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Reportage - Parla Francesco Annunziata vice-presidente di TU
PRONTI ALLA BATTAGLIA
Dal PNRR al pericolo concreto di tensioni con le aziende di logistica e trasporto che minacciano il fermo dei mezzi, passando per la questione Interporto Sud Europa e Porto di Napoli e le considerazioni e gli auspici di Trasportounito su questa fase che coinvolge il settore che fa muovere il mondo.
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A cura di Dario Bocchetti
FRANCESCO ANNUNZIATA , VICE-PRESIDENTE TRASPORTOUNITO
Una chiacchierata interessante con Francesco il numero due di Trasportounito che con tutta franchezza ci risponde nel merito e senza giri di parole.Nelle battute di Annunziata, si percepisce una velata delusione relativamente a ciò che poteva essere e non è stato. E ci riferiamo alle indicazioni politiche soprattutto dopo l’approvazione del PNRR che, evidentemente, non hanno dato una visione chiara al settore della logistica e dell’autotrasporto.Non solo, come dicevamo, PNRR e politica. Con Annunziata abbiamo parlato di intermodalità, futuro, digitalizzazione e sostenibilità e lo abbiamo fatto usando un linguaggio comprensibile e comune, in modo tale da poter arrivare a chi il trasporto lo vive e comprende le effettive problematiche che attanagliano il settore e le eventuali battaglie (Possibilmente condivise) da intraprendere.
- PNRR: c’è chi si dice soddisfatto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e chi invece esterna la propria delusione. L’autotrasporto è stato dimenticato? Si poteva fare qualcosa in più? Se si, cosa?
Oltre alla ristrutturazione sanitaria, le missioni contenute nel Pnrr riguardano, sia direttamente che indirettamente, tutto il settore dei trasporti: dalle infrastrutture alla digitalizzazione documentale, dalle nuove motorizzazioni alle reti distributive di carburante e di energia. Il problema centrale è che per l’autotrasporto italiano non esiste una specifica visione di ristrutturazione e di rilancio, nel senso che il settore anziché essere parte attiva delle scelte del Pnrr ne subisce le conseguenze che molto spesso sono deleterie in materia di investimenti, costi, burocrazia e strumenti organizzativi e normativi capaci di generare competizione.
- Autisti e imprese minacciano il fermo dei mezzi. Quali azioni potrebbe adottare il governo per scongiurare un eventuale sciopero che bloccherebbe nuovamente il Paese?
Crediamo nella necessità di cogliere l’occasione del Pnrr per rielaborare anche un quadro normativo, in linea con le riforme più generali, che sappia rinnovare tutele e garantire sicurezze e produttività. In assenza di queste volontà credo sia difficile evitare tensioni che potrebbero sfociare in abbondono del settore da parte degli operatori o sfociare in manifestazioni di dissenso e proteste.
- Questione Interporto Sud Europa e Porto di Napoli: quali potrebbero essere gli interventi per la rinascita di queste basi logistiche che continuano ad incidere a singhiozzo?
La rete portuale campana deve attivare maggiori sinergie con tutti gli operatori locali, comprese ovviamente le imprese di autotrasporto, affinché si individuano strategie di funzionalità ed efficienza che possano potenziare il sistema campano in un mercato che si prospetta sempre più competitivo. Se qualcuno pensa di sviluppare competizione continuando a schiacciare l’anello più debole della filiera, e cioè l’autotrasporto, commette un errore che si ribalta negativamente nel sociale e nell’economia territoriale.
- Come immagina Trasportounito il futuro della logistica?
Se l’obiettivo è rappresentato dalla “transizione energetica” (per la quale nel settore dei trasporti si prevedono 10 mld di euro), possiamo immaginare prioritariamente al rinnovo delle flotte, all’incentivazione di nuovi modelli organizzativi in grado di ridurre i viaggi a vuoto, a privilegiare acquisti e progettualità collettive anche di tipo infrastrutturale, generare reti informatiche e di comunicazione in tempo reale non solo per la gestione veicolare ma anche per aree di sosta, infrastrutture portuali e nodi interportuali. Si tratterà peraltro di capire in che modo si pensa di incentivare gli investimenti tecnologici e digitali, finalizzati ad accompagnare la crescita e l’efficienza delle imprese, per raggiungere l’obiettivo di certificare i “trasporti puliti”. In assenza di un quadro più chiaro sulle indicazioni politiche è difficile immaginare un futuro della logistica che non sia il proseguimento di quanto avviene oggi, e cioè un mercato nella confusione.