RICERCA DI GEOGRAFIA:IL LAZIO

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Il LAZIO Il Lazio si trova nell'Italia centrale e le sue coste sono bagnate dal Mar Tirreno. Il territorio è in maggioranza collinare (54%), montagna (26%) e pianura (20%) hanno rilevanza minore. Il suo capoluogo è Roma. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche, a est con l'Abruzzo ed il Molise, a sud-est con la Campania, a ovest con il mar Tirreno. Al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano.

Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamato Lazio, dal latino Latium, abitato dal popolo dei latini, che erano chiamati così da latus(esteso) in correlazione al paesaggio in cui vivevano ed era situato nella zona del basso Tevere. Il Lazio, regione del centro Italia, si colloca sul versante medio-tirrenico.


Confini:

Toscana a NORD-OVEST Umbria a NORD Marche a NORD-EST Abruzzo e Molise ad EST Campania a SUD-EST

Monti principali:

Monte Gorzano 2458 m Monte Terminillo 2213 m

Fiumi principali:

Tevere 405 Km Liri-Garigliano 158 Km Aniene 99 Km Velino 90 km Sacco 87 km

Laghi principali:

Lago di Bolsena 114,5 Km² Lago di Bracciano 57,5 Km² Lago di Vico 12,1 Km² Lago di Albano 6 Km² Lago di Fondi 4,5 Km² Lago di Fogliano 4,1 Km² Lago di Sabaudia 3,9 Km²

Isole principali:

Isole Ponziane 11,4 Km² (Ponza 7,5 Km²)

Il Lazio è amministrativamente suddiviso in 5 provincie che, in ordine alfabetico sono:

● ● ● ● ●

Provincia di Frosinone Provincia di Latina Provincia di Rieti Provincia di Roma Provincia di Viterbo


l territorio non presenta caratteristiche fisiche omogenee, anzi si caratterizza per la sua eterogeneità, con prevalenza di zone montuose e collinari; le pianure si trovano per lo più in prossimità della costa. Partendo dal nord ovest della regione, troviamo tre distinti gruppi montuosi di modeste dimensioni: i Monti Volsini, i Monti Cimini e i Monti Sabatini. Caratteristica comune di questi gruppi montuosi è la loro origine vulcanica, testimoniata, oltre che dagli elementi geologici, dalla presenza, in ciascuno di questi, di un lago; il Lago di Bolsena sui Volsini, il Lago di Vico sui Cimini ed il Lago di Bracciano sui Sabatini. Questi gruppi montuosi degradano dolcemente verso la pianura maremmana ad ovest, e verso la valle del Tevere ad est, le due pianure laziali più settentrionali. La Maremma trova qui il suo limite meridionale, nei Monti della Tolfa. Nella parte orientale del Lazio si trovano i rilievi più alti della regione, che raggiungono con i Monti della Laga nei 2458 m. del Monte Gorzano il loro punto più alto. Si tratta, questa, di una piccola porzione degli Appennini, che corre diagonalmente da nord a sud. Qui troviamo anche i gruppi montuosi dei Monti Reatini, dei Monti Sabini, dei Monti Simbruini e dei Monti Ernici. Nel medio Lazio meridionale, partendo dai Colli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi che corrono paralleli agli Appennini, da cui sono separati dalla valle della Ciociaria dove scorrono il Sacco ed il Liri-Garigliano, che finisce la sua corsa nel Tirreno in prossimità del confine con la Campania; si tratta dei Monti Lepini, dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci.


Il Golfo di Gaeta. Anche i Colli Albani, alture di modeste dimensioni, sono di origine vulcanica, e anche qui i laghi di origine vulcanica sono numerosi: i laghi di Albano e di Nemi, il bacino lacustre ormai prosciugato di Ariccia ed i laghetti fossili di Giuturna (nel Foro romano, presso il Tempio di Vesta), Valle Marciana (Grottaferrata) e, verso Nord, di Pantano Secco (Monte Compatri), Prata Porci (Tuscolo) e Castiglione (o lago di Gabii).

Il Lazio: storia

Il Lazio: storia

I romani definirono con il termine Latium il territorio abitato dai latini, compreso tra il Tevere, il Circeo e i monti Prenestini, ma, con l'avanzare delle loro conquiste, estesero il toponimo ad altre aree a est e a sud di quel nucleo originario, includendovi altri popoli italici, quali gli ernici, gli equi, gli aurunci, i volsci. Questa originaria identitĂ geografica ha un valore storico in quanto documenta il fiorire di civiltĂ preromane, attestate dagli archeologi soprattutto dopo il I millennio a.C., tra la fine della preistoria e la protostoria.


Nei primi secoli dell'età storica la cultura preminente è stata quella delle genti etrusche, le quali hanno fissato duraturi elementi di civiltà materiale (l'uso dell'arco nell'edilizia, la tipologia delle case, i sistemi difensivi). Le testimonianze etrusche sono più fitte nel Lazio settentrionale, mentre nel Lazio meridionale le prime strutture di città murate risalgono ai volsci e agli ernici: questi e altri popoli italici dell'epoca preromana costituirono rapporti commerciali a lungo raggio, in particolare con i centri della cultura micenea. L'espansionismo etrusco inglobò anche l'intera zona laziale e dette così l'impronta unificante all'odierna regione, fatta eccezione per l'esistenza di colonie greche sulla costa.

L'ascesa di Roma, che data dal V secolo a.C., fece tutt'uno con l'estendersi del suo dominio nel territorio circonvicino, conosciuto come Latium vetus, assoggettato in forme differenti, ciascuna delle quali indicava una maggiore o minore capacità di resistenza dei popoli latini al dominio dell'Urbe. Comunque si trascinò a lungo nel tempo l'espansione romana nel territorio laziale, se si tiene a mente che Veio, la città-stato più prossima a Roma, fu presa agli albori del IV secolo


a.C., mentre la caduta di Vulci, una delle ultime roccheforti etrusche, avvenne nel 265 a.C. Con la riforma amministrativa di Augusto, il Lazio fu aggregato alla Campania, nella Regio I, nucleo centrale dell'impero romano, di cui condivise piĂš di altre regioni tutte le vicende e da cui trassero vantaggio sia il sistema economico, favorito dagli insediamenti agricoli e dai lavori di riqualificazione delle zone paludose, sia la rete delle comunicazioni, imperniata sulle tante e grandiose opere pubbliche costruite dai romani.

La crisi di quelle strutture non si ebbe immediatamente dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente, ma piuttosto nel VI secolo, con le invasioni dei goti, che distrussero le attrezzature dell'irrigazione, cancellarono la rete viaria, decimarono la popolazione, costringendo quella rimasta ad abbandonare la campagna per trovare rifugio nelle vecchie acropoli murate. Le successive dominazioni longobarda e bizantina dovettero misurarsi con il potere del vescovo di Roma, da cui promanava tanto un'autoritĂ morale sulle popolazioni quanto una reale sovranitĂ sul territorio, che si materializzava in un vasto patrimonio di terre e cittĂ .


Solo dopo l'unità d'Italia (tutto il Lazio, insieme con Roma, entrarono a fare parte del regno nel 1870) la regione fu interessata da un'efficace opera di bonifica delle paludi che, rilanciata durante il fascismo, portò alla piena valorizzazione del territorio agricolo e a diffusi insediamenti colonici, alcuni dei quali, come Latina, di nuova fondazione. Intanto, la regione era già meta di turismo culturale sin dalla fine del Settecento, quando, venute di moda le passeggiate archeologiche, le tappe del tour dell'aristocrazia europea suggerivano frequenti soste nel territorio laziale. Il rilievo mondiale di Roma, che dopo l'unità esercitò il duplice richiamo di capitale sia di uno stato nazionale sia di una religione internazionale, fece assumere una fisionomia particolare alla regione, il cui capoluogo assunse un peso economico e demografico (oltre il 50% della popolazione risiede a Roma) decisamente preponderante. "I 7 RE DI ROMA"

a tradizione vuole che a Roma, fino al 509 a.C., regnarono sette re. Il numero risulta essere esiguo visto che si devono coprire 244 anni di periodo monarchico, quindi, ogni re avrebbe dovuto governare 35 anni in media e considerando le morti violente e la figura di Romolo più leggendaria che reale, probabilmente si ricordano solo i re più importanti. Tornando alla tradizione i Re di Roma vengono così a susseguirsi cronologicamente: 753-716 a.C. Romolo 716 a.C. Interregno 715-673 a.C. Numa Pompilio 673-642 a.C. Tullo Ostilio 641-617 a.C. Anco Marzio 616-579 a.C. Tarquinio Prisco 578-535 a.C. Servio Tullio 534-509 a.C. Tarquinio il Superbo 509 a.C. Instaurazione della Repubblica


I primi quattro re erano di origine latino-sabina, gli ultimi tre di origine etrusca. Ad ogni re vennero attribuite importanti iniziative sociali, religiose, militari, politiche e la realizzazione di grandi opere pubbliche: 1. Romolo: instaurò le prime istituzioni sociali, politiche e militari di Roma, fu l'autore del ratto delle Sabine per popolare la città; 2. Numa Pompilio: introdusse le cerimonie religiose, costruì il tempio di Giano e creò i primi collegi sacerdotali (pontefici, àuguri, arùspici, vestali); attuò la riforma del calendario con l'anno solare di 12 mesi e 365 giorni; occupò il Gianicolo, fortezza avanzata degli Etruschi nel basso Lazio; 3. Tullo Ostilio: conquistò Albalonga; trasferì la popolazione a Roma dopo la vittoria dei tre fratelli romani, gli Orazi, contro i tre fratelli albani, Curiazi; intraprese guerre con tutti i popoli confinanti e fu autore dello sviluppo edilizio di Roma; 4. Anco Marzio: conquistò il litorale di Ostia, così che Roma avesse uno sbocco sul Tirreno intraprendendo i primi contatti commerciali via mare con gli stessi Etruschi, Greci e Cartaginesi; costuì il ponte Sublicio di legno e cordame, il primo sul fiume Tevere, e le prime mua di cinta; 5. Tarquinio Prisco: primo re di origine etrusca, la costruì il Circo Massimo, il tempio di Giove Capitolino e la Cloaca Massima, con cui furono scaricate nel Tevere le acque stagnati della vallata tra il Palatino e il Campidoglio, in cui sorse il Foro Boario, il centro commerciale di Roma; Tarquinio Prisco avrebbe anche raddoppiato il numero dei senatori, porandolo da 100 a 200, con l'immissione dei conscripti, che a differenza dei menbri per diritto di famiglia (patres), venivano scelti in base ai meriti personali; 6. Servio Tullio: consolidò la potenza romana nel basso Lazio; diffuse i culti familiari dei lari e dei penati, per cementare il sentimento comunitario e nazionale; costruì una nuova cerchia di mura, le cosidette Mura Serviane; emanò una nuova costituzione basata non più come quella romulea su criteri gentilizi bensì sul censo dei cittadini, distinguendo quelli che erano in grado di armarsi a proprie spese da quelli che invece non avevano un reddito sufficiente per procurarsi le armi; Portò a 300 i membri del senato introducendo 100 patrizi; 7. Tarquinio il Superbo: istituì un regime tirannico caratterizzato dalla sospensione di ogni garanzia costituzionale, da crudeltà e arbitri, da requisizioni e lavori forzati. Sicuramente molto di quello che riguarda i primi quattro re è frutto di fantasia: i Romani, infatti, fecero di ogni re il simbolo di una determinata virtù, inoltre deformarono quelle antiche vicende per orgoglio patriottico e per dimostrare di essere i protagonisti della storia interna e internazionale. Maggiore fondamento storico sembrano avere le vicende legate agli altri tre re, infatti, è certo che nel VII e nel VI secolo la potenza etrusca, nel pieno del suo vigore, esercitò la sua influenza anche a Roma, dove appunto il governo della città era probabilmente affidato a principi o personaggi politici favorevoli agli Etruschi o etruschi essi stessi.



La zona di Roma è occupata dall'Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell'Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal 1930 al 1940, era ricoperto da paludi. La costa laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle "sporgenze", come il Capo Linaro a sud di Civitavecchia, la foce del Tevere tra i comuni di Roma e Fiumicino; a sud del fiume troviamo in successione il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo che si erge isolato tra mare e terra, ed il promontorio di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania. Proprio davanti a Gaeta si trova l'Arcipelago Pontino, composto da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica. Il Tevere è il maggiore fiume della regione; vi arriva dall'Umbria, prima con un andamento verso sud-est, ma che poi piega, verso sud-ovest, per attraversare tutto l'agro romano fino al mare. I principali tributari del Tevere sono il Paglia ed il Treia, dalla parte destra, ed il Nera e l'Aniene dalla parte sinistra. Più a sud, con un andamento che ricorda quello del Tevere troviamo il Sacco e il Liri-Garigliano, mentre nella parte settentrionale della regione si trovano altri fiumi minori come la Fiora, la Marta e l'Arrone, che scendono direttamente al mare con un corso relativamente breve.

Clima [

Il Lago di Bolsena al tramonto. Il Clima della regione, monitorato da oltre 40 stazioni meteorologiche, presenta una notevole variabilità da zona a zona. In generale, lungo la fascia costiera, i valori di temperatura variano tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di luglio; le precipitazioni sono piuttosto scarse lungo il tratto costiero settentrionale mentre si raggiungono valori attorno ai 1000 mm annui nella zona tra Formia e il confine con la Campania. Procedendo verso l'interno il clima si fa via via più continentale e, sui rilievi più alti, di montagna: gli inverni risultano freddi e, specie nelle ore notturne, si possono registrare temperature piuttosto rigide e prossime allo zero e, talvolta, anche inferiori. Le precipitazioni aumentano in genere con la quota e sono mediamente distribuite nelle stagioni intermedie e in quella invernale, con un'unica stagione secca, quella estiva: i massimi pluviometrici si registrano nell'area occupata dalla città di Velletri, con una media annuale di 1500 mm oltre che nei massicci montuosi posti al confine con l'Abruzzo, maggiormente esposti


alle perturbazioni atlantiche (Monti Simbruini, Monti Cantari, Monti Ernici), raggiungendo valori anche superiori ai 2000 mm annui. D'inverno le precipitazioni sono in genere nevose dalle quote medie in su; sporadiche nevicate possono raggiungere i Castelli Romani e, in alcune rare occasioni, interessare anche la città di Roma. Monumenti e luoghi d'interesse l Lazio è una delle regioni più importanti per cultura italiana, europea e mondiale, per i suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici, religiosi e culturali. L'immenso straordinario patrimonio ospitato dalla città di Roma è solo uno fra i centinaia di punti di interesse tra paesi, chiese, monasteri, monumenti e siti vari della regione. Roma da sola possiede il 30% dei beni artistico-culturali presenti nel mondo.

Patrimoni dell'umanità nel Lazio Il Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura rientrano tra i beni protetti dall'UNESCO perché patrimonio culturale della città. Nel Lazio anche Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli e le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia rientrano tra i siti protetti.

Altri siti d'interesse culturale

La Cattedrale di Anagni.


Villa Adriana.

La Basilica di San Barnaba (Marino). I siti di interesse turistico a Roma, spaziano del tempo e nelle forme; dalle aree archeologiche, prima fra tutte il Foro Romano, ai monumenti, come il Colosseo con cui la città si identifica, alle chiese, che con la Basilica di San Pietro in Vaticano ne fanno il centro del Cattolicesimo, gli archi, i ponti, le fontane, le mura e le loro porte, gli obelischi, le piazze e le vie. A tutto quanto è possibile ammirare andando semplicemente in giro per la città è possibile aggiungere ancora molto altro, grazie all'importante offerta culturale data dai musei romani. Oltre a Roma, sono molti i siti archeologici visitabili nel Lazio. Da quelli romani della vicina Ostia antica, al tempio di Ercole a Cori, e poi il tempio di Giove Anxur a Terracina, il sito di Forum Appii vicino a Sezze, di Lavinium a Pomezia, a quelli etruschi di Cassino e Vulci, la Necropoli di Tuscania e quella di Cerveteri, l'area archeologica di Corviano a Soriano nel Cimino o quella del Colle dei Monterozzi a Tarquinia, quella di Fregellae, città del Latium adjectum, situata sulla Via Latina fra Aquinum (Aquino) e Frusino (Frosinone), presso il fiume Liri, la quale occupava un territorio vastissimo e prosperò dal 328 al


125 a.C., fu senz'altro la città più importante tra L'Urbe e Capua. Degno di nota è anche il Giardino di Ninfa presso Sermoneta. Siti importanti sono quelli delle città fortificate preromane: l'acropoli di Alatri, molto ben conservata, quella di Ferentino con il mercato romano, e inoltre Atina e Arpino; universalmente conosciute le antiche abbazie di Montecassino, Subiaco e Casamari, Trisulti, Fossanova. Molto importante e conosciuto è la città di Tivoli con la presenza di due ville molto belle: Villa d'Este e la Villa dell'imperatore Adriano a Villa Adriana, terza meta turistica del Lazio dopo Roma e l'Abbazia di Montecassino. Grande flusso turistico richiamano inoltre le fonti termali di Fiuggi e Viterbo, famosa anche per il quartiere medievale di San Pellegrino e per il Palazzo Papale, in fatto di Papi, poi, non va dimenticata Anagni (la Città dei Papi ha dato i natali a diversi pontefici), con la sua splendida Cattedrale, il Palazzo di papa Bonifacio VIII, il Palazzo della Ragione e Casa Barnekow (si ritiene possa aver ospitato Dante Alighieri durante la sua permanenza nella città), e poi le località marittime di Gaeta, Sperlonga, Sabaudia, Terracina, Ponza e San Felice Circeo. Non vanno inoltre dimenticati i celebri Castello Orsini e Palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino ed il celeberrimo Palazzo Farnese di Caprarola. Sono degni di nota i famosi Castelli Romani, gruppo di paesi al sud di Roma, a ridosso dei laghi vulcanici di Albano e di Nemi, spesso citati sia per la storia che per i gustosi prodotti gastronomici (come la porchetta di Ariccia). l Lazio presenta numerosi parchi, riserve e altre aree naturali protette. Tra questi sicuramente importanti e conosciuti sono i Parchi Nazionali, come il Parco Nazionale d'Abruzzo, il Parco Nazionale del Circeo, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e la Riserva naturale regionale Tor Caldara. Accanto a questi, sono state istituite molte aree protette nella Regione, specialmente negli ultimi anni, assecondando e favorendo lo sviluppo di una maggior sensibilità alle problematiche relative alla conservazione del territorio, tra i cittadini.

Agricoltura Il settore agricolo laziale ha perso l'importanza che aveva tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la produzione proveniva essenzialmente da grandi latifondi agricoli. Con riferimento alle coltivazioni legnose, preponderante nel Lazio è quella dell'olivo (86.151 ha coltivati nel 2003[10] soprattutto in provincia di Roma e di Viterbo), rispetto alla vite,e al nocciolo,diffuso nel viterbese ed in particolare nella zona dei Monti Cimini. Dopo queste tre colture tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella provincia di Latina, tanto che la superficie coltiva è di 6.881 ettari, di poco superiore a quella destinata alla coltura del castagno.Per quanto riguarda le altre coltivazioni tra i cereali si coltiva soprattutto il frumento duro (87.015 ha di cui oltre 50.000 ha nel viterbese), il mais ed il frumento tenero. Tra le altre colture si producono l'orzo,le barbabietole da zucchero e l'avena. Nel sud della Regione, infine, si sta sviluppando fortemente l'allevamento di bufali, che nel 2003 superavano le 70.000 unità.


Industria Il settore industriale laziale ha rilevanza nazionale e internazionale, con un'importante diffusione di industrie di medio-piccole dimensioni. Le eccezioni si sono registrate in quelle zone del Lazio dove ha agito la Cassa del Mezzogiorno,come ad esempio a Cassino e dintorni dove si è avuto un importante sviluppo economico negli ultimi anni,anche grazie agli stabilimenti Fiat ed SKF. .Nel Lazio i settori industriali più sviluppati sono quello relativo alla produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua (vale 2.839,6 milioni di euro), quello alle cokerie, raffinerie, chimiche, farmaceutiche (e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, elettrici ed ottici; mezzi di trasporto .

Servizi . L'economia dei servizi legati alla Pubblica Amministrazione pesa per circa l'8%, circa il doppio della media nazionale

Porti [modifica]

Il porto di Formia. Nella regione è presente uno dei maggiori porti per il trasporto passeggeri d'Italia: il porto di Civitavecchia, in provincia di Roma, rappresenta il maggiore porto d'imbarco nazionale per la Sardegna. Il porto si è arricchito di nuove linee passeggeri per Sicilia, Spagna, Francia, Malta e Tunisia. Mentre per raggiungere le isole pontine da porti laziali, ci si imbarca dai porti di Anzio, ma soprattutto da Formia, Terracina e San Felice Circeo. Da alcuni anni il comune di Roma ha ripristinato il trasporto fluviale lungo il tratto urbano del Tevere.

Aeroporti


Aeroporto di Fiumicino Tutto il trasporto aereo regionale civile, gravita sugli aeroporti di Fiumicino e Ciampino a ridosso della Capitale. Gli aeroporti per il traffico civile presenti nel Lazio sono: ● l'Aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino. ● l'Aeroporto Pastine, nei pressi di Ciampino. ● l'Aeroporto di Roma-Urbe, a Roma.

Roma

CAPITALE

« Roma è la sola città d'Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali; tutta la storia di Roma, dal tempo de' Cesari al giorno


d'oggi, è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio; di una città cioè destinata ad essere la capitale di un grande Stato. »

Cavour

Roma è un comune speciale , capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della Repubblica Italiana. È il comune più popoloso e più esteso d'Italia ed è tra le maggiori capitali europee per grandezza del territorio; per antonomasia, è definita l'Urbe e la Città eterna. Nel corso della sua trimillenaria storia, è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto, i costumi dei secoli successivi; fu capitale dell'Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa

.

Fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753 a.C.,[32] Roma fu retta per un periodo di 244 anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente di origine latina e sabina, e successivamente etrusca. Monumenti e luoghi d'interesse e architetture religiose di Roma costituiscono una parte fondamentale del patrimonio monumentale della città capitolina: esse sono il simbolo dell'importanza culturale, sociale ed artistica della componente religiosa nell'intero arco della storia di Roma. I più importanti edifici sacri dell'antichità furono i templi: non erano luoghi di raduno per i fedeli, ma ospitavano unicamente l'immagine cultuale della divinità cui erano dedicati. Si ritiene che in tarda età repubblicana Roma avesse circa un centinaio di templi[ Le chiese cristiane sono diverse centinaia e la loro storia si intreccia con la storia religiosa, sociale ed artistica della città. La cattedrale è la basilica di San Giovanni in Laterano, una delle quattro basiliche patriarcali o papali insieme con la basilica di San Pietro in Vaticano, la basilica di San Paolo fuori le mura e la basilica di Santa Maria Maggiore. Le quattro basiliche facevano parte del cosiddetto "giro delle sette chiese" che i pellegrini dovevano compiere a piedi ed in un unico giorno. Le altre tre chiese facenti parte di tale itinerario sono la basilica di San Lorenzo fuori le mura, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme e la basilica di San Sebastiano fuori le mura. Roma è la città con il maggior numero di chiese al mondo


Roma, inoltre, è ricca di fontane e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la maggior parte delle quali sono state fatte costruire dai Papi all'inizio dell'età moderna, vi sono la fontana di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè), le Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, la fontana dei Quattro Fiumi, la fontana del Nettuno e la fontana delle Naiadi.

Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi trionfali antichi (arco di Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme, uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità (tra cui le terme di Caracalla, le terme di Diocleziano e le terme di Tito). Il Tevere e l'Aniene, i fiumi che attraversano la città, sono scavalcati da più di una trentina di ponti: nell'area urbana, 28 attraversano il Tevere (tra cui il ponte Milvio, il ponte Sant'Angelo e il


ponte Sisto), mentre 5 sono stati costruiti per l'attraversamento dell'Aniene, tra cui il ponte Nomentano.

Le principali piazze di Roma, nate durante il Rinascimento o il periodo barocco, tendono a testimoniare la capacità creativa di un ideale di vita armonioso tra esaltazione umanistica e concezione soprannaturale[ Tra le più celebri piazze romane, vi sono piazza di Spagna, piazza Navona, Piazza del Popolo, piazza della Repubblica, piazza Venezia, piazza Colonna, piazza Farnese, largo di Torre Argentina, Campo de' Fiori e piazza San Pietro[

Palazzo Chigi è la sede del Governo italiano dal 1961. Palazzo Chigi si trova in un punto del centro storico di Roma tra i più conosciuti: lungo via del Corso, quasi a metà strada tra Piazza del Popolo e Piazza Venezia.

Siti archeologici Per la sua vastità di siti e reperti archeologici, Roma è un vero museo a cielo aperto. La culla della storia di Roma è il Palatino, sotto il quale si trovano il Foro Romano, i Fori Imperiali e i Mercati di Traiano, i centri della vita politica, economica, religiosa e sociale del mondo antico. A non molta distanza si trova il Colosseo, il monumento simbolo dell'antica Roma; sul vicino colle Oppio si trovano i resti della Domus Aurea, la casa d'oro di Nerone.


Roma ha il maggior numero di atenei e di iscritti universitari in Italia; sul suo territorio sono presenti 22 atenei statali e privati e 24 atenei pontifici, per un totale di 46 atenei.

Aeroporti La città è servita da tre aeroporti: ● Aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci, più noto semplicemente come Fiumicino, dal nome del comune che lo ospita: è il principale aeroporto italiano per i voli passeggeri e il terzo per merci e uno dei più importanti hub sia a livello europeo, che nell'area mediterranea. ● Aeroporto internazionale Giovan Battista Pastine, noto col nome di Ciampino, situato ancora nel territorio di Roma Capitale ai confini con il comune di Ciampino; è un aeroporto sia civile che militare, lungo la via Appia; riceve un grande numero di voli di compagnie a basso costo. ● Aeroporto dell'Urbe, situato sulla via Salaria a circa 6 km dal centro; è utilizzato come scalo turistico ed è stato ristrutturato e destinato ad eliporto.

Città del Vaticano

Lo Stato della Città del Vaticano (denominazione in latino: Status Civitatis Vaticanae; [abbreviazioni diffuse nel linguaggio comune: Città del Vaticano, Vaticano, è uno stato indipendente dell'Europa. In particolare è il più piccolo stato indipendente del mondo in termini sia di popolazione (832 abitanti)[ che di estensione territoriale (0,44 km²). Il territorio dello Stato della Città del Vaticano è un'enclave del territorio della Repubblica Italiana, essendo inserito nel tessuto urbano della città di Roma. La lingua ufficiale dello Stato della Città del Vaticano è l'italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.


Nome completo

Stato della CittĂ del Vaticano

Nome ufficiale

Status Civitatis Vaticanae

Lingue ufficiali

italiano[1], latino[2]

Altre lingue

tedesco, francese (lingue parlate dalle Guardie Svizzere)

Capitale

CittĂ del Vaticano (832 ab. / luglio 2011)

Politica

Forma di governo

monarchia assoluta teocratica elettiva a carattere vitalizio


Pontefice

Papa Benedetto XVI

Governatore

Giuseppe Bertello

Indipendenza

11 febbraio 1929

Proclamazione

11 febbraio 1929

Ingresso nell'ONU

membro osservatore

Superficie

Totale

0,44 km² (260º)

Popolazione

Totale

832[4] ab. (07/2011) (194º)

Densità

1.890,91 ab./km²(3º)


Nome degli abitanti

vaticani

Geografia

Continente

Europa

Valuta

euro

Inno nazionale

Inno e Marcia Pontificale

Festa nazionale

11 febbraio

a sovranità sulla Città del Vaticano spetta alla Santa Sede, che è una monarchia assoluta, sotto l'autorità del papa; l'attuale capo di stato è Joseph Ratzinger, eletto nel conclave del 2005, e regnante con il nome di Benedetto XVI. Per l'amministrazione del territorio vaticano, il papa si avvale di un Governatorato, al cui vertice è attualmente monsignor Giuseppe Bertello, mentre per il governo della Chiesa cattolica il primo collaboratore del papa è il cardinale Segretario di Stato, carica attualmente ricoperta da Tarcisio Bertone. Il cuore della Città del Vaticano è la Piazza San Pietro, sulla quale si affaccia l'omonima basilica, la cui cupola (confidenzialmente chiamata cupolone, o cuppolone in romanesco) domina il territorio del piccolo Stato. All'interno delle mura medioevali e rinascimentali che circondano, eccetto piazza San Pietro, l'intera area, si trovano il Palazzo Apostolico, il Palazzo del Governatorato, i Musei Vaticani, i Giardini Vaticani ed altri edifici minori. Il colle Vaticano, che non fa parte dei tradizionali sette colli di Roma, venne inserito nei confini della città sotto il pontificato di Leone IV, fautore dell'ingrandimento delle mura cittadine (848852), allo scopo di proteggere la Basilica di San Pietro. Fino alla formazione dello Stato della Città del Vaticano (istituito con i Patti Lateranensi nel 1929), il Colle Vaticano era incluso all'interno del rione Borgo.


Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico Cardinale a 13 anni e Papa a 38

Figlio di Lorenzo il Magnifico, ebbe una carriera ecclesiastica quanto meno sorprendente. Cardinale a 13 anni quando, prima del Concilio di Trento per il titolo di Principe della Chiesa non era indispensabile aver ricevuto gli ordini, fu eletto Papa

La Ciociaria: Celestino V Pietro Angelerio da Isernia Papa nel XIII secolo

Pietro Angelerio nasce a Isernia nel 1215. La Perdonanza fu il primo ed inaspettato atto papale "esploso" nella sera dell'incoronazione. Celestino vuole "assolti da ogni pena e da ogni colpa tutti coloro che, veramente pentiti e confessati, avrebbero

La Ciociaria: San Tommaso d'Aquino Quando San Tommaso nacque, nel 1226, l'antica Aquinum era una vastissima contea comprendente tutti i paesi che oggi la circondano. Dalla potente famiglia che era a capo di questo feudo, nacque il futuro Dottore Angelico


(1871-1950) Trilussa è il poeta romano Carlo Alberto Salustri, il quale scelse questo pseudonimo da un anagramma del proprio cognome. Nato a roma nel 1871 fu autore di un gran numero di poesie in dialetto romanesco.

Carlo Emilio Gadda: (1893 – 1973), scrittore italiano.

Piatti tipici del Lazio In uno scenario dove l'antico è di casa; la cucina con le sue origini contadine, è saldamente ancorata alle tradizioni e si accompagna insieme a un buon bicchiere di Frascati,.I tipi di pane sono: La Ciambella sorana, la Ciriola romana, il Falia, il Pane di Lariano e la Pizza bianca.

Gnocchi alla romana: Nati come gnocchi di patate, nella cucina internazionale si fanno con il semolino. Di forma rotonda vengono cotte nel latte, arricchite di formaggio e tuorli d'uovo vengono gratinate nel forno con burro e formaggio. Abbacchio alla cacciatora: Per abbacchio si intende l'agnellino da latte ed è il piatto più caratteristico della cucina romanesca. L'abbacchio più tradizionale è uno spezzatino ricavato dalle cosce e dalle spalle ma si può prepararlo anche al forno. Quello alla cacciatora si prepara con aglio, rosmarino, vino bianco, acciuga e peperoncino. Coda alla vaccinara: Piatto nato nelle trattorie attorno al macello dove gli operai raccoglievano le parti di carne non vendibile. Dopo averla sgrassata, farla "stufare" in un ragù ricco di odori (carota, cipolla e sedano), uva sultanina, pinoli e cioccolato amaro. A fine cottura aggiungere del sedano a pezzetti. Saltimbocca alla romana: Sulle fettine di fesa di vitello fissare, con degli stuzzicadenti, una fettina di prosciutto e una foglia di salvia. Cuocerle in poco burro e infine una spruzzatina di vino bianco. Ricette Crostini alla provatura Ingredienti per 6 persone: gr. 300 di fette di pane casereccio


gr. 30 di burro gr. 100 di prosciutto crudo gr. 100 di provatura marzolina gr. 30 di burro fuso La provatura è un formaggio laziale fatto con latte di bufala, dalla caratteristica forma di uovo. Far abbrustolire le fette di pane, ungerlo di burro solo da un lato, coprirlo di prosciutto e metterci sopra una fetta di provatura. Dopo avergli dato, su tutte le fette così preparate, una spruzzatina di burro fuso passarle in forno già caldo. Servire quando la provatura si sarà ben sciolta. Bucatini alla matriciana Ingredienti per 6 persone: gr. 500 di bucatini gr. 150 di guanciale di maiale 1 cucchiaio di olio d'oliva 1 tazza di pangrattato gr. 100 di pecorino grattugiato 1 peperoncino sale q.b. È la tradizionale ricetta degli appetitosissimi bucatini alla matriciana, detti così dalla città di Amatrice, nel Reatino. Dopo aver scaldato l'olio in tegame su fuoco vivo, unire il peperoncino spezzettato e il guanciale tagliato a dadini in modo tale da farlo rosolare bene. Nel frattempo far cuocere la pasta in acqua abbondante e salata, scolarla al dente e aggiungere il condimento. Infine non può mancare una generosa dose di pecorino grattugiato. Acquacotta alla Maremmana Ingredienti per 4 persone: Kg. 1 di cicoria gr. 500 di pomodori 4 patate gr. 10 di mentuccia fresca 1 peperoncino fresco 5 spicchi d'aglio / 1 cipolla 5 cucchiai di olio d'oliva pane casereccio raffermo / sale q.b. Era, in tempi lontani, la minestra dei butteri e dei contadini della Maremma laziale. Sbucciare le patate e metterle in una casseruola con un litro di acqua, aggiungere il peperoncino, l'aglio, la cipolla affettata e i pomodori rotti a pezzi con le mani, coprire il recipiente e far cuocere il tutto per un'ora. A parte far cuocere la cicoria e la mentuccia, e quando è parzialmente cotta aggiungerla agli altri ingredienti, se necessario aggiungere acqua calda. A cottura ultimata,


versare la zuppa nei piatti già guarniti con le fette di pane, ricoprire i piatti lasciando riposare per una decina di minuti e poi condire con olio di oliva extra vergine. Giuncata dell'Ascensione Ingredienti per 4 persone: gr. 500 di latte 1 cucchiaio di caglio gr. 100 di zucchero un pochino di cannella in polvere Dolce tipico della Tuscia che si prepara per il giorno dell'Ascensione. Mescolare il latte con il caglio, metterlo in una terrina e lasciarlo per mezz'ora in luogo caldo. Quando il composto si sarà rappreso, versarlo in tante formine, condirle con zucchero e cannella e servirlo come dolce al cucchiaio

Vini del Lazio Vini (rossi, bianchi) che si produzono nel Lazio (Castelli Romani e Viterbo) Il Lazio dalle sue cantine produce vino bianco, rosso, rosato e spumanti tra cui alcuni hanno il marchio DOC e IGT. L'are più importante (storicamente più antica) è quella dei Castelli Romani (colline intorno al Lago di Albano) in provincia di Roma che ha come caratteristica i terreni di origine vulcanica. Le zone di maggior produzione sono quelle di Frascati, Marino, Colli Albani, Colli Lanuvini, Velletri e Cori. Altra zona di produzione di vini DOC e la zona etrusca di Viterbo.


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