Introduzione Nomisma 2017

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NOMISMA CATALOGO CON VALUTAZIONI Monete dei Savoia (1730-1943) e Monete Papali (1800-1963)

2a EDIZIONE 2017-2018


Presidente onorario:

Xxxxx Xxxxx

Presidente:

Xxxxx Xxxxx

Amministratore delegato:

Xxxxx Xxxxx

Consiglieri:

Xxxxx Xxxxx

Direttore responsabile:

Xxxxx Xxxxx

Comitato di redazione e prezzi: Segreteria di redazione:

Hanno collaborato:

Fotocomposizione e stampa:

Lorenzo Bellesia Massimo Bosi Matteo Del Grande Xxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxx

Le quotazioni riportate nel presente catalogo sono informative. PoichĂŠ la societĂ editrice del presente catalogo non tratta monete, si prega di voler cortesemente evitare di interpellarci per acquisti o vendite. In questi casi si consiglia di rivolgersi direttamente ai Commercianti numismatici, riportati a fine volume o alle Ditte delle varie inserzioni pubblicitarie.

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NOMISMA CATALOGO CON VALUTAZIONI


La scintilla che accende il collezionismo numismatico è spesso scaturita dal ritrovamento in qualche cassetto di una moneta di rame o di argento del Regno d’Italia. Quella moneta diventa la prima di una serie più o meno lunga. Si comincia con il raccogliere monete simili, con date diverse, di altre tipologie.

L’unico strumento davvero indispensabile fin dall’inizio è il catalogo, cioè l’elenco delle monete con l’indicazione dei dati essenziali e con una valutazione di massima che possa fare da guida negli acquisti. Per fornire una guida che possa essere utile sia al nuovo collezionista che a quello più esperto abbiamo pensato di pubblicare un prezzario basandoci sulle transazioni tra gli operatori commerciali numismatici e le importanti vendite all’asta degli ultimi anni.

PREFAZIONE

Per questa ragione la collezione di monete del Regno d’Italia è di gran lunga la più diffusa: le monete sono facili da reperire e non sono necessarie particolari conoscenze storiche. In questo catalogo abbiamo scelto di partire da Carlo Emanuele III (1730-1773) in quanto da questo Regno iniziano emissioni molto regolari con l’indicazione del millesimo.

I dati che abbiamo riportato non sono tuttavia assoluti poiché l’esattezza di un prezzo è comunque relativo allo stato di ogni moneta e ad una moltitudine di particolari che possono condizionarne il prezzo finale. Certo ci siamo sforzati, con la massima obiettività, di arrivare il più vicino possibile alla quotazione reale di ogni moneta. Un grazie particolare va a Matteo Cavedoni, Giancarlo Gambelli, Sebastiano Mazzarino, Loris Zanirato e Lorenzo Bellesia. Infine, a tutti i collezionisti che hanno acquistato questa prima edizione va la nostra gratitudine e l’invito a segnalarci eventuali errori od omissioni riscontrate, utili per la prossima edizione. Matteo Del Grande

Nomisma S,p.A.

Monete dei Savoia (1730-1943) e Monete Papali (1800-1963)

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Alle monete si ricorse fin dai tempi più remoti, da quando la primitiva economia venne fondata sul baratto e fu costituita inizialmente da merci di largo mercato e di elevato valore intrinseco, quali pelli, animali (pecus = gregge, pecunia = denaro) ecc., e quindi dai metalli. Col progredire della civiltà, l’emissione delle monete venne gradualmente assunta in monopolio dagli Stati, direttamente o attraverso enti concessionari, e perfezionata con la coniazione, per ragioni di sicurezza e di prestigio.

LA NUMISMATICA

Nella mitologia dei Romani, Moneta era un epiteto di Giunone quale consigliera (da mòneo, ammonisco, consiglio). Giunone Moneta ebbe sul Campidoglio un tempio a cui era attiguo l’edificio della Zecca.

La funzione monetaria restò quindi affidata ai metalli nobili (oro e argento) in veste di moneta legale, con prevalenza ora dell’uno ora dell’altro metallo. L’utilizzo del metallo nobile era legato in particolar modo al valore da attribuire alla moneta. Per questo motivo, per i tagli di basso importo, venivano utilizzati metalli comuni quali il bronzo o leghe in mistura di argento. Con l’andare del tempo la moneta assunse una propria identità slegata dalla necessità di garantirla con metallo prezioso e i metalli nobili vennero sostituiti con leghe di alluminio, nickel, ecc.

Monete dei Savoia (1730-1943) e Monete Papali (1800-1963)

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BORDO CAMPO o FONDO CONIAZIONE CONIO CONSERVAZIONE CONTORNO o TAGLIO

LESSICO NUMISMATICO 6

Margine esterno della moneta. Parte della moneta libero da disegni o legende. Produzione delle monete. Stampo usato per la coniazione della moneta. Condizione di usura in cui si presenta la moneta. Parte circolare esterna della moneta che può essere liscio, rigato o recante scritte, simboli o altro. DECIMALE Sistema monetario la cui caratteristica è di avere il 10 per multiplo o sottomultiplo. DIRITTO (D) Lato principale della moneta. In genere reca l’effigie del sovrano o i simboli delle autorità emittenti. DITTICO Coppia di monete diverse fra loro, confezionate e vendute in un’unica confezione (astuccio o cofanetto). DIVISIONALI Insieme delle monete destinate alla circolazione emesse annualmente in un’unica confezione dal Paese emittente. ESERGO Parte inferiore della moneta nella quale, di norma, trovano spazio l’anno di emissione, il valore e i segni di zecca. FACCIA Superficie del diritto o del rovescio della moneta. FERT Antico motto di Casa Savoia del quale, non conoscendone l’originale significato, si sono date nel tempo molteplici spiegazioni: da “Foedere Et Religione Tenemur” a “Fortitudo Eius Rhodum Tenuit”. FINO Quantità di metallo nobile presente nella moneta. FIOR DI CONIO (FDC) Moneta mai circolata - conservata nelle condizioni in cui è uscita dalla zecca - non deve quindi presentare segni di usura, scalfitture o altro. FONDO SPECCHIO (FS) Moneta coniata mediante una speciale lavorazione che rende il campo della moneta speculare. Assai diffuse le monete FS nelle moderne coniazioni riservate ai collezionisti. IMPRONTA L’insieme delle scritte, figure e simboli della moneta. INCUSO L’opposto del rilievo: impronta incavata nella moneta. IPZS Acronimo dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. LEGENDA Iscrizioni sulle due facce della moneta. MILLESIMO Sinonimo di data. MODULO Diametro della moneta in millimetri. NOMINALE Valore legale della moneta. PROOF Termine inglese che equivale al nostro FS (fondo specchio). ROVESCIO (R) Lato opposto al diritto, nel quale di solito è indicato il valore. SEGNO DI ZECCA Simbolo o lettera che contraddistingue la zecca nella quale è stata battuta la moneta. In alcune monete non è presente. TIRATURA Numero di monete coniate. TITOLO Rapporto percentuale tra il peso del metallo fino della moneta e il peso totale della moneta stessa. Si esprime generalmente in millesimi (es. oro = 900/1000). TRITTICO Tre monete diverse fra loro, confezionate e vendute in un’unica confezione (astuccio o cofanetto). ZECCA Azienda od officina dove vengono coniate le monete. ZIGRINATURA Serie di rigature parallele incise nel contorno della moneta. NOMISMA CATALOGO CON VALUTAZIONI


Le monete possono essere di svariati tipi di metallo: oro, argento, rame, nichelio, ferro, platino, alluminio, bronzo ed altre leghe. Le diverse forme e dimensioni variano a seconda del Paese emittente e del periodo storico. Il contorno può essere liscio, rigato e può contenere incuse o in rilievo delle lettere o un intero motto. Il diametro (o modulo) si misura in millimetri. Il peso, uguale per ogni moneta dello stesso tipo e valore, si misura in grammi. Il segno di zecca indica dove è stata coniata la moneta.

D: Dritto della moneta

ESAME DELLA MONETA

Deve essere considerata moneta ogni pezzo di metallo recante un segno che lo distingua e gli conferisca il carattere legale per fungere da intermediario in contrattazioni pubbliche e private. Non ci si deve confondere con le medaglie avendo queste ultime due caratteristiche fondamentali: non hanno un valore impresso e l’immagine del rovescio è sempre ribaltata rispetto al dritto.

R: Rovescio della moneta

Monete dei Savoia (1730-1943) e Monete Papali (1800-1963)

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STATI DI CONSERVAZIONE

Il prezzo di una moneta dipende essenzialmente dalla rarità. Una moneta è rara quando è reperibile in relativamente pochi esemplari. Altro indice di rarità può essere ricondotto al grado di reperibilità in determinati stati di conservazione. Ciò premesso, dobbiamo rilevare che lo stato di conservazione di una moneta è un fattore importantissimo ed essenziale per determinarne la valutazione. Qui di seguito vengono riprodotte quattro monete dello stesso tipo e valore per spiegare meglio la differenza tra i quattro principali gradi di conservazione: FDC, fior di conio - SPL, splendido - BB, bellissimo - MB, molto bello.

FDC FIOR DI CONIO

Moneta mai circolata senza tracce di usura o scalfitura. I rilievi delle figure ed il contorno sono intatti.

FDC FIOR DI CONIO

Moneta mai circolata senza tracce di usura o scalfitura. I rilievi delle figure ed il contorno sono intatti.

FDC FIOR DI CONIO

Moneta mai circolata senza tracce di usura o scalfitura. I rilievi delle figure ed il contorno sono intatti.

FDC FIOR DI CONIO

Moneta mai circolata senza tracce di usura o scalfitura. I rilievi delle figure ed il contorno sono intatti. 8

NOMISMA CATALOGO CON VALUTAZIONI


CHIAVE DI LETTURA SIGLE ED ABBREVIAZIONI P = prove C = contorno D/ = diritto R/ = rovescio VA = valore aureo VAG = valore argenteo PB = prezzo di Borsa

MB = molto bello BB = bellissimo SPL = splendido FDC = fior di conio FS = fondo specchio n.c. = dato non conosciuto / = dato non conosciuto

C = comune NC = non comune R = rara R2 = molto rara R3 = rarissima R4 = estremamente rara R5 = solo alcuni esemplari

Monete dei Savoia (1730-1943) e Monete Papali (1800-1963)

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