SINDACATI E LAVORATORI MIGRANTI Alla ricerca di buone pratiche

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La pubblicazione di questo opuscolo è stato reso possibile con il finanziamento dell’Unione europea.




Progetto: “Organised Labour and Migrant Workers – in search of supportive practices: A Comparative Analysis of Trade Union Responses to Migrant Labour in Slovenia, Austria, Italy, Croatia, Serbia and the Former Yugoslav Republic of Macedonia” Coordinatore del progetto: Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche Partner del Progetto: Università di Vienna Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia Università di Spalato, Facoltà di Filosofia, Spalato Università di Belgrado, Facoltà di Filosofia Università St. Cirillo e Metodio, Skopje


SINDACATI E LAVORATORI MIGRANTI Alla ricerca di buone pratiche Redattore: Ana Kralj Collaboratori: Ana Kralj, Birgit Sauer, Markus Griesser, Marina Andeva, Ornella Urpis, Danica Škara, Dragana Antonijević, Ana Banić Grubišić, Marija Krstić, Ljupčo Risteski Copertina e progettazione del layout: Pigraf, d.o.o. Casa editrice: Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche, Annales University Press Per il editore: Rado Pišot Stampa: Pigraf d.o.o., Izola Tiratura: 500 copie Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo dell’Unione europea. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità dell’ Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche e non pretendono in alcun modo di rappresentare il punto di vista dell’Unione europea.


INDICE I. INTRODUZIONE.................................................................................................................................7 II. PERCHE’ IL LAVORO DEI MIGRANTI E’ UN PROBLEMA PER I SINDACATI.......................9 III. BUONE PRATICHE PORTATE AVANTI DAI SINDACATI E DALLE ORGANIZZAZIONI PARTNER NEI PAESI SELEZIONATI......................................... 15 IV. CONTATTI UTILI............................................................................................................................ 48



SINDACATI E LAVORATORI MIGRANTI Alla ricerca di buone pratiche I. INTRODUZIONE Questo opuscolo contiene informazioni che sono frutto del lavoro di ricerca del progetto internazionale: “Il lavoro e i lavoratori migranti – in ricerca di pratiche di sostegno: analisi comparativa dei interventi sindacali in Slovenia, Austria, Italia, Croazia, Serbia e Macedonia”, condotto nell’ambito del programma PROGRESS. Il progetto si propone di intensificare la cooperazione e l’apprendimento reciproco con i soggetti interessati - sindacati, lavoratori migranti, ONG, enti pubblici e ricercatori analizzando la situazione dei lavoratori migranti e mettendo in evidenza il ruolo dei sindacati nella lotta contro la precarietà del lavoro e nella promozione di condizioni di lavoro e di vita dignitose per tutti i lavoratori. Questo opuscolo non può e non deve sostituire l’entusiasmo e l’impegno degli attivisti sindacali, italiani e migranti. Esso si propone di responsabilizzare i sindacati nei diversi contesti europei analizzati al fine di trovare gli strumenti, i ruoli e i modelli 7


per una protezione efficace dei diritti dei lavoratori migranti, fornendo alcuni esempi di buone pratiche portate avanti dai sindacati in vari paesi. Un lavoro dignitoso per i lavoratori migranti significa un lavoro dignitoso per tutti i lavoratori. La nostra speranza è che questo lavoro possa aiutare coloro che sono già impegnati nello sforzo di promuovere i diritti dei lavoratori migranti ed incoraggiare altri a unirsi a questa sfida.

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II. PERCHE’ IL LAVORO DEI MIGRANTI E’ UN PROBLEMA PER I SINDACATI Nell’era della globalizzazione, quasi tutti i Paesi del mondo sono coinvolti in flussi migratori: dai paesi di origine, attraverso i paesi di transito, verso quelli di destinazione. I flussi migratori internazionali attuali sono sempre più complessi e diversificati e cambiano nella forma e nella natura, nella direzione e nella durata della esperienza migratoria. Al momento, i migranti internazionali sono un gruppo molto eterogeneo, che comprende lavoratori stagionali, lavoratori temporanei, lavoratori migranti qualificati, studenti, richiedenti di asilo e rifugiati, lavoratori in situazione irregolare e vittime del traffico di esseri umani e del lavoro forzato. Secondo i dati, raccolti dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO): - I migranti internazionali nel 2010, stimati in 214 milioni di euro, rappresentano solo il 3 per cento della popolazione mondiale. - Le donne costituiscono quasi il 50 per cento dei migranti internazionali. - I lavoratori migranti (quelli che migrano per ragioni di lavoro) e le loro famiglie 9


rappresentano circa il 90 per cento del totale dei migranti internazionali. - I lavoratori migranti economicamente attivi sono circa 105 milioni nel 2010. Pertanto, la migrazione è prima di tutto un problema di lavoro. Si tratta di persone che si spostano per trovare un lavoro dignitoso, per assicurare un futuro migliore alle loro famiglie. Mentre la migrazione internazionale può essere un’esperienza positiva per alcuni, molti lavoratori migranti – specialmente quelli appartenenti ai settori più vulnerabili della forza lavoro - sono suscettibili di uno sfruttamento estremo: le scarse condizioni di vita e di lavoro, (tra cui l’allungamento dell’orario di lavoro), la negazione di congedi per malattia o ferie, l’assegnazione di mansioni che nessun altro vuole svolgere, la diminuzione dei salari, le spese eccessive per alloggi scadenti e spostamenti pericolosi, le tasse per servizi discutibili, una virtuale assenza di sicurezza sociale, il rifiuto della libertà di associazione e dei diritti dei lavoratori, il mobbing, la discriminazione e la xenofobia. Garantire la tutela dei diritti dei migranti è essenziale per ottenere un lavoro dignitoso per tutti gli uomini e per tutte le donne. I diritti dei migranti sono i diritti dei lavoratori. Pertanto, la migrazione internazionale dei lavoratori dovrebbe essere 10


affrontata nella prospettiva di un mercato del lavoro basato sui diritti dei lavoratori, con l’obiettivo di promuovere condizioni di lavoro dignitose per i migranti e la tutela dei diritti umani. Per molti anni, i lavoratori migranti non sono stati presi in grande considerazione dai sindacati. In quanto agenti di contrattazione collettiva, i sindacati si sono concentrati sui lavoratori locali regolari e hanno intensificato i loro sforzi sui pochi lavoratori migranti nei luoghi di lavoro. Adesso le cose sono cambiate. Il mercato globale del lavoro è caratterizzato dalla mobilità del lavoro e da luoghi di lavoro in cui sono presenti lavoratori di diverse nazionalità. Lo sfruttamento è il risultato di questa trasformazione e del fatto che i lavoratori migranti non sono abbastanza inforrmati sui loro diritti. Quindi, perché è lavoro dei migranti è un problema sindacale? I lavoratori migranti, indipendentemente dal loro status, sono prima di tutto dei lavoratori. I sindacati hanno il compito di proteggere tutti i lavoratori e non solo quelli iscritti al sindacato. Essi lottano per l’uguaglianza e la solidarietà - per 11


un lavoro dignitoso per tutti, per la protezione sociale e contro lo sfruttamento. “Un infortunio a un lavoratore è un danno per tutti” è uno dei più noti slogan sindacali ed è la ragione principale per considerare i lavoratori migranti come un problema squisitamente sindacale. Essi infatti sono lavoratori fra i più vulnerabili ed abbisognano di una particolare assistenza e attenzione, e di speciali sforzi organizzativi. Riguardo ai diritti dei lavoratori migranti, l’uguaglianza, la parità di trattamento, le pari opportunità sono le premesse fondamentali per i sindacati, assieme alla salute, alla sicurezza sul lavoro, al mantenimento del posto di lavoro, alla formazione professionale, alla sicurezza sociale, e all’ organizzazione sindacale. Tutti i gruppi di lavoratori (migranti) hanno bisogno di assistenza - e la via migliore per ottenerla è il sindacato. Proteggere i diritti dei lavoratori migranti è il modo migliore per proteggere i diritti dei lavoratori nazionali ed evitare i tentativi di mettere i lavoratori migranti e nazionali in concorrenza tra di loro. Questo problema è particolarmente delicato in questo momento di crisi economica, dal momento che la maggioranza della popolazione spesso identifica i lavoratori migranti come responsabili della instabilità economica-socale. Le condizioni di lavoro, in generale, stanno peggiorando, mentre la precarietà dei contratti di lavoro a breve termine produce 12


insicurezza sociale e sfruttamento. La condizione lavorativa è costantemente sotto minaccia. Queste tendenze sono state prima esperite dai lavoratori migranti, e ora si sono estese a tutti i lavoratori. Un altro ottimo motivo per reclutare e organizzare i lavoratori migranti è che questi procurano nuovi iscritti. Reclutare membri di diverse nazionalità in settori rimasti tradizionalmente estranei al movimento sindacale, compresi quelli in cui sono attivi molti lavoratori migranti (agricoltura, edilizia, sanità e servizi domestici, elettronica, tessile, produzione, trasformazione dei prodotti alimentari, commercio alberghiero e ristorazione) è diventato fondamentale per la sopravvivenza e la crescita del movimento sindacale. Raggiungere ed organizzare i lavoratori migranti sarà possibile solo se i sindacati saranno visti come promotori dei diritti dei lavoratori migranti. Il ruolo dei sindacati L’ Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) individua 4 possibili pilastri della strategia sindacale in relazione al lavoro migrante: 13


1. Promuovere una politica basata sui diritti dei migranti: sostenendo l’adozione di politiche nazionali finalizzate alla parità di trattamento dei lavoratori migranti con i cittadini nazionali in materia di diritto nazionale del lavoro, e l’accesso alle protezioni sociali disponibili, la lotta contro lo sfruttamento spesso associato con i migranti in situazione irregolare, e la promozione dei diritti umani fondamentali per tutti i migranti ... 2. La creazione di alleanze con i sindacati di altri paesi: accordi bilaterali e multilaterali tra i sindacati di origine e paesi di destinazione, scambio di buone pratiche ... 3. Educare e informare i membri del sindacato: sensibilizzazione dei sindacati nei paesi di accoglienza, al fine di scoraggiare la discriminazione nei confronti dei lavoratori migranti, la diffusione di informazioni a quei lavoratori che stanno valutando la migrazione per ragioni di lavoro ... 4. Raggiungere i lavoratori migranti: organizzare i lavoratori migranti, fornire informazioni, assistenza e supporto in forma di diversi progetti, programmi ed iniziative.

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III. BUONE PRATICHE CONDOTTE DAI SINDACATI E DALLE ORGANIZZAZIONI PARTNER NEI PAESI SELEZIONATI AUSTRIA Buona Pratica I: consulenza nella madre-lingua presso la Federazione sindacale austriaca (Österreichischer Gewerkschaftsbund, ÖGB) PUNTI DI PARTENZA Il primo servizio istituito dai sindacati austriaci che si sono concentrati sui bisogni e sugli interessi specifici dei lavoratori migranti, è consistito nel fornire attività di interpretazione e di traduzione legale da e in turco/curdo e da/in bosniaco/ croato/serbo (BCS). Questi infatti sono, per ragioni storiche, i gruppi linguistici più consistenti tra i lavoratori migranti in Austria. Al giorno d’oggi la consulenza nella madrelingua in turco/curdo e BCS è offerta dalle sedi dell’ÖGB nelle tre province federali, principalmente a Vienna, Austria del Nord e Vorarlberg. 15


OBIETTIVI Fornire consulenza legale ed assistenza ai lavoratori migranti nella loro madre lingua, soprattutto per quanto riguarda il diritto di lavoro nazionale e i diritti in generale. Sostenere il lavoro dei consiglieri e dei segretari regionali delle singole organizzazioni sindacali nelle imprese con una percentuale elevata di lavoratori migranti. Reclutare i lavoratori immigrati all’interno dei sindacati e rafforzare il potere organizzativo dei sindacati. Sostenere i lavoratori migranti creando, nelle fabbriche e nelle imprese, consigli con una quota elevata di lavoratori migranti. DESTINATARI I lavoratori migranti provenienti dai paesi della ex Jugoslavia e Turchia. ATTIVITÀ Fornire consulenza (legale) ed assistenza ai lavoratori migranti nella loro madre lingua, presso la sede del sindacato ed altri uffici regionali. Competenze 16


linguistiche, competenze interculturali e l’esperienza personale migratoria sono di importanza cruciale nel fornire consulenza e assistenza relativa ai lavoratori migranti. Comunicazione e negoziazione con i datori di lavoro o enti pubblici per far rispettare i diritti dei lavoratori migranti. Fornire consulenza di sensibilizzazione per i lavoratori migranti, visitando le aziende con una quota elevata di lavoratori migranti per fornire consulenza legale e fornire servizi di traduzione (spesso su invito dai membri dei consigli dei lavoratori o dei segretari regionali). Pubblicare materiali informativi e organizzare attività culturali ed eventi di sensibilizzazione (spesso su invito di ONG, associazioni di immigrati e altre istituzioni comunitarie). Fornire aiuto organizzativo e supporto per la creazione di consigli di lavoro con i rappresentanti dei lavoratori migranti. Diffondere informazioni sui servizi e le attività volte a sostenere i lavoratori migranti (distribuzione di manifesti e volantini nei centri di comunità e caffetterie, annunci pubblicitari su giornali e riviste delle comunità migranti). Collegare in rete e cooperare con altre istituzioni ed attori (Camera di Comercio, 17


centri di consulenza, organizzazioni non governative, associazioni di migranti, iniziative auto-organizzati dei migranti) per fornire informazioni sui servizi e sulle fonti di informazioni utilizzabili. Buona Pratica II: Progetto “Nella zona di confine” (“Im Grenz Raum, IGR”); cooperazione tra ÖGB Burgendland e il sindacato ungherese MSZOSZ PUNTI DI PARTENZA Negli ultimi anni la cooperazione transnazionale è diventata un ordine del giorno di importanza crescente a causa del processo di integrazione europea. Sono stati avviati progetti transfrontalieri tra sindacati provenienti da Austria e nei Paesi vicini. I progetti di cooperazione sono situati nelle regioni di confine di sud-est, caratterizzate da forti disuguaglianze sociali. Molti progetti sono in parte finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Unione europea (FESR). I progetti di cooperazione si basano su Consigli sindacali interregionali, costituiti dai comitati della Confederazione europea dei sindacati dalla fine degli anni 1990. 18


I progetti sono stati avviati dalla ÖGB a livello federale ed a livello provinciale. Un esempio è il progetto di cooperazione tra la ÖGB Burgenland, la provincia più orientale delle nove province federali dell’Austria, e la Unione West-ungherese MSZOSZ denominato Nella zona di confine (Im Grenz Raum, IGR). Un progetto precursore durato dal 2002 al 2007 è stato il progetto IGR, nel programma dal 2008 al 2014. Il budget è di 6,9 milioni di euro (risorse FESR e risorse nazionali di cofinanziamento). OBIETTIVI ‘Dumping’ salariale e sociale devono essere scoraggiati nella regione di confine, garantendo i diritti fondamentali dei lavoratori (migranti). Compensare la mancanza di informazioni relativa (tra le altre cose) ai diritti lavorativi e sociali attraverso la consulenza e l’ assistenza ai lavoratori migranti nella loro madre lingua madre. DESTINATARI I destinatari principali del progetto sono gli immigrati ungheresi in Austria, per lo più pendolari che viaggiano al loro paese d’origine su base giornaliera 19


o settimanale. Inoltre, i destinatari sono anche gli austriaci che lavorano in Ungheria. La maggior parte degli immigrati ungheresi in Austria lavora in settori come l’agricoltura e la silvicoltura, il settore alberghiero e la ristorazione, il settore delle costruzioni e dei trasporti. I settori sono anche le aree principali su cui il progetto IGR si sta concentrando. ATTIVITÀ DEL PROGETTO Consulenza nella madre-lingua in diversi settori dei diritti lavorativi e sociali (di persona, per telefono e per e-mail). Conoscenza della lingua e la capacità di coprire una vasta gamma di diversi settori del diritto sono di una importanza cruciale nel fornire consulenza e assistenza relativa ai lavoratori migranti. Circa 800 consulenze sono fatte al mese in undici sedi regolari (cinque in Burgenland e altri sei in Ungheria ocidentale). Sono organizzate delle visite informative in occasioni speciali (ad esempio, la scadenza del regime transitorio in materia di accesso al mercato del lavoro per i lavoratori ungheresi). I consulenti spesso fanno le loro visite nelle aziende con elevate quote di 20


immigrati ungheresi e nei luoghi come i valichi di frontiera, dove si ritiene che sia presente un numero consistente di migranti. Varie forme di divulgazione di consulenza sono messe in atto nei diversi settori (ad esempio “punti di mattino” per i camionisti la domenica alle ore 10:00 in un ristorante nella zona di confine). Offerta di corsi di qualificazione e formazione (ad esempio, i corsi di lingua per i funzionari sindacali, i membri delle commissioni, i dipendenti dell’ispettorato del lavoro e altre autorità pubbliche). Il progetto IGR collabora con le autorità pubbliche, ad esempio, gli uffici fiscali e le istituzioni di assicurazione pensionistiche dei entrambi i paesi al fine di instaurare rapporti di scambio e collaborazione. Circa 60 eventi di sensibilizzazione sono organizzati ogni anno per diffondere informazioni su diversi argomenti (ad esempio, come compilare un modulo in lingua tedesca, come chiedere gli assegni familiari). Regolarmente, quegli eventi sono organizzati in palestre o sale da concerto nelle città ungheresi prossime al confine austriaco. Inoltre, sono pubblicati dei libretti bilingue che coprono diversi settori del diritto e che sono distribuiti, tra l’altro, dagli uffici IGR. 21


Gli annunci sono inseriti in giornali locali e sono prodotti degli spot per le radio regionali in Ungheria allo scopo di diffondere informazioni sui servizi offerti dal progetto IGR. Collegamento in rete e cooperazione con le altre istituzioni e organizzazioni competenti (autorità pubbliche, Camera del Lavoro, singoli sindacati, consigli di fabbrica). Buona Pratica III: Il lavoro IG @ migrazione all’interno del sindacato GPA-djp PUNTI DI PARTENZA Il lavoro di IG @ migrazione consiste nell’attivazione di una “comunità di interessi” (Interessengemeinschaft, IG) all’interno del sindacato degli impiegati privati ​​Settori di stampa, giornalismo e della carta (GPA-DFGP), operante dal 2000. Il compito delle IG è la creazione di una struttura di rappresentanza degli interessi a livello di officina in quei settori in cui l’istituto tradizionale in questo campo, vale a dire il consiglio di fabbrica, non è più efficiente. Le IG sono in primo luogo comunità ‘web-based’, nelle quali possono ritrovarsi, a pari titolo, sia i membri sia i non membri. Le IG svolgono anche un ruolo formale 22


nelle strutture del sindacato con i rappresentanti degli organi di governo della GPA-djp. OBIETTIVI Creazione di un nuovo modello di rappresentanza sindacale e di organizzazione a favore di e da parte dei lavoratori migranti. Stabilire piattaforme a fini di scambio e creare una rete di contatti intesi a generare una consapevolezza comune e la solidarietà tra i suoi membri. Sviluppo di un nucleo di auto-rappresentanza, al fine di rafforzare approcci partecipativi all’interno del movimento sindacale austriaco. DESTINATARI Impiegati di origine straniera. ATTIVITÀ DEL PROGETTO Impostare diversi canali di comunicazione nello spazio virtuale (es. Newsletter) e nello spazio reale (riunioni). Eleggere un comitato federale ogni due anni che a sua volta elegge un capo e un 23


vice capo e invia rappresentanti agli organi della GPA-djp. Stabilire un programma di lavoro che definisce l’ordine del giorno per l’anno successivo. Avvio di un sito web e distribuzione di una cartella che è stata tradotta in 13 lingue diverse. Organizzazione (sensibilizzazione) di eventi, tavole rotonde, tornei di calcio, sviluppo di azioni ad hoc e di campagne. Elaborazione di documenti di sintesi e proposte per i diversi organismi sindacali, al fine di portare avanti il ​​dibattito su argomenti riguardanti la migrazione all’interno del movimento operaio. Buona Pratica IV: undok - Centro di Consulenza per lavoratori migranti senza documenti PUNTI DI PARTENZA I migranti sono sovrarappresentati nell’economia sommersa. Mentre lo stato di precarietà di questi lavoratori è causa di grande vulnerabilità, le loro condizioni di lavoro spesso non sono conformi agli standard minimi (ad esempio orari 24


di lavoro eccessivi, sfruttamento intenso). Questo a sua volta sta minando le condizioni di sociali e di lavoro per tutti i lavoratori. Anche se il lavoro migrante irregolare è una questione controversa nella agenda politica (e non solo) dei sindacati austriaci, un Gruppo di lavoro per un lavoro sommerso (AK undokumentierte Arbeit) è stato costituito a marzo 2011. Il Gruppo di lavoro è una cooperazione orientata a promuovere lo scambio di esperienze e a sviluppare strategie comuni nei confronti del lavoro immigrato irregolare. E ‘composto da persone impegnate della Camera del lavoro di Vienna (AK), dei quattro sindacati individuali nel settore privato (GPA-djp, PRO-GE, vida, GBH), di ONG, di gruppi di immigrati auto-organizzati e di iniziative contro razzismo. Nell’autunno del 2013 verrà aperto un centro di consulenza per i lavoratori migranti privi di documenti, finanziato dalla Camera del lavoro di Vienna e dai quattro sindacati. OBIETTIVI Sostenere i lavoratori migranti privi di documenti offrendo una consulenza (legale), e rappresentanza per far valere i loro diritti. 25


Prevenire il ‘dumping’ salariale e sociale nell’economia legale, che viene incoraggiato dagli standard minimi adottati nei settori sommersi. DESTINATARI Lavoratori migranti privi di documenti, lavoratori migranti privi di residenza mancante e / o di permessi di lavoro. ATTIVITÀ DEL PROGETTO Il Gruppo di lavoro si riunisce ogni due mesi, i team più piccoli, i cosiddetti gruppi di lavoro (AG), si incontrano più frequentemente. Le AG svolgono compiti particolari, come l’organizzazione di eventi (ad esempio, una conferenza sul tema “Modelli di consulenza e aiuto relativo al lavoro sommerso”). Un team di esperti legali dei sindacati e delle ONG connessi con il gruppo di lavoro ha messo insieme informazioni sulla complessa situazione giuridica dei lavoratori privi di documenti in Austria. Queste informazioni possono essere trovate nel libretto “Pretese sociali e legali dei migranti in caso di lavoro sommerso, e rischi legali riguardanti il loro status di residenza in caso di applicazione”, pubblicato dal Gruppo di lavoro, in collaborazione con la Camera del lavoro di Vienna . 26


L’esperienza comprensiva e la conoscenza pratica del gruppo di lavoro aiuta ad assistere i singoli lavoratori del sommerso nelle loro controversie di lavoro. La chiusura dei contatti stabiliti con i gruppi di lavoro simili e centri di consulenza in Germania. Il centro di consulenza per i lavoratori privi di documenti fornirà consulenza giuridica di base in materia di diritto di soggiorno nonché in materia di diritto del lavoro e del welfare sociale. Inoltre, dirigera i colleghi nel settore della assistenza dei sindacati e fornirà assistenza legale. La documentazione dei casi verrà utilizzata per ulteriori attività di lobbying da parte del gruppo di lavoro per applicare i cambiamenti nella politica austriaca nei confronti dei lavoratori privi di documenti.

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ITALIA Buona Pratica I: ANOLF - Associazione Nazionale Oltre le Frontiere, promossa dal sindacato CISL PUNTI DI PARTENZA L’associazione ANOLF è promossa dal sindacato CISL, con lo scopo sociale di sostenere e promuovere il miglioramento sociale dei lavoratori ed assicurare, in conformità con le leggi vigenti, una migliore condizione di vita per gli immigrati. L’associazione è suddivisa in sezioni regionali e provinciali o territoriali, con 20 sezioni regionali, 101 sezioni provinciali e 10 sezioni territoriali. L’associazione ANOLF è stata creata con l’obiettivo di contribuire a creare una società aperta alle diversità in un mondo sempre più multietnico, multiculturale, nel rispetto e nella valorizzazione delle specificità etniche, culturali e religiose. OBIETTIVI Sostenere il lavoro del sindacato CISL e promuovere i processi di integrazione degli stranieri. 28


Combattere il razzismo e la xenofobia attraverso l’interazione tra gruppi sociali diversi, perseguendo la reciproca conoscenza, il rispetto e le opportunità per tutti in una società fondata sulla pacifica convivenza. I punti di forza dell’impegno dell’ANOLF sono l’uguaglianza dei diritti e dei doveri, quale espressione di un “civismo” maturo, indispensabile per l’intera società, in un paese come Italia dove gli immigrati sono una parte significativa della forza lavoro. DESTINATARI (dis) occupati migranti economici, rifugiati e richiedenti asilo. ATTIVITÀ Servizi di informazione, consulenza, assistenza, al fine di promuovere i diritti degli immigrati. Processi formativi per l’acquisizione di competenze (lingua, cultura, normative, formazione professionale). Azioni intese a favorire la socializzazione e l’ associazionismo attivo tra gli immigrati. 29


Iniziative di recupero e salvaguardia del patrimonio culturale dei paesi di origine. Iniziative politiche e sociali per l’effettivo soddisfacimento dei bisogni di vita degli immigrati. Campagne di informazione, sensibilizzazione, incontri rivolti alla popolazione italiana. Ricerche, studi, seminari, feste di incontro tra i popoli, promozione di progetti, anche in partenariato, riguardanti gli immigrati. Rapporti e collaborazione in Italia ed in Europa con istituzioni, enti , organizzazioni politiche, sindacali e professionali, associazioni per affrontare il fenomeno migratorio. Interventi ed accordi di cooperazione con i paesi di provenienza degli immigrati. Pieno coinvolgimento delle strutture CISL per tutto quanto concerne la tutela dei diritti degli immigrati legati al lavoro.

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Buona Pratica II: Unione Italiana degli Immigrati del Friuli Venezia Giulia - Un.It.I., promossa dal sindacato UIL PUNTI DI PARTENZA L’Associazione è una organizzazione senza scopo di lucro, indipendente, aconfessionale e apartitica. Essa intende perseguire esclusivamente finalità umanitarie Svolge attività dirette alla tutela e alla promozione sociale, politica, culturale ed economica degli immigrati e delle immigrate del Friuli Venezia Giulia e delle loro famiglie, al fine di favorirne l’effettivo inserimento e l’integrazione nella società, rimuovendo qualsiasi ostacolo politico, religioso, di razza, di sesso, di lingua o connesso a condizioni personali e sociali. OBIETTIVI Assistere i lavoratori nella gestione delle procedure in materia di servizi sociali, in particolare le lesioni e l’assistenza sociale. Offrire assistenza nelle procedure di trattamento in materia di permessi di soggiorno e il sistema delle quote, nonché le misure di regolarizzazione del soggiorno degli immigrati in Italia. 31


Offrire assistenza, anche legale, ai cittadini stranieri per la compilazione della domanda per l’ottenimento e / o il riacquisto della cittadinanza italiana. Offrire assistenza nella compilazione e presentazione delle domande elettroniche da parte dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia per ricongiungimento familiare. Offrire assistenza nella compilazione delle domande elettroniche per l’ottenimento e / o il rinnovo del permesso di soggiorno in Italia. DESTINATARI (dis) occupati immigrati ATTIVITÀ Promozione e realizzazione di iniziative e progetti di accoglimento, di assistenza e in campo abitativo e lavorativo. Promozione della conoscenza e della tutela dei diritti degli immigrati e delle immigrate mediante attività di assistenza e consulenza legale. Promozione di iniziative di informazione, sensibilizzazione e pubblicizzazione sulle tematiche attinenti al mondo dell’immigrazione e ai diritti degli immigrati e 32


delle immigrate. È stato pubblicato in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, serbo-croato, ucraino e albanese, il manuale “I cittadini stranieri e le condizioni di lavoro incerte: un manuale sui loro diritti”. Promozione e realizzazione di iniziative sperimentali in tutti i settori attinenti alle esigenze di accoglimento, inserimento, educazione, formazione, istruzione, assistenza, tutela e, in generale, attinenti alla sfera dei diritti e delle opportunità per gli immigrati e per le immigrati. Promozione di attività che favoriscano la reciproca conoscenza e lo scambio tra culture e costumi differenti. Promozione e realizzazione di studi e ricerche che consentano una migliore conoscenza e lo scambio tra culture e costumi differenti e una migliore conoscenza dei problemi e delle esigenze degli immigrati e delle immigrate. Promozione e realizzazione di corsi di formazione culturale, professionale, politica, sindacale e interventi di cooperazione allo sviluppo. Promozione e realizzazione di attività culturali, sociali e ricreative. Promozione la costituzione di cooperative con la partecipazione di immigrati e immigrate. 33


Buona Pratica III: Centri di Assistenza fiscale - CAF, promosse dai sindacati CISL, CGIL e UIL PUNTI DI PARTENZA I CAF sono dei centri di assistenza fiscale, lavorano soprattutto nel campo dei pagamenti fiscali, dichiarazioni dei redditi, compilazione di modelli richiesti dalla legge italiana. Questi centri sono costantemente impegnati nel promuovere la semplificazione e il miglioramento del rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Agiscono come un ponte per fornire ai loro membri, lavoratori e pensionati una qualificata assistenza e consulenza in materia fiscale e di prestazioni sociali. I sindacati Cisl, Uil e Cgil hanno molti uffici e sedi presso i loro centri CAF in tutta l’Italia. OBIETTIVI Offrire consigli pratici su questioni fiscali, catastali, prestazioni sociali, tasse. 34


DESTINATARI (dis) occupati ATTIVITÀ Dichiarazioni dei redditi; ISE - indicatore della situazione economica; pagamento dell’IMU; compilazione del modello RED; Dich. per prestazioni assistenziali Inps ICCRI ICLAV. In ciascuno dei tre centri CAF dei principali sindacati in Italia sono stati creati servizi per lavoratori domestici e badanti, al fine di fornire alle famiglie l’assistenza necessaria per la gestione del rapporto di lavoro di lavoratori domestici, badanti, baby sitter, governanti. I servizi offerti riguardano ogni aspetto della regolarizzazione e della gestione del rapporto di lavoro, garantendo al datore di lavoro, in conformità con le leggi, correttezza, precisione e professionalità, e garantendo al lavoratore domestico tutti i diritti e le tutele riconosciuti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. All’interno di questi centri si offrono i seguenti servizi: stipulazione dei contratti in conformità con la legislazione nazionale; elaborazione dei prospetti paga mensili (buste paga), calcolo della tredicesima ed elaborazione del modello CUD; calcolo dei contributi previdenziali, 35


calcolo dei giorni di ferie, malattia, maternità, incidente, calcolo del TFR e di liquidazione, assistenza per compilare i documenti necessari a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per il datore di lavoro, regolarizzazione dei rapporti di lavoro con i cittadini extracomunitari. Buona Pratica IV: Patronati PUNTI DI PARTENZA Il ruolo previsto dalla legge italiana per i Patronati è quello di proteggere i diritti individuali dei cittadini sul territorio nazionale. L’assistenza e la consulenza offerte da questi istituti sono finalizzate al conseguimento di benefici sociali, sanitari e socio-assistenziali, compresi quelli relativi alla emigrazione e immigrazione. Possono essere fondati solo da associazioni nazionali di lavoratori. Queste associazioni inviano richiesta di riconoscimento al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, specificando il nome, la natura, i compiti e lo statuto, nonché i mezzi inizialmente previsti per il funzionamento del Patronato. Le loro attività sono soggette alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che valuta annualmente la quantità-qualità delle attività offerte 36


da questi istituti e la reattività degli uffici secondo dei parametri stabiliti dalla legge in Italia e all’estero. OBIETTIVI Assistere i lavoratori nella gestione delle procedure in materia di servizi sociali, in particolare le lesioni e l’assistenza sociale. Offrire assistenza nelle procedure di trattamento in materia di permessi di soggiorno, nonché le misure di regolarizzazione del soggiorno degli immigrati in Italia. DESTINATARI (dis) occupati (compresi i migranti) ATTIVITÀ Assistenza gratuita ai lavoratori per lo svolgimento delle pratiche di sicurezza sociale e la compilazione delle domande di permesso di soggiorno. La legge prevede che tali istituzioni possono collaborare con le autorità diplomatiche e consolari italiane all’estero. Esse possono anche accedere alle 37


banche dati dei vari organismi. Un elenco di tutti i Patronati riconosciuti dall’Istituto Italiano per la Previdenza Sociale (INPS) si può trovare al seguente link: http://www.inps.it/AgendaSedi/ info_patronati.asp SLOVENIA Buona Pratica I: Pacchetto di integrazione per gli immigrati disoccupati, rifugiati e richiedenti asilo, l’Associazione dei sindacati liberi della Slovenia - ZSSS (Zveza Svobodnih Sindikatov Slovenije - ZSSS) PUNTI DI PARTENZA Ai migranti, ai richiedenti asilo ed ai rifugiati mancano spesso le informazioni essenziali sui diritti di cui essi sono titolari a causa della loro posizione sociale relativamente marginale. Basso livello di inclusione sociale nell’ ambiente immediato come diretta conseguenza delle condizioni di vita e di lavoro nella quale i membri di questi gruppi vulnerabili si trovano. 38


Prospettive estremamente sconfortanti di occupazione dei migranti, che di regola non dipendono dalle loro qualifiche e dal loro grado di istruzione. OBIETTIVI Il progetto promuove le pari opportunità sul mercato del lavoro. L’obiettivo è quello di rafforzare l’inclusione sociale dei destinatari del progetto e, a questo scopo, viene organizzata una festa annuale del multiculturalismo. Il progetto facilita l’accesso alle opportunità occupazionali e formative delle persone appartenenti ai gruppi vulnerabili. Fin dalla sua istituzione, esso si vale dell’opera di tre persone appartenenti ai principali gruppi destinatari. Per realizzare questo obiettivo, è stato organizato un anno di corso di formazione per un coordinatore di progetto, un consigliere per la difesa dei diritti dei migranti, e un addetto alle richieste di asilo e rifugio politico. DESTINATARI Migranti per ragioni economiche, (dis) occupati, rifugiati e richiedenti asilo.

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ATTIVITÀ DEL PROGETTO Selezione di una persona che coordina il lavoro dei difensori dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati. reclutamento e selezione dei due candidati consiglieri dei sostenitori dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Ricerca sulle attuali competenze dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo in materia di occupazione e inclusione sociale, durante la fase iniziale del progetto, il team di esperti responsabili per la preparazione del programma annuale di formazione ha effettuato due visite in Austria e Norvegia ed effetuato una consulenza con dei rappresentanti del sindacato austriaco GPA DJP (Gewerkschaft der Privatangestellten - Druck, Journalismus, Papier), con il sindacato norvegese per i lavoratori edili di Oslo (Bygningsarbeiderforenning), e con la Piattaforma delle ONG per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti (PICUM). Programma di formazione per difensori dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati, preparato da un team multidisciplinare di esperti, comprende i seguenti otto moduli: i fondamenti del lavoro e del diritto sociale, i fondamenti giuridici del diritto di asilo, i fondamenti della della lingua slovena,la ricerca sui 40


bisogni delle comunità, la capacità di comunicazione, i fondamenti del lavoro di ricerca, la conoscenza base del computer, e il mercato del lavoro sloveno. Preparazione e conduzione del programma di formazione di otto moduli per i sostenitori dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e pubblicazione di una guida pratica per i difensori dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e rifugiati che essi saranno in grado di consultare durante il lavoro sul campo. Istituzione di un ufficio di consulenza presso la sede ZSSS. Creazione di una linea telefonica gratuita di emergenza per i lavoratori migranti 080 14 34. Preparazione e distribuzione dei volantini “ABC della integrazione”. Organizzazione di un festival annuale di dialogo interculturale con vari eventi fra cui: proiezioni di film, serate culinarie, torneo di calcio giocato da squadre provenienti dai gruppi vulnerabili, preparazione di una lista delle competenze per il “difensore dei diritti dei gruppi vulnerabili” per essere inclusa nelle qualifiche professionali nazionali. Entro la fine del progetto, verrà presentata iil programma di formazione all’Istituto della Repubblica di Slovenia per l’istruzione e la formazione professionale per l’accreditamento, e non solo per aumentare 41


le prospettive di occupazione delle persone coinvolte nel progetto, ma anche per facilitare l’integrazione dei migranti nel sistema di difesa dei diritti e dei richiedenti asilo e rifugiati all’interno delle pratiche istituzionali. Preparazione e promozione di un certificato di multiculturalismo e di responsabilità sociale delle imprese da un gruppo di esperti sulla base di alcuni indicatori quali, per esempio, la capacità di apertura della società nell’impiego del personale proveniente da vari nazioni. Collaborazione con i sindacati selezionati, austriaci e norvegesi, che esibiranno una breve valutazione di riferimento delle attività di progetto, al fine non solo di migliorare ulteriormente le attività in questo campo, ma anche di favorire lo scambio di buone pratiche a livello internazionale.

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CROAZIA, MACEDONIA E SERBIA Buona pratica I: BWI CONNECT PUNTI DI PARTENZA The Building and Wood Workers’ International (BWI) è una Unione Globale che rappresenta i lavoratori dell’edilizia, dei materiali da costruzione (legno, produzione di mobili), e della silvicoltura. I gruppi sindacati BWI rappresentano 12 milioni di membri in 130 paesi. Il BWI ha formulato il Progetto di Migrazione Globale, una nuova iniziativa per consolidare e coordinare il lavoro di BWI ed i suoi affiliati in materia di migrazione a livello globale. Il progetto è in linea con i tre componenti principali del piano strategico di BWI di organizzazione, negoziazione, e di influenza sulle politiche. Uno dei componenti principali del progetto è BWI CONNECT. Il punto cruciale di BWI CONNECT è di organizzare i lavoratori migranti temporanei nei settori BWI in sindacati sotto la filosofia di “parità di retribuzione, benefici, condizioni, e ore di lavoro a parità di lavoro” indipendentemente dalle caratteristiche della migrazione. Con l’obiettivo generale di organizzazione dei lavoratori migranti, 43


BWI CONNECT è organizzata in tre pilastri: Organizzazione, Politica di Difesa e delle Comunicazioni. La Serbia, la Croazia e la Macedonia sono tradizionalmente considerate Paesi di emigranti. Tuttavia, la maggior parte dei lavoratori frontalieri hanno una conoscenza molto limitata delle norme e dei regolamenti che si applicano al loro lavoro o sul posto di lavoro (nel paese ospitante), dei diritti del lavoro e degli standard salariali minimi, della condizione di lavoro e della previdenza sociale. Pertanto, molti sindacati croati, macedoni e serbi hanno aderito al progetto BWI CONNECT al fine di promuovere condizioni di lavoro e di vita dignitose e responsabilizzare i lavoratori migranti. OBIETTIVI Sviluppare e implementare strategie organizzative, programmi e campagne volte a garantire la tutela dei diritti dei lavoratori migranti e migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita. Fornire informazione ai lavoratori migranti, lungo tutto il loro percorso migratorio, utilizzando le strutture sindacali esistenti e collaborando con la BWI per rafforzare queste strutture mediante la raccolta di fondi per l’istituzione di 44


centri nazionali di informazione per i lavoratori migranti nei paesi della regione. Costruire reti comuni sub regionali per consulenze legali e altri servizi ai lavoratori migranti. Organizzare incontri bilaterali e subregionali mirati ad analizzare la valutazione e l’attuazione degli accordi governativi bilaterali di cooperazione in materia di occupazione. Promuovere le consultazioni e i processi decisionali in relazione alla risoluzione delle questioni relative ai lavoratori migranti nella cornice delle attuali consigli economici e sociali nei paesi della regione con la partecipazione delle ispezioni del lavoro, i centri per l’immigrazione e gli uffici / Enti per l’occupazione. Sostenere i governi nella firma degli accordi bilaterali in materia di tutela della salute e della sicurezza sociale dei lavoratori migranti e dei lavoratori tra i paesi della regione. Integrare pienamente i lavoratori migranti nei programmi sindacali, nelle strutture e nei processi decisionali in modo che essi siano riconosciuti come membri uguali a quelli nazionali. Promuovere e difendere i diritti dei lavoratori migranti attraverso le rispettive strutture nazionali legislative, politiche e nelle campagne contro la 45


discriminazione e la xenofobia. Sviluppare e diffondere le informazioni fondamentali come l’occupazione e il diritto del lavoro, le politiche migratorie, la sicurezza e le normative sanitarie, la legislazione sul salario minimo, e gli standard industriali dei paesi di destinazione per i lavoratori migranti prima della partenza. Creare un organismo comune composto da rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie per fare delle proposte con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente questo protocollo di cooperazione e le azioni comuni che riguardano i lavoratori migranti e la tutela dei loro diritti. Partecipare alla Campagna Mondiale del BWI per i diritti dei lavoratori migranti nell’ambito del BWI CONNECT. DESTINATARI Immigrati (dis) occupati per motivi economici (lavoratori migranti senza permesso di lavoro e quelli senza uno status regolamentato, i lavoratori migranti con permesso di lavoro, ma con una bassa retribuzione).

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ATTIVITÀ DEL PROGETTO Collegare i lavoratori migranti con i sindacati per aderire ai sindacati. Collegare i sindacati dei Paesi di origine con i sindacati nei paesi di destinazione per facilitare le collaborazioni congiunte ad organizzare i lavoratori migranti. Collegare i sindacati con i governi per sostenere le legislazioni e le politiche per garantire i diritti dei lavoratori migranti. Collegare i sindacati con i datori di lavoro per negoziare gli accordi sulla base del “lavoro uguale per parità di retribuzione”. Collegare i sindacati con le organizzazioni della società civile per costruire e rafforzare le alleanze e le reti per la promozione dei diritti dei lavoratori migranti a livello nazionale, regionale ed internazionale. pPreparare i lavoratori migranti prima del loro arrivo nel Paese di destinazione sui loro diritti (Che cosa fare prima di partire, ecc.). Diffondere le informazioni relative ai contatti con i sindacati ed altre istituzioni competenti del Paese ospitante (Cosa fare al momento di partenza). Preparare delle guide per i lavoratori immigrati, per esempio “Guida sui lavoratori migranti per il Sud Est Europa”. Collegare i rappresentanti sindacali ed i lavoratori migranti nel Paese ospitante, al fine di informarli sui loro diritti. 47


IV. CONTATTI UTILI AUSTRIA ÖGB – Federazone dei sindacati austriaci Johann-Böhm-Platz 1, 1020 Vienna Tel: + 43 1 534 4439 Sito web: www.mitgliederservice.at/ E-Mail: servicecenter@oegb.at ÖGB – Segretariato regionale Linz-Stadt Weingartshofstr. 2, 4020 Linz Tel: + 43 0732 665391 E-Mail: linzstadt@oegb.at ÖGB – Segretario regionale Ishak Yilmaz Steingasse 2, 6800 Feldkirch Tel: + 43 5522 355336 E-Mail: ishak.yilmaz@oegb.at 48


ÖGB Burgenland Wiener Straße 7, 7000 Eisenstadt Tel: + 43 2682 77025 Sito web: www.igr.at E-Mail: igr@oegb.at GPA-djp – Gruppo di interese work@migration Alfred-Dallinger-Platz 1, 1034 Vienna Tel: + 43 5 0301 21246 E-Mail: nicholas.hauser@gpa-djp.at undok - Centro di Consulenza per lavoratori migranti senza documenti Sito web: www.undok.at E-Mail: office@undok.at

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SLOVENIA Associazione dei liberi sindacati di Slovenia ZSSS Dalmatinova 4, 1000 Lubiana Tel: + 386 1 43 41 200 Sito web: www.sindikat-zsss.si; www.integracijskipaket.si E-Mail: zsss@sindikat-zsss.si Filantropia slovena, Associazione per la promozione del volontariato Poljanska cesta 12, 1000 Lubiana Tel: + 386 1 430 12 88 Sito web: www.filantropija.org SDGD – Sindacato dei Lavoratori Edili della Repubblica di Slovenia Dalmatinova 4, 1000 Lubiana Tel: +386 1 434 12 20 Fax: +386 1 231 24 60 Sito web: www.sdgd.si E-mail: sdgd@sindikat-zsss.si 50


ITALIA ANOLF – Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere Largo A. Vessella, 31, 00199 Roma Tel: +39 06 8543387 - +39 06 85856269 Fax: +39 06 8417096 Sito web: http://www.anolf.it/ Un.It.I. - L’Unione Italiana degli Immigrati del Friuli Venezia Giulia Via Ugo Polonio, 5, 34125 Trieste Tel: +39 040 367800 Fax: +39 040 367803 Sito web: http://uilfvg.org/servizi-uil/un-it-i/ E-mail: immigrati@uilfvg.it CAF CISL - Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori Sito web: http://www.cafcisl.it/sedi.cfm 51


CAF UIL – Unione Italiana del Lavoro Via San Crescenziano n. 25, Roma Tel: +39 06 8622631 Fax: +39 06 86226333 Sito web: http://cafuil.serviziuil.it/default2.asp E-mail: cafuil@cafuil.it CAF CGIL - Confederazione Generale Italiana del Lavoro Via Boncompagni 16 - 00187 Roma Tel.: +39 06 40045576/7 Fax: +39 06 40045578 Sito web: http://www.cafcgil.it/hp.asp E-mail: consorzio@cafcgil.it; consorziocaafcgil@pec.it

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CROAZIA Sindacato Autonomo di industria elettrica, chimica e non-metallo della Croazia Trg kralja Petra Krešimira IV 2, 10000 Zagabria Tel: + 385 1 4655 024 Fax: + 385 1 4655 055 E-mail: ekn-hr@zg.t-com.hr SGH - Sindacato dell’Industria Edilizia della Croazia Trg kralja P. Krešimira IV 2, 10000 Zagabria Tel: +385 1 46 55 017, +385 1 46 55 014 and +385 1 46 55 129 Fax: +385 1 46 55 014 Sito web: www.sgh.hr E-mail: sgh@sgh.hr STUH – Sindacato per Turismo e Servizi della Croazia Trg kralja P. Krešimira IV 2, 10 000 Zagabria Tel: +385 1 46 55 620 53


Fax: +385 1 46 55 012 Sito web: www.stuh.hr e-mail: stuh@stuh.hr Sindacato dei Trasporti e delle Comunicazioni della Croazia Fabkovićeva 1, 10 000 Zagabria Tel: +385 1 46 55 641 and +385 1 46 55 696 Fax: +385 1 46 55 640 Sito web: www.sindikat-pvh-zagreb.hr E-mail: spivh@hi.t-com.hr Unione dei marinai di Croazia Krešimirova 4 51000 Fiume Tel: +385 51 325 340 Fax: +385 51 213 673 Sito web: www.sph.hr E-mail: sindikat-pomoraca-hrvatske@ri.t-com.hr 54


L’Unione Indipendente di Ricerca e Alta Formazione della Croazia Ilica 51 / I piano 10 000 Zagabria Tel: + 385 1 48 47 337 Fax: + 385 1 48 47 338 Sito web: http://www.nsz.hr E-mail: uprava@nsz.hr

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SERBIA SGIGM – Sindacato dei lavoratori addetti all’industria edile Decanska 14/V, 11000 Belgrado Tel: +381 11 333 52 01/02 Fax: +381 11 323 8728 Sito web: www.sgigm.org.rs E-mail: sindikat.gradjevinarstva@gmail.com; sgigm@verat.net; sgigm@sindikat.rs SSPS – Sindacato autonomo dei Lavoratori della manutenzione stradale di Serbia Dečanska 14/VI, 11000 Belgrado Tel: +381 11 32 34 509 E-mail: sindputara@eunet.rs SSSPD – Unione dei lavoratori forestali di Serbia Dečanska 14/VII, Kancelarija 4, Belgrado Tel: +381 11 333 5184 Fax: +381 11 32 36 043 E-mail: sind.sumar@sindikat.rs 56


Nezavisnost – Nezavisnost Filiale del Sindacato di Ingegneria Civile e I.G.M. Economia Economia Stradale Ul. Nušićeva 4/V, 11000 Beograd Tel/Fax: +381 11 330 67 52 Website: www.nezavisnost.org E-mail: gsgnezav@eunet.rs

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MACEDONIA SGIP – Sindacato di Ingegneria Civile, industria dei materiali da costruzione e proiezione di Macedonia 12 Udarna Brigada N 2A, 1000 Skopje Tel: +389 2 32 17 521 Fax: +389 2 232 07 522, E-mail: sgip@on.net.mk SIDEMK - Sindacato dei lavoratori nel settore forestale, industria elettrica e di legno in Repubblica di Macedonia 12-ta Udarna Brigada 2A, 1000 Skopje Tel: +389 2 316 5301 E-mail: sidemk@t-home.mk

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CIP - Kataložni zapis o publikaciji Narodna in univerzitetna knjižnica, Ljubljana 331.105.44 316.343-058.14-054.72 SINDICATI e lavoratori migranti : alla ricerca di buone pratiche / [collaboratori Ana Kralj ... [et al.] ; redattore Ana Kralj]. - Koper : Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche, Annales University Press, 2013 ISBN 978-961-6862-55-4 1. Kralj, Ana, 1978270205440


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