter installieren könnten
UC
TIO
N
[EV
1]
2]
[ES N
Potential buildings with at least one blind wall
Sm ar
Existing green facades
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ag
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m
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VE RT ICA LG
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the
lic
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[KV
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DIN
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1]
2]
OF[Pu81]
ER
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Noise at the Autobahn and Ringbahn
MA
G NA
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N
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R RT
E EN
> 50 - 100 > 200 - 250 > 250 - 300 > 300 - 350
ALL NOISE SOURCES Noise Levels [in dB(A)]
TH
RO W
AW AY L
ES
MA
S
IL BU
Durchschnittliche jährliche Anzahl (mm)
A
MS [0105] Playing in the Ziegenhof
G
ge
MS[0805]
No Buffer Zone
lo
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EN
S[N
V4
]
4]
NOISE FROM STREETS Noise Levels [in dB(A)]
NO
ISE
Y BU
[VK
5] NOISE FROM TRAINS Noise Levels [in dB(A)]
dine Kuhla von Bergmann
ce) sk) obile) ann@tu-berlin.de
ED
Potential green facades
RE
Transport and Parking Alternatives
2R
C MU
MS[0804]
OF[Mo81]
CO
E
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W HO Potential of the Boulevard
N ME
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ES
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Priority to cars
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MS [0101] Problematic bike parking MS[0802]
PT
M
TA
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UM
h us
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NS
MS [0103] Vertical green
T OR
de
Bike paths needed
| 22 |
CHORA city & energy
MO
[NV RE
A sinsitra: esempi di Mini Scenari. Sovrapposizione degli Operational Fields. A pag. seguente: visualizzazione grafica degli Operational Fields.
Smart Sustainable District Klausenerplatz Kiez Wasserhaushalt von versiegelten Flächen Mischgebiet, dicht bebaut
[NV3] “CONSUME SMARTER“
Körperpflege
40% Regenwassermanagement
Toikettenspülung
31%
Waschen/Geschirrspülen
14%
Sonstiges Essen/Trinken
10% 5%
Wettbewerb „Ältester Kiezkühlschrank“
55 % könnte Regenewasser sein
Potenzielle Gebäude
jährlicher Wasserverbrauch (Näherungswert) jährlicher Regenwasserertrag
Verdunstung 18%
Oberflächenabfluss 69%
[EV2] “HOW MUCH ENERGY DO WE CONSUME?“
Smart Meter
Versickerung 13% Quelle: “Senate Department for Urban Development and the Environment, 02.13 Surface Runoff, Percolation, Total Runoff and Evaporation from Precipitation” (2013 Edition)
[KV1] “VERTICAL GREEN“
55% Regenwasser
116* liter/Tag
52 liter/Tag
* Durchschnittliche Wasserverbrauch pro Kopf in Berlin. Quelle : “Grundwassernutzung –Trinkwasser und vieles mehr”
CO2-Emissionen pro Kopf des Kiezes in t CO2/a (2009) CO2-Emissionen des Kiezes (2009) nach Verbrauchssektoren
2,45
Erhalt und Ausbau Kiezgrün mit bürgerschaftlichem Engagement
38.841 t CO2/a AVERAGE KLAUS
22.180 t CO2/a Haushalte
AVERAGE KLAUS
Charlottenburg-Wilmersorf
Average Klaus throws away about 82 kilos of food every year. That is about the same amount as two full shopping trolleys.
Regenwassermanagement im Klimawandel
[KV2]
[KV2] “SMART RAINWATER MANAGEMENT“
About 3 % of the residents in Charlottenburg-Wilmersdorf live in Klausenerplatzkiez.
1,33
12.042 t CO2/a Verkehr
0
20
40
60
80
100
Haushalte
Verkehr
Kommunen
0,19
U
The area is predominantly structured by older buildings built between 1880 and 1918.
In average 2 persons share a flat with the size of 91 m².
=
Neu-Westend
Schönhauser Allee
A yearly flight to Mallorca, Spain or something equivalent is also popular.
Eberswalder Straße Senefelderplatz
Alexanderplatz Klos Hausvogteiplatz terst raße Stadtmitte Mär kisc Moh Spit hes telm rens Pots Mus arkt dam traß eum er Plat e Men z dels sohn Gle -Bar isdr thol eiec dy-P k ark
Kai
l.
e ter-P straß arck Ernst-Reu ten Gar cher atz logis rgpl tz Zoo enbe rfpla Witt endo aße Noll wstr Bülo
Bism
91 Potentielle Gebäude mit einer leeren Wand
BUY MORE!
14 Differenz in C°
Is the average age of a german refridgerator. For seperate freezers the number is 17.
Die Abnahme der Lufttemperatur durch Fassadenbegrünung
20
1 2
The percent of a housholds electricity that gets consumed by the fridge.
3
If the about 4.560 households in Klausenerplatzkiez would change to new refrigerators they would together save around 4.320.000 kWh and 1.111.000€ in electric bills.
2
7
If you change your refridgerator from the late 90´s to a new with A+++ energy label it takes about two years before it is a win considering the environmental effect.
The number of years it takes before the current technology development makes it profitable for the enviroment to buy a new fridge.
21 Gebäude mit einer vorhandenen
OF[0604] NV3
BUY MORE!
1 kWh is equal to about 90 hours usage of an 11 W energy saving lamp.
- 2.979 tons of CO² When the energy label was introduced in 1995 with a scale from A to G most refridgerators were labeld with a C. Since then some of lower classes has been taken away and A+, A++ and A+++ have been added.
A+++
Fassadenbegrünung
A++ A+
If the about 4.560 households in Klausenerplatzkiez would change to new refrigerators they would together save around 4.320.000 kWh and 1.111.000€ in electric bills every year.
kWh
A
Quelle: “Stadtentwicklungsplan Klima, Urbane Lebensqualität im Klimawandel sichern”
B
1995
C D
04320000
E F
4.320.000 kWh is equal to about 2.979 tons of CO²
G
Amortisation von Investitionen CONSUME SMARTER!
Emissions in tons CO²/year for average German 10,63 tons 10
8
6
4
[EV1] “COGENERATION OF ENERGY“
1,4
2
Emissions in tons CO²/year for Average Klaus
Kraft-Wärme-Kopplung
9,87 tons
10
Dipl.-Ing. Nadine Kuhla von Bergmann
Technische Universität Berlin School VI Planning Building Environment Institute for Architecture, Secr. A30, Room 805
T: +49.30.31.421.934 (ofce) T: +49.30.31.427.940 (desk) M: +49.173.82 99 567 (mobile) E: nadine.kuhla-vonbergmann@tu-berlin.de
C H O R A city & energy Chair for Urban Design and Sustainable Urban Planning
Seminarleitung
Car
Total
Electricity
Normal diet
Consumption
Heating
6
4
4
1,85
[NV3] [NV4]
[EV1]
[NV3] | 23 |
- 4.525 tons of CO²
2
1,08
Car
Total
Heating
Electricity
Consumption
Public emissions
Public transportation
Hiking in Brandenburg
0
Mainly vegetarian food
Car
Total
Heating
Electricity
Consumption
Public emissions
A flight to Mallorca
CONSUME SMARTER!
- 7.962 tons of CO²
0,00 A diet rich on meat
Public transportation
0
[ES2] “BUILDING ENERGY RENOVATION“
Prof. Raoul Buschoten
OF[0605] NV4
8,28 tons 8
6
0,85
Klimafreundlich Konsumieren
Public emissions
Emissions in tons CO²/year for Average Klaus eating vegetarian and hiking in Brandenburg 10
8
2
[NV4] “BUY MORE“&“THROW AWAY LESS“
A flight to Mallorca
0
For example by eating mainly vegetarian and going hiking in lovely Brandenburg for vaccation instead of flying to Mallorca Average Klaus could reach levels of CO² emissions that are more than 20 % lower than those of the average German.
20
Public transportation
0,85 Average Klaus has according to some (uncertain) calculations already a smaller CO² impact on the earth than the average German (9,87 and 10,63 tons CO²/year).
Energetische Sanierung
Poultry
Rosa-Luxemburg-Platz latz te-P er rlot Op m Cha tsche dam ser Sophie- Deu
Olympia-Stadion
+
112 nicht potentielle Gebäude
Tagesverlauf der Außentemperatur in zwei Metern Höhe im Referenzgebiet Charlottenburg
Beef
Pork
Ruhleben
[KV1]
[ES3] “AMORTIZATION OF INVESTEMT COST“
Sheep
Vinetastraße
Wirtschaft
c°
Meat 6%
Pankow
If you would put all the food that gets thrown away in Klausenerplatzkiez every year into shopping trolleys one would need about 18.100 of them, or 18.462 m. A distance even longer than that from U-Bahn station Sophie-Charlotte-Platz to the eastern endstation in Pankow. Neu-Westend to Pankow is the matching distance.
Theodor-Heuss-Platz
„Entschleunigung“ des Fahrzeugverkehrs
Dairy 8%
1,02 m
U2
1.678 t CO2/a Wirtschaft
Mittlere Lufttemperatur
Vegetables 26%
Baked goods 15%
Of the food being thrown away the biggest part consists of fruit and vegetables with 44 % of the total share.
Others
0,33
Fruit 18%
Pasta 5%
GEWOBAG
2.942 t CO2/a Komm. Gebäude
Average Klaus eats about 60 kilos of meat every year. Divided into 39 kilos pork, 11 kilos of poultry, 9 kilos of beef and 1 kilo of sheep.
Beverages Other 7% 3% Leftovers 12%
If large scale consumers such as restaurants, schools and stores are taken into calculation it is almost twice as much. And then all the food that not even reaches the shelfs but gets thrown away in a earlier stage of process is not included.
131 of these buildings, about 52 % of the total building stock, are owned by GEWOBAG.
91 m²
[VK5] “NOISE REDUCTION“
AVERAGE KLAUS
Klausenerplatzkiez
Average Klaus is one of 9.050 inhabitants living in 4.560 flats in 251 buildings. A total area of ca. 415.000m².
Two major consumer based CO² contributers are our meat consumption and our increasing usage of airplanes. For example by eating mainly vegetarian and going hiking in lovely Brandenburg for vacation instead of flying to Mallorca the inhabitants would lower Klausenerplatzkiez CO² emissons with about 12.487 tons every year (4.525 tons due to lower meat consumption and 7.962 tons due to no flight emissions).
THROW AWAY LESS!
82 There are several reasons that groceries get thrown away, one of the major reasons are due to passed best before dates, allthough the food can still be perfectly fine.
Kilos of food that Average Klaus throws away every year.
Every year Average Klaus throws away food worth about 235 €. Together with all the inhabitants of Klausenerplatzkiez that makes up a yearly sum of 2.126.750€
33 According to some surveys 33 percent, or every third bag with groceries that is carried home is being tossed due to passed best before dates.
A help on the way to decrease the waste of food is a new system that is under development, called dynamic labeling. The system is based on a sensor that is placed in the packaging, regestering information about temperature and bacterial growth. The information gets stored in a”cloud” server that calculates the data and sends it back to the digital price tags on the display case in the store, or at your home where one can point at the food with a smart phone and get information about when the grossery have to be eaten.
OF[0606] NV4
THROW AWAY LESS! Home
Production, distribution and consumption
- 1.312 tons of CO²
Every year Average Klaus throws away 82 kilos of food worth about 235 €. Together with all the inhabitants of Klausenerplatzkiez that makes up a yearly sum of 2.126.750€ or 742.100 kilos of food.
Beverages Other 7% 3%
Fruit 18%
Leftovers 12%
Sensors production
Store
Distrubution
Packaging
Pasta 5% Vegetables 26%
Baked goods 15% Dairy 8%
Food production
Transportation
Wholesaler
Meat 6%
Of the food being thrown away the biggest part consists of fruit and vegetables with 44 % of the total share. When calculated as CO² emissions it is about 1.312 tons of CO² for Klausenerplatzkiez every year.
CHORA city & energy
TXL, BERLIN
PMI, PALMA
THE MASK OF MEDUSA
TUB di Berlino - Erasmus Program | Rappresentazione architettonica Professori | Christophe DM Barlieb Gruppo | Svolto singolarmente Area | Berlino
Il paesaggio urbano di Berlino è caratterizzato su molte aree dai Plattenbauten, cioè da quelle costruzioni prefabbricate che a partire dagli anni ‘70 iniziarono a sorgere nella città e a caratterizzare in maniera molto precisa le aree di edilizia popolare. Tra i motivi ispiratori del progetto è stato ritenuto fondamentale riscoprire la ricchezza delle proporzioni e dei pattern, trasferendo le relazioni matematiche nel disegno parametrico e cercando in questo modo di proporre una nuova soluzione alla ripetitività delle facciate dei Plattenbauten. La prima fase del progetto consisteva nel documentare attraverso il fotoraddrizzamento e il successivo ridisegno 2D un fronte stradale lungo il quale sorgevano dei Plattenbauten.
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Sopra: fotoraddrizzamento del fronte stradale. R idisegno 2D. Analisi della verticalità e orizzontalità.
Con una precisa analisi di questo fronte, condotta su categorie quali elementi decorativi, rapporto tra superfici opache e trasparenti, ritmicità, distinzioni funzionali, aggetti e rientranze, simmetrie e asimmetrie, sono stati dedotti che hanno reso possibile la sperimentazione e l’esplorazione di svariate soluzione possibili al nuovo progetto di facciata. Attraverso la modellazione parametrica con l’ausilio di Grasshoper e Rhinoceros si è giunti alla definizione della “maschera”, che si è andava a sovrapporre alla
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precedente facciata. Con lo stesso principio della Nebuta House dello studio Molo di Vancouver, un sistema di nastri in acciaio che si piegano e avvolgono il Plattenbau, trasforma in una sorta di maschera che riprende la verticalità e la simmetria degli edifici circostanti, creando ombre e singolari effetti ottici.
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Variation Frames = 4 // Rotation range A=376 B=576
Variation Frames = 3 // Rotation range A= 629 B= 569
Variation 5 Frames = 5 // Rotation range A=452 B=148
Variation 1 Frames = 4 // Rotation range A=452 B=148
Variation Frames = 5 // Rotation range A=452 B=148
Variation Frames = 50 // Rotation range A= 629 B= 569
Variation 2 Frames = 4 // Rotation range A=141 B=569
Variation 6 Frames = 5 // Rotation range A=141 B=569
Variation 3 Frames = 4 // Rotation range A=629 B=200
Variation 7 Frames = 5 // Rotation range A=629 B=200
A pag. precedente: analisi di tipo funzionale, aggetti e rientranze, simmetrie, rapporto superfici trasparenti e opache. Sopra: esplorazioni parametriche 4 3D. Fotodi progetto. Variation Facciata Frames = 4 // Rotation range A=376 B=576 mantaggio. Vedute prospettiche (plastico).
Variation 8 Frames = 5 // Rotation range A=187 B=576
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THE CITY WITHIN THE BUILDING SOZIALPALAST NEUKÖLLN TUB di Berlino - Erasmus Program| Progettazione architettonica e urbana Professori | B. Klauck, R. Hehl Gruppo | + C. P. Coyez, P. Théobald Area | Berlino
L’idea progettuale è iniziata con l’analisi di diversi contesti urbani, tra i quali quelli delle città di Honk Kong, São Paulo, Tirana, Mumbai, con lo scopo di identificare soluzioni esemplari che potessero essere trasferite all’interno della realtà berlinese. Tra i vari casi-studio è stato preso come riferimento il centro culturale Praça das Artes a São Paulo in Brasile, efficace polo attrattivo, all’interno di un tessuto urbano frammentato. Praça das Artes è uno di quei progetti inseriti all’interno di un programma di rinnovamento di alcune aree della città di São Paulo e nasce dal desiderio di integrare le attività del Teatro Municipale con enti culturali, educativi e professionali. Il processo di “trasferimento” è stato organizzato secondo tre categorie: spaziale, identitaria e funzionale. Per ciascuna categoria sono state identificate alcune particolari qualità che sono state poi elaborate sotto forma di concept e traslate all’interno del contesto berlinese.
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Praça das Artes -
Neukölln -
void
void
Praça das Artes -
Neukölln - working blocks conncted
open public space
by open public circulation with services
+
+
Praça das Artes -
Neukölln -
Praça das Artes -
inbuilt
inbuilt
private monolithic
Neukölln private monolithic blocks
blocks
= Arts documentation center
Sopra: inquadramento urbano. A destra: concept di trasferimento secondo la categoria spaziale e funzionale
= Coworking activities/ junior achievement
Schools
Atelier
Housings
Auditorium/ schools/disco
Praça das Artes -
Neukölln -
open public space
open public space
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Administrative buildings
Station / multimedia Firms library
Il progetto del Sozialpalast - la città all’interno dell’edifico - è stato ipotizzato per il quartiere di Neukӧlln a Berlino e si propone con una forma ben definita, inserita all’interno della struttura insediativa degli edifici esistenti. La netta distinzione tra gli spazi pubblici e quelli privati che caratterizza Praça das Artes è stata estrapolata, trasferita e poi sviluppata come concetto strategico anche a Neukölln. Quattro volumi fuoriescono dalla struttura perimetrale e ospitano attività pubbli-
che, quali ad esempio atelier, spazi per attività di co-working, una mediateca, ambienti per imprese. La funzione insediativa si sviluppa invece, all’interno della struttura perimetrale nei piani più alti, mentre ai primi due livelli inferiori, una serie di negozi e attività commerciali si snodano alternati a sistemi di risalita. Come a Praça das Artes i diversi edifici nella loro complessità aggregativa creano vuoti che diventano spazio pubblico e piazze che si trasformano in luoghi di aggregazione, così nel Sozialpa-
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Sopra: veduta assonometrica di Praça das Artes a San Paolo
Sopra: veduta assonometrica del Sozialpalast di Neukölln
last, i quattro volumi aggettanti si aprono a terrazze sospese, o a coperture piane in grado di trasformarsi a seconda delle esigenze, in mercati all’aperto o in luoghi per attività fisica. Anche per le scelte di tipo funzionale, il progetto si rifà all’esempio di Praça das Artes, dove le attività di studio ed educative (scuola di danza, conservatorio) sono collocate all’interno di volumi apparentemente chiusi verso l’ esterno, anche nel Sozialpalast di Neukӧlln le attività semi pubbliche e private sono collocate
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all’interno di blocchi monolitici e neutrali. Dal punto di vista funzionale la distinzione tra volumi pubblici e privati viene resa più evidente anche con la scelta del tipo di facciata: neutra e apparentemente impenetrabile quella a destinazione privata, trasparente e articolata quella a destinazione pubblica.
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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A pag. precedente: veduta aerea e ad altezza uomo del Sozialpalast (plastico).Sezione a-a’. Pianta del 1° piano e prospetti. A destra: veduta aerea del Sozialpalast (plastico).
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PROGETTO PORTO MARGHERA DA PRIMA ZONA INDUSTRIALE A QUARTIERE URBANO DELLA CITTÁ METROPOLITANA IUAV| Laboratorio integrato architettura conservazione e costruzione Professori | A. Dal Fabbro, K. Gasparini, M. de Miranda Gruppo | + E. Fandella, A. Giovannini Area | Marghera (VE) L’intervento si colloca sull’ex area industriale di Porto Marghera, in particolare sulla zona retrostante al Parco Scientifico Tecnologico Vega. Sin dall’ inizio è stata tenuta in particolare considerazione la definizione di un progetto a scala edilizia, controllato in tutte le sue declinazioni fisico-funzionali, statico-costruttive e tecnico-ambientali. Il progetto ha riguardato la riconversione del sito da prima zona industriale a quartiere urbano della città metropolitana, con particolare attenzione al collegamento con la vicina città di Venezia. Sulla base di un masterplan, che definiva i vari punti di intervento con differenti tipologie costruttive, è stata scelta come area di progetto la zona più prominente, verso sud, affacciata sull’incrocio dei due canali industriali, caratterizzata dal rapporto con l’acqua e in maniera visiva con la città di Venezia. E’ stata adottata la tipologia costruttiva della torre, prevedendone una a scopo residenziale, l’altra ad uso alberghiero, concepite come un nuovo punto di riferimento dello skyline di Marghera.
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Sopra: inquadramento generale. A destra: Veduta prospettica a volo d’uccello.
Il progetto prevede un collegamento marittimo, con la predisposizione di un attracco per le imbarcazioni, e l’attuazione di un efficace collegamento con il sistema infrastrutturale esistente, tramite la riconversione di un esistente fabbricato industriale dismesso in parcheggio e stazione per la metropolitana di superficie L’approfondimento progettuale ha toccato alcune questioni centrali nella definizione architettonica dei due manufatti: l’attacco al suolo come importante momento di confronto fra l’edificio e il
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suo contesto e come messa in opera del passaggio urbano fra lo spazio interno e lo spazio esterno, lo spazio pubblico e lo spazio privato; la facciata, come momento delle relazioni con il luogo, che assume un vero e proprio spessore architettonico e sa trasformarsi in raffinato dispositivo tecnologico; il coronamento, come chiusura dell’edificio, o “attacco al cielo”. Nell’ elaborazione del progetto sono stati tenuti in considerazione molteplici progetti di riferimento, in particolare il Dominion Centre
˄ Attacco a terra
Sopra: attacco a terra. A sinistra: alcuni render di progetto. A pag. seguente: piani tipo della torre a destinazione alberghiera. Prospetto sud.
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˄ Piano terra/reception
˄ 8° piano/wellness-palestra
˄ 2°-7°, 9°-18° piani/ camere
di Toronto di Mies van der Rohe, la Sidney Opera House di Jørn Utzon, il World Port Centre di Norman Foster. Particolare attenzione è stata data anche allo sviluppo degli interni, seguendo esempi come Alvar Aalto e Mies van der Rohe. Il laboratorio è stato svolto in modo integrato tra Composizione architettonica, progettazione strutturale e Tecnologia dell’architettura. L’integrazione delle tre discipline è stata utile per una progettazione colta e consapevole ed ha consentito l’acquisizione
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delle conoscenze e delle competenze tecnologiche relative alla realizzabilità di un manufatto architettonico, spinto fino alla elaborazione del progetto definitivo dell’opera o di sue parti. Particolare attenzione sarà attribuita inoltre alla individuazione delle potenzialità espressive dei materiali, dei dispositivi costruttivi e delle tecnologie.
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A pag. precedente: prospetto e sezione della torre residenziale. A destra: piante piano tipo della torre residenziale. Spaccato assonometrico. Pianta di riferimento: Alvar Aalto - Interbau-Wohnhaus, Berlin-Tiergarten,1955-1957
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A sinistra: sezione longitudinale. Modello di progetto. A pag. seguente: particolari costruttivi dei principali nodi tra unitĂ tecnologiche. Schema compositivo di facciata e rosa dei venti zona Marghera. Vista assonometrica sistema a doppia pelle.
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laboratorio integrato conservazione e costruzione2 a.a. 2012/13
Progetto Porto Marghera: da prima zona industriale a quartiere urbano della città metropolitana
tecnologia dellarchitettura particolari costruttivi dei principali nodi tra unità tecnologiche scala 1:10
Mariangela Bressan 277688 Eleonora Fandella 277475 Arianna Giovannini 277365
composizione architettonica prof. Armando Dal Fabbro
tecnologia dell'architettura prof. Katia Gasparini
progettazione strutturale prof. Mario De Miranda
I --U --A --V
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GRANAI DELLA CONOSCENZA UN AMPLIAMENTO DELLA BIBLIOTECA MARCIANA
IUAV| Laboratorio integrato architettura conservazione e costruzione Professori | L. Pavan, M. Alderuccio, B. Zan Gruppo | + E. Fandella, A. Giovannini Area | Venezia
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Il progetto si colloca in un’area di grande interesse storico per la città di Venezia, per la sua vicinanza a piazza San Marco. L’area tuttora occupata dai giardini Reali si affaccia sul bacino di San Marco e le fanno da contorno le Procuratie nuove e il Palazzo della Zecca. L’intervento prevede l’ampliamento della Biblioteca Marciana, realizzato con un edificio che si sviluppa su cinque livelli. Il progetto si è ispirato ad alcuni, significativi esempi architettonici di biblioteche, tra i quali la Royal Library a Copenhagen dello studio Schmidt Hammer Lassen, scelta per il volume compatto della struttura e per la grande superficie trasparente che ne contraddistingue l’entrata. La nuova costruzione, a Venezia intende conferire una nuova identità al waterfront, rapportandosi con il paesaggio lagunare tramite una serie di aggetti sul prospetto principale, corrispondenti ai vari livelli della biblioteca, dai quali poter godere della vista sul bacino di San Marco. Questi aggetti appositamente orientati verso precisi punti sulla laguna ospitano piccole aule lettura o sedute.
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PROSPETTO SUL BACINO DI SAN MARCO
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50
0m
Università Iuav di Venezia Laurea magistrale in Architettura Conservazione Costruzione - a.a. 2012/13 Laboratorio integrato 1 C Composizione architettonica - docente: Luigi Pavan ; collaboratore: Sandro Grispan Meccanica strutturale - docente: Bruno Zan ; collaboratore: Claudio Bertocco Fisica tecnica - docente: Marcello Alderuccio ; collaboratrice: Elena Penzo
Sopra: pianta del piano terra. •• A destra: esploso assonometrico. Universit
GRANAI DELLA CONOSCENZA UN AMPLIAMENTO DELLA BIBLIOTECA MARCIANA
100
studenti: Mariangela Bressan matr. 277688 Eleonora Fandella, matr. 277475 Arianna Giovannini, matr. 277365
Tema della tavola: inquadramento e riferimenti
prospetto sul Bacino di San Marco planimetria percorsi
scala 1:5000/500
l piano terraGRANAI si presenta per la maggior parte svuotato, proprio DELLA CONOSCENZA per definire uno spazio molto permeabile, nel quale si inseriscono volumi trasparenti che ospitano la caffetteria, alcuni negozi e il grande foyer a tutta altezza. La grande corte interna veicola e diffonde luce naturale all’interno dell’edificio, su tutti i livelli della biblioteca. Sui quattro piani superiori, trovano posto con diverse aree di lettura, studioli, laboratori, spazi per esposizioni temporanee, uffici studenti:
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e, all’ultimo piano,un ristorante. La copertura vetrata del foyer, sorretta da travi in alluminio scatolari è sostenuta da due pilastri a pianta a stella in calcestruzzo, mentre una passerella in acciaio al primo piano della biblioteca permette un diretto collegamento con il Palazzo della Zecca.
Sopra: prospetto principale sul Bacino di San Marco. Sezione D-D’. Sezione C-C’. Sezione A-A’. A sinistra: pianta del primo piano. A pag. seguente: sezioni di dettaglio e pianta della passerella. Pianta e sezione della copertura vetrata. Sezione di dettaglio di facciata.
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L’intervento è stato completato anche con lo studio illuminotecnico, che si è fondato su un’ approfondita analisi volta a definirne la valenza architettonica e compositiva, nel rispetto dei parametri e dei requisiti funzionali minimi. L’idea principale del progetto illuminotecnico consiste nel far percepire anche di notte, gli aggetti sul Bacino di San Marco, grazie all’inserimento all’interno degli aggetti stessi, di corpi luminosi (Linea Luce) che rendono visibile il movimento di facciata. L’illu-
minazione inoltre, è stata integrata con un ulteriore inserimento di luci a livello terra (Light up), per rendere più percettibile l’area basamentale del prospetto. Sulla zona pedonale, che coincide con l’intera larghezza della Fondamenta degli Schiavoni sono stati previsti corpi illuminanti a luce calda, in modo da evitare discontinuità con il resto della Fondamenta e da non interferire con l’illuminazione di facciata.
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Sopra (da sinistra a destra) Pianta del piano terra del progetto illuminotecnico. Sezione di progetto. Simulazioni grafiche del progetto illuminotecnico. A pag. seguente: veduta prospettiche di progetto (plastico).
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IL RESTAURO DI PALAZZO MINOTTO
IUAV| Restauro Professori | F. Doglioni Gruppo | + A. Dunic, M. Uroda Area | Venezia Il progetto di restauro è stato affrontato con gli strumenti tecnico-concettuali necessari per rispondere sia dal punto di vista teorico sia da quello pratico alle necessità conservative. In particolare, è stata data grande importanza alle conoscenze di base, riguardanti le tecniche costruttive dell’edilizia storica, la conoscenza delle principali teorie attuali sul restauro architettonico e i metodi del rilievo stratigrafico e costruttivo, utili a leggere in modo dettagliato i processi di costruzione e trasformazione della fabbrica. Inoltre, sono stati descritti gli effetti del degrado e del dissesto, per poter diagnosticare le cause del danno, impostare il progetto delle parti di nuovo inserimento, e valutarne la compatibilità architettonica e le modalità esecutive. Le lezioni ci hanno permesso la comprensione della costruzione esistente, dal punto di vista storico culturale, dei suoi caratteri architettonici, del suo processo formativo, proponendoci la riflessione sul ruolo del passato e sulla ricerca di un rapporto equilibrato tra persistenza e innovazione.
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A re e i nco lt e e di lav oro
IGO
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A.A. 2011/2012
ZOLO
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RAFA
PONTE DEL CRISTO
FONDAMENTA PESCHERIA
L’analisi è stata svolta sugli apparati architettonici e decorativi di Palazzo Minotto a Venezia, una fabbrica attualmente in completo abbandono e degrado. Palazzo Minotto non si presenta come un progetto unitario ed armonico, ma è il risultato finale di continue evoluzioni morfologiche derivanti da demolizioni, ampliamenti e accorpamenti che si sono verificati nel corso dei secoli, in particolare, tra il 1500 e il 1700. Sappiamo infatti, che il manufatto antico è un edificazione costituita da materiali e tecniche costrut-
Sopra: Pianta prospettica di Jacopo de’ Barbari (1497-1500). Dettaglio del catasto napoleonico (1808-1811). Planimetria attuale, attacco a terra
SALIZADA DE LA CHIESA
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CORSO DI RESTAURO
TA BA
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tive molto differenziate nelle sue varie parti. E’ necessario saper capire la particolarità di ognuna di esse, senza però mai perdere di vista anche il ruolo assunto nel contesto. Uno dei caratteri fondamentali di Palazzo Minotto è sicuramente il suo valore stratigrafico, in quanto osservando gli ambienti interni al primo e al secondo piano, possiamo notare come esso conservi Orti le tracce delle sue evoluzioni. CAMPO DRI
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PROF. FRANCESCO DOGLIONI, ARCH. LUCA SCAPPIN
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STUDENTESSE: ANA DUNIĆ 269 208, MARIANGELA BRESSAN 269 432, MARA URODA 269 346
PROF. FRANCESCO DOGLIONI, ARCH. LUCA SCAPPIN
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Le tre fasi costruttive, riconosciute sono: 1° strato di intonaco a base di calce e sabbia, decorato con fasce di color ocra e rosso, in seguito picchiettato per far aderire lo strato di sottofondo di cocciopesto (fase datata al XVII secolo); 2° strato di sottofondo di cocciopesto, sul quale sono stati realizzati gli stucchi decorati con pellicole pittoriche inizialmente gialle, poi verdi, rosa e bianche, risalenti al 1700; 3° strato di pellicola pittorica più recente, azzurro chiaro che ricopre gli stucchi più alti, ocra scuro, nella parte basamentale.
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A sinistra: Fasi costruttive della parete ovest della sala del camino. Mappatura degli intonaci. A pag. seguente: catalogazione e caratteristiche generali degli intonaci. Analisi del degrado e del dissesto.
Funzione: strato di attesa per successivo intonaco a marmorino Spessore medio 1 cm Colore Rosso COCCIOPESTO Funzione: preparazione per strati successivi: intonaco sottofondo grigio scuro (2) e marmorino bianco grigio (3) Spessore medio 1,5 cm INTONACO GRIGIO CHIARO Funzione: strato di finitura Spessore medio 1mm
MARMORINO BIANCO
Funzione: strato di finitura Spessore medio 1mm
MARMORINO VERDE
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PARETE OVEST
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Per la stanza del camino al secondo piano, si è deciso di non intervenire con il metodo del “sottotono”, ma di integrare le lacune senza interventi imitativi, accogliendo le manifestazioni di degrado come qualità acquisite, rendendo visibile la distinzione tra nuovo e antico. Si è voluto in sostanza, conservare entrambe le fasi di costruzione, quella seicentesca e quella settecentesca, in particolar modo, la prima. L’obiettivo del progetto prevedeva quindi, la conservazione della testimonianza del passare del tem-
po, permettendo la lettura e comprensione chiara delle fasi. La scelta invece di enfatizzare il periodo settecentesco nel salone nobile è data dalla massima compiutezza che aveva assunto a quell’epoca la fabbrica. Si è deciso, in primo luogo, di rimuovere lo scialbo pittorico più recente, per mettere in risalto gli stucchi e le decorazioni settecentesche e favorirne la migliore comprensione. In secondo luogo, si è scelto di coprire la fase seicentesca della quale erano visibili poche tracce. Certamente si supponeva
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A sinistra: 1- Simulazione grafica sulla parete ovest prima e dopo l’intervento. 2- Ipotesi di apparato decorativo con stucchi settecenteschi. 3- Simulazione grafica sul dettaglio dell’intervento di restauro.
CAMPIONE 1
CAMPIONE 2
Sopra: Simulazione grafica sulla parete ovest del salone nobile prima e dopo l’intervento. A destra: simulazione grafica dell’intervento di dettaglio con la tecnica del “sottotono”.
ve ne fossero altre, conservate al di sotto della fase settecentesca, ma non si è voluto riportarle alla luce perchè ciò avrebbe comportato la rimozione degli stucchi settecenteschi. Nel dettaglio a sinistra è stata usata la tecnica del “sottotono”: questo metodo cerca di ridare forza cromatica ai marmorini colorati, le cui lacune tendono a disturbare la lettura della parete. La finalità vorrebbe essere quella di far indietreggiare otticamente le lacune che tenderebbero ad apparire in evidenza. L’utilizzo del
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“sottotono” consente di ottenere due obiettivi: ridare leggibilità all’opera e al tempo stesso, conservarne la sua autenticità, grazie alla possibilità di riconoscere le zone integrate rispetto a quelle originali.
OZIOCITTÀ. OSPEDALE A MARE DEL LIDO DI VENEZIA
IUAV| Workshop internazionale Professori | F. Kelly, F Borghini Gruppo | + V. Cattelan, M. Minto, F. Soffrizzi, B. Zanotti, L. Zilli Area | Venezia, Lido Il lavoro di progettazione si è concentrato sull’Ospedale al Mare, al Lido di Venezia, un’infrastruttura, che ha cessato di funzionare nel 2003. Il centro sanitario, fondato nel 1933, si compone di una serie di padiglioni isolati, con caratteristiche architettoniche differenti, edificati in diverse epoche su una superficie di circa 9 ettari. Il paesaggio oggi, si presenta con una quantità di edifici disarticolati tra loro, posizionati all’interno di un grande vuoto urbano. Attualmente la condizione dell’area è di totale, assurdo abbandono, al punto che si è sviluppato un grande dibattito pubblico sulle potenzialità dell’insieme di edifici. La proposta di progetto elaborata durante il corso ha avuto come filo conduttore il tema dell’ozio, nel senso latino del termine. Le infrastrutture abbandonate sono state analizzate singolarmente; si è cercato di ricostruirne la struttura originaria, le relazioni funzionali e fisiche, i materiali di costruzione, il profilo urbano, i pieni e vuoti e tutto quello che si poteva considerare di interesse. Inoltre si è cercato anche di comprendere le relazioni che l’Ospedale al Mare stabiliva sia con l’intorno, sia con il resto della città.
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alloggio
hotel, camere, appartamenti, area ricettiva
arte & cultura
teatro, cinema, aree espositive, musei, mostre temporanee, biblioteca, aree interattive
sport
palestra, spa, piscina, percorsi benessere
gastronomia
bar, ristoranti, chioschi, vendita al dettaglio prodotti tipici
consumo
negozi, agenzia, noleggio attrezzature
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Sopra: masterplan di progetto
Il progetto prevede una serie di collegamenti, passerelle e percorsi a più livelli, che si snodano all’interno dell’area, e che invitavano a scoprire l’ ex Ospedale al mare del Lido in modo inedito. Essi permettono di attraversare gli spazi e capirne le funzioni, grazie al dialogo immediato tra edifici e visitatore, esplorare nuovi ambienti, caratterizzati da verde pubblico, diventando così luoghi in cui l’arte potesse essere prodotta e preservata.
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PREESISTENZE/INTERVENTI
PERCORSI PRINCIPALI
Sopra: Sezione di progetto rapporti interno ed esterno. Fotoinserimenti di alcune idee di progetto. Sezione di progetto A pag. seguente: plastico di studio dell’area. Plastico di studio di un particolare del progetto.
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CASAFUTURA: UN PROTOTIPO DI CASA PASSIVA
IUAV| Tirocinio curricolare Tutor | Arch. Antonio Sarto Studio | Matiteassociate Area | Mira (VE) L’esperienza di tirocinio è stata svolta dal 20 Luglio 2011 al 20 Settembre 2011 nello Studio “Matite Associate” dell’Architetto Antonio Sarto, a Padova. L’attività formativa si è svolta su più temi progettuali, che spaziavano dalla scala edilizia a quella infrastrutturale (urbanistica e trasporti). Il lavoro si è concentrato in un primo momento, sullo studio di alcune varianti tipologiche del Progetto Casa Futura, realizzato nel 2011, nel Comune di Mira, nell’area della struttura militare “Forte Poerio”. Si tratta di una costruzione di 110 metri quadrati, a disposizione del Consorzio “CasaArtigiana” per piccoli ritrovi e conferenze. Il progetto si sviluppa sulla composizione di due moduli pressoché identici per quanto riguarda le dimensioni (5.8 m x 12.8 m) disposti a L. Il compito è stato quello di sviluppare delle varianti alternative che rispondessero alle richieste di edificio abitativo e che quindi, prevedessero anche l’inserimento di garage, vano tecnico e di una o due camere da letto. I lavori realizzati (tavole e plastici) sono esposti all’interno di Casa Futura.
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CASA PER DUE PERSONE 60 mq
CASA COMPATTA 60 mq + 60 mq = 120 mq
2 2+2
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2
A destra: tipologia CASA COMPATTA - pianta piano terra, prospetto nord e ovest. Tipologia CASA PER DUE PERSONE pianta piano terra, prospetto nord, prospetto ovest.
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CASA IN LINEA 60 mq + 60 mq + 30 mq = 150 mq
2+2
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CASA A L 60 mq + 60 mq + 10 mq = 130 mq
2+2
A pag. precedente: tipologia CASA IN LINEA - pianta piano terra, prospetto nord, prospetto ovest. Pagina corrente: a sinistra plastici di studio. A destra: tipologia CASA A L - pianta piano terra e prospetto nord.
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100 Kmq DI POSSIBILITÀ
Durante l’esperienza di tirocinio ho svolto inoltre, un lavoro di ricerca e di studio del territorio dell’entroterra veneziano, soffermandomi su alcune possibili proposte per integrare il potenziamento della linea ferroviaria che collega il Capoluogo regionale con il Comune di Adria. L’attuale linea ferroviaria è inserita all’interno di un contesto caratterizzato da un insieme di Forti, un tempo di notevole valenza logistica e militare. Oggi, essi costituiscono non solo un semplice
SFMR: MIRA BUSE - MESTRE, TRATTO SFMR: METROPOLITANA DI SUPERFI TERMINAL
raggruppamento di singole entità, ma un vero e proprio sistema di connessioni. La cintura dei Forti, chiamata anche Campo trincerato di Mestre, comprende due linee di difesa poste a raggiera attorno a Forte Marghera.Realizzata tra il 1805 e il primo decennio del ‘900, era stata ideata per contribuire alla difesa militare di Venezia dal lato della terraferma. In realtà non ha mai potuto svolgere tale funzione, perché con la prima guerra mondiale i nuovi sistemi offensivi, quali l’aviazione e l’artiglieria pesante,
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O FERROVIARIO ELETTRIFICATO ICIE, TRATTO NON ELETTRIFICATO
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hanno annullato la capacità difensiva dell’intero Campo trincerato, che, venne dismesso e riutilizzato come deposito e base per la gestione logistica. Perciò, i legami tra i singoli forti che in passato venivano svolti attraverso relazioni funzionali di tipo militare, oggi, sono del tutto scomparsi. La mia ipotesi di progetto quindi era volta ad assicurare la sopravvivenza dei Forti, al fine di ristabilire quel sistema di connessioni ormai non più di valenza militare, bensì di carattere infrastruttu-
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rale e culturale. L’obiettivo era quello di potenziare in modo sostenibile e mirato, la rete di infrastrutture, in particolare, la linea ferroviaria che collega la stazione di Adria con quella di Venezia. L’ intervento migliorativo della linea esistente Adria - Venezia Mestre Sfmr (Sistema ferroviario metropolitano regionale) consisteva nell’inserimento della nuova Stazione di Forte Poerio, tra quella di Mira Buse, attuale capolinea della metropolitana di superficie, e quella di Oriago.
RILIEVO E CATALOGAZIONE IUAV| Tirocinio curricolare Tutor | Y. J. Holland Studio | a’s’d Architektur, Area | Berlino
Stadtbaugeschichte, Denkmalpflege
A’s’d è uno studio che si occupa di architettura, storia dell’urbanistica e conservazione con sede a Berlino. E’ specializzato nell’analisi e nella documentazione di interrelazioni storiche e progettuali nei campi dell’architettura e dell’urbanistica sulla base di criteri scientifici. Ho collaborato per la documentazione e il rilievo di diversi progetti, alcuni avviati già da diversi anni, altri appena iniziati.
Berlin - Deutsche Bahn Rilievo diretto e ridisegno di dettagli delle stazioni della S-Bahn (metropolitana di superficie) di Buch, Zepernick e Röntgental a Berlino e sistemazione dei disegni dello stato di fatto. Il lavoro era stato commissionato allo studio da parte della compagnia dei trasporti tedesca Deutsche Bahn. Si è trattato di rilevare le infrastrutture esistenti, per lo più cavalcavia ferroviari, in buono stato di manutenzione, ma che dovevano essere rilevati e documentati in previsione di allargamenti e adeguamenti futuri. In questa occasione mi è stata offerta la possibilità di effettuare rilievi diretti sul campo, per alcuni dettagli architettonici e sperimentare l’utilizzo della stazione totale.
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Schnittkante Schnittkante, Detail Schnittkante, unsicher Ansichtskante Ansichtskante, Detail Ansichtskante, unsicher Verdeckte Kante Vor Schnittebene
Sopra: Stazione di Rรถntgental - sezione longitudinale. Sotto: Stazione di Zepernick - pianta.
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Chiesa di Rogäsen
A sinistra: Foto ������������������������� dell’interno. Rilie������ vo della pianta del primo livello.
Rogäsen è un piccolo paese situato nella regione del Brandenburgo a sud ovest di Berlino. La Chiesa è il monumento più antico della zona e risale agli inizi del XIII secolo. Il tetto della navata e il coro non esistono più, mentre la torre campanaria è ancora intatta.Il mio compito è stato quello di sistemare in post-produzione gli elaborati ad autocad che gli architetti dello studio avevano precedentemente rilevato sul campo.2ww
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Alcuni esempio di catalogazione fotografica.
Bauten in Fachwerk (Typ 1a) Case a graticcio
Historische Pensionsbauten (Typ 4.2) Pensioni storiche
Weitere Putzbauten (Typ 1c) Altre case intonacate
Bauten der Stadterweiterung um 1900 drei- oder mehrgeschossig (Typ 4.2) Edifici dell’estensione urbana del 1900 a tre o più piani
Bauten mit verputzten Giebeln (Typ 1b) Case con frontone intonacato
Zwei- oder mehrgeschossige Bauten auf historischen Parzellen (Typ 2) Edifici a due o più piani su particelle storiche
Rostock Warnemünde - analisi urbana Warnemünde è un quartiere della città di Rostock, situata sulle rive del Mar Baltico, nello stato federato del MecklenburgVorpommern, il cui paesaggio è caratterizzato, da una parte dal centro storico che si sviluppa lungo un vecchio ramo del fiume Warnow e dall’altra da una nuova area di insediamento, con tutte le caratteristiche dell’architettura e dell’urbanistica del XIX e della prima metà del XX secolo. Le due zone sono fortemente separate
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dal punto di vista spaziale e non mostrano quasi nessuna zona di penetrazione. Ho perfezionato la catalogazione del patrimonio architettonico ed urbanistico in modo tale da descrivere il contesto attraverso la schedatura di quasi 700 foto di edifici appartenenti a 13 diverse tipologie edilizie. In un secondo momento, ho sintetizzato e catalogato le caratteristiche architettoniche degli edifici suddivisi per tipologia (numero di piani, forma delle finestre...).
Fotodokumentation
Ort Knoten Halle PFA 1 (innerer Knoten) Fassaden Nebengebäude Ringlokschuppen Objekt 4.05.05 Tischlerei Ansicht Ost
BildNr.
II-6
Datum
09/2014
Bearb.
Fotodokumentation
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Ort Knoten Halle PFA 1 (innerer Knoten) Nebengebäude Ringlokschuppen Objekt 4.05.04 Feuerwehr
Fassaden Ansicht Süd
BildNr.
I-22
Datum
09/2014
Bearb.
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Holland und Partner Lehrter Straße 57 ‘ 10557 Berlin ‘ Fon +49-30-23 36 96-73 ‘ www.hollandundpartner.de
Halle (Saale) - Nebengebäude Ringlokschuppen Halle è una città nello stato federato di Sachsen-Anhalt. La campagna di rilievo si è concentrata su quattro di edifici del XIX-XX secolo, ora in disuso. Si tratta di un complesso di proprietà della compagnia ferroviaria composto da: Werkstatt- u. Sozialgebäude (officina e edificio per le maestranze); Bahnbetriebswerk (deposito locomotive); Tischlerei (falgenameria); Feuerwehr (edificio per pompieri).
Holland und Partner Lehrter Straße 57 ‘ 10557 Berlin ‘ Fon +49-30-23 36 96-73 ‘ www.hollandundpartner.de
Anche in questa occasione è stata utilizzata la stazione totale. Il mio compito è stato quello di rielaborare in post-produzione i file autocad delle piante e dei prospetti e di effettuare il rilievo diretto di alcuni particolari. Infine, ho collaborato all’impaginazione della campagna fotografica, tramite l’utilizzo di inDesign, per la consegna alla committenza (Deustsche Bahn) da parte dello studio, di tutto il materiale di documentazione.
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A sinistra: alcuni esempio delle schede di documentazione fotografica. Sopra: Werkstatt- u. Sozialgebäude - Pianta piano terra.
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mbressan16@gmail.com