Matteo Mazzucchi

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PORTFOLIO MATTEO MAZZUCCHI 2012 | 2016



portfolio 3 About

ARCHITETTURA

Nel seguente testo sono raccolti lavori ed elaborati realizzati, principalmente, all’interno del percorso universitario. L’evoluzione del pensiero, degli interessi e dell’esposizione del progetto architettonico vengono illustrati e percepiti nell’iter temporale descritto nelle pagine successive.

Matteo Mazzucchi

Mi chiamo Matteo Mazzucchi, sono laureato in Architettura Civile, specializzazione in Architettura dello Spazio Interno con la votazione di 110/110.

+39 349 | 4482549 matteo.mazzucchi@gmail.com profilo | l i n ke d i n profilo | di v isare


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INFORMAZIONI

14|11|1987 13, via Leonardo da Vinci 21040 | Caronno Varesino Varese | ITALIA

FORMAZIONE

2012 | 2015

POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Architettura Civile Corso di Laurea Magistrale in Architettura degli Interni Tesi: Canzo food factory. Riqualificazione ex area industriale Bognanco Voto: 110/110

2008 | 2012

POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Architettura Civile Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Architettura Tesi: Composizione di Natura geometrica ed Errore Calcolato Voto: 101/110

2003 | 2007

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI DI TRADATE Diploma di geometra Voto: 83/100

ESPERIENZE RECENTI

luglio 2015 | dicembre 2015

HABITARE SERVICE SRL Società di Relocation Menagement e Social Housing

aprile 2014 | giugno 2014

ATELIERZERO ARCHITECTS Concorso: Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)


portfolio 5 INFORMATICHE

COMPETENZE

A U T O C A D 2014 PHOTOSHOP CC 2014 ILLUSTRATOR CC 2014 I N D E S I G N C C 2014 R E V I T 2015

Ps Ps Ps Ai Ai Ai Ai Id Id Id Id

LU M IO N 4.5 S K E TC H U P OFFICE 2007 MANUALI DI S EG N O T EC N ICO DISEGNO ARTISTICO

Creare gruppi di lavoro qualificati e competitivi al fine di una buona e soddisfacente produzione, esponendo scelte proprie e valutando scelte altrui. Definire attentamente piani di lavoro precisi e obiettivi preimposti, assumere responsabilità e stimolare la collaborazione, sempre motivato dalla possibilità di apprendere e compenetrare le peculiarità e le abilità di più soggetti. Fondamentale identificare le abilità dei componenti del team di

lavoro al fine di procedere con maggior rapidità ed efficacia al miglior risultato possibile. Abilità nel gestire modalità e tempistiche di lavoro, coordinando la collaborazione tra le parti al fine di raggiungere l’obiettivo preimposto, in ambito lavorativo e in ambito sportivo. Comunicazione e interazione con la clientela, stipula di contratti di affitto e arredo di appartamenti, compiti svolti durante l’esperienza nel campo immobiliare.


2009

2010

2011

2011

myBIBLIO

HD

DISTRUZIONE

ASSONANZE

MILANO

ALESSANDRIA

MILANO

GRECO-PIRELLI


2012

2014

2014

2015

BiDiMi

GRID

LIBRARY

CFF

MILANO

PAVIA

BRIOSCO

CANZO



CFF

2015


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CANZO FOOD FACTORY Riqualificazione dell’ex area industriale di Bognanco

Il contesto naturale in cui si iscrive il fabbricato è ben lungi da alludere a una vocazione industriale dell’area, il lotto di progetto sorge proprio nel mezzo di una vallata a pochi passi dal lago del Segrino. Una sorta di monumento ad una realtà industriale conclusasi ormai decenni fa. Adolf Loos sosteneva che l’architettura dovesse simboleggiare un qualche valore trascendente, un monumento segna, incide e plasma il contesto naturale per alludere e comunicare un messaggio umano. L’edificio è stato mantenuto pressoché intatto e gli unici interventi di demolizione hanno investito una piccola adduzione funzionale, con il preciso scopo di riportare l’edificio ad una purezza formale più alta. La composizione di volumi semplici, richiama un’estetica di asettico funzionalismo meccanicista, tant’è che l’edificio veniva sovente scambiato per una clinica immersa nel verde. L’interpolazione dei parallelepipedi che costituiscono l’affaccio di strada e il fronte principale è ben bilanciata, caratterizzata da due corpi vetrati simmetrici e un fabbricato più alto e leggermente arretrato rispetto al filo della facciata. il prospetto stradale funziona di per sé come ingresso (originariamente non aveva questa funzione); è parso quindi inevitabile intervenire affinché forma e funzione trovassero finalmente una conciliazione architettonica.


CFF 11


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planivolumetrico


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CFF 15

distribuzione funzionale

L’obiettivo di questo progetto è la realizzazione di una Cittadella del gusto, che riunisca una serie di funzioni non solo prettamete didattiche, ma anche espositive e ludiche. Lo scopo è porsi come polo di eccellenza nel ‘nuovo’ mercato enogastronomico, sia nazionale, sia europeo, legandosi ad aziende e associazioni già attive sul territorio. Inizialmente si è svolta una ricerca economico-funzionale, al fine di capire se il progetto fosse sostenibile dal punto di vista finanziario. Individuata la fascia di

mercato a cui rivolgersi si è passati alle tematiche prettamente architettoniche: confronto con il contesto naturale, l’approccio alla preesistenza, il programma funzionale e la forma degli oggetti. Fondamentale dunque analizzare il duplice sviluppo potenziale tra urbano e interurbano. La posizione geografica dell’area progettuale connessa alle peculiarità intrinseche della stessa hanno permesso una sostanziale collaborazione permanente tra la funzione legata al locale e quella legata al globale.


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pianta piano terra


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prospetto fronte strada sezione trasversale 1 sezione trasverale 2


CFF 19

Il progetto trae ispirazione dalle attività dell’università del gusto di Pollenzo e della Città del gusto del Gambero Rosso. Il programma del progetto, pur considerando la funzione didattica piuttosto importante, sorvola sulla specificità di determinati insegnamenti concentrando l’offerta su laboratori gastronomici. Si è deciso di integrare l’offerta formativa inserendo ulteriori destinazioni culturali e commerciali, come il ricettivo e spazi per il local market. Vengono inoltre previsti ambienti fruibili come spazio fiera e per manifestazioni legate alla Biofera di Canzo. Lo scopo dunque è quello di declinare le tematiche in modo tale da evitare un’uniformità funzionale che avrebbe potuto rivelarsi controproducente per la vita totale del nuovo polo nel lungo periodo. E’ stato importante quindi definire il progetto evidenziando i legami con l’intorno, nonchè generare degli spazi/forme/ attività assolutamente privi di staticità. Ogni oggetto, legato ad ogni spazio, prende dunque declinazioni differenti (e programmate) a seconda della funzione necessaria in quel preciso momento.


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funzioni box composizione box tipo


CFF 21

pianta e sezione veg | box


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IL MIGLIOR AMICO DELLA TERRA DELL’UOMO E’ L’ALBERO. QUANDO NOI USIAMO GLI ALBERI CON RISPETTO E PARSIMONIA , ABBIAMO UNA DELLE PIU’ GRANDI RISORSE DELLA TERRA


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sezione longitudinale strada | box


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CFF 25



LIBRARY 2014


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LIBRARY BRIOSCO Concorso per la nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Il progetto nasce da due specifiche esigenze: la riqualifica del parco comunale ed il desiderio di fornire alla collettività una nuova e moderna Biblioteca. E’ stato espressamente richiesto dalla committenza la realizzazione di parte o dell’intero edificio destinato a biblioteca nel sottosuolo. Nella contemporaneità è sempre più presente ‘un’attrzione’ nei confronti del suolo. I temi affrontati in questo progetto sono molteplici: recinto, architettura-ambiente, regola e infrazione di essa, suolo. Il tema del recinto inteso come camera all’aperto, spazio elementare che ha come soffitto la variabilità visiva del cielo. il tema della regola, uno spazio rettangolare generato da un modulo fisso, con sostanziale proporzionalità tra spazi principali e spazi accessori, interrotto da elementi di natura differente che emergono dalla terra e svolgono le principali funzioni: sala lettura, sala bambini, ingresso, punti luce. La realizzazione di un edificio ipogeo permette due suggestioni: da un lato offre la possibilità di non sacrificare spazio verde del parco. Allo stesso tempo, gli elementi che affiorano incuriosiscono il fruitore, dialogano e interagiscono col disegno del verde e introducono l’oggetto bibioteca.


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pianta interrato


LIBRARY 31

sezioni


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sezione prospettica


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distribuzione funzionale


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LIBRARY 35



GRID 2014


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GRID PAVIA Scuola dell’infanzia e Casa dello Studente Borgoticino

Il punto di partenza del lavoro si può ritrovare nell’analisi delle preesistenze storiche e della vocazione dell’area di progetto alla tipologia del chiostro. Alcuni disegni mostrano come, addossata al portico, fosse prevista una chiesa, con volumetria e orientamento simili alla adiacente S.Maria in Betlemme. Correva lungo un perimetro quadrato invece il chiostro con le celle monacali, destinate al personale religioso e agli adepti. L’impianto corrispondente al primo step del progetto cerca di lavorare su questa disposizione delle volumetrie, introducendo un asse principale che porta dalla strada alla casa dello studente. A questo asse vengono attribuite tutte le funzioni comuni necessarie alla tipologia di abitazione. In seguito il segno forte e divisivo di questo asse verrà mitigato e addolcito, mutando da segno di pieno a segno di vuoto all’interno del volume principale. Come la casa dello studente, anche l’asilo è stato progettato sul modulo rettangolare del vecchio ospedale, rintracciabile graficamente nella campata delle volte del portico. Le direttrici trasversali che intercettano l’asse principale del progetto proseguono idealmente all’interno della nuova adduzione, trovando il proprio termine all’interno del verde del giardino-gioco per i bambini.


GRID 39


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planivolumetrico


GRID 41

pianta piano terra


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A

tipo

+

( )

B

tipo

C

tipo

D

tipo

sistema dei percorsi patii e tettigiardino funzioni assonometria intervento


GRID 43

prospetti e sezioni


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piante e sezioni appartamenti casa dello studente


GRID 45

I NUOVI EDIFICI PONGONO UN NETTO CONFINE TRA VECCHIO E NUOVO, MA COMPLETANO DEFINITIVAMENTE LA SUGGESTIONE QUADRANGOLARE DEL CHIOSTRO QUATTROCENTESCO

sistema appartartamento tipo A e B



BiDiMi 2012


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BIBLIOTECA DIGITALE MILANO Nuova B iblioteca rionale per la zona 5 di Milano

L’edificio di progetto è dislocato in Via della Chiesa Rossa, nei pressi del Naviglio pavese. Oltre al canale idrico, con la sua importanza storica, l’area milanese in cui ci si trova è caratterizzata dalla forte presenza del ParcoSud, il cui verde copre circa la metà del territorio di competenza. Nei pressi del lotto in esame si trova una intensa concentrazione di scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie inferiori: ciò comporta la presenza di un’utenza giovane con le cui esigenze sarà necessario confrontarsi. A pochi metri sorge inoltre il CAM Verro, i cui servizi potranno essere integrati e potenziati dal programma funzionale del progetto. Il progetto si presenta come un’occasione di riqualifica di un lotto ex industriale, una presistenza importante nell’area, con un’estensione che permette di sviluppare una serie attività e servizi adeguati per la cittadinanza. Un edificio con un certo carattere e cura degli ambienti e della progettazione degli spazi, che diventi centro di aggregazione e punto di riferimento all’interno della Zona5.


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BIDIMI 51

pianta piano terra


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sezioni longitudinali


54 ATTIVITA’ E SERVIZI MULTIMEDIA AMMINISTRATIVO SALA STUDIO STORE

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CAFFETTERIA DISTRIBUTIVO

Il progetto si presenta come un’occasione di riqualifica di un lotto ex industriale, una presistenza importante nell’area, con un’estensione che permette di sviluppare tutta una serie attività e servizi adeguati per la cittadinanza. Un edificio con un certo carattere e cura degli ambienti e della progettazione degli spazi, che diventi centro di aggregazione e punto di riferimento all’interno della Zona5. Una fonte di confronto e ispirazione che si intende prendere in considerazione è quella rappresentata dagli IdeaStore, la cui capacità di assolvere a un maggior numero di necessità di pubblica utilità permette di aumentare l’indice di impatto ovvero l’efficienza della biblioteca (la percentuale degli iscritti in rapporto al numero di abitanti). Questo implicherà la progettazione di spazi differenti per carattere e destinazione a seconda delle richieste della non-utenza, in modo da comprendere servizi diversificati e informativi, al fine di rappresentare una piazza urbana, un luogo in cui organizzare iniziative differenti. A questo scopo la riqualificazione dovrà produrre ambienti confortevoli, moderni, piacevoli alla vista, in cui l’utenza è incentivata a recarsi senza essere intimorita dall’ufficialità o dal degrado in cui molti edifici pubblici versano.


BIDIMI 55

SPAZI DIFFERENTI PER CARATTERE E DESTINAZIONE PER SODDISFARE LE RICHIESTE DELLA NON-UTENZA

sezioni trasversali



ASSONANZE 2011


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GIOCO DI ASSONANZE Recupero Scalo ferroviario dismesso Greco-Pirelli

L’ intervento nasce dall’unione di due diversi tessuti urbani, per crescere ed acquisire poi una propria identità autonoma. L’area dello scalo si sviluppa longitudinalmente e si appoggia a Via Ernesto Breda, asse da valorizzare, rendendolo a traffico limitato nonché ciclabile e pedonale. Su di esso si affacciano una successione di spazi pubblici, verdi e piazze, che completano il disegno degli isolati del tessuto esistente. Il sistema di piazze sul quale si appoggia l’edificato è caratterizzato dalla presenza di rampe pavimentate, che permettono di raggiungere spazi collocati sulla piastra sopraelevata che “nasconde” la ferrovia. In testa al progetto si posiziona il nuovo polo ferroviario, costituito dalla stazione e da attività di tipo commerciale; in relazione con il verde pubblico si collocano edifici di tipo residenziale, caratterizzati dal commercio al piede, e alte strutture con funzione direzionale. Negli ultimi due settori trovano spazio un polo museale e una “casa dello studente”. L’area di progetto più ad est è caratterizzata dalla presenza di residenze nella fascia a nord e sud e da una struttura alberghiera con annesso auditorium. L’area delle ex caserme è destinata a polo sportivo. Delle sei strutture esistenti solo due vengono conservate, mentre lo spazio rimanente si configura attraverso una struttura di passaggio rialzata, sulla quale si appoggiano delle gradonate, e che a piano terra vede la presenza di servizi destinati allo sport.


ASSONANZE 59


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ASSONANZE 61

planivolumetrico


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ASSONANZE 63



DISTRUZIONE 2011


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DISTRUZIONE DELLA CENTRALITÀ Edificio Residenziale-Tecnico-Artistico in Milano

Franco Purini nella serie ‘Progetti di distruzione’ propone alcune tipologie di interventi impetuosi sulle città per corrispondere alle nuove necessità di quella ‘rappresentazione’ postmetropolitana che deve prendere il posto della funzionalizzazione infrastrutturale degli insediamenti. Il tema progettuale dunque appartiene a questa categoria: barre urbane rettangolari vengono disposte col fine di creare un nuovo asse che rompe la concentricità della città di Milano e crea nuovi poli d’interesse nelle aree periferiche. Si nota come il tema principe alla base della composizione sia l’ortogonalità e l’ordine, in forte contrapposizione al ‘disordine’ della città consolidata. L’intensa regolarità viene interrotta in un punto, nel quale la città consolidata sconfina all’interno della barra urbana e un caratteristico edificio (oggetto del progetto) si estrae dal contesto e viene ruotato di 45° rispetto all’intorno, creando un punto di rottura della regola di importante rilevanza gerarchica. L’edificio progettato è composto da una successione di ‘fasce’ diverse funzionalmente e matericamente, inglobate da un’unica ‘membrana’ di copertura. La prima fascia costituisce l’elemento portante del progetto, ovvero una ‘spina dorsale’ vetrata a cui si innestano diversi elementi: alcuni ‘blocchi sospesi’ che concedono delle estensioni all’elemento longitudinale vetrato e una fascia residenziale distaccata attraverso una zona di filtro vuota, collegata alla parte pubblica attraverso passerelle sospese. L’essenza progettuale in questo caso è pronunciata da una continua relazione tra la figura geometrica e il volume puro unito e la negazione di essa.


DISTRUZIONE 67

Politecnico di Milano Docenti:

Facoltà di Architettura Civile

Laboratorio di Progettazione dell’Architettura III

F. Menegatti, M. Moscatelli, V. Mpampatsikos, E. Pisati, E. Salsa

Studente: Matteo Mazzucchi 733468

COMPOSIZIONE BARRA URBANA TAVOLA scala 1:5000

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Politecnico di Milano Docenti:

FacoltĂ di Architettura Civile

Laboratorio di Progettazione dell’Architettura III

F. Menegatti, M. Moscatelli, V. Mpampatsikos, E. Pisati, E. Salsa

Studente: Matteo Mazzucchi 733468


DISTRUZIONE 69

PIANO SECONDO

PIANO PRIMO

PIANO QUARTO

PIANO TERZO

PIANTE

PIANO SECONDO

TAVOLA scala 1:500

PIANO QUINTO

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piante piani tipo


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DISTRUZIONE 71 PROSPETTO TECNICO

PROSPETTO TECNICO PROSPETTO RENDERIZZATO

PROSPETTO RENDERIZZATO

PROSPETTO RENDERIZZATO

VISTA PROSPETTICA

prospetto sud


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DISTRUZIONE 73 PROSPETTO TECNICO

PROSPETTO TECNICO PROSPETTO RENDERIZZATO

PROSPETTO RENDERIZZATO

PROSPETTO RENDERIZZATO

VISTA PROSPETTICA

prospetto nord


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sezione trasversale prospettica


DISTRUZIONE 75


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La compenetrazione di volumi, la regolarità interrotta dai blocchi appesi e la particolarità della composizione del prospetto residenziale rendono possibile la ricerca di una volontà ben precisa, ovvero calcolare attentamente le tensioni che legano la composizione di volumi semplici, alle teorie esposte in precedenza riguardo la qualità potenziale dell’errore calcolato, il quale si lega e trascende gli aspetti compositivi dell’architettura (esempio: gerarchia, sovrapposizione, taglio, rotazione, ecc) generando aspetti inaspettati e primari per gli interlocutori e per l’architettura stessa.

Politecnico Milano cnico di di Milano

Facoltà di Architettura Civile Laboratorio Progettazione dell’Architettura III Facoltà di Architettura Civile diLaboratorio di Progettazione

dell’Architettura III

VIS


DISTRUZIONE 77

L’ERRORE CASUALE E IMPRECISTO SCATURISCE FULMINEE ASSOCIAZIONI DI IDEE, SCAMBI DI SIGNIFICATO, IBRIDAZIONI, COMBINAZIONI DI SEGNI, ACCOSTAMENTI APPARENTEMENTE INCONGRUI DI ELEMENTI, RILEVATORI IN REALTA’ DI UN ORDINE NASCOSTO DALLE COSE



HD

2010


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HIDDEN CULTURE A lessandr ia : il museo v i r tuale della città reale

La principale sfida del lavoro, vive nell’attuazione di nuove polarità, estremamente rilevanti nel contesto urbano e civico della città di Alessandria. La peculiarità dell’intervento è la base apparentemente rigida, su cui esso viene costituito. È interamente generato da una maglia strutturale 10x10m originando il sistema perimetrale di servizi e di spazi commerciali. La proiezione della piazza rettangolare posta in superficie è trasposta nel sottosuolo attraverso una grande zona espositiva. Essa è regolata dalla maglia suddetta, ma la decisione provocatoria sta nell’inserimento di elementi cilindrici, apparentemente sconnessi, nell’ossessiva regolarità della struttura. Queste forme si sviluppano e invadono anche il livello superficiale della piazza, costituita dal medesimo stato di ordine. I volumi intervengono in una sorta di invasione dello spazio generando dunque, oltre all’inaspettata associazione di nuove spazialità, una forte riconoscibilità dell’elemento, avendo esso due principali funzioni: sistemi principali di risalita e di collegamento tra la città consolidata e il proprio ‘sviluppo negativo’ e punti di sosta interni allo spazio espositivo, a tutt’altezza, proiettate nella piazza superficiale.


HD 81


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pianta piano -1


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pianta piano -2



myBIBLIO 2009


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myBIBLIO Consolidamento della Biblioteca Centrale di Milano

Il progetto scaturisce dalla possibilità di affiancare al sistema bibliotecario centrale di Milano, situato all’interno di Palazzo Sormani – Andreani (corso di Porta Vittoria, 6), un nuovo edificio adibito a biblioteca con l’intento di trasferire e potenziare il suddetto sistema. L’edificio si innesta con vigore nel contesto urbano, costituendo un nuovo punto cardine nella gerarchia dei servizi milanesi. Una delle intenzioni progettuali principali è stata fornire un dialogo e una continuità ideale di linguaggio (e di ‘contenuto’) con l’attigua sede centrale dell’università degli studi di Milano, ex ospedale Maggiore (Cà Granda), ritrovando nella composizione di tale edificio l’aspetto primario (ampiamente rivisitato) del nuovo progetto, avendo valutato l’edificio Cà Granda un esemplare modello architettonico su cui potersi basare per eventuali studi compositivi. L’edificio è composto da volumi forti che compongono le diverse sale funzionali della biblioteca, i quali si innestano a crociere vetrate, che descrivono le zone centrali di passaggio primarie. Questa compenetrazione avviene attraverso ben definiti ed emergenti spazi di filtro che definiscono meglio, in pianta e a livello volumetrico, l’aspetto funzionale e fisico delle diverse parti.


myBIBLIO 89


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pianta piano terra


myBIBLIO 91

modello prospetti



ELEMENTI D’ARREDO


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TRON Da BiDiMi: postazione multimediale per Biblioteca

Una postazione procettata appositamente per la mediateca, ma utilizzabile anche in altri ambienti, come stand fieristici ed espositivi. L’elemento è composto da una cornice che racchiude lo spazio: contiene dei ripiani per libri o dispositivi elettronici (tablet, notebook) e l’illuminazione tramite pannello a LED luminosi. Sono presenti inoltre due sedute con relativi tavolini d’appoggio pieghevoli. I materiali con cui può essere realizzato sono legno (da progetto) oppure un telaio leggero in alluminio con pannellature in materiale plastico.


ELEMENTI D’ARREDO 95

spaccato assonometrico


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STAND Da CFF: bancarella multifunzionale trasportabile

Struttura elementare e leggera con occupazione minima degli spazi. Definizione di un chiosco che funge principalmente come strumenti di vendita ed esposizione. Per risolvere i vincoli finanziari si è lavorato su elementi modulari, da produrre in serie, per snellire i costi. L’idea è quella di trasformare la seduta-pedana in uno stand, il quale ingloba in esso tutte le caratteristiche e le peculiarità per svolgere a pieno la propria funzione. Il risultato è una scatola magica che si solleva e da vita ad una metamorfosi formale e funzionale. Si ha dunque il contrasto tra chiuso: elemento puro e rigido ed aperto: spazio aperto e luminoso, estremamente flessibile


ELEMENTI D’ARREDO 97


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I CHIOSCHI POSSONO ESSERE SPOSTATI E POSIZIONATI IN BASE ALLE NECESSITÀ. INOLTRE PREVEDONO UN MECCANISMO CHE NE REGOLA L’APERTURA

combinazioni apertura stand


ELEMENTI D’ARREDO 99

pianta e sezioni




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