Alberto Campo Baeza. Pietra, luce, tempo

Page 1

Davide Turrini

Laureato in Architettura, ha ottenuto la specializzazione in Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali. Dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, attualmente è Assegnista al Dipartimento di Architettura di Ferrara. La sua attività di ricerca riguarda i temi dell’innovazione tecnologica di processo e di prodotto nei settori dei laterizi e dei lapidei da costruzione. Si occupa in particolare del rapporto tra materiali, tecniche di lavorazione e architettura, approdando anche allo studio del design litico contemporaneo con un’attenzione specifica al legame tra prodotto e contesto sociale, culturale e spaziale di riferimento. È curatore di volumi e autore di saggi riguardanti i temi di ricerca. Davide Turrini received the Degree in Architecture and also completed a specialization in History, Analysis and Evaluation of Architectonic and Environmental Heritage. With a PhD in the Technology of Architecture, he is currently a Research Fellow at Ferrara University’s Department of Architecture. His research activity focuses on the technological innovation of processes and products in the sector of building stones and bricks. In particular, he is interested in relationships between materials, working techniques and architecture, as well as the study of contemporary stone design, focusing on the link between a product and its reference social, cultural and spatial context. He is the editor of volumes and author of essays concerning his area of research.

ISBN 978-88-96067-48-2

9 788896 067482

euro 18,00

ALBERTO CAMPO BAEZA Pietra, Luce, Tempo

Davide Turrini (Argenta, 1973)

Alberto Campo Baeza Pietra, Luce, Tempo

Già utilizzato da Alberto Campo Baeza come titolo di una sua raccolta di saggi, La Idea Construída è il nome dello spazio espositivo Pibamarmi, concepito dall’architetto spagnolo per l’edizione Marmomacc 2009. In realtà il legame tra pensiero, parola e azione di architettura sintetizzato in questo titolo, è per Campo Baeza oggetto di elaborazione teorica da molti anni, sin dalle sue prime esperienze didattiche nel 1986 come professore di progettazione alla Escuela de Arquitectura di Madrid. La Idea Construída diviene allora una firma assertiva di un metodo che si ripete di riflessione in riflessione, di opera in opera, basandosi sulla enunciazione di un concetto relativo alla forma o alla luce, e sulla conseguente “costruzione di un’idea” per dar vita ad una struttura e ad uno spazio. Ad ogni passo della sua carriera il progettista enuclea, analizza e dichiara con un motto le visioni e i modelli, spesso archetipici, che stanno alla base del suo agire: luce e gravità, hortus conclusus, guardando il mare, impluvium di luce. Così anche il nuovo padiglione prende corpo a partire da due ispirazioni concettuali/temi progettuali fondanti: la composizione di un antiquarium archeologico e la valorizzazione della relazione pietra/luce attraverso un apporto luminoso dinamico e mutevole (“eppur si muove” per Campo Baeza). L’allestimento presenta all’esterno i pezzi di design litico delle collezioni Pibamarmi disposti in una galleria a muro, come reperti di una collezione di antichità accostati a calchi storici di sculture classiche ed ellenistiche prestati per l’occasione dall’Accademia di Belle Arti di Firenze. L’interno della struttura si offre invece ai visitatori come uno spazio vuoto, per la sosta e la meditazione, immerso nella penombra e segnato dal passaggio lento di fasci luminosi sulla superficie naturale del marmo di Carrara. La Idea Construída has already been used as the title of a Alberto Campo Baeza essays’ collection and is now the name of Pibamarmi’s exhibition space conceived by the Spanish architect for the 2009 edition of Marmomacc exhibition in Verona. The link between mind, language and action concentrated in this title has actually been Campo Baeza’s main object of theoretical elaboration for several years, since his first didactical experiences in 1986 as projecting professor at Madrid Escuela de Arquitectura. So La Idea Construída becomes the expressive sign of a method repeating in elaboration after elaboration, work after work, and based on the assertion of a concept related to shape and light, and on the consequent “construction of an idea” in order to give life to a structure and a place. Each step in his career as a projecting designer shows, analyses and declares, like in a motto, the visions and models, often archetypical, that are the bases of his activity: light and gravity, hortus conclusus, contemplation of the sea, impluvium of light. In this context as well, Pibamarmi new pavilion took shape starting from two fundamental conceptual inspirations/projecting themes: the valorisation of the relationship between stone and light through a dynamic and changeable luminous approach (“eppur si muove - yet it moves”, according to Campo Baeza) and the composition of an archaeological antiquarium. The interior space of the structure appeared to the visitors as a void space for stopping-by and meditating, completely dominated by penumbra and signed by the slow passage of luminous rays on the natural surface of the Carrara marble. The setting showed in its outside the design elements by Pibamarmi, disposed as in a wall gallery, like finds of an antiquity collection, and accompanied by historical reproductions of classic sculptures lent for the occasion by Florence Accademia delle Belle Arti.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.