Una Storia di onore e di gloria... Rossano fu privilegiata dai Romani, che vi costruirono il “Froùrion Rùskias” di Procopio; rivestì un ruolo importante, attesa la sua presenza nell’itinerario di Antonino, (inizi del II sec. d.C.), di un porto-arsenale, che Adriano (76-138 d.C.) fortificò, cosi vasto da accogliere 300 navi e funzionante ancora nel sec. X, come si ricava dal “Bios” di S. Nilo
Gennaio 1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica 7 Lunedì 8 Martedì 9 Mercoledì 10 Giovedì 11 Venerdì 12 Sabato 13 Domenica 14 Lunedì 15 Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 29 Sabato 20 Domenica 21 Lunedì 22 Martedì 23 Mercoledì 24 Giovedì 25 Venerdì 26 Sabato 27 Domenica 28 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì 31 Giovedì
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ossano, sta su un acrocoro di rocce a picco, ricche di minio (timpe rosse), che la fasciano come muraglia, a 270 m. di altitudine, tra colline e costoni verdi di olivi, guardando a sud ai contrafforti silani e a nord alto Jonio tarantino, che lambisce la dolce piana nobile di colture e di storia. Anche se non sono da ignorare frequentazioni magno-greche più antiche, le origini di Rossano vengono assegnate ad epoca romana e collegate storicamente alla famiglia Roscius, che l’ebbe come propria “villa” (da qui “Roscianum”). Baluardo naturale, fu privilegiata dai Romani, che vi
In alto una foto panoramica di Rossano; al centro lo specchio greco bronzeo (sec.VI-V a.C.); in basso a sx. un’antica stampa di Rossano e a dx. una cartolina d’epoca della Chiesa del San Marco.
Il Codex
Purpureus rossanensis costruirono una fortezza, il “Froùrion Rù(V - VI secolo) skias” di Procopio; dovette, comunque, rivestire già da allora un ruolo importante, attesa la sua presenza nell’itinerario di Antonino, (II sec. d.C.), e l’esistenza, attestata da Procopio ed Eliano, di un porto-arsenale, che Adriano (76-138 d.C.) fortificò, cosi vasto da accogliere 300 navi e funzionante ancora nel sec. X, come si ricava dal “Bios” di S. Nilo. Nel 412 potè respingere Alarico, resistere a Totila nel 548 ed uscire indenne dalle scorrerie saracene. Coi bizantini (953 a.C.-1059), che ne determinarono lo sviluppo, fu caposaldo militare e amministrativo, sede, nella seconda metà del sec. X, dello stratego, centro di vita culturale e religiosa, della quale notevole componente fu la penetrazione monastica. Segni gloriosi sono rimasti nell’arte registrando il periodo più splendido della sua storia culminata con la sua erezione a Vescovado (sec.VIII-IX) e a sede dello Stratego (sec.X), che ne fecero un centro di cultura e di arte: ancora oggi le Chiese di San Marco e della Panaghia, oltre al Codex Purpureus, ne sono la testimonianza più significativa. Con l’avvento dei Normanni e poi degli Svevi (secc. XI-XIII) la Città conservò il suo ruolo egemone di “libera Università”, autonomamente governata dal Sedile. Con gli Angioini (12661442), invece, andò perdendo il suo prestigio fino ad essere ridotta a “Principato”, 1 Venerdì concesso alla famiglia Ruffo. Le cose non migliorano durante la dominazione 2 Sabato 3 Domenica aragonese e borbonica, anche se bisogna registrare una ripresa culturale, stimolata 4 Lunedì dal sorgere di Accademie letterarie che ne tennero alto il nome. Tra Otto-Novecento 5 Martedì non mancò di dare il suo apporto ai fermenti di libertà del Risorgimento italiano e 6 Mercoledì delle ricostruzioni post-belliche. Oggi, coerente con il suo passato, Rossano continua 7 Giovedì 8 Venerdì ad essere per i suoi frequentatori una Città ricca di civiltà e di cultura.
Febbraio
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...Santi, Papi ed eroi rossanesi Efrem, Papa Zosimo, Santi Nilo e Bartolomeo, Isabella d’Aragona, Giacinto Gimma, Luigi Minnicelli, Alfredo Gradilone...
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lfredo Gradilone (1889-1972), giornalista, storico e studioso eccellente legò il suo nome alla “Storia di Rossano”, un’opera frutto di 40 anni di documentazione e di studio Una foto dello storico Alfredo Gradilone (1889nella quale egli traccia la biografia di tutti i più impor1972), figlio illustre di Rossano tanti personaggi della Città. Nell’opera citata si fa riferimento alla leggenda del monaco Efrem a cui si riconduce il culto della Madonna Achiropita. Ma Rossano diede anche alla Chiesa cattolica alcuni Papi tra i quali Zosimo (346-418) e Giovanni VII (637-707) che fu l’86° Papa dal 1° Marzo 705 alla sua morte del 18 Ottobre 707. Nella storia rossanese figura anche l’“antipapa” Giovanni XVI Filagato (997-1013) nato a Rossano nel 921 che fu precettore di Ottone III alla corte di Ottone II e venne eletto Papa in contrapposizione a Papa Gregorio V ma questo gesto gli costò la vita dopo interminabili e indicibili sevizie da parte dell’esercito di Ottone III. Altro Papa rossanese fu Urbano VII (1521- 1590) nato Giovanni Battista Castagna che fu il 228° Papa per soli tredici giorni. Ma uno dei personaggi più celebri fu certamente Nicola Malena (910-1004), patrizio di Rossano, meglio conosciuto come San Nilo. Corse per tutta la vita, folgorato come Paolo, incontro al suo Dio. Monaco tra i monaci, fondatore di cenobi, l’eremo fu la sua libertà e il suo regno, in divina contraddizione con la sua dimensione sociale e umana. Suo discepolo fu San Bartolomeo (980-1055). Da non dimenticare Alessandro Amarelli cugino di Ugo de Pagano, primo Gran Maestro Templare. Più avanti ritroviamo Giovanni Labonia che il Gradilone definisce "il più eminente, per le idee e per l'azione cospiratoria svolta nella congiura giacobina del 1794 e il suo nome ricorrerà più volte nella cronaca degli avvenimenti durante il Decennio Francese". Infine ricordiamo Luigi Minnicelli che nacque a Rossano il 13 Agosto del 1827 da Gennaro e Maria Pirillo. Egli il 5 Maggio del 1860 partecipò con Garibaldi alla spedizione dei Mille, celebre episodio del periodo risorgimentale italiano, partendo dalla spiaggia di Quarto (oggi Quarto dei Mille, a Genova) e sbarcando in Sicilia occidentale. Conquistandando l'intero Regno L’eroe dei Mille Luigi Minnicelli (1827-1903), delle due Sicilie, patrimonio della casa reale dei Borbone, ricevette dal Senato di Palermo una medaglia commemorativa su cui è scritto "ai prodi cui fu duce Garibaldi". Questo comitato fu creato per determinare quanti e quali furono i reali partecipanti a quella spedizione e come avvenne lo sbarco l'11 Maggio 1860 a Marsala. Ricordiamo infine Federico Pizzuti, il carabiniere rossanese che arrestò Garibaldi mentre si accingeva a varcare i confini dello Stato Pontificio contro la disposizione del Ministro dell'Interno. Dall’alto a sx.: S.Nilo, patrono di Rossano, al secolo Nicola Malena (910-1004), Isabella d’Aragona (1470-1524), Papa Zosimo (346418), Urbano VII, (1521-1590), San Bartolomeo (980-1055), l’abate Giacinto Gimma (1652-1733), Don Muzio Montalti (1894-1972)
Le Piazze, centri laici della vita socio-culturale...
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Dall’alto l’ex Piazzetta del Progresso, già S.S.Anargiri; In basso piazza Steri, già Cavour.
Marzo 1 Venerdì 2 Sabato 3 Domenica 4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica 11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica 18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica 25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 Venerdì 30 Sabato 31 Domenica
iazza Steri sorse nel 1813 dall’ampliamento e dalla ristrutturazione della piazzetta antica, che conteneva, fra l’altro, il palazzo del Governo e la chiesa bizantina della Trinità. Essa conserva, anche se recentemente compromessa nel suo lato più suggestivo, un aspetto di decoro e di grazia gentile. Le numerose piazze di Rossano sono tutte vincolate nei nomi a precisi significati storici o a precise funzioni economiche come ad esempio Piazza SS. Anargiri all’attigua Chiesa dei SS.Cosma e Damiano, che esercitavano la medicina senza danaro, piazza del Commercio al ruolo di centro commerciale, attestato ancora dalla mezza canna cementata in muro, Piazza del Popolo alla folta convergenza di gente, anche forestiera, per la compravendita di derrate alimentari e all’annessa presenza di alberghi e stalle, Piazza S. Nico alla casa ritenuta di San Nilo, al secolo Nicola; ecc.). Piazza Steri però si distingue per nobiltà e tempo, avendo registrato nei secoli i rapporti sociali, gli affari civili, gli incontri amicali, le pause di riposo e di svago, le civili contese; la vita pubblica e privata è stata scandita dal rintocco dell’ora. Piazza Steri si ridesta nella festa agostana dell’Achiropita in cui emerge dal tempo, accanto alla nuova, l’anima antica di Rossano.
Le Chiese, tra fede e tradizione
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ossano possiede un centro storico con tante Chiese che caratterizzano l’assetto urbanistico cittadino, quali ad esempio, San Domenico (1671-1704), San Bernardino (1428-1462), San Nilo (16201704), il Pilerio (1600). Ma tra le tante è ben noto il San Marco, una chiesa bizantina simile alla coeva “Cattolica” di Stilo. Nell’attuale edificio, quasi certamente un oratorio per gli anacoreti della zona, sono evidenti il nucleo originario quadrato a croce greca, di misure contenute ed il vestibolo aggiunto successivamente, forse dopo il passaggio della città al rito latino (metà sec. XV) Nella chiesa sono da vedere l’affresco dell’Odigitria, il piccolo altare quadrato e tracce dell’antica decorazione. La Panaghia
Il Patire nacque agli inizi del sec.XII col favore dei Normanni ed ebbe, per espresso decreto pontificio (Pasquale II, 1105) riconoscimento di “abatia nullius”, cioè di esclusiva dipendenza dalla Santa Sede. è infine una chiesetta coeva al S.Marco e con analogo carattere di oratorio ermetico. A destra della parte inferiore dell’abside si conserva l’affresco di S. Giovanni Crisostomo, mentre sul lato opposto è visibile il volto di S. Basilio. All’esterno è da rilevare la decorazione in cotto dell’abside ottenuta con una duplice fascia di mattoni diversamente disposti in alto a spina di pesce, in basso un triplice fregio è ottenuto con i mattoni posti di taglio a creare un motivo ornamentale a triangoli isosceli. Tra i fitti boschi di Rossano e Corigliano si trova il Patire. L’abbazia nacque e si sviluppò agli inizi del sec.XII col favore dei Normanni ed ebbe, per espresso decreto pontificio (Pasquale II, 1105) riconoscimento di “abatia nullius”, cioè di esclusiva dipendenza dalla Santa Sede. Il conte Ruggero II la locupletò per primo (carta rossanese); successive donazioni le costituirono un patrimonio immenso, che tuttavia, a tre secoli appena dalla fondazione, cominciò ad assottigliarsi, alla pari del patrimonio librario, in una storia di progressiva decadenza, anche dei costumi, che si concluse con l’abbandono definitivo dell’Abbazia da parte dei monaci nel 1836 e con la sua vendita, nel 1915, allo Stato. La storia del Patire fu di penetrazione religiosa e sociale e per molti versi storia di cultura, legata soprattutto al suo “scriptorium”, donde uscirono i più bei codici miniati dell’arte italo-greca. Dell’antica Abbazia restano alcuni 1 Lunedì ruderi e un’ala del porticato, sovrastruttura rinascimentale.
Aprile
In basso a sx in senso orario: l’oratorio del San Marco (sec.X), l’Abbazia del Patire (inizi del sec.XII) la cui storia è legata sopratutto al suo “scriptorium” donde uscirono i più bei codici miniati dell’arte italo-greca. I monaci abbandonarono il complesso definitivamente nel 1836; la Chiesa di San Bernardino. A dx. la chiesetta della Panaghia (sec.X)
2 Martedì 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica 8 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Sabato 14 Domenica 15 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica 22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 Giovedì 26 Venerdì 27 Sabato 28 Domenica 29 Lunedì 30 Martedì
Maggio 1 Mercoledì 2 Giovedì 3 Venerdì 4 Sabato 5 Domenica 6 Lunedì 7 Martedì 8 Mercoledì 9 Giovedì 10 Venerdì 11 Sabato 12 Domenica 13 Lunedì 14 Martedì 15 Mercoledì 16 Giovedì 17 Venerdì 18 Sabato 19 Domenica 20 Lunedì 21 Martedì 22 Mercoledì 23 Giovedì 24 Venerdì 25 Sabato 26 Domenica 27 Lunedì 28 Martedì 29 Mercoledì 30 Giovedì 31 Venerdì
La Cattedrale e l’Achiropita
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a Cattedrale antica pare fosse ubicata, secondo la tradizione, nel rione di S. Nicola al Vallone e dovette essere coeva all’elevazione della città a diocesi (sec.VIII). La nuova Cattedrale, che nella struttura originaria doveva essere di impostazione gotica, come elementi residui attestano, risulta funzionante alla metà del sec. XII (Omelie di Teofane Cerameo). Ma recentissimi lavori di scavo hanno messo in evidenza, alla profondità di due metri dall’attuale pavimento del presbiterio, lembi di mosaico databili alla metà circa del sec. XI e, al di sotto di essi, resti di una precedente fase edilizia. All’interno, gli elementi che più colpiscono l’occhio sono: l’altare dell’Achiropita in marmi policromi, col rivestimento dell’icona in pietra di Cipro, gli affreschi dell’abside principale con la devota leggenda
La Cattedrale di Rossano ospitò il rito greco fino al 1460, quando l’Arcivescovo Matteo Saraceno decretò definitivamente il rito latino dell’Achiropita (fine ‘800), il pulpito marmoreo (1753), il rivestimento marmoreo delle colonne (primi ‘900), il tetto di legno dorato della navata centrale con il rilievo dell’Assunta (fine ‘500) e delle navate laterali (fine ‘600), il grandioso organo a canne (1622), il coro ligneo (seconda metà ‘800), il fonte battesimale (primi ‘600). Il primitivo nucleo dell’attuale sorse intorno ad un centro di pietà popolare, rappresentato dall’icona Achiropita (non dipinta da mano umana), una categoria di pittura mutuata dell’Oriente. La custodia dell’affresco, per secoli, in una nicchia di marmo e dietro uno schermo di vetro ne ha consolidato la leggenda e protetto il fascinoso mistero. Di primitiva ma chiara stilizzazione bizantina, viene riportata ad uno schema pittorico di un periodo tra il VII e VIII sec. La sua presenza nella Cattedrale è attestata dal citato Omilario e da un diploma del Re Tancredi (1293), che donò 10 once d’oro per l’alimentazione di una lampada perpetua davanti alla Vergine. Nel 1768 per volere del popolo venne coniato a Napoli un simulacro argenteo raffigurante la Madonna 1 Sabato dell’Achiropita, che il 15 2 Domenica agosto viene portato in 3 Lunedì 4 Martedì processione per le vie della 5 Mercoledì città.
Giugno
Da sx. una cartolina della Cattedrale e una della Madonna Achiropita. In basso un’antica foto dell’interno della Cattedrale. A dx.la processione dell’Achiropita.
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Luglio 1 Lunedì 2 Martedì 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica 8 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Sabato 14 Domenica 15 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica 22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 Giovedì 26 Venerdì 27 Sabato 28 Domenica 29 Lunedì 30 Martedì 31 Mercoledì
S.Nilo, al secolo Nicola Malena ...corse per tutta la vita, folgorato come Paolo, incontro il suo Dio; l’eremo fu la sua libertà e il suo regno...
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acque a Rossano nel 910 e morì a Tusculum il 26 settembre 1004. Sin da piccolo coltivò molteplici interessi studiando le opere letterarie dell’antichità greca e latina, il canto, l’arte calligrafa, la medicina e anche l’astrologia, tanto che alcune sue profezie (la morte del tiranno di S.Nazario o quella del domestico bizantino Leone), gli valsero la nomea di negromante. Fu la figura più importante del monachesimo basiliano, asceta ed eremita, abate e fondatore dell'Abbazia di Grottaferrata. Sono arrivati sino a noi tre codici scritti dal Santo oggi conservati presso la biblioteca della Badia greca di Grottaferrata. È venerato come Santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa ed è patrono di Rossano dove viene festeggiato il 26 Settembre e dove, nell'anno 2004, si è celebrata la ricorrenza del millenario della sua morte. Nacque da famiglia aristocratica (i Malena, ancora oggi ne è memoria il casino intitolato alla famiglia da cui prende il nome, situato sulla sponda del fiume Otturi). Frequentò la scuola annessa alla chiesa di Rossano, divenendo un eccellente calligrafo e innografo; si appassionò alla lettura delle Sacre Scritture e della vita dei Padri del deserto. Si dedicò alla vita contemplativa e alla carità; raccolse e copiò numerosi codici. Essendo alla ricerca continua di una maggiore perfezione di spirito si ritirò in un recondito eremo e in una caverna dove c'era un altare consacrato a san Michele Arcangelo vicino Mercurion. Morì nel 1004 durante il pellegrinaggio a Roma nei pressi di Tusculum.
Agosto 1 Giovedì 2 Venerdì 3 Sabato 4 Domenica 5 Lunedì 6 Martedì 7 Mercoledì 8 Giovedì 9 Venerdì 10 Sabato 11 Domenica 12 Lunedì 13 Martedì 14 Mercoledì 15 Giovedì 16 Venerdì 17 Sabato 18 Domenica 19 Lunedì 20 Martedì 21 Mercoledì 22 Giovedì 23 Venerdì 24 Sabato 25 Domenica 26 Lunedì 27 Martedì 28 Mercoledì 29 Giovedì 30 Venerdì 31 Sabato
Momenti di Vita sociale
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inedde, piazze, palazzi nobiliari, casini di campagna e di montagna erano un tempo i maggiori centri di aggregazione che si resero spettatori di tasselli importanti della storia della città. I palazzi nobiliari, ad esempio, sono i segni visibili e tangibili di una società aristocratica, che per alcuni secoli ha monopolizzato il potere sul territorio, manifestando la sua superiorità sociale nel costruire le proprie residenze private nella parte più alta della città, dove appunto si registra la maggiore concentrazione di edifici nobiliari. Una parte consistente di queste emergenze architettoniche è stata edi-
La vita sociale di una volta si svolgeva a ritmi lenti, a “misura d’uomo” tra le “vinedde” e le piazze, tra i palazzi nobiliari e i casini di campagna... dove il tempo pareva essersi fermato.... ficata nel XVIII e XIX sec. e soprattutto dopo il terribile terremoto che colpì la città di Rossano ed i territori limitrofi nel 1836. Tra i più belli si segnalano i Palazzi Amantea, Amarelli, Casciaro, Cherubini, De Falco, De Gennaro, De Mundo, De Paula, De Lauro, De Leonardis, De Rosis, De Russis, Falco, Fontanella, Francalanza, Greco, Interzati, Labonia, Longo, Malena-Sorrentino, Mangone, Martucci, Monticelli, Palopoli, Perrone, Pirro Malena, Pisani, Rapani, Rizzuti, Toscano-Mandatoriccio ecc. Da ricordare che la vita sociale si svolgeva anche presso i diversi casini di montagna disseminati qua e là nell’area gravitante attorno a Rossano. Le ville rurali, invece, si concentrano soprattutto lungo la fascia costiera e nell’immediato entroterra, differenziandosi dai casini di montagna, destinati alla villeggiatura estiva. Da sx. il mercato a lido San Angelo e una passeggiata verso il mare. In basso il vecchio pontile e a dx. festeggiamenti in onore della venuta del Re a Rossano
Settembre 1 Domenica 2 Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì 7 Sabato 8 Domenica 9 Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 Sabato 15 Domenica 16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica 23 Lunedì 24 Martedì 25 Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 Sabato 29 Domenica 30 Lunedì
Ottobre 1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica 7 Lunedì 8 Martedì 9 Mercoledì 10 Giovedì 11 Venerdì 12 Sabato 13 Domenica 14 Lunedì 15 Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 29 Sabato 20 Domenica 21 Lunedì 22 Martedì 23 Mercoledì 24 Giovedì 25 Venerdì 26 Sabato 27 Domenica 28 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì 31 Giovedì
Novembre 1 Venerdì 2 Sabato 3 Domenica 4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica 11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica 18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica 25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 Venerdì 30 Sabato
A sx. passeggiata a S.Stefano. In alto i consiglieri municipali (al centro il Sindaco Avvocato De Stefano) e una giocata a “nnuce”. In basso e a dx. la processione dei “Misteri”.
Dicembre 1 Domenica 2 Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì 7 Sabato 8 Domenica 9 Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 Sabato 15 Domenica 16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica 23 Lunedì 24 Martedì 25 Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 Sabato 29 Domenica 30 Lunedì 31 Martedì