6 minute read

Reportage - Dakar 2022

DAKAR 2022

ANCORA DESERTO!

Advertisement

La Dakar 2022 per il terzo anno consecutivo si corre in Arabia Saudita, dal 1° al 14 gennaio, con partenza da Ha’il e arrivo a Gedda. Confermata la categoria Classic, riservata ai veicoli storici, che ha visto raddoppiare le iscrizioni rispetto al 2021. A cura di Barbara Adriani

Il 2022 si apre con laDakar, in programma dal 1° al 14 gennaio. La 44a edizione si corre in Arabia Saudita, che ospita ilRally Raidper la terza volta. In totale i piloti devono affrontare 8.375 km, 4.258 kmdei quali durissimi di prove speciali. La competizione scatta a Geddail 1° gennaio con il prologo di 19 km e termina dopo12 tappe nella stessa città il 14 gennaio. La partenza della prima prova speciale è in programma ad Ha’il. Il programma prevede un solo giorno di riposo, l’8 gennaio aRyad. Oltre alle auto corrono alla Dakar anche le moto, i camion, i quad, i Side-by-Side, iprototipi leggeri e le auto storichenella categoria Classic, introdotta nel 2021, con 60 piloti iscritti. Il Percorso

Il percorso 2022 della Dakar è nuovo per l’85% circa, rispetto a quello del 2021. La gara prende il via ufficialmente con il prologo il 1° gennaio da Ha’il. La partenza della prima tappa è prevista da Gedda, ovvero nella città in cui è in programma anche l’arrivo finale del 12 gennaio. Il tracciato ad anello della Dakar 2022 punta a sud ed è parallelo al Golfo Persico prima di entrare nell’Empty Quarter, ovvero nel deserto Rub al-Khali, l’immenso deserto di sabbia di 650.000 km2 in cui si corre tutta la prima parte, fino all’8 gennaio quando i piloti arrivano a Ryad. La seconda parte della Dakar 202 prevede quattro tappe molto difficili, molta navigazione e ancora dune fino al traguardo finale di Gedda. Le Novità

Per la prima volta nella storia della competizione, la Dakar 2022 vale per il FIA World Cross-Country Rally Championship. Inoltre per la prima volta nella storia della competizione i piloti che si ritirano a causa di guasti meccanici o incidenti possono rientrare in gara il giorno successivo. Nel 2021 alla Dakar ha vinto Stéphane Peterhansel alla guida del buggy Mini Inoltre fra le novità del 2022 abbiamo il road book elettronico per tutte le auto, gli Ssv e i camion e sperimentale per le moto, riservato alla sola categoria Elite. Fra le auto alla categoria T1 si aggiunge la T1+, dove ci sono mezzi che montano pneumatici più grandi e si caratterizzano per una maggior escursione delle sospensioni ma con minor potenza. La Dakar 2022 strizza l’occhio anche ai carburanti alternativi, istituendo la categoria T1E, dove troviamo il prototipo Audi RS Q e-tron, spinto da un motore elettrico da 680 CV alimentato da un quattro cilindri TFSI (turbo a iniezione diretta della benzina) derivato dal DTM. Entro il 2030 infatti tutte le categorie in gara dovranno essere a basse emissioni, mentre nel 2023 debutta alla Dakar il primo veicolo ad idrogeno.

I piloti iscritti

I piloti iscritti alla Dakar 2022 sono 1.065 tra piloti e co-piloti, per un totale di 578 veicoli. Ben 63 le nazioni rappresentate, con la Francia che schiera 196 rappresentanti. Per l’Italia c’è il ritorno dei fratelli Totani alla guida di una Nissan Patrol.

Il calendario aggiornato parla di verifiche il 30 e il 31 a Jeddah, sempre allo stadio della Sportcity, e poi di una partenza il 31 dicembre per le vetture d’epoca e una invece per la vera Dakar il primo gennaio, con una prima prova speciale, denominata prologo, di 19 chilometri che servirà a determinare l’ordine di partenza, il 2 gennaio, della prima vera tappa lunga, di 546 chilometri per la precisione con una speciale di 334 km. Cinque le tappe ad anello, per il benessere delle assistenze che in quei giorni non saranno costrette a spostarsi in trasferimento, e soprattutto per aiutare una logistica che è stato già dimostrato in Arabia Saudita non è così semplice da organizzare e gestire. Confermata anche l’avanzata verso il futuro del mondo dei rally raid: ridurre le emissioni e viaggiare ‘green’ sono le ambizioni di ASO ma anche di FIA e di numerose Case e team che hanno prontamente risposto alla sfida. Per questo è nata la nuova categoria T1U come Ultimate – dopo la nuova T1+ e T1 E – che rappresenta questa transizione tecnologica verso il futuro. Ne faranno parte Audi con le sue tre Q RS e-tron elettriche, la Thunder di GCK che adotterà un biocarburante nonchè i due camion ibridi, a idrogeno il primo, della scuderia Gaussin, ed elettrico il secondo della giapponese Hino.

l Team PETRONAS De Rooy IVECO

Il team affronterà i terreni estremi che da sempre caratterizzano la Dakar a bordo di due IVECO Powerstar e di un Trakker. Per il decimo anno, IVECO sarà il fornitore ufficiale del team e metterà a disposizione veicoli, motori e ricambi. Tutti i veicoli IVECO saranno dotati di motori Cursor 13 con una potenza massima di oltre 1000 cv, appositamente sviluppati da FPT Industrial. La nuova edizione del Rally Dakar torna in Arabia Saudita, questa volta con un inedito percorso che porterà i piloti a esplorare diversi panorami e vaste distese di sabbia. I concorrenti si troveranno ad affrontare terreni sabbiosi di ogni tipo, lungo piste che si snodano tra dune e canyon, nei quali dovranno mettere alla prova tutte le proprie capacità di guida per evitare di perdere l’orientamento in questa difficile sfida. Il percorso coprirà oltre 8.000 km, dei quali 4.300 km saranno costituiti da prove speciali.

Alessandro Massimino, Head of Marketing and Product Management IVECO

Truck Business Unit, ha dichiarato: “Il team IVECO è pronto a tornare sui tracciati sabbiosi dell’Arabia Saudita, per dimostrare ancora una volta le eccezionali prestazioni e l’affidabilità dei camion IVECO sui terreni più estremi. Gareggeremo con un Team che condivide con IVECO la passione per la competizione, con Janus van Kasteren Jr. e Hans Stacey, che vantano una grande esperienza, insieme al giovane talento e all’entusiasmo di Mitchel van den Brink. Questa edizione della Dakar è piena di promesse per il nostro Team, e non vediamo l’ora di prendere parte alla gara e di dimostrare cosa è in grado di fare il lavoro di squadra tra questi piloti e i nostri veicoli altamente performanti!”. Per la decima volta, PETRONAS Lubricants International rivestirà il ruolo di sponsor principale e partner tecnico addetto alla fornitura dei lubrificanti sviluppati in collaborazione con IVECO e FPT Industrial e raccomandati per la nostra gamma di veicoli leggeri e pesanti, oltre che di liquidi funzionali come l’olio per trasmissione PETRONAS TUTELA ed eventuali altri prodotti necessari per supportare i veicoli durante la gara. L’intero team utilizzerà l’olio motore PETRONAS Urania Premium, formulato con la tecnologia avanzata degli additivi, sviluppato specificamente per una protezione e un’affidabilità totali, una maggiore efficienza e migliori prestazioni del motore.

This article is from: