PONTICELLI SOFT CITY
rigenerazione degli spazi pubblici urbani // plug-in edilizia residenziale
Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di base DiArc - Dipartimento di Architettura CdL MAPA - Magistrale Architettura Progettazione Architettura a.a. 2018-2019
Tesi di Laurea in Progettazione Urbana relatore: Matteo Clemente candidata: Maria Visciano matricola: N17/912
CITTÀ E SPAZIO PUBBLICO
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IL MODELLO SOFT CITY
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LA CITTÀ E GLI SPAZI - STRATEGIE URBANE NELLO SCENARIO POST COVID
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WHAT MAKES A GREAT PLACE?
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15-MIN CITY / TOOLBOX
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CASO STUDIO - ANALISI -STRATEGIA
CONTENT INDEX
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MASTERPLAN
PONTICELLI SOFT CITY
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RIGENERAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI URBANI
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PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE
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RIFERIMENTI
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TAVOLE
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abstract Tema fondamentale nello sviluppo urbano delle città è la realizzazione di luoghi basati sulla sostenibilità, socialità e tecnologia con una particolare attenzione allo spazio pubblico outdoor. Tale spazio rappresenta la base del tessuto urbano, fungendo da elemento di relazione tra la vita privata e la vita pubblica del city-user. I luoghi pubblici sono spazi che per primi possono essere portatori di nuovi valori, nuovi modi di vivere e di agire all’interno delle città. Gli interventi proposti puntano al miglioramento delle condizioni fisiche dello spazio, degli edifici esistenti e incrementano la percezione di sicurezza. Jamie Lerner affermava: “Cities are not problems. They are solutions.”
CITTÀ E SPAZIO PUBBLICO
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AUMENTARE RIDURRE
APRIRE CHIUDERE
INVITARE RESPINGERE
INTEGRARE SEPARARE
DISPERDERE
RIUNIRE
La città con il suo modo di venire modificata nel tempo, influenza molto la percezione e la caratterizzazione dello spazio pubblico. Non esiste città senza spazio pubblico, perché questo va ad essere la connessione fra utenti, funzioni ed esigenze. I principi della città determinano la qualità urbana: riunire, integrare, invitare, aprire, aumentare (in contrapposizione al disperdere, separare, respingere, chiudere, ridurre). Jan Gehl nel suo saggio “Life between buildings” ha condotto un attento studio dello spazio pubblico in relazione all’uomo e alla società. In particolar modo è stato evidenziato il modo con cui la città e le forme della sua organizzazione e pianificazione si sono evolute nel tempo. Le città sono i “luoghi delle persone”. Solitamente al termine “spazio pubblico” associamo immediatamente il concetto di “vuoto”, intendendo la trama dello spazio
libero tra gli edifici anche perché spesso, questi luoghi “in-between”, si trovano ad essere dimenticati o sottoutilizzati. Lo spazio pubblico, però, dovrebbe essere caratterizzato dalla capacità di attrarre persone, attività, relazioni. Infatti senza queste forme di coinvolgimento, rimarrebbero abbandonati e le persone non avrebbero alcun motivo per frequentarli. Si può facilmente scoprire che lo spazio è regolato da una serie di diritti invisibili ma percepibili. Quello fondamentale è il diritto di accesso che può essere declinato in accesso fisico (“è possibile entrare?”), accesso visuale (“è possibile vedere facilmente lo spazio pubblico per i potenziali fruitori?”) e accesso simbolico (“sono presenti segnali che indicano appartenenze più o meno marcate e che possono selezionare/ scoraggiare i potenziali fruitori?”). Affianco al diritto di
SPAZIO PUBBLICO VUOTO / “IN-BETWEEN”
CAPACITÀ DI ATTRARRE PERSONE - ATTIVITÀ
SPAZIO REGOLATO DA DIRITTI INVISIBILI MA PERCEPIBILI
ACCESSO FISICO
“È possibile entrare?”
ACCESSO VISUALE “È possibile vedere facilmente lo spazio pubblico per i potenziali fruitori?” ACCESSO SIMBOLICO “Ci sono segnali che indicano appartenenze e pos sono scoraggiare i potenziali fruitori?”
SPAZIO DELLE RELAZIONI
QUALITÀ DELLA VITA EDUCAZIONE ALLA DIVERSITÀ PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA COMUNITÀ
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PIAZZA “BARICENTRO” DI UN DETERMINATO TERRITORIO URBANO QUANTITÀ DI SPAZIO ADATTO FENOMENO DELLA “TRIANGOLAZIONE”
STRADA AMBIENTE SOCIALE / DIALOGO RICONFIGURATA IN BASE ALLE NECESSITÀ INFRASTRUTTURE VERDI
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accesso è individuato il concetto di libertà di azione. Storicamente la piazza è definibile come uno spazio d’uso pubblico di significativa qualità architettonica e urbanistica, centro di convergenza o baricentro di un determinato territorio urbano. La piazza è luogo di riunioni, spettacoli, prediche, cerimonie, processioni nonché il luogo privilegiato dello scambio e dell’attività commerciale, del contatto della comunità con il mondo esterno, dell’informazione in quanto simbolo materializzato della storia pubblica di quella comunità. Gli spazi pubblici per funzionare devono essere ambienti accoglienti, vivibili, confortevoli e user friendly. Un fattore centrale capace di accendere uno spazio è il fenomeno della “triangolazione” ovvero la presenza di stimoli che spingono le persone a interagire, a socializzare. Il tracciato stradale è il primo gesto con cui l’uomo descrive sul terreno
l’organizzazione del territorio. È uno spazio dove convivono due caratterizzazioni: può essere interpretato in termini infrastrutturali ma anche come ambiente sociale. La pianificazione integrata è fondamentale, progetti di verde pubblico e infrastruttura verde vanno coordinati con la pianificazione di utenze e infrastrutture stradali. Necessario è un approccio sempre più comune di gestione delle acque piovane e delle risorse naturali urbane per promuovere un ambiente più sostenibile. L’infrastruttura verde urbana svolge una funzione complementare ai tradizionali sistemi urbani di drenaggio, riduce l’impermeabilizzazione dei suoli e migliora l’estetica della strada a beneficio della comunità. Diversi i processi e componenti dell’infrastruttura verde, come ad esempio: avvallamenti e canali vegetati (swale) - gli avvallamenti portano l’acqua al pari dei tubi
- sono canalette progettate in superficie, poco profonde; giardini pluviali (rain gardens) - hanno uno speciale suolo filtrante per ridurre gli inquinanti delle acque di dilavamento. I giardini pluviali sono chiamati sistemi di bioritenzione o fasce permeabili/filtranti; superfici drenanti - le superfici e le pavimentazioni drenanti permettono alle acque meteoriche di penetrare il manto stradale e raggiungere il terreno sottostante irrigando le aiuole vicine; alberature stradali e piante - gli alberi creano ombra e raffreddano l’aria, migliorando il comfort degli utenti stradali. Piantare alberi in fasce vegetate, fasce di sosta e giardini pluviali. Jan Gehl afferma che le attività che si compiono all’esterno si suddividono in tre categorie: attività necessarie, sono quelle operazioni che vengono svolte in qualsiasi condizione ambientale e meteorologica e che, per questo, sono indipendenti dal contesto fisico in cui avvengono; attività opzionali, sono quelle operazioni che vengono svolte solo se ci sono condizioni favorevoli. Affinché avvengano è necessario il desiderio di compierle e un buon posto dove svolgerle. Alcuni esempi
sono fare una passeggiata, prendere il sole, ecc; attività sociali, sono in generale tutte le attività che dipendono dalla presenza di altri in uno spazio pubblico. Tra queste si possono individuare il gioco tra bambini, i saluti e le conversazioni tra le persone che si incontrano per strada, ma anche tutti i contatti di tipo passivo come semplicemente vedere e sentire gli altri. In uno spazio urbano di bassa qualità si svolgono essenzialmente le attività necessarie. Maggiore è la qualità dello spazio e più numerose saranno le attività svolte all’aperto. Le attività sociali sono la categoria più ampia e sono collegate in maniera indissolubile con le altre due classi. La vita tra gli edifici combina quindi tali attività rendendo lo spazio urbano un luogo attraente e pieno di significati. Dal punto di vista sociale le tipologie di rapporti che instauriamo con l’altro hanno diversi gradi di intimità e intesa. I contatti che avvengono nello spazio pubblico sono quelli, tipicamente, di bassa intensità. In generale si possono definire cinque principi costruttivi che influiscono sui contatti interpersonali che possono avvenire nello spazio.
SPAZIO PUBBLICO SUDDIVISO IN TRE CATEGORIE DI ATTIVITÀ CHE SI COMPIO NO ALL’ESTERNO
ATTIVITÀ NECESSARIA
attività quotidiane
ATTIVITÀ OPZIONALI
attività solo con condizioni favorevoli
ATTIVITÀ SOCIALI attività che dipendono dalla presenza di altri utenti in uno spazio pubblico ALTA INTENSITÀ - conoscenza - scambio di contatti - contatto passivo - BASSA INTENSITÀ
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ISOLAMENTO
CINQUE PRINCIPI COSTRUTTIVI pareti grandi distanze alte velocità più livelli
CONTATTO
non orientamento verso spazi”vivi”
non pareti piccole distanze basse velocità unico livello orientamento verso spazi”vivi”
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ISOLAMENTO
CONTATTO
IL MODELLO SOFT CITY “Soft” è qualcosa di confortevole, accomodante, condiviso, polifunzionale, interconnesso. “Soft” è qualcosa che considera la scala umana, qualcosa di integrato alla natura. “Soft” è relativo all’invito, all’accessibilità, alla permeabilità e all’apertura. Si tratta di facilità, comfort e cura nella vita quotidiana. La qualità urbana deriva dalla densità e dalla diversità dei tipi di edifici e dagli usi in quel luogo. Il “recinto” al
suo interno permette un grande spazio comune condiviso costituito da giardini pubblici, privati e da spazi piccoli e privati. Gli edifici hanno un ingresso indipendente dalla strada promuovendo il passaggio verso la corte interna. Il sistema di unire o affiancare permette diversità in ogni blocco; l’indipendenza degli edifici offre un cambiamento, un riuso e un rinnovamento comportando così anche una diversità economica e sociale che coesisterà nel tempo. Una società è fatta di persone diverse con diversi bisogni, diversi mezzi e aspirazioni, la città propone un piano - il Baugemeinschaft basato sulla pianificazione che promuove i progetti individuali. Ogni gruppo lavora insieme per sviluppare un progetto e
multifunzionale
il relativo calendario. Il risultato è un
paesaggio urbano diverso con una forte identità, con edifici fatti su misura per i loro utenti. La stratificazione o “layering” degli edifici accentua le differenze in ogni piano. La flessibilità e la potenzialità del piano terra permette diversi usi, come: casa familiare, casa con esigenze particolari, workspace indipendente, workshop, asilo nido, cura salute personale (hub vaccinale, medico ecc.), showroom e/o spazio galleria, saloni, supermercati, palestre e negozi. L’uso del piano terra dipende anche dalla mobilità giornaliera: reti pedonali, reti ciclabili, tram, bus e viali. Gli edifici che delimitano il fronte si trasformano così in “walkable buildings”: possibilità di entrare da entrambi i lati, attraversare il piano terra ed accedere ai diversi piani (con un corpo scala comune). Necessario è riprogettare l’assetto stradale, come i marciapiedi con percorsi pedonali dedicati o soluzioni per estendere gli angoli agli incroci stradali permettendo così una ridistribuzione della strada in favore dei pedoni e ciclisti.
percorribile
permeabile 13
LA CITTÀ E GLI SPAZI. STRATEGIE URBANE NELLO SCENARIO POST-COVID
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Negli ultimi mesi l’evolversi della pandemia ha richiesto profondi cambiamenti nella quotidianità delle persone, delle comunità con forte impatto sulla struttura urbana esistente. L’improvviso aggravarsi della pandemia ha determinato una serie di interventi urgenti che hanno imposto una revisione sull’organizzazione delle attività, essa in tutte le sue forme ed evoluzioni, imporrà a tutti i sistemi collettivi nuovi processi nella vita sociale e azioni a mediolungo termine che dovranno garantire la migliore e più sicura interazione tra gli utenti e la struttura urbana, tenendo conto inoltre anche degli aspetti ambientali, sociali ed economici. Le città infatti dovranno permettere quindi valide soluzioni per il mantenimento delle distanze minime interpersonali, aumentando anche la disponibilità di spazi dedicati a singole funzioni e spazi comuni, garantendo nel contempo una soddisfacente mobilità sia personale che lavorativa. Un primo determinante intervento sarà la riqualificazione di spazi esterni, intesi come spazi comuni che le città offrono, quali strade, marciapiedi, aree comuni e spazi antistanti le aree produttive (es. uffici, industrie). Tale ridistribuzione degli spazi condivisi e dei percorsi diventerà uno strumento fondamentale per integrare salute, economia e rapporti sociali. Da sempre strade e marciapiedi sono l’essenza della comunità e delle attività dei tessuti urbani ma anche momento essenziale di socializzazione storica delle comunità (es.
mercati). Le strade in aree prettamente residenziali dovranno armonizzarsi con i collegamenti delle zone commerciali e dei servizi - quali strutture sanitarie, uffici, scuole, insediamenti industriali - al fine di permettere una mobilità alternativa coerente con le esigenze future di distanziamento e di sicurezza. Nei centri storici le soluzioni saranno diverse poiché il tessuto urbano si presenta molto più articolato e complesso, definendo un’ulteriore livello di strategia urbana con nuove regole sull’utilizzo degli spazi di percorso e di accesso alle funzioni. Tali interventi dovranno garantire spostamenti in sicurezza per le città e assicurare opzioni migliori. È necessario quindi individuare le azioni da considerare nell’immediato e nel medio-lungo termine. Le azioni immediate possono essere: favorire e/o incrementare la mobilità locale; ripensare gli spazi esterni per le attività commerciali; definire nuovi spazi e accessi per scuole, biblioteche, strutture sanitarie, luoghi e istituzioni religiose, culturali e attività turistiche. Le azioni medio-lungo termine potranno essere: flessibilità indoor degli spazi abitativi domestici; ripensare le tipologie edilizie favorendo maggiori spazi collettivi e/o semi-privati; integrare i piani di emergenza ambientale esistenti con quelli sanitari. In tal contesto futuro dovranno essere considerati gli spazi verdi nel tessuto urbano - parchi, litorali e spiagge che potranno permettere di usufruire e vivere del tempo all’aperto. Gli spazi
urbani collettivi dovranno essere più ampi per permettere il corretto distanziamento degli utenti, una nuova ridistribuzione negli spazi pubblici - più bambini e anziani - dove si potrà socializzare e permettere nuove attività all’aperto (es. attività ludiche). La diversificazione dei servizi e degli spazi pubblici comuni riporterà il centro città ad una normalità seppur con modalità differenti.
KEY WORD città post-COVID, comunità, sistemi urbani, spazi collettivi, ambiente, sociale, economia, mobilità, recupero tessuto urbano, comunità smart, flessibilità spazi.
WHAT MAKES A GREAT PLACE? Negli spazi pubblici si verificano scambi sociali ed economici, i cittadini si incontrano e le culture si mescolano. Quando questi spazi funzionano bene, fungono da palcoscenico per la nostra vita pubblica. Accessi & Collegamenti Uno spazio pubblico di successo è facile da raggiungere e da attraversare; è visibile sia da lontano che da vicino. Risultano fondamentali anche i bordi di uno spazio, ad esempio: negozi lungo una strada risultano più interessanti e generalmente più sicuri portando così un flusso maggiore di transito pubblico. Comfort Uno spazio confortevole è la chiave del suo successo, includendo la percezione della sicurezza,
della pulizia e della disponibilità di posti a sedere: l’importanza di dare alle persone la possibilità di scegliere di sedersi dove vogliono è generalmente sottovalutata. Usi & Attività Le attività sono gli elementi costitutivi di base degli spazi outdoor: sono i motivi per cui le persone continueranno a visitarlo; al contrario, quando non c’è un’attività in un posto, questi rimarrà vuoto e inutilizzato. Socialità Quando le persone si incontrano si sentono a proprio agio nell’interazione con anche con altri cittadini, si ottiene così un forte senso di appartenenza al luogo o promuovendo nuove attività sociali. 15
15-MIN CITY
La “15-min city” è un nuovo modello di sviluppo urbanistico che delinea uno scenario in cui, all’interno di un tessuto urbano, vi è la possibilità di avere a disposizione tutti i servizi di cui gli utenti hanno bisogno con una distanza massima di 15 minuti a piedi o in bici. Si deve rivalutare il concetto del quartiere che deve permettere un’ottimizzazione degli spazi, in tal senso la città risulterà un organismo sostenibile favorendo aree verdi e garantendo agli utenti la vicinanza di scuole, supermercati, luoghi di lavoro, ecc. La città può seguire quattro principi fondamentali: l’ecologia - per una città verde e sostenibile, la vicinanza - vivere a ridotta distanza dalle altre attività, la solidarietà per creare legami e partecipazione tra le persone, coinvolgere attivamente i cittadini nella trasformazione del loro quartiere (rif. Carlos Moreno - TED Talks) L’emergenza COVID, con le sue limitazioni e lockdown, ha modificato il modo di vivere e di fruire il tessuto urbano circostante. Si sta riscoprendo infatti la dimensione urbana del quartiere ricercando servizi più vicini alla propria abitazione e riducendo i flussi di traffico urbano. La città diviene così riferimento sociale, economico e culturale, rendendo la vita urbana più piacevole, agile, sana e flessibile. Numerosi sono gli esempi di “15-min city”, come la città di Parigi e di Portland, in Oregon.
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TOOLBOX
Si definiscono così nuovi strumenti adattabili alle diverse strutture urbane garantendo un “toolbox” dedicato. TOOLBOX PARCO URBANO La struttura del parco è basato su percorsi funzionali per il movimento e le connessioni tra gli spazi attivi. Piantagioni più dense definiscono il parco in differenti zone e spazi, mentre schemi di pavimentazione nelle piazze delimitano attività e percorsi. È caratterizzato da: spazi aperti per la comunità (aree gioco, sportive, piazze); aree ecologiche (parchi naturali, percorsi/greenway); infrastrutture verdi & blu (giardini pluviali, avvallamenti, canali vegetati, superfici drenanti); aree produttive (serre urbane, urban farm/ market); transitional landscapes (suoli puliti, campi urbani). TOOLBOX VIABILITÀ Il toolbox in questione ha come obiettivo principale progettare per le persone. È importante progettare strade che bilancino i bisogni delle diverse categorie di utenti garantendo quindi a tutti accesso, fruibilità, sicurezza e comfort. Varietà utenti stradali: pedoni, ciclisti, utenti del trasporto pubblico, conducenti veicoli a motore, operatori di veicoli commerciali e di servizio, persone che svolgono attività economiche. Esso è caratterizzato da: reti ciclabili (pista ciclabile, bidirezionale, bike-sharing); reti pedonali (marciapiedi, attraversamento pedonale, isola salvagente); reti motorizzate (carreggiate a più corsie, trasporto pubblico, stretegie moderazione traffico).
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CASO STUDIO ANALISI STRATEGIA
CASO STUDIO // Ponticelli Ponticelli è un quartiere di Napoli situato nella zona Est, situato in posizione di “cerniera” tra i comuni vesuviani e il centro di Napoli, forma insieme ai quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio la VI Municipalità del comune di Napoli. Attraversata da una rete mista, su ferro e su gomma, la sua posizione è quasi equidistante dall’aeroporto di Capodichino e dal porto di Napoli. L’evoluzione storica di Ponticelli risale al 1830 e prosegue fino al 1920, anno in cui il tessuto urbano storico si è sviluppato lungo gli attuali Corso Ponticelli, Via Napoli e Via Vicinale Lettieri. Dal 1920 al 1955 si è consolidato il tessuto moderno. Dal 1955 in poi si è evoluto in tessuto contemporaneo. Ad una prima lettura si evidenziano differenti
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tipologie edilizie in contrapposizione alle aree abbandonate. Ponticelli ha avuto una crescita disordinata nel tempo che ha comportato spazi senza uso corrente e cluster edilizi isolati tra di essi. Nel tempo, col fine di migliorare le condizioni generali, sono stati avviati diversi piani di recupero urbanistico tra cui si ricorda il PRU di Gasparrini che prevede la riqualificazione in particolare dell’area CIS, asse centrale che divide il quartiere di Ponticelli. Ponticelli può avere diverse chiavi di lettura, come ad esempio: punti di vista - Lotto Zero (inadeguatezza edifici), Quartiere dei Murales (disorientamento), asse viario CIS (inadeguatezza viabilità); usi informali dello spazio - sottopassaggio (deposito rifiuti, riqualificazione, abbandono), strada
Viabilità principale - superstrada Viabilità secondaria Intersezioni stradali Circumvesuviana / stazioni ANM
Verde pubblico Verde di quartiere Verde agricolo Verde senza uso corrente
Tessuto urbano storico (1830-1920) Tessuto urbano moderno (1920-1955) Tessuto urbano contemporaneo (dal 1955)
carrabile - area impropria di sosta (sosta, insufficienza posti auto); pochi spazi pubblici (gli attuali sono Parco De Filippo, Palavesuvio, Parco De Simone). Numerosi edifici e spazi potenziali a scala umana in contrapposizione ai numerosi edifici residenziali a scala non umana come il quartiere delle Cinque Torri, il lotto Zero o il lotto N divenuti motivo di orientamento visivo.
PALAVESUVIO E AZIENDA FORNITURA ACQUA area di aggregazione edificio in stato di fatiscenza
QUARTIERE CINQUE TORRI traffico
PARCO DE FILIPPO area di aggregazione
LOTTO ZERO
PARCO VESUVIO
SCUOLA MEDIA STATALE ULISSE PROTA GIURLEO
OSPEDALE DEL MARE
Da una rapida lettura dei mass media si evidenziano parole chiave ricorrenti quali: criminalità, degrado, abbandono, streetart e orti urbani. Fondamentali per una corretta lettura del quartiere di Ponticelli sono stati gli obiettivi dello sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals), la ricerca degli stakeholder (promotori, fruitori, operatori) e un sondaggio “Collaborative Ponticelli” effettuato per una prima valutazione degli aspetti della quotidianità del quartiere stesso. Fondamentale nel contempo è stata l’analisi SWOT, individuando nel quartiere i punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce. Dagli approfondimenti effettuati sono state individuate tre possibili alternative progettuali: - Ponticelli sostenibile, - Ponticelli sicura, - Ponticelli turistica.
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AREA CIS
AREE ABBANDONATE
VIA ARGINE
punti di vista
ASSE VIARIO CIS inadeguatezza viabilità
QUARTIERE DEI MURALES tentativo di riqualificazione
QUARTIERE DEI MURALES degrado viabilità
QUARTIERE DEI MURALES disorientamento
LOTTO N inadeguatezza edifici
LOTTO ZERO inadeguatezza edifici
usi informali degli spazi
strada carrabile
strada carrabile
area verde
parco pubblico
sottopassaggio
DESTINAZIONE D’USO locale condominio
area improria di sosta
vendita ambulante
deposito rifiuti
orti urbani/incendi dolosi
deposito rifiuti
RIUSO INFORMALE edicola votiva
sosta
vendita
smaltimento rifiuti
parco pubblico
riqualificazione
OBIETTIVO/I sacralizzazione
insufficienza posti auto
assenza spazi di vendita
mancanza gestione rifiuti
negligenza/abbandono
negligenza/abbandono
OSTACOLI assenza luogo di culto
spazi pubblici
PARCO DE SIMONE
CAMPO DA CALCIO ASCARELLI
PARROCCHIA DEI SS PIETRO E PAOLO
PALAVESUVIO
PARCO DE FILIPPO
spazi/edifici potenzialii
AREA RESIDENZIALE
OSPEDALE DEL MARE
VIADOTTO INTERROTTO
AREA RESIDENZIALE
OSPEDALE BETANIA
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
scala umana
PARCO DE FILIPPO
STAZIONE VILLA VISCONTI
PARROCCHIA DEI SS PIETRO E PAOLO
OSPEDALE BETANIA
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
PALAVESUVIO
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VIA MARIA MALIBRAN VIA LUCA PACIOLI SS 162 VIALE METAMORFOSI
LOTTO ZERO
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PARCO VESUVIO
AZIENDA FORNITURA ACQUA
scala non umana
PARCO VESUVIO
PARCO DEI MURALES
LOTTO N
LOTTO ZERO
PARCO DELLE CINQUE TORRI
PARCO AZZURRO
orientamento/disorientamento
OSPEDALE DEL MARE
PARCO DEI MURALES
LOTTO N
PARROCCHIA DEI SS PIETRO E PAOLO
PARCO DELLE CINQUE TORRI
PALAVESUVIO
mass media/social network
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INDICATORI HARD
INDICATORI SOFT
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STAKEHOLDER
GRADO DI COINVOLGIMENTO
ALTO INTERESSE ALTA INFLUENZA
GRUPPI
CATEGORIE
STAKEHOLDER
PROMOTORI
ISTITUZIONI
UNIONE EUROPEA, REGIONE CAM-
ESPERTI
PANIA, CITTÀ METROPOLITANA DI
TRASPORTO PUBBLICO
NAPOLI, MUNICIPALITÀ 6
ALTO POTERE
MASS MEDIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E COMUNALE, ORDINE DEGLI ARCHITETTI E DEGLI INGEGNERI EAV, ANM IL MATTINO, LA REPUBBLICA, NAPOLI TODAY, FANPAGE NAPOLI
ALTO INTERESSE ALTA INFLUENZA
OPERATORI
ATTIVITÀ COMMERCIALI
INDUSTRIA CHIMICA (Pilato Gennaro
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
& C.), PRODUZIONE E INGROSSO
ATTIVITÀ RICETTIVE
ALIMENTARI (Slim Srl), INDUSTRIA
ASSOCIAZIONI
DEL LEGNO (G&A Breglia)
ASSOCIAZIONI SPORTIVE
CENTRO COMMERCIALE NEAPOLIS, IPERMERCATO SOLE 365 ESERCIZI COMMERCIALI (negozi, bar, ristoranti, ecc) B&B EMERGENCY AMBULATORIO NAPOLI, NUOVA CASA DEL POPOLO, ARCI MOVIE, ASS. LE KASSANDRE, INWARD, ASS. IL QUARTIERE PONTICELLI, ASS. MENHIR, CASA DEL POPOLO, ASS. CULTURALE KALÈDO, CENTRI STUDI QUADRIFOGLIO, ORTO SOCIALE PONTICELLI, ASS. RE MIDA, MAESTRI DI STRADA, ADEst, TERRA DI CONFINE, ASS. LILLIPUT PALAVESUVIO, DIKE BASKET, CIRCOLO SPORTIVO CULTURALE PARCO AZZURRO
BASSA INFLUENZA BASSO POTERE ALTO INTERESSE
FRUITORI
CITTADINI
RESIDENTI DI PONTICELLI, RESIDEN-
LAVORATORI
TI ZONE LIMITROFE (Napoli centro,
VISITATORI
San Giovanni, Barra, Volla, Cercola) IMPIEGATI PUBBLICI/PRIVATI, TITOLARI DI ATTIVITÀ COMMERCIALI VISITATORI MURALES, VILLA ROMANA
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COLLABORATIVE PONTICELLI
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ANALISI SWOT
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ASSE PRINCIPALE (VIA ARGINE) STAZIONI FERROVIARIE PARCHI PUBBLICI (PARCO DE FILIPPO - PARCO DE SIMONE) CENTRI SPORTIVI AREA COMMERCIALE STRUTTURE OSPEDALIERE ELEMENTI DI RILEVANZA (PARCO DEI MURALES - EX MASSERIA PIRONTI - VILLA ROMANA) PRESENZA DI NUMEROSE ASSOCIAZIONI SUL QUARTIERE (ARCI MOVIE, INWARD, MENHIR, ORTO SOCIALE PONTICELLI, RE MIDA ASSOCIAZIONE, IL QUARTIERE PONTICELLI)
PUNTI DI FORZA AREE DEPOSITO RIFIUTI E DISCARICHE ABUSIVE EDIFICI E QUARTIERI IN STATO DI FATISCENZA VIADOTTI INCENDI DOLOSI (PARCO DE FILIPPO) SOTTOUTILIZZO DEL PARCO DE FILIPPO AREE INACCESSIBILI STRADE TRAFFICATE INEFFICACE TRASPORTO PUBBLICO MANCANZA PARCHEGGI SCARSA MANUTENZIONE STRADALE INADEGUATEZZA EDIFICI E VIABILITÀ
PUNTI DI DEBOLEZZA
LUOGHI DI AGGREGAZIONE AREE SENZA USO CORRENTE EDIFICI ABBANDONATI VIADOTTO INCOMPLETO
OPPORTUNITÀ CRIMINALITÀ SCARSO SENSO DI APPARTENENZA RISCHIO ALLAGAMENTO RISCHIO VULCANICO RISCHIO IDROGEOLOGICO RISCHIO INCENDIO AREE DI CALORE ZONE FREDDE
MINACCE
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INDIVIDUAZIONI ALTERNATIVE PROGETTUALI PONTICELLI SOSTENIBILE realizzazione aree verdi sistemazione arredo urbano piantumazione alberi riqualificazione spazi ed edifici esistenti potenziamento percorsi pedonali riqualificazione Parco De Filippo
PONTICELLI SICURA
attività commerciali h24 realizzazione parcheggi riqualificazione stazioni esistenti ricollocazione ambulanti allestimento aree gioco per bambini realizzazione aree sport miglioramento percezione di sicurezza realizzazione edifici residenziali
PONTICELLI TURISTICA
area mercatale realizzazione parcheggi potenziamento percorsi pedonali valorizzazione street art riconversione piani terra lotti esistenti rifacimento manto stradale e marciapiedi riqualificazione viadotto abbandonato realizzazione edifici polifunzionali 32
pista ciclopedonale promozione prodotti locali attività di coinvolgimento per il quartiere realizzazione orti urbani miglioramento sostnibilità ambientale trasporto pubblico sostenibile
rifacimento manto stradale e marciapiedi sistemazione arredo urbano posizionamento video sorveglianza potenziamento illuminazione pubblica abolizione barriere architettoniche sedi per associazioni attività di coinvolgimento per il quartiere
sistemazione arredo urbano potenziamento aree sposrtive esistenti spazi aggregativi auditorium all’aperto sedi per le associazioni realizzazione di spazi espositivi realizzazione biblioteca
STRATEGIA La strategia di progetto prevede l’integrazione tra le aree, l’incrementare di quelle verdi e il miglioramento delle funzioni pubbliche.
CONNETTERE - RICUCIRE - NUOVI POLI
- CONNESSIONE TRA AREE - INCREMENTO AREE VERDI - ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE - PISTE CICLOPEDONALI - FUNZIONI PUBBLICHE
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MASTERPLAN VIABILITÀ
pista ciclabile viabilità pedonale
Il masterplan rappresentato evidenzia tutti gli interventi proposti, tra i quali il nuovo parco urbano attraversato da reti pedonali e le piste ciclabili che, rafforzano la rete dei collegamenti urbani e nuovi edifici residenziali. Si vuole contribuire ad aggregare le aree edificate esistenti alla nuova struttura urbana che viene definita
FUNZIONI
VIABILITÀ
pista ciclabile viabilità pedonale
strada carrabile circumvesuviana
PERMEABILITÀ
strada carrabile circumvesuviana
PERMEABILITÀ
assi
ricucitura
percorsi interni
attraverso piazze, assi e poli. Questo comporterà un allontanamento dalla situazione di cluster esistente, facendo diventare essi parte integrante della città, con nuove modalità di vivere il luogo e il quartiere.
rioni edificato esistente
nuova edilizia residenziale nuova area mercato
assi
ricucitura
percorsi interni
VERDE
nuovo parco urbano
verde quartiere
STRUTTURA
piazze
assi
poli
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERIC TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE URBANA RELATORE: PROF. MATTEO CLEMENTE - CAN
FUNZIONI
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rioni edificato esistente
nuova edilizia residenziale nuova area mercato
VERDE
nuovo parco urbano
verde quartiere
PONTICELLI SOFT CITY L’obiettivo è rendere Ponticelli una Soft City permettendo l’interazione tra persone, quartieri e città. attraverso la realizzazione di strade multimodali (dando priorità a modalità di trasporto attive e sostenibili), rendendo i piani terra attivi (promuovendo quindi un senso di comunità e sicurezza) ed infine stratificando gli edifici (consentendo più funzioni e maggiori possibilità di utilizzo).
STRADE MULTIMODALI
STRADE MULTIMODALI - Progettare per assicurare scelte di diversa mobilità, dando la priorità a modalità di trasporto attive e sostenibili. Esperienze di trasporto sicuro, efficienti e comode per pedoni, ciclisti e passeggeri del trasporto pubblico, facilitano l’accesso a destinazioni e servizi critici e ampliano la capacità della strada. PIANI TERRA ATTIVI - Il piano terra ha proprietà uniche di accessibilità e visibilità, può ospitare diversi utenti, promuovendo un senso di comunità e sicurezza. I piani terra attivi non devono essere pensati solo come attività commerciali ma al contrario anche come abitazioni, workspace e altre funzioni.
PIANI TERRA ATTIVI
LAYERING - Più livelli dell’edificio sovrappongono funzioni e tipologie abitative diverse, evidenziando le differenze tra i piani. Piani terra e piani copertura creano un sistema di spazi interni ed esterni, consentendo più funzioni e maggiori possibilità di utilizzo. 36
LAYERING
vivere con l’ambiente circostante
mobilità urbana
vivere localmente
La Soft City abbraccia l’opportunità di interagire con la città, le persone e il luogo. Seguendo il proprio ritmo, le persone sono invitate a interagire con l’ambiente circostante, spostandosi dalle loro case e luoghi di lavoro, passo dopo passo, fuori, nei loro quartieri e nel resto della città.
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C
LAYERING
B
PIANI TERRA ATTIVI
A
STRADE MULTIMODALI
AREA PARROCCHIA SANTI PIETRO E PAOLO - PARCO DE FILIPPO STAZIONE VILLA VISCONTI
RIGENERAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI URBANI
Lo spazio pubblico deve rappresentare le relazioni sociali e pertanto il primo intervento effettuato riguarda il collegamento tra due bordi esistenti che attualmente sono separati. Stato di fatto - è costituito da un’area abbandonata, da una strada, il segrato della chiesa, e l’area del Parco De Filippo delimitata). Gli spazi di aggregazione sono limitati dalla presenza della strada davanti al sagrato. I° fase: si ipotizza la rimozione della strada esistente ed l’estensione del sagrato della chiesa e la ridefinizione del parco urbano circostante, intervenendo sull’ingresso del parco De Filippo con un aumento dell’area verde in direzione della strada. A questo punto ci saranno nuovi spazi di aggregazione. ll°
fase: si ipotizzano nuovi luoghi dello stare, una nuova area commerciale sul fronte del Parco De Filippo che fungerà da nuovo ingresso ed infine il riassetto dell’area parcheggio esistente con una nuova funzione di open market. Si evidenziano i nuovi percorsi che definiscono le aree di nuova realizzazione, con la differenziazione tra le aree verdi e le aree minerali così da avere un incremento dei flussi pedonali. La planimetria evidenzia chiaramente i nuovi bordi realizzati e i relativi collegamenti con l’edificato esistente. Promuovendo l’area antistante la chiesa come nuovo spazio dello stare permettendo quindi una continuità naturale con la nuova funzione dell’area mercatale.
STATO DI FATTO
PRIMA FASE
STRADA
AREA ABBANDONATA
SAGRATO
PARCO DE FILIPPO DELIMITATO
NUOVO PARCO URBANO
SAGRATO E
PA RC
O
DE
FIL
IP PO
LO TT O
LO TT O
N
N
C
CH
IES
A
FLUSSI
SPAZI DI AGGREGAZIONE LIMITATI
42
NUOVI SPAZI DI AGGRE
0
area minerale / verde
100m
luoghi dello stare flussi pedonali 50m
INNESTO PARCO URBANO / SAGRATO
SPAZI DI AGGREGAZIONE / AREA COMMERCIALE
OPEN MARKET / PARKING AREA
A
AREA VERDE PARCO DE FILIPPO ESTESA
IES CH
O PA PEN RK M IN AR G AR KET EA
PA R
PA RC
O
CO
DE
DE
FIL
FIL IP
IP PO
PO
LO TT O
N
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CO M
M
ER
CIA
LE
CH
EGAZIONE
lu f
SECONDA FASE
IES A
ESTESO
area minerale / verde
area + percorsi
PRIMA FASE ATTIVAZIONE BORDI
43
46
47
Il successivo intervento riguarda l’area circostante la stazione di Villa Visconti. Stato di fatto: si evidenzia il solo volume della stazione, separato dal blocco residenziale del lotto N da un’area abbandonata che preclude ogni possibile tipo di aggregazione sociale. l° fase: si effettua una bonifica generale dell’area abbandonata trasformandola nel nuovo parco urbano, che caratterizza così nuovi spazi di aggregazione e di fruizione anche estendendo l’area circostante la stazione. ll° fase: si passa alla rea-
lizzazione di nuove funzioni (come ad ad esempio punto ristoro, biblioteca, ...) con estensione della nuova piazza della stazione garantendo quindi nuovi momenti di aggregazione e soprattutto di passaggio. I nuovi percorsi, con le aree minerali e verdi consentono maggiori flussi pedonali ed un momento di interscambio tra stazione e parco urbano. I nuovi innesti nel parco urbano generano nuovi luoghi dello stare, permettendo quindi una diversa vivibilità di quest’area.
STATO DI FATTO
PRIMA FASE
LOTTO N
AREA ABBANDONATA
STAZIONE
AREA ANTISTANTE STAZIONE
NUOVO PARCO URBANO
ST AZ
IO
NE
LO TT O
LO TT O
N
N
FLUSSI
SPAZI DI AGGREGAZIONE LIMITATI
48
PARCO URBANO
area minerale / verde
area + percorsi
0
area minerale / verde
f
flussi pedonali 50m
SECONDA FASE
INNESTO PARCO URBANO / PIAZZA / LOTTO N
SPAZI DI AGGREGAZIONE
NUOVE FUNZIONI
O / NUOVI SPAZI
NU FU OV NZ E IO NI
ST AZ
IO
NE
LO TT O
ST AZ
IO
NE
N
AREA ESTESA / PIAZZA
PRIMA FASE INTERAZIONE LOTTO N / PARCO URBANO / STAZIONE
49
52
53
LOTTO N
PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE
I primi volumi del lotto N sono stati edificati nei primi anni ottanta. Negli anni successivi, si completano i lavori nell’intera area. Come si può notare, tale realizzazione ha comportato un anomalo rapporto dimensionale tra i volumi realizzati, gli spazi aperti e l’ambiente circostante. Il lotto N è costituito da un piano terra attraversatile e trasparente, diversi livelli e una copertura piana. Obiettivo dell’intervento è la riqualificazione edilizia, culturale e sociale dell’intero complesso attraverso il miglioramento dell’accessibilità e circolazione interna, la permeabilità del piano terra, nuove funzioni urbane con maggiore adattabilità di questo ultime. Si propongono diversi interventi volti a modificare i blocchi con tagli verticali e riduzioni in altezza, promuovendo l’accessibilità interna e ridefinendo così nuovi volumi residenziali. L’obiettivo è quello di costruire con il costruito attraverso un’architettura parassita, di integrazione e interstiziale. Notevole riferimento è la Plug-In City di Peter Cook, che suggerisce la possibilità di inserire nuove unità atte a soddisfare i diversi bisogni all’interno di una struttura urbana. L’architettura modulare ipotizzabile può comporsi di moduli verticali, orizzontali, interni e di copertura. Il lotto N si presenta oggi come un volume compatto di notevoli dimensioni. La proposta suggerisce un alleggerimento dimensionale attraverso lo studio della scansione strutturale dei volumi ed i pieni e i vuoti che lo caratterizzano. Si propone così diverse unità di base che possono assumere la funzione di: - filtro (frame, green wall, sistema 56
fotovoltaico); - spazio (stanza, loggia, terrazza); - servizi (attività commerciali, hub vaccinali, palestre, asili, ...). L’abaco di studio rappresenta le possibili soluzioni in facciata attraverso diversi moduli. Una delle soluzioni è la possibilità di integrare la facciata con volumi verticali, orizzontali e ad angolo a beneficio degli utenti e delle funzioni.
RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA, CULTURALE e SOCIALE ACCESSIBILITÀ e CIRCOLAZIONE INTERNA PERMEABILITÀ PIANO TERRA MIX FUNZIONI URBANE + DINAMICITÀ SPAZIO URBANO
STATO DI FATTO
VERTICALE
ORIZZONTALE
INTERNA
DEMOLIZIONI
ROOFTOP
DEMOLIZIONI / ACCESSI
NUOVE RESIDENZE
57
58
ABACO
VUOTI
PIENI
SCANSIONE
PROPOSTA
STATO DI FATTO
59
MODULO D
MODULO C
MODULO B
MODULO A
0 50m
0 50m
prospetto Nord-Est
62
63
Infine in linea con il modello Soft City, attraverso l’inserimento di una nuova circolazione interna al lotto N, si prevede di realizzare nuovi volumi residenziali al fine di garantire un piano terra permeabile con differenti funzioni, piani intermedi con nuovi alloggi di diversa superficie e nuovi momenti di aggregazione attraverso corti interne e aree verdi.
edificio ad angolo
Tale volume è caratterizzato da un telaio con funzioni di filtro e collegamento ballatoio per i diversi alloggi/funzioni. passaggio
La presenza della corte interna evidenzia il miglioramento delle relazioni sociali tra i residenti con le nuove funzioni e spazi, al fine di vivere al meglio l’ambiente circostante ma più di tutti vivere localmente.
filtro
0 30m
pianta piano tipo
corte interna
64
prospetto Ovest
VISTA ESTE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - DiARC - CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE URBANA - PONTICELLI SOFT CITY: RIGENERAZIONE DELL RELATORE: PROF. MATTEO CLEMENTE - CANDIDATA: MARIA VISCIANO N17000912
RIFERIMENTI
CZA RESIDENTIAL BUILDING IN VIA PESTALOZZI
RS ARCHITEKTURA KRAJOBRAZU VISTULA BOULEVARDS
TILLA DURIEUX PARK BERLIN
STEFAN EBERSTADT RUCKSACK HOUSE
KARAVAN LANDSKAPSARKITEKTER SOLVALLSPARKEN
MVRDV SALON VERDE
BOGL REMISEPARKEN
TOPOTEK1 POSTINDUSTRIELLER PARK
WEST8 PEGASO CITY
LOLA DOMENECH PASSEIG DE ST JOAN BOULEVARD
MVRDV WOZOCO
BOLLES WILSON BNL BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DU LUXEMBOURG
ALSOP ALL DESIGN SHARP CENTRE FOR DESIGN
LAURA PERETTI ARCHITECTS CORVIALE
KJELLANDER SJOBERG SALA BACKE
DUPLEX ARCHITEKTEN HAUS A
C+S PIAZZA DEL CINEMA
BLAURAUM RESIDENTIAL ON NONNENSTIEG
SUPERBLOCK - BARCELLONA
TOPOTEK1 BAHNDECKEL THERESIENHÖHE
BLAURAUM ARCOSTRASSE
TOPOTEK1 FLAMINGSTRASSE
STEPHANE MALKA PIC75
ARMAND GRÜNTUCH E ALMUT ERNST CONVERTIBLE CITY
AUMENTARE
APRIRE
INVITARE
INTEGRARE
RIUNIRE
PRINCIPI CITTÀ
PERMEABILE
PERCORRIBILE
MULTIFUNZIONALE
MODELLO SOFT CITY
0 5km
ANALISI SWOT
L’analisi degli stakeholder consente di specificare il grado di coinvolgimento (alto/basso interesse, alto/basso potere), i gruppi (promotori, operatori, fruitori) e le categorie interessate come: istituzioni, esperti, trasporto pubblico, mass media (promotori); attività commerciali, produttive, ricettive, associazioni sportive (operatori); cittadini, lavoratori, visitatori (fruitori).
I diciasette obiettivi di sviluppo sostenibili (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. Dalle analisi effettuate gli obiettivi maggiormente influenti sono: 3. salute e benessere; 8. lavoro dignitoso e crescita economica 11. città o comunità sostenibili.
INDIVIDUAZIONE ALTERNATIVE PROGETTUALI
RIFIUTI SPECIALI • NUOVI ALLOGGI • DEGRADO STRADE • EMERGENCY • CRIMINALITÀ • RIMOZIONE BARACCHE • IMPOSSIBILE PASSEGGIARE • DEGRADO • VOLONTARI IN AZIONE • ABBANDONO • INCENDI RIFIUTI • STREET ART • RIFIUTI IN STRADA • PULIZIA PARCO DE SIMONE • ORTI URBANI • MURALES • BIBLIOTECA COMUNALE • DISCARICHE ABUSIVE • VILLA ROMANA
KEYWORD
Dal sondaggio effettuato è possibile valutare i diversi aspetti della vita quotidiana del caso studio. Come ad esempio la valutazione del trasporto pubblico, le condizioni degli edifici, l’accessibilità a spazi aperti ed in particolare quali spazi necessitano di una più urgente riqualificazione ai fine di una completa fruibilità del quartiere.
SONDAGGIO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - DiARC - CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA MAPA TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE URBANA - PONTICELLI SOFT CITY: RIGENERAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO / PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE RELATORE: PROF. MATTEO CLEMENTE - CANDIDATA: MARIA VISCIANO N17000912
STAKEHOLDER
OBIETTIVI SDGs
STRATEGIA
2km
ANALISI
01
CONNESSIONE TRA AREE INCREMENTO AREE VERDI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE AGGIUNTA DI PISTE CICLOPEDONALI AGGIUNTA DI FUNZIONI PUBBLICHE
0
FUNZIONI
VIABILITÀ
edificato esistente
rioni
viabilità pedonale
pista ciclabile
nuova edilizia residenziale nuova area mercato
strada carrabile circumvesuviana
assi
verde quartiere
ricucitura
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - DiARC - CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA MAPA TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE URBANA - PONTICELLI SOFT CITY: RIGENERAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO / PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE RELATORE: PROF. MATTEO CLEMENTE - CANDIDATA: MARIA VISCIANO N17000912
piazze
STRUTTURA
poli
nuovo parco urbano
percorsi interni
assi
VERDE
PERMEABILITÀ
0 100m
MASTERPLAN
02
200m
C
LAYERING
La Soft City abbraccia l'opportunità di interagire con la città, le persone e il luogo. Seguendo il proprio ritmo, le persone sono invitate a interagire con l'ambiente circostante, spostandosi dalle loro case e luoghi di lavoro, passo dopo passo, fuori, nei loro quartieri e nel resto della città. mobilità urbana
A
STRADE MULTIMODALI
vivere con l’ambiente circostante
vivere il quartiere
Il piano terra ha proprietà uniche di accessibilità e visibilità, può ospitare diversi utenti, promuovendo un senso di comunità e sicurezza. I piani terra attivi non devono essere pensati solo come attività commerciali ma al contrario anche come abitazioni, workspace e altre funzioni.
PIANI TERRA ATTIVI
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - DiARC - CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA MAPA TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE URBANA - PONTICELLI SOFT CITY: RIGENERAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO / PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE RELATORE: PROF. MATTEO CLEMENTE - CANDIDATA: MARIA VISCIANO N17000912
Progettare per assicurare scelte di diversa mobilità, dando la priorità a modalità di trasporto attive e sostenibili. Esperienze di trasporto sicuro, efficienti e comode per pedoni, ciclisti e passeggeri del trasporto pubblico facilitano l’accesso a destinazioni e servizi critici e ampliano la capacità della strada.
STRADE MULTIMODALI
PIANI TERRA ATTIVI
B
0
PONTICELLI SOFT CITY
03
Più livelli dell’edificio sovrappongono funzioni e tipologie abitative diverse, evidenziando le differenze tra i piani. Piani terra e piani copertura creano un sistema di spazi interni ed esterni, consentendo più funzioni e maggiori possibilità di utilizzo.
LAYERING
50m
100m
area + percorsi
area minerale / verde luoghi dello stare flussi pedonali
0 50m
pavimentazione
100m
IES
PARCO DE FILIPPO DELIMITATO
N
LO TT O
NUOVO PARCO URBANO
SAGRATO ESTESO
IES
A
AREA VERDE PARCO DE FILIPPO ESTESA
PO
PO
INNESTO PARCO URBANO / SAGRATO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - DiARC - CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA MAPA TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE URBANA - PONTICELLI SOFT CITY: RIGENERAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO / PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE RELATORE: PROF. MATTEO CLEMENTE - CANDIDATA: MARIA VISCIANO N17000912
SAGRATO CHIESA
NUOVI SPAZI DI AGGREGAZIONE
CH
A
CH
SPAZI DI AGGREGAZIONE LIMITATI
SAGRATO
SPAZI DI AGGREGAZIONE / AREA COMMERCIALE
IES
A
G
OPEN MARKET / PARKING AREA
04
OPEN MARKET / PARKING AREA
O PA PEN RK M IN AR AR KET EA
RIGENERAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO
ATTIVAZIONE BORDI
CH
FLUSSI
STRADA
IP FIL DE
N LO TT O
N LO TT O
LE
SECONDA FASE
EA AR
CIA ER M M CO
AREA ABBANDONATA
PA R
CO
IP FIL DE
PO
PRIMA FASE
PA R
CO
IP FIL DE CO
STATO DI FATTO
PA R
area + percorsi
area minerale / verde flussi pedonali
0
pavimentazione
50m
NE
N
LO TT O
AREA DI TRANSITO
PARCO URBANO / NUOVI SPAZI
NUOVO PARCO URBANO
NE
AREA ESTESA / PIAZZA
SPAZI DI AGGREGAZIONE
05
VISTA PIAZZA STAZIONE
NUOVE FUNZIONI
RIGENERAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO
INTERAZIONE LOTTO N / PARCO URBANO / STAZIONE
INNESTO PARCO URBANO / PIAZZA / LOTTO N
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SPAZI DI AGGREGAZIONE LIMITATI
AREA ANTISTANTE STAZIONE
N LO TT O
FLUSSI
STAZIONE
IO
ST AZ
N LO TT O
LOTTO N
IO ST AZ
SECONDA FASE
NE
AREA ABBANDONATA
PRIMA FASE
IO ST AZ
STATO DI FATTO
NU FU OV NZ E IO NI
stato di fatto
Quattro possibilità: verticale: ispirato da “Plug-in CIty” di Peter Cook, prevede l’inserimento di un nuovo modulo su una o più pareti esistenti, con varie funzioni per poter soddisfare le diverse esigenze; orizzontale: ridefinisce lo spazio al piano terra e l’area circostante fruibile dagli utenti e dall’edificio ospitante; interna: ridefinisce nuovi spazi interni, spesso inutilizzati, generando così una struttura temporanea; rooftop: moduli posizionati sul piano copertura di un edificio esistente promuovendo nuovi spazi per attività comuni.
L’obiettivo è quello di fornire una struttura “parassita” plug-in per definire una connessione sociale/visiva tra utenti ed edificato esistente.
ARCHITETTURA PARASSITA - DI INTEGRAZIONE - INTERSTIZIALE
pieni
scansione
proposta
stato di fatto
unità base - abaco
unità base
ATTIVITÀ COMMERCIALI HUB VACCINALE PALESTRA ASILO
STANZA LOGGIA TERRAZZA
SPAZIO
SERVIZI
FRAME GREEN WALL SISTEMA FOTOVOLTAICO
FUNZIONE FILTRO
nuovo residenziale
demolizioni accessi
demolizioni
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modulo D
modulo C
modulo B
modulo A
vuoti
PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE
06
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VISTA DAL NUOVO PARCO URBANO
0
PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE
07
DETTAGLIO MODULO
prospetto Nord-Est
50m
filtro
passaggio
edificio ad angolo
VISTA ESTERNA
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corte interna
0
PLUG-IN EDILIZIA RESIDENZIALE
08
VISTA CORTE INTERNA
prospetto Ovest
pianta piano tipo
30m
Maria Visciano