PO R T F O L I O ARCHITETTURA
M ARTA PAO L U CCI
Nata e cresciuta in una famiglia di medici, ho scelto di seguire una strada completamente diversa; il mio interesse per l’architettura probabilmente è dovuto alla passione della mia famiglia per l’arte e la fotografia, grazie ai quali abbiamo compiuto numerosi viaggi. La scelta di iscrivermi alla Facoltà di Architettura fu inizialmente una sorta di scommessa, che alla fine mi ha portato ad apprezzare moltissimo l’architettura, l’arte, la fotografia, il design e la grafica. Questi anni di studio sono stati accompagnati da viaggi, workshops, esperienze di studio all’estero e fotografie che hanno arricchito le mie conoscenze e incrementato la mia passione. I lavori selezionati in questo portfolio rappresentano le mie attitudini personali e il mio approccio verso l’architettura attraverso illustrazioni, schemi e fotografie.
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MA R T A P A O L U C C I Curriculum vitae et s tu d i o ru m
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LINGUE
DATI PERSONALI
Nome: Cognome: Data di nascita: Città di residenza:
Italiano
Marta Paolucci 8 Maggio 1991 Roma
Madrelingua
Inglese Livello C1, padronanza
Francese Livello B2, autonomia
CONTATTI & INFO
Via Marco Atilio, 8 00136, Roma, Italia
CERTIFICATI
2009
Inglese - CAE - C1 University of Cambridge Inglese - FIRST - B2 University of Cambridge
paolucci.marta@gmail.com +39 392 8166609 2005
Inglese - KET - A2 University of Cambridge Francese - DELF - A2 MInistère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche
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STUDI
2018
Iscrizione all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia
2013 2016
Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Archietettonica Facoltà di Architettura Università degli Studi Roma Tre 110 / 110 21 Luglio 2016
2014
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Erasmus presso l’Université de Liège, École d’Architecture Liegi, Belgio Durata: 5 mesi
2010 2013
Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Facoltà di Architettura Università degli Studi Roma Tre 110 / 110 1 Ottobre 2013
2005 2010
Diploma di liceo classico Liceo-Ginnasio Statale Dante Alighieri, Roma 88 / 100
WORKSHOPS & ESPOSIZIONI
Mag 2015
April 2014
Contributo all’esposizione: La via Latina, da Porta Capena al Parco degli Acquedotti. Studio per settori di città: dalla Torre del Fiscale a via P. Togliatti Coordinamento: L. Franciosini Biennale dello Spazio Pubblico 2015 Workshop | Thématique spécifique (urbaine / paysagère) à relations transversales Coordinamento: R. Occhiuto Université de Liège | Lingua Francese
Gen 2014
Workshop | Roma Tre al valco San Paolo, 3 sites for 3 different expansions options Coordinamento: M. Furnari (Roma Tre) O. Touraine (USC) Università degli Studi Roma Tre | Lingua Inglese
Mag 2013
Contributo all’esposizione: Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico. Coordinamento: A. Metta Biennale dello Spazio Pubblico 2013
Apr-Dic 2015
ESPERIENZE LAVORATIVE
ABILITÀ PERSONALI
Stage | Studio Kion, Architetti e Ingegneri Associati
Fotografia Post-produzione
Feb.2017 Collaborazione | Eur S.p.a Disegno Cad
in corso
Plastici Impaginazione Lavoro di gruppo
ABILITÀ INFORMATICHE
Office Suite | Word, Excel, Power Point
Photoshop
iWork Suite | Pages, Numbers, Keynote
Illustrator
Sap 2000
Indesign Autocad 2d | 3d Rhinoceros SketchUp Archicad 7
PROGETTI UNIVERSITARI
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Restauro della Cisterna Mediana della Villa dei Quintili
Asilo OugrĂŠe
Edificio per uffici Pinterest
Laboratorio di Restauro 2013
Laboratorio di Progettazione 2014
Laboratorio di Progettazione 2014
CONCORSI 34
40
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Centro Sportivo Via Latina
Lega Navale Porto Recanati
Turn
BrĂš
Laboratorio di Progettazione 2015
Tesi di Laurea Magistrale 2016
Winter Station 2016
Periferica 2017
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PROGETTI U N I V E RS I TARI
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RESTAURO DELLA CISTERNA MEDIANA DELLA VILLA DEI QUINTILI Roma
PROGETTO UNIVERSITARIO | 2013 Laboratorio di Restauro Prof.sa M. Segarra Lagunes
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Realizzazione di un polo infomativo e museale all’interno della cisterna romana
CONOSCENZA | RESTITUZIONE | RIUSO All’interno del complesso della Villa dei Quintili si trova la Cisterna Mediana che, insieme ad altre cisterne, alimentava le terme della villa grazie ad un sistema privato di acquedotti. Il progetto è stato supportato da una lunga fase di studio del manufatto, per conoscere le dimensioni, le fasi costruttive, le caratteristiche materiche e i tipi di degrado delle superfici. Il progetto prevede il restauro della struttura per restituire, almeno in parte, la primitiva forma architettonica. Lo scopo del progetto è realizzare degli ambienti che raccontino la storia del manufatto e che ne permettano un nuovo utilizzo, nel rispetto della sua storia.
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CONOSCENZA | RESTITUZIONE La prima fase del progetto di riuso della Cisterna è stata caratterizzata da uno studio attento e rigoroso del manufatto. Sono stati ridisegnati al vero dettagli materici e architettonici ed è stato eseguito un rilievo geometrico della pianta e dei prospetti per poter realizzare un buon eidotipo. Dallo studio di documenti storici e dall’osservazione delle caratteristiche materiche e costruttive si è risaliti alle diverse fasi costruttive della Cisterna: la prima di epoca romana (II sec. d. C.) e la seconda medievale. Successivamente, è stata effettuata un’attenta analisi del degrado delle superfici con conseguenti ipotesi di restauro superficiale e strutturale.
Sezione stato di fatto
Prospetto sud-ovest stato di fatto 15
Mappa del degrado, prospetto sud-ovest 16
RIUSO Il progetto di riuso prevede la realizzazione di un centro informativo e museale riguardante la Villa dei Quintili e, in particolare, la Cisterna Mediana. Si prevede un’azione di scavo per rimuovere la terra accumulata nel piano interrato; questa zona non sarà accessibile ai visitatori, ma potrà essere osservata dal piano superiore, attraverso porzioni trasparenti del piano di calpestio. Le antiche volte verranno ricostruite in mattoni cotti, per ricreare l’ambiente originario della cisterna, privandole della loro antica funzione strutturale. La parte settentrionale dell’edificio verrà lasciata aperta, a giardino; da qui si potrà salire al piano di sopra, dove un solaio, appeso alla nuova copertura, ospiterà uno spazio multimediale.
Schizzo progettuale
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Pianta piano terra 18
Pianta primo piano
Informazioni Spazio Espositivo Zona lettura Zona relax Spazio Multimediale
Schemi funzionali
Sezione BB’
Sezione AA’ 19
ASILO PER OUGRÉE Liegi
PROGETTO UNIVERSITARIO | 2014 Laboratorio di Progettazione Prof.sa R. Occhiuto
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Realizzazione di un asilo nel quartiere di Ougrée, nella periferia di Liegi
CONNESSIONE | NATURA | LUCE La periferia di Liegi si sviluppa, in particolar modo, seguendo il corso del fiume Mosa; lungo le sue sponde, infatti, si insediarono numerosi impianti carboniferi, ormai abbandonati. Ougrée è un quartiere residenziale a sud di Liegi, in parte abbandonato, che necessiterebbe interventi di connessione con la città e nuovi servizi pubblici che ne permettano una riqualificazione edilizia, sociale e ambientale. Il progetto prevede una riconnessione urbanistica con la città di Liegi, attraverso la creazione di una nuova fermata della linea ferroviaria e di un parco lineare ciclopedonale lungo la Mosa; inoltre, prevede la realizzazione di un asilo che serva non solo il quartiere di Ougrèe, ma anche i quartieri residenziali limitrofi.
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CONNESSIONE Il quartiere di Ougrée risulta sostanzialmente isolato dalla città di Liegi; gli elementi di divisione sono un grande impianto carbonifero abbandonato e una strada ad alto scorrimento che collega le due sponde della Mosa. Gli obiettivi iniziali, dunque, sono stati: il riutilizzo dell’impianto carbonifero, come museo e parco industriale; la realizzazione di un parco lineare ciclopedonale lungo la Mosa; la connessione, tramite un ponte ciclo-pedonale tra le zone residenziali che si trovano sulle sponde del fiume; una nuova fermata della linea ferroviaria in prossimità del nuovo asilo. Per portare nuova vita al quartiere si è riorganizzato l’isolato adiacente l’area di progetto con un nuovo edificio residenziale e un piccolo centro polivalente di quartiere, con sale di concerto, sale espositive e una biblioteca.
Linea ferroviaria
Edifici abbandonati
Sponda della Mosa 22
NATURA | LUCE Il progetto del nuovo asilo cerca di integrarsi con il parco che lo circonda; la pianta, infatti, presenta un corpo centrale di servizio, dal quale si snodano i nuclei delle aule che, protendendosi verso il parco, cercano di entrare a farne parte. Ogni blocco di aule ha un fronte libero che si affaccia sul parco; questi fronti sono vetrati per permettere ai bambini di sentirsi immersi nella natura e per sfruttare al massimo la luce naturale. Gli spazi interni sono caratterizzati da doppie altezze che creano spazi molto differenti tra loro, alcuni più ampi e areosi, per lo studio e il gioco, e altri più bassi e accoglienti, per la zona notte. Il corpo centrale dell’edificio costituisce lo spazio di aggregazione tra le classi; qui vi sono dei giochi di luce dati dalle aperture della copertura e dalle vetrate dei prospetti. Poichè l’asilo si trova in un parco, gli spazi esterni sono sfruttati da una parte con dei piccoli orti gestiti dai bambini, dall’altra come spazio di gioco.
Schizzo di progetto di un’aula
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A
Pianta quota 0.00 mt 24
A’
Dettaglio pianta quota +3.00 mt
Sezione AA’ 25
EDIFICIO PER UFFICI PINTEREST Roma
PROGETTO UNIVERSITARIO | 2014 Laboratorio di Progettazione Prof. M. Furnari
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Realizzazione di un edificio che ospiti gli uffici di Pinterest
POLARITÀ | FLESSIBILITÀ | PERCORSI L’edificio è stato progettato in modo da ricucire visivamente l’isolato e, allo stesso tempo, di aprirlo al pubblico, permettendo l’accesso alla piazza. Uno degli scopi è quello di progettare una nuova polarità del quartiere, grazie all’apertura della piazza e ai servizi presenti al piano terra dell’edificio. Il progetto si basa sulla flessibilità degli spazi di lavoro, modificabili a seconda delle necessità, e sulla trasparenza tra gli ambienti e tra i piani. Queste due caratteristiche sono ribadite dai numerosi percorsi che permettono di vivere liberamente gli spazi.
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POLARITÀ
Pianta quota 3.00
Uno degli obiettivi del progetto è quello di creare una nuova polarità nel quartiere Ostiense, a Roma. L’edificio, infatti, non ospiterebbe solo gli uffici di Pinterest, ma anche nuovi servizi per il quartiere. L’edificio ha un impianto ad elle, con due bracci collegati da una colonna vetrata, a cui corrisponde l’accesso principale. L’edificio è posizionato in modo tale da marcare i confini del lotto, racchiudendo all’interno una piazza aperta al pubblico, che ospita degli spazi di aggregazione, relax e gioco per tutti i cittadini. Un secondo obiettivo è quello di coinvolgere gli abitanti del quartiere nelle attività dell’azienda, perciò il piano terra presenta attività pubbliche, collegate al mondo iconografico di Pinterest. Vi si trovano un bar-ristorante, allestito con pannelli che ospitano le foto degli utenti di Pinterest; una biblioteca, una mediateca e una piccola sala proiezioni, che permettono ai cittadini di scoprire questo mondo.
Pianta quota 0.00 mt 28
FLESSIBILITÀ | PERCORSI I primi due piani dell’edificio sono accessibili al pubblico, mentre gli ultimi tre sono accessibili esclusivamente al personale. Ogni piano, infatti, presenta attività specifiche; tuttavia, i settori lavorano spesso insieme, per questo motivo sono state realizzate una serie di doppie altezze con scale che permettono di muoversi rapidamente da un settore all’altro. Si tratta, infatti, di un edificio per uffici moderno, basato sulla flessibilità degli spazi, che possono cambiare a seconda delle esigenze, e sul movimento. L’assetto dei piani, quindi, varia continuamente, non solo per quanto riguarda gli arredi, ma anche per quanto riguarda la posizione delle doppie altezze e dei collegamenti verticali. Altri fattori di grande importanza sono la trasparenza e la luminosità: sono presenti numerose doppie altezze vetrate e tutte le aperture sono schermabili attraverso dei pannelli mobili. Gli spazi interni presentano poche divisioni opache, in quanto si è cercato di mantenere lo spazio il più possibile aperto, per sfruttare al massimo la luce naturale e per incentivare la condivisione tra gli impiegati.
Atrio
Doppia altezza uffici
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Prospetto via Ostiense
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Sezione pianerottoli atrio
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Sezione doppie altezze uffici
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Sezione sala riunioni
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CENTRO SPORTIVO RICONNESSIONE E RISCOPERTA DELL’ANTICA VIA LATINA Roma
PROGETTO UNIVERSITARIO | 2015 Laboratorio di Progettazione Prof. L. Franciosini
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Riscoperta della via Latina e realizzazione di un centro sportivo
SCAVO | LUCE | PROSPETTIVE Il progetto si occupa di due ambiti paralleli: la riscoperta della via Latina e la realizzazione di un nuovo accesso al Parco degli Acquedotti attraverso la realizzazione di un centro sportivo. La riscoperta della via Latina avviene attraverso la realizzazione di un percorso scavato, tipo trincea, che la ripercorre e che si snoda attraverso una serie di reperti archeologici esistenti. Il nuovo accesso al parco, invece, è indicato dall’edificio del centro sportivo: una grande copertura, scandita da una serie di travi in cemento armato, nasconde le attività sottostanti, molte delle quali sono parzialmente ipogee (piscina, bar, auditorium e biblioteca). Al di sotto della copertura, dunque, non vi sono solo le attività ospitate nell’edificio, ma anche spazi aperti fruibili dai cittadini.
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PROGETTO DELLO SCAVO DELLA VIA LATINA
Planivolumetrico Pianta quota -2.00 mt 36
PROGETTO DEL CENTRO SPORTIVO
Pianta quota 0.00 mt
Pianta quota -2.00 mt 37
Pianta della copertura 38
Sezioni trasversali
Sezione prospettica 39
LEGA NAVALE Porto Recanati
TESI LAUREA MAGISTRALE | 2016 Tesi in Progettazione Architettonica Collaborazione: Giulia Lo Presti Relatore: Prof. F. Cellini Correlatori: Prof. S. Poretti Prof.sa P. Magrone
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Riqualificazione del magazzino industriale ex Montecatini a Porto Recanati e realizzazione di un edificio per una Lega Navale
STORIA | ANALISI | RIUSO Il progetto parte dall’analisi di alcuni particolari magazzini industriali della prima metà del Novecento, i “paraboloidi”, così definiti per la caratteristica forma della copertura. Si è proceduto studiando il fenomeno dei magazzini a copertura parabolica, inserendolo nel contesto storico dell’ingegneria italiana, per poi selezionare un edificio in particolare, quello di Porto Recanati. Il progetto prevede uno studio della struttura e della sagoma del paraboloide, seguito da un’ipotesi di restauro e da un progetto di riqualificazione e di riuso, attraverso la realizzazione di un rimessaggio di barche a vela, in connessione con un edificio per una Lega Navale.
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STORIA I magazzini industriali a copertura parabolica furono costruiti in principalmente in Italia, in un periodo che va dal 1920 al 1977. Si tratta di strutture realizzate, nella maggior parte dei casi, in calcestruzzo con casseforme a piè d’opera. I silos parabolici erano usati prevalentemente dalle industrie chimiche per immagazzinare le polveri fosfatiche, usate abbondantemente nel periodo post-bellico; altre industrie che ne hanno sfruttato la capacità di immagazzinamento sono state gli zuccherifici e gli impianti di produzione del sale. La caratteristica forma parabolica, infatti, permetteva di immagazzinare grandi quantità di prodotto, non solo sfruttando l’altezza della costruzione, ma evitando anche le spinte dei prodotti sulle pareti laterali. Attualmente in Italia si contano circa 85 edifici che rientrano in questa categoria, molti dei quali vertono in stato di abbandono e rischiano la demolizione.
Esploso assonometrico strutturale 42
ANALISI
Ipotesi delle fasi costruttive
Il funzionamento di questi edifici era molto particolare: il prodotto da immagazzinare veniva introdotto nell’edificio, sotto forma di polvere, attraverso dei nastri trasportatori presenti in chiave alla struttura; la galleria che accoglieva questi nastri presentava dei fori, attraverso i quali il prodotto cadeva a terra disponendosi secondo il naturale angolo di riposo, di circa 35 gradi. Si creavano, dunque, dei coni di materiale che sfruttavano tutta l’altezza dell’ambiente. Successivamente entravano in azione delle macchine grattatrici che rimuovevano il materiale a terra e lo preparavano per l’imballaggio e la spedizione. Il magazzino di Porto Recanati è costruito interamente in cemento armato ed è costituito da dodici archi parabolici in serie, con un interasse di 6 m, connessi tra loro dalla galleria posta in chiave e da una serie di travetti secondari che fungono da controventi e che sostengono i pannelli in fibrocemento della copertura. Studiando edifici simili si è ipotizzato che le fondazioni siano costituite da travi rovesce, poste in corrispondenza degli archi, e connesse tra loro da catene trasversali. 43
RIUSO All’interno del magazzino si posizionerà un piano parallelo al lato maggiore del paraboloide, largo circa metà dell’ampiezza della struttura, al di sotto del quale vi sarà un rimessaggio per piccole imbarcazioni disarmate, chiuso da bris soleil; il piano uscirà dal paraboloide per circa 50 m, ospitando, al di sotto, la nuova Lega Navale. Il piano superiore sarà utilizzato per il rimessaggio delle barche a vela armate, nella parte che si trova all’interno del magazzino; le barche potranno esservi trasportate grazie ad un montacarichi elettrico.
Per valorizzare il paraboloide, è stata progettata una scala elicoidale in cemento armato che permetterà di raggiungere la galleria posta in chiave, per dare l’opportunità ai visitatori di accedere al punto più alto della struttura; da qui si potrà osservare al meglio la copertura parabolica, immaginando l’ambiente al tempo dell’uso originario, con i cumuli conici di materiale, e si potrà godere della vista sulla Lega Navale a nord, sul mare ad est e sulla città a sud; questo sarà reso possibile grazie a delle aperture vetrate che si realizzeranno nei pannelli di copertura.
La parte restante del piano presenterà un’apertura in corrispondenza della piscina, che quindi sarà all’aperto; dal piano si potrà accedere alla piscina attraverso gli spalti. Sarà presente anche un bar che permetterà di godere del panorama offerto dalla terrazza.
Il progetto mira ad integrare l’edificio preesistente con una nuova struttura, che sia nettamente distinguibile ma che non prevalga sul magazzino. L’obbiettivo, infatti, è quello di riqualificare il capannone industriale non solo per riutilizzarlo, ma anche per rivalutarlo, quindi per far rinascere l’amore dei cittadini per quella struttura che verte in stato di abbandono dal 1971 e per avvicinare i turisti e spingerli a conoscere questo straordinario edificio.
La Lega Navale, dunque, ospiterà la piscina, con gli spazi annessi degli spogliatoi, le aule per le lezioni teoriche, una sala conferenze e gli uffici.
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Pianta quota 0.00 mt
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Sezione DD’
Sezione AA’
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Vista dal molo
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Vista dalla piscina dall’alto
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Vista del fronte sud-ovest del paraboloide
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C ONCO RS I
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TURN Toronto
WINTER STATION | 2016 Gruppo di lavoro con Cecilia Tersigni
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Realizzazione di un’installazione temporanea
GIOCO | MOVIMENTO | RIUSO L’obiettivo del concorso è la realizzazione di un’installazione temporanea invernale, che entri in relazione con le torrette dei bagnini del lungolago di Toronto, che d’inverno non sono utilizzate. Turn è un’installazione costituita da una struttura di tubi innocenti appoggiata alla torretta del bagnino, alla quale è appeso un sistema di amache verticali, fissate a terra. Alla base di ogni amaca, a 30 cm dal suolo, si trova un disco di ferro; il gioco consiste nel salire su questo piatto e, attaccandosi ad una corda che pende dalla cima, giocare con la propria forza peso, ruotando attorno a queste amache colorate sferzate dal vento. Inoltre, la particolarità di questa struttura è che è composto da elementi o materiali totalmente riutilizzabili: i tubi innocenti potranno essere riutilizzati per molti altri impieghi, le corde e le amache potranno essere smontate e rimontate come vere e proprie amache in uno dei parchi o giardini della città.
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Vista del funzionamento 54
Prospetto sud-est
Dettaglio 55
BRÙ Sicilia
PERIFERICA | 2017 Gruppo di lavoro con Cecilia Tersigni e Valeria Volpe
Realizzazione di un food point temporaneo
SEMPLICITÀ | ORDINE Brù è un food point dedicato alla preparazione di una ricetta semplice e gustosa: la bruschetta. L’idea è quella di rivisitare questo piatto della tradizione meridionale utilizzando prodotti tipici Siciliani. La semplicità e la velocità della preparazione permette di ridurre al minimo lo spazio dedicato alla cucina, che occupa circa 5 mq. Lo scopo del concorso è quello di progettare uno spazio di massimo 10 mq, per cui i restanti 5 mq sono destinati ad una stanza all’aperto, un piccolo spazio di sosta dove mangiare al riparo dal caldo sole siciliano. questo spazio si genera grazie ad un semplice dispositivo: un pannello di legno che scorrendo permette al volume di assumere conformazioni d’uso differenti. Il pannello colorato diventa, quindi, l’elemento chiave che rende evidente e riconoscibile Brù nonostante la semplicità della sua forma architettonica e la sua taglia minuta.
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Pianta BrĂš_1:50
Sezione longitudinale_1:50
Prospetto frontale _pannello aperto_1:50
Pianta della copertura_1:50
Sezione trasversale_1:50
Prospetto laterale_1:50
Prospetto frontale _pannello chiuso_1:50
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A
B
Pannello di copertura di legno: 340 x 190 x 5 cm
Carrello fisso a due ruote
Cordolo di legno per bloccare lo scorrimento del pannello: 10 x 7 cm Ruota per agevolare lo scorrimento del pannello: 10 x 3 cm
Veletta di legno: 100 x 7 x 5 cm
Binario di scorrimento incassata nel pannello di copertura: 180 x 5 x 3 cm
Pannello scorrevole di legno: 220 x 190 x 5 cm
Pannello di copertura di legno: 340 x 190 x 5 cm
Binari per lo scorrimento del pannello di chiusura: 180 x 3 x 5 cm
B
Travetti di sostegno della copertura: 180 x 5 x 5 cm Pannello verticale di chiusura: 190 x 290 x 5 cm
Pannello verticale di chiusura: 340 x 290 x 5 cm
Struttura portante lignea: 10 x 10 cm Cisterne: acque bianche 150 l acque nere 150 l
Pannello verticale di chiusura: 340 x 290 x 5 cm
A
Pannello scorrevole di legno: copertura 220 x 190 x 5 cm pannello verticale 220 x 280 x 5 cm
Esploso assonometrico
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G raz ie!