DIPARTIMENTI: > Dipinti antichi > Mobili ed arredi > Dipinti del XIX e XX sec. > Scultura > Arte Decorativa del XX sec. > Ceramiche e Vetri
FOTO\Photography Ph. Stefano Ghelfi - DigitalMedia100.net GRAFICA\Graphic Design graficabgc.it Glauco Casagrande info@gregorysaste.it gcasagrande@gregorysaste.it 2
ASTA N. 2 Sabato 5 Aprile 2014 ore 15,00
DIPINTI, OGGETTI D’ARTE, ARREDI E DISEGNI ANTICHI
Provenienti da importante famiglia Modenese e altre committenze private
ESPOSIZIONE BOLOGNA dal Venerdì 28 Marzo al Venerdì 4 Aprile 2014 dalle ore 10,00 alle ore 19,00
Strada Maggiore 14/a-b 40125 Bologna Tel. +39 051 296.09.45 info@gregorysaste.it www.gregorysaste.it 3
Lotto 1
“Monumento a San Pietro Papa” Marqueterie de Paille su fondo nero con cornice coeva, 62x48.5 cm
Stima € 1.000/1.300 4
Lotto 2
“Vassoio in porcellana bianca” forma sagomata con profili e manici verde chiaro, al centro bouquet di fiori policromi, marcato sotto con scudo blu, Vienna, XIX sec., 30x22 cm
Stima € 250/300
Lotto 3
Set in bronzo dorato composto da: modellino di Canapé a motivi di volute e da una coppia di poltrone di gusto neo-gotico, XIX sec. Canapé: 6x16x5 cm - Poltrone: 10.5x5.5x4.5 cm 5
Stima € 500/600
Lotto 4
Piatto elemosiniere in ottone, nel cavetto centrale “Adamo ed Eva”, Veneto XVII sec., 43 cm
Stima € 600/700
6
Lotto 5
Piatto elemosiniere in ottone, nel cavetto centrale “Rosone”, Norimberga XVII sec., 46,5 cm
Stima € 600/700
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Gino Romiti
(Livorno, 1881 – Livorno, 1967) è stato un pittore italiano, soprannominato Il pittore della primavera per il suo amore per tutti i doni della natura e celebre per i suoi ritratti raffiguranti paesaggi naturali con la frequente presenza di alberi, pinete e fiori. Allievo di Guglielmo Micheli, riceve insegnamenti anche da Giovanni Fattori. Nel 1898 partecipa a La Permanente di Milano, mentre prosegue fino al 1902 la sua formazione nello studio di Guglielmo Micheli, nel quale stringe una forte amicizia con Amedeo Modigliani. Nel 1920 insieme ad altri artisti livornesi fonda il Gruppo Labronico, del quale sarà presidente dal 1943 al 1967. È tra gli esponenti più vivaci del Gruppo Labronico, il suo repertorio tematico è costituito prevalentemente da soggetti ispirati alle pinete e alle tamerici dell’Ardenza, ai dintorni di Livorno, a giardini e strade di campagna. L’interesse per il mare lo porta a realizzare opere raffiguranti il fondo marino. Nel corso della prima guerra mondiale ha combattuto in Albania, ed eseguito piccoli dipinti e disegni ispirati alla vita militare. Espone alla Biennale di Venezia del 1903 e del 1912 e negli stessi anni realizza quadri influenzati dalle teorie divisioniste, come Il sole nel giardino, esposto a Roma all’Internazionale del 1914 e in seguito acquistato dal re Vittorio Emanuele III. Nel 1904 partecipa all’Esposizione Secessionista di Palazzo Corsini a Firenze, insieme a Galileo Chini. Nel 1953 ha partecipato alla nascita del Premio Rotonda a Livorno. Muore a Livornonel 1967.
Lotto 6
Gino Romiti (1881-1967), “Paesaggio innevato con figura”, olio su compensato, firmato in basso a destra Gino Romiti , XIV, 27x35 cm
Stima € 800/1.000
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Lotto 7
Orologio a pendolo da tavolo, cassa in legno con piedi e fregi ornamentali in metallo, quadrante in metallo argentato, vetri molati sul fronte, fianchi e parte superiore, sul retro movimento con sigla W&H SCH, Inghilterra fine XIX sec./inizio XX sec 24x17.5x17 cm
Stima € 600/800
Lotto 8
Lotto 9
“Cristo crocifisso”, scultura in legno intagliato e laccato, Emilia fine XVIII sec., 50 cm (mancanze)
Cornice in legno intagliato e dorato XIX sec., luce, 44.5x35.5 cm
Stima € 150/200
Stima € 500/600 10
Lotto 10
Coppia di specchiere in maiolica, produzione Bassano, fine XIX sec., 68x39 cm (uno specchio rotto, difetti nei reggi-candele)
Stima â‚Ź 800/1.000
Lotto 11
Coppia di applique a tre luci in tole paint, fiori in porcellana policroma, Piemonte fine sec. XIX, 25x35 cm
Stima â‚Ź 700/800
11
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Lotto 12
“Nudo femminile disteso ed appoggiato ad un albero” scultura in marmo bianco, prima metà sec. XX, 16x26x10 cm
Stima € 500/600
Lotto 13
Lampada da tavolo in metallo brunito ed in parte dorato a 4 luci, poggiante su base di marmo verde, sec. XX, 90 cm
Stima € 300/400
Lotto 14
Coppia di leoni in legno intagliato e dorato, inizio sec. XIX, 10 cm
Stima € 400/500
13
Lotto 15
Set in Sheffield composto da tre pesci grandi e tre piccoli, con incavo a Vermeil di forma sagomata e di forma circolare, sotto punzoni GH Corona e “U” 7.5 e 5.5 cm
Stima €100/150
Lotto 16
Coppia di piccoli candelieri in argento con bordo e base sagomati tre punzoni 800 9 cm – gr. 400
Stima € 300/400
14
Lotto 17
Vassoio in argento con bordo scanalato e sagomato, punzoni sotto, Venezia sec. XVIII, 26.5x19.5 cm - gr. 325
Stima â‚Ź 280/350
Lotto 18
Vassoio in argento con bordo scanalato e sagomato (bordo da un lato ripiegato), punzone sotto, Venezia sec. XVIII, 33x24.5 cm - gr. 494
Stima â‚Ź 450/550
15
Lotto 19
Servizio in argento composto da: piccola caffettiera, lattiera e zuccheriera con coperchio, punzoni 800 sotto la base (ad eccezione della zuccheriera) H 12.5 cm – H 6 cm – H 7 cm – gr. 213
Stima € 150/250
Lotto 20
Vassoio in argento ovale con bordo rialzato e sbalzato con motivi ornamentali di volute e di foglie, ai lati prese sagomate con piccolo bordo ribattuto a piccoli fiori, punzoni sotto la base, al centro iniziali “GP” coronate, Napoli sec. XIX, 58x43 cm – gr. 1842
Stima € 1.600/2.000 16
Lotto 21
Zuccheriera con piatto in argento, coperchio con presa a guisa di pigna e sbalzo floreale e fogliaceo, bordi a piccole foglie, manici a ricciolo con fiore, punzoni alla base, Regno Lombardo-Veneto, Milano sec. XIX. Zucch: cm 16 - Piatto: 23 cm - gr. 925.
Stima â‚Ź 850/950
Lotto 23
Lotto 22
Cestina in argento, corpo e base di forma costolata, prese laterali traforate, punzone sotto la base, Venezia sec. XIX 7.5x15x10 cm, gr. 202
Servizio in argento composto da: teiera, caffettiera, lattiera e zuccheriera, corpi costolati con manici in legno, punzoni 800, Argentiere Missaglia, gr. 2171
Stima â‚Ź 180/250
Stima â‚Ź 2.000/2.500 17
18
Lotto 24
Orologio da tavolo in legno ebanizzato e decorato da cornici intagliate e dorate, quadrante in smalto bianco sormontato da tre placchette, di cui quella al centro con paesaggio, Vienna fine sec. XVIII/inizio sec. XIX sec., 48.5 cm (funzionante – chiavi)
Stima € 2.500/3.500
Lotto 25
“Figura maschile con flauto”, terracotta, scultore Veneto sec. XIX, 73 cm
Stima € 800/1.000
Lotto 26
“Figura maschile con pigna”, terracotta, scultore Veneto sec. XIX, 78 cm (difetti e rotture)
Stima € 800/1.000
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Lotto 27
Scuola Italiana del XIX sec., “Paesaggio fluviale alberato con cacciatori e cani”, olio su tela , firmato e datato in basso a destra E. Facci 1852 (cadute di colore), 68x93 cm
Stima € 1.200/1.500
Lotto 28
Pittore Emiliano del XIX sec., ”Paesaggio con bosco”, olio su zinco, 35.5x25.5 cm
Stima € 700/1.000
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Lotto 29
Pittore Emiliano del XIX sec., “Bosco con scultura classica”, olio su zinco, 35.5x25.5 cm 23
Stima € 700/1.000
Lotto 30
Pittore Emiliano del XIX sec., “Paesaggio fluviale con ponte e viandanti”, olio su zinco, 25.5x35.5 cm
Stima € 600/800
24
Lotto 31
Piccolo mobile a credenza a due ante e due cassetti in legno di noce, piedi ferini ebanizzati, sec. XIX, 84x89x34.5 cm
Stima â‚Ź 600/700
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26
Lotto 32
Scuola Francese, pittore del XIX sec., “Agguato fra cavalieri”, olio su tavola, senza cornice, 72x92 cm
Stima € 3.000/4.000
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Lotto 33
Maestro Fiammingo della fine del XVII sec., “Battaglia con cavalieri a cavallo”, olio su tela, 37.5x47 cm
Stima € 3.500/5.500
Lotto 35
Specchiera in legno intagliato e dorato a volute fogliacee e floreali, cimasa architettonica, fine sec. XIX/inizio sec. XX, 174x104 cm
Stima â‚Ź 1.200/1.700
30
LOTTO 34
Tavolino da gioco a libro, lastronato in legno di ciliegio e filettato, fascia sagomata con cassetto, gambe mosse, Veneto seconda metĂ sec. XVIII, 75x88x38 cm (chiuso)
Stima â‚Ź 2.000/2.500
Lotto 37
Tavolo circolare con piano intarsiato a marqueterie e filettato, gamba centrale con tre piedi sagomati, Rolo sec. XIX, 75x100 cm
Stima â‚Ź 600/800
31
Martinelli, Vincenzo Pittore (Bologna 1737- ivi 1807) Allievo di C. Lodi, è tra i migliori paesisti bolognesi del sec.18º. Autore di diverse scenografie teatrali, fu attivo prevalentemente a Bologna, dove portò a termine numerosi cicli decorativi (palazzo Zacchia Ruggeri, 1782; palazzo Dondini; affreschi nell’oratorio di S. Croce in S. Maria Maddalena, ecc.) avvalendosi anche della collaborazione di allievi. Suoi quadri nella Pinacoteca e in altre raccolte bolognesi.
Lotto 36
Vincenzo Martinelli (Bologna 1737- ivi 1807) ”Paesaggio fluviale con figure”, tempera su tela, 134x114.5 cm
Stima € 12.000/15.000
32
33
Lotto 38
Scuola Bolognese XVII sec., “Fuga in Egitto”, olio su rame, 24x18 cm
Stima € 1.400/1.800
34
Lotto 39
Maestro Italiano del XVIII sec, “Paesaggio con viandanti alla fonte”, olio su tela, 47.5x63.5 cm
Stima € 1.200/1.500
35
Lotto 40
Lotto 41
Specchiera in legno intagliata dorata e laccata verde, con cimasa intagliata a ghirlanda, specchio coevo deteriorato, Veneto fine sec. XVIII, 78x50 cm (mancanze)
Coppia di cassettoni interamente lastronati in radica e filettati in vari legni, a 2 cassetti e mezzo con motivo di greca neoclassica, piede troncopiramidale, Emilia periodo Luigi XVI, fine sec. XVIII/inizio sec. XIX, 96.5x130x60 cm (piccole mancanze e restauri)
Stima â‚Ź 1.800/2.200
Stima â‚Ź 9.000/11.000
Lotto 42
Coppia di comodini interamente lastronati in radica e filettati in vari legni, con motivi di greca neoclassica, piedi troncopiramidali, Emilia periodo Luigi XVI, fine sec. XVIII/inizio sec. XIX, 86.5x53x42.5 cm (piccole mancanze e restauri)
Stima â‚Ź 10.000/12.000 36
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Balthasar van den Bossche (1681-1715) è stato un tardo pittore barocco fiammingo che si è specializzato in pittura storica, di genere e interni di gallerie d’arte. Balthasar van den Bossche ha studiato sotto il pittore fiammingo di genere Gerard Thomas (Anversa1663-1720), ed è stato molto influenzato dallo stile di genere del suo maestro nella pittura d’interni, in particolare nelle sue raffigurazioni di camere borghesi ben arredate, complete di ambientazioni dettagliate, che servivano a mostrare la raffinatezza dei suoi mecenati. Van den Bossche si costruì una reputazione proprio per tali opere, ed era affascinato dalla rappresentazione di interni d’atelier e gallerie d’arte di collezionisti. Van den Bossche venne accettato nella Gilda di Anversa nel 1697 prima di partire per la Francia, dove per qualche tempo ebbe uno studio a Parigi. Tornò ad Anversa nel 1700. Qui lavorò per un mercante d’arte, e continuò a dipingere con notevole successo, ricevendo il patrocinio di importanti personaggi come il Duca di Marlborough di Anversa dopo la battaglia di Ramillies nel 1706. Purtroppo la brillante carriera dell’artista fu interrotta dalla sua morte prematura nel 1715. Balthasar van den Bossche è rappresentato, tra le altre, nella seguente collezionie: Hermitage, San Pietroburgo.
Lotto 43
Balthasar van den Bossche (1681 - 1715) “Interno con Figure”, olio su tela, firmato e datato (1706) in basso a destra, 47.5x57.7 cm
Stima € 5.000/6.000
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Lotto 44
“Paesaggi montani con vedute e castelli”, coppia di acquarelli su carta, sec. XIX, 13.5x20 cm e 12.5x20 cm
Stima € 350/450
Lotto 45
“Paesaggio fluviale con ruderi”, seppia su carta, entro cornice cartagloria in legno laccato e dorato, sec. XIX, 16.5x20 cm
Stima € 250/350
Lotto 47 “Odalische”, china su carta, sec. XIX, 9x21.5 cm
Stima € 120/150
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Lotto 46
Guéridon in legno di noce, piano lastronato in radica e filettato e sagomato, fascia con intagli a nappe, gamba centrale sagomata poggiante su 3 finali a zoccolo, Venezia metà sec. XVIII, 82x46x34 cm
Stima € 3.500/4.500
Lotto 48
Divano in legno laccato e dorato, schienale con al centro intaglio di testa femminile, braccioli sagomati, gambe rastremate con strozzatura e rosette, seduta e schienale in paglia intrecciata, Toscana fine sec. XVIII, 97x128x49.5 cm (mancanze e riprese nella lacca)
Stima € 1.200/1.500
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Lotto 49
Quattro poltrone in legno laccato e dorato, schienale con al centro intaglio di testa femminile, braccioli sagomati, gambe rastremate con strozzatura e rosette, seduta e schienale in paglia intrecciata, Toscana fine sec. XVIII, 100x61x53 cm (mancanze e riprese nella lacca)
Stima â‚Ź 4.000/5.000
Lotto 50
Quattro Sedie in legno laccato e dorato, schienale con al centro intaglio di testa femminile, braccioli sagomati, gambe rastremate con strozzatura e rosette, seduta e schienale in paglia intrecciata, Toscana fine sec. XVIII, 96x51x44 cm (mancanze e riprese nella lacca)
Stima â‚Ź 1.800/2.200
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Ferdinand Preiss Ferdinand Preiss nacque il 13 Febbraio 1882 a Erbach nell’Odenwald. A 15 anni perdette i genitori e, con i suoi fratelli, venne affidato alle cure di parenti e amici. Ferdinand viveva con la famiglia del famoso intagliatore d’avorio Philipp Willmann, dal quale imparò tale arte. Nel 1901 lasciò la bottega di Willmann e si recò a Milano, Roma e Parigi, dove si guadagnò da vivere come modellatore. Nel Baden-Baden ebbe modo di conoscere Arthur Kassler, che divenne con lui il fondatore della omonima società Preiss & Kassler. In un primo momento si dedicarono alla creazione di piccole sculture in avorio. Dal 1910 vennero prodotte le prime sculture di bronzo e avorio. Subito dopo la guerra ricostruirono la loro produzione che ebbe piena fioritura nel corso del 1920. Preiss fu il direttore artistico e la loro specialità divennero le sculture in stile Art Déco in avorio, con piedistalli in bronzo, onice e marmo, gli orologi e ci andelabri. I modelli progettati da Preiss vennero prodotti in edizioni limitate. Preiss è considerato uno dei principali scultori d’avorio della scena Art Dèco negli anni 1920 e 1930.
Lotto 51
Ferdinand Preiss (1892-1943), importante centrotavola in bronzo patinato a base ottagonale con fanciulle in avorio portanti vasca circolare in marmo, firmato in basso nella base F. Preiss, H 22.5 cm - 1920-1925 circa. Pubblicato a pag. 117 del libro “Ferdinand Preiss Art Decò Sculptor the Fire and the Flame” di Albert Shayo-Model no.3355 Collezione Ronnie Price, Sud Africa
Stima € 15.000/20.000
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Lotto 52
“Uccellini su ramo con farfalle”, placca ovale in ardesia con intarsi di pietre dure, sec. XX, 18x24.5 cm.
Stima € 350/500
Lotto 54
Pietro Melandri (1885-1976) “Ocarina”, maiolica a lustro decorata anni ‘50, firmata Melandri, 14x17 cm
Stima € 350/400
46
Lotto 53
Cassettone a tre cassetti in legno di frutto a linee spezzate, lastronato, con cornici guillochè e intarsi in avorio a motivi geometrici, piedi a mensola intagliati, Veneto fine sec. XVII, 87x148x58.5 cm (restauri e difetti)
Stima â‚Ź 4.000/5.000
Lotto 55
Tavolo in marmo con piano circolare, gamba centrale poggiante su base trilobata, Genova inizio sec. XIX, 97x84 cm
Stima â‚Ź 2.500/3.500
47
Lotto 56 “Profilo virile”, cera, sec. XIX, 8 cm
Stima € 150/200
Lotto 57
Cassettone lastronato in palissandro con tre cassetti grandi ed uno piccolo sotto al piano, pilastrate sul fronte e sui fianchi con cornici ebanizzate, piedi a mensola sagomati, Toscana fine sec. XVII, 104.5x146x63 cm
Stima € 3.500/4.500
48
Lotto 58
Seguso Archimede Murano (anni ’60 circa), “Testa di Cavallo”, scultura in vetro blu, firmata sotto la base, 18 cm
Stima € 150/200
Lotto 59
“Elefante con orecchie trasparenti”, scultura in vetro blu (anni ’60 circa), 16 cm
Stima € 100/150
Lotto 60
Seguso Archimede Murano (anni ’60 circa), “Civetta”, scultura in vetro blu, firmata sotto la base, 14 cm
Stima € 150/200
Lotto 61
Seguso Archimede Murano (anni ’60 circa), “Orso”, scultura in vetro blu con striature bianche e rosse, firmata sotto la base, 24 cm
Stima € 200/300
49
Lotto 62
Lotto 63
Carlo Zauli (1926 - 2002) Vaso in maiolica con collo strozzato nei toni marroni, firmato sotto la base, metà anni ’50, 49 cm
Carlo Zauli (1926 - 2002) Vaso in maiolica nei toni del rosso e del nero, firmato sotto la base, metà anni ’50, 32.5 cm
Stima € 1.200/1.500 – 060122.jpg
Stima € 1.200/1.500 – 060120.jpg
Lotto 64
Pietro Melandri (1885-1976) “Il mito di Orfeo”, grande piatto ovale in maiolica con decoro dipinto in policromia a lustro, reca la firma Melandri Faenza, anni ’40-’50 circa, 47.5x36.5 cm
Stima € 3.500/4.000 50
51
Lotto 65
Lotto 66
Stima € 50/100
Stima € 150/200
Vaso attorcigliato in vetro trasparente e oro, firmato sotto la base, Murano anni ’60 circa, 19 cm
Vaso in vetro corteccia colore rosa e oro, Murano anni ’50, 24.5 cm
Lotto 67
Leopardo in vetro pesante con inclusioni di polvere d’oro, prodotto da Manifattura Muranese anni ’60 circa, 13x25 cm
Stima € 150/200 52
Lotto 68
Seguso Archimede Murano, vaso in vetro a forma schiacciata, lavorato a merletto con polveri d’oro, anni ’50/’60, 28.5 cm (apertura max 17.5 cm)
Stima € 300/400
Lotto 69
Coppia di candelieri in porcellana e bronzo dorato, Francia sec. XIX, 12 cm
Stima € 250/300
53
Lotto 70
Console in legno di noce con intagli floreali e fogliacei, di gusto tipicamente liberty, piano in marmo giallo di Siena, Italia periodo Liberty, 90x110x55 cm
Stima â‚Ź 1.200/1.500
54
Lotto 71
Lotto 72
Lotto 73
Vaso Solyfleur a corpo schiacciato in vetro doppio giallo e rosa, lavorato all’acido con decoro di bacche e foglie, firmato a cameo Gallé 1900 circa, 16.5 cm
Vaso Solyfleur a corpo schiacciato in vetro doppio rosa e amaranto, lavorato all’acido con decoro floreale, firmato a cameo Gallé 1900 circa, 16.5 cm
Spruzza profumi in vetro giallo con foglie e fiori viola, lavorato all’acido e alla mola, firma a cameo Gallé 1900 circa, 12.00 cm
Stima € 1.000/1.200
Stima € 1.000/1.200
Stima € 800/9000
Lotto 74
Lotto 75
Vaso a bulbo in vetro giallo con motivi naturalistici e farfalla, in vetro verde lavorato all’acido e alla mola, firma a cameo Gallé, 14.5 cm
Vasetto Solyfleur in vetro arancio con decoro in vetro amaranto, con lavorazione all’acido, firma Gallé a cameo, primi ‘900, 17 cm
Stima € 800/900
Stima € 1.000/1.200 55
Lotto 76
Grande vaso in vetro policromo sui toni del verde, con raffigurazioni di paesaggio in bruno, lavorato all’acido e alla mola, porta la firma Daum Nancy a cameo, 1900 circa, 31 cm, boccia 11cm.
Stima € 4.000/4.500
Beppe Ciardi
(Venezia, 1875 – Quinto di Treviso, 1932) Figlio di Guglielmo Ciardi e fratello di Emma Ciardi, entrambi pittori. Portò avanti parallelamente lo studio dell’arte, con il padre Guglielmo, e quello per le scienze naturali all’Università di Padova. Si iscrisse poi all’Accademia di belle arti di Venezia, dove ebbe come maestro Ettore Tito. Si specializzò nel vedutismo e nel paesaggismo, divenendo uno dei principali interpreti veneti del primo novecento. In Toscana ebbe dei collegamenti e degli scambi culturali con i pittori postmacchiaioli. Partecipò a varie mostre in giro per il mondo, come l’Esposizione internazionale di Monaco (1901), e l’Esposizione internazionale di San Francisco. Nel 1912 era presente alla Biennale di Venezia. Nonostante una carriera non troppo lunga, Beppe Ciardi riuscì a realizzare una copiosa produzione artistica.
Lotto 77
Beppe Ciardi (1875-1932), “Due cavalli”, olio su tavola, firmato in basso a destra, 21x31 cm
Stima € 3.000/4.000
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Guglielmo Ciardi (Venezia, 13 settembre 1842 5 ottobre 1917)
Studia nel collegio di Santa Caterina e poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel gennaio del 1868 lascia la sua città natale per un viaggio d’istruzione che lo porta prima a Firenze, dove incontra i macchiaioli e Nino Costa, poi a Roma e a Napoli dove lavora per diversi mesi a contatto con gli artisti della Scuola di Posillipo e della Scuola di Resìna, oltre che con Filippo Palizzi. Ai primi del 1869 è di nuovo a Venezia: i soggetti dei suoi dipinti sono quelli della laguna veneta e quelli della campagna trevigiana, dove si reca per lunghi soggiorni. Nel 1874 sposa Linda Locatello e ha 4 figli, due dei quali diventeranno pittori (Beppe Ciardi, paesaggista e realista, ed Emma Ciardi). Mantiene i contatti con i principali centri artistici italiani: Firenze, Torino, Milano, Genova, Roma e Napoli ed è spesso presente alle manifestazioni internazionali dell’epoca come la III Esposizione internazionale d’arte di Venezia del 1899. Dal 1885 trascorre i periodi estivi in varie località delle Dolomiti e così la sua pittura si arricchisce di un nuovo soggetto, quello della montagna. Nel 1894 gli viene assegnata la cattedra di “Scuola di vedute di paese e di mare” all’Accademia di Belle Arti che mantiene fino alla morte. Acclamato dal pubblico e dalla critica che non colgono come la sua vena, negli ultimi anni dell’Ottocento, perda di nitidezza e di forza d’ispirazione. Egli continua infaticabile a lavorare e a viaggiare finché le forze lo sorreggono: paralizzato alle gambe, muore a Venezia il 5 ottobre 1917. Ha esposto le sue opere nelle più importanti mostre d’arte quali la III Esposizione internazionale d’arte di Venezia del 1899. Alcune fra le sue opere sono conservate nelle raccolte dell’archivio di beni storico artistici della banca italiana Intesa Sanpaolo. Ebbe come allievo Eugenio Bonivento.
Lotto 78
Guglielmo Ciardi (1842- 1917), “Case di montagna”, olio su tela, firmato in basso a destra in cornice, a tergo dichiarazione di autenticità Alessandro Milesi, 29x40 cm
Stima € 3.000/4000
Lotto 79
Pendule perpetuelle Atmos n. 2195, 23.5x17x14 cm (da revisionare)
Stima â‚Ź 700/800
Lotto 80
Elemosiniere in paglia intrecciata, con coperchio in legno con serratura e chiave, maniglia in cuoio, inizio sec. XIX, 24.5x26 cm.
Stima â‚Ź 500/600 60
Lotto 81
Centrotavola in argento sbalzato, piedini a guisa di tritone, punzone Ottocento e altro punzone, 26x53x45 cm, gr 3.600
Stima â‚Ź 3.500/3.800
Lotto 82
Vaso in argento sbalzato e costolato, decori di foglie, punzoni Ottocento, 29x21.5 cm
Stima â‚Ź 700/800 61
Lotto 83
Coppia di candelieri in argento, base quadrangolare punzoni sul bordo, Inghilterra Birmingham 1926, 27.5x10x10 cm
Stima â‚Ź 600/800
Lotto 84:
Console con alzata interamente lastronata in noce, radica di pioppo e filettata in varie essenze di legno, due cassetti nella fascia, gambe troncopiramidali, parte superiore con anta a specchio con cornicina dorata, cappello con ringhierina ad anelle e pinnacoli in bronzo dorato con festoni, Luigi XVI, Modena sec. XVIII, H 243x108x60 cm
Stima â‚Ź 7.000/10.000
62
63
64
Carl Von Marr (1858-1936)
Marr è nato a Milwaukee nel 1858 e si formato sotto la guida del più noto artista del Wisconsin del tempo, Henry Vianden. Nel 1875, all’età di 17 anni, Marr si trasferisce per motivi di studio in Germania, dove frequenta l’Accademia Reale di Weimar. In seguito si trasferisce alla Royal Academy di Berlino, e poi alla Royal Academy of Art di Monaco, dove entra nella classe di pittura di Otto Seitz nel mese di ottobre del 1877. Studia con professori come Max e Lindenschmidt. La sua carriera di studente di successo raggiunge il suo apice con la vittoria del concorso di schizzi presso l’Accademia, nel gennaio 1880. Quella primavera torna a Milwaukee, dove non potrà fare l’artista. Nell’autunno del 1881 lavora brevemente per l’editore di Harpers Magazine a Boston per guadagnarsi il passaggio in Germania. Nel 1882 è di nuovo a Monaco di Baviera dove rimane per il resto della sua vita, ad eccezione di frequenti visite periodiche negli Stati Uniti per mostre, commissioni e visite ai familiari. Magnum opus di Marr è stato il grande dipinto “I Flagellanti” del1889, che ha riscosso un successo sensazionale sia in Germania che negli Stati Uniti. E’ stato acquistato e donato alla città di Milwaukee, ed è ora in mostra permanente nel museo di questa città. Marr è stato curatore di diverse importanti mostre internazionali e legato a gruppi artistici europei. I suoi stili di pittura includono: il realismo accademico, l’impressionismo, il simbolismo e le arti decorative. È stato nominato professore dell’Accademia di Monaco di Baviera nel 1893, e ha insegnato alla maggior parte degli americani che si sono iscritti dopo tale data, dei quali uno dei più degni di nota è Adam Emory Albright. Nel 1919 ha assunto la direzione dell’Accademia, e ha lavorato presso altre importanti organizzazioni d’arte di Monaco. Tra i molti altri riconoscimenti ufficiali, a Carl von Marr è stato dato lo status regale da tre diverse case reali europee. La più grande collezione di opere dell’artista è in mostra permanente al Museum of Wisconsin Art.
Lotto 85
Carl Von Marr (1858-1936), “Parsival riceve il Santo Graal da Kundry”, olio su tela, firmato in basso a destra Carl Marr, 190x182 cm
Stima € 35.000/45.000
65
Lotto 86
Tommaso Barbi (XX sec.), tavolo da salotto in ceramica e guarnizioni in bronzo, piano quadrangolare in vetro fumè, cornice e piedi a torchon, 46x80x80 cm
Stima € 600/800
Lotto 87
Calamaio in bronzo con vassoio sagomato, due porta-inchiostri, porta-pennino e campanello, sec. XIX
Stima € 400/500
Lotto 88
Mobiletto in legno di noce lastronato con un cassetto ed uno sportello, lesene laterali con testine di cariatidi, gambe a sciabola, Emilia, periodo del Direttorio, H 82x45x35 cm
Stima € 800/900
66
Lotto 89
Cassettone a ribalta lastronato in legno di noce con larghe filettature di radica di pioppo, mosso sul fronte, con tre cassetti, calatoia sagomata con cassettiera mossa, Modena sec. XVIII, H 106x131x62.5 cm
Stima â‚Ź 13.000/16.000
67
Carlo Bugatti (1855 - 1940)
e di daino. Creazioni particolarmente apprezzate che ben si armonizzano con le inclinazioni di gusto esotico-moresco tipico dell’epoca. Fin dal 1890 il celebre ebanista aveva aperto uno studio-laboratorio a Parigi dove, all’Esposizione Universale del 1900 i suoi mobili vengono premiati con una medaglia che sancisce il trionfo internazionale dell’Art Nouveau. Stabilitosi a Parigi nel 1903, vi incontra il mercante e fonditore artistico Adrien A. Hèbrard che lo convince a misurarsi con la scultura commissionandogli oggetti e soprammobili tra cui un fantastico bestiario che nel 1907 Hèbrard esporrà nella sua galleria. Lasciata Parigi nel 1910, si trasferì prima a Pierrerfonds nell’Oise e poi nel 1935 in Alsazia, a Molsheim, dove il figlio Ettore aveva aperto la famosa fabbrica di automobili Bugatti e dove morirà nell’aprile del 1940. L’opera di Carlo Bugatti e della sua importante bottega segna in Italia il passaggio dalla cultura del mobile di fine Ottocento al moderno concetto di design. Questa nuova concezione trova nell’attività di Bugatti uno dei più abili interpreti, capace di anticipare, in certe sperimentazioni di inizio secolo, soluzioni di grande modernità, che entreranno nella produzione corrente soltanto a metà del Novecento.
Nato a Milano nel 1855, mostra fin da ragazzo spiccate doti creative. Nel 1875 il padre Giovanni lo iscrive all’Accademia di Brera e, in seguito, per completarne la formazione, all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi. Verso la fine degli anni Settanta, Bugatti lavora presso l’ebanista Mentasti, proprietario del Piccolo Stabilimento di Lavorazione del Legno in via San Marco a Milano. Gli esordi di Bugatti come ebanista sono segnati dalla presenza di Giovanni Segantini, compagno di studi a Brera e marito della sorella Bice che, nel momento iniziale della produzione, avrebbe decorato per il cognato alcuni mobili. A partire dal 1888 si hanno notizie di un laboratorio Bugatti in via Castelfidardo 6 a Milano. Nello stesso anno Carlo si afferma come ebanista all’Esposizione Italiana di Londra. Oltre a Segantini, anche Emilio Longoni protagonista della pittura divisionista ed Eugenio Quarti, ebanista liberty di grande raffinatezza, lavorarono per Carlo Bugatti. Pezzi unici e costosissimi sono i suoi mobili per i quali vengono utilizzati legni pregiati oltre ad avorio, rame, madreperla, pelle di cammello
Lotto 90
Carlo Bugatti (1856-1940), scrittoio da signora in legno di noce brunito, intarsio d’osso, incrostazione di peltro, pelle, rame stampato e traforato, modello realizzato intorno al 1890/1900, 101x51x76 cm
Stima € 13.000/15.000
68
Lotto 92
Specchiera in legno intagliato e dorato, Veneto metĂ XVIII sec., 127x90 cm
Stima â‚Ź 5.000/7.000
69
70
Lotto 91
Johann Wenzel (Venceslao) Peter (1745-1829), “Volpe con Fagiano”, olio su tela, firmato e datato in basso a destra, 123x127 cm
Stima € 6.000/8.000
Lotto 93
Pittore italiano del sec. XVIII, “Allegoria della geografia”, olio su tela, 88x70 cm
Stima € 3.000/5.000
72
Lotto 94
Pittore Caravaggesco della prima metà del sec. XVII, “Cristo e l’adultera”, olio su tela, 118x150 cm
Stima € 25.000/35.000
74
75
Lotto 95
Vaso in maiolica policroma decorato nel corpo con scena mitologica, grandi manici a guisa di serpenti e figure alate, marcato sotto Saca Italy Sesto Fiorentino, primi del sec. XX, H 72 cm
Stima â‚Ź 800/1.000 76
Lotto 96
Piatto in maiolica, nel cavetto “Scena mitologica con fanciullo e madre con bambino”, tesa decorata in policromia con raffaellesche, Napoli inizio sec. XX, diametro 55.5 cm
Stima € 600/700
Lotto 97
Piatto in maiolica, nel cavetto “Scena classica donna con mele”, tesa decorata in policromia con raffaellesche, Napoli inizio sec. XX, diametro 55.5 cm
Stima € 600/700
77
Bertelli,Luigi (1833 - 1916)
Nacque il 19 dicembre 1833 a Caselle, frazione a di San Lazzaro di Savena, nella tenuta dei conti Malvasia di cui il padre Giuseppe era fattore. Sin da giovanissimo s’appassionò alla pittura di paesaggio e - per forza di cose autodidatta - inizialmente guardò al Basoli ed ai contemporanei paesisti della vicina Bologna. Tuttavia i contatti con Bologna furono del tutto saltuari e non servirono ad affinare la mano del Bertelli che esprimeva, con una pittura spontanea, semplice e spesso rude, le emozioni provate di fronte alla natura e cercava di risolvere i problemi di luce e di immagine, riuscendo talvolta anche a dipingere opere, sotto tal riguardo, intense. Utile al Bertelli fu il viaggio a Parigi intrapreso nel 1867 in occasione della Esposizione universale: nonostante l’interessamento del Malvasia, la speranza di affermarsi in quella città fu delusa. Al ritorno in patria egli cercò di mettere a frutto la lezione dei paesisti francesi e di Millet, rafforzandola con reminiscenze di pittura lombarda, i cui modi, avrebbe assimilato in un soggiorno a Milano. Nel 1870 ottenne una medaglia d’argento alla Mostra nazionale di Belle Arti di Parma. Nel 1880 fu presente alla Esposizione nazionale di Torino e nel 1883 si guadagnò la medaglia d’oro all’Esposizione d’arte sacra a Roma. Sempre alla ricerca di nuovi effetti, prese a dipingere frequentemente nelle ore mattutine e serali, attratto dalle diverse possibilità di luce. E forse per questa esigenza di nuovi effetti il pittore cominciò a cercare soggetti al di là del suo Savena: dapprima sull’Appennino emiliano, quindi nella pineta di Classe, presso Ravenna, poi a Venezia, dove soggiornò intorno al 1890, ed infine, intorno al 1895, sul lago di Como, dove dipinse numerose vedute. Più tardi trasse ispirazione dalle cave di roccia. Morì a Bologna il 23 gennaio 1916. Pittore spontaneo, corposo, non di rado ingenuo, il Bertelli fu rivalutato solamente dopo la morte, a partire dal 1920, anno in cui gli fu dedicata la prima retrospettiva a Bologna.
Lotto 98
Luigi Bertelli (1858-1920), “Paesaggio con figura”, olio su tela, firmato in basso a sinistra, 85x130 cm
Stima € 18.000/20.000
79
80
Beppe Ciardi
(Venezia, 1875 – Quinto di Treviso, 1932) Figlio di Guglielmo Ciardi e fratello di Emma Ciardi, entrambi pittori. Portò avanti parallelamente lo studio dell’arte, con il padre Guglielmo, e quello per le scienze naturali all’Università di Padova. Si iscrisse poi all’Accademia di belle arti di Venezia, dove ebbe come maestro Ettore Tito. Si specializzò nel vedutismo e nel paesaggismo, divenendo uno dei principali interpreti veneti del primo novecento. In Toscanaebbe dei collegamenti e degli scambi culturali con i pittori postmacchiaioli. Partecipò a varie mostre in giro per il mondo, come l’Esposizione internazionale di Monaco (1901), e l’Esposizione internazionale di San Francisco. Nel 1912 era presente alla Biennale di Venezia. Nonostante una carriera non troppo lunga, Beppe Ciardi riuscì a realizzare una copiosa produzione artistica.
Lotto 99
Beppe Ciardi (1875-1932), “Tramonto in laguna”, olio su cartone, firmato in basso a sinistra e a tergo, 20x32 cm
Stima € 4.500/5.500
Lotto 100
Orologio a torre in legno dipinto e laccato a cineserie, Inghilterra sec. XVIII, H 220x48x24 cm (funzionante)
Stima â‚Ź 3.500/4.500
82
Lotto 101
Pittore Italiano del sec. XVII, “Santa con angelo”, olio su tela, 72.5x67.5 cm
Stima € 2.500/3.500
Lotto 102
Pittore del sec. XVIII, “Natura morta con oca, carne e zucca”, olio su tela, 73x64.5 cm.
Stima € 2.500/3.000
84
Lotto 103
Scuola Italiana del sec. XVII, “San Giovannino”, olio su tavola, 81.5x64 cm
Stima € 7.000/8.000
85
Lotto 105
Pittore del sec. XVIII, “Ritratto di famiglia”, olio su tela, 108x87 cm
Stima € 7.000/8.000
86
Lotto 104
Guéridon in legno con applicazioni in bronzo dorato, piano in marmo, Francia inizio sec. XIX, 101.5x30x30 cm
Stima € 400/500
Lotto 106
Coppia di sculture in terracotta policroma raffiguranti “Incantatore di serpenti” e “Cartomante”. Recano numeri incisi e siglati B Otto 354 (uomo) e B Otto 255 (donna), Germania seconda metà sec. XIX, H 60 cm (uomo) e 65 cm (donna)
Stima € 2.500/3.500
88
Lotto 107
Maestro Italiano del sec. XVII , “Matrimonio mistico di Santa Caterina”, olio su tela, 87x72 cm
Stima € 6.500/7.000
89
Lotto 108
Cerchia di Paolo Paoletti (ca. 1671-1735 ) “Natura morta con frutta e pesci”, olio su tela, 124x91.5 cm
Stima € 7.000/8.000
90
91
92
Lotto 109
Scuola Fiamminga, “Paesaggio con ponte e cavalieri”, olio su tela, fine del sec. XVII, 115x143 cm
Stima € 14.000/18.000
Lotto 110
Orologio in legno laccato e dorato, quadrante in metallo smaltato, sostenuto da colonne rastremate poggianti su base sagomata, Austria inizio sec. XIX, H 72.5x50x17.5 cm (mancante del pendolo, da revisionare)
Stima â‚Ź 2.500/3.000
Lotto 111
Orologio in legno laccato verde con motivi ornamentali dorati di gusto neoclassico, quadrante in metallo smaltato, inizio sec. XIX, H 54x37.5x15.5 cm
Stima â‚Ź 1.200/1.600
94
Lotto 112
Scuola Francese del sec. XIX, “Giuditta e Oloferne”, olio su tela, 164x128 cm
Stima € 4.000/5.000 95
Lotto 113
Scuola francese del sec. XIX, “Giuditta e Oloferne”, bozzetto a grisaglia, 33x25.5 cm
Stima € 600/700
96
Lotto 114
Scuola Francese del sec. XIX , “Soggetto biblico”, bozzetto a grisaglia su carta, 33x25.5 cm
Stima € 600/700
97
Lotto 115
Carlo Corsi (1879-1966), “In giardino”, tempera su carta, firmato in basso a sinistra, 1950, 40x50 cm
Stima € 5.500/6.500
99
Carlo Corsi
(Nizza, 8 gennaio 1879 – Bologna, 27 agosto 1966) Nasce a Nizza, si trasferisce prima a Bologna e in seguito a Torino, ove frequenta l’Accademia di Belle Arti, entrando in contatto con Giacomo Grosso. Nel 1912 viene invitato alla Biennale di Venezia (alla quale parteciperà più volte, anche nel dopoguerra, così come partecipò a tutte le edizioni della Secessione Romana); nel 1913 partecipa a delle mostre a Monaco, a San Francisco e alla mostra della Secessione romana. È, assieme a Giovanni Romagnoli, Alfredo Protti e Guglielmo Pizzirani, tra i più apprezzati artisti bolognesi d’inizio novecento, come sottolineato da una recente mostra tenutasi a San Marino, dedicata ai maestri bolognesi presenti alle edizioni della Secessione Romana. Nel 1941 vince il Premio Bergamo riservato ai giovani. Carlo Corsi ha però 62 anni. Il secondo premio va a Renato Guttuso che presenta l’opera Crocifissione. Nel 1953 vince un premio acquisto alla prima edizione del Premio Spoleto. Carlo Corsi espone alla Biennale di Venezia a partire dal 1912 fino all’ edizione del 1958 con una sala a lui riservata e la presentazione di Francesco Arcangeli. Dal 1908 al 1966, a fianco di Garzia Fioresi, Pizzirani, Protti, Scorzoni e Romagnoli, è come socio artista uno dei nomi di punta dell’Associazione per le Arti “Francesco Francia” di Bologna. La Galleria 56 di Bologna ha da poco pubblicato il primo volume del catalogo generale del maestro.
Lotto 116
Carlo Corsi (1879-1966), “Donna con l’ombrellino”, olio su cartone, firmato in basso a sinistra Carlo Corsi, 49x33 cm
Stima € 14.000/16.000
101
Luigi Bertelli (1833-1916)
Nacque il 19 dic. 1833 a Caselle, frazione a di San Lazzaro di Savena, nella tenuta dei conti Malvasia di cui il padre Giuseppe era fattore. Sin da giovanissimo s’appassionò alla pittura di paesaggio e - per forza di cose autodidatta inizialmente guardò al Basoli ed ai contemporanei paesisti della vicina Bologna. Tuttavia i contatti con Bologna furono del tutto saltuari e non servirono ad affinare la mano del Bertelli che esprimeva, con una pittura spontanea, semplice e spesso rude, le emozioni provate di fronte alla natura e cercava di risolvere i problemi di luce e di immagine, riuscendo talvolta anche a dipingere opere, sotto tal riguardo, intense. Utile al Bertelli fu il viaggio a Parigi intrapreso nel 1867 in occasione della Esposizione universale: nonostante l’interessamento del Malvasia, la speranza di affermarsi in quella città fu delusa. Al ritorno in patria egli cercò di mettere a frutto la lezione dei paesisti francesi e di Millet, rafforzandola con reminiscenze di pittura lombarda, i cui modi, avrebbe assimilato in un soggiorno a Milano. Nel 1870 ottenne una medaglia d’argento alla Mostra nazionale di Belle Arti di Parma. Nel 1880fu presente alla Esposizione nazionale di Torino e nel 1883 si guadagnò la medaglia d’oro all’Esposizione d’arte sacra a Roma. Sempre alla ricerca di nuovi effetti, prese a dipingere frequentemente nelle ore mattutine e serali, attratto dalle diverse possibilità di luce. E forse per questa esigenza di nuovi effetti il pittore cominciò a cercare soggetti al di là del suo Savena: dapprima sull’Appennino emiliano, quindi nella pineta di Classe, presso Ravenna, poi a Venezia, dove soggiornò intorno al 1890, ed infine, intorno al 1895, sul lago di Como, dove dipinse numerose vedute. Più tardi trasse ispirazione dalle cave di roccia. Morì a Bologna il 23 gennaio 1916. Pittore spontaneo, corposo, non di rado ingenuo, il Bertelli fu rivalutato solamente dopo la morte, a partire dal 1920, anno in cui gli fu dedicata la prima retrospettiva a Bologna.
Lotto 117
Luigi Bertelli (1833-1916), “Paesaggio con corso d’acqua”, pastello e tempera, firmato in basso a sinistra Luigi Bertelli 1904, 70x50 cm
Stima € 8.000/10.000
102
104
Giuseppe Casciaro (Ortelle, 9 marzo 1861 Napoli, 25 ottobre 1941)
Fu inizialmente avviato dalla famiglia agli studi classici, ma li interruppe ed iniziò a frequentare i corsi di disegno del professor Paolo Emilio Stasi, che si avvide del suo talento e lo raccomandò per l’iscrizione all’Istituto di Belle Arti di Napoli, dove fu ammesso e frequentò con profitto i corsi di Gioacchino Tomae del Lista. Successivamente frequentò gli studi artistici di Domenico Morelli e di Filippo Palizzi. Dopo un inizio non facile si avvalse della tecnica del pastello e nel1887 presentò con successo undici opere alla Promotrice napoletana S. Rosa. L’anno successivo ne presentò altre dodici con analogo successo e da allora la sua tecnica preferita fu il pastello (pur continuando a produrre, se pure in misura ridotta, rari dipinti ad olio). In tale tecnica eccelse fino a venire ben presto considerato uno dei migliori, se non il migliore, tra i pastellisti italiani dell’epoca. Fu essenzialmente paesaggista e produsse con grande fecondità ritraendo soprattutto i dintorni di Napoli, l’Irpinia (Nusco) e la Puglia. Ebbe rapporti di amicizia con alcuni tra i migliori pittori napoletani del periodo, quali Francesco Paolo Michetti, Edoardo Dalbono, Francesco Mancini, Attilio Pratella. Espose sia in Italia che all’estero e lavorò, nei primi anni del Novecento, anche per il noto mercante parigino Goupil. Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d’arte di Venezia. È stato professore onorario delle Accademie di Belle Arti di Napoli, di Urbino e di Bologna. Molto nota la sua collezione privata e raccolta d’arte, andata poi dispersa. Morì a Napoli nel 1941.
Lotto 118
Giuseppe Casciaro (1863-1945), “Paesaggio autunnale”, pastello su carta, firmato in basso a sinistra, 40x50 cm
Stima € 3.500/4.500
Giuseppe Casciaro (Ortelle, 9 marzo 1861 Napoli, 25 ottobre 1941)
Fu inizialmente avviato dalla famiglia agli studi classici, ma li interruppe ed iniziò a frequentare i corsi di disegno del professor Paolo Emilio Stasi, che si avvide del suo talento e lo raccomandò per l’iscrizione all’Istituto di Belle Arti di Napoli, dove fu ammesso e frequentò con profitto i corsi di Gioacchino Tomae del Lista. Successivamente frequentò gli studi artistici di Domenico Morelli e di Filippo Palizzi. Dopo un inizio non facile si avvalse della tecnica del pastello e nel 1887 presentò con successo undici opere alla Promotrice napoletana S. Rosa. L’anno successivo ne presentò altre dodici con analogo successo e da allora la sua tecnica preferita fu il pastello (pur continuando a produrre, se pure in misura ridotta, rari dipinti ad olio). In tale tecnica eccelse fino a venire ben presto considerato uno dei migliori, se non il migliore, tra i pastellisti italiani dell’epoca. Fu essenzialmente paesaggista e produsse con grande fecondità ritraendo soprattutto i dintorni di Napoli, l’Irpinia (Nusco) e la Puglia. Ebbe rapporti di amicizia con alcuni tra i migliori pittori napoletani del periodo, quali Francesco Paolo Michetti, Edoardo Dalbono, Francesco Mancini, Attilio Pratella. Espose sia in Italia che all’estero e lavorò, nei primi anni del Novecento, anche per il noto mercante parigino Goupil. Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d’arte di Venezia. È stato professore onorario delle Accademie di Belle Arti di Napoli, di Urbino e di Bologna. Molto nota la sua collezione privata e raccolta d’arte, andata poi dispersa. Morì a Napoli nel 1941.
Lotto 119
Giuseppe Casciaro (1863-1945), “Paesaggio con figure sotto la pioggia”, pastello su carta, firmato in basso a sinistra, 40x50 cm
Stima € 3.500/4.500
107
108
Ludovico Tommasi
(Livorno, 1866 – Firenze, 1941) Fratello di Angiolo e cugino di Adolfo Tommasi, in giovane età si iscrisse al Conservatorio musicale di Firenze dove si diplomò in violino. A differenza del fratello Angiolo non ebbe una formazione specifica di pittura, ma il fatto di frequentare stabilmente Silvestro Lega, ospite d’eccezione nella villa di Bellariva (Firenze), di proprietà della famiglia Tommasi, instillò in lui la passione anche per questo genere di arte. Da autodidatta, quindi, la sua attività pittorica partì in sordina e almeno all’inizio fu scevra di onori e riconoscimenti. Negli anni novanta fu presente a Torre del Lago insieme al fratello Angiolo e ai pittori Fanelli, Pagni e Plinio Nomellini, nel cenacolo artistico del Club La Boheme, legato al compositore lirico Giacomo Puccini. All’inizio del Novecento Ludovico iniziò ad adottare un linguaggio più sciolto, slegato da tecnicismi e con uno sguardo anche al divisionismo mediato dalla lezione di Nomellini. Si legò all’ambiente culturale fiorentino e aderì al gruppo della “Giovine Etruria”. Successivamente si interessò di grafica, specializzandosi nell’acquaforte. Alcune sue opere sono esposte al Museo civico Giovanni Fattori di Livorno.
Lotto 120
Ludovico Tommasi (1866-1941) “Le lavandaie”, olio su cartone, firmato in basso a destra L Tommasi, 24.5x27 cm. Pubblicato a pag. 201 de “I postmacchiaioli di Jolanda Pelagatti e Renato Tassi” Centro Editoriale Arte e Turismo Firenze, 1962
Stima € 4.000/6.000
Alessandro Milesi
(Venezia, 29 aprile 1856 – Venezia, 29 ottobre 1945) Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1869 al 1874 con Napoleone Nani, lo segue a Verona, rientrando nel 1876 nella città lagunare. Partecipa all’Esposizione nazionale di Milano del 1881 e alla Nazionale artistica di Venezia del 1887 affermandosi come pittore della vita veneziana, prosecutore della lezione di Giacomo Favretto ma attento al rinnovamento dell’arte veneta avviato da Ettore Tito e Cesare Laurenti. Nel 1890 vince la medaglia d’oro all’Esposizione internazionale di Boston; partecipa alle Triennali di Milano e a tutte le esposizioni internazionali d’arte di Venezia dal 1895 al 1935 con una personale nel1912 e un’antologica nel 1935. Dall’inizio del nuovo secolo si afferma come ritrattista presso la borghesia veneziana, proseguendo ad effigiare letterati, musicisti e attori anche nei decenni seguenti.
Lotto 121
Alessandro Milesi (1856-1945), “La raccolta del grano”, olio su cartone, firmato in basso a destra, 28x40 cm. Pubblicato nel catalogo “Esposizione maestri dell’Ottocento italiano. 10-28 dicembre 1966. Studio d’arte Bologna”
Stima € 4.000/5.000
111
Lotto 122
“Annunciazione”, olio su tavola, siglato in basso a sinistra “GB lì 10 Agosto 1871” 32x65.5 cm
Stima € 1.200/1.500
112
Lotto 123
Scuola Bolognese di fine sec. XVII, “Madonna con bambino”, olio su tela, 97x76 cm
Stima € 3.500/4.500 113
Lotto 124
Coppia di sgabelli in legno di noce, Emilia sec. XIX, 63x58x35 cm
Stima â‚Ź 1.500/2.000
Lotto 125
Coppia di fruttiere centrotavola in bronzo dorato, sec. XIX, H 60 cm 114
Stima â‚Ź 800/1.000
Lotto 126
Sellette portavaso, in legno scolpito con intarsi in madreperla, di forma esagonale, Cina, fine sec. XIX, 86x50 cm
Stima â‚Ź 800/1.000
115
Lotto 127
Maestro Italiano del sec. XVIII , “Ritratto di nobildonna”, olio su tela, a tergo scritta “Elisabetta De Alberti nata de Caspis di Salisburgo. Gentildona matricolata 1743”, 90x69 cm
Stima € 6.500/7.000 116
Lotto 128
Maestro Italiano del sec. XVIII, “Ritratto di gentiluomo”, olio su tela, a tergo scritta “Antonio Clemente De Alberti marito di Elisabetta De Caspis danni 24. 1743. Figlio di Gio: Batta canceliere di corte consigliere di Salisburgo”, 90x69 cm 117
Stima € 6.500/7.000
Lotto 129
Pittore del sec. XVII, “Discesa agli inferi”, olio su carta applicata su tela, 34.5x28 cm
Stima € 800/1.000 118
Antonio Basoli
(Castel Guelfo, 18 aprile 1774 – Bologna, 30 maggio 1848) è stato un pittore e incisore italiano esponente del neoclassicismo bolognese. Fu pittore e decoratore d’interni, incisore e membro dell’Accademia delle Arti di Bologna. La sua formazione si è nutrita dell’interesse onnivoro e costante per le opere dell’arte classica, la letteratura classica e contemporanea, i repertori e le decorazioni, le incisioni di Piranesi. I primi segreti dell’arte li apprese da suo padre Lelio Andrea Basoli. Basoli, insieme con i fratelli Luigi e Francesco, operò come scenografo, decoratore, disegnatore di sipari, per vari teatri dell’area bolognese, il Marsigli Rossi, il Comunale, e soprattutto il teatro Contavalli (1814); restano ormai poche tracce di queste sue opere, documentate tuttavia dalla ricca produzione di disegni, acquerelli ed incisioni, tra le quali le acquatinte della Collezione di varie scene teatrali, realizzate dal 1821. Gli anni dal 1818 agli anni ‘20 dell’Ottocento rappresentano gli anni della massima maturità artistica di Basoli in questo settore, con il viaggio a Milano e la visita alla “sala di Sanquirico”, ossia lo studio del principale scenografo della Scala di Milano, cui Basoli si ispirò per la scenografia dell’Edipo re al Contavalli nel 1822, la rappresentazione di Semiramide riconosciuta nel 1820 e infine la pittura delle scene e del teatro dei Cavalieri dell’Unione di Santarcangelo di Romagna. Basoli disegnò innumerevoli capilettera. Essi furono utilizzati all’inizio di ogni capitolo de La storia infinita, il celeberrimo romanzo di Micheal Ende.
Lotto 130
Antonio Basoli (1774 – 1848), “Scenografia”, tempera su tela, 40x61 cm. Pubblicato sul catalogo “Una raccolta di Disegni Dipinti e Sculture” Salone del Museo della Basilica di San Marco, Milano 15-26 Marzo 1991, pag. 33.
Stima € 7.000/8.000
Lotto 131
Carlo Zauli (1926 – 2002), grande piatto in maiolica con decori in altorilievo, Faenza anni ‘60, diam. 45 cm
Stima € 1.400/1.800
Lotto 132
Melandri – Focaccia, ciotola in maiolica decorata a terzo fuoco con dorature e nel cavetto un pavone, anni ‘30 circa, diam. 25 cm (lieve sbeccatura al bordo)
Stima € 1.500/2.000
120
Lotto 133
Pietro Melandri (1885 – 1976), ciotola in maiolica decorata a terzo fuoco ed in altorilievo nel centro una sirena con pesce, Faenza fine anni ‘30, diam. 18.5 cm, H 7.5 cm
Stima € 1.200/1.500
Lotto 134
Arrigo Visani (1914 – 1987), coppia di piccole bottiglie in maiolica decorata, con due figure su fondo verde a lustro, opera di Visani per Ceramiche Castelli, anni ‘60 circa, H max 25 cm
Stima € 800/1.200
Arrigo Visani (1914-1987)
Pittore, decoratore e ceramista Arrigo Visani nasce a Bologna nel 1914. Dopo gli studi artistici compiuti presso la Regia Accademia di Belle Arti di Faenza, allievo di Anselmo Bucci, Gaetano Ballardini e Domenico Rambelli, si trasferisce a Bologna dove frequenta i corsi di Giorgio Morandi alla locale Accademia d’Arte. Si avvicina alla ceramica nel secondo dopoguerra iniziando una collaborazione con la “Cooperativa Ceramica Imola” dove è attivo tra il 1946 e il 1950. Nel 1950 ottiene la cattedra all’Istituto d’Arte di Castelli dove realizza la sua più importante produzione fittile, spesso ispirata alla tradizione ceramica abbruzzese. Nel 1959 si trasferisce a Sesto Fiorentino dove insegna per alcuni mesi al locale Istituto d’Arte. Nel 1961 gli viene affidato l’incarico di fondare e dirigere l’Istituto d’Arte di Oristano, incarico che mantiene fino al 1970 quando si stabilisce definitivamente a Forlì con l’incarico di direttore dell’Istituto d’Arte. Arrigo Visani muore a Forlì nel 1987.
Lotto 135
Lotto 136
Stima â‚Ź 1.000/1.200
Stima â‚Ź 3.500/4.000
Inginocchiatoio lastronato in noce e radica di noce, mosso sul fronte, Ferrara sec. XVIII, H 90x62x49 cm
Figura grottesca in terracotta, Napoli sec. XVIII, H 49 cm (restauri e mancanze)
122
Lotto 137
Lotto 138
Stima € 3.500/4.000
Stima € 3.400/3.800
Figura grottesca in terracotta, Napoli sec. XVIII, H 60 cm (restauri e mancanze)
Scultura in terracotta raffigurante “San Giuseppe”, Napoli sec. XVIII, H 53 cm
123
DISEGNI ANTICHI
1
Lotto 139
Giuseppe Bernardino Bison (1762 – 1844), attribuito a, “Paesaggio con figure”, disegno a china acquerellata, 135x185 mm
Stima € 800/1.000
Lotto 140
Disegno a sanguigna, “Testa di vecchia”, XVII sec., 145x110 mm
Stima € 400/500
Lotto 141
Filippo Napoletano (1615 – 1673) attribuito a,“Ercole e Caco”, disegno a sanguigna, 120x180 mm
Stima € 1.000/1.500
Lotto 142
Disegno su carta (grigio-verde) “Mezzo busto”, incollato su incisione, sec. XVII, 165x130 mm
Stima € 600/800
Lotto 143
Cerchia del Morazzone, “Figure”, sanguigna su carta nocciola, a tergo “Putti”, Lombardia, sec. XVII, 255x200 mm
Stima € 1.200/1.500
4
Lotto 144
Antonio Mancini (1852 – 1930), “Nudo maschile”, disegno a matite colorate, 355x208
Stima € 1.200/1.500
5
6
Lotto 145
Sigismondo Caula (1637 – 1724), “Frate con libro”, disegno a matita, 237x170 mm. Collezione Frigerio Milano
Stima € 1.400/1.600
Lotto 146
Luca Carlevarijs (1663 – 1730), “Studio di figure”, disegno a matita, 185x194 mm. Collezione Frigerio Milano. Pubblicato in “Carlevarijs disegni incisioni e bozzetti” ed. Rizzi (1962)
Stima € 1.500/1.700
7
Lotto 147
Sigismondo Caula (1637 – 1724), “Frate in lettura”, penna acquerellata su carta verde, 253x175 mm. Collezione Frigerio Milano
Stima € 1.400/1.600
8
Lotto 148
Vittorio Maria Bigari (1692 – 1776), “Concertino” da Creti, disegno a sanguigna, 320x260 mm
Stima € 1.300/1.600
9
Lotto 149
Pio Panfili (1723 – 1812), “Studio per soffitto”, disegno a china, datato e firmato, 250x215 mm
Stima € 1.000/1.300
Lotto 150
Felice Giani (1758 – 1823) attribuito a,“Putti”, studio a china, 225x180 mm
Stima € 350/550 10
11
12
Lotto 151
Salvator Rosa (1615 – 1673) attribuito a, “Diogene adolescente che beve”, 460x280 mm, timbro collezione. Si allega incisione: “Diogenes adolescentem manu bibentem intuitus scyphum proycit. Salvator Rosa inv.”, 450x270 mm
Stima € 1.800/2.200
13
14
Lotto 152
Anonimo del sec. XVII, “Transito di San Giuseppe”, bozzetto di pala d’altare a china e matita, 285x205 mm
Stima € 600/700
Lotto 153
Baldassarre Franceschini detto il Volterrano (1611 – 1689) attribuito a, “Busto di dama”, disegno a sanguigna, 165x155 mm
Stima € 350/450
15
Lotto 154
Scuola degli Zuccari, “Martirio di San Bartolomeo”, disegno a matita e china, 310x255 mm
Stima € 500/700 16
Lotto 155
Napoleone Angiolini (1797 – 1871), “Ritratto di dama con cagnolino”, china, firmato in basso a sinistra, 178x128 mm
Stima € 600/800 17
Lotto 156
Giovan Battista Lenardi (1656 – 1704) attribuito a, “Ritratto del Cardinale Filippo di Champagne”, disegno a matita e china, 300x125 mm
Stima € 400/500
18
Lotto 157
Raffaello Schiaminossi (1572 – 1622) attribuito a, “Ascensione di Maria Maddalena”, 265x170 mm. Si allega incisione relativa.
Stima € 800/1.000
Lotto 158
Paolo Pagani (1655 – 1716) attribuito a,“Gruppo di figure”, disegno a matita, 190x170 mm
Stima € 500/700
20
Lotto 159
Polidoro Caldara da Caravaggio (1499 – 1543) attribuito a,“Battaglia navale”, penna e bistro lumeggiata di biacca su carta grigia, 247x146 mm Coll. L.H. Philippi. Marchio Philippi, Amburgo (Lugt 1335). N. 339 vendita Castagnari (Scopinich, Milano, 1928)
Stima € 700/900
21
22
Lotto 160
Piola Pellagio, “Sposalizio della Vergine”, penna e biacca, carta incollata su tela, 515x775 mm
Stima € 1.600/2.000
23
Lotto 161
Nicola Malinconico (1663 – 1726), attribuito a,“Adorazione dei pastori”, disegno a matita, 265x150 mm
Stima € 500/600
24
Lotto 162
Anonimo francese, “Allegoria”, china, 296x208 mm
Stima € 600/800
25
Lotto 163
Disegno a matita, “Scena di lotta”, fine sec. XVII, 174x138 mm
Stima € 350/450
26
Lotto 164
Artista del sec. XIX, “Paesaggio fiammingo”, carboncino, siglato T.B., 290x450 mm
Stima € 900/1.000
27
Lotto 165
Niccolò Lapi (1667 – 1732) attribuito a,“Studio di soffitti”, china acquerellata, 170x275 mm
Stima € 800/1.000
28
Lotto 166
Bernardo Cavallino (1616 – 1656) attribuito a, “Scena mitologica”, matita rialzata a biacca, 110x163 mm
Stima € 500/700
29
Lotto 167
Francesco de Mura (1696 – 1782) attribuito a,“Scena classica”, penna acquerellata, 230x195 mm
Stima € 800/1.200 30
Lotto 168
Pietro Antonio Novelli (1729 – 1804), attribuito a,“Studio di teste”, disegno a penna, 1750, 210x210 mm
Stima € 1.300/1.500 31
Lotto 169
Scuola di Parma sec. XVII, attribuito a,“Ritratto di vecchio”, 130x173 mm
Stima € 800/1.000 32
Lotto 170
Disegno a sanguigna, “San Girolamo”, sec. XVII, 270x210 mm
Stima € 700/800
33
Lotto 171
Disegno a penna macchiata, “Battaglia”, siglato in basso a destra S.R., sec. XVII, 100x110 mm
Stima € 600/800
34
Lotto 172
Disegno a penna macchiata, “Paesaggio”, sec. XVII, 240x185 mm
Stima € 4.500/5.500 35
Lotto 173
Disegno a matita su carta nocciola, “Figura con libro”, Lombardia XVII sec., 230x170 mm
Stima € 500/600
36
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