La Finanza Indipendente - speciale congresso 2016

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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Una scelta di campo, di valori, di etica Cesare Armellini • Presidente CONSULTIQUE

Consultique in questi anni ha creato un sentiero: siamo riusciti ad affermare la figura del consulente finanziario indipendente in Italia, smentendo tutti coloro che erano più che diffidenti sul nostro sviluppo. Siamo anche riusciti a dimostrare che i servizi degli "indipendenti" non riguardano solo la sfera dell'investitore privato, ma anche le aziende che hanno bisogno di un soggetto che riesca a dialogare con il mondo bancario. Ma non ci siamo fermati: Consultique annovera tra i propri clienti anche gli investitori istituzionali: fondazioni pubbliche, private, bancarie oltre a Confidi, sedi locali di Confindustria,

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ecc. I servizi che eroga lo studio professionale o la società di consulenza indipendente, sono diversi da quelli degli altri operatori presenti sul mercato. Ad esempio, noi trattiamo le condizioni bancarie del nostro cliente; come potrebbe fare la stessa cosa un dipendente o un agente della stessa banca? Come potrebbe consigliare l'utilizzo di altre banche? Questo spiega che non si può mescolare il concetto di consulenza "su base" indipendente con la consulenza prestata da chi È indipendente. Consultique, nata nel 2000, ha

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portato e affermato in Italia l'analisi e la consulenza f inanziaria indipendente ed ha investito in un Ufficio Studi e Ricerche indipendente dal mercato finanziario tradizionale, che assiste gli investitori e tutti i professionisti desiderosi di intraprendere questo mestiere, permettendo loro di accelerare il percorso di inserimento in questo mercato e riuscire a prestare un numero sempre più ampio di servizi. Molti investitori non sono padroni dei propri soldi, non ne hanno il controllo perché non sanno dove e come sono investiti: noi lo sappiamo benissimo. Di fronte a questa situazione quando c'è una piccola o grande crisi di mercato, i rischi insiti negli investimenti emergono in tutta la loro forza e il mancato controllo delle proprie finanze porta a perdite inattese e ingiustificate. Ma allora perché l'investitore non riesce ad avere quello che vorrebbe avere, ossia strumenti di investimento semplici, trasparenti, protezione, tranquillità? Il motivo è molto semplice; oggi chi assiste l'investitore purtroppo ha spesso un potenziale conflitto d'interesse economico che lo lega alla propria struttura bancaria e quindi deve mediare tra gli interessi della banca stessa e quelli del proprio cliente ed è qui la vera differenza tra chi è indipendente e chi non lo è.


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Benessere complessivo per i clienti, con la crescita della consulenza indipendente Luca Mainò • CONSULTIQUE

Il mercato sta attraversando una fase di cambiamento dal lato della domanda e dal lato dell'offerta. Ogni giorno intercettiamo nuovi bisogni di clienti sempre più esigenti e competenti: ereditieri, imprenditori che hanno venduto l'azienda, imprese che hanno bisogno della direzione finanziaria o investitori istituzionali che cercano un ufficio studi indipendente che li aiuti nelle decisioni. Pianificare insieme ai clienti significa permettere loro di essere tranquilli. Con il controllo della ricchezza e potendo contare in ogni momento

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sulla disponibilità dei propri averi i clienti, più sicuri, potranno dedicarsi a passioni ed hobby, godersi la vita e raggiungere un senso di benessere complessivo. Analisi e valutazione degli asset manager, individuazione degli strumenti più efficienti, valutazione dei mercati e composizione di portafogli per vari prof ili, rappresentano solo alcuni dei servizi che i fee only planners supportati dalla tecnologia e dalla nascita di intermediari più agili e "user friendly" possono erogare alla clientela privata; l'analisi di merito creditizio

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e centrale rischi o semplicemente il controllo e la gestione dei rapporti bancari sono invece gli elementi cardine della consulenza indipendente alle aziende. Nel 2018, con la partenza del nuovo Albo, ex PF e bancari potranno scegliere tra essere pagati a provvigione oppure secondo il modello fee offset, con lo "sconto" delle commissioni dalla parcella. Ci sarà però una terza possibilità, una via d'uscita dal mondo della distribuzione: cioè operare in modo totalmente svincolato da banche, intermediari o altre società prodotto e puntare su un compenso fisso concordato con il cliente (fee only), senza provvigioni/commissioni da parte di società terze. Il mercato si aspetta una maggiore concorrenza. La domanda, oltre che orientarsi verso gli istituti bancari più solidi, si sta indirizzando verso i consulenti finanziari indipendenti. Da nostre stime verif icate sul territorio, esistono almeno il doppio dei 1.500 "fee only planner" manifestatisi nella rilevazione OCF. Questi professionisti rappresentano l'offerta di consulenza indipendente che inizia a crescere ed alla quale potrà finalmente rivolgersi un numero sempre più ampio di risparmiatori italiani.


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Tecnologia al servizio dei consulenti indipendenti Giuseppe Romano • CONSULTIQUE

La tecnologia sarà sempre più importante per la f inanza e consentirà di ottimizzare le fasi a basso valore aggiunto del processo di consulenza, permettendo ai professionisti di dedicare il proprio tempo al cliente e alla definizione delle strategie di raggiungimento degli obiettivi. Ecco perché da più di 15 anni siamo concentrati sullo sviluppo della nostra "smart platform" IFAnet 4.0, la prima dedicata esclusivamente a professionisti e società FeeOnly. Il sistema che abbiamo ideato appositamente per chi presta

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consulenza indipendente contiene varie funzionalità tipiche di un robo4advisor. Nella nostra suite è possibile in forma automatizzata generare, inviare ai clienti ed archiviare raccomandazioni in un ambiente MiFID compliant con la possibilità di creare reportistica che prevede la "account aggregation", cioè l'accorpamento delle posizioni che i clienti hanno presso più banche. Con l'assistenza dell'ufficio studi è anche possibile analizzare stato patrimoniale, conto economico e cash-flow del nucleo familiare e

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fornire servizi di pianificazione previdenziale e assicurativa indipendenti, oltre che ottimizzare tutto il processo di "planning". Consultique mette a disposizione i suoi analisti, con i quali gli advisor possono costantemente interagire. Abbiamo anche sviluppato dei tools per semplif icare l'analisi della centrale rischi delle imprese che consentono, insieme al nostro software per la valutazione degli equilibri economico-patrimoniali e finanziari, di avere a disposizione in tempo reale un sistema di rating dinamico per permettere alle aziende di rafforzare il proprio potere contrattuale. Con lo sviluppo della consulenza indipendente, le banche autorizzate dai clienti metteranno a disposizione degli advisor fee only il flusso dati dei portafogli, e con notevole risparmio di tempo i consulenti riceveranno le informazioni direttamente dagli intermediari. La nostra piattaforma è già predisposta per tutte le innovazioni di processo che agevoleranno l'operatività e la prestazione della consulenza.


Non penso mai al futuro. Arriva cosĂŹ presto. Albert Einstein

BMW i8



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Gli interventi al Feeonly 2016

Andreas Beck

15 SETTEMBRE

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Mercati, consulenza e solidità del sistema finanziario

Banche, consulenti, investitori: i nuovi trend di mercato

Riccardo Ricciardi, Giuseppe Romano, Raimondo Marcialis

Pianificazione finanziaria e conti mentali: obiettivi di vita e soluzioni efficienti Simone Rosti (UBS), Roberto Albano (Unicredit), Isabella Liso (DB), Iacopo Massei (AcomeA), Andrea Faggioni (Allianz) Vincenzo Sagone (Amundi), Luca Mainò (Consultique)

Carla Rabitti Bedogni (presidente OCF), Maria Teresa Paracampo (Università di Bari), Aldo Varenna (EFPA Italia), Marco Tofanelli (Assoreti), Massimo Scolari (Ascosim), Roberta D'Apice (Assogestioni), Maurizio Bufi (ANASF), Mauro Rufini (Felsa Cisl), Cesare Armellini (NAFOP)

La sf ida italiana al futuro delle due ruote Passive is the new active: un nuovo paradigma per creare valore

Livia Cevolini

(AD Energica Motor Company S.p.A.)

Marco Tabanella (iShares Blackrock)

Investimenti socialmente responsabili: come e perchè utilizzare gli ETF

Le nuove frontiere dell'automotive

Simone Rosti (UBS ETF)

ing. Giovanni Pede - responsabile dei laboratori "Sistemi e Tecnologie per la Mobilità e l'Accumulo" presso il Centro Ricerche ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile)

Modelli e strategie per un orizzonte temporale di lungo periodo

La nutrigenomica: l'interazione tra il cibo e il nostro DNA Prof.ssa Elena Dogliotti (biologa nutrizionista e ricercatrice della Fondazione Umberto Veronesi)

Il futuro nel mercato finance? Botta e risposta tra esperti del settore Melania D'Angelo (Exane), Antonio Bottillo (Natixis)

Disintermediazione e consulenza: quale futuro per il risparmiatore Andrea Favero CFA (iShares Blackrock), Nevia Gregorini (BNP), Marcello Chelli (Lyxor), Antonio Sidoti (Wisdom Tree), Vincenzo Tedeschi (Binck Bank)

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Andreas Beck: matematico e attuario specializzato nella valutazione del rischio

Investire con i tassi zero Nicola Francia (Unicredit), Matteo Serio (AcomeA), Nicoletta Garola (Farad), Girolamo Sanseverino (GVI-Pharus), Alessandro Bruscagin (Archeide), Nevia Gregorini (BNP)

Le tecnologie emergenti che cambieranno il mondo Nicoletta Iacobacci (Director e Salon curator di Singularity University Ginevra, curatrice di TEDxTransmedia e Future media strategist)

La futurizzazione Carlo A. Pelanda - politologo ed economista

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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 remunerazione dei canali di vendita legato prevalentemente a logiche di prodotto, ma con Mifid II il tema della trasparenza e dell'attenzione ai costi e alle performance sarà molto più esplicito per i clienti. In tale contesto, i consulenti autonomi potranno contribuire a educare e rendere più consapevoli i risparmiatori italiani, un ruolo senza dubbio necessario in questo mercato.

La crescita dei consulenti indipendenti ha contribuito alla affermazione degli ETF Marco Tabanella • iSHARES

Anche quest'anno avete attivamente partecipato all'evento che riunisce tutta la community dei consulenti finanziari indipendenti FeeOnly. Quali sono i feedback derivanti dalla vostra interazione ormai pluriennale con il mondo degli indipendenti? Collaboriamo col mondo della consulenza finanziaria indipendente sin dall'avvio della nostra attività in Italia. I consulenti indipendenti storicamente sono stati tra i primi ad utilizzare gli ETF per la costruzione di portafogli e la loro crescita ha indubbiamente contribuito all'affermazione dello strumento. Il Congresso Nazionale Fee Only rappresenta ormai da anni un punto fermo nella nostra relazione con questa categoria di professionisti, un momento formativo di incontro e confronto sulle tematiche dell'industria del risparmio e sulle possibili evoluzioni in materia di consulenza. Quest'anno il numero dei partecipanti era in netta crescita, a testimonianza del maggiore interesse per una professione in fase di rilancio anche grazie alla nascita dell'albo. A vostro avviso, in qualità di emittenti di ETF, come ritenete si

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svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano vigilato dall'organismo OCF? Il nostro auspicio è che il nuovo albo rappresenti davvero un punto di svolta per la professione al quale sarà necessario affiancare una comunicazione puntuale ai clienti per evidenziare i vantaggi del servizio erogato da un consulente autonomo rispetto ai canali più tradizionali. Esistono mercati dove la consulenza indipendente rappresenta da anni la best practice e, dove questo avviene, gli ETF trovano spazio naturale. In

“c on Mif id II il tema della trasparenza e dell'attenzione ai costi e alle performance sarà molto più esplicito per i clienti” UK e Olanda l'abolizione delle retrocessioni ha reso i consulenti più inclini all'utilizzo di strumenti passivi nei portafogli per motivi di efficienza gestionale e di costo. In Svizzera le maggiori banche Private hanno già adottato modelli di consulenza a parcella caratterizzati da processi di investimento più sistematici, in cui il passivo ha un ruolo rilevante. In Italia persiste ancora un modello di

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Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Quale futuro vedete per il mercato degli ETP? Avete dei progetti in via di def inizione per consolidare e migliorare ulteriormente la vostra leadership? Ci troviamo in una fase di grande cambiamento che interessa sia il modo di costruire e gestire prodotti, che le modalità di distribuzione degli stessi. La crescita del passivo rappresenta un trend ineludibile e i principali driver per il futuro saranno l'innovazione di prodotto, nuove applicazioni per clienti esistenti, ma soprattutto l'apertura dei principali canali distributivi. La nostra strategia su questo segmento è ben delineata ma contiamo di incrementare ancora lo sforzo commerciale, soprattutto in termini di servizi offerti. La nostra ambizione è continuare a supportare al meglio i consulenti indipendenti e contribuire alla crescita e al pieno riconoscimento della categoria professionale, con l'augurio che la concorrenza in questo campo porti ad un miglioramento effettivo dell'esperienza di investimento per i clienti.


Il futuro intorno a noi clicca sulle foto per vedere l’intervento

Ing. Giovanni Pede - ENEA

Ing. Lidia Cevolini - ENERGICA MOTOR COMPANY SPA

"Le nuove frontiere dell’automotive"

"La sfida italiana al futuro delle due ruote"

Dr.ssa ElenaDogliotti - FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

Dr.ssa Nicoletta Iacobacci - SINGULARITY UNIVERSITY

“La nutrigenomica: l'interazione tra il cibo e il nostro DNA”

“Le tecnologie emergenti che cambieranno il mondo”


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Il congresso Fee Only è per noi un momento irrinunciabile Simone Rosti • UBS ITALIA

Anche nel 2016 avete partecipato al Congresso della consulenza finanziaria fee only che riunisce i consulenti e le società di consulenza. Quale è il bilancio di questi anni nel rapporto tra la vostra società e la community degli indipendenti? Per noi il Congresso Fee Only annuale è un momento irrinunciabile nel mondo della consulenza. Le opportunità di confronto con i consulenti, i dibattiti, gli scambi di idee su mercato e prodotti sono assai utili per noi. La crescita della consulenza finanziaria, in generale, e della consulenza finanziaria fee only in particolare è un dato di fatto. Spinte normative ma soprattutto un mercato più maturo e consapevole della necessità di consulenza di qualità hanno portato negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, a un contesto che pochi si sarebbero immaginati fino a qualche anno fa. A vostro avviso, in qualità di emittenti di ETF, come ritenete si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano vigilato dall'organismo OCF? C'è la consapevolezza che se si vuole un servizio di qualità o "premium"

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questo debba essere remunerato, anche per superare l'atavico conflitto di interesse. Ciò non può che far crescere il mercato della consulenza a parcella, sia da parte dei consulenti indipendenti che da operatori di estrazione bancaria. Come ha testimoniato il mercato dei financial advisors americani, c'è spazio per tutti nel fee only. Vi siete dedicati all'Italia più tardi rispetto ad altri competitor e in poco tempo siete riusciti a crearvi uno spazio con una quota di mercato significativa. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Ci può anticipare qualche iniziativa? UBS ETF continua a crescere e a consolidarsi come quarto operatore europeo, con patrimoni in gestione per circa 30 miliardi di euro, di cui 3 miliardi in Italia (fonte: ETFGI, 30 novembre 2016). L'obiettivo di UBS ETF è di continuare a investire sul mercato italiano come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni. Cioè portando nuove esposizioni, nuove soluzioni e nuovi servizi, con un'unicità di offerta che ci è stata riconosciuta dagli investitori. Infatti, quest'anno abbiamo raccolto circa

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700 milioni in Italia, con una quota di mercato di circa il 19% e vogliamo continuare su questa strada. La crescita continuerà ad avvenire tramite il servizio che forniamo ai consulenti e ai nostri clienti istituzionali, ai nuovi prodotti che lanceremo sul mercato ma anche e soprattutto grazie alla consapevolezza che per ogni prodotto sia necessario scegliere il miglior ETF (per costi, tracking, liquidità, trasparenza, puntualità nel pagamento dei dividendi, etc).


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La consulenza fee only è il modello del futuro Roberto Albano • UNICREDIT

Da molto tempo consulenti e società fee only rappresentano soggetti con i quali avete iniziato a dialogare. Quale esperienza ci può raccontare? Come si è evoluto per lei il mondo degli indipendenti? Avendo sempre lavorato in istituzioni finanziari globali, con realtà e attività in più Paesi europei ho avuto la possibilità di vedere crescere e svilupparsi i consulenti indipendenti prima al di fuori dell'Italia in paesi come il Regno Unito o la Germania. Ho sempre immaginato che questo modello sarebbe prima o poi arrivato in Italia poiché l'approccio è vincente e professionalmente credo che il lavoro sia molto stimolante. Per questo già nel 2011 avevo ritagliato all'interno della struttura bancaria per la quale allora lavoravo la giusta attenzione per questo segmento in Italia. Incominciammo a dedicare l'offerta che normalmente si limita a clientela istituzionale direttamente a quei pochi consulenti che in quel periodo in Italia si approcciavano a questa nuova attività; incominciammo a realizzare prodotti ad hoc su richiesta per tagli piccoli, a servire direttamente con i nostri servizi i cosiddetti indipendent financial advisors, offrendo quindi un vero e proprio servizio a km 0,

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portando i prodotti ed i servizi dalla fabbrica prodotto al cliente finale. Oggi i consulenti sono un multiplo di quelli che erano allora e credo sia solo la punta dell'iceberg: l'albo che partirà a gennaio 2018 rappresenta la formalizzazione di una categoria di operatori molto richiesta ed avvierà verso questa professione tanti altri attori del mercato che attendono regole e forme certe di riconoscimento di questa professione. Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? La consulenza fee only rappresenta oramai il modello del futuro. Banche, private banking ed istituzioni finanziarie sulla spinta delle prossime novità regolamentari in ottica Mifid 2 stanno impostando il loro modello di advice verso una vera e propria consulenza a parcella, un modello in cui il consulente paga una fee per la consulenza ed è questo l'unico costo che sostiene. Pertanto i consulenti indipendenti vivono un momento favorevole poiché il loro modus operandi incomincia ad essere utilizzato anche dalle istituzioni

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finanziarie: risulterà sempre piu' semplice spiegare il loro modello di lavoro. Tuttavia rimane importante che i consulenti si organizzino in realtà piu' strutturate e complete, dov'è presente un ufficio studi o un uffico advice. Credo infatti che la gestione oggi del risparmio, degli investimenti degli assets immobiliari, affrontare temi ereditari o fiscali sia complesso, in un ambiente sempre piu' competitivo: è impensabile che un consulente possa essere solo, gestire tutti questi aspetti e le relazioni con i clienti solo, senza essere parte di una struttura piu' complessa. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Quale futuro vedete per il mercato dei Certificati? Avete iniziative in atto per sviluppare la vostra quota di mercato in quest'area? Continuiamo a realizzare seminari e work shop sul fronte dell'educazione e per diffondere i nostri servizi taylor made ai consulenti indipendenti. Vogliamo promuovere la nostra piattaforma, diffonderla: tanti consulenti ancora non sanno che possiamo realizzare prodotti nella forma di certificato di investimento, bond o anche fondi per importi molto contenuti. Unicredit ha investito negli anni in una fabbrica prodotto ed una piattaforma di strutturazione ed emissione di prodotti molto avanzata: oggi, essendo partiti con grande anticipo ad investire nel segmento dei consulenti, siamo lieti di poter mettere a loro disposizione questi tools ed emissioni di prodotti dedicati.


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Il futuro? Consulenza indipendente, attenzione ai prodotti e ai clienti, maggiori competenze Isabella Liso • DEUTSCHE BANK

Da sempre avete attivamente sostenuto la community dei consulenti finanziari FeeOnly. Quali sono i feedback derivanti dalla vostra interazione con il mondo degli indipendenti? Abbiamo da sempre sostenuto la community dei consulenti indipendenti perché crediamo fortemente nelle loro potenzialità. La rilevanza che ha acquistato questa figura all'interno dell'industria ci ha dato ragione e continua a farlo. La trasparenza e la personalizzazione con cui il consulente deve lavorare per rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze del cliente finale sono la chiave di lettura di questa nuova modalità operativa. Già un po' di tempo fa avevamo affrontato lo stesso tema, e le risposte pian piano stanno arrivando sul mercato: maggiore richiesta di consulenza indipendente da parte dei clienti, maggiore attenzione ai prodotti e alle scelte di investimento, maggiore attenzione alle esigenze dei clienti, e maggiore competenza stanno portando questa community a crescere sempre di più. La preparazione di questi operatori deve necessariamente essere tale da

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consentire agli stessi di essere in grado di lavorare al meglio per il cliente finale, e questo fa sì che non ci si possa improvvisare consulenti indipendenti. A vostro avviso, in qualità di emittenti di ETF e Certificati, come ritenete si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano vigilato dall'organismo OCF? Sarà una sfida molto interessante, che si baserà tutta sulla trasparenza per il cliente finale. In tutti i mercati assisteremo ad un cambio di rotta, perché i clienti dovranno essere informati e dovranno essere messi al corrente anche di tutti i costi che

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dovranno sostenere. Io, personalmente, sono molto ottimista in questo senso. Con la MiFID2 si arriverà ad un mercato più efficiente e più trasparente e tutto a beneficio del cliente f inale. In questo ovviamente la nascita dell'albo vigilato sarà di grande aiuto, perché tutti avranno il proprio ruolo ben definito e vigilato. E sappiamo benissimo, inoltre, che il mercato degli ETF sarà quello che trarrà maggiori benefici, essendo un mercato liquido, trasparente e molto efficiente dal punto di vista dei costi. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Avete dei progetti in via di definizione per consolidare e migliorare ulteriormente la vostra quota di mercato? Saremo presenti sul mercato e come di consueto ci focalizzeremo sulle richieste che proverranno dallo stesso. In genere abbiamo sempre lavorato con molta attenzione alle esigenze e ai cambiamenti che il mercato richiede. Non anticipiamo nulla per il momento, ma di certo l'offerta verrà ampliata e riadattata in base ai cambiamenti delle situazioni cui assisteremo nei prossimi mesi.


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Consultique: un “case history” che continua da 15 anni Quindici anni a testa bassa per far crescere la propria società, passando momenti belli, come i primi corsi per i consulenti indipendenti, ma anche momenti “drammatici” quando la categoria poteva essere spazzata via dalla miopia di qualche politico. Dal palco del Feeonly 2016 è passata una storia, i 15 anni di Consultique, che è un traguardo ragguardevole per il mondo della consulenza. Una continua crescita che ha portato l’azienda a diventare il fulcro della consulenza finanziaria fuori dal settore bancario e delle reti di vendita, lavoro sottolineato dalla qualità dei suoi clienti e dalle

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analisi finanziarie che escono sui maggiori giornali finanziari italiani. Il momento della premiazione è stata una vera sorpresa per i tre soci fondatori Cesare Armellini, Giuseppe Romano e Luca Mainò, che chiamati sul palco a premiare il sindaco di Verona Flavio Tosi, venuto a dare un saluto istituzionale, si sono trovati con una loro foto alle spalle di qualche anno fa. Sotto la regia di Emanuele Armellini, a nome di tutto lo staff di Consultique, sono entrate le targhe a ricordo di questo momento e con la “complicità” di Flavio Tosi c’è stata la consegna del premio a questi bravi imprenditori che sono riusciti a sviluppare la propria azienda in un ambiente molto difficile. Qualcuno tra il pubblico ha notato qualche lacrima, trattenuta a stento, ma per fortuna l’applauso ha coperto l’emozione.

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Efficienza, qualità del servizio e strumenti di gestione attiva per la consulenza indipendente Paolo Proli • AMUNDI SGR

Dottor Proli tra le vostre soluzioni, i fondi pensione e gli ET F rappresentano quelle più apprezzate dai consulenti indipendenti. Avete in programma delle iniziative per intercettare tra gli indipendenti anche chi ha interesse per le gestioni attive? In questi anni di discesa dei rendimenti obbligazionari, abbiamo concentrato maggiormente l'attenzione su strumenti quali gli ETF, che rappresentano una soluzione efficiente in termini di costo e su SecondaPensione, che risponde alle crescente domanda di previdenza individuale e collettiva. Ciò ci ha permesso di enfatizzare il nostro ruolo di "advisor for advisors", fornendo costante supporto info-formativo all'utilizzo di questi strumenti necessario sia in relazione alla numerosità di mercati accessibili attraverso gli ETF, sia all'evoluzione della normativa relativa agli strumenti previdenziali. Ora, in considerazione dell'ulteriore evoluzione dei tassi di interesse e dei prezzi degli asset obbligazionari, credo sia inevitabile arricchire per la consulenza indipendente il novero delle soluzioni di investimento maggiormente attive che possano agevolare la ricerca di rendimento

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dei portafogli in termini assoluti e la costruzione dei medesimi in coerenza al profilo di rischio della clientela. Penso in particolare a soluzioni value azionarie quali Amundi First Eagle International Fund ma soprattutto a quei fondi absolute return che arbitraggiano asset class decorrelanti come le valute, gli spread del credito, il break-even dell'inflazione o la volatilità implicita del mercato azionario. Questi strumenti integrano le tradizionali asset class presenti nei portafogli della clientela, rispondendo contemporaneamente a due bisogni: ricerca di rendimento e preservazione del capitale. Nel 2017 la parola d'ordine continuerà ad essere "diversificazione". L'introduzione in Europa della consulenza su base indipendente quali vantaggi potrà generare per società di asset management come la vostra? La consulenza continuerà a svilupparsi nei prossimi anni; è un trend incontrovertibile, non solo in conseguenza del recepimento della normativa, quale la MIFID2. Sono certo che da ciò scaturiranno benefici per tutti in termini di qualità, trasparenza e ottimizzazione dei costi. In questo contesto, le società

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di asset management che si riveleranno vincenti sono quelle che sapranno distinguersi non solo attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche per la focalizzazione sull'efficienza e sulla qualità del servizio e della formazione che forniranno ai partner distributivi. In Amundi abbiamo investito molto in questa direzione e infatti, dopo aver aggiornato la gamma coerentemente ai bisogni dei clienti, ci siamo concentrati sullo sviluppo di nostri modelli di formazione, inserendo moduli su svariati temi tra i quali: strategia d'investimento, costruzione di portafoglio, consulenza evoluta, capacità

“La consulenza continuerà a svilupparsi nei prossimi anni; è un trend incontrovertibile” relazionali, PNL, finanza comportamentale. Con questi moduli, che noi chiamiamo "Amundi Experience", da gennaio apriremo le porte della nostra SGR ad un numero sempre più elevato di professionisti grazie all'inaugurazione di un nuovo spazio all'interno della nostra sede che abbiamo chiamato AgoraMi e che sarà dedicato alla formazione.


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È roseo il futuro dei fondi quotati e siamo solo all’inizio Matteo Serio • ACOMEA SGR

Siete tra le società più innovative nel mondo dell'asset management, come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? E' f inalmente un'opportunità concreta. E' chiaro che siamo solo all'inizio, il mercato praticamente non esiste. Il pubblico dei risparmiatori italiani è orientato prevalentemente alla Banca. Solo una nicchia si rivolge ai Consulenti abilitati all’offerta fuori sede (ex-PF). Ancora meno, a oggi, ai Consulenti finanziari autonomi (indipendenti). Occorre moltissimo lavoro di comunicazione su quali possono essere i vantaggi concreti che i risparmiatori possono trarre dai nuovi servizi introdotti dalla Mifid 2 che riguardano la consulenza indipendente. Ben vengano quindi iniziative sulla consapevolezza delle nuove possibilità a disposizione dei risparmiatori per una gestione più efficiente del proprio denaro e del suo aff ido a nuovi soggetti istituzionali. Inoltre, la consulenza è una attività molto complessa da svolgere per il CFA a livello applicazioni di front, middle e back office. Il successo di un CFA, dipenderà anche dalla qualità di servizio erogato da piattaforme che lo supportino nella reportistica al cliente, nella valutazione dei

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prodotti finanziari e nella gestione della posizione del cliente. AcomeA SGR in questo è all'avanguardia perché offre pacchetti d'investimento "smart" che consentono di gestire la posizione del cliente con algoritmi intelligenti facilmente utilizzabili dal consulente; abbiamo inoltre lanciato l'App Angel Costi, per riuscire a identificare la qualità di un fondo ex ante prescindendo dalla performance passata. Quali vantaggi potranno trarre realtà come la vostra da queste evoluzioni normative? A quanto abbiamo appreso sino a oggi dai processi di riorganizzazione dell'industria, Mifid2 incentiverà indirettamente la distribuzione di "wrapper" da parte dei canali distributivi, in sostituzione ai modelli di distribuzione di fondi multimanager "alla carta". Ritengo che il mercato si concentrerà più sulla qualità e meno sul livello delle retrocessioni. A questo processo di miglioramento parteciperanno anche i CFA, storicamente focalizzati esclusivamente sul fornire la massima qualità di servizio possibile ai propri clienti, poiché pagati direttamente da loro anziché dai prodotti che vendono. Quali sono le vostre strategie di

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crescita per il prossimo anno? Quale futuro vedete per i fondi quotati? Quali criticità avete registrato durante questi primi tempi di quotazione? Investiamo sulla tecnologia con l'obiettivo di semplificare e rendere disponibile l'investimento per tutti e per tutti i portafogli, cercando di far pagare al cliente una commissione in linea all'effettivo servizio ricevuto. Stiamo investendo molto su tools di Robot Advisory, che l'utente possa utilizzare in modo diretto o assistito da un consulente. Abbiamo lanciato Gimme5, l'applicazione che permette di crearsi un piano di accumulo direttamente sul cellulare al di fuori dei tradizionali canali, Gimme5 è, a oggi una delle prime realtà Fintech in Europa, con oltre 10.000 clienti. Il futuro dei fondi quotati è roseo. Riteniamo che molto presto, gli investitori istituzionali capiranno gli enormi risparmi in termini di back e middle office che possono essere realizzati, passando da Borsa Italiana anziché altre piattaforme. A quel punto, la domanda aumenterà e di conseguenza vedremo sbarcare a piazza affari sempre più Fund Provider. Su questo punto, Mifid2 e lo sviluppo di prodotti wrapper può essere un catalizzatore fondamentale. Le criticità dei fondi quotati sono quelle tipiche di un prodotto nuovo: inerzia verso forme più tradizionali di transazioni, diffidenza e qualche complicazione operativa. Su questo tutti gli emittenti stanno collaborando con Borsa Italiana per comunicare meglio i vantaggi della piattaforma e risolvere quelli che sono ancora aspetti IT pending.



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La consulenza indipendente si affermerà sempre di più sul mercato Nevia Gregorini • BNP PARIBAS

Da molto tempo interagite con consulenti e società fee only. Quale esperienza ci può raccontare? Come si è evoluto per lei il mondo degli indipendenti? Il modello della consulenza finanziaria indipendente remunerata esclusivamente a parcella non è in realtà una novità assoluta per l'Italia, visto che viene già offerta da diversi anni dai consulenti fee only, professionisti autonomi che non sono legati a nessun intermediario. La strada delineata dalla MiFID2 sembra essere chiara: la consulenza indipendente, specialmente se basata su di un servizio sempre più personalizzato e specializzato, si affermerà sempre di piu, come già e avvenuto nei Paesi anglosassoni. Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? L'attività dei promotori finanziari potrebbe cambiare significativamente nei prossimi anni a seguito dell'introduzione di numerose normative volte a favorire una maggiore tutela e trasparenza nei confronti dei risparmiatori. La

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nascita di un albo unico dei consulenti e delle SCF porterà senza dubbio a una maggiore concorrenza tra le diverse tipologie di professionisti che operano nel mercato, ma anche a una maggiore trasparenza che passa attraverso l'esplicitazione dei costi e l'attività di product governance. Quali vantaggi potranno trarre le banche globali come la vostra da queste evoluzioni normative? Quale futuro vedete per il mercato dei Certificati? Avete iniziative in atto per sviluppare la vostra quota di mercato? Con l'avvicinarsi dell'entrata in vigore, nel gennaio 2018, della direttiva MiFID2, abbiamo notato che un numero crescente di consulenti finanziari inizia ad interessarsi a strumenti trasparenti e liquidi quotati in Borsa, come ETF e certificati d'investimento. Si tratta di consulenti che hanno compreso che la client retention passa non solo dalla costruzione di un portafoglio ben diversif icato, ma anche dalla possibilità di cogliere trend di mercato in modo tempestivo, liquidare i prodotti in caso di necessità in maniera veloce e trasparente e ottimizzare la gestione

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f iscale. In questo contesto, i certificate permettono, da un lato, di implementare strategie di investimento alternative in un mercato dove l'obbligazionario in Euro non è più remunerativo e dall'altro di essere "coperti", entro determinati limiti, contro eventuali fasi ribassiste dei mercati. Per fare un esempio concreto, con riferimento ai certificate cash collect, a gennaio2017 sono stati scambiati circa 62 mln di euro, contro i 23 mln del 2016 , e ci aspettiamo che questo trend di crescita possa proseguire per tutto il 2017. BNP, con la sua prima emissione di cash collect a maggio 2016, ha conquistato subito una quota di mercato di tutto rispetto (5%). Nel giro di sei mesi, la market share è cresciuta fino al 32%, mese a cui risale l'ultima emissione pre-festività. Per il 2017 puntiamo a crescere ancora di più nel mercato di questi prodotti grazie a un ricco programma periodico di emissioni, che comprende i nuovissimi Fixed Cash Collect su singole azioni con durata annuale: per la prima volta BNP lancia infatti sul mercato italiano un certificate che corrisponde premi mensili in modo incondizionato, per tutta la durata della vita del prodotto e senza considerare il valore barriera. Il Fixed Cash Collect paga premi fissi mensili, indipendentemente dall'andamento dell'azione sottostante ed è particolarmente indicato per gli investitori che hanno liquidità in portafoglio da utilizzare nel breve termine, o per chi vuole avvicinarsi all'investimento azionario senza rinunciare all'erogazione di cedole mensili superiori agli attuali rendimenti obbligazionari. Inoltre, la barriera osservata solo a scadenza, è pensata per proteggere da ribassi f ino al 20% del valore iniziale dell'azione sottostante.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 Dal vostro osservatorio, quali benefici ritenete potranno trarre gli investitori dalla nuova normativa europea? L'applicazione delle nuove regole della MiFID II consentirà di assicurare una tutela sostanziale del cliente finale, prevenendo o limitando qualsiasi potenziale fonte di pregiudizio per gli investitori sia nella fase di ideazione dei prodotti, sia durante tutta la "vita" degli stessi.

Regole UE: verso una maggiore tutela del risparmiatore Roberta D’Apice • ASSOGESTIONI

Tra un anno verrà recepita in Italia la nuova Direttiva Europea MiFID2. Quale sarà per voi l'impatto sul mercato della gestione del risparmio e degli asset manager in particolare? L'applicazione delle nuove regole della Mifid 2 in tema di product governance e in tema di

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professionalità del consulente finanziario. La MiFID II e le future misure di secondo livello impongono a intermediari produt tori e distributori di considerare l'interesse del cliente in ogni fase del processo produttivo e distributivo.

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Quali opportunità intravedete per gli operatori del settore alla luce della partenza del nuovo Albo unico, con l'ingresso ufficiale nell'albo di consulenti autonomi (indipendenti) e società di consulenza (SCF)? L'istituzione del nuovo Albo unico permette di vigilare sui requisiti richiesti per la professione del consulente e per vigilare sui comportamenti degli iscritti, a beneficio soprattutto del cliente finale.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Portafogli durevoli per affrontare il mercato Antonio Bottillo • NATIXIS

Dottor Bottillo la vostra società riunisce alcuni tra i marchi più prestigiosi dell'asset management, apprezzati anche dai consulenti indipendenti. Avete in programma delle iniziative per intercettare sempre di più l'interesse dei clienti che amano il modello fee only? Il nostro impegno a livello internazionale e locale è da tempo attento a rispondere alle esigenze dei clienti in termini non solo di prodotti e servizi, ma soprattutto attraverso l'offerta della necessaria attività di consulenza, di formazione e sensibilizzazione che stiamo continuando a implementare e a sviluppare per i vari attori del mercato, siano essi soggetti istituzionali, consulenti finanziari e private banker. Siamo presenti durante il corso dell'anno a tutti i principali eventi dell'industria dove organizziamo seminari e workshop di formazione. Nel 2016 abbiamo organizzato un roadshow su tutto il territorio italiano che ci ha permesso di trasferire ai consulenti ulteriori contenuti e supporto per la costruzione di portafogli più robusti, un'iniziativa che intendiamo riproporre anche nel 2017. Ai private banker e ai consulenti offriamo, inoltre, l'attività di consulenza del nostro team Portfolio Research & Consulting che

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sottopone a una approfondita analisi i portafogli creati dai consulenti finanziari. Nel 2017 forniremo gli aggiornamenti delle nostre survey che mirano a dare indicazioni sulle reali esigenze dei clienti e su come affrontare i mercati i quali, secondo le nostre recenti indagini, continueranno a muoversi all'insegna della volatilità. Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza e della distribuzione alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita del nuovo albo unico italiano dei consulenti e delle SCF? Con la Mifid 2 il cliente torna finalmente al centro dell'attenzione e tutti i player della consulenza edella distribuzione finanziaria si stanno muovendo affinché sul mercato si affermi finalmente un modello che abbia come priorità quella di favorire i risparmiatori nel raggiungimento degli obiettivi di investimento. A fare la differenza saranno gli attori in grado di introdurre l'innovazione necessaria affinché questi obiettivi possano essere ben definiti. Il processo di cambiamento interesserà anche i clienti, che da risparmiatori si dovranno trasformare in investitori di lungo periodo. Ne deriva che gli sforzi delle società di consulenza e di distribuzione dovranno essere tesi

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verso una maggiore educazione finanziaria dei clienti, colmando nel più breve tempo possibile l'ampio gap culturale che ancora esiste. Il mondo della consulenza finanziaria dovrà ridefinire il rapporto con i clienti, all'insegna della massima trasparenza dei costi e delle politiche di remunerazione del servizio. Anche l'industria del risparmio gestito dovrà fare la propria parte, con l'obiettivo di avere risparmiatori più consapevoli e abbandonando logiche di marketing orientate alla creazione di prodotti che mirano a sfruttare determinati trend. La Mifid 2 introdurrà inoltre una serie di regole specif iche sulla cosiddetta governance del prodotto. Da un lato, i produttori saranno chiamati a definire e applicare un processo di approvazione per ogni strumento f inanziario prima della sua commercializzazione, mentre i distributori dovranno elaborare strategie distributive appropriate rispetto alle caratteristiche del mercato di riferimento per cui il prodotto è concepito. L'introduzione in Europa della consulenza su base indipendente quali vantaggi potrà generare per società di asset management come la vostra? L'affermazione a livello europeo di un modello di consulenza indipendente favorisce tutte le società di gestione che hanno la mission di fornire soluzioni concrete ai bisogni dei clienti e che in questi anni hanno acquisito un vantaggio competitivo. Grazie alle proprie affiliate internazionali, Natixis Global Asset Management continuerà a essere un partner di riferimento per tutti i consulenti indipendenti, fornendo loro indicazioni operative, sia sotto il profilo dei mercati sia in termini di attitudini degli investitori e risparmiatori, e, parallelamente, divulgando l'approccio Durable Portfolio Construction finalizzato alla costruzione di portafogli in grado di affrontare in modo più consapevole il complesso contesto di mercato.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Requisiti minimi di product governance: il mercato selezionerà i migliori Marcello Chelli e Vincenzo Saccente • Societe Generale-Italia

Quali vantaggi potranno trarre le banche d'investimento come la vostra dalla nuova normativa Mifid 2? I requisiti richiesti dalla MIFID 2 sono fortemente indirizzati al mondo della distribuzione che rappresenta, e continuerà a rappresentare, un'attività rilevante per Societe Generale. Gli emittenti bancari dovranno ottemperare agli obblighi richiesti in modo appropriato e proporzionato, tenendo in considerazione la natura dello strumento finanziario, il servizio di investimento offerto e il target market del prodotto. E' importante notare che questi requisiti in termini di product governance comportano importanti sviluppi e sforzi che non tutti manufacturer saranno in grado di apportare. Ad esempio, nel Regno Unito, i requisiti dell'FCA, in termini di Product Governance, hanno già causato l'uscita di alcuni emittenti dal mercato. Simili tendenze potrebbero essere osservate anche con la MIFID 2.

Societe Generale continuerà a puntare su una diversificazione della gamma, la quale copre sia prodotti di trading che prodotti di investimento, avendo come obiettivo finale la soddisfazione delle varie esigenze degli investitori in termini di esposizione, rendimento, protezione, etc.. Ad esempio, per le Obbligazioni, vi sarà diversificazione in termini di valute ma anche di emittenti, i quali potranno essere, oltre ad SG, anche entità sovranational di rating AAA. Per quanto riguardano i certificati, la differenziazione delle asset class di

Quale futuro vedete per il mercato dei Certificati e dei bond in Italia? Avete iniziative in atto per sviluppare la vostra quota di mercato?

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riferimento sarà connessa con lo sviluppo di prodotti che consentano di ottimizzare il profilo rischio/rendimento, a beneficio finale del cliente. Un esempio in tale contesto è rappresentato dai Cash Collect PLUS+, certificati innovativi che forniscono sempre più protezione del capitale rispetto agli standard Cash Collect mantenendo, allo stesso tempo, un livello interessante di rendimento. Ovviamente SG fornisce anche strumenti di trading come i Certificati a Leva e i Covered Warrant che si adattano a logiche di breve termine.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

MiFID II: verso la consulenza a pagamento Davide Pelusi • MORNINGSTAR

Tra un anno verrà recepita in Italia la nuova Direttiva Europea MiFID II. Quale sarà per voi l'impatto sul mercato della consulenza e della distribuzione? Descritta come un codice unico per regolamentare gli organismi finanziari in Europa dopo un periodo caratterizzato da conflitti di interesse, la direttiva si propone di aumentare la tutela degli investitori e la trasparenza, incrementando potenzialmente la standardizzazione dei prodotti e la stabilità degli investimenti finanziari. Il processo di adeguamento delle società di consulenza finanziaria e gli asset manager europei è già in atto, ma richiede tempo e soprattutto preparazione e supporto. Noi di Morningstar ci attendiamo che l'attuale ondata di nuove regolamentazioni fornirà un ulteriore stimolo ai trend già emersi nell'ambito dei servizi finanziari. La MiFID II in Europa, così come la nuova norma sul "dovere fiduciario" del Dipartimento del lavoro (DOL) negli Stati Uniti o la Retail Distribution Review nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e adesso anche in Sud Africa, stanno accelerando il cambiamento all'interno dei processi di controllo e governance dei servizi con cui i

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consulenti e i gestori patrimoniali offriranno le loro prestazioni e il modo in cui milioni di investitori vi accederanno. Che opportunità intravedete per gli operatori del settore, alla luce della partenza del nuovo Albo unico, con l'ingresso ufficiale nell'albo di consulenti indipendenti e società di consulenza? Per i consulenti e gli investitori finali, le norme in arrivo catalizzeranno ulteriormente il movimento verso la consulenza a pagamento, favoriranno la popolarità dell'investimento a basso costo e non necessariamente solo passivo, il sorgere di portafogli modello e l'adozione di modelli di consulenza evoluta e personalizzata supportati da strumenti di consulenza automatizzati. Tuttavia, sono diverse le sf ide da affrontare: come coniugare i crescenti adempimenti normativi con l'attività e il servizio personalizzato, semplificare in un contesto di regole più complesse, preservare i margini in un contesto di ricavi più diff icili e costi potenzialmente crescenti o ancora più in generale far convergere il valore per il cliente con il valore per il consulente finanziario. Su questi temi, il nuovo trend del Fintech, che

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include anche il "robo-advice", può rappresentare un'opportunità anche per i consulenti indipendenti per automatizzare le risposte ai requisiti di conformità normativa e aumentare l'efficienza condividendo i costi e ricavando tempo per un maggiore interazione face-to-face con il cliente. Nel lungo termine ci aspettiamo di vedere molte più persone in grado di gestire meglio le proprie finanze sia attraverso un maggiore accesso alla consulenza e all'informazione, sia mediante l'utilizzo di consulenti evoluti per bisogni complessi sia mediante strumenti automatizzati per esigenze di base. Quali potrebbero essere secondo voi i riflessi di MiFID II sul mondo dell'asset management? Le nuove normative stanno spingendo ulteriormente gli asset manager a concentrarsi sui costi, sulla trasparenza nel pre e post vendita e sui processi di governance e controllo del collocamento. I gestori saranno tenuti a coprire i costi di ricerca in modo pubblico e trasparente, portando gli asset manager a una migliore definizione e attribuzione di budget dedicati alla ricerca non più ribaltabili sull'investitore. La pressione sui profitti si farà sentire in particolare sugli asset manager di medie/piccole dimensioni, meno in grado di assorbire i costi di ricerca nei conti economici aziendali. I nuovi requisiti sulla trasparenza dell'investment research potrebbero causare un effetto sproporzionato sui loro modelli di business e c'è da aspettarsi, quindi, che gli asset manager facciano scelte più ponderate e di maggiore qualità nel selezionare i loro provider. La MiFID II accentuerà questi trend e Morningstar già affianca attivamente asset manager, banche, reti e distributori nella fase di adattamento dei loro modelli di business.



La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Nuove opportunità offerte dalla tecnologia e dalla digitalizzazione Manuel Noia • PICTET Asset Management Ltd - Italia

Cosa vi aspettate per il futuro del risparmio gestito in Italia? La struttura italiana di Pictet Asset Management si colloca tra le prime società di gestione estere sul mercato italiano, con circa 20 miliardi di Euro di patrimonio in gestione. Parafrasando un recente studio di KPMG dal titolo "Investing in the future" possiamo arrivare ad ipotizzare la necessità che l'industria debba addirittura ripensare se stessa per la sua stessa sopravvivenza. Le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall'inesorabile processo di digitalizzazione in corso nel paese porteranno l'investitore del futuro ad essere più preparato finanziariamente e a voler essere coinvolto in prima persona nelle scelte allocative dei propri risparmi, richiedendo non solo buone soluzioni di investimento, personalizzate sulle proprie reali esigenze di vita, ma anche una esperienza di consumo gratificante e soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Lo scenario proposto da KPMG è avvincente e, al tempo stesso, sfidante per la nostra industria, a volte autoreferenziale e restia al cambiamento. In quali ambiti si registrerà il maggiore impatto derivante dalla futura implementazione in Italia della direttiva Mifid2?

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L'introduzione della nuova direttiva europea di fatto è destinata a cambiare un modello distributivo che si è consolidato negli ultimi trent'anni. È indubbio che l'adozione della Mifid2 comporterà una serie di modifiche onerose per gli intermediari, ma i recenti episodi conseguenti agli scandali di alcune banche venete e toscane sono esempi emblematici di una distribuzione ancora molto carente in termini di adeguatezza. L'obiettivo della Mifid2 è certamente condivisibile, visto che assicurare più tutela ai risparmiatori e più trasparenza in tema di costi e commissioni sono obiettivi meritori: al tempo stesso, però, in Pictet Asset Management riteniamo che l'implementazione di questa direttiva imporrà un cambiamento nel modello di business dell'industria del risparmio gestito, stimolando banche e reti a strutturarsi diversamente a seconda del canale di riferimento. A tal proposito, riteniamo che il mercato si dividerà in due grandi segmenti: il Retail e il Private. Il segmento Retail continuerà ad essere basato su sul brand, sul rapporto con il consulente e presumibilmente lavorerà su un livello commissionale simile all'attuale, a nostro parere sostenibile nel tempo. Il segmento Private invece crediamo che dovrà strutturarsi su un modello di advisory fee-only,

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slegato quindi da condizionamenti legati al prodotto come le retrocessioni delle case-prodotto, analogamente a quanto già avviene nell'ambito della Consulenza Finanziaria Indipendente. In tal senso, il modello fee only può sicuramente spingere ad una maggiore e migliore concorrenza nell'ambito della fornitura di servizi d'investimento alla clientela privata, e conseguentemente determinare una riduzione complessiva dei costi a carico dei risparmiatori. Riteniamo altresì che questo modello possa attrarre una nuova fetta di potenziali clienti che finora, per diversi motivi, non hanno ancora deciso di affidare i propri risparmi a professionisti dell'investimento. Quali sono le strategie in Italia di Pictet Asset Management per il 2017 in termini di innovazione di prodotto e di attività di marketing? Dal punto di vista dei prodotti, nel 2017 lanceremo almeno tre nuove soluzioni d'investimento. Si tratta di un nuovo fondo flessibile multi-asset, con un profilo di rischiorendimento più basso rispetto al nostro best-seller Pictet-MAGO (Multi Asset Global Opportunities), di un nuovo comparto azionario long/short focalizzato sulle azioni europee, e di un nuovo fondo azionario multitematico, con un livello di concentrazione del portafoglio molto più elevato rispetto ad uno dei nostri "classici", ossia il Pictet-Global Megatrend Selection. Lo stesso approccio strategico è alla base della crescente attenzione al tema dell'educazione finanziaria degli investitori privati e della costruzione del Digital Brand dei consulenti finanziari. In Pictet siamo infatti convinti che queste siano due leve fondamentali per prepararsi al meglio ad affrontare gli investitori del futuro.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 mercato. Il mondo della produzione si polarizzerà quindi tra grandi player (anche attraverso processi di fusione e acquisizione) e piccole boutique.

Nuovo scenario: da prodotti a servizi, grandi player e piccole boutique Giuliano D’Acunti • INVESCO ITALIA

Dottor D'Acunti, siete un asset manager globale, come si è evoluto per voi il mondo della consulenza f inanziaria? E quello della distribuzione? Negli ultimi anni abbiamo assistito in Italia ad un innalzamento della competizione, che ha favorito un generale miglioramento nella qualità del servizio, avvicinandoci finalmente alle esperienze del mondo anglosassone. La pressione è salita a tutti i livelli della catena di produzione del valore: clienti più preparati e "multitasking" impongono un aggiornamento professionale più intenso e puntuale ai consulenti, che a loro volta spingono le reti a competere su formazione, piattaforme digitali e supporti come mai prima d'ora. Crediamo che la strada percorsa sia molta, ma tanto ancora c'è da fare: le ricerche di settore indicano il nostro Paese come fanalino di coda nella preparazione finanziaria media dei clienti e nella consapevolezza con la quale assumono importanti decisioni di investimento. Questo sarà il terreno sul quale competere nel prossimo decennio. Come pensate che si svilupperà il

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mercato alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'Albo unico dei consulenti finanziari in Italia? I recenti aggiornamenti normativi non fanno altro che formalizzare un processo che è già in corso. I maggiori vincoli posti ai sistemi di incentivazione dei distributori, peraltro mutuati ancora una volta da USA e UK, premeranno l'acceleratore su due trend che sono in atto da tempo: uno spostamento del focus dal prodotto al servizio e una polarizzazione del mercato. Emergerà chi sarà in grado di mettere a disposizione dei distributori una vera piattaforma di servizi, strumenti, informazioni e approfondimenti per coadiuvare le reti ad aumentare il valore aggiunto offerto ai singoli clienti, cosa che il mercato oramai impone. La qualità dei prodotti sarà, sempre di più, un presupposto irrinunciabile, e non più un elemento qualificante. E questo ci porta al secondo trend: per garantire un'offerta che sia all'altezza delle aspettative in ogni scenario di mercato sono necessarie forti economie di scala nella ricerca e sviluppo. In alternativa, optare per la specializzazione in nicchie di

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Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Ci potete anticipare il lancio di nuovi prodotti? I segnali che ci arrivano dal mercato confermano un forte interesse per le soluzioni multi-asset e liquid alternative, apprezzate per la loro capacità di migliorare l'efficienza dei portafogli clienti. Non dimentichiamo l'income, un approccio all'investimento capace di colmare quel gap di rendimento tra le aspettative dei clienti, rimaste alte, ed un mondo che si è progressivamente appiattito sui "tassi zero". Sono questi i temi sui

“clienti più preparati e "multitasking" impongono un aggiornamento professionale più intenso e puntuale ai consulenti” quali Invesco focalizzerà i propri sforzi di sviluppo e promozione nel prossimo futuro.



La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Retail Distribution Review: cosa succede in UK? Daniele Barzaghi e Beatrice Mancini • CITYWIRE

Dalla sua entrata in vigore nel 2013, la Retail Distribution Review (RDR) inglese è stata considerata da tutti i consulenti finanziari europei il precedente da studiare per meglio comprendere gli effetti della prossima direttiva Ue Mifid 2. Allo stesso modo, le due normative puntano infatti ad alzare il livello di cerficazione dei consulenti finanziari, vietare le commissioni offerte dalle case prodotto, ampliare la gamma di investimenti possibili ed eliminare le spese di gestione a favore di una parcella anticipata.

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La RDR ha effettivamente rivoluzionato il mercato britannico, rendendo i consulenti finanziari più preparati e considerati socialmente, “Alcuni investitori se ne sono andati, ma la maggior parte è rimasta, più interessata alla buona gestione del proprio patrimonio” aumentando l'attenzione alle esigenze dei clienti e riducendo il ruolo delle banche a favore di un'advisory realmente indipendente. Gli effetti negativi, come è noto, sono

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stati la scomparsa della metà dei professionisti (da 40mila a 22 mila) e il sostanziale abbandono della clientela più piccola, in particolare nelle grandi città. Come oggi in Italia, le paure nel Regno Unito riguardavano il cambiamento del modello di business e di procedure di remunerazione, oltre che l'adozione di nuovi standard regolatori e il superamento di esami professionali durante la carriera. I consulenti hanno così reiniziato a studiare, sono passati alla parcella legata alle masse gestite e hanno esteso le proprie competenze alla pianificazione patrimoniale generale, modificando per questo le proprie reti e strutture lavorative. Il passaggio è stato anticipato da colloqui con i clienti e da ripetute newsletter informative: alcuni investitori se ne sono andati, ma la maggior parte è rimasta, più interessata alla buona gestione del proprio patrimonio che scoraggiata dal pagamento di una parcella. Le retribuzioni dei consulenti sono diminuite, ma è stato così salvato un comparto guidato da procedure non più sostenibili.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Aumento della domanda per la consulenza a parcella Alessandra Annoni • Banca IMI

Da alcuni anni Banca IMI dialoga con advisor indipendenti e SCF. Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza indipendente nei prossimi anni? Come si evolverà di conseguenza il mondo degli strumenti di investimento? Il mondo dei consulenti indipendenti è destinato ad avere una forte espansione nei prossimi anni. Per questo motivo da diversi anni Banca IMI partecipa ad iniziative come il Congresso della Consulenza Indipendente, grazie al quale ha l'opportunità di interagire con i professionisti capendone esigenze e necessità. Per i prossimi anni ci attendiamo un incremento degli investitori che si rivolgeranno ai consulenti a parcella, i quali si troveranno a dover gestire un numero sempre più elevato di portafogli con strutture ed esigenze differenti. In questo senso il mondo dei prodotti di investimento si sta evolvendo per rispondere alle diverse esigenze del mercato. Banca IMI mette a disposizione del professionista della finanza una vasta gamma di prodotti quotati sui mercati regolamentati, come i Certificate e le obbligazioni,

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che consentono un'eff icace diversificazione di portafoglio, oltre a permettere l'implementazione di strategie di investimento con diversi profili rischio-rendimento. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Quale futuro vedete per il mercato dei Certificati e dei Bond? In che direzione vanno i nuovi prodotti che andrete a quotare? Banca IMI cerca da sempre di capire le esigenze e le richieste del mondo del risparmio in modo da offrire sul mercato quei prodotti che meglio si adattano alla domanda di strumenti di investimento. Per questo motivo Banca IMI continuerà ad investire sulla crescita del mercato dei Certificate e delle obbligazioni anche nel 2017. In particolare si amplierà la gamma delle obbligazioni denominate Obbligazioni Collezione, grazie alle quali gli investitori hanno la possibilità di diversificare il portafoglio potendo scegliere tra 10 diverse valute di denominazione e ottenere rendimenti interessanti anche in una fase di mercato come quella attuale, caratterizzata da forte incertezza e

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tassi di interesse prossimi allo zero; inoltre si prevede di incrementare l'offerta di Certificati di Investimento, dando all'investitore la possibilità di scegliere tra diverse strutture con una più ampia gamma di sottostanti. All'offerta di nuovi strumenti, Banca IMI affianca, attraverso il proprio sito www.bancaimi.prodottiequotazion i.com, servizi post vendita volti a diffondere la conoscenza dei prodotti di investimento, oltre che garantire all'investitore opportuna trasparenza e fornire tutte quelle informazioni utili al fine di comprendere il funzionamento degli strumenti finanziari.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Tra vigneti e relax alla ricerca del benessere “Tra vigneti e relax alla ricerca del benessere... e dell’eccellenza enogastronomica”, sono questi i due temi che hanno caratterizzato la presenza delle due aziende che hanno voluto aff iancare il Feeonly2016 in due piacevoli momenti. Cristina Bertello (nella foto), responsabile delle relazioni esterne del Relais San Maurizio 1619, ha prima presentato al suo desk la bellezza della struttura, splendida location immersa nelle Langhe, e poi ha premiato il fortunato vincitore del weekend estratto tra i partecipanti della due giorni sul lago di Garda.

Consulente finanziario indipendente, ma anche imprenditore del vino, Claudio Corna (nella foto con Giuseppe Romano e Debora Rosciani), quest’anno ha voluto essere presente con una piacevole sorpresa, uno spumante doc biologico dell’Oltrepò Pavese che è stato omaggiato a tutti i partecipanti alla fine della kermesse. La sua avventura con l’azienda Castel del Lupo è iniziata nel lontano 1974 e la sua ricerca della qualità senza compromessi, con importanti investimenti tecnologici, ha portato i suoi vini ad essere apprezzati in Italia e nel mondo.

(www.relaissanmaurizio.it)

(www.casteldellupo.it)

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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Albo: riconoscimento e istituzionalizzazione della consulenza Francesco Lomartire • SPDR Etf Italy

Sostenete da anni i consulenti finanziari fee only e le società di consulenza. Quale è il bilancio del rapporto tra la vostra società e la community degli indipendenti? Indubbiamente siamo molto soddisfatti dalla quantità e qualità dell'interazione con i consulenti indipendenti. La riprova al di là dei volumi sempre crescenti dei nostri etf su Borsa Italiana è la continua richiesta di informazioni e approfondimenti sui nostri strumenti che proviene da questo segmento. Un altro elemento è la presenza costante di SPDR etf all'interno dei portafogli promossi dalle società di consulenza indipendente o dai consulenti più attivi nella comunicazione attraverso le riviste di settore o siti web dedicati al personal financial planning. Ci piacerebbe evolvere in questo rapporto e individuare, oltre ai prodotti stessi, degli altri spunti di riflessione con i professionisti e cercare di fornire degli strumenti adeguati per supportare la consulenza rivolta ai loro clienti. Negli Stati Uniti SPDR ha maturato una forte esperienza in questo senso mettendo a disposizione una serie di tool interattivi utili per la pianificazione finanziaria da parte dei consulenti. A vostro avviso, come si svilupperà

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il mercato della consulenza e della distribuzione alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano vigilato dall'organismo OCF? Confidiamo in uno sviluppo dei servizi di consulenza che premi la competenza dei singoli consulenti attraverso in primis il riconoscimento del contributo del professionista nelle varie fasi del processo: dall'individuazione dei bisogni del cliente fino alla misurazione e monitoraggio dei risultati conseguiti. La crescente concorrenza nell'offerta dei servizi consulenziali porterà benefici in termini di maggiore sofisticazione, ampliamento degli strumenti accessibili e utilizzo di strumenti tecnologici a supporto delle decisioni di investimento. L'albo oltre a costituire un presupposto per “tool interattivi utili per la pianificazione finanziaria da parte dei consulenti” lo svolgimento e il riconoscimento del ruolo del professionista consentirà di istituzionalizzare l'oggetto della consulenza stessa favorendo la creazione di best practices e intervenendo nella definizione degli ambiti di attività. Un mercato maturo ed evoluto necessità di regole chiare, di

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trasparenza e fiducia: elementi che la presenza di un organismo di controllo può monitorare e rafforzare. Inf ine una parola meritano anche i tanti professionisti che hanno dedicato la propria attività da tanti anni alla consulenza, nella fase più pioneristica, e che vedono finalmente riconosciuta a tutti gli effetti la propria professionalità agli occhi della comunità finanziaria. Sul fronte più ampio dell'offerta dei servizi f inanziari inutile non sottolineare gli effetti dirompenti che la Mifid II porterà, effetti già ampiamente visibili nell'organizzazione degli intermediari che si sono già posizionati per beneficiare della nuova normativa avviando vere e proprie divisioni dedicate alla consulenza con vari livelli di accesso al servizio. Gli etf in tale contesto stanno già beneficiando ampiamente delle prime forme di consulenza evoluta promossa da intermediari bancari e non grazie alla flessibilità ed economicità che li caratterizza e si candidano come strumenti di punta per la costruzione dell'offerta finale. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Ci può anticipare qualche iniziativa? Dal punto di vista dei prodotti il nostro obiettivo è lo sviluppo nei comparti dove abbiamo svolto un ruolo maggiore negli ultimi anni in particolare gli investimenti settoriali, il reddito fisso e le strategie smart beta. Per quanto riguarda i servizi guardiamo sicuramente con attenzione all'advisory, sia esso a fronte impronta tecnologica o più discrezionale. L'anno che si sta per concludere ci vede secondi per raccolta a livello europeo; ci piacerebbe su questa base affrontare il 2017 consolidando la nostra presenza nella consulenza indipendente e continuando ad assistere di pari passo alla crescita di SPDR e di questo segmento. Continueremo a investire nella ricerca a supporto dei temi di investimento in maniera tale da offrire sempre spunti interessanti e angolazioni differenti.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Consulenti finanziari? L’unione fa la forza Marco Muffato • BLUERATING

Il Vostro giornale da sempre segue il mercato della consulenza finanziaria e della distribuzione. Come vede l'evoluzione di questo mercato alla luce delle recenti novità legislative (Mifid2 e albo unico dei consulenti)? Il mondo della consulenza finanziaria sta procedendo a passi spediti verso un nuovo assetto che conferirà sempre maggiore professionalità sia alle società del settore sia ai consulenti finanziari, siano essi abilitati all'offerta fuori sede che autonomi. La Mifid 2 farà trasferire l'accento nell'attività di supporto agli investitori dal prodotto alla consulenza e questo anche per quanto riguarda la remunerazione dei cf abilitati all'offerta fuori sede, per i quali crescerà la rilevanza delle commissioni da advice. Ne beneficerà l'immagine del settore in termini di maggiore trasparenza.

organizza l'IT Forum di Rimini che è un appuntamento da sempre molto seguito dai professionisti della consulenza. Nella prossima edizione, il 18 maggio, si svolgerà la premiazione dei "Bluerating Awards" riservati ai migliori consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede. Prossimamente non escludiamo iniziative ad hoc anche per i consulenti autonomi che è un target di lettori che ci interessa molto.

Avete dei nuovi progetti per presidiare sempre di più il mondo dei consulenti finanziari ed in particolare quelli indipendenti e delle società di consulenza fee only? La nostra casa editrice BFC ha rilevato Spring Eventi, la società che

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Consulenti fuori sede, consulenti indipendenti "autonomi", società di consulenza: secondo voi, quali sono gli obiettivi comuni a cui potrebbero lavorare insieme? L'unione può fare la forza su diversi versanti: penso per esempio a battaglie comuni sulla fiscalità della consulenza finanziaria a pagamento e poi su temi come l'educazione f inanziaria e la formazione.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 nel senso di più credibili.

Come capire le esigenze degli investitori? Interagendo con i consulenti indipendenti Melania D’Angelo • EXANE

Da alcuni anni interagite con il mondo dei consulenti indipendenti e delle società fee only. Quale esperienza ci può raccontare? Come si è evoluto per lei il mondo degli indipendenti? L'interazione con i consulenti indipendenti é per noi un momento fondamentale per capire le esigenze degli investitori. Ed è proprio da questo confronto, da cui è emersa la difficoltà di generare rendimento attraverso i motori classici in un mondo a tassi zero, che è nata la gamma "Crescendo Rendimento", composta da certificati con cedola condizionata mensile quotati su Sedex e EuroTLX. In un mercato che si caratterizzava, fino a quest'anno, per la presenza di prodotti con cedola annuale, i nostri certificati con flusso cedolare mensile hanno da subito registrato un grande successo presso gli investitori che ne hanno apprezzato i molteplici vantaggi, cioè la probabilità di ricevere un flusso cedolare nel corso dell'anno, la possibilità di ottenere un rendimento corposo a fine anno nonché la maggiore stabilità sul secondario.

del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? L'entrata in vigore della MiFID 2 e la tanto attesa creazione di un albo dei consulenti indipendenti rappresentano, secondo noi, due driver importanti per il mondo fee only. L'introduzione di nuovi obblighi di trasparenza per le società prodotto dovrebbe, infatti, portare un numero crescente di investitori a rivolgersi ad un consulente a parcella. Mentre la creazione di un albo ad hoc favorirebbe lo sviluppo di tale figure perché le renderebbe più istituzionali,

Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza alla luce

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Dovendo acquisire quote di mercato strappandole ai grossi competitor bancari, la vostra realtà ha puntato sul mondo dei private e degli advisor. Quale futuro vedete per i Certificati? Abbiamo avviato lo sviluppo del mercato italiano dei consulenti indipendenti puntando su soluzioni innovative frutto di un'attività di Ricerca cross-asset indipendente ad elevato valore aggiunto. Sebbene non manchino le sfide, il mondo dei Certificati ha sicuramente ancora spazio per crescere. Per favorirne lo sviluppo, continueremo, come fatto in questi anni, ad ascoltare i bisogni dei clienti, ad adattare la nostra

“i nostri certificati con flusso cedolare mensile hanno da subito registrato un grande successo presso gli investitori” expertise alle loro esigenze, a promuovere eventi di formazione, e ad arricchire con nuove funzionalità il nostro sito pubblico (https://www.exane.com/italiancer tificate) per rendere il più possibile disponibili le informazioni sui prodotti emessi e listati su Sedex o su Eurotlx.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

I consulenti indipendenti vinceranno la sfida Massimo Siano • ETF SECURITIES

Avete contribuito a sviluppare in Italia il mercato degli ETP. Cosa ci può raccontare di questa esperienza? La strategia di ETF Securities nel mercato italiano si può riassumere in 4 principi fondamentali: 1) Solidità 2) Idee 3) Specializzazione 4) Patrimonio culturale Quando parlo di finanza con il cliente, nessuna riunione è uguale all'altra. Su questo siamo davvero alternativi. Nella nostra gamma di prodotti di nicchia siamo stati pionieri in tanti settori, nel 2003 abbiamo sviluppato il primo Exchange Traded Commodity (ETC) al mondo legato al prezzo dell'oro, nel 2005 i primi ETC al mondo su Brent e WTI, nel 2006 la prima piattaforma di ETC su materie prime, nel 2009 la prima piattaforma di ETC sui cambi, nel 2014 il primo ETF sull'indice MSCI China A e il primo ETF sulla robotica. Quando in alcuni investimenti diventati chiave si arriva prima degli altri e con anni di anticipo, la vita è più facile.

nascita dell'albo unico italiano vigilato dall'organismo OCF? Quando entrai in Italia nel 2007, nessuno conosceva me, la società ed i prodotti e soprattutto non avevamo distribuzione. Oggi tutto sembra facile ma il successo non è arrivato per caso. “Sono convinto che per i consulenti indipendenti il 2018 potrebbe essere come il nostro 2007” Sono convinto che per i consulenti indipendenti il 2018 potrebbe essere come il nostro 2007. I consulenti indipendenti vinceranno la sfida prima o poi ma devono iniziare a lavorare con i clienti già adesso. Forse il processo potrebbe sembrare lento ma le rendite di posizione in Italia stanno scomparendo.

Come ritenete si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della

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Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Quale futuro vedete per il mercato degli ETP? Mi piace andare dal cliente e parlare di mercati. Credo di avere il prodotto vincente per il prossimo anno: ETFS US Energy Infrastructure MLP GO UCITS ETF (isin: IE00BHZKHS06). Ho la fortuna di quotare l'unico ETF che investe nelle società che costruiscono SOLO gasdotti e oleodotti ?americani. Chi ha seguito la campagna elettorale negli USA sa bene cosa voglio dire. Incrociando 2 cartine geografiche, quella dei nuovi oleodotti/gasdotti assieme a quella della degli stati che hanno fatto vincere Trump ho scoperto delle cose interessanti. Non contento ho pure controllato i contributi elettorali delle stesse società che fanno oleodotti e gasdotti. Stesso risultato. Ecco perché nel 2017 parlerò molto con gli investitori italiani delle infrastrutture "Midstream" ovvero quelle società americane specializzate nella costruzione e licenza di oleodotti e gasdotti. Queste imprese hanno finanziato i candidati repubblicani che hanno vinto negli Stati centrali. Gli Stati centrali sono stati fondamentali per la vittoria di Trump. Gli eletti adesso renderanno il favore incentivando progetti d'investimento, ma dove? Scommetto sulla chiusura del cerchio: le infrastrutture energetiche.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 della diffusione tra i risparmiatori Italiani della consapevolezza che questa modalità di investimento è "ideale" per i risparmi familiari "di lungo periodo".

Value Investing per partecipare ai rendimenti reali di business di alta qualità Girolamo Sanseverino • GVI RESEARCH

Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? Riteniamo che l'avvento della MIFID 2 porterà finalmente una nuova aria di modernità nel mercato del risparmio, portando maggiore trasparenza e minore conflitto di interessi tra le reti di collocamento ed i risparmiatori Quali vantaggi potranno trarre realtà specializzate come la vostra da queste evoluzioni normative? L'avvento della MIFID 2 porterà ad un forte sviluppo del settore dei consulenti indipendenti e delle relative masse: questo nuovo quadro comporterà una maggiore efficienza nella allocazione dei risparmi ed un maggiore interesse verso realtà di nicchia (società di ricerca e/o piccole società di gestione operanti a livello europeo) che, come noi di GVI Research, puntano sulla specializzazione, sulla indipendenza e sull'allineamento degli interessi, come fattori distintivi e qualificanti rispetto ai prodotti creati con logiche di mass-market offerti dalle grandi case di gestione e distribuiti dalle grandi reti.

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Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno e quale futuro vedete per il value investing? Il nostro è un progetto con un orizzonte temporale di lungo periodo, che ha come obbiettivo primario la sensibilizzazione dei risparmiatori italiani ai vantaggi dell'investimento nella economia reale tramite l'acquisto di azioni di società di alta qualità: secondo noi si deve passare dal concetto di creare rendimenti finanziari "giocando in borsa" al concetto di partecipare ai rendimenti reali generati dai business di alta qualità acquistando si, in borsa le relative azioni, ma con un orizzonte di lungo termine e facendo attenzione al "valore intrinseco" del business sottostante. Questa filosofia di investimento denominata Value Investing, del resto molto semplice ed intuitiva, è praticata da decenni e con estremo successo da investitori del calibro di Warren Buffet, ha avuto come precursore l'illustre professore John M. Keynes ed è molto diffusa anche tra i risparmiatori "retail" dei mercati USA e UK. La nostra idea è che il Fondo Pharus Global Value Equity, che investe sui mercati azionari globali appunto con una filosofia Value, potrà beneficiare

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Quali sviluppi vedete per i fondi quotati? Ad oggi il mercato dei fondi aperti quotati è ancora abbastanza asfittico, tanto che il Fondo Pharus Global Value Equity con la classe QH (Isin LU1371515880 a "cambi coperti") che cuba solo €6m, detiene il primato di essere la più grande classe di un Fondo Azionario quotato in borsa. Contiamo sul fatto che la crescita delle masse riferibili ai consulenti indipendento porteranno maggiore ossigeno al segmento. Quali criticità avete registrato durante questi primi tempi di quotazione? La lentezza della crescita del settore è chiaramente dovuta alla ritrosia di alcuni grandi players che non vedono di buon occhio il segmento lanciato dalla Borsa in quanto permette al risparmiatore di accedere al risparmio gestito a costi molto inferiori a quelli praticati sul mercato retail. Riteniamo che con l'avvento della MIFID2 tale situazione dovrebbe lentamente migliorare puntando ad una maggiore efficienza e trasparenza.



La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 nostri attraverso una rete di promotori per cui operiamo in assenza di conflitto di interessi. Siamo quindi molto sensibili al modello della consulenza finanziaria indipendente remunerata esclusivamente a parcella verso cui spinge la direttiva Mifid 2 e ci auguriamo che un numero sempre maggiore di clienti retail ne possa comprendere il valore.

Consulenti finanziari indipendenti su BinckTV Vincenzo Tedeschi • BINCK

Come vedete il mercato della consulenza finanziaria e della distribuzione alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? E' l'occasione, attesa da tempo, per rafforzare la competitività dell'intero settore degli intermediari finanziari. Le nuove regole in tema di comunicazione vanno nella direzione di una maggior trasparenza a vantaggio dei risparmiatori finali. Di pari passo ci attendiamo un complessivo miglioramento della qualità del servizio offerto da parte degli operatori. Insomma con potrà che innescarsi un circolo virtuoso a

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beneficio di tutti. Quali vantaggi potranno trarre le banche online innovative come la vostra dalla nuova normativa? Quali sono i plus del vostro approccio? Uno dei nostri fattori più distintivi è la totale indipendenza da gruppi bancari che ci garantisce la possibilità di fare scelte autonome nell'interesse esclusivo dei nostri clienti. Non “Essendo una banca 100% online senza sportelli per noi è importante farci apprezzare creando delle occasioni di visibilità fisica sul territorio” collochiamo sul mercato prodotti

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Avete iniziative in atto per sviluppare la vostra quota di mercato nel trading e nel supporto ai consulenti indipendenti? Abbiamo in programma di intensificare le iniziative della nostra Academy, il programma di formazione permanente di Binck. Essendo una banca 100% online senza sportelli per noi è importante farci apprezzare creando delle occasioni di visibilità fisica sul territorio. Proprio su questo punto crediamo si possano sviluppare delle sinergie importanti con i consulenti fee only che sono fortemente radicati a livello locale. Inoltre siamo sempre molto felici di ospitare in BinckTV i consulenti che vogliono prendere parte al nostro approfondimento settimanale sui mercati obbligazionari e approfittare di quest'iniziativa per farsi conoscere da un pubblico più ampio.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Martina Musaio (voce), Gian Marco Salcioli (batteria), Carlo Macchiaroli (basso elettrico), Roberto Crivelli (tastiere), Sebastiano Chirigoni (chitarra elettrica), Massimo Piccardo (chitarra elettrica), Michele Lanza (mixer)

BANK-IN’ BAND e Consultique per la solidarietà al Feeonly 2016 Quest'anno la sera del 15 settembre nelle scuderie di villa Pellegrini Cipolla ad allietare la serata sono arrivati i Bankin' Band, un gruppo pop-rock nato a Milano nell'autunno del 2013 e composto da colleghi di Banca IMI accomunati dalla passione per la musica. Nati a fine 2013 Il loro scopo è divertirsi e far divertire, con un repertorio di successi rock e dance anni '70-'80-'90, facendo benef icenza. E qui, con il gancio di Consultique, nasce il rapporto con la famiglia Biondan che da anni porta avanti un bellissimo progetto per i giovani del nord-est del Brasile. PÀO DA VIDA Il progetto Pào Da Vida nasce grazie alla fonderia Biondan nata a Verona negli anni '50 grazie ad Arturo e Walter Biondan. La famiglia Biondan nel 1993, con il denaro destinato ai regali natalizi della loro clientela, ha l'idea di costruire una scuola nelle favelas di Vila Cafetera - Sao Luis in Brasile. L'iniziativa ha subito entusiasmato Walter e Arturo Biondan e i loro figli e dopo vari colloqui con Suor Armida Terraneo, che dal lontano 1980 vive in Brasile, i lavori iniziano, in una realtà di disoccupazione, droga e degrado ambientale e sociale. La struttura si chiamerà "Pào da Vida" il Pane della V ita e sorgerà in via Fratelli Biondan n°1. Nel Nordest del Brasile il 75% dei bambini vive in famiglie dove il reddito mensile è di c.a. € 50, metà di un salario minimo. La scuola, per questi bambini e ragazzi, diventa l'unico mezzo per aspirare ad una vita dignitosa. Il "Pào da vida" ora è una realtà consolidata da parecchi anni ed i ragazzi lo frequentano in due turni, mattino e pomeriggio, ricevendo un pasto gratuito al giorno. La scuola fornisce anche visite pediatriche, dentistiche e psicologiche. Era chiaro e si avvertiva che in quei luoghi si stava COSTRUENDO IL FUTURO per questi ragazzi. La scuola Pào da Vida è frequentata da 1836 bambini e ci

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lavorano circa 150 persone tra insegnanti e personale di servizio. Ci sono tre laboratori: Taglio e cucito (attualmente produce le divise della scuola); Informatica (frequentato dai ragazzi più grandi); Parrucchiere (attualmente utilizzato dai bambini della scuola e delle loro mamme). Il desiderio di Suor Armida è di sfruttare questi laboratori per conferire diplomi professionali. La scuola fornisce anche visite pediatriche, dentistiche e psicologiche. In questa realtà di favelas, dove le case sono di fango, prive di acqua potabile ed energia elettrica, dove le fognature sono a cielo aperto con conseguenti malattie e la condizione di ragazza madre è quella abituale, la casa missionaria e la scuola costituiscono l'unico punto di riferimento. Consultique d’accordo con la Bank-in’ Band ha deciso di devolvere il loro compenso al Pào De Vida. Un contributo che assieme ad altri permetterà al centro di svilupparsi e seguire ancora più bambini.

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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Termina l’era del cliente distratto e inconsapevole Francesco D’Arco • ADVISOR

Anche quest'anno come media partner avete attivamente partecipato alla buona riuscita del 6° Congresso FeeOnly. Avete dei nuovi progetti per presidiare sempre di più il mondo dei consulenti finanziari ed in particolare quelli indipendenti e le società di consulenza fee only? Come testata ci auguriamo di assistere finalmente, nel 2017, alla nascita uff iciale dell'Albo dei consulenti con l'ingresso dei professionisti indipendenti e delle società fee only. I numeri emersi dalla rilevazione OCF, svolta tra giugno e ottobre 2016, confermano la vivacità del settore e l'interesse per questa professione. Advisor seguirà con attenzione gli sviluppi dell'industria e nel corso del nuovo anno daremo sempre più visibilità al mondo fee only. A riguardo lanceremo, nel corso dei primi mesi del 2017, una rubrica dedicata a questi professionisti: interviste dedicate, inchieste e approfondimenti che avranno come obiettivo quello di fare chiarezza su un business ancora poco raccontato e non adeguatamente descritto dai media in questi anni.

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Il vostro giornale da sempre segue il mercato della consulenza finanziaria e della distribuzione. Come ritiene si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano vigilato dall'OCF? Il 2017 sarà a tutti gli effetti un anno di transizione per l'industria della consulenza f inanziaria e della distribuzione. Il rinvio del recepimento della MiFID 2 al 2018 ha solo posticipato il d-day della nuova era, ma non credo che assisteremo a un rallentamento dell'evoluzione del

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mercato. Tutti gli operatori, volenti o nolenti, si sposteranno verso una maggiore trasparenza. Ma la vera rivoluzione riguarderà, a mio avviso, l'approccio dei risparmiatori. I clienti, con l'avvento della MiFID 2 e con la nascita dell'Albo vigilato da OCF - e quindi con la "comparsa ufficiale" sul mercato dei consulenti indipendenti - impareranno a prestare sempre maggiore attenzione alle informazioni fornite e alle caratteristiche dei professionisti/delle società che forniranno i vari servizi di advisory. L'era del cliente inconsapevole e distratto credo che stia volgendo al termine. Quali vantaggi potrebbero esserci per gli investitori? Se la MiFID 2 e le altre direttive europee (penso a PRIIPS e UCITS) andranno nella direzione annunciata, si delineerà uno scenario positivo per gli investitori che, finalmente, avranno la possibilità di poter reperire informazioni chiare su singoli prodotti e servizi e, soprattutto, riusciranno f inalmente a confrontare con semplicità le varie proposte ricevute dai diversi attori del mercato.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Quotazione dei fondi: facilità d’accesso ed efficienza Pietro Scibona • BANCA DEL SEMPIONE

Come pensate che si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? Riteniamo, ma certamente auspichiamo, che si sviluppi in Italia un vero network di consulenti, professionalmente preparati e in grado di interloquire con i risparmiatori in modo indipendente. Attraverso una comunicazione chiara che eviti la creazione di false aspettative e la presentazione di prodotti trasparenti si favorirà certamente un aumento della cultura finanziaria del risparmiatore e, in ultima istanza, una selezione di prodotti gestiti priva di conflitti di interesse. Quale futuro vedete per i fondi quotati? Quali vantaggi potranno trarre realtà come la vostra da queste evoluzioni normative? E' innegabile che il sistema bancario italiano, in parte, rappresenti ancora un freno allo sviluppo di questo canale di vendita. Riteniamo sia solo una questione di tempo ; prima o poi tutti potranno accedere a questo nuovo canale e sarà chiaro che si tratta di una modalità molto

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efficiente. La nostra realtà offre prodotti che riteniamo possano tranquillamente competere con case prodotto piu' “Riteniamo che anche il consulente più attento possa trovare in noi una struttura aperta al dialogo, al confronto e anche a forme di collaborazione” grandi e conosciute. Naturale auspicare che questo nuovo canale, privo di alcune barriere all'ingresso attualmente presenti, costituisca per noi una opportunità. Ci può parlare delle vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Dopo una serie di ritardi, ci affacciamo finalmente al 2017 con alcune classi della nostra Sicav che inizieranno la quotazione sulla Borsa Italiana. Base Investments Sicav è nata da oltre 10 anni. I nostri prodotti si sono sempre rivolti a un pubblico retail e negli ultimi anni abbiamo ulteriormente intensificato gli sforzi per rendere i prodotti efficaci quanto alle esigenze di chi desidera avere a disposizioni prodotti che, con le chiare e differenti politiche di investimento, consentano tuttavia

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di incontrare il favore dell'investitore di medio-lungo periodo. E' attraverso il diverso mix con cui si combinano i comparti, oltre che con una politica di comunicazione chiara, onesta e molto trasparente, che contiamo di poterci offrire come valido interlocutore per molti investitori privati. Riteniamo che anche il consulente più attento possa trovare in noi una struttura aperta al dialogo, al confronto e anche a forme di collaborazione volte a quello che noi riteniamo sia oggi un punto fondamentale: la comunicazione. I nostri sforzi saranno volti a migliorare questo punto: vogliamo far capire chi siamo, quali sono i nostri obiettivi e come contiamo di perseguirli. Per molti investitori il processo di investimento dura molti anni, tuttavia spesso siamo testimoni di decisioni presa in modo affrettato in base a indicatori parziali e che si rivelano quindi totalmente ineff icienti. Attraverso il nostro approccio all'investimento vorremmo essere davvero in grado di trasmettere all'investitore qual è il nostro approccio, quali i nostri punti di forza e anche naturalmente quali le aree che vedono meno "sul pezzo". In conclusione, riteniamo che i prodotti ci siano, i nostri sforzi saranno diretti a comunicare cosa l'investitore si deve aspettare da questi.



La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Oro fisico nei portafogli per ridurre il rischio Graziella Gagliardi • divisione OROvilla della 8853 SPA

Quest'anno avete partecipato al Congresso FeeOnly. Quali sono i feedback derivanti dalla vostra interazione con il mondo degli indipendenti? FeeOnly 2016 è stato il nostro primo vero incontro con il mondo della finanza indipendente, target sul quale puntiamo da tempo in quanto libero da vincoli. Abbiamo avuto la conferma che la domanda c'è e che la professionalità del Consulente Indipendente permette di poter liberamente consigliare al cliente di equilibrare il proprio portafoglio investito anche con questo vero e proprio "asset" facilmente convertibile in caso di necessità di liquidità. Le dinamiche operative sono poco conosciute e con i nostri consulenti ed il nostro portale di servizi orovilla.com possiamo fare la differenza al servizio di professionisti ed investitori.

volatilità dei mercati. L'oro ha una limitata relazione con azioni ed obbligazioni in quanto si muove in direzione opposta rispetto agli altri prodotti finanziari. A differenza di azioni, obbligazioni e titoli di stato, l'oro fisico non è un pezzo di carta il cui valore dipende dalla capacità di chi lo ha emesso, bensì un metallo nobile tangibile ed indistruttibile, facilmente custodibile e convertibile in liquidità immediata ed in ogni valuta in ogni tempo. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Avete dei progetti in via di definizione per sviluppare la vostra quota di mercato?

Siete specializzati in oro fisico, perchè secondo voi è necessario ed utile investire nel metallo giallo? L'aggiunta di oro in un portafoglio d'investimenti è un ottimo diversificatore che consente di ridurne il rischio nel caso di forte

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La nostra divisione OROvilla è in continua crescita e questo grazie soprattutto al passaparola dei network di operatori ed alle nostre azioni di web marketing Il 2017 vedrà il restyling del nostro portale di servizi online pronto per permettere all'investitore di trovare un vero e proprio spazio dedicato ed al consulente di poter gestire le richieste in modo più sistematico per conto del cliente. Puntiamo molto sul Conto in Oro che permette al cliente di investire e disinvestire quando lo desidera e senza vincoli né di quantità né di tempo e senza costi di gestione.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 di risparmio e più trasparente a tutto vantaggio del mercato stesso. Quando parlo di trasparenza non mi riferisco ai costi che il risparmiatore sottoscrive per un determinato prodotto. Tutti siamo consumatori e l'aspetto del costo è sempre relativo, l'importante che io conosca perfettamente cosa sto comprando e se quel determinato prodotto è adeguato al mio tipo di esigenza.

Con Mifid2 prodotti più adeguati al profilo, maggiore concorrenza, riduzione dei costi e più trasparenza Paride Cleopazzo • FinanciaLounge

Dottor Cleopazzo, tra un anno sarà recepita in Italia la nuova Direttiva Europea MiFID2. Quale sarà per voi l'impatto sul mercato della consulenza e della distribuzione? Intanto occorre dire che la direttiva è molto ampia. In particolare dal punto di vista dell'adeguatezza dei prodotti che vengono collocati a tutto vantaggio di una maggiore tutela dei risparmiatori. Infatti, per la prima volta sono introdotte misure specifiche in tema di soluzioni d'investimento che obbligano le società a realizzare prodotti adatti alle specifiche esigenze di chi li sottoscrive. E queste disposizioni sono estese anche a chi li distribuisce. Per quanto riguarda il modello distributivo e della consulenza credo che in definitiva non cambierà molto rispetto all'attuale modello italiano, anche perché MiFID2 non impone un modello unico, ma lascia all'industria della distribuzione e della consulenza la possibilità di organizzarsi in modo abbastanza ampio. Al contrario, MiFID2 inciderà molto sull'aspetto dell'informativa e renderà chiara ed evidente la struttura dei costi sostenuti dal risparmiatore, compresi quelli relativi a eventuali premi incassati dall'intermediario e/o dal

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consulente. In estrema sintesi, MiFID2 introduce elementi positivi per il mercato: prodotti più adeguati al profilo del cliente, una maggiore competitività e concorrenza che dovrebbe portare ad una riduzione dei costi collegati e una distribuzione più trasparente a tutto vantaggio del risparmiatore. Quali opportunità si intravedono per gli operatori del settore, alla luce della partenza del nuovo Albo unico, con l'ingresso ufficiale nell'albo di consulenti autonomi (indipendenti) e società di consulenza (SCF)? Un aspetto importante sarà l'aumento della competitività tra gli operatori siano essi Consulenti con abilitazione fuori sede sia professionisti indipendenti o Società di consulenza finanziaria: l'opportunità e la sfida maggiore gravitano su chi svolge il lavoro di consulente finanziario. Ma anche l'industria del risparmio gestito benef icerà di una maggiore competitività poiché si dovrà pensare a soluzioni d'investimento e prodotti finanziari adatti alla tipologia del cliente. Questo è senz'altro positivo. Quindi si dovrebbe andare verso un mercato più adeguato per tipologia

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Avete in programma delle nuove iniziative? Ci può anticipare qualcosa? Chiudiamo un 2016 eccellente sotto il prof ilo sia del business sia dell'affermazione di FinanciaLounge che si consolida come il sistema evoluto di informazione dedicato al risparmio, all'economia e alla finanza. Adottiamo i più elevati standard

“MiFID2 inciderà molto sull'aspetto dell'informativa e renderà chiara ed evidente la struttura dei costi sostenuti dal risparmiatore” qualitativi fornendo a risparmiatori e investitori professionali uno strumento d'informazione unico per le loro scelte d'investimento, e questo ci ha permesso di acquisire molti lettori in più rispetto al 2015. Un grande riconoscimento è arrivato anche da Flipboard, la più importante applicazione Social Media usata da milioni di persone nel mondo che ha inserito nel canale Finanza la nostra informazione. Per il 2017 sono già in programma lo sviluppo di nuovi servizi informativi per i nostri lettori. In tal senso abbiamo già finito tutti i test ed è già operativo il modulo integrato per l'avvio di interviste, approfondimenti e dibattiti in diretta televisiva - anche in modalità LiveEncypted per un pubblico selezionato - dai nostri studi di registrazione di Milano.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Soluzioni uniche “dividend weighted” con indici proprietari Antonio Sidoti • WISDOMTREE

Avete partecipato anche quest'anno al Congresso FeeOnly di Lazise. Quali sono i feedback derivanti dalla vostra presenza all'evento della consulenza indipendente? E' stata una grande opportunità per ottenere un riscontro dai consulenti indipendenti presenti in Italia, un settore che si conferma in forte espansione. Abbiamo incontrato investitori davvero sofisticati che si sono dimostrati sempre piu' alla ricerca di soluzioni di investimento quotate per i portafogli dei clienti e desiderosi di più scoprire maggiori opportunità per implementare l'asset allocation con ETF ed ETP da un punto di vista sia strategico sia tattico includendo strumenti a leva per le strategie di copertura. Come ritenete si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo unico italiano vigilato dall'organismo OCF? Alla luce della prossima entrata in vigore della direttiva MiFID II, riscontriamo una crescente domanda di prodotti efficienti e trasparenti. A WisdomTree, ci poniamo l'obiettivo di offrire agli investitori soluzioni che consentano di colmare facilmente

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eventuali lacune di esposizione di mercato che hanno nei loro portafogli. La nostra opinione e che probabilmente ci sara' piu' spazio per le strategie smart beta che possono essere un buon strumento per l'asset allocation strategica nei portafogli con approccio buy-hold e possono fornire anche migliori rendimenti adeguati per il rischio. Siamo pionieri dell'approccio dividend weighted con soluzioni uniche attraverso i nostri indici proprietari. Crediamo quindi che i dividendi possano offrire un valore aggiunto: storicamente i dividendi e i titoli a dividendo hanno superato l'inflazione e dispongono del potenziale per offrire reddito, crescita e apprezzamento del capitale. Inoltre, ponderiamo i nostri indici per dividend stream definito come la somma dei dividendi liquidi di tutte le società all'interno dell'indice, le cui ponderazioni costituenti sono determinate dal contributo proporzionale di ciascuna impresa a questo numero aggregato. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Quale futuro vedete per il mercato degli ETP? Avete dei progetti in via di

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definizione per sviluppare la vostra quota di mercato? Ci poniamo sempre l'obiettivo di offrire nuove e innovative soluzioni tra le diverse asset class, che possano aiutare gli investitori ad affrontare condizioni di mercato complesse, come i tempi recenti hanno dimostrato. Volatilità e incertezza sono stati temi sensibili nel terzo trimestre, con Brexit, le elezioni americane e il referendum italiano che hanno giocato un ruolo importante nell'attuale ambiente economico. In tale contesto, abbiamo visto gli investitori esprimere molteplici idee sulla direzione di tutte le asset class, sfruttando l'ampia offerta dei nostri ETF Ucits compliant WisdomTree e dei Boost ETP. In particolare, le strategie azionarie quality dividend growth hannno dimostrato di essere particolarmente interessanti per gli investitori insieme a quelle short e leverage che coprono differenti asset class.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

I risparmiatori capiranno la differenza tra gli operatori presenti sul mercato Massimiliano Volpe • WALL STREET ITALIA

Anche quest'anno come media partner avete attivamente partecipato alla buona riuscita del 6° Congresso FeeOnly. Avete dei nuovi progetti per presidiare sempre di più il mondo dei consulenti finanziari ed in particolare quelli indipendenti e le società di consulenza fee only? Abbiamo sempre seguito da vicino il mondo della consulenza finanziaria, sia quello legato al mondo bancario che quello del mondo fee only. Tra i nuovi progetti spicca la nuova sezione dedicata al private banking nella quale sono presenti approfondimenti legati ai professionisti del settore che sempre di più abbracceranno un modello di lavoro orientato al wealth management. Non solo consulenza agli investimenti ma pianificazione a tutto tondo del patrimonio, da quella assicurativa fino all'art advisory. Ci parla delle novità che vi riguardano? Dallo scorso numero di ottobre abbiamo cambiato nome al nostro magazine ora Wall Street Italia che dà l'addio, dopo cinque anni, al mensile F - Financial Magazine, ma che ne prosegue lo spirito.

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L'integrazione della nostra casa editrice con il gruppo Triboo ci ha permesso di intessere rapporti con una testata storica presente sul web da oltre dieci anni quale, appunto, wallstreetitalia.com. Abbiamo quindi deciso di unire le forze per essere ancora più vicini ai lettori e per farvi sapere, un pò prima degli altri, cosa succede nel mondo dei mercati e della consulenza, anticiparvi tendenze e ragionare insieme. Il baricentro del magazine sono sempre il mondo della consulenza finanziaria italiana, il risparmio gestito e il private banking. A questi temi abbiamo affiancato inchieste sul campo e nuove rubriche che forniscono indicazioni per la gestione degli investimenti e della vostra attività professionale. Il vostro giornale da sempre segue il mercato della consulenza finanziaria e della distribuzione. Come vede l'evoluzione di questo mercato alla luce delle recenti novità legislative legate a Mifid2 e al nuovo Albo unico italiano? Inevitabilmente la direttiva Mifid2 spingerà il settore della consulenza verso un cambiamento nei modelli

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di remunerazione, specialmente per la fascia di clientela più evoluta. In futuro l'asset allocation diventerà una commodity a cui si affiancheranno, complice anche l'avanzamento demografico, servizi più complessi quali la gestione del passaggio generazionale o l'ottimizzazione del patrimonio immobiliare o aziendale. In questo contesto il modello basato sulle retrocessioni sarà difficilmente sostenibile. In questa direzione il nuovo Albo unico della consulenza finanziaria consentirà una maggiore trasparenza per tutti gli operatori del settore e i risparmiatori potranno scegliere se aff idarsi ad un consulente autonomo o uno legato al mondo bancario. Le dinamiche che favoriscono questa scelta sono molteplici ma riteniamo che, dopo un periodo di rodaggio, i risparmiatori saranno in gradi di percepire l'effettiva differenza tra i diversi operatori presenti sul mercato.



La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Dalla Spagna soluzioni efficienti ed asset manager esperti Valentina Autiero • MCH INVESTMENT

Avete avuto un primo contatto con il mondo dei consulenti indipendenti e delle società fee only al congresso 2016. Chi è MCH? Cosa si aspetta dal mercato italiano? MCH Investment Strategies é una agencia de valores spagnola fondata nel 2008 con l'idea di introdurre in Spagna, Italia e Portogallo alcune boutiques di gestione, specializzate in specifiche asset classes e che contino su portfolio managers di comprovata esperienza, con track records lunghe e di successo. La nostra idea é individuare e rendere accessibili agli investitori del Sud Europa prodotti finanziari di alta qualitá, che si configurino come reali eccellenze nell'asset class di riferimento. Dopo aver acquisito una forte presenza nel mercato iberico, consideriamo l'Italia come il naturale sviluppo del nostro business e riteniamo che il percorso tracciato da Mif id2 possa generare un aumento della domanda di prodotti di qualitá e non di massa e i comparti di cui ci occupiamo sono, a nostro parere, strumenti molto appetibili per il pubblico della consulenza indipendente, come destinatario di un'offerta piú accurata e ricercata.

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Come si svilupperà per voi il mercato della consulenza alla luce di MiFID2 e del nuovo albo italiano dei consulenti e delle SCF? L'enfasi posta da Mif id2 sulla consulenza indipendente rappresenta a nostro parere un'opportunitá cruciale per realtá come la nostra, generando l'esigenza di un aumento della qualitá dell'offerta e di una ricerca piú attenta e puntuale di strumenti finanziari di reale valore che possano fare la differenza nel portafoglio di un cliente. Ci auguriamo dunque che le novitá normative supportino il nostro sforzo volto a dare visibilitá e generare interesse verso prodotti finanziari estremamente validi ma non ancora conosciuti dal grande pubblico. Dovendo acquisire quote di mercato

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strappandole ai grossi competitor a quali nuove iniziative state pensando? Lo sviluppo della nostra attivitá in Italia rappresenta per noi una prioritá, siamo giá attivi nel territorio da diversi anni e riteniamo che i tempi siano maturi per incrementare la nostra presenza in termini di persone ed eventualmente di prodotti, ma solo nel caso in cui dovessimo individuare gestori e strumenti che rientrino nei nostri target qualitativi. Ció porta con sé l'idea e l'esigenza di acquisire visibilitá attraverso l'organizzazione di eventi mirati, nonché la partecipazione a manifestazioni piú ampie ed eventualmente lo sviluppo di partnerships con realtá locali che condividano il nostro approccio al business.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Con MiFID 2 maggiore trasparenza, attenzione ai costi e alle perfomance Stefano Gaspari • MONDOHEDGE

Dottor Gaspari, il mercato della consulenza f inanziaria sta attraversando una fase di profondo cambiamento: quale è la sua valutazione? Vediamo con favore tutte le novità normative volte a favorire una maggiore tutela e trasparenza nei confronti dei risparmiatori. I cambiamenti che verranno apportati dalla Mifid II in particolare potranno portare una maggiore consapevolezza da parte del cliente sui costi in relazione alle prestazioni offerte e questo potrebbe favorire un innalzamento della qualità dei servizi offerti dai consulenti.

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Quali vantaggi intravede per gli investitori alla luce della nuova normativa che in Italia darà il via all'Albo unico dei consulenti finanziari? Ci potrà essere maggiore concorrenza tra le diverse tipologie di professionisti che operano nel mercato, posto che il modello della consulenza finanziaria indipendente remunerata esclusivamente a parcella verso cui spinge la direttiva Mifid II non è una novità assoluta per l'Italia visto che viene già fornita da anni dai consulenti fee only. Con i vostri magazine specializzati

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presidiate le aree degli investimenti alternativi e degli ETP. Avete dei progetti nuovi in cantiere? Continueremo a monitorare da vicino questi strumenti che stanno vivendo una rapida evoluzione negli ultimi anni. Inoltre, le nostre attenzioni sono rivolte alle attività e agli investimenti degli investitori istituzionali, come Fondi pensione, Casse di previdenza e Fondazioni di origine bancaria, e allargheremo il nostro campo di azione a nuove tipologie di investitori istituzionali.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Con MiFID2 e nuovo Albo partirà un circolo virtuoso a vantaggio del sistema Luigi Brunetti • LA FRANCAISE

Come si è evoluto per voi il mondo della consulenza finanziaria? E quello della distribuzione? Il processo di evoluzione in atto sta portando il modello tradizionale di distribuzione verso quello più evoluto di consulenza. La convergenza dei due modelli verso quello a maggior valore aggiunto porterà necessariamente a dare sempre meno attenzione alla pura vendita e sempre più attenzione al supporto da parte del consulente in favore dell'investitore nelle sue scelte di investimento. Come pensate che si svilupperà il mercato alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'Albo unico dei consulenti finanziari in Italia? Il recepimento di Mifid2 e la nascita dell'Albo unico dei consulenti finanziari rappresentano due facce della stessa medaglia, essendo due fattori strettamente connessi al percorso di evoluzione in atto: sempre meno vendita e sempre più consulenza. Il primo risultato sarà un crescente livello di qualità del servizio a favore dell'investitore. Il percorso di evoluzione qualitativa non

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terminerà però qui e andrà necessariamente a toccare tutti i soggetti che fanno parte di questo sistema. Il circolo virtuoso che ne scaturirà non potrà che favorire una maggior consapevolezza nelle scelte di investimento dell'investitore, una

“Il primo risultato sarà un crescente livello di qualità del servizio a favore dell'investitore.” crescente attenzione al ruolo di consulente dell'operatore finanziario e una focalizzazione maggiore del gestore a favore degli ambiti nei quali è in grado di dare valore aggiunto al sistema.

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Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? L'evoluzione normativa porterà dei vantaggi per asset manager come voi? La Française intende proporsi sia sui propri mercati domestici e sia su quelli dove intende operare in maniera stabile a favore degli investitori istituzionali e dei consulenti finanziari. Anche in Italia La Française andrà a fare leva sulle migliori competenze della casa. In questa fase, peraltro, tali competenze risultano particolarmente appetibili poiché si concentrano, sia nel comparto obbligazionario e sia in quello azionario, sulla gestione Absolute Return e sulla ricerca di Income. In aggiunta alle classi di attivo più tradizionali, la casa continuerà a proporsi per quelle classi in cui La Française può vantare una storia particolarmente importante e di successo, come ad esempio Investimenti Sostenibili e Real Estate. Siamo certi che l'evoluzione in atto della normativa andrà a premiare case di gestione come la nostra che fanno della qualità il proprio marchio di fabbrica.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

La maggior concorrenza porterà il cliente a scelte più consapevoli Cristina Conti • LAMIAFINANZA

Tra un anno verrà recepita in Italia la nuova Direttiva Europea MiFID2. Quale sarà per voi l'impatto sul mercato della consulenza e della distribuzione? Le premesse ci sembrano molto buone. La direttiva punta a maggiore trasparenza, maggiore tutela per gli investitori, maggiore concorrenza tra figure professionali alle quali l'utente può scegliere di rivolgersi. Per quanto riguarda la consulenza, è importante che il cliente sia in grado di capire per quale servizio sta pagando, e quanto gli costa. Quali opportunità intravedete per gli operatori del settore, alla luce

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della partenza del nuovo Albo unico, con l'ingresso ufficiale nell'albo di consulenti autonomi (indipendenti) e società di consulenza (SCF)? Sono sempre stata convinta della necessità di riconoscere e sviluppare anche in Italia la consulenza indipendente, pagata a parcella dal cliente. Credo che sia necessario superare alcune resistenze e barriere culturali, perché i risparmiatori italiani sono un po' pigri, e tendono a mantenere le loro abitudini. Ma credo anche che, di fronte da un lato alla crisi di sfiducia nei confronti delle banche, dall'altro alla crescente complessità dei mercati, ci siano le premesse per l'affermazione della

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consulenza indipendente. Ci parli di voi. Avete in cantiere nuove iniziative di cui ci vuole anticipare qualcosa? Le nostre testate giornalistiche (oltre a Lamiafinanza.it, Lamiaprevidenza.it e Lamiafinanza-Green.it) hanno sempre puntato sull'indipendenza e sull'educazione finanziaria dei lettori: crediamo infatti che un investitore informato sia un investitore più capace di tutelarsi e di scegliere ciò che è più conveniente per lui. Per questo crediamo che il nostro lavoro possa efficacemente accompagnare questa nuova evoluzione del mercato finanziario italiano.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017 l'interazione real-time con il cliente, il reporting trasparente, l'educational, l'utilizzo diversi strumenti di contatto (call, video, smatphone, ecc…). Una giusta combinazione di professionalità, contatto e condivisione "umana" unita alla semplicità e agli automatismi delle dotazioni "tecnologiche" consentono di concretizzare l'idea.

Professionalità, rapporto umano e tecnologia i nostri plus Stefano Sardelli • INVEST BANCA

Come vedete il mercato della consulenza finanziaria e della distribuzione alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? La normativa imprime un'accelerazione ad una tendenza già in atto, il cliente sempre più desidera essere affiancato da un consulente nelle decisioni di investimento. Il servizio di consulenza dovrà essere sempre più personalizzato e specializzato. La conoscenza dei prodotti e la chiara disclousure sui costi imporrà al consulente di essere particolarmente preparato e formato per distinguersi tra i competitors. Allo stesso tempo gli intermediari (banche e sim) fanno a gara tra loro per dimostrare la propria maggiore competenza e specializzazione. A livello di "Industria Finanziaria" è già partita la competizione su questi temi.

proporre qualcosa di nuovo ha comunque un vantaggio competitivo, in termini di conoscenza e di costo. Chi si deve adeguare parte in svantaggio. Il nostro modello può consentire ai nostri consulenti di valutare caso per

“gli intermediari (banche e sim) fanno a gara tra loro per dimostrare la propria maggiore competenza e specializzazione” caso il livello qualitativo di cui ha bisogno il cliente. Noi vogliamo innovare la finanza attraverso l'utilizzo della tecnologia e l'efficientamento dei processi come

Quali vantaggi potranno trarre le banche innovative come la vostra dalla nuova normativa? Quali sono i plus del vostro approccio? Quando c'è una forte innovazione di processo e di servizio chi riesce a

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Avete iniziative in atto per sviluppare la vostra quota di mercato? Può fare delle anticipazioni su eventuali iniziative che avete in cantiere? Le iniziative realizzate con il sistema di linee di gestione digitali "IB Navigator" nell'ambito del cosiddetto RoboAdvisor, rappresentano oggi un'ulteriore qualificata opportunità messa a disposizione di consulenti e bankers. Il tema degli investimenti socialmente responsabili sta attraendo sempre più la sensibilità degli investitori. L'essere stati riconosciuti come la banca più innovativa del 2016 (AIFIN, ABI, COTEC) è un valore importante che consente alla clientela di apprezzare ancora di più l'impegno con il quale il nostro Gruppo intende affrontare l'evoluzione della consulenza finanziaria.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Gli asset manager devono parlare con i professionisti del risparmio Gabriele Petrucciani • INVICE

Anche quest'anno come media partner avete attivamente partecipato alla buona riuscita del 6° Congresso FeeOnly. Avete dei nuovi progetti per presidiare sempre di più il mondo dei consulenti finanziari ed in particolare quelli indipendenti e le società di consulenza fee only? È un mondo che continuerà a crescere. Per le tante novità in arrivo, a partire dalla sezione dell'Albo Unico dedicata ai consulenti indipendenti. È un riconoscimento importante, che arriva dopo i tanti tentativi falliti negli ultimi anni. Il progetto Invice è nato solo tre anni fa, ma sin dall'inizio ha sempre presidiato questo settore. E continuerà a farlo anche nei prossimi anni. Le iniziative in cantiere sono diverse. A inizio 2016 abbiamo lanciato una nuova piattaforma social, AdviceRoom, che vuole mettere in contatti i tre attori del mondo del risparmio: le Sgr, i professionisti della consulenza, indipendenti e non, e i risparmiatori. Nel 2017 investiremo molto su questa piattaforma, oggi raggiungibile al link http://www.adviceroom.invice.it/in dex.php, per innovarla e renderla fruibile anche dai principali device

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mobili. Il concetto di base è semplice: le Sgr hanno bisogno di parlare con i professionisti del risparmio e a loro volta i consulenti possono trovare nelle fabbriche prodotto un ottimo punto di ancoraggio per avere tutte le informazioni di cui ha bisogno. In questo contesto si inserisce il risparmiatore, che può accrescere il suo bagaglio culturale confrontandosi direttamente con consulenti e Sgr. Tutto questo potranno farlo in un unico ambiente virtuale: AdviceRoom. Il vostro giornale da sempre segue il mercato della consulenza finanziaria e della distribuzione. Come ritiene si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della

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nascita dell'albo italiano vigilato dall'OCF? La vera svolta ci sarà con la nascita dell'Albo Unico e della sezione dedicata ai consulenti e alle società di consulenza indipendente. Il Fee Only diventerà realtà, anche agli occhi dei risparmiatori, che nell'iscrizione all'Albo vedranno garanzia e professionalità. Anche la MiFid di secondo livello produrrà i suoi effetti. Finalmente verrà fatta piena disclosure sui costi, non solo in termini percentuali, ma anche in valore assoluto. E sono convinto che già questo basterà a far aprire gli occhi a molti risparmiatori. Tutto il mercato è destinato a cambiare, anche grazie alla nascita, ormai due anni fa, del segmento di Borsa dedicato ai fondi comuni. Oggi il modello di business vede le Sgr dialogare direttamente con i canali distributivi, promotori (oggi consulenti abilitati all'offerta fuori sede) e sportelli bancari, che a loro volta vendono il prodotto al risparmiatore finale. Ma in futuro, il risparmiatore potrà anche decidere di pagare la parcella di consulenza a un professionista indipendente, per poi acquistare autonomamente in Borsa i fondi, pagando una fee di gestione più bassa.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Vicini agli “indipendenti” con soluzioni personalizzate Nicoletta Garola • FARAD International

Avete partecipato anche quest'anno al Congresso FeeOnly di Lazise. Quali sono i feedback derivanti dalla vostra presenza fissa all'evento della consulenza indipendente? Dalla nostra partecipazione al Congresso ci resta la sensazione positiva di un mondo in profonda evoluzione, quello della consulenza indipendente, che sta sempre più acquisendo forza e presenza sul mercato italiano anche grazie alle indicazioni del regulator. C'è ancora strada da percorrere, ma il cammino è stato preparato da anni di lavoro di professionisti che credono nel valore della consulenza indipendente come valore aggiunto nella relazione con il cliente. Questo approccio al cliente è da sempre nel DNA di FARAD International, broker di assicurazioni lussemburghese che, aff iancandosi al consulente indipendente, offre soluzioni assicurative personalizzate a protezione del patrimonio personale tramite una piattaforma di consulenza indipendente e nell'interesse del cliente.

nascita dell'albo unico italiano vigilato dall'organismo OCF? Da broker assicurativo, il cui ruolo è rappresentare il cliente nei confronti del mercato assicurativo, crediamo da sempre nella consulenza, nel nostro caso assicurativa, e siamo fiduciosi nello sviluppo del mercato in questo senso. Siamo consapevoli che ci sia ancora un percorso sfidante da fare con il cliente perché sia chiaro e percepito il valore dei servizi per cui il cliente paga il suo consulente. Proprio per questo, quando ascoltiamo i clienti e forniamo

Come ritenete si svilupperà il mercato della consulenza alla luce del recepimento di MiFID2 e della

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soluzioni personalizzate, ci guidano da sempre trasparenza e integrità. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Avete dei progetti in via di definizione per sviluppare la vostra quota di mercato? Allargare ancora di più le partnership con banche, Sim e consulenti indipendenti selezionati per condividere la nostra strategia di offrire servizi assicurativi a valore aggiunto che rispondano ad esigenze di tutela del patrimonio personale e aziendale dei clienti.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

La nostra strategia? Parlare chiaro al cliente Fabio Menon • ARCHEIDE SGF

Come si è evoluto per voi il mondo della consulenza f inanziaria? Quando si parla di evoluzione si intende constatare un grande cambiamento in positivo. Se questa parola la vogliamo legare al mondo della consulenza f inanziaria, purtroppo non si mi resta constatare che è un mondo ancora legato al palo. La consulenza finanziaria intesa come esclusivo servizio reso al cliente, privo di ogni logica commerciale e senza alcun conflitto di interesse, rimane ancora oggi una configurazione distante dalla realtà. I grandi brand continuano imperterriti ad agire nel pieno dei loro interessi che poco hanno a che vedere con quelli dei loro clienti. Non abbiamo mai analizzato così tanti portafogli come in quest'ultimo anno concentrati su prodotti come Unit Linked e gestioni di casa che sappiamo essere geometrie f inanziarie completamente inefficienti per il cliente.

convinzioni. La speranza che Mifid 2, se applicata correttamente, riesca ad essere un elemento che possa generare un cambiamento, è davvero “Non abbiamo mai analizzato così tanti portafogli come in quest'ultimo anno concentrati su prodotti come Unit Linked” alta. Tuttavia, come state capendo dalle mie osservazioni, è molto debole la nostra fiducia nel sistema Italiano che ha sempre dimostrato di aver poca voglia di cambiare le abitudini ed i privilegi della lobby bancaria. Non siamo così sicuri che l'istituzione

Come pensate che si svilupperà il mercato alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'Albo unico dei consulenti finanziari in Italia? Parlo di speranze e non di

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dell'Albo Unico, cosi come è stato concepito, rappresenti un punto di forza per realtà come le nostre, indipendenti da tutto. Riteniamo di aver davvero poco in comune con chi ha una impostazione legata a budget aziendali ed a premi produzione. Di conseguenza, essere inglobati in un Albo che prevede regole comuni per chi fa sostanzialmente lavori completamente diversi, ci preoccupa molto. Qualora obbligassero strutture come le nostre ad adottare procedure simili a quelle previste per SIM o Banche, ci troveremo di fronte alla def initiva consacrazione dell'attuale sistema. Purtroppo però, siamo nel paese degli Albi Professionali, carrozzoni burocratici concepiti per mantenere eserciti di graduati che non si sa bene poi chi controllano visto tutto quello che di eclatante succede a danno del risparmiatore. Quali sono le vostre strategie di crescita per il prossimo anno? Avete dei progetti in cantiere? L'unica nostra strategia rimane sempre quella di parlare con chiarezza e rendere informazioni totalmente trasparenti a chi ci ascolta. In questo mercato è tutto.


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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

C'è bisogno di consulenza per la crescita delle PMI e per gli investimenti in economia reale Marco Belmondo • EPIC SIM

Come è cambiato per voi il mondo della consulenza finanziaria? Cosa ci dice in particolare del supporto alle PMI sul lato delle fonti di finanziamento? Le banche non bastano più. Per favorire la crescita e la competitività delle piccole e medie imprese – la cosiddetta economia reale - occorre creare un mercato di prossimità dei capitali privati. L’accesso al mercato dei capitali fornisce non solo nuove risorse finanziarie, ma anche una necessaria disciplina di governance, una nuova trasparenza sempre più fondamentale per far crescere le imprese italiane in dimensione e in presenza geografica anche estera. Mercato dei capitali significa fondi di private equity, private debt, venture capital, fondi pensione e casse previdenziali, assicurazioni, ma anche i privati singoli con il supporto dei loro consulenti o rappresentati da family office. I consulenti finanziari autonomi possono sicuramente farsi portavoci di questo messaggio agli imprenditori loro clienti e assisterli nella presentazione al mercato. Quali le novità per convogliare il risparmio verso le imprese? La novità fondamentale è data dalla

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Legge di Bilancio 2017 che prevede norme atte a favorire in tempi brevi il passaggio al modello alternativo sopra descritto. In primis i PIR (Piani Individuali di Risparmio) con l’eliminazione della tassazione su capital gain per investimenti in economia reale con holding period di 5 anni. I PIR consentono di rispondere eff icacemente alle esigenze sia degli investitori che hanno bisogno di un forte incentivo per investire nelle imprese e ampliare l’orizzonte temporale dei propri investimenti, sia delle aziende che potrebbero contare su risorse stabilmente destinate alla produzione di beni e servizi. La legge di bilancio 2017 prevede poi una serie di agevolazioni strutturali – quindi non temporanee - per investimenti in startup e PMI innovative, ossia la possibilità per persone fisiche (Irpef) e aziende (Ires) di detrarre fino al 30% (dal 19% at tuale) per un ammontare complessivo in tre anni fino a 1.000.000 di Euro (dai 500.000 attuali) e la facoltà per le società quotate di detrarre per intero, e per i primi tre anni, le perdite derivate dalle loro partecipazioni in aziende di nuove costituzione.

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Cosa fate voi di Epic? Epic è evoluta parecchio. Non è più solo minibond. Oggi è la private investment community specializzata nell’economia reale, dove le imprese possono presentare i loro progetti di crescita e gli investitori valutare le relative diverse opportunità equity, bond e loan e usufruire delle agevolazioni di cui sopra. Siamo il ponte concreto tra la domanda di risorse delle imprese e l’offerta di capitali, attraverso l’industrializzazione del processo e l’utilizzo della tecnologia digitale. L’accesso alla piattaforma fintech www.epic.it è aperto in modalità read only ai consulenti autonomi e in modo dispositivo ai loro clienti privati qualif icati ai sensi MiFID/Consob, ossia coloro che

“Per favorire la crescita e la competitività delle piccole e medie imprese - la cosiddetta economia reale - occorre creare un mercato di prossimità dei capitali privati” hanno sia il requisito patrimoniale (almeno 500.000 Euro) sia quello di esperienza e conoscenza (ad esempio imprenditori, dirigenti, commercialisti, notai, professori universitari e consulenti finanziari).


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

I trader sono pronti ad una alleanza con i consulenti finanziari indipendenti Maurizio Monti • TRADERS'

Con la nuova direttiva MiFID2 verrà istituzionalizzata in tutta Europa la consulenza finanziaria "su base indipendente". Quale impatto potrà avere secondo voi sulla categoria dei traders? La MIFID2 va a soddisfare, finalmente, una esigenza divenuta indifferibile per il Pubblico degli investitori, che ha bisogno di avvalersi di Consulenti finanziari realmente indipendenti, certificati all'interno di un Albo: Consulenti che, nella fattispecie, sono anche veicoli di Cultura finanziaria, della cui diffusione è superfluo sottolineare quanto il nostro Paese abbia bisogno. I trader hanno già capito questo fenomeno e sono pronti ad allearsi con i Consulenti f inanziari indipendenti, per coprire in modo sinergico e strutturato, due modi diversi e conviventi di gestire il patrimonio, destinando una parte misurata ad una gestione a più alto rischio speculativo, e una parte, preponderante, ad una gestione professionale del patrimonio con un equilibrato rischio/rendimento. Quali opportunità intravedete per gli operatori del settore, alla luce della partenza del nuovo Albo unico,

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con l'ingresso ufficiale nell'albo di consulenti autonomi (indipendenti) e società di consulenza (SCF)? Il verbo della consulenza indipendente allarga automaticamente il mercato. Il Pubblico, abituato alle volte a visioni un po' troppo bancocentriche o alle volte semplicemente affascinato dai brand, avrà bisogno di tempo per capire quale grande opportunità si sta creando sul mercato: ma la curva di crescita della consulenza indipendente è destinata ad essere esponenziale. Non si tratta solo di un oggettivo interesse da parte dell'investitore o del risparmiatore: si tratta di una straordinaria opportunità di crescita personale e di acculturazione. Ci parli di voi. Avete in cantiere nuove iniziative di cui ci vuole anticipare qualcosa? L'ultima nostra creatura è il nuovo sito della TRADERS' Cup che sta vedendo la luce in questi giorni: si tratta di una piattaforma completa che mette a disposizione del nostro Pubblico la conoscenza e la competenza tecnica di chi partecipa con i migliori risultati alla nostra competizione, la TRADERS' Cup,

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appunto, che ha visto quest'anno l'avvicendarsi di 150 partecipanti, un record assoluto per un campionato italiano di trading. Il sito costituirà un riferimento culturale essenziale per l'acquisizione di tecniche di approccio adeguate ad una moltitudine di prodotti finanziari, dagli ETF, alle azioni, ai certificates, fino ad arrivare agli strumenti più speculativi quali i futures e le opzioni o i CFD.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Pianificazione e ottimizzazione fiscale nell’interesse del cliente Marco Cardani e Simone Fiorentino • 3CAPITAL

In qualità di broker, vi proponete ai consulenti indipendenti come soggetto super partes nell'individuazione di soluzioni assicurative personalizzate per i clienti. Avete in programma iniziative per intercettare questo tipo di domanda? Nel 2016 abbiamo partecipato a Manifestazioni e Congressi dove il tema Insurance/Protection è stato predominante. Il Congresso Nazionale di Consultique a Lazise è stata la nostra prima presenza "uff iciale" in questo modo. Sicuramente siamo complementari alla Consulenza Indipendente e, a seguito dell'esperienza passata sarà probabile per il prossimo futuro la prosecuzione lungo la strada intrapresa. A nostro avviso vi è ancora molto da fare per quanto concerne la diffusione di soluzioni assicurative efficaci e mirate col fine di soddisfare un grande tema che sempre più sta prendendo piede: "La delineazione successoria del patrimonio familiare" mediante l'uso sof isticato dell'involucro assicurativo. Come pensate che si svilupperà il mercato della pianif icazione

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patrimoniale e della distribuzione alla luce del recepimento di MiFID2 e della nascita dell'albo italiano dei consulenti e delle SCF? Professionalità è il termine che dovrebbe permeare il mercato. La sensibilità del Consulente Indipendente al reale studio delle esigenze del Cliente, e non alla Vendita di prodotti fine a se stessa, permetterà di esplorare aree di interesse sino ad oggi solo sfiorate. Pianificazione Successoria, Tutela personale, Gestione Patrimoniale, Ottimizzazione Fiscale sono tra gli aspetti più rilevanti e tra i termini a volte abusati. Ci sarà necessità di Conoscere in modo approfondito e la specializzazione sarà determinante per offrire un servizio di eccellenza, con al centro il reale interesse del cliente nel pieno rispetto dell'indipendenza. L'introduzione in Europa della consulenza su base indipendente quali vantaggi potrà generare per il mondo assicurativo? In Italia esiste un Gap assicurativo importante. Sarà un binomio forte quello tra Consulenza su base indipendente e mondo assicurativo. Il modello Anglosassone fa osservare

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come il Team Specializzato sia un servizio, un'opportunità. Il concetto di Indipendenza è nel DNA del broker quanto nell'essenza stessa di una nuova generazione di consulenti finanziari. L'aver già avviato importanti collaborazioni in questa direzione ci vede assolutamente convinti della bontà della direzione presa, il tutto con il fil rouge dettato dal concetto di Indipendenza che collega indissolubilmente la consulenza indipendente finanziaria con quella assicurativa proposta dal Broker.


La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Sponsor edizione 2016

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La Finanza Indipendente • Febbraio 2017

Media edizione 2016

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