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Eventi - Scania

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LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA UN PIANO RIVOLUZIONARIO PER IL BIOMETANO: ‘REPOWEREU PER RIDURRE LA DIPENDENZA DAL GAS RUSSO’

La Commissione europea ha reso noto un obiettivo per la produzione all’interno dell’Unione Europea di 35 miliardi di metri cubi (bcm) di biometano entro il 2030 come parte del piano REPowerEU. La catena del valore del biometano accoglie con favore questo obiettivo, che rappresenta uno storico passo avanti e mostra la leadership dell’Unione Europea. L’obiettivo sarà sostituire il 20% dell’importazione di gas naturale dalla Russia con un’alternativa sostenibile, più economica e prodotta localmente. Il biometano aiuta anche a ridurre l’esposizione alla volatilità dei prezzi alimentari perché il fertilizzante derivabile dal digestato è un co-prodotto della produzione di biometano e sostituisce attualmente costosi fertilizzanti chimici. Siamo un gruppo composto da circa 30 aziende e organizzazioni, coordinato da European Biogas Association e Common Futures. Lo scorso dicembre abbiamo pubblicato la Biomethane Declaration, attraverso cui abbiamo chiesto uno scale-up del metano a 350 TWh entro il 2030, che corrisponde a circa 35 bcm. Come parte dell’obiettivo relativo alla produzione di 35 bcm, la Commissione intende raddoppiare il metano nell’Unione Europea già nel 2022, cosa che richiede un’azione urgente e immediata. Inoltre, l’obiettivo relativo al biometano dovrebbe essere integrato nella Direttiva UE sulle Energie Rinnovabili. Siamo entusiasti di continuare a cooperare con la Commissione europea e gli Stati Membri per raggiungere questo nuovo obiettivo. Mobilitazione delle materie prime sostenibili da biomassa e investimento in una nuova capacità produttiva. L’obiettivo può essere ampiamente raggiunto attraverso le materie prime di rifiuti e residui (vedi allegato). Inoltre, è possibile prevedere un ruolo per colture sostenibili prodotte secondo schemi di coltivazione sequenziali o doppi, senza alcuna competizione con la produzione di cibo e mangimi. Oggi l’Unione Europea produce 3 bcm di biometano. Uno scale-up a 35 bcm richiede la mobilitazione di materie prime sostenibili da biomassa, principalmente scarti e residui, più la realizzazione di circa 5000 nuovi impianti per il biometano. Da un punto di vista tecnico tutto questo è realizzabile nei prossimi otto anni, ed è anche economicamente vantaggioso. Sono necessari circa 80 miliardi di euro di investimenti di capitale, denaro europeo speso nella nostra economia interna. Questo ci consente di produrre biometano a un costo decisamente inferiore rispetto al prezzo del gas naturale degli ultimi mesi. Oltre a costruire nuovi impianti integrati di biogas-biometano, si potrebbero anche aggiungere, con costi contenuti, unità di metanazione agli impianti di biogas esistenti. Chiediamo anche una rapida commercializzazione della tecnologia di gassificazione, che consente la produzione di biometano da residui legnosi.

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SCANIA LANCIA LA FROST EDITION: UN’EDIZIONE LIMITATA V8 PERSONALIZZATA DA SVEMPA

MONDO TRUCK

Elementi stilistici spettacolari caratterizzano l’edizione “Frost” dedicata a tutti i clienti che desiderano aggiungere una nota preziosa di argento cangiante all’ambiente di lavoro quotidiano. Il primo veicolo di questa edizione limitata verrà mostrato, in anteprima esclusiva, a Transpotec 2022 in programma a Fiera Milano dal 12 al 15 maggio, dove aprirà ufficialmente la vendita al pubblico. “Questa edizione limitata V8 è lontana dall’ordinario, in ogni aspetto”, dichiara Hamish Bennett, Vice President for Product Management a Scania Trucks. “Con Svempa abbiamo una lunga tradizione di stili e di progetti per la personalizzazione dei veicoli, in special modo quelli legati ai nostri V8”. L’edizione Frost è caratterizzata da una serie di esclusivi elementi stilistici interni ed esterni. Il risultato balza subito all’occhio: una grafica straordinaria, uno stile unico uniti ad un’impareggiabile efficienza energetica, esperienza di guida e prestazioni motore dei potentissimi V8 Scania. “Il livello di personalizzazione offerto è frutto delle competenze del team di Svempa che ha realizzato un’edizione ricca di dettagli”, dichiara Bennett. “Ci sono innumerevoli caratteristiche, come i cerchi di colore Epic Black, i sedili, i pannelli delle portiere, il materasso ed il volante, tutti in pelle con impunture in seta azzurre, le minigonne, le maniglie e molto altro. Tutto è scrupolosamente pensato per durare nel tempo e realizzato con materiali di primissima qualità”. Sven-Erik “Svempa” Bergendahl ha realizzato il suo primo veicolo più di cinquant’anni fa. Col tempo, lui e il suo Chief Designer Jan Richter hanno prodotto alcuni dei più spettacolari show trucks al mondo. La carriera di Svempa è stata caratterizzata da una connessione stretta e sinergica con Scania, la quale l’anno scorso ha acquisito i diritti sul brand per una cifra indefinita.

MONDO TRUCK

CNH INDUSTRIAL RAFFORZA LA SUA PRESENZA IN INDIA CON UN POLO TECNOLOGICO ALL’AVANGUARDIA

CNH Industrial leader globale nei segmenti Agriculture e Construction, ha inaugurato il nuovo India Technology Center (ITC) nella città di Gurugram, a sud ovest della capitale Nuova Delhi, nell’India settentrionale. Questo polo strategico rientra nella filosofia di Ricerca e Sviluppo globale della Società e si concentra in particolare sullo sviluppo prodotto e sulle soluzioni digitali. L’ITC è il primo del suo genere nel Paese per CNH Industrial. È dotato di tecnologie di ultima generazione, tra cui un centro per l’innovazione, per la simulazione dei veicoli e di un laboratorio d’avanguardia per la realtà aumentata/realtà virtuale, con l’obiettivo di supportare i progetti globali ad alto contenuto tecnologico. Il Centro è operativo da marzo 2021 e, grazie ai risultati già ottenuti, si prevede l’ampliamento di ulteriori spazi di sviluppo design, stampa 3D, software integrati, data analytics e tecnologie di User Interface e User Experience (UI/UX) con funzionalità di simulazione avanzate. Il centro svolgerà un ruolo strategico nella collaborazione con gli altri centri aziendali per la Ricerca e Sviluppo nel mondo allo scopo di innovare e far leva sulla tecnologia d’avanguardia e sull’ecosistema digitale in India, per maggiori efficienze a beneficio dei clienti. L’ITC si focalizzerà anche sullo sviluppo di competenze fondamentali nelle tecnologie e soluzioni software orientate al cliente, tra cui il cloud, le tecnologie integrate, l’elettrificazione, la guida autonoma, l’analisi avanzata, la simulazione, l’automazione e la progettazione meccanica ed elettrica. Con sede nella Zona Economica Speciale di Gurugram (Cyber City), l’ITC ha un organico di oltre 100 addetti, in via di ampliamento tramite un’attenta e rigorosa ricerca di nuovi talenti basata sulla diversità. Corporate Communications “Il vasto potenziale dell’India, il fiorente sviluppo economico e un pool di talenti altamente qualificato ne fanno un mercato interessante per l’espansione e la crescita del nostro business” ha affermato Chun Woytera, President Asia Pacific di CNH Industrial. “Negli ultimi 10 anni CNH Industrial ha investito in modo significativo nella produzione in India, in R&S, nella crescita della base di fornitura e della supply chain, oltre che in altre aree. Il nuovo ITC rafforzerà la nostra vision di fare dell’India un polo tecnologico e di mostrare le capacità e le opportunità che fornisce ai segmenti Agriculture e Construction.”

PRIMI RISULTATI PROMETTENTI SULL’UTILIZZO DI CITROËN Ë-JUMPY HYDROGEN DA PARTE DI SUEZ

SUEZ Carcassonne ha utilizzato ë-Jumpy Hydrogen nel corso del mese di gennaio. Il feedback su questo primo veicolo commerciale con pila a combustibile è molto positivo ed evidenzia l’adeguatezza tra le prestazioni offerte e gli utilizzi richiesti dalle attività dei suoi operatori. Nel sito di Carcassonne, sono i responsabili dei lavori che utilizzeranno in esclusiva ë-Jumpy Hydrogen nelle loro attività quotidiane. I loro compiti sono molteplici e prevedono visite nei cantieri, rifornimento di piccole e grandi attrezzature, riparazioni di emergenza in caso di perdite d’acqua. Da qui l’assoluta necessità di avere un veicolo disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con un’autonomia sufficiente per evitare di dover fare rifornimento durante la giornata. Ogni giorno percorrono tragitti abbastanza brevi (circa 100 km) ma frequenti in città e nella sua periferia, con un veicolo che deve essere disponibile rapidamente. In genere il veicolo è caricato per oltre la metà del volume disponibile e il carico supera spesso i 200 kg. La tecnologia a idrogeno rappresenta un’offerta complementare a quella elettrica tradizionale per soddisfare utilizzi specifici. Permette una grande versatilità di utilizzo, grazie all’autonomia di 400 km offerta e al tempo di utilizzo ottimale, grazie al rifornimento rapido che garantisce l’operatività permanente dei veicoli. Per fare rifornimento presso la loro stazione da 350 bar, bastano solo 3 minuti per riempire il serbatoio a metà (oppure 3 minuti per un pieno completo da una stazione da 700 bar). La batteria da 10,5 kWh, che viene usata come riserva e permette di percorrere 50 km quando i serbatoi dell’idrogeno sono vuoti, si ricarica molto facilmente da una comune presa di corrente da 220 V, di notte, da 3 a 5 volte alla settimana. Il veicolo offre un grande comfort fisico e mentale grazie alla tecnologia ibrida elettrico-idrogeno. L’utilizzatore può effettuare tutti i suoi lavori con la mente serena, con la massima tranquillità per quanto riguarda l’autonomia di guida e la capacità di carico delle attrezzature. Con tutto il piacere di guida specifico della motorizzazione elettrica, ë-Jumpy Hydrogen si è rivelato una scoperta molto piacevole per la persona che ha preso posto al volante e che non aveva mai guidato un veicolo elettrico: “Ci si adatta molto rapidamente alla guida fluida e silenziosa di ë-Jumpy Hydrogen (nessun rumore del motore o inquinamento acustico esterno), che si rivela molto facile e piacevole in tutte le situazioni”. L’autonomia complessiva di 400 km offre una grande versatilità. Ë-Jumpy Hydrogen consente all’utente di moltiplicare i tragitti brevi senza preoccuparsi di dover effettuare la ricarica e soddisfa le aspettative del 44% dei clienti del segmento dei furgoni compatti che dichiarano di percorrere occasionalmente più di 300 km. La tecnologia dell’idrogeno fornisce una nuova soluzione nel campo della mobilità dei professionisti, complementare allo sviluppo di proposte puramente elettriche. La tecnologia a idrogeno è meno sensibile al trasporto di carichi pesanti, alla velocità di guida e alle condizioni climatiche, come le temperature sotto lo zero che riducono l’autonomia. Inoltre, il suo sistema esotermico genera calore che migliora il comfort termico. Un’autonomia meno sensibile alle variazioni, che permette di pianificare meglio le proprie attività.

NUOVO E-ULYSSE, IL PERCORSO DI ELETTRIFICAZIONE DI FIAT CONTINUA

MONDO VAN

Nuovo E-Ulysse gode di tutti i vantaggi della trazione elettrica come l’ingresso in tutte le ZTL dei centri urbani e la silenziosità del motore. Inoltre si distingue dagli altri MPV per le dimensioni che lo pongono al vertice del segmento per compattezza, garantendo la piena libertà di movimento – E-Ulysse arriva ovunque, inclusi tutti i parcheggi sotterranei grazie all’altezza sotto 1,90 metri – e una grande maneggevolezza, difatti si guida come una normale vettura. Queste caratteristiche, insieme alla modularità degli interni e alla capacità di ospitare fino a 8 persone, lo rendono adatto per i servizi di trasporto per hotel, taxi e per i VIP transfer. Nuovo E-Ulysse è la seconda milestone nel percorso del Brand FIAT verso una mobilità sostenibile. Da questa decisione senza compromessi derivano dotazioni e prestazioni in linea con le necessità del cliente: • capacità di batteria da 75 kWh • percorrenza fino a 330 km, ciclo WLTP, la soluzione ideale per muoversi liberamente in ambiente urbano ed extraurbano, rispondendo alle necessità di mobilità di tutti • velocità massima 130 km/h potenza massima 100 kW (136 CV) • coppia 260 Nm • equipaggiato di serie con sistema fast charge da 100 kW per caricare all’80% la batteria in soli 45 minuti • per la ricarica domestica e pubblica c’è anche la possibilità per il cliente di utilizzare il cavo trifase MODE 3 da 11 kW e le Wallbox by Mopar.

E-Ulysse rappresenta il paradigma dell’ospitalità italiana nota in tutto il mondo: la capacità di accoglienza declinata innanzitutto nella configurazione interna degli spazi, simile a quella di un “salotto” dove è possibile ospitare colleghi o clienti. A bordo di E-Ulysse fa il suo debutto un nuovo dispositivo per la sanificazione dell’aria per mezzo di luce ultravioletta UV-C interna: un sistema innovativo e semplice da utilizzare, come è nello stile FIAT. Il cliente può utilizzare l’apparecchiatura sul veicolo e spostarla in posti diversi, per un maggiore igiene all’interno della cabina con l’eliminazione della maggior parte dei batteri che penetrano nell’abitacolo. Il benessere a bordo viene inoltre incrementato dall’aria condizionata a tre zone (guidatore, passeggero anteriore e area posteriore), con regolazione indipendente per ogni singola area.

MONDO VAN

FORD RANGER RAPTOR: LA NUOVA GENERAZIONE RISCRIVE LE REGOLE DELLE

Èarrivato il Ford Ranger Raptor di nuova generazione. Costruito per dominare le dune del deserto, affrontare le montagne ed eccellere in tutte le situazioni tra questi due estremi, il Ranger Raptor di seconda generazione alza l’asticella delle prestazioni off-road, rivelandosi un pick-up costruito per veri appassionati. Sviluppato da Ford Performance, il nuovo Ranger Raptor è la versione più performante del pick-up best seller dell’Ovale Blu. Con una tecnologia più intelligente che controlla la struttura più rigida e di nuova generazione, Ranger Raptor fonde la potenza con il massimo della precisione meccanica e tecnica per creare il Ranger più avanzato di sempre. “Con il Ranger Raptor di nuova generazione ci siamo concentrati in particolare sulla realizzazione di un veicolo dalle prestazioni autentiche”, ha detto Dave Burn, Chief Programme Engineer di Ford Performance per il Ranger Raptor. “È significativamente più veloce, ha un aspetto incredibile, è ricco di nuovi elementi ed è il Ranger più resistente che abbiamo mai realizzato”. Gli appassionati europei del Ranger hanno un motivo speciale per festeggiare, poiché il Ranger Raptor è il primo modello della gamma di nuova generazione Ranger a essere lanciato in Europa, con consegne ai clienti previste a partire dall’ultimo trimestre del 2022. La più grande novità per gli amanti delle performance estreme è l’introduzione del nuovo motore a benzina EcoBoost V6 biturbo da 3,0 litri messo a punto da Ford Performance, capace di produrre 288 CV e 491 Nm di coppia1. Il motore EcoBoost V6 biturbo da 3,0 litri vanta un blocco cilindri in ghisa compattata, che è circa il 75 per cento più resistente e fino al 75 per cento più rigido del ferro usato nelle fusioni tradizionali. Ford Performance ha assicurato che il motore offre una risposta immediata agli input dell’acceleratore e un sistema anti-lag tipico delle vetture da corsa, simile a quello visto per la prima volta sulla Ford GT stradale e sulla Focus ST, che consente una rapida erogazione della spinta, quando necessario. Il nuovo sistema anti-lag, disponibile con la modalità Baja, mantiene i turbocompressori in rotazione per un massimo di tre secondi, consentendo una più rapida ripresa in uscita dalle curve o nei cambi di marcia quando il conducente toglie il piede dall’acceleratore. Inoltre, il motore è programmato con un profilo di sovralimentazione individuale per ciascuna delle marce dell’avanzato cambio automatico a 10 velocità, allo scopo di ottimizzare le prestazioni.

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VEICOLI COMMERCIALI, INVERSIONE DI MARCIA A FEBBRAIO (-3,9%)

Inversione di marcia a febbraio per i veicoli commerciali. Dopo la lieve ripresa di gennaio, il mercato dei veicoli fino a 3,5 t di peso totale a terra nel mese di febbraio ha registrato 15.368 immatricolazioni, pari a una riduzione del 3,9% rispetto alle 15.994 unità dello stesso mese 2021. Il 1° bimestre archivia un calo dell’1,4% con 27.550 unità, verso le 27.943 del gennaio-febbraio 2021. UNRAE ritiene che le difficoltà dell’attuale contesto generale renderanno alquanto difficile un recupero del mercato nel corso della prima metà dell’anno. Una possibile ripresa potrebbe, invece, verificarsi nel secondo semestre. Al netto dei potenziali impatti negativi delle tensioni geopolitiche e del conflitto in Ucraina, con le conseguenti sanzioni internazionali che rallentano ulteriormente le catene di fornitura transfrontaliere, un’auspicata ripresa nella seconda parte dell’anno farebbe a chiudere il 2022 intorno alle 190.000 immatricolazioni (+3,3% sul 2021), permettendo di superare, anche se di poco, il livello pre-pandemia. “Per sostenere la transizione energetica del trasporto merci e rinnovare il vetusto parco circolante, come più volte sollecitato, sarebbero necessarie misure urgenti ed efficaci orientate ad un’accelerata strategia di decarbonizzazione anche di questo settore”, afferma il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci, ricordando che, secondo le stime aggiornate dall’UNRAE al 31 dicembre 2021, il parco circolante italiano conta 4.125.000 veicoli commerciali, con oltre il 43% composto ancora da veicoli ante Euro 4 con oltre 15 anni di età e quindi altamente inquinanti e poco sicuri. “Di fronte a questa realtà – aggiunge il Presidente dell’UNRAE – è urgente e necessario che venga stanziato un fondo ad hoc per tale categoria di veicoli, con un orizzonte pluriennale e dotazione adeguata, ma senza penalizzare quanto già previsto per gli altri comparti automotive. Tutto ciò per non lasciare ancora al palo la mobilità delle merci a zero o bassissime emissioni, considerato che i veicoli elettrici disponibili sul mercato negli ultimi tre anni sono quasi raddoppiati, con un’offerta che oggi conta complessivamente 30 modelli elettrici puri. “Si tratta di veicoli fondamentali per la logistica urbana dell’ultimo miglio, esplosa negli ultimi anni con la crescita dell’e-commerce, che sulle merci è aumentato del 45% nel 2020 e del 18% nel 2021, con un valore complessivo alla fine dello scorso anno superiore ai 30 miliardi di euro”, spiega Michele Crisci. Oltre al ripristino degli incentivi di mercato, per il Presidente dell’UNRAE, “occorre in parallelo sviluppare le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, con sgravi fiscali per l’installazione di quelle private, ed è anche auspicabile prorogare fino al 2024, e portare dal 6% al 12%, il credito d’imposta”. L’analisi della struttura del mercato di gennaio (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) rispetto allo stesso periodo 2021 evidenzia un ritorno in terriotorio positivo dei privati, abbastanza stabili attorno al 21,8% di quota di mercato, a fronte di un leggero calo delle società che perdono oltre un punto, fermandosi al 42,4% del totale. Il noleggio a lungo termine incrementa i volumi di circa 1/4, salendo di oltre 5 punti al 27,9% di quota, mentre il breve segna un calo vertiginoso, scendendo al 3,8% del mercato. Un drammatico crollo coinvolge anche le autoimmatricolazioni, che si fermano al 4%. Dal lato delle motorizzazioni, il motore a benzina torna a crescere in volume, salendo al 4,5% di quota, mentre il diesel perde quasi 12 punti, con una rappresentatività al 75,9%. Un altro crollo vertiginoso coinvolge il metano, che scende sotto l’1%, mentre il Gpl sale al 3,2% del totale mercato. In fortissima ascesa i veicoli ibridi, che crescono di 10 punti, al 14,1% delle preferenze e aumentano anche gli elettrici che rappresentano appena l’1,2% di quota. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, in gennaio segna un calo del 6,2% a 182,3 g/Km (rispetto ai 194,4 g/Km di gennaio 2021).

VEICOLI INDUSTRIALI: A FEBBRAIO IL MERCATO TORNA A CRESCERE (+3,1%). STABILI I VEICOLI PESANTI, IN AUMENTO I LEGGERI SOTTO LE 6 TONNELLATE

MERCATO

Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di febbraio 2022 verso febbraio 2021: Nel mese di febbraio il mercato dei veicoli industriali ha registrato una leggera crescita rispetto allo stesso mese 2021, con 2.210 unità immatricolate contro 2.143, pari a +3,1%. Il rialzo delle vendite è trainato dalla fascia di veicoli da 3,51 a 6 t, che cresce di oltre 100 veicoli rispetto allo scorso anno. Rimangono sostanzialmente invariate le immatricolazioni di mezzi pesanti di massa superiore a 16 t, ferme a quota 1.830 e leggermente in calo rispetto alle 2.000 unità di gennaio 2022. “Accogliamo positivamente il lieve incremento del 3,1% di febbraio 2022, malgrado lo stallo delle vendite di veicoli pesanti rifletta le difficoltà ormai consolidate delle Case produttrici in materia di supply chain e carenza della componentistica”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. “In questo periodo l’incertezza è ulteriormente aggravata dalla situazione geopolitica internazionale – aggiunge Starace – che temiamo possa ripercuotersi notevolmente anche sulla produzione di veicoli industriali”. Entrambe le nazioni in conflitto forniscono svariata componentistica al settore automobilistico e il Presidente ha espresso preoccupazione per le conseguenze inevitabili sulla capacità produttiva delle Aziende costruttrici, ancora non visibili dai dati di febbraio 2022. “La grave crisi corrente, che auspichiamo possa risolversi nel miglior e più breve tempo possibile, avrà effetti anche sulle imprese operanti nel settore del trasporto – sottolinea il Presidente – in quanto l’Ucraina conta numerosi siti produttivi di filiera e poiché il prezzo dei carburanti aggraverà ulteriormente i bilanci delle imprese di autotrasporto, già fortemente colpite dall’incremento vertiginoso dei costi di gestione”. “A questo proposito, esprimo perplessità – conclude Starace – riguardo alla decisione di destinare parte dello stanziamento di 80 milioni di euro a sostegno dell’autotrasporto, contenuto nel Decreto-Legge Energia, ad un solo tipo di combustibile di orgine fossile, il quale rappresenta una percentuale trascurabile del parco circolante nazionale.” VEICOLI INDUSTRIALI IMMATRICOLAZIONI febbraio 2021 febbraio 2022 53 155 262 225 1.828 1.830

2.143 2.210

3,51-6 t 6,01-15,99 t >=16,00 t

+192,5% -14,1% +0,1% +3,1%

Sul sito del MIMS è stato pubblicato il Decreto Direttoriale n. 24 del 7 marzo 2022, relativo alla concessione dell’incentivo al trasporto ferroviario intermodale meglio conosciuto come “Ferrobonus”, per il periodo 31 agosto 2021 – 30 agosto 2022. Il decreto sblocca l’utilizzo delle risorse stanziate in ultimo dalla legge n. 178 del 30.12.2020 (art.1, comma 673), che ha previsto fondi aggiuntivi per il biennio 2021-2022, pari rispettivamente a 25 mln e 19 mln. Il MIMS chiarisce che si tratta di un intervento in continuità con gli incentivi “Ferrobonus” riconosciuti per gli anni dal 2018 al 2021, per cui è inquadrabile nell’autorizzazione concessa dalla Commissione U.E con decisione del 24 novembre 2016. Ricordiamo in proposito che il Regolamento sul Ferrobonus è contenuto nel decreto MIT n. 125 del 15 Luglio 2017. Pertanto, il beneficio è rivolto alle imprese utenti del servizio di trasporto ferroviario intermodale e/o trasbordato e agli operatori del trasporto combinato (MTO), che commissionano alle imprese ferroviarie treni completi e che si impegnino a mantenere dei volumi di traffico di treni*Km e ad incrementarli nel corso del periodo di incentivazione. Gli MTO beneficiari del contributo, a loro volta, devono ribaltare una quota dell’incentivo ricevuto (non inferiore al 50%) agli utenti del servizio ferroviario, sotto forma di riduzione del corrispettivo. Le domande di accesso devono pervenire via PEC all’indirizzo di posta elettronica incentivi.trasportointermodale@pec. mit.gov.it entro e non oltre 45 gg dalla pubblicazione del decreto in commento sul sito web del Ministero - quindi, in via cautelativa, entro il 21 aprile p.v. - utilizzando la modulistica presente sul sito del MIMS. Per comprovare l’effettivo ribaltamento della quota di contributo spettante alla clientela il MIMS, anche tramite la società RAM s.p.a – soggetto incaricato della gestione operativa dell’incentivo –, renderà disponibili in formato elettronico i modelli utili per i necessari adempimenti. A questo proposito, evidenziamo che ai sensi di quanto prevede l’art. 11, comma 2 del Regolamento, il beneficiario deve ribaltare il contributo sui propri clienti entro 60 gg dal ricevimento.

EBILOG. ATTIVITÀ 2022. BANDI A FAVORE DELLE AZIENDE

NORMATIVA

La Direzione generale per la sicurezza stradale del MIMS ha effettuato alcune precisazioni sul trasporto di merci e passeggeri legati alle attività di soccorso umanitario per l’Ucraina. Le precisazioni hanno riguardato le seguenti tematiche: • Tempi di guida e di riposo. La normativa comunitaria (la lettera d, art. 3 del Reg. 561/2006) prevede che le disposizioni in materia di tempi di guida, interruzioni e riposi, non si applicano “ai trasporti stradali effettuati a mezzo veicoli, compresi quelli usati per operazioni di trasporto non commerciale di aiuto umanitario, utilizzati in situazione di emergenza o in operazioni di salvataggio”. • Autorizzazioni al trasporto per l’Ucraina. La nota MIMS riporta l’art. 14 dell’accordo sull’autotrasporto internazionale di merci tra l’Italia e l’Ucraina (fatto a Kiev il 3 febbraio 1988), che esenta dal possesso dell’autorizzazione bilaterale i “trasporti di articoli necessari alle cure mediche in caso di soccorsi urgenti, soprattutto in presenza delle calamità naturali”. In questa ipotesi possono essere incluse anche altre tipologie di materiali, quali coperte, generi di prima necessità, ecc.. Il MISE ha invece comunicato l’attivazione di una Unità di Crisi a supporto delle aziende italiane dedicata alle segnalazioni di problematiche in importazione di materie prime. Sono stati messi a disposizione delle imprese due numeri telefonici: • per chiamate dall’Italia il numero verde 800100117 • per chiamate dall’estero il numero +39.06.47052184 Il servizio di assistenza telefonico è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. Per segnalazioni via mail è operativo l’indirizzo tfiru@mise.gov.it

TRASPORTI INTERNAZIONALI. ASSOGGETTABILITÀ ALL’IVA. UNA CIRCOLARE DELL’AGENZIA DELLE DOGANE CHIARISCE QUANTO PREVISTO DAL D.L. 146/2021

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata pubblicata, in data 25/02/2022, la Circolare n. 5E, avente ad oggetto: “Principali novità in materia di IVA contenute nel decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili” (c.d. decreto fiscale 2022). La circolare assume particolare importanza per il nostro settore in quanto, otre ad altri argomenti, illustra le modifiche al regime di non imponibilità IVA delle prestazioni di servizi di trasporto internazionale. A tal proposito ricordiamo come l’art. 146, par. 1, lett. e), della direttiva n. 2006/112/CE prevede che gli Stati membri “esentano” – ossia, secondo la terminologia nazionale, considerano non imponibili – “le prestazioni di servizi, compresi i trasporti e le operazioni accessorie…, qualora siano direttamente connesse alle esportazioni o importazioni di beni…”. Come si ricorderà, con sentenza in data 29 giugno 2017 nella causa C-288/16, la Corte di giustizia europea ha affermato che le prestazioni di trasporto di beni godono dell’esenzione IVA (non imponibilità) alla condizione, prevista dalla menzionata norma comunitaria, che esse siano “direttamente connesse” a esportazioni o importazioni di beni. Tale locuzione postula l’esistenza di un rapporto diretto tra il prestatore del servizio e il mittente o il destinatario della merce. La conseguenza è che la disposizione normativa va interpretata nel senso che “l’esistenza di un rapporto diretto implica non solo che, attraverso il loro obiettivo, le prestazioni di servizi interessate contribuiscano all’effettiva realizzazione di un’operazione di esportazione o di importazione, bensì anche che tali servizi siano forniti direttamente, a seconda del caso, all’esportatore, all’importatore o al destinatario dei beni di cui a tale disposizione”. In altre parole, la sentenza sostiene che, per fruire della non imponibilità IVA, il trasporto e i relativi servizi accessori dovrebbero essere forniti direttamente all’esportatore o all’importatore o al destinatario dei beni, escludendosi che possano essere forniti da un vettore o sub-vettore al contraente principale o ad altri soggetti diversi da quelli sopra individuati, per esempio, a consorzi di vettori o a cooperative di vettori. Ciò significa che solo l’operatore “a diretto contatto” con l’esportatore o con l’importatore o con il destinatario dei beni, potrebbe applicare il regime di non imponibilità nella fase di emissione della fattura relativa alla prestazione di trasporto di beni all’esportazione, in transito o in temporanea importazione o in importazione definitiva (all’ulteriore condizione, in tale ultimo caso, che i relativi corrispettivi siano stati inclusi nella base imponibile all’importazione). Tutte le prestazioni che si collocano “a monte” rispetto a detto rapporto, rese da altri vettori o sub-vettori, e che possono riguardare l’intero trasporto internazionale o una sua tratta, sono conseguentemente soggette a IVA. È del tutto evidente come tale interpretazione della Corte di Giustizia, che fa stato rispetto alle legislazioni degli Stati membri, abbia aperto un vulnus nei confronti della prassi che tutte le imprese di autotrasporto che operano nei trasporti internazionali, hanno fino a pochi mesi or sono seguito.

CARO CARBURANTE: ASSARMATORI, DRAMMA CABOTAGGIO,SALIRANNO I PREZZI

INTERMODALITA’ MARITTIMA

Per quanto riguarda i carburanti, la situazione è molto preoccupante a livello nazionale” e “il dramma è nel trasporto del cabotaggio e delle autostrade del mare, i collegamenti con le isole maggiori o minori. Lì, l’incidenza è elevatissima. In poche settimane i margini sono andati negativi e come per l’autotrasporto ci sarà sicuramente un aumento dei prezzi, altrimenti le navi fanno tutti servizi in perdita operativa, non possono andare avanti”.Lo ha detto Stefano Messina, presidente di Assarmatori, al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. “Non si può fare altrimenti che aumentare i prezzi. In questi giorni, chi fa cabotaggio è in perdita operativa sia sul lungo raggio che sul corto raggio”, ha aggiunto.

GIOIA TAURO; GIOVANNINI, È IL PIÙ STRATEGICO DEL PAESE

INTERMODALITA’ MARITTIMA

Questo è il primo porto che visito in Italia e non è un caso perché lo ritengo il porto più strategico e di prospettiva del sistema logistico del Paese. Voglio ringraziare i terminalisti e l’Autorità di sistema portuale che qui stanno facendo notevoli investimenti per rendere questo porto sempre più performante”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini parlando con i giornalisti a margine della visita al porto di Gioia Tauro. Durante il breve tour all’interno dello scalo il ministro è stato accompagnato dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e dal presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio Andrea Agostinelli. “Sappiamo che bisogna legare il sistema porto al retroporto e per questo - ha aggiunto Giovannini - ho discusso con il presidente Occhiuto sulle problematiche anche del raccordo ferroviario. La Calabria, come sapete, è destinataria di ingenti somme del Pnrr non solo sull’ammodernamento e sulla realizzazione dell’alta velocità ferroviaria Salerno Reggio ma stiamo lavorando anche con celerità sulla 106 per la quale abbiamo stanziato altri 200 milioni di euro”. seguire le linee guida, lavorando in modo autonomo. Per informazioni e candidature inviare Curriculum Vitae con la lettera di motivazione all’indirizzo jobs-ita@sbbcargoint.com

TOBIAS BARTZ NOMINATO CEO E PRESIDENTE DEL GRUPPO RHENUS

MERCATO LOGISTICA

Il Consiglio di Sorveglianza di Rhenus SE & Co. KG ha nominato Tobias Bartz come CEO e Presidente del Gruppo Rhenus a partire dal 1° aprile 2022. Bartz succede a Klemens Rethmann, che cederà dunque la sua carica ricoperta dal 2008. “La scelta del nuovo CEO si inquadra perfettamente nel percorso di continua crescita ed espansione intrapreso dal Gruppo Rhenus. Abbiamo piena fiducia che Tobias Bartz riuscirà a raggiungere tutti i risultati prefissati grazie alla sua comprovata esperienza a livello internazionale che sarà fondamentale per guidare Rhenus verso un futuro radioso”, ha dichiarato Marco Schröter, il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Rhenus SE & Co. KG. Klemens Rethmann, che in futuro si concentrerà sul suo ruolo nel comitato esecutivo di RETHMANN SE, ha commentato: “Tobias ed io abbiamo lavorato insieme con successo fin dai miei primi giorni nel gruppo Rhenus. In tutti questi anni abbiamo ottenuto ottimi risultati insieme a tutti i membri della famiglia Rhenus. Ci rispettiamo e ci fidiamo l’uno dell’altro e sono orgoglioso che sia proprio Tobias il mio successore”. Tobias Bartz, nato nel 1977, ha iniziato la sua carriera professionale in Rhenus nel 2005 e da allora ha dato più volte prova delle sue capacità di leadership in diversi ambiti internazionali all’interno del Gruppo Rhenus. È stato tra l’altro responsabile dell’attività Rhenus Road Freight in Francia e Spagna. Nel 2015 è stato nominato membro del Consiglio d’Amministrazione di Rhenus e ha diretto per tre anni la crescita della divisione Air & Ocean da Singapore, prima di tornare in Germania nel 2018. Manterrà la sua posizione dirigenziale all’interno di questa divisione insieme alla sua nomina a CEO e Presidente del Gruppo Rhenus. Tobias Bartz ha già un chiaro obiettivo in mente. “Ci concentreremo fortemente su un’ulteriore crescita così come sulla trasformazione verde e digitale del Gruppo Rhenus anche nei prossimi anni. Parallelamente continueremo ad espandere la nostra rete globale”.

FERCARGO, ASSOFERR E ASSOLOGISTICA SONO STATI AUDITI DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SUL PACCHETTO CLIMATICO FIT FOR 55

LOGISTICA

Il settore del trasporto ferroviario nazionale, intermodale e multimodale, rappresentato da tutte le componenti interessate, Fercargo, Assoferr e Assologistica, nel corso dell’audizione presso il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, nell’ambito dello sviluppo del pacchetto climatico Fit for 55, ha presentato le sue proposte per favorire lo shift modale dalla gomma al ferro, al fine di perseguire il raggiungimento degli obiettivi ambientali ed energetici stabiliti. Il settore, oggi particolarmente colpito anche dal caro energia, ritiene che sia necessario allineare obiettivi, orizzonti temporali, strategie e sostegni della componente trasportistica con quanto il PNRR prevede per il network infrastrutturale. Per il raggiungimento di questo obiettivo comune è vitale che, per tutti gli anelli della catena logistica (imprese ferroviarie, operatori intermodali, multimodali e terminalistici) siano pianificati sostegni coerenti con gli investimenti e gli extra-costi che devono e dovranno sostenere nell’arco temporale di sviluppo del piano. Particolare attenzione è stata richiamata all’efficientamento della intera filiera attraverso interventi nel campo della innovazione e della formazione oltre che a forme premiali di incentivazione di una sempre più efficiente integrazione tra strada e ferro.

28 - 29 maggio 2022

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