Mater materia

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Mara Ruzza

MATER MATERIA


Progetto grafico Mara Ruzza Testi Mara Ruzza Foto Giuliano Ghiraldini Marco Noaro Francesco Pertini Federica Schiavon dove non indicato foto di Mara Ruzza A disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Nessuna parte di questo catalogo può essere riprodotta e trasmessa senza l’autorizzazione di Mara Ruzza.

Mara Ruzza

ruzzamara@gmail.com www.mararuzza.it


Mara Ruzza MATER MATERIA


PROGETTO IN SVILUPPO DAL 2006



MATER DI LUCE E ACQUA, 2008 Installazione luminosa site specific Ponte S. Leonardo 13 Dicembre, PD Semirefrattaria, nylon, specchio, 12 luce led a variazione di colore. Cm. Ø 150, cm. h 200

Una grotta di acqua, ghiaccio e luce con un vaso-occhio al centrol’occhio di S.Luciacelebra l’inverno di madre terra ed il solstizio.



WU YOU, ovvero l’utile dell’inutile, 2009 Installazione on site, mixed media Riciclarti, Ex Macello Padova


Tre centri di significato formano l’opera sviluppata in uno spazio di mt. 8x6: IL VUOTO: Cubo di plastica - cm. 50x50x50 - recuperato dal mare, tre Vasi in ceramica Raku, Mater in ceramica Raku IL CENTRO, sintetizza l’unione dei due poli (vuoto/pieno) nel tre che diventa uno. Grande Mater in terra cruda cm. Ø 40; vaso mater cm. Ø 20, legno spiaggiato con disco in Raku – cm. Ø 30 - dove l’unione del tre in uno è esplicata dal disegno bidimensionale del triskel. Polvere di argilla, argilla in pezzi e legni combusti richiamano il ciclo della terra che produce la ceramica. IL PIENO: “Athanor”, cm. 65x60x40, struttura in cartapesta dipinta con acrilici e pigmenti in polvere, vaso ceramica Raku nella cavità inferiore, Mater in ceramica Raku.


Trenta raggi convergono in un mozzo Ed è nel suo vuoto l’utilità della ruota Si modella l’argilla per farne un vaso Ed è nel suo vuoto che il vaso ha utilità Si costruisce una casa e si fanno porte e finestre Ed è nei suoi vuoti l’utilità della casa Ciò che otteniamo è qualcosa Ma è grazie al non-essere che è di qualche utilità Lao zi, Tao tê ching Il libro della Via e della Virtù

È il vuoto a rendere possibile ogni mutamento, ogni forma; quando si plasma un vaso con la terra - che simboleggia la condensazione della materia - si interviene sul vuoto che lo modella, l’immateriale. Il cavo è la ricettività, il ventre creativo femminile se è concavo, il nutrimento se è convesso, il vuoto è la mater, grotta, abbraccio, è il tempo; la materia è lo spazio.


Wu You, nella filosofia cinese indica con precisione che il vuoto costituisce parte integrante e funzione costitutiva del pieno. Utilizzando l’esempio del vaso: “… facile è vedere il vuoto del vaso, difficile è ammettere che tale vuoto costituisce il vaso al pari del pieno. La capacità di cogliere la necessità del vuoto per la costituzione di ogni cosa rappresenta per i taoisti la “conoscenza suprema” .. La natura dialettica del vuoto: la diminuzione e l’accrescimento, il pieno e il vuoto, le tenebre e la luce, tutto questo agisce giorno dopo giorno ma nessuno ne vede il travaglio” (=cicli naturali). Nel percorso due poli contrapposti e complementari: il vuoto, concavo, rappresentato dal cubo, e il pieno, convesso, rappresentato dall’”Athanor” colorato.


Il cubo –polo vuoto- azzurro/acqua/ femminile, ha sopra tre vasi azzurri, dove si concretizza la dialettica vuoto/ pieno, e dove si trova la fusione degli elementi acqua, terra, fuoco, aria nella ceramica raklu. Le Mater in ceramica raku all’interno rafforzano il concetto di vuoto temporale e spaziale. Allo stesso modo, nella parte opposta, la forma in cartapesta, l’Athanor – polo pieno – rosso/fuoco/maschile – trasmuta gli elementi e offre tre cavità azzurre, che accolgono piccole Mater Raku.


Le Mater trovano luogo dentro il vuoto azzurro, microcosmo, e fuori nel vuoto dello spazio espositivo, macrocosmo. La Mater è acqua, trasformazione, fonte di vita e di rinnovamento. Il tema dell’acqua ed il suo valore antropologico di purificazione appare strettamente collegato al più complesso sistema dell’esistenza, anzi della sopravvivenza del corpo ed emblematicamente dell’anima; se l’acqua scorrendo asporta e riconduce all’origine, disciogliendo nella sua liquidità sovrapposizioni e incrostazioni, essa fornisce anche una risposta ad una sete che non è soltanto biologica ma si proietta verso le ricchezze dell’esistenza interiore. Mara Ruzza, agosto 2009

Pieno e vuoto, yin e yang contengono ciascuono il proprio opposto. Opposti e complementari i due poli si fondono in un terzo, diventando uno: nel cerchio centrale si incontrano il vuoto - la mater vaso, e il pieno - la grande mater di terra, golem alieno. Il disco in Raku con il triskel risuona nell’unità del numero tre. Il potere del tre…. totalità, abbondanza, sorgente tripla: associata alle funzioni di datrice – di nascita e di vita della Dea terra- rappresentano il “divenire” e l’“iniziare” … insomma il dentro e il fuori, la congiunzione nel centro.


MATER dal 2008 semirefrattaria modellata a mano, raku Installazioni: S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, Padova 2016 3. Künstleraustausch Freiburg – Padua, Friburgo, Germania 2015 Ensemble 2.0 Collettiva di artisti ceramisti - Centro Ada Stecca - Milano 2014 Mater in fuoco, Le arti della ceramica - Ex macello, Padova 2012

MATER, simbolo della terra, intesa come Grande Madre di ogni essere vivente Dal carattere simbolico le Mater accennano a culti originari legati alla fecondità e alla procreazione, alla rigenerazione della vita, simboli della potenza, dell’abbondanza e della moltiplicazione, del perpetuarsi della vita e della preservazione di forze vitali.

Mater blu, 2012 Semirefrattaria modellata a mano, raku



Mater Genesi, 2012 Performance Padova, Ex-Macello 13 ottobre 2012 Dentro lo spazio sacro delimitato da un cerchio formato dal pubblico presente in una situazione corale si celebra con azione coreutica e vocale l’emozione della incubazione, della gestazione, infine della nascita. Da un informe ambiente magmatico di argilla esce e si materializza, liberandosi da fili, lacci, panie che l’avvolgono (come farfalla da crisalide rompe il guscio), una figura in movimento che “agisce” il rito dell’origine. Metafora del formarsi dell’idea che prelude qualsiasi azione creativa oltre che, in senso più letterale, della genesi della vita stessa e dei suoi ciclici aspetti trasformativi. Progetto e direzione artistica Mara Ruzza Testi di Carla Collesei artista e poetessa con Velentina De Lello, danzatrice e performer Emiliano De Lello, attore. Vasca bozzolo in terra cruda Ø cm. 200, Mater Raku blu e ciotola Mater in fuoco di Mara Ruzza La performance ha inaugurato l’esposizione di Ceramica Contemporanea Mater in Fuoco, le arti della ceramica.


Mater Genesi, 2012 Installazione dalla Performance con videoproiezione dell’azione artistica


Ciotola Mater in Fuoco, 2012 Dalla performance Mater Genesi Semire a stampo raku matt, “Anima� modellate a mano, raku matt e blu


Mater in fuoco, le arti della ceramica, Ex-Macello Padova, 2012 Ensemble 2.0, Insieme per A.I.D.D. - Esposizione e asta Centro Ada Stecca Milano, 2014


ANIMA dal 2008 semirefrattaria modellata a mano, raku, cm. 3x Ă˜ cm. 2 ca.


Piccole Mater da appendere o da appoggiare orizzontalmente diventano animaletti. Ho voluto nominarle “Animaâ€?, perchĂŠ contengono nella forma un tipo di materia concentrata, rotonda, come una cellula originaria, una goccia di vita nella sua essenza. Possono essere indossati come monili augurali di abbondanza e forza vitale.

Foto Federica Schiavon


Infiniti Mondi, 2009 Astrarti, Ex Macello Padova Installazione luminosa, on site mt. 10x6. Ferro, acciaio, acciaio armonico, alluminio, plexiglas opalino, satinato e trasparente, luce a rotazione di colore, luce led, ceramica raku.

Molte sono le suggestioni raccolte nell’interazione con l’astronomia ai tempi di Galileo: una visione che va oltre; il telescopio; la lente obbiettiva; la Luna e le sue qualità Yin e Yang, parte chiara e parte scura. E ancora: un modello geometrico di conoscenza; la perdita del centro; forme sferiche e levigate; orbite circolari ed ellittiche; la terra e il suo simbolo il quadrato o il rettangolo; i pianeti della stessa specie della terra; i cerchietti delle macchie solari, la galassia come fascia luminosa con aspetto lattiginoso… Del caos dei mondi ancora molto ci sarebbe da dire, nell’installazione trovano gioco tutti questi elementi e le simbologie geometriche e numeriche che rappresentano aspetti della conoscenza fin dall’antichità. Si sottolineano le qualità yin e yang nel contrasto orizzontale/verticale, bianco/scuro, lucido/corroso, maschile/femminile, interno/esterno, occhio destro e occhio sinistro ( i globi oculari di Galileo che scrutano il cielo con il telescopio).


Il terzo elemento, il cerchio formato di figure di terra, Mater antiche, rappresenta altri possibili mondi “della stessa specie della Terra”, rappresenta la sintesi, o l’inizio del movimento, il cerchio vuoto dove si fondono le polarità, il nulla denso di possibilità della filosofia orientale e della fisica moderna. Vi si trova accennato il simbolo dell’infinito, rispecchiato anche in terra, di terra; come in alto così in basso termina l’artista alchemico. Mara Ruzza, Padova giugno 2009


Metamorfosi, 2013 Installazione site specific Dialoghi con la materia Sala della Gran Guardia, Padova 2013 Anima, 108 Mater semirefrattaria raku a pioggia, cad. cm. 4 circa; Bozzolo, moduli fotografici su ceramica tozzetto a terzo fuoco cad. cm. 10x10; Pupe, porcellana 1270°, cad. cm. d. 25 circa.



Globo, 2016 Installazione Ø cm. 60, 360 mater “Anima” in raku modellazione a mano, cad. cm. 3X1 ca., disco semirefrattaria modellato a mano, raku Ø cm. 10.

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD “Il globo terrestre non è forse un occhio enorme, che erra nello spazio? Il centro cosmico, l’omphalos, è paragonato ad un occhio. La terra è coperta d’occhi: sono le acque dei laghi, degli stagni, delle paludi, delle sorgenti, del mare. Sono i pozzi, le grotte, i crateri dei vulcani, dalle orbite fonde.” (W. Deonna)

Foto Federica Schiavon insieme e dettagli



Migrations, 2016 Legno spiaggiato cm 217x23x3, 15 ceramica raku “Anima” cm. 11x7x8,5

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD

“Anima” si manifesta nella sua natura di animaletto in questa installazione. Una lunga processione sopra un legno ormai consunto richiama all’attenzione le migrazioni artiche causate da cambiamenti climatici e risuona di attuali altre migrazioni di anime. Il modulo è stato utilizzato per rendere tutti uguali nella forma, la tecnica raku rende ognuno particolare e unico.

Foto Federica Schiavon



TAI JI , 2012 Installazione, base pittura su moquette d. mt. 3,5, impronta dei miei piedi per 9 passi, Mater in terracotta H. cm. 36 x d. 30, Mater a bucchero cm. 40 x d. 35

Donne nello sport, Centro Culturale Altinate, Padova 2012


Diagramma di danza rituale (Tao-Tsang, da una fonte del 1116 d.C.) che simboleggia la congiunzione tra cielo e terra ed include, in tre stadi, indicati dalle linee orizzontali l’unione di yin e yang nell’energia del Tai Ji. Due dimensioni, cielo e terra, due aspetti materiale e spirituale. Iniziatrice della danza la scultura di terracotta, “la femmina misteriosa”, “la ragazza scura e la ragazza chiara”, della tradizione taoista. L’imperatore Giallo, il mitico fondatore della civiltà cinese, non fece altro che seguire le istruzione della ragazza Oscura e della Ragazza Chiara (i principi oscuri e chiari dello yin e dello yang sono in questa tradizione visti entrambi al femminile) Le donne sono inoltre ritenute, in tutti i tempi, le iniziatrici delle tecniche del corpo. Si potrebbero fare numerosi esempi che dimostrano la posizione predominante del femminile in tutti gli aspetti della tradizione taoista., perché il femminile, con la sua adattabilità, ricettività, tolleranza, il suo naturale wu wei, è molto più vicino a quello che i taoisti ritengono l’unico atteggiamento possibile nei confronti della natura.


Mater stilita, 2016 Colonna circolare in laterizio giallo paglierino e laterizio rosso inciso, Mater in terracotta modellata a mano (cm. 36X27x27) cm. h 190X Ă˜ cm. 30

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD Foto Federica Schiavon insieme e dettagli



Mater Nera, 2012 Semirefrattaria a bucchero cm. 40 x d.35 Piccole Mater a gruppo, disposte in cerchi concentrici evidenziano e circoscrivono concettualmente la ciclicità spaziale e temporale dell’eterno movimento della vita e delle cose. Di carattere simbolico Le Mater accennano a culti originari legati alla fecondità e alla procreazione, alla rigenerazione della vita, simboli della potenza, dell’abbondanza e della moltiplicazione, quindi ad una visione del perpetuarsi della vita e della preservazione di forze vitali. Mater in Fuoco, Le arti della ceramica, Ex Macello Padova 2012

La ciotola, rappresentazione del femminile, che con-tiene ogni cosa vivente e la genera volgendola fuori di sé, nel mondo, che dalla terra si evolve in volute, in cerchi, stadi successivi di evoluzione; simboli dinamici espressioni di energia o stimolatori del processo del divenire; ciotole che muovendosi in circolo simboleggiano il tempo ciclico, riportandoci alle nostre più antiche radici umane.

Pupées noir, 2012 Installazione on site, Ex Macello Padova 2012 Mater in gres gres con affumicatura Proseguita come opera collettiva work in progress con delle ciotoline in terra cruda decorate ad ingobbio per il periodo dell’esposizione con il contributo degli artisti e dei visitatori



Pacha Mama, 2006-2016 Installazione Mater. Semirefrattaria modellata a mano, Raku, misure diverse, vasi semirefrattaria modellato a mano, Raku Ă˜ cm. 15 S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, Padova 2016

Foto Federica Schiavon



Pacha Mama, 2006-2016 Installazione Mater. Semirefrattaria modellata a mano, Raku, misure diverse,

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD

Foto Federica Schiavon



Sguardo oltre, 2016 Installazione cm. 70X70x70. Porcellana con oro e platino terzo fuoco, cad. cm. 9,5x6x7,3 S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD Negli sguardi ironicamente surrealisti dell’installazione che caratterizza l’esposizione alle Scuderie di Padova l’occhio posto sui seni, luce e fuoco (il cerchio con il punto è simbolo del sole) esprime i sentimenti del cuore, organo della vita e sede dell’anima. Lo “s-guardo oltre” emerge dalla molteplicità dei punti di vista del tempo contemporaneo caratterizzato da pluralità e separazione. Tutto è divenuto più fluido, discontinuo, interrotto. Nelle opere la moltiplicazione, la ripetizione “differente”, rispecchiano le persistenze rintracciate nella contemporaneità: la sperimentazione dell’incompiuto, la fragilità, la frammentazione dell’esperienza umana.

Foto Giuliano Ghiraldini



Reperti, 2011 Mater in terracotta rossa e raku, terracotta a frammenti, tavelle fatte a mano

I segni della trasformazione nel tempo. L’ambiente domestico è rievocato dai frammenti di oggetti casalinghi di ceramica e dalla tavella per pavimentazione fatta a mano.



GENS, 2012 Crisalide in porcellana 1270°, filo a colaggio, cm. 30 X Ø cm. 20, Mater terracotta con smalto, Anima raku cm. Ø 30x40 8° Mostra Concorso di Ceramica - Albissola Marina, Savona



Pupe, 2011 - 2016 Installazione. Porcellana filo a colaggio,cad. Ø cm. 20/30, luce led

Nelle installazioni, crisalidi pietrificate raccontano l’interiorità femminile fatta di mondi segreti, di meditazioni, di pensieri incubati come farfalle, di spirito condensato in materia, di presente che è già futuro. Sono “Pupe” formate da un filo di porcellana, delicato e sottile, fragile quanto lo possono essere i sogni e altrettanto prezioso, che si avvolge in anelli irregolari intorno ad un nucleo immaginario, ad un vuoto pregno di significati allusivi.

Foto Marco Noaro



Pupe, 2011 - 2016 Installazioni: TERRA TEMPO FUOCO , 2011 Castello Inferiore Marostica, VI MATER IN FUOCO, LE ARTI DELLA CERAMICA, 2012 Ex Macello PD VOGLIO ESSERE, 2013 Oratorio della Beata Vergine del Rosario Limena, PD DIALOGHI CON LA MATERIA, 2013 Sala Gran Guardia, Padova 3. Künstleraustausch Freiburg – Padua, 2015 Friburgo, Germania WUNDERKAMMERN DUE, 2016 Ex Scuderie Villa Ca’ Nave Cittadella PD



Pupe al bosco, 2016 Porcellana filo a colaggio, legno spiaggiato, cm. 36x49x26 ARGILLA’ ITALIA 2016, FAENZA MUSEO CIVICO DELLA CERAMICA NOVE (VI) 9 - 25 SETTEMBRE 2016 PALAZZO DELLE ARTI, AGROPOLI (SA) 2016


In natura, “salita al boscoâ€? indica il periodo di ricerca del baco per trovare tra i rami il luogo piĂš adatto dove tessere il bozzolo per operare la trasformazione. A metamorfosi avvenuta, rimane la crisalide.


Vaso Germinazione, 2016 Galestro nera modellata a mano con inserti in porcellana cm. h. 15x18x13,5

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD

Foto Federica Schiavon



Yin Yang, 2016 Modulo Mater semirefrattaria ramata su residui di rame cm. 27x18x13

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD

Foto Federica Schiavon



Prima cena, 2016 Trittico. Semirefrattaria modellata a mano ramata, cm. h 24x6x104 (37+36+31), sul retro 12 “Anima” raku modellazione a mano, cad. cm. 4x Ø 3 ca.

S-GUARDO OLTRE, Personale Ex Scuderie di Palazzo Moroni, 2016 PD

Foto Federica Schiavon



PADOVA NOVEMBRE 2016


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