Bonus01

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BONUS

dedicated to ...

...ANDY


01 :you make it easy: :una esperienza multisensoriale: :multifiori: :multibluefaces for your purchases: :Saranno piĂš......Multi: :ultra....funzione: :ogni singolo battito:

:INTERSTIZI:

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I cialtroni della redazione Davide Scarpulla Marco Kraif Lucignani Stefano De Fazi M1st1c0 DoKC design Enrico Maria Caporossi


02 Quando Enrico Scrovegni decise di saldare il debito con Dio, per se stesso e anche per suo padre, investendo quello che due generazioni di strozzini avevano guadagnato, in un'opera dedicata al Signore così come prescrive Santa Romana Chiesa, non ebbe la consapevolezza minimamente di star realizzando un ambiente multisensoriale. Nel 1302 non si utilizzava nemmeno una simile parola e non lo si fece a tutto il 1306, anno della conclusione dei lavori. Del resto si potè immediatamente intuire per i più svegli dell'epoca, che qualcosa stava cambiando nella storia dell'arte, ed incredibilmente proprio li, dalla periferia di Padova, stava partendo il cambiamento, esattamente nel momento in cui si presentò alla porta dello strozzino pentito, Giotto da Bondone (Giotto per gli amici), che da quando Cimabue scoprì

intento a pascolare greggi e tracciare cerchi perfetti a mano libera, ne ebbe fatta di strada. L'ormai trentasettenne Giotto, aveva dipinto la basilica superiore di Assisi e S. Giovanni in Laterano, con eclatante successo, ma i soldi fanno fare anche il sacrificio di venire a Padova chiamati da uno strozzino, cosi nacque un miracolo in Pianura Padana. Giotto pensò ovviamente prima ad appagare la vista: la cappella è uno sfavillio di colori brillanti, contrasti, una volta stellata trapunta di stelle d'oro, Gioacchino ed Anna, ovvero papà e mamma di Maria, vestiti l'uno di rosso l'altra di azzurro pronti per una serata disco '70, tra compari verdi o gialli che raccontano l'infanzia della Vergine, con espressioni di una umanità fino ad allora mai vista nei volti dipinti, e con una presenza spaziale che finalmente, dopo secoli di oblio, ricolloca l'uomo nel suo spazio.

Davide Scarpulla

Forse in effetti sarebbe meglio dire la donna, poichè sulla parete opposta a quella in cui sono narrate le storie di Maria, affrontando il tema delle storie di Gesù, in particolare nel riquadro che riguarda il compianto del Cristo morto, Maria Maddalena fa un gesto di scoramento così plateale nell'allargare le braccia dall'esterno all'interno del dipinto, che se non si capisce l'intento di definizione spaziale, non si capisce nulla... Il tatto é quello che ci vuole nell'entrare nella cappella: dopo vicissitudini traumatiche, da poco è terminato un restauro radicale, che ha richiesto venti anni di lavori. Si capisce che non si voglia compromettere tutto con troppi visitatori, così si ha la possibilità di entrare solo in dodici alla volta, dopo aver fatto anticamera nella "sala di compensazione" dove i nostri livelli di umidità vengono resi idonei alla visita, non vi racconto come. Il gusto per la verità non viene sollecitato direttamente, ma si può immaginare che i demoni intenti nel nutrirsi di avidi sulla parete di fondo sulla quale è rappresentato il Giudizio Universale, così come voleva Dante che manda all'inferno proprio il padre di Enrico, ovvero Rinaldo, provino un gusto notevole quasi quanto curare il loro riccioluto pelo blu elettrico. L'udito gode all'interno della cappella, nessuno parla e comunque nessuno ad alta voce di fronte ad un capolavoro simile, del resto chi si assumerebbe la responsabilità di dire qualcosa all'altezza? Forse lo hanno fatto Michelangelo Mantegna o Masaccio, ma in questa sagra della M tra coloro che sono di certo andati a visitare la cappella, noi poveracci sfiguriamo! L'olfatto fu però il senso che guidò la volontà di Enrico Scrovegni, ultimo rampollo di una onorabile famiglia di strozzini, che in una notte padovana dovette sentire un grande puzzo di zolfo per spendere (molto bene) tutti quei soldi, in una cappella, avido come doveva essere. Andate a visitarla a Padova la Cappella degli Scovegni, se volte una esperienza multisensoriale.

Una esperienza multisensoriale


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Marco Kraif Lucignani

multifiori

La fioraia era stanca... donna sulla quarantina passata. Le sue mani rosse e grandi scivolano tra i vasi, tra i gambi intorno alle corolle dei suoi fiori. La sua baracca verde è per strada e lei con essa, questo pensa mentre guarda scorrere le auto davanti a se, sospira. - I fiori, Lo sanno tutti, vivono profumano e marciscono, muoiono. Perchè comprare cose finte senza profumo, senza velluto. Non è gioia vederli sempre nello stesso vaso, per sempre nella stessa posizione.Ecco un' uomo che si avvicina, ha la gioia impressa sul

viso - un mazzo di rose rosse, grazie. Cara signora mi sono innamorato al teatro, lei era lontana da me, parecchie fila di poltrone, praticamente stava sul palco. Leggendo la locandina ho saltato il suo nome ma ora, riletto, sarà mio per sempreLa donna sorride - ha fatto bene... a scegliere le rose, vedrà, salirà sul palco pure lei. Il camerino è stretto e buio, bussano alla porta... fattorino- entra un mazzo di rose con le gambe, dietro un giovane uomo. Lei annusa le rose, getta il biglietto e gode del rosso dei fiori. Il fattorino gode del rosso viso della donna,

stupenda! - signora lei meriterebbe altro che fioriosa il giovane uomo. E lui che ha osato troppo ora si trova fuori dal teatro cacciato in malo modo. La donna rammenta, mette i fiori nel vaso e raccoglie il biglietto. Il suo uomo che usava regalargli gladioli se ne era andato e con stizza strappa il bianco messaggio e spacca il vaso al muro, Con avide mani scorre l'elenco del telefono fffff ... fiorai, 068501563 -Signora mi mandi gladioli e che il fattorino sia quello di prima-.


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Stefano De Fazi

multibluefaces for your purchases


05

er M1stc0

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n a r a

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u i p

Multi-tasking, multi-function, multi-nazionale...il progresso corre veloce e rende versatile ogni cosa. Tutto fa tutto. La tv fa da sveglia, il telefono fa da macchinetta fotografica,il bancomat paga il canone rai [;-)],il prete fa il politico, il politico fa il filosofo,la banca ti paga la spesa, il satellite ti da i film, il computer...cosa non fa, la multi-pla fa cagare..ecc.. L'unica cosa che l'uomo non riesce a rendere "multi" è il suo egoismo. Multi-etnico, ad esempio, è un concetto che tarda ad essere assorbito dall'essere umano.E non è solo il caso di quei poveracci che pensano che chi viene in Italia a cercare di stare meglio sia inferiore, ma anche le stesse religioni, ad esempio, che fanno a gara a prevalere l'una sulle altre, o all'avidità spasmodica delle lobby e dei colossi economici che radono al suolo ogni economia e cultura dei cosìdetti "paesi in via di sviluppo" (ed è una gran presa per il culo)!!! Ma come fanno ad essere in via di sviluppo se servono da serbatoio di risorse per i "sepolcri imbiancati" (i cattolici mi perdoneranno la citazione) dei vari Bush, Murdoch, Berlusconi della Terra? Già! Serbatoi di manodopera, di petrolio, di miniere di diamanti, di dittature fantasma che sfornano soldi sotto banco...Insomma si è Multi solo quando ci conviene. Che poi è il concetto di globalizzazione..E' multi quando il McDonald deve impiantare i suoi fast-food ovunque, ma non è multi quando il contadino sudamericano deve esportare il suo zucchero di canna.Eh no!!!! Lì c'è già la Multi-nazionale che lo fa, tu sei piccolo e povero e i tuoi prezzi non posso usufruire delle economie di scala, quindi sono 1 centesimo più cari, insomma...schiatta!!! Lo abbiamo visto in Italia con i piccoli commercianti, quegli alimentari che ci davano la gomma con "Hai vinto ritenta!!", il lecca lecca che ti lasciava la lingua

viola....Ora? Spazzati via dalle Multi!!! Per carità, costa meno, conviene e con i tempi che corrono è una mano santa, ma sarà che quando scendo sotto casa e il barista mi saluta vedendo se sono triste o allegro....beh lì mi sento più Multi di quando mi vedo la cassiera che a mo' di "catena di montaggio" striscia i prodotti, il mio bancomat e la sua vita senza un sorriso (se non quello preventivato dalla stessa Multi). Il vero problema è che il mondo è sempre più Multi per quel sottile strato sociale con un reddito ben oltre la media, che vede il suo denaro mutare nelle forme e nelle valute e che si sposta da un paese all'altro con jet personali anche attraverso spazi aerei vietati, ma sempre meno Multi per chi sogna di vedere la nazione accanto e non può permetterselo, ovvero parecchi miliardi di persone al mondo....Ma Multi de che? E poi il concetto di Multi l'uomo, tutto sommato, lo respinge! Quanta fatica facciamo ad accettare abitudini ed usanze diverse dalle nostre? Addirittura in posti al di fuori dell'Italia, se la pensi diversamente ti tagliano la gola!! Vedi i fondamentalisti islamici, vedi il governo cinese, vedi le guerre tra tribù africane....Diciamoci la verità....quante sono le società Multi-razziali che funzionano veramente bene? America?..Nooooo!!!! Francia?...Noooo? Inghilterra?.....Nooooo!!! ...Eppure, io sono ottimista. In fondo il concetto di Multi-etnia è entrato nella storia dell'uomo solo in quest'ultimo (ehm quell'altro) secolo e quindi siamo ancora in una fase embrionale. E' per ora solo il frutto della colonizzazione o della schiavitù che le etnie sono venute a contatto, ma ormai il processo è iniziato e le generazioni si fonderanno sempre di più. Torino ne è un esempio.Proprio dalla finestra di casa mia si vede un giardino con dei giochi per i bambini e siccome la percentuale di italiani nella mia zona è ormai al di sotto della metà, si vedono partite di calcio tra bambini cinesi, marocchini, senegalesi, pakistani, italiani, rumeni ecc. E litigano in italiano con parolacce in piemontese e cazzotti alla Terence Hill.... Magari i loro padri si guardano con distacco e disprezzo, ma loro vanno a scuola insieme e le madri all'uscita li aspettano tutte con lo stesso amore, sapendolo riconoscere anche negli occhi di chi proviene dall'altra parte del mondo. La fusione c'è già e quando questi bambini cresceranno, avranno meno pregiudizi in testa e avranno visto immigrati onesti,delinquenti, poveri, benestanti, italiani leali o disonesti...insomma, avranno più strumenti per saper distinguere un uomo per quello che è e non per nazione di provenienza. Saranno più......Multi.


06

Si può parlare di edilizia convenzionata e trovare un nesso con l'architettura dalla A maiuscola? Non di solito, non qui. Ma se altri occhi (a mandorla) analizzano il problema dato dalla solita ingombrante presenza dei "palazzoni popolari", e scartando, (ovviamente?), l'ipotesi della loro demolizione, succede che si può parlare di Architettura ed edilizia sulla stessa pagina. I Danchi, in Giappone, sono il corrispettivo delle nostre case popolari, costruiti negli anni '50, ed a basso costo, non hanno in media altra qualità se non quella di permettere una sopravvivenza "decorosa".

DoKC architecture

Gli occhi a mandorla di cui sopra sono del gruppo Mikan (che in giapponese vuol dire mandarino), cinque giovani architetti di Tokio, che si sono presi la briga di compilare un manuale, Danchi Design, dove danno molteplici visioni, dove aggiungono e moltiplicano le funzioni di questi edifici, dove il pianerottolo di distribuzione alle abitazioni diventa anche balcone, seduta e giardino pensile, dove il tetto diventa anche piscina, orto oppure applicando un leggero volume di copertura diventa ristorante e sala riunioni, o ancora il corpo scala può essere ricoperto a verde con rampicanti o portato all'esterno così da ampliare la superficie degli appartamenti.

ultra....FUNZIONE

Danchi Design è il contributo che il gruppo Mikan dà alla collettività, ed evidenzia come è "sufficiente" la creatività per aumentare e moltiplicare il valore, sia etico che estetico, di anonimi edifici.

Mikan, Danchi Design Inax Pubblishers, Tokio 2001


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Enrico Maria Caporossi

o g n i singolo battito Ogni singolo battito è un ingranaggio per essere me. Divido il mio tempo in frammenti sempre più completi e veloci. Sono energie pronte e finite da moltiplicare in breve. Mentre aspetto una soluzione, vedo una serie di trampolini dai quali tuffare i miei battiti migliori. La luce è riflessa in acqua, dall'alto mi specchio per un'attimo goffamente. Poi un tuffo e il mio cuore rimbalza senza penetrare l'acqua. Più che realmente la scatola accesa mi scalda il cuore come un fuoco di cerini. La luce ingannatrice è fine a se stessa ora, codice noioso col quale non mi cimento, non interessa al mio cuore; il suo messaggio è per... Affondo nella realtà nonostante lei. Di tutti i mondi possibili, desidero quello bugiardo in cui è ciò che non trovo mai. Non trovo il programma giusto. Devo cambiare canale, capire (mai abbastanza) cosa è importante. Vorrei avere tutto sotto controllo e lasciarmi andare allo stesso tempo. Aspetto da copiare. Aspetto un suggerimento. Aspetto te per farti passare indenne da qui. Aspetto ma non sento. Il mio cuore si potrebbe innamorare di te come del mare. Ma è più importante ciò che sento o ciò che faccio? Ho paura di non saperti aiutare. Non so più in quale forza è il pericolo. Senza saperlo vado incontro a ciò che serve per il mio male. Potessi cambiare i miei pensieri ora. Vorrei capire il suono delle sirene, anche quelle di Tim Buckley. Dov'è nascosto il battito che voglio? Vorrei sentire che ho fiducia. Vorrei essere slegato dal mio tempo. Vorrei il tuo sguardo a spiegarmi il mio cuore, che dopo un tuffo galleggia confuso. Cuore irresponsabile, fa finta di non dire. Bisogno d'intervenire, bisogno di stupirmi a scoprire... ma con quali belle parole.


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