guida all’acquisto della reflex digitale
Reflex DIGITALE 10 Consigli per Sceglierla e non Pentirsi “Basta, sono stufo di aspettare, me la compro”. Comincia così la splendida avventura nel mondo delle reflex digitali, con un scatto d’orgoglio. Spesso però, anche se la decisione è presa, l’acquisto viene rimandato e rimandato ancora. Si raccolgono pareri, su Internet, sulle riviste specializzate, dagli amici “espertoni”: dati tecnici non sempre comprensibili, esperienze personali... Così è facile cadere in confusione. canon 500d spaccato 2 Possibile che non esista un metodo per semplificare la scelta? Ecco la nostra proposta: dimenticare per un momento tutti i dati acquisiti, le marche, i modelli, i dubbi, per concentrasri su due domande fondamentali:
1. Budget: Quanto posso spendere? Chi non ha problemi può comprare qualsiasi cosa, anche una reflex che forse non riuscirà mai a sfruttare al 100%. Se i soldi sono pochi non abbiamo grande libertà di manovra, ma niente paura, possiamo ugualmente acquistare una reflex digitale in grado di darci grandi soddisfazioni. Così tanto per dire? No, è la verità. Dovremo rinunciare a qualcosa? Si, inutile nasconderlo, spesso però si tratta di rinunce teoriche, che non incideranno, o incideranno marginalmente, sulla nostra attività di fotografi. Anche la più economica delle reflex ci apparirà meravigliosa se rapportata a una compatta, perché pià versatile, veloce, comoda da impugnare e capace di produrre foto migliori. 2. Risoluzione: Quanti Megapixel?
Affrontiamo subito questo che, per molti, è lo scoglio più impegnativo. Un sensore da 6 megapixel è più che sufficiente per le esigenze della maggior parte dei fotoa. “Cosa voglio fare con la mia nuova reflex digitale?” amatori. b. “Quanto posso spendere per la macchina, gli obiettivi e gli accessori che mi Possibile? E’ così: con 6 milioni di pixel (3000 x 2000 pixel) possiamo stampare occorrono?” le nostre foto su una rivista, alla massima qualità (300 punti/pollici), in formato 20 x 25 cm. Se invece le stampiamo in casa, con una stampante inkjet, 6 megapiLa scelta finale è ovviamente personale. Quelle che proponiamo qui sono le ri- xel ci arrivare al formato 30 x 40 cm, senza perdita di qualità apprezzabile. sposte alle domande più comuni che assillano quanti sono alle prese con il fati- Ecco perché 6 megapixel sono sufficienti, anche per scatti professionali, a meno dico acquisto.. che non si vogliano stampe giganti, oppure maxi ingrandimenti di porzioni In fondo dell’articolo proponiamo un elenco di reflex digitali, divise per budget, dell’immagine (crop), sempre con una qualità alta. che a nostro avviso meritano particolare attenzione. Un sensore da 10-12 megapixel, poi, è sufficiente per pubblicare la foto su una 1
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“doppia” (due pagine di una rivista affiancate). Ma allora perché le case costruttrici insistono sui megapixel? E’ il marketing a chiederlo: i megapixel sono un ottimo sistema per pomuovere le nuove macchine. Altre qualità – range dinamico, riproduzione colori, riduzione del disturbo nelle immagini – sono comprese dall’appassionato, difficililmente dal grande pubblico.
Ecco perché tanti professionisti si “accontentano” di una reflex semi-professionale, un po’ meno robusta ma tremendamente pratica e, dulcis in fundo, meno costosa. Le cosidette semi-professionali sono una scelta eccellente anche per l’appassionato di fotografia.
3. Quale categoria: Consumer, Semi-professionale, Professionale?
I sensori delle reflex digitali non sono tutti uguali, si dinstinguono per risoluzione (ne abbiamo parlato al punto 2) e per formato. Il cosidetto Full frame è il più grande. Equivale, più o meno al formato della pellicola 35 mm (24 x 36 mm). Ha un rapporto di conversione per le ottiche 1:1. Questo vuol dire che un 50 mm montato su una reflex Full Frame si comporta effettivamente come un 50 mm. Il formato APS-c, oggi il più utilizzato per le reflex digitali, è più piccolo rispetto al Full Frame. Ha un fattore di conversione 1,5:1 oppure 1,6:1 (il primo per le macchine Nikon, il secondo per le Canon). Vuol dire che un 50 mm equivale, su queste reflex, rispettivamente, a un 75-80 mm.
“La macchina più cara è certamente la migliore!”: altro mito da sfatare. E vero, la macchina che costa qualcosa in più, generalmente, ce l’ha, ma non è detto che tutti principianti, fotoamatori, professionisti, abbiamo bisogno di questo “qualcosa”. In certi casi la reflex cara come il fuoco può rivelarsi una pessima scelta: troppo pesante, troppo ingombrante, troppo difficile con tutti que comandi. Una reflex professionale è uno strumento destinato a un uso quotidiano, spesso in condizioni difficili. Deve poter resistere ai maltrattamenti e alle intemperie, ha un otturatore garantito per centinaia di migliaia di scatti, scatta a velocità supersonica. Chi usa la reflex per lavoro, giustamente, non vuole rimanere... a piedi. Ma chi la tira fuori di tanto in tanto dall’armadio (o dalla cassaforte; penso a un amico...), non fotografa sotto il diluvio o in cima all’Eeverest, può infischiarsene della tropicalizzazione. Chi non ha la necessità di “congelare” un colibrì in volo, scoprirà che una reflex capace di 3 foto/secondo è già velocissima. Le reflex professionali hanno un autofocus migliore, che però ha un prezzo. Così come il mirino migliore, il corpo bilanciato con i teleobiettivi... Ma non tutti i fotografi acquistano un 600 mm luminoso e anche un mirino così così è sempre infinitamente migliore e più pratico di quelli montati (purtroppo non sempre) sulle fotocamere compatte. E poi attenzione: una reflex professionale si sfrutta solo accoppiandola a ottiche altrettanto professionali. Quelle economiche vanificano i pregi del sensore.
4. Formato: Quattro Terzi, APS-c, Full Frame?
Il formato Quattro Terzi, nato per volere di Olympus e Panasonic, è circa la metà del Full Frame e comporta un fattore di conversione delle ottiche pari a 2:1. Il 50 mm diventa in questo caso un 100 mm, cioé si “trasforma” da un cosidetto “normale” a un medio teleobiettivo, buono per i ritratti. Quando è nato il formato Quattro Terzi (“Four Thirds” in inglese) ha promesso reflex digitali e obiettivi dedicati molto compatti. In realtà la pur piccola Olympus E-420, ad esempio, non è poi così più piccola delle concorrenti di altri marchi. Sulle ottiche si risparmia, quello si, in termini di peso e di ingombri, ma lo scotto da pagare è una qualità delle foto, con il Quattro Terzi, non all’altezza di quella che si ottiene con il formato APS-c. Chi sceglie il Full Frame lo fa per due ordini di motivi. Il primo è il fattore di conversione. Chi possiede, ad esempio, un 24 mm e vuol continuare ad usarlo come tale, con una reflex Full Frame può farlo. La seconda ragione sta nella dimensione dei pixel. A parità di megapixel un sensore Full Frame, più grande, offre maggior spazio a ogni singolo pixel, che 2
guida all’acquisto della reflex digitale può perciò essere di dimensioni maggiori e così in grado di raccogliere meglio la luce. Soprattutto quando si lavora con alti valori ISO (sensibilità), il Full Frame grantisce immagini con un disturbo minore e perciò di qualità maggiore. Il vantaggio dunque c’è, ma è tracurabile se fotografiamo prevalentemente di giorno, all’aperto, oppure con il flash, e non intendiamo stampare le foto in formato poster.
bilanciata anche con i teleobiettivi. C’è un rovescio della medaglia però: bisogna portarsi appresso un peso maggiore ed è più difficile trovare una sistemazione in valigia alla macchina. Il nostro parere? Una reflex leggera e compatta, che usiamo volentieri, è molto meglio di una reflex pesante, “professionale”, che non usiamo mai. Attenzione però a non scegliere una reflex troppo piccola per le nostre mani. L’ergonomia è un fatto strettamente personale. Ecco perché, prima di staccare Tirando le somme: il sensore attualmente più diffuso, l’ APS-c, va benissimo per l’assegno, è bene ritagliarsi un momento di calma per entrare in un negozio e i principianti, gli appassionati e persino per molti tra i professionisti. Il fattore di provare di persona, una accanto all’altra, le reflex che abbiamo selezionato: imconversione favorevole permette di portarsi appresso teleobiettivi compatti che pugnatura, comandi, menu, mirino. Se è possibile fare qualche scatto fuori dal si comportano come tele più spinti (ad esempio un 200 mm luminoso diventa negozio, con la propria scheda di memoria, tanto meglio. un 300 mm luminoso). I grandangolo invece danno qualche problema, perché un 28 mm ha una lunghezza focale equivalente pari a quella di un normale sul 7. Stabilizzatore: Meglio incorporato oppure nelle ottiche? 35 mm. 5. Marca: Meglio Canon, Nikon, Olympus, Pentax o Sony? C’è chi si ostina, anche nell’era della tecnologia digitale (tutto cambia da un giorno all’altro, anche la classifica delle reflex migliori) a gridare “Canon è meglio di Nikon!”, oppure l’inverso. Andiamo, è come dire: BMW è meglio di Mercedes! Sono affermazioni comprensibili, ma da tifosi. I confronti è meglio farli tra singoli modelli, non tra marchi e tenendo presente la prima domanda, all’inizio dell’articolo: “Cosa voglio fare con la mia nuova reflex digitale?”
Alcune case hanno incorporato lo stabilizzatore (compensa i tremolii della macchina riducendo il rischio di foto mosse; è un aiuto quando c’è poca luce, non lo è con i soggetti in movimento) nel corpo macchina. Altre, ad esempio Canon e Nikon, hanno preferito puntare su ottiche stabilizzate. Con lo stabilizzatore nel corpo tutti gliobiettivi sono, di fatto, stabilizzati. 8. Vecchi Obiettivi e schede di memoria: butto via tutto? Chi già possiede qualche obiettivo può continuare a usarlo anche sulla nuova reflex digitale. Talvolta, però, con delle forti limitazioni: messa a fuoco manuale, esposizione manuale.
Tutte le case offrono zoom e lenti fisse per quasi tutte le occasioni e le esigenze, Le reflex digitali più recenti hanno sensori con tanti megapixel che richiedono ma alcuni obiettivi, o accessori particolari (fisheye, decentrabili, super tele, flash, schede di memoria capienti e veloci. Generalmente conviene comprarne una mirini ecc.) possono non essere presenti in determinati corredi. Chi pensa che nuova piuttosto che riciclare quelle che abbiamo acquistato per la compatta. avrà presto bisogno di qualcosa di particolare, dovrebbe dare un’occhiata al corredo prima di scegliee la nuova macchina. 9. Vale la pena di acquistare la reflex in kit, con lo zoom standard? 6. Dimensioni: Compatta, Media, Extra Large? Una reflex digitale grande e pesante si impugna e controlla meglio e si rivela ben
Gli zoom standard costano poco, soprattutto perché non sono un granché sul piano meccanico. Per un principiante sono la scelta migliore: offrono un’escursione sufficiente per panorami e ritratti, sono leggeri e compatti e torneranno 3
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utili comunque (magari per i viaggi) anche una volta che avremo allargato il corredo. Visto il prezzo, uno zoom standard è conveniente anche per l’appassionato, spesso attratto dagli obiettivi di medio prezzo, costruiti senz’altro meglio, ma non sempre con una qualità ottica di molto superiori a quella degli zoom standard. Se proprio si vuole qualcosa di buono fin da subito, meglio puntare sulle ottiche professionali. 10. Comprare la reflex su Internet? Meglio le offerte in rete o il negozio? Una visita in un negozio, a nostro avviso, è quasi obbligatoria. Solo così possiamo prendere contatto fisico con le macchine che ci sembrano le più indicate per le nostre esigenze. Poi però possiamo acquistare tranquillamente in rete, dopo aver controllato l’affidabilità del venditore (numero verde, tipo di garanzia, disponibilità reale del prodotto, eventuale punto di ritiro) e il contenuto della confezione (occhio al manuale in italiano, ad esempio). Da qualche mese è attiva la versione italiana di Amazon, che oltre ad essere un nome più che affidabile e collaudato (il più famoso sito di e-commerce del mondo), offre diversi prodotti del settore Foto/Video. Vuoi dare un’occhiata? Le Migliori offerte Foto e Video su Amazon.it Quale Reflex: la nostra Selezione Principiante - Per spendere il meno possibile Nikon D3100 in kit con lo zoom standard 18-55mm, oppure Sony Alpha A290. Macchina “basic” (ma ottima per un principiante) anche la Canon 1100D. Registra anche i video HD. Più su, Nikon D5100 , oppure Canon 600D, due reflex digitali consumer in grado di cavarsela bene anche con i video.
Confrontare prezzi Internet con quelli del negoziante per valutare il miglior acquisto. Alcuni offrono la possibilità della rateizzazione. Le fotocamere proposte corrispondono pù o meno per prestazioni e qualità e fascia di prezzo. Entrambe permettono la ripresa video. Aggiungere una batteria di ricambio, (risulterà comoda averne sempre una carica di scorta). I kit proposti possono trovare la variante di un obiettivo zoom con escursione più ampia di quella prevista, esempio 18-105 oppure 24-120. Sceglierlo sempre con stabilizzatore. CANON Canon EOS 1100D Fotocamera Digitale Reflex 12 Megapixel + Obiettivo EF-S 18-55mm 1:3,55,6 IS II -questo obiettivo, costa più o meno 30,00 euro in più del EF-S 18-55 III DC, ma è preferibile perchè ha lo stabilizzatore . NIKON Nikon D3100 Fotocamera digitale reflex 14,2 Megapixel con Obiettivo Nikkor 18/55VR, SD 8GB Premium 100X Lexar
Appassionato - la Canon 60D è una reflex cosidetta “semi-professionale”: prestazioni superiori rispetto ai modelli consumer sul fronte velocità, messa a fuoco automatica, mirino. 4