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Fumetti, oltre il passatempo
L’argomento chiave dell’ultima assemblea, tenutasi a marzo nel nostro istituto, era il fumetto, un tema che oggi tocca l’interesse di molti. L’assemblea era divisa in due parti principali: nella prima, il professor Dolzan, docente di disegno e storia dell’arte, ha fatto un’introduzione sull’evoluzione del mondo del fumetto, cominciato con semplici vignette sul giornale, che inizialmente venivano utilizzate per accompagnare articoli o per raccontare brevi storie. I primi fumetti simili a quelli che vediamo oggi, che uscivano periodicamente e raccontavano avventure di personaggi inventati, vennero stampati in America e in seguito si diffusero in tutto il mondo specialmente in Europa e in Asia, dove abbiamo una delle più grandi industrie, quella giapponese.
Nella seconda parte l’ospite, la fumettista Elena Casagrande, ci ha parlato del suo percorso, della sua formazione e di come sia arrivata a disegnare fumetti per la Marvel. Elena ha frequentato il liceo scientifico e poi, come da quando era piccola sognava di fare, si è iscritta alla scuola internazionale di Comics a Roma. In seguito è diventata assistente di David Messina e, dopo aver passato diversi anni a lavorare come illustratrice, è finalmente riuscita a vincere il premio Eisner per la miglior nuova serie con “Black Widow” (fumetto dedicato alla “vedova nera”, personaggio della serie americana di supereroi Marvel).
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Inoltre abbiamo potuto ammirare come siano strutturate attualmente le varie fasi della lunga produzione di un fumetto. La sceneggiatura per prima cosa, in cui lo scrittore crea un copione dove vengono segnate le interazioni e i movimenti dei personaggi. Dopo il disegno, momento di collaborazione tra più illustratori che si dividono il lavoro, ad esempio chi fa le bozze e chi colora, per arrivare all’ultima fase, quella di stampa. Infine un accenno anche alla presenza delle intelligenze artificiali, le famose “AI”, in grado di disegnare e alle quali si andranno probabilmente a porre dei limiti, dato che per eseguire i loro lavori copiano e mescolano le illustrazioni di tanti autori senza la loro autorizzazione, oltre che rischiare di togliere effettivamente il lavoro a tanti illustratori che sperano un giorno di poter essere loro a rappresentare le storie del loro eroe.
Questa è stata senza dubbio una delle assemblee che mi sono piaciute di più, vedere Elena parlare della sua vita e intanto disegnare dimostrando concretamente il lavoro di produzione di un fumetto oggi giorno, mi ha ispirato e fatto capire che se hai un obiettivo che continua a essere presente nella tua mente devi seguirlo come lei ha fatto e forse un giorno potrai arrivare in alto, più di quanto ti aspetti.
Elena Da Pra dell’Auditorium”, queste le parole del vicepreside Claudio Pucci, a testimoniare quanto questo spettacolo abbia coinvolto gli studenti presenti.
Consigliamo, a chi ne ha la possibilità, di assistere a questo spettacolo, sperando che faccia riflette- re anche voi allo stesso modo.