GENNAIo 2012
Rivista ufficiale
dell’Associazione Cuochi Trentini
USCITA NÂş 1
bilancio di un anno di lavoro
occorre cambiare per poter sopravvivere
Sommario SALUTI
2 del Presidente FIC , Paolo Caldana
3 del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai
PRESENTAZIONE
5 Bilancio di un anno
IL PERSONAGGIO
17 Giorgio Nardelli, Rettore Ordine Professionale Maestri di Cucina
CUOCHI SUL TERRITORIO
18 Le Valli di Non e Sole
20 La Valle di Primiero
22 Altopiano di Piné
L’ANALISI
25 Insegnare un mestiere che fatica!
MANAGEMENT
27 Occorre cambiare per poter sopravvivere
PRODOTTO DEL TERRITORIO
30 La patata
LA RICETTA
35 I Profumi di Sant’Orsola
Crediti fotografici © Fotolia
Stefano Goller
editoriale
Una passione che crea identità Essa ha l’obiettivo dichiarato di stimolarci a vicenda nel pensare, dialogare, riflettere sull’insieme delle cose che interessano la nostra professione e ci toccano da vicino. Ringrazio gli amici colleghi che mi hanno sostenuto durante il mio primo anno da Presidente dell’Associazione Cuochi Trentini e che hanno permesso di rendere possibile la nascita di questa rivista che intende suscitare un dialogo a tutto campo sulla nostra
Cari amici e colleghi
realtà, con l’obiettivo di far nascere
delle berrette bianche,
dal confronto una visione più aperta
non posso che salutare
e consapevole dei problemi.
con immensa soddisfazione questa nostra neo nata rivista pubblicata con il titolo “arte sapore”.
Noi siamo ottimisti. Siamo convinti che sia importante guardare avanti, avere idee, fare progetti per il futuro. E credere profondamente che la passione del nostro lavoro crea le condizioni per migliorare e sopportare lo sviluppo del turismo dell’intero territorio provinciale. Sono certo di potere affermare, senza dubbio di smentita, che quella del cuoco sia una delle più importanti componenti professionali che concorre allo sviluppo e all’affermazione della destinazione Trentino. Un’ultima precisazione. “arte sapore” si autofinanzia con i liberi contributi degli sponsor simpatizzanti che credono nel lavoro che insieme stiamo facendo con l’unico scopo di migliorare la nostra professione. Il Presidente Stefano Goller
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Paolo Caldana
SALUTI
Esperienza e innovazione, mix vincente Carissimo Presidente Goller ed associati del Trentino, è per me un onore ed un piacere esprimere questo mio modesto pensiero nella vostra nuova rivista. Credo fermamente che questo mezzo
ri. Allo stesso tempo l’innovazione e la
di comunicazione sia sempre stato un
creatività devono assolutamente far-
valore aggiunto, un momento di ag-
ne parte come momento di evoluzio-
gregazione necessario ed importante
ne che i tempi d’oggi ci chiedono, e
per tutti i soci che dovranno essere
sempre nel rispetto di quel dovere im-
l’anima aperta di espressioni e di idee.
perativo che consiglia di non stravol-
Come ben sapete la vita associati-
gere le peculiarità dei nostri prodotti
va deve essere vissuta a 360°, senza
che sono unici e simbolo d’orgoglio
frontiere e segreti, con finalità e scopi
della nostra Italia.
chiari e precisi nei contenuti morali,
Il tempo corre e trascorre velocemen-
istituzionali e professionali.
te, l’amicizia, il rispetto ed i sentimen-
Noi tutti insieme siamo chiamati ad
ti rimangono però sempre ben saldi
essere molto incisivi e concreti nei
in tutti i tempi.
fatti. Oggi il mercato ci chiede poche
Un mio detto personale è: “bisogna
cose, determinanti e di grande qua-
sempre ricordare di non scordarsi”.
lità ma, soprattutto, la prontezza nel
Questo pensiero lo rivolgo a tutti que-
dare risposte e servizi immediati.
gli amici e quelle persone che hanno
Non è più il tempo del personalismo,
sempre creduto con umiltà e dedizio-
ma di un serio lavoro di gruppo, aperto
ne “in questo piccolo giocattolo” che
ad un confronto anche forte, risolutivo
oggi è la grande realtà della FEDERA-
e condiviso nei programmi e nei fatti.
ZIONE ITALIANA CUOCHI, e nel vostro
Attualmente il tassello determinante
caso personale la provincia di Tren-
per la FIC sono i giovani. È su di loro
to e tutta la regione del Trentino Alto
che noi crediamo e dobbiamo punta-
Adige.
re. Noi “vecchietti” abbiamo il dovere
A voi tutti va il ringraziamento della
di informarli e di formarli, di trasmette-
FIC ed il mio affetto personale.
re loro la nostra esperienza, e da loro
Vi ricordo che la figura del cuoco oggi
dobbiamo accettare di ricevere quel
deve essere un’immagine che trasmet-
momento di freschezza di idee, quel
te sicurezza e fiducia, ma soprattutto
contributo innovativo e quella gioia di
che sappia realizzare una cucina sa-
potersi espirmere a tutto tondo.
lutistica con ricette che trasferiscano
Dobbiamo essere tutti parte attiva,
pochi ma fondamentali ingredienti:
vivendo insieme questa grande fami-
amicizia, rispetto e serenità.
glia che si chiama FEDERAZIONE ITA-
Auguradovi un lungo e proficuo lavo-
LIANA CUOCHI.
ro, resto sempre a vostra disposizione
Insieme abbiamo l’obbligo, ognuno
per qualsiasi necessità.
per il proprio ruolo, di portare avanti
Con molta stima e grande amicizia,
orgogliosamente la nostra grande cu-
tanti auguri.
cina regionale con le sue particolarità, con le sue tradizioni, nel rispetto dei sapori, dei colori e dei suoi territo-
2
Il Presidente F.I.C. Paolo Caldana
Lorenzo Dellai
saluti
Il cuoco, figura distintiva dell’ospitalità Presi a volte dai grandi problemi che
Ho quindi colto con piacere l’invito di
che producete: per voi la cucina è un
intrecciano le sorti della nostra comu-
Stefano Goller, presidente dell’Asso-
luogo di lavoro spesso faticoso e qua-
nità, si perde di vista una verità sem-
ciazione Cuochi Trentini, a inaugura-
si sempre stressante e frenetico.
plice e sostanziale: l’economia, così
re la vostra nuova rivista con un edito-
Io sono però certo che, grazie all’im-
come la cultura, il lavoro e qualsiasi
riale che porti la firma del presidente
pegno della vostra Associazione e al
altro grande macro-settore sociale è
della Provincia autonoma di Trento.
nuovo house organ che ne è emana-
fatta e sostenuta di donne e di uomini
Pur non ambendo al titolo di cuoco,
zione, riuscirete ad aprire spazi, nel
che lavorano in silenzio, impegnati
anche a me piace far da mangia-
vostro lavoro, e a ricevere nuovi stimoli
a dare il meglio di sé e ad esplicare
re, intendendo quest’attività proprio
per continuare a vivere la professione
nella professione il proprio talento.
come piacere del fare, del trasforma-
culinaria anche come modo di inten-
Ci scordiamo, quindi, che il turismo,
re ingredienti sparsi in un piatto dal
dere la cultura dei popoli,che parlano
la ricettività, l’ospitalità anche in
sapore composito e armonico (e pen-
della loro storia con i libri, con i monu-
Trentino sono settori in cui lavorano
so di aver ormai trovato alcuni ottimi
menti, con le opere d’arte ma, anche,
una grande molteplicità di professio-
modi per cucinare un buon coniglio!),
con le ricette gastronomiche.
ni e, tra queste, quella del cuoco è
dell’offrire alla tavolata dei familiari
È proprio questo, il mio augurio: che,
una delle più particolari, significative
o degli amici l’occasione per un buon
grazie alla vostra rivista, il volto iden-
e distintive.
pasto frutto delle nostre mani, della
titario della nostra comunità abbia,
Il mantenimento delle tradizioni ga-
nostra esperienza e, anche, della no-
d’ora in poi, anche il profumo di una
stronomiche, che fanno del Trentino
stra creatività.
buona cucina, scrigno di tradizioni e
una terra ricercata per alcuni spe-
Sono tuttavia ben cosciente che per
laboratorio di innovazioni. Saranno
cifici piatti, unitamente alla ricerca
voi l’arte della cucina è professione,
i cuochi giovani a trarne immediato
di ricette nuove che, pur prendendo
è impegno costante nella formazione
vantaggio, perché sapranno dove
spunto da alimenti e da combinazio-
e nell’aggiornamento, è un impegno
trovare consigli, suggerimenti, possi-
ni antiche, elaborano e rielaborano
ogni volta gravoso per garantire al
bilità di confronti e opportunità per
sapori nuovi e più moderni, sono la
cliente la bontà e la salubrità dei cibi
mettersi in rete con gli altri colleghi,
carta vincente per qualsiasi terra che
ma sarà soprattutto l’intero comparto
voglia offrire alla contemporanei-
dell’ospitalità, della ricettività e della
tà occasioni per un mangiare sano,
promozione a compiere un sensibi-
genuino e saporito. Che sono poi gli
le passo in avanti sulla strada di un
ingredienti vincenti della più ampia
Trentino gustoso e appetibile perché
ricetta della promozione territoriale.
fiero delle proprie consuetudini, ma anche aperto ad accogliere le novità. Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai
3
Titolo Articolo
TITOLO CAPITOLO
L’eleganza dei vini trentini
4
www.mezzacorona.it
Bilancio di un anno
presentazione
Un anno da Presidente L’associazione Cuochi
stesso esiste la consapevolezza che
Trentini nasce ad Arco
continuare nello sforzo è possibile
il 17 novembre del 1975
solo con l’aiuto di tutti coloro che ade-
come Associazione Cuochi Alto Garda e Ledro per mano dello Chef Cav. Abramo Prandi. Dopo i primi tre anni si contavano oltre 300 associati e dopo qualche anno
riscono all’associazione. Nell’arco dello scorso anno sono state attivate diverse iniziative grazie alla collaborazione e all’entusiasmo di molti colleghi.
DIRETTIVO
Nuovo logo
Presidente
e nuova immagine coordinata
Stefano Goller
l’associazione si allargava a
L’opportunità di dotarsi di un nuovo
livello provinciale.
logo e di una nuova immagine co-
Presidenti onorari
Alla guida dell’associazione
ordinata sono state le prime priorità
Abramo Prandi, Gualtiero Viola
si sono susseguiti i Presidenti: Abramo Prandi, Enio Tonelli, Aldo Tiboni e Bruno Stofella. L’11 gennaio 2011 Stefano Goller è stato eletto nuovo
sulle quali ci si è concentrati. Non vi è dubbio che i nuovi messaggi che
Vice Presidente
si vogliono trasmettere sia all’ester-
Bruno Stofella
no sia all’interno dell’associazione hanno maggior forza se supportati da un’immagine coordinata e da un
Presidente e resterà in carica
logo elegante e pulito che esprime vi-
per quattro anni.
sivamente la forte personalità dell’as-
Ad un anno dalla sua
sociazione, caratterizzata da serietà
elezione si contano 450
e professionalità.
associati rispetto ai 238
La nuova immagine associativa è il
Segretario Giacomo Pradel
La Giunta Stefano Goller, Vera Franca Bernardi, Bruno Stofella, Giacomo Pradel, Michele Bavuso, Valentino Morandi
risultato di un attento lavoro di anali-
Il Consiglio
si e vuole rappresentare fedelmente i
Stefano Goller, Rudy Bianchi,
Siamo entrati da pochi giorni nel
nuovi obiettivi dell’associazione.
Vera Franca Bernardi,
nuovo anno e, come consuetudine in
Per centrare questo obiettivo però
Bruno Stofella, Alessandro Demarco,
questi casi, anche per me questa è
dobbiamo ancora sforzarci nel lavoro
Eliseo Bertini, Valentino Morandi,
l’occasione di potere esporre le prin-
di riorganizzazione della nostra asso-
Michele Bavuso,
cipali attività svolte negli ultimi 12
ciazione, partendo dal recupero dei
Enrico Paccagnella,
mesi. È trascorso un anno da quan-
valori e dei principi che caratterizza-
Marco Pojer, Valerio Scaia,
do accettai di ricoprire l’incarico di
no la nostra professione.
Abramo Prandi, Bruno Sicher,
Presidente e per me è stato un 2011
Dobbiamo radicare ulteriormente in
impegnativo ma anche anno ricco di
noi il concetto che l’unione fa la forza
soddisfazioni. È sempre emozionante
ed impegnarci affinché la nostra ca-
ed è motivo di orgoglio riuscire a rea-
tegoria si presenti compatta, cercan-
lizzare qualcosa di nuovo. Al tempo
do di aggregare quei gruppi autono-
affiliati a tutto il 2010.
Guido Pradel, Pierangelo Comina, Giuseppe Ceci, Giacomo Pradel, Christian Venturini, Pedrotti Patrizia, Ciro Raso, Bordin Luca
L’Associazione Cuochi Trentini accoglie al suo interno i seguenti club gruppi di professionisti:
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Bilancio di un anno
presentazione
mi di colleghi che operano al di fuori
verso gli associati è che ne facciano
dell’associazione.
sempre più uso come uno strumen-
Questo è uno dei principali propositi
to di lavoro seguendo le attività e le
da Presidente per l’anno venturo, ai
notizie loro riservate, inserendo le
quali associo la volontà di conferma-
proprie ricette, attivando il forum per
re la presenza dell’associazione in
scambiarsi pareri o confrontarsi, inse-
quelle Valli che ad oggi sono rimaste
rendo annunci di cerco e offro lavoro.
un po’ emarginate. Accanto all’impe-
Ed è ovvio che qualsiasi suggerimen-
gno di allargare la famiglia riconfer-
to costruttivo è sempre ben accetto.
mo l’intendimento di portare il mio contributo per qualificare la profes-
Nuove divise
sionalità della nostra categoria che
In occasione dell’assemblea e pran-
necessità di essere promossa e valo-
zo sociale del 19 novembre sono state
rizzata nei confronti dei nostri interlo-
presentate agli associati i due mo-
cutori, tra i quali l’ente pubblico.
delli delle nuove divise dell’associa-
zioni e alle aziende della categoria,
zione, entrambe apprezzate per la
agli alberghi, ristoranti e locali pub-
Sito web
qualità dei materiali e l’eleganza del
blici del Trentino.
Come logica conseguenza di quanto
modello.
La rivista, che rappresenta un biglietto da visita della nostra asso-
anticipato prima e interpretando una sempre crescente necessità di infor-
Rivista
ciazione, contiene e conterrà alcune
mazione e formazione è stato creato
Gli ultimi mesi dell’anno sono serviti
pagine riservate a raccontare i mo-
il nuovo sito web:
per pianificare l’uscita del primo nu-
menti più significativi della vita as-
www.assocuochitrentini.it
mero della rivista della quale, già da
sociativa.
Il sito esprime tutta la trasparenza del-
tempo, se ne era annunciata la pub-
Ma per renderla vivace ed interes-
la governance e ha un indirizzo pro-
blicazione.
sante è un dovere degli associati por-
fondamente legato alla comunica-
Ha cadenza semestrale e viene spe-
tare il proprio apporto attraverso sug-
zione e all’aggiornamento. L’appello
dita, oltre agli associati, alle associa-
gerimenti, annotazioni, consigli.
www.assocuochitrentini.it 6
Presentazione
l’associazione
Uno sguardo sull’attività del 2011 Nascono i club di professionisti ZZ 17 febbraio 2011
Partecipazione eventi ZZ 30 gennaio / 02 febbraio Riva del Garda
i pasticceri e i panificatori riunitisi
presenza con uno stand alla fiera
con il logo Dolce Arte Bianca
Expo Riva Hotel
Trentina fanno il loro ingresso nell’associazione
ZZ 11 aprile 2011
ZZ 6/10 marzo Marina di Carrara partecipazione del Team Culinary agli Internazionali d’Italia. I
Franca Vera Bernardi viene rieletta
campionati di cucina promossi
come coordinatrice delle Lady
dalla Federazione Italiana Cuochi
Chef del Trentino Alto Adige
sono la più importante vetrina e un momento di confronto per tutta
Uscite di gruppo ZZ 21 maggio assemblea Giovani Leve con visita
l’alta cucina del Belpaese.
ZZ 22 settembre Weinheim (Germania)
Corsi di formazione e laboratori Nell’arco dell’anno sono stati
alla Riserie Ferron di Isola della
partecipazione al 41esimo
svolti sette corsi di formazione,
Scala
Concorso europeo per giovani
al prezzo simbolico di euro 60,00
pasticceri-panettieri.
per partecipante,
ZZ 3 novembre visita all’Agraria di Riva del Garda
ZZ 7 novembre Merano Wine Festival
Incontri con i colleghi sul territorio ZZ 25 gennaio incontro con i cuochi dell’Altopiano di Lavarone, Folgaria, Luserna
ZZ 5 aprile
ZZ 27/30 settembre Mosca partecipazione al concorso internazionale Kremlin Culinary Cup
ZZ 21/25 ottobre Fiera Host Milano partecipazione delle Lady Chef al concorso La Cucina in Rosa; partecipazione di Valentino Morandi del Team Culinary al Concorso delle Regioni.
e un laboratorio sulla crema pasticcera che ha coinvolto trasversalmente i cuochi, i pasticceri e i panificatori in un confronto a più voci sui diversi utilizzi e preparazioni del prodotto.
ZZ 21 marzo - Riva del Garda laboratorio sulla crema pasticcera
ZZ 5 novembre - Rovereto
incontro con i cuochi delle Valli
i lievitati e snacks per colazioni e
Non e Sole
merende
ZZ 6 aprile incontro con i cuochi di Primiero, San Martino e Passo Rolle
ZZ 17 aprile incontro con i cuochi delle Giudicarie e Terme di Comano
ZZ 22 settembre / 16 ottobre rassegna gastronomica dei cuochi dell’Altopiano di Piné “Autunno Pinetano”
ZZ 9 novembre - Riva del Garda la cucina senza glutine
ZZ 12 novembre - Rovereto i dessert alternativi
ZZ 15 novembre - Smarano le tecnologie a supporto della cucina
ZZ 24 novembre - Terme di Comano i piatti per banchettistica
ZZ 26 novembre - Rovereto la magia del natale e le sue decorazioni
ZZ 28 novembre - Trento sicurezza alimentare e HACCP
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Titolo Articolo
TITOLO CAPITOLO
MELINDA SI FA IN 5 PER PIACERTI SEMPRE DI PIù.
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Panificatori e pasticcieri
dolce arte bianca
Panificatori e pasticceri
Professionalità unite all’interno dell’Associazione Cuochi 08 febbraio 2011 è avvenuta una grande fusione: nuove sinergie di professionalità fra cuochi, pasticceri e panettieri Come è nata l’idea di confluire all’in-
aggiunto che deriva da questa “fu-
terno dell’Associazione Cuochi?
sione”. Con l’associazione cuochi vi
Quando negli anni scorsi nacque
è la massima disponibilità per colla-
l’Associazione
borare e per crescere insieme.
Pasticcieri
Trentini
l’idea che stava alla base era quella di fare una formazione continua per
Dolce Arte Bianca Trentina compren-
essere costantemente aggiornati.
de al suo interno sia i pasticceri che
Con l’andare del tempo, ahimè, l’As-
i panificatori.
sociazione si è andata via via spe-
Vi sono differenze tra le due profes-
gnendo, pur rimanendo in noi pro-
sionalità?
fessionisti del mestiere la voglia di
Sì. L’interesse del panettiere è mag-
andare avanti.
giormente indirizzato al pane lievita-
È capitato poi che ci siamo trovati
to e ai dolci da forno, sebbene oggi
con Stefano Goller a parlare e a con-
il mestiere del fornaio richieda la ca-
frontarci su vari argomenti di interes-
pacità di proporre alla clientela una
se comune.
diversità di prodotti, sia per il prodot-
Da questo incontro, dal quale è emer-
to pane, sia per il prodotto dolce.
sa con vigore l’esigenza delle cate-
Oggigiorno anche il panettiere è
gorie di crescere professionalmente,
alla continua ricerca di professiona-
incontrandosi e confrontandosi sulle
lità, d’innovazione da inserire nella
tematiche del nostro lavoro, è nata
propria linea di produzione a fronte
l’opportunità di attivare una sinergia
di un cliente sempre più volubile ed
tra le nostre professionalità e i cuo-
esigente.
chi. Per noi panificatori e pasticceri
Mentre il campo d’interesse del pa-
è stato importante entrare all’interno
sticcere è un po’ più complesso e
dell’Associazione Cuochi.
spazia dalla cioccolateria, alla ge-
Da un lato riceviamo maggiore vi-
lateria, dalla pasticceria fresca ai
sibilità e attenzione per le nostre
lievitati, ai dolci da ristorazione de-
professioni, dall’altra abbiamo l’oc-
strutturati ed accattivanti.
casione per sfatare quel concetto di
Entrambe le professionalità condivi-
rivalità che è sempre esistito tra cuo-
dono con i cuochi la preparazione
chi e sala e tra cucina e pasticceria.
della gastronomia salata.
Insieme, dimostreremo che è possibi-
Allo stesso tempo la pasticceria sa-
le fare sinergia tra i vari comparti a
lata viene trattata anche per il pa-
beneficio di entrambi.
nificatore, così che la conoscenza di
Oggi abbiamo la possibilità di ritro-
come va proposto un prodotto salato
varci, di dialogare e di condividere
è utile a tutti.
i molti principi che caratterizzano la
Allo stesso modo è utile lo scambio di
nostra professione.
informazioni sulla conoscenza della
Questo reputo sia il principale valore
materia prima che viene utilizzata
Eliseo Bertini, Coordinatore Dolce Arte Bianca
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Panificatori e pasticcieri
dolce arte bianca
per le varie preparazioni, di come
Sui TG nazionali da qualche tempo
avere acquisito bene i fondamenti
trattarla con il massimo rispetto per
mandano in onda servizi relativi a fi-
della teoria, si può passare alla pra-
trarne gusto e qualità.
gure professionali che a quanto pare
tica con successo.
Questa è la motivazione che ha por-
non si trovano: pasticceri e panettie-
Al Centro Arte Bianca di Rovereto ci
tato nel corso dell’anno alla proposta
ri, introvabili.
sono 3 laboratori dove gli allievi che
di una giornata di laboratorio che
Come si fa ad avvicinare un giovane
hanno superato il terzo anno dell’al-
ha visto la partecipazione congiunta
alla professione?
berghiero, frequentano il quarto per
di cuochi, pasticceri e panificatori.
Da insegnante dichiaro che il segre-
la specializzazione per imparare il
Nel corso del laboratorio, che aveva
to sta nel trasmettere e fare provare
mestiere.
per tema la crema pasticcera, sono
ai giovani emozione per la professio-
I giovani che escono da qui hanno
emerse evidenti le differenze di lavo-
ne che prevede impegni in orari se-
la certezza matematica che in poco
razione di uno stesso prodotto.
rali, la domenica e per le feste.
tempo troveranno lavoro.
Insegnando loro l’uso delle nuove
Poi, la maggior parte dei nostri ra-
Siete riusciti a fare già degli even-
tecnologie per il settore riusciamo
gazzi che iniziano la professione
ti a pochi mesi dal vostro ingresso
ad alleviare quelli che ad un giova-
chiedono continua formazione, a
nell’Associazione?
ne possono apparire come sacrifici
fronte della veloce evoluzione che
insormontabili.
si riscontra anche nel nostro settore
to, con ottimi risultati, nel gruppo
Come per molte professioni, anche
e nelle esigenze dei consumatori. E
dell’Associazione Trentino Team Cu-
per quelle di pasticciere e panettiere
l’Associazione intende dare loro sem-
linary
si comincia dalla teoria e, solo dopo
pre più risposte concrete.
Come
inizio
al
abbiamo
Concorso
partecipa-
gastronomico
Internazionali d’Italia di Marina di Carrara che ha visto in gara dodici tra chef e pasticceri. Poi, a settembre, abbiamo avuto una bella opportunità. Due giovani Cristina Klaser e Gianluca Bronzetti, studenti del quarto anno dell’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Arte Bianca di Rovereto, hanno avuto l’onore e l’arduo compito di rappresentare l’Italia al 41esimo Concorso europeo per giovani pasticceri-panettieri a Weinheim, in Germania. Su dodici squadre di diversi Paesi europei in gara abbiamo ottenuto il quarto posto pari merito.
Pane campagnolo di Eliseo Bertini La biga
gr. 565 acqua a 25°C
lasceremo riposare 15’. Procedere
gr. 575 Farina 0 360W
gr. 10 malto
con le pezzature desiderate, formare,
gr. 335 Acqua a 20°C.
gr. 50 olio ex. oliva
adagiare su un telo infarinato, coprire
gr. 5.5 Lievito compresso
gr. 16 lievito compresso
con un telo e lasciare lievitare a 28°C
Impastare tutti gli ingredienti a bassa
gr. 30 sale
con 80% umidità oppure coperto con
velocità, mettere in una bacinella
temperatura finale 25°C.
un foglio di nailon per ca. 70’.
ermetica e lasciar fermentare per 18-
Spirale 5 minuti in 1° velocità e 4
Voltare le pezzature, spolverare di
20 ore a 15-18°C.
minuti in 2° velocità.
farina di segale con un setaccio,
All’impasto della biga aggiungere:
Impastare il tutto con ¾ di acqua,
cuocere a 210°C con vapore per 40’ a
gr. 450 farina 0 280W
tranne il sale che verrà inserito
valvola chiusa.
gr. 225 farina segale tipo 1
in seconda velocità. Formare un
Aprire la valvola gli ultimi 10
gr. 250 farina semola rimacinata
impasto liscio ed omogeneo che
minuti.
10
Una squadra vincente
TEAM CUlINARy TRENTINo
Team Culinary Trentino: una squadra vincente ottimi risultati per le prime uscite del gruppo
Il Team Culinary Trentino è una squa-
l’idea di creare un gruppetto di cuo-
diretto alla medaglia bensì a nuovi
dra di professionisti esperti ed appas-
chi del Trentino con il quale concorre-
spunti, idee e stimoli freschi e positivi.
sionati del lavoro che opera all’interno
re nelle più importanti manifestazioni
l’atmosfera che si respira all’interno
dell’Associazione Cuochi Trentini con
italiane ed estere.
di un team è sicuramente incorag-
lo scopo di valorizzare i prodotti loca-
Fare parte di un team è molto impor-
giante, con molta disponibilità, vo-
li e dare visibilità al territorio trentino
tante.
glia di crescere e spirito di sacrificio
attraverso la partecipazione ad eventi
Significa anzitutto crescere personal-
da parte di tutti.
e concorsi nazionali ed internazionali.
mente e, conseguentemente, far cre-
Prepararsi per un concorso significa
Goller, che individualmente aveva
scere il gruppo.
infatti ore di allenamento e di simula-
partecipato ad importanti concorsi
dal confronto con gli altri si impara
zione delle preparazioni.
nazionali ed internazionali in rap-
e, durante i concorsi, possono na-
l’obiettivo è di riuscire a coinvolge-
presentanza del Trentino (nel 1998 si
scere delle sinergie e delle collabo-
re sempre più i giovani e creare un
ricorda la sua presenza ai mondiali
razioni che difficilmente verrebbero
team di giovani leve.
di lussemburgo coordinata da Bruno
portate avanti.
Cicolini), già nell’ottobre del 2010, da
da un concorso si porta sempre a
non presidente, propose ai colleghi
casa qualcosa; il riferimento non è
6 - 10 marzo
22 settembre
27 - 30 settembre
25 ottobre
il Team Culinary
41^ Concorso europeo
Kremlin Culinary Cup
Host 2011 Milano
Trentino esordisce agli
per giovani
di Mosca
Concorso le Regioni.
Internazionali d’Italia
pasticceri-panettieri
conquistando una preziosa
Valentino Morandi porta a
di Marina di Carrara, il
di weinheim in Germania
medaglia di bronzo
casa il 4° posto assoluto
concorso gastronomico
piazzandosi al 4° posto
in rappresentanza
più importante a livello
della regione Trentino
nazionale. ottimi i risultati:
Alto-Adige.
3 medaglie d’oro, 2 d’argento, 5 di bronzo e una menzione speciale.
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Preservare le tradizioni
lady chef
Lady Chef:
rinunce, sacrifici e tanto tanto amore per la professione È trentino il gruppo più numeroso delle Lady Chef Franca Vera Bernardi, Coordinatore Lady Chef Trentino
Il Sodalizio Nazionale delle Lady Chef
femminili. Ogni regione lavora per
Alla coordinatrice delle Lady Chef
è nato in Friuli Venezia Giulia nel 1996
preservare le tradizioni della cucina
trentine Franca Vera Bernardi, chie-
per volere della chef Bertilla Prevedel,
del territorio di cui fa parte quel patri-
diamo cosa significhi per una donna
detta anche “mamma Bertilla”, come
monio lasciatoci dalle nostre nonne
la professione di chef.
una sezione interna della Federazio-
e mamme. Cibi e sapori di un tempo,
Per una donna, raggiungere il tra-
ne Italiana Cuochi della quale è par-
piatti poveri ma ricchi d’amore.
guardo di chef risulta un percorso
te integrante. Dal livello nazionale, si
Le Lady Chef sono impegnate nell’at-
assai difficile e faticoso. Non me ne
sono poi costituiti sodalizi sul piano
tuazione di iniziative volte all’impie-
vogliano i colleghi uomini, ma quello
provinciale che vengono ricompresi
go delle donne in cucina e a garanti-
della cucina è un settore ancora for-
all’interno delle Associazioni Cuochi
re una migliore conciliazione tra vita
temente maschilista. Per una donna
locali. Il 28 ottobre del 2008 si è costi-
professionale, vita privata e vita fa-
risulta quindi il doppio in salita rag-
tuito il sodalizio delle Lady Chef del
miliare e a promuovere attività a fini
giungere la vetta e spesso molte di
Trentino formato allora da sole 5 cuo-
benefici.
noi si scoraggiano e abbandonano il
che che hanno eletto la Signora Vera Franca Bernardi come coordinatrice regionale per il Trentino Alto Adige. Oggi la famiglia si è allargata e conta ben 90 Lady. Un numero ragguardevole, il più grosso gruppo dei 128 presenti in Italia. Un bel traguardo raggiunto grazie alla determinazione, alla sensibilità e alla grinta, tipiche componenti
Le Lady Chef trentine Anderlan Roberta
Chizzola Ilia
Fontanari Maria
Klaser Cristina
Bernardi Franca Vera
Cosimi Cristina
Fracchinetti Gigliola
Jrankunda Jvette
Bertamini Renata
Covi Maria
Framba Agnese
Jeger Monica
Boccher Tamara
Dallapiccola Livia
Francescotti Sara
Larger Anna
Bordignon Barbara
Dantone Zita Maria
Fronza Serena
Lutterotti Annaluisa
Boso Giulia
De Thomas M.Luigia
Gabrielli Monica
Marignoni M. Assunta
Botta Belli Anna
Delladio Emma
Gadenz Delia
Mattarei Annamaria
Bova Antonella
Dellantonio Elisabetta
Giani Stefania
Maturi Anna
Braito Valentina
Di Nunno Annarita
Girardelli Tiziana
Merz Franca
Braito Veronica
Dumi Camelia
Giupponi Corradini Monica
Miotto Barbara
Bruzzone Paola
Failoni Linda
Guadagnini Silvana
Montagni Laura
Caola Loredana
Fedrigoni Elisabetta
Gumelnic Ludmilla
Mora Anna
Casagranda Emanuela
Fieno Francesca
Kabratova Sonia
Morandini Annarita
12
Preservare le tradizioni
lady chef
campo. Da noi cuoche, più degli uo-
Che risposte avete dalle giovani leve?
mini, ci si aspetta di essere aggiorna-
Buone direi. Nel 2011 abbiamo avuto
te e preparate.
un aumento di iscrizioni da parte di
Cosa non proprio semplice da far con-
molte allieve di Istituti alberghieri di
ciliare con i tanti impegni dell’essere
tutta la provincia. Sono ragazze che
donna, quindi mamma, con una casa
partono dal 3° anno e con noi par-
da portare avanti. La nostra diventa
tecipano ed assistono alle iniziative
quindi una scelta di vita non sempre
che facciamo durante l’anno. Ope-
facile da compiere.
rando con noi sul campo riescono a rendersi conto più realisticamente di
Siete il gruppo più numeroso all’in-
cosa comporta la nostra professione
terno dell’Associazione: quanto pesa
e l’importanza di salvaguardare quei
questo dato rispetto alle decisioni
valori e quelle conoscenze che non
che vengono assunte?
manchiamo mai di trasmettere loro.
COME SI DIVENTA LADY CHEF? ZZ Possono iscriversi donne professioniste che svolgono l’attività culinaria ed allieve degli istituti alberghieri ZZ Bisogna essere prima iscritte alla FIC Federazione Italiana Cuochi, tramite il versamento di 50 euro all’Associazione Cuochi Trentino Alto Adige ZZ Si deve dare la propria disponibilità a far parte del Sodalizio delle Lady Chef della Provincia ZZ Partecipare attivamente alle
Sino ad ora è contato poco o niente, poiché le decisioni sono sempre sta-
In qualità di coordinatrice ha un mo-
te assunte a priori e il nostro parere è
nito da fare al plotone delle Lady
sempre arrivato a giochi fatti. Ancora
chef?
una volta a dimostrazione di quanto
Non finirò mai di dirlo a tutte le ragaz-
contiamo meno noi donne rispetto
ze quanto sia importante partecipa-
agli uomini. Ultimamente pare vi sia
re ai nostri incontri. Fare parte di un
più considerazione nei nostri confron-
gruppo non significa possederne una
ti, sulla forza e sul valore di un grup-
tessera; bisogna dimostrare di cre-
po di 90 Lady Chef.
derci, di esserci, di conoscerci tra di
Così rinnovo la nostra disponibilità
noi e condividere esigenze, aspettati-
ad essere protagoniste di iniziati-
ve e motivazioni. Le nostre porte sono
ve che ricalchino la nostra filosofia,
sempre aperte, a tutte le donne trenti-
come cucinare nella mensa dei frati,
ne che stanno in cucina, dalla men-
nelle case di riposo facendo loro piat-
sa al ristorante alla cucina di un
ti che rievochino ricordi di gioventù o
hotel a 4 stelle. In definitiva,
di infanzia, o cucinare per una serata
con tanto amore, facciamo
di gala di beneficienza.
tutte la stessa cosa!
iniziative del Sodalizio ZZ Contribuire con idee e proposte riservate alle Lady Chef ZZ Partecipare al Congresso Nazionale delle Lady Chef ZZ Identificarsi sempre come Lady Chef della F.I.C. ZZ Utilizzare la divisa ufficiale con il logo delle Lady Chef
Le giovani Lady Chef Moser Wanda
Sufali Marinela
Angelini Anna
Riz Marika
Odorizzi M.Rosa
Tomasoni Jessica
Boninsegna Roberta
Salvaterra Michela
Parisi Paola
Toniolli Irene
Brugnara Alessia
Siciliano Angela
Pedrotti Patrizia
Valenti Laura
Campregher Lorena
Simonazzi Lara
Pizzoni Denise
Veronesi Rosaria
Canali Martina
Tasin Cristina
Polo Monica
Vescovi Cristina
Caresia Martina
Tenalia Ilenia
Pojer Valentina
Weithaler Rosa
Colombini Monica
Togni Jessica
Salis Stefania
Zanol Foppa M. Teresa
Marchiori Elena
Trentinaglia Patricia
Segna Silvana
Zanon Paola
Mazzalai Francesca
Vescovi Cristina
Shykalava Ina
Zanon Elena
Pisetta Federica
Zampierdi Licia
Signoretti Manuela Squeo Nunzia Strada Morena 13
Titolo Articolo
TITOLO CAPITOLO
14
Assemblea annuale
VITA ASSoCIATIVA
19 novembre
Assemblea associativa annuale I giovani “al centro”. Partecipazione e scelte condivise. Sono state circa 150 le presenze regi-
di cucina.
strate all’annuale Assemblea dell’As-
Si sono poi aperti i
sociazione che si è svolta sabato 19
lavori
novembre presso le Cantine Rotari di
aperti dal Presidente
Mezzacorona.
Stefano Goller che ha
la scelta di ritrovarsi in un giorno
ringraziato i presenti
“impegnativo” per la ristorazione,
e ha introdotto i punti
che ha costretto molti cuochi a do-
principali della propria
ver rinunciare, è stato dettato dalla
relazione.
volontà di dare la possibilità di par-
Il primo saluto è stato dato dal
tecipare ai ragazzi degli ultimi anni
Rettore dell’ordine Professionale Ma-
delle scuole alberghiere e di respira-
estri di Cucina, Giorgio Nardelli, che
re dal vivo l’atmosfera della profes-
si è detto lusingato dalla presenza di
na Cuochi.
sione.
tanti giovani in sala, di coloro cioè
Sono stati tre i cuochi professionisti
Sono stati presenti molti giovani
che rappresentano il futuro della
trentini meritevoli, che hanno lavora-
dell’Istituto di Formazione Professio-
professione.
to per almeno 25 anni ai fornelli, con
nale Alberghiero di levico e Rovere-
Ha poi esortato i presenti a voler par-
dignità e passione, capacità e pre-
to, che con la supervisione dei propri
tecipare con un gruppo trentino agli
stigio, onorando la cucina italiana
docenti si sono attivati per preparare
Internazionali d’Italia del marzo 2012
e la grande famiglia delle berrette
il pranzo a base di Fingher Food e
nel contesto del quale si terrà un
bianche.
Tapas.
concorso “sapienze e sapori” rivolto
Il prestigioso collare rosso con la
la giornata è iniziata con una re-
alle regioni e alle province italiane.
medaglia Cocorum è stato donato a
gistrazione televisiva a cura di TCA
Si è poi passati al conferimento del
Marco Pojer di Grumes, a Giuseppe
che ha dedicato all’evento sia un
Collegium Cocorum, che per i cuochi
Ceci di Mollaro e romagnolo di ori-
passaggio sul TG sia una puntata
è la più ambita onorificenza italiana
gine, a Sandro Moschen di levico
nella rubrica settimanale regionale
assegnata dalla Federazione Italia-
Terme.
assembleari
15
Assemblea annuale
vita associativa
I premiati sono stati concordi nel
no convogliato nell’associazione, e
unicamente grazie al sostegno eco-
dichiarare che “la professione del
alla coordinatrice delle Lady Chef
nomico di quelle aziende partner
cuoco richiede sacrifici ma regala
trentine Vera Franca Bernardi.
che credono nell’attività e nell’im-
anche tante soddisfazioni.
Non è mancato poi il saluto dell’ex
pegno dell’associazione che cerca
È un lavoro che bisogna sentire, che
Presidente e attuale vice presidente
di gestire al meglio le poche risorse
si deve avere dentro e che non si può
dell’associazione, Bruno Stofella.
disponibili facendo cose utili per i
portare avanti senza il sostegno mo-
Ha preso poi la parola il Presidente
propri associati.
rale della propria famiglia che tan-
Goller che ha relazionato sull’attività
La giornata è stata nel complesso
te volte viene privata della nostra
svolta nel corso dell’anno e di alcu-
molto positiva e piacevole e il diret-
presenza. Un plauso a tutti i ragazzi
ne iniziative già programmate per
tivo dell’associazione ringrazia tutti
della scuola presenti che saranno il
il 2012. Con soddisfazione ha sottoli-
i Partner che hanno reso possibile
nostro ricambio generazionale”.
neato l’incremento del numero degli
l’evento e molti di essi che hanno tra-
La parola è passata poi ad Eliseo
associati e della maggiore parteci-
scorso la giornata in nostra compa-
Bertini, coordinatore del gruppo di
pazione dei cuochi alle iniziative
gnia allietati anche dalle magie del
professionisti Dolce Arte Bianca – pa-
proposte.
noto illusionista Andrew Basso.
sticceri e panificatori -, da quest’an-
Ha ricordato che l’associazione vive
16
Giorgio Nardelli
IL PERSONAGGIO
Il personaggio:
Giorgio Nardelli Lo Chef di fama internazionale, made in Trentino Non ha bisogno di
dell’individuo, anche alla nostra pro-
presentazioni particolari, è
fessione è giusto venga istituito un
famoso in tutta Italia per essere
attestato che certifichi la maestria dell’individuo. L’Ordine Professionale
uno dei docenti di spicco
dei Maestri di Cucina di cui io sono
dell’Ateneo della Cucina
Rettore, che è un compartimento del-
Italiana. Plurimedagliato
la Federazione Italiana Cuochi, ha
executive Chef di fama
individuato un percorso formativo di
internazionale, è stato un
circa un anno al termine del quale ri-
pioniere della cucina del
lasciare al partecipante l’attestato di
Trentino Alto Adige nel mondo.
maestria.
Ricopre la carica di Rettore
È un percorso coordinato insieme a
dell’Ordine Professionale
trovare persona migliore di Stefano
membri della WACS -Associazione
Maestri di Cucina, è giurato
Goller per iniziare la strada del rinno-
Mondiale delle Società Chef-, dedita
vamento.
al mantenimento e al miglioramento
Ho sempre creduto nelle capacità e
degli standard culinari della cucina
nelle idee di Stefano che ha sempre
mondiale, che intenderà fare adot-
dimostrato di avere una marcia in più
tare la metodologia del nostro corso
rispetto a molti altri.
alle altre 93 associazioni del mondo
Wacs, delegato dalla Federazione Italiana Cuochi nei concorsi gastronomici Nazionali ed Internazionali. È stato il primo collaboratore
L’ho esortato e l’ho spinto affinché
aderenti. Il corso partirà dalla metà
dell’Istituto Superiore di Arti
portasse un suo contributo al cambia-
di gennaio 2012 a Varese.
Culinarie Etoile, è docente
mento, lui è giovane, ha molta volon-
della CastAlimenti di Brescia
tà e preparazione e, in poco tempo, è
Che messaggio si sente di dare ai
e del CFP ENAIP di Tione per
già riuscito nel coinvolgimento delle
cuochi trentini?
il corso di specializzazione di
nuove generazioni, delle Scuole pro-
I nostri cuochi devono anzitutto ricor-
fessionali, attraverso la proposta di
darsi che grazie al loro lavoro con-
corsi mirati e visite propedeutiche.
tribuiscono alla qualità del sistema
“Tecnico della Ristorazione”.
dell’accoglienza turistica trentina. Un È un piacere ed un onore ospitarlo
Lei è in cucina da 42 anni. Come è
riconoscimento che ci viene general-
come personaggio nel primo numero
cambiata la professione oggi?
mente assegnato quando portiamo in
della rivista. Come collega ed amico
Certamente essere cuoco oggi è di-
giro la nostra esperienza sia in Italia
di molte berrette bianche trentine che
verso da trent’anni fa.
visione ha dello stato dell’Associazio-
Ma ahimè, come trent’anni fa, nem-
ne Cuochi?
meno oggi la nostra ca-
modello da salvaguar-
Anzitutto sono orgoglioso e felice del-
tegoria ha un riconosci-
dare e di cui andarne
la nuova linfa che è entrata a far par-
mento professionale.
fieri.
te dell’Associazione, dell’entusiasmo
Alla pari di molte al-
opportuno che i nostri
e del movimento che si percepisco-
tre professioni ar-
imprenditori
no oggi in seno al nostro gruppo. Era
tigianali che
dessero
ora, ed era logico che avvenisse un
premiano
sulla nostra cucina il
ricambio generazionale alla guida
l’estro
dell’associazione.
e le ca-
assunto
E sono convinto che non si poteva
pacità
nalmente.
sia all’estero. Il nostro è pertanto un
Sarebbe
di
quindi preveformare
personale straniero
17
stagio-
Val di Non e Sole
CUoCHI SUl TERRIToRIo
le Valli di Non e Sole
Val di Sole
Val di Non
Si presenta compatto il gruppo dei ristoratori e cuochi delle due Valli coordinato da Bruno Sicher, consigliere dell’Associazione Cuochi Trentini.
Bruno Sicher, Coordinatore Val di Non e Sole
Finita la Scuola alberghiera di Malè,
la Val di Non è una delle principali
ta nella zona di Parma) sono i due pro-
Bruno parte per fare esperienza
valli del Trentino, situata nella parte
dotti principe della gastronomia della
sulle navi da crociera
nord-occidentale della provincia. È
Val di Non.
e in vari alberghi in giro per l’Italia.
costituita da un ampio altopiano, at-
Entrambi vengono molto utilizzati nella
Nel 1972 ritorna in Val di Non, a Tavon
traversato dal torrente Noce e conta 38
cucina locale dando vita a molti piatti
di Coredo, e trasforma l’allora
comuni.
particolari, sebbene la preparazione
bar-alimentari di famiglia in una
la tipica mela della Valle e il Trentin-
più tipica della Val di Non rimanga il
pensioncina, oggi conosciuto come
grana (formaggio Grana prodotto in
Tortel di Patate.
Pineta Hotels Nature wellness Resort.
Trentino con la stessa tecnica utilizza-
Servito anche in molte altre parti del
Come è nata l’idea di fare gruppo fra
confermato quanto fosse importante
tra colleghi siano di massima utilità per
cuochi della zona?
creare un gruppo territoriale per con-
tutti ma l’entusiasmo iniziale lascia poi
Da molti anni ogni qualvolta ci si incon-
frontarsi tra professionisti magari in pe-
il posto alle defezioni di tanti. In fondo
trava tra colleghi ristoratori e cuochi
riodi nei quali si ha maggiore disponi-
si tratterebbe di ritrovarsi due o tre vol-
tornava l’idea che sarebbe stato utile
bilità di tempo, per organizzare corsi di
te all’anno per individuare delle siner-
ed interessante creare un nostro grup-
formazione e di aggiornamento mirati
gie e delle collaborazioni che portino
po territoriale legato all’associazione di
alle nostre esigenze, per concordare
beneficio per tutti. E i buoni frutti delle
Trento.
con maggior tranquillità la realizzazio-
azioni e delle diverse opportunità che
I primi di aprile 2011 ci siamo incontrati
ne o la partecipazione alle varie inizia-
possono nascere da un’azione comune
in una sessantina di cuochi di entram-
tive che vengono svolte sul territorio.
hanno successo se portati avanti nel
Intervista a Bruno Sicher
tempo con continuità e costanza. In-
be le valli, con il direttivo dell’Associazione Cuochi, presso la Casa De Gentili
Quali sono i principi che condividete
tendo dire che bisogna esserci non solo
di Sanzeno. Un numero rilevante di col-
tra chef?
fuori stagione e la propria disponibilità
leghi che, con la loro presenza, hanno
È comune il pensiero che gli incontri
va confermata sempre. È un monito che
18
Val di Non e Sole
CUOCHI SUL TERRITORIO
Trentino, il Tortel di Patate sono sem-
rivisitazione delle ricette più tradizio-
montana che spazia dalle succose
plici frittelle di patate grattugiate,
nali.
mele ai formaggi prodotti in valle,
servite accompagnate da salumi o
La Val di Sole, situata lungo l’alto cor-
primo tra tutti il Casolet, un cacio di
formaggi nostrani, cavolo cappuccio
so del fiume Noce,composta da 14
latte vaccino. Il vero re della cucina
o fagioli e cipolla.
comuni, è incastonata tra le Dolomiti
solandra è infatti il latte, con tutti i
Altro prodotto faro della Valle è la
di Brenta ed il Parco Nazionale dello
suoi derivati: burro, ricotta, formaggi.
mortandela affumicata, un tradizio-
Stelvio.
Tutti gli alberghi e ristoranti della Val
nale salume affumicato dalla curiosa
La gastronomia solandra propone
di Sole offrono qualche assaggio di
forma a polpetta molto usato nella
una cucina semplice, tipicamente
cucina tipica locale.
faccio anche a me stesso che, come al-
ni anni fa, siamo passati da una sorte di
che vi operano. Mi riferisco alle colla-
tri colleghi, siamo spesso presi da mille
rivoluzione della nostra cucina ma ora
borazioni da sviluppare con Melinda e
impegni.
si sta tornando ai piatti della tradizione
con Trentingrana, nonché con i princi-
con particolare attenzione all’utilizzo
pali eventi come ad esempio Pomaria,
dei prodotti del territorio.
Arcadia e Antichi Sapori nel contesto
Che definizione darebbe alla ristora-
dei quali abbiamo il dovere e l’opportu-
zione delle Valli Non e Sole? La nostra ristorazione è cresciuta bene
In quale tipo di iniziative vi siete attiva-
nità di valorizzare la gastronomia e la
negli ultimi anni e sta continuando a
ti quest’anno?
cucina delle nostre Valli. Sono consape-
crescere. Abbiamo bei locali che spa-
Come gruppo e con l’Associazione Cuo-
vole che la stagionalità può rappresen-
ziano da una gastronomia tipica ad
chi abbiamo organizzato a Smarano, a
tare un limite nei confronti di un proget-
una proposta internazionale, con una
metà novembre, un corso sulle tecnolo-
to di qualità e di continuità, per questo
cucina curata e di qualità anche se
gie a supporto della cucina che è stato
rivolgo un appello ai cuochi-proprieta-
non siamo segnalati sulle più note gui-
molto utile. Dovremmo poi rafforzare il
ri, colleghi della zona, affinché entrino
de enogastronomiche. Anche noi, alcu-
legame con il territorio e con le imprese
numerosi e motivati nel nostro gruppo.
19
Valle di Primiero
CUoCHI SUl TERRIToRIo
Primiero
la Valle di Primiero Molte iniziative
I territori di San Martino di Castrozza,
Referenti d’ambito per l’Associazione
per valorizzare
Primiero e Vanoi, costituiscono il lem-
sono da sempre Guido e Giacomo
la gastronomia
bo più orientale del Trentino.
Pradel, che da una decina di anni
la zona è particolarmente conosciu-
collaborano con l’Associazione loca-
ta per la produzione dei formaggi, sui
le sia nella gestione del rapporto con
quali spicca la Tosèla (una cagliata
i soci che nell’organizzare le iniziati-
a base di latte vaccino) che è consi-
ve sul territorio.
derata come il prodotto tipico amba-
Guido fa parte del comitato direttivo
sciatore del territorio.
della Condotta Slow Food “Feltrino
Viene infatti generalmente proposta
Primiero”con la quale collabora da
in tutti i ristoranti, servita rosolata e
diversi anni nel coordinamento even-
dorata da ambo le parti, con accom-
ti.
pagnamento di polenta e funghi.
(l’ultimo, realizzato nell’ottobre scor-
Il comprensorio propone una vasta
so, dal nome ‘5x9’ ha coinvolto 4 risto-
scelta di locali dove mangiare: dal
ranti di Primiero e 1 del Bellunese in
ristorante tipico o d’albergo alla piz-
un unica cena, che hanno utilizzato 9
zeria, dall’agritur al rifugio, dal risto-
dei Presidi Slow Food per realizzare la
rante elegante alle malghe .
propria portata).
del territorio
Giacomo, chef patron del Ristorante Pizzeria Antica Rosa di Fiera di Primiero, ci racconta che già alla fine degli ’70 si era costituita l’Associazione Cuochi di Primiero, formata da un corposo gruppo di oltre 60 cuochi. Nel corso degli anni, piano piano, l’Associazione Cuochi di Primiero, che oggi conta 35 associati, è confluita nell’Associazione Cuochi Trentini.
Intervista a Giacomo Pradel A Giacomo chiediamo come è nata l’idea di
Quali sono i principi che condividete tra
come principale piatto del territorio. Trovo
fare gruppo fra cuochi della zona?
chef?
giusto che i piatti tradizionali locali rimanga-
Con i colleghi ci siamo resi conto che era per
Oggi che non c’è più niente da inventare è
no nei nostri menù, a patto che siano bene
tutti vantaggioso ritrovarci talvolta tra di noi
importante che tra colleghi vi sia partecipa-
eseguiti. Oggi il cliente si aspetta qualcosa di
per confrontarci e poi applicare alla propria
zione e condivisione delle esperienze e delle
più del solito tipico e noi dobbiamo essere in
struttura, in modo personalizzato, ciò che i
conoscenze altrui.
grado di offrirgli un ventaglio più ampio di proposte.
colleghi mettevano in pratica all’interno delle proprie cucine. L’esperienza maturata da
Che definizione darebbe della ristorazione
ognuno di noi, messa a disposizione degli
del Primiero?
Come si è evoluta la “cucina di montagna”
altri, può essere un prezioso insegnamento o
Da un po’ di tempo siamo passati dal tipico-
negli ultimi anni?
miglioramento per il proprio lavoro.
tipico al tipico-evoluto. Mi spiego. Nelle no-
È una domanda abbastanza complessa.
stre zone si è sempre fatto polenta e tosèla
Certamente per restare sul mercato un risto-
20
Valle di Primiero
CUOCHI SUL TERRITORIO
La ricetta del territorio
Ingredienti:
PAN DE SORC
ZZ g 400 Farina di frumento tipo 0
Da qualche anno Guido Pradel coltiva due piccoli appezzamenti di terra ed è entrato a far parte di un proget-
ZZ g 200 Farina di mais Dorotea prodotta a Primiero ZZ g 200 Farina integrale
to gestito dall’Ecomuseo del Vanoi: “i
di Farro grande alpino
Coltivatori del Sorc”.
prodotto nel Feltrino
Nelle valli del Cismon e del Vanoi, un gruppo di coltivatori ha ripreso la coltivazione della varietà locale di mais
ZZ g 400 lievito naturale (pasta acida) ZZ g 80 olio extravergine di oliva
denominata Dorotea, recuperata a
ZZ g 20 sale
Zortea nel comune di Canal San Bovo.
ZZ q.b. acqua
Con questa particolare farina di mais Guido ha cominciato a sperimentare
Preparazione:
un tipo di pane e per le attività di-
Realizzare un lievito acido (un impa-
vulgative dell’Ecomuseo ne produce
sto che Guido si sta“coltivando” da un
un’ottantina di filoni all’anno.
paio di anni) fatto con farina di sega-
piata, si prende a lavorarla a formare
Le modeste quantità di farina dispo-
le, yogurt bianco naturale ed acqua.
dei filoni da 400 g circa che si segne-
nibili limita a poche speciali occasio-
Miscelare la farina di frumento con
ranno in superficie con una lama ben
ni la possibilità di cuocere e degusta-
quella di farro e la Dorotea (macina-
affilata.
re questo pane.
ta fine); aggiungere il lievito acido,
Lasciare lievitare coperti per altri 45
l’olio di oliva, il sale amalgamare len-
minuti circa.
tamente l’acqua fino ad ottenere un impasto abbastanza morbido e ben
Cottura:
lavorato.
Forno preriscaldato a 200°.
Riporlo coperto con un panno umido
3 minuti 200° con forno misto vapore.
in luogo tiepido e lasciare lievitare
20 minuti circa a 190° con valvola
per circa 2/3 ore.
chiusa.
Quando la massa sarà quasi raddop-
3 minuti circa 180° con valvola aperta.
ratore deve sapere proporre al cliente qual-
diversi soggetti promotori. Tra le principali vi
alla nostra professione su Tv e giornali, come
cosa di diverso. Il cliente di oggi è attento sia
è la Festa delle Brise che si svolge in settem-
cuochi otteniamo sempre molta visibilità e at-
alla tipicità, sia alla qualità del prodotto che
bre, poi la Festa del Cuoco, il 13 ottobre, nel
tenzione per quello che proponiamo.
si aspetta di trovare coniugate in nuovi piatti
contesto della quale raccogliamo fondi da
del menù.
devolvere in beneficienza. La nostra presenza
Un pensiero al futuro?
è sempre molto apprezzata dalla gente che
Come gruppo di territorio all’interno dell’As-
Avete novità in vista per la prossima stagio-
in autunno e in primavera frequenta le molte
sociazione Cuochi ci preme riuscire a coin-
ne?
fiere locali organizzate nelle quali siamo soliti
volgere sempre più colleghi. Abbiamo un
Le novità come gruppo di cuochi del Primiero
proporre degustazioni e dimostrazioni della
occhio di riguardo nei confronti delle “nuove
riguardano le molte iniziative e manifestazio-
preparazione di un piatto o di un prodotto,
leve”, quei cuochi poco più che trentenni che
ni che vengono fatte sul territorio all’interno
sempre a scopo benefico. Grazie al tam tam
continuano a darci nuovi stimoli per crescere
delle quali collaboriamo attivamente con i
mediatico che ultimamente viene riservato
insieme.
21
Altopiano di Pinè
CUoCHI SUl TERRIToRIo
Benvenuti ai colleghi della sezione
Altopiano di Pinè
dell’
Altopiano di Pinè
Uniti per creare il piatto del territorio: “i farinoi pinaitri”
l’estate scorsa ha portato sull’altopia-
no. Valutazioni che sono state avvalo-
e ricotta affumicata, sempre prodotta
no di Pinè un’interessante novità. Si è
rate dal docente chef Stefano Goller
in zona.
costituita l’Associazione Cuochi Tren-
e che ha portato alla decisione, poi
Il piatto, che è stato inserito di diritto
tini Altopiano di Pinè. dodici alberga-
estesa agli altri colleghi, di riunirsi
nei menù proposti dai ristoranti e da-
tori e ristoratori della zona hanno col-
sotto l’ala dell’Associazione Cuochi
gli alberghi del pinetano, ha riscon-
to l’invito di Achille leonardelli, chef
Trentini con l’impegno di valorizzare
trato immediato successo da parte
patron del ristorante Ca’ dei Boci e del
la cucina del territorio ed i prodotti
dei clienti e dei turisti.
Romantik Hotel Posta di Montagnaga.
locali.
l’occasione per degustare menù a
l’opportunità di costituire un gruppo
Come
è nata nel corso dello svolgimento
quello di creare il piatto tipico dell’al-
stata
di un corso di formazione aziendale
topiano di Pinè. Un piatto che diven-
“Autunno Pinetano”, proposta dai me-
sulla valorizzazione dei prodotti tren-
tasse in poco tempo elemento distin-
desimi dodici albergatori ristoratori
tini nella ristorazione organizzato da
tivo e valore aggiunto per l’intero
dal 22 settembre al 16 ottobre 2011.
ASToR Alta Scuola Trentina ospitalità
territorio pinetano.
ogni giorno e per quasi un mese, il
e Ristorazione. Ne hanno preso parte
Sono nati così i farinoi pinaitri, un pri-
pubblico ha potuto spaziare tra i di-
chef, titolari e dipendenti di cinque
mo piatto di pasta ripiena preparato
versi menù proposti dagli abili chef.
strutture pinetane che si sono ritrovati
esclusivamente con prodotti locali:
l’iniziativa, alla sua prima edizione,
a condividere i medesimi pensieri –
farina della Valsugana, cavolo ca-
è nata con il patrocinio del Comune
potenzialità e problemi – relativi alla
puccio, patate, formaggio nostrano,
di Baselga di Pinè e con la collabora-
proposta gastronomica dell’Altopia-
conditi con burro di malga, cumino
zione dell’Azienda per il Turismo.
I 12 alberghi e ristoranti dell’Associazione Cuochi Trentini Altopiano di Pinè:
primo
importante
progetto
Z Albergo ristorante 2 Camini, Baselga di Pinè Z Albergo ristorante Alla Comparsa, Montagnaga di Pinè Z Albergo ristorante Belvedere, Montagnaga di Pinè
22
tema ed i famosi farinoi pinaitri è l’iniziativa
enogastronomica
Z Albergo ristorante Italia, Baselga di Pinè Z Albergo ristorante Lagorai, Baselga di Pinè Z Albergo ristorante Miramonti, Piazze di Bedollo
Altopiano di Pinè
CUoCHI SUl TERRIToRIo
la ricetta del territorio
I FARINoI PINAITRI Ingredienti:
Preparazione:
Pasta alimentare al mais:
Per prima cosa confezionare il ripie-
Z gr. 650 Farina bianca
no, tagliare il cappuccio a julienne e
Z gr. 350 Farina mais Spin
saltarlo in un filo d’olio. Salare, pepa-
(Farina della Valsugana)
re e farlo cuocere lasciandolo legger-
Z n° 7 Uova intere
mente croccante. Aggiungervi le pa-
Z n° 3 Tuorli d’uovo
tate precotte in precedenza e tagliate
Z gr. 20 Aceto o vino bianco
a piccoli cubetti. Abbattere in positivo
Z q.b. Acqua
e aggiungervi il formaggio anch’esso
Z gr. 15 Sale fino
tagliato a piccolissimi cubetti ed infine il Trentingrana grattugiato. Stende-
Ripieno:
re la pasta alimentare fatta in prece-
Z gr. 1200 Cavolo cappuccio
denza (almeno 5/6 ore prima o ancora
Z gr. 800 Patate cotte a cubetti
meglio fatta il giorno precedente così
Z gr. 600 Formaggio nostrano
da poterla stendere facilmente), cop-
Z gr. 200 Trentingrana grattugiato
pare la pasta con un coppapasta
Z q.b. Sale e pepe di macinino
del diametro di cm. 7, vaporizzare con dell’acqua o dell’uovo sbattuto
Condimento:
e posizionarvi il ripieno chiudendo a
Z gr. 400 Burro di malga (o
mezzaluna. Cuocere le mezzelune in
chiarificato) Z gr. 200 Poina fumegada (Ricotta affumicata) Z gr. 20 Careo (Cumino)
Z Albergo ristorante Olimpic, Baselga di Pinè Z Biohotel Brusago e Osteria dei Toni, Brusago di Pinè
abbondante acqua salata, scolarle, saltarle con il burro spumeggiante profumato col cumino e grattugiarvi a julienne la ricotta affumicata.
Z Ristorante El Filò, Baselga di Pinè Z Ristorante La Vecchia Segheria,
Z Romantik Hotel Posta 1889 e Ristorante Ca’ dei Boci, Montagnaga di Pinè
Baselga di Pinè
Z Maso La Vecchia Quercia, Baselga di Pinè
23
Istituti alberghieri
l’ANAlISI
Insegnare un mestiere: che fatica! Bruno Stofella, è stato docente di tecnologie e processi di cucina presso l’IFPA (Istituto Formazione Professionale Alberghiero) sezione di levico Terme. È Presidente dell’Unione Cuochi Trentini Alto Adige, è consigliere nazionale FIC, è vice presidente dell’Associazione Cuochi Trentini
dopo 25 anni trascorsi ad insegnare a
dono ragazzini che hanno la giacca
tanti giovani il mestiere del cuoco gli
della divisa che gli tocca per terra e
abbiamo chiesto di fornirci una pa-
che si tirano carote e patate durante
noramica sullo stato dei nostri Istituti
le ore di tecnica. Alle prime classi an-
Professionali Alberghieri.
drebbe insegnato la conoscenza del prodotto, la stagionalità, lo scarto, le
Mi è doveroso riconoscere merito ai
procedure per conservare e trasfor-
grandi Istituti alberghieri che in pas-
mare i prodotti; inoltre servirebbe una
sato hanno fatto formazione ai tanti
biblioteca con riviste e testi di cucina.
colleghi ai quali oggi si deve ricondurre la nostra offerta gastronomica.
Come pensa si possa facilitare loro il
oggi, però, come accade per altri set-
passaggio alla professione?
tori, anche la formazione e la didatti-
Sarebbe importante inserire un pas-
ca insegnate all’interno della scuola
l’attuale percorso didattico, previsto
saggio intermedio e soft tra la scuola
hanno bisogno di essere aggiornate
dall’obbligo scolastico, che estende
e la professione attraverso l’istituzio-
a cominciare dall’organizzazione e
già ai primi anni l’uso dei laboratori.
ne degli stage estivi, che andrebbe-
dai programmi che vengono proposti
Nel primo biennio ritengo che le ore
ro a sommarsi a quelli già previsti
all’interno dei nostri Istituti Professio-
di pratica andrebbero quantomeno
per i 3° e 4° anni nel corso dell’anno
nali.
ridotte ad un numero di 3 sulle 35 ore
scolastico. oggi vi sono giovani che
settimanali che fa uno studente. Nei
in estate vanno a lavorare per con-
Può farci qualche esempio?
primi anni è più importante che il ra-
to proprio ma trovano sempre mag-
da quando è entrato in vigore l’ob-
gazzo approfondisca materie come
giori difficoltà nel trovare
bligo scolastico, che ha innalzato
l’informatica, le lingue straniere, la
un’azienda
l’obbligo di istruzione a dieci anni,
teoria e le tecniche di base. Quando
accoglierli. Non si può tra
ci siamo trovati ad accogliere nei
il ragazzo arriverà al terzo anno, a
l’altro nemmeno biasima-
nostri Istituti dei ragazzini, di età tra
sedici-diciasette anni, sarà più ma-
re l’al-
13 e 14 anni, che sono ancora molto
turo ed in grado di intraprendere la
immaturi. Il continuo aumento delle
formazione professionale sotto un’al-
iscrizioni è senz’altro lusinghiero per
tra ottica. da questo momento
il nostro Istituto ma è un elemento che
potrà accedere ai laboratori
dovrebbe essere supportato da un
che sono il primo banco di
adeguamento parallelo degli spazi e
prova per approcciare
delle attrezzature a disposizione per
la professione. Anche
la docenza. Mi hanno sempre inse-
nella nostra professio-
gnato che la quantità non va sempre
ne, oltre che per noi
d’accordo con la qualità.
stessi, è indispensabile
disposti
acquisire una cultura Cosa bisognerebbe fare allora?
generale di base. oggi,
A mio avviso andrebbe modificato
invece, ai laboratori acce-
25
ad
Istituti alberghieri
l’analisi
bergatore o il ristoratore se, in questi
stage estivi contribuirebbero a col-
stage durante l’anno scolastico. Oggi
momenti di crisi, sono poco disposti
mare quel gap di competenze che
un allievo del 3°/4°anno almeno una
ad accettare di pagare un ragazzi-
esiste oggi tra scuola e lavoro.
volta all’anno ha la possibilità di con-
no capace di fare poco o niente. Gli
L’ideale sarebbe che gli Enti preposti
frontarsi con le aziende.
stage estivi servirebbero proprio a
convenissero sull’istituzione di am-
Certo, ci sarebbe ancora lo spazio per
migliorare la preparazione dei ra-
mortizzatori, in modo che il ragazzo
migliorare, perché se ci confrontiamo
gazzi, a fornire loro gli strumenti per
potesse fare ad esempio 5 ore al gior-
con i vicini dell’Alto Adige emerge
affrontare poi da soli il mondo della
no di lavoro senza gravare sull’azien-
un grosso divario. Penso alla Scuola
lavoro. Allo stesso tempo gli alberga-
da che lo ospita. Questo resterebbe
di Bressanone che è considerata una
tori sarebbero maggiormente predi-
di fatto sempre tutelato dalla Scuo-
delle migliori in Europa, dotata di
sposti ad assumere all’interno della
la. Inoltre, la frequenza di uno stage
una struttura all’avanguardia e con
propria struttura un giovane che ab-
consentirebbe al ragazzo di acquisi-
docenti molto qualificati e preparati
bia già acquisito delle competenze,
re dei crediti formativi per poter fre-
per l’insegnamento.
o quanto meno che abbia a dispo-
quentare l’anno scolastico successivo
Anche l’IFPA di Rovereto-Levico si di-
sizione la conoscenza delle basi.
e per aumentare quelle ore di pratica
stinguono per la specializzazione
Nel corso degli stage estivi sarebbe
necessarie al completamento della
degli allievi nell’Arte Bianca e nella
altresì importante che il ragazzo ve-
formazione teorica.
cucina regionale del 4° anno di Ron-
nisse seguito e accompagnato da un
L’inserimento di questa procedura
cegno.
tutor. In questo contesto si inserireb-
all’interno del sistema didattico at-
be, di massima utilità, il contributo
tuale sarebbe a mio avviso un primo
Farebbe un bilancio dei suoi 25 anni
che potrebbe fornire l’Associazione
importante passo di crescita e di mi-
di insegnamento?
Cuochi Trentini attraverso la disponi-
glioramento a favore dei ragazzi.
Con piacere, e ne sono fiero, di avere
bilità dei propri associati.
trascorso una vita nella formazione
I cuochi risultano essere i veri esami-
Come si collocano, tra gli altri, i nostri
dalla quale ho ricevuto molte soddi-
natori della preparazione degli stu-
Istituti alberghieri?
sfazioni. Grazie al contatto quotidia-
denti e, al tempo stesso, rappresenta-
Rispetto alle altre Regioni i nostri
no con i ragazzi ho avuto l’opportuni-
no i tutor di questi ragazzi che escono
giovani risultano comunque più pre-
tà di mantenere la mente giovane e
sul mondo del lavoro. Come cuochi
parati grazie alla disponibilità fi-
aperta e mi auguro di essere riuscito
dell’Associazione siamo sparsi su tut-
nanziaria della nostra Provincia che
a trasmettere loro nel giusto modo le
to il territorio provinciale e potremmo
assicura i fondi necessari ai nostri
mie conoscenze.
dare un reale contributo alla cresci-
Istituti. Inoltre negli anni siamo anche
Questa è la cosa che più mi ripaga
ta professionale di questi ragazzi. Gli
migliorati grazie all’inserimento degli
di tutto!
26
Occorre cambiare
management
Da ristoratore a manager della ristorazione Occorre cambiare per poter sopravvivere, occorre crescere per restare a galla
Sono stati il ristoratore e la sua fami-
stessi, il proprio modello, non per ne-
glia che hanno reso grande l’Italia
garlo ed eliminarlo ma per migliorar-
nella ristorazione e che dalla fine
lo laddove è migliorabile e innovan-
degli anni Cinquanta inizio anni Ses-
dolo quando è superato.
santa hanno creato il modello del ri-
Esistono corsi di studio e di forma-
storante casereccio.
zione specializzati frequentati da un
Flessibilità, creatività, cultura dell’ac-
numero troppo esiguo di ristoratori
coglienza, spirito di sacrificio, capa-
italiani.
cità di arrangiarsi (nella quale siamo
Oggi, nel mondo del lavoro, la gestio-
maestri) sono state le basi morali e
ne, la promozione e l’incentivazione Giuseppe Cannito, Food & Beverage Management Specialist
delle risorse umane sono diventati
pato il miracolo turistico-alberghiero.
Nello stesso tempo sempre più Paesi
la sfida in azienda in qualsiasi setto-
Gli anni Novanta hanno segnato
si sono dotati di vari tipi di impianti
re essa operi.
l’inizio del declino di questo modello
per la somministrazione delle vivan-
In Italia troppo spesso siamo rimasti
che non è imputabile ad errori diretti
de; un processo che ha interessato
ancora al lavoro nero e al paternali-
quanto allo sviluppo di nuovi e origi-
sia la ristorazione tradizionale sia
smo di antica data.
nali competitori esterni.
quella industriale con strutture mo-
Alcuni ristoratori italiani sembrano
La Fiat 600 era una grande-piccola
derne a prezzi competitivi. Per il ri-
aver paura di confrontarsi con la pro-
automobile e ha fatto epoca. Ma oggi
storatore italiano è iniziata una fase
pria storia e con la realtà mondiale
non avrebbe alcuna chance per con-
critica che ha portato alla chiusura di
che li circonda. È una paura irrazio-
sumi, velocità, prestazioni, sicurezza,
circa 4.000 esercizi tradizionali negli
nale che va combattuta attraverso
se paragonata con le piccole cilin-
ultimi 15 anni.
la conoscenza e la consapevolezza
culturali sulle quali decine di migliaia di operatori italiani hanno svilup-
strumenti fondamentali per vincere
della forza della nostra tradizione,
drate 16 valvole in circolazione. Occorre cambiare per poter
mediante un confronto aperto ed un
Che cosa è successo dagli anni No-
sopravvivere, occorre crescere
dialogo sereno e motivato con il mon-
vanta ?
per restare a galla.
do intero. Il settore della
È accaduto che il turismo è diventato un fenomeno globale nel consumo
Il
primo
ristorazione
prima ancora che nelle destinazioni.
elemento
in Italia sta
La scolarizzazione di massa dei Pae-
fondamen-
si occidentali (compreso il Giappone
tale per garantirsi un
una fase di passaggio.
che occidentale non è ma che per
futuro è conoscere meglio ciò
I consumi alimentari
molti versi è diventato il Paese più
che sta accadendo sul pianeta ri-
occidentale del globo) ed un benes-
storazione. E non solo in Italia ma, e
sere sempre più diffuso, hanno reso il
sopratutto, nel resto del mondo a par-
turista moderno sempre più curioso e
tire dalla cultura della qualità che si
sofisticato nelle esigenze, predisposto
coniuga sempre più intimamente con
a viaggiare e desideroso di consuma-
la cultura della gestione tecnologica
re cibi non solo per nutrirsi ma anche
del futuro.
per un proprio accrescimento socio-
In secondo luogo, bisogna avere il
culturale.
coraggio di mettere in discussione se
attraversando
fuori casa
27
Occorre cambiare
management
hanno mostrato una dinamica mi-
nali di lavoro e tecniche di gestione
però da considerare un dato fonda-
gliore di quelli domestici, ma hanno
proprie del moderno “management”
mentale di base: mentre è più o meno
subito l’influenza della situazione ge-
industriale.
facile organizzare e far funzionare
nerale economica e sociale.
Ciò non significa far venire meno la
operativamente un ristorante e una
La nuova clientela fa attenzione al
personalizzazione del servizio o l’an-
cucina, risulta invece problema ben
conto e richiede menu leggeri e ve-
nullare le proprie capacità, esperien-
più difficile l’analisi e la programma-
loci, pertanto premia le formule mo-
za e la propria operosità.
zione a monte di tutta l’operazione
derne che puntano su flessibilità e
La ristorazione tradizionale e al-
del Food and Beverage.
servizio.
berghiera può ancora vivere se gli
Troppo spesso, infatti, una cucina
La ristorazione tradizionale è quindi
operatori del comparto la sapranno
impeccabile ed un servizio perfetto
chiamata ad effettuare un rinnova-
instradare sul nuovo percorso gestio-
in ristorante non riescono a dare suc-
mento.
nale diventato grande e complesso,
cesso finanziario alla ristorazione, e
È difficile, è vero, operare oggi nel
perché complessa e diversificata è
ciò perché mancano a monte lunghi
Food & Beverage, perché è un setto-
diventata la domanda turistica che
e profondi presupposti di ricerche di
re che dirama le sue proiezioni ad
rispecchia esigenze e tempi che non
mercato, di “budget”, di analisi dei
altri campi e che richiede una gran-
si possono più sottovalutare.
vari costi, di un buon impiego del per-
de mole di lavoro. È una professione
Una qualunque area ristorativa o un
sonale e dell’impiantistica settoriale,
che deve essere accompagnata dal-
qualsiasi sistema di “food-service” co-
di politica degli acquisti, di controllo
la cura dei particolari, da un servizio
stituisce quasi sempre un’operazione
del movimento merci per e dai ma-
attento, dalla valorizzazione e dalla
alquanto difficile da realizzare, pro-
gazzini, di contenimento delle spese,
professionalità degli uomini, dalla
grammare e gestire bene per poterne
di programmazione dei “menu” e di
conoscenza delle metodologie e del-
ottenere risultati operativi e finanziari
politica delle vendite.
le tecniche operative che ad essa
soddisfacenti.
Oggi la vecchia figura del proprieta-
convergono.
Siamo d’accordo che ogni ristoratore
rio si deve trasformare in un MANA-
E l’“abdicare” come molti fanno è de-
può adottare il sistema che meglio
GER DELLA RISTORAZIONE, pertanto
leterio per la nostra industria turistica.
preferisce o che maggiormente si av-
deve apprendere tutte le tecniche di
È necessario sapersi rinnovare e stare
vicina alle proprie esigenze passate
gestione.
al passo con i tempi, seguendo ca-
ed ai propri obbiettivi futuri. Resta
28
Titolo Articolo
TITOLO CAPITOLO
29
La patata
prodotto del territorio
Che delizia di patata! Un tubero versatile, presente da sempre sia nella cucina dello chef stellato che nelle osterie e negli agriturismi vicini alla tradizione. In Trentino una vera regina della tavola: in ogni valle il tortel o torta di patate accompagna la cucina più tradizionale. Un toccasana per la salute perché ricche di carboidrati, amidi,vitamine, minerali e antiossidanti La patata campeggia da oltre 500
Vigolana e la Val di Fiemme.
go le patate congelate, la base della
anni nella nostra cucina. Originaria
La patata, prodotto simbolo dell’agri-
grande maggioranza delle patate
delle Ande, è stata portata in Europa
coltura della montagna trentina, è
fritte servite nei ristoranti e nei fast-
dagli spagnoli nel XIV secolo. Duran-
un insostituibile alimento della cu-
food. Si calcola che questo tipo di
te la rivoluzione francese la patata si
cina contadina e compare in molti
consumo riguardi oltre 11 milioni di
impose come cibo popolare e all’ini-
piatti della tradizione: una meren-
tonnellate all’anno ed è ritenuto una
zio dell’ottocento trovò la definitiva
da o una cena informale è sempre
delle cause della obesità dilagan-
consacrazione anche nella haute
accompagnata dalla torta o tortel
te nei paesi occidentali (junk food).
cuisine: risale in Francia nel 1793 un
di patate da gustare con i formaggi
Importante segnalare che la fecola
primo ricettario completo ad essa
di malga e le tipiche luganiche o le
di patate consente di preparare, ol-
dedicato.
mortandele, meglio se affumicate.
tre ai dolci, piatti privi di glutine, per
Nella seconda metà del 1700 inizia-
Un piatto amato dai trentini, ma mol-
rispondere al sempre più numeroso
rono le coltivazioni su larga scala in
to apprezzato anche dai turisti ed
target dei celiaci.
diverse regioni italiane, principal-
enogastronomi.
Per dare grande risalto alle ricette
mente nelle zone degli archi appen-
Le patate, raccolte e conservate con
occorre scegliere attentamente la
ninici e alpini. In trentino nel 1791
i metodi tradizionali senza aggiunta
giusta tipologia di patate:
nei documenti storici si nomina il
cioè di antigerminativi, sono impor-
ZZ patate a pasta gialla (Spunta e
Primiero quale area di coltivazione
tanti fonti vitamine e minerali e dal
Liseta) indicate per le patatine
diffusa della patata.
punto di vista nutrizionale: fonda-
fritte, le insalate, cotture in forno e
Nel 1892 fu fondata la prima Socie-
mentale è mangiarla con la buc-
minestroni;
tà Cooperativa ad opera di Don Lo-
cia e prestare molta attenzione alla
renzo Guetti con sede nella zona del
cottura che determina la perdita di
nel purè, crocchette o negli
Bleggio – Lomaso, una delle maggio-
vitamina C, potassio, vitamina B5, e
gnocchi;
ri realtà produttive del territorio.
svariati composti fitochimici, quali
ZZ patate a buccia rossa e pasta
Oggi la produzione provinciale di
i carotenoidi ed i polifenoli, ottimi
gialla (Desiree e Red Scarlett)
patate si attesta sui 60.000 quintali
contro l’invecchiamento.
indicate per le cotture al
e le zone dove le coltivazioni sono
La buccia presenta un alto contenu-
cartoccio, forno e frittura;
maggiormente diffuse sono la Val di
to di fibre che, per una patata, è pari
Gresta, la Val di Cembra, l’Alta Valsu-
al contenuto di fibre del pane inte-
Cicero, Wilja, Nicola) poco
gana, la Val di Non e il Bleggio, la
grale, della pasta e dei cereali.
farinose e per questo adatte a tutti
zona del Lomaso, l’Altopiano della
Sempre più in cucina trovano impie-
gli usi.
Dove acquistare le autentiche patate di montagna?
ZZ patate a pasta bianca (Kennebec)
ZZ patate per tutti gli usi (Majestic,
si Scrl – di Lomaso – Comano
quistare Le Montagnine, le
sane perché conservate solo
Terme (Tn), dove è possibile
patate trentine di montagna.
con la ventilazione dell’Ora, il
trovare molti tipi di patate sia
Le Montagnine hanno un gu-
famoso vento del Garda che
per l’ho.re.ca che per il con-
sto straordinario, anche gra-
accarezza tutto l’anno l’alto-
Il più grande produttore tren-
sumatore finale. La coope-
zie all’effetto dell’altitudine
piano del Bleggio e coltivate
tino è COPAG Cooperativa
rativa ha aperto il suo punto
che rende le patate non solo
adottando un rigoroso proto-
Produttori Agricoli Giudicarie-
vendita dove è possibile ac-
più buone, ma anche più
collo di produzione.
30
la patata
PRodoTTo dEl TERRIToRIo
I TAGlIolINI dI PATATE “lE MoNTAGNINE” SPAdEllATI CoN PANCETTA CRoCCANTE E TIMo, SERVITI SU CREMA dI TRENTINGRANA E BRoCColo dI ToRBolE EMUlSIoNATA CoN olIo EXTRA VERGINE “UlIVA” AGRARIA dI RIVA dEl GARdA
di Stefano Goller
Ingredienti per 4 persone:
Preparazione:
Per i tagliolini:
Per prima cosa pulire accuratamen-
in acqua per almeno 10 minuti così
Z Patate gr. 160
te il broccolo e cuocerlo a vapore, in
che perdono un pò dell’amido. Tra-
Z Pancetta nostrana gr. 40
un pentolino posizionarvi la panna e
scorso il tempo scolarli e cuocerli in
Z Timo selvatico gr. 5
portare a bollore. Aggiungervi il Tren-
abbondante acqua salata. Scolare i
Z Burro di malga gr. 120
tingrana grattugiato e miscelare con
tagliolini e versarli in un soutè dove
Z Trentingrana grattugiato gr. 40
una frusta e far cuocere fino che la
in precedenza sarà stato posizionato
crema si sarà addensata.
del burro di malga chiarificato nel
Per la crema di trentingrana
Tritare lo scalogno e soffriggerlo con
quale è stata soffritta la pancetta
e broccolo di torbole:
un filo di olio Uliva, aggiungervi il
tagliata a julienne. Aggiungere una
Z Broccolo di torbole gr. 150
broccolo precedentemente cotto e in-
spolverata di Trentingrana e delle fo-
Z Trentingrana gr. 120
saporire con sale e pepe di macinino.
glioline di timo selvatico e spadellare
Z Panna liquida gr.120
Aggiungere i broccoli alla crema di
i tagliolini.
Z Scalogno gr. 40
Trentingrana e frullare il tutto emul-
Prendere i piatti prescelti, versarvi sul
Z olio “uliva” agraria riva del garda
sionando con dell’olio extra vergine
fondo la salsa al Trentingrana e broc-
d’Uliva così da ottenere una crema
colo di Torbole, sistemare al centro un
liscia ed emulsionata. Se necessità
nido di tagliolini di patate, guarnire
q.b. Z Sale e pepe di macinino q.b.
aggiustare di sapore. Pelare e lavare le patate. Con
con un rametto di timo e delle gocce di olio Uliva.
l’apposito accessorio formare i tagliolini di patate e metterli
Curiosità
ta da ornamento. la sua coltivazione venne osteggiata
Appena arrivata in Europa la
anche dalla Chiesa in quanto
patata non riscosse il favore
ritenuta pianta del diavolo, vi-
di molti, anche per la non co-
sto che i suoi frutti, invece che
noscenza del come cucinarla
essere rivolti al cielo quindi a
e venne utilizzata come pian-
dio, guardavano agli inferi.
31
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Streusel alle noci del Bleggio ZZ 50 gr. burro ZZ 50 gr. zucchero mascobado ZZ 50 gr. farina 210W ZZ 25 gr. noci del Bleggio ZZ 25 gr. farina di mandorle ZZ 1 gr. sale Tritare grossolanamente le noci, unirle allo zucchero, la farina, la farina di mandorle, il sale, ed il burro freddo tagliato a cubetti. Impastare stendere allo spessore di 4-5millimetri ed abbattere. Tagliare dei cubetti 4-5 per 4-5, sistemarli su teglia e cuocere a 150°C per 40 minuti. Salsa cioccolato bianco e yogurt ZZ 175 gr. cioccolato bianco ZZ 110 gr. yogurt naturale ZZ 75 gr. panna liquida 32% ZZ 1 gr. gelatina alimentare ZZ ¼ baccello di vaniglia Portare ad ebollizione la panna con la vaniglia, aggiungere la gelatina depurata e versare sul cioccolato bianco, il composto deve risultare ben emulsionato e lucido, infine a 2025°C aggiungere lo yogurt a temperatura ambiente. Chiboust ai frutti di bosco di Sant’Orsola ZZ 100 gr. latte fresco ZZ 100 gr. frutti di bosco misti ZZ 140 gr. tuorli d’uovo ZZ 200 gr. mascarpone ZZ 50 gr. burro pomata ZZ 50 gr. zucchero saccarosio ZZ 10 gr. gelatina alimentare ZZ 125 gr. albumi ZZ 135 gr. zucchero saccarosio ZZ 50 gr. acqua Riscaldare il latte ed i frutti di bosco Sant’Orsola misti, precedentemente
di silicone della forma desiderata ed abbattere. Glassa ai frutti di bosco Sant’Orsola ZZ 100 gr. glassa neutra ZZ 20 gr. frutti di bosco
caramello, stendere su carta da forno, lasciando pezzi grezzi e grossolani.
Gelatina al sambuco ZZ 110 gr. succo di sambuco ZZ 70 gr. acqua ZZ 30 gr. zucchero saccarosio ZZ 4 gr. pectina ZZ 2 gr. alginato
Tegola croccante ai frutti di bosco Sant’Orsola ZZ 150 gr. zucchero saccarosio ZZ 100 gr. glucosio ZZ 50 gr. frutti di bosco frullati finemente
Unire acqua e lo sciroppo di sambu-
Unire tutti gli ingredienti, formare su
co e riscaldare leggermente, unire il
teglia con silpat e passare in forno a
resto degli ingredienti precedente-
180°C per 3 minuti circa
mente miscelati con cura, mescolare bene con una frusta e portare ad
Montaggio del dessert
ebollizione, versare in stampo di sili-
Formare delle linee alternate di sal-
cone della forma desiderata ed ab-
sa al cioccolato bianco e yogurt e
battere.
glassa ai frutti di bosco, sistemare lateralmente il chiboust ai frutti di bo-
Caramellare lo zucchero, aggiunge-
il composto è a 20°C aggiungere con
re la cannella, stendere su carta da
un mixer il mascarpone ed il burro
forno e raffreddare, infine passare al
pomata, infine alleggerire con la me-
cutter molto sottile. ZZ 50-60 gr. polvere di caramello alla cannella ottenuta precedentemente
il composto ottenuto in uno stampo
dal fuoco aggiungere la polvere di
giungerli alla glassa.
purata e lasciare intiepidire. Quando
bumi lo zucchero e l’acqua. Versare
l’isomalto, portare a 160°C, togliere
arrotolare, quando è freddo frullare
a 82-85 °C, aggiungere la gelatina de-
ringa all’italiana ottenuta con gli al-
Riscaldare il glucosio, aggiungere
Frullare e filtrare i frutti di bosco, ag-
Croccante alla cannella ZZ 50 gr. zucchero ZZ 12 gr. cannella in stecche
frullati, aggiungere i tuorli e portare
ZZ 140 gr. isomalto ZZ 100 gr. glucosio
sco di Sant Orsola precedentemente ricoperto con la glassa, attorno al chiboust appoggiare lo streusel, e perpendicolarmente alla salsa inserire i cubetti di gelatina al sambuco, appoggiare sopra il chiboust la cialda ed infine spolverare leggermente la salsa con il croccante alla cannella e decorare con frutti di bosco e tegola.
35
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doMANdA dI ISCRIZIoNE
Federazione Italiana Cuochi
ASSoCIAZIoNE CUoCHI TRENTINI TESSERAMENTo 2012 (dA CoMPIlARE IN STAMPATEllo)
CodICE TESSERA N°
RINNoVo TESSERAMENTo
NUoVo ASSoCIATo
TIPoloGIA dI SoCIo
PRoFESSIoNISTA
AllIEVo
SoSTENIToRE
ESTERo
PRoFESSIoNE SVolTA
CUoCo
lAdy CHEF
PASTICCIERE
PANIFICAToRE
Cognome Via
Nome Cap
Città
luogo di nascita
Prov.
data di nascita
Nazione
Tel fisso
N°
Cell.
l’associazione Cuochi Trentini si impegna a far pervenire al socio la tessera e il materiale di sua competenza. Chi farà il pagamento tramite bonifico bancario riceverà a mezzo posta la tessera e un buono per poter ritirare il grembiule della divisa presso la nostra ditta ufficiale: Tecnomade a Rovereto Viale Caproni, 58 – Tel. 0464 425398. Il buono è valevole fino a dicembre 2012. In mancanza del buono la ditta non è autorizzata a rilasciare il grembiule. la quota associativa è di € 50,00 per i professionisti, di € 30,00 per gli allievi (gli allievi sono solo gli studenti degli istituti alberghieri), di € 50,00 per i soci sostenitori e di € 60,00 per i soci all’estero.
Fax Il pagamento può avvenire anche tramite bonifico bancario: C/C nr. 000005563902 intestato Associazione Cuochi Trentini - Unicreditbanca Ag.di Arco IBAN: IBAN: IT 53 G 02008 34310 000005563902 - causale quota associativa anno 2012 N.B. per velocizzare l’iscrizione una volta eseguito il bonifico spedire un fax al n° 0439 64264
I VANTAGGI DI ESSERE ASSOCIATI: Z Partecipare all’attività e iniziative dell’Associazione, dell’Unione e della Federazione Z Ricevere in abbonamento la rivista il Cuoco per l’anno in corso cartacea e on line Z Scaricare attraverso il log-in il dVd didattico e avere accesso alle aree riservate del sito quale? Z Ricevere la nostra rivista associativa semestrale “arte sapore” cartacea e on line Z Usufruire delle convenzioni create con alcune aziende (www. associazionecuochitrentini.it) Z Ricevere il grembiule dell’ Associazione di un valore di € 18,00 Z Scaricare documenti dal sito www.fic.it cioè? Z Ingresso gratuito alla Fiera Tirreno CT di Massa e all’ Expo Riva Hotel di Riva del Garda Z Accesso alle competizioni gastronomiche Provinciali, Regionali e Federative
Z Pubblicazioni illimitate “Cerco/offro lavoro Compro/Vendo” sul ns. sito e su quello della FIC Z Partecipare ai corsi di aggiornamento con scontistiche importanti Z Partecipare gratuitamente ai laboratori del gusto organizzati dall’Associazione Z Possibilità di partecipare ai corsi di aggiornamento Fic e wacs Z Ricevere ed essere sempre aggiornati tramite posta cartacea e e-mail Z Pubblicare le tue ricette sul nostro sito o sulle riviste dove la nostra Associazione è presente Z Utilizzo del sito internet, del forum e Facebook per chattare con colleghi e scambiarsi le idee Z Sconto del 20% sull’acquisto di prodotti presso la ditta Tecnomade di Rovereto - Viale Caproni, 58
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