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“Dignità e qualità del lavoro le sfide principali per il prossimo governo provinciale”

In autunno ci saranno le elezioni provinciali, quale è il bilancio di questa legislatura per il suo partito?

Positivo grazie alle iniziative a difesa e sostegno della sanità, dell’assistenza, della scuola e di un modello di sviluppo che superi quello ancora fondato sulla predazione delle risorse pubbliche e dei beni comuni a spese della collettività siamo riusciti a radicarci e a crescere. Certo, ci sono contesti difficili ed in particolare quelli in cui il consenso si acquista con l’elargizione di finanziamenti. Qui se la politica è di fatto eclissata, a noi tocca la sfida di farla tornare allo scoperto con le idee e i fatti.

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Quali sono le iniziative più importanti che avete promosso in questi anni e quali si potranno completare nei prossimi mesi?

Abbiamo difeso l’Auto-

In autunno ci saranno le elezioni provinciali, quale è il bilancio di questa legislatura per il suo partito?

Due sono stati i tratti distintivi di questa amministrazione di centrodestra: in primis la costante mancanza di confronto con le parti sociali e i mondi associativi a monte delle decisioni più rilevanti e poi l’assoluto svilimento dell’Autonomia: Fugatti ha solo amministrato (male) il quotidiano e ha smesso di utilizzare le prerogative autonomistiche per innovare e così far fronte ai rapidi cambiamenti in atto. Abbiamo visto contrapporre trentini e stranieri, città e valli, pubblico e privato, minando la coesione sociale e non farsi carico dei reali problemi del territorio. Come Futura abbiamo costantemente denunciato questo modo di procedere, interessato più a finanziare il concerto di Vasco o a inseguire una anacronistica Valdastico che a gestire bene la sanità o a risolvere i problemi di accesso alla casa o la carenza idrica. A fronte di questioni davvero sostanziali, dall’opposizione abbiamo trovato sempre un muro di gomma verso ogni proposta.

Quali sono le iniziative più importanti che avete promosso in questi anni e quali si potranno completare nei prossimi mesi?

Quelle più significative approvate grazie all’attività dell’ex consigliere Ghezzi e del consigliere Zanella sono nomia, architrave delle nostre istituzioni, non nella versione coreografica a cui purtroppo ci hanno abituati, quanto piuttosto quale combinazione di pensiero e azioni per cogliere le opportunità che il Mondo ci offre. Abbiamo utilizzato l’Autonomia, non l’abbiamo celebrata, per tutti i trentini anziché solo per qualcuno. Ricordiamo le battaglie per riprenderci l’idroelettrico, per salvaguardare la qualità di sanità, assistenza e il diritto alla salute dei trentini, per contrastare gli aumenti degli stipendi dei politici (due aumenti per sindaci e assessori e per ora uno per i consiglieri provinciali con un costo aggiuntivo di circa 30milioni annui). Ci stia- mo battendo per le infrastrutture utili, come la ferrovia della Valsugana, vergognosamente finita tra le peggiori d’Italia, il collegamento ferroviario Rovereto – Riva e quello delle valli dell’Avisio. In vista delle elezioni provinciali quali sono le linee principali dei programmi che state predisponendo e che verranno presenterete agli elettori per il governo del Trentino nei prossimi cinque anni?

Filippo Degasperi, consigliere provinciale fondatore di Onda punta alla generazione Z, i 20 e 30enni, per costruire il futuro.

Le sfide principali saranno quelle della dignità e qualità del lavoro (il Trentino ha gli stipendi più bassi e il tasso di precariato più alto del Nord Est), delle risposte da dare a una società lacerata da 5 anni di conflitti innescati da chi state la legge istitutiva dell’assegno di autodeterminazione per le donne che hanno subito violenza e la legge per regolamentare le piccole produzioni agricole locali. Siamo riusciti ad ottenere anche l’inserimento in legge del principio di sostenibilità delle opere olimpiche, a far istituire il Comitato provinciale sulla condizione abitativa, a far finanziare maggiormente il fondo per il contributo integrativo all’affitto sul libero mercato per il 2023 e 2024 e a far destinare maggiori risorse per il sostegno psicologico di ragazzi e ragazze a scuola. Ci siamo opposti a leggi discriminatorie che hanno stabilito il criterio di 10 anni di residenza per accedere al bonus bebè, alle case popolari e all’assegno unico provinciale, che hanno cancellato la quota fissa di aiuti alla cooperazione internazionale, che avrebbero voluto cancellare la doppia preferenza di genere e a quella, a breve in discussione, che viola la libertà di insegnamento e la libertà di autodeterminazione di ragazze e ragazzi LGBT+. Come in ogni manovra di bilancio e di assestamento, anche nell’ultima continueremo a portare le nostre proposte per garantire il diritto alla casa, maggiore stabilità occupazionale, progressività degli sgravi fiscali, più risorse a sanità pubblica, acquedotti e università in difficoltà.

Claudia Merighi, vicepresidente di Futura, sottolinea la mancanza di dialogo con la maggioranza in carica: “ A fronte di questioni davvero sostanziali, dall’opposizione abbiamo trovato sempre un muro di gomma verso ogni proposta”.

Attualmente è in discussione in IV Commissione il nostro ddl per estendere l’iscrizione al sistema sanitario provinciale alle persone senza dimora.

In vista delle elezioni pro- ha governato, della condivisione di un modello di crescita che contrasti il cambiamento climatico. Per questo serviranno istituzioni autorevoli che sappiano resistere alle pressioni dei gruppi di interesse, istituzioni solidali che salvaguardino le relazioni di conoscenza, rispetto, solidarietà, par-

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