Le Parole per crescere tuo figlio_estratto

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LE Parole PER CRESCERE

TUO FIGLIO


Acquistando uno dei prodotti del Gruppo Editoriale Macro contribuirai a sostenere il progetto dell’Associazione Scuola di Ecologia Applicata di Cesena, che ha già messo a dimora migliaia di alberi ed è impegnata nella piantumazione di decine di migliaia di nuovi alberi per favorire la biodiversità e per compensare e ridurre l’impatto ambientale della stampa di questo libro.

Per maggiori informazioni su questo autore e sulle altre nostre pubblicazioni visitate il nostro sito www.gruppomacro.com

coordinamento editoriale revisione editing copertina e progetto gra ico foto di copertina immagini stampa

Alice Rifelli, Sara Broccoli Micaela Di Trani Anna Albano, Mattia Bernardini Zeronove, di Andrea Mattei Fabrizio Zambelli per GLAM Entertainment © Fotolia Tipogra ia Lineagra ica, Città di Castello (PG)

I edizione febbraio 2014 © 2014 Alessio Roberti Editore Il libro è pubblicato in co-edizione da ALESSIO ROBERTI EDITORE e MACRO EDIZIONI, un marchio del GRUPPO EDITORIALE MACRO Via Giardino 30, 47522 Cesena (FC) ISBN 978-88-7869-197-1 Dalla volontà e dall’impegno condiviso del Gruppo Editoriale Macro e Alessio Roberti Editore nasce “Le parole per crescere tuo figlio”, una guida dedicata a tutti i genitori che desiderano crescere i propri bambini in maniera sana, consapevole ed equilibrata, rinforzando in loro il prezioso dono dell’autostima e della fiducia in sè. La cellulosa utilizzata per la produzione della carta su cui sono stati stampati gli interni di questo libro proviene da foreste amministrate.

La cellulosa utilizzata per la produzione della carta su cui sono stati stampati gli interni di questo libro è sbiancata senza utilizzo di cloro (ECF). Questa carta è riciclabile.

Gli inchiostri utilizzati per stampare questo libro non contengono composti organici volatili, sono esenti da oli minerali e sono con base vegetale, ambientalmente compatibile.


Questo libro è dedicato alle due persone che amo di piÚ in questo mondo: Cinzia e Damiano.


La parola è per metà di colui che parla, per metà di colui che l’ascolta. Michel Eyquem de Montaigne


INDICE

Prefazione di Maria Rita Parsi

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Prefazione di Luigi De Maio

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Introduzione

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PRIMA PARTE: La forza del linguaggio Come crescere figli felici grazie al potere positivo delle parole

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Capitolo 1 I giudizi degli altri: aiuta tuo iglio a farli pesare meno

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Capitolo 2 Il carburante della crescita: come aumentare l’autostima in tuo iglio

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Capitolo 3 Le emozioni: come esprimerle e farle esprimere per donare consapevolezza e serenitĂ

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Capitolo 4 Dire, fare, ascoltare: l’arte di essere genitori

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Capitolo 5 I 10 princìpi guida della comunicazione in famiglia

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SECONDA PARTE: Intelligenza Linguistica Come migliorare il rapporto tra te e tuo figlio grazie all’uso consapevole del linguaggio

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Capitolo 6 Come cambia il linguaggio di tuo iglio

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Capitolo 7 Le parole giuste per farti ascoltare

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Capitolo 8 Parlare con amore: usa l’intelligenza linguistica per aiutare tuo iglio a crescere

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TERZA PARTE: Figli nella Rete Comunicare con bambini e adolescenti nell’era di Internet

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Capitolo 9 Il telefonino: tuo iglio non lo usa per telefonare

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Capitolo 10 Una foto con il cellulare può compromettere la serenità di tuo iglio

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INDICE

Capitolo 11 I bulli della Rete fanno paura

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Capitolo 12 Facebook e gli altri social network: una questione anche di identità

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Capitolo 13 Separare le informazioni dalle bufale: leggere e imparare ai tempi di Internet

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Capitolo 14 Sexting: un “gioco” che può diventare pericoloso

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QUARTA PARTE: Genitori sereni crescono figli felici Come migliorare l’autostima e la fiducia nelle persone adulte

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Capitolo 15 Le sette abitudini e i sette nemici dell’autostima

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Conclusione

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Ringraziamenti

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L’Autore

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Bibliogra ia

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Risorse in Rete

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PREFAZIONE DI MARIA RITA PARSI

Alessio Roberti, sociologo specializzato in comunicazione, ha fatto delle parole una missione, quella, cioè, di insegnare a utilizzare il linguaggio in modo consapevole ed ef icace, per capire e farci capire da chi ci ascolta. Come padre, poi, ha scritto un manuale che si propone di formare i genitori a diventare linguisticamente intelligenti con i loro igli, attraverso l’esposizione – chiara, diretta e semplice – di esperienze comuni a molti di loro. Le parole per crescere tuo figlio, nell’intento di illustrare alcuni percorsi affettivi ed educativi del rapporto quotidiano tra genitori e igli, indaga tutti i canali della prassi comunicativa – verbale, non verbale e paraverbale – a dimostrazione del fatto che non solo sulle parole, ma anche sul sorriso, sulla postura, sullo sguardo, sui gesti, sul tono della voce si deve e si può lavorare per la riuscita di un’educazione sentimentale consapevole e radicante. Il libro, mentre suggerisce, una dopo l’altra, preziose regole linguistiche per comunicare al meglio con i bambini, invita i genitori a sperimentarle da subito, attraverso alcuni esercizi pratici. Così, laddove, di fronte ai giudizi negativi degli altri, sproniamo nostro iglio a chiedersi: E tu cosa ne pensi? Tu come la vedi? Sei d’accordo con loro?, e laddove, ormai adolescente, gli domandiamo: A che ora sei tornato ieri sera?, ma lo facciamo, però, con il tono neutro della voce, la postura distesa e lo sguardo vigile; prima, sotto la guida attenta e competente dell’autore,

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PREFAZIONE DI MARIA RITA PARSI

impariamo che è importante quello che diciamo – a noi stessi e ai nostri igli – e, poi, che fa la differenza anche come lo diciamo. Le parole per crescere tuo figlio vuole essere un utile e agile prontuario anche per gli insegnanti, gli educatori, gli animatori, gli adulti in genere che sono in contatto con l’infanzia, la preadolescenza e l’adolescenza di tanti bambini e ragazzi, spesso, però, senza avere gli strumenti, le competenze e le alleanze necessari per ascoltarli, aiutarli ed educarli. Ha ragione lo psicoanalista Massimo Recalcati quando dice che Freud ha dato ai genitori una cattiva notizia – quella, cioè, che il mestiere del genitore è un mestiere impossibile. C’è anche una notizia buona, però, precisa Recalcati: “I genitori migliori sono consapevoli di questa impossibilità” e, aggiungo io, da essa partono per formarsi e informarsi, per poter sostenere, con amorevole competenza, il ruolo che essi esercitano, a partire dalle parole che usano con i propri igli. Professoressa Maria Rita Parsi Psicologa e Psicoterapeuta

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PREFAZIONE DI LUIGI DE MAIO

Cosa si prova quando ci accorgiamo di non essere stati capiti? Per qualcuno sopraggiungono sensazioni come delusione, rabbia, sgomento, impotenza, frustrazione. Quasi mai ci assale il dubbio che forse non siamo stati in grado di spiegarci. Sì, spiegarsi. Come se le nostre parole fossero le vele da spiegare e lanciare al vento verso l’isola misteriosa della comprensione di chi ci ascolta. Questa apertura viene vissuta da alcuni come il timore di spalancare la porta dei segreti soggettivi, dei desideri non espressi, dell’intimità, delle emozioni o dei giudizi. Allora ci si aspetta che sia l’altro a capire, che sia l’isola a navigare verso di noi, illudendoci di cambiare sistema. Si alza il tono della voce, si assale chi ci sta di fronte con la grinta dell’aggressione e alla ine si rinuncia pensando che l’altro sia stupido o incapace. Quanti genitori rinunciano a parlare con i loro igli senza mai accorgersi che il loro non era un dialogo, cioè uno scambio di parole, di valori, di emozioni, di intimità tra due persone, quanto piuttosto un’imposizione di regole incomprensibili? Allora è il com-prendere il riferimento a cui si dovrebbe far ricorso: il prendere con sé l’altro per guidarlo verso l’approdo sicuro della condivisione di una stessa inalità.

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PREFAZIONE DI LUIGI DE MAIO

Per i igli, le parole sono come i gradini di una scala e, come tali, esse devono fornire una base sicura su cui poggiare prima i piedi instabili del bambino e poi il passo sicuro dell’adulto. Imparare a usare le frasi giuste e opportune è un percorso di scambio lungo il quale ogni genitore potrà arricchirsi con la ricompensa di un sorriso e con la certezza di aver fornito ai igli le basi di una sana crescita. E questo libro può davvero aiutarti a fare tutto questo. Dottor Luigi De Maio Psicoterapeuta, Psichiatra e Neurologo

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introduzione

Perché ho scritto questo libro?

Figli si nasce, genitori si diventa. Ed è stato durante questo viaggio affascinante che, come genitore, ho cercato una risposta a domande come queste: • Qual è il modo migliore per comunicare con mio iglio? • E quello per lodarlo? • O per sgridarlo? • Quando combina un guaio grosso, come posso intervenire risolutamente senza distruggere la sua autostima o compromettere la nostra relazione? • E quando il problema è quello che gli dicono gli altri, ad esempio i compagni di scuola o gli insegnanti, come posso intervenire?

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

In questo viaggio mi sono reso conto che abbiamo a disposizione molte ricerche di grandissimi professionisti che hanno lavorato su queste tematiche, generando veri e propri metodi da applicare con i nostri igli. Mi riferisco ai più importanti psicologi, psicoterapeuti, sociologi, pedagogisti, pediatri e psichiatri: persone che hanno dedicato e stanno dedicando la loro vita professionale alla ricerca e alla pratica di strumenti per migliorare la comunicazione tra adulti e bambini. Come genitore, prima ancora che come sociologo specializzato in comunicazione, faccio del mio meglio per offrire a mio iglio un dialogo costruttivo e consapevole, e per dargli tutto ciò che posso per aiutarlo a procedere con serenità, equilibrio e tanto amore sul suo percorso di vita. Lo faccio dialogando con lui, ascoltandolo, sostenendolo ed educandolo nelle mille occasioni di confronto quotidiane. Ogni giorno infatti mio iglio si trova ad affrontare piccoli e grandi problemi, come persona, come alunno, come amico o come iglio. E nel farlo la cosa più importante è che non si senta mai solo e inascoltato. Mia moglie e io, la nostra famiglia, gli altri adulti e gli insegnanti che gli sono vicino, abbiamo il meraviglioso e arduo compito di accompagnarlo con le nostre parole e con i nostri gesti in questo straordinario e complicato percorso.

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INTRODUZIONE

Come? Amandolo, ovviamente, e usando tutta l’esperienza e il buon senso di cui disponiamo, ma anche attingendo in modo consapevole ai numerosi strumenti e metodi di comunicazione ef icace, alcuni dei quali mi sono stati davvero utilissimi per dipanare situazioni piuttosto complicate. Essere genitori non è sempre facile, anzi quasi mai lo è. Tutti noi sperimentiamo almeno qualche volta quel senso di solitudine e frustrazione che ci coglie quando, pur con tutto l’impegno e l’amore possibili, cerchiamo di aiutare i nostri igli senza ottenere risultati immediatamente apprezzabili. Tutti noi desideriamo aiutare ancor di più e ancor meglio nostro iglio a crescere, standogli accanto nei momenti più belli ma anche nei più dif icili. Tutti noi vogliamo evitare il senso di colpa o inadeguatezza quando le cose non vanno come vorremmo e l’unico nostro desiderio è quello di offrire un aiuto e un supporto concreti e tangibili. Per tutti questi motivi ho selezionato e raccolto in questo libro quegli studi e ricerche che nella mia esperienza di genitore e insegnante di comunicazione ef icace sono risultati i più utili.

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Si tratta dei lavori di: • Alan E. Kazdin, professore ordinario di Psicologia all’Università di Yale e direttore dello Yale Parenting Center and Child Conduct Clinic, una delle massime autorità al mondo su bambini e adolescenti con comportamenti dif icili • Nathaniel Branden, psicoterapeuta e pioniere nel campo dell’autostima • France Frascarolo-Moutinot, psicologa e condirettrice del Centro di studi sulla famiglia di Losanna • Paul Watzlawick, psicologo e ilosofo della Scuola di Palo Alto, i cui studi in comunicazione sono stati sin dall’inizio alla base dei miei corsi di formazione • Joseph e Caroline Messinger, psicologi e autori di libri sulla comunicazione con i bambini, tra cui il simpatico Dizionario bilingue Genitori/Figli e Figli/Genitori • Asha Phillips, psicoterapeuta infantile e autrice del libro I no che aiutano a crescere • Martin Seligman, padre della Psicologia positiva, che si occupa dello studio del benessere personale

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INTRODUZIONE

• Albert Mehrabian, docente di Psicologia sociale all’Università della California, Los Angeles, studioso dell’impatto del linguaggio non verbale (gesti, postura, espressioni del viso eccetera) nella comunicazione tra più persone • Dr. Phil McGraw, psicologo esperto di famiglie in crisi e divulgatore televisivo, a cui devo moltissimi dei princìpi che presento in questo libro

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PRIMA PARTE

La forza del linguaggio Come crescere figli felici grazie al potere positivo delle parole



1 I giudizi degli altri: aiuta tuo figlio a farli pesare meno



I GIUDIZI DEGLI ALTRI | CAPITOLO 1

Era una bella giornata primaverile e dopo due settimane in giro per l’Italia a tenere corsi, inalmente ero a casa: quale occasione migliore per andare a prendere mio iglio a scuola? Ed eccomi, il “padre perfetto”, puntuale davanti all’ingresso insieme a un paio di nonni, qualche tata e un gruppetto di mamme in attesa. Finalmente i bambini escono e io sono lì, ad aspettare un bel sorriso e un abbraccio. Invece, ecco mio iglio che a testa bassa mi saluta e si incammina verso l’auto. Appena gli chiedo cosa è successo la verità mi si rivela immeditamente: Melissa [nome di fantasia] ha detto che le mie scarpe fanno schifo! Ho tirato un sospiro di sollievo – perché poteva andarmi decisamente peggio – e gli ho prontamente spiegato che le sue scarpe erano belle. Poi mentre guidavo ho pensato: che genio della comunicazione che sono, tutto qui quello che posso fare? Rassicurarlo sul fatto che le sue scarpe sono belle?

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

E se domani il problema fosse che qualcuno gli dice che il suo naso fa schifo? E se più avanti il giudizio degli altri potesse ferirlo su questioni molto più importanti? Allora ho pensato a quello che ho studiato e insegnato negli ultimi vent’anni e mi sono reso conto che anche in questo caso, per aiutare i nostri igli a crescere, possiamo contare sulla forza delle nostre parole. Infatti, grazie alle parole possiamo insegnare ai nostri bambini e ragazzi ad avere quello che durante i corsi chiamo un “sistema personale di giudizio”, basato sui “propri” valori e gusti, piuttosto che su quelli degli altri. Quindi, se di fronte a mio iglio che si è appena sentito offeso dalle parole di un’altra persona, mi limito a dire: Per me le tue scarpe sono belle, sono stato poco utile. Ma se a questa frase aggiungo una domanda, allora forse mi danno il Nobel per la comunicazione. La domanda da un milione di dollari è: E TU cosa ne pensi? Quindi se gli dico: Per me le tue scarpe sono belle. E TU cosa ne pensi?, quello che faccio è aiutarlo a porsi un interrogativo molto importante. Perché questa domanda è così importante? Perché i bambini e i ragazzi sono molto in luenzati dal giudizio dei loro coetanei e degli adulti.

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I GIUDIZI DEGLI ALTRI | CAPITOLO 1

Gli esperti ci dicono che il modo in cui gli altri li vedono, spesso diventa il modo in cui loro vedranno se stessi. E quindi che i giudizi che gli altri esprimono su di loro, in buona o mala fede, possono portare i nostri figli a un basso livello di autostima. Questo perché la iducia che i nostri igli nutrono in se stessi è spesso legata a doppio ilo al giudizio di altre persone, su cui di fatto non hanno nessun controllo. Come possiamo allora, in quanto genitori, aiutare nostro figlio a creare e mantenere una solida autostima? I nostri nonni ci risponderebbero: aiutandoli a ragionare con la propria testa. Okay. E come, praticamente? La risposta è: dando maggior valore alle loro opinioni e ai loro punti di vista. Più gli insegniamo, sin da piccoli, a ragionare con la loro testa, più eviteranno di farsi condizionare dagli altri. E nel farlo il linguaggio viene in nostro aiuto. Il mio consiglio è quello di usare spesso queste domande: E tu cosa ne pensi? Tu come la vedi? Sei d’accordo? E poi questa domanda importantissima: Cosa è importante per te?

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Con queste domande puoi insegnare a tuo figlio a ragionare con la sua testa e quindi a dipendere meno dall’opinione degli altri.

Perché le parole sono importanti Ci sono momenti delicati nella vita di un bambino, ad esempio quando si è fatto due gocce di pipì addosso o ha litigato per l’ennesima volta con un compagno di scuola, che a noi potrebbero non dire nulla o sembrare irrilevanti, ma che per lui possono essere molto coinvolgenti dal punto di vista emotivo. Questa emotività fa sì che la sua ricettività sia straordinariamente alta. Ciò che vive, sente, ascolta e prova in quei momenti genera parte della sua autostima e dei suoi comportamenti futuri. In quei frangenti, nostro iglio è come un terreno arato e ben concimato, nel quale le parole cadono come semi. Quando l’emozione inisce, la terra si richiude e il seme che è stato gettato nel solco comincia a germogliare e a dar vita a una pianta. Come genitore, è bene che ti interroghi in ogni momento sul tipo di pianta che desideri veder crescere. Infatti, ogni conversazione che intrattieni con lui è come una semina, il cui frutto prima o poi germoglierà, lasciandoti orgoglioso, sorpreso, stupito oppure impreparato.

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I GIUDIZI DEGLI ALTRI | CAPITOLO 1

Sono le parole che scegli di usare a determinare più di ogni altra cosa la tua efficacia di genitore, contribuendo a formare la persona che tuo iglio sarà, la percezione che avrà di se stesso, il livello della sua autostima, l’amore e la iducia che nutrirà per sé e per gli altri. Quindi, nella vita di tutti i giorni e in particolare nei momenti che per lui sono emotivamente rilevanti, le tue parole sono più che importanti, sono preziose.

Puoi trovare una lista di articoli e risorse per approfondire gli argomenti trattati in questo libro, pormi le tue domande e condividere le tue esperienze con altre persone interessate all’utilizzo di una comunicazione efficace con i figli nel sito Internet www.alessioroberti.it

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2 Il carburante della crescita: come aumentare l’autostima in tuo figlio


Il presupposto fondamentale affinchÊ un bambino cresca credendo in se stesso è che i genitori per primi credano in lui.


IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

L’autostima è l’immagine che ognuno ha di se stesso ed è un elemento così importante da condizionare il modo in cui affrontiamo ogni momento della nostra vita. Come dice Nathaniel Branden, pioniere mondiale nel campo dell’autostima: “Il suo impatto non richiede né la nostra comprensione, né il nostro consenso. Si fa strada dentro di noi anche senza che lo avvertiamo. Siamo liberi di tentare di afferrarne le dinamiche come di rimanerne all’oscuro; in questo caso rimaniamo un mistero per noi stessi e iniamo sempre per subirne le conseguenze.” L’autostima può essere alta, per ino esagerata. Oppure bassa, quasi inesistente. In quest’ultimo caso è possibile che, in qualche momento della nostra infanzia, qualcuno a cui abbiamo voluto bene non abbia trovato le parole giuste per starci vicino. Il presupposto fondamentale affinché un bambino cresca credendo in se stesso, invece, è che i genitori per primi credano in lui. Qualunque risultato raggiunga.

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Non è suf iciente amare i nostri igli e avere iducia nelle loro capacità: dobbiamo saperglielo comunicare e dimostrare, con le parole e con i fatti. In questo capitolo vedremo cos’è l’autostima, perché è importante, cosa succede se manca e soprattutto come puoi coltivarla e rafforzarla in tuo iglio grazie all’uso del linguaggio.

Fai attenzione a questi segnali Può succedere a volte che tuo iglio… • si ri iuti di affrontare le piccole s ide, a scuola, a casa, nello sport, o che rinunci prima di averle portate a termine • sia insicuro di fronte alle novità • idealizzi gli altri, attribuendo a compagni o adulti qualità esagerate • sia timido, impacciato, pauroso • durante i giochi si isoli o venga isolato dagli altri • reagisca alle critiche in modo eccessivo • ti sembri ansioso, aggressivo, apparentemente troppo sicuro di sé • ricerchi la tua attenzione in modo ossessivo

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IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

Se questi comportamenti si manifestano saltuariamente e singolarmente, evita di preoccuparti. Si tratta infatti di atteggiamenti piuttosto comuni nei bambini, che possono essere legati all’insicurezza e al timore con i quali vivono la loro crescita. Stai tranquillo, perché sei la persona giusta per aiutare tuo figlio. Sei il suo modello di riferimento, la sua guida, il centro del suo piccolo mondo. Tu hai la meravigliosa possibilità di farlo crescere sereno e sicuro di sé. Diversamente, se hai notato che questi segnali ricorrono molto spesso e con toni eccessivi, il mio consiglio è quello di fare riferimento a un pediatra o al tuo medico di famiglia, che saprà consigliarti sull’opportunità di rivolgerti a un professionista quali icato. L’autostima è probabilmente il dono più prezioso che puoi fare a un bambino e le occasioni in cui puoi farla crescere e germogliare in lui sono molte. È vero, ci vorranno tempo, delicatezza e molta pazienza. Ma quando lo vedrai fronteggiare s ide importanti, rialzarsi dopo un fallimento, accettare un ri iuto con un sorriso, farsi avanti di fronte alle opportunità, allora saprai di aver contribuito in maniera positiva alla sua crescita. Nel prossimo paragrafo ti darò alcuni consigli pratici su come rafforzare in tuo iglio la stima di sé e la sicurezza nelle proprie capacità. Prima però voglio dirti come nasce l’autostima e quali dif icoltà può incontrare durante il suo sviluppo.

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Le origini dell’autostima Oggi sappiamo che l’autostima dei bambini nasce e cresce principalmente attraverso l’ambiente in cui crescono. Tramite l’interazione con le persone che lo circondano, tuo figlio raccoglie piccoli frammenti di informazioni e percezioni su di sé. In questo contesto, a noi genitori è stato dato un ruolo importantissimo: siamo infatti lo “specchio parlante” attraverso cui nostro figlio esplora se stesso. Sulla base di quello che riflettiamo e di quello che diciamo, lui costruisce l’immagine di sé. Facciamo qualche esempio. Se lo specchio fa continui commenti negativi (Piantala!, Cosa diavolo stai facendo?, Sei cattivo, Lascia che faccio io, Perché non stai zitto?) è probabile che il livello di autostima del bambino rimanga basso. Se lo specchio non fa altro che lodare, elogiare e celebrare (Sei bellissimo, Sei bravissimo, Sei il più bello, Sei il più bravo, te l’ho già detto?) è possibile che l’autostima salga a livelli pericolosamente alti. Se lo specchio invece trasmette il messaggio giusto, ecco che il bambino trova l’equilibrio ideale per crescere ed esplorare con sicurezza il mondo. E il messaggio giusto suona più o meno così: Ti amo per quello che sei, indipendentemente dai risultati o dai successi che ottieni.

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IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

(Ovviamente, se quello che fa non va bene, è importante dirglielo chiaramente, perché il compito di un genitore è anche quello di responsabilizzare il proprio iglio.) Ti amo per quello che sei, indipendentemente dai risultati o dai successi che ottieni. Sembrano parole scontate (quale genitore non le pensa?), ma ti assicuro che risulta dif icile trasmetterle con sincerità e costanza. E le ragioni di questa dif icoltà possono essere diverse. Vediamole insieme. 1. A volte, sono gli stessi genitori ad avere un basso livello di autostima e per questo trasmettono ai igli un modello di comportamento in cui l’insicurezza e l’autolimitazione sono la norma. Dimostrare di saper amare e accettare se stessi significa dare la stessa libertà anche a chi cresce accanto a noi. Quindi, prima di tutto, fai attenzione alle parole che usi per parlare di te e al modo in cui reagisci alle circostanze della vita. Impegnati per diventare un modello di sana autostima a cui tuo figlio possa fare riferimento ogni giorno. 2. Altre volte, genitori dotati di un buon livello di autostima, attenti e affettuosi nei confronti del iglio, faticano comunque a sintonizzarsi sulle sue esigenze.

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Ogni bambino è unico, diverso da mamma e papà, fratelli, sorelle o compagni di gioco. E nell’aiutarlo a costruire la propria autostima è necessario tener conto delle sue inclinazioni personali, dei suoi gusti e bisogni, delle sue paure e capacità. Parla con lui, ascoltalo e osservalo. Impara a conoscerlo e ad accettarlo per quello che è. Il fatto di dedicargli tempo e attenzione è un ottimo modo per comunicargli che per te è importante. 3. In ine, ci sono genitori troppo esigenti e perfezionisti che, spesso senza accorgersene, caricano i figli di aspettative eccessive, irrealistiche o inadeguate alla loro età, mettendoli davanti a facili fallimenti. Invece l’autostima si sviluppa grazie a un amore incondizionato, un’accettazione slegata da qualsiasi prestazione o risultato ottenuto. Ricorda: per tuo iglio sei un vero e proprio “specchio parlante” e il messaggio migliore che puoi trasmettergli è questo: Ti amo per quello che sei, indipendentemente dai risultati o dai successi che ottieni. Queste parole costituiscono le fondamenta, la base su cui far germogliare l’autostima di tuo iglio. Poi, nella vita di tutti i giorni, ti troverai ad affrontare molte situazioni in cui la sua autostima potrà rafforzarsi. Ricordati sempre che ogni momento condiviso è un’occasione per aiutarlo a crescere sereno e sicuro di sé.

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IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

Nel prossimo paragrafo troverai i miei consigli per gestire alcune di queste situazioni con le parole giuste e la giusta consapevolezza.

Atteggiamenti importanti per l’autostima Crescilo libero e protetto

Mettere un freno alla tua ansia è un ottimo modo per infondere in tuo iglio una giusta dose di autostima. Sono papà anch’io, quindi so benissimo quanto sia dif icile fare quello che sto per chiederti, ma ti assicuro che è uno sforzo che porterà grandi risultati. Ogni volta che hai la tentazione di sostituirti a lui o di intervenire mentre sta facendo qualcosa da solo, fatti questa domanda: È davvero in pericolo? Se la risposta è sì, fermalo subito, senza indugi. Se la risposta è no, allora lascialo fare. Lascialo sbagliare, lascia che si sporchi la maglietta perché vuole mangiare da solo, lascia che si allacci storto la camicia, che rovesci un po’ d’acqua mentre si riempie il bicchiere, che sbagli a pronunciare una parola. Ci sarà tempo per correggere i dettagli. Per ora la cosa più importante è trasmettergli la convinzione che ce la può fare da solo.

Rimproveralo senza ferirlo

Di fronte a un errore o a un comportamento sbagliato, è inutile ricordare a tuo iglio tutte le volte in cui, in passato, ha già fatto la stessa cosa. Probabilmente non se le ricorda

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

(o fa inta di averle dimenticate). La reazione spontanea, molto simile a quella di un adulto, è tempestarti di domande e giusti icazioni: ma quando?, ma come?, non è vero, non è andata così come dici tu… con il solo risultato di perdere di vista quello che è appena successo. Il rimprovero va bene, ma per essere utile alla crescita di tuo iglio deve rispettare alcune regole: • va contestualizzato nel “qui e ora”, quindi lascia perdere le volte in cui è già successo • è bene che eviti di etichettare il bambino. Invece di dire Sei davvero un disastro, impara a fare riferimento al comportamento speci ico che merita un rimprovero, usando ad esempio la frase: Hai fatto un pasticcio. La differenza è sottile, ma fondamentale, e la approfondiremo in uno dei prossimi capitoli • è meglio che sia preceduto e seguito da parole di riconoscimento per qualcosa di positivo che tuo iglio ha fatto o ha detto • deve porsi come obiettivo quello di aiutare il bambino a correggere un comportamento o migliorare un’attività. Muovere un rimprovero signi ica offrire al tempo stesso un sostegno per risolvere la situazione. Ricorda quindi che, se non è costruttiva, la tua critica perde di valore

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IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

Aiutalo nella scelta degli amici

Nella conclusione del suo libro L’autostima nei bambini, France Frascarolo-Moutinot, condirettrice del Centro di studi sulla famiglia di Losanna, ci ricorda che non siamo gli unici ad avere un impatto sui nostri igli: “I genitori non sono i soli ad aver un’in luenza, tanto negativa quanto positiva, sui propri igli, poiché la famiglia allargata, i compagni, la scuola, gli incontri, gli eventi della vita… lasciano il segno.” Le persone con cui passiamo il nostro tempo esercitano su di noi una grande in luenza, e questo è vero soprattutto per i più piccoli. Lo abbiamo già detto: l’immagine che tuo iglio ha di sé dipende in buona misura anche da chi gli sta attorno. E non si tratta solamente di genitori, familiari e insegnanti, ma anche di amici e compagni di scuola. Gli effetti che le amicizie possono avere sulla sua autostima sono importanti e diventano sempre più significativi a mano a mano che cresce. Per aiutarlo da questo punto di vista, osservalo con attenzione dopo che ha trascorso del tempo con i suoi compagni di gioco: ti accorgerai che ci sono bambini che hanno un’inluenza positiva sui suoi stati d’animo e altri che invece sembrano provocare in lui reazioni negative, come insicurezza, nervosismo o ansia. Per sostenere la sua crescita e tutelare la sua autostima, fai in modo che trascorra più tempo con chi lo fa sentire meglio, almeno quando è piccolo.

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

Rassicuralo sul suo aspetto fisico

Soprattutto durante l’adolescenza, il corpo rappresenta uno dei punti più dolenti per lo sviluppo dell’autostima. La distanza tra la realtà e il corpo ideale che ragazzi e ragazze costruiscono nella loro testa genera un con litto che può essere molto doloroso. Come puoi aiutare tuo iglio ad affrontare questa distanza? Rassicuralo e fagli notare le caratteristiche positive che lo contraddistinguono. Aiutalo a valorizzare la propria unicità. E ricorda il peso che possono avere le tue parole. Qualsiasi osservazione o battuta scherzosa va a comporre l’immagine di sé che tuo iglio sta costruendo. Quindi evita di sottolineare un difetto, di fargli notare tutto quello che mangia o di criticare un abbigliamento un po’ eccentrico. Per capire se stai sbagliando qualcosa, ti basterà osservare come reagisce alle tue parole.

Amalo perché è diverso da te

Tu puoi aver iniziato a camminare a 10 mesi, a leggere da solo a 3 anni e a scrivere correttamente molto prima dei tuoi compagni di classe. Tu puoi esserti laureato a pieni voti e aver trovato anche il tempo di diventare un asso del tennis. Se tu sei riuscito in questo o in altri traguardi, ora è il momento che tuo iglio sia libero di fare altrettanto: permettigli di scoprire la sua strada senza doversi confrontare ogni giorno con i tuoi successi. Dico questo perché molti genitori non resistono alla tentazione di incoraggiare i propri igli ponendo se stessi come termine di paragone: Alla tua età io già facevo… Vieni, ti faccio vedere come si fa… Forza, devi fare come me! Invece, tuo iglio è diverso da te! Potrebbe avere al-

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IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

tre propensioni e ispirazioni, altri talenti e altri tempi. Sei davvero sicuro di conoscerli? Sei pronto a mettere da parte le tue aspettative e a sostenerlo qualsiasi cosa sceglierà di fare? La risposta a queste domande è fondamentale per la sua crescita serena. Solo accettandolo per quello che è, amando le sue debolezze e aiutandolo a scoprire i suoi punti di forza, potrai dire di aver contribuito positivamente allo sviluppo della sua autostima.

Prenditi cura di te stesso

Nel suo libro Il figlio ribelle, Alan E. Kazdin, professore ordinario di Psicologia all’Università di Yale, ci ricorda quanto sia importante per un genitore prendersi cura di sé, sentirsi bene e vivere nel modo più sereno possibile. Gli studi dimostrano, infatti, che i genitori stressati: • hanno più probabilità di essere severi e autoritari nelle interazioni con i propri igli • si esprimono in modo più aggressivo • tendono a ricorrere con più frequenza alle punizioni corporali Quindi, per aiutare tuo iglio nella costruzione della sua autostima, prenditi innanzitutto cura di te.

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LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO

CONCLUSIONI Come già sapevi e come spero ti sarà ancora più evidente dopo la lettura di questo capitolo, è davvero molto quello che puoi fare per sostenere e rafforzare l’autostima di tuo iglio. Af inché, in da piccolo, riesca ad avere il giusto rispetto per se stesso e una buona dose di iducia nelle proprie capacità, dovrai “lavorare” al suo ianco e aiutarlo nel raggiungimento di un unico, grande obiettivo: la composizione di un’immagine di sé positiva, brillante e coerente. Un’immagine che sia in grado di mettere insieme i tre principali aspetti della sua identità: • quello che tuo iglio crede di essere (l’immagine “reale”) • quello che tuo iglio vorrebbe essere (l’immagine “ideale”) • quello che tuo iglio sente che gli altri (mamma, papà, nonni, insegnanti…) vogliono che lui sia (l’immagine “imperativa”)

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IL CARBURANTE DELLA CRESCITA | CAPITOLO 2

Trovare l’armonia tra questi elementi è probabilmente uno dei compiti più importanti della vita di ognuno. E non è affatto facile! Quello che puoi fare è crescere tuo iglio nella consapevolezza e nell’accettazione di questi diversi aspetti e offrirgli un corretto modello di comportamento a cui fare riferimento ogni volta che ne sentirà il bisogno.

Puoi trovare una lista di articoli e risorse per approfondire gli argomenti trattati in questo libro, pormi le tue domande e condividere le tue esperienze con altre persone interessate all’utilizzo di una comunicazione efficace con i figli nel sito Internet www.alessioroberti.it

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