jolly

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zzer a gennaro

dal 2008

ca apano


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dal 2008

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riuscito a classificarsi sempre nei primi 10 concorrenti al Campionato Internazionale per Pizzaioli «Trofeo città di Napoli». Ma le conquiste e i traguardi più importanti sono avvenuti:

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dal 2008

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La PIZZERIA ‘O JOLLY nasce il 5 novembre 2008 a Palma Campania (NA), grazie all’esperienza di un giovanissimo pizzaiolo Catapano Gennaro soprannominato ‘o Jolly, che a soli 14 anni si avvicina al mondo della pizza. L’attività con il supporto dell’intera famiglia si occupa di consegna a domicilio, asporto e non solo. dal 22 settembre 2014 la pizzeria è diventata un approdo sicuro per poter gustare non solo pizza, ma anche antipasti e friggitoria del territorio, attirando così l'attenzione non soltanto di Palma Campania ma anche dei paesi vicini. L’artista pizzaiolo, oggi ha maturato in tanti anni di esperienza una crescita sensazionale, grazie alla partecipazione di manifestazioni e gare con grande dedizione e versatilità, dal 2008 ad oggi è

il 17 ottobre 2011 conferendo il diploma A.C.G. di Ambasciatore della Pizza Margherita nel mondo; il 10 ottobre 2012 al campionato Internazionale «Trofeo città di Napoli» per pizzaioli nel mediterraneo svoltosi sulla nave MSC Fantasia, aggiudicandosi il 3° posto nella categoria Pizza Larga e il privileggiatissimo nonché ambito 2° posto nella categoria Pizza Margherita, battendo anche un agguerrita concorrenza di pizzaioli provenienti da tutto il mondo; il 4 aprile 2013 partecipa al programma televisivo «P1 One» ovvero al primo reality della pizza del «Trofeo città di Napoli» grazie alla sua creatività, riesce a realizzare una specialità chiamata PIZZA FIORILLO DI JOLLY riuscendo ad aggiudicarsi la vittoria con 1° classificato dalle 1° puntata. La Pizzeria Jolly è un punto di riferimento sicuro per quanto riguarda la pizza, non soltanto a Palma Campania. Il Maestro Gennaro Catapano segue da vicino ogni fase dell'impasto, selezionando periodicamente le migliori farine e gli ingredienti che meglio rappresentano la sua terra ed il suo percorso.


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dal 2008

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Sulle nostre pizze troverai gli ingredienti dei produttori di Presidio Slow Food: Parmigiano Reggiano da Vacca Bianca Modenese - 36 mesi di stagionatura Aglio di Resia (Beltrame) Oliva Caiazzana da Mensa (Selvanova) Capperi di Salina (D’Amico) Sale Marino di Trapani (Culcasi) Carciofo Bianco di Pertosa Aglio dell’Ufita



In particolare, nel 2009, Slow Food Italia ha lanciato il progetto dell'Alleanza tra i cuochi e i Presìdi Slow Food con l'obiettivo di comunicare e promuovere i Presìdi, ma anche di coinvolgere il mondo della ristorazione nella battaglia a difesa della biodiversità, stimolando i cuochi ad avviare rapporti di conoscenza diretta con i piccoli produttori.

SLOW FOOD: le tappe del progetto Nel 2006 oltre 1000 cuochi provenienti da 150 paesi si sono riuniti a Torino, durante Terra Madre, per costruire le basi di un'alleanza solidale con i piccoli produttori di tutto il mondo, fa c endosi promotori e por tavoc e di un'agricoltura buona, pulita e giusta. Nel corso di questo evento è stato sancito il ruolo fondamentale dei cuochi nella salvaguardia della biodiversità agroalimentare: i cuochi sono gli interpreti migliori dei loro territori e possono valorizzare i prodotti locali con sapienza e creatività, dando il giusto rilievo ai custodi della biodiversità. In molti Paesi del mondo, negli anni seguenti, si sono sviluppati nell'ambito della rete Slow Food progetti che hanno raccolto gli stimoli sviluppati dall'incontro mondiale delle comunità del cibo di Terra Madre e favorito l'incontro e lo scambio tra cuochi e produttori di cibo locali.

La rete italiana dei cuochi, dei produttori e dell'associazione Slow Food si è ritrovata in Italia (presso il Parco naturale dell'Alberese, in Toscana) nel mese di aprile 2012, animando un dibattito di alto livello, che è andato ben oltre le problematiche logistiche legate al reperimento dei prodotti, toccando istanze relative al futuro della gastronomia, al ruolo dei cuochi nel futuro dell'agricoltura (e della pesca), e a possibili forme di collaborazione più attive con tutti i produttori, non solo con i produttori dei Presìdi. Nel corso del 2012 l'Alleanza ha raccolto adesioni anche in Olanda e in Marocco, e molte altre associazioni Slow Food hanno chiesto di attivare il progetto: in Canada, nella Repubblica Ceca, in Austria, in Svizzera, in Francia, in Messico. Nel Consiglio Internazionale di Slow Food di Istanbul del 15 giugno 2013, l'assemblea ha stabilito che il progetto dell'Alleanza tra i cuochi, i Presìdi e i produttori locali è un progetto strategico per l'associazione internazionale, i cui obiettivi sono:


• stimolare l'avvio e il rafforzamento di rapporti diretti (di lavoro, collaborazione, amicizia, solidarietà) tra cuochi e produttori; • valorizzare i prodotti dei Presìdi, dell'Arca del Gusto e delle piccole produzioni locali "buone, pulite e giuste" salvaguardando così la biodiversità agroalimentare a rischio di estinzione; • raccontare le piccole realtà agricole e artigianali e diffonderne la conoscenza; • promuovere l'adesione all'associazione Slow Food, sviluppare e rafforzare la rete di Slow Food nelle comunità locali avvicinando produttori, cuochi e ristoratori ai valori di Slow Food; • valorizzare le tradizioni gastronomiche locali e i saperi artigianali; • diffondere la consapevolezza della necessità di fare scelte di consumo sostenibili; • tradurre concretamente (nelle scelte quotidiane) le campagne internazionali di Slow Food (come Slow Fish o le campagne contro il food waste, contro gli Ogm, a favore della biodiversità e dei formaggi a latte crudo, in difesa dei paesaggi agricoli, ecc.); • sostenere concretamente, tramite la raccolta di fondi, i progetti di Slow Food a difesa della biodiversità e le attività della rete di Terra Madre.

Per dare coerenza e maggiore forza al progetto, coordinarne la diffusione nei vari Paesi che ne faranno richiesta, il Comitato Esecutivo Internazionale di Slow Food ha dato mandato alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità di proporre una carta dei principi generali e un regolamento internazionale al quale dovranno attenersi le associazioni nazionali, regionali o le altre forme di coordinamento riconosciute che vorranno sviluppare sui loro territori l'Alleanza.

Tutte le cucine del mondo devono avere pari dignità. Occorre recuperare e diffondere i prodotti del territorio e i saperi per cucinarli: saperi, che corrono il rischio di scomparire insieme alla biodiversità agroalimentare che li ha ispirati; prodotti soppiantati da cibi proposti dall'industria alimentare, da un'agricoltura intensiva, schiava della chimica e condizionata dal mercato globale. Questa è la gastronomia liberata". Carlo Petrini


PALMA CAMPANIA: la storia Palma Campania è una ridente cittadina a circa 30 Km da Napoli, situata ai piedi del Monte S. Angelo, felicemente posizionata rispetto al baricentro regionale: è infatti molto vicina sia ad Avellino che a Caserta e Salerno. Un tempo sorgeva TEGLANUM, sepolta dall'eruzione vesuviana del 79 d.C. La plaga fin dall'età preistorica è stata abitata da antiche popolazioni dedite all'agricoltura e alla pastorizia. Secondo alcuni studiosi, dopo disastrose eruzioni, forse nel 512 d.C., molti si rifugiarono in collina e fondarono un villaggio che chiamarono Palma, dal verde collinare delle palme. Un importante riferimento storico in "Nola Sagra" di Carlo Guadagni: "Palma fondata o almeno abitata per suo particolare diporto da quel console

romano detto Palma…..101-11 dC" (Gloreani in Appendice a Titi Livii, 1553). Il più antico documento storico, in cui viene citato il paese risale all'anno 997 ed è custodito nell'Archivio di Stato. Nel 1025 a Palma operava addirittura un notaio. Dal medioevo la storia palmese è strettamente legata alle vicende di illustri famiglie: Di Palma, Orsini, Della Tolfa, Pignatelli, Di Bologna, Caracciolo, Salluzzo, Compagna. L'antichissimo nome "Palma di Nola" nel 1863 con R.D. del 26 luglio è mutato in Palma Campania. Testimonianze di notevole interesse sono i ritrovamenti archeologici di età preistorica (Bronzo antico-1850 a.C. datati dall'archeologa f r a n c e s e C l au d e A l b o r e L i v a d i e , recentemente insignita della cittadinanza onoraria dal sindaco De Luca) e di epoca romana: i reperti sono oggi esposti nel Museo archeologico di Napoli e nell'Antiquarium Stabiano. In località Torone (Tirone) sono venuti alla luce resti dell'Acquedotto Augusteo.


Un meraviglioso viale di platani collega la stazione ferroviaria con il centro storico. A due passi da Piazza De Martino, centro della vita cittadina, il palazzo "Aragonese" residenza di re Alfonso D'Aragona e i suoi discendenti per la caccia al falcone nel Piano di Palma. L'antica area urbana, aggrappata alla collina, conserva tutt'ora vari motivi di interesse storico: aspetti architettonici e decorativi dei secoli scorsi, un largo uso della pietra vesuviana (viali, gradini, portali) giardini rialzati profumati di fiori e agrumi, decine di edicole sacre. In Via Municipio la Chiesa del Corpo di Cristo e del SS. Rosario (sec.XVI). Alla fine dell'800, in Via San Felice, per volontà del Comm. Luigi Carrella fu eretta la Chiesa "Mater Dei". In largo Parrocchia la Chiesa di San Michele Arcangelo (ove si venera San Biagio, protettore da secoli di Palma) e le Congreghe dell'Immacolata e di San Maria della Purità; par te del complesso monumentale risale al Medioevo. Più su, la frazione Vico: la strada sale dolcemente alla Chiesa di San Martino (sec.IX) e poi continua per la chiesa ed il convento di Santa Croce al Casale (sec.XIV-XVI), indi per la frazione Castello

d i P a l m a e l a p i n e t a Tr a b u c c h i (alt.700s.l.m.). Le antice mura di un castello osco, il borgo, la Chiesa di San Giovanni Battista (sec. XIV), i boschi, un ambiente non inquinato, costituiscono di certo, un inedito quanto suggestivo itinerario turistico. Nelle periferie nord e sud del paese, sull'asse Nola-S arno, le frazioni prevalentemente agricole di Pozzoromolo e Fiume. Sparse qua e là case rurali: le masserie.


i nostri Percorsi del gusto, sono disponibili soltanto in settimana e non durante i weekend, afďŹ nchĂŠ possiate prendere tutto il tempo necessario


i percorsi di degustazione classico

- x2 persone max 2 antipasti di frittura mignon 1 margherita, 1 capricciosa, 1 pizza fritta 20,00 euro (escluso bibite)

classico

- x4 persone max 4 antipasti di frittura mignon 1 marinara, 1 cosacca, 1 margherita, 1 capricciosa, 1 pizza fritta 35,00 euro (escluso bibite)

gourmet - x2 persone max 2 Antipasti di Frittura Mignon 1 Margherita a Modo Mio, 1 Pizza Stagionale, 1 Myriam 30,00 Euro (escluso bibite)

gourmet - x4 persone max 4 Antipasti di Frittura Mignon 1 Margherita a Modo Mio, 1 Pizza Stagionale, 1 Delicata, 1 A’ Cafon, 1 Myriam 50,00 Euro (escluso bibite)

questo menÚ propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


gli Antipasti il tagliere

- x2 persone composè di salumi e formaggi selezionati - 12,00 Euro

italiano

prosciutto crudo, mozzarella, bruschetta melanzane e zucchine arrostite - 6,00 Euro

caprese

pomodori e mozzarella di bufala campana - 5,00 Euro

questo menÚ propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


friggitoria i fritti di jolly

- x2 persone (timballo, crocchè, arancino, montanara) - 6,00 Euro

crocchè di patate - 1,00 Euro arancino - 1,00 Euro frittatina di maccheroni napoletana - 1,00 Euro patatine fritte - 2,00 Euro patatine alla zingara

con wurstel, porchetta o sasiccia - 4,00 Euro

straccetti jolly rossi

con sugo alla bolognese - 5,00 Euro

straccetti jolly d’inverno

con crema di broccolo romano, sbriciolata di salsiccia e fonduta di cacio - 5,00 Euro

boccone di baccalà pastellato su crema di broccolo romano. - 5,00 Euro questo menù propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


le montanare d’autunno e d’inverno tris di montanare di Gennaro Catapano

3 montanare diverse. comunicare allo staff eventuali allergie oppure preferenze 5,00 Euro

montanara classica pomodoro pelato, formaggio pecorino 4,00 Euro

il bosco

crema di funghi porcini, speck di montagna e radicchio selvatico 4,00 Euro

non solo bronte stracciata di bufala, mortadella grigliata, pistacchi 4,00 Euro

b&b – broccoli e baccalà

crema di broccolo barese, spuma di baccalà, noci 4,00 Euro

questo menù propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


le pizze fritte cicoli, ricotta di fuscella - 5,00 euro ricotta di fuscella, salame - 5,00 euro crocchè,cotto, mozzarella - 5,00 euro ricotta di fuscella, prosciutto cotto, provola - 5,00 euro questo menĂš propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


le pizze d’autunno e d’inverno ‘o scarpariello

pomodorini datterini, crema di broccoli, aglio dell'Ufita, pecorino romano, parmigiano reggiano, peperoncino, olio EVO - 7,50 Euro

un baccalà arrecanato

sugo alla puttanesca (con pomodoro san marzano DOP, acciughe sott'olio, peperoncino, capperi di salina, olive nere di gaeta, olio evo, aglio e prezzemolo) e spuma di baccalà. - 7,50 Euro

il maiale con le mele

mozzarella di bufala, pulled pork, scarola ripassata in padella alla napoletana, mela annurca in due consistenze e scaglie di caciocavallo podolico. - 7,50 euro

autunno 2.0

mozzarella di bufala, pesto di castagne e nocciole di palma campania, bacon croccante. - 7,50 euro

la cacio e pepe di gennaro

fonduta di cacio, cipollotto dell'agro-sarnese nocerino, pepe. all'uscita cialda croccante di cacio.- 7,50 euro

il bosco a palma campania

provola vaccina affumicata, vellutata di zucca, pinoli tostati, lamelle di tartufo nero.- 7,50 euro

questo menù propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro



Il pomodoro è tra i prodotti d'eccellenza della nostra terra. Gennaro Catapano ha vinto il premio per la “Migliore Pizza al Pomodoroâ€? durante l'edizione 2018 della kermesse MySocialRecipe. Le pizze al pomodoro del Maestro Gennaro Catapano prevedono l'utilizzo di prodotti


le pizze al pomodoro marinara

pomodoro pelato, aglio di Resia, basilico, olio EVO ed origano di montagna - 3,50 Euro

napoletana

pomodoro pelato, aglio di Resia, basilico, olio EVO, alici di Cetara, origano di montagna ed olive caiazzane. - 4,00 Euro

cosacca

pomodorino corbarino dei Monti Lattari, pecorino romano DOP, olio EVO, basilico. - 4,00 euro

margherita

pomodoro pelato, fiordilatte, olio EVO, basilico, Parmigiano Reggiano Vacche Rosse stagionato 32/36 mesi. - 4,00 euro

margherita a modo mio

pomodoro pelato, pomodorino appassito, spuma di mozzarella di bufala e basilico cristallizzato croccante. - 4,00 euro

ripieno mezza luna

pizza chiusa con all'interno: pomodoro, prosciutto cotto, fior di latte di Agerola. All'uscita: velo di pomodoro, pesto di basilico a gocce, provola vaccina, pancetta di maialino nero casertano, olio EVO, basilico.. - 4,00 euro

l’aragonese

pancetta di maialino nero casertano, pomodorini del piennolo, veli di Grana Padano. . - 4,00 euro questo menù propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


le pizze bianche parigina

panna, prosciutto cotto, crocchè, fiordilatte di agerola - 5,00 Euro

ortolana

fiordilatte di agerola, broccoli, peperoni, melanzane a funghetti, zucchine - 6,00 Euro

nonna rosa

patate schiacciate condite, provola, salsiccia o pancetta di maialino nero casertano, olio extra - 6,00 Euro

tronchetto

interno: emmenthal, provola e fiordilatte di agerola all’uscita dal forno: rucola, crudo, scaglie di parmigiano delle vacche rosse stagionato 32/36 mesi olio extra - 6,00 Euro

monella

cornicione: ricotta e crema di pistacchi di Bronte al centro: mortadella classica, provola, olio bio - 8,00 Euro

questo menù propone prodotti appartenenti ai presidi Slow Food. per maggiori informazioni, chiedere al personale in sala. su tutte le pizze: succo d’oliva - olio ZAHIR da monocultivar Ravece, San Comaio coperto e servizio 1,50 euro


a’ scustumat

patate al forno, provola, salsiccia, pecorino bagnolese irpino semi stagionato in grotta - 7,00 Euro

a’ peperina

porcini, provola, salsiccia, pepe, provolone del monaco dop - 7,50 euro

delicata

fiordilatte di agerola, broccolo aprilatico, alici di cetara, filetti di mandorle, pomodorini confit, olio EVO - 8,50 Euro

la myriam

mozzarella di bufala campana dop, porri stufati, all’uscita: granella di nocciole, speck croccante, veli di parmigiano, liquirizia in polvere, miele di Alta Montagna Rododendro - 8,50 Euro

‘a cafon

crema di patate, fiordilatte di agerola pancetta croccante, scarola riccia condita con: pinoli e olive nere caiazzane, olio EVO - 8,50 Euro

carrettiera paesana

fiordilatte misto provola friarielli paesani, salsiccia di suino 5,50 Euro


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