p15 Notizie “libere” Quali documenti e libri segreti nasconde l’Archivio Segreto del Vaticano?
diretto da Alfredo Mangone Anno II n.4 - Mensile di Cultura e Attualità. On line sul sito www.notiziecs.it - email: info@notiziecs.it
Lavori Pubblici Speciale Rossano
Massoneria Pruneti a Rossano
Notizie “libere” Misteri: LA SINDONE
L’Assessore Maurizio Minnicelli: una politica attiva per il centro storico p5
Il Gran Maestro di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi a San Bernardino p7
Uno speciale tutto dedicato al sacro lino custodito per secoli dai Templari p9
Alfredo Mangone: “E’ solo l’inizio di una ricerca di simbologia esoterica su tutto il territorio della Sibaritide”
Antichissimi simboli Templari presenti nella Chiesa di San Marco a Rossano s Rossano. Ci siamo. Quei simboli che si trovano nella Chiesetta del san Marco appartengono ai Templari. Fino ad oggi erano stati genericamente ritenuti “bizantini”, nessuno aveva detto di più. Per la prima volta sono stati classificati come simboli Templari da alfredo Mangone, dopo un’attenta analisi fotografica. Costituiranno lo start-up iniziale di una ricerca molto più ampia sui “segni” esoterici della sibaritide. I Templari mettevano i loro sigilli sugli affreschi, sulle statue, nei bassorilievi e nelle Chiese. Ci hanno lasciato un’infinità di simboli che dobbiamo decifrare. non dimentichiamo che
la stessa Chiesa è stata il più acerrimo nemico del sacro ordine per i motivi ormai noti alla storia e, proprio per questa cultura antitemplare, moltissima simbologia è stata distrutta o celata dopo la soppressione del sacro ordine. Ma, nonostante tutto, ancora molto è rimasto da scoprire sul territorio, con l’occhio della scienza e con l’occhio della fede: un’interpretazione dei simboli lasciati dai Templari è possibile solo con una visione bipolare di tipo laico-spirituale. Rossano nasconde sicuramente un tesoro “non ancora craccato”.
speciale a p3
Tre domande al numero due italiano del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani. Etica, segretezza, scuola, giovani ed idee critiche, gli impegni per l’Italia e la Calabria
Un’intervista esclusiva al Gran Maestro Aggiunto del G.O.I. Antonio Perfetti “Macinatori di idee laiche per tutta la società” s Questo Carbone non lo
s Intervista in esclusiva al dottor Sal-
...in esclusiva a pag.2
s Medicina: il Professor Ste-
vuole nessuno... il Comune vatore Aloisio del prestigioso Rotary ven Nisticò inaugura la rubridice finalmente NO! a p6 Club Rossano-Corigliano-Sybaris a p7 ca medica di “Notizie” a p13
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L’Avvocato Antonio Perfetti
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« Che cos’è il G.O.I.
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Il Grande Oriente d’Italia. Una tra le più grandi Istituzioni massoniche italiane L'8 Ottobre 1859, a Torino, sette confratelli costituirono una nuova loggia, chiamata "Ausonia dall'antico nome poetico dell'Italia". Da questo seme, il 20 dicembre 1859, nacque un'organizzazione che esplicitamente aspirava a diventare una Gran Loggia nazionale ed assunse la denominazione di
Grande Oriente Italiano. Costantino Nigra fu nominato gran maestro del Grande Oriente torinese il 3 ottobre 1861. Molto più tardi, più precisamente il 21 aprile 1901, il Grande Oriente inaugurò la sua nuova sede di Palazzo Giustiniani, mentre, purtroppo, iniziava un fermento scissionistico che portò, il 21
Marzo 1910, alla fondazione di una Gran Loggia, che ebbe come Gran Maestro Saverio Fera, sotto la denominazione di Serenissima Gran Loggia d'Italia, che, dall'indirizzo della sua sede, divenne nota anche come Gran Loggia di Piazza del Gesù attualmente insieme al G.O.I. una delle più importanti.
Crisi dei valori etici, neoumanesimo, segretezza massonica, le idee, i giovani e la scuola
Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani L’Avvocato Antonio Perfetti è nato il 7 maggio 1943 a Cosenza, è avvocato penalista e civilista nella stessa città e professore abilitato all'insegnamento di discipline giuridiche ed economiche. In passato ha esercitato la professione di avvocato presso la Banca CARIME con il grado di funzionario. Iniziato nel 1979 nella loggia "Brutia P. De Roberto 1874" (269) di Cosenza, ha fondato nella stessa città la "Bertrand Russell" (992), di cui è stato maestro venerabile nel triennio 1988-1990, e la "Prometeo" (1133) alla quale appartiene. Per la circoscrizione calabrese, come primo eletto, è stato ispettore e poi consigliere dell'Ordine (con la carica di Secondo Sorvegliante all'interno del Consiglio) nel quinquennio 2000-2005. Ha presieduto la Corte Centrale, organo giurisdizionale del Grande Oriente, dal 2005 al dicembre 2008 e cioè fino alla sua candidatura a Gran Maestro Aggiunto. Promotore e organizzatore di numerosi convegni (fra i quali "Filosofia e umanesimo in Bertrand Russell" e "Massoneria e valori risorgimentali oggi"), ha fondato la rivista massonica "A Mezzogiorno in Punto".
Siamo l’Officina di idee e di pensiero per tutta la società Massoneria. Parla uno dei Massoni attualmente al vertice del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, un’Istituzione che oggi è presente in tutta l’Italia intervista esclusiva di
A. Mangone
s Cosenza. Venerabilissimo Gran Maestro Aggiunto Perfetti, la società attuale sta vivendo una forte crisi dei valori etici. Qual’è la soluzione massonica a tale problema sociale? Io, più che di crisi dei valori etici, parlerei di mancanza totale di valori etici, nel senso che questa nostra società, questa nostra civiltà, viaggia verso l'immoralità piuttosto che verso la moralità. siamo infatti in un periodo privo di ogni obiettivo e valore. Come impedire questo viaggio verso il baratro? a mio modo di vedere è necessario un "neo-umanesimo": bisogna riportare al centro l'uomo e non il profitto, cioè portare l'attenzione, sopratutto dei giovani, sul mondo dell'essere a dispetto del mondo dell'avere. Forse, in questo modo, riusciremo a trovare la strada maestra. Per far questo, in una società che diventa sempre più multirazziale, bisogna prescindere dai credi religiosi e puntare sui valori laici eterni ed immutabili quali la fratellanza, l'uguaglianza e la libertà. Venerabilissimo Gran Maestro Aggiunto Perfetti, la segretezza della Massoneria ha sempre fatto “pensare male” i “profani”, coloro che non ne fanno parte, generando preconcetti e false ideologie sulla Massoneria. Qual’è oggi, in una società sempre più “aperta”, il senso di tale “segreto”? Lei mi pone una domanda riguardo alla segretezza dell'associazione alla quale appartengo. Innanzitutto la definirei una "Istituzione" che ha puntato sul segreto poichè non era possibile divulgare le
dottrine e i tesori che essa via via scopriva mediante la continua attività e l'elaborazione del suo pensiero, perchè, quanti fuori da essa, coloro i quali noi massoni definiamo "profani", non ne avrebbero interpretato correttamente il messaggio. storicamente è assodato che solo con il permesso della associazione a cui si appartenenva, come ad esempio la scuola Pitagorica, la scuola degli esseni di cui facevano parte Giovanni Battista, Giovanni evangelista e Gesù Cristo o la scuola eleatica del nostro Mar Ionio, solo con suddetta autorizzazione si potevano portare all’esterno alcune delle dottrine che erano state elaborate. In questo senso va inteso il "segreto massonico", non perchè non si voglia rivelare ma poichè il messaggio non sarebbe correttamente capito ed interpretato nella sua interezza poichè alcuni concetti e principi si acquistano solo frequentando la "loggia". non si può tramutare in parole, sensazioni, emozioni e sentimenti ciò che si vive dentro la loggia perchè occorrerebbe un artista serio per poter trasfondere questa esperienza. Da qui nasce la necessità di tenere "coperto" l'elaborato del pensiero che viene maturato duranti i nostri lavori per poterlo portare all'esterno nei tempi giusti. Ciò non significa che il massone viva al di fuori della realtà al contrario il massone deve essere un punto di luce nella società profana. Per esempio, come detto prima in riguardo alla mancanza dei valori etici, noi dobbiamo elaborare nuovi principi e portarli nella società. La sostanza la conosciamo, sappiamo di quali valori etici l'uomo ha bisogno, si tratta di trovare la "nuova forma" e colui che sia capace di comunicare all'esterno l'antico messaggio. Questo è il senso del nostro segreto.
Venerabilissimo Gran Maestro Aggiunto Perfetti, quali sono gli obiettivi preminenti che il G.O.I. intende raggiungere tramite lo svolgimento della sua rispettabile attività di “loggia”? Coloro che oggi detengono il potere vogliono una scuola sempre più carente, così che l'uomo sia sempre più facilmente assoggettabile e dominabile. L'obiettivo allora è di focalizzare i nostri impegni sulla scuola per rafforzarla. a tal proposito non sarà sfuggito ai lettori che adesso si passerà a scuole ed insegnanti regionali rendendo così la scuola pubblica sempre di più emarginata. Lo stato non può rinunciare all'educazione dei suoi cittadini. Ma qualcuno che detiene le leve del potere vuole tutto questo, perchè non essendoci più i “poteri critici” che solo la scuola può dare, quando è fatta nel modo giusto, i soggetti sono ovviamente più facili da dominare, da ingabbiare e dirigere come si fa con le pecore. Proprio per questo oggi il nostro impegno è proiettato sopratutto all'esterno: noi non abbiamo una dottrina pre-elaborata, ma siamo macinatori di idee e di pensiero, ed è questo ciò che fa la Massoneria quando si riunisce nelle loggie. si parte da qualsiasi punto per analizzare i problemi e proporre temi di discussione e soluzioni che non sono solo nostre ma veicolate anche all'esterno. Un passo del nostro rituale dice che noi lavoriamo per il bene e per il progresso di tutta l’umanità. Uno dei nostri fini è proprio questo: i nostri associati - per usare un termine profano i nostri massoni, elaborano un pensiero che porteranno all'esterno per divenire un punto di luce e di riferimento per tutta la società, sopratutto tramite il proprio comportamento fortemente etico.
ALFREDO MANGONE EDITORE dal 1926 Quod pertinaciter studes et, omissis omnibus, quod unum agis, ut te meliorem cotidie facias, et probo et gaudeo, nec tantum hortor ut perseveres, sed etiam rogo. EDITORIA - STAMPA OFFSET - GRAFICA - PUBBLICITA’ CATALOGHI , DEPLIANTS, LIBRI
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La presumibile datazione: la Chiesa risale al IX- X secolo e il manufatto, dove si trovano i simboli, risale al XI-XII sec
Traccie Templari a Rossano “Craccare” i simboli. Molte chiese rossanesi sono stracolme di segni e di messaggi che sono stati lasciati dai Templari, che soltanto in pochi sono in grado di comprendere, perché criptati. Questo è dovuto al fatto che l’antico Ordine Templare era di vocazione giovannita, cioè cultore e interprete del più ermetico dei quattro Vangeli, propenso ad una lettura più simbolica che letteraria delle grandi verità della fede
di
Alfredo Mangone
La Chiesa del San Marco
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s Rossano. La Chiesa di san Marco continua a regalarci sorprese. Dopo il ritrovamento di alcune immagini dell’oratorio rossanese con tanto di campanile che abbiamo pubblicate nel Calendario istituzionale della Città di Rossano anno 2010 e nell’ultimo numero di “notizie”, ora è il momento di svelare un’altra immagine della Chiesa simbolo di Rossano: il san Marco Templare. e’ la prima volta che se ne parla, è la prima volta in assoluto. nella descrizione dell’acquasantiera sulla quale sono impressi i simboli templari, gli storici finora avevano solo genericamente parlato di un manufatto di origine bizantina. Ma noi siamo certi che all’interno della Chiesa quei simboli sono certamente riconducibili al sacro ordine Templare. Tutto coincide: a partire dalla datazione dell’oratorio del IXX sec; poi il manufatto, dove sono apposti i simboli, che è del XI-XII sec. altro elemento che supporta la teoria templare è il fatto che la croce apposta sia identica all’archetipo di croce usata dai Cavalieri nelle raffigurazioni dell’antico segno cristiano. Per dimostrarlo basta comparare la foto centrale di questa pagina scattata nella Chiesa di san Marco con la foto in basso raffigurante una croce che attualmente si trova nell’abbazia di s.Croce di sentinum a sassoferrato in Provincia di ancona. I segni sono identici e, corrispondenti al tipo di forma “grafica” che i Templari utilizzavano nelle loro opere (si osservi lo schizzo a destra universalmente riconosciuto come Templare). Infine un altro simbolo presente nel s.Marco è un cerchio realizzato con segni che nell’insieme ricordano il “fiore della vita”. e’ un altro dei simboli dei Cavalieri. Il decriptaggio di quest’ultimo segno è stato ormai effettuato con certezza su un capitello di manifattura templare a sebastia, in samaria. Come si potrà facilmente osservare nelle foto a destra i due simboli riprendono essenzialmente lo stesso tema e risultano essere, seppur con diverse connotazioni stilistiche, frutto di una stessa idea esoterica figlia dell’antico ordine.
Al centro e a destra i simboli riclassificati da Alfredo Mangone come Templari posti a Rossano Calabro (Cs) nella Chiesa di San Marco. Da notare, a sinistra in basso, la Croce Templare dell’Abbazia di S.Croce di Sentinum (Sassoferrato - AN): si osservi attentamente la strettissima somiglianza con la croce templare rossanese e con l’archetipo di croce patente templare raffigurata graficamente in basso a sinistra. In alto un altro simbolo “il fiore della vita” presente nel San Marco identico al segno Templare posto su un capitello a Sebastia in Samaria
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Troppo piccola per essere l’antica Cattedrale, ha la forma architettonica delle piccole chiese bizantine, che in Oriente cominciano ad apparire nel sec. IX e che in Calabria arrivano quasi mezzo secolo dopo. Modello simile al S.Marco di Rossano si riscontra ancora oggi in Calabria nella coeva “Cattolica” di Stilo. Nell’attuale edificio, quasi certamente un oratorio per gli anacoreti della zona, sono evidenti il nucleo originario
quadrato a croce greca, di misure contenute (mt. 8x8 all’esterno e mt. 6x6 all’interno), ed il vestibolo aggiunto successivamente, forse dopo il passaggio della città al rito latino (metà sec. XV), che ha sostituito probabilmente il vecchio nartece. Caratteristiche sono le cinque cupolette cilindriche a calotta, che poggiano su grossi pilastri di muratura mista. All’esterno, sul lato orientale, l’edificio termina con tre absidi, abbellite cia-
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scuna da una bifora. Degna di nota quella centrale, il cui architrave poggia su una piccola colonna scanalata, un grazioso “trapezophoros” proveniente dall’antica Thurio. Nella chiesa sono da vedere l’affresco dell’Odigitria, il piccolo altare quadrato e tracce dell’antica decorazione. Non vi sono segni delle iconostasi. All’ingresso si conservano inoltre un’acquasantiera bizantina ed una campana del 1562.
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Centro storico. Tutti i lavori, fortemente voluti dall’Assessore ai Lavori Pubblici Avv.Maurizio Minnicelli
Centro storico rossanese: ecco i lavori attuali e tutti i progetti in arrivo a breve
La Torre dell’Orologio
Il Patire
Il Teatro Paolella
Via San Nilo
L’Assessore ai Lavori Pubblici Minnicelli sta dimostrando rispetto per la cittadinanza, equlibrio nelle scelte politiche e, sopratutto, amore per il Centro storico. E’ alla guida di uno degli Assessorati più “difficili” per qualsiasi Amministrazione s Rossano. Mai come in nuova illuminazione esterna della questi ultimi mesi il centro torre. al termine dei lavori la storico di Rossano è stato torre sarà fruibile e visitabile dai pieno di cantieri di ristruttuturisti che potranno ammirare razione, ammodernamento, Rossano e la piana di sibari dalrecupero e di infrastruttural’alto. non va dimenticato, inolzione. Proprio di recente tre, che sono in corso i lavori di sono iniziati i lavori di rifacostruzione della rete idrica cimento e ristrutturazione della parte bassa del centro stodella piazza del Tribunale rico e quelli dei Contratti di situata nel quartiere S. SteQuartiere II: palazzo Filippelli, fano. L’intervento di prePente, palazzo Montagna, pavede la demolizione della lazzo ex Ospedaletto ecc… La villetta emergente dal piano Giunta Municipale in carica, ha viario e la realizzazione sullo deliberato anche l’approvazione stesso livello di una pavidi progetti definitivi di alcune mentazione in pietra lavica in opere che miglioreranno i servizi cui si intrecciano disegni in e la qualità della vita dei cittadini. pietra bianca di s. Lucido e si tratta dei lavori di realizzadisegni in pietra rossa di zione di un tratto di condotta Trani. nella piazza verranno per la raccolta delle acque piocreati degli spazi di verde e vane in Via stati Uniti e dei lasaranno recuperati gli alberi vori di messa in sicurezza di già presenti la cui conservaalcune strade comunali nel centro zione è garantita. sarà realizurbano, con relativo rifacimento L’Assessore ai Lavori Pubblici Avv.Maurizio Minnicelli zata anche la rete di della segnaletica orizzontale” reilluminazione, di irrigazione datti dall’ufficio tecnico comudegli alberi e del prato, di raccolta delle sarà realizzato un nuovo muro, sarà ri- nale, per un importo di 59.564 euro. acque bianche. Infine saranno posizio- pristinata la pavimentazione di piazza Inoltre, sono stati approvati i lavori di nate panchine in ghisa e in legno. Tutte Matteotti con basole laviche e di via messa in sicurezza della copertura le scelte adottate nel progetto, nascono Teatro con ciottolame. Inoltre, saranno degli edifici scolastici del Polifunzioin conformità al principio del rispetto inserite delle inferriate artistiche e lavo- nale di Via Gran Sasso, che ospita le dell’ambiente e prevedono l’utilizzo di rate. a questi due importanti cantieri va classi della scuola elementare e le semateriale già in uso nel centro storico di aggiunto anche quello del recupero zioni della scuola materna e della maRossano. Nello stesso periodo sono in- della Torre dell’orologio di piazza terna del Crosetto e, infine, gli cominciati anche i lavori di ristrut- Steri. Il finanziamento di 134.000 euro interventi di ristrutturazione presso il turazione del Traforo e di per la ristrutturazione della Torre è stato centro di formazione professionale della allargamento di via Teatro, la strada ottenuto dall’ amministrazione Comu- Regione Calabria, che ospita un centro che conduce al teatro Amantea- Pao- nale in carica proviene dalla ripartizione di incontro per anziani, un centro per dilella da piazza Matteotti. I lavori, for- della quota fiscale dell’otto per mille ri- sabili e il centro studi socrate. L’obiettemente voluti dall’assessore ai Lavori partita ai Comuni. I lavori di rifaci- tivo dell’amministrazione Comunale Pubblici Maurizio Minnicelli consiste- mento prevedono la realizzazione di Filareto, che ha posto in essere e sta ranno nella demolizione degli intonaci una nuova scala per l’accesso al terraz- portando a termine questi progetti di rifatiscenti, nell’adeguamento dei sotto- zino della torre da dove sarà possibile qualificazione, è quello di promuovere servizi nel rivestimento delle pareti e ammirare il panorama dell’ centro sto- il centro storico di Rossano, attraverso della volta, della nuova illuminazione e rico. oltre a tale intervento si procederà la creazione di nuove infrastrutture, la del nuovo manto stradale. Per di più, sa- alla demolizione del solaio a livello del valorizzazione delle risorse storico amranno ridotte le patologie da infiltra- terrazzo, all’ inserimento alle varie bientali e la lotta al degrado sociale che zioni di acqua con l’utilizzo di una quote di vetrate, a alla chiusura delle insieme concorreranno al rilancio degli gronda di lamiera zincata. I lavori pre- aperture. Infine si provvederà alla sosti- investimenti e del turismo. al termine vedono anche l’allargamento dell’im- tuzione del vecchio rivestimento della dei lavori la città risulterà cambiata, non bocco di via Teatro a partire da via cupola e al rifacimento dell’intonaco solo dal punto di vista urbanistico ma Garibaldi. sarà demolita la colonnina, interno. Molto incantevole sarà anche la anche da quello sociale e culturale.
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Secco “No” alla riconversione. Sarà convocato un Consiglio Comunale monotematico al quale saranno invitati 57 Sindaci della Calabria del Nord-Est, l’Amministrazione Regionale, quella Provinciale, i Sindacati, le Associazioni di Categoria e quelle ambientaliste.
Questo Carbone non lo vuole nessuno
L’Amministrazione Comunale di Rossano ha richiamato la propria posizione nettamente e definitivamente contraria alla riconversione a carbone del sito ENEL di Rossano. Una notizia che lascia ben sperare!
s Rossano. Come comunicato più volte l’enel spa ha trasmesso per posta, anche al Comune di Rossano e di Corigliano lo studio di impatto ambientale del progetto integrato Policombustibile della Centrale di Rossano. si tratta, per come si legge nell’allegata nota di accompagnamento, di un integrazione della valutazione di impatto ambientale avanzata in data 26 aprile 2005 al Ministero dello sviluppo economico. L’avviso di presentazione dell’integrazione è stato pubblicato il 30 aprile scorso sul Corriere della sera sulla Gazzetta del sud. L’integrazione progettuale, lo studio di impatto ambientale e la sintesi tecnica sono
a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito web www.dsa.minambiente.it oppure presso il Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, via Cristoforo Colombo 44 – 00147 Roma, o presso la Regione Calabria, Dipartimento Politiche dell’ambiente, Viale Isonzo 414 – 88100 Catanzaro, oppure presso la segreteria Generale del Comune di Rossano. Chiunque abbia interesse può presentare , ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della legge 349/del 1986, in forma scritta entro il 29 maggio istanze, osservazioni o pareri agli indirizzi soprindicati e anche al Ministero per i Beni e le attività Culturali,
Via di s. Michele 22 - 00153 Roma. L’amministrazione Comunale di Rossano, nel richiamare la propria posizione nettamente contraria alla riconversione a carbone del sito rossanese, comunica che a breve sarà convocato il Consiglio Comunale monotematico per discutere il progetto ricevuto, al quale saranno invitati i 57 sindaci della Calabria del nord-est, l’amministrazione Regionale, quella Provinciale, i sindacati, le associazioni di Categoria, quelle ambientaliste, perché il futuro di questa area non può essere compromesso da progetti calati dall’alto che mortificano le autonomie Locali.
Grande mobilitazione dei Verdi a Rossano alla presenza del Presidente Nazionale Angelo Bonelli
Appello della Federazione Nazionale e Locale dei Verdi per la manifestazione del 12 Giugno 2010. No al carbone! Siamo una delle regioni con la più alta potenzialità di sviluppo di energia prodotta dal sole: è questo il nostro punto di forza e di competitività rispetto ad altre realtà geografiche del paese s Rossano Basta! a progetti scellerati e sganciati dal futuro. L’energia del domani sarà quella prodotta dalle fonti rinnovabili e se la Calabria deve divenire la Regione che si fa carico, in parte, del fabbisogno nazionale di energia, vogliamo che essa sia prodotta con le nuove tecnologie. E’ impensabile e intollerabile che mentre interi paesi, industrie e istituti di ricerca incrementano gli sforzi per migliore l’efficienza produttiva degli impianti a “zero emissioni” e rendere competitivo il costo, da noi si ri-pongono tecnologie
obsolete e altamente inquinanti. siamo una delle regioni con la più alta potenzialità di sviluppo di energia prodotta dal sole: è questo il nostro punto di forza e di competitività rispetto ad altre realtà geografiche del paese. e’ su questo settore che avremmo voluto ascoltare delle proposte concrete e di lungo periodo. Invece siamo costretti, nostro malgrado, a contrastare democraticamente la scelta dell’enel che, ancora una volta, intende utilizzare la nostra terra, giocando sulla nostra salute e quella dei nostri figli, per aumentare i propri
profitti. Diciamo no al carbone, sì all’energie solare” Proponiamo all’enel e alle Istituzioni di rinunciare al progetto di ri-conversione e di elaborare, in alternativa, un progetto per una centrale ad energia solare. Non rinunciamo a tutelare la nostra terra e la salute dei nostri figli. Pertanto invitiamo tutti quelli che hanno a cuore “un futuro diverso per la Calabria” di aderire alla manifestazione del 12 giugno 2010 a Rossano alla presenza del Presidente nazionale dei Verdi angelo Bonelli.
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Abbiamo intervistato il nuovo aiuto del Governatore
Rotary Club. 3 domande per il dottor Salvatore Aloisio Il Club Corigliano-Rossano-Sybaris è divenuto “Agorà” della nostra Area Urbana Corigliano-Rossano s Rossano. aloisio è un galantuomo di altri tempi. Una persona affabile e nello stesso tempo molto decisa quando si tratta di tracciare progetti. Lo abbiamo intervistato a “fine mandato” poichè tra non molto sarà aiuto del Governatore, una nomina a livelli rotariani più alti per il modo più che positivo con il quale ha condotto il suo Club di appartenenza. Dottor Aloisio, qual’è la “mission” del Club Corigliano-Rossano-Sybaris e che cosa è stato realizzato negli anni in cui Lei è stato stimatissimo Presidente? In questi due anni di Presidenza, 20082010, ho avuto una serie di gratificazioni e soddisfazioni provenienti dai progetti portati a termine a favore del nostro territorio. Il nostro Club Corigliano-Rossanosybaris, posso dirlo con orgoglio, è divenuto l’agorà non solo dell’area Urbana Corigliano-Rossano ma dell’intera sibaritide. Un posto dove incontrarsi e confrontarsi per stabilire delle priorità in settori che hanno bisogno di nostri interventi. La nostra strategia è stata sempre quella di analizzare i problemi individuando non solo le negatività da affrontare ma anche le positività del nostro territorio da mettere in luce per far cono-
scere a tutti le eccellenze che alcune volte rimangono inespresse. In questi anni abbiamo individuato alcune tematiche e sviluppato progetti sul disagio giovanile, i giovani e la droga, i donatori di voce e sui Palazzi gentilizi del centro storico di Rossano, progetto che sarà trasferito su DVD. Presidente, ci parli del progetto “Donatori di voce”. si tratta di un progetto che ha avuto un grande successo realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi per la registrazione di Cd da distribuire gratuitamente in cui sono incise le traccie audio di libri a richiesta degli ipovedenti e dei non vedenti. Un progetto che da la possibilità a quanti hanno problemi di vista di poter ascoltare un libro che si desiderebbe leggere. e’ la realizzazione di un’audioteca on demand. Presidente, qual’è l’augurio che Lei formula al nuovo Presidente Givanni Fino che presto dirigerà il prestigioso Club Corigliano-Rossano-Sybaris? Il mio augurio è quello che possa ottenere le massime soddisfazioni in ciò che certamente sarà una nuova e qualificata attività rotariana a beneficio dell’intera comunità della sibaritide e al servizio di tutti i soci.
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Massoneria Piazza del Gesù - Palazzo Vitelleschi
A Rossano Pruneti Gran Maestro della Massoneria di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi Consegnate 3 borse di studio “Magna Grecia” durante il convegno “Massoneria e Risorgimento” voluto dal M°Venerabile Viteritti della R∴L∴ “Bisanzio” e dal M°Venerabile Fraia della R∴L∴ “Mediterranea”
A Palazzo San telleschi dott.AlesBernardino si è sandro Cocchi. La tenuta la cerimanifestazione monia di prerientra in una miazione della serie di eventi leseconda edigati al tema naA sx. il Gran Maestro Pruneti zione della zionale “Uomini e con il Maestro Venerabile borsa di studio idee dell’Unità Viteritti della R∴L∴ Bisanzio “Magna Graed’Italia”. E’ stata cia” organizzata dalla G.L.D.I. degli apprezzatissima la lectio magistralis A.L.A.M. di Piazza del Gesù Palazzo sul tema “Massoneria e RisorgiVitelleschi. L’iniziativa, patrocinata mento. Squadra, compasso e Tricodal Comune di Rossano, voluta dal lore: i Massoni per fare l’Italia” Maestro Venerabile Angelo Viteritti tenuta dal Prof.Luigi Pruneti, Sodella R∴L∴ “Bisanzio” e dal vrano Gran Commendatore Gran dott.Gaetano Fraia, Maestro Vene- Maestro della Gran Loggia d’Italia rabile della R∴L∴ “Mediterranea”, è degli Antichi, Liberi ed Accettati Mustata ben organizzata dal Presi- ratori di Piazza del Gesù di Palazzo dente del Centro Sociologico Italiano Vitelleschi. Al termine della manifeMagna Graecia dott.Vincenzo Ro- stazione l’Editore Alfredo Mangone mano con il Delegato Magistrale ha omaggiato il Gran Maestro della della Regione Calabria della Masso- Gran Loggia d’Italia Luigi Pruneti di neria di Piazza del Gesù Palazzo Vi- un antico manoscritto del 1700.
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I Templari adoravano il Bafometto, un misterioso ritratto che raffigurava un uomo con la barba
I Templari, custodi della Sacra Sindone
I Templari conservarono la testa come una reliquia chiamata il Bafometto e crearono la Sindone di Torino con un processo alchemico o rubarono la reliquia durante il saccheggio della 4a crociata?
« Un lino di 4,36 mt. di lunghezza e 1,10 mt.di larghezza
Che cosa significa Sindone? Il termine sindone indica un lenzuolo di tela sottile con cui anticamente si avvolgevano i cadaveri. Oggi questo termine è quasi in disuso ma rimane vivo nel contesto religioso poiché è diventato per antonomasia la Santa Sindone, ovvero il lenzuolo nel quale si dice fu avvolto il corpo di Gesù dopo la morte. L’ostensione è l’esibizione ai fedeli del telo. Tale termine deriva dal latino sinGesù coperto dal Sudario - illustradon (sindon, sindonis), zione di Gianbattisostantivo femminile sta delle Rovere che significa tessuto Palazzo fine, vestito di mussoAccademia delle lina, lenzuolo, che a Scienze - Galleria Sabauda di Torino sua volta deriva dal greco antico σινδών (sindòn): tessuto di lino finissimo, tela finissima, tela, lenzuolo. Pare che tale parola sia di origine semitica e che indicasse il sottile drappo di lino con cui le antiche popolazioni semitiche avvolgessero i cadaveri prima del seppellimento. Come già affermato, oggi col termine sindone si indica in italiano il lenzuolo di lino che avrebbe avvolto il corpo di Gesù Cristo per la deposizione nel santo sepolcro. Secondo la tradizione esso venne prima conservato a Gerusalemme, poi giunse a Costantinopoli e in seguito nel medioevo arrivò in Francia a Chambery, cittadina dalla quale la Sacra Sindone venne traslata a Torino più di quattrocento anni fa. La Santa Sindone non è da confondersi col Santo Sudario ovvero con il panno con cui si racconta che Veronica abbia asciugato il volto di Gesù e sul quale rimase impressa l’effige del volto. Tale reperto storico e religioso è conservato presso la cattedrale di Oviedo, capitale delle Asturie, in Spagna, nella quale ogni Venerdì Santo avviene l’ostensione del Santo Sudario.
di
A. Mangone
s I Templari rubarono la reliquia “per scongiurare il rischio che il loro ordine subisse la stessa contaminazione ereticale che stava affliggendo gran parte della società cristiana al loro tempo: era il miglior antidoto contro tutte le eresie". Infatti "i catari e gli altri eretici affermavano che Cristo non aveva vero corpo umano ne' vero sangue, che non aveva mai sofferto la Passione, non era mai morto, non era risorto; per questo non celebravano l'eucarestia, considerata a loro giudizio un rito privo di senso non avendo Cristo mai avuto una vera carne". Quel volto è il volto di Cristo, più precisamente il volto che era la sola parte visibile del lenzuolo della sindone quando era piegato in forma di rettangoli. Perché i Templari sono stati i segreti custodi della sindone dalla scomparsa del telo nel 1204 a Costantinopoli fino a metà Trecento quando ricomparve in europa. erano stati loro a rubarla dalla cappella degli imperatori bizantini durante il saccheggio della quarta Crociata. Fu un culto segreto perché sui ladri della sindone c'era la scomunica di Innocenzo III. Un culto che veniva attuato anche nella cerimonia di ingresso dei nuovi cavalieri. I Templari vennero, a loro tempo, accusati dal re di Francia di "adorare segretamente un misterioso 'idolo', un ritratto che raffigurava un uomo con la barba", per alcuni studiosi proprio la sindone di Torino, "chiusa in una teca speciale fatta apposta per lasciar vedere solo l'immagine del volto, e venerata in assoluto segreto in quanto la sua stessa esistenza all'interno dell'ordine era un fatto molto compromettente: l'oggetto era stato rubato durante un orribile saccheggio, sugli autori del quale Papa Innocenzo III aveva lanciato la scomunica, e anche per il traffico delle reliquie era stata sancita la stessa pena dal concilio Lateranense IV nel 1215". Dagli atti processuali contro i Templari risulta che i Cavalieri adorassero effettivamente una testa barbuta conosciuta come Baphomet (Bafometto), un reliquiario a forma di testa o forse una scultura, descritta dai monaci, interrogati sotto tortura, nelle forme più disparate. Tutte, comunque, potrebbero richiamare ed essere associate alla Sindone. L’adorazione di una "testa" fu infatti uno dei principali capi d'accusa del processo. Più precisamente i Cavalieri Templari conservarono la testa come una reliquia chiamata il
Bafometto e crearono la sindone di Torino come testimonianza fotografica del loro prezioso segreto. L'ordine dei Templari decise insomma di creare ciò che oggi è conosciuto come la sindone. Tra i Templari c’erano alchimisti che, usando le conoscenze tratte dalla scienza araba, riuscirono ad ideare un processo in grado di produrre ciò di cui avevano bisogno per immortalare la sacra reliquia ". La Sindone venne realizzata appendendo il lino, dopo averlo pretrattato con sali, all'interno di una stanza buia e lasciando solo un piccolo foro per farvi passare la luce. Una gemma di quarzo fu piazzata nel foro in modo che fungesse da lente. Successivamente il telo venne esposto alla luce del sole per paio di giorni. L'immagine che ne scaturì era ancora troppo 'debole' così la fissarono immergendo il panno in una soluzione di ammoniaca o urina. Ci fu un grande culto delle reliquie
cosicché i Templari avrebbero potuto mostrare la testa come reliquia di Giovanni Battista e farsi pagare oboli per osservare la sindone. Ricordiamo che il Patrono dei Templari, era Giovanni Battista a cui fu tagliata la testa. non è da escludersi che in realtà l'adorazione dei Templari per la testa del Bafometto fosse legata alla figura del Battista e non a quella del Cristo: la connessione con Giovanni il Battista, affermando, in questa direzione, il legame tra i Templari e l'eresia giovannita o mandea, cosa che spiegherebbe il rinnegamento di Cristo.
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Un miracolo tecnologico ad hoc? Il sudario di Cristo è una reliquia realizzata dai Cavalieri Templari, è l’autoritratto di Leonardo o è veramente il tessuto originale dove fu avvolto il corpo di Nostro Signore? s La sindone di Torino, il lenzuolo di lino che reca l’immagine anteriore e posteriore di una figura antropomorfa, che alcuni ritengono il sudario di Cristo è una falsa reliquia realizzata da un abile artefice medievale che la ottenne utilizzando una tela di lino e un bassorilievo riscaldato. Una spiegazione razionale che, sin dalla prima edizione giungeva ad indicare le modalità per riprodurre l’immagine con tutte le caratteristiche identiche a quelle della sindone di Torino; veniva anche indicata la datazione che sarebbe stata fornita dal metodo con il carbonio radioattivo. Tale tecnica è stata applicata a frammenti del telo torinese nel 1998 e il risultato, perfettamente corrispondente alla previsione, ha indicato un’età non superiore a 700 anni; nel Medioevo appunto. a questo dato i sostenitori dell’autenticità
hanno risposto scompostamente tentando addirittura di invalidare un metodo che in realtà è molto moderno ed evoluto, di estesa applicazione in archeologia e antropologia, non portando altri e più nuovi sostegni e limitandosi a riformulazioni di vecchie congetture (pollini, monetine, macchie varie, inconsulti calcoli di probabilità). Ma una novità c’è! Il falsario ottenne l’immagine utilizzando il calore che è tipicamente in grado di lasciare tracce indelebili su una tela attraverso un meccanismo di ossidazione e disidratazione delle fibre del tessuto. Ed è appunto una superficiale ossidazione e disidratazione della cellulosa delle fibre di lino ad aver prodotto l’immagine, come riconosce persino il documento conclusivo del Simposio “La Sindone di Torino. Passato, presente e futuro”, organizzato
a marzo del 2000 dalla Commissione Ostensione Sindone dell’Arcidiocesi di Torino in occasione del Giubileo. ed infine lo studio pubblicato dalla studiosa Lillian schwartz: la sacra sindone è l’autoritratto di Leonardo da Vinci, fatto con una un’antica tecnica impressiva. La teoria avanzata dalla schwartz, della school of Visual arts di new York, nota per aver mostrato negli anni ‘80 analogie tra il viso di Leonardo e di Mona Lisa, ha usato lo stesso programma per sovrapporre l’immagine di Leonardo alla sacra sindone. ottenendo risultati a sorpresa che ha illustrato a Chanel 5. “Combaciano”, ha spiegato Lillian Schwartz al Daily Mail. “Per me – ha proseguito – non c’é dubbio che le proporzioni sulle quali Leonardo ha scritto sono state usate per creare il volto della sindone”.
« La querelle sulla datazione
La datazione incerta della Sindone Come è noto, nel 1988 fu eseguita la datazione al radiocarbonio della Sindone di Torino. Tre piccoli frammenti, prelevati presso un angolo del telo, furono consegnati ai laboratori (in Svizzera, Inghilterra e Arizona) che li datarono a circa il 1300. Da allora i sindonologi (sostenitori dell'autenticità della reliquia) hanno cercato in tutti i modi di invalidare la datazione. L'ultimo tentativo è stato fatto da Raymond Rogers con un lavoro apparso il 20 gennaio 2005 su una rivista scientifica. Rogers, un chimico americano, è un veterano della sindonologia che già fece parte del gruppo che nel 1978 ebbe accesso al telo per una serie di analisi. Ha avuto una distinta carriera scientifica al Los Alamos National Laboratory, New Mexico (applicazioni in campo militare). Rogers afferma di avere dimostrato che il campione prelevato nel 1988 non faceva parte del tessuto originale della sindone. Secondo lui in quell'angolo del telo fu eseguita nel Medioevo una ritessitura per una riparazione. I laboratori del radiocarbonio fecero perciò un buon lavoro datando esattamente il campione, ma trovarono la data a cui fu aggiunto il rappezzo anziché la data della primitiva tessitura. Quindi la sindone potrebbe risalire all'epoca di Cristo. L'ipotesi non è nuova ma Rogers è il primo che dice di averla dimostrata. È un'ipotesi che appare a priori del tutto inverosimile. Infatti non si tratterebbe solo di un leggero rammendo con l'aggiunta di qualche filo di rinforzo, che non basterebbe per spostare l'età da 2000 a 700 anni. Dovrebbe trattarsi di un rifacimento con massiccia o totale sostituzione di filo nuovo. Un simile rattoppo, per quanto magistralmente eseguito, non sfuggirebbe oggi all'esame di un esperto. Nel corso degli ultimi decenni la sindone è stata esaminata e fotografata a più riprese con varie tecniche ma nessuno si era mai accorto di un rattoppo in quella zona. In particolare, all'atto del prelievo nel 1988 erano presenti due esperti tessili che naturalmente dovevano per prima cosa controllare che il frammento tagliato fosse rappresentativo della totalità del telo. Un altro esperto aveva già fatto un prelievo nel 1973 nella stessa zona. Inoltre la sindone è stata sottoposta nel 2002 a un completo restauro ma non è stato visto il rammendo
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Notizie Libere « 9 « La Sacra Sindone
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Attualità « 11
Bonifici internazionali: esiste privacy con lo SWIFT Program, il trasferimento di dati dall’Unione Europea agli Stati Uniti? di
A. Mangone
Il Grande Fratello planetario. “Accordo Swift” tra Europa e Stati Uniti sulla “messaggistica finanziaria ai fini del controllo delle transazioni”. Un vantaggio che non ha consentito di evitare l’attentato dell’11 settembre ma ha portato indubbi vantaggi nel settore, ad esempio, delle gare d’appalto internazionali. Un progetto che fa parte del programma degli Stati Uniti per il controllo planetario!
s semplicemente entrando in banca è possibile leggere un avviso sulle norme relative ai bonifici internazionali. ogni volta che viene effettuato un bonifico dalla banca emittente a quella ricevente, la prima è obbligata a comunicare alla sWIFT, società bancaria a livello mondiale, tutti i dati relativi all’operazione effettuata: beneficiario, emittente, dati del conto corrente di entrambi i soggetti, importo dell’operazione e generalità dei sogegtti interessati. a questo punto viene assegnato un codice sWIFT dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (in italiano: società per le Telecomunicazioni Finanziarie Interbancarie Mondiali) con sede legale a Bruxelles, in Belgio, società è stata fondata nel 1973 dai principali azionisti di Clearstream e euroclear. Questo servizio di messaggistica di sicurezza bancaria purtroppo non si ferma quì: la SWIFT ha infatti allocati parte dei suoi server oltre che su territorio belga anche su territorio statunitense ragion per la quale vengono realizzate due copie del servizio di messaggistica bancaria, una resta sui server in Belgio e una copia viene trasmessa sui server in America. a questo punto le leggi nazionali americane consentono
agli organi di Controllo americano federali di poter analizzare e studiare a fondo tutti i dati contenuti sui server americani della sWIFT, ciò per apparenti motivi di sicurezza nazionali. a questo punto sorgono dei quesiti:
In base al diritto internazionale e ai Trattati di diritto bancario in essere, possono gli Stati Uniti d’America visionare dati sensibili appartenenti a cittadini europei? E’ possibile esercitare i tradizionali diritti di cancellazione o modifica dei dati da server posti dall’altra parte del globo?
E’ giusto ritenere che sia nato un Nuovo Ordine di controllo economico?
sta di fatto che tramite questa forma di controllo planetario vengono spiati tutti i flussi di denaro mondiali al fine di antiterrorismo.
Tale sistema fa parte di un programma ben più ampio di controllo sull’umanità: gli Stati Uniti d’America grazie alle leggi adottate in materia di antiterrorismo supervisione e controllo planetario - stanno mettendo a punto il sistema di controllo biotelemetrico sugli esseri umani tramite l’inserimento nel corpo dei nascituri, di un micro chip, grazie al quale tutti saranno marchiati e spiati h24! E’ il marchio della bestia?
BouTique Falpalà
Via NazioNale, 82 - corigliaNo scalo - T. 0983 888 277
Gli Usa, dal 2001 spiano illegalmente la gran parte delle transazioni finanziarie del mondo e che, di fatto, l’atto di imperio americano ha posto fine al segreto bancario a livello planetario a vantaggio però solo di una parte, con anomalie e squilibri evidenti. Si è giustamente parlato di una struttura imperiale asimmetrica con risultati non certificati nella lotta al terrorismo ma con conseguenze certe in termini di conoscenze strategiche nei confronti di molti ambiti di quei settori della finanza “meno gradita” ai titolari dell’enorme banca informativa planetaria.
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Arte dentale d’eccellenza. L’Officina del Sorriso ancora una volta fa scuola
Un Corso di Morfologia e Scultura Dentale a Rossano
ODONtOIAtRIA
Chi è il docente prof. Paolo Miceli
Si è tenuto presso l'Odontocenter di Cimino Francesco il corso di "Morfologia e Scultura Dentale" a cura dell'Odontotecnico Paolo Miceli s ancora una volta l’odontocenter di Cimino Francesco si è reso protagonista di un evento di fama nazionale organizzando un corso di "Forma e scultura dentale" tenuto presso la sede di RosFrancesco Cimino sano dal prof. Paolo Miceli. nel corso è stato preso in esame il modo con cui il nostro cervello percepisce interpreta e legge la forma mettendo quindi l’accento sulla necessità di memorizzare la forma non soltanto attraverso gli occhi e le capacità o l’abilità individuale già acquisite dai singoli partecipanti e tipiche dell’emisfero destro cerebrale, ma sui metodi di apprendimento della forma attraverso la logica dell’emisfero sinistro. nel corso quindi, è stato previsto l’esercizio di descrizione del dente per iscritto dopo che ne è stata fatta una primaria osservazione mediante proiezione di diapositive, osservazione del dente con sistemi di ingrandimento o similari. successivamente, è stato trasferito al partecipante il concetto di lettura del perimetro visivo degli oggetti attraverso l’esercizio fondamentale del disegno. sono state quindi disegnate le cinque facce del dente centrale, del laterale e del canino. successivamente è stato effettuato il disegno degli stessi denti così come vengono visualizzati in bocca per aprire il capitolo della prospettiva orale. e’ seguita la proiezione sul foglio del medesimo gruppo in osservazione occlusale, per trasmettere al partecipante una prima idea di tridimensionalità e di posizione nello spazio (arco di cerchio dell’arcata dentaria e prospettiva orale). Modellazione in grande, la creta... effettuato questo tipo di esercizio è stata affrontata la modellazione in grande dei denti attraverso l’utilizzo della creta. È questo un esercizio che mira ad ottenere alcuni importanti risultati: percezione tattile dello spigolo, curvatura cervico incisale dell’elemento dentario, arricchimento ulteriore delle conoscenze sull’anatomia del singolo dente. e’ seguito il montaggio degli elementi modellati in creta (centrale laterale canino) come se fossero posizionati nella realtà su una arcata ed è stato approfondita la conoscenza dei rapporti tra i singoli denti
gliorata conoscenza anatomica dell’elemento dentario, una migliore percezione del rapporto di gruppo, la comprensione dell’area prossimale, il ruolo fondamentale delle creste linguali nella tridimensionalizzazione delle forme dentali.
In alto: Alcune fasi del corso
dell’area interprossimale e del triangolo interincisale. Importantissimo è infine anche il lavoro che si fa in questa fase sul posizionamento delle creste linguali dei singoli denti allo scopo di ottenere una tridimensionalità del triangolo interincisale più efficace dei restauri. L’esercizio finale ha previsto l’utilizzo di un modello per l’esecuzione di 4 modellazioni in cera su modello reale. (a richiesta, per chi voleva lavorare con ceramica e/o altri materiali da rivestimento estetico sono stati inviati prima del corso il modello per l’esecuzione delle armature) Chiaramente in questa fase, eseguita preventivamente dal relatore, è stato effettuato il controllo finale delle conoscenze acquisite e le eventuali correzioni sul modellato di tutti i partecipanti. Il controllo finale del modellato è stato eseguito con un calco siliconico del modello su cui si è eseguito il restauro per effettuare una duplicazione dello stesso con cera o gesso. Quest’ultima operazione ha permesso di valutare quanto fatto, e l’apprendimento in particolare dei concetti di base quali una mi-
Argomenti Trattati • Psicologia della forma • Il ruolo dell'emisfero dx. e dell'emisfero sx. nella comprensione del volume • suddivisione della forma in unità percettive elementari • L'utilizzo delle unità percettive elementari per la lettura della forma • Le superfici dell'unità volumetrica dente naturale • Lo spigolo di collegamento tra le superfici del dente • La raggiatura dello spigolo • entità e tipologia della raggiatura dello spigolo di raccordo tra le superfici in funzione della tipologia dentale • L'osservazione del dente naturale e l'analisi comparativa con linee e piani di riferimento per la memorizzazione dello spigolo e delle raggiature presenti • Le caratteristiche fondamentali dei denti naturali e la tecnica di riproduzione nei restauri artificali • Curvatura cervico incisale • Torsione cervico distale • adattamento dell'elemento all'arco di cerchio • Il perimetro visivo degli oggetti • Il perimetro visivo dei singoli elementi dentari in relazione alla loro posizione sull'arcata • Prospettiva e prospettiva orale • L'influenza della posizione dei singoli denti nell'arcata nella percezione della forma da parte dell'osservatore • Protocollo logico sequenziale per la modellazione di elementi dentari • Casi clinici eseguiti con le tecniche enunciate All'evento hanno partecipato: Francesco Cimino, Francesco Federico, stefano salatino, Demi Maldera, antonio Tavernise, esposito Cesare, Rosaldo Principe, Monica Porco, Mirko aleotti, Giulio aleotti, antonio La Regina. Il tutto è stato organizzato con molta professionalità ed accuratezza manageriale dallo staff dell’odontocenter di Cimino Francesco. www.officinadelsorriso.com
È nato nel 1961 in Brasile ed ha condotto gli studi a Roma conseguendo il diploma di odontotecnico presso l'Istituto Edmondo De Amicis nel 1979. La sua formazione è quasi completamente autodidatta. Dal 1982 è titolare di laboratorio, è socio ANTLO (Associazione Nazionale Titolari di Laboratorio Odontotecnico) e membro della Consulta dei relatori. Ha tenuto più di 70 corsi/conferenze nazionali e internazionali. Nel 1998 è stato relatore italiano al Dentai Competence di Berlino e nel 1999 al 42° Congresso Amici di Brugg e al Collegio dei docenti di odontoiatria. Autore di articoli tecnici, da 5 anni svolge attività di consulenza per la Ivoclar, nel campo dei nuovi materiali metal free in particolare il Targis Vectris. Il suo hobby è la scultura e nel 1998 ha esposto al Flash Art Museum di Trevi (Italia). Collabora attualmente con l’Odontocenter di Cimino Francesco come responsabile del Corso di Morfologia e Scultura Dentale. Giovanni Paolo Miceli metalfree@tin.it www.paolomiceli.it
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L’Acne: i consigli del dermatologo L'acne e' una dermatosi infiammatoria del follicolo pilosebaceo e del tessuto perifollicolare, che si localizza soprattutto al volto e al torace. e' caratterizzata dalla presenza contemporanea o in fasi successive di comedoni, papule, pustole o cisti, con esiti talvolta cicatriziali, decorso cronico e riacutizzazioni. s L'acne e' una comune dermatosi infiammatoria della ghiandola sebacea anche nota come follicolo pilosebaceo, che si localizza soprattutto al volto e al torace. e’ caratterizzata dalla presenza contemporanea o in fasi successive di punti neri o comedoni, papule, pustole o cisti, con esiti talvolta cicatriziali, ha decorso cronico e riacutizzazioni. In Italia sono colpiti da acne modesta un 30-40% della popolazione tra i 15 e i 20 anni, e che l'incidenza dell'acne grave sia di circa il 3%. Comincia per lo più' con le manifestazioni non infiammatorie (i comedoni, presenti nel 50% dei soggetti tra gli 8 e i 10 anni) e solo successivamente compaiono quelle infiammatorie (le papule, le pustole, ecc.) sedi di sviluppo delle lesioni acneiche sono in genere i follicoli sebacei presenti nel volto e nella parte superiore del tronco cioè nelle sedi tipiche dell'acne. essi compaiono alla pubertà' per opera soprattutto degli ormoni Consigli dell’ Associazione Italiana androgeni con conseDermatologi Ambulatoriali guente aumento della secrezione sebacea. Non è possibile curare l'acne da soli; ma nemnon necessariamente si meno in erboristeria, in profumeria, o all'istituto trova una alterazione di bellezza, o seguendo i consigli degli amici, degli ormoni sessuali, delle mamme e delle nonne. L'acne è una malatma l’ importante è tia e come tale va trattata. Chi ne soffre deve nequanto e come le ghiandole sebacee recessariamente avere come interlocutore il cepiscono il segnale di medico di famiglia ed il dermatologo. questi ormoni. Da qui si può provocare una del prof.
Steven Nisticò
aumentata produzione di sebo e la formazione di un tappo di cheratina (comedone) che rappresenta il primo momento per la patogenesi dell’acne. Anche se destinata a scomparire con l'avanzare dell'età, l'acne va curata attentamente dall'inizio per evitare quanto più possibile i caratteristici inestetismi e gli eventuali esiti cicatriziali. E’ quindi importante consultare il dermatologo, che potrà consigliare la terapia più adatta, e seguire con costanza alcuni semplici accorgimenti: mantenere la pelle pulita utilizzando detergenti specifici, delicati ma dall'efficace azione antibatterica, idratare la pelle con prodotti dalla formulazione specifica e oil-free, utilizzare per il trucco prodotti non grassi e oil-free consigliati dal dermatologo, fare attenzione ai raggi UVA e UVB che, anche se possono mimetizzare momentaneamente brufoli e punti neri, non hanno alcune effetto "curativo
Il trattamento staminale del morbo di Parkinson e dell’Alzheimer Arrivano i primi trattamenti con le staminali in alcune strutture private italiane s L'alzheimer è la forma più diffusa di demenza senile. La malattia è tipicamente collegata ad una perdita lenta e progressiva delle cellule nervose e dei contatti tra queste ultime. L'insorgere della malattia è silente e i primi sintomi a presentarsi sono i disturbi della memoria e dell'orientamento. La causa del morbo di alzheimer non è ancora nota; tuttavia, il cervello di una ammalato di alzheimer presenta tipicamente alcune modificazioni a livello microscopico: un accumulo extracellulare di una proteina,
chiamata beta-amiloide, e accumuli intracellulari in ammassi cosiddetti neurofibrillari. Il morbo di Parkinson è invece un disturbo locomotorio spesso contraddistinto da rigidità muscolare, tremore o movimenti rallentati del corpo. Ciò è provocato dalle caratteristiche degenerative di questa patologia, la quale colpisce principalmente il sistema nervoso centrale, conducendo ad un pregiudizio della mobilità e della capacità di parola, nonché di tutta una serie di altre funzioni dell'organismo. entrambi le malattie
sembrerebbero essere incurabili. Con il trattamento “staminale” si prelevano le cellule staminali dal midollo osseo del paziente, estratto dall'osso iliaco, per poi trapiantarle nell'organismo alcuni giorni più tardi. Prima del trapianto delle cellule, il midollo osseo viene analizzato nei laboratori, dove si controlla altresì la quantità e la qualità delle cellule staminali. Le cellule trapiantate sono in grado di trasformarsi in nuove cellule per rallentare o arrestare il progredire dei sintomi delle due malattie.
Medicina « 13 INfLuENzA h1 N1: INvENtORI DI MALAttIE Sono intervenuti i Giganti, ovvero le multinazionali farmaceutiche, da chissà chi finanziate e ben interessate a gonfiare nuove malattie, grazie a una sorta di marketing della paura, come ben documentato dal reportage di Silvestro Montanaro, andato in onda qualche tempo fa su Raidue (ahimè alle 23:45), intitolato non a caso Inventori di malattie. Come ci hanno convinti di essere malati. Già Emile Zola, a fine Ottocento, ne “Il denaro” aveva raccontato i veri e propri danni della speculazione finanziaria ma, fino ad oggi, si sono fatti proprio passi da gigante in tal senso, tanto che siamo arrivati a un punto certo: la produzione, il consumo, sono diventati valori predominanti. E non importa se si producono in questo modo danni all’umanità. Quello che conta davvero è il dio Denaro. Poi, a maggior ragione, se la gente continua a cadere in quella che Beppe Grillo ha chiamato “tragedia della prevenzione” ben venga. Un motivo in più per giustificare l’uscita (quasi come un cd) di nuovi malesseri e malattie. Si pensi solo che in America (dato davvero raccapricciante) più di 5 milioni di bambini vengono trattati con psicofarmaci solo perchè vivaci, semplicemente vivaci. Se un tempo era un’entità superiore (o chi per lui) a farti ammalare oggi il compito è passato a qualche sfacciata multinazionale. Si pensi soltanto che quello della vaccinazione contro l’influenza suina è, per le cause farmaceutiche, un affare che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro. E, dall’alto della sua importante carica, il nostro ministro del Welfare, Sacconi, ha fatto sapere che nel nostro Paese, nel periodo compreso tra la fine di novembre e il gennaio 2010, saranno acquistate 48 milioni di dosi di vaccino, per un totale di ben 400 milioni di euro. I soldi? Tra i capitoli di spesa per la sanità. Il che vuol dire che alcuni medicinali facenti parte della categoria A, gratuita, passeranno alle categorie B o C, che sono invece a pagamento. Bah!?
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Maggio 2010
Scuole di Karate di eccellenza. L’Okinawa Club Rossano del M° Francesco Scino
Il Karate cresce a Rossano
Giovani talenti crescono grazie all’impegno costante del Maestro Francesco Scino 3° DAN dell’Okinawa Club Rossano, cintura nera III° DAN. Un impegno assiduo che sta conducendo tutta la squadra a notevoli traguardi
s si sono svolti a Rossano, presso il Palazzetto del Liceo scientifico, due giornate dei Campionati Italiani di Karate. Un evento di gran successo che ha richiamato non solo la presenza degli addetti ai lavori ma anche moltissimi amanti di questa disciplina orientale. Grazie all’attivo lavoro dei maestri di alcuni Club presenti sul territorio rossanese - i maestri Francesco scino e eugenio scalise - il Karate sta riscuotendo
ampi estimatori sopratutto tra i giovani desiderosi di praticare uno sport che vuole essere innanzitutto una via di accesso per elevare lo spirito di colui che lo pratica e, contemporaneamente, per rafforzare il corpo. I risultati sportivi non si sono fatti attendere. L’okinawa Club Rossano del M° scino ha ottenuto tre medaglie di bronzo ai Campionati mondiali a Lignano a Dicembre 2009.
Campionati italiani Lignano Sabbia d’Oro Dicembre 2009: il M° Francesco Scino e suoi allievi
Da sx: il M° Francesco Scino e il suo M°Alfio Liotta
Alcune fasi dei Campionati Italiani svoltisi a Rossano
Importanti risultati per la scuola “DARUMA-TAISHISHOTOKAN-KARATE-DO” del M°Eugenio Scalise
s La scuola “DaRUMa-TaIsHIsHoToKan-KaRaTe-Do” diretta dal M°eugenio scalise ha dimostrato il grande livello tecnico portando sul podio ai tricolori in casa ben 29 atleti in varie categorie, di quali 11 primi posti, 9 secondi posti e 9 terzi posti. Un ringraziamento va al gran-
dissimo pubblico intervenuto. alla gara anno partecipato numerosi atleti venuti da fuori regione. un ringraziamento particolare al M°alfio Liotta 8 dan, responsabile della federazione FIKsDa. M°eugenio scalise 5 dan istruttore e arbitro nazionale, specializzato in difesa personale, con oltre trent’
anni di esperienza nel campo del karate stile shotokan, vincitore di molte gare , a partecipato a 49 gare interregionali, 13 campionati italiani, 2 europei e 3 mondiali. ecco la classifica della scuola “DaRUMaTIsHI-sHoToKan-KaRaTe-Do”al Campionato Italiano Rossano del 09 Maggio 2010 Cat. 5-6 anni cintura bianca-gialla 1° PaRRoTTa GaIa - kata; 1° CoRaPI FRanCesCo - kumite; 3° CURCIo GIUsePPe PIo kumite. Cat. 7-8 anni cintura bianca-gialla 2° BennaRDo MaURIzIo - kata; 3° RanU’ FRanCesCa - kumite; Cintura arancio-verde kata 1°- Renzo KRYsTaL 2° PIRosCIa anGeLo 3° LICCIaRDI CaTaLDo kumite 1° LICCIaRDI CaTaLDo 2° sCaLIse aLFReDo 3° FeDeRICo MaTTeo Cat. 9-11 anni cintura bianca-gialla 2° PLaCona’ GIUsePPe kata; 3°BaRBIeRI FRanCesCo kumite;
EvENtI SPORtIvI
torneo di calcio Euromediterraneo ASD L’Associazione Euromediterraneo ASD rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il Torneo Nazionale di Calcio riservato alla categoria “allievi”, regolarmente riconosciuto dalla F.I.G.C. La terza edizione di questa manifestazione, che ha come sponsor principale la Provincia di Cosenza ed è patrocinata dal Comune di Rossano, presenta una novità che è rappresentata dal Premio Euromediterraneo “Città di Rossano” che l’Associazione ha deciso di assegnare a figure e personalità che hanno dato lustro alla nostra Regione nell’ambito dello Sport, del Giornalismo, della Solidarietà e dell’Imprenditoria. La consegna dei premi avrà luogo sabato 12 giugno nell’incantevole scenario del Teatro Paolella-Amantea nel Centro Storico di Rossano. Tra i premiati figurano l’On. Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza, il Prof. Nino Cosentino, Vice Presidente Nazionale F.I.G.C., il Dott. Natale Scalise, Presidente Nazionale A.I.S.N.A.F. (Associazione Italiana Sindromi Neurodegenerative con Accumulo di Ferro), il Giornalista Sportivo Luigi Ioele e l’Avvocato Giuseppe Zumpano, Giudice Sportivo F.I.G.C. Il Torneo calcistico si terrà, allo “Stefano Rizzo” di Rossano, da giovedì 10 a domenica 13 giugno e vedrà la partecipazione di squadre giovanili di società sportive nazionali professionistiche e dilettantistiche del territorio. L’intento degli organizzatori ha una duplice valenza: incentivare nei giovani la pratica sportiva e far conoscere ai futuri giovani campioni le bellezze naturali, storiche, artistiche e culturali del nostro territorio. Cintura arancio-verde kata 2° VULCano FRanCesCo 3° aPRIGLIano PasQUaLe MIRCo Kumite 1° VULCano FRanCesCo 2° PIaTTeLLo LUIGI 3° MILITo MaRCo Cintura blu- marrone 1° Renzo aLeXanDeR kata 2° FeDeRICo anTonIo kumite Cat.12-14 anni cintura fino verde 1°aPRIGLIano GIan MICHaeL kata; kumite 1° aRCI MaRIa PaoLa 2° aPRIGLIano GIan MICHaeL Cintura blu-marrone 3°-nIGRo anTonIo kata Cat. 15-17 anni cintura nera 1°-BosCo LUIGI kumite Cat.18-20 anni cintura blu- marrone 3° PIsano FRanCesCo kata Cat.15-35 anni femminile Cintura blu-marrone-nera 1° KUKUsHKIna VeRa kata; 2° KUKUsHKIna VeRa kumite; Categoria 36-50 anni 1° LaGana’ ToMMaso
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LuCA POLICAStRI
La fotografia di un grande fotografo
Spunti di riflessione... “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo
Luca Policastri divide il suo tempo tra la professione di Medico Dentista e l'attività di Fotografo. Inizia negli anni '70 con la fotografia architettonica partecipando a diverse pubblicazioni del settore. Negli anni '80 lavora come reporter di moda a Roma per le Sorelle Fontana e poi per Gucci, Fendi, Mila Schön e Biagiotti. Collabora per il settore moda con alcuni quotidiani come il Messaggero e il Giornale d'Italia. Frequenti sono in questo periodo i contatti con la sezione Fotografia dell'Istituto Europeo di Design di Roma. Interessato anche agli aspetti storico-antropologici della fotografia, nell' '88 / '89 collabora con l'Istituto Nazionale di Grafica alla ricerca e alla realizzazione del libro "Sguardo e Memoria: Alfonso Lombardi Satriani e la fotografia nella Calabria del primo Novecento". Negli anni '90 passa alla fotografia naturalistica partecipando a numerosi viaggi in Africa e in Medio Oriente dove produce diversi reportages e, a fianco del naturalistaesploratore Francesco Baschieri Salvadori si occupa anche di fotografia Subacquea. Negli ultimi anni ha avuto modo di conoscere personalmente fotografi di fama internazionale come Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Francesco Radino, Ferdinando Scianna e Franco Fontana, i quali hanno partecipato a numerosi workshops e seminari organizzati dall'associazione "Corigliano per la Fotografia" di cui Luca Policastri è Socio fondatore nonché Vice-presidente. Nel 2009 gli viene assegnato il Premio ' Franco Costabile ' per le Arti Visive e per l'occasione presenta la sua mostra ' Passi Nella Solitudine ' che successivamente viene riproposta a Catania in occasione del Med Foto Festival. Periodico di politica, cronaca e società www.notiziecs.it Registrazione periodici Tribunale Rossano Allegato a “Viaggi nel Mediterraneo” R.Per.04/03 - N° Cron.2147/03 Direttore Responsabile Roberto Saporito Direttore Editoriale Alfredo Mangone - alfredomangone@libero.it Ideazione grafica Mangone - Rossano Stampa A.R.S.M.
Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno Quando il fratello disse all’altro fratello: «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue Salite dalla terra, dimenticate i padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore. s La lirica è composta in versi liberi e tratta il tema della violenza senza limiti dell’uomo. Quello della pietra e della fionda: l’uomo primitivo, che si serviva di pietre scagliate da fionde per uccidere. sono cambiati gli strumenti che l’uomo ha inventato per recare ai suoi simili la morte, ma il suo spirito crudele e sanguinario non è mutato. La civiltà gli ha fornito mezzi sempre più agghiaccianti per manifestarsi. eri nella carlinga…di morte: eri nella cabina di pilotaggio di un bombardiere, le cui ali erano equipaggiate di strumenti di morte e le cui strumentazioni di bordo dovevano stabilire in quale momento esatto dare inizio allo sterminio sganciando l’esplosivo. Dentro il carro di fuoco: a manovrare i carri armati. alle forche, alle ruote di tortura:
presso i patiboli per l’impiccagione e agli strumenti di tortura. Con la tua scienza…allo sterminio: con il tuo sapere basato sulle scienze esatte finalizzate allo sterminio piuttosto che al civile progresso. Quando il fratello disse all’altro fratello: quando Caino disse al abele. L’episodio del famoso fratricidio è narrato nel libro biblico della Genesi. Quell’eco: l’eco di quelle parole, con quelle ali Caino convinse l’ignaro fratello a seguirlo, per ucciderlo. Fredda, tenace: spietata, persistente. Dentro la tua giornata: nel tuo vivere quotidiano. Le loro tombe…il loro cuore: le tombe dei padri siano sommerse dalle ceneri delle distruzioni da loro stessi provocate e il loro cuore sia sommerso dai rimorsi e della desolazione.
“Io sono Achiropita”
Un’antica poesia del 1819 del rossanese don Mariano Renzo che ci narra della genesi della Madonna dell’Achiropita, patrona della Città di Rossano
In sogno La vid’io...quanto era bella! “Era la Vergine lodata sia” dagli occhi suoi sì cara grazia uscìa, che dalla mente ancor non si cancella. A terra mi prostrai confuso, ed Ella incontro a me soavissima venìa. Vagheggiandola dissi: Ave Maria! ...e mi morì sul labbro la favella. Ritrarre volli allora col pennello l’Eccelsa visione ch’incantava che mi teneva l’anima rapita, nell’estasi d’amor riuscì pur bello il ritratto: ma tosto l’occultava. La Diva: Io son, dicendo, Achiropita
Cultura « 15 LA bIbLIOtECA vAtICANA
Archivi segreti del vAtICANO: quali segreti nascondono? "Chiunque tu sia che scrivi qui il tuo nome, per aver preso a prestito dei libri dalla biblioteca del Papa, sappi che incorrerai nella sua indignazione ed esecrazione, se non li restituirai intatti". Questo motto minaccioso spiccava, nel XV secolo, negli scaffali di una delle più complete, ricche e misteriose biblioteche del mondo, nei cui archivi si dice siano custoditi e secretati i libri più proibiti e pericolosi della storia dell'umanità: la Biblioteca Vaticana. La leggenda dice che, in questi sotterranei inaccessibili al pubblico, e nel corso dei secoli occasionalmente vietati persino allo stesso papa, si custodiscano i veri Vangeli di Gesù (che predicherebbero una dottrina all'opposto di quella raccontata oggi dall'esegesi cattolica e che tratterebbero diffusamente della reincarnazione e dello spiritismo); ed anche i carteggi nobiliari sulle discendenze dinastiche da Cristo in poi, che individuerebbero nella dinastia scozzese degli Stewart i legittimi eredi del Sacro Romano Impero (o Quarto Reich), assieme ad antichi carteggi papali ed inquisitoriali che tratterebbero di UFO, diavoli, poteri paranormali e viaggi fuori dal corpo; di custodi celesti dalle attitudini alquanto insolite, come gli "angeli castratori"; di reliquie miracolose e di corpi incorruttibili. E vi sarebbero anche i libri perduti dell'alchimia, un'arte "maledetta" di origine egiziana, il cui complesso codice cifrato sarebbe nascosto nelle principali cattedrali gotiche, sotto le mentite spoglie di Vergini Nere spacciate per statue della Madonna ed incisioni e dipinti che indicherebbero come individuare l'arca dell'alleanza nella quale Mosè nascose la manna, la verga per separare le acque del Mar Rosso ed i dieci comandamenti; quegli stessi libri iniziatici, la cui conoscenza "proibita" decretò la fine degli ordini cavallereschi templari e dei movimenti eretici catari e dolciniani, insegnerebbero, all'uomo in grado di penetrarne i segreti dopo anni di studio, come trasmutare il metallo vile in oro e come approntare un elisir in grado di dare la vita eterna o, se in fin di vita, di sconfiggere la morte (pozione magica che sarebbe stata testata sia da Napoleone che dal napoletanissimo principe Raimondo di Sangro di Sansevero); dulcis in fundo, negli archivi papalini sarebbero occultati anche i più pericolosi testi di magia nera ed evocazione satanica.
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