Portfolio di Architettura _ Martina Quirico _ 2015-2020

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Martina Quirico

Selected works 2015-2020

PORTFOLIO

DI ARCHITETTURA


CONTENTS


2 7 43 49 57 69 77 93 107 119 127 137 157 173

Curriculum vitae

Informazioni generali

Studiare l’alta quota

Tesi di Laurea Magistrale in Archite ura Costruzione Ci à DESIGN UNITS

Riqualificare

Atelier di Composizione e Urbanis ca E

Unire

Atelier di Composizione e Storia E

Integrare

Atelier Costruire nel costruito F

Creare

Atelier di Archite ura degli interni

Dimensionare

Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

Intervenire

Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A OTHER PROJECTS

Osservare

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell’Archite ura

Progettare ad alta quota

Workshop introdu vo alle lauree magistrali Atelier 2000. Scenari di proge o in alta quota

Mostrare

Archite ura degli interni e alles mento

Analizzare

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

Parametrizzare

Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio WORK

Progettazione di intersezioni stradali

Collaborazione con il geometra Fabio Fresia


CURRICULUM VITAE PERCORSO DI STUDI Settembre 2010 Inizio studi presso I.I.S “G.A. Giobert” di As

Giugno 2015 Conclusione studi presso I.I.S “G.A. Giobert” di As Diploma di Perito Costruzione Ambiente Territorio (ex geometra)

Settembre 2015 Superamento test d’ammissione alla Facoltà di Archite ura del Politecnico di Torino

MARTINA QUIRICO

Settembre 2018

About me

Laurea triennale in Archite ura presso il Politecnico di Torino

Mi sono da poco iscri a all’Ordine degli Archite della Provincia di As ed ho intrapreso la carriera di Archite o libero professionista. Sono una ragazza crea va e tenace, quel po di persona che non si arrende davan alle prime difficoltà. Pazienza, precisione ed organizzazione sono parole chiave quando lavoro ad un proge o, sia che io sia da sola o che mi trovi in un gruppo, mi piace il lavoro di squadra.

Luglio 2020 Conseguimento della cer ficazione CIFIS 24 CFU presso l’Università degli Studi di Torino

Dicembre 2020 Laurea Magistrale in Archite ura Costruzione e Ci à presso il Politecnico di Torino

Luglio 2021 Superamento dell’esame di abilitazione alla professione di Archite o presso il Politecnico di Torino

ESPERIENZE FORMATIVE E LAVORATIVE DATA DI NASCITA

25 Se embre 1996 LUOGO DI NASCITA

Tirocinio forma vo curricolare presso studio tecnico dei geometri Cesare Bona e Mario Sorba ad As

As

Marzo-maggio 2018

NAZIONALITA’

Tirocinio forma vo curricolare presso Soprintendenza Archeologica, Belle ar e Paesaggio per le province di Alessandria, As e Cuneo

Italiana RESIDENZA

Marzo-maggio 2020

INDIRIZZO

Collaborazione con il Geometra Fabio Fresia Disegnatrice CAD nell’ambito di Proge azione di intersezioni stradali, studio del traffico e sicurezza stradale

Via Lasca 15

Febbraio 2021-agosto 2021

TELEFONO

Tirocinio Post-Laurea presso Massimo Fassi Archite o ad As

334-9985836

Settembre 2021-presente

E-MAIL

Libero professionista Archite o Mar na Quirico

Castell’Alfero

archite oquirico@gmail.com FACEBOOK

WORKSHOP

www.facebook.com/mar na.quirico.5

20-21 marzo 2019

INSTAGRAM

issuu.com/mar na-quirico

Narrare, prome ere, proge are Workshop sullo Storytelling Corso di Laurea Magistrale in Archite ura Costruzione Ci à Unità di proge o: Casa della Cultura Politecnica

LINKEDIN

30 settembre-5 ottobre 2019

h ps://www.instagram.com/_a4_architecture_ ISSUU

w w w. l i n ke d i n . c o m / i n / m a r n a - q u i r i co-5239a0203/

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Giugno 2014

Curriculum vitae

Atelier 2000. Scenari di proge o in alta quota Workshop introdu vo alle Lauree Magistrali Dipar mento di Archite ura e Design Politecnico di Torino


CONOSCENZE LINGUISTICHE Italiano madrelingua

Inglese Upper-intermidiate B2 IELTS Cambridge English

Francese livello base

CONOSCENZE PROGRAMMI

PERSONAL SKILLS

AutoCAD

Precisione

AutoCAD 3D

Organizzazione

SketchUp

Problem solving

Revit

Lavoro di squadra

Adobe Illustrator

Leadership

Adobe Photoshop

Creatività

Adobe Indesign

Disegno a mano libera

Microsoft Office

Disegno tecnico

V-Ray

Grafica

CONFERENZE E MOSTRE 31 ottobre 2014 Seminario forma vo Archite ure so li - piccoli interven di agopuntura urbana: Lec o Arch. Mario Cucinella

15 marzo 2019 Seminario internazionale Archite ure sommerse, Archite ure emerse. La costruzione delle dighe in Italia e Spagna nel ventesimo secolo/ Arquitecturas sumergidas, Arquitecturas emergidas. La construcción de presas en España e Italia en el siglo XX

10 settembre 2019 Seminario di Archite ura Archite ura in legno tra crea vità, tecnologia e innovazione

8 ottobre 2019 Mostra degli esi della Design Unit 2018-2019 “Casa della Cultura Politecnica” Esposizione delle proposte proge uali elaborate durante la Design Unit “Archite ura ed Economia urbana A”

14 novembre 2019 Mostra degli esi del Workshop introdu vo alle Lauree Magistrali “Atelier 2000. Scenari di proge o in alta quota” Esposizione delle proposte proge uali elaborate durante il Workshop introdu vo alle Lauree Magistrali

1 ottobre 2021 Presentazione tesi di Laurea Magistrale Esposizione della tesi al Workshop “Atelier 2000. Scenari di proge o in alta quota”

Informazioni generali

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ARCHITETTURE PER L’OSSERVAZIONE SCIENTIFICA DELLA MONTAGNA Progetto di riqualificazione del Rifugio Crête Sèche in Valpelline TESI DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA COSTRUZIONE CITTA’ STUDIARE L’ALTA QUOTA Proge o di riqualificazione del Rifugio Crête Sèche, in Valpelline, con l’inserimento di un laboratorio di osservazione e studio dell’ambiente montano. Il proge o ha lo scopo di rilanciare l’economia de Comune di Bionaz e fornire un’ipotesi per la destagionalizzazione dei rifugi, presidi territoriali di monitoraggio delle terre alte e luoghi di riparo e convivialità.


Il territorio montano, che cos tuisce il 35% circa del suolo italiano, è da sempre stato sede degli studi di scienzia e ricercatori sin dagli inizi dell’O ocento; essi designarono la montagna come luogo ideale per condurre esperimen ed o enere risulta che non fossero intacca dai fenomeni atmosferici del fondovalle. Oltre ad essere luogo o male per gli studi, la montagna è anche e sopra u o ogge o di studio, frequentata da geologi, astronomi, botanici, fisici, geografi e da individui provenien da numerose altre branche della scienza. Questo po di studi quindi, proseguito fino ai giorni nostri, ha suscitato maggiore interesse per l’ambiente montano e le stru ure che lo costellano, presidi geografici che perme ono il con nuo monitoraggio delle terre alte e che cos tuiscono, oltre che una “membrana prote rice e materna” (De Rossi A., in Dini R., Gibello L., Girodo S., Rifugi e bivacchi. Gli imperdibili delle Alpi. Archite ura, storia, paesaggio, pag. 1), una palestra sperimentale per il proge sta, che si deve confrontare con le condizioni ambientali estreme del luogo. Il presente lavoro di tesi presenta una proposta proge uale di riqualificazione e parziale rifunzionalizzazione del Rifugio Crête Sèche, collocato in Valpelline nel Comune di Bionaz all’imbocco della comba di Crête Sèche, a 2410 m s.l.m. La proposta proge uale, sviluppata sulla base dell’u lizzo della stru ura durante lo svolgimento del Workshop introdu vo alle lauree magistrali dell’o obre dello scorso anno, ha la volontà di indagare varie possibilità funzionali e di destagionalizzazione di questo po di edifici, oltre che legarsi ad una reale esigenza di ripensamento degli spazi, espressa dal presidente del CAI sezione Aosta, e dalla volontà di rilanciare l’economia del Comune. Lo sviluppo del proge o si è basato su due aspe principali: la creazione di una nuova immagine e la rifunzionalizzazione con l’inserimento di un laboratorio di osservazione e studio di clima e territorio.

8

Studiare l’alta quota


Il primo aspe o affronta la ricostruzione del primo piano, con il mantenimento del piano terra e della memoria della forma in quanto il rifugio è punto di riferimento per chi percorre i sen eri della zona. Il secondo aspe o, rela vo al laboratorio, indaga la possibilità di creare un nuovo polo a ra vo per il territorio, oltre che ipo zzarne il collegamento con quella che è la vasta rete di stru ure, organizzazioni, fondazioni ed en che si occupano degli studi delle terre alte, rete cos tuita non solo da ambi di studio pre amente scien fici ma anche da altre branche quali ges one del territorio, sviluppo sostenibile, turismo e popolazione. Il rifugio, a differenza delle stru ure rice ve del fondovalle, è connotato da cara eri peculiari che ne evitano l’omologazione con l’offerta alberghiera a seguito di una massificazione turis ca; il proge o di rifunzionalizzazione presentato in questo lavoro di tesi ha lo scopo di fornire uno spunto per la creazione di un nuovo cara ere dis n vo per questo po di edifici, evitandone la snaturalizzazione iden taria originaria con l’avvicinamento al modello alberghiero.

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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INQUADRAMENTO TERRITORIALE Verso pareti Morion rion Bivacco F. Spataro Falesie Berrier

Verso Col di Crête Sèche e Mont Gelé

Rifugio Crête Sèche Falesie Morion

Verso pareti Berrier

2.30 h

Da Aosta 40’

10

Studiare l’alta quota

Ruz Dzovenn


Alpeggio Berrier

Bionaz

oz

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

11


STATO DI FATTO

12 8

12

7 6

9

6 10

13

6 5 4

3 14 11

2

1

+ 2410 m

PIANTA PIANO TERRA Scala 1:200

1 2 3 4 5 6 7

12

Ingresso Locale essiccatoio Servizi igienici Sala refe orio con bar Cucina Servizi igienici del rifugista Dispensa Legnaia

Studiare l’alta quota

8 9 10 11 12 13 14

Locale impian Laboratorio manutenzione e locale boiler Stanza del rifugista Spazio esterno a rezzato Intercapedine Area a erraggio elico ero / carico-scarico Fossa Imhoff


9 8 8 7 7

6 5 7

7

4

3 2 1

PIANTA PIANO PRIMO Scala 1:200

1 2 3 4 5 6 7

Ingresso Ballatoio di ingresso al locale invernale Ingresso del locale invernale - essiccatoio Camera del locale invernale da 8 pos le o Camera da 32 pos le o Servizi igienici Ripos glio Camera da 8 pos le o

8 9

Camera da 4 pos le o Camera da 6 pos le o

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

13


STATO DI FATTO

PROSPETTO EST Scala 1:200

PROSPETTO SUD Scala 1:200

PROSPETTO OVEST Scala 1:200

PROSPETTO NORD Scala 1:200

14

Studiare l’alta quota


PROBLEMATICHE ED ESIGENZE

RIDUZIONE POSTI LETTO

Camere

SPAZIO PER LE GUIDE ALPI

COLLEGAMENTO REFETTORIO E ZONA ESTERNA

?

VISIBILITA’

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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IPOTESI

16

Studiare l’alta quota


CONCEPT

FUNZIONI DEMOLIZIONE

MEMORIA DELLA FORMA

NUOVO INVOLUCRO

:3

TRIPARTIZIONE

METAFORA

PUNTI DI VISTA

COPERTURA ATTIVA

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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SCHEMA FUNZIONALE

Spazi des na ai fruitori Spazi di servizio Spazi priva del rifugio Distribuzione Spazi del laboratorio

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Studiare l’alta quota


FASI COSTRUTTIVE

Stato di fatto

Demolizione del primo piano, locale impianti e legnaia e scalal esterna

Nuove strutture, nuove aperture e sistemazione spazio esterno

Realizzazione tamponamenti esterni e copertura, installazione serramenti

Costruzione artizioni interne e soppalco zona laboratorio Mantenimento solaio piano primo Area carico-scarico/atterraggio Area stoccaggio materiali

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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UTILIZZO DI ALCUNI SPAZI

LOCALE INVERNALE - STAGIONE INVERNALE

20

Studiare l’alta quota


PIAZZOLA PER L’ELICOTTERO - ATTERRAGGIO

PIAZZOLA PER L’ELICOTTERO - CARICO/SCARICO

INTERNO - UTILIZZO DELLO SPAZIO SOPRA LE STANZE

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

21


VISTA DEL RIFUGIO SALENDO LUNGO IL SENTIERO N.2

22

Studiare l’alta quota


PROGETTO 1

5

4

2

3

PLANIMETRIA Scala 1:400

1 2 3 4 5

Area posizionamento bombole del gas Area atterraggio elicottero / carico-scarico Fossa Imhoff Vasca raccolta acque scioglimento neve Possibile collocazione pannelli fotovoltaici

Berrio du Governo

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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B

PROGETTO

13

8 9 7 10

11 14 6 5 4

3

15

A

12

A

2

1

B

2410 m s.l.m.

PIANTA PIANO TERRA Scala 1:200

1 2 3 4 5 6 7

24

Ingresso Locale essiccatoio Servizi igienici Sala refe orio con bar Cucina Servizi igienici del rifugista Camera del rifugista Deposito legna

Studiare l’alta quota

8 9 10 11 12 13 14 15

Magazzino Laboratorio campioni Essiccatoio laboratorio campioni Dispensa Area esterna a rezzata Area dida ca guide alpine - parete da arrampicata Area a erraggio elico ero / carico-scarico Fossa Imhoff


Locale essiccatoio

Refettorio

Laboratorio campioni

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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B

9 10

8 7 6

5

4 2 2 2 2

A 2 2

A 3

B

1

PIANTA PIANO PRIMO Scala 1:200

1 2 3 4 5

26

Spazio le ura - zona relax Camera da 8 pos le o Camera da 6 pos le o Camera del locale invernale da 8 pos le o Essiccatoio del locale invernale

Studiare l’alta quota

6 7 8 9 10

Servizi igienici Ripos glio Camera dei ricercatori da 6 pos le o Laboratorio Doccia di emergenza


Spazio lettura - zona relax

Camera da 8 posti letto

Laboratorio - area per le analisi chimiche

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

27


B

4

3

2

1

1

A

B

A

PIANTA PIANO SOPPALCO Scala 1:200

1 2 3 4

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Spazio per zaini e a rezzatura Vasca di raccolta acqua scioglimento neve Sala conferenze e dida ca per il laboratorio e le guide alpine Lavagna con proie ore integrato

Studiare l’alta quota


Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

29


PROSPETTO EST Scala 1:200

PROSPETTO SUD Scala 1:200

30

Studiare l’alta quota


PROSPETTO OVEST Scala 1:200

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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SEZIONE A-A Scala 1:100

32

Muratura esistente

Studiare l’alta quota


+4,90 m

+2,60 m

+0,00 m

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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+4,90 m

+2,60 m

+0,00

SEZIONE B-B Scala 1:200

34

Muratura esistente

Studiare l’alta quota


m

Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

35


VISTA DA EST

36

Studiare l’alta quota


Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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VISTA DA SUD

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Studiare l’alta quota


Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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VISTA DA OVEST

40

Studiare l’alta quota


Archite ure per l’osservazione scien fica della montagna

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RIQUALIFICARE Ciriè, Torino

ATELIER DI COMPOSIZIONE E URBANISTICA E Esperienza concreta di introduzione al proge o, dai suoi aspe composi vi a quelli urbanis ci, affrontandolo nell’ampiezza delle sue problema che generali e nei suoi contenu disciplinari. Il proge o di archite ura non viene inteso solamente come pura pra ca di formalizzazione di una domanda, ma come ricerca della sua a tudine ad incidere in modo posi vo sulle trasformazioni di ci à e territorio. TEAM Francesco Pe erino, Margherita Quaran ello, Mar na Quirico


Ogge o dell’Atelier Composizione e urbanis ca è la realizzazione di un proge o per la riqualificazione, a raverso edificazione a des nazione d’uso mista (residenza e terziario) di un’area industriale dismessa, l’ex fabbrica di vernici IPCA di Ciriè. Il tema di proge o è dire amente connesso co la ci à, la sua storia e la sua costruzione nel tempo; par colare a enzione è infa posta nell’individuazione dei cara eri insedia vi, delle problema che composi ve-distribu ve-costru ve, dell’aggregazione dei volumi nello spazio e dell’orientamento e localizzazione rispe o al sogge o protagonista, ovvero l’ex IPCA. L’Atelier è suddiviso in due moduli, uno di composizione ed uno di urbanis ca: COMPOSIZIONE: il modulo è basato sull’analisi dei cara eri distribu vi degli edifici, sulle teorie e le tecniche della proge azione archite onica, sul “lessico elementare” della proge azione e sulla le ura cri ca di alcuni casi studio. URBANISTICA: il modulo è volto a far conoscere le dinamiche e le problema che in a o nel territorio di cintura dell’area metropolitana torinese ed i principi di analisi territoriale finalizzata alla proge azione urbanis ca (edilizia residenziale, servizi alla esidenza e viabilità locale). Il proge o prevede la realizzazione, in due aree dis nte individuate dal Piano Regolatore Comunale di Ciriè, di edifici residenziali, di servizi alla residenza e di a vità legate al se ore terziario. Gli edifici residenziali in proge o sono suddivisi in due pologie: stecche mul piano e ville e a schiera; la scelta di queste due categorie si è basata sullo skyline della fabbrica e del territorio circostante, evitando così di creare discon nuità con edifici troppo al . Le a vità legate al se ore terziario e quelle di servizio alle residenze sono state equamente suddivise tra le due aree e scelte in seguito ad un’a enta analisi dell’area circostante il luogo di proge o.

44

Riqualificare


VERDE PUBBLICO

VERDE PRIVATO

VIABILITA’

ALLINEAMENTI

PIENI E VUOTI Analisi dello stato di fa o Analisi dell’ipotesi di proge o

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AMBITO AVA 1 Ingresso al lotto

Verde pubblico

Ingresso agli edifici

Filari di alberi

Recinzioni Allineamenti Parcheggio pubblico Parcheggio privato Nuova viabilità Residenza Servizio alla residenza

E F

Sala polivalente, lavanderia a gettoni Servizio mensa (pt), impresa di pulizie (1p)

Servizio all’industria Parco giochi Verde privato

SR

SR

AREA

F

PEDO

SI

NALE

E

ARE AP EDO NAL

E

SR

N

Masterplan 1:1000

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Riqualificare


AMBITO AVA 2 Ingresso al lotto Ingresso agli edifici Recinzioni Allineamenti Parcheggio pubblico Parcheggio privato Nuova viabilità Residenza Servizio alla residenza Parco giochi Verde privato Verde pubblico Filari di alberi Palestra

A B

Bar (pt), lavanderia a gettoni (pt), sala polivalente (1p) Micro nido, sala lettura - doposcuola

C D

R

Negozio di alimentari

R

A

SR

R

R AREA PEDONALE

SR D

B

SR C

SR SR R

N

Masterplan 1:1000 Atelier di Composizione e Urbanis ca E

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Budapest, Ungheria

UNIRE

ATELIER DI COMPOSIZIONE E STORIA E Approccio verso la riqualificazione urbana nel quar ere ungherese di Erzsébetváros, a raverso la proge azione archite onica di aree incomplete o cara erizzate da interven post-bellici fuori scala. I temi di analisi e proge o si intrecciano a diverse scale, urbana, micro-urbana e archite onica, e prevedono il completamento di un fronte urbano. TEAM Francesco Pe erino, Narcis Oprea, Mar na Quirico


Ogge o dell’Atelier Composizione e storia è la realizzazione di un progetto per l’inserimento di una nuova funzione all’interno del quar ere di Erzsébetváros, in Akácfa Utca 51, ad integrazione di un edificio già esistente, il Ruin Bar Fogas Ház és Kert. Basandosi sulle teorie delle tecniche di restauro degli edifici si è scelto di evidenziare l’ampliamento del fabbricato, tramite sopraelevazione, scegliendo uno s le e dei materiali contemporanei. Il proge o ha come ispirazione, per forme, materiali e componen , la stazione Santa Maria Novella di Firenze di Giovanni Michelucci (1932), la casa per gli impiega della Borsalino di Ignazio Gardella (1952), gli uffici della New York Times di Renzo Piano (2007) e il padiglione dell’Azerbaijan per l’Expo 2015 realizzato dallo studio Simmetrico (2015). In par colare, il prospe o della stazione di Santa Maria Novella ha contribuito alla creazione, oltre che del logo, della facciata della Guest House, quale nuova funzione da inserire all’interno del quar ere.

Per quanto riguarda la distribuzione degli spazi, filo condu ore è la totale accessibilità dell’edificio da parte di qualsiasi po di utente, rafforzata dal fa o che un componente della famiglia dei commi en è affe o da disabilità motoria; per tale mo vo i percorsi di collegamento tra i vari ambien sono sta studia a entamente nel dimensionamento, nella disposizione e nell’uso dei materiali. Le altre richieste dei commi etni riguardano la creazione di un ambiente da u lizzare come laboratorio di cucina e una palestra per la mobilità avanzata, u lizzabili sia dagli ospi della Guest House che da uten esterni, oltre che un’a vità jolly che a ri non solo gli abitan del quar ere, trado a in un Caffè le erario. Per garan re adeguata visibilità alla Guest House e al Caffè le erario sono state posizionate al piano terra e al primo piano mentre, per consen re alla famiglia Gál un buon livello di privacy, l’abitazione è stata posizionata al secondo piano.

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Unire


CAMERE TERRAZZO

LOCALE TECNICO

SALA COLAZIONE BAGNI SALA COMUNE

ANTIBAGNO

GUEST HOUSE

CUCINA SALA BAR CORTILE

RECEPTION

LAVANDERIA

STUDIO DI EDINA

SALA EVENTI LEZIONOI DI CUCINA

CAFFE’ LETTERARIO

PALESTRA MOBILITA’ AVANZATA

MAGAZZINO SPOGLIATOIO ANTIBAGNO ANTIBAGNO

SALA ESERCIZI BAGNO BAGNI SPAZIO DI SERVIZIO BAGNO

SPOGLIATOIO

CAMERA DA LETTO

SOGGIORNO CUCINA SALA DEI RAGAZZI

SPAZI COMUNI

JAMES

CAMERA DA LETTO KONRÁD

FAMIGLIA GÁL

CAMERA DA LETTO

EDINA E NIKOLA

BAGNO

BAGNO JUDIT OTTÓ

CAMERA DA LETTO

CAMERA DA LETTO ANTIBAGNO BAGNO

Atelier di Composizione e Storia E

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PIANO TERRA Caffè Laboratorio Letterario di cucina

Sp Lc

B

B

M

St Palestra Accoglienza mobilità Guest avanzata House

C

S

R

Sp B

K

ACCESSIBILITA’

P

Cl

Percorsi interni Distribuzione orizzontale Distribuzione verticale

P Sp Cl K B S Lc R St M C

Vista della corte interna dal ballatoio vetrato

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Unire

Ingresso principale Palestra di mobilità avanzata Spogliatoio Caffè Letterario Cucina Bagno Sala colazione in condivisione con la Guest House Laboratorio di cucina Reception della Guest House Studio di Edina Magazzino Corte interna

Vista della sala bar del Caffè Letterario


PIANO PRIMO

Ct

Cs

Cs

Cs

B Bc

Ct

Guest House

Cm Ct

Lv

ACCESSIBILITA’

Lt

Sc

T Cm

Cm

Cm

Percorsi interni Distribuzione orizzontale Distribuzione verticale

Ingresso principale

Bc Cs Cm Ct B Sc T Lv Lt

Ingresso alla camera Ballatoio coperto Camera singola Camera matrimoniale Camera tripla Bagno Sala comune Terrazzo Lavanderia Locale tecnico

Vista di una camera doppia della Guest House

Atelier di Composizione e Storia E

53


PIANO TERRA Casa Gál

B Ck

B

Co

Cj

Sr Bc

Guest House

Cp

CJ

B

Lv K

Sg Lt

ACCESSIBILITA’

T Cm

Cm

Percorsi interni Distribuzione orizzontale Distribuzione verticale

Ingresso principale Ingresso alla camera

Vista della sala da pranzo della famiglia Gál

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Unire

Bc Sg K T Cp Ck Co Cj B Sr CJ Cm Lv Lt

Ingresso alla casa dei Gál Ballatoio coperto Soggiorno Cucina Terrazzo Camera padronale Camera di Konrád Camera di Ottó Camera di Judit Bagno Sala dei ragazzi Camera di James Camera matrimoniale (GH) Lavanderia Locale tecnico


Fotoinserimento Atelier di Composizione e Storia E

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INTEGRARE

Milano

ATELIER COSTRUIRE NEL COSTRUITO F Approccio verso la riqualificazione urbana in un isolato del quar ere milanese di Morivione, nelle vicinanze dello scalo dismesso di Porta Romana. I temi di analisi e proge o si intrecciano a diverse scale, urbana, micro-urbana e archite onica, e prevedono la realizzazione di un nuovo edificio che si conne a armonicamente alla pre-esistenza. TEAM Francesco Pe erino, Le eria Pi ari, Mar na Quirico


Ogge o dell’Atelier Costruire nel costruito è la realizzazione di un progetto per la riqualificazione di un isolato del quar ere Morivione, situato nelle vicinanze dello scalo ferroviario di Porta romana e dell’area industriale delle ex Om. Par colare a enzione viene posta nell’ideazione di un organismo edilizio, in un lo o dell’isolato di proge o, e nello studio delle relazioni di quest’ul mo con il contesto circostante. In seguito ad un’analisi dell’isolato, successiva al sopraluogo, si è deciso di proge are due edifici dis n , ma collega tra loro, per ospitare un ambiente polifunzionale e delle residenze di social housing.

La casa è uno degli egli elemen fondamentali nella qualità qualit della vita delle persone, sopra u o per chi ha limitate capacità di reddito e magari altre fragilità temporanee ad esse sommate. Il Social Housing ha il compito di garan re benessere abita vo e integrazione sociale a raverso alloggi con prezzo calmierato e l’inserimento di spazi condivisi u lizzabili sia dagli abitan del complesso che dagli altri ci adini, favorendo l’integrazione nel quar ere e valorizzando lo spazio pubblico nei pressi dell’intervento. La ci à sta cambiando, risultando non solo più un insieme di abitazioni ma il luogo della socialità, sede di incontri e scambi tra gli abitan della stessa; si fa strada la concezione che gli spazi colle vi non trovino definizione solamente nelle piazze e nei cor li ma anche in vere e proprie porzioni di edificio, che diventano fulcro del proge o di Social Housing.

58

Integrare


CONCEPT Edificio polifunzionale

Residenze Social Housing

Atelier Costruire nel costruito F

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PIANO TERRA

Ingresso principale

Pb

Ingresso agli edifici

Ap Pb H C Sg K Cm B Ab G

Ascensore parcheggio interrato Posteggio biciclette Hall sala polifunzionale Corte interna comune Soggiorno Cucina Camera matrimoniale Bagno Antibagno Giardino

Ap

H B Ab K

C

Scala 1:100

K Sg Cm

Ab

G

B K Sg Ab

Cm

G

B K Sg Ab B

60

Integrare

Cm

G


PIANO PRIMO

Ingresso agli edifici

Mg Sp H Bc Sg K B Ab Bl L

Magazzino Sala polivalente Hall sala polifunzionale Ballatoio comune Soggiorno Cucina Bagno Antibagno Balcone Loggia

Mg Sp

Ab

B

Bc

Scala 1:100

K

Ab Sg B

K

Bc

L

Ab Sg B K

Bl

Ab Sg B

Atelier Costruire nel costruito F

61


PIANO SECONDO

Ingresso agli edifici

Pf C Cm Cs B Ab Bl L

Pannelli fotovoltaici Copertura Camera matrimoniale

Pf

C

Camera singola Bagno Antibagno Balcone Loggia

Scala 1:100

Cs Bl Cm

Cs

L

Cm

Cs

Cm

62

Integrare


Collegamento

Spazio della residenza Spazio comune Collegamento tra gli edifici

Verde

SEZIONE LONGITUDINALE

PROSPETTO OVEST

Scala 1:200

PROSPETTO EST Atelier Costruire nel costruito F

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FOTOGRAFIE DEL MODELLO

PROSPETTO NORD

PROSPETTO OVEST

PROSPETTO EST

64

Integrare


Collage - vista della corte comune

Collage - Open space di un duplex

Atelier Costruire nel costruito F

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SEZIONE TECNOLOGICA

66

Integrare


1. Pannello solare termico 2. Guaina impermeabile doppio strato 3. Masse o di pendenza, spessore cm 5 4. Pannello isolante, spessore cm 10 5. Barriera al vapore 6. Pannello portante xlam a cinque stra , spessore cm 10 7. Doppia lastra in cartongesso, spessore cm 2 (a lastra) 8. Intonaco di finitura interna, spessore cm 1 9. Telaio fisso del serramento scorrevole 10. Telaio mobile del serramento scorrevole 11. Vetrocamera basso emissiva, spessore lastre di vetro cm 1; spessore intercapedine cm 2 12. Pavimentazione interna in parquet, spessore cm 1 13. Masse o di alle amento, spessore cm 2 14. Pacche o di riscaldamento a pavimento, spessore cm 5 15. Isolante termico con barriera al vapore, spessore cm 2 16. Masse o impian s co, spessore cm 5 17. Isolante acus co, spessore cm 2 18. Pannello portante xlam a cinque stra , spessore cm 10 19. Doppia lastra di cartongesso, spessore cm 2 (a lastra) 20. Intonaco di finitura interna, spessore cm 1 21. Scossalina in alluminio, spessore cm 2 22. Guiaina impermeabile 23. Rives mento in listelli di legno, spessore cm 2 24. Pannello isolante, spessore cm 10 25. Portale in legno lamellare, dimensioni cm 30x20 26. Profilato in acciaio IPE 250 27. Parape o in vetro stra ficato 28. Pavimentazione esterna in listelli di legno, spessore cm 2 29. Stru ura portante della pavimentazione

30. Masse o di pendenza 31. Pannello isolante, spessore cm 2 32. Pannello portante xlam a cinque stra , spessore cm 10 33. Rives mento in listelli di legno, spessore cm 2 34. Parape o in vetro stra ficato 35. Davanzale 36. Rives mento in listelli di legno, spessore cm 2 37. Pannello isolante, spessore cm 10 38. Portale in legno lamellare, dimensioni cm 25x20 39. Pavimentazione interna in parquet, spessore cm 1 40. Masse o di alle amento, spessore cm 2 41. Pacche o di riscaldamento a pavimento, spessore cm 5 42. Isolante termico con barriera al vapore, spessore cm 2 43. Masse o impian s co, spessore cm 5 44. Isolante termico con barriera al vapore, spessore cm 2 45. Masse o di finitura con rete ele rosaldata, spessore cm 5 46. Vespaio aerato con IGLU'®, spessore cm 30 47. Tubazione di aerazione del vespaio 48. Guaina impermeabile 49. Fondazione a platea in callcestruzzo armato, spessore cm 30 50. Tubazione di raccolta delle acque di drenaggio, 51. strato drenante in ghiaia 52. Magrone, spessore cm 10 53. Recinzione in listoni di legno 54. Muratura in blocche in calcestruzzo faccia a vista, spessore cm 20 55. Stru ura di sostegno per la vegetazione 56. Guaina impermeabile 57. Fondazione in calcestruzzo armato 58. Terreno

La raccolta delle acque meteoriche avviene sul lato Ovest della copertura a raverso un sistema di gronde mascherato dal rives mento esterno

SCHEMA FUNZIONAMENTO IMPIANTISTICO

Atelier Costruire nel costruito F

67



CREARE

Milano

ATELIER DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI Un proge o di archite ura degli interni ha lo scopo di sviluppare una specifica sensibilità dello spazio interno e le competenze tecniche e culturali necessarie a condurre un elaborato di questo po. L’archite ura d’interni è un se ore rilevante della pra ca professionale, con specifica a enzione verso gli aspe grafici e distribu vi, i materiali, i componen , gli arredi e l’illuminazione degli spazi, fondamentale sia per la qualità perce va sia per la funzionalità degli ambien interni. TEAM Chiara Napoli, Erika Paladino, Bruna Pessoa, Mar na Quirico


Ogge o dell’Atelier di Archite ura degli Interni è la ristru urazione di un appartamento sito in uno stabile condominiale dell’area metropolitana di Milano. L’unità abita va è collocata all’ul mo piano del palazzo e una seconda richiesta della commi enza è l’ampliamento di quest’ul mo, con collegamento al so ote o abitabile. Il filo condu ore del proge o è basato su tre esigenze principali della commi enza: la casa deve essere un luogo di rappresentanza, ma anche dove poter stare insieme, ognuno deve avere il proprio spazio per i momen di privacy e ci deve essere uno spazio a doppia altezza.

STUDIO La commi enza, composta da una famiglia di cinque persone, ha richiesto la realizzazione di un ampio soggiorno con cucina a vista, un angolo le ura, uno spazio dove poter col vare e curare i fiori, una lavanderia, camere separate per i due figli, una camera padronale con bagno e cabina armadio, uno studio privato ed una zona con camera e bagno privato per la nonna, per garan rle privacy. Tali funzioni sono state distribuite su due piani in quanto l’intervento prevede il collegamento di due unità abita ve precedentemente separate; l’unione ha come elemento centrale la scala, pensata sia come elemento di distribuzione ver cale che come elemento d’arredo e di divisione della zona le ura dal resto della zona giorno.

70

Creare


ANALISI DELLE ESIGENZE

Atelier di Archite ura degli interni

71


DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI

Demolizioni Costruzioni

Pianta terzo piano

Pianta piano sottotetto

L’idea di progetto è quella di realizzare un’abitazione di rappresentanza, il cui piano inferiore è caratterizzato da un ambiente open space per dare l’illusione di ampiezza degli spazi.

DISTRIBUZIONE DEGLI AMBIENTI

Ingresso Distribuzione verticale e orizzontale Angolo lettura Soggiorno Cucina a vista Zona pranzo Camera da letto Bagno Ripostiglio Lavanderia Balcone Studio Cabina armadio

Pianta terzo piano

72

Creare

Pianta piano sottotetto


PIANO TERZO Ingresso

Ab Bs Lv Rp Kv Zp Sg Zl Cn Bn

Ingresso alla camera Bagno di servizio Lavanderia Ripostiglio Cucina a vista Zona pranzo Soggiorno Zona lettura Camera della nonna Bagno della nonna

Bn Cn

Rp Lv Zp

Kv Ab

Scala 1:100

Bs

Pianta disposizione apparecchi

Sg

Zl

Ingresso

Zona giorno open space con cucina a vista

Zona lettura

Camera della nonna Atelier di Archite ura degli interni

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PIANO SOTTOTETTO Sa Cf St Cp Ca Bp Br Cm

Spazio a doppia altezza Camera della ragazza Studio del padre Camera padronale Cabina armadio Bagno padronale Bagno dei ragazzi Camera del ragazzo

Cm Scala 1:100

Bp

Ca

Br Pianta disposizione apparecchi

Cp St

Cf Sa

Camera della ragazza

Camera del ragazzo

Camera padronale

Studio

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Creare


SEZIONI

Sezione AA - scala 1:100

Sezione BB - scala 1:100

Atelier di Archite ura degli interni

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DIMENSIONARE

Torino

UNITA’ DI PROGETTO DI ARCHITETTURA E FORME STRUTTURALI A Esperienza proge uale che ha lo scopo di sviluppare la conoscenza dei fenomeni complessi dei processi della produzione edilizia, sia nelle componen costru ve che in quelle urbane , unendo le discipline di Composizione e Tecnica delle Costruzioni. Intervenendo in un contesto storicamente stra ficato e conformato, ai margini del centro storico della ci à di Torino, l’obie vo è quello di inserirsi nella strategia di riqualificazione urbana con la realizzazione di un edificio alto in quella che è un’area importante ma considerata irrisoluta all’interno del tessuto urbano. TEAM Narcis Oprea, Mar na Quirico


Ogge o dell’Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali è l’elaborazione di un proge o di archite ura, considerato come nuovo intervento in un’area centrale, anche se nel margine conce uale del cosidde o “centro storico”, cioè in un contesto storicamente stra ficato e conformato, un’area importante ma che viene considerata irrisolta, incompiuta dal punto di vista archite onico. In quest’operazione vengono valorizzate le cara eris che fisico-culturali del luogo specifico e della ci à tu a; viene inoltre studiato il rapporto inelu abile, per ricordare le parole di Guido Canella, “tra una storia interna del po archite onico e una esterna del contesto”.

GREEN EEN BOX TOW WER

L’elaborato proge uale riporta l’ipotesi della realizzazione del completamento del lo o della stazione ferroviaria di Porta Susa a raverso l’inserimento di un edificio alto, in quella che è un’area importante nel tessuto urbano torinese. Il proge o del gra acielo Green Box TOwer viene esplorato in tu e le sue par , dal disegno archite onico al dimensionamento stru urale, al fine di avere un’archite ura che risulta come metafora della costruzione a raverso il rapporto diale co tra il par to archite onico della composizione e quello te onico del sistema costru vo.

78

Dimensionare


INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Area di progetto

Museo Carceri Le nuove Area espositiva OGR

Sede Intesa San Paolo

Palazzo di Giustizia

Stazione ferroviaria Porta Susa

Ristorante

Stazione della metropolitana

Bar

Autostazione Corso Bolzano Terminal bus Corso Vittorio Emanuele II

Area mercato

Politecnico di Torino

Area verde pubblica

Uffici General Motors

Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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CONCEPT

80

Volume puro

Nuovo livello

Relazione

Sottrazione

Divisione

Confgurazione

Collegamento

Green Box TOwer

Dimensionare


SCHEMA FUNZIONALE

Ingresso Hall albergo

Ristorante

Palestra

Lounge bar

Centro benessere

Albergo

Sala studio con biblioteca

Area verde

Auditorium Sala conferenze

Punto panoramico

Uffici

Negozi

Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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PLANIMETRIA

82

Dimensionare

Scala 1:500


PIANO INTERRATO

Scala 1:200

Li

Li

Li Cv Ab Bu Bf Bd G

Li

Ingresso Locale impianti Cavedio Antibagno Bagno uomini Bagno donne Bagno disabili Giardino

Cv Bu Bd Ab Bf

Bu Ab Bd Bf

Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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PIANO TERRA

Hall d’ingresso alla Green Box TOwer Scala 1:200

Ar

Ar R Ar G

R

Ar

Ar

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Dimensionare

Ar

Ar

Ingresso Reception Area relax Giardino


PIANO TIPO UFFICI

U

U

U

Scala 1:200

U

Sr

R Ab Bd U

Bu

Bf

Sr Cv U

Ap

U

U Sr Ab R Bu Bf Bd Ap Ar S Cv

Ufficio Sala riunioni Antibagno Ripostiglio Bagno uomini Bagno donne Bagno disabili Area pranzo Area relax Serra Cavedio

U Cv

U

U

Ar U

S

U

Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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PIANO TIPO ALBERGO

Cd

Cm

D

Sg D

Cm

Sg

Cm

B

D

B

B Cm

Cm D B

Cv Ar

Ar

B

Cm

Sg

Sg

Sg

Sg

Cm

Cm

B

B

B

B

Cm

Cm

Sg

Sg

Sg

Sg

Cm

86

B

Scala 1:200

Cd

B

Dimensionare

S

S

B

Cm

D B Cm Cd Sg Ar S Cv

Ingresso alla camera Disimpegno Bagno Camera matrimoniale Camera doppia Soggiorno Area relax Serra Cavedio


PROSPETTI

Prospetto su Corso Vittorio Emanuele II

Prospetto su stazione Porta Susa

Prospetto su Corso Bolzano

SEZIONE

Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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DIMENSIONAMENTO STRUTTURALE

88

Dimensionare


Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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Vista dalla corte interrata

90

Dimensionare


Unità di proge o di Archite ura e Forme stru urali A

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INTERVENIRE

Torino

UNITA’ DI PROGETTO DI ARCHITETTURA ED ECONOMIA URBANA A Esperienza proge uale che ha lo scopo di sviluppare la conoscenza dei fenomeni complessi dei processi della produzione edilizia, combinando istanze funzionali, economiche e costru ve. Intervenendo all’interno del tessuto della Ci adella politecnica, il proge o ha lo scopo di raccogliere in un unico edificio in affaccio sulla Spina funzioni differen rivolte sia agli studen che alla ci à. Il proge o, previsto dal masterplan di Ateneo e in corso di discussione, ha lo scopo di contribuire alla discussione sull’asse o migliore e più efficace. TEAM Giovanna Gennuso, Mar na Quirico, Chiara Zocco


Il tema dell’Unità è il proge o della Casa della cultura politecnica all’interno del perimetro della ci adella del Politecnico di Torino. L’intervento, previsto dal masterplan politecnico, e in corso di discussione nei suoi aspe generali presso gli organi di governo dell’Ateneo, prevede di raccogliere in un unico edificio urbano affacciato sulla spina, una serie di funzioni differen : parte delle biblioteche dei dipar men di ingegneria, un centro culturale, un luogo di incontro, e numerosi servizi rivol agli studen e alla ci à. Il proge o ha lo scopo di combinare le istanze funzionali, simboliche, economiche e costru ve presen nel corso dell’azione proge uale, e quindi anche a contribuire, a raverso le proprie ipotesi archite oniche, ad una discussione sulla definizione dell’asse o più efficace. Cara eri simbolici, convenzioni culturali, vincoli norma vi, valori di mercato, des nazioni funzionali, e quanto nel corso del proge o emergerà come influente, verrà preso in considerazione per definire le strate

CULTURE GARDEN Casa della Cultura Politecnica

Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che serve Cicerone

gie proge uali più ada e per raggiungere l’obie vo della trasformazione. Il Culture Garden è un edifico, composto da qua ro diversi volumi connessi tra loro, concepito per contenere ogge fisici ed anche, e sopra u o, relazioni e scambi con nui di idee tra la popolazione politecnica ed il resto della ci à. La realizzazione del complesso è connotata da una modularità strategica per suddividere la realizzazione dell’intervento nel tempo; si tra a di uno schema esemplifica vo della strategia proge uale, che vede la scomposizione del complesso edilizio in corpi autonomi, differen per forma, dimensioni e materiali, giustappos o interseca e ciascuno corrispondente ad una specifica funzione del programma. Alla base del proge o vi è la volontà di collocare la Cultura all’interno di uno spazio verde, creando un nuovo fulcro non solo per il Politecnico ma per l’intera ci à di Torino.

94

Intervenire


Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A

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RETTORE

ARPA

Approvazione proge o

Ufficio dell’assessorato urbanis co

Vice re ore per pianificazione

STAKEHOLDERS ANALYSIS

Approvazione proge o

Ufficio tecnico comunale

MASTERPLAN TEAM Dipar men di Ateneo Promozione dell’intervento

Controllo direzionale Piano Strategico (CDPS) e EDILOG

Consiglio di amministrazione

O enimento finanziamen

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Intervenire

Proge o per la biblioteca Bellini non viene realizzato Gara d’appalto

Introduzione fondi extra o a vità commercili esterne

Imprese costruzione, appaltatori e fornitori


Chiusura can ere TERZA FASE

MAGGIO 2031

APERTURA DELLA CASA DELLA CULTURA POLITECNICA

GIUGNO 2031

Apertura can ere TERZA FASE

MAGGIO 2030 MARZO 2028

Apertura can ere SECONDA FASE

MAGGIO 2026

Redazione proge o preliminare SECONDA FASE

INCENTIVI IMPRESA ESTERNA REGIONE 33.328.726 Mln PIEMONTE

LUGLIO 2021

CRONOPROGRAMMA

Redazione proge o preliminare SECONDA FASE Chiusura can ere SECONDA FASE

Apertura can ere PRIMA FASE

AGOSTO 2021

MARZO 2024

Chiusura can ere PRIMA FASE Inaugurazione del Re ore

AGOSTO 2023

Demolizione aule provvisorie P

Redazione proge o preliminare

MAGGIO 2019

MAGGIO 2027

POLITECNICO 21.389.773 Mln

Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A

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PIANTE

Pianta piano terra

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Pianta tipo piano primo Intervenire


Pianta piano secondo

Pianta tipo piano terzo Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A

99


PROSPETTI E SEZIONI

Prospetto su Corso Castelfidardo

Sezione A-A’

100

Intervenire


Prospetto sul lato dello scavalco del Politecnico

Sezione B-B’

Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A

101


IMPIANTI

102

Intervenire


DETTAGLIO TECNOLOGICO

Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A

103


104

Intervenire


Unità di proge o di Archite ura ed Economia urbana A

105



OSSERVARE Torino

LABORATORIO DI DISEGNO E RILIEVO DELL’ARCHITETTURA Conoscere i metodi di rappresentazione codifica della geometria descri va e le convenzioni grafiche alle diverse scale di riduzione e nelle diverse fasi, sia di analisi che di proge o, comprese le capacità tanto di selezione cri ca nel proge o di comunicazione visiva quanto di controllo delle procedure prescelte.


Il Laboratorio di Disegno e Rilievo si pone l’obie vo di costruire le basi scien fiche (teoriche e applica ve) del linguaggio (e dei rela vi codici) del disegno, disciplina che cos tuisce la principale forma di espressione dell’archite o. Disegno e Geometria vengono intesi come "visione e concezione del mondo", dagli assun teorici di base alla prassi (sogge vità e ogge vità nella Rappresentazione), dalla conoscenza cri ca dell'esistente alla manifestazione del proge o, dall'ideazione all'esecuzione, compresi i cara eri visivi (e perce vi in genere) come parametro di proge o. In questo ambito va compresa a pieno tolo l’analisi della forma - in tu e le possibili applicazioni – incardinata nella stessa cultura della visione. Del pari il termine Rilievo va inteso come "sistema aperto di conoscenze": questo comprenderà la ricerca e interpretazione documentaria, la le ura cri ca dell’ogge o di indagine, il rilevamento dire o. Al termine del Laboratorio lo studente sarà capace di u lizzare il linguaggio del disegno, comprensivo delle metodologie e delle tecniche più aggiornate, per conoscere, ideare, interpretare, rappresentare e comunicare.

108

Osservare


RIDISEGNO Ridisegno spaziale di un progetto d’autore come pratica euristica

Planimetria contestualizzata Scala 1:1000

Il progetto assegnato come oggetto del ridisegno è la Villa Savoye dell’architetto Le Corbusier, realizzata per Pierre Savoye nel 1931. “Come un oggetto posato sull'erba di una collinetta nella valle della Senna, la Villa Savoye non arreca alcun disturbo alla natura circostante”, sono le parole di Le Corbusier per descrivere l’opera, che rappresenta i cinque principi dell’Architettura delineati dal progettista: pianta libera, pilotis, facciata indipendente dalla struttura, finestre a nastro e tetto giardino.

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell’Archite ura

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Prospetto Sud-Ovest Scala 1:200 Pianta piano terra Scala 1:200

Prospetto Nord-OvestScala 1:200

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Sezione A-A’ Scala 1:200

Osservare


Pianta piano primo Scala 1:200

Pianta copertura Scala 1:200 Laboratorio di Disegno e Rilievo dell’Archite ura

111


Assonometria ortogonale isometrica

Prospettiva a quadro verticale a volo d’uccello

112

Osservare

Prospettiva a quadro verticale accidentale ad altezza uomo


Esploso assonometrico

Sezione

Vista renderizzata Laboratorio di Disegno e Rilievo dell’Archite ura

113


RILIEVO ARCHITETTONICO Rilievo dell’androne del palazzo di Via Corte d’appello n° 13

Sezione A-A

114

Pianta del piano terra

Osservare

Portale d’ingresso

Prospetto su Via Corte d’appello


Sezione C-C

Pianta dell’androne

Sezione B-B

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell’Archite ura

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RILIEVO URBANO Rilievo del prospetto del palazzo 35B, Piazza Paleocapa isolato S. Costanza

116

Osservare


Sezione A-A

Elementi rilevati Elementi non rilevati

Prospetto su Piazza Paleocapa

Pianta piano terra

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell’Archite ura

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Bionaz, Valle d’Aosta

PROGETTARE AD ALTA QUOTA

WORKSHOP INTRODUTTIVO ALLE LAUREE MAGISTRALI ATELIER 2000. SCENARI DI PROGETTO IN ALTA QUOTA Proge azione archite onica sul tema del patrimonio costruito ad alta quota, nell’ambito dell’a vità di ricerca e divulgazione delle tema che di archite ura e paesaggio alpino svolta dal centro di ricerca dell’Is tuto di Archite ura Montana.

TEAM Ma eo Fissore, Edwin Peirone, Mar na Quirico


Ogge o del Workshop è la proge azione vista come strumento di esplorazione cri ca u le a ripensare territori dalla natura complessa e polisemica. La protezione del paesaggio alpino, l’accessibilità, la messa in sicurezza del territorio, la trasformazione ed il riuso di stru ure edilizie, la valorizzazione delle risorse territoriali, il turismo sostenibile, sono oggi più che mai tema che emergen che me ono in gioco ques oni centrali quali la sostenibilità degli interven , il rapporto con il paesaggio, la razionalizzazione dello spazio abita vo, l’uso di nuovi materiali e tecniche costru ve, l’efficienza energe ca, il rilancio delle microeconomie locali. In montagna, è proprio la necessità di rispondere alle severe condizioni al contorno e al contempo di sfru are al meglio le scarse risorse offerte dal luogo, a innescare la possibilità di virare vincoli e cri cità in altre ante opportunità e spun proge uali, formulando saperi, tecnologie, soluzioni costru ve innova ve e modelli culturali virtuosi, trasferibili anche nei contes ordinari.

B 2

8

W

9

K 6

Il proge o svolto, situato nel comune di Bionaz in Valle d’Aosta, si colloca in uno dei qua ro ambi in cui è stato suddiviso il tema del Workshop, recupero e rifunzionalizzazione dell’alpeggio Baou Lo Bouque, ristru urazione del rifugio Crête Sèche, recupero e ripensamento del Bivacco Franco Spataro e proge azione di un nuovo bivacco, e riguarda la realizzazione di un nuovo bivacco che vada a creare un nuovo punto di appoggio per le guide alpine della Valpelline. Il bivacco è una stru ura di piccole dimensioni dotata del minimo indispensabile per una breve permanenza da parte di alpinis ed escursionis che necessitano di un luogo dove poter sostare e ripararsi durante le traversate.

120

Progettare ad alta quota


Workshop introdu vo alle Lauree Magistrali

121


CONCEPT

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Progettare ad alta quota


PIANTA

Prospetto Est

Prospetto Sud

Prospetto Nord

Prospetto Ovest Workshop introdu vo alle Lauree Magistrali

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SEZIONI

SEZ. B-B

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Progettare ad alta quota


Vista del bivacco dal sentiero

Vista interna della zona notte dall’ingresso

Vista esterna del bivacco in periodo invernale

Vista interna della zona giorno dalle brande

Workshop introdu vo alle Lauree Magistrali

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MOSTRARE

Torino

ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO Cultura e proge azione specialis ca nel se ore di intenri e alles mento, per una competenza specifica nelle tecniche dellaproge azione alla scala del de aglio e nelle temache del mostrare. La base dell’ogge o di proge o è l’archite ura degli interni declinata nel se ore porgettuale dell’alles mento museale. TEAM Eleonora Martelli, Francesca Merico, Narcis Oprea, Mar na Quirico


Il corso ha lo scopo di approfondire l’esperienza proge uale nel se ore degli interni, con riferimento alla proge azione in stru ure esisten di spazi esposi vi, e sviluppare le tema che piche del mostrare, approfondendo sia gli aspe metodologici di cultura del proge o, sia abilità legate agli aspe tecnico-proge uali, indispensabili per affrontare in modo corre o sia le problema che dell’Exhibit sia quelle del Retail, alla luce anche delle realizzazioni più significa ve nel se ore, u li per considerazioni e valutazioni rela ve alle diverse scale di de aglio. Ogge o dell’insegnamento Archite ura degli interni e alles mento è la realizzazione dell’alles mento museale per l’esposizione, all’interno della Galleria delle ba aglie di Palazzo reale a Torino, di alcune armi del XVIII secolo. La Galleria delle ba aglie è una sala del Palazzo reale con soffi o a volta riccamente affrescato, opera di Claudio Francesco Beaumont, e con pare ospitan grandi quadri, che raffigurano alcune ba aglie nelle quali sono sta protagonis i Savoia.

le armi dei savoia alla scoperta delle armi realizzate per la casa reale

Il proge o dell’alles mento dello spazio esposi vo è nato con l’intento di integrare gli elemen necessari alla mostra all’interno della sala senza disturbarne la sua ricca composizione ma, al contrario, instaurando un dialogo con essa. La vetrina esposi va si presenta come un volume lineare che guida il visitatore dall’ingresso della sala fino all’accesso alle altre sale del palazzo. Al centro della vetrina è previsto un punto di sosta nel quale il visitatore è invitato a fermarsi per accedere ad alcuni contenu mul mediali; qui infa potrà azionare due schermi, posiziona alle estremità del portale, e alcuni suoni emessi dalle qa ro casse appositamente posizionate al di sopra di essi. Nella parte terminale della vetrina, su un basamento appositamente concepito ed illuminato, è collocata l’armatura della collezione, in modo da creare un dialogo formale con il mezzobusto già presente nella sala.

128

Mostrare


Archite ura degli interni e alles mento

129


PIANTA Galleria delle Battaglie

Piazzetta Reale Piazza Castello

130

Pianta della Galleria delle battaglie - scala 1:100

Mostrare


SEZIONI

Sezione AA’ - scala 1:100

Sezione CC’ - scala 1:100

Sezione BB’ - scala 1:100 Archite ura degli interni e alles mento

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6

3

4

5

2 1

1. Pannello informa vo, applicazione su MDF 2. Schermo per contenu mul mediali 3. Vetrina esposi va in MDF e vetro 4. Basamento in MDF per armatura 5. Passatoia in MDF 6. Supporto a leggio Vista dell’allestimento dall’ingresso alla Galleria delle Battaglie

Vista dello spazio di riproduzione dei contenuti multimediali

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Mostrare

Vista del basamento per l’armatura dal fondo della Galleria


PARTICOLARI COSTRUTTIVI

10

10

Esploso assonometrico

Archite ura degli interni e alles mento

133


PARTICOLARI COSTRUTTIVI

9

10 11 SCALA 1:2

DETTAGLIO 1

8

13

28

20

14

21

SCALA 1:2

DETTAGLIO 2

SCALA 1:2

DETTAGLIO 3

10

2

15

25

23

17

134

Mostrare

1. Profilato scatolare a sezione quadrata in alluminio 2. Profilato a “U” in alluminio 3. Vetro trasparente di copertura 4. Profilo a “L” in alluminio per sostenere il vetro di copertura 5. Faretto orientabile (tipo Trixye PLG) 6. Spalla portante vetrina 7. Faretto orientabile (tipo Trixye PLG) 8. Vetro trasparente anta 9. Gancio di sostegno in plexiglas 10. Pannello portante in MDF (colore - grigio, finitura - lucida) 11. Vano passaggio cavi 12. Supporto cartellonistica in alluminio 13. Vetro satinato per la diffusione della luce 14. Profilato a “L” in allumio per sostenere il vetro 15. Supporto in abete (spessore 1 cm) 16. Faretto ad incasso (tipo Micro Comet) 17. Base in abete (spessore 3 cm) 18. Sistema di apertura anta 19. Anta aperta 20. Struttura anta in abete (spessore 3 cm) 21. Rivestimento in MDF (colore - grigio, finitura - lucida) 22. Struttura base (spessore 3 cm) 23. Elementi a “L” di unione in alluminio 24. Anta a ribalta accesso vano batterie 25. Listello in abete (6x7 cm) 26. Base in abete (spessore 2 cm) 27. Pedana in MDF 28. Sistema di fissaggio del vetro tipo GARDA AP - Aluvetro


ELEMENTI DI GRAFICA

Ipotesi di manifesti per la mostra temporanea “Le armi dei Savoia. Alla scoperta delle armi realizzate per la casa reale”

Ipotesi di biglietti per la mostra temporanea

Pannello informativo all’ingresso della sala

Archite ura degli interni e alles mento

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ANALIZZARE

Torino

TEORIA DEL PROGETTO. MESTIERE E STRATEGIE PER ARCHITETTI Il corso si prefigge l’obie vo di trasme ere agli studen una visione sinte ca di alcuni orizzon della discussione teorica che hanno interessato più da vicino le discipline della proge azione archite onica, ma che intersecano i campi della filosofia, della semio ca e della sociologia. La capacità di ges re le coordinate mul disciplinari entro cui i discorsi teorici sul proge o di archite ura hanno preso consistenza nel diba to contemporaneo sul proge o, sulle sue legi mazioni simboliche e sulle sue strategie opera ve cos tuisce una competenza fondamentale per la formazione di un archite o proge sta. TEAM Francesco Pe erino, Mar na Quirico


A che cosa servono i proge di archite ura? E che mes ere fanno gli archite proge s ? Dobbiamo rassegnarci all’idea che il proge o di archite ura sia rido o, da un lato, alla rappresentazione poe ca di un mondo migliore (che non arriva mai) e dall’altro a una pra ca professionale in cui prevalgono ques oni burocra che, procedure o use e lavoro meramente tecnico? Oppure è possibile pensare che gli archite siano necessari perché hanno delle competenze specifiche, che servono ad ar colare e risolvere una serie di problemi che riguardano la trasformazione fisica del mondo in cui viviamo? Il corso si propone di decostruire e ricostruire la pra ca del nostro mes ere, a raverso la teoria: una teoria del proge o e non dell’architeura, ovvero una teoria dell’azione del proge sta archite o, e non una teoria dell’interpretazione delle opere o dell’interiorità degli autori. L’obie vo forma vo è quello di riappropriarsi cri camente, alla fine del corso di studi magistrale, dell’insieme delle conoscenze che gli studen hanno acquisito in un lungo percorso, provando a capire a cosa servono i vari saperi, e come si possono usare perché i proge abbiano effe o: saper disegnare, saper scrivere, parlare e presentare, saper calcolare, saper prevedere e raccontare.

142

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Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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PROGETTO E ARCHITETTURA. POSITION STATEMENT Esercitazione 1

Cosa vuol dire proge are? Proge are è rispondere a una necessità con un’idea che inizialmente è solo nella tua testa. Quetsa va elaborata, affinata e condivisa con i mezzi che si hanno a disposizione.

Che cos’è un proge o di Archite ura A mio modesto parere e in base alla mia carriera universitaria, un proge o di archite ura è un pensiero, un’intuizione, so oposta a successive rielaborazioni e affinamen , che sovviene al proge sta nel momento in cui si trova a dover rispondere a delle richieste. In un proge o di archite ura l’archite o non può delegare la fase di “creazione”, ovvero la trasmissione su mezzo fisico del suo pensiero.

138

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UTOPIAN HOURS PT.1 Esercitazione 2

IDEAS FOR SOCIAL INNOVATION Intervento con spun e fa

di innovazione sociale

- Helsinki: Zero Carbon City - Dubai: ci à inclusiva - IAD: primo corso di formazione per le men del cambiamento a Torino

Innova on + Purpose = TRANSFORMATION Innovazione = miglioramento della qualità della vita

SCAMBIO interazione dire a in DOMANDE

PRESENTATORE

OSPITI

ISTITUZIONI PUBBLICHE Interazione basata su associazione tra ricerca scien fica e società private, a raverso idee, proposte e documen (non si conoscono tempisitche e modi)

interazione indire a SPIEGAZIONE Trasmissione, registrazione, orale priva di slide Lingua: inglese Esperienze personali e storie per rafforzare i proge espos , cos tui da fa verifica e verificabili

sociali

PUBBLICO

tramite da

- processo lungo - infa bile da soli

PERFORMATIVITA’ No proposte concrete Spun di riflessione per miglirare la qualità della vita OBIETTIVO migliorare la qualità della vita SCOPO Come raggiungere l’obie vo? Condivisione Comunicazione Lingua Inclusione comunità

OBIETTIVI

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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DECOSTRUIRE UN CSA Esercitazione 3

ALTRI ATTORI polizia municipale coordinatore sicurezza

ges one POS produzione e comunicazione documen subappalto fino a 30%

controlla e cer fica

delegazione al dire ore di can ere responsabile della fase esecu va

manodopera mezzi

fornisce

APPALTATORE

importo 39.809,64 €

stato finale

cer fica lavora vi DURC SOA 0S32

norma ve

leggi e llimi se infran

sanzioni

entro 45 giorni

relazioni azioni con tempis che azione documento sogge o performa vità prescri va ogge o del CSA

140

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nomina

COMMITTENTE Comune di Roccalumera

tutela

RUP

assume

GEOLOGI Studio di geologia tecnica, idrogeologia, geomorfologia, geologia stru urale

PROGETTISTI DIRETTORE LAVORI TS Engineering s.c.a rl. redigono

aderisce vincola richiede

tutela

CSA contra o a corpo

OGGETTO rifacimento passerella pedonale materiali cer fica approva

108 giorni

consegna lavoro ul mato

entro 6 mesi

COLLAUDATORI

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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MODELLI D’AZIONE: AFFRONTARE UN CSA Esercitazione 3b

142

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Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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CONVERGENZA Esercitazione 4

OGGETTO DEL PROGETTO Casa del Pingone

COMMITTENTE Dorapal Srl

PROGETTISTI De Giuli-Fusari

IMPRESA DEGA

PROGETTO Restauro dell’edificio 13 nuovi micro appartamen

STOP LAVORI Ritrovamento affreschi medievali

Comune di Torino PROGETTO Ripensamento 4 appartamen ristorante uffici So ote o abit Soprintendenza dei Beni Culturali

draw

Ask to

Stesso gruppo

144

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Copertura

abile

Terrazzo Realizzazione terrazzo

Solaio ul mo piano

o Archite o De Giuli Federico

Tipologia legno

Solaio in calcestruzzo armato

Proge o ul mato

Resistenza

Solaio in pannelli di schiuma estrusa con laminato di fibra di carbonio Proge o ul mato

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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DEVIAZIONI

?

Esercitazione 4b

Comune di Torino

PROGETTISTI De Giuli-Fusari

COMMITTENTE Dorapal Srl

2000

2001

2

Soprintendenza dei Beni Culturali

IMPRESA DEGA Stato di fa o

Proge o A

Approvazione

Inizio lavori

Ritrovamento affreschi medievali

Proge o A

CASA DEL PINGONE Acquisto dell’edificio

Proge o B

+

Piano -1 V1

+ Relazione alla Soprintendenza a. Nuovi disegni e scelte diverse per la des nazione interna dei locali. Piano interrato: servizi per il ristorante Piano terra: ristorante Piano primo: ristorante Piano secondo: alloggio Piano terzo: alloggio Piano quarto: alloggio Non si realizzano più i mini alloggi pensa nel primo proge o. b. Mantenimento di finestre ad arco ritrovate al terzo piano e sos tuzione dei serramen esisten con quelli ritrova c. Mantenimento in facciata della traccia delle vecchie aperture d. Scelta del colore dell’intonaco in facciata sulla base dei saggi stra grafici e. Mostrare parte della torre medievale: eliminazione di una parte della copertura in coppi e realizzazione di un terrazzino

Proge o V1

Piano 0 V1 a. Nuovi disegni e scelte diverse per la des nazione interna dei locali. Piano interrato: servizi per il ristorante Piano terra: ristorante Non si realizzano più i mini alloggi pensa nel primo proge o.

Proge o dei piani superiori rimandato per indagini sugli affreschi

Piano -1, 0 Piano 1, 2, 3, 4 Altra proprietà

Vincolo realizzato ad hoc

146

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2002

2003

2004

Proge o V1

Piano -1 V2

Piano -1 V2

Piano -1 V3

+

+

Piano 0 V2

Piano 0 V2

+

+

Piano -1 V3

Piano -1 V4

+

Piano 0 V2

Piano 0 V3

+ Comune di Torino

Piano 1 V1

Piano 1 V1

Piano 1 V1

+

+

+

Soprintendenza dei Beni Culturali

Approvazione

Proge o finale

Piano 2 V1

Piano 2 V1

Piano 2 V1

+

+

+

Piano 3 V1

Piano 3 V1

Piano 3 V1

+

+

+

Piano 4 V1

Piano 4 V1

Piano 4 V1

a. Nuovi disegni dei locali. Piano interrato: servizi per il ristorante Piano terra: ristorante Piano primo: ristorante Piano secondo: alloggio Piano terzo: alloggio Piano quarto: alloggio Non si realizzano più i mini alloggi pensa nel primo proge o. b. Mantenimento di finestre ad arco ritrovate al terzo piano e sos tuzione dei serramen esisten con quelli ritrova c. Mantenimento in facciata della traccia delle vecchie aperture d. Scelta del colore dell’intonaco in facciata sulla base dei saggi stra grafici e. Mostrare parte della torre medievale: eliminazione di una parte della copertura in coppi e realizzazione di un terrazzino

Esecuzione lavori

Proge o ul mato

Problema che solaio in legno piano 4

Solaio a secco con schiuma espansa e pannelli in fibra di carbonio

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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COLLETTIVO, IMPLICAZIONI. LA NUVOLA DOCUMENTALE Esercitazione 5

TEMPO/SOSTITUZIONI Fase pre-progettuale febbraio 2015

...

Progetto pilota autofinanziato

Fondazione ORTIALTI

Scelta del sito

se embre 2015

Autorizzazioni

Ufficio del Patrimonio Documento di proprietà Soprintendenza Vincolo di valenza storica

Sviluppo dei concept di progetto

Costi di Realizzazione Progetto Piano Marketing

Relazioni con Amministrazione Comunale e Mass Media

Lancio del Brand

Ufficio stampa Sponsor Tecnici Finanziatori privati Finanziatori pubblici

Elaborazione del primo proge o

Cambio di destinazione d’uso della copertura

1 Avvio fase progettuale

Ingegnere strutturista Relazione strutturale

COLLETTIVO/ASSOCIAZIONI

Ditta per prove statiche del solaio Relazione risultati prove

Elaborazione del secondo progetto

Stima lavorazioni budget insufficiente

2 Ripensamento dimensioni dell’area dell’orto Presentazione del progetto al Comune Scelta di materiali più economici per la pavimentazione

Soprinten

Vincolo della f

Arretramento par

1 LEGENDA Iter Progettuale ORTIALTI Azione Deviazione Attore Documento ricevuto Documento prodotto

148

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2


Fase progettuale

Fase post-progettuale

ottobre 2015

novembre 2015

dicembre 2015

gennaio 2016

febbraio 2016

maggio 2016

Inaugurazione

2017

2018

2019

Pubblicizzazione del progetto

Posizionamento del parapetto

ndenza

acciata

Richiesta integrazione progettuale

Radazione DIA

apetto Tecnico comunale Richiesta integrazione Ingegnere strutturista Particolare scala accesso Tavola integrativa Accessibilità copertura

Redazione nuova DIA

Inizio lavori

Impresa edile (coordinamento lavori, oere provvisionali e opere di muratura)

Impresa specializzata (guaina impermeabile in PVC antiradice)

3

Impresa di giardinaggio (posa della stratigrafia per la piantumazione)

Coinvolgimento nel proge o Co-City

Fine lavori

Agronomo (scelta ortaggi da coltivare)

Nuovo Proge o Ampliamento 3

Collaborazione con la Città di Torino per la modifica del comma del Regolamento edilizio sul verde pensile

Arch. Carmagna h Elena l Arch. Emanuela Saporito

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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ORTIALTI

associazioni di quartiere

cooperative sociali

ingegnere strutturista

Proprietà OZANAM

relazione stat

SCELTA DEL SITO

relazione st

PRIMO PROGETTO

Ufficio del Patrimonio

Vincolo facciata Documento di proprietà

Soprintendenza

Vincolo storico

a

Presentazione Progetto Comune ufficio stampa

SECONDO PROGETTO

finanziamenti

sponsor tecnici finanziatori

LEGENDA Iter Progettuale ORTIALTI Azione Deviazione Attore Documento ricevuto Documento prodo o

150

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ditta prove statiche

Responsabile della Sicurezza

CITTÀ DI TORINO

Piano della Sicurezza

ica sotto sforzo

LINEE GUIDA PROGETTO CO-CITY

impresa edile

rutturale tecnico comunale

progetto esecutivo

impresa giardinaggio

richiesta integrazione impresa specializzata impermeabilizzazione particolare scala accesso

tavola integrativa accessibilità copertura

rretramento parapetto

in

agronomo

redazione nuova DIA

redazione DIA fine lavori

progetto ampliamento ORTOALTO OZANAM

INIZIO LAVORI

Arch. h Elena l Carmagna Arch. Emanuela Saporito

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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VERSO UNA STRATEGIA DI PROGETTO

Vincoli

Esercitazione 6 collettivo

PoliTO

Negoziazioni

Normative

Fisica

Composizione

Estimo

Concept

Area Progetto Analisi area progetto

Funzioni Realizzazione unica o in fasi

Icona PoliTO nZeb Analisi fabbisogni energetici

Idea progettuale A Idea progettuale B

Non Iconico

PRG Torino

Progetto 1 Funzioni aggiuntive Vigili del Fuoco Regolarizzazione Progetto 1.1

Tipologia Impianti

Strategia energetica

h > 35m

Idea progettuale C

Progetto 2

Iconicità biblioteca

Forma torre biblioteca

Idea progettuale D

Forma torre biblioteca

Progetto 3

Ampliamento piastra Budget Strategia reperimento fondi

Costruibilità Vendita di un forma torre e Disegno spazio esterno

152

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esterni

Idea progettuale D

Progetto 3


Documenti

Legenda

Architettonico Impiantistico

Economico Azione interna Team 4

SWOT

Azione esterna

Questionario

Controversia interna Team 4 Piante Prospetti Sezioni

Controversia esterna

Arresto del processo

Imprevisto

Piante Prospetti Sezioni Assonometria Bozza cronoprogramma

Relazione diretta importanza primaria Relazione diretta causa secondaria Progressione progettuale Successione causale senza dettagli

Piante Prospetti Predimensionamento Sezioni impianti Assonometria Bozza cronoprogramma Bozza particolari tecnologici

Piante Prospetti PredimensionaSezioni mento impianti Assonometria Bozza cronoprogramma Bozza particolari tecnologici

Piante Prospetti Sezioni Assonometria Cronoprogramma Particolari tecnologici Render

Stima di massima costi

Computo costi pistra Stima di massima costi

Dimensionamento Computo metrico estimativo Calcolo ritorno sociale

Produzione elaborati

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

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VERSO UNA STRATEGIA DI PROGETTO Esercitazione 6 VINCOLI

CONFLITTI E NEGOZIAZONI

Altezza massima da PRG Richiesta variante di PRG per altezza superiore a 35m Copertura verde ad uso parco pubblico

Legge sul verde pensile Nomra UNI 11235 art.9 comma 38 Guide ministeriali ISPRA 2012

2020

Analisi tecnico-economica cos d’intervento

Verifica del proge o da parte del RUP

Legge sull’assegnazione degli appal

2021

Validazione a livello europeo

Dlgs 81/2008 Sicurezza e documentazione can ere e imprese

Votazione del Consiglio Tecnico Amministra vo

2032

2029

2028

2025

2024

2023

2022

DPR 380/2001 Permesso di costruire

Legenda Documen consulta Documen prodo dal Team di proge o Documen acquisi

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Controversia su cui il Team non ha influenza Controversia su cui il Team ha influenza

Azioni

Relazione dire a causa-effe o

Ripe zione procedimento proge uale

Progressione proge uale

Approfondimento strategia

Successione causale senza de agli

(visualizzabile a raverso Adobe Aero)

Analizzare


EFFETTI MATERIALI

DOCUMENTI PROGETTUALI

Richiesta variante al PRG Proge o preliminare

SCAN ME Video di spiegazione della documentalità aumentata con Adobe Aero

Verbale analisi tecnico-economica cos d’intervento

Rapporto conclusivo di validazione proge o

https://www.youtube.com/watc h?v=LSHwbOIlZLg

How to use Adobe Aero Proge o defini vo fase 1

Appalto servizi

Proge o esecu vo fase 1 e del can ere demolizione aule P

Verbale validazione a livello europeo Verbale di decisione

1

STEP 1

Pubblicazione proge o sulla Gazze a Ufficiale

Scansiona il QR Code per accedere alla DEMO

Appal e subappal per demolizione aule P

2 Can ere demplizione aule P

STEP 2

Appal e subappal edili Appal e subappal imprese specializzate verde

Avvicina il disposi vo alla tavola Can ere fase 1

3

Verbale fine lavori

STEP 3

Inquadra l’elemento che interessa visualizzare per avere un’anteprima un antepr

Disegni As Built Verbale collaudi Inaugurazione da parte del Re ore Appalto per sorveglianza 24/7

Ul mazione piastra ed edificio per impresa

Appalto per manutenzione verde Fase 2: come fase 1

4 Ul mazione ed inaugurazione della bilbioteca Fase 3: come fase 1

STEP 4

Tocca l’elemento q inquadrato

Ul mazione ed inaugurazione della mensa-bar

5

STEP 5

Consulta il pdf a cui hai accesso

Teoria del proge o. Mes ere e strategie per archite

155



PARAMETRIZZARE

Roma

MODELLAZIONE PARAMETRICA AVANZATA DELL’INVOLUCRO EDILIZIO La trasposizione di forme complesse in proposte proge uali realizzabili è indagata a raverso il passaggio da forma con nua a forma discreta: il modello con nuo sviluppato con so ware di natura matema ca è il mezzo con cui prefigurare il concept dell’involucro mentre la discre zzazione della forma è invece un primo passo verso la fa bilità del prodo o ideato. TEAM Riccardo Grecu, Yasser Hariss, Edwin Peirone, Mar na Quirico


Il proge o riguarda la realizzazione di una nuova facciata, da pensarsi con approcci parametrici ed ecosostenibili, per il complesso delle Torri Ligini, conosciute anche come Torri delle Finanze o Torri dell’EUR. Esse sorgono nel quar ere romano dell’EUR, dove furono costruite nel 1961 su proge o di Cesare Ligini per ospitare gli uffici del Ministero delle Finanze. Il complesso, con impianto asimmetrico e ar colato, è composto da cinque edifici totali collega per i primi due livelli da uno zoccolo comune dal quale poi si innalzano i tre fabbrica a torre, con sviluppo ver cale di 17 piani. Nel corso del tempo il complesso è progressivamente caduto in disuso e preda del degrado, nonostante fossero sta pensa proge per recupero o totale trasformazione tra gli anni Novanta ed il 2010. Il quar ere è dotato di un sistema di collegamento infrastru urale verso il centro ci adino e offre vari e numerosi servizi e vaste aree verdi tra cui

Sc les Tower il parco del Lago dell’EUR, su cui affaccia l’edificio di proge o. o avo da uno spazio filtro ad uso comune concepito come giardino sopraelevato. Elemen cara erizzan la nostra proposta proge uale sono il creare un nuovo segno archite onico all’interno del quar ere, andando a mascherare in parte le forme pure della torre, e generare nuovi scorci da cui osservare il parco e il quar ere a raverso terrazze comuni e private, intese come spazio di incontro e unione tra interno ed esterno. Il nuovo involucro, pensato con sua stru ura portante, è unito all’edificio tramite controventature e travi di irrigidimento. Presenta una forma sinuosa ed organica che avvolge le geometrie esisten mascherandole solo in parte. La stru ura esistente è visibile nel punto in cui la curva della pelle sembra entrare nell’edificio, generando delle terrazze sulle facciate Est ed Ovest per tu a l’altezza della torre.

158

Parametrizzare


ANALISI DEL CONTESTO PUNTI DI INTERESSE

ANALISI DELLA RADIAZIONE SOLARE L’analisi della radiazione solare incidente sulle facciate e sulla copertura dell’edificio ogge o di proge o, eseguita con Ladybug_Radia on Analysis, plugin di Grasshopper, mostra la quan tà di radiazione solare incidente durante l’anno sulle superfici. Le assonometrie mostrano che la copertura e la facciata ed Est sono le superfici che ricevono maggiore radiazione solare. Questa analisi preliminare ci ha permesso di ipo zzare quali strategie, forma della skin ed elemen scherman u lizzare. I risulta del calcolo sono sta riporta senza contesto per una migliore leggibilità. GRADI GIORNO RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO Roma è collocata nella zona clima ca D quindi, secondo il DPR 26 Agosto 1993 n.412, il periodo di accensione degli impian di riscaldamento va dal 1° novembre al 15 aprile, con orario consen to di 12 ore giornaliere. A raverso la le ura del file .epw contenente tu i da clima ci di Roma, abbiamo estrapolato con i componen Ladybug_CHD_DHD e Ladybug_Monthly Bar Chart, plugin di Grasshopper, il grafico a fianco riportante i gradi giorno durante il periodo di riscaldamento e raffrescamento. A raverso questo output abbiamo pensato a quale pologia di schermatura ricorrere per minimizzare gli appor solari es vi e massimizzare quelli invernali al fine di contribuire a ridurre le ore di accensione degli impian e quindi incidere sul risparmio energe co. ANALISI DEL VENTO Un’altra analisi eseguita per la definizione del concept è quella rela va alla intensità del vento e alle sue direzioni annuali medie. Tale calcolo è stato eseguito con il componente Ladybug_Wind Rose, del plugin di Grasshopper, e ha permesso di individuare direzione, velocità e durata del vento nella zona di proge o. Gli output di calcolo hanno evidenziato quali sono le direzioni ed intensità principali nella zona di proge o, esse riguardano sopra u o l’orientamento a Nord e ci hanno portato a ragionare su forma della skin e pologia di pixel da u lizzare. Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

159


PERCORSO PROGETTUALE

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Parametrizzare


Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

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METAPROGETTO

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Parametrizzare


Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

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CONCEPT

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Parametrizzare


MODULO

Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

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Parametrizzare


Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

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Parametrizzare


STRATIGRAFIE

Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

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VISTE

Uffici piano 7°, esposizione Sud-Ovest, ombreggianti aperti

Uffici piano 7°, esposizione Sud-Ovest, ombreggianti chiusi

Camera da letto piano 10°, esposizione Est, ombreggianti aperti

Camera da letto piano 10°, esposizione Est, ombreggianti aperti

Sala riunioni piano 2°, esposizione Ovest, ombreggianti aperti

Sala riunioni piano 2°, esposizione Ovest, ombreggianti aperti

Balcone privato piano 15°, esposizione Ovest, ombreggianti aperti

Balcone privato piano 15°, esposizione Ovest, ombreggianti chiusi

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Parametrizzare


Modellazione parametrica avanzata dell’involucro edilizio

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PROGETTAZIONE DI INTERSEZIONI STRADALI STUDIO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE Collaborazione svolta con il geometra Fabio Fresia nell’ambito della proge azione di intersezioni stradali, con l’inserimento di lanterne semaforiche.


COMUNE DI SANTO STEFANO BELBO

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Progettazione di intersezioni stradali

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12


Stato di fatto della segnaletica stradale - scala 1:1000

Studio del traffico e Sicurezza stradale

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COMUNE DI SORI

Planimetria stato di fatto incrocio Via Aurelia-Via G. Garibaldi - scala 1:500

Planimetria stato di fatto incrocio Via Aurelia-Viale alla stazione - scala 1:500

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Progettazione di intersezioni stradali


Planimetria stato di progetto incrocio Via Levone-Via Madonna della Neve - scala 1:500

Planimetria sezioni di scavo incrocio Via Levone-Via Madonna della Neve - scala 1:500 Studio del traffico e Sicurezza stradale

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PORTFOLIO DI ARCHITETTURA Selected works 2015-2020 | Martina Quirico martina.quirico25@gmail.com


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