Alessandro manzoni

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Alessandro Manzoni


Le opere I promessi sposi

La vita

Alessandro Manzoni

La poetica

Le idee e le tematiche


V I T

Alessandro Manzoni nasce a Milano il 7 marzo 1785, unico figlio di Giulia Beccaria e del nobile Pietro Manzoni. La madre era figlia di Cesare Beccaria. Un’infanzia e una fanciullezza passate tra balie e collegi con i genitori distanti o assenti e la disciplina chiusa e un po’ ottusa degli educatori, mentre Napoleone diffonde per l’Europa gli ideali della Rivoluzione francese, spingono il giovane Manzoni ad accogliere le idee giacobine e anticlericali. L’uscita dal collegio nel 1801 rappresenta una svolta, perché permette a Manzoni di entrare in contatto con l’ambiente culturale milanese. L’incontro con Vincenzo Monti gli fa conoscere la poesia neoclassica, mentre quello con Vincenzo Cuoco lo mette in contatto con l’ala liberale e moderata del Risorgimento italiano.


V I T A

I soggiorni parigini Nel 1805 Manzoni giunge a Parigi. Imbonati, amico dei fratelli Verri e di altri intellettuali milanesi, muore però poco prima dell’arrivo di Manzoni, che ne onora la memoria con un componimento in endecasillabi sciolti intitolato Carme in morte di Carlo Imbonati. Tornato nel 1807 a Milano per la morte del padre, Manzoni conosce Enrichetta Blondel, figlia di un banchiere ginevrino. Si sposano con un rito calvinista nel 1808. Dal 1807 al 1808 Manzoni risiede tra Milano e Brusuglio, dove ha una figlia di nome Giulia Del 1809 è la pubblicazione del poemetto neoclassico Urania, in cui viene esaltata la funzione civilizzatrice della poesia. Ma si tratta dell’ultima opera neoclassica di Manzoni, che ormai si orienta sempre più verso un ben diverso orizzonte ideologico e poetico. In questi anni matura infatti la conversione religiosa dello scrittore, il quale, anche in seguito a lunghe conversazioni con religiosi di ispirazione giansenista, approda a un cattolicesimo estremamente severo e rigoroso. Nel 1810 celebra il matrimonio con Enrichetta – che abiura il calvinismo secondo il rito cattolico-. Nel 1861 viene nominato senatore del nuovo regno d’Italia e gli fu conferita la cittadinanza onoraria di Roma. Muore a Milano nel 1873.


O P E R E

Fra le opere pi첫 importanti di Alessandro Manzoni abbiamo: Inni Sacri: una raccolta di cinque composizioni poetiche per celebrare le feste pi첫 importanti della Chiesa Cattolica Liriche politiche: due odi

(Il Cinque Maggio-Marzo 1821)

I promessi sposi: un romanzo storico, che vede come tema principale la Divina Provvidenza.


I PROMESSI SPOSI

I promessi sposi è un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana. Ambientato dal 1628 al 1630 in Lombardia durante il dominio spagnolo, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Secondo un'interpretazione risorgimentista, il periodo storico era stato scelto da Manzoni con l'intento di alludere al dominio austriaco sul nord Italia. Quella che Manzoni vuole descrivere è la società italiana di ogni tempo, con tutti i suoi difetti che tuttora mantiene. Il romanzo si basa su una rigorosa ricerca storica e gli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della Monaca di Monza e la grande peste del 1629-1631, si fondano tutti su documenti d'archivio e cronache dell'epoca. Manzoni per il suo romanzo prende come base la religione cattolica, infatti, uno dei "personaggi" principali che viene nominato raramente all'interno della vicenda è la Divina Provvidenza.


I protagonisti Si sbaglia quando si considerano Renzo e Lucia unici protagonisti. I protagonisti si possono dividere in tre gruppi: - Protagonista storico: Il secolo (1600). Manzoni tesse il suo racconto su una base di fatti realmente accaduti durante questo secolo. - Protagonista religioso: La Provvidenza, la mano di Dio. - Protagonisti materiali: Renzo Tramaglino e Lucia Mondella.


LE IDEE E LE TEMATICHE Manzoni è il rappresentante più significativo del Romanticismo italiano. Centro del mondo manzoniano è la divina Provvidenza, che rivediamo protagonista nel suo romanzo I promessi Sposi. Dio è colui che guida la storia degli uomini secondo una logica che sfugge alla comprensione umana, per cui anche i dolori e le sofferenze hanno un loro senso, trovano una giustificazione. Ne deriva che la virtù cristiana per eccellenza è la rassegnazione, cioè la completa fiducia nella Provvidenza: solo in essa, infatti, l’uomo può trovare serenità e pace. Manzoni sostenne la necessità di un’arte utile alla società, ispirata al vero, cioè alla realtà storica, e ricca di valori morali. Di qui l’esigenza di ricorrere a una lingua il più vicino possibile all’uso parlato, semplice e comprensibile a tutti.


LA POETICA La poetica del Manzoni è incentrata sul principio romantico dell’arte ed è alla base della corrente realistico-oggettiva del romanticismo italiano. Essa, anche se trattata in scritti sparsi e occasionali, è organica e coerente con la concezione cristiana della vita che egli ebbe. La poetica di Alessandro Manzoni affronta il problema della moralità dell’arte drammatica, respingendo le accuse dei padri della Chiesa e di tanti scrittori cattolici, i quali condannavano il teatro e il romanzo come causa di corruzione dei costumi. Egli invece ritiene che l’arte in genere, e quindi anche la poesia drammatica e il romanzo, possono essere strumenti di educazione e di elevazione morale per il popolo.


FINE PRESENTAZIONE

STORNELLO FABIOLA IST. COMPRENSIVO F. PAPPALARDO 3^F


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