• progressiva introduzione di nuove tecnologie sanitarie, con l’uso prolungato di dispositivi medici invasivi e gli interventi chirurgici complessi, che, pur migliorando le possibilità terapeutiche e l’esito della malattia, possono favorire l’ingresso di microrganismi in sedi corporee normalmente sterili; • indebolimento del sistema di difesa dell’organismo (immunosoppressione) o gravi patologie concomitanti; • la scarsa applicazione di misure di igiene ambientale e di prevenzione e controllo delle infezioni in ambito assistenziale; • emergenza di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, dovuta soprattutto all’uso scorretto o eccessivo di questi farmaci, che complica ulteriormente il decorso di molte ICA. Le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA): modalità di trasmissione e tipologia delle infezioni Le persone a maggior rischio di contrarre una ICA sono gli assistiti; tuttavia, sono esposti e possono essere colpiti anche il personale sanitario e i visitatori. La sorgente di infezione può essere rappresentata da un paziente (colonizzato o con ICA in atto) o dall’ambiente, intendendo per ambiente l’insieme delle matrici ambientali contaminate o impropriamente sanificate e dagli impianti idrici, di gas e di ventilazioni non correttamente gestiti. Le modalità di trasmissione delle ICA possono essere riassumibili come segue (MdS, 2021): • Contatto sano vs malato; • Contatto/trasmissione indiretto attraverso un veicolo contaminato; • Trasmissione per contatto diretto o indiretto con superfici contaminate; • Trasmissione aerea. In tutti i casi, al fine di prevenire la trasmissione delle infezioni, è indispensabile: • identificare le sorgenti e gli agenti microbiologici responsabili dell’insorgenza della malattia infettiva; • quantificare il potenziale impatto sulla salute del personale sanitario e degli utenti, per l’esposizione a singoli agenti o a loro miscele; 17