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VOTO QUINDI GODO
Le prime pagine dei quotidiani locali che verranno in caso di vittoria degli uni o degli altri
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Si sfrega le mani in sulla via a esaminare con attenzione i manifesti dei candidati incollati nottetempo sulla lamiera degli spazi elettorali messi a disposizione, messi ad occupare parcheggi, spazi pubblici, piazze dai nomi talvolta importanti.
Sono come centinaia di figurine di un albo che con grande destrezza impara a conoscere e si tiene a memoria per non dimenticare nessuno. Si riempie le tasche di volantini, santini, brochures patinate e generalmente quando viene sera studia i programmi, le proposte, i volti, le biografie, tutti gli slogan. Che ripete uno dopo l’altro al mattino successivo mentre si rade, quando fa la cacca, li canticchia sotto la doccia.
Da moltissimi anni è così, è una passione antica e tanta acqua è passata sotto i ponti da quando ha capito finalmente leggendo le biografie che “sposato con un figlio” non vuole dire che uno si è sposato con il proprio figlio, che non si può per legge, ma bensì che è sposato e ha un figlio.
Purtroppo, non si può votare per gli altri, per quelli poveretti che non vanno più a votare rinunciando al piacere, pensa tra di lui, mentre si avvia alle ore 7.00 nel seggio e nel giorno giusto delle elezioni, regionali tra l’altro.
L’odore della carta della scheda elettorale che gli viene consegnata lo rende muto, il piacere di stringere tra le mani, dopo troppo tempo, la matita lo riempie di virilità e nel segreto dell’urna si lascia andare finalmente in decine di croci su tutti i simboli colorati e in un fitto elenco di preferenze che riempie per intero la scheda elettorale: cognomi in stampatello, nomi e cognomi, cognomi di donna nubile si susseguono come onde del mare e increspano la scheda pasticciata di grafite elettorale fino a quando la punta della matita scompare definitivamente nell’aria. Bello scaricato se ne torna a casa più che sicuro di avere fatto, oltre il piacere, anche il proprio dovere.
Aaah, si si si si si siii siiii!
Top Music La Classifica Dei Pi Venduti Del Mese
La Voce Inconfondibile Di Fedrig Mercury
Cinque anni di grandi successi ripetuti all’infinito per altri cinque anni. All’interno i trionfali We will Privatize you e I Destroy the Hospital. Ma anche il brano cult Crazy Little Thing Called Casapovnd in Regional Council che racconta la compiacente incursione di Casapound in Consiglio regionale. Ovviamente presente l’ultima hit San Giorgio di Nogaro Bites the Dust sull’apertura di una acciaieria. Spazio ai classici come Security Rhapsody un brano autobiografico di Fedrig Mercury in cui ripete vanamente a sé stesso e agli altri la parola sicurezza fino a diventare pazzo lui e chi lo ascolta. Presente anche We Are the Hacked, un brano sull’hackeraggio dei dati sanitari dei cittadini del Fvg nel 2021. L’album si chiude con il capolavoro Somebody to Board, sulla pazzesca idea di ormeggiare una nave a Trieste in cui rinchiudere gli anziani malati di Covid.
Guida Video
Il programma che vede sfidarsi quattro candidati con una comune collocazione geografica fa di nuovo tappa in Friuli-Venezia Giulia. I parametri di valutazione sono sempre quattro: coalizione, propaganda, omissioni e corruttibilità. Unica variabile resta il voto Piccolo Borghese, che può confermare o ribaltare il risultato finale.
FURLANPUNK IS NOT DEAD!
Per gli appassionati del genere Furlanpunk 76, due uscite sopra le righe dell’etichetta unificata Patto per l’Autonomia Responsabile. Vonde Monadis dei Pat x Autonomie contiene tracce cult come God Save The Presidential Candidate e Autonomy in FVG: la band lascia ai posteri una rabbiosa (ma disincantata) idea di friulanità. In Tondo Calling, la voce di Joe Strumîrs si fonde con un mix di rumore bianco e cornette riagganciate: il disco raccoglie 60 minuti di telefonate agli elettori della Circoscrizione di Tolmezzo, nel tentativo di guadagnare almeno un seggio. Strazianti e commoventi, entrambi gli album segnano la fine di un’era.
Torna in un’edizione rimasterizzata il disco che segnò la definitiva affermazione del bluesman bianco etero cis nel panorama musicale del Nordest, già vincitore del Festival Al Bar nel 2018. Un concept album sui temi cari al Centrodestra come la sicurezza, cantata in Solo una sana e preventiva incarcerazione salva l’immigrato dallo stress post traumatico e dall'azione politica, e la rappresentanza di genere che nella lirica Senza una donna spiega la disperata ricerca della band per trovare, cinque anni fa, un nome femminile a cui affidare l’Assessorato alla Cultura.
Rilasciato sulla piattaforma ANAzon Music e da maggio disponibile anche su Shootify, l’album, poco convincente, racconta il grande cambiamento del cantante MI$T€R A£PINO che per l’occasione si è travestito da donna con una parrucca presa dai cinesi. Tra i brani Una donna che conta remix, una specie di involontario Teorema di Ferradini al contrario, che vorrebbe essere un inno al rispetto per le donne, ma sul ritornello finale sfugge una M e il danno è fatto: “Una donna che monta”. Degno di nota anche la marcetta Le ragazze di Viale Venezia, racconto di una marcia di alpini a Udine che salutano le donne sfiorandole solo col proprio fiore.
In questo episodio, la lotta contro il tempo del Dem Department per trovare qualcuno da sbattere sulla scheda al posto loro. Viene convinto a collaborare Max Littledarkhaired, giovane di belle speranze giunto dalla campagna, ma la nomina a sovrintendente di Elly Schlein cambia tutto: adesso il distretto regionale del PD vuole contare e cercherà di farsi cagare dagli elettori il più possibile in meno di un mese.
«Le attività umane influiscono sui cambiamenti climatici come uno starnuto durante un temporale». Riuscite a non ridere? Allora siete pronti per Lega - Chi nega è dentro, l’esilarante show dove i leghisti minimizzano il riscaldamento globale. Si possono dire le più atroci bestialità, purché si resti impassibili: tutto è concesso (inclusi rutti, peti e ...starnuti) tranne ammettere che la fine del pianeta è ormai vicina.
Valter Bianchi improvvisamente non vede bene e si reca al Pronto Soccorso di Pordenone: dopo 8 ore di attesa viene visitato per pietà da una dottoressa, ma in filosofia, anche lei al Triage. Con l’occhio offuscato, compone il numero del CUP e la fortuna è dalla sua: c’è un posto ad aprile 2029! Leggendo a fatica un articolo scopre che in cinque anni 800 tra medici e infermieri hanno abbandonato il loro posto per la pessima gestione dell’Azienda Sanitaria. Indignato e con un glaucoma avanzato si rivolge ai privati ma, scoperti i costi, si arrende e investe i suoi risparmi in droga. Ormai tossicodipendente e cieco, alle elezioni fa una croce per annullare la scheda, votando involontariamente proprio per...
I due cantanti, che stavano meglio a fare la calza a casa, vengono richiamati dalle loro case discografiche in grave crisi. Tra le canzoni selezionate per il disco non mancano Città Vuota e Parole parole, due successi cari a Fontamina, e Prisencolinensinainciusol di Celendetoni, un brano in cui non è facile capire il senso delle parole.
Ogni 21 gennaio, Gorizia è invasa da zombi estimatori della X Flottiglia MAS che, issati i loro labari di morte, marciano verso il municipio. La giunta comunale è sull’uscio ad accorglierli, li fa accomodare rassicurando che ogni proposta di cittadinanza onoraria a Liliana Segre è stata ancora una volta fieramente respinta. Ma la città adesso è Capitale europea della Cultura e in vista del 2025 ha gli occhi puntati addosso: si metterà fine a questo carnevale nero o prevarranno i morti che camminano?