anno 2016 - n°1
Parrocchia S.S. Filippo e Giacomo
eff ta
Apriti
EFFATÀ è una piccola parola, ma molto importante, che racchiude in sé «tutto il messaggio e l’opera di Cristo» (Benedetto XVI). Come il sordomuto, prima chiuso e isolato, “si aprì” grazie all’intervento di Gesù, così anche noi dobbiamo aprirci all’altro, all’ascolto della parola di Dio, alla Fede, alla vita. Perché questo nome? Per iniziare un nuovo cammino pastorale alla luce dell’insegnamento di Cristo e delle Sacre Scritture, ma tenendo presente anche la realtà quotidiana e sociale in cui viviamo. Per invitare ogni lettore ad esercitarsi a dire col cuore “EFFATÀ-APRITI”, ad esprimersi con un atteggiamento cristiano costruttivo, con un volto capace di dare fiducia all’altro e ad aprirsi all’altro. Questo primo numero del notiziario vi ha raggiunto direttamente a casa vostra, mentre dal prossimo sarà possibile ritirarlo a fondo Chiesa La Redazione
Recapiti Parroco
cellulare: 3355622934 tel. fisso: 0371/610264
e-mail: sangualtero.lodi@diocesi.lodi.it
E ora si comincia...
E
ccomi a voi carissimi amici e parrocchiani. Anche se con molti l’ho già fatto di persona, credo innanzitutto di dovervi ringraziare per la calorosissima accoglienza che mi avete riservato e che, a distanza di due mesi, ancora aleggia attorno a me grazie al sorriso dei vostri volti e alle numerose presenze e collaborazioni a tutti i livelli. Alla fine, un sacerdote è un “mandato” che non sceglie dove andare e che fondamentalmente è solo ad affrontare ogni genere di situazione: logistica, strutturale, di relazioni e, credetemi, trovare voi per me è stato tirare un grande sospiro di sollievo perché mi son sentito “a casa” da subito entrando nelle vostre famiglie ed anche iniziando ad instaurare, con qualcuno in particolare, alcuni bei rapporti di stima ed amicizia. Nel mio ambiente la chiamano “luna di miele”! Credo che come paragone ci stia. È un momento comunque prezioso di incontro, conoscenza, approccio in cui si impara a misurare un pochino i pregi e i difetti dell’altro. Ma nel frattempo la pastorale incalza e quindi siamo immediatamente partiti, di corsa direi, per vivere questa nuova avventura insieme. L’avvio delle attività mi pare sia stato buono anche se ovviamente bisognerà aggiustare il tiro su alcune cosette. Ad esempio vi chiedo di aiutarmi a scoprire di volta in volta ciò che la “tradizione” parrocchiale era abituata a vivere nei vari momenti dell’anno. Ci credo molto nel non rivoluzionare le abitudini ma inserirsi nell’esistente. In pratica non siete voi che dovete adattarvi a me ma io che devo rispettare i vostri ‘usi e costumi’ per entrarvi a pieno titolo come “pastore” e poi, condurre il gregge, perché a questo sono chiamato. Non abbiate timore a dirmi le cose come stanno, ciò che vi passa per testa, quelli che sono i vostri “desiderata”, a proporre o a prendere iniziative. Siamo tutti quanti detentori del “munus sacerdotale” ricevuto nel battesimo ed in quanto tali corresponsabili nel cammino verso la santità.
Accanto ai gruppi esistenti e ad alcuni neoneonati (liturgico, lettori, ...) mi piace sottolineare la presenza di una piccola redazione per il notiziario parrocchiale. Auspico che questo strumento che avete tra le mani possa diventare passo dopo passo un punto di riferimento importante per l’intera comunità, luogo di confronto, condivisone, avvicinamento a qualche argomento che possa aiutarci a crescere nella vita dello Spirito. L’idea è stata quella di riunire in una sola pubblicazione quello che era il bollettino del parroco e quello dei giovani dell’oratorio: un’unica pubblicazione che valga per tutti, che accolga tutti, che dia voce a tutti e che diventi presa di coscienza di un’unità che deve essere contagiosa ed “aperta” a chi si accosta a noi. Sarà uno sforzo non facile ma dobbiamo davvero impegnarci tutti ad essere accoglienti nei confronti di ognuno, senza distinzione alcuna, a cominciare da chi già vive in mezzo a noi ma rischia di sentirsi un po’ ai margini. È la prima “nota dolente” che a volte ho notato: tanti, tutti insieme, per occasioni di preghiera o di festa ma qualcuno è come se fosse li in prestito: non accolto, non “cercato”, non coinvolto. Dobbiamo guardarci un po’ più attorno e prestare attenzione, altrimenti il rischio è di diventare gruppi chiusi, comunità chiusa. L’Avvento ed il Natale che siamo chiamati a vivere sarà senz’altro occasione preziosa di riflessione su questo argomento. L’immensità di Dio che si fa “bambino”, uno di noi, il più fragile, il più indifeso ci chiede essenzialmente accoglienza! Accoglienza di “Lui” attraverso l’accoglienza reciproca; ricerca di “Lui” (come fecero i Magi scrutando il cielo) attraverso la ricerca dell’altro che è smarrito; condivisione della gioia del “Suo” Natale attraverso la condivisione (delle nostre gioie) della “nostra gioia” di essere insieme in cammino. Allora, auguri cari amici e fratelli, auguri per tutto quanto ci scambieremo donandoci esempio e santità di vita e... buon Avvento e Feste Natalizie. Don Renato
“Dimoro in mezzo a voi”
R
icominciare l’Anno Liturgico è ogni volta un riandare al punto focale della nostra storia di salvezza. Il tempo, pur nella continuità, ha avuto un momento culminante di svolta: l’Incarnazione del Figlio di Dio. Celebrare l’Avvento e il Natale del Signore vuol dire fare memoria (non semplicemente “ricordo”, ma “ri-attualizzazione”) di questo evento straordinario: il Signore è venuto nella nostra fragile carne. Ma non solo: il Signore è venuto, ma anche viene, oggi, ora, qui, ad ogni istante. È l’Emmanuele, il Dio-con-noi, eternamente presente, Colui che dimora in mezzo a noi. E non è finita: Dio è venuto, viene… e verrà alla fine dei tempi, nella pienezza del suo avvento glorioso. Che mistero grande! Mistero in cui passato, presente e futuro si concentrano in una sola persona, quella del Verbo Incarnato, Gesù Cristo. È Lui il punto focale della storia; è Lui che, nella continuità dello svolgersi delle vicende del popolo di Dio, ha segnato la svolta discriminante fra un prima e un dopo e scandirà pure la frattura fra il tempo e l’eternità. È venuto, viene, verrà: spazio e tempo sono misteriosamente concentrati in Gesù. Ci pensiamo? C’è da rimanere profondamente grati, adoranti e inteneriti: non da quisquilie poetiche o suggestioni emotive. Ma dal mistero dei misteri, che si presenta a noi in un realismo impressionante, quello dell’Eucaristia: Dio è lì, nato nella carne, presente nel Sacramento, vivo per l’eternità. E allora? Risuona allora in ogni cuore un imperativo che conquista: “Fermati …. e prega!” Per non arrivare a Natale disperso nelle banalità che svuotano l’anima e appiattiscono la vita. Non abbiamo un solo minuto da sprecare, perché ogni minuto è l’attimo presente in cui il Signore ci aspetta: ora, qui. E in Gesù il presente riassume il passato e proietta nell’eternità, perché Lui è l’Eterno presente. La preghiera è non soltanto l’espressione più alta e più genuina della nostra fede, ma è l’atto umano che ci inserisce nel mistero di Dio. Nel momento stesso in cui piego le ginocchia
davanti al mistero, divento partecipe dell’evento che contemplo e adoro. Stare in preghiera davanti al Signore non è solo atto di culto a Dio gradito, ma è partecipazione alla vita di Lui, coinvolgimento della nostra vita nella vita divina. E questa compartecipazione diventa piena nella comunione eucaristica, come ben esprime il poemetto che segue di S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) Il tuo sguardo amoroso nel mio affondi, porgi l’orecchio ai deboli sussurri e il cuor ricolmi di profonda pace. Ma il tuo amore di ciò non è ancor pago, ché in tal scambio resta divisione, e intimità maggiore il cuore agogna. Primo cibo del giorno a me Tu vieni, cibo e bevanda fai tua Carne e il Sangue, che operano in me d’amor prodigi. Passa la Carne tua per la mia carne, l’Anima tua con la mia si salda: quel ch’ero prima già io più non sono. Tu vieni e vai, ma in me lasci un seme ch’é come un pegno di futura gloria, seme nascosto nella mortal carne. E resta ciò che unisce il cuore al cuore, il torrente che da tua vita emana ed ogni membro mio di vita inonda. O grandi meraviglie del tuo Amore! Noi stupiamo, ammirando, e ammutoliamo, ché la mente vien meno e la parola. Lasciamoci inondare dalla corrente di vita che emana dall’Eucaristia! Giungeremo a celebrare il Natale del Signore con il cuore colmo di grata meraviglia e di profonda pace. Le sorelle del Carmelo
Misericordes sicut Pater
È
nel tema di una porta che si apre, come nel titolo evocativo del nostro notiziario (effatà), o meglio della Porta che è stata aperta l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione, che intendiamo collocare questo breve epilogo dell’ormai trascorso Anno Santo della Misericordia conclusosi il 13 novembre nelle Chiese particolari e domenica scorsa, nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Il tema della misericordia ha accompagnato questo straordinario Anno giubilare fin dall’origine, fin da quando, nella bolla di indizione, Papa Francesco ha voluto ricordare le parole di San Tommaso d’Aquino, esse mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma la qualità dell’onnipotenza di Dio: “Eterna è la sua misericordia” è il ritornello che viene riportato ad ogni versetto del Salmo 136 mentre si narra la storia della rivelazione di Dio. Considerando il vecchio adagio “un gesto vale più di mille parole”, ecco come bene si inseriscono le figure di Santi “profeti” della misericordia che Francesco ha voluto presentare lungo il cammino di questo Anno Santo, i loro nomi sono iscritti nel grande libro dei Santi e rientrano idealmente nel capitolo dedicato a coloro che possono essere considerati i “beati” del perdono, della carezza divina, dell’accoglienza assoluta, dell’amore gratuito, del dono del proprio cuore a chi è misero o nel bisogno. I cinque testimoni di questo Anno Santo sono stati: San Pio da Pietrelcina e San Leopoldo Mandic che rimandano al sacramento della Penitenza e vanno visti come “missionari” del confessionale, Santa Faustina Kowalska e San Giovanni Paolo II che sono profondamente legati alla Divina Misericordia e alla festa liturgica che viene celebrata ogni Anno nell’ottava di Pasqua e Santa Madre Teresa di Calcutta che è l’emblema del Vangelo della carità
e della vicinanza agli ultimi e fra gli ultimi. Ed ancora sul tema “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7) si è celebrata, dallo scorso 26 al 31 luglio, la giornata mondiale della gioventù a Cracovia, un momento nel quale i giovani, alcuni dei quali anche della nostra parrocchia, hanno potuto riflettere sulla tematica di cui è ricolmo questo Anno Santo. Misericordiosi come il Padre, dunque, è il “motto” dell’Anno Santo. “Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama”, prosegue papa Francesco, “la misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio, ma non solo. Israele per primo ha ricevuto questa rivelazione, le pagine dell’Antico Testamento sono intrise di misericordia, perché narrano le opere che il Signore ha compiuto a favore del suo popolo nei momenti più difficili della sua storia”. Con questo slancio, il 20 settembre scorso, Assisi è tornata ad essere la capitale mondiale della pace e del dialogo, l’evento si è inserito nella cornice “Sete di pace, religioni e culture in dialogo”, lo scopo, denunciare: conflitti, terrorismo, migrazioni forzate, violenze. Infine, il 12 novembre scorso, in occasione dell’ultima udienza giubilare, il papa ha voluto presentare un ulteriore aspetto importante della misericordia: l’inclusione. “Dio, nel suo disegno di amore vuole includere tutti, mediante il Battesimo, ci fa suoi figli in Cristo, membra del suo corpo che è la Chiesa. E noi cristiani siamo invitati a usare lo stesso criterio: la misericordia è quel modo di agire, quello stile, con cui cerchiamo di includere nella nostra vita gli altri, evitando di chiuderci in noi stessi e nelle nostre sicurezze egoistiche”. Una porta si è aperta ed una porta ora si chiude, ma non è importante la porta, quanto il passaggio attraverso essa. Carlo Barbati
1° Gennaio 1967 - 1° Gennaio 2017 Cinquant’anni e il Mondo non è ancora in pace!
Q
uando negli anni Sessanta nel mondo c’erano due grandi superpotenze, USA e URSSS, che si fronteggiavano militarmente, politicamente, economicamente; quando il Muro di Berlino costituiva il simbolo di questa divisione; quando la Guerra Fredda rischiava di far precipitare la Terra in un nuovo conflitto mondiale, Paolo VI indiceva la prima giornata della pace, stabilendola al 1° gennaio 1967, nella ricorrenza liturgica di Maria Madre di Dio, affidando alla Vergine Santa le preghiere che si sarebbero levate dai popoli del mondo. Spesso Papa Francesco ha ricordato che “Più che mai abbiamo bisogno di pace in questa guerra che è dappertutto nel mondo”: in Siria, in Iraq, in Afghanistan, negli attacchi dell’Isis che hanno seminato la morte fin nel cuore dell’Europa, nel conflitto in Ucraina, nell’instabilità in tutto il Mondo Arabo (Africa settentrionale, Penisola Arabica), nelle guerre dimenticate dell’Africa: tra i conflitti religiosi e quelli tribali. E, come se tutto ciò non fosse già fin troppo, ci sono ancora “prove” di nuova Guerra Fredda tra USA e Russia che rischiano di destabilizzare ancora di più situazioni di per sé precarie. In uno scenario siffatto il tema scelto per la celebrazione della 50a. Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2017 (la quarta di Papa Francesco) è “La non violenza stile di una politica per la pace”. Il Messaggio del Papa viene inviato alle cancellerie di tutto il mondo e segna anche la linea diplomatica della Santa Sede per l’anno che si apre. «Il moltiplicarsi di focolai di violenza - riporta la sala Stampa vaticana - genera gravissime e negative conseguenze sociali: il Santo Padre coglie questa situazione nell’espressione “Terza Guerra Mondiale a pezzi”. La pace, al contrario, ha conseguenze sociali positive e consente di realizzare un vero progresso. Con questo Messaggio, Papa Francesco intende indicare un passo ulteriore, un cammino di speranza adatto alle presenti circostanze storiche: ottenere la risoluzione delle controversie attraverso il negoziato, evitando che esse degenerino in conflitto armato. Dietro questa prospettiva c’è il rispetto per la cultura e l’identità dei popoli, dunque il
superamento dell’idea secondo la quale una parte sia moralmente superiore a un’altra. Nello stesso tempo questo non significa che una nazione possa essere indifferente alle tragedie di un’altra. Significa, invece, riconoscere il primato della diplomazia sul fragore delle armi». Già ad Assisi il 20 settembre 2016, nella giornata di preghiera per la Pace nell’incontro con i leader religiosi e personalità della politica e della cultura, si è testimoniato che vivere insieme si può, che il mondo sta facendo qualche passo avanti anche quando non lo si vede, che la preghiera non è inutile anche quando sembra non stia dando frutto (Gesù ci ha invitato a pregare sempre, senza stancarsi mai), che si possono e si debbono cercare vie comuni alla pacifica convivenza tra i popoli. Uniamo perciò le nostre preghiere a quelle del Santo Padre e partendo dal nostro piccolo, facciamo sì che “la non violenza” diventi il nostro stile di vita, mentre ci auguriamo che i Capi delle Nazioni intensifichino i loro sforzi per far parlare la diplomazia e non le armi. Giovanna Argentieri
CONDIVISIONE DELLE ATTIVITÀ DEI RAGAZZI
Si va in scena!
S
abato 8 ottobre, in occasione dell’ingresso in parrocchia di Don Renato, il salone ha cominciato pian piano a gremirsi di bambini, ragazzi, adulti, anziani… accorsi tutti per assistere allo spettacolo “Giò e Na”, messo in scena dal gruppo, praticamente al completo, dei ragazzi. Nessuno però, si sarebbe aspettato una performance come questa, che ha saputo stupire sotto innumerevoli aspetti il suo pubblico, come dimostra il fatto che questo non abbia lesinato applausi e risate dall’inizio fino agli inchini finali. La vicenda narrata era quella di Giona, chiamato da Dio a portare alla peccaminosa città di Ninive un messaggio di conversione e misericordia (tema a noi caro quest’anno). Un Giona interpretato egregiamente, che ha saputo manifestare la reticenza del profeta a portare il messaggio ai niniviti, chiuso nella concezione di una salvezza “esclusiva”, che non poteva riguardare anche quei cittadini così dissoluti che invece Dio sembrava proprio deciso a trarre in salvo. Una storia che i ragazzi, con l’immancabile e fondamentale regia di Vittoria, hanno saputo rendere moderna e originale. Gli elementi inaspettati si sono mostrati da subito: il sipario si è aperto, o meglio chiuso con un presentatore dall’accento inglese che ringraziava il pubblico per la visione, e che si è unito poi più volte ai personaggi, interrompendo la finzione scenica. Tre “Voci” si sono presentate poco dopo e hanno guidato lo svolgersi della trama, un
maestoso Dio è apparso in seguito a braccia incrociate a dialogare con il profeta. Colpi di scena e novità, che hanno reso lo spettacolo unico e innovativo rispetto ai precedenti. Incredibile poi la scenografia, che si deve a Vittoria: chi avrebbe immaginato, aperto il sipario, che quei semplici strumenti presenti sul palco (un lenzuolo bianco, una tinozza e dei bancali di legno) avrebbero saputo trasformarsi di volta in volta in una nave, nel costato della balena Na, in uno scenario cittadino della peccaminosa Ninive. Luci e musica diretti da Bruno hanno fatto il resto, ricreando l’atmosfera di ogni situazione ed esprimendo al meglio le emozioni provate dai personaggi sulla scena: così assieme all’equipaggio anche gli spettatori si sono sentiti in balìa della tempesta tra i tuoni, il vento e i flutti che scuotevano la nave, così come si sono riposati all’ombra del ricino assieme allo stanco Giona, e si sono sentiti al suo fianco nel buio ventre della balena. Facciamo allora ancora un applauso meritato a questo gruppo di ragazzi che si dimostra sempre più unito, (oltre che ormai espertissima compagnia di attori) e a tutti i più piccoli aiutanti e personaggi, che si sono dimostrati all’altezza dei compagni, e infine a chi ha aiutato: Emanuela e Paola. Applausi, applausi e si cali il sipario ... almeno fino al prossimo spettacolo! Giulia Coscia
CONDIVISIONE DELLE ATTIVITÀ DEL GRUPPO CARITAS
Dov’è carità e amore...
I
n parrocchia, già da qualche anno, un gruppo di volontari delegati Caritas si occupa delle attività caritative, legate alla distribuzione di generi di prima necessità alle famiglie in situazione di disagio economico. In occasione dell’uscita del nuovo notiziario vogliamo informare l’intera Comunità Parrocchiale che d’ora in poi partirà una nuova metodologia per la raccolta del cibo. Chiunque desideri donare alimenti a lunga conservazione, che saranno poi destinati alle famiglie della nostra comunità che vivono una situazione di disagio e di difficoltà, potrà lasciare le proprie offerte in cibo direttamente in chiesa durante le messe della prima domenica del mese. I volontari della Parrocchia si occuperanno poi della conservazione e della distribuzione del venerdì pomeriggio di ciò che è stato donato secondo i criteri sottoscritti a livello diocesano e che possono essere illustrati a chiunque sia interessato. Invitiamo tutte le famiglie della parrocchia ad una maggiore attenzione a questo
bisogno ed ad un coinvolgimento diretto dei bambini e ragazzi. Approfittiamo inoltre per raccontarvi un’iniziativa alla quale siamo stati sollecitati dal nostro Parroco Don Renato. Ci piacerebbe riuscire a creare un rapporto di vicinanza più stretto con gli anziani della nostra parrocchia. Pensavamo di andare a trovarli a casa loro in momenti forti di vita ed attività della parrocchia e ci immaginiamo anche di riuscire a portare direttamente i nostri auguri di buon compleanno ad ognuno di loro. Per realizzare tutto questo cerchiamo volontari di tutte le età che possano dedicare un paio di ore alla settimana a questo servizio. È sicuramente un’iniziativa utile a rafforzare i legami della nostra comunità, di attenzione rispetto alle persone più fragili e di grande arricchimento personale. Chiunque volesse comunicarci la propria disponibilità può contattare Don Renato, Paola, Emi, Daniela o Sara. Chiedete pure di noi all’oratorio. Grazie!!! Gruppo Caritas
7 km da gerusalemme
Q
uesto è il titolo del film che noi giovani e adolescenti abbiamo guardato e analizzato durante gli incontri di catechesi. I 7 km del titolo rimandano a 7 km metaforici per rappresentare la distanza tra Dio e l’uomo moderno, preso dal lavoro e distante da un percorso di vita spirituale. L’attore Luca Ward interpreta proprio questa figura ed è il protagonista scettico del film. Il regista ha voluto giocare inserendo ripetuti flashback che aiutano a comprendere l’evoluzione spirituale del protagonista che è accompagnato e aiutato dalla figura di Gesù.
Questo Gesù che si è rivelato durante il viaggio in Terrasanta, non è un Gesù distante e astratto: in alcune occasioni è una figura che sa tutto, che appare scompare, ma contemporaneamente egli è anche una figura simpatica, moderna e umana che beve coca-cola, un compagno di strada che sta al fianco del protagonista durante tutto il suo cammino; non parla di sé o della sua vita, infatti non risponde alle domande di Alessandro sulla sindone. Ci fa capire che Dio sceglie gli uomini per parlare di sé ad altri uomini. Il film cerca di attualizzare l’esistenza di Dio nella vita di ognuno di noi. Dove incontriamo Gesù nella nostra vita? Siamo in grado di riconoscerlo? Altro spunto di riflessione potrebbe essere il discorso legato alla fede. Durante la riflessione, alcuni di noi ragazzi hanno pensato che l’evoluzione spirituale di Alessandro fosse troppo facile; non si può avere fede solamente dopo la rivelazione di Gesù. Sarebbe troppo bello incontrare Dio e parlargli dei nostri problemi, dei nostri dubbi e delle nostre perplessità. La fede infatti è un’adesione a un messaggio, a un annuncio, fondata sull’accettazione di una realtà che non risulta ai nostri occhi immediatamente evidente. Dobbiamo quindi accoglierla come vera nonostante il mistero che l’avvolge. La fede ci fa ritenere possibile quello che ancora non conosciamo personalmente o che non abbiamo sperimentato. Film che consiglio assolutamente Marta Ramella
APPUNTAMENTI_Parrocchiali Dicembre Nel corso del mese di Dicembre sarà possibile iscriversi al concorso presepi, le cui modalità verranno comunicate nelle prossime settimane. Agli anziani della parrocchia, sabato 10 e domenica 11 saranno portati gli auguri di Natale.
SABATO 3: Cena e festa di Natale della Polisportiva MARTEDÌ 6: ore 21.00
Gruppo Liturgico
GIOVEDÌ 8: ore 10,30
Santa Messa con la partecipazione delle coppie che festeggiano l’anniversario di matrimonio; a seguire verrà offerto un aperitivo in oratorio.
DOMENICA 11: ore 18.00
Incontro del Gruppo Famiglie, con cena a seguire (h 19.30)
GIOVEDÌ 15: ore 16.00
Riunione del gruppo Caritas
VENERDÌ 16: ore 21.00
Riunione del consiglio dell’oratorio.
SABATO 17: ore 15.00
confessioni natalizie per 5ª elem. 1ª-2ª-3ª media ore 17.30 momento di spiritualità e confessioni natalizie per adolescenti e giovani
DOMENICA 18: Pranzo di Natale in oratorio; dopo pranzo sarà messo in
scena dai ragazzi lo spettacolo “Natale in prima pagina”
GIOVEDÌ 22: dalle 9.00 alle 11.00
confessioni al Cuore Immacolato
VENERDÌ 23: dalle 15.00 alle 16.15
confessioni a San Grato (proseguiranno anche dopo la Messa)
SABATO 24: dalle 15.00 alle 19.00
confessioni in Chiesa Parrocchiale
dal 27 al 30: Camposcuola invernale a Pezzo per 3ª media e adolescenti SABATO 31: Capodanno in oratorio aperto a tutti; sarà possibile iscriversi presso il bar dell’oratorio.
gennaio dal 2 al 5: Tre giorni a Pezzo aperta a tutte le famiglie. VENERDÌ 6: Gita Presepi DOMENICA 8: premiazione del concorso presepi. VENERDÌ 13: ore 21.00
Riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale
SABATO 14: ore 19.30
Cena del Gruppo Famiglie, con incontro a seguire (h 21.00)
LUNEDÌ 23: ore 21.00
Incontro per i 18enni presso la Cabrini
DOMENICA 29: festa di Don Bosco
Pranzo in oratorio e nel pomeriggio Caccia al Tesoro!
MARTEDÌ 6: ore 21.00
Gruppo Liturgico
APPUNTAMENTI_Diocesani Dicembre LUNEDÌ 5: ore 20.45
Consiglio Pastorale Diocesano
GIOVEDÌ 8: SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE
ore 18.00 Celebrazione Eucaristica in Cattedrale presieduta dal Vescovo, con il rito di ammissione tra i candidati al sacramento dell’Ordine
SABATO 10: dalle 15.00 alle 17.00 presso Casa Betania, Lodi “Oltre…” percorso spirituale per persone separate, divorziate, risposate GIOVEDÌ 8: GIORNATA DIOCESANA DEL QUOTIDIANO “AVVENIRE”
Centro Diocesano Vocazioni Incontro Gruppo Sicar (proposta spirituale per un discernimento vocazionale rivolto ai giovani, in ricerca vocazionale)
LUNEDÌ 12: ore 21.00
Incontro MEIC con Thomas Fazi ore 20.30 CSI - Natale dello sportivo
SABATO 17: Caritas, Migrantes
Natale per tutti: preghiera e pranzo condivisi fra volontari e ospiti dei segni di servizio
dal 28 al 30: Azione Cattolica, Pellegrinaggio diocesano SABATO 3: Azione Cattolica, Veglia di preghiera di fine anno
gennaio DOMENICA 1: GIORNATA MONDIALE DELLA PACE MERCOLEDÌ 4: Azione Cattolica, Incontro “La Dimora” VENERDÌ 6: EPIFANIA - GIORNATA DELL’INFANZIA MISSIONARIA SABATO 14: dalle 15.00 alle 17.00 presso Casa Betania, Lodi “Oltre…” percorso spirituale per persone separate, divorziate, risposate DOMENICA 15: Celebrazione diocesana della 102° giornata mondiale del migrante e del rifugiato Centro Diocesano Vocazioni - Incontro Gruppo Sicar
LUNEDI 16: ore 21.00
Incontro MEIC con Luigi Accattoli
MERCOLEDÌ 18: ore 21.00 - VIGILIA DI SAN BASSIANO Veglia diocesana in Cattedrale (S. Messa)
dal 18 al 25 - Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
GIOVEDI 19: SAN BASSIANO
ore 10.00 nella Cripta della Cattedrale Omaggio della Municipalità ore 10.30 S. Messa in Cattedrale ore 16.30 Celebrazione dei Secondi Vespri in Cattedrale
SABATO 21: Caritas – Giornata di Ritiro Spirituale per volontari e animatori delle Caritas parrocchiali Azione Cattolica - Feste e marce della pace (nei vicariati)
DOMENICA 22: ore 21.00 presso la parrocchia di San Lorenzo, piazza San Lorenzo 9
La Parola ai giovani, percorso di catechesi per giovani adulti della Diocesi di Lodi
SABATO 28: Azione Cattolica - La Tenda, scuola di spiritualità per giovani DOMENICA 30: Giornata dei malati di lebbra
Calendario delle messe di suffragio Dicembre 1 2 3 4
5 6 7 8
GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DOMENICA
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ
9 VENERDÌ 10 SABATO 11 DOMENICA
12 13 14 15 16
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
17 SABATO 18 DOMENICA
ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16.30' in Cripta ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 20.45' in Cripta ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia
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LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
24 SABATO
ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 20.45' in Cripta ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato ore 21,30 in Parrocchia
Def. Bertolotti Gina Def. Fam. Opizzi - Tonani Pro populo Pro populo Def. Luigi - Luigina - Fiorenzo Def. Maraschi Tiziana Def. Catena Rodolfo Def. Fam. Nocita Def. Polli Giuseppina Def. Claudio Pro populo Def. Soffientini Giuseppe Def. Fam. Grillo Def. Guerino - Vittoria - Carla - Giancarlo Def. Latino e Rita Def. Giovanna - Giuseppe Def. Fam. Calvi - Germani Def. Fam. Polli e Mai Pro populo Def. Luigi - Carolina - Giancarlo - Carla Def. Fam. Bernocchi - Goglio Def. Fam. Cecchi e Paolo Def. Fam. Schiavi Def. Boni Giuseppina - Bruno - Gerolamo Def. Fam. Capra Def. Lombardi Mario e Giancarlo Def. Gaetano - Marco Def. Orsini Giovanni Def. Lombardi Giuseppe e Giovanna Def. Razzetti Lino Def. Moroni Giovanni e Maria Def. Rinaldo - Giuseppina - Achille - Tiziana Def. Catena Rodolfo Def. Fam. Goglio - Giuliani Def. Giuseppe - Pierre Pro populo Def. Fam. Lanfrì - Amartieri Def. aderenti all'Apostolato della Preghiera Def. Ardemagni Gino e Silvana Def. Castelli Luigina e Fam. Pro parrocchia
25 DOMENICA
26 LUNEDÌ
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MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO
ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 20.45' in Cripta ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato ore 16,30 in Parrocchia
Pro populo Def. Pavan Antonio Def. Giancarlo - Carla - Vittoria - Guerino Def. Piloni Giuseppina - Margherita - Domenico Pro populo Def. Tiziano - Emanuela Def. Fam. Denti Def. Rita - Marisa - Luigi Pro populo Def. Maraschi Giuseppina e Rinaldo Def. Cattaneo Sante Def. Emilia "Te Deum" di ringraziamento di fine anno
ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato
Def. Goglio Raimondo Def. Luigi - Luigina - Fiorenzo Def. Indica Paride Def. Giancarlo - Vittoria - Guerino - Carla Pro populo Def. Spoldi Pietro e Ernestina Secondo l'intenzione dell'offerente per ringraziamento
gennaio 1 DOMENICA
2 LUNEDÌ 3 MARTEDÌ 4 MERCOLEDÌ 5 GIOVEDÌ 6 VENERDÌ
7 SABATO 8 DOMENICA
ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 20.45' in Cripta ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia
9 LUNEDÌ 10 MARTEDÌ
ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato
11 MERCOLEDÌ 12 GIOVEDÌ 13 VENERDÌ
ore 20.45' in Cripta ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato
Intenzione parrocchia Claudio e Adelina Def. Fam. Maraschi - Doldi Def. Luppi Lucietta Def. Bignamini Francesco Pro populo Def. Soresini Giuseppe - Daria - Agostino Def. Fam. Maraschi - Doldi Def. Pietro e Rosa Def. Vanazzi Carlo e Giuditta Def. Giancarlo - Carolina - Luigi - Pietro Def. Tiziana Pro populo Def. Cesira Def. Fam. Capra Def. Indica Paride Def. Bertolotti Gina Def. Belgo Def. Marini Mariella Def. Marzagalli Attilio e Giovanni Def. Giuseppe e Pierre
14 SABATO 15 DOMENICA
16 17 18 19 20 21 22
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DOMENICA
23 24 25 26 27
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
28 SABATO 29 DOMENICA
30 LUNEDÌ 31 MARTEDÌ
ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 20.45' in Cripta ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 20.45' in Cripta ore 8,30 al Cuore Immacolato ore 16,30 a San Grato ore 16,30 in Parrocchia ore 8,30 a San Grato ore 9,30 al Cuore Immacolato ore 10,30 in Parrocchia ore 16,30 in Parrocchia ore 16,30 a San Grato ore 8,30 al Cuore Immacolato
Def. Fam. Doi Def. Lombardi Mario e Giancarlo Def. Fam. Pini - Paravisi Def. Gabriella Def. Tarcisio - Vittorio - Carmelita Pro Populo Def. Galmozzi Anna Def. Mannucci Delia e Lelio Sospesa per Veglia S. Bassiano in Cattedrale Def. Marini Luigia e Bassano Intenzione parrocchia Def. Fam. Pettinari - Caldarini Intenzione parrocchia Def. Morstabilini Giancarlo e Domenico Def. Rinaldo - Giuseppina - Achille - Tiziana Pro Populo Def. Enrico e Teresa Def. Tiziano ed Emanuela Ad onore dello Spirito Santo Def. Pavan Antonio Def. Fam. Cecchi e Goglio Paolo Def. Emilia Def. Fam. Cattaneo - Anelli Intenzione parrocchia Def. Francesco e Ferruccio Def. Cattaneo Sante Def. Alboni Massimiliano e fam. Pro Populo Def. Cirini Maria Enrica Def. Marini Giovanni e Carolina
OFFERTE MESE di OTTOBRE - NOVEMBRE Carissimi, con questa pagina, che sarà sempre presente sul nostro nuovo notiziario parrocchiale, vorrei inaugurare uno stile che possa rendere sempre più partecipe la comunità di quelli che sono gli “andamenti famigliari” in termini di economia. Credo sia importante anche questo perché ognuno possa assumersi con coscienza le proprie responsabilità. Avrete notato che si sta cercando di rendere accoglienti le chiese facendo funzionare il riscaldamento, e decorosi i funerali garantendo sempre l’organista, il cantore ed il lettore. Come tutte le cose, tutto, è perfettibile, quindi si accolgono volentieri consigli e proposte. Grazie. D. Renato
Alla Caritas Parrocchiale dalle offerte per le comunioni del primo venerdì del mese e fatte ai ministri straordinari dell’Eucarestia: Mese di Ottobre: €.185,00 Mese di Novembre: €.175,00 Pesca di beneficenza per la Sagra: €.1.520,00 Un grazie particolarmente sentito a tutti i volontari ed operatori della Pesca di beneficenza, quelli noti e quelli meno noti o nascosti dietro le quinte che si adoperano per la buona riuscita di questo momento di “festa” così prezioso per la parrocchia. Grazie davvero perché il vostro contributo in fatica, entusiasmo e tempo è una testimonianza importante. Pro Parrocchia: N.N.€.50,00 a suffragio della def. Viola Teresa, gli amici dell’oratorio €.70,00 dai “coscritti” del 1950 €.60,00 da parte degli agricoltori per la festa del Ringraziamento €.250,00 dalla vendita delle torte del 12/13 novembre €.1.128,00 Lampada del Santissimo: N.N.€.5,00 - Sig. Cutri €.5,00 - N.N.€.5,00 - Bertolotti Rosetta €.5,00 - Sig. Morstabilini €.5,00 - Sig. Cattaneo €.10,00 Grazie alla famiglia di San Grato che ha generosamente provveduto alla sostituzione dei vetri nella sacrestia della Chiesa: erano vecchi e pericolosi perché ancora fissati con lo stucco. L’occhio attento di chi ama la propria Chiesa ha visto, chiesto, provveduto.
Grazie di vero cuore a nome di tutta la comunità!
Chi volesse, può liberamente contribuire alle spese di stampa.
Grazie