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STATI UNITI New York
Il 92% delle aziende facenti riferimento all’indice azionario S&P 500 e il 70% di quelle riferite al Russell 1000
Aziende che redigono Dichiarazione Non Finanziaria (DNF)
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L’elevato numero di aziende che redige la DNF mette in luce la speciale attenzione riservata alle dinamiche sociali nei contesti aziendali statunitensi.
99,3 kg
Cibo gettato annualmente pro-capite
L’indicatore sottolinea il grande ostacolo che gli USA devono ancora superare: gli sprechi.
63,15% Opportunità percepite (% popolazione 18-64)
Il dato è leggermente superiore a quello degli alleati occidentali europei (intorno al 50%) ed è il doppio del valore percentuale italiano. È evidente, dunque, come gli USA siano in vetta alle classifiche in termini di “terra di opportunità”.
85,20% Copertura Internet ad alta velocità (% di famiglie)
Il dato fa luce su una più ampia area che è grande punto di forza del Paese: il settore digitale. Quasi tutti gli americani possono contare su una copertura internet ad alta velocità, così come su innovazioni digitali di spessore.
0,01%
Numero di veicoli in sharing mobility nel Paese
(% totale veicoli immatricolati)
Nonostante il processo di digitalizzazione sia ormai completo negli USA, il dato mostra come ci sia ancora del lavoro da fare in termini di sostenibilità digitale. Per quanto riguarda i veicoli in sharing mobility presenti nel Paese, per esempio, il numero è ancora estremamente basso.
Punti di forza: SOSTENIBILITÀ ECONOMICA E DIGITALIZZAZIONE
In un’ottica di sostenibilità economica aziendale, gli Stati Uniti si distinguono positivamente. Ne sono un esempio gli ingenti finanziamenti statali volti a supportare la crescita sostenibile delle imprese (40 miliardi di $ nel 2022), così come l’alto numero di aziende che ha redatto la dichiarazione non finanziaria (il 92% delle compagnie facenti riferimento all’indice azionario S&P 500 e il 70% di quelle riferite al Russell 1000).
Da quest’ultimo dato si evince la grande attenzione che gli USA riservano alle dinamiche sociali all’interno dei contesti aziendali. Il digitale è senza dubbio l’altro grande punto di forza del Paese: nel 2020 l’85% delle famiglie americane poteva contare su una copertura internet ad alta velocità e già nel 2015 il Pew Research Center aveva segnalato come quasi la metà della popolazione utilizzasse servizi E-government.
Per fare un paragone, in Italia, nel 2020, tale numero corrispondeva al 36% della popolazione, da cui si evince un netto distacco.
A livello di sostenibilità sociale (es. divario occupazionale di genere, pari opportunità, etc.) gli USA presentano risultati piuttosto “neutri” che non permettono loro di guadagnare un netto vantaggio rispetto alle altre economie europee e mondiali, ma piuttosto di collocarsi in una posizione simile alla media.
Punti di attenzione: IL SETTORE AMBIENTALE
La presenza di rilevanti punti di forza non esclude che ci siano aree con ancora un ampio margine di miglioramento, soprattutto a livello di sostenibilità ambientale. Per fare un esempio, in materia di sprechi gli Stati Uniti occupano le prime posizioni nel mondo. Si parla di 99,3 kg di cibo gettato annualmente pro-capite.
Allo stesso modo, il Paese non ha ancora pienamente abbracciato delle politiche che possano facilitare la diffusione di un’economia sempre più circolare: la percentuale di rifiuti riciclati sul totale è molto bassa (32% nel 2018), così come quella dei consumatori eco-active (circa la metà di quelli presenti in Italia).
Anche a livello digitale, il grande punto di forza degli USA, sono presenti aree che potrebbero essere maggiormente sviluppate. Il numero di veicoli in sharing mobility presente è, per esempio, ancora molto basso (lo 0,007% sul totale dei veicoli immatricolati).
Visione d’insieme: ESSENZIALE CHIUDERE IL CERCHIO
Guardando gli USA nel loro insieme, è possibile cogliere uno spiccato spirito innovativo in ambito digitale, accompagnato da una discretamente diffusa sostenibilità economica. Se tali eccellenze venissero traslate anche al settore ambientale, si potrebbe “chiudere il cerchio” raggiungendo un livello di sostenibilità a 360 gradi.
Dare dunque risalto a progetti di educazione ambientale che possano guidare la popolazione e le aziende verso l’implementazione di pratiche per uno spreco minore e un riciclo maggiore diventa fondamentale. Solo così sarà possibile valorizzare le eccellenze già presenti nel Paese, eliminando le zone grigie e le contraddizioni presenti.