Guida al territorio di Melissa

Page 1



Guida del territorio di Melissa Viaggio alla scoperta delle origini, dei luoghi e dei sapori del nostro paese

ISTITUTO COMPRENSIVO

‘’Fraz. Torre Melissa ’’

Il Progetto

Sede: Via Provinciale 88817 Melissa Tel. 0962 835072 Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Caligiuri

Sommario: ♦ Il territorio del 2 Comune di Melissa

♦ Dalla costa alla 3 collina

♦ Melissa: • Le origini • Centro storico

4

e castello • Una passeggiata a Melissa

♦ Melissa: • Le chiese • L’eccidio di

5

♦ La Frazione di

6

♦ L’economia

7

♦ Una giornata

8

♦ Il Museo della

9

♦ Enogastrono-

10

♦ Proverbi

11

Fragalà

Torre Melissa

alla Torre Aragonese Cultura Contadina mia

♦ Mappa di Melis- 12 sa

♦ Mappa di Torre 13 Melissa

♦ I nostri lavori ♦ Bibliografia

14 18

Questo lavoro è stato realizzato nell’ambito del Progetto P.O.N. - annualità 2007/2008 dal titolo “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”. I 20 discenti, che hanno seguito il corso, sono alunni delle seconda, terza, quarta e quinta classe della scuola primaria del plesso di Torre Melissa. Il percorso di studio e ricerca, intrapreso con grande entusiasmo dai ragazzi, ha contribuito a far conoscere da vicino il territorio e le proprie radici storiche. Nelle pagine che seguono sono state riorganizzate, in modo sintetico, tutte le informazioni

e le sensazioni raccolte dai ragazzi nelle visite guidate sul territorio ed alla biblioteca di Crotone. I piccoli studiosi hanno scoperto un mondo ricco di umanità e di cultura, nascosto dai loro interessi quotidiani; una storia intrisa di lotte, sofferenze, amore per la propria terra; un territorio con tanti piccoli segreti da ricercare e scoprire. Da questa esperienza è nata nei ragazzi una consapevolezza: Melissa, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi sapori, è un paese da promuovere, rivalutare, salvaguardare. Prof. Sergio Marino

Sopra: i ragazzi in visita alla Torre Aragonese. Sotto: davanti all’ingresso del castello Carlo V di Crotone, sede della biblioteca Comunale A. Lucifero.


Pagina 2

Guida del territorio di Melissa

Il territorio del comune di Melissa Melissa è un comune della provincia di Crotone. Situato nella fascia collinare compresa fra il mare Ionio ed il versante orientate della Sila Grande, il suo territorio si estende per circa 50 Kmq., il suo monte più alto (San Michele) raggiunge i 650 metri dal livello del mare. L’abitato di Melissa, arroccato su di un costone roccioso, sorge nell’entroterra del territorio comunale ad una altitudine che varia da 200 a

di Leccese Melissa e Iocca Michelle

360 metri s.l.m., ha una popolazione di circa 4700 abitanti. Per raggiungerlo dalla costa è necessario percorrere la Strada provinciale che si innesta sulla S.S. 106 nei pressi di Cirò Marina e corre lungo il fiume Lipuda e il torrente Ponta, oppure, per chi viene da Crotone la S.S. 492 dal bivio per Strongoli. La frazione di Torre Melissa è invece situata sulla costa, in una stretta fascia di territorio pianeggiante, lungo la

Strada Statale 106 e la linea ferrata. La popolazione stabilmente residente è di circa 1800 abitanti, nel periodo estivo la stessa aumenta sia per la presenza turistica che per il rientro dei melissesi che lavorano altrove. Sul suo territorio scorrono i torrenti: Lipuda, Perticaro, Ponta e Umbro. Melissa confina a nord con Cirò e Cirò Marina, ad ovest con Carfizzi e San Nicola dell’Alto, a sud con Strongoli, ad est con il Mar Ionio.

Come raggiungerci Aereo: Aeroporto S. Anna di Crotone a circa 40 Km da Torre Melissa. Ferrovia: Stazione di Melissa e Crotone.

Pullman:

Collegamenti giornalieri da e per le principali città italiane.

Auto:

Dall’Autostrada Salerno/Reggio C. uscita Sibari e quindi Jonica SS 106 direzione Reggio C.; Oppure dall’Autostrada Adriatica uscita Taranto e quindi Jonica SS 106 dir. Reggio C. Provincia di Crotone


Pagina 3

Guida del territorio di Melissa

Dalla collina alla costa L’attuale assetto territoriale del versante ionico calabrese, è caratterizzato dalla presenza di molti centri collinarimontani affiancati da centri costieri o di bassa collina. Se, infatti, guardiamo a nord di Melissa scopriamo che al centro storico di Cirò, posto in collina, corrisponde il centro di Cirò Marina, sulla costa; proseguendo incontriamo Crucoli con la sua frazione di Torretta, Cariati con Cariati Marina, ecc. A sud di Melissa c’è Strongoli con Strongoli Marina e così via. Dopo la colonizzazione greca, concentrata per lo più sulla costa, le zone costiere dello Ionio sono, in realtà, rimaste

scarsamente abitate fino a pochi decenni fa, a causa delle frequenti scorrerie saracene prima e dei pirati in epoca successiva, nonché della presenza della malaria debellata definitivamente solo nel secolo scorso. Solo recentemente, quindi, con la discesa delle popolazioni delle aree montane verso la costa, con la creazione di borghi di pescatori, si è potuto avere una inversione di tendenza nel saldo demografico, ora di gran lunga superiore nelle zone marine. Il fenomeno della discesa verso la costa si sviluppa tra la fine del Settecento e per tutto l’Ottocento. Essendo venuti a mancare i motivi storici dell’ar-

di Sergio Marino roccamento su cime insicure e franose, i centri abitati si trasferiscono, lentamente, in zone pianeggianti, più sicure, facilmente coltivabili e raggiungibili. L’urbanizzazione della costa sarà accelerata dalla costruzione della linea ferroviaria ionica, terminata nel 1870. La realizzazione delle sedi di stazioni ferroviarie minori spinge i centri collinari verso il mare a formare nuovi centri marini. L’anima storica del centro collinare ed il potenziale turistico dell’abitato costiero, caratterizzato da un mare cristallino e da spiagge incontaminate, fanno, adesso, di questi luoghi un magico mix di natura e cultura unico al mondo.

Melissa L’abitato di Melissa, è rimasto medioevale: le case si concentrano nello stretto spazio del costone conglomeratico, incassate nella roccia e asserragliate fra loro, sovrapposte, irregolari, con viuzze ripide, strette e sinuose. Sotto le antiche abitazioni si scoprono grotte scavate nella roccia, una volta usate per il ricovero degli animali. Il profumo di muschio e la quiete, dei pochi abitanti, trasporta il visitatore in una dimensione non più raggiungibile nelle affollate città.

Torre Melissa Ben diversa per configurazione e vitalità è Torre Melissa. Nata poco dopo il 1870, con la funzione di scalo lungo la ferrovia jonica, la Frazione di Torre Melissa si dispone in modo ordinato lungo la Strada Statale 106. Deve la sua notorietà alla Torre Aragonese nelle cui prossimità si è sviluppata, nonchè alle spiagge bianche che caratterizzano la costa. Oggi è un’attraente località balneare e commerciale, dotata di strutture ricettive che si affacciano su un mare azzurro e pulito.


Pagina 4

Guida del territorio di Melissa

Melissa: le origini La fondazione di Melissa secondo alcuni fu voluta da Cleta, nutrice della regina Pentesilea, o da Melisseo re di Creta. Queste ipotesi si ricavano da presunte frequentazioni egeomicenee di questo tratto di costa avvenute prima della colonizzazione greca. Una leggenda vuole, inoltre, che il paese prenda il nome dalla strega Melissa che viveva nelle grotte che si trovano nel circondario. Tuttavia il mito più caro ai melissesi, tanto da volerlo ricordare nello stemma municipale, è quello della ninfa Melissa, protettrice delle api, che, secondo i racconti mitologici, visse da queste parti. Secondo alcune fonti, si può ipo-

di Orangis Veronica Antonella tizzare che Melissa sia nata nell’VIII secolo a.C., con l’arrivo di un gruppo di contadini elleni attratti dalla fertilità di questa terra. L’antica Melissa fu distrutta da uno smottamento collinare. Ricostruita, divenne un rinomato centro di produzione del vino. Ovidio, infatti, descrive la bontà del vino di Melissa che veniva portato a Roma. I primi documenti storici sulla signoria feudale melissese risalgono alla metà del XIII sec. Fino al 1436, Melissa fu un vastissimo feudo della famiglia Ruffo, poi la titolarità transitò a Teseo Morano di Catanzaro e fino al 1465 entrò nel novero delle terre di Antonio Centel-

Centro storico e castello L’abitato di Melissa è un tipico borgo feudale, arroccato sui fianchi di un’altura a forte pendio. Addentrandosi nel centro storico, si possono percorrere stradine anguste, dove è possibile incontrare i palazzotti signorili, le chiese, i resti del castello feudale e le mura difensive. Le numerose grotte sparse nel caseggiato costituiscono la traccia della difficile realtà contadina che in passato ha caratterizzato questo paese. Il Castello, appartenuto al Conte

Martedì scorso, di pomeriggio, siamo andati a Melissa per vedere il centro storico. Il pulmino ci ha lasciati in una zona del paese chiamata “piana”. Con noi c’era la maestra Angela, che ci ha fatto da cicerone e ci ha spiegato tutte le cose storiche incontrate lungo il cammino. Fermi sulla strada principale di Melissa, costruita negli anni ‘50, la maestra ci ha raccontato di come le donne del paese scendevano lungo una scarpata fino ad un piccolo torrente per lavare i panni. Salendo per una stradina molto ripida notammo che nella parte più alta del paese c’era una delle torri del castello. Mentre noi eravamo fermi ed in silenzio a guardare i resti della torre, la mae-

di Basta Noemi e Leccese Melissa

Campitelli, fu costruito ampliando una preesistente torre di difesa dai feudatari Svevi e poi Angioini, divenendo così dimora del feudatario e del suo castellano. Dalla fine del Seicento il castello non fu più abitato, e si avviò ad un lento processo di decadimento. Secondo alcune leggende locali, esso aveva delle gallerie che lo collegavano alla vicina chiesa di S. Giacomo, grazie alle quali il Conte Campitelli poteva rapire indisturbato tutte le novelle spose ed eser-

Una passeggiata a Melissa

les. Nel 1485, per volere del re Ferrante d’Aragona, Melissa fu venduta a Venceslao Campitelli che ne mantenne la titolarità fino al 1563, quando venne venduta a Fabrizio Pignatelli. Nel 1575 il feudo tornò ai Campitelli. Tramandata dai ricordi popolari fu la leggenda del Conte Francesco Campitelli (1624-1668), per l’uso da parte dello stesso conte del “ius primae noctis”, tributo particolare che obbligava le novelle spose del paese a consumare le prime notti di nozze nel suo regale letto. Dal 1669 i Pignatelli tornarono in possesso del borgo e lo mantennero fino alla promulgazione delle leggi di eversione della feudalità (1806).

citare lo “ius primae noctis”. Negli anni ’70 per presunti motivi di sicurezza, la torre di ponente fu dimezzata dal sindaco dell’epoca. Quest’intervento fu molto contestato dagli abitanti che avrebbero voluto un suo recupero. Oggi dell’antica strutture non restano che pochi ruderi della torre settentrionale, di quella di ponente, di due cortine e di una cisterna. Da poco è stato effettuato un parziale recupero del sito per renderlo fruibile al visitatore.

di Grillo Iole e Squillace Sara

stra ci ha spiegato che da sotto il castello partivano tre gallerie che portavano: una al Castello di Strongoli, l’altra al castello di Cirò Superiore ed un’altra alla chiesa di San Giacomo. Melissa, qualche secolo fa, era governava da un conte un po’ tiranno, che usava queste galleria per scappare dai nemici. Dopo averci spiegato tutte queste cose siamo andati sempre più in su, per i vicoli del paese, dove abbiamo incontrato la chiesa di San Giacomo ed alcune case della gente ricca di Melissa. Fermi davanti ad una di queste case, la maestra Angela ci ha mostrato com’erano le case di una volta: i muri esterni erano larghi nella parte bassa e si stringevano mano

a mano che salivano, sotto avevano una specie di garage scavato nella roccia, gli ambienti erano freschi d’estate e caldi d’inverno, nell’aria si sentiva un leggero odore di muschio. Proseguendo per le stradine siamo arrivati in un rione conosciuto con il nome di la “Fischia“, chiamato così perché quando c’è molto vento, tra le case, si sente un forte fischio. Alla fine della passeggiata siamo arrivati in piazza del Popolo. dove si trova la chiesa di San Nicola.. Siamo scesi da una scala e sulla strada ci aspettava il pulmino, che ci ha riportati a scuola dove ci aspettavano i nostri genitori.


Pagina 5

Guida del territorio di Melissa

Le chiese

di Russano Pino e Samà Pino

1 San Nicola L’edificio sacro si trova in piazza del Popolo. La facciata di gusto semplice presenta un portale sormontato da un’imponente cornice. Nel timpano è inserita una finestra.

Di fronte alla chiesa si erge una torre campanaria con orologio. L’interno è abbellito da capitelli e stucchi, diverse nicchie

racchiudono le statue dei santi che qui si venerano, l’abside presenta un altare a muro su cui campeggia un mezzo busto di San Nicola affiancato da finte colonne con capitello.

1

2 San Francesco di Paola L’esterno della chiesa è abbellito da un portale e da un rosone. Quattro nicchie vuote e due alte lesene segnano il

prospetto. L’ingresso principale è preceduto da due balaustre laterali. Nell’edificio, con soffitto stuccato e abbellito da

rosette, è conservata la statua del santo patrono in legno di carpino e un drappo votivo donato da emigrati a Pittsburg. 2

3 Santa Maria dell’Assunta L’antico edificio sacro è stato costruito in pietra a faccia vista. Di gusto semplice, ha un portale ad arco e un campanile a pianta quadrata cuspidata. Oggi è purtroppo chiusa al

culto ed adibita ad attività sociali, tutti i suoi arredi sacri sono stati trasferiti nella nuova chiesa di Santa Maria dell'Assunta, consacrata nel 1990, dove è custodito un bel dipin-

to, olio su tela, raffigurante S. Antonio Abate, risalente al XVIII sec., oltre che la scultura in legno della Madonna Assunta, con angeli e nuvole tra otri dorati.

beni presenti, oltre alla statua di Santa Lucia, anche una lapide rinascimentale che ricorda la morte del Conte Francesco Campitelli, feudatario del paese nel XVII sec. In sagrestia è conservata la statua del conte di Melissa che, pare, sia stata

ridotta in pezzi dal parroco alla fine del’800 per cancellare, si dice, il ricordo del diritto della prima notte esercitato dal feudatario. Recenti studi mettono comunque in dubbio quest’ultima tesi. L’edificio si crede sia collegato al castello.

3

XVIII secolo. Di pregio l’intarsio a fiori di questo altare con al centro l’effige della Vergine in trono col bambino.

4

4 San Giacomo Questa chiesa risale al XVI sec. Di pregio il portale sormontato dallo stemma dei Pignatelli. L’edificio, mononavata, presenta un soffitto a capriate lignee. Nella piccola abside si nota un altare a muro con ricco fastigio. Tra i

5 Madonna dell’Udianza Fu edificato nel XVIII secolo per volere dei principi Pignatelli. Si trova nei pressi del cimitero e conserva un portale in pietra finemente decora-

L’eccidio di Fragalà Il 29 ottobre del 1949 un grave episodio, legato alle lotte contadine, portò Melissa alla ribalta delle cronache dell’epoca. Donne e uomini melissesi, spinti dalla miseria e dalla fame, si erano organizzati quel giorno per andare a occupare le terre incolte nell’area di Fragalà. Venutolo a sapere per tempo, Berlingeri, uno dei proprietari, fece arrivare da Bari circa cento poliziotti che, prima di raggiungere la zona,

to con stemma della famiglia. Sulla facciata spicca un rosone. Formata da un’unica navata, conserva un’acquasantiera e i paliotti dell’altare risalente al

di Zito Marika e Fazio Maria Lourdes pensarono bene di andare dal sindaco Antonio Squillace affinché chiedesse agli abitanti di ripensarci. Ma il sindaco non ne volle sapere. Quindi i poliziotti si diressero a Fragalà. Arrivati sul posto iniziarono a lanciare lacrimogeni ed a sparare tra la gente. Tre giovani furono colpiti a morte. In memoria di questi giovani è stato eretto un monumento funerario. Un’epigrafe invita a ricordare

5

ma nello stesso tempo ad andare avanti. Accanto si trova una sculturache Ernesto Treccani, artista milanese, realizzò nel 1979, in occasione del trentennale. L’opera raffigura una persona in preda alla disperazione e un animale che stramazza al suolo. Treccani, molto vicino alla gente di Melissa, fu eletto consigliere comunale sotto l’amministrazione di Mario Alicata (fig. 6). 6


Pagina 6

Guida del territorio di Melissa

La Frazione di Torre Melissa La frazione Torre, così denominata per la presenza di un fortilizio difensivo del XVI secolo, è un insediamento in fase di sviluppo. Il centro urbano di Torre Melissa nasce in rapporto al litorale e alla stazione ferroviaria, aggregandosi intorno al nucleo di edilizia pubblica e della Cantina Sociale realizzati con finanziamenti della Opera Valorizzazione Sila, si è in seguito ampliato lungo la S.S. 106 verso Cirò Marina. Oggi è interessato da un’apprezzabile presenza turistica stagionale legata alla balneazione.

Circondato dal verde della macchia mediterranea, Torre Melissa con la sua storia, le sue tradizioni ed i suoi sapori punta sullo sviluppo turistico ed enogastronomico di questo litorale, caratterizzato da vaste aree di vigneti coltivati con cura e maestria a testimonianza dell’amore dell’uomo per il proprio lavoro. L’amore e la passione di questa gente per la propria terra si traduce in calore e ospitalità per chiunque si trova a passare per questi luoghi; la fedeltà alle proprie tradizioni, la tutela delle

di Scalise Pietro specialità autentiche e delle abitudini culinarie, garantiscono quanto di meglio può offrire la buona cucina mediterranea. Il mangiare bene, i paesaggi incontaminati, i tranquilli ritmi di vita a misura d’uomo, fanno di questa un ottima destinazione per il turismo delle famiglie. Torre Melissa costituisce, anche, una meta ideale per la terza età, un posto dove si può facilmente ritrovare e percepire caratteristiche atmosfere locali, semplicemente passeggiando all’imbrunire su spiagge di sabbie fine, tra le barchette tirate in secca dai pescatori, alla fine di ogni faticoso battuta di pesca, per poi fermarsi a godere del silenzio rotto solo dal melodico suono della risacca. Questo paese gode del privilegio di offrire un territorio interno costituito da colline, valli, boschi di grande bellezza naturalistica.


Pagina 7

Guida del territorio di Melissa

L’economia Centro a vocazione agricola (con la riforma agraria 404 contadini ebbero assegnato 1437 ettari di poderi e quote integrative). Melissa è rinomata per l’ omonimo vino doc e per la qualità Cirò che si produce nei terreni più vicini a Cirò Marina. Si utilizzano vitigni come il greco bianco , il greco nero, il gaglioppo, il trebbiano toscano e la malvasia bianca. Il vino Melissa è bianco e rosso. Anche la produzione di olio che viene lavorato

di Squillace Sara nei frantoi locali, è notevole. Nella zona di collina sono concentrati gli allenamenti di bovini, ovini e suini. Molto ricercato è il formaggio pecorino conosciuto come “crotonese“. Negli ultimi anni sono le produzioni biologiche a registrare un certo incremento. Anche il turismo potrebbe essere un’importante voce dell’economia locale. La mancanza di opportunità lavorative redditizie ha spinto molti a trasferirsi dal centro nella

La Madonna degli abissi Nelle profondità del mare, davanti all’abitato della frazione Torre Melissa, nel 1996 venne collocata una statua della Vergine. La statua realizzata in bronzo, con il suo basamento in cemento, è alta 4 metri e

pesa circa 25 tonnellate. Attualmente, a causa dei lavori eseguiti a mare, la statua è stata rimossa dal sito originario e posata su un basamento, posto sul lato sud del lungomare.

frazione costiera di Torre Melissa. Da alcuni anni anche in questa località si registra un aumento del fenomeno migratorio.

di Scalise Pietro


Pagina 8

Guida del territorio di Melissa

Una giornata alla Torre Aragonese

In una stampa del XVIII sec. sono visibili altre strutture quali: un magazzino deposito, una piccola chiesa, una torre a pianta quadrata usata come avamposto e probabile ricovero per i soldati, una fontana con cisterna per la raccolta dell’acqua, un abbeveratoio ed una vasca di recupero dell’acqua utilizzata per il lavaggio delle vesti.

Posta su una piccola altura rocciosa, a breve distanza dalla Frazione di Torre Melissa, la Torre Aragonese domina uno splendido tratto di costa, che dal Promontorio Lacinio di Capo Colonna spazia fino a Punta Alice, nel Cirotano.

Conosciuta come “Torrazzo” o “Torre Merlata” ha una forma tronco-conica e presenta, sul lato che si affaccia verso il mare, un corpo di forma quadrangolare.

L’undici Aprile 2008, insieme alla maestra Rosetta e all’Architetto Sergio, siamo andati a visitare la torre Aragonese. La Torre fu ricostruita nel XVI sec. su una preesistenza di probabile origine NormannoSveva del XII sec. Essa fu costruita per difendersi dagli attacchi dei Turchi che venivano dal mare. Appena arrivati in fondo alla ripida stradina, che dalla strada statale 106 porta fino alla torre, abbiamo notato come in realtà il fortilizio sembrasse un

di Mauro Antonio e Mauro Vincenzo

piccolo castello. L’imponenza della struttura, infatti, si nota dal rapporto che c’è tra l’altezza e il diametro.

Al secondo livello, invece, si accede mediante una scala a cielo aperto posta all’interno di un cortile.

Ha una forma troncoconica ed è rinforzata da sei contrafforti. Sul lato che guarda verso il mare c’è un corpo di forma quadrangolare.

I locali del secondo livello ospitano la sede del “Consorzio Sviluppo Alto Crotonese”.

La torre è disposta su due livelli. Siamo entrati al primo livello attraverso un portale ad arco posto ad ovest.

La torre fu la residenza dei Principi di Strongoli e Conti di Melissa, che la usavano come dimora di caccia, poi passò alla famiglia Berlingeri.

Il signor Rosati ci ha mostrato le varie sezioni del “Museo della civiltà contadina” che si trovano a questo livello.

Adesso questa fortezza è di proprietà del comune che, dopo averla ristrutturata l’ha trasformata in meta turistica.


Pagina 9

Guida del territorio di Melissa

Il Museo della Civiltà Contadina

di Mauricino Roberto e Lonetti Simone

Il primo livello della Torre Aragonese ospita il Museo della Civiltà Contadina, allestito con grande cura dai Sigg. Sergio Cupolillo e Antonio Rosati. Il Museo è diviso in diverse sezioni, ognuna delle quali ospita strumenti ed utensili della vita contadina del passato.

1 Sezione del latte Questo parte del museo presenta gli attrezzi che venivano utilizzati per la produzione dei latticini, come formaggi e ricotte. Caratteristiche sono le “fiscèddre”, contenitori di forma diversa adoperati per trasportare le ricotte che un tempo erano vendute esclusivamente porta a porta.

1

2 Sezione del vino In questa sezione si possono apprezzare gli ormai rari utensili usati, fino a qualche decennio fa, per l’intero ciclo di produzione del vino. Fra i vari attrezzi si distingue il “torchio a mano” che un tempo era utilizzato per la spremitura dell'uva.

2

3 Sezione della tessitura Le donne melissesi erano ottime tessitrici ed è per questo che il museo ha dedicata un'intera sezione ai principali attrezzi utilizzati per la tessitura di tutti i filati, in modo particolare del lino.

3

4 Sezione degli attrezzi da lavoro In quest’area del museo si possono vedere gli attrezzi da lavoro del contadino, del calzolaio e del falegname, nonchè vari suppellettili e utensili che facevano parte del quotidiano di ogni famiglia. Di particolare interessante sono i “tarzaluri” recipienti di terracotta per le conserve, ancora oggi usati per mettere sotto peso i “sardi salati” o far stagionale la “sardedda”.

4

Il museo conserva anche una pregevole raccolta di modelli in scala delle emergenze architettoniche del comprensorio, realizzate dal signor Rosati. Tali manufatti sono stati realizzati utilizzando solo conchiglie raccolte sulla spiaggia dallo stesso autore.


Pagina 10

Guida del territorio di Melissa

Enogastronomia Gli influssi della gastronomia contadina sopravvivono e rendono ricca di sapore e odori la cucina locale. Piatti tipici sono le “favi fratti” (fave secche con cotica di maiale ), i “pipi friuti ccù patet” (peperoni e patate fritte). Povero ma nutriente viene considerato il pane cotto, che un tempo le nonne usavano preparare di frequente. Molto utilizzati sono il peperoncino e l’ aglio. Natu-

di Iocca Michelle ralmente nella cucina melissese non può mancare il vino doc che, nella versione bianco o rosso , è sempre una vera delizia per il palato. Dall’incontro dei prodotti dell’agricoltura e della pesca nascono piattini straordinaria originalità, come la “sardedda”, la più piccante e gustosa conserva ittica del Mediterraneo, prodotto a base di novellame, peperoncino rosso e fiori di finocchio selvatico.

La “sardedda” è preparata seguendo regole tradizionali che dopo una stagionatura di circa sette mesi assume una consistenza cremosa e la tipica colorazione rossa. Può essere gustata in tanti modi, semplicemente sul pane spalmato di burro, con gli spaghetti facendola friggere per mezzo minuto nell’olio bollente, strapazzata con le uova, nella “piatta cu sardedda”.

Procedimento

PITTA CU SARDEDDA

In una teglia disporre le fave a strati dopo averle precedentemente sbollentate. A ogni strato aggiungere il pane grattugiato, l’aglio sminuzzato, due o tre foglie d’ alloro, sale, peperoncino macinato e aceto. Cuocere a fuoco moderato.

Preparare una forma rotonda con pasta di pizza, spalmarvi sopra un filo di olio, sardella a volontà, un pizzico di origano, rinchiudere gli orli sul centro esercitandovi una leggera pressione con le dita e cuocere in forno a temperatura di 200 gradi per mezz’ora.

zucchero; 100 gr di strutto; 1 bicchiere di anice; 1 limone; 14 uova. Preparate un panetto con un po' di farina e il lievito di birra disciolto in un po' d'acqua calda e mettetelo a lievitare in un luogo tiepido. Quando sarà ben lievitato, mescolatelo alla farina che avrete fatto a fontana sulla spianatoia, unendovi quattro uova, il liquore, lo zucchero, un pizzico di sale e da ultimo la sugna am-

morbidita. Lavorate a lungo ed energicamente la pasta che deve essere soda ed elastica. Fatene tante ciambelle o dei panetti lunghi una decina di centimetri (dovrebbero essere in totale dieci) e su ciascuno incastrate un uovo crudo. Allineate le 'cuzzupe' sopra la placca infarinata, fatele lievitare per un paio d'ore poi mettetele a cuocere in forno ben caldo.

Piatti tipici SAUZA Ingredienti Fave tenere con il guscio, pane grattugiato, aglio, olio extravergine di oliva, alloro, peperoncino, aceto, sale.

I dolci

Tardiddri

Dolici tipici di Natale, conservano un'antica tradizione nel loro profumo e nella consistenza. A base di farina, zucchero, olio extravergine, rum, vino, polvere di cannella e garofano, vengono modellati a forma di gnocchetti e fritti nell'olio; appena dorati vengono poi mantecati nel miele.

Tra i piatti tipici che più hanno conservato la tradizione contadina sono i dolci: pitta nchiusa, crustuli, chijnuliddi, cuzzupe ed i tardiddri, dolce natalizio fatto con farina di grano tenero, uova, zucchero, liquori e miele. CUZZUPE DI PASQUA (dolce tipico pasquale) Ingredienti: 600 gr di farina; 25 gr di lievito di birra; 200 gr di


Guida del territorio di Melissa

I proverbi Quannu chiova lassa chioviri e druvi su frittuli u nti moviri e druvi su sozizzi mpisi un ti moviri ppe nu misu. Se piove non affannarti, lascia piovere e goditi la pausa del lavoro con frittole e salsicce. Chi si fa riccu senza fatigheri o trovaturu o cornaturu. Chi si fa ricco senza lavorare o trova tesori o ha una moglie compiacente Caru cumpari miu... ammazzasti lu maialu e te lu chiudisti e di li meju amici ti scurdasti...

Pagina 11

di Grillo Iole e Squillace Sara Veni cumpari miu ca ti 'mbitu porta u pani ca u miu è ‘mucatu porta u vinu ca u miu è ocitu venu cumpari miu ca stasira ti 'mbitu Vieni compare mio che ti invito, porta il pane che il mio è finito, porta il vino che il mio è diventato aceto, vieni compare mio che stasera ti invito. Na musca ardita ardita caccia l’occhiu a Margherita Una mosca ardita toglie un occhio a Margherita: chi fa le cose senza farsi notare troppo riesce molto bene nell’intento.

Le feste religiose San Francesco di Paola (patrono) – Melissa, 1 settimana di agosto. Un’intera settimana è dedicata a San Francesco di Paola. Celebrazioni eucaristiche si tengono ogni giorno nella chiesa a lui intitolata. La sera festeggiamenti in piazza con musica dal vivo. Particolarità di questi giorni di festa sono le riffe. Madonna dell’Udienza—40 giorni dopo Pasqua. Messa e processione. La sera si festeggia con spettacoli musicali e riffe. In concomi-

tanza dei festeggiamenti si allestisce un mercatino. Madonna del Carmelo—8/9/10/11 Torre Melissa, agosto. Particolarità della Madonna del Carmelo è la processione che, l’ultimo giorno, si svolge con le barche in mare. Ogni sera, inoltre, ci sono festeggiamenti civili in piazza. Previsto anche un torneo di calcio.

Le manifestazioni Calice sotto le stelle—1a Settimana di Agosto Degustazione dei vini doc Melissa e Cirò che accompagnano pietanze tipiche. La manifestazione si tiene presso la torre Aragonese a Torre Melissa.

Sagra del maiale—Torre Melissa, Gennaio

Melissa città del vino cotto—la domenica più vicina al giorno di Santa Lucia, centro storico di Melissa. Per l’occasione si allestiscono stand gastronomici dove si possono trovare bottigliette di vino cotto e dolci tradizionali a base di grano.

La crispellata—Melissa, luglio e agosto

TerreMoto diVino—Motoraduno a Torre Melissa — Ottobre Sagra della cucina melissese—Luglio e agosto

Sagra “Pasta e basta, basta la Pasta” Piazza del Popolo Melissa, agosto Artigiani in Piazza—Rassegna artigianato Borgo Vecchio di Torre Melissa, Agosto


Pagina 12

Guida del territorio di Melissa

Mappa di Melissa


Guida del territorio di Melissa

Mappa di Torre Melissa

Pagina 13


Pagina 14

Guida del territorio di Melissa

I nostri lavori


Guida del territorio di Melissa

I nostri lavori

Pagina 15


Pagina 16

Guida del territorio di Melissa

I nostri lavori


Guida del territorio di Melissa

I nostri lavori

Pagina 17


Figure coinvolte nel Progetto

ISTITUTO COMPRENSIVO

PROGETTO P.O.N.—ANNUALITA’ 2007/2008 Obiettivo C Azione 1 C—1 FSE—2007—129

‘’Fraz. Torre Melissa Melissa’’ Sede: Via Provinciale 88817 Melissa Tel. 0962 835072 Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Caligiuri

Obiettivo 1: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione 1: Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave. Esplorare, scoprire, rivalutare, amare.

Gruppo Operativo di Progetto: Dirigente Scolastico:

Prof.ssa Maria Caligiuri

Docenti:

Prof. Carmine Chiarello Prof.ssa Concetta Gagliardi Prof.ssa Mariangela Garrubba Prof.ssa Maria Soda

Esperto: Tutor: Referente per la valutazione: Facilitatore:

Arch. Sergio Marino Insegnante Rosa Anna Giglio Insegnante Antonella Manfredi Insegnante Rosa Scalise

Bibliografia Giuseppe Barberio, Il castello Di Melissa, Calabria Letteraria Ed., Soveria M., 1989 Cataldo Amoruso, Il Conte di Melissa, Calabria Letteraria Editrice, 1991 Fortunato Albo, Melissa un paese di gente povera, Ed. Quaderni Radicali 18, Napoli,1991 Rocco De Rosa, Morire di Terra, Piero Lacaita Editore, 1999 Francesco Faeta, Melissa, Uscer, 1976 Antonio Cosentino, Melissa contemporanea, Grafosud, 2003 Donatella Guido, Enciclopedia dei Comuni della Calabria (Il Quotidiano), Ed Chelone, Stampa Rubettino, Soneria Mannelli, 2004. Stampato il mese di Maggio del 2008 nell’Istituto Comprensivo plesso di Torre Melissa

Maria Stella Mercurio Amoroso, Inchiesta economica su Melissa, Quaderni di Geo grafia umana per la Sicilia e la Calabria III—1958, Stab. Grafico F.lli Lega, Faenza, 1958. Turismo Scpa per il Comune di Melissa, Melissa dal mare alla collina, Kroton Grafica di Crotone, 2004 SITI INTERNET: http://www.comune.melissa.kr.it http://www.melissaweb.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.