G.
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l dossier sull'ex magistrato. La misteriosa attività di spionaggio e quella ancora più misteriosa sul divano di casa sua. Gli strani rapporti con i servizi, le indagini bollate come "irrituali" da una sentenza che non c'entra niente ma "tutto fa brodo". E come se non bastasse: ecco le foto in cui va a letto con sua moglie e le lettere "cifrate" che scriveva a quel "Babbo Natale" che ora dice di non conoscere. Finalmente un po' di luce sul leader dell'Italia dei Valori. Quanti sono gli Antonio Di Pietro che si nascondono dietro quella maschera di uomo rude con le vene del collo sporgenti? C'è il Di Pietro poliziotto, il Di Pietro magistrato, il Di Pietro agente segreto, il Di Pietro agricoltore (il trattore è venduto separatamente), il Di Pietro virus Ebola e tanti altri...
Pagina 4 Vitangelo Moscarda Prima dell' avvento del liberalismo il sovrano rispondeva solo a Dio. Era impossibile misurare il consenso del sovrano. Anche perchè Dio si sottraeva al relativismo dei sondaggi. Si arrivò così alla conclusione liberale: il sovrano deve essere legittimato dal popolo. La volontà popolare divenne così qualcosa di mistico e metafisico. L' individualismo laico liberale si sostituì alla divinità.
Oggi l' elettore è l' unico Giudice in terra dell' operato del sovrano. Durante le elezioni avviene una sorta di Metempsicosi di massa, Dio si incarna nella massa. Gli uomini si fanno Suo tramite, rivelano il Suo volere, e leggono le tavole degli exit poll sul monte Sinai. Certi giudici si vogliono sostituire al Sacro volere del popolo. Dalla 'legittima supplenza democratica'... Segue a pagina 19
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SINISTRE Immagine piccola: una vignetta di Natangelo su “io non prendo i soldi pubblici per il mio giornale perché tanto li prendo gia dalla Rai” Travaglio. Nella foto grande un comunista, notoriamente finocchio nel suo classico atteggiamento da “io me ne frego”
Il (per il momento) presidente della Regione Puglia indagato: ha cercato di piazzare alla Sanità un suo amichetto Stefano Pisani (Randomante) Nichi Vendola, attuale presidente della Regione Puglia e Leader del movimento Sinistra Ecologia e Libertà (almeno questo è il nome degli ultimi 15 giorni) è indagato per concussione. Il suo nome è stato iscritto nel registro generale della procura barese per le pressioni che nel 2008 avrebbe esercitato sull’ex assessore alla sanità Alberto Tedesco. Vendola, noto omosessuale, avrebbe insistito per far nominare primario all’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, il dottor Giancarlo Logroscino, “luminare di epidemiologia”. Talmente luminare che non riuscendo a trovare un impiego in Italia, questo Logroscino è dovuto emigrare a gambe levate, andando a cercar fortuna alla Harvard School di Boston. Ma quali sono i contorni del torbido rapporto che intercorre fra i due?
La risposta è semplice. Basti pensare al fatto che Giancarlo Logroscino è nato e cresciuto a Bari e Nichi Vendola è di Terlizzi, paesino che da Bari dista solo 30 chilometri. Il ragionamento si conclude da sé. Un ragionamento talmente facile che anche un magistrato, meridionale e per giunta donna, ha saputo vederci giusto. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Vendola in una telefonata a Tedesco ha “chiesto spiegazioni sulla mancata nomina a primario del suddetto Logroscino, il Tedesco adducendogli motivazioni di ordine professionale e non personale, come insinuato dal Vendola. A questa sua, Vendola risponde una pernacchia in falsetto e minaccia di sputargli dal vivo alla prima occasione”. L'insistenza del presidente pugliese non avrebbe conosciuto vergogna fino al punto che, per contrastare la nomina di Logroscino al “Miulli”, si è
mosse a un certo punto anche la massoneria, da sempre al servizio del bene e dell'amore. Questa buriana da mascalzoni della peggior risma giunge alla vigilia della nomina del candidato del centro-sinistra che uscirà perdente alle prossime elezioni regionali. Quale sarà ora il destino di Vendola? Ma Nichi, (così si fa chiamare rinnegando il ben più virile Nicola), non è il solo a tremare. Nell’inchiesta figurano quindici indagati accusati a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, concussione, falso, truffa, illecito finanziamento ai partiti e voto di scambio. Praticamente tutto il partito di Sinistra Ecologia e Libertà.
Travaglio, Di Pietro e Checco Zalone cercano di affondare (invano) Silvio Silvio Di Giorgio L'aggressione di Massimo Tartaglia ai danni del miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni (come hanno ammesso gli stessi De Gasperi, Moro e Valeria Marini) è stato il logico epilogo di un ininterrotto bombardamento mediatico orchestrato da Antonio “007 Missione Congiuntivo” Di Pietro, dagli psicopatici in toga rossa, dalla satira (mai così violenta come in questo periodo: ancora rabbrividisco per la crudezza delle battute di Checco Zalone sul presunto trapianto del
premier) e da pennivendoli politicizzati che utilizzando le loro televisioni e i loro giornali (monopolizzati dall'armata rossa grazie ad una lenta e metodica infiltrazione) fanno scempio della verità arrivando persino a sostenere che Silvio Berlusconi sia un mafioso affetto da satiriasi che pensa solo ai propri interessi. Quando non è occupato a non pagare prostitute. Evidentemente abbiamo a che fare con lupi ancora assetati di sangue: è chiaro che non sono soddisfatti di come hanno riempito i gulag con la loro ideologia di morte. Come se non bastasse ora si è accodata anche la carta straccia
estera come il Daily Mail (che Di Pietro e Travaglio stampano clandestinamente in una masseria di Montenero di Bisaccia come ha recentemente svelato una rigorosa inchiesta di Feltri) che mette in dubbio l'aggressione facendola passare per una messinscena “riacchiappa-consensi”. Mi chiedo dove andremo a finire. Proseguendo su questa strada d'odio un giorno potremmo persino imbatterci in chi oserà mettere in dubbio la moralità di Bettino Craxi! Berlusconi è turbato da queste insinuazioni: nelle ultime ore ha scavato tra le macerie di Haiti con meno foga dei giorni
precedenti proprio a causa di tali preoccupazioni. Nonostante la sofferenza psicologica oggi ha comunque estratto dalle macerie due bambini (di 5 e 43 anni) che lo hanno subito rincuorato esprimendogli la loro solidarietà. Poco dopo si è saputo che i bambini erano iscritti al Pd.
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Stefano Pisani (Randomante) Potrebbe cominciare dal Pirellone, sede della Regione Lombardia, la carriera pubblica di Renzo, figlio di Umberto Bossi. Da poco, il suo primo grande successo. Dopo essere stato bocciato per tre volte alla maturità scientifica (la terza perfino dopo il ricorso), il senatùrino è riuscito infatti a sconfiggere la Pubblica Istruzione rossa, e a laurearsi brillantemente lo scorso luglio allo Scientifico con 69, con ben 9 punti sopra il minimo! Renzo però, che non si adagia sugli allori, ha voluto passare anche il vaglio del Cavaliere che gli ha fatto l'esame di matematica: «Quante dita hanno
10 mani?» il quesito a cui il piccolo Bossi ha risposto «100!» indovinando la risposta esatta al primo colpo. Principale indiziato per l'incarico sarebbe l’assessorato allo Sport. Il figlio del Senatùr, infatti, tra le sue credenziali può vantare un ruolo da segretario della Padania calcio, di cui è presidente il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il ragazzo, inoltre, era stato ideatore dello sportivissimo giuoco online “Rimbalza il clandestino”, in cui si vedeva l'immagine della nostra penisola
Dopo la nomina per acclamazione a leader dei Giovani padani, e quella a membro dell'Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo, starebbe quindi per arrivare finalmente il salto di qualità per questo che non è più un ragazzino. Cresci bene Renzo. Ma non aver fretta: un giorno potrebbero mancarti i giorni spensierati in cui papà ti dava ancora ogni mese la paghetta di 12 mila euro.g
circondata da barconi di clandestini e bisognava farli sparire col mouse, e che è servito per tracciare le linee guida della politica dei respingimenti di Maroni.
Vita da Cani
Renato Farina (Prefe) Cari lettori, debbo confessarvi che la vita del parlamentare è davvero dura, a volte penso che il gioco non valga la candela e vorrei rassegnare le dimissioni, andare alle isole Cayman, prendere possesso dei vostri soldi ivi depositati (o meglio, di quelli dei lettori di Repubblica) e scappare lontano. Poi però dal finestrino antiproiettile di una delle molte auto blu che mi pagate mi capita di scorgere il mio popolo, l’unico popolo del mondo che avrebbe potuto darmi l’attenzione che ho avuto senza dovermi mettermi in galera e, anzi, pagandomi; la mia Patria! Sono quelli i momenti in cui mi rendo conto che il paese che amo è ancora infestato da cumuli di comunisti, atei, persone che si drogano di Marijuana anziché di cocaina… gentaglia del genere. Squallidi residuati del ’68 che devono essere sconfitti, di nuovo, di più, sino all’ultimo. E non me ne andrò finché gli ultimi soldi non saranno stati munti dalle loro sudice buste paga e l’ultimo sorriso non sarà stato strappato dalle facce dei loro figli scappati chissà come all’aborto.
FARINA Ispirato, secondo non so quale logica, ad un vecchio articolo in cui Renato Farina inventava di sana pianta una storiella in cui degli zingari, o rom, o romeni indifferentemente, avevano impattato a 120 km/h la sua panda parcheggiata, uscendone illesi, per poi scappare dalla polizia, mentre la polizia multava Farina perché la sua macchina, volata via in seguito all’impatto, era finita in divieto di sosta. Plausibile quanto un outing omosessuale di Rocco Siffredi.
dodici deputati del nostro schieramento presenti non fossero in grado di sostituire momentaneamente i centottanta che ufficialmente si trovavano al bagno. Vi rendete conto? Arriveremo al punto in cui si paralizzerà l’iter legislativo del governo pur di rispettare le regole della “democrazia”. E Fini, come al solito, ligio ai diktat delle Botteghe Oscure, ritiene normale tutto questo.
Vi racconto una mia giornata, giusto per farvi capire il mio inferno quotidiano al servizio del cittadino: era un mercoledì qualunque, un giorno festivo come un altro, l’orologio aveva appena scandito le 15.30 di mattina, mi ero svegliato da poco nella mia modesta villa a sei piani e stavo assaporando l’umile colazione che il mio misero stipendio mi permette. Permettono, è vero, sono “stipendi”. Comunque la sostanza non cambia perché sempre di soldi vostri (o meglio, dei lettori del Corriere) si tratta, non dimenticate i contributi all’editoria. La mia compagna intanto era in camera che elaborava qualche modo fantasioso per spendere le vostre tasse (o meglio, dei lettori della Stampa) e godeva di tutti quei privilegi destinati per legge alle mogli dei comuni mortali, ma anche alle semplici conviventi di noi eletti. E per eletti intendo non eletti.
Ero di cattivo umore poiché, come immaginerete, recarsi in ufficio all’alba non rende felice nessuno. Come se non bastasse l’inopportuna chiamata al lavoro, quando ero a pochi metri dall’ingresso del parlamento ho subito una terribile aggressione: un negro mi ha arrogantemente chiesto l’elemosina. So che è un termine un po’ forte, ma si trattava proprio di elemosina. Questi sono i risultati di un cinquantennio di comunismo al governo: pezzenti sulla mia strada che cercano di vendermi accendini mentre io vado a lavorare. Come se non avessi uno stuolo di leccaculo pronti a darsi fuoco quando mi devo accendere una sigaretta. Beh, questo negro era davvero insopportabile, e mentre le mie guardie del corpo gli sgranavano i denti come una pannocchia matura non la smetteva più di urlare asilo. Non è ilare? Salgono sul primo gommone che passa in cerca di avventure, si fanno un viaggio a stretto contatto con la natura, non soffrono il caldo (ora non vorrete dirmi che i negri si scottano?), poi sbarcano a Lampedusa, imparano una sola parola in Italiano e pensano di potersela cavare in ogni situazione con quella. Questo poteva accadere con Prodi, non certo con quella banda di bastardi ingloriosi che risponde al nome di “noi” al governo. Gli è andata bene, non ha disturbato Bossi, altrimenti si sarebbe preso certi mezzi schiaffoni… (Ora, per ragioni che non sto a spiegarvi, il nostro amico di colore negro conosce anche “frattura scomposta” e “aggressione a pubblico ufficiale”).
Ero in procinto di lucidare il mio Abu Omar impagliato, quando sono stato chiamato per una votazione d’urgenza in parlamento; pare che i
La votazione per cui ero stato convocato riguardava un decreto straordinario attinente la finanza. Niente di particolare: abbiamo soltanto
riutilizzato il 12% del budget destinato alla scuola pubblica per il regalo di compleanno di Gasparri. Vuole una pista con le macchinine e Silvio gli ha promesso il Mugello. Ma la sorte ancora non aveva finito di riversare la sua ira su di me: dopo la votazione mi sono recato alla buvette per riprendermi dallo sforzo (quei pulsanti sono più duri del cranio di un imam) e ho speso l’ingiustificabile cifra di quattordici centesimi per dei comunissimi tagliolini al tartufo, un controfiletto in salsa che sembrava non essere nemmeno stato cucinato nel Brunello, patate al forno insipide e un pompino. Nessuna di queste cose valeva il prezzo pagato, e il pompino era poco cotto. Mi consola sapere che, essendo stato radiato dall’albo dei giornalisti, posso sempre sfogarmi con voi dalle pagine di questo meraviglioso giornale.
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G.
Dalla prima
Il dossier sull'ex magistrato. La misteriosa attività di spionaggio e quella ancora più misteriosa sul divano di casa sua. Gli strani rapporti con i servizi, le indagini bollate come "irrituali" da una sentenza che non c'entra niente ma "tutto fa brodo". E come se non bastasse: ecco le foto in cui va a letto con sua moglie e le lettere "cifrate" che scriveva a quel "Babbo Natale" che ora dice di non conoscere. Finalmente un po' di luce sul leader dell'Italia dei Valori. Quanti sono gli Antonio Di Pietro che si nascondono dietro quella maschera di uomo rude con le vene del collo sporgenti? C'è il Di Pietro poliziotto, il Di Pietro magistrato, il Di Pietro agente segreto, il Di Pietro agricoltore (il trattore è venduto separatamente), il Di Pietro virus Ebola e tanti altri.
In questo clima di sospetti e cattivi pensieri si inquadra la vicenda delle foto in cui Tonino appare a letto niente meno che con sua moglie. Foto a dir poco sconvolgenti, che testimoniano tutta la sua ipocrisia se pensiamo che il "manettaro" Di Pietro appare con indosso un pigiama a righe nere. Che fa sfotte?
Ma c'è dell'altro. Nessuno ricorda quando nel 1994, a Curno, Di Pietro prese a testate un giornalista dell'Ansa e poi lo seviziò con un martelletto da giudice. E che dire dei suoi appartamenti acquistati grazie a un mutuo? Un mutuo! Voci abbastanza attendibili, provenienti dalla mia testa, rivelano inoltre che dietro i disordini di Rosarno ci potrebbe essere proprio la mano del forcaiolo Di Pietro. Pensiamoci un attimo: lui possiede un trattore. Lo usa per farsi fotografare mentre lo guida nei suoi terreni. Magari ne ha qualcuno anche a Rosarno con gli alberi di arance. E forse ci fa anche lavorare in nero i clandestini. Se il nostro giustizialista avesse ancora il porto d'armi, avrebbe sparato anche lui contro quei negracci? Chi può dirlo... E del terremoto di Haiti ne vogliamo parlare? Pare che l'ex magistrato avesse vinto un viaggio proprio a Port-au-Prince nella riffa di Pasqua della chiesa di Santa Maria del trattore nel 1959!
E quelle lettere che i nostri segugi hanno ritrovato a casa della madre, nascoste nella soffitta? Lettere sigillate dentro delle buste rosse. Scritte sicuramente in gioventù quando presumiamo lavorasse per il KGB. Lettere strane, indirizzate ad un certo "Babbo Natale" e dal contenuto ambiguo, sicuramente cifrato. Chissà quali segreti nascondono. Chissà a cosa si riferiva il giovane agente Di Pietro quando parlava del "trenino ciuf ciuf". Che si riferisse alla strage dell' Italicus?
Eccolo qui, dunque, Antonio Di Pietro. L'uomo che di Berlusconi cita a memoria tutti gli innumerevoli processi, come se servisse a qualcosa. L'uomo che di fronte al consenso di cui Berlusconi gode nel Paese, si è ritagliato la parte dell'antagonista in questo B-Movie all'italiana fatto di politica, sesso e Lino Banfi. Eccolo lo spauracchio che soffoca le velleità di una sinistra che senza di lui sarebbe civile e sintonizzata con il digitale terrestre al Paese reale.
Il documento sembra parlare da solo. E non azzecca un congiuntivo. Questo rende più che leciti i nostri dubbi. Tutto sembra morire dove passa Di Pietro. Non c'è amico, collega, Veltroni o Mentana che sia stato risparmiato. L'ultimo in ordine di tempo: il maiale che l'ex pm avrebbe acquistato da un amico per il cenone di Capodanno. Fonti certe hanno rivelato, infatti, che il suino in questione fu ucciso due giorni dopo la sospetta transazione di denaro. Transazione avvenuta senza scontrino fiscale. Vergogna.
IMPOSSIBLE SI NOTHING
Esiste un dossier - come scrive Filippo Facci nel suo nuovo libro "Di Pietro: tutte le cazzate che ci siamo inventati" - che racconta molti retroscena ambigui della vita del nostro Tonino Di Pietro. Ad esempio, c'è scritto di quando Di Pietro avrebbe confezionato, su ordine della Spectre, un rapporto su James Bond. Al termine di lunghi pedinamenti, appostamenti, ricerche porta a porta nei peggiori bar di Caracas, Di Pietro riuscì infatti a scoprire e comunicare ai suoi capi il nascondiglio del sig. Bond: un DVD masterizzato. O quell'altra volta in cui "lo sbirro" Di Pietro, su Mandato non si capisce bene di chi, avrebbe interrogato segretamente il vescovo locale con metodi poco ortodossi (pare che lo avesse costretto a parlare con dei fotomontaggi che ritraevano l'alto prelato in compagnia di alcuni pulcini in pose lascivie). Di queste e altre attività di ricerca a dir poco inusuali per un pm-detective si troverebbero ampie conferme anche nei taccuini redatti dallo psichiatra del direttore Feltri, durante le loro sedute.
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Prefe Finalmente è passato al Senato il disegno di legge sul processo breve, una misura di democrazia che molti di noi aspettavano, e non ve lo dico solo perché centododici imputati solo in questa redazione uscirebbero da vicende giudiziarie che li vedono ora come sicuri colpevoli, ma anche perché immagino che molti di voi, cari lettori, siano nella medesima situazione. “Processo breve” è una definizione che potrebbe spingervi a pensare che sarete e saremo condannati più in fretta di quanto sarebbe accaduto senza la legge in questione; ma suvvia, ancora non ci conoscete? Non temete, piccoli. Oltretutto si tratta di una misura atta a rilanciare l’economia, o almeno è quello che direbbe il tizio a cui oggi la nostra redazione ha ordinato venti casse di champagne. Qualcuno obietta dicendo che così molti delinquenti verrebbero messi in libertà, citando addirittura il caso della Thyssen Group; ma con che coraggio definiamo “delinquente” colui il quale ha causato, ad esempio, la morte di qualche operaio in mezzo a un rogo, mentre non diciamo nulla di quegli stessi operai che, consci dei pericoli derivanti dalla legittima voglia di risparmiare del proprio capo (del resto le Maserati non si comprano da sole), non si erano premuniti sviluppando qualche mutazione genetica che li rendesse ignifughi? Avrebbe dovuto forse pensarci il loro superiore? Noi crediamo proprio di no. Ormai sembra che l’operaio sia una specie protetta incapace di badare alla propria sopravvivenza, come se il nostro paese fosse in balia di panda alla guida di carriponte e muletti, come se di fronte alle presse o alle lame rotanti senza alcun sistema di sicurezza, o dentro alle cisterne piene di gas velenosi, ci fossero dei rarissimi orsi polari senza alcuna esperienza. Noi lo diciamo: quando si muore è perché si opera la scelta sbagliata. Per fare un esempio: poniamo che un missile colpisca un asilo in qualche posto sperduto dell’Afghanistan; in un caso del genere inevitabilmente salterà fuori qualcuno che si lamenta perché sotto alle macerie viene ritrovato un purè di bambini. Beh, penso nessuno possa smentirmi se dico che quei bambini potrebbero rimanere a casa a giocare con la Playstation, dal momento che è previsto un bombardamento dell’asilo proprio quella mattina. Il mio ragionamento è così inappuntabile che mi è appena venuto in mente un modo per dribblare eventuali accuse di pedofilia ai danni dei preti, ma evidentemente la sinistra non è intelligente a sufficienza per comprendere il concetto di causa-effetto, quando l’effetto è la morte di qualche suo potenziale elettore. I comunisti adorano usare la negligenza previsionale dei morti per incolpare qualcuno della loro dipartita. E così torniamo al caso della Thyssen Group: c’è una fiammata a seimiladuecento gradi centigradi che viene nella tua direzione? E tu spostati, no? Che cazzo ci fai lì davanti, che sta arrivando una fiammata? So che il concetto è lapalissiano, ma non per
tutti. Nessuno dei familiari degli operai inceneriti alla Tyssen si è fermato un secondo a ragionare, perché in quel caso avrebbe realizzato che le stesse persone che stavano accusando erano già nella sgradevole posizione di avere sei braccianti che invece di produrre se ne stavano a poltrire tre metri sotto terra, senza degnarsi di fare una telefonata per dire “neanche domani saremo ai nostri posti di lavoro”. Il PDL ha cercato in tutti i modi di venire incontro alle opposizioni, ma le opposizioni, come da tradizione comunista, non hanno apprezzato gli sforzi: la proposta di legge è stata infatti modificata nella sua interezza, dato che alla stesura originale l’articolo diceva che “la legittima durata del processo è di un mese in meno del necessario per formulare una sentenza di colpevolezza”. Quando Di Pietro ha letto la prima formulazione si è incazzato così tanto che ha iniziato a vibrare come un dildo e, per evitare che iniziasse a vomitare congiuntivi sbagliati e proverbi senza senso, abbiamo
G. Scatti stipendiali per gli insegnanti, ma solo per quelli di religione. Lo ha stabilito il ministero dell'Economia lo scorso 28 dicembre. A noi de Il Giornale, ci sembra una cosa sacrosanta che andava fatta, e hanno poco da lamentarsi gli altri professori di materie, diciamolo pure, secondarie.
preferito apportare le modifiche che conoscete. Lo sappiamo, sei anni sono ancora parecchi, ma stiamo inserendo in finanziaria un cavillo per fornire ad eventuali magistrati troppo zelanti dell’inchiostro simpatico con cui firmare le sentenze.
La Vignetta
Ovviamente non poteva mancare qualche idiota che si scagliasse contro Berlusconi, dicendo che questo disegno di legge gli è stato cucito addosso (risparmiando tessuto, oserei dire) per farlo uscire dal processo Mills con la fedina penale pulita. Vi rendete conto del coraggio della sinistra? Si lamenta del fatto che dobbiamo castrare la magistratura per tenere il nostro leader fuori di prigione. Come se non fossimo dovuti arrivare a questo per causa loro! Potevano limitarsi a muovere ritmicamente la testa in senso latitudinale quando abbiamo proposto l’immunità parlamentare e ora Tanzi non starebbe ballando la rumba ubriaco insieme al suo avvocato.
Come si può paragonare, infatti, la fatica che i professori di religione fanno ogni giorno per inculcare, in soli 50 minuti, gli insegnamenti di Nostrosignore® nelle menti dei nostri ragazzi, con le dozzine di ore settimanali che gli altri insegnanti sprecano a discutere di cose secondarie come la perifrastica attiva o le disequazioni irrazionali. Cosa se ne faranno i giovani uomini di domani di queste
conoscenze? Sarà Giulio Cesare ad aiutarli quando avranno un problema familiare? O sarà il Decameron di Boccaccio a fargli trovare un posto di lavoro? Niente affatto. Quando si sentiranno sopraffatti dalle difficoltà della vita, i nostri giovani, si ricorderanno di cosa diceva loro l'insegnante di religione: si inginocchieranno, chiuderanno gli occhi e chiederanno aiuto al grande Gesù®.
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Eddie Settembrini Ciao Nathalie, grazie per la disponibilità all'intervista. Ciao, grazie a te. Sono passati alcuni mesi dallo scandalo Marrazzo e la situazione qui a Via Gradoli sembra tornata alla normalità. E' così? Sì, adesso non sono più assediata dai fotografi, diciamo che la tempesta è passata, anche se ha lasciato il segno. Sapevi che proprio qui dove ci troviamo ora, a via Gradoli 96, c'era un covo delle Brigate Rosse durante il sequestro Moro? No, non lo sapevo. Ho conosciuto questa storia leggendo i giornali durante lo scandalo. Cioè, Moro non era qui, qui c'era Mario Moretti che era... Sì, ho capito. E cosa hai pensato? Niente, sono fatti di molti anni fa. Ma finalmente ho capito una cosa. Cosa? Ho capito il gioco di Piero. Cioè? Cioè sono riuscita a spiegarmi le sue perversioni. Me ne puoi parlare? E' cominciato tutto circa un anno fa. Una mattina è venuto presto, sembrava molto agitato, e invece di spogliarsi e farsi sculacciare con “L'Unità”come al solito, ha preferito chiudersi da solo nello sgabuzzino, quello lì nel corridoio. E tu che hai fatto? Io ho bussato e gli ho chiesto se avesse qualche problema. Lui, senza rispondere, mi ha passato un biglietto da sotto la porta. Un biglietto? Sì, con scritto di non fare domande, che sarebbe rimasto lì dentro fino alla sera. E poi? Niente, io ho continuato a ricevere i miei clienti mentre Piero era nello sgabuzzino. E che ha fatto là dentro? Non lo so. Quel giorno è andata così, verso le 19:30 mi ha pagato e se ne è andato. Questo fatto si è ripetuto altre volte? Sì, e Piero ogni volta aggiungeva dei dettagli. Ho capito che stava elaborando un gioco erotico. Qual era questo gioco erotico? Più o meno aveva sempre la stessa trama. Lui veniva la mattina presto, con la barba non fatta e i capelli spettinati ed entrava nello sgabuzzino. Dopo qualche minuto io dovevo entrare e fargli una foto mentre teneva in mano un giornale. Poi io uscivo e lui restava dentro a scrivere delle lettere.
Foto STE Che lettere? Lettere. Me ne ricordo una a un certo Zaccardini. Zaccagnini. Sì, scusa. E poi? E poi niente, restava nello sgabuzzino tutto il giorno. Piero non stava bene. Perché lo dici? Una volta ero con un cliente e all'improvviso lo abbiamo sentito urlare “NON TRATTANO, NON TRATTANO”. Per fortuna il mio cliente era un sacerdote, lo ha calmato facendogli credere che avrebbe messo una buona parola con il Papa. Come finiva la giornata? Sempre nello stesso modo: verso le sette di sera dovevo entrare nello sgabuzzino e bendarlo. Poi dovevo dirgli...aspetta, ce l'ho scritto qui...ecco, “Lo Stato delle multinazionali ha rivelato il suo vero volto, senza la maschera grottesca della democrazia formale è quello della controrivoluzione imperialista armata, del terrorismo dei mercenari in divisa, del
genocidio politico delle forze comuniste. Concludiamo la battaglia iniziata il 16 marzo, eseguendo la sentenza a cui lei, Presidente, è stato condannato”. E poi? Poi dovevo sborrargli addosso. Lui si accasciava e io dovevo trascinarlo fino alla sua macchina e metterlo nel bagagliaio. Un'ammazzata. Qualche altro episodio da riferire? Una volta mi sono dimenticata di Piero nello sgabuzzino e sono partita per San Paolo. Sono tornata dopo una settimana e l'ho trovato davvero deperito, ma anche molto molto eccitato.Questo gioco per Piero era diventato un'ossessione e ogni volta lo arricchiva di particolari. L'ultima volta ha voluto che lo andassi a prendere a Via Fani ed è rimasto da me per un mese e mezzo. Per quanto tempo è andato avanti questo gioco? Finché non è scoppiato lo scandalo. Bene, direi che la nostra intervista può terminare qui. Ora succhiamelo
... ... ... Sììììì. Sono stata brava? Sput. Bravissima. Solo quando hai detto Zaccardini mi sono un po' smontato. Lo so, scusa. Sput. La prossima volta potremmo fare il gioco della conferenza stampa. Che ne dici? Ok. Ciao Nathalie. Ciao Piero.
PERVERSIONI Marrazzo e Nathalie durante un loro gioco erotico in via Gradoli 96.
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DIMENSIONI
Mario Scaramella Errante Uno pensa di averle sentite tutte e di potersi riposare, qualche volta. E invece salta fuori un dossier del SISMI contenente alcune rivelazioni esplosive che, se comprovate da prove e fatti, potrebbero far tremare qualche illustre paio di chiappe. In breve: 65 milioni d'anni fa la specie animale più famosa della preistoria scompare misteriosamente causando Piero Angela. Per decenni i paleontologi ci hanno rifilato la bufala dell'“impatto con l'asteroide” e la conseguente “estinzione di massa”. Ma il dossier dei servizi segreti dice altro: parla di poteri forti e interessi politici, di una procura (quella di Milano, of course) incaricata di cancellare questi esseri ormai “scomodi” per molti. Pare che alcune di queste bestione, specie i famigerati T-rex, avessero avuto problemi con Di Pietro sull'equa divisione di una carcassa di brachiosauro. Il magistrato voleva la testa – di cui sua cugina è ghiotta –, i T-rex pure. E non è finita: ci sono alcune bobine, negli uffici del SISMI, che parlano chiaro: si sentono Borrelli e Davigo trattare con dei topolini la ricompensa del genocidio. E così – spiega a ScaricaBile Arghyua, uno stegosauro adulto – “sono partiti gli avvisi di garanzia. Atti infondati e causalmente coincidenti con alcuni eventi di rilevanza mondiale, come la Fiera Euroasiatica Dei Bestioni Col Cervello
Grande Come Un Glande”. Abbiamo controllato: il 26 aprile del 65.021.049 a.C è la data dei primi avvisi di garanzia consegnati dal pool, l'inizio del calvario. I dinosauri, che per milioni d'anni avevano dominato il mondo con l'arguzia degna di un Bonaiuti, da questo momento cominciano a scomparire. Gli animali di stazza più piccola, rettili, topolini, renatibrunetti ne approfittano e – tra una grandinata di monetine e l'altra –
organizzano una campagna d'odio a mezzo stampa che in pochi secoli porterà i sauri all'estinzione. La storia, insomma, pare ripetersi: abuso d'ufficio, collusione con ambienti oscuri: Di Pietro & Friends responsabili della più incredibile estinzione della storia? Può darsi, se ce l'ha fatta col Psi e la Dc. Ringrazio Pio Pompa per la soffiata e Pollari per l'LSD. Fperò forse 'sta volta abbiamo esagerato.
In inglese si dice coming out quando qualcuno confessa un addobbo della sua vita privata. Ho detto addobbo? To', il termine casca a fagiuolo. Ho detto fagiuolo? Maddai, la parola casca a cazzo. Perché di cazzo si parla. Tonino Di Pietro, l'uomo che si pensava virile come un toro meccanico unito a Califano, ha confessato d'avercelo piccolo, ma talmente piccolo che si capisce perché De Magistris si prende tutte quelle libertà con Donadi. Le dimensioni del membro dipietrese sono sì modeste, secondo Maurizio Lupi, da far pensare ad un suo coinvolgimento con la CIA. Non fate così, è normale non capire Lupi. Nella foto l'ex pm indica le dimensioni del suo mestolo rabbuiandosi e bestemmiando tanto che m'è caduto un pezzo di Dio in testa.
E’ un gioco di Coq Baroque&Ste
I.Q. L’altro giorno davanti a me nella coda al supermercato Conad (coop rossa), c’era una donna (comunista, ovviamente), offensivamente larga come 33 eritrei. Era così grottescamente obesa che non potevo vedere il mio nuovo Land Rover Defender parcheggiato davanti all’uscita. Il carrella di questa esteticamente e moralmente repellente creatura comunista era strapieno di allucinanti alimentari preconfezionati. Il fumo passivo, dicono, fa male. L’obesità passiva pure, dico io. Sì, volevo ucciderla. Come? Mi veniva in mente il modo usato dai Francesi nei confronti delle oche, i cui fegati vengono utilizzati per produrre un paté de foie gras. Tali oche sono costrette a mangiare in continuazione finché non scoppiano i fegati e muoiono. Diciamolo: l’obesità non è una malattia come insiste la sinistra: è una scelta di vita. E non è una conseguenze della povertà come vuole la sinistra. L’Africa, infatti, è strapiena di poveri disgraziati magri come uno spaghetto. Ma grazie alla sinistra queste cose non si possono dire, e di conseguenza gli obesi stanno diventando sempre più numerosi. Giovedì scorso Massimo D’Alema ha detto: il PD è il partito della “parte più acculturata del Paese”. Io invece dico: il Pd è il partito della parte più obesa del Paese. Grazie a D’Alema & Compagni una persona obesa non viene mai stigmatizzata. Viene definita invece una vittima di una malattia che va curata con denaro pubblico. Ma nella stragrande maggioranza dei casi l’obesità non è una malattia come la varicella o un tumore; è causata da pigrizia, stupidità e ghiottoneria. Voglio dire: un
Passa tutti i livelli per combattere ai confini della legalita’ contro i nemici del processo breve. Un gioco dove ad un certo punto: vuoi perche’ il software l’ha ideato Capezzone, vuoi perche’ il manuale e’ scritto in un italiano incomprensibile
fannullone è tendenzialmente non solo grasso, ma anche di sinistra. In Inghilterra David Cameron, il leader dei conservatori, di recente ha fatto un discorso incredibile. Incredibile sì. Perché per anni la destra inglese ha cercato di seguire quello che dice la sinistra inglese. Ora, finalmente, Cameron si rende conto che gli inglesi si sono rotti le palle di questa sinistra. E perciò la destra ha iniziato a parlare come la destra. Così Cameron in quel discorso ha detto qualcosa del tipo: “I problemi sociali sono spesso il risultato delle scelte che fa la gente. Parliamo di gente “a rischio” di povertà o esclusione sociale come se queste cose – l’obesità, l’alcolismo e la tossicodipendenza – fossero fenomeni puramente esterni, come la peste o il tempo cattivo” Cinquant’anni fa, nessuno avrebbe mai detto che una persona obesa è la vittima di una malattia. Colpa sua, punto. E perciò l’obesità era una cosa vergognosa che l’obeso doveva affrontare da solo, per esempio mangiando solo tre volte al giorno. Poi è arrivata la political correctness, viscido derivato del comunismo, e tutti, obesi compresi, salvo i normali, sono diventati delle vittime. Grazie alla sinistra, la responsabilità personale è stata abolita. Ma una soluzione c’è. Per fermare questa follia basta stigmatizzare l’obesità e tutti gli altri sedentari aggressivi di sinistra. Con l’eccezione del grande Elefantino, per motivi ovvi. Se una persona obesa pensa che vada bene essere grassa come un furgone, e che nessuno gli dirà nulla in proposito, continuerà a mangiare come un maiale per diventare ancora più grassa. Dunque, dobbiamo dire a voce alta ogni volta che davanti a noi alla cassa della Conad ci imbattiamo in una donna obesa: “Vergognati, grassa comunista”.
non si capisce più un cazzo! Ma va bene cosi’, basta gettare fango.
IMPERSONA TONINO Magistrato impazzito e assetato di sangue che si muove tra le aule del terrificante palazzo di giustizia di Milano per scovare e uccidere gli ex-colleghi del pool di mani pulite!
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Cani e Porci Ebbene sì, i magistrati sono malati e non siamo più i soli a dirlo a quanto pare. Un team di ricercatori dell'Università di Grand FallsWindsor (Newfoundland, Canada) da circa un anno si è cimentato nell’ardua impresa di analizzare i comportamenti e le abitudini di soggetti comunemente chiamati magistrati. I risultati sono molto chiari, quella che fino ad oggi veniva considerata solo una banale e noiosa professione avrebbe in realtà una natura virulenta, pericolosa e maligna. La Magistratura è a tutti gli effetti una malattia mentale acuta, causata da un eccessivo tasso di invidia che degenererebbe in individui mentalmente instabili portandoli ad un accanimento distruttivo verso le istituzioni e gli organi di potere democraticamente costituiti. La Magistratura è molto aggressiva e muta con estrema rapidità adattandosi all’ambiente che lo circonda al fine di parassitarlo. Questo nuovo invisibile flagello sta mietendo vittime in tutto il nostro sistema politico/economico, distruggendo cose e in taluni casi portando alla morte donne e uomini di tutte le classi sociali. Ogni giorno da qualche parte in qualche luogo
Scarsa conoscenza grammaticale
una causa che coinvolge un operoso cittadino è affidata a questo manipolo di pazzi. La Magistratura non si vede ma sta crescendo, essa si trasmette non solo tramite il contatto diretto, ma anche per trasmissione aerea. Attraverso idee, concetti, trasmissioni televisive e blog. Ecco perché quando vedete un magistrato in tv è meglio cambiare canale. Fortunatamente come tutte le malattie anche la Magistratura presenterebbe una sintomatologia ben definita, piccoli dettagli che permettono di riconoscerla subito per poterla combattere immediatamente: Scarsa conoscenza grammaticale: Nonostante il loro atteggiamento saccente da romanzieri mancati, spesso peccano nell'uso erroneo della grammatica italiana. Ecco alcuni grossolani esempi: “se non avevo fede nella politica, non mi candidavo. E che so’ fesso io, a rischiarmi un posto in magistratura così?” oppure “credevano che mi fregavano, ma l’IDV ha superato lo sbarramento!” Presenza nella Corte Costituzionale: Oramai è fatto noto a tutti che la corte costituzionale ha all’interno 11 giudici comunisti eletti dai tre capi di stato della sinistra: Ciampi, Scalfaro e Napolitano. Quindi, non si può certo rimanere
Presenza nella Corte Costituzionale
Stravaganze
sorpresi se questa corte forza la mano cancellando leggi libertarie come quelle del lodo Alfano o del lodo Schifani. Presenza di folti baffi (anche le donne): Grossi e cespugliosi baffi partono dal centro del labbro superiore e procedono verso i lati. Sono stati isolati individui con baffi da 2,5 cm e oltre. I più credono che tutto ciò sia un vezzo estetico dovuto a una sorta di emulazione verso personaggi potenti non più in voga come: Lenin, Stalin, Rasputin, D’Alema, Saddam Hussein, ecc. Anche se molti pensano che tale caratteristica sia scelta perché offrirebbe la possibilità di ridere dell’interlocutore a sua insaputa. Stravaganze: I soggetti in questione spesso si rendono protagonisti di fatti inconsueti e azioni un po’ sopra le righe. Ad esempio, quando sono in fila alle poste o attendono il loro turno dal barbiere sono sempre molto impazienti e non riuscendo a stare fermi scaricano lo stress andando avanti e indietro, avanti e indietro… Finendo immancabilmente per innervosire chi gli sta accanto. Ogni tanto li si vede inspiegabilmente soffermarsi ai semafori o davanti alle strisce pedonali per accendere una sigaretta. E molto spesso nel vestiario si
Presenza di folti baffi
Vittimismo
lanciano in abbinamenti azzardati che manco Solange ai bei tempi. Scarsa voglia di lavorare e uso della legge a fini eversivi: I magistrati non sono di certo degli stakanovisti, ma guadagnano come un parlamentare lavorando solo 4 ore al giorno. Tale comportamento però può subire un brusco cambio di rotta nel caso ci sia da colpire l’ordine costituito. In queste situazioni infatti il loro istinto sovversivo li induce a lavorare come negri alla ricerca di un cavillo burocratico che consenta la condanna del povero malcapitato. Vittimismo: Come gli ebrei con l'olocausto, i magistrati utilizzano la morte di Falcone e Borsellino, avvenuta ormai diciotto anni fa, come scusa per non essere criticati. Rispolverando sottotrame tra stato e mafia degne del peggior Dan Brown. Purtroppo attualmente non esistono sistemi in grado di annientare la minaccia. Anche se molte soluzioni promettenti sono tutt’ora allo studio, a oggi la Magistratura rimane un male difficilmente curabile. L’unica difesa resta evitare il contagio tramite la repressione violenta fisica e mediatica. La toga rossa è più vicina di quanto tu possa credere. Pensaci.
Presunzione e scarsa attitudine al lavoro
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“grafico che evidenzia chiaramente la natura patologica della magistratura”
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Ska
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La storia del Partito dei Giudici italiano ha inizio molti anni indietro da oggi e di cui non si ha più memoria certa. C'è chi dice che gli adepti del Partito fossero sempre esistiti, ma che si nascondessero in luoghi oscuri all'interno di chiese medievali, altri che dicono di averli visti scappare tra le montagne vestiti solo con toga e berretto. Prove documentali dimostrano però che in realtà vi fu la nascita di una vera e propria Carboneria durante la metà degli anni '60 e che poi si trascinò per un periodo estremamente ampio e tortuoso sino ai giorni attuali. Il Partito dei Giudici ebbe molta visibilità dopo aver messo in atto il cosiddetto Golpe di Mani Pulite e che come risultato ha obbligato il Presidente Bettino Craxi a scappare dall'amata Italia ed avvalersi dello status di rifugiato politico in Tunisia - sancito dalla Convenzione di Ginevra nel 1951 – che di fattolo salvò temporaneamente da quell'attaco di durezza senza eguali. Ai giorni attuali qualche residuo golpista di quei giudici – ed i loro vassalli armati - vorrebbero che quella Convenzione sia modificata nel nome di quel valore alto e, diciamocelo francamente, un po' fumoso che sarebbe la Giustizia. Un concetto di Giustizia Sommaria e ad orologeria che un paese come il nostro, così poco avvezzo alla Democrazia, non può accettare. L'idea politica del Socialismo Italiano era basata su tangenti e finanziamento illecito ai partiti. Si vuol forse far passare il principio per il quale è giusto che un cittadino debba scappare a gambe levate dal suo paese per aver espresso, con idee e fatti, le sue legittime opinioni politiche?
Nel mezzo di questa battaglia lo Stato Italiano ebbe modo di praticare la propria offensiva militare contro alcuni Guerriglieri del Giustizialismo come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, colpiti grazie al prezioso supporto di associazioni di volontari para-statali fortemente collegati alla Politica e che si occuparono materialmente delle imboscate contro i due nemici dello Stato. Fu una boccata d'ossigeno per la Politica nostrana.
L'uso militare della Giustizia da parte del Partito dei Giudici che ha sottoposto e sottopone lo Stato Italiano ad un vero e proprio stato d'assedio ha portato a dovute e doverose conseguenze: la politica deve difendersi. Bisogna scendere in piazza e difendere il diritto legittimo della politica e dei politici all'appropriazione indebita, al finanziamento illecito, alla corruzione, alla concussione e vivaddìo - anche al concorso esterno. Perché è questo che fa un paese civile! Guardate ai nostri amici Russi, Bielorussi, Libici e Cinesi, direste forse che sono paesi incivili? E' a quelle democratiche dittature che dobbiamo aspirare se non vogliamo che a comandare questo paese siano i processi, le manette e le toghe di rosso insanguinate.
Quello che i libri di storia ricorderanno come il Golpe di Mani Pulite è destinato a rimanere lì, nella storia, come una foto ricordo. Magari
Foto STE evitando di calcare troppo la mano sugli avvenimenti realmente accaduti, ma concentrandosi su come la Storia, questa nube mostruosa che trasportiamo come fardello sulle spalle, dovrebbe invece essere. Una Storia scritta dall'orgogliosa Resistenza di chi diceva No, di chi quelle Mani proprio non voleva averle Pulite – ed effettivamente così era – e che considerava la sottrazione indebita del denaro pubblico un sommo atto Rivoluzionario. Hasta la Mazzetta Siempre. Una Resistenza Partigiana dedita allo schierarsi e scontrarsi contro il potere costituito dei neomanichei-giacobini che non sanno risolvere le dispute della Legge e degli Uomini se non con i processi ed impugnando tenacemente le proprie Falci e Martelletti. Una bella Storia Italiana che abbia finalmente il suo sperato lieto fine. Una Storia in cui il Popolo grazie alla Politica e la Politica grazie alla Politica riesca a riscriverne i fondamenti e riesca a limitarne gli scenari più cupi e minacciosi provenienti da quelle frange estreme che ha intenzione di pacificarsi con essa. Una Storia in cui non cambi niente ed in cui tutto rimanga esattamente così com'è. Con la Politica al di sopra della legge, i Giudici al di sotto della Politica ed il Popolo a farsi i cazzi propri. Perché si sa, la Storia la scrivono i vincitori.
PARTITO DEI GIUDICI
In alto Due esponenti di spicco del partito dei giudici. (foto Ste) A sinistra De Magistris e i suoi problemi con la lingua italiana.
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G. NESSUN RISPETTO PER I SANTI Che i comunisti non facciano ridere è lapalissiano. Spacciare questa "merda" per satira, poi, ha dell'incredibile. Questo oltraggioso "fumetto" è comparso su internet sul sito di una pseudo rivista satirica chiamata ScaricaBile. Non ci sono parole per descrivere lo sdegno che proviamo noi, persone per bene, nel guardare questo spregevole giornaletto che vorrebbero spacciare per satira. Questa però non è satira ma cattivo gusto. Volgarità gratuita. Dileggio e oltraggio ad un'alta carica dello Stato. C'è solo una parola per tutto questo: inaccettabile. Se anche voi, cari lettori timorati di Dio, vi sentite offesi da tali porcherie non esitate a protestare. Inviate le vostre critiche all'indirizzo di questo spregevole blog: scaricabile@hotmail.it e fate sentire tutto il vostro sdegno. Mandate le vostre proteste, insulti e anche qualche bel virus! Non permettiamo che questa cosa vada avanti.
Come se non bastassero gli insulti al capo del governo, cari lettori del giornale, potete vedere come questo Lukonard si diverta a prendersi gioco persino del Padreterno. Rimaniamo veramente basiti, noi della redazione, di fronte ad un tale scempio sacrilego. Quando l'offesa raggiunge il suo grado più alto come nella bestemmia, noi popolo dell'amore, uomini di buona volontà, non possiamo non alzare la voce. Bisogna sradicare il male che si nasconde dentro questo Lukonard e di quegli altri peccatori di ScaricaBile. Chiunque di voi, cari lettori, abbia una qualunque informazione sugli indirizzi di questi loschi figuri, non si faccia scrupolo a comunicarlo alla redazione de Il Giornale. Il nostro comitato etico, accompagnato dai nostri Silvio Boys, provvederà a recarsi nelle abitazioni di questi figuri per portare loro un po' di amore e tumefazioni.
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APPROFONDIMENTO
Ecco perchè tutti noi occidentali non possiamo non dirci Klaus Barbie Blicero Esistono storie dalla parte giusta della Storia che poi vengono ritenute sbagliate dai vinti che, per puro accidente, riescono a impadronirsi delle casematte del Potere. Esistono uomini che pagano per colpe che non hanno mai avuto. Klaus Barbie è stato uno degli esempi più illustri del secolo breve. Questo nome non dirà quasi nulla a molti qui in Italia. Eppure è un nome fondamentale per capire un certo modus operandi del Mondo Libero, quello che ha permesso a tutti noi, anime belle della sinistra pacifinta comprese, di andare la domenica a vedere una partita allo stadio, invece di dover assistere forzosamente ad una parata militare nella Piazza Rossa. Calunniato e deriso per decadi dall'Internazionale Socialista, oggetto di almeno 3/4 documentari (tra cui ne spicca uno di 4 ore di propaganda a senso unico), marchiato con lo stigma dell'indegnità da un tribunale francese mostruosamente prevenuto, a Barbie è stato negato dalla storiografia ufficiale sinistroide il ruolo di Guerriero per la Libertà. La sua unica colpa? Quella di essere stato ad Ovest del Muro di Berlino. Ma andiamo con ordine. Nato nel 1913 a Bad Godesberg, sobborgo di Bonn, da insegnanti cattolici (il peccato originale, per i professoroni comunisti alla Sartre), nel 1933 si iscrive alla Gioventù Hitleriana, come il suo illustre compatriota Benedetto XVI. Nel 1935 entra a far parte delle SS e successivamente viene impiegato nelle file dell'SD, il servizio segreto nazista. Il suo compito in questo periodo è quello di monitorare l'attività dei cittadini tedeschi anti-tedeschi. Barbie è brillante e totalmente dedito alla causa, riscuotendo così il consenso dei suoi superiori che lo inviano ad un corso speciale per aspiranti ufficiali a Charlottenberg allo scopo di fargli fare carriera. Poi inizia la guerra. Nel 1940 Barbie è spedito ad Amsterdam, nell'Olanda liberata dai nazisti. Incaricato della deportazione di ebrei olandesi, lo Sturmführer delle SS si guadagna rapidamente la fama di efficientissimo persecutore. Emblematico un episodio: dopo aver incrociato un venditore di gelati ebreo, Barbie lo stende a colpi di pistola in mezzo alla strada perché, a suo giudizio, la vittima non lo aveva omaggiato con il dovuto rispetto. Con tanto di corollario per le “zecche” dei centri sociali e per gli industriali gauche caviar: la maleducazione uccide, se del caso. Trasferito nel 1942 a Lione, viene nominato capo della Gestapo locale con il compito di stroncare i terroristi (o peggio: partigiani) francesi e deportare gli ebrei. Stabilisce il suo quartiere generale all'Hotel Terminus, dove escogita uno geniale stratagemma (poi ripreso da ambienti americani e finanche dalla serie televisiva “24”) per la difesa dello Stato di Diritto: i passanti vengono infatti rastrellati a caso dalle strade, tradotti all'Hotel e lì torturati fino alla rivelazione di qualsiasi tipo di informazione. La vulgata corrente gli affibbia l'appellativo di “macellaio di Lione”, in realtà è stato uno dei primi in Occidente a capire il valore della raccolta di informazioni in scenari critici, senza l'inutile corredo di diritti umani o il rispetto di farraginose procedure nella lotta ad un nemico che aveva in spregio assoluto le leggi che regolano il patto sociali tra gli uomini di buona volontà. L'arresto e l'uccisione dell'”eroe” della resistenza francese Jean Moulin è possibile solo grazie alle spifferate di un compagno di quest'ultimo – e non grazie a fantomatiche “testimonianze” o “ravvedimenti operosi” di pericolosi terroristi che poi, con ogni probabilità, sarebbero confluiti nel movimento di solidarietà algerino o, peggio ancora, palestinese. Nel periodo francese Barbie si distingue anche per la scoperta di 44 bambini ebrei nascosti in un villaggio di Izieu e per la conseguente deportazione di questi ad Auschwitz – o almeno questo è quello che propugnano i professionisti della Shoah. Un giusto tributo a questo periodo della vita di Barbie l'abbiamo avuto recentemente con l'ultimo film di Tarantino, “Bastardi senza gloria”: la figura di Hans Landa è infatti la copia carbone del gerarca delle SS. Questa, ad ogni modo, è solamente la prima vita di Klaus Barbie. La seconda inizia una volta finita la guerra.
Dal 1945 al 1947 il nostro riesce a sfuggire con grandissima abilità agli sforzi congiunti di Alleati e francesi di arrestarlo per crimini di guerra. Passata la sbornia postbellica antinazista, gli americani, adottando un approccio finalmente laico e scevro da pregiudizi ideologici, scrivono in un rapporto datato 1947 che “un anticomunista come lui ci serve più libero che in prigione”. Ed infatti Barbie, grazie alla lungimiranza dell'agente Robert S. Taylor e dei suoi superiori, diviene a tutti gli effetti una spia del Counter Intelligence Corps (CIC), il controspionaggio dell'esercito statunitense. Ma la piattaforma collaborativa sapientemente edificata dal CIC incomincia a sgretolarsi sotto i colpi di martello dei giacobini tedeschi e francesi, che reclamano a gran voce il “criminale di guerra nazista”: l'esilio, a questo punto, è l'unica soluzione praticabile. Dopo il cambio di nome in Klaus Altmann, e quindi spogliato della sua identità dalla furia comunista, Barbie si rivolge ai messi di Dio in terra, alla Chiesa, che è ben felice di accoglierlo nella figura di Padre Dragonović. L'illuminato sacerdote croato, che già aveva aiutato altri nazisti bisognosi di discrezione a scappare dall'Europa travolta dal demone del giustizialismo (attraverso le “ratlines”, le vie del topo), fornisce a Barbie documenti e permessi per espatriare dall'Italia (Genova) verso la Bolivia, paese che di lì a poco avrebbe avuto un estremo bisogno di consiglieri politici e militari. E qui inizia la terza, e ultima, vita di Barbie. Ottenuta la cittadinanza boliviana nel 1957, il Nostro incomincia a lavorare attivamente e a stretto contatto con le migliori forze dell'anticomunismo di quel paese: dittatori, torturatori, narcotrafficanti di stato, corpi paramilitari ed esercito. Grazie ai suoi preziosi consigli, alla sua esperienza nel know-how e nel benchmarking della testimonianza “indotta” e nella repressione istituzionale del dissenso non conforme, i governi dittatoriali succedutisi per 20 anni sono sempre riusciti a fiaccare la sedizione organizzata dai sovietici e dalla forze del Male. Collabora con fervore anche con i servizi segreti boliviani e, secondo alcune fonti, contribuisce alla cattura di Che Guevara nel 1967 a La Higuera. Nel 1980 è decisivo per la buona riuscita del colpo di stato (detto anche “Golpe della Cocaina” dagli allora pennivendoli finanziati dal PCUS) di Luis García Meza Tejada. Barbie coltiva anche, in quel periodo, il sogno di creare un Quarto Reich con vari elementi neonazisti provenienti dal globo terracqueo; sfortunatamente, il suo piano è bruscamente interrotto dalla rovinosa ascesa della democrazia in Bolivia, nel 1982. Arrestato come il peggiore dei delinquenti comuni, Altmann/Barbie viene impacchettato e spedito in Francia, dove l'odio viscerale della popolazione è finalmente pronto a colpirlo in modo tale da non farlo rialzare mai più. Trascinato alla sbarra ed esposto al pubblico ludibrio, Barbie, grazie anche ad un agguerrito avvocato, tenta di far ragionare giudici e giuria sulla portata delle sue azioni, sulle ragioni di Stato che lo hanno portato a combattere per la Libertà e l'Ordine, sulle atroci implicazioni della guerra. Ma non c'è nulla da fare: l'approccio forcaiolo e giustizialista prevale su ogni riflessione prettamente politica. Condannato all'ergastolo per “crimini contro l'umanità” sotto l'assunto del “non poteva non sapere”, Barbie muore in carcere, nel 1991, stroncato dal tumore della Malagiustizia. Ancora una volta, come per Salò, Craxi o Haider, l'inchiostro dei vincitori si è imbevuto del sangue dei vinti per schizzare vergognose pagine di Storia Ufficiale. Nel 1974 Barbie ha detto: “Sono fiero di quello che ho fatto durante la guerra. Se non fosse stato per me la Francia sarebbe una repubblica socialista sovietica adesso”. Aggiungiamo: non solo la Francia, ma l'intero mondo occidentale. Non serve alcuna riabilitazione: Barbie è già, a modo suo, uno statista.
Klaus Barbie con alcuni gerarchi nazisti. (Foto Ste)
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Volpe Mentre giacevo su un fianco, riposando alla frescura dell'ombra pomeridiana, Renato Farina bussò alla mia porta. Lo feci entrare e diedi una spintarella all'agente della CIA con cui avevo passato la notte e gli intimai di andarsene e di portarsi via i vestiti. Farina, nel suo abito da sultano, sembrava soddisfatto. “Volpe”, mi disse. “Finalmente Silvio ha comprato ScaricaBile. Ora puoi lavorare per noi alla luce del sole.” Gli sorrisi, seppure un po' scosso. “Ma ora? Prima davo notizie vere per causar dei dubbi ai sinistronzi, ma quale sarà il target adesso?” “Volpe, le tue qualità sono sprecate. Ora puoi fare come facciamo tutti: limitati a sparare cazzate ma con un tono che faccia piacere al lettore di destra medio.” Sospirai. “Renato, ma io non l'ho mai fatto...” “E' facile. Pensa a questo: siamo qui dopo avere rapito un innocente marocchino solo perché Silvio voleva scoparsi la moglie. Quindi basterà dire che abbiamo estradato un pericoloso terrorista. Lo vedi come è facile?” Mi grattai un orecchio e poi mi leccai il pacco a lungo, pensieroso. Poi mi misi sulle quattro zampe e cominciai, passeggiando nervosamente, a concepire l'articolo. Haiti. Un terremoto di proporzioni disastrose ha colpito la sciagurata isola, già nota per essere uno dei luoghi del pianeta più poveri e peggio governati. Naturalmente non sono mancate le polemiche: nonostante i centomila morti, infatti, e il bisogno urgente di aiuti e di ordine, secondo le solite belle anime della sinistra Haiti avrebbe dovuto rifiutare gli aiuti americani per tutelare le paranoie terzomondiste di Chavez e del Nicaragua. Ma le polemiche non sono ovviamente finite qui: la notizia che tanti italiani si siano impegnati in prima persona con donazioni alla popolazione haitiana non viene interpretata come un segnale della grande generosità del nostro popolo, certo che no. E' invece un segnale di ipocrisia, come testimoniano i fatti di Rosarno. Ma come diceva il grande Totò, che questi sinistri ci facciano il piacere: c'è una sostanziale differenza fra i vandali irregolari di Rosarno e la popolazione di Haiti – quelli sono rimasti a casa loro. Non sono certo venuti in Italia a delinquere, rubare posti di lavoro e distruggere le nostre macchine. E' invece un segnale di ipocrisia una ulteriore critica, mossa stavolta alle persone in vacanza che hanno visitato l'isola: Haiti regge il suo benessere economico anche sul turismo, e non è questo il momento di rifiutare un cocktail a un operaio che magari ha risparmiato due anni per una crociera nei caraibi. Non si capisce come i soldi spesi possano essere meno utili degli euro mandati via sms, per non parlare del fatto che contribuiranno indubbiamente a un più rapido riavviamento delle attività economiche. Insomma, come sempre a sinistra si parla senza usare il cervello. E per sistemare le cose è necessario solo quello, a costo di sembrare cinici. I cittadini di Haiti ce ne saranno grati. Angola. Orrore durante la Coppa d'Africa: il pullman della nazionale del Togo è stato aggredito dai ribelli dell'exclave di Cabinda e sono morti nel conflitto a fuoco tre membri dello staff della nazionale stessa. Nonostante l'indignazione e il ritiro della nazionale togolense, la Coppa d'Africa è andata avanti. E' molto difficile giudicare se questa sia stata una buona scelta; tutto sommato, non bisogna mai darla vinta ai terroristi. Si deve invece contestare la scelta dell'Angola come luogo per un torneo di calcio: un luogo in cui governa un partito marxista che ha truccato le ultime elezioni secondo tutti gli osservatori
internazionali e che contravviene al diritto di autodeterminazione dei popoli installandosi a Cabinda solo perché essa produce la più alta quantità di petrolio in rapporto alla superficie di tutta l'Africa. Ma quando si parla di Israele e dei palestinesi o delle mire petrolifere americane in Iraq sono buoni tutti a criticare, mentre nessuno sembra preoccuparsi dei marxisti-leninisti angolani e delle loro armi di distruzione di massa. Obama è avvisato: il prossimo terrorista potrebbe essere un angolano, e già Renato Farina minaccia di svelare importantissimi documenti segreti che potrebbero mostrare il coinvolgimento degli organizzatori nel recente attentato fallito. Irlanda del Nord. Nemmeno davanti al processo di pace e alla necessità di stato, si fermano, ma questo non ci sorprende. Parliamo dei giornalisti malati di gossip – ovviamente di sinistra. In una Inghilterra destinata a vedere il ritorno dei conservatori al
G. Uno studio condotto dal prof. Ironny Fezyo, illustre ricercatore americano, ha dimostrato che il vaccino prodotto dalla Novartis contro la terribile influenza H1N1 nasconde incredibili capacità. Pare, infatti, che questo miracoloso vaccino non si limiti a debellare quello spietato killer dell'influenza suina ma riuscirebbe addirittura a curare molte patologie secondarie come ad esempio la gotta, il gomito del tennista e la disfunzione erettile. Noi de Il Giornale, a
potere dopo i disastri dell'era Blair (l'unica cosa buona di dieci anni, l'appoggio alla guerra al terrorismo, che è ovviamente l'unica cosa che il patetico Gordon Brown sta ripudiando adesso con una ridicola e tardiva commissione di inchiesta fondata sul nulla), i giornalisti di sinistra impalano il conservatore orangista Peter Robinson, premier dell'Irlanda del Nord, perché la moglie avrebbe pagato 50'000 euro al suo amante di diciannove anni. Peccato che quei 50'000 euro fossero stati raccolti tramite amicizie nel mondo imprenditoriale – una pratica non ortodossa ma certo non scorretta. Non solo, ma il marito aveva costretto la moglie a restituire i soldi. Ma questo non è abbastanza. Mentre in Italia un fautore dei gulag come l'ex comunista Napolitano si permette, da presidente della repubblica, di benedire Craxi solo da morto, dopo avere fatto finta di non conoscerlo durante il suo esilio ad Hammammet, in Irlanda
del Nord i giornali di sinistra vogliono le dimissioni di Robinson perché sua moglie lo tradiva con un diciannovenne. Non ci stupisce che l'Economist appoggi questa battaglia: così come non dovrebbe stupire alcun italiano dotato di buon senso come i giornali inglesi siano stati i primi a criticare il nostro premier dopo il presunto scandalo di villa Certosa. Obama. Il presidente più amato da Veltroni e dalla sinistra europea e politicamente corretta ha ormai stufato gli americani: prova ne è la sonora sconfitta rimediata a Boston, feudo dei Kennedy dal 1953, per le suppletive al Senato. Ora Obama non ha più la maggioranza qualificata per approvare la riforma sanitaria, e niente altro di importante, se è per questo. Mentre l'America dovrà sopravvivere solo altri tre anni con il “presidente nero” e la sua inettitudine ammantata di socialismo mascherato da riforme. La strada dei gulag è ancora lontana.W gli USA!
differenza dei nostri colleghi bolscevichi e disfattisti, non abbiamo mai avuto dubbi sulla bontà del vaccino e abbiamo sempre spiegato che l'elevato costo del contratto che il nostro governo ha stipulato con la Novartis era più che giustificato. D'altronde un governo come il nostro, presieduto da quel gran pezzo di leader di Silvio Berlusconi, ce lo invidiano in molti paesi del mondo. Il terzo esperto mondiale di immunologia, raggiunto stamane per telefono da un nostro giornalista, avrebbe confermato la notizia con un silenzio assenso.
Ricordiamo, per chi fosse interessato, che le dosi di questo miracoloso vaccino sono disponibili all'incredibile prezzo di 29,99. Solo per oggi, sul canale mediashopping del digitale terrestre, un'incredibile offerta: tre dosi di vaccino a soli 69,99. Che incredibile sconto! Cosa aspettate? Correte a telefonare per ordinare la panacea di tutti i mali. E per le prime dieci telefonate, in omaggio la scarpiera slim!
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Daniele Fabbri Ignoranza, intolleranza, addirittura razzismo. Sono queste le violente parole che hanno animato il dibattito dei principali media italiani, dove residui sfilacciati del peggior comunismo pepponiano si sono stracciate le vesti fricchetton-chic per protestare contro gli avvenimenti di affermazione dell'identità nazionale recentemente avvenuti, trincerandosi dietro a slogan demagogici come "No al razzismo". Per fortuna c'è chi, al di là del teatrino della politica, lavora incessantemente per migliorare la vita dei cittadini e accompagnarli verso una moderna cultura dell'amor di patria. E' il caso dell'equipe di scienziati del laboratorio segreto del CIE di Sant'Anna, provincia di Crotone, un passo da Rosarno se si considera l'estensione dell'Universo, che da anni porta avanti esperimenti di grande rilievo scientifico sull'UMI(Uomo di Minore Importanza). E proprio nei giorni scorsi questo gruppo di luminari ha fatto una scoperta che potrebbe dare una svolta sul tema della diversità delle razze, ossia il ritrovamento del gene della calamita nel DNA dei negri. Ne parliamo con il dott. Torri* portavoce del gruppo scientifico. Dottor Torri, da quanto tempo lei è qui al CIE di Sant'Anna? Da due anni, ma è come se ci vivessi da sempre. E' il mio ambiente naturale, il più grande CIE d'Europa, moderno, ipertecnologico per quanto riguarda la zona degli esperimenti sugli UMI. Sempre molto fornito, quasi tutti gli sbarchi in Calabria e a Lampedusa vengono confluiti verso il nostro centro, abbiamo sempre circa 1500 extraitaliani, il lavoro quindi non manca e gli infermieri calabresi sono felici. Parliamo dell'esperimento: come siete giunti a questa importante scoperta? E' stato un puro colpo di fortuna, stavamo facendo un test sulla conducibilità di corrente elettrica su un gruppo di senegalesi: ognuno di loro era collegato ad una presa di corrente tramite una spina infilata nell'ano, e una lampadina in bocca(tutte le lampadine sono a basso consumo per risparmiare denaro pubblico, ndA) E cosa è successo? Non appena l'infermiera ha abbassato la leva del generatore, invece di accendersi le lampadine, ogni oggetto metallico presente nella sala si è scaraventato a velocità impressionante contro i senegalesi, colpendoli violentemente e mutilandone gravemente un paio. Fortunatamente i detenuti, non avendo ancora ricevuto lo status di rifugiato, sono senza documenti, per cui secondo la legge non si è ferito nessuno. Come avete reagito? Dopo la sorpresa iniziale, per essere sicuri che non fosse stato casuale, abbiamo ripetuto l'esperimento altre due volte: con un gruppo di nigeriani, coi quali abbiamo ottenuto lo stesso risultato; poi, con un gruppo misto dal Ghana, dal Burkina Faso e dal Mali, abbiamo aggiunto una variante cospargendo il pavimento di bisturi, siringhe, coltelli, forchette da dessert e aghi da sartoria. Con ottimi risultati. A quel punto inizia il lavoro di approfondimento teorico. Come si spiega la presenza di metalli nel DNA? Crediamo sia a causa dell'acqua sporca che bevono sin da piccoli nelle terre d'origine: essendo i territori africani ricchissimi di minerali (che i mercenari vendono alle multinazionali europee e americane per farne gioielli, telefonini e oggettini hitech), l'acqua non depurata contiene altissime concentrazioni di metalli di ogni sorta. In generale , ogni negro ha un legame molto fisico con la sua terra, anche se ne scappa continuamente perché l'istinto animale di rubarci il lavoro è più forte.
Quali sono state le vostre fonti di ricerca? Abbiamo cercato qualche riscontro empirico nei nostri testi scientifici e in quelli storici (l'enorme biblioteca del laboratorio è fornitissima di manuali sulla schiavitù, qualcuno risalente anche a cinque secoli fa, ndA). In effetti, abbiamo scoperto che nella storia la vita del negro è sempre stata legata in qualche modo al metallo. Potrei citare il caso di Martin Luther King a testimonianza dell'attrazione che i negri esercitano sulle pallottole, cosa di cui abbiamo avuto dimostrazione anche pochi giorni fa. Inoltre, in guerra le armi da fuoco hanno ucciso sempre molti più negri che bianchi. L'opposizione dice che le pallottole però non colpiscono solo i negri, vedi Kennedy. Vero, Kennedy era bianco, ma diceva cose da negro, quindi potrebbe aver avuto qualche cellula negra nel DNA. Viceversa, Obama è negro ma parla da bianco, e nessuna pallottola l'ha sfiorato. La scoperta di questo fenomeno come è applicabile all'attualità? Una scoperta del genere rimette in discussione la questione sull'integrazione delle etnìe, che alla luce di questi risultati diventa pressoché una stronzata. L'attrazione che i negri esercitano sui metalli rendono i loro frequenti contatti con spranghe, pallottole, mazze chiodate e talvolta veicoli, un fenomeno di magnetismo naturale inevitabile. Dare lavoro ai negri potrebbe essere pericolosissimo con tutto il ferro che c'è nelle fabbriche, almeno nei campi di pomodori non ci sono pericoli, al massimo qualche badile! E vorrei far notare che la cronaca di questi giorni ci dimostra come grandi quantità di negri esercitino una potente attrazione magnetica verso il centro della terra, che come sappiamo è pieno di metalli, provocando quelle che sono note non a caso come "calamità". Ora che è tutto spiegato scientificamente, dobbiamo preoccuparci di una possibile diminuzione degli episodi di intolleranza? Al contrario, l'intolleranza ha ora una giustificazione. Infatti la presenza di calamita nel DNA fa sì che ogni negro porti con sé un campo elettromagnetico Foto STEsimile a quello dei telefonini; l'esposizione prolungata del bianco al campo elettromagnetico del negro provoca cefalee, disturbi del sonno, senso di nausea e nostalgia del primo dopoguerra, di qui lo stato di tensione nervosa ogni volta che ci troviamo davanti a un negro. Cosa dovrebbe fare il governo a questo punto? Gli italiani sanno che il governo sta facendo il possibile da molto tempo, ma il paese è in mano a un'opposizione che vuole strumentalizzare il magnetismo dei negri per scopi elettorali. Per fortuna la storia del nostro paese è lastricata di esempi di nobiltà da cui prendere esempio. Prenda Craxi: crede che sarebbe riuscito a schivare quella pioggia di monete se fosse stato negro? Ed è vero che è morto ad Hammamet, ma non certo da negro.
*Achille Torri
Luminare di scienze applicate e mummificazione, ha studiato in Togo dove ha sviluppato le sue teorie scivendo il libro “Dna e cibo preconfezionato”.Dopo due anni in uno manicomio criminale e stato assunto al CIE di Sant'Anna dove ha portato avanti le sue teorie. Ama i cani, odia i comunisti mentre non si esprime sui cani comunisti.
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Pietro Errante Prosegue la ricerca storiografica di Villano Furiagaggiana, lo storico italo-tedesco che da anni è immerso nei volumi e negli annali, alla ricerca della Verità Storica. La sua prima opera, un sontuoso studio sul polpo staliniano (L'ebrezza di avere i tentacoli e non poter fare i pugni chiusi, Montatori, 2003) ha causato le reazioni che conosciamo: denunce, minacce, ospitate a “Otto e mezzo”. Col seguito dell'anno seguente, Hitler e viceversa, Furiagaggiana s'è addentrato nella psiche del fautore del tanto contestato Terzo Reich. “Visto da vicino – scrive lo storico levandosi commosso una caccola – il Fuhrer è una persona normale, un marito fedele che vuole difendere la sua tradizione e i suoi ideali da una pseudomodernità d'acciaio grigio, immanente e annichilante; dal giudeo ricco e da quel suo nasone grottesco, tessitore di ogni disegno negativo del destino. Quanto ai lager dovremmo ricordare il clima d'odio che imperversava nella Repubblica di Weimar e molti moralizzatori a gettone capirebbero qualcosa”. Questa settimana l'agguerrito scrittore esce con la sua nuova fatica, “la chiusura del cerchio, un cerchio dove ci puoi cagare e vomitare”, come l'ha definito un emozionato direttore di Le Monde. Già dal titolo si riconosce il gioioso tocco neo-nazista del Furiagaggiana: Hitler: adesso parlo io. Trattasi di una sorta di autobiografia post-mortem, un esercizio artistico e storico, col quale l'autore ha potuto liberare un'insospettabile verve prosaica miscelandola ad una ricerca storica che causerebbe la diarrea a una vongola. Il risultato è strepitoso: sfogliandone le pagine (ammesso che ci riusciate, dato che la tentazione di alzare il braccio è notevole e spassosissima) potrete respirare le atmosfere nazionalsocialiste di cui tanto male sono soliti parlare “i soliti comunistelli che votano per i trans” (cit. Furiagaggiana). Potrete aggirarvi tra aneddoti buffissimi e intimi, come quello di Himmler che si sbrodola usando una batteria usata, dei cavi e il cadavere di sua nonna; quello di Goebbels che finge di non conoscere spelling e etimo della parola “propaganda”; o ancora il ricordo di quando Adolph Hitler illuse un bambino ebreo di potersi salvare per poi crivellarlo fino a renderlo comico secondo i canoni di sua madre. Questo e molto altro ancora in Hitler: adesso parlo io, un libro pregno di curiosità e verità, una panacea per questi tempi monotoni, colmi di rigorosi e studiatissimi documentari di History Channel e BBC. Ma qual è la missione di Villano Furiagaggiana? Nato ad Amburgo tra dei covoni di paglia, il piccolo si fa subito riconoscere per la sua preparazione politica: a soli sei anni prende a bastonate un suo amichetto accusandolo d'aver dato fuoco alla caldaia dell'asilo. Tre anni dopo si iscrive alla loggia P2 ma subito si ritira ritenendo Gelli “un moderato che prima o poi scappa a sinistra”. A tredici anni perde la verginità con un trattore – la relazione durerà sei mesi e influenzerà la sua adolescenza, facendolo cadere nel tunnel di Avvenire. Dopo il militare e anni di erezioni mancate si converte allo studio della Storia, riscuotendo moltissimo successo, specie nel pubblico degli anziani con la gobba. Laureatosi in Storia Moderna con una laurea su come sarebbe l'Occidente se Marx avesse suonato l'ocarina, giunge in Italia dove risiede per un paio d'anni a Predappio, si rapa la testa e scopre
Il sesso anale passivo. Fonda un gruppo nazipunk, i Cazzoduro, con il quale gira le balere del nord, uccidendo diversi gattini per darli in pasto a Olunga la Totale, la sua iguana, alla quale son dedicate gran parte delle sue opere. Nel 2001 si sposa con Patrizia Lorenws, una settantasettenne che lo crede l'aquilone dimenticato dal nipotino. L'articolo è finito ma dimenticavo che devo darlo al Giornale, quindi: comunisti ridicoli, Prodi e l'Iri, De Benedetti, Di Pietro assassino e terrorista, Mitrokin, traditori, sovietici della sbubba, gente stupida e povera che se lo fa sbattere in culo e non va a letto senza avere un briciolo d'anal fisting. Evviva l'amore.
COMIZIO Goebbels parla Della Bossi-Fini (Ste)
Foto STE
Abbandonando per un istante la questione di quei negri che se le danno con i terroni in Calabria, e mantenendo il distacco tipico di questa testata, è giunto il momento di parlare di cultura. Oh, non che questo sia essenziale, giacché anche gli analfabeti possono adempire alle azione basilari del nostro paese, che sono cagare e votare, ma non si sa mai. Parliamo quindi di cose più grandi di noi: il Big Bang, ad esempio. In America c'è un museo dedicato al Creazionismo, la dottrina che rovescia secoli di scienza e che vuole – e ci mancherebbe altro – proporre l'unica vera teoria sull'universo: Dio. Il big bang come una sorta di sborrata divina? Oh, certo che no. Secondo gli ultimi studi Nostro Signore avrebbe creato l'universo per intestarlo a suo cugino ed evadere il fisco. Quanto alla favola dell'“universo in espansione” è vera solo a metà: Geova aspetta il Piano Casa per ampliare Andromeda del 20%. Tutto qui. L'unica cosa in continua espansione dell'universo, perciò, rimane Galeazzi – che recentemente ha perso l'appalto per diventare una galassia, nonostante l'attrazione gravitazionale che ha sulla Venier e il suo ragguardevole buco nero. La sinistra cialtrona, comunque, continua nella sua crociata scientista, dimenticando che la penicillina, ok, funziona, ma il Cristo “era salubre come un aerosol” (Matteo 2, 15-16). Il 2010 quindi potrà segnare la rivincita del Cristianesimo sulla scienza laica degli Newton e dei Galileo? Speriamo di sì, abbiamo voglia di tornare al Medioevo! Così mia moglie morirà di parto e potrò usare uno sacco di iuta come abito. Vivienne Westwood succhiami il cazzo. Marcello Pera (Errante)
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Vitangelo Moscarda dalla prima Prima dell' avvento del liberalismo il sovrano rispondeva solo a Dio. Era impossibile misurare il consenso del sovrano. Anche perchè Dio si sottraeva al relativismo dei sondaggi. Si arrivò così alla conclusione liberale: il sovrano deve essere legittimato dal popolo. La volontà popolare divenne così qualcosa di mistico e metafisico. L' individualismo laico liberale si sostituì alla divinità. Oggi l' elettore è l' unico Giudice in terra dell' operato del sovrano. Durante le elezioni avviene una sorta di Metempsicosi di massa, Dio si incarna nella massa. Gli uomini si fanno Suo tramite, rivelano il Suo volere, e leggono le tavole degli exit poll sul monte Sinai. Certi giudici si vogliono sostituire al Sacro volere del popolo. Dalla 'legittima supplenza democratica', siamo passati alla 'legittima supplenza di Dio'. Sette pagane di magistrati durante i loro riti tribali venerano il libro feticcio: la Costituzione. Tra canti e riti orgiastici sacrificano il politico e il potente di turno al loro Dio reificato nel Libro Feticcio. Il villaggio giustizialista rende onore agli inquisitori e si libera in canti catartici. Il sacrificio umano è messo alla gogna mediatica, e il villaggio è soddisfatto del pasto.
Devilmath Alla fine dunque è sbarcato baldanzoso anche in Itala Avatar, l’ultimo capolavoro della nuova America obamiana. Facendosi largo tra gli altri film, stracciati al botteghino, si è preso posto armata manu in tutti i cinema possibili immaginabili. Anche nelle vecchie sale zozze di periferia siamo stati violentati – noi, invece di una più prorompente biondona - da questa prodotto ecopacifinta strapubblicizzato. La storia è quella del tanto osannato quanto sopravvalutato Balla coi Lupi; il bel soldato che si schiera dalla parte dei selvaggi, che svende il proprio patriottismo per una donna e per qualche soddisfazione personale, frutto ovviamente del plagio indigeno. Jake, il protagonista, viene portato nel mondo di Pandora, ricco di rare risorse minerali a disposizione di tutti, tranne che del disinteressato clan di deformi scimmie blu che ci si è stanziato sopra, il cosiddetto popolo Na’vi. Del tutto scevri di qualsiasi nozione economico-finanziaria, perfettamente ignari del concetto di libero mercato, i selvaggi rivendicano il proprio attaccamento ai quattro alberi che hanno radici sopra la preziosa miniera. A nulla valgono i tentativi diplomatici degli imprenditori terrestri, così si tenta il tutto
Non si può pensare di creare l' 'uomo nuovo', di procedere ad un rinnovamento morale, tramite sentenze. Neanche i giudici del Processo di Norimberga ebbero questa velleità. Erano giudici non prevenuti, che non parteciparono mai a manifestazioni pubbliche contro l' antisemitismo, si trattava di giudici terzi. Essi si limitarono alla repressione senza nessuna presunzione salvifica, senza pretendere la conversione dei nazisti e la loro adesione al Bene. I nostri magistrati deviati si ergono a censori morali, a falsi profeti annunciatori del Giudizio Universale, vorrebbero cambiare il malcostume dell' Italiano. Essi prendono il loro lavoro come una 'Missione' di redenzione. La devianza come spiegava Durkheim anticipa spesso la morale futura. Molti pregiudicati sono stati ri-giudicati dalla Storia come innovatori incompresi dagli uomini del loro tempo. Ma la vera Giustizia è ancora più lenta di quella terrena-fallibile. Ci conforta la notizia di oggi: la Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha giudicato non equo il processo a Joseph K. Di Kafka. Un' agonia lunga 85 anni. Darwin non aveva previsto l' evoluzione di Dio. Ma Dio per sopravvivere si è adattato ed evoluto. Ora Dio ha il pollice opponibile. Sceglie il governante nelle urne con il voto elettronico. E sarebbe bene che i giudici rispettassero il vero Giudizio.
Per tutto, mandando tra i gonzi blu un loro simile comandato telepaticamente dal marine Jake per risultare più comprensibili nell’offrire un tutto sommato congruo compenso in cambio del controllo sul minerale sottostante le loro baracche. La contraddizione illiberale e repellente nel film sta tutta nell’eroicizzare lo spirito del soldato inviato tra i Na’vi, che – supportato dal solito accolito di scienziatini botanici e mezze fighette – tradisce la causa e si allea infine ai nemici. In questo modo vorrebbero farci digerire tre ore di buonismo presunto-progressista; proprio da un film dagli incassi planetari che distrugge qualsiasi concorrenza. E per fortuna che in Italia l’uscita è stata posticipata sapientemente (con la collaborazione del Ministero della Cultura) per non danneggiare il prodotto italiano dei cinepanettoni, che magari si impegnano meno socialmente ma sono di sicuro più gradevoli. Lo scempio che il regista James Cameron mette in atto va oltre ogni sobrietà, con citazioni e riferimenti smaccatamente “desinistra”; hanno poco da saltare sulle sedie i democratici: solo con socialismo si può etichettare la riforma sanitaria di Obama, che qui viene schematizzata con una sorta di cura universale che viene offerta a chiunque tocchi un albero sacro Na’vi, col permesso dei selvaggi, beninteso – sanità
Per tutti (per tutti quelli che piacciono a loro); solo con arrogante ipocrisia si può etichettare lo spirito mezzo hippie mezzo no global degli indigeni bluastri che però non aspettano altro che scatenare una guerra con chi inizialmente ha cercato il dialogo (qui magari potremmo fare riferimenti alla situazione italiana, ma meglio non infierire); e solo con una sonora pernacchia si può rispondere a questa propaganda ridicola che vorrebbe sovvertire dei gusti culturali democraticamente eletti. E no, non ci sentiremo razzisti sfottendo una razza sottosviluppata come quella creata ad hoc per intenerire il pubblico, perché siamo ancora convinti che esportare il nostro stile di vita con la forza e la deportazione in massa sia un diritto inviolabile di chi ha solide radici culturali e produttivi anni di esperienza storica accumulata nei millenni; per fortuna esiste ancora qualcuno che non si fa trarre in inganno dalle apologie e dal vittimismo stantio dei martiri per caso che piangono il morto sempre e comunque. Fatevi difendere da Enzo Biagi, se proprio lo trovate consolante. Signor Cameron, lei ci vuole tutti selvaggi abbraccia-alberi, ci vuole far adottare dei cuccioli di foca canadesi, magari. E vuole che ci si pulisca il sedere con le foglie morte, ma noi preferiamo di gran lunga usare la soffice carta della sceneggiatura del suo film perbenista.
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Musulmani
L'islam non pratica la solidarietà
Pietro Errante
Lo Scaricabile è un PDF satirico di cattivo gusto creato da: Caro Barzotto, sono un lettore del Giornale di 61 anni. In passato sono stato iscritto a Lotta Continua e ho simpatizzato per Potere Operaio. Erano organizzazioni eversive e pericolose ma erano di moda, e io detesto restare da solo con le mie idee. Al tempo credevo nella capacità della sinistra di cambiare il mondo e, per dirla tutta, ero in grado di avere erezioni piuttosto facilmente. Ho passato il biennio 1968-69 scrivendo sui muri frasi politiche come “FASCISTI DI MERDA”, “FASCIO INFAME” e “EVVIVA LA FIGA E L'ARCOLBALENO IL BUCO DEL CULO, IL CIELO È SERENO, IL CAZZO CHE TIRA LA FIGA PELOSA IL CUL DELLA SPOSA CHE FA CIÀ CIÀ CIÀ”. Ero felice e sentivo il Sole dell'Avvenire appena dietro l'orizzonte, pronto ad illuminare l'umanità. Qualche anno dopo, verso la metà degli ottanta, ho acceso il primo mutuo e ho cominciato a votare socialista. Ero un craxiano doc, ammiravo moltissimo la furbizia di Bettino e la sua voracità nell'accettare tangenti. Checché se ne dica, è stato un grande statista e per grande statista intendo Lupin III. Nel '91 ho scritto sui cessi dell'autogrill di Modena TERRONI ZOZZONI ANDATE A CASA. Ma non ero leghista. Certo, l'idea del federalismo mi affascinava, così come ero incuriosito dall'ipotesi della secessione e piuttosto tentato dal Terzo Reich. Ma comunque, dal '94 in poi ho votato per Silvio, l'uomo mandato da Dio per difenderci dal comunismo. Alle ultime elezioni ho optato per la Lega giacché – pur non essendo razzista – ho una lista personale di etnie a me avverse che vorrei eliminare, dalla quale però escludo la nigeriana che mi dà il culo sulla Statale, ha presente? Ecco, quella no. Le scrivo perché sono un po' triste: gli affari vanno male, mia moglie è grassa e parla solo di Amici, mio figlio tira di coca e ingoia un'incredibile varietà di pasticche, è già stato arrestato tre volte e i soldi non mi bastano più per sorridere. Vorrei amare qualcosa, avere una passione: ho scoperto che gonfiarmi il portafoglio di soldi in nero non è un hobby. L'ho creduto per decenni, era ciò di cui mi vantavo al bar. E invece è una maledizione. E nemmeno evadere il fisco dà più l'eccitazione di quando c'era l'Ulivo comunista al governo. Sono solo, senza amici e non ho ancora il digitale terrestre. A volte ripenso alla mia gioventù e piango, faccio brutti sogni e picchio la testa sul muro. Ieri ho pensato per la prima volta al suicidio, ho già comprato un cappio, è molto carino. Mia moglie l'ha trovato “casual quanto basta”. La prego, mi aiuti! Confuso '49
È bello leggere lettere come questa. Ho scoperto che i cappi sono deducibili dalla tasse, quindi ne approfitti! Un abbraccio.
Ste Prefe MelissaP2 G. Hanno collaborato a questo numero: Tonus, Tabagista (Vitangelo Moscarda), Natangelo, Stefano Pisani, Silvio Di Giorgio, Boscarol, Paride, Eddie Settembrini, Pietro Errante, Coq Baroque, Cani e Porci, Ska, Flaviano Armentaro, Perrotta, Lukonrad, Blicero, Volpe, Betty Greco, Daniele Fabbri, Devilmath, Fifo, Pietro Vanessi, Lele&Fante, Jonathan Grass.
La tragedia di Haiti ha colpito il mondo, le sue macerie son franate su tutti i media. L'Onu ha dichiarato che si tratta della più grande emergenza umana che sia mai stata affrontata dopo tutte quelle che son state ignorate. Una tragedia così immane che la pfizer ha diminuito le vendite. Tutto questo ha fatto si che in pochi giorni si sia messa in piedi la più grande macchina di aiuti che le cronache ricordino. Ogni paese, ricco come gli Usa o inutile come Taiwan, si è mobilitato. Tutto il mondo tranne quello musulmano. Che perlopiù diventa iperattivo solo quando si tratta di ottenere sempre più spazi per costruire moschee che possano esser viste dalla luna; che mette il massimo impegno per criticare e condannare cultura e modi di vita occidentali. Poi per le vittime di un terremoto che fa? Riserva loro delle vergini. Stefania Ruozzo
Haiti
Meglio le navi da crociera o evitare il crollo dell'economia? Capisco l'indignazione di quelli che hanno notato che le navi da crociera hanno attraccato vicino ad Haiti: non è molto corretto osservare tutta quella devastazione dal ponte di una nave sorseggiando un bicchiere di champagne. Non è giusto perché noi abbiamo i televisori HD e nessuno ha comprato i diritti. Spero sia soltanto perché i poveri non ne hanno. Francisca Perez de la Plata Nuestra Senora de la Fuente
scaricabile.blogspot.com Per info: scaricabile@hotmail.it Per ricevere i prossimi numeri di ScaricaBile direttamente nella tua casella postale (che bei termini obsoleti) manda una mail con oggetto “NEWSLETTER” a staff.scaricabile@gmail.com
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La risposta di Iva Zanicchi
Di corsa in aula (e con le scarpe) Caro Direttore, in riferimento all'articolo uscito ieri sul Suo giornale nella rubrica «Indiscreto a palazzo», come Lei converrà...sempre meglio essere senza scarpe che senza cervello. E comunque vorrei precisare che sono entrata in aula scarpa al piede, presente e puntuale alla riunione. Con la stima e l'affetto di sempre. Sua, Iva Zanicchi Strasburgo
Uomini e donne
Anche i maschi devono avere dei diritti Le ingiustizie che devono subire i padri separati vengono tollerate solo perché di fatto agli uomini viene concesso uno status inferiore a quello delle donne. Come si evince dal fatto che agli uomini sono riservati i lavori più duri ed usuranti. Mentre sa qual è il lavoro più usurante per una donna? La pornostar. Invidia. Vinicio Didona Firenze
numerosi popoli ed etnie (che schifo), osservandone usi, modi di vivere e religioni. Per cui la dedica è l'attenzione minima che si possa dare alla sua visione del mondo. Certo sarebbe ironico se la sua scuola fosse per non vedenti. Bianca Andrei
Fazioso
Augias attacca Berlusconi senza nessun motivo Ogni tanto mi capita di vedere (ma chi di noi non è peccatore?) la trasmissione del signor Augias su Rai3: Le storie, dove ogni giorno presenta un libro. A prima vista sembrerebbe un programma culturale ma è sempre e solo becera propaganda anti governativa, tanto che anche quando presenta un libro di cucina sa sparlare di Berlusconi e dei suoi ministri. L'ultima perla è stata presentare il libro del sig. Ingroia (contro la legge contro le intercettazioni), ed avere la spudoratezza di affermare che i numerosi arresti di boss criminali non sono merito del Governo. Che gente. Franco Carnevali Monza MelissaP2
Memoria
Giustissimo dedicare una scuola alla Fallaci
Meteo
Una esponente Pd, tale Serracchiani, si è recentemente lamentata perché una scuola veniva intitolata alla giornalista Oriana Fallaci. Facile intuire il perché data la sua corrente politica. Ma forse dimentica che questa giornalista ha sempre scritto tutto quello che ha riscontrato nei suoi innumerevoli servizi in tutto il mondo, in zone di guerra e non, venendo a contatto con
Previsioni climatiche di Jonathan Grass
Terronia Padania Il sole delle alpi torna a risplendere dopo la tempesta d'odio che ha interessato il Milanese nei giorni scorsi e un forte vento di Quirinale favorirà l'arrivo di un fronte di ampie riabilitazioni, che impedirà il ripetersi di precipitazioni a carattere numismatico. I voti si annunciano da Bossi a molto Bossi anche sulla Liguria e non sono da escludere logge sparse che tessereranno un po' in tutta la penisola.
Regioni Rosse L'arrivo dell'aura di bassa pressione fiscale non si manifesterà almeno fino alla primavera, mentre il suo protrarsi sull'Aquilano porterà a provvidenziali rasserenamenti. Sul fronte elettorale possibili rovesciamenti sulle regioni appenniniche e in particolare sul Lazio, a seguito dei temporali che hanno interessato le zone interne con sessualità variabile.
In Campania massime in rapida salita favoriranno valanghe elettorali, mentre sulla Calabria nugolo di neri irregolari spazzati via da venti settentrionali, lascerà spazio a usuali fenomeni a carattere locale. Densa nebbia sulla Puglia, a cui seguiranno schiarite e nuovi addensamenti sul fronte cattolico. Sulla Sicilia clima variabile ma tendenzialmente mite, mentre in Sardegna, nonostante l'assenza del Silicone delle Azzurre, che specie a quote basse caratterizza solitamente il clima a nord dell'Isola, sono annunciate solo isolate nubi a carattere nucleare.