Tesi di Laurea C’era una volta... Martina Marconi Relatore: Stefano Mosena A.A 2017/2018
Dipartimento di Progettazione Arti Applicate Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa Corso di Diploma Accademico Di I° livello in Grafica Editoriale
Indice Abstract Introduzione
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Ricognizione storica: Cosa è l’illustrazione? Storia dell’illustrazione Editoria per l’infanzia Differenza tra albo e libro illustrato
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Analisi di mercato: Storie della buonanotte per bambine ribelli 100 racconti per bambini coraggiosi I miei piccoli eroi
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Focus artisti: Debora Guidi
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Selman Hosgor Jordan Andrew Carter Cristina Amodeo Guido Scarabottolo Sarah Mazzetti Marijke Buurlage
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Sviluppo del progetto: Stacca il poster Collage Font Palette
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Conclusioni
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Bibliografia
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Sitografia
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Appunti
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Tutti hanno bisogno di essere valorizzati. Ognuno ha il potenziale di dare qualcosa in cambio. Lady Diana
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“ Abstract
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C’era una volta Abstract Progetto di tesi
C’
era una volta, è il titolo del mio progetto di Tesi, è un libro per l’infanzia che mira a far conoscere in maniera semplice ed ironica i più grandi personaggi della storia. Quante volte i nostri genitori si sono sgolati per farci mettere sui libri per imparare? Grazie a queste brevi favole della buonanotte, tutto avverrà in maniera semplice e casuale. C’era una volta però non è solo un libro che aspira all’apprendimento, ma è molto di più, vuole radicare nel bambino: coraggio, tenacia e voglia di realizzare i propri sogni, che se ci si impegna e si lotta con tutte le nostre forze, in fondo poi qualcosa si ottiene. E’ importante però anche che il bambino capisca gli ostacoli che lo aspetteranno durante il suo cammino. Molti dei personaggi presenti nel libro, nonostante le loro scoperte siano state fondamentali per l’evoluzione dell’uomo, sono state costantemente sminuite, dimenticate e in alcuni casi cancellate dalla storia. Come abbiamo detto è importante che capiscano gli ostacoli che li aspetteranno nella loro vita, ma anche che sappiano che non sono insormontabili.
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Una Volta... Una principessa NO un aviatore, una scienziata, un ballerino...
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Lasciate che vi dica il segreto che mi ha portato al successo. La mia forza risiede soltanto nella mia tenacia. Louis Pasteur
X
“ Introduzione
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Introduzione
“
C’era una volta una principessa che viveva in un castello fatato….Una principessa? No mi dispiace non è questa la storia che ho da raccontarvi.
C’
era una volta un bambino che sbarcò sulla luna, una bambina che diventò la più forte ciclista al mondo, un’altra che diventò un’importante interior designer, un’altra ancora che scoprì la radioattività. Questo libro deve essere d’ispirazione per i grandi del domani, un libro che spiega che il coraggio , non significa non cadere mai o non abbattersi, ma avere il coraggio di riprendere in mano la situazione e combattere con tutte le nostre forze. Un libro che ci spiega che gli eroi non li troviamo solamente nelle pagine di un libro di favole, ma sono tra noi ogni giorno senza che noi ce ne accorgiamo, sono le persone comuni, sono quelle che ammiri di più, quelle alle quali vorresti assomigliare. Il libro è rivolto al mondo dell’infanzia, a bambini che vanno dai 5 ai 10 anni. Il libro è suddiviso in cinquanta storie della buonanotte, cercando di toccare il più possibile ogni mestiere che può essere d’ispirazione per un bambino, composto da doppia pagina con testo e illustrazione, con tecnica del collage.
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NO
empre. rovarci, s p i v e d a Nella vit . lo viaggio Hai un so dartelo. Devi ricor
Iris Apfel 15
Obiettivi?
“
Apprendimento rapido
Radicare forza e tenacia Combattere stereotipi di genere
Racconterà le storie di personaggi come: Albert Einstein, Alek Wek, Alfonsina Strada, Alicia Alonso, Anna Frank, Arnoldo Mondadori e molti altri. Il libro è composto da 49 storie di personaggi conosciuti in tutto il mondo per le loro imprese di coraggio, e una cinquantesima pagina bianca da riempire con il ritratto e la storia di come il proprietario del libro vorrebbe essere in un futuro prossimo. In questo ultimo periodo sono usciti diversi libri che trattano di questo argomento, alcuni sono specifici per il mondo femminile, altri per il mondo maschile, ma non ce ne è uno che parli in maniera generica, sia di uomini che donne. Proprio per questo ho deciso di realizzare un libro che possa unire i due sessi, per combattere gli stereotipi di genere. Il libro inoltre è composto da una sezione “Dizionario” , dove il bambino potrà cercare le parole per lui meno comprensibili all’interno delle storie e un’altra “Mestieri” con l’elenco di tutti i lavori esistenti nel mondo in modo da poter essere d’ispirazione. Alla fine del libro ci sarà una piccola Timeline per potersi orientare con i periodi storici per essere certi di ciò che è stato appreso. Inoltre ad ogni storia come abbiamo detto corrisponde un’illustrazione, accompagnata dalle citazioni più famose, con didascalie con paese di origine e periodo storico di appartenenza.
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puntare alla Bisogna sempre , si e comunluna. Mal che vada ezzo alle stelle. que arrivati in m Alek Wek 17
1 Apprendimento rapido Come abbiamo detto questo libro si pone l’obiettivo di un apprendimento più rapido e indolore per il bambino. I bambini sono come spugne, assorbono le informazioni intorno a loro e sono sempre alla ricerca di cose da imparare. Spesso però la scuola non riesce a trasmettere un metodo di studio efficace e personalizzato. Il primo impatto con la scuola determina l’idea che il bambino si fa dello studio.
“2 Se associa divertimento sarà per lui più facile: ottenere buoni risultati imparare con leggerezza essere più curioso coltivare un buon percorso di studi anche in futuro
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3 Per questo percorso quindi è importante che vengano toccati tre punti fondamentali: Memoria visiva: è più facile ricordare il viso di una persona che il suo nome. Memoria associativa: ascoltare una canzone o sentire un profumo conduce spesso ad un ricordo. Emozioni e Fantasia: chi non ricorda il primo bacio? O i momenti in cui ha provato forti emozioni? Queste strategie mettono in evidenza come è semplice accedere alle potenzialità della mente in modo divertente. L’accesso alla memoria visiva è consentito dall’immaginazione, che come tutti noi sappiamo, è la principale risorsa di ogni bambino. Paradossalmente i principi su cui si basano le tecniche di memoria sono più vicini al linguaggio naturale dei bambini che degli adulti.
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4 Forza e tenacia La forza si ottiene con i fallimenti, non con i propri successi. Coco Chanel
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“5 Stereotipi di genere Per stereotipi sessuali e di genere si intendono quei meccanismi di categorizzazione ai quali ricorrono gli individui per interpretare, elaborare, decodificare, ristrutturare la realtà sessuale, ossia la rappresentazione di ciò che è maschile e ciò che è femminile. Ecco secondo alcune mie ricerche di mercato sui competitors ho riscontrato esattamente questo problema, tendere a categorizzare libri per bambini solamente sulle femminucce ed altri solamente sui maschietti. Quindi da qui nasce il mio desiderio di mettere sullo stesso piano donne e uomini che hanno cambiato la storia, indipendentemente dal loro sesso.
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Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. Gandhi
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“ Storia
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Cosa è l’illustrazione? Chi è e cosa fa un illustratore
L’
illustrazione fa parte della comunicazione visiva e può avere la forma di un disegno, un dipinto, una fotografia o un mix di queste tecniche. In genere viene usata in editoria per accompagnare un testo scritto o per ornarlo visivamente, ma può essere anche decorativa o usata in pubblicità e come base per storyboard di film e animazioni. Le tecniche dell’illustratore sono le più svariate. Tra le tecniche principali si ricordano: acquerelli, tempere, colori acrilici, chine, matite o gessetti, aerografo, vettoriale, senza dimenticare l’incisione e il collage. Il supporto è la base su cui si lavora. Può essere di carta e cartone, sia lisci che ruvidi, ma anche di legno, tela, fibra di sacco e tutti i materiali sensibili al colore. Negli ultimi anni si è particolarmente sviluppato il graphic design, che permette di realizzare il lavoro parzialmente o interamente al computer, che prende il nome di “Disegno vettoriale”.
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Storia Breve excursus storico sull’illustrazione
Come abbiamo detto in precedenza il progetto di tesi sarà accompagnato da testi seguiti da illustrazioni in stile collage. Quindi per il suo sviluppo è importante capire come, quando e quali sono stati gli sviluppi nel corso della storia per l’illustrazione e per l’editoria libraria, per poi soffermarci in particolar modo sulla tecnica del collage e l’editoria per l’infanzia.
L’
illustrazione è una forma d’arte molto antica. Gli egizi disegnavano immagini religiose su papiro. L’introduzione della pergamena, fatta con pellame di vitello o altro animale conciato, permise fin dall’epoca romana di disegnare su libri che in principio erano sotto forma di rotolo. L’invenzione del codice, ossia del libro rilegato, facilitò la lettura e aprì nuovi orizzonti all’illustrazione con la tecnica della miniatura. La parola deriva dal minio, un ossido misto di piombo(II) e piombo(IV) di colore rosso con cui si scrivevano solitamente le iniziali dei testi. L’avvento del Cristianesimo permise una notevole diffusione di questo tipo di tecnica illustrativa, realizzata con colori a tempera e sovente decorata con parti in foglia d’oro. La Chiesa cattolica considerava l’uso delle immagini una forma didattica di apprendimento dei Testi sacri e né incoraggiò l’uso.
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“
Furono l’Ottocento e il romanticismo a rilanciare l’illustrazione sia per gli adulti sia per l’infanzia.
Le miniature medievali si espansero dalle prime lettere capitali, ossia le lettere introduttive del testo, ai bordi delle pagine o alle pagine intere. Erano solitamente realizzate nell’ambiente monastico. Successivamente, con la maggiore secolarizzazione della società, le miniature riempirono anche libri di preghiere privati, opere scolastiche, erbari, carte da gioco. I costi di questo tipo di produzione erano tuttavia elevati, fino all’introduzione della carta, arrivata in Europa dalla Cina grazie agli arabi attorno all’XI secolo. L’abbassamento dei prezzi permise una maggiore diffusione di testi e illustrazioni; queste ultime erano stampate all’inizio con il metodo della xilografia, ossia l’incisione su legno, e realizzate separatamente dallo scritto. L’invenzione della stampa, alla fine del XV secolo, allargò ulteriormente il mercato del libro, che ora si avvaleva anche di incisioni su rame. Rispetto alla xilografia il rame permetteva al disegnatore di ottenere tratti più fini e dettagliati. Durante il XVI secolo sia i libri religiosi, in special modo le cosiddette Bibbie dei poveri, sia quelli destinati al mercato privato si arricchirono di illustrazioni, che erano sempre stampate separatamente al testo. In seguito, per un paio di secoli, quest’arte conobbe un momentaneo declino. I primi giornali e gazzette si diffusero in Europa nel XVII secolo. Giornali satirici e periodici di moda si avvalsero di illustrazioni a stampa, dapprima in bianco e nero, poi a colori; erano destinati solitamente a un pubblico adulto. Furono l’Ottocento e il romanticismo a rilanciare l’illustrazione sia per gli adulti sia per l’infanzia.
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Il XIX secolo è il periodo più importante per il libro illustrato. In Inghilterra in particolare una fiorente scuola di illustratori e incisori realizzò splendide e delicate immagini in stile vittoriano, mentre le tecniche di stampa si affinarono ulteriormente. Intanto nasceva la fotografia, che costituì un nuovo, pericoloso concorrente per disegnatori e pittori. Lo sviluppo della pubblicità aprì il campo del manifesto illustrato, su cui si esercitarono numerosi e famosi artisti. Al giorno d’oggi, a parte la letteratura per l’infanzia, non si producono più libri illustrati per adulti, eccezion fatta per l’immagine di copertina. Da una parte ciò permette maggiore libertà agli illustratori, che possono scegliere gli stili che preferiscono e realizzare vere e proprie opere d’arte; dall’altra si è verificata una notevole restrizione del mercato, anche nel mondo pubblicitario. Ormai le agenzie realizzano i layout - i bozzetti del progetto un tempo fatti a mano - al computer, utilizzando la fotografia in modo massiccio.
Lo sviluppo della pubblicità aprì il campo del manifesto illustrato, su cui si esercitarono numerosi e famosi artisti.
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Erberto Carboni Barilla 30
Brodovitch Harper’s Bazaar
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Penguin Books La Penguin Books era una casa editrice inglese del gruppo Pearson, fondata nel 1935 da Allen Lane e chiusa nel 2013 con la fusione con Random House.
Un ulteriore sviluppo per l’editoria libraria è stato il libro “tascabile”, volumi di piccolo formato rilegati in brossura. Venivano ristampati testi a prezzi popolari, per un pubblico più vasto i libri che avevano già avuto ampiamente successo.
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Editoria per l’infanzia Libri per ragazzi in Italia
C’
era una volta in Italia le “signore dell’editoria per ragazzi” ed è la loro voce che vogliamo farvi ascoltare ve ne raccontiamo le gesta, perché a loro dobbiamo molta di quella rivoluzione che ha cambiato radicalmente e innovato il panorama dell’editoria per i nostri bambini, negli anni 70 del secolo scorso. E con loro vogliamo parlarvi degli artisti, autori e illustratori che hanno scritto la storia del libro illustrato per l’infanzia alla ricerca della sua modernità, progettando e creando libri per un bambino nuovo. In un decennio assai controverso ma ricco di uno slancio vitale, di una energia creatrice che è stata capace, in questo particolare ambito di coniugare libertà e insieme identità. Libertà dai vecchi canoni espressivi, quando abbandona definitivamente l’idea di un’illustrazione a esclusivo servizio del testo per un “ albo” dove immagini e parole si rincorrono creando un ritmo nuovo e parlando direttamente al bambino apprendista lettore. Identità perché in questi anni nasce e si consolida una generazione di autori, editori, librai, bibliotecari, critici e lettori, che si riconoscono in una comunità. Perché come ci ricorda Giorgio Gaber, “libertà è partecipazione”. In questo decennio emergono e si sviluppano soggetti assai diversi ma con un comune progetto: regalare ai bambini un libro di qualità, pensato per loro, che ne rispetti l’intelligenze e personalità.
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E’ l’aprile del 1964, che nasce a Bologna la fiera internazionale del libro per l’infanzia
Un albo illustrato che è la prima “galleria d’arte” per una educazione al visivo e alla vita Tout court. Perché i bambini agli inizi della vita pensano per immagini un pensiero che è proprio degli artisti che noi adulti ritroviamo nei sogni. Dieci anni di un generale rinnovamento che affonda le proprie radici negli anni 60, in quella “ rivoluzione” che tutto cambia o contribuisce a cambiare negli anni del miracolo economico che si conclude con un conflitto sociale, esploso non a caso, nelle università e nelle fabbriche. Anni difficili e controversi appunto, che hanno trasformato il mondo, grazie alle nuove tecnologie e all’abbattimento delle frontiere, ci hanno regalato una nuova modalità “ politica del vivere quotidiano”. Sono gli anni in cui nasce a BOLOGNA LA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO PER L’INFANZIA E LA GIOVENTÙ, è aprile del 1964, che si caratterizza subito come spazio di condivisione e scambio di idee, contribuendo a far incontrare e a formare nuove generazioni di operatori di settore. In fiera il 1967 sarà l’anno della prima mostra degli illustratori voluta fra gli altri da Paola Pallottino - ancora una signora dell’editoria autrice di una preziosa storia dell’illustrazione italiana. In questo clima una giovane Rosellina Archinto, al ritorno da un viaggio in America fonda nel 1966 la sua Emme edizioni.
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Bruno Munari
“Se c’è un libro Siamo nella Milano, patria di che può segnare design, e lei ha un grafico di fiun radicale cambiamento ducia, Salvatore Gregorietti. nel rapporto con il bambino L’avventura durerà vent’anni e si chiuderà con un catalogo questo è Piccolo blu e particolarmente ricco che si riPiccolo giallo di Leo Lionni “. volge per la prima volta direttamente ai più piccoli e insieme a gli adulti che si occupano di libri e bambini. Il suo è un libro “oggetto” o meglio un libro “progetto” al quale partecipano in molti: editori, scrittori, illustratori, grafici, fotografi, libri non a caso chiamati nell’ambiente “i libri per i figli degli architetti”. Un progetto di rinnovamento e riscrittura anticipato in Italia già nei primi anni 40, da Bruno Munari, con i suoi preziosi libri nati dall’incontro con due grandi editori, Einaudi e Mondadori. Per la Emme edizioni l’artista pubblicherà nel 1968 nella nebbia di Milano, libro omaggio alla sua città. Una città che Munari ama per “ il suo impasto di pragmatismo e di creatività, di serietà e di comunicativa sempre aperta all’ironia. Una città ideale per chi ha qualche progetto in testa.” “Ma se c’è un libro che può segnare un radicale cambiamento nel rapporto con il bambino questo è Piccolo blu e Piccolo giallo di Leo Lionni, e ci piace aprire così la nostra rassegna anche se il suo arrivo nel catalogo Emme sembra essere di poco precedente agli anni 70; del re-
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sto i libri della casa editrice non riportano una data di pubblicazione e le attribuzioni sono spesso incerte. Autore, pittore, scultore, grafico, designer e teorico della percezione visiva, Lionni amava raccontare di aver creato il suo primo libro per bambini Little Blue and little yellow pubblicato in america nel 1959, durante un viaggio in treno, per intrattenere i suoi due nipotini, Pippo e Ann, ai quali il libro è dedicato. L’artista usa pezzettini di carta strappata e muove nello spazio i due protagonisti, o meglio i due colori. “Questo è piccolo blu. Eccolo a casa con mamma blu e papà blu. Piccolo blu ha molti amici ma il suo migliore amico….” e fa “ agire” sulla pagina macchie di colore, frammenti di un collage che la mano sposta per seguire il racconto.
Leo Lionni 37
Leo Lionni Piccolo blu e Piccolo giallo 38
Bruno Bettelheim
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Soltano un artista che sappia pensare essenzialmente per immagini riesce a creare un vero libro illustrato. Leo Lionni ha capito l’importanza del linguaggio visivo.
Nato dall’esperienza di Lionni- uno dei padri della grafica “ Attiva” americana - è più precisamente da un ciclo di conferenze sulla percezione visiva, il libro si nutre dello stato dell’arte americana in quegli anni 50, dell’action painting alla leggerezza dei Mobiles di Calder. Ed è un capolavoro assoluto, con il quale Lionni definisce le caratteristiche del Picture book, il nostro “ albo illustrato” : poche pagine, copertina cartonata, testo breve, un ritmo serrato che favorisca la sorpresa e l’emozione. Dice Bruno Bettelheim: “ Soltano un artista che sappia pensare essenzialmente per immagini riesce a creare un vero libro illustrato. Leo Lionni ha capito l’importanza del linguaggio visivo.” Ma piccolo blu e piccolo giallo è soprattutto un libro sull’amicizia che ci aiuta a definire la nostra identità. Tema ricorrente quello dell’identità che ritroveremo in tutti gli albi del nostro autore: dal topo dalla coda verde, storia del topolino “ mascherato da se stesso”, a la casa più grande del mondo dove la lumaca costruisce per se la casa più grande ma anche più pesante del mondo, tanto da finirne schiacciata. E arriviamo a Guizzino, il pesciolino nero in un branco di pesciolini rossi, metafora dell’artista che ha la capacità di vedere e guidare in salvo la propria comunità. infatti per Lionni, “l’arte è soprattutto celebrare. Celebrare l’uomo, la sua umanità, la sua storia, la sua cultura”. Sempre in arrivo dall’America considerato da molti il manifesto della rivoluzione grafica e culturale del libro per l’infanzia, nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak approda nel catalogo Emme del 1969 e Rosellina
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Archinto ne affida la traduzione al poeta Antonio Porta. Nato a Brooklyn da genitori ebrei di origine polacca, Sendak è un illustratore affermato, il cui codice figurativo deve molto alle letture classiche “vittoriane” mescolate alla modernità della cultura visiva americana. Nel 1963 crea Where the Wild things Are, Nel paese dei mostri selvaggi, primo albo come autore totale, che viene subito criticato, non ultimo da Bruno Bettelheim, per i suoi contenuti “sovversivi”. E’ la storia di Max, che mandato a letto senza cena per castigo, parte per il paese dei mostri selvaggi e ne diventa il re. “Attraverso la fantasia - dice l’autore- i bambini raggiungono la catarsi. Essa è il loro migliore strumento per dominare le cose Selvagge”. Come max, ancora un eroe notturno, il Mickey di In the night kitchen, il nostro Luca la luna e il latte.
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Maurice Sendak Nel paese dei mostri selvaggi
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Tomi Ungerer gioca un ruolo importante nella letteratura per ragazzi, facendo saltare tutte le regole e capovolgendole.
Il protagonista della storia vola su un aeroplano di pasta nel cielo di una Manhattan, omaggio della cucina materna, all’amata città di New York e ai suoi eroi d’infanzia, Mickey Mouse, Little Nemo, Laurel e Hardy. Assolutamente nuovi sono i libri dell’illustratore alsaziano Tomi Ungerer, che come Sendak gioca un ruolo importante nella letteratura per ragazzi, facendo saltare tutte le regole e capovolgendole. Un gioco, dal quale sono usciti vincitori, perché le loro provocazioni sono infine state accettate anche da quei pedagoghi che in un primo momento ne rifiutavano lo stile e i contenuti dirompenti. Sospeso come già Lionni e Sendak fra due culture e due mondi, l’europa e l’america, Ungerer nasce a Strasburgo, città da lui molto amata alla quale dedica uno dei suoi primi libri, nel catalogo Emme col titolo “Tre feroci banditi.“ In questa rassegna presentiamo due suoi titoli, entrambi pubblicati in Italia da Bombiani negli anni 70, “ L’animale di Monsieur Racine, dedicato al suo amico Maurice, e Allumette “ una piccola fiammiferaia, rivisitata in chiave moderna alla sua maniera, feroce e dissacrante. In America il mercato del libro per bambini è invaso in quegli anni da artisti che, provenendo dal mondo del-
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la comunicazione e mescolando supporti e stili diversi, cercano nel libro per ragazzi un nuovo campo di espressione e contribuiscono così a “Sottrarre la lettura per l’infanzia alla separatezza di un genere considerato a torto minore”. Sia pur in modi assai diversi, Lionni, Sendak e Ungerer sono tutti specialisti della comunicazione visiva e portano in America una cultura europea che ha fatto fra l’altro tesoro della lezione del Bauhaus. Mentre tutta americana è l’esperienza del Push Pin Studios. Questo gusto pop aveva invaso l’europa attraverso la fortunata operazione di Yellow Subamarine per i Beatles. Un simile gusto si era esteso anche in Europa anche grazie alla mostra Push Pin Style.
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Lionni, Sendak e Ungerer sono tutti specialisti della comunicazione visiva e portano in America una cultura Europea che ha fatto fra l’altro tesoro della lezione del Bauhaus.
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Tomi Ungerer Allumette
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“
Tedesco di origini cecoslovacche, Edelman vive in Inghilterra e sull’onda del successo del film per il quale aveva realizzato i disegni animati, illustra superando se stesso un libro, anche qui dal sapore psichedelico,dove atmosfere pop convivono con un segno gioiosamente liberty, Andromeda SR1, storia che si ispira al motto pacifista “mettete un fiore nei vostri cannoni” Nel 1976 si affaccia alla Emme edizioni Anthony Browne, con “Lo specchio magico”, copertina ispirata ad un’opera di Magritte. Il disegno rappresenta un bambino di fronte allo specchio che non gli restituisce il suo volto, piuttosto lo invita ad entrare per scoprire un mondo fantastico, come in Alice attraverso lo specchio di Carroll. Dal Giappone abbiamo Mitsumasa Anno, con “ Il viaggio incantato”, che narra il viaggio dell’uomo mentre il tempo della vita scorre.
#Edelman #Anthony Browne #Mitsumasa Anno
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Edelman Andromeda SR1 46
Edelman Andromeda SR1 47
Nel 1974 rinasce dalle ceneri della storica editoriale libraria, a cura di Giovanni Stavro, la casa editrice EL, che dal 1976 viene diretta da Orietta Fattacci, che comincia a pubblicare libri in formato tascabile, come per esempio Pollicino. Con i capolavori di Atlan della casa editrice EL: Camillo Kromo e la serie il primo libro di Kira,sempre per i più piccoli “Yok Yok”,il bambino dal cappello rosso, nato come personaggio di brevi cartoni, animati dallo stesso autore,il grande Etienne Delessert con Anne van der Essen. Anche Delessert si divide fra due mondi e due-culture. Prima di trasferirsi negli Stati Uniti, collabora a Losanna e poi a Parigi con intellettuali quali Ionesco e Piaget e editori come Harlin Quist e Ruy-Vidal; più tardi pubblicherà in Francia con Pierre Marchand della Gallimard Jeunesse, negli Stati Uniti con il grande Tom Peterson della Creative Company. E come i suoi editori scrive la storia dell’editoria per ragazzi fra l’Europa e l’America. Artista colto e grande comunicatore di idee, oggi Delessert vive in America e disegna per prestigiose riviste occupandosi di satira, costume e politica.
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Oggi Delessert vive in America e disegna per prestigiose riviste occupandosi di satira, costume e politica. Ma è soprattutto autore e illustratore di albi illustrati per bambini.
Ancora una grande dama dell’editoria per ragazzi è Gabriella Armando che esordisce alla fine degli anni settanta con le nuove edizioni Romane.
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Ma è soprattutto autore e illustratore tra i massimi innovatori dell’albo illustrato per bambini. A cominciare da questi originali primi libri nati dalla sperimentazione nelle scuole di Rosanna condotta con Jean Piaget. E ammiriamo il suo come Il topo piglia un sasso sulla testa e scopre il mondo, dove protagonista della storia è il topo che, metafora del bambino, esce dalla casa dove vive protetto con mamma e papà, e correndo qualche rischio, scopre il mondo. Approdiamo infine alla Roma di Gabriella Armando ancora una grande dama dell’editoria per ragazzi che esordisce alla fine degli anni settanta con le nuove edizioni Romane. Editrice colta e raffinata, Gabriellla Armando raccoglie l’eredità paterna e nel 1978 fonda la sua casa editrice, oggi nella bella Piazza santa cecilia, nel cuore di Trastevere. non lontano da quella della Gensola dove aveva sede la Armando. Dalla casa editrice paterna eredita anche il grafico di fiducia degli anni d’esordio, il bravo Sergio Vezzali, che per le nuove edizioni romane progetta la veste editoriale, delle inconfondibili linee gialle.
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Le nuove edizioni romane esordiscono così con un catalogo di tutto rispetto e assai vario. Dalla preziosa collana di architettura dell’americano David Macaulay, in grande formato con un essenziale e rigoroso bianco e nero, fra i primi moderni libri di divulgazione, all’originale C’era una volta che invita i bambini a scrivere storie in libertà grazie allo stimolo delle preziose illustrazioni di Colin McNaughton. Dall’ironico anti-pierino porcospino al divertente e ancora oggi modernissimo “ La marmellata di prugne “ con suggerimenti per una “ nuova educazione”, dall’attenzione al teatro con “ Il gioco del burattinaio “ di Maria Signorili alla proposta dei classici, nei quali la casa editrice romana si specializzerà nel tempo, come “ il fantasma di Canterville “, illustrato da Oski, il caricaturista argentino Oscar Conti. Fino alla scoperta di uno dei più grandi autori italiani, Roberto Piumini che esordisce nel 1978 con “Il giovane che entrava nel palazzo.” E ci piace salutarlo con le parole di Roberto denti.
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“ In ogni sua proposta letteraria Piumini tende a fornire un’esperienza di parola al maggior livello qualitativo possibile” e ancora “ la consuetudine con il teatro consente a Piumini una grande libertà di linguaggio, che sa usare con studiata raffinatezza”. Per chiudere, non possiamo non ricordare tra gli artisti italiani il fiorentino Roberto Innocenti con un libro del 1979 per un “ lettore adulto”- che è poi la cifra d’elezione per questo grande illustratore- pubblicato nella preziosa collana “ I Papermint “ della Quadragono libri di Mario Vigiak. Parliamo di 1905: bagliore a oriente attualmente nel catalogo della Margherita edizioni che vede protagonista la guerra Russo- Giapponese del 1904-1905 : “ era il libro che Vigiak regalava più volentieri, quasi delegandolo a rappresentare quasi l’intera sua produzione [….] Il realismo trasfigurato di Innocenti - ha scritto Paola Pallottino- Dà vita ad un connubio con il testo di Olivo Bin ormai leggendario e di alta poesia civile “.
Perché l’arte, tutta l’arte, è sempre una pratica della profondità e del movimento, anche quando si esprime sulla pagina di un libro, anche e soprattutto quando parla ai più giovani.
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[Testi tratti da “ I nostri anni 70. Libri per ragazzi in Italia, Corraini, Mantova 2014. Silvana Sola e Paola Vassalli.]
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Albo e libro illustrato Spieghiamo la differenza tra albo e libro illustrato
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ossiamo dire che il libro illustrato ha molta più storia rispetto ad un albo. Non ha solo un maggior numero di parole e storie più ricche, ma possiede una tradizione e quindi una storia molto più radicata rispetto all’albo illustrato. Il libro illustrato per ragazzi lo troviamo già a partire dal 1658: “l’Orbis sensualium pictus” dell’educatore protestante moravo John Amos Comenius fu tradotto quasi ovunque, non solo in Europa, ma anche in Asia. A partire da questo testo e con l’affermarsi della letteratura per l’infanzia come genere specifico e a sé stante, l’importanza delle immagini venne sempre più presa in considerazione nella produzione letteraria rivolta ai ragazzi. Nel libro illustrato le tavole con immagini sono in numero minore rispetto al testo e rispetto all’albo non raccontano una storia, ma rappresentano un momento saliente del racconto. Un libro illustrato ha quasi sempre le pagine numerate, mentre l’albo quasi mai. Questo particolare che può sembrare di poco conto ci fornisce invece una chiave di lettura molto importante. Ci dice infatti che la densità e la ricchezza di ciò che viene narrato richiede un attenzione maggiore e un tempo di lettura che potrebbe necessitare di pause e quindi di un promemoria. A che pagina siamo? In che punto la nostra storia è stata interrotta? In mancanza di un segnalibro il numero a piè di pagina può esserci d’aiuto. In alcuni libri anche le tavole illustrate seguono una loro numerazione.
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Il libro illustrato però ha ancora oggi grandissime potenzialità e una dote unica, quella cioè di muovere l’immaginazione del bambino, non avendo con se la possibilità di vedere delle immagini.
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Il libro illustrato deve essere letto ad alta voce ad un bambino che non sa ancora leggere, mentre molti albi illustrati possono godere di una maggiore autonomia di fruizione. Oggi è molto difficile trovare in una libreria per ragazzi libri illustrati per bambini piccoli. L’editoria per ragazzi che si avvale del libro illustrato propone a catalogo solo testi dai sei anni in su, mentre sotto questa fascia d’età non si trovano che rare e sporadiche eccezioni. Come mai? Eppure solo qualche decennio fa, il libro illustrato era ancora largamente presente sugli scaffali delle librerie e nelle camerette dei bambini. Il libro illustrato però ha ancora oggi grandissime potenzialità e una dote unica, quella cioè di muovere l’immaginazione del bambino, non avendo con se la possibilità di vedere delle immagini. Anche l’albo ha i suoi lati positivi: può essere letto in solitudine anche da un bambino molto piccolo e instaura, se letto ad alta voce, un legame giocoso tra figlio e genitore. L’albo illustrato ha avuto il merito, negli ultimi tempi, di riportare all’attenzione di grandi e piccini argomenti che non si riuscivano più ad affrontare serenamente. Con le immagini sembra più dolce poter parlare della perdita o della tristezza. Laddove le parole sono insufficienti o appaiono troppo dure e severe , le illustrazioni ci vengono in soccorso dandoci la possibilità di ricostruire un vocabolario solo apparentemente più semplice.
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Suzy Lee L’ombra Picture book 55
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gigante Sonno piccino sonno
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L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare. Steve Jobs
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“ Altre realtà
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Analisi di mercato Analisi di Mercato e confronto con altre realtà
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n questo ultimo anno abbiamo avuto a che fare con diversi libri di questo genere, legati a personaggi importanti della storia, ma che non hanno a mio parere una visione d’insieme. Tra i competitors ne abbiamo diversi: al primo posto “Storie della buonanotte per bambine ribelli” della Mondadori , poi “Racconti per bambini coraggiosi” di ElectaKids e “I miei piccoli eroi” della Hachette.
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Storie della buonanotte per bambine ribelli
Il libro narra le vicende di 100 esempi di forza e coraggio al femminile, per tutte le donne, grandi e piccole, che puntano sempre in alto. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo, 100 favole per sognare in grande! Il libro nonostante abbia avuto molto vendite è stato anche molto criticato in rete e non solo. Come prevedibile, Storie della buonanotte per bambine ribelli, nato per combattere gli stereotipi di genere, sta facendo discutere. Il libro si sarebbe infatti dovuto rivolgere anche ai bambini, e non solo alle bambine, altrimenti si pone come “operazione sessista”, anche quando vuol “combattere il sessismo”.
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Inoltre per la critica viene usato un linguaggio troppo forbito per rivolgersi a dei bambini, e in alcuni casi anche la storia dei personaggi viene storpiata a loro piacimento ,come per esempio “Virginia Woolf” viene fatta vedere solamente come una donna depressa che si rifugia nella scrittura, altra ancora “Margaret Thatcher” viene presentata come “ammirevole, nonostante abbia fatto delle scelte che hanno messo in ginocchio il suo paese”. Una scelta di Marketing assai positiva la troviamo in copertina, indubbiamente attraente, e dal titolo chiaramente ammiccante (con le tre parole in evidenza buonanotte, bambine, ribelli) – una grandiosa operazione di marketing. In conclusione: per quanto mi riguarda trovo geniale rivolgersi ad un pubblico femminile in fattore di marketing, in quanto tutt’oggi il tasto “Femminismo” è ancora molto dolente, dall’altra parte come abbiamo già scritto in precedenza se vogliamo parlare di combattere il sessismo non è di certo giusta questa operazione, che ancora per una volta ci troviamo a fare una distinzione tra i sessi.
Prezzo del libro: 19 euro
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Marijke Buurlage Caterina la grande Storie della buonanotte per bambine ribelli 66
Barbara Dziadosz Julia Child Storie della buonanotte per bambine ribelli 67
Edith Carron Margaret Hamilton Storie della buonanotte per bambine ribelli 68
Noa Snir Yaa Asantewaa Storie della buonanotte per bambine ribelli 69
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100 racconti per bambini coraggiosi
“100 racconti per bambini coraggiosi” di Elena Sforza è un libro che scardina le paure dei mostri rendendo quei personaggi parte della quotidianità. La paura fa parte della nostra vita e affrontarla fa bene per questo questa raccolta di racconti meravigliosi per bambini dai tre anni in su è una carrellata di straordinari protagonisti che da sempre affollano la nostra mente, archetipi di messaggi, sentimenti ed emozioni che ci appartengono da sempre. Il coraggio, al contrario di quello che puoi pensare, non vuol dire non avere paura perché le persone coraggiose sono quelle che affrontano le loro paure e le loro incertezze e le usano per diventare più forti. 100 racconti per bambini coraggiosi raccoglie cento storie di uomini coraggiosi di tutti i tempi e di tutti i paesi per rispondere ad una semplice domanda: che cos’è il coraggio. Leg-
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geranno di Annibale il condottiero cartaginese che sfidò gli invincibili Romani valicando le Alpi sugli elefanti e di Alex Zanardi che dopo un terribile incidente ha speso il suo coraggio per inventarsi una vita non solo possibile ma pienamente degna di essere vissuta. Conosceranno le storie dei giudici Falcone e Borsellino uniti contro la mafia, dell’esploratore Amundsen che sfidò i ghiacci del Polo, del Dalai Lama che non si è piegato all’invasore cinese, di don Chisciotte che osò combattere perfino con i mulini a vento e poi di Freddy Mercury e di Ayrton Senna, del presidente Obama e di Papa Francesco. Elena Sforza racchiude in 100 racconti per bambini coraggiosi le pillole di fiducia e di amore che servono nella vita a non scappare davanti alle prove e a non vergognarsi mai di piangere.
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Questo libro ha molteplici punti deboli : in primo piano il tentativo di copiare un libro che ha avuto ampiamente successo parlando di maschietti anziché di bambine. Altra nota negativa è che ancora una volta ci ritroviamo a fare distinzioni di sesso invece di insegnare al bambino l’ugualianza sociale. Anche nel titolo del libro nonostante sia una casa editrice diversa ritroviamo una somiglianza con “Storie della buonanotte per bambine ribelli”. Parlando sempre di 100 storie, mettendo in evidenza la parola “bambini” , e al posto di ribelli parlare di coraggiosi. Per quanto riguarda l’impaginazione del libro, nel sommario ritroviamo i nomi dei personaggi in maniera disordinata anziché ordinarli per nome e cognome, cosa che manda molto in confusione se si volesse leggere solamente di un protagonista in particolare. Un punto di forza di questo libro è la bellezza dei colori e delle illustrazioni che colpiscono l’occhio. Prezzo del libro: 19 euro
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S.Ferrero
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I miei piccoli eroi Hachette
Hachette ha realizzato una interessante raccolta di libri illustrati su personaggi famosi che hanno segnato la storia. Si inizia con Albert Einstein nel primo fascicolo e si prosegue con Mahatma Gandhi, Rita Levi Montalcini, Marco Polo, Frida Kahlo, Leonardo da Vinci, Nelson Mandela, Galileo Galilei, Marie Curie e molti altri. La collezione è composta da 40 uscite, di cui la prima è in edicola al prezzo speciale di 1,99 euro. Il prezzo delle uscite successive è di 6,99 euro.
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Angel Coronado e Oriol Roca Frida Kahlo I miei piccoli eroi
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Analizzando il libro ho trovato diversi punti di forza: 1-usa un linguaggio chiaro per spiegare concetti interessanti , 2-curiosa la scelta dei personaggi da raccontare che privilegia donne e uomini che si sono distinti per valori e che hanno lasciato un segno in ambiti diversi: non solo scienza, ma anche politica, musica, arte. 3-costruisce un collegamento tra il bambino che legge e i personaggi raccontando che anche loro sono stati bambini, con le loro difficoltà , ma anche con quella voglia di sapere e di andare oltre che li ha portati a fare ricerche, a studiare molto e a cambiare i problemi dei loro tempi. 4- libri economici alla portata di tutti. Per quanto riguarda la veste grafica, un punto di debolezza è la scelta poco elegante del libro in brossura con copertina cartonata avendo solamente 30 pagine.
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Sono il migliore, è vero. Io però penso ancora a migliorare. Quando credi di essere perfetto vuol dire che sei finito. Valentino Rossi
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“ Focus Artisti
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Artisti Dove traggo ispirazione?
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n queste pagine vi mostrerò alcuni degli artisti che ammiro e da cui ho tratto ispirazione per la realizzazione di questo libro. Tra gli artisti vi sono: Debora Guidi, Selman Hosgör, Jordan Andrew Carter, Cristina Amodeo, Guido Scarabottolo, Sarah Mazzetti e Marijke Buurlage. Andiamo a scoprire le loro illustrazioni.
“Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.”
Bruno Munari 82
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Debora Guidi 83
Debora Guidi Illustratrice e Graphic Designer
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Debora Guidi Illustratrice e Graphic Designer
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Selman Hosgor Selman Hosgör è un grafico di Istanbul. Ha completato la sua laurea in graphic design presso l’Università Kadir Has di Istanbul. Ha tenuto un corso di sviluppo professionale su Illustrazione e Tipografia presso la Central Saint Martins di Londra. I suoi collage sono combinazioni di fotografie, tipografia e colori vivaci; sono i frutti dell’ispirazione spontanea individualistica. Il suo lavoro come libero professionista mette principalmente in risalto il marchio e l’illustrazione.
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Selman Hosgor
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Jordan Andrew Carter Jordan Andrew Carter, è un illustratore freelance che vive appena fuori Londra con una lista di clienti internazionali. Ha un approccio tattile con il suo lavoro, giustapponendo un complesso disegno a matita contro immagini grafiche ingenue per creare qualcosa di fresco ed eccitante. Tra i suoi clienti abbiamo: The Guardian, The Sunday Times, Little White Lies, Arte Magazin, Urban Outfitters, Computer Arts, Sport Magazine, Jamie Magazine, Dorling Kindersley (DK), Great Ormond Street Hospital.
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Jordan Andrew Carter
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Jordan Andrew Carter
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Cristina Amodeo
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Cristina Amodeo
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Guido Scarabottolo Guido Scarabottolo è nato nel 1947 a Sesto San Giovanni. Laureato in architettura presso il Politecnico di Milano, nel 1973 è entrato a far parte dello studio Arcoquattro che si occupa di architettura e comunicazione visiva in ambito editoriale e pubblicitario.
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Grafico e illustratore ha lavorato per tutti gli editori italiani, la RAI, le principali agenzie di pubblicitĂ e le maggiori aziende nazionali; ha collaborazioni in Giappone e negli Stati Uniti. Design per diletto, di tanto in tanto realizza oggetti e mobili.
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Guido Scarabottolo
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Guido Scarabottolo
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Sarah Mazzetti
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Sarah Mazzetti Sarah Mazzetti è fumettista e prolifica illustratrice. Realizza lavori per testate internazionali (New Yorker, New York Times, IL e molte altre), poster per manifestazioni o per concerti. Come fumettista è parte del gruppo Teiera e collabora di frequente con la rivista Linus. Sarah Mazzetti è una delle illustratrici italiane più apprezzate all’estero e di recente è autrice del graphic novel I gioielli di Elsa.
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Marijke Buurlage Marijke Buurlage (28) è un illustratore che vive a Leeuwarden, in Olanda. Si è laureata alla Minerva Academy di Groningen (2009-2013) e da allora lavora come illustratrice freelance. Lavora principalmente su illustrazioni editoriali per riviste, libri per bambini, copertine di libri, poster, app ed e-book, ma ama anche lavorare su progetti collaterali auto-iniziati. Il suo lavoro è vibrante, leggero, giocoso e femminile e le sue due cose preferite da disegnare sono animali e botanici.
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Marijke Buurlage Ha lavorato per: Flow Magazine, VPRO Gids, Swatch, WNF Adobe, Quest, Rebel Girls, Solberg & Hansen , Cocofloss, TravesĂas Magazine, DOT Magazine, Uitgeverij Snor, Nongfu Spring.
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Il modo più efficace di fare qualcosa… è farlo. Amelia Earhart
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“ Sviluppo Tesi
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Sviluppo Progetto Spiegazione parte progettuale
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l libro “C’era una volta” è composto da 50 storie di personaggi provenienti da diverse parti del mondo che hanno cambiato la storia o comunque che con il loro coraggio e la loro tenacia hanno tentato di cambiarlo. Il libro è composto da doppie pagine, dove sul lato sinistro troviamo un breve testo sotto forma di fiaba, dall’altro un’illustrazione con tecniche manuali. Lo stile delle illustrazioni è per lo più delle volte “Collage” digitale, cercando anche di variare tecnica di pagina in pagina per non cadere nella monotonia. Molte volte sono state usate delle foto per poi intervire scarabocchiandoci sopra, proprio come fanno i bambini, aggiungendo rossetto, occhiali, baffi ecc. Un elemento ricorrente sono i puntini, usati come sfondo, come decorazione, come parte dell’abbigliamento, come cornice di testo ecc.
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Non vi e quasi alcun difetto fisico che un modo di fare simpatico non faccia a poco a poco perdonare. 111
Ogni pagina di testo inoltre è composta da: periodo storico di appartenenza, luogo di nascita e frasi celebri del personaggio in questione. La cinquantesima storia è formata da due pagine bianche che andranno riempite con la foto del proprietario del libro e la sua storia. Alla fine del libro ci sarà un piccolo dizionario con le parole meno comprensibili per il bambino. Il libro sarà rappresentato dal colore f1ce62 che andrà a caratterizzare anche il dorso del libro. Lo stesso vale per la parte teorica, caratterizzata dal colore: ca5887.
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Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potro dipingere.
C’era una volta.....
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Stacca StaccaililPoster poster
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Collage Illustrazioni
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l collage è una forma d’arte che abbiamo sperimentato tutti. A scuola, da bambini, si passavano ore a tagliare immagini da giornali e riviste, quadratini da fogli colorati, per poi ricomporli su un supporto più o meno rigido, in creazioni originali. Il tutto, con tanta pazienza, un pizzico di colla e… molta fantasia! Inoltre fu una tecnica usata molto anche in ambito artistico nei primi del 900 da artisti come Braque e Picasso nei famosi papier collés in cui gli artisti si sbizzarrivano incollando carte da gioco, pacchetti di sigarette, fogli di giornale, carte di lamette. Fino ad arrivare ad artisti come Mimmo Rotella che strappava i fogli da manifesti pubblicitari sovrapposti. O, ancora, da artisti “informali” come Alberto Burri che incollava sulle sue tele sacchi, ferri, plastiche bruciate per dimostrare che anche i materiali più poveri hanno una storia da raccontare.Ed è proprio questo il bello del collage: la possibilità di realizzarlo con qualsiasi tipo di materiale. Caratteristica che ne ha permesso l’evoluzione anche ai giorni nostri, in cui le tecniche si mischiano tra loro, e in cui gli artisti si possono sbizzarrire anche con i media digitali.
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Soprattutto non temete i momenti difficili il meglio viene da li...
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Font Font usati nel progetto di tesi
I font usati nello specifico sono due: per il testo corrente è stato usato un Gotham Book, per le parole meno comprensibili per un bambino e quindi da ricercare nella sezione dizionario un Gotham Bold entrambi di dimensione di 11pt, per i titoli e le informazioni sul personaggio un Kindergarten, titoli di 30pt e informazioni sul personaggio 14pt.
“L’esperienza mi ha insegnato che l’uomo, quando desidera raggiungere un traguardo, trova dentro di sé risorse impensabili.”
Umberto Veronesi
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Gotham Gotham Book Regular
abcdefghijklmn opqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKL MNOPQRSTUVW XYZ
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Gotham Gotham Bold
abcdefghijklmn opqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKL MNOPQRSTUVW XYZ
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Kindergarten
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
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Palette Palette di ispirazione Parte Teorica
Parte Pratica
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Pedalino Font
“Pedalino” è un font giocoso, allegro, bizzarro e un po’ fuori dalle righe. Il font Pedalino è stato creato da me e una mia amica Brenda Del Rosso, ispirandoci proprio ai calzini, e dando a ciascuno una personalità diversa proprio come nelle persone. “ Siamo come i calzini, ognuno è diverso e quindi unico nel suo genere, alcuni di noi sono corti e quindi estroversi e non si nascondono davanti a nulla, altri sono lunghi e più timidi, che non si concedono facilmente, ed hanno bisogno di tempo facendo scoprire un pezzo di sé alla volta, alcuni sono più leggeri e quindi più fragili e bisogna stare attenti a non danneggiarli avendone molta cura, altri sono più pesanti e ci tengono al caldo e al sicuro avendo anche essi le loro fragilità, altri calzini sono tutti rossi, blu, verdi e neri un po’ tradizionalisti e classici ma comunque sicuri di sé, altri si sbilanciano di più osando con fantasie, a righe, a quadretti, e a pois non avendo paura di essere giudicati. “
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Ho deciso di usare questo font non solo perché si parla di personaggi importanti provenienti da tutto il mondo e quindi ognuno con la sua personalità, ma anche perché il modo in cui è stato realizzato ricorda gli schizzi che vengono fatti nei quaderni di scuola e nei diari, proprio come nelle illustrazioni del mio libro, caratterizzate da scarabocchi e da ritagli di giornale.
Poi ci sono i calzini solitari, i calzini spaiati quelli che lasciati in un angolo, in quei posti dove nessuno avrebbe mai pensato si potessero nascondere, lasciati in una valigia mai riaperta, in un angolo di una vecchia stanza di un hotel, o nel cesto della biancheria sporca...
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Tutti i piĂš grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina. Friedrich Nietzsche.
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Quando non potrai camminare veloce, cammina.
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Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però, non trattenerti mai! Madre Teresa di Calcutta
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La migliore Ferrari che sia mai stata costruita è la prossima. Enzo Ferrari.
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“ Conclusioni
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Conclusioni Risultati del mio percorso di Tesi
Questo mio percorso di tesi ha cercato di facilitare il bambino nel suo viaggio di studio, in particolare modo negli anni delle scuole elementari dove si radicano le basi per un futuro rigoglioso. Come abbiamo già detto è proprio in questi anni che bisogna seminare per avere un buon raccolto e un buon risultato, il più delle volte però, non è per tutti così semplice. Il bambino memorizza per immagini, proprio per questo grazie al libro “C’era una volta” il suo percorso di studio sarà facilitato, e apprenderà in maniera semplice e divertente. Se associa divertimento sarà per lui più facile: - ottenere buoni risultati, - imparare con leggerezza, essere più curioso, e coltivare un buon percorso di studi anche in futuro. Per questo motivo è importante la memoria visiva, poiché è più facile ricordare il volto di una persona che il suo nome. Questa strategia mette in evidenza come è semplice accedere alle potenzialità della mente in modo divertente. L’accesso alla memoria visiva è consentito dall’immaginazione, che come tutti noi sappiamo, è la principale risorsa di ogni bambino.
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Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita. 133
Nella vita devi provarci, sempre. Hai un solo viaggio. Devi ricordartelo. Iris Apfel
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Bibliografia
- I nostri anni 70. Libri per l’infanzia in Italia, Corraini, Mantova2014; Silvana Sola e Paola Vassalli. - La casa delle Meraviglie. La Emme Edizioni di Rosellina Archinto, Topipittori, Milano 2013. - Giorgio Maffei, Munari. I libri, Corraini, Mantova 2002. - AA. VV., Leo Lionni. Libri cinema design, Babalibri, Milano 2011. - Storia del Design Grafico, Daniele Baroni, Maurizio Vitta. - Storie della buonanotte per bambine ribelli, 100 vite di donne straordinarie, Mondadori, Elena favilli e Francesca Cavallo. - 100 racconti per bambini coraggiosi, ElectaKids, Elena Sforza. - Albert Einstein, I miei piccoli eroi, Hachette.
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Sitografia
- http://www.radicelabirinto.it/albo-illustrato-libro-illustrato/ - https://www.4graph.it/blog/levoluzione-del-collage-nelle-arti-visive/ - https://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Munari - http://www.jordanandrewcarter.co.uk/ - http://www.marijkebuurlage.com/ - http://sarahmazzetti.com/ - http://www.selman-hosgor.com/
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Appunti
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Mi interessa molto il futuro: è lÏ che passerò il resto della mia vita.
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