Portfolio progetti

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Gatti Massimo

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massimo.gatti88@gmail.com Italiana

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21/04/1988

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Durante le estati degli anni 2005 e 2006 ho lavorato presso l’impresa edile EdilRomano s.n.c. in qualità di apprendista muratore, per un periodo complessivo di 4 mesi. Successivamente ho fatto alcune brevi esperienze lavorative in due studi di geometri ed in un studio di architettura

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In data 29 marzo 2013, presso l'Università IUAV di Venezia, mi sono laureato in qualità di dottore in architettura per la sostenibilità, con votazione 110 e lode. Titolo della tesi: EcoTurismo per Machu Picchu: Ambiente e società come elementi morfogenetici per un'architettura sostenibile. Nei mesi di settembre e ottobre dell’anno 2011 ho svolto due workshop di pianificazione e progettazione del paesaggio: Il primo a Feltre all’INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL: Land use and climate change: adaptation strategies for mountain areas. Il secondo a Sagrado ARCHITETTANDO L’ECOMUSEO DEL CARSO; alla fine di entrambi c’è stata la presentazione degli elaborati di tutti i partecipanti ed io per tutti e due ho approfondito il tema della mobilità sostenibile. Ho partecipato al SAIE SELECTION 2011 classificandomi terzo al tema INNOVATING, INTEGRATING, BUILDING nella categoria CONCRETE, con il progetto “Manzana 2.0” sito in Barcellona, Spagna. Nell’estate del 2011, dal 27 giugno al 20 settembre, ho effettuato un periodo di stage presso l’Amministrazione Provinciale di Treviso nel settore Edilizia, per una durata complessiva di 300 ore, ottenendo relativo attestato. Il 30 settembre 2010 ho conseguito la laurea di primo livello in scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile, presso l’Università IUAV di Venezia, con la valutazione di 110/110 e lode. Il 6 luglio 2007 ho ottenuto il diploma di maturità tecnica per geometri, presso l’Istituto tecnico statale per geometri “Andrea Palladio”, con la valutazione di 87/100. Dal 9 al 21 settembre ho effettuato un lavoro di censimento nel comune di Breda di Piave per conto della Scuola 2F, ottenendo un attestato di partecipazione. Il 21 maggio 2007 ho ottenuto un attestato di partecipazione per aver svolto nell’istituto di scuola superiore per geometri, su citato, dal 9-02-2007 al 9-05-2007, un corso di cad per interni. Il 20 settembre 2006 ho conseguito il Certificato ECDL. Dal 8 al 21 settembre 2005 ho partecipato ad uno scambio culturale e ad un corso di sostenibilità, con relativo progetto SVB-sustainable Building, presso Alfa – College di Groningen (Olanda).

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Il 26 ottobre 2002 ho ottenuto l’attestato di merito dal comune di Breda di Piave per l’esame

sostenuto nella Scuola media statale “Galileo Galilei”.


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ITALIANO

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INGLESE

Buono Buono Elementare

Il mio rapportarmi con le persone è discreto, educato e mi ritengo molto socievole,

svolgo le mie attività in modo autonomo, ma preferisco anche relazionarmi con le persone e collaborare per raggiungere migliori risultati. Sono una persona calma che preferisce il ragionamento all’agire impulsivo. Ho uno spirito creativo, sperimentale e di ricerca, ma allo stesso tempo tecnico, pratico e critico. Sono molto determinato nel voler raggiungere gli obiettivi che mi pongo o che mi vengono posti. Ho inoltre una buona capacità di approccio con persone di cultura e tradizioni differenti. Tutte le capacità sono state fondamentali nella realizzazione di varie attività lavorative, sociali e sportive (apprendista muratore, aiuto progettista in alcuni studi di geometriarchitetti, animatore in centri estivi, donatore Avis, praticato calcio, nuoto e salsa cubana) da me svolte, sostenute ed organizzate.

Le mie capacità organizzative sono buone per me stesso e buone anche nel

coordinamento e nell'amministrazione di molte persone; capacità maturata nel corso degli anni all'università grazie al lavoro in team e nella collaborazione con altre persone anche nei contesti sportivi e sociali.


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Le mie competenze tecniche sono elevate nel il mio campo di studi. Uso continuamente il computer con diversi programmi di grafica, di disegno e di analisi. L’attivitĂ manuale non mi spaventa e mi gratifica applicarmi nel concreto. Sistemi operativi: Windows XP e Windows Vista: buona dimestichezza Pacchetto Office: Word, Excel, Power Point: ottima conoscenza Pacchetto Adobe: Adobe Photoshop: buona conoscenza Adobe Illustrator: buona conoscenza Adobe In Design: buona conoscenza Adobe Premier Pro: conoscenza di base Adobe Acrobat: ottima conoscenza Adobe After Effect: conoscenza di base Programmi di disegno: Autodesk AutoCAD (2D e 3D): ottima conoscenza Autodesk 3ds Max Design (render e video): buona conoscenza Google SketchUp: ottima conoscenza Revit Architecture: conoscenza di base Maxwell: conoscenza di base Rhinoceros: conoscenza di base Artlantis studio: conoscenza di base Programmi tecnici di analisi sul progetto: JTempEst, JVap, JEcho: buona conoscenza Weather tool: buona conoscenza DesignBuilder: buona conoscenza Ecotect Analysis: conoscenza di base Internet e Posta Elettronica: buona conoscenza Conoscenza software e applicativi relativi al Web: Firefox, Explorer, Dropbox, 4 shared Le mie competenze artistiche sono legate al mio percorso di studi, ma pur sempre legate ad una finalitĂ pratica. Mi piace ricercare nuove soluzioni e sono aperto alle novitĂ . Disegno e scultura: sono interessato all’arte in generale, quando possibile frequento mostre collezioni e musei. I piĂš importanti che ho visitato: Guggenheim Venice, Fondazione Beyeler (Basilea), Musei Vaticani, Museo Canova a Possagno. Inoltre sono molto interessato all’architettura e alle soluzioni tecnologiche e quando ho l’occasione cerco di andare a visitare cittĂ e opere architettoniche di tutte le epoche storiche. Ho una buona esperienza di montagna, essendo un appassionato di trekking. Negli anni ho studiato approfonditamente vicende, luoghi, realizzazioni e tecniche costruttive della prima guerra mondiale, nell’arco alpino e specificatamente nel settore veneto e trentino. Sono appassionato di sistemi tecnologici antichi e innovativi, con un occhio curioso ai dettagli tecnici, ma anche tutto ciò che riguarda la pianificazione urbanistica a grande scala mi attira molto e i buoni risultati ottenuti negli studi confermano queste mie passioni per un architettura a 360 gradi. Ho un atteggiamento meticoloso in ogni mio lavoro, sono abbastanza pignolo e mi sforzo sempre a non trascurare nulla, ma a capire il funzionamento concreto di tutto. Grazie alla laurea magistrale in architettura per la sostenibilitĂ mi sono appassionato di tutte le tematiche riguardanti la sostenibilitĂ teorica, sperimentale, utopistica, costruibile e vissuta, influendo anche nel mio atteggiamento, portandomi ad essere molto propositivo in merito a questi temi. Patente di guida B Portfolio di raccolta degli esami elaborati presso l'UniversitĂ IUAV di Venezia

http://issuu.com/massimo.gatti/docs/portfolio-dell-arch-gatti-massimo Tesi di Laurea: Libro ed elaborati grafici http://issuu.com/gianluca.stefani/docs/tesi_ecoturismo_per_machu_picchu_gianluca_st efani http://issuu.com/gianluca.stefani/docs/ecotourism_for_machu_picchu Profilo LinkedIN http://www.linkedin.com/pub/massimo-gatti/61/197/234


Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.lgs. 196 del 30 giugno 2003. Per ulteriori informazioni: massimo.gatti88@gmail.com

Firma

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Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura Corso di laurea in scienze dell’architettura


INDICE

PRIMO ANNO ACCADEMICO Laboratorio di progettazione architettonica 1 Progettazione degli elementi costruttivi Disegno digitale Disegno dell’architettura Workshop 2008

SECONDO ANNO ACCADEMICO Laboratorio di progettazione architettonica 2 Progettazione dei sistemi costruttivi Urbanistica Rilievo dell’architettura Workshop 2009

TERZO ANNO ACCADEMICO Laboratorio di progettazione urbanistica Architettura degli interni Restauro Progettazione architettonica e urbana Workshop 2010


PRIMO ANNO ACCADEMICO

1

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1

7

PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI

Prof. Armando Dal Fabbro

Prof. Stefano Gasparini

11

DISEGNO DIGITALE Prof. Andrea Adami

17

DISEGNO DELL’ARCHITETTURA

27

WORKSHOP 2008

Prof. Vincenzo Lucchese

Arch. Fabrizio Fontana


Progetto per la casa al Lido per un Fibonacci

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DISEGNO DIGITALE DISEGNO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2008

Progetto inspirato alle case a corte di Mies

1

In questo laboratorio il tema della residenza viene affrontato con lo studio dei grandi maestri dell’architettura che di questo argomento ne hanno fatto approfondito Mies van Der Rohe. Il ridisegno di un’architettura di questa tipologia è il primo elemento con cui confrontarsi. Io ho ridisegnato la “casa rimentava le grandi aperture vetrate

setti. !

" # $ % &$ !! ciato sul mare verso ovest e circondato da muri alti 3 metri negli altri tre lati. Questo lotto l’ho suddiviso seguendo la successione di Fibonacci e come sot ' ( ) &

$ * m e la larghezza della casa è di 13 m. La successione di Fibonacci si ottiene ponendo in sequenza il risultato della

+ si ottiene sommando il 5 al 3 ottenendo 8; piĂš la quantitĂ numerica cresce piĂš il rapporto tra il numero successivo e il precedente si avvicina al rapporto ,

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compone essenzialmente di un volume del lotto ed avente i lati di 21 x 13 m: creando cosÏ la proporzione aurea. Ho usato la sequenza di Fibonacci in tutto il progetto ed è quindi composto da sottorettangoli aurei che lo proporzionano in ogni sua parte. Il volume è costituito da una copertura 7 ! tempo separazione netta tra la zona giorno e la zona notte: a livello funzio '

,

scorge subito la villa; sarĂ visibile solo dopo aver superato un lieve dislivello. Da qui il percorso si dirama in due direzioni: lungo la fondamenta e quindi <

percorso continua e attraversa trasversalmente la casa addivenendo una galleria pensata come luogo espositivo. In questo interno si apre a destra un am che limita la retrostante zona pranzo. " =

piÚ partizioni verticali atte a suddividere meglio gli ambienti piÚ intimi. Il rigido volume rettangolare è rotto da , , attraversano trasversalmente.


LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 3

Studio geometrico secondo la successione di Fibonacci

Studio compositivo: “rottura della compressione”

Planimetria

Sezione A-A’ e sezione B-B’

Prospetto nord

Veduta dal mare


LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 5

Pianta della galleria

Pianta della copertura

Sezione prospettica della galleria

Plastico della galleria espositiva

Sezione architettonica della galleria

Sezione trasversale


Progetto per la casa al Lido per un Fibonacci

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DISEGNO DIGITALE DISEGNO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2008

Progetto integrato con progettazione architettonica 1

7

L’esame che ora presento è integrato con il laboratorio di progettazione ar , 4 ,> so progetto e lo elabora a livello tecnologico. Questa elaborazione mi ha

,> , pensato allo stesso progetto non solo a livello compositivo ma anche sotto l’aspetto costruttivo. Questa materia è stata per me rivelatrice; la passione per

e per i particolari tecnico-architettonici mi hanno accompagnato lungo tutto il mio percorso accademico di questi tre anni. Il tema del progetto è una villa unifamiliare situata al Lido di Venezia in un lotto generico di 50 x 25 m affacciato sul mare verso ovest. Si compone essenzialmente di un volume rettangolare vetrato posto al centro del lotto dalle misure 21 x 13 m con una copertura piana ma interrotta a metà da una gal ! contempo separazione netta tra la zona giorno e la zona notte: a livello funzionale e a livello strutturale. Sarà questa la parte del progetto che andrò ad analizzare a livello tecnologico. Il percorso , diventa una galleria pensata come luogo espositivo. In termini tecnologici i lunghi muri che delimitano la galleria sono appoggiati

metro e mezzo e che a loro volta pog-

giano su pali atti ad ancorarsi nel terreno portante; tra queste vi è tutto il , ! pensati appositamente per il terreno umido della laguna. Questa composizione impedisce la risalita capillare / isolare termicamente e acusticamente. Le murature in laterizio microporizzato non appoggiano direttamente sulle ! ni pieni “brustolonâ€? che impediscono la risalita capillare dell’acqua ed evitano anche il ponte termico. La copertura piana si comporta allo stesso modo delle fondazioni ma in maniera specchiata e piĂš leggera. La zona giorno è sostenuta da pilastri di sezione circolare in acciaio cosĂŹ da rendere le facciate completamente libere verso il mare; mentre la zona notte piĂš interna e piĂš intima è sostenuta da setti portanti. Le chiusure esterne trasparenti sono differenziate in base alla posizione e all’uso; le vetrate che compongono il volume sono costituite da doppi vetri basso-emissivi. La copertura della galleria è semitrasparente e costituita da un doppio vetro nel cui intercapedine vi sono delle lamelle di alluminio regolabili; il tutto è sostenuto da travi in acciaio a doppio T.


PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI 9

Pianta

Dettaglio: sezione B-B’ della galleria

Ingrandimento: pianta della galleria vetrata

1. Palo di fondazione “SCAC� in c.a. l=8m 2. Trave rovescia sottomuro in c.a. h=1.50m ; b=0.95m 3. Soletta in c.a. s=50cm <' " ' @4 J < ' @& 5. Membrana bituminosa. 6' # XY % 7. Soletta in c.a. s=30cm 8. Lastra di piombo 9. Argilla espansa. s=10cm 10. Barriera al vapore. 11. Impianto riscaldamento a pavimento 12. Materiale termoconduttore / masset ' @6 13. Pavimento zona notte in legno: rovere 4<' ] X -

na� in granulato di marmo. 15. Intonaco civile con rigature orizzontali per tutta la lunghezza del muro. s=2.5cm 46' ^ , “Microton�. 30x25x19 cm 17. Vetrata d’ingresso. h=350cm 18. Interposte in laterizio. b=38 cm; ,@&< 4_' ` ' ' @6 20. Strato di separazione: cartonfeltro &4'

& j' @6 22. Membrana autoprotetta con rivestimento in ardesia. & ' w ]y < ' @<$ &<' y ' 25. Vetrata orizzontale in vetro “Vethoc�

(vetro isolante con interposta una tenda veneziana con lamelle in alluminio in una camera da 25 mm) &6' `

' 27. Pavimento in pietra d’Istria (con fughe marcate ogni metro quadro) 28. Vetrata verticale in vetro “Thermosiv� }

! rosso). serra 29. Vetrata verticale in vetro “Thermoplus� (doppio strato con intercapedine

faccia interna è ricoperta da uno strato di argento. Adatto per vetrate di grande

' ~ @ 4' 4'_€ 30. Pilastro in acciaio inox. d=20cm


Progetto per la casa al Lido per un Fibonacci

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DISEGNO DIGITALE DISEGNO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2008

Renderizzazione

11

Questo esame fa parte della tipologia Y , ! ,>

per tutto il triennio: ho migliorato l’utilizzo di AutoCAD e imparato ad usare 3dsMax quale render per i miei progetti. Durante il corso di disegno digitale ho consegnato parecchie esercitazioni

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mente con 3dsMax. Per me è stato entusiasmante prepara ,>

pensato per il laboratorio di progettazione architettonica 1. Le varie idee sulla composizione dei materiali si sono rivelate e l’aggiunta di tali elementi mi ha permesso di vedere il mio progetto come se fosse già stato realizzato; spesso un effetto pensato si

zione esatta di come lo desideravo. Questa esercitazione mi ha fatto capire

, saper usare al meglio i programmi di

= esaustivi sulle idee progettuali. L’uso del programma 3dsMax è per me tutt’ora una scoperta per la sua com

7 ,

/ , tuto simulare al meglio le mie ipotesi compositive con effetti di luce e ombra ,

dei materiali hanno stimolato la perce-

zione visiva e volumetrica del tutto. Â , /

è nata un pò di malinconia: stiamo diventando delle macchine sottomesse ad un’altra macchina. L’architetto non ha piĂš modo di espri

` ,> / ! ' Y computer tutto è piĂš veloce: dal disegnare al preparare un progetto. L’unica concessione che gli è rimasta sono gli

, ! !! comunque poi il disegno del tutto dev’ essere fatto con il programma di gra = ,

,

7' ƒ , > rincorsa agli effetti speciali piĂš arditi e la vera funzionalitĂ del progetto passa in secondo piano.


DISEGNO DIGITALE 13

Vista aerea

Due foto dall’ingresso

Planivolumetrico Qui sotto: veduta dal mare


2

3

7 <

DISEGNO DIGITALE

8

9

10

9

8

15

7 6

10 5 1

Pianta del progetto con indicazione dei punti visuale

1

2

3

4

5

6


Insula San Giacomo dall’Orio nord

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DISEGNO DIGITALE DISEGNO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2008

Analisi storico-architettonica

17

Questo corso di disegno dell’architettura era impostato sull’analisi storico-architettonica della Venezia Minore. Utile per la comprensione della storia di Ve X / ) X„ ‚ ^ una cittĂ â€? di Corrado Balistreri-Trincanato e Dario Zanverdiani. “Venezia Minoreâ€? di Egle Renata Trincanato. L’esercitazione consisteva nello svolgimento dei seguenti punti: 4' Â… senziale dell’insula e della parrocchia ,

San Giacomo dall’Orio nord (vedi foto €' &' Â… ! gine dei Sommarioni Napoleonico ed  } Â…

€ reperibili presso biblioteca CIRCE. L’area che abbiamo preso in esame è ! ` Â… ' ' Â… tiva all’insula di pertinenza. <' Â… relativa all’insula. 5. Reperimento e fotoriproduzione dei ,

/

Y …Yy ' 6' / tro viste “a volo di uccello�. †' … ! -

planimetrica dei punti di vista piĂš si ' *' ` ! delle piante/vedute prospettiche 9. Confronto/analisi dell’immagine dell’insula nella pianta di J. de’ Barbari (ed eventualmente in altre vedute) in rapporto alle quattro viste “a volo di uc

' 4 ' Â…

pa catastale napoleonica ed austriaca dell’insula. 11. Inquadramento storico-morfologico } 1:1000 a 1:200) che evidenzino/analizzino: - la toponomastica ed i percorsi viari; - le fasi salienti e note dell’evoluzione urbana; - le architetture di particolare interesse

, ,

, , zioni di massima. 12. Disegno di elementi architettonici

! ,

con interpretazione dei materiali e del degrado. 4 ' ‚

/

! '


DISEGNO DELL’ARCHITETTURA 19

Individuazione della nostra insula sulla pianta prospettica del De Barbari. 1500

Individuazione della nostra insula sulla pianta del Combatti. 1855

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Individuazione della nostra insula sulla pianta prospettica del Pagan. 1559


DISEGNO DELL’ARCHITETTURA 21

Catasto napoleonico e ridisegno; in rosso le case San Rocco

Sovrapposizione catasto napoleonico con l’odierna carta numerica

Catasto austriaco e ridisegno; in rosso le case San Rocco

Sovrapposizione catasto napoleonico con il catasto austriaco

Carta numerica e fotopiano del 1911

Veduta aerea a “volo d’uccello”


DISEGNO DELL’ARCHITETTURA 23

La sottozona in esame individuata sulla planime 4ˆ4 ! `' Y , prese il nome dalla chiesa omonima oggi distrutta insieme all’annesso convento. PiĂš precisamente essa fa parte della zone me

arcuato di un fascio di canali che si diramano da nord-ovest a nord-est ed hanno come asse Rio S. ( ‰ / re in direzione nord-sud mette in comunicazione l’ansa settentrionale del Canal Grande con quella Â… `' ] ' La rete viaria è ugualmente condizionata dall’andamento dei canali. I principali attraversamenti

/ penetrazione risultano ad essi perpendicolari. " Â… con Rio San Zan DegolĂ . Essa è per due lati costeggiata da importanti vie ! / ' " !

,

tuisce una pausa nell’intenso ritmo dei canali. ` Y " ^ Š ' " Š # # ‹ cello è stata prodotta in quattro versioni note che

-

ne tavole o tutte ritoccate a mano in particolare ,> 6 4& &< ! ' I singoli riquadri misurano circa cm. 70 x 100 La colonizzazione della laguna veneziana da parte di chi aveva lasciato la terraferma è certamente iniziata con l’attestarsi di costruzioni lignee lungo il canal grande grazie alla maggior navigabilitĂ di questo rispetto agli altri canali esistenti. l’occupazione e la trasformazione delle barene che stavano alle spalle del canal grande in terre emergenti perenni è avvenuto quindi in periodi successivi man mano che la colonizzazione procedeva e creava delle insule dove si poteva stare sopra dei terreni asciutti tutto l’anno. Quasi tutte le insule si sono strutturate intorno ! tivo e l’occupazione delle terre emerse è partita /

+ , condizione iniziale di terreni destinati ad un’agricoltura povera e dall’allevamento di bestiame da

! funzionali a manifestazioni collettive. L’arginatura dei bordi dell’insula sui quali si sono

, !

, della dimensione dell’isola questa acquistasse una particolare forma e che i campi il piÚ delle volte fossero accessibili anche dall’acqua.

Confronto delle parrocchie tra quelle antiche e quelle moderne in prossimitĂ della nostra insula

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Stemma di San Rocco

Chiesa San Simon Grando

Campo a sinistra della chiesa


DISEGNO DELL’ARCHITETTURA 25

Ridisegno di un particolare architettonico presente nell’insula analizzata: il “barbacane�

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Ridisegno di una delle bifore

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La Scuola Grande di San Rocco Un fenomeno sociale caratteristico di Venezia è costituito dalle ` (

, Œ

stenza e alla protezione di corporazioni o di comunitĂ straniere e alla devozione pubblica. Queste istituzioni che scomparvero solo `

, ! rono particolarmente importanti nella storia della pittura veneziana a partire dalla seconda metĂ del Quattrocento. La Scuola Grande di San Rocco fu fondata come istituzione assistenziale per gli ammalati.


] &  / 7 ] Y y ]‚ LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI DISEGNO DIGITALE DISEGNO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2008

Moto del gruppo: “prova a vivere in un tetris�

27

Il mio primo workshop estivo di composizione architettonica l’ho voluto svolgere con l’architetto Fabrizio Fontana. Per la prima volta mi sono confrontato con la prassi progettuale vera e propria. Il tema riprendeva un esigenza del comune di Arquà Petrarca e consi bile che insiste all’interno del Parco Re Y y

di circa 20 alloggi. L’esercitazione si è

< valido supporto pratico l’abbiamo avuto dal nostro collega del terzo anno; egli si è impegnato molto con noi nonostante dovesse ottenere solo l’idoneitĂ . Abbiamo iniziato con la visione e lo studio di alcuni piccoli casi in cui la sensibilitĂ del progettista e la lungimiranza del committente hanno reso possibile / / ! co tra architettura contemporanea e

architettura contemporanea e architet ! tutelato. Il tema medita attorno alle questioni ! delle residenza; la residenza di piccole-medie dimensioni. La semplicità del tema ci ha consentito un rapido approdo alle questioni piÚ pregnanti: l’invo fatto come luogo unico di confronto e di scontro con le commissioni di valu ' "

dei colori a cui spesso ci viene chiesto di attenerci scrupolosamente come se fossero condizione minima di garanzia sulla qualità dell’architettura. Con il mio gruppo ci siamo orientati sin da subito verso la progettazione dei tre )

$$ / †$ / 4& /' Con queste cellule abbiamo creato un “tetris compositivoâ€?; questi tre volumi li abbiamo uniti in modo che risultassero (circa) di numero uguale e in modo residence appunto. Per con cadere nella banalitĂ di un architettura razionale a blocchi semplici e

7 il sopraluogo. Con la visita della zona ci siamo stupiti nel vedere quante case

godere del ricco panorama circostante. Slittando in diverso modo le cellule abbiamo composto un volume movimen

schermare dal sole e a creare piÚ intimità . La copertura è a terrazzo ed è usufruibile da tutti gli occupanti degli alloggi. I vani scala sono comuni e servono due unità al piano terra e altre , raggiungere il tetto praticabile e semiverde. Questa soluzione consente di evitare troppe rampe di scale.


WORKSHOP 2008 29

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Planivolumetrico e pianta del piano interrato. Qui sotto: alcuni schizzi ideativi

Fotoinserimento: lato nord


WORKSHOP 2008 31

Sezioni A-A’ e B-B’. Qui sotto: sezione C-C’

] ' Qui sotto: alcuni schizzi ideativi

Fotoinserimento: lato est


WORKSHOP 2008 33

Prospetto nord e prospetto sud

Prospetto est

Prospetto ovest


WORKSHOP 2008 35

Render di una porzione del lato nord e al di sopra la composizione dei volumi

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Render del alto sud

Foto del plastico


SECONDO ANNO ACCADEMICO

1

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2

9

PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

Prof. Benno Albrecht

Prof. Valeria Tatano

25

URBANISTICA

31

RILIEVO DELL’ARCHITETTURA

39

WORKSHOP 2009

Prof. Leonardo Ciacci

Prof. Fabio Toffanello

Prof. Giorgio Gianighian e arch. Ashis Ganju


` ( Y, ,

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI URBANISTICA RILIEVO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2009

Progettazione di una green-belt-valley circondata da alloggi

1

Il laboratorio di progettazione architettonica 2 ha insistito per tutto il corso sul tema della sostenibilità . Noi studenti siamo stati divisi in due macrogruppi: uno si occupava di progettare delle residenze a Chandigarh (nord dell’India) e l’altro a Dhaka (in Bangladesh). L’obiettivo era di costruire circa 30 al 7

gnata. Sono stati creati dei sottogruppi che si dovevano occupare di un determinato contesto con cui relazionarsi. Io mi sono occupato della Green-belt di Chandigarh: cittĂ di nuova fondazione e interamente progettata da Le Corbusier negli anni ‘50. La green-belt è una cintura verde pensata da LC per limitare l’espansione della cittĂ ; purtroppo negli ultimi anni si sta espandendo verso sud e verso est. La mia zona di progetto è stata quest’ultima direzione e la sua particolaritĂ sta nell’essere sempre piĂš invasa da siti industriali e abitativi che fanno avanzare il perimetro urbano verso Manimajra: una piccola cittĂ appena piĂš a est. Quindi le due cittĂ si stanno unendo. Ho scelto di conservare il piĂš possi

controllato da coloro che in questo limite ci abitano. Ho attorniato il residuo di cintura ver 6 6 ' Y + facendo viene a crearsi un limite ben

marcato e una depressione interamente coperta da alberi usufruibile come parco per gli abitanti delle due città . Il terrapieno verso Chandigarh è costituito anche da alloggi di tre piani affaccia

modo proporzionale. Per l’ideazione del tutto mi sono basato su questi concetti e su queste ricerche: “l’architettura è un segno tracciato sul terreno‌â€? Richard Long Le Corbusier disegna tutta la cittĂ ; persino le residenze a basso costo. Pensa al surriscaldamento adoperando una particolare copertura: la volta catalana. Â… }

€ con una tecnologia nuova ma tipica ,> tenere fuori la polvere: muro traforato. Progetta le strade creando dei percorsi

! quello pedonale e ciclabile. Collocazione e localizzazione: ' scelte progettuali ' locazione . la natura può essere sfruttata per realizzare nuove costruzioni . principio insediativo non invasivo . l’architettura diventa luogo L’involucro deve contenere le dispersioni termiche (muro massivo con mattoni €

arieggiato (doppia pelle).


LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 3

Vista satellitare della gree-belt di Ch e a destra lo schizzo ideativo per la salvaguardia di essa. Progetto di Le Corbusier per il piano urbanistico ci Chandigarh

Schizzo compositivo dei tre tipi di alloggi affacciati sulla green-belt-valley e sezione del paesaggio

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LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 5

"" (( <$ /' ]

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LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 7

Plastico visto dalla strada di progetto

" •– 6

6

] <$ / * /

— – , ' Qui sotto: alcuni schizzi degli alloggi

/

,

!!


Analisi tecnologica e proposte alternative di un progetto giĂ realizzato da Kazuyo Sejima.

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI URBANISTICA RILIEVO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2009

` ™ w › œ w ˜•

9

All’inizio del corso sono stati presentati una serie di architetture contem interessanti sull’uso dei materiali e sui trasferimenti delle tecnologie costruttive. Con il mio collega abbiamo scelto il complesso residenziale progettato e ˜ • ` ™ w ˜• denominato Seijo Town Houses. Si compone all’esterno da semplici volumi con grandi aperture vetrate. Sono ,

/ 6 cm. Ma è studiando le piante dei vari livelli che ci siamo accorti di quanto complesso sia questo intervento urbano. Di seguito ho riportato le piante e

ri diversi le varie unitĂ abitative. Abbiamo notato che i volumi si diramano in tutte le direzioni; un’unitĂ può ave piano terra disassata rispetto la prima e un’altra ancora al primo piano sopra a una stanza di un’altra proprietĂ . In / š 7 ,> ture verso l’esterno sono studiate per evitare l’introspezione. La soluzione tecnologica del realizzato è abbastan / ,> re l’uso di altri due materiali che costituiscono le chiusure esterne opache. Per quanto riguarda il costruito queste

sono composte da: rivestimento inter

sono dei pannelli di isolante; la parete in calcestruzzo armato e il rivestimento esterno in listelli di laterizio. Abbiamo ipotizzato sia il tipo di isolante sceglien

SCHĂœCO INTERNATIONAL serie ROYAL ` _ – 6 4& 6 ' Analizzato e studiato il tutto ci siamo interessati a progettare le altre due ipotesi delle chiusure esterne opache:

‹ž &$%4&%$ $ con il rivestimento in Corian (trasferimento tecnologico del materiale per lavandini a materiale per esterni). La parete in mattoni pieni è la soluzione piĂš “veraâ€? rispetto all’incollaggio dei listelli in laterizio che simulavano il muro in mattoni; l’interno è stato rivestito con un termointonaco PORAVER. Per realizzare il rivestimento esterno in pannelli di Corian si è usato un telaio in alluminio agganciato alle putrelle portanti. Anche il rivestimento interno in cartongesso è agganciato su queste. Â

vari pannelli di isolante. Quest’ultima

X

to valida per contenere le dispersioni termiche.


PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI 11

Assonometria del volume costituito dalle varie unitĂ abitative

Prospetto sud e sezione


`‰" ‰ ‚ Y‰]y…w‹… ' w‰w@ & †$ y ‹… w‹… ]y… yw… "y' w‰w@&† &$ 1. Membrana impermeabilizzante. 2. Solaio in calcestruzzo armato con pendenza per drenaggio delle acque meteoriche. s min= 20 cm

PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

' ]

… ˜› && ' @ <

13

<' ' @ $ $ $' w Y ' , @ & ' 6' Y !

' @ _$ †' …

@ 4 &$ Y @ < $ @ 4

roccia Rockwool220 s = 3 cm. *' ` ' @ 4_ $ _' ` ' @ $ ' Â…

' @ 4 $ 10. Pluviale in alluminio.

`‰" ‰ ‚ Y "]y`w ‰ ]']' w‰w@ * $ 44' ]

4 & ' ] 4 & ' 12. Solaio in calcestruzzo armato. s = 25 cm 13. Pannelli isolanti in lana di roccia Rockwool220. s = 3 cm 4<' ' @ $ INFISSO 15. Elemento a C in acciao agganciato al muro in calcestruzzo armato; atto a sorregge la parte terminale del rivestimento. 46 4†'  !

`Yœ Y‰ žwy…ž w ‰ž " …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6

Analisi tecnologica dello stato di fatto

`‰" ‰ ‚ Y "]y`w ‰ ]'w' w‰w@ * 6$ 4*' ] ' @ & 4_' ( ' , @ & $ 20. Solaio in calcestruzzo armato. s = 20 cm ] …ywy Y‰žw…‰ wy…… ' w‰w' @ _ *$ 21. Rivestimento interno in pannelli di cartongesso pitturato

@ 4 &$ Y @ †

@ 4 6

… ˜› && @ $ ' 22. Setto in calcestruzzo armato. s = 30 cm 23. Membrana impermeabilizzante. &<' w '

‹… w‹… ]y… yw… "y' w‰w@&† &$

`‰" ‰ Y‰žw…‰ wy…… ]' ' w‰w' @ *_ &$

4' ` ' @ $ ' Â…

' @ 4 $

&$' ( ' , @ 4$ $

&' ` ' @ 4_ $

&6' ` ' @ 4

33. Elemento a C in acciaio agganciato al muro in calcestruzzo armato; atto a sorregge la parte terminale del rivestimento.

27 Isolante in lana di roccia Rockwool501. s = 5 cm

<' Â

minio modello SCHĂœCO INTERNATIONAL serie …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6

&*' ` ' @ <$ 29 Magrone. s = 5 cm ' `

' @ 6

35. Rivestimento interno in pannelli di carton

' @ 4 &$ Y @ < $ intercapedine di aria s = 1 cm e un pannello isolante in lana di roccia Rockwool220 s = 3 cm.


PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

)

15

LQGL L R GDWL FDWD WDOL # R# LHWD LR FRPPLWWHQWH H #RQ DELOH GHO FDOFROR

HQH LD R OLR D WLFHOOD !"E $D "%R !H&LPD 'DWWL (D LPR

) V U *X V U 1 +,- - ./0 P 1 +4 - ./0 P

'L #H LRQL DWW DYH R O LQYRO"F R H #H YHQWLOD LRQH GL F"L #H YHQWLOD LRQH

1 617 8 ./0 P 1 +9- 1 ./0 P

2η" PHGLR WD LRQDOH 5 +3

##R WL DW"LWL "WLOL

DEEL R QR GL FDOR H #H L FDOGDPHQWR DO QHWWR GH OL D##R WL ROD L DW"LWL

1

1, ; ./0 P 1 +8, 7 ./0 P

H GLWH #H HPL LRQH H ROD LRQH H GL W LE" LRQH DEEL R QR WH PLFR OR GR DO HQH DWR H

1

7 7 ./0 P 1 7 7 ./0 P

" LOLD L H #H GLWH GL LP#LDQWR <RQW LE"WR FROOHWWR L ROD L

1 +8, 7 ./0 P

DEEL R QR GL HQH LD #H L FDOGDPHQWR

1 +, + ./0 P 1 7 7 ./0 P

DEEL R QR GL FDOR H #H DFT"D FDOGD DQLWD LD H GLWH #H DFF"P"OR

1

= 7 ./0 P 1 7 7 ./0 P

OW H #H GLWH GL LP#LDQWR <RQW LE"WR FROOHWWR L ROD L

1

1+ 1 ./0 P

DEEL R QR GL HQH LD #H DFT"D FDOGD DQLWD LD

1 +-8 1 ./0 P 1 +;, 9 ./0 P

) V J X UJ V U ) V J X UJ U PHQR GL += ./0 P

1

$

+=64+ ./0 P

1

$

4+698 ./0 P

1

986,4 ./0 P 1 ,46+7; ./0 P

1

2F352D3:2E3 2G3 2H352F3:2G3 2I3 2 3 2 352H3:2I3

2+3 213 243 293 2=352+3:213

2 3:2=3

##

> &

+=96+-1 ./0 P 1

(

1

)

ROW H 14+ ./0 P 1

2E3

>

+7;6+=9 ./0 P 1

+-1614+ ./0 P

2D3

?

*

3U X] X U U V U FRP#OH LYD

489= 7 . DQQR 1 4- == . P

#H "QLW@ GL "#H ILFLH

Y

! Xy & U U *X V QHO FOLPD HDOH 2 ROR L FDOGDPHQWR3

+,= 1 ./0 PC ./0 PC

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

1 7 =-- / 2P $3

E D PLWWDQ D PHGLD GHOO LQYRO"F R R#DFR

1 7 89, / 2P $3 1 / 2P $3

D HWL R#DF0H GL #H GHQWL LQFO" L L #RQWL WH PLFL YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

1

<R#H W" H GL #H GHQWL

7 114 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

/ 2P $3

QYRO"F R ILQH W DWR LQFO" L L #RQWL WH PLFL

1 + ;4; / 2P $3

1

1 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

QYRO"F R YH R DPELHQWL L FDOGDWL

1

/ 2P $3

F' 7G

1 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

QYRO"F R GL #H GHQWH GH OL DPELHQWL QRQ L FDOGDWL

/ 2P1 $3

F' 7G

1

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

/ 2P $3

QYRO"F R ILQH W DWR GH OL DPELHQWL QRQ L FDOGDWL

7 777 / 2P $3

1

1 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

5HQGLPHQWR OREDOH PHGLR WD LRQDOH GL L FDOGDPHQWR

7 ;=

YDORUH OLPLWH ' DJV

5L#D WL LRQH GHOOH GL #H LRQL DWW DYH R O LQYRO"F R H #H YHQWLOD LRQH

D HWL R#DF0H YH R O H WH QR

84 1

!H DPHQWL

=+ +

RQWL WH PLFL

1= -

WW DYH R LO WH HQR

= 8

H R DPELHQWL QRQ L FDOGDWL

7 7

H YHQWLOD LRQH

+4 -

7

+7

17

47

97

=7

,7

87

'L #H LRQL 2./0 P13

3 U U X ] S U V <R WDQWH GL WHP#R GHOOH #D WL LRQL R#DF0H YDORUH PLQLPR GL TXDOLWj (FRGRPXV

!" L FDOGDPHQWR W "WW" DOH PD LPR YDORUH PDVVLPR GL TXDOLWj (FRGRPXV

4,,9; = -, 7 7 1 7

R H R H H< H<

;7


`‰" ‰ ‚ Y‰]y…w‹… ' w‰w@<& †$ y ‹… w‹… ]y… yw… "y' w‰w@&† &$ 1. Strato di ghiaia a protezione della membrana. s = 10 cm 2. Membrana impermeabilizzante.

PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

3. Solaio in calcestruzzo armato con pendenza per drenaggio delle acque meteoriche. s min = 20 cm

17

<' ]

… ˜› && ' @ < $' ' @ $ $ 6' w Y ' , @ & ' †' Y !

' @ _$ 8. Rivestimento interno con termo-intonaco PORAVER. s = 2 cm _' ‹ž &$ % 4& % $ $ ' 10. Pluviale in alluminio.

`‰" ‰ ‚ Y "]y`w ‰ ]']' w‰w@ * $ 44' ]

4 & ' ] 4 & ' 12. Solaio in calcestruzzo armato. s = 25 cm 13. Termointonaco PORAVER. s = 2 cm 4<' ' @ 6 INFISSO 15. Elemento a Z in acciao agganciato all’architrave in calcestruzzo armato; atto a sorregge la parte

… ˜› && @ 4 , meglio il ponte termico. 46 4_'  !

`Yœ Y‰ žwy…ž w ‰ž " …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6 17. Architrave in calcestruzzo armato. s = 15 cm 18. Scossalina in alluminio.

Analisi tecnologica della proposta in mattoni

`‰" ‰ ‚ Y "]y`w ‰ ]'w' w‰w@ * 6$ y ] …ywy Y‰žw…‰wy…… ' w‰w' @ _ *$ 46 4_'  !

`Yœ Y‰ žwy…ž w ‰ž " …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6 & ' ] ' @ & &4' ( ' , @ & $ 22. Solaio in calcestruzzo armato. s = 20 cm & ' ]

… ˜› && ' @ < &<' ' @ $ &$' …

@ 4 &$ Y @ † @ 4 6 pannello isolante in lana di roccia Rockwool220 s = 5 cm. &6' ` ' @ 27. Membrana impermeabilizzante. 28. Terreno.

‹… w‹… ]y… yw… "y' w‰w@&† &$

`‰" ‰ Y‰žw…‰ wy…… ]' ' w‰w' @ *_ &$

$' ‹ž &$ % 4& % $ $ '

&_' ( ' , @ 4$ $

6' ]

' * % 4

30. Soletta in calcestruzzo armato. s = 10 cm 31. Isolante in lana di roccia Rockwool501. s = 5 cm

†' Â

minio modello SCHĂœCO INTERNATIONAL serie …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6

&' ` ' @ <$

*' ]

' 4$ & % 4&

<' `

' @ 6

39. Rivestimento interno con termo-intonaco PORAVER. s = 2 cm

33. Magrone. s = 5 cm


PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

*

19

LQGL L R GDWL FDWD WDOL # R# LHWD LR FRPPLWWHQWH H #RQ DELOH GHO FDOFROR

HQH LD R OLR D WLFHOOD !"E $D "%R !H&LPD 'DWWL (D LPR

) V U *X V U 1

114 8 ./0 P 1 +4 - ./0 P

'L #H LRQL DWW DYH R O LQYRO"F R H #H YHQWLOD LRQH GL F"L #H YHQWLOD LRQH

1

617 7 ./0 P 1 174 8 ./0 P

2η" PHGLR WD LRQDOH 5 7 ---3

##R WL DW"LWL "WLOL

DEEL R QR GL FDOR H #H L FDOGDPHQWR DO QHWWR GH OL D##R WL ROD L DW"LWL

1

4, , ./0 P 1 197 4 ./0 P

H GLWH #H HPL LRQH H ROD LRQH H GL W LE" LRQH DEEL R QR WH PLFR OR GR DO HQH DWR H

1

6+= + ./0 P 1 7 7 ./0 P

" LOLD L H #H GLWH GL LP#LDQWR <RQW LE"WR FROOHWWR L ROD L

1 11= 1 ./0 P

DEEL R QR GL HQH LD #H L FDOGDPHQWR

1

+, + ./0 P 1 7 7 ./0 P

DEEL R QR GL FDOR H #H DFT"D FDOGD DQLWD LD H GLWH #H DFF"P"OR

1

4 8 ./0 P 1 7 7 ./0 P

OW H #H GLWH GL LP#LDQWR <RQW LE"WR FROOHWWR L ROD L

1

+- - ./0 P

DEEL R QR GL HQH LD #H DFT"D FDOGD DQLWD LD

1 19= 7 ./0 P 1 14+ 8 ./0 P

) V J X UJ V U ) V J X UJ U PHQR GL += ./0 P

1

$

+=64+ ./0 P

1

$

4+698 ./0 P 1

>

986,4 ./0 P 1

>

,46+7; ./0 P 1

&

+7;6+=9 ./0 P

1

+=96+-1 ./0 P

1

(

+-1614+ ./0 P

1

)

ROW H 14+ ./0 P 1

2D3

2E3 2F352D3:2E3 2G3 2H352F3:2G3 2I3 2 3 2 352H3:2I3

2+3 213 243 293 2=352+3:213

2 3:2=3

##

*

?

3U X] X U U V U FRP#OH LYD

9,=4 8 . DQQR 1

9- += . P

#H "QLW@ GL "#H ILFLH

Y

& U U *X V QHO FOLPD HDOH 2 ROR L FDOGDPHQWR3

1++ ; ./0 PC ./0 PC

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

1 7 -7, / 2P $3

E D PLWWDQ D PHGLD GHOO LQYRO"F R R#DFR

1 + +;= / 2P $3 1 / 2P $3

D HWL R#DF0H GL #H GHQWL LQFO" L L #RQWL WH PLFL YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

1

<R#H W" H GL #H GHQWL

7 114 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

/ 2P $3

QYRO"F R ILQH W DWR LQFO" L L #RQWL WH PLFL

1 + ;4; / 2P $3

1

1 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

QYRO"F R YH R DPELHQWL L FDOGDWL

F' 7G

1

/ 2P $3

1 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

QYRO"F R GL #H GHQWH GH OL DPELHQWL QRQ L FDOGDWL

F' 7G

/ 2P1 $3 1

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

/ 2P $3

QYRO"F R ILQH W DWR GH OL DPELHQWL QRQ L FDOGDWL

7 777 / 2P $3

YDORUH OLPLWH ' DJV GDO

1 / 2P $3

1

5HQGLPHQWR OREDOH PHGLR WD LRQDOH GL L FDOGDPHQWR

7 -7

YDORUH OLPLWH ' DJV

5L#D WL LRQH GHOOH GL #H LRQL DWW DYH R O LQYRO"F R H #H YHQWLOD LRQH

D HWL R#DF0H YH R O H WH QR

+18 7

!H DPHQWL

=+ +

RQWL WH PLFL

1= -

WW DYH R LO WH HQR

= 8

H R DPELHQWL QRQ L FDOGDWL

7 7

H YHQWLOD LRQH

+4 -

7

17

97

,7

;7

+77

+17

'L #H LRQL 2./0 P13

3 U U X ] S U V <R WDQWH GL WHP#R GHOOH #D WL LRQL R#DF0H YDORUH PLQLPR GL TXDOLWj (FRGRPXV

!" L FDOGDPHQWR W "WW" DOH PD LPR YDORUH PDVVLPR GL TXDOLWj (FRGRPXV

4, + -, 7 7 1 7

R H R H H< H<

+97


`‰" ‰ ‚ Y‰]y…w‹… ' w‰w@<& †$ y ‹… w‹… ]y… yw… "y' w‰w@ $ 1. Trave tubolare d’acciaio 20 x 20 cm. 2. Strato di ghiaia a protezione della membrana. s = 10 cm

PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

3. Membrana impermeabilizzante.

21

<' ` / , ' @ & cm $' ]

… ˜› && ' @ < 6' ' @ $ $ †' w Y ' , @ & ' *' Y !

' @ _$ _' Â…

@ 4 &$ Y @ < Âœy ' 10. Telaio strutturale in pilastri di acciaio HEA 20 con interposto tre pannelli di isolante in lana di Â… ˜› && 6 ' `‰" Â‰ ‚ Y "]y`w ‰ ]']' w‰w@ * $ 11. Pluviale in alluminio interno alla parete e rivestito da una membrana impermeabilizzante. 4&' Â… Y

4 & agganciato alle putrelle d’acciaio. 4 ' ]

4 & ' ] 4 & ' 4<' ` ' @ &$ 15. Elemento ligneo di connessione . 46' ]

… ˜› && ' @ 17. Intercapedine di aria. s = 5 cm INFISSO 4* 4_'  !

`Yœ Y‰ žwy…ž w ‰ž " …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6

Analisi tecnologica della proposta in Corian

`‰" ‰ ‚ Y "]y`w ‰ ]'w' w‰w@ * 6$ y ] …ywy Y‰žw…‰wy…… ' w‰w' @ _ *$ & ' ] ' @ & &4' ( ' , @ & $ 22. Solaio in calcestruzzo armato. s = 20 cm & ' ]

… ˜› && ' @ < &<' ' @ $

‹… w‹… ]y… yw… "y' w‰w@ $ `‰" ‰ Y‰žw…‰ wy…… ]' ' w‰w' @ *_ &$ 35. Rivestimento in Corian con pannelli di

4 & minio agganciato alle putrelle d’acciaio. 6' ] Âœy & strutturale con l’anima annegata nel calcestruzzo utile per una discreta protezione al fuoco.

&$' Â…

@ 4 &$ Y @ † @ 4 6 pannello isolante in lana di roccia Rockwool220 s = 5 cm. &6' ` ' @ 27. Membrana impermeabilizzante.

†' Â

minio modello SCHĂœCO INTERNATIONAL serie …‰Â&#x; " ` _ – ) 6 4& 6 38. Rivestimento interno in pannelli di carton

@ 4 &$ Y @ < ÂœyÂ

lanti in lana di roccia Rockwool220. 39. Pilastro d’acciaio HEA 20 con interposto tre pannelli di isolante in lana di roccia Rockwo && 6 '

28. Terreno.


PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

D

23

Dati identificativi dell'immobile indirizzo dati catastali proprietario/committente responsabile del calcolo

, VENEZIA Venezia Foglio: Particella/Sub: Kazuyo Sejima Formentin Giovanni

Riscaldamento invernale e acqua calda sanitaria 2

106,3 kWh/m 2 13,9 kWh/m

Dispersioni attraverso l'involucro e per ventilazione di cui per ventilazione

2 -21,0 kWh/m 2 85,3 kWh/m

(Ku medio stagionale = 0,988)

Apporti gratuiti utili

Fabbisogno di calore per riscaldamento al netto degli apporti solari gratuiti

2 15,3 kWh/m 2 100,6 kWh/m

Perdite per emissione, regolazione e distribuzione Fabbisogno termico lordo al generatore

2

-6,3 kWh/m 2 0,0 kWh/m

Ausiliari e perdite di impianto Contributo collettori solari

2 94,3 kWh/m

Fabbisogno di energia per riscaldamento

2 16,1 kWh/m 2 0,0 kWh/m

Fabbisogno di calore per acqua calda sanitaria Perdite per accumulo

2 3,7 kWh/m 2 0,0 kWh/m

Altre perdite di impianto Contributo collettori solari

2

19,9 kWh/m

Fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria

2 114,2 kWh/m 2 107,9 kWh/m

Fabbisogno annuale di energia nel clima standard Fabbisogno annuale di energia nel clima reale meno di 15 kWh/m

2

A

31-47 kWh/m 2

B+

47-63 kWh/m 2

B

63-108 kWh/m

2

2

154-192 kWh/m

2

(b) (c)=(a)+(b) (d) (e)=(c)+(d) (f) (g) (g)=(e)+(f)

(1) (2) (3) (4) (5)=(1)+(2)

(g)+(5)

A+

15-31 kWh/m 2

108-154 kWh/m

(a)

##

C

?

D

114,2

E

192-231 kWh/m 2

F

oltre 231 kWh/m 2

G

Produzione annuale di anidride carbonica nel clima standard complessiva

2167,9 kg/anno 2

22,89 kg/m

per unitĂ di superficie

114,2

Y

Y Confronto con i requisiti limite EP nel clima reale (solo riscaldamento)

88,1 kWh/m² 109,0 kWh/m²

valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

2 0,236 W/(m K)

Trasmittanza media dell'involucro opaco

2 0,226 W/(m K) 2 0,370 W/(m K)

Pareti opache disperdenti inclusi i ponti termici valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

2 0,223 W/(m K) 2 0,320 W/(m K)

Coperture disperdenti valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

2 1,838 W/(m K) 2 2,400 W/(m K)

Involucro finestrato inclusi i ponti termici valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

Involucro verso ambienti riscaldati

#DIV/0!

2

W/(m K) 2

0,800 W/(m K)

valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

Involucro disperdente degli ambienti non riscaldati

#DIV/0!

2 W/(m K)

2 0,800 W/(m K)

valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

2 0,000 W/(m K) 2 2,800 W/(m K)

Involucro finestrato degli ambienti non riscaldati valore limite D.Lgs. 192/05 dal 1/1/2008

Rendimento globale medio stagionale di riscaldamento

0,90 0,79

valore limite D.Lgs. 192/05

Ripartizione delle dispersioni attraverso l'involucro e per ventilazione

Pareti opache verso l'esterno

18,2

Serramenti

51,1

Ponti termici

17,3

Attraverso il terreno

5,7

Verso ambienti non riscaldati

0,0

Per ventilazione

13,9

0

10

20

30

40

50

60

Dispersioni (kWh/m2)

Parametri di valutazione del comportamento estivo Costante di tempo delle partizioni opache valore minimo di qualitĂ Ecodomus

Surriscaldamento strutturale massimo valore massimo di qualitĂ Ecodomus

30,2 96 0,0 2,0

ore ore °C °C


'

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI URBANISTICA RILIEVO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2009

" ,

w#

25

Il tema del corso di urbanistica era

proposte di una lottizzazione recente. L’intervento che abbiamo scelto è stato realizzato a sud di Mogliano Vene w

` Y sta tra le due importanti arterie stradali # Â… w 7 / `' via Favretti e via Rimini. La nuova lottizzazione è stato pensata e progettata dall’architetto Piero Giacomazzi su richiesta del proprietario terriero Sig. Andrea Marchesi a metĂ degli _

primi anni del 2000. Nell’analisi del paesaggio contempo = quello tra la terra e il mare o tra la pia 7 pagna. Ăˆ ormai la cittĂ l’incontrastata modellatrice del paesaggio. Ăˆ la sua

, fermarsi di fronte ad alcuna asperità ! = , 7 sembra ormai irrintracciabile. " ! X to� con cui la città termina nella cam ' y

, è una fascia di ampiezza variabile che è sempre agganciata ad una strada di , š !

7

-

7 , / la campagna: il bordo della frangia ur > ! ' Nell’area Marchesi si tenta di ripristinare l’unità di quartiere attraverso varie scelte sia esse nell’ambito della viabilità che nell’ambito edilizio e nell’ambito dei rapporti sociali. Ad esempio la gestione comunitaria e responsabilizzata degli spazi verdi. I rapporti inter

!! rafforzato risulta il senso di protezione e sicurezza. Tutto ciò è a favor dell’aumento della qualitĂ della vita. Nel caso in esame un ruolo fondamen ' tentativo è quello di ricollegarsi con le preesistenze e il patrimonio locale au ' ‚ ! , ,

ripristinare l’antica direttrice viaria del Terraglietto seguendone l’asse principale nella determinazione degli orien

riconosce l’importanza storica del ca rale e contadina caratteristica dell’area. "

ad alto fusto. Questo voleva essere un segno forte ed

,

sione urbana.


URBANISTICA 27

Fotopiano della zona di studio: Lottizzazione Marchesi al limite della cittĂ di Mogliano

Giardino pubblico

Analisi del costruito


URBANISTICA 29

Ripristino e ampliamento del canale d’acqua

Tracciamento di un percorso ciclopedonale

Y

Costruzione di un sistema di siepi per la legna

Qui sotto: plastico del nostro progetto e sezione che concettualmente riassume i nostri interventi


LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI URBANISTICA RILIEVO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2009

Â… ^ Â Y w #

31

‰ / itĂ con il programma trattato dal corso di disegno dell’architettura al primo ! , di rappresentazione degli oggetti architettonici e di apprendere le tecniche di rilievo. A scelta e in gruppo si è dovuto sceglie alle fabbriche della Prima Guerra Mon ' Y ,

,

^  , ,> non la conoscevamo e poco era stato scritto su essa. Rilevare questa strut coraggiosa ed emozionante. Abbandonata all’incuria ed all’azione dei vandali era quasi completamente coperta di arbusti e rampicanti in facciata e imbrattata nei locali interni. Per rilevare !

, seghe e forbici l’abbiamo ripulita quasi del tutto da edere e piccoli arbusti. `  4_4$ cui l’Italia entrò in guerra contro l’Au ‹ , sette mesi. La batteria si componeva di una costruzione in calcestruzzo in cui era collocata la torre binata con i due cannoni e

' Y

! !

oggetto di rilevamento poggiava su ben ottomila pali in cemento armato. I muri perimetrali del corpo principale raggiungono lo spessore di 9 m a sud e ad ovest: le zone piĂš esposte al tiro navale avversario. "

,> ! !fesa aerea nemica. Qui trovano posto gli alloggi per la ! centrale telefonica e magazzino. " ! ! Cinquecentesca veneziana con pesanti bugne. " venendo dismessa completamente negli anni 50 quando vennero recuperati i metalli. Oggi il corpo principale e la stazione elettrogena di sinistra si presentano

diti dalla vegetazione spontanea e con / , lerano il progressivo distacco degli intonaci. " destra è stato trasformato in magazzino mentre alcuni immobili minori furono abbattuti nel corso degli anni per ricavarne laterizi destinati alle nuove costruzioni.


RILIEVO DELL’ARCHITETTURA 33

Spaccato assonometrico /

/ ! !

Â… ^ Â ' Qui sotto: documentazione storica.


RILIEVO DELL’ARCHITETTURA 35

Pianta e costruzione geometrica dei locali a servizio della torre binata rotante con i due cannoni.

` ,

! ,

' Qui sotto: foto degli interni

Torre binata rotante con i due cannoni e foro rimasto dall’asportazione di questa.


RILIEVO DELL’ARCHITETTURA 37

# '

Disegno 3D della facciata.

Analisi di una porzione della fabbrica


Tra le ragioni del vecchio e quelle del nuovo.

LAB. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 PROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI URBANISTICA RILIEVO DELL’ARCHITETTURA WORKSHOP 2009

Â… %

Y #y

39

" stauro è situato a ridosso del versante ovest dell’isola della Certosa ed è nelle immediate vicinanze della passerella che conduce all’attracco del vaporetto. Deve il suo nome ai padri certosini che

4<&< ad uno dei piĂš importanti complessi monastici di tutta la laguna. Durante ] (

utilizzata come polveriera e deposito

— `  ! ni a partire dagli anni Trenta. Con la , — 6 l’isola è rimasta presidio militare e luogo strategico. Con la dismissione da questa funzione l’isola è stata spogliata e depredata di ogni materiale edile recuperabile e successivamente utilizzata

> un incontrollato degrado ambientale. "

per il prospetto rivolto verso la lagu ,

e pertanto si presenta completamente cieco. La continuità di tale muro è in

<4 _ y

, tezza complessiva (considerando il co € & & – è realizzato in laterizio e precisamente con mattoni di riuso provenienti da altri

' Il volume parallelepipedo presenta i prospetti piĂš corti orientati a Nord e

` , , † $ ' to è sempre il mattone. L’unico prospetto che presenta aperture è rivolto verso l’interno dell’Isola e ,

< $ ' Le aperture sono alternate da lesene con un interasse variabile di circa 3.20 metri. ( , ! ne a causa della presenza di residui di

' Â

' " allo stato attuale è privo di copertura e l’interno è invaso da una folta vegetazione. /

attualmente non caratterizzato e in forte disuso. ÂĄ ,

cesso dell’intera Isola costituendo un punto informativo riguardo le pertinen

del parco della Certosa che della Laguna Nord. Conservando le murature esistenti ho pensato ad una copertura strutturalmente complessa; ha una falda che da bassa e rettilinea s’ innalza molto verso l’interno e permette di ombreggiare la ! '


WORKSHOP 2009 <4

Planimetria dell’intervento di restauro

Schizzi per lo studio della copertura

Veduta aerea dell’ingresso all’isola della certosa. Qui sotto la medesima vista ma frontale


WORKSHOP 2009 <

] ! ! ' Qui sotto: prospetto nord e prospetto sud

Prospetto ovest: verso la laguna

Prospetto est: verso l’interno dell’isola


WORKSHOP 2009 <$

Sezione A-A’ Sezione B-B’

Alcuni render


TERZO ANNO ACCADEMICO

1

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 Prof. Davide Longhi

11

ARCHITETTURA DEGLI INTERNI

21

RESTAURO

31

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

Prof. Franca Pittaluga

Prof. Mario Piana

Prof. Alberto Ferlenga

55

WORKSHOP 2010 Prof. Gaddo Morpurgo


Non c’è porto senza paese

LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI RESTAURO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA WORKSHOP 2010

# " ] # Y,

1

Per iniziativa del prof. arch. Davide Longhi è stato organizzato un laboratorio di progettazione urbana nella zona della Val di Lebba del Porto di Vasto. Il nostro progetto riguarda l’inserimento di una cittadella turistica alle foci del " diversi insediamenti industriali che ne hanno rovinato il paesaggio collinare e costiero. Con il mio gruppo abbiamo pensato di delocalizzare almeno parte delle industrie che riguardano la porzione interessata al nostro progetto. Dopo aver

di noi si è occupato di una porzione omogenea di tutto il nuovo sistema urbano. La mia area di studio è a ridosso delle

7 nostro intervento urbanistico. La mia priorità è stata sin da subito quella di mascherare il piÚ possibile la vista delle industrie con dei terrapieni ! vegetazione. Il margine da me creato

bensĂŹ un margine vegetale ideato per !

retrostante zona industriale e come luogo del tempo libero. Questo enorme quantitativo di materiale deriva dagli scavi per le fondazioni delle unitĂ abi evitando cosĂŹ onerosi costi di trasporto.

Il nostro intervento ha voluto realizzare alle due estremitĂ due poli di forte donale che si articola tra le unitĂ residenziali favorendo interessanti scorci

!

' ‚ ! mare vi è il porto turistico e un grande hotel; dalla parte opposta il centro commerciale e un asilo. La mia area di progetto prevede quindi una conclusione del percorso pedonale iniziato dal porto. Il blocco commerciale da me creato si compone di tre blocchi affacciati su di una grande piazza; due di questi sono separati proprio dal per ,

ma collegati da passerella sopraelevata. Questi volumi trasparenti sono formalmente un tutt’uno per essere rive

per essere composti da un tetto monofalda. Questi tetti sono in sintonia con le coperture delle unitĂ abitative. Il percorso pedonale prosegue attraversando un ampio parcheggio albe

! no al paese per concludersi a ridosso di un terrapieno creato apposta di forma concava per simulare uno spazio di ri X ' , è costituito da ampie aiuole alberate cosĂŹ da diminuire l’impatto visivo della distesa di asfalto e garantire ombra alle automobili parcheggiate.


LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1

Veduta dal faro verso la Val di Lebba. Qui sotto: alcuni scorci verso Punta Penna

3

Tavola comune

Tavola personale


LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 5

La campitura a righe nere indica la zona industriale prima e dopo il nostro intervento

Schemi relativi a:

, aree verdi. Qui sotto: panoramica del nostro intervento con indicazione dei percorsi pedonali principali e secondari

Panoramica della Val di Lebba


LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 7

] ) ,

Planimetria di ciò che ho progettato

Sezione della piazza commerciale: dall’area industriale verso il mare

] , /


LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 9

Vista panoramica di tutto lo sviluppo del progetto

Render dei blocchi commerciali

Sezione di tutto il nostro intervento

Sezione della piazza commerciale: dal Genova-Rulli verso l’attuale spiaggia


w

LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI RESTAURO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA WORKSHOP 2010

Dal foglio allo spazio

11

Il corso di architettura degli interni fo X!

are degli oggetti d’arrendo sia interno sia urbano. Nei primi mesi per esercitarsi su questo , ex tempore. In gruppo dovevamo lavorare con due fogli di cartoncino colorato per creare: un punto viaggi “turisti per ]‚ ! battesimale. Tenendo sempre abbinati i ! /

, )

! '  / / % ognuno di noi e singolarmente dove X! prendendo spunto per il nostro proget š , qualsiasi cosa che ci interessava. L’oggetto che ho deciso di progettare è una rivisitazione di un baracchino veneziano. Ho preso un foglio di carton /

6 % 6 , 7 6 % 6 ' ‚ / a una soluzione che mi ha interessato. Come tutti i baracchini si devono aprire per esporre la merce e poi richiudere. Il

! semi-mobili. Il materiale che ho scelto per queste è la schiuma di alluminio a , –

' Tale materiale si realizza portando a fusione una lega di alluminio caricata con particelle ceramiche. La massa ! ! ,

la formazione della schiuma. Questa si / asportata in forma di fogli. I pannelli

, ' ]

rigidezza nonostante abbiano una densitĂ molto bassa; hanno proprietĂ di isolamento termico e di assorbimento

– ' Grande attenzione l’ho dovuta avere ! / ! ' Non è stato facile trovare le giuste piegature per far si che si potesse chiudere completamente ruotando le falde attorno a delle semplici cerniere. L’apertura di queste è facilitata dallo scorrimento di piccole ruote su binari. Il risultato è un alternativo e accatti , , terno e abbastanza protetto delle intemperie seppure tenuto aperto.


ARCHITETTURA DEGLI INTERNI 13

Ex tempore 1 Punto viaggi “turisti per caso�

Ex tempore 2 Punto di incontro primarie PD

Ex tempore 3 Giardino per l’arte

Ex tempore 5 Fonte battesimale

y% < ]


ARCHITETTURA DEGLI INTERNI 15

Pianta del Bazar veneziano

Dettaglio degli agganci delle falde

Dettagli del movimento delle falde per l’apertura e la chiusura del baracchino


ARCHITETTURA DEGLI INTERNI 17

Pianta della copertura

Dettaglio degli agganci del coprigiunto

Fotoinserimento davanti alla stazione di Venezia Santa Lucia


ARCHITETTURA DEGLI INTERNI 19

— ] … ] Y

Costruzione del plastico

Fotoinserimento davanti alla stazione di Venezia Santa Lucia


] ! ] / con cambio di destinazione d’uso.

LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI RESTAURO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA WORKSHOP 2010

Torre castello di ArquĂ Polesine

21

I contenuti trattati in questo corso sono stati principalmente le moderne tecniche di rilievo dei materiali e delle for ! , , oltre a una vasta parte di conoscenza delle tipologie e tecniche dell’edilizia tradizionale veneta e veneziana. A completamento della parte di formazione teorica del corso ci sono state le lezioni che il prof. Piana ha tenuto in ,

tivi ad alcune importanti fabbriche veneziane.  , ! cata da una parte riservata all’esercitazione pratica. La fabbrica oggetto di rilievo e analisi è stata la Torre castello  / 7 ]

'

osservato lo stato di degrado di ogni materiale visibile. Io ho preso parte allo studio del piano terra. Questo è stato adibito a ma ' Come è possibile immaginare l’interno era completamente occupato da svariati oggetti e solo dopo averne portato fuori un pò siamo riusciti ad effettuare i rilievi necessari. Inoltre abbiamo potuto riscontrare che tutto l’intonaco che rivestiva i mattoni delle pareti era annerito; molto probabilmente causato di

, ha subito questo piano della torre.

I piani superiori sono stati lasciati inutilizzati e il degrado era qui molto piÚ –

reno hanno provocato profonde crepe nelle strutture. Non molti anni fa sono stati messi in sicurezza i piani e posi ,>

stavano aprendo. " !

! mulare delle ipotesi di intervento con

cambiare la destinazione d’uso del pian terreno creando un info point e sistemare gli altri piani per creare un percorso espositivo. Il riuso del piano terra ha impegnato me e il mio gruppo nella realizzazione di un soppalco in vetro con una ricercata struttura in acciaio. Anche la scala per arrivarci ha le pedate in vetro. Il tutto è pensato per essere indipendente senza toccare e gravare sulle pareti antiche. L’uso prevalente del vetro trova spiegazione nel nostro intento di progettare una sistemazione che fosse: ,

di vedere il piÚ possibile l’interno ereditato dal passato e consentisse alla luce ' Nei piani superiori abbiamo progettato i pannelli espositivi e studiato come illuminare le stanze senza forare le pa /

trezzato a far passare i cavi e impedire

quello del soppalco.


RESTAURO 23

Sezioni di tutta la torre con indicate le patologie da restaurare

Piano terra rilevato

Piano primo

Piano secondo

Piano terzo

y ,

,

Copertura


RESTAURO 25

Pianta della sistemazione del piano terra adibito ad info point

Alcune foto della torre

Dettaglio della sistemazione delle fondazioni del piano terra


RESTAURO 27

Pianta del soppalco del piano terra adibito a piccola biblioteca

Composizione strutturale del soppalco

Dettaglio della pavimentazione vetrata del soppalco


RESTAURO 29

Esploso assonometrico della scala che al piano terra raggiunge il soppalco

Alcuni render della sistemazione del piano terra

Dettaglio della pavimentazione vetrata del soppalco


Progetto di un Centro di accoglienza e di memoria

LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI RESTAURO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA WORKSHOP 2010

] " Â Â

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31

Questo progetto si colloca nella parte piÚ settentrionale dell’Altopiano di Asia = di guerra della Prima Guerra Mondiale. L’intervento si inserisce all’interno di un ampio piazzale circondato su tre lati dai pendii della montagna; ove terminano i percorsi carrabili e punto di partenza dei sentieri di guerra. L’obiettivo di questo progetto porta a / , ! terizzanti del territorio italiano. Ecco quindi che ne trae espressione un’architettura non invadente ma integrata nel territorio: atta a non alterare / , merso nel sito medita sui tragici fatti della storia. La progettazione si articola secondo le seguenti linee guida e puntando sulla realizzazione di: - un piccolo spazio espositivo che spieghi al visitatore caratteristiche , , luogo; - un percorso didattico/espositivo che aiuti a isolare e nominare gli elementi che costituiscono questo particolare )

ecc.; - un parcheggio per 20 automobili e 2 pullman da porre nell’estremità sud-est del piazzale;

- un laboratorio didattico costituito da 2 aule in cui studenti in visita possano compiere piccole esercitazioni; ! < sti letto ciascuna e relativi servizi;

< di cucina e magazzino e relativi servizi per gli utenti; - un alloggio per il custode da utilizzare nei soli mesi estivi. Le mie scelte compositive si sono basate sulla valorizzazione di un contesto ambientale cosĂŹ rilevante ma nello stesso tempo privo di identitĂ . Il mio percorso progettuale si è quindi fondato sull’utilizzo di strumenti architettonici che mi permettessero di dare un forte carattere individuale a contesti e luoghi altrimenti anonimi. All’interno del complesso che ho realizzato si può superare ogni dislivello con delle rampe cosĂŹ da rendere ogni zona accessibile ai meno abili. Inoltre ogni spostamento viene effettuato all’interno di percorsi che richiamano la sensa

! stretti e semi bui. Il progetto vuole essere il meno impat

/

di frammenti di volumi che sporgono di poco dal terreno e che hanno la copertura 1 !

continuazione del pendio.


PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA 33

Tavola originale dell’impianto urbano-paesaggistico


PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA 35

Tavola originale: planimetria inserimento del mio progetto nel Piazzale Lozze


37

Tavola delle piante

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA


39

Tavola delle sezioni

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA


PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA <4

Sezioni con fotoinserimento e texture


PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA <

Inserimento concettuale sul pendio; vista frontale con lo studio del soleggiamento

Planivolumetrico del Piazzale Lozze con indicazione dei percorsi principali. Qui sotto: volume completo del progetto e due viste assonometriche

Inserimento concettuale nel pendio; prospetti sud e nord. Qui sotto: prospetto frontale e vista dall’ingresso del piazzale


PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

Ingresso

Percorso interno

Laboratorio

<$

–

!

Ristoro

Dettaglio della copertura. Qui sotto: sezione tridimensionale longitudinale del complesso Camera della foresteria

Vista verso l’alto del padiglione dell’acqua

Corte della foresteria

Osservatorio


PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA <†

Plastico del Piazzale Lozze in scala 1:5000

]

4)4

Plastico del progetto in scala 1:200


Parte terza: cantiere

LAB. PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI RESTAURO PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA WORKSHOP 2010

Padiglione Rwanda

55

L’obiettivo dl questo workshop è stata la , no la mostra Tradition and innovation

,

7 dal settembre del 2010 presentando i risultati della collaborazione tra Kigali Institute of Science and Technology e UniversitĂ Iuav di Venezia nell’ambito ! …› da alla 12.ma Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. " = documentare il lavoro svolto in Rwan › ˜ , & _ › ˜ , & 4 ziative che in questi ultimi anni l’UniversitĂ Iuav di Venezia ha realizzato in vari paesi del continente africano. Durante le tre settimane di workshop ogni gruppo aveva un compito preciso da svolgere: la progettazione del padiglione Rwanda e la costruzione del pla , intrattenimento con le aste di bamboo ^ strutture che potessero esibire al meglio le potenzialitĂ del bamboo e costruirne alcune di esse. Tutti i progetti con i relativi plastici sono comunque stati esposti all’interno di due stanze dei Magazzini frigoriferi dell’universitĂ . Io sono stato impegnato all’ideazione e alla costruzione della struttura posta la Giudecca.

Questa struttura vuole essere un albero simbolico per il Padiglione Rwanda. La costruzione di questo è stata molto impegnativa e di grande aiuto è stato il plastico realizzato con gli stuzzicadenti. Dopo aver tagliato le aste di bamboo

un trapano abbiamo creato un foro alle

speciale e inserita una vite per parte. Le viti hanno un anello atto a connettere tutte le aste per creare dei nodi; vedi immagine a lato.


WORKSHOP 2010 57

L’albero di bamboo in costruzione

Shangai con i banboo

La struttura completa

I due plastici delle strutture

Esposizione degli elaborati


PORTFOLIO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SOSTENIBILITA’ elaborati svolti negli anni primo e secondo della specialistica

Università IUAV di Venezia Facoltà di architettura Magistrale in architettura per la sostenibilità

Massimo Gatti 272472


INDICE

LABORATORIO INTEGRATO 1 Il materiale illustrato comprende l’interazione di 4 materie:

LABORATORIO INTEGRATO 2 Il materiale illustrato comprende l’interazione di 4 materie: composizione, restauro, impianti, rappresentazione

LABORATORIO INTEGRATO 3 Il materiale illustrato comprende l’interazione di 4 materie: composizione, urbanisitica, tecnologia, estimo

TIROCINIO DI 300 ORE IN PROVINCIA DI TV Â

WORKSHOP ` , " , )

! B &6 $ˆ_ 4 ˆ& 44 — }^"€  , y Y ¤ ˜ , B 44 46ˆ4 ˆ& 44 ` }(‰€

CONCORSI DURANTE LA SPECIALISTICA Y  , X ž › Â&#x; ˜ Y • w, (menzione) Y ` y ` & 44 (3° posto) Y  ¤Â… œ‰— ! › , (menzione)  wy" yÂ… žwy…ž w ‰ž " #yžyÂĽ  & 4&


LABORATORIO INTEGRATO SOSTENIBILITA’ 1

Â… ƒ‹ " — Y ¼ ‰žy ‚ ‹ž  ž¼ ž ]yÂ… —yÂ… Y Barcellona

1

Il clima di Barcellona risulta essere ' valenti provengono principalmente da Nord durante tutto l’arco dell’anno, ad esclusione delle ore diurne nei mesi estivi e primaverili durante i quali il ` ' ‚ / lisi, abbiamo pensato ad un utilizzo di

, ! ž }› , € = ! ,

7' ] !! !

e sono stati adottati una serie di ac , !

'  verso diagrammi psicometrici del clima di Barcellona abbiamo intuito che per ! vole negli ambienti è utile inoltre l’u tilizzo di sistemi passivi che si basano sull’uso della massa termica d’accumo , – ! š una struttura umida massiva (solai) che al suo interno circola l’aria provenien ! ' " / di libera e l’abbiamo mantenuta tale adottando il tamponamento esterno e ' " proposto consiste in un sistema di ter razzamenti che rastremano salendo, in modo da garantire un discreto irraggia mento diretto nella corte semipubblica e su tutte le terrazze e giardini pensili occultando solo gli spazi privati e meno

/ '

! viene smorzato con l’ausilio di logge su

' "

schermatura che contribuisce principal mente al controllo del soleggiamento e !! ' " ! 7 & ! tuiti portati dai raggi solari nel periodo ` Â ' Nella composizione degli ambienti ab ! ! & ' Questa soluzione ci ha permesso di razionalizzare il sistema impiantisco e raggruppare gli scarichi in un unico ca

' " (con l’integrazione di pannelli solari e le terrazze con le aiuole di bordo garan tiscono benessere visivo e ambientale, , !! ' " 7 terra permette alla copertura di avere ! ' " š

petitivo in tutto il ciclo di vita, perchè le soluzioni attive e passive adottate con tribuiscono a mantenere una lunga vita dei materiali costitutivi, garantendo nel

,

, esercizio (oltre alla possibilità di essere € !

!!

scaldare, sia per illuminare, e sia per i consumi di acqua, il tutto senza trascu ! '


luoghi d’incontro

3

] 6 ÂŚ

sistemi passivi adottati


$


7


_

tipi abitativi con analisi della loggia


modello 3D della struttura umida

44


4


4$


LABORATORIO INTEGRATO SOSTENIBILITA’ 2

Progetto di ristrutturazione del complesso dell’OSPEDALETTO di venezia, sestiere Castello

1

Il progetto si colloca nel cuore dell’in sula dei Santi Giovanni e Paolo in un’a rea precedentemente occupata dall’O spedaletto di Venezia, un importante istituto assistenziale che permane in 7

4$&†' TEMI DI PROGETTO PermeabilitĂ dell’insula L’intervento vuole ripristinare il per corso che collega la Barbaria delle Tole con le Fondamenta Nove e quindi con ! ' ƒ gamento che da sempre garantisce la permeabilitĂ verticale dell’insula ven ! §6 ' Dialogo con la struttura morfologica esistente  !

, , no segnato la storia dell’insula si nota ,

! Š '

edilizio avvenne tramite lotti gotici che si attestano sulla Barbaria: ne rappre

/ ' Questa peculiarità viene a mancare sempre per l’espansione dell’ospedale ! ,

' progetto vuole ricollegarsi alla struttu ! , ,

!!

' ‚ parte opposta il dialogo con l’ospeda

= ! ' quindi di limite tra gli elementi diviene ! !

! ,

! , ' La qualità dell’alloggio ( , piano terra da simplex (per anziani e

€ %' Per ogni alloggio è previsto uno spazio /

! ! ' ` , / giardino al piano terra esclusivo per il simplex e una terrazza ombreggiata da una struttura in legno al piano primo %' ]

!

! ' ! sarà attrezzato da pannelli solari sotto } ! quindi l’aria calda dell’intercapedine) per non deturpare il tipico paessaggio

' mento isolante è realizzato in laterizio , ] , ' " X ‰ rĂ restaurata aprendo anche 4 cavedi che portano la luce dall’alto per dar luce e aria al corridoio di smistamento ' ` 7 † j

& j

4 j

Â…y'


!

della scuola di musica e dell’IRE per piccole esposizioni temporanee ed eventi legati all’attività della scuola di musica

! Â…y *$ / matrimoniale e camera singola

$ / pubblico

_ / moniale, camera doppia e loggia che !!

$ / pubblico ! scuola di musica nuova scala di sicurezza esterna *$ / matrimoniale e camera singola

3

_ / matrimoniale, camera doppia e terrazza privata

! scuola di musica *$ / 7 ! della scuola di musica al piano terra e le sale prova al piano primo nuovo passaggio pubblico di accesso spazio commerciale che si sviluppa per ! _ / _$ / _ /

asilo nido riservato ai residenti muro attrezzato con locali tecnici , ˆ ! …y $ / magazzini per le nuove residenze area commerciale per alimentari piccoli spazi commerciali spazio pubblico principale $ /

Analisi degli spazi nell’attacco a terra

esploso 3D di tutto il progetto


$

!

!


7

!


_

sezioni trasversali

sezioni longitudinali manica lunga


44

analisi dettagliata prospetto con progetto di una nuova scala d’emergenza

!!


4

pianta piano terra


&4

pianta piano quarto


23

tipi di alloggio applicati: nella manica lunga a sx e nelle nuove schiere a dx (con esploso)

analisi impianti da adottare nella parte di restauro (ad aria primaria) e nel nuovo (a pavimento)


&$

analisi tecnologica


LABORATORIO INTEGRATO SOSTENIBILITA’ 3

Progettazione di strategie per l’adattamento e la &4

1

! del pensiero di alcuni pensatori dell’ot ' ‹

! verso la nuova cittĂ che andava con

industriale; essi propongono una nuo va cittĂ , un nuovo uso del territorio, antiurbano, in contrapposizione alla 7 ' ‚ ¤ y Âœ • w, § dell’ottocento, la possibilitĂ di un nuovo ! tesia tra uomo e natura in contrappo

' ` 7 y ž 4* 6 , X = , boschi procurano è l’indizio di una re lazione nascosta tra l’uomo e il regno , X appartiene a ogni singolo individuo che ' ‰ siede tutta la natura come sua dote e ' y ' ` š š

! gior parte degli uomini, ma l’uomo in virtÚ della sua stessa costituzione ha '  / pensatori seguirono le utopie urbane … ‰› Y, — 7 Š Š ' — capisce che la civiltà industriale pro voca danni irreparabili all’ambiente, denuncia un atteggiamento predatorio ! troducendo il controllo dello spreco di

' ]

diamento il Falansterio: unitĂ residen X! ! ,

, ! 7 ! ' " tiurbana di Fourier introduce un nuovo modo di utilizzare il territorio, costel ! ' ¥ a partire da queste teorie che nasce la proposta per un modello di utilizzo del territorio che ponga al centro del pro getto la Natura e il rapporto dell’uomo

' Â 7 , ! 7 che come un sistema naturale attinga dal suo ambiente, ma a sua volta dia qualcosa in cambio, una cittĂ che pro duca piĂš energia di quella che consu , , / , !

,

'" ž / l’elemento principale del progetto, essa deve essere preservata ad ogni costo; la nuova espansione della cittĂ deve avvenire nei territori giĂ compromessi 7 ' Il modello territoriale che ne deriva è il risultato della combinazione di tre tipi di insediamento, determinati dalle atti vitĂ produttive dell’uomo: 1. La cittĂ diffusa agricola 2. La cittĂ lineare produttiva 3. La cittĂ compatta dei servizi I tre insediamenti danno luogo a delle , '


3

Strategie di intervento a grande scala nella cittĂ compatta dei servizi


$

Veduta d’insieme delle strategie di intervento nella città compatta dei servizi


7

7 ! )


_

Schemi che illustrano gli elementi e la loro composione della cittĂ lineare produttiva


44

Veduta di una porzione della cittĂ lineare nel territorio


4

Schemi delle unitĂ abitative e della loro aggregazione nel quartiere


4$

Vista interna alla cittĂ lineare di uno spazio tipo che costituisce il quartiere


Uomo cacciatore-raccoglitore l’uomo è nomade, si sposta nel territorio, si nutre cacciando gli animali e raccogliendo i frutti della terra.

Rivoluzione agricola L’uomo è nomade, si sposta nel territorio, si nutre cacciando gli animali e raccogliendo i frutti della terra.

4†

y 7 !! ! 7

Rivoluzione industriale fordista L’uomo inventa macchine azionate ad energia meccanica; inizia l’era industriale: una grande fabbrica dove entrano materie prime ed esce il prodotto finito.

Rivoluzione industriale post fordista L’industria si specializza, si frammenta e si delocalizza nel territorio: una rete di industrie minori si specializzano, la grande industria assembla.

Rivoluzione sostenibile Si prende coscenza che la Natura è una risorsa irriproducibile. Ogni azione antropica deve limitare il prelievo di risorse e il consumo di territorio.


TIROCINIO DI 300 ORE IN PROVINCIA DI TREVISO

 ! *

1

" 7 !

della Provincia di Treviso mi ha impe gnato in alcuni lavori di competenza del settore edilizia a cui sono stato ! zioni di scuole superiori e sopraluoghi

' Avendo già svolto del lavoro presso studi tecnici e in cantiere, ho scelto questa volta la Pubblica Amministra ' Questa scelta è stata motivata dal ! , ! ! !

š

! !

' Questa esperienza mi si è rivelata molto utile sopprattutto perchè ho trovato persone competenti e disponi bili che volevano potessi apprendere quanto piĂš possibile da questo sog ! ' Y ' ‚  , la manutenzione straordinaria degli elementi non strutturali della scuola superiore ']'`' ' ' Y' ` ' ) demolizione comignoli obsoleti, irrigi ! cio, sostituzione davanzali e linee di gronda danneggiati, lievo dell’Eternit e posa nuova copertura isolata della ! della stessa, eliminazione delle barrie , , ' Con lo stesso geometra e con la colla borazione dell’ingegnere Fabricatore in qualitĂ di direttore dei lavori ho svolto svariati sopraluoghi al cantiere di re

stauro, risanamento e miglioramento

'w'Â '`' ('^' Y Y un mio personale giornale dei lavori delle operazioni che venivano di volta

' ]

in corso d’opera mi è stata assegnata l’elaborazione di una nuova tavola che riguardava la sostituzione di tutti gli

' Con l’architetto Guglielmin e con lo stesso direttore dei lavori mi sono oc ! " "' ‚ # w

' Questa scuola necessita di un restau ! – essendo stato costruito in calcestruz !

!

!

! ' Y , poi occupato di redigere una tavola per l’intervento pilota di manutenzione straordinaria e risanamento conserva tivo della scuola, andando a studiare in una terrazza i vari tipi di lavori da

' "

, , !

! — , ' Con un altro geometra mi sono occu pato di un altro sopraluogo, al cantiere # ` ! ! w

' y ! dei lavori, in quanto tutto il progetto è stato redatto da Toni Follina, ma è sta to utile per vedere da vicino i segreti e saperi costruttivi propri di un rinnoma to architetto che ha svolto moltissimi ] '


4 I.P.S.I.A. C. Scarpa di Montebelluna


4$ I.T.A.S. G.B. Cerletti di Conegliano


" "' ‚ # w

prima e dopo l’intervendo pilota di risanamento

4_

" "' ‚ #

Piccoli carotaggi per estrarre dei dischi di into naco da sottoporre alle prove a strappo


Villa Franchetti

&4

!! ! , , w ‚ %

=

/ '


23 Villa Sogliani


1

BL

International Summer school - Feltre  , y Y `

Proposta di una nuova mobilitĂ sostenibile per il territorio di Feltre

Dall’analisi del territorio del comune di Feltre rispetto alla viabilitĂ sono emersi tutti i problemi connessi alla presenza &4 ! † ˜ ' ]

, ! dono principalmente dal capoluogo di !

possono riconoscere alcuni cosiddetti cluster ovvero insediamenti abitativi , , ! !

' Dal punto di vista dei sistemi di tra sporto, è presente una netta prevalen za dell’utilizzo dell’automobile a dispet to dei mezzi pubblici, usati solo nelle ! ! ' Per quanto riguarda la mobilitĂ ciclabi , • in quanto non c’è sul territorio un’ade

! tro costituisce un deterrente all’uso ' Per quanto riguarda i criteri di mobili 7 X , ha già applicato in passato alcune delle , ' Se i principi sono lodevoli e la sensi bilità dimostra essere presente, l’appli cazione non ha dato i risultati spera ' !

, permetta ai diversi sistemi di integrarsi e lavorare assieme per poter incidere in

trasporto e quindi nella riduzione delle

'

La proposta che riguarda il progetto della mobilità per il comune di Feltre è improntata in gran parte su aggiu stamenti, integrazioni e miglioramenti delle esperienze esistenti e già provate in passato, in modo da creare un siste

!! ' ] ! š

!! ' ! do la presenza di questi diversi cluster, che sono considerati dei poli per mi

! ! ' Per quanto riguarda la città , si è cerca to di agire con azioni puntuali a livello spaziale e temporale, per permettere !

' Sono quindi proposte azioni già speri mentate, come l’autobus a chiamata (istituito in passato con un periodo di X] & 6 & † €

^ ˜ , (presente giĂ sul territorio), Car poo ling (sperimentato), Car sharing, Pe che attraverso piccoli interventi a costi ridotti permettono un netto migliora mento della situazione presente, a li ' ] ! ci e l’interscambio tra le diverse reti di trasporto si è pensato ad un biglietto

, ! = '

TN


N

N Arson

Lasen

30’ 25’ 20’

Villabruna

30’

Arson

Foen

25’

Villabruna

Vignui Grum

Lamen Pren

20’

Foen

15’

15’ Cart

10 ‘ 05’

O

10 ‘

Cart Pont Borgo Vellai Nuovo Zermen Nemeggio

FELTRE

E

Villapaiera Cellarda

O Mugnai

Tomo Villaga

P

LEGENDA scuole materne elementari medie e superiori

Anzù

poste

poste

luoghi d’interesse

luoghi d’interesse

farmacie

farmacie

S

grafo automobile

biglietto g

E

Villapaiera Cellarda

LEGENDA scuole materne elementari medie e superiori

S

analisi

Nemeggio

Anzù

Sanzan

International Summer school - Feltre

Zermen

FELTRE

Mugnai

F E LT R E

Vellai

05’

bus

grafo autobus

P

Analisi del territorio

Biglietto integrato

grafici della percorrenza, abitanti e attrattive delle frazioni

Un unico biglietto cumulativo comprende tutti i servizi

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari

biglietto

analisi

bus

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari

3

ARSON

am

pm

am

pm

LASEN

GRUM VIGNUI VILLABRUNA

LAMEN

UMIN PREN

CARPENE NORCEN

flessibile

1 : 2

MURLE

CART

CO2

CO2

FOEN PEDAVENA

3

VELLAI

car pooling

STRATEGIE SUL SERVIZIO

PONT

ist. agrario

BE

CASONETTO

ist. scolastici

NEMEGGIO

TEVEN FACEN

TRAVERSERE

FARRA

+

608

:

600

bike sharing

1

LL

SEGA BASSA

S. OSVALDO

car sharing

PASQUER BOSCARIZ MEDIA ROCCA

TRAVAGOLA

H

ZERMEN

pedibus

VILLAPAIERA

TORTESEN

letta

via

1 : 2

cana

MUGNAI

QUATTRO SASSI

cimitero

PIAZZA ISOLA

CELLARDA

FS PESCHIERA

STRATEGIE SULLO SPAZIO

3

COLLESEI

liada

Cu

ARTEN

ge

teg

ANZU’

n Mo

SERRA PONTE

VILLAGA santuario SS. Vittore e Corona

TOMO

TO EN TR

S. LUCIA PORCEN RASAI

CAUPO

N SEREN DEL GRAPPA

ELLA ND PIA

IESA CH

Richieste da soddisfare

Trev iso

rappresentazione grafica dei due insiemi da integrare analisi

biglietto g

bus

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari

Autobus di linea

CANAL

situazione attuale del linee urbane e sub-urbane del comune analisi

biglietto

bus

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari


Punti di forza per il cittadino:

AUTO

ARSON LASEN

PRONTOBUS GRUM

traffico prodotto

VIGNUI VILLABRUNA

LAMEN

disponibilità di parcheggi

CO2

UMIN PREN

CARPENE

Punti di forza per la municipalità

NORCEN

MURLE

CART FOEN

_diminuzione del traffico _diminuzione degli inquinanti

PEDAVENA VELLAI PONT

ist. agrario

BE

CASONETTO

ist. scolastici

NEMEGGIO

TEVEN FACEN

PASQUER BOSCARIZ

600

MEDIA ROCCA

TRAVAGOLA

H

ZERMEN

tempo di percorrenza

polveri sottili PM10

TRAVERSERE

FARRA 608

VILLAPAIERA

TORTESEN letta

cana

via

QUATTRO SASSI

MUGNAI

cimitero

PIAZZA ISOLA

CELLARDA

FS PESCHIERA COLLESEI

liada

Cu

ARTEN

ge

teg

ANZU’

n Mo

SERRA PONTE

VILLAGA

CO2

santuario SS. Vittore e Corona

TOMO

TO EN TR

S. LUCIA

PORCEN

esternalità

RASAI

investimento iniziale municipalità

CAUPO

costo di esercizio

N SEREN DEL GRAPPA

ELLA ND PIA

IESA CH

Bus a chiamata

Valutazioni

progetto sperimentato per il sistema del bus a chiamata

spidergram del confronto tra sistema auto e sistema bus

CANAL Trev iso

International Summer school - Feltre

1

LL

SEGA BASSA

S. OSVALDO

_tempi di percorrenza ridotti _basso costo del trasporto _nessun problema di parcheggio _elasticità e capillarità del sevizio

biglietto

analisi

bus

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari

$

ARSON LASEN

pm

am GRUM

+

VIGNUI VILLABRUNA

LAMEN

UMIN PREN

CO2 CARPENE

NORCEN

MURLE

CART FOEN

PEDAVENA VELLAI PONT

ist. agrario

1

LL

SEGA BASSA

S. OSVALDO

+ + +

BE

CASONETTO

ist. scolastici

NEMEGGIO

TEVEN FACEN

TRAVERSERE

FARRA

PASQUER

608

BOSCARIZ

600

MEDIA ROCCA

TRAVAGOLA

H

ZERMEN

VILLAPAIERA

am

TORTESEN

pm

am

pm

letta

via

cana

MUGNAI

QUATTRO SASSI

cimitero

PIAZZA ISOLA

+

CELLARDA

FS PESCHIERA COLLESEI liada

Cu

ARTEN

e

gg

nte

ANZU’

Mo

SERRA PONTE

VILLAGA

CO2

santuario SS. Vittore e Corona

TOMO

TO EN TR

S. LUCIA PORCEN RASAI

CAUPO

N

+

SEREN DEL GRAPPA

ELLA ND PIA

IESA CH

Proposta integrata

Car-pooling aziendale

progetto di integrazione dei due sistemi di bus: linea + chiamata

condivisione dell’automobile attraverso un servizio a chiamata

Trev iso

CANAL

analisi

biglietto

bus

car-pooling p g

car-pooling p g

car-sharingg

bike sharingg

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari


Car Sharing Service

Car Sharing Service

FELTRE

International Summer school - Feltre

FELTRE

UNIVERSITÀ

analisi

biglietto

bus

car-pooling

Car-pooling web

Car-sharing

condivisione dell’automobile attraverso i social network

nolo di autoveicoli ad energie alternative: godono di parcheggi riservati

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

7

AUTO CARPOOLING traffico prodotto

disponibilità di parcheggi

CO2

AUTO

_parcheggi di pregio riservati _diminuzione costi del trasporto _aumento della socialità

CARSHARING

esternalità

biglietto

bus

disponibilità di parcheggi

CO2

_parcheggi di pregio riservati _basso costo di nolo _tempi di percorrenza competitivi

Punti di forza per la municipalità

Punti di forza per la municipalità

_basso investimento iniziale _basso costo di manutenzione

_diminuzione degli inquinanti

tempo di percorrenza

polveri sottili PM10

esternalità

investimento iniziale municipalità

costo di esercizio

Punti di forza per il cittadino:

traffico prodotto

tempo di percorrenza

polveri sottili PM10

analisi

Punti di forza per il cittadino:

investimento iniziale municipalità

costo di esercizio

Valutazione

Valutazione

spidergram del confronto tra sistema auto e car-pooling

spidergram del confronto tra sistema auto e car-sharing

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari


Bike Sharing Service

FELTRE

International Summer school - Feltre

Bike Sharing Service

SCUOLA

FELTRE

analisi

biglietto

bus

car-pooling

bike-sharing

pedibus

nolo di biciclette elettriche a pedalata assistita

accompagnamento bambini a scuola percorrendo percorsi preferenziali

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

_

AUTO BIKESHARING traffico prodotto

disponibilità di parcheggi

CO2

AUTO

_mobilità sana e agevolata (bici elettriche a pedalata assistita) _costo del trasporto nullo _rete potenziata e privilegiata

PEDIBUS

esternalità

CO2

biglietto

bus

_costo del trasporto nullo _sicurezza e puntualità

disponibilità di parcheggi

Punti di forza per la municipalità

Punti di forza per la municipalità

_basso investimento iniziale _basso costo di manutenzione _riduzione dell’inquinamento _riduzione del traffico

_basso investimento iniziale _basso costo di manutenzione _diminuzione del traffico _diminuzione dell’inqunamento

tempo di percorrenza

polveri sottili PM10

esternalità

investimento iniziale municipalità

costo di esercizio

Punti di forza per il cittadino:

traffico prodotto

tempo di percorrenza

polveri sottili PM10

analisi

Punti di forza per il cittadino:

costo di esercizio

investimento iniziale municipalità

Valutazione

Valutazione

spidergram del confronto tra sistema auto e bike-sharing

spidergram del confronto tra sistema auto e pedibus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari


diritto allo spazio

zoom villabruna

International Summer school - Feltre

biglietto

analisi

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

biglietto

analisi

scenari

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

44

#

shared spaces

"

% "

% "

"

%

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari


& &

! ,& & & & &$ ! &" '& & " & %& & & & & ,)& & !& & & '& & & ! ( & & # & & # & & )&

arredoincentivi urbano

International Summer school - Feltre

& & & ! & & & &! " ,& & & ,& '& & & ! &! ! )& & & & & & & & # ( & & & "" )& *&+& & & & !& ! & & &

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

FELTRE

scenari

AUTOMOBILE (?)

4

$ ( $! $& '

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# $ $ $ $

$ $ $ $& # '( %$ % $ % $

$

incentivi

AUTO A ENERGIA RINNOVABILE L’acquisto di auto private a energia rinnovabile verrà promosso tramite incentivi di parcheggio in centro città . CAR SHARING

BIKE SHARING

Il cra sharing è un servizio a pagamento, ma può essere promosso tramite l’appoggio di incentivi.

Occorre essibilitĂ : permettere che una bici possa essere lasciata in un punto diverso rispetto a quello in cui è stata presa. Rischi: avere tutte le bici disperse nel territorio. Soluzioni: -Un incentivo a lasciare la bici laddove è stata presa -Un camion che raccolga a ďŹ ne giornata le bici cosĂŹ da averle distribuite in modo omogeneo tra i vari spot

POLITICHE RESIDENTI

Ogni residente del centro ha diritto a un posto-auto nelle vicinanze di casa propria a prezzo molto basso o nullo. In ogni altro luogo della cittĂ pagherĂ al pari di qualsiasi altro utente. Ciò ha lo scopo di fare da deterrente ai piccoli spostamenti in auto all’interno del centro: trovandosi a pagare di piĂš il soggetto eviterĂ di spostare l’auto per tragitti che possa fare a piedi o in bici.

INCENTIVI Quando si parla di incentivi si intendono: -agevolazioni nel parcheggio in cittĂ (per esempio riservare alcuni posti ai soli soci car-poolig o utenti del servizio di car sharing) -sconti presso particolari servizi commerciali della cittĂ

CAR POOLING Il car pooling oltre essere un servizio del tutto gratuito e una possibilità di risparmio economico sugli spostamenti di ogni giorno, potrebbe essere promosso tramite l’appoggio di incentivi.

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari

analisi

biglietto

bus

car-pooling

car-pooling

car-sharing

bike sharing

pedibus

scenari


International Summer school - Feltre Architettando l’Ecomuseo del Carso - Sagrado

Proposta di una nuova mobilitĂ sostenibile per la zona del Carso

4$

 , / › ˜ , visi in gruppi per temi e qui mi è capita !

— 7 ' Dall’analisi del territorio del comune di Sagrado e della provincia di Gorizia rispetto alla viabilità non sono emer si particolari problemi di mobilità e di

! ,

tĂ a tutte le persone al Carso è molto ' Âœ / noscenze acquisite a Feltre e le ho ri addattate a questo contesto particolare 7

7' Il tema storico della Grande Guerra è molto impregnato in questo territorio 7 !

7

' Y š , to quello di garantire un accesso mi gliore ai segni storici che la guerra ha lasciato, disincentivando l’uso dell’auto ! abbiamo notato esserci con un servizio ' / , cercato di potenziare è stato il turismo

! chi sanno delle peculiaritĂ ambientali , Y

' ‚ /

!

7 ' ! 7 Carso, ma con vari sopraluoghi abbia mo capito i punti in cui possono avve nire degli scambi intermodali cercando di non portare le macchine private in cima e quindi all’inizio dei percorsi, ma

'


Macro rimedi: le proposte:

Medio

Micro

il biglietto unico

Macro rimedi: le proposte:

Medio le strategie applicate a Sagrado

semplificazione delle operazioni di prenotazione ed utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico

Architettando l’Ecomuseo del Carso - Sagrado

Micro

la linea ferroviaria obbliga il passaggio solo in determinati punti a causa delle ridotte altezze del viadotto

adozione di un biglietto unico che permette di viaggiare in tutti i mezzi previsti dalla municipalita’

legenda:

percorsi di facile percorrenza percorsi di media percorrenza percorsi di difficile percorrenza

&$ Macro rimedi: le proposte:

Medio

Micro

le strategie applicate a Sagrado

Macro interventi: una seggustione:

le vie di accesso prenderanno il via dai nodi di interscambio modale (in prossimita’ dei parcheggi, delle stazioni e delle fermate degli autobus) lungo le strade si incontreranno altre postazioni intermedie

Medio

Micro

Sagrado

nel comune di Sagrado si prevede la possibilita’ di adottare tutte le soluzioni alternative all’attuale mobilita’ nell’ipotesi che siano tutte contemporaneamente attive nello stesso periodo temporale si evidenziano delle possibili soluzioni


Macro

Micro

Sagrado

Macro interventi: una seggustione:

Medio

Micro

Medio

Micro

Sagrado

Architettando l’Ecomuseo del Carso - Sagrado

interventi: una seggustione:

Medio

27 Macro interventi: una seggustione:

Medio Sagrado

Micro

Macro interventi: una seggustione:

Sagrado


CONCORSI

1

Y  , X ž › Â&#x; ˜ Y • w,

5

Y `Â y ` & 44

menzione

3° posto

13

Y  ¤Â… œ‰— ! › ,

17

 wy" yÂ… žwy…ž w ‰ž " #yžyÂĽ  & 4&

menzione


PROJECTS TO BE CARRIED OUT

4

CREA TIV

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NATURAL RESOUR

AL RESO PHISIC

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DYNAMIC S

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C NY

BUILT E

ruoli principali con lo scopo di attrarre ' ] / ! trovare nuovi spettacoli, e col passare ! 7 ' I teatri non sentono la necessitĂ di cer / !!

^ › •

X ' ‹ / w, ], ! , ‰ & ^ › • = _ Y = † "

= 6$ –  Y, " 6 – ‰,¨ Y 6 w, ^ • w, ^ $< –

' Questo monopolio di grandi produzioni ! per uno spettacolo indipendente, o uno con un budget limitato, essere presen / ' ` ! /

, ,

^ › • ' Proposta ArchMedium vuole proporre il progetto Xž › Â&#x; ˜ w, Y • ' ` di un campus teatro urbano in cui le piccole compagnie possono disporre di spazi per le prove, dove gli spettacoli

!! !! 7 ' ž YÂ…y w #y `]Â… ¤"  ~ ž( `] Yy` ¨

E AT ST

E ST

3

N

ž › Â&#x; ˜ principali capitali contemporanee del ' " 7 ta in ogni angolo della terra grazie ad icone importanti come la Statua della LibertĂ , l’Empire State Building o il pon ^ ˜ , ' / ` , ¤ ` ^ › •

' ^ › •

¤ y " le esponente del teatro commerciale di ' ‚ Š Š ^ › • ! ž › Â&#x; ˜ ` ‹ '

!

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§< ‰˜ , ¨ }4_< € Y }4_<$€ ` , ] }4_<_€' ‰ ^ › • zione turistica che attrae persone pro venienti da tutto il mondo, ricavando ^ › • w, " 4 & ' " !

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& _ & 4 ' y § ! ^ › • / ! sul teatro musicale inglese ed ingag ! Âœ •›

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Y  , X ž › Â&#x; ˜ Y • w, Y ` y ` & 44 Y  ¤Â… œ‰— ! › ,

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R

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outdoor theater e ea

OWLEDGE

E IN

1

MAP OF KN

R TE EA TH

Concorso di idee ArchiMedium X ž › Â&#x; ˜ Y • w,

URCES

INPU T

inf orm al the ate r

1 Penn Station 2 Moynihan Station 3 Javits Convention Center 4 Ferry Service 5 Hudson Park 6 Hudson Yard 7 Hight Line 8 Chelsea Park 9 Rail Road

5

77

9

2

6

1

7

8

PHISICAL RESOURCES

THE

NYCT


3 Y , X Y w,


Y  , X ž › Â&#x; ˜ Y • w, Concorso SAIE Selection 2011 Y  ¤Â… œ‰— ! › ,

 wy" yÂ… žwy…ž w ‰ž " #yžyÂĽ  & 4&

Y `Â y ` & 44

5

I progetti dovranno rispondere a tre ! ) ' 7 Š ! Š tenendo una attenzione importante !

§

}

conosciuti sistemi di valutazione esi

€ ' " ! cienza energetica della soluzione, sia in termini di risparmi energetici con seguiti attraverso le soluzioni tecno logiche individuate che in termini di apporti energetici previsti attraverso l’applicazione di sistemi attivi dovrĂ essere documentata anche attraverso la classe energetica (Direttiva Europea & &ˆ_4ˆYy€ ' anche attraverso l’uso di materiali e di materiali, tecnologie, sistemi attivi, tecnologie verdi, sistemi di automazio

' ‚ 7

! , dia evidenza della qualitĂ dell’innova zione adottata qualora questa preveda l’uso di materiali e componenti innova ˆ ' "

!

XY ' " š , aspetti legati al processo di progetta zione (utilizzo di sistemi avanzati di progettazione tipo BIM) o di realizza

zione sia in cantiere (utilizzo di attrez ˆ , ˆ € , ! } do sistemi di produzione avanzata o !!

€' / 7

! , denza della qualità dell’innovazione di processo o di cantiere, descrivendo i si

ˆ ' Quindi in particolare l’innovativitĂ sarĂ ! 4' y ` 7 luzioni innovative di integrazione di materiali, tecnologie, sistemi attivi, tecnologie verdi e materiali innovativi o sperimentali per realizzare soluzioni §

&' ` ˆ progettate con sistemi evoluti e ad ele vata integrazione (BIM, Intelligent de sign aid, etc) ' Y ] ! e sicurezza sia in cantiere (utilizzo di ˆ , ˆ € , ! (adottando sistemi di produzione avan !!

€ ' cui i costi di realizzazione siano accom pagnati da valutazioni di minori costi di esercizio e manutenzione I proget ti presentati potranno riguardare sia progetti relativi a nuove costruzioni sia '


7 Y ` y ` & 44


_ Y ` y ` & 44


44 Y ` y ` & 44


Y  , X ž › Â&#x; ˜ Y • w, Y ` y ` & 44 Concorso AWR - HOF orizontal farm new delhi  wy" yÂ… žwy…ž w ‰ž " #yžyÂĽ  & 4&

Y  ¤Â… œ‰— ! › ,

13

…y (yžy… w‰…  = &'$ ' ' sone nel mondo vivono nelle baracco poli, che si concentrano principalmente nei paesi delle aree semidesertiche e subtropicali del nostro pianeta, solita

' …y (yžy… w‰…

7 ž › ‚ ,

un modello esportabile da collocare nel tessuto degli SLUM esistenti in grado di innescare un processo generativo che coinvolga e rigeneri e rigeneri l’intera ' " 7 ma di tutto sociale attraverso la cre 7 !! ' " tivo è quello di rendere accessibile una serie di servizi di base [acqua, cibo, energia, una casa e un lavoro] e da / !

, ' Y ! ÂŹ  ~ Âœ & ­' y

! basso costo, costituita da componenti !

modo da poter essere trasportata e re ' Y ÂŹ la produzione delle componenti, valo 7 ! ÂŽ una per componente] dotate di: 4' &' '

, ' I materiali semilavorati che verranno ! ve arriveranno direttamente dal centro , 7' ‰ cializzate l’area ospiterà , lungo il peri metro esterno, una serie di laboratori ,

!! mente sulla strada che circonda l’area ' y

alizzazione di piccoli oggetti di uso quo tidiano ricavati dal riuso dei materiali ! ' Â

! ' " è quello di ottenere uno slum metaboli ' ‹

,

al minimo le esternalitĂ negative che vanno ad aumentare la pressione sugli

' ‹

limita al minimo il prelievo di materia = ' Un processo di questo tipo ci consenti

X / X

/

' ( scartati dalla cittĂ acquisteranno nuova ~ Âœ dalla collaborazione e dall’interazione ' Il processo di rigenerazione diventa un processo generativo che una volta

7 7'


4$ Concorso AWR - HOF orizontal farm new delhi


Y  , X ž › Â&#x; ˜ Y • w, Y ` y ` & 44 Concorso AWR - HOF orizontal farm new delhi ATELIER INTERNATIONAL VENEZIA 2012

 wy" yÂ… žwy…ž w ‰ž " #yžyÂĽ  & 4&

17

…y (yžy… w‰… La capacità di cambiamento e adatta

7 caratteristiche sempre piĂš richieste nelle cittĂ contemporanee, che devono ! ! matici, variazioni sociali e degli stili di ' # / ,

! ! , con scarsitĂ di risorse, rispondendo ad

! in cui si trovava, ma anche adattandosi

' Da queste considerazioni, si possono ottenere modelli applicabili alle proble , , ! 7

'

!

!!

prestazionali e di capacitĂ , utilizzando

' ‹

!! ! ' Utilizzati in copertura, possono dare origine, solo quando necessario ed in brevissimo tempo, a piani aggiuntivi e

!

' Come nella Venezia storica venivano utilizzati elementi precari temporanei per particolari eventi come il ponte di barche per la Festa del Redentore, o le passerelle per contrastare il problema / + da dell’evento mondano o climatico, si

adatta alle esigenze dell’uomo e della ' w, ! ,

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– # , › • ! › , › › , mited resources; it responded to them ! , ›, , , ! , ! !

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, › , social or climate event, it adapts to the ! , , , • '


4_ ATELIER INTERNATIONAL VENEZIA 2012


Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura per la sostenibilità Tesi di laurea

G. Formentin, M. Gatti, G. Stefani EcoTurismo per Machu Picchu: ambiente e società come elementi morfogenetici per un’architettura sostenibile Ecotourism for Machu Picchu: environment and society as morphogenetic elements for a sustainable architecture

anno accademico 2012|2013 relatori prof. Benno Albrecht e prof.essa Sara Marini


Prospetto e concept dei nuovi villaggi agrituristici Prospectus and concept of the new agritouristic settlements


Valle Urubamba Urubamba valley


Accessibilità della valle a piedi e in treno

ACCESSIBILITA’ E NODI INTERMODALI stato attuale e di progetto della rete dei collegamenti linea ferroviaria Llactapata

Three Rocks

Wayllabamba camp

Lulluchapampa

Pancamayu camp

Runkurakay

Sayaqmarca

Chaquicocha

Phuyupatamarca

Winay Wayna camp

Machu Picchu

Temple of the moon

Huyna Picchu

Accessibility of the valley by foot and by train

collegamenti in bus percorsi pedonali nuovi collegamenti pedonali Camino a Pumamarca Pinkuylluna

Patallacta

Cachiquata Quarries

luoghi raggiungibili a piedi in un giorno stazioni principali

Piscacucho Km 82 Qorihuaraychina

Urubamba

Ollantaytambo

Rapchi

Huarocondo

Salines Moray de Maras

Izcuchaca

fermata a richiesta stazioni chiuse luoghi di interesse non raggiungibili in un giorno luoghi di interesse raggiungibili in un giorno

Maras

Anta

Poroy

Cusco Cusco San Pedro station Wanchaq station

Poroy

Cusco Cusco San Pedro station Wanchaq station

Llactapata

Wayllabamba camp

Three Rocks

Lulluchapampa

Pancamayu camp

Runkurakay

Sayaqmarca

Torontoy

Chaquicocha

Km 104

Winay Wayna camp

Machu Picchu

Temple of the moon

Huyna Picchu

Aguas Calientes Machu Picchu Town Station

Phuyupatamarca

2012

Machu Q’ente Chachabamba

Intipunku

Camino a Pumamarca

Intipunku

2030

Aguas Calientes Machu Picchu Town Station

Machu Q’ente

Pinkuylluna

Patallacta

Cachiquata Quarries

Chachabamba

Km 104

Torontoy

Piscacucho Km 82 Qorihuaraychina

Urubamba

Ollantaytambo

Rapchi

Huarocondo

Salines Moray de Maras

Izcuchaca

Maras

Anta


I nuovi insediamenti turistici lungo la vecchia linea ferroviaria. Adesso e dopo The new tourist settlements along the old railway. Now and after


Avvicinamento a Machu Picchu in treno Approach to Machu Picchu by train


Percorso inca Inca rail


I nuovi insediamenti agrituristici New agritouristic settlements


L’Ecoresort The Ecoresort


Alloggi per residenti e turisti Housing for residents and tourists


Organizzazione sociale come elemento morfogenetico degli ecoresort Social organization as an element of the morphogenetic ecoresort

family

5

Ali EcoResort

50 23

Ayllu EcoResort

500 226 tourist

2


Raggiungimento dell’autosufficienza alimentare Achieve the food self-sufficiency

ha per elem.

Kg per Year

kcal per Year

2483 kcal per day

0,0679 ha per person


Metabolismo circolare delle risorse e ciclo dell’acqua

input

Circular metabolism of the resources and water cycle output average rainfall 53 mm/month

water

tools

water tools

metabolic ecoresort farming

fertilizers handcraft

tourism

plants

emisssions waste

water captures and purification 29 m2/person

storage water 6 m3/person

hydroele.

green

recycle

farming

compost seed refuse

organic waste

fertilizers

firep.

wool

food

hot water heating emissions

water/food electricity hot water heating tools

handicraft wetlands

ecotourism residential organic waste sewage

inorganic waste

sedimentation tank gray water purification

inorganic waste emissions

20 m2/person


Accesso al resort con la funicolare terrestre Access to the resort with the ground cablecar


Vista interna della hall Interior view of the hall


in questa pagina

in questa pagina

generazione dell’abitato in base ad agricoltura e distanze percorribili a piedi

evoluzione ed espansione dell’abitato

sotto

in this page

steps costruttivi e distanze

evolution and expansion of the village

in this page generating of the town according to agriculture and distances covered on foot below constructive steps and distances


Tipologie di alloggi Types of accommodation

Ayllu

Ayllu

Ayllu

EcoResort

EcoResort

EcoResort

60%

60%

60% Profit

% 40

11

89%

employees

2,5

10

employees

4

tourists

10

employees

10

guide

1,7

5

craftsmen

craftsmen

6

3,3

3

Total settled

Total settled

500

154

6

Staff for tourists

tourists

guide

1

craftsmen

Total settled

34

34 10

%

Farmers (with family)

Staff for tourists

tourists

89%

6%

6%

6%

34

6

%

Farmers (with family)

Staff for tourists

%

Administration

6

%

Farmers (with family)

201

89%

Administration

Administration

guide

%

11

% 40

11

%

% 40

Profit

Profit

500

73

500


Percorso pubblico Public path


Dettagli costruttivi e spaccato Construction details and insight into 5 1

pannelli di quincha, con argilla e intonacati di calce. spessore totale 12,5 cm e larghi 45 cm travi di legno. 30x15x500 cm pannelli di quincha: telai in legno con travetti 10x5 cm e canne di fiume

2

lana di lama. 30 cm

3

4

doppio tavolato. 4 cm inerti/ghiaino sistemato negli avvallamenti/canali della lamiera lamiera grecata. 15 cm telo filtrante antiradice camino di espulsione dei fumi strato vegetale. spessore medio di 25 cm angolare a L in acciaio per contenere lo strato vegetale muro a secco in roccia di contenimento. spessore medio di 60 cm

1

2

3

CHIUSURA VERTICALE ESTERNA FRONTALE R= 0,74 m2K/W U= 1,35 W/m2K attenuation: 0,04 phase displacement: 15h 51’

CHIUSURA ESTERNA VERTICALE LATERALE R= 0,58 m2K/W U= 1,72 W/m2K attenuation: 0,2 phase displacement: 9h 40’

PARTIZIONE INTERNA

4

doccione in pietra scavata a U. 20x50 cm

5

pluviale scatolare estruso in acciaio. 30x30 cm elemento di protezione in membrana impermeabilizzante pietra speciale di appoggio alle travi. 20x50 cm pannelli solari per l’acqua calda sanitaria, su piedini in acciaio ad omega tamponamento interno in moduli di quincha, riempiti di argilla ed intonacati 230 x 60 cm. spessore 12,5 cm pietra speciale di appoggio al massetto. 20x50 cm battiscopa in pietra. 10 x 2 cm canaletta a U in profilato estruso di acciaio. 20 cm pavimento in lastre di argilla cotta. 5 cm (nei resort a 5 stelle ci può essere sopra la moquette o dei listoni di legno lamiera grecata. 15 cm ghiaino e sabbia nei canali della grecata. 10 cm massetto in ghiaia e argilla pressate. 20 cm tamponamento esterno con impasto di argilla e paglia. 25 cm intonaco a base di calce e argilla. 2 cm pavimento esterno in lastre di roccia. 5 cm strato omogeneo di terra. strato omogeneo di ghiaia.

CHIUSURA ORIZZONTALE DI FONDAZIONE R= 0,70 m2K/W U= 1,43 W/m2K attenuation: 0,08 phase displacement: 11h 3’

CHIUSURA ORIZZONTALE DI COPERTURA R= 5,77 m2K/W U= 0,17 W/m2K attenuation: 0,05 phase displacement: 18h 44’

strato omogeneo di roccie a diversa granulometria.


Vista interna di un ecoresort Interior view of a ecoresort


Vista esterna di un ecoresort Exterior view of a ecoresort


(XURSDVV &XUULFXOXP 9LWDH

3HUVRQDO LQIRUPDWLRQ )LUVW QDPH V 6XUQDPH V 0DVVLPR *DWWL $GGUHVV HV YLD 3LDYH %UHGD GL 3LDYH ,WDO\ 7HOHSKRQH V ( PDLO 0DVVLPR JDWWL #JPDLO FRP

1DWLRQDOLW\ ,WDOLDQ

'DWH RI ELUWK $SULO

*HQGHU PDOH

'HVLUHG HPSOR\PHQW 6XVWDLQDEOH DUFKLWHFW 2FFXSDWLRQDO ILHOG

:RUN H[SHULHQFH

'DWHV June - July / 2005-2006

2FFXSDWLRQ RU SRVLWLRQ KHOG apprentice laborer 7\SH RI EXVLQHVV RU VHFWRU construction

(GXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ

'DWHV

I obtained a bachelor's degree in Sustainable Architecture, 110/110 cum laude

'DWHV 2010-2012 I am currently attending the second year degree course in architecture for the sustainability, in progress, with an overall average of the votes for tests so far incurred amounted to 29/30.

3ULQFLSDO VXEMHFWV RFFXSDWLRQDO VNLOOV Architectural composition, technology, technical systems, structural mechanics, restoration, FRYHUHG town planning, valuation, administrative law, sustainable planning land, transport. 1DPH DQG W\SH RI RUJDQLVDWLRQ SURYLGLQJ HGXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ University IUAV of Venice /HYHO LQ QDWLRQDO RU LQWHUQDWLRQDO FODVVLILFDWLRQ ISCED 5

'DWHV September and October 2011 3ULQFLSDO VXEMHFWV RFFXSDWLRQDO VNLOOV Two workshop: sustainable mobility and accessibility FRYHUHG 1DPH DQG W\SH RI RUJDQLVDWLRQ In Feltre, INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL: Land use and climate change: adaptation SURYLGLQJ HGXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ strategies for mountain areas In Sagrado, GOtoECO: ARCHITECTURING ECOMUSEUM KARST 'DWHV 6HSWHPEHU 3ULQFLSDO VXEMHFWV RFFXSDWLRQDO VNLOOV Design contest on the theme: INNOVATING, INTEGRATING, in the category FRYHUHG CONCRETE BUILDING

3DJH &XUULFXOXP YLWDH RI $UFK 0DVVLPR *DWWL


1DPH DQG W\SH RI RUJDQLVDWLRQ SURYLGLQJ HGXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ SAIE SELECTION 2011 /HYHO LQ QDWLRQDO RU LQWHUQDWLRQDO third place, with the design: "Manzana 2.0" site in Barcelona, Spain. FODVVLILFDWLRQ

'DWHV During the summer of 2011. 'DWHV On 30 September 2010 7LWOH RI TXDOLILFDWLRQ DZDUGHG I obtained a bachelor's degree in science Architecture and Construction Engineering with the evaluation of 110/110 cum laude.

3ULQFLSDO VXEMHFWV RFFXSDWLRQDO VNLOOV architectural design, design elements and building systems, descriptive geometry, typical FRYHUHG features and distribution of buildings, mathematics, computer science, architecture design, transport, history, architecture, digital design, structural mechanics, English, significant architecture, urban history of photography, techniques of environmental monitoring, restoration, valuation, design and visual communication.

1DPH DQG W\SH RI RUJDQLVDWLRQ SURYLGLQJ HGXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ University IUAV of Venice /HYHO LQ QDWLRQDO RU LQWHUQDWLRQDO FODVVLILFDWLRQ ISCED 5 'DWHV On 6 July 2006 7LWOH RI TXDOLILFDWLRQ DZDUGHG I obtained a baccalaureate surveyors technique for the evaluation 87/100 3ULQFLSDO VXEMHFWV RFFXSDWLRQDO VNLOOV ,WDOLDQ KLVWRU\ GHVLJQ VFLHQFHV EXLOGLQJ WRSRJUDSK\, technology, technical systems , FRYHUHG mathematics, English, administrative and legal law 1DPH DQG W\SH RI RUJDQLVDWLRQ SURYLGLQJ HGXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ Technical institute for surveyors "A. Palladio" /HYHO LQ QDWLRQDO RU LQWHUQDWLRQDO FODVVLILFDWLRQ ISCED3 3ULQFLSDO VXEMHFWV RFFXSDWLRQDO VNLOOV FRYHUHG stage 1DPH DQG W\SH RI RUJDQLVDWLRQ SURYLGLQJ HGXFDWLRQ DQG WUDLQLQJ Provincial administration of Treviso in the construction industry /HYHO LQ QDWLRQDO RU LQWHUQDWLRQDO FODVVLILFDWLRQ Certificate of good attendance to the stage

3DJH &XUULFXOXP YLWDH RI $UFK 0DVVLPR *DWWL


3HUVRQDO VNLOOV DQG FRPSHWHQFHV

0RWKHU WRQJXH V ,WDOLDQ

6HOI DVVHVVPHQW (XURSHDQ OHYHO

(QJOLVK /DQJXDJH

8QGHUVWDQGLQJ /LVWHQLQJ

6SHDNLQJ

5HDGLQJ

:ULWLQJ

6SRNHQ LQWHUDFWLRQ

6SRNHQ SURGXFWLRQ

%

%

%

%

%

&RPPRQ (XURSHDQ )UDPHZRUN RI 5HIHUHQFH IRU /DQJXDJHV

6RFLDO VNLOOV DQG FRPSHWHQFHV My way to relate with people is discreet, polite and I am very sociable, I carry out my activities on their own, but I prefer also to relate with people and work together to achieve better results. I am a quiet person who prefers the reasoning to acting impulsively. I have a creative spirit, experimental and research, but at the same time technical, practical and critical. I am very determined to achieve the goals that I set and that are imposed on me. I also have a good ability to approach with people of different culture and traditions. All skills have been instrumental to achieve the work activities, social and sports (apprentice bricklayer, in some studies to help the designer-architects surveyors, animator in summer camps, donor Avis, played soccer, swimming and Cuban salsa) from i conducted, sustained and organized.

2UJDQLVDWLRQDO VNLOOV DQG My organizational skills are good for myself and also good in the coordination and FRPSHWHQFHV administration of many people; skills i have gained over the years at university by working in teams and in collaboration with other people, even in sports and in a social contexts.

7HFKQLFDO DQG &RPSXWHU VNLOOV DQG My technical skills are high in my field of study. Using computer constantly with various FRPSHWHQFHV graphics programs, design and analysis. The manual work does not scare me and I gratifies myself in the real.

Operating Systems: Windows XP and Windows Vista: good familiarity Office Suite: Word, Excel, Power Point: fluent Adobe package: Adobe Photoshop: good knowledge Adobe Illustrator: good knowledge Adobe In Design: good knowledge Adobe Premiere Pro: basic knowledge Adobe Acrobat: fluent Adobe After Effect: basic knowledge Design programs: Autodesk AutoCAD (2D and 3D): fluent Autodesk 3ds Max Design (render and video): good knowledge Google SketchUp: fluent Revit Architecture: basic knowledge Artlantis studio: basic knowledge Programs of technical analysis on the project: JTempEst, JVap, JEcho: good knowledge Weather tools: good knowledge DesignBuilder: good knowledge Ecotect Analysis: basic knowledge Internet and Electronic Mail: good knowledge Knowledge and application software on the Web: Firefox, Explorer, Dropbox, 4 shared

$UWLVWLF VNLOOV DQG FRPSHWHQFHV My artistic skills are related to my studies, but still related to a practical purpose. I like to seek new solutions and I'm open to new things. Drawing and sculpture: I am interested in art in general, when I can I go to exhibitions and museum collections. The most important museums that I have visited: Venice Guggenheim, Foundation Beyeler (Basel), Vatican Museums, Canova Museum in Possagno. I am also very interested at the architecture and technology solutions, and when I have a time I try to get the opportunity to visit towns and buildings of all periods of history

3DJH &XUULFXOXP YLWDH RI $UFK 0DVVLPR *DWWL


2WKHU VNLOOV DQG FRPSHWHQFHV I have a good mountain experience, being a fan of trekking. Over the years I have studied in depth the events, places, achievements and construction techniques of the First World War, and specifically in the Alps in the Veneto and Trentino. I am passionate about technology systems ancient and innovative, with a curious eye for technical details, but also everything related to large scale urban planning attracts me a lot and the very good results obtained in these studies confirm my passion for architecture to 360 degrees. I have a meticulous attitude in all my work, I'm pretty picky and I always try not to overlook anything, to understand the practicalities of it all. With the MSc degree in architecture for the sustainability I am passionate about all issues concerning the sustainability theoretical, experimental, utopian, buildable and lived, even affecting my attitude, because leading me to be very proactive about these issues.

'ULYLQJ OLFHQFH driving license B

$GGLWLRQDO LQIRUPDWLRQ

Authorize the use of my personal data in compliance with law. 196 of June 30, 2003. For more information: massimo.gatti88 @ gmail.com

$QQH[HV

%\OLQH

3DJH &XUULFXOXP YLWDH RI $UFK 0DVVLPR *DWWL


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