Gregory's Auction no.3 - October 24th, 2014

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ASTA N. 3 24 ottobre 2014


Esperti Specialists in charge: Dipinti antichi Dipinti del XIX secolo Antiquariato Glauco Casagrande gcasagrande@gregorysaste.it Piera Giglio Arti decorative del XX secolo Damiano Baffa Amministrazione – assistenza clienti – condition report: Giulia Naldi Giulia Ventura Francesca Samarro gnaldi@gregorysaste.it info@gregorysaste.it Tel: +39 051 2960945 Fax: +39 051 6569670 Fotografia: Stefano Ghelfi - DigitalMedia100 Grafica: DigitalMedia100 Web Agency: Hurrah di Massimo Bosi

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ASTA N. 3 24 ottobre 2014 ore 17:00 ANTIQUARIATO, DIPINTI ANTICHI E DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO

Provenienti da importante famiglia bolognese

Esposizione: da venerdì 17 a giovedì 23 ottobre 2014 dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 19:00 Strada Maggiore 14/a-b Bologna

via Strada Maggiore 14/a-b 40125 Bologna, ITALY tel. +39 051-29 60 945 info@gregorysaste.it www.gregorysaste.it

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LOTTO 1 Coppia di albarelli da farmacia in maiolica, XVIII sec., H 13.5 cm (lievi sbeccature). stima â‚Ź 150/200

LOTTO 2 Oliera in maiolica decorata a fiori policromi, Imola primi anni XIX sec., H 21.5x18.5 cm. stima â‚Ź 150/200

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LOTTO 3 Potiche in maiolica con decorazioni policrome, XIX sec., siglato in rosso sulla base “C K”, Delft, H 36 cm (piccole rotture). stima € 150/200

LOTTO 4 Quattro vasi in cristallo molato, Francia XX sec., misure varie, H massima 36 cm. stima € 200/250

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LOTTO 5 Coppia di mensoline in legno intagliato e dorato, XIX sec., H 20x15 cm. stima â‚Ź 200/250

LOTTO 6 Mensola in legno intagliato e dorato, piano laccato finto marmo, primi anni XX sec., H 41x38 cm. stima â‚Ź 100/150

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LOTTO 7 Specchierina ovale con cimasina a fiori in legno intagliato e dorato, fine XIX sec., H 37x24 cm. stima â‚Ź 100/150

LOTTO 8 Coppia di specchierine sagomate in legno intagliato e dorato, XVIII sec., H 24x19 cm (cadute nella doratura). stima â‚Ź 150/200 8


LOTTO 9 “Natura morta vaso con fiori”, olio su tavola, fine XVIII sec., H 28.5x19 cm. stima € 250/300

LOTTO 10 “Marina con barca e pescatori”, olio su tavola, primi anni XIX sec., H 14x27.5 cm. stima € 350/400 9


LOTTO 11 “Paesaggio fluviale”, olio su tavola ottagonale, fine XVIII sec., H 27.5x40 cm. stima € 350/400

LOTTO 12 “Veduta di castello sul mare con figure”, tempera su carta, inizio XIX sec., H 31x38 cm. stima € 150/250 10


LOTTO 13 “Frate in preghiera”, olio su tela, fine XVIII sec., H 40x30 cm. stima € 150/200

LOTTO 14 “San Giuseppe con bambino”, olio su tela, primi anni XIX sec., H 32x25 cm. stima € 150/200

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LOTTO 15 Scuola Toscana del XVIII sec., “Battaglia”, olio su tela, H 29x51 cm. stima € 3000/4000

LOTTO 16 Scuola Toscana del XVIII sec., “Battaglia”, olio su tela, H 29x51 cm. stima € 3000/4000

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LOTTO 17 Giuseppe Romani (1654 - 1727) attribuito a, “Allegoria dell’autunno”, olio su tela, H 77x60 cm. stima € 5000/6000

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LOTTO 18 Antonio Mezzadri (act.c. 1688) attribuito a, “Natura morta con fiori”, olio su tela, XVII sec., H 63x74 cm. stima € 3500/4500

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LOTTO 19 “Madonna del Rosario”, scultura lignea lumeggiata in oro, XVIII sec., H 24x9 cm. stima € 200/250

LOTTO 20 Mensola in legno di noce con piccolo cassetto sottostante il piano,decorata con cornici guilloché, inizio XIX sec., H 29.5x33 cm. stima € 150/250

LOTTO 21 Scatola in legno di noce intarsiata in vari legni, XIX sec., H 18x33x17.5 cm. stima € 150/250 15


LOTTO 22 Grande scatola in legno laccato e dipinto a motivi floreali, XVIII sec., H 17x42.5x30 cm. stima € 250/350

LOTTO 23 Scacchiera in legno di noce, XIX sec., H 8x41x41 cm. stima € 250/350

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LOTTO 24 Piccolo cofanetto con cassetti interni in legno laccato ad arte povera, Veneto XVIII sec., H 11.5x17.5x12 cm. stima â‚Ź 250/350

LOTTO 25 Piccolo cofanetto con cassetti interni in legno laccato ad arte povera, Veneto XVIII sec., H 10x15.5x10.5 cm (mancanze). stima â‚Ź 150/250

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LOTTO 26 Piccolo modellino di cassettone a tre cassetti mossi sul fronte, laccato ad arte povera, XVIII sec., H 10x12x10 cm. stima € 350/450

LOTTO 27 Modellino di cassettone a due cassetti in legno di noce e ciliegio, filettato, XIX sec., H 13x26.5x10.5 cm (difetti). stima € 200/300

LOTTO 28 Modellino di cassettone a due cassetti impiallacciato in varie essenze di legno, Emilia fine XVIII - inizio XIX sec., H 19x37x14 cm. stima € 450/550 18


LOTTO 29 Modellino di cassettone a due cassetti impiallacciato in varie essenze di legno, Emilia fine XVIII inizio XIX sec., H 20x35x12.52 cm. stima â‚Ź 450/550

LOTTO 30 Modellino di cassettone a due cassetti impiallacciato in varie essenze di legno, maniglie in ottone, Veneto fine XVIII inizio XIX sec., H 21x35x13.5 cm. stima â‚Ź 450/550 19


LOTTO 31 Modellino di cassettone a due cassetti e mezzo, impiallacciato in noce, stile impero, Lombardia XIX sec., H 30.5x48x23 cm (restauri). stima â‚Ź 450/550

LOTTO 32 Piccolo monetiere con diversi cassetti, impiallacciato in legno di noce, inizio XIX sec., H 23x30x24.5 cm. stima â‚Ź 450/550 20


LOTTO 33 Coppia di piccole mensole ad angolo con ripiani e cassetto in legno di noce, XIX sec., H 48x24x34 cm. stima â‚Ź 100/200

LOTTO 35 Orologio da tavolo in legno di mogano, quadrante smaltato, firmato Robert & Courvoisier, meccanismo funzionante, Svizzera XIX sec., H 47.5x33x14.5 cm. stima â‚Ź 600/700

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LOTTO 34 Barometro in legno di palissandro intarsiato in madreperla ed ottone a motivi vegetali e animali, Weaber & Co. London, fine XIX sec., H 102x32 cm (da revisionare). stima € 350/450

LOTTO 36 Coppia di alari in bronzo con frontali raffiguranti “Animali fantastici”, fine XIX sec., H 53.5x32x40 cm (mancanze). stima € 150/250

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LOTTO 37 Scuola Bolognese del XVIII secolo, “San Matteo”, olio su tela (prima tela), prima metà del XVIII sec., H 105x84 cm (difetti e mancanze). stima € 1700/2000

LOTTO 38 Scuola Bolognese del XVIII secolo, “San Giovanni evangelista”, olio su tela (prima tela), prima metà del XVIII sec., H 105x84 cm (difetti e mancanze). stima € 1700/2000

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LOTTO 39 Scuola Bolognese del XVII sec., “Scena di vita contadina”, olio su tavola, H 18x26 cm. stima € 1000/1500

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LOTTO 40 Gaetano Gandolfi (1734 – 1802) attribuito a, “Caduta dei giganti”, olio su tela, a tergo frammento di antica etichetta recante iscrizione “bozzetto Gandolfi”, H 46.5x56.5 cm. stima € 2500/3500 Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima, 31 agosto 1734 – Bologna, 20 giugno 1802) Nacque in una famiglia di artisti. Il fratello Ubaldo, il figlio Mauro e il nipote Democrito furono anch’essi pittori. Studiò all’Accademia Clementina di Bologna, dove ebbe per maestri Felice Torelli e Ercole Lelli. Studiò anche scultura e vinse numerosi premi in concorsi indetti dall’accademia, nelle sezioni del ritratto e della scultura. Nel 1760 trascorse un anno a Venezia, dove ebbe modo di studiare le opere del Tiepolo e di altri pittori veneti. Viaggiò anche in Inghilterra. Tornato a Bologna, realizzò affreschi e tele in varie chiese e conventi di Bologna. Nella Basilica di San Petronio eseguì il dipinto Madonna di S. Luca e santi Emidio e Ivo. Nel 1775 eseguì la grande tela Nozze di Cana per il convento dei

Canonici Regolari di San Salvatore a Bologna, considerato uno dei suoi capolavori, conservata ora presso la Pinacoteca nazionale di Bologna. Le sue opere sono conservate nei musei e gallerie d’arte di tutto il mondo, tra cui il Louvre di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York. Nel chiostro Terzi della Certosa di Bologna si trova un monumento funerario a Gaetano e Democrito Gandolfi, attribuito allo scultore Giovanni Putti.

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LOTTO 41 Pittore del XVIII secolo, “San Benedetto e San Placido”, olio su rame, H 19x23 cm. stima € 1200/1500

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LOTTO 42 Pittore del XVIII secolo, “Incontro di San Benedetto con il diavolo”, olio su rame, H 19x23 cm. stima € 1200/1500

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LOTTO 43 “Vecchio frate”, scultura in arenaria, XVII sec., H 31x9x9 cm (mancanze). stima € 600/800

LOTTO 44 “Angelo in preghiera”, scultura in marmo bianco, XVII sec., H 28x18x10 cm (rotture). stima € 600/800

LOTTO 45 “Cristo”, scultura in alabastro, XVII sec., H 25 cm (mancanze e rotture). stima € 250/350 29


LOTTO 46 Gruppo raffigurante “Scena allegorica con figure su carro trainato da cavalli marini”, maiolica avorio, reca alla base “N” coronata impressa (Capodimonte), Italia XIX sec.,H 47x50x25 cm (rotture e mancanze). stima € 1200/1500

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LOTTO 47 Potiche in maiolica decorata a ramage floreali in monocromo blu su fondo bianco, Olanda inizio XIX sec., H 50 cm (difetti). stima â‚Ź 250/350

LOTTO 48 Potiche in maiolica decorata a ramage floreali in monocromo blu su fondo bianco, Olanda inizio XIX sec., H 37 cm (difetti). stima â‚Ź 150/250

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LOTTO 49 “Bambino”, scultura in marmo bianco, reca firma “M. RAMOGNINO 1876”, H 35x25 cm. stima € 800/1000 32


LOTTO 50 “Il Crepuscolo e l’Aurora”, coppia di sculture in porcellana bianca, modelli ripresi dalla tomba della famiglia Medici di Michelangelo, prodotti dalla Manifattura Ginori di Doccia, marcate “Ginori” coronato in blu, primi anni XX sec., misure massime H 39x50 cm. (restauri e mancanze) stima € 2000/2500

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LOTTO 51 Tavolo da gioco in noce con gambe a sciabola e piano3 girevole a scacchiera e due cassetti laterali, Emilia periodo Direttorio, H 71x57x39.5 cm. (mancanze) stima € 300/500

LOTTO 52 Gioco degli scacchi in avorio, XIX sec. stima € 250/350

LOTTO 53 Gioco degli scacchi in avorio e legno, XIX sec. stima € 100/150

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LOTTO 54 Coppia di cassettoni a tre cassetti, interamente lastronati in legno di noce e filettati in vari legni, Emilia fine XVIII sec./inizio XIX sec., H 138x102x61 cm. stima â‚Ź 3500/4500 36


LOTTO 55 Coppia di panchetti in legno intagliato laccato e dorato, fine XIX sec., H 44x52x41 cm. stima € 650/750

LOTTO 56 Orologio da appoggio in bronzo dorato, con placche in porcellana dipinta e dorata nei modi di Sèvres, Francia seconda metà del XIX sec., H 50x29x14 cm (usure nella doratura). stima € 700/800

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LOTTO 57 Importante surtout de table in bronzo dorato, base circolare con tre piedini ferini, alla base palmette a rilievo e muse, tre figure femminili con al centro coppa con rilievi fogliacei e floreali, Francia primi anni XIX sec., H 42 cm, diametro base 20 cm. stima â‚Ź 2500/3500 38


LOTTO 58 “Fanciullo con libro”, scultura in bronzo e avorio su base di alabastro, XX sec., H 16 cm. stima € 600/700

LOTTO 59 Giulio Fiori (1909 - 1991), “Pappagallo”, olio su cartone, firmato in basso a sinistra G. Fiori, XX sec., H 22x17.5 cm. stima € 250/350

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LOTTO 60 Claude Charles Gerard (1757-1826), cofanetto in bronzo dorato, tre piedini con fascia con decori fogliacei, coperchio con miniatura su avorio raffigurante l’Imperatrice Giuseppina, firmata Gerard, Francia primi anni del XIX sec., H 9x16.5 cm. stima ₏ 600/800

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LOTTO 61 Anonimo del XIX secolo, “Gentildonna con rosa” e “Gentiluomo con tabacchiera”, coppia di dipinti olio su tavola, XIX sec., H 51.5x33.5 cm, senza cornice. stima € 450/650

LOTTO 62 Anonimo del XIX secolo, “Gentildonna seduta”, pastello su carta, XIX sec., H 31x26 cm. stima € 100/150

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LOTTO 63 Tavolino da gioco in legno di noce interamente filettato ed intarsiato in legno di acero con scene di caccia ed animali del bosco, quattro gambe troncopiramidali, un cassetto nella fascia, Emilia fine del XVIII/inizio del XIX sec., H 81x90.5x45 cm (chiuso). stima â‚Ź 2500/3000

LOTTO 64 Elegante tavolino lastronato in legno di ciliegio, quattro gambe sagomate, fascia celante cassetto, bordo del piano in ottone, piano filettato e lastronato in radica di pioppo, Periodo Direttorio, XIX sec., H 77x58x44 cm. stima â‚Ź 800/1000

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LOTTO 65 Coppia di specchiere in legno intagliato e dorato, di forma sagomata con intagli fogliacei e floreali, Italia settentrionale, XVIII sec., H 60x36 cm. stima â‚Ź 800/1000

LOTTO 66 Coppia di tavolini tondi lastronati in legno di noce ed acero, tre gambe sagomate, fascia intarsiata a motivi geometrici, bordo del piano rialzato con scacchiera intarsiata al centro, un cassetto nella fascia, inizio del XX sec., H 71.5x47 cm. stima â‚Ź 800/1000 43


LOTTO 69 Pittore del XIX secolo, “Nobildonna con scialle rosso”, olio su tela, XIX sec., H 18x14.5 cm. stima € 100/150

LOTTO 67 Artista italiana del XIX secolo, “Soldato con bambino”, ricamo su seta, XIX sec., H 19.5x15 cm. stima € 250/350

LOTTO 68 Artista italiana del XIX secolo, “La confessione”, ricamo su seta, XIX sec., H 19.5x15 cm. stima € 250/350 44


LOTTO 70 “Natura morta con Buddha, narghilè e ventaglio”, olio su tela, firmato in basso a destra Ventura, XX sec., H 51x71 cm. stima € 800/1000

LOTTO 71 “Volto africano”, maschera in marmo, XX sec., H 8.5x17.5x15.5 cm. stima € 200/250

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LOTTO 72 Luciano Minguzzi (1911 - 2004), “Donna che fugge”, scultura in bronzo, tiratura 80/100, XX sec., H 35.5 cm. stima € 800/1000

Luciano Minguzzi (Bologna 1911 - Milano 2004) Bolognese di nascita, formatosi all’Accademia di Belle Arti della sua città con Giorgio Morandi ed Ercole Drei, consegue rapidamente una piena conquista delle sue originali e multiformi possibilità espressive, come attesteranno i numerosissimi premi, in ambito nazionale e internazionale, riportati durante l’intero arco della sua carriera e già a partire dal 1943. Espone nel 1934 per la prima volta alla XIX Biennale di Venezia e, nel 1939, alla Quadriennale d’Arte di Roma. Ritorna a Venezia nel 1942 dove è presente con una sala personale alla XXIII Biennale di Venezia. Nel 1949 tiene una mostra al Museo dell’Athénée di Ginevra e, l’anno dopo, invitato alla XXV Biennale di Venezia con un gruppo di opere, ottiene il Gran Premio della Scultura. Nel secondo dopoguerra si trasferisce a Milano dove, per quasi vent’anni (1956- 1974), terrà la cattedra di scultura all’Accademia di Brera. Nel capoluogo lombardo, calato in un contesto aperto alle sperimentazioni e alle suggestioni provenienti dai centri di elaborazione artistica internazionali, Minguzzi porterà avanti le sue ricerche, corrispondendo con opere mirabili alle tante commissioni pubbliche e private. Nel 1958 è vincitore del concorso per la V Porta del Duomo di Milano, che verrà inaugurata nel 1965. Nel 1952 partecipa con una personale alla Biennale di Venezia e la giuria internazionale gli assegna un Premio Aggiunto per la Scultura. Nel 1956 espone alla Quadriennale di Roma, al Museo Rodin di Parigi e alla Viviano Gallery di New York. Nel 1964 è nominato insegnante di scultura alla Sommer Academy di Salisburgo. Nel 1970 riceve l’incarico da Paolo VI per la realizzazione della Porta del Bene e del Male per la Basilica in San Pietro in Vaticano, opera alla quale lavorerà per sette anni. Nel 1996 nasce a Milano la Fondazione Museo Luciano Minguzzi. L’artista muore a Milano nel 2004.

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Paolo Sala (Milano 1859 - Milano 1924) Pur avendo studiato architettura all’Accademia di Brera, allievo di Camillo Boito, si dedicò alla pittura iniziando con soggetti di storia e temi di genere, presto orientandosi al paesaggio. Esordì con il dipinto “Il tramonto del 4 giugno 1859” (Dopo la battaglia di Magenta), ottenendo il premio Mylius. Partecipò in seguito a varie manifestazioni esponendo a Napoli, Roma, Milano, Venezia, Parigi e Berlino. Intraprese viaggi a Parigi, a Londra, in Olanda, in Sudamerica e in Russia. A Milano, nel 1911, fondò l’Associazione degli Acquarellisti lombardi (tecnica a lui particolarmente cara), di cui fu presidente. Realizzò vedute urbane, scene veneziane, paesaggi, marine, scene di genere e ritratti, con l’utilizzo dell’olio, dell’acquerello e del pastello. Muore a Milano nel 1924.

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LOTTO 73 Paolo Sala (1859 – 1924), “Canal Grande Palazzo Papadopoli Venezia”, acquerello su carta, firmato in basso a destra Paolo Sala di Milano, XX sec., H 34.5x52.5 cm. stima € 4000/6000

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LOTTO 74 Emanuele Brugnoli (1859 - 1944), “L’attesa”, acquerello su carta, firmato in basso a destra Brugnoli, H 67x46 cm. stima € 1500/1800 BRUGNOLI EMANUELE (Bologna 1859 - Venezia 1944) Trascorsa la prima giovinezza a Bologna, vi frequentò l’Accademia di Belle Arti, allievo dello scenografo Solmi. Suicidatesi il maestro, si recò a Venezia per trascorrervi qualche settimana, ma la città della laguna lo conquistò e dal 1880 vi restò dedicandosi a ritrarre le sue vedute caratteristiche all’acquerello e all’acquaforte. Accanto alle immagini della sua città d’origine, nella sua produzione compaiono infatti sintetiche vedute e inediti scorci di Venezia. Sue opere furono presentate, sin dall’Esposizione di Firenze del 1878 fino al primo

decennio del Novecento, alle principali mostre italiane. Fu un assiduo espositore alle Internazionali veneziane; in una poi fu particolarmente notato perché un suo acquerello, Un canale di Venezia, fu acquistato dall’imperatore di Germania Guglielmo II. Una sua opera è nel Museo Marangoni di Udine, un’altra fu acquistata da Vittorio Emanuele III. Nel 1912 fu nominato professore di acquerello e d’incisione nell’Accademia, ove sorse appunto la Scuola d’acquaforte che guadagnò tanta rinomanza.

LOTTO 75 Emanuele Brugnoli (1859 - 1944), “Veduta di Venezia”, olio su tavoletta, firmato in basso a destra Brugnoli, H 10x16.5 cm stima € 250/300

LOTTO 76 Emanuele Brugnoli (1859 - 1944), “Marina”, olio su tavoletta, firmato in basso a destra Brugnoli, H 10x16.5 cm. stima € 250/300 50


LOTTO 77 Roberto Franzoni (1882 - 1960), “Veduta della campagna senese”, olio su tavoletta, firmato e datato in basso a destra Franzoni R., Siena 1900, H 26x38 cm. stima € 250/300

LOTTO 78 Paride Pozzato (1899 - 1971), “Il mercato”, olio su tavoletta, firmato e datato in basso a sinistra Paride Pozzato 1925, H 24x30 cm. stima € 150/250

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LOTTO 79 Fabio Fabbi (1861 - 1946), “Susanna e i vecchioni”, olio su tela, H 21x15.5 cm. stima € 1000/1200 LOTTO 80 Fabio Fabbi (1861 - 1946), “Sguardo indiscreto”, acquerello e pastello su carta, firmato in basso a destra F. Fabbi, H 30.5x15.5 cm. stima € 200/300 LOTTO 81 Fabio Fabbi (1861 - 1946) attribuito a, “Nudo femminile”, olio su tavoletta, H 28x19 cm. stima € 200/250 81 52


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LOTTO 82 “L’avance”, olio su tela, firma illeggibile in basso a sinistra, inizio XX sec., H 31x25 cm. stima € 100/150 LOTTO 83 “Gentiluomo che brinda”, olio su tavola, firmato in alto a destra E. Uzielli 1 Aprile 1886, H 14x10.5 cm. stima € 100/150 LOTTO 84 Pittore del XIX secolo, “Campagna con macero”, olio su tavola, H 19x12.5 cm. stima € 100/150

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87 LOTTO 87 Giuseppe Solenghi (1879 – 1944), “Paesaggio con figure”, olio su cartone, firmato in basso a destra G. Solenghi, H 10x15 cm. stima € 250/350

LOTTO 85 Giacomo Lolli (1857 - ?) “Volto di fanciulla”, carboncino su carta, firmato in basso a destra Lolli, H 14x11.5 cm. stima € 100/150 LOTTO 86 Giacomo Lolli (1857 - ?) “Ritratto femminile”, carboncino su carta, firmato in basso a destra G. Lolli, H 25x17.5 cm. stima € 100/150 54


LOTTO 88 Fausto Zonaro (1854 – 1929), “Viaggiando sul Bosforo”, olio su tela, firmato in basso a sinistra Zonaro, H 40x66 cm. stima € 40000/50000

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vita, ma anche uno dei più generosi mecenati in epoca giovanile dell’artista. Ma Zonaro frequenta Napoli già da alcuni anni, ed è amico dei grandi pittori napoletani, primo tra tutti Attilio Pratella. A Napoli realizzerà sia tele di grandi dimensioni tutte improntate alla vita quotidiana, sia tavolette di paesaggio. Il capolavoro di questo periodo è senza dubbio “Il banditore”, datato 1886, ove il pittore rappresenta una delle figure più caratteristiche del folklore napoletano, tanto caratteristica che persino Totò ne vestirà i panni nel celebre film “L’oro di Napoli”. Egli è famoso e conosciuto, ma è uno dei tanti pittori presenti in Italia, altrettanto bravi e famosi. Tra il 1885 e il 1888 vaga tra Venezia e Napoli, senza un programma ben preciso.Il 1888 è l’ultimo anno fondamentale per la propria educazione artistica. Egli infatti è a Parigi, la capitale mondiale dell’Impressionismo, ed è a contatto con tutti quei grandi maestri. Ed infatti lo stile del pittore, originalissimo ed inconfondibile, prodotto di più scuole e movimenti artistici fusi insieme, l’Impressionismo francese, il colorismo veneto e il realismo napoletano, non subirà più alcun mutamento. Ed è con questo bagaglio di conoscenze tutto occidentale che Zonaro tenterà la sorte nel favoloso e misterioso Oriente, nell’anno 1891. Neanche sul battello che lo porta in Oriente smetterà di dipingere, lo testimoniano potenti e vivaci tavolette con paesaggi di Ancona, Bari, Corfù, Patrasso, Atene. Dal 1891 al 1896, anno in cui Zonaro viene nominato Pittore di Corte, è tutto un crescendo di fama e di commissioni, grazie all’aiuto della moglie che, diplomatasi in fotografia, passa in rassegna buona parte della produzione del marito e spedisce le fotografie ai maggiori giornali d’arte del mondo. I giornali sono entusiasti, si moltiplicano articoli e recensioni con fotografie. Fioccano così commissioni, ritratti, paesaggi, proposte più disparate. L’Ambasciatore di Russia, Alexander Nelidov, in accordo con l’Ambasciatore italiano Panza, a presentare al Sultano l’ultimo lavoro di Zonaro, il Reggimento Imperiale di Ertogrul sul Ponte di Galata. Il quadro, come tutte le grandi composizioni di Zonaro (di numero assai ristretto) è il risultato di numerosi studi preparatori compiuti rigorosamente dal vero e assemblati poi in una composizione più ampia e ricca di particolari. Abdulhamid II non solo acquista immediatamente l’opera, ma nomina Zonaro Pittore di Corte. Preso possesso del Palazzo donato dal Sultano, Zonaro vi allestisce un’esposizione permanente delle proprie opere. Agli inizi del Novecento dunque Zonaro è al vertice della sua parabola artistica e vitale. Nel 1894 è nominato Cavaliere, nel 1897 Grand’Ufficiale, nel 1904 Commendatore della Corona d’Italia, nel 1900 e nel 1903 nascono le due figlie Jolanda e Mafalda, la casa è meta di personaggi turchi e stranieri di fama internazionale. La casa dei coniugi Zonaro diviene dunque, per circa 10 anni, un solido punto di scambio culturale tra Oriente e Occidente, un luogo di incontro di mentalità, usanze, religioni diverse. E così gli anni dal 1898 al 1909, anno del ritorno in Italia, sono anni febbrili e di duro lavoro. E il tramonto di Zonaro in Oriente coincide con il crollo del regno di Abdulhamid. Tornato in Italia si stabilisce a San Remo e ancora una volta ricostruisce da zero la propria vita. Organizza mostre in tutta la Liguria e in Costa Azzurra, apre un atelier permanente, si dedica prevalentemente a piccole vedute su tavoletta di città, alla ritrattistica a pastello, alla riproduzione di quadri di soggetto orientale. Muore il 19 luglio 1929. Con pubbliche onoranze viene seppellito nel monumentale cimitero della Foce, ove tuttora riposa.

Fausto Zonaro (Masi 1854 - San Remo 1929) Il padre, come i suoi avi, è un muratore, ed intende trasmettere questa professione al primogenito Fausto. Ma il ragazzo, sin dalla più tenera età, manifesta una netta propensione per il disegno, e a 12 anni, col consenso paterno, frequenta l’Istituto Tecnico di Lendinara e poi passa a studiare a Verona, presso la celebre Accademia Cignaroli. Suoi compagni a Verona saranno giovani che diverranno tra i più grandi pittori dell’Ottocento veneto: Giacomo Favretto, Angelo Dall’Oca Bianca, Alessandro Milesi. Segue così il trasferimento a Venezia, ove apre una piccola scuola di pittura nei locali di Palazzo Pesaro, sul Canal Grande, e dove dipinge sia piccole tavolette di paesaggio destinate ai turisti in soggiorno in Laguna e tele di più ampio respiro di vita quotidiana. Tra gli altri allievi frequenta la scuola di Palazzo Pesaro una giovane donna, Elisabetta Pante, che in seguito diverrà sua compagna, nella vita e nell’arte. E a Venezia conosce anche il Duca Paolo Camerini, che diverrà non solo l’amico intimo di una 56


LOTTO 89 Importante coppia di tavoli da parete in legno intagliato laccato e dorato, quattro gambe mosse con piede ferino e intagli fogliacei, fasce traforate con conchiglia centrale e ornamenti vegetali, cornice del piano rettilinea e dorata, piani lastronati in breccia di marmo, Bologna prima metà del XVIII sec., H 88x149.5x74.5 cm. stima € 22000/25000

LOTTO 90 Monetiere in legno ebanizzato, di forma architettonica con cornici guillochè e al centro tempietto, maniglie laterali, Italia XVII sec., H 37x35x20 cm (mancanze). stima € 800/1200

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LOTTO 91 Tavolino da gioco interamente lastronato e filettato in legno di noce e radica di noce, piano quadrilobato apribile, con all’interno intarsio del gioco del backgammon, cassetto a scomparsa nella fascia centrale, quattro gambe mosse, Modena XVIII sec., H 78.5x85.5x42.5 cm (chiuso). stima ₏ 2000/2500

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LOTTO 92 Gruppo di sei sedie in legno di noce, schienale a giorno con traversina traforata, gambe anteriori tornite, sedili imbottiti, XIX sec., H 86x44x39.5 cm. stima â‚Ź 400/500

LOTTO 93 Cassettone a ribalta a rullo in legno di noce e lastronato in noce, interamente filettato in legni pregiati, sul rullo e sui cassetti pregevoli medaglioni con motivo di paesaggi, gambe troncopiramidali, interno della ribalta con cassettiera celante segreto, Lombardia fine XVIII sec./inizio XIX sec., H 120x127.5x63 cm (mancanze e restauri). stima â‚Ź 1800/2200

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LOTTO 94 “Interni di chiese con figure”, coppia di gouaches, XIX sec., H 45x60 cm. stima € 800/1000

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ZEZZOS ALESSANDRO (Venezia 1848 - Vittorio Veneto 1914) Nasce a Venezia il 12 febbraio 1848 e muore a Vittorio Veneto nel 1914. Di padre greco e madre veneziana, terminati gli studi classici s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia contemporaneamente a Favretto, Milesi e Nono. Dopo aver completato gli studi all’Accademia, nel 1868 inizia ad esporre nelle sale della Società Veneta Promotrice di Belle Arti. Esordì a Venezia nel 1873 (Né sposo né figlio, Scena famigliare), fu poi presente, fra le altre, alle mostre di Parigi nel 1877 (Les saltimbanques, Les pingeons de Saint Marc), di Milano nel 1891 (Mercante di ventagli: genere, Una fuga nel 1700) e alla Biennale di Venezia del 1897 (Perplessità, Popolana con bambino al traghetto). Dal 1904, dopo la morte della moglie, si sposta spesso all’estero: Londra, Vienna, Berlino e Parigi dove si ferma fino al 1910. Torna ad esporre in Italia, in occasione dell’Esposizione Internazionale romana del 1911, con Ritratto e gli acquerelli L’aratura e Fanciulli, e quindi alla Biennale di Venezia del 1912. Nel 1913 si trasferisce a Vittorio Veneto e l’anno seguente, mentre era in corso l’XI edizione della Biennale veneziana dove erano esposte Uscita dalla chiesa e Famiglia del 700 morirà all’età di sessantasei anni.

LOTTO 95 Alessandro Zezzos (1848 - 1914), “Signora con velo”, olio su cartone, firmato in alto a destra Zezzos, H 13.5x8.5 cm. stima € 800/1000

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LOTTO 96 Pittore del XIX secolo, “Paesaggi fluviali con figure e case”, coppia di dipinti, olio su tavoletta, H 16x23 cm. stima € 250/350

LOTTO 97 Pittore del XIX secolo, “Animali da cortile”, coppia di dipinti, olio su tela, firma indistinta in basso a sinistra, H 25.5x38.5 cm. stima € 300/400

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LOTTO 98 Pittore del XIX secolo, “Veduta di campagna romana “, olio su zinco, H 20x28.5 cm. stima € 200/250

LOTTO 99 Pittore del XIX secolo, “Veduta fluviale con figure e case”, olio su tavola, H 18x42 cm. stima € 200/250

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LOTTO 100 “Maschere veneziane”, acquerello su carta, XIX sec., H 21x16.5 cm. stima € 100/150

LOTTO 101 Pittore del XX secolo, “Al davanzale”, olio su cartone, H 39x27.5 cm. stima € 300/400 64


LOTTO 102 Giacomo Favretto (1849 - 1887), “Donna in costume”, acquerello su carta, firmato in alto a destra G. Favretto, H 27x19 cm. stima € 400/500

LOTTO 103 Pieretto Bianco (1875 - 1937), ”Barche da pesca alla Riva degli Schiavoni”, olio su cartone, firmato in basso a sinistra Pieretto Bianco 1925, a tergo reca iscrizione: “Barche da pesca alla Riva degli Schiavoni – Venezia 1925 Pieretto Bianco”, H 26x34 cm. stima € 1900/2000

LOTTO 104 Ezelino Briante (1901- 1971), “Veduta di porto con barche e pescatori”, olio su compensato, firmato in basso a destra E. Briante, H 25.5x43 cm. stima € 700/800 65


LOTTO 105 Mario Norfini (1870 - 1956), “Nature morte con cacciagione”, coppia di dipinti, olio su compensato, firmate in basso a sinistra Norfini, H 50x70 cm. stima € 200/300 66


LOTTO 106 Cafiero Filippelli (1889 - 1973), “Scena contadina”, olio su tavola, firmato in basso a destra C. Filippelli 1937, H 24.5x20 cm. stima € 550/650

LOTTO 107 Luigi Gioli (1854 - 1947), “Contadini con buoi in paesaggio innevato”, olio su tavola, firmato in basso a destra L. Gioli, H 12x19.5 cm. stima € 1000/1200

LOTTO 108 Tarcisio Tosin (1904 – 1999), “Tre suonatori”, piastrella in ceramica policroma a rilievo, a tergo marchio, Manifattura La Freccia Vicenza, anni ’40, H 32.5x32.5 cm. stima € 200/300 67


LOTTO 109 “Figure classiche”, coppia di sculture in ceramica bianca. Una recante firma sul retro Giovanni Mollica, XX sec., H 32 cm. stima € 150/250 68


LOTTO 110 Specchiera in legno intagliato e dorato con volute ornamentali, braccetto in ferro ad una luce, Bologna XVIII sec., H 77x49 cm (piccole mancanze). stima â‚Ź 300/400

LOTTO 111 Cornice in legno intagliato e laccato a finto marmo, con profili e lumeggiature dorate, XVIII sec., H 20.8x19 cm (luce). stima â‚Ź 150/200

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LOTTO 112 Antonio Magnoni (attivo nel XVIII secolo) attribuito a, “San Vincenzo Ferreri con angelo”, olio su tela, XVIII sec., H 60x47 cm. stima € 1700/2000

LOTTO 113 Scuola italiana del XVIII secolo, “Adorazione dei magi”, olio su tela, primi anni del XVIII sec., H 32.5x40.5 cm. stima € 1700/2000

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LOTTO 114 Coppia di console in legno intagliato e dorato, piani sagomati e laccati a finto marmo verde, quattro gambe intagliate a motivi architettonici e riunite da elementi a volute e ricci, Bologna XVIII sec., H 80x125x63 cm (difetti e mancanze). stima € 5500/6500

LOTTO 115 Scultore bolognese della fine del XVIII secolo, “Re magio”, scultura da presepe in terracotta policroma, H 27.5 cm. stima € 250/350 71


LOTTO 116 Scultore bolognese della fine del XVIII sec., “Famiglia”, scultura in terracotta policroma, H 23.5 cm. stima € 200/300

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LOTTO 117 Pittore della fine del XVII/inizio del XVIII secolo, “Lepre”, olio su tela, H 33x47 cm. stima € 800/1000

LOTTO 118 Pittore della fine del XVII/inizio del XVIII secolo, “Pernice bianca”, olio su tela, H 32.5x47.5 cm. stima € 800/1000

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LOTTO 119 “Paesaggio con armenti”, olio su tela, firmato in basso a sinistra J Breenberg, XVIII sec., H 33x31 cm. stima € 800/1000

LOTTO 120 Pittore del XVIII secolo, “Pescatore in paesaggio fluviale”, olio su tela, H 24.5x33.5 cm. stima € 650/750 74


LOTTO 123 Pittore del XVII secolo, “Danza del re Davide davanti all’arca contornato da figure maschili e armenti”, lunetta olio su tela, H 166x327 cm. stima € 7000/8000

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LOTTO 122 Jan Baptist Lambrechts (1680 - c 1731), “Interno di locanda con figure e nature morte di verdure”, olio su tela, H 39x32 cm. stima € 1800/2000

LOTTO 121 Jan Baptist Lambrechts (1680 - c 1731), “Interno con figure e tavola imbandita”, olio su tela, H 39x32 cm. stima € 1800/2000 77


LOTTO 124 Maestro del XVII secolo, “Battaglia con cavalieri a cavallo con sfondo di castello”, olio su tavola, H 13x17 cm. stima € 650/750

LOTTO 125 Maestro della prima metà del XVIII secolo, “Cavalieri in paesaggio alberato”, olio su tela, H 16x14 cm. stima € 500/700

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LOTTO 126 Carlo Corsi (1879 - 1966) , “Figura femminile”, acquerello su cartoncino applicato su masonite, firmato in basso a destra con dedica: All’amico Minguzzi C. Corsi, H 22x17.5 cm. stima € 350/450

Carlo Corsi (Nizza, 8 gennaio 1879 – Bologna, 27 agosto 1966) Nasce a Nizza, si trasferisce prima a Bologna e in seguito a Torino, ove frequenta l’Accademia di Belle Arti, entrando in contatto con Giacomo Grosso. Nel 1912 viene invitato alla Biennale di Venezia (alla quale parteciperà più volte, anche nel dopoguerra, così come partecipò a tutte le edizioni della Secessione Romana); nel 1913 partecipa a delle mostre a Monaco, a San Francisco e alla mostra della Secessione romana. È, assieme a Giovanni Romagnoli, Alfredo Protti e Guglielmo Pizzirani, tra i più apprezzati artisti bolognesi d’inizio novecento, come sottolineato da una recente mostra tenutasi a San Marino, dedicata ai maestri bolognesi presenti alle edizioni della Secessione Romana. Nel 1941 vince il Premio Bergamo riservato ai giovani. Carlo Corsi ha però 62 anni. Il secondo premio va a Renato Guttuso che presenta l’opera Crocifissione. Nel 1953 vince un premio acquisto alla prima edizione del Premio Spoleto. Carlo Corsi espone alla Biennale di Venezia a partire dal 1912 fino all’ edizione del 1958 con una sala a lui riservata e la presentazione di Francesco Arcangeli. Dal 1908 al 1966, a fianco di Garzia Fioresi, Pizzirani, Protti, Scorzoni e Romagnoli, è come socio artista uno dei nomi di punta dell’Associazione per le Arti “Francesco Francia” di Bologna. La Galleria 56 di Bologna ha da poco pubblicato il primo volume del catalogo generale del maestro. 79


Beppe Ciardi (Venezia, 1875 – Quinto di Treviso, 1932) Figlio di Guglielmo Ciardi e fratello di Emma Ciardi, entrambi pittori. Portò avanti parallelamente lo studio dell’arte, con il padre Guglielmo, e quello per le scienze naturali all’Università di Padova. Si iscrisse poi all’Accademia di belle arti di Venezia, dove ebbe come maestro Ettore Tito. Si specializzò nel vedutismo e nel paesaggismo, divenendo uno dei principali interpreti veneti del primo novecento. In Toscana ebbe dei collegamenti e degli scambi culturali con i pittori postmacchiaioli. Partecipò a varie mostre in giro per il mondo, come l’Esposizione internazionale di Monaco (1901), e l’Esposizione internazionale di San Francisco. Nel 1912 era presente alla Biennale di Venezia. Nonostante una carriera non troppo lunga, Beppe Ciardi riuscì a realizzare una copiosa produzione artistica.

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LOTTO 127 Beppe Ciardi (1875 - 1932), “Barche al crepuscolo”, olio su cartone, firmato in basso a destra, H 30x34.5 cm. stima € 3500/4500


LOTTO 128 Lampada da tavolo in bronzo con fusto decorato da figure femminili, firmato alla base P.H. MOUREY, XIX sec., H 31.5 cm – con paralume H 62 cm. stima € 120/150

LOTTO 129 Lampada da tavolo in bronzo dorato, base circolare sagomata con motivi di foglie e fiori, Francia XIX sec., H 32.5 cm (elettrificata). stima € 120/150

LOTTO 130 Elegante lampada da tavolo in bronzo e porcellana bordeaux con decori dorati e rilievi bianchi di fiori, Francia XIX sec., H 39 cm – con paralume H 70 cm (elettrificata). stima € 200/250

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LOTTO 131 Lampada da tavolo in bronzo, tre piedini, fusto decorato con campanelle, braccia con motivi liberty, Francia fine XIX sec., H 49 – con paralume H 70 cm (elettrificata). stima € 120/150

LOTTO 132 Lampada da tavolo in bronzo con parte centrale cloisonnè con fondo turchese, base circolare traforata con ananas, Francia XIX sec., H 32 cm – con paralume H 72 cm (elettrificata). stima € 150/180

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LOTTO 133 Lampada da tavolo in bronzo decorato con ghirlande floreali, Francia XIX sec., H 56 cm – con paralume H 80 cm (elettrificata). stima € 120/150

LOTTO 134 Lampada da tavolo in bronzo, base esagonale con due braccia laterali con tulip satinate, Francia XIX sec., H 45 cm (elettrificata). stima € 400/500

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DISEGNI


LOTTO 135 Scuola Emiliana del XVIII secolo “Scena Allegorica”, sanguigna, 300x230 mm. stima € 300/400

LOTTO 136 Scuola Emiliana del XVII secolo, “Testa di Santo”, sanguigna, metà XVII, 320x225 mm. stima € 300/350 85


LOTTO 137 Cerchia del Cignani “Gesù bambino”, sanguigna incollata su tela, fine XVII sec., 245x340 mm (con abrasioni). stima € 500/600

LOTTO 138 Copia da Guercino, “Sacra famiglia”, sanguigna, metà XVII sec., 270x385 mm. stima € 300/350 86


LOTTO 140 Carlo Cignali (1628 – 1719) attribuito a, “Carità Romana”, sanguigna, fine XVII sec., 310x420 mm. stima € 800/900

LOTTO 139 Scuola Emiliana del XVIII secolo, “Santo Vescovo”, sanguigna, metà XVIII sec., 360x250 mm. stima € 200/250

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LOTTO 141 Scuola Emiliana del XVIII secolo, “Putti che bevono”, matita, primi anni XVIII sec., 275x205 mm. stima € 400/450

LOTTO 142 Scuola Italiana del XIX secolo, “Allegoria della primavera”, matita con lavis grigio, già collezione Prayer, metà XIX sec., 210x260 mm. stima € 300/350 88


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LOTTO 143 “Madonna con bambino”, sanguigna, metà XVII sec., 290x255 mm. stima € 150/180

LOTTO 144 “Artista di fine ‘800”, composizione a matita e disegno acquerellato, già collezione Prayer, XIX sec., 170x200 mm. stima € 180/200

LOTTO 145 “Scena biblica”, già collezione Prayer, inizio XVIII sec., 280x410 mm. stima € 450/500

LOTTO 146 Scuola italiana, autore neoclassico, “Figure femminili”, penna scura con lavis grigio, prima metà XIX sec., 140x165 mm. stima € 180/200

144

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LOTTO 147 “Deposizione dalla Croce”, matita su carta nocciola, già collezione Prayer, seconda metà del XVII sec., 260x170 mm. stima € 500/600 91


LOTTO 148 “Ritratto di dama”, matita, già collezione Prayer, fine XVIII sec., 285x200 mm. stima € 180/200

LOTTO 149 “Cristo e la Maddalena”, inchiostro grigio lavis su tracce di matita scura, metà XVIII sec., 450x305 mm. stima € 200/250

LOTTO 150 Scuola Romana del XVI secolo, “Figura femminile sdraiata”, sanguigna, (da Montelupo), 265x375 mm. stima € 200/250 92


LOTTO 151 Scuola dei Ligari, “Scena biblica”, penna su tracce di matita, già collezione Prayer, metà XVIII sec., 200x160 mm. stima € 180/200

LOTTO 152 “Scena classica” penna con tracce di matita, primi anni del XIX sec., 310x405 mm. stima € 180/200 93


LOTTO 153 Carlo Bellosio (1801 – 1849) attribuito a, “Visione di S. Francesco d’Assisi”, già collezione Prayer, inizi XIX sec., 250x200 mm. stima € 400/450

LOTTO 154 Artista neoclassico lombardo, “Scena neoclassica”, matita e penna macchiata, già collezione Prayer, scena recto verso, inizi XIX sec., 175x305 mm (rottura). stima € 250/280 94


LOTTO 155 Scuola Lombarda della metà del XVII secolo, Carlo Francesco Nuvolone (1609 – 1642) attribuito a, “Figura maschile sdraiata”, sanguigna, già collezione Dalla Bella, Lombardia metà del XVII sec., 135x255 mm. stima € 550/650

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LOTTO 156 Artista Senese seguace di Domenico Beccafumi, “Studio di volti”, sanguigna, primi anni del XVII sec., 145x200 mm. stima € 800/900


LOTTO 157 Vittorio Maria Bigari (1692 – 1776), “Ninfe al bagno”, sanguigna, Bologna primi anni del XVIII sec., 250x215 mm. Un disegno simile è pubblicato in “Di bella mano” Disegni dalla Raccolta Franchi. stima € 2700/3000

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LOTTO 158 Francesco Vanni (1563 – 1610) attribuito a, “Presentazione di Gesù bambino al Tempio”, penna acquerellata su carta nocciola, Siena ultimi anni del XVI sec., 195x130 mm. stima € 850/950 97


LOTTO 159 Scuola Emiliana del XVIII sec., “San Gerolamo nel deserto”, penna acquerellata con rialzo in biacca su carta nocciola, primi anni del XVIII sec., 335x230 mm. stima € 750/850 98


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LOTTO 161 Carlo Maratta (1625 – 1713) attribuito a, “Santa in adorazione della Madonna”, sanguigna, Roma primi anni del XVII sec., 265x185 mm. stima € 1600/1800

LOTTO 160 Francesco Salviati (1510 – 1563) attribuito a, “Divinità con colombe in volo (Allegoria della Pace)”, matita rialzata a biacca, lavis e acquerello marrone, Firenze metà del XVI secolo, 290x290 mm. stima € 1800/2000

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LOTTO 162 Cerchia di Solimena, “Madonna in Gloria”, penna con lavis bruno grigio, già collezione Frigerio, Dalla Bella, Napoli metà del XVIII sec., 385x250 mm. stima: € 1500/1800 101


LOTTO 163 Giovan Battista Discepoli (1590 circa – 1654 circa) detto lo Zoppo da Lugano, “Uomo sdraiato”, matita nera, primi anni del XVII sec., 160x170 mm. stima € 750/850

LOTTO 164 Scuola di Fontainbleau, “Fauni”, penna e lavis bruno, già collezione Dalla Bella, metà del XVI sec., 130x185 mm. stima € 1000/1200 102


LOTTO 165 Andrea Micheli (1542 circa – 1618) detto Il Vicentino, “Processione di prelati”, penna, ultimi anni del XVI sec., 155x230 mm. stima € 2000/2200

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LOTTO 166 Pier Francesco Mola (1612 – 1666), “La strage degli innocenti”, penna e lavis bruno, già collezione List, Lombardia metà del XVII sec., 380x265mm. stima € 2100/2300 104


LOTTO 167 Cerchia di Della Bella, “Sei studi di figure”, penna e matita, già collezione Frigerio, Firenze metà XVII sec., 270x205 mm. stima € 1400/1600 105


LOTTO 168 Sebastiano Conca (1676 – 1764), “Madonna e Santi”, penna e lavis grigio su tracce di matita, Napoli primi anni del XVIII sec., 275x205 mm. stima € 1800/1900 106


LOTTO 169 Scuola Veneta del XVIII sec., Cerchia del Diziani, “Scena Sacra”, tempera colorata, metà del XVIII sec., 320x210 mm. stima € 900/1100

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LOTTO 170 Francesco Monti (1685 - 1768) attribuito a, “La Giustizia”, matita nera con rialzi a gessetto bianco su carta nocciola, XVIII sec., 310x220 mm. stima € 1000/1500 108


LOTTO 171 Francesco Monti (1685 - 1768) attribuito a, “La Temperanza”, matita nera con rialzi a gessetto bianco su carta nocciola, XVIII sec., 310x220 mm. stima € 1000/1500 109


LOTTO 172 Francesco Monti (1685 - 1768) attribuito a, “La Prudenza”, matita nera con rialzi a gessetto bianco su carta nocciola, XVIII sec., 310x220 mm. stima € 1000/1500 110


LOTTO 173 Francesco Monti (1685 - 1768) attribuito a, “La Fortezza”, matita nera con rialzi a gessetto bianco su carta nocciola, XVIII sec., 310x220 mm. stima € 1000/1500 111


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175 LOTTO 174 “Studi di figure”, quattro schizzi a matita, fine XVIII – inizio XIX sec., misure dei quattro disegni: 185x125 mm. stima € 250/350

LOTTO 175 “Scenografia”, penna bruna e matita su carta nocciola, primi anni del XIX sec. 300x395 mm. stima € 200/300

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